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70 il mio giardino

Piante grasse
I sassi
Curiosi e facili da coltivare anche in vaso, i Lithops hanno soprattutto
unesigenza: tanta luce. Laspetto delle loro foglie del tutto simile a
quello di pietre del deserto e d un tocco esotico a balconi e terrazzi
viventi
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71 il mio giardino
Lithops
S
ono conosciute come pietre viven-
ti perch queste piante succulente
originarie del Sud Africa assomi-
gliano molto ai sassi che tipicamente
si incontrano nelle zone desertiche di questa
parte del mondo. Anche il loro nome tradi-
sce questa peculiarit: Lithops, infatti, deriva
dal greco lithos, pietra, e opsis, aspetto.
Unaltra caratteristica sorprendente dei Li-
thops che sono privi di fusto o, meglio,
questo talmente piccolo che non emerge dal
terreno. Ci che vediamo, pertanto, sono le
due foglie della pianta saldate insieme. Du-
rante la crescita, queste appassiscono mentre
al centro la pianta emette un nuovo corpo.
In alcuni casi le vecchie foglie si seccano
e formano una sorta di cuffa che viene
espulsa con la crescita di una nuova pianti-
na. Se quindi vogliamo dare un tocco eso-
tico ai nostri davanzali, possiamo coltivarla
ricordandoci di osservare solo poche accor-
tezze. Innanzi tutto dobbiamo scegliere un
terriccio adatto: poich in natura cresce in
terreni quasi sempre sassosi, anche se di di-
versa composizione, ci servir un terriccio
che contenga pochissima sostanza organica
e sia ben drenato, che permetta cio di far
defuire pi velocemente lacqua. Quello
ideale composto al 30 per cento di torba,
al 40 per cento di pomice e per il restante 30
per cento di sabbia silicea.
La scelta del vaso
Non servono grandi misure ma, poich lap-
parato radicale dei Lithops abbastanza svi-
luppato, dobbiamo usare vasi profondi 8-12
centimetri. Vanno bene sia quelli in plastica
sia quelli in terracotta, tenendo presente che
questi ultimi traspirano e perdono umidit
pi rapidamente. Con il vaso in terracot-
ta, quindi, necessario annaffare la pianta
con pi frequenza nella stagione di cresci-
ta, ovvero da aprile a giugno, ma sempre e
solo quando il terriccio asciutto. In media
si bagna ogni 10-15 giorni, mentre il resto
Il frutto dei Lithops una meraviglia della
natura. Quando secca, le valve che lo
compongono restano chiuse per proteggere i
semi allinterno. Basta, per, qualche goccia
di pioggia (o quella che cade dalla punta di
un bastoncino, foto a sinistra) per farle
aprire. Se poi continua a piovere lacqua
smuove i semi e li trasporta lontano dalla
pianta madre, altrimenti le valve si chiudono
in attesa di uno scroscio pi deciso.
Per riprodursi aspetta la pioggia
I fori dei Lithops
assomigliano
a delle grandi
margherite
dellanno i Lithops non hanno quasi mai
bisogno di acqua. Dobbiamo ricordarcene
se non vogliamo vedere le nostre piantine
rompersi oppure marcire.
Anche la posizione importante: a queste
succulente piace godere di molta luce, evi-
tando per le scottature nei giorni estivi pi
caldi, e detestano i ristagni di umidit. Sce-
gliamo quindi una sistemazione in ombra leg-
gera in estate e in pieno sole durante il resto
dellanno, con un minimo di ventilazione.
viventi
COLPO
DOCCHIO
In collaborazione
con Cactusmania
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Piante grasse
Il trapianto in 7 passi
Fiorisce a settembre
Anche se il genere comprende centinaia
di specie diverse (cos simili tra loro che
pochissimi esperti sono in grado di distin-
guerle), i colori dei loro fori sono solo
due: bianco e giallo. La foritura comincia
normalmente a settembre e dura da qualche
giorno a un paio di settimane e i fori, spesso
pi grandi della pianta e simili a margherite,
si aprono dallalba al tramonto. Dopo la fo-
ritura ha inizio la formazione del frutto che
matura la primavera successiva.
Per moltiplicare i Lithops bisogna raccoglie-
re i semi perch la moltiplicazione per talea
richiederebbe il sacrifcio di una grande quan-
tit di piante madri. I semi vanno raccolti ben
maturi allinizio della primavera e raggiun-
gono la massima germinabilit dopo sei-otto
mesi. Se cominciamo a seminare a maggio,
quindi, dobbiamo sapere che pi i semi sono
freschi pi si dovr attendere per vederli spun-
tare. Lideale, quindi, seminare in settembre.
La moltiplicazione
Il terriccio per la semina deve essere abba-
stanza torboso e drenante cos che al mo-
mento della nascita le microscopiche radici
possano svilupparsi con pi probabilit di
successo. Comprimiamo il terriccio nella
seminiera livellandolo perfettamente, poi im-
mergiamola in un recipiente riempito con due
dita di acqua in modo che si inumidisca com-
pletamente. Con un setaccio distribuiamo il
terriccio fne affnch non si creino buchi e i
semi non scendano troppo in profondit. Per
distribuire i semi possiamo usare un carton-
cino ripiegato a cono, dando piccoli colpetti
con lindice per farli cadere.
Per evitare la crescita delle alghe, che ri-
schiano di danneggiare le future piantine,
si possono coprire i semi con un sottilissi-
mo strato di sabbia silicea e chiudere la
seminiera con una pellicola trasparente per
almeno una settimana. Quando spuntano le
prime piantine, infne, nebulizziamo con un
fungicida contro le muffe e, inizialmente, an-
naffamo con pi generosit. Dopo un anno
le piantine sono pronte per il primo trapianto.
Soprattutto durante la moltiplicazione, ricor-
diamoci anche che i Lithops possono essere
attaccati da marciumi, ragnetti rossi e cocci-
niglie radicali. E che i passerotti amano ban-
chettare nelle seminiere.
COLPO
DOCCHIO
Prepariamo il vasetto riempiendolo
con un terriccio torboso e drenante
Livelliamo e compattiamo il terriccio
in modo da non lasciare buchi
Prendiamo la colonia di piantine di
Lithops che abbiamo ottenuto da seme
Con laiuto di un bastoncino, separiamo
le piantine dalla zolla
Delicatamente, prendiamo con due
dita la piantina e stacchiamola del tutto
Pratichiamo un foro nel terriccio
servendoci del bastoncino
Infne inseriamo la piantina nel vaso,
compattando il terriccio tutto intorno

Le specie di Lithops
sono pi di cento ma il
colore dei ori solo di
due tipi: bianco o giallo
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