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LAVANDA

Si procede alla talea lavanda a fine estate o inizio autunno, dopo la potatura dei fiori. Si scelgono
dei rametti giovani, con diametro non eccessivo, vigorosi e ben sviluppati, e si tagliano a circa 10-
15 cm di altezza. In piccoli vasi, o cassette, riempiti con un composto costituito di sabbia e torba in
parti uguali si preparano piccoli fori per le talee, e si annaffia con cura. I rametti vanno spogliati
delle foglie nella parte basale, in modo da scoprire il legno, che va immerso nella polvere di
ormone radicante. Le talee vanno ora inserite nel terreno e riposte in luogo riparato per tutto
l'inverno. Una piccola serra coperta e riparata sarà perfetta.

ROSMARINO

Per prima cosa dobbiamo prendere il rametto dalla pianta madre di rosmarino, il periodo migliore
per farlo è quando il clima è mite, da metà primavera a inizio autunno, evitando se possibile i mesi
più caldi.
Bisogna individuare la parte iniziale di un ramo di rosmarino, se prendiamo la parte terminale di
un ramo formato effettuiamo una “talea di punta”, se individuiamo un rametto giovane e ancora
poco legnoso, che preleviamo tagliando alla base della bifocazione con altri rami, si definisce
“talea di tacco”.
Il ramo deve essere reciso ad una lunghezza totale di 10/15 cm al massimo.
Dopo aver prelevato il rametto dobbiamo pulire la sua parte inferiore, rimuovendo gli aghi per i
primi 6/8 cm della talea.
Meglio rifinire la parte che andrà interrata creando una sorta di “punta”, dando un taglio con circa
45° di inclinazione.
Possiamo infine spuntare leggermente anche l’apice del ramoscello di rosmarino. Queste due
accortezze daranno forza e vigore alla talea, favorendone la radicazione
Non preoccupatevi se la talea appare un po’ corta; minore è la lunghezza della nuova piantina,
minore sarà lo sforzo che dovrà impiegare per emettere radici.

Preparazione del vaso


Oltre a preparare il ramo dobbiamo preparare il vaso dove trapiantare il nostro rametto di
rosmarino.
Il terriccio adatto alla talea può essere composto da torba e sabbia (in rapporto 70/30, ad
esempio), ma visto che la torba non è un materiale molto ecologico possiamo cercare alternative,
come fibra di cocco e altri terricci. Va benissimo anche impiegare il terriccio utilizzato
normalmente per la semina delle orticole.
Mettere il rametto nel terreno
Per la talea di rosmarino può essere usato un vaso piccolo, oppure uno più grande, dove riporre
più talee. Nel mio caso ho usato vasetti piccoli, pratici da spostare e collocare. In questi casi una
talea per vasetto è più che sufficiente.
Bisogna interrare i primi 4-6 cm del ramoscello, in base alla sua lunghezza. Ricoprire con il terriccio
e pressare leggermente con i polpastrelli.
Dopo il trapianto, la giovane talea di rosmarino ha bisogno di nutrimento. Un minimo di
concimazione organica fa benissimo, e conferisce l’apporto di nutrienti di base utili in queste
prime fasi di vita. Meglio non esagerare però, in particolare con l’azoto.
Le talee devono essere tenute lontane da sbalzi climatici, dobbiamo anche garantire loro
luminosità evitando i raggi diretti del sole.
Fondamentale non far mai mancare al nostro futuro rosmarino il giusto grado di umidità: la regola
che vale sempre è di tenere il terreno umido, ma mai zuppo. Nelle prime due settimane
l’irrigazione dovrà essere frequente ma mai abbondante, per poi ridursi gradualmente finchè la
talea non avrà attecchito.
Entro 4/6 settimane si dovrebbero vedere i risultati: il rametto di rosmarino si sarà leggermente
allungato, la parte vegetativa dovrà essere bella verde. Diversamente, se la talea non attecchisce,
questa secca e muore. Non serve scoraggiarsi: possiamo ripartire.
Importante non cercare di smuovere il terreno per verificare l’effettiva radicazione della talea: le
radichette sono molto fragili ed è molto facile romperle, quindi teniamo a freno la curiosità.
Dopo circa 1 anno la talea dovrebbe essersi decisamente irrobustita, diventando una giovane
piantina di rosmarino folta e rigogliosa, pronta da trapiantare nelle nostre aiuole, o da rinvasare in
un contenitore più capiente se vogliamo coltivare rosmarino sul balcone. Possiamo anche decidere
di trapiantarla prima, 4-6 mesi dalla realizzazione della talea. Per il trapianto si può leggere la
guida al rinvaso delle aromatiche.
La talea di rosmarino in acqua
Una variante alla tecnica spiegata fino a qui consiste nel far nascere le prime radici in acqua invece
che nel terriccio. Il vantaggio è di poter vedere le radichette che si formano, basta usare un
contenitore trasparente, che può essere anche il fondo di una bottiglia di plastica.
Il procedimento di prelievo del rametto di rosmarino e della sua preparazione non cambia,
soltanto che poi invece di metterlo nel terreno dovrà essere immerso per circa un terzo nell’acqua.
Col tempo parte dell’acqua andrà a evaporare, dobbiamo quindi rabbocarla. Nel giro di 3
settimane dovrebbero spuntare delle radici abbastanza sviluppate da consentire il trapianto in un
vasetto di terra.

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