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Per effettuare la talea del mirto, procedi in questo modo.

Taglia un ramo semi-maturo e senza fiori, quindi ancora un po’ verde. Il periodo migliore è giugno, quando
l’attività vegetativa è in fermento.
Metti il ramo in un vaso pieno d’acqua per qualche giorno, finché non iniziano a spuntare le radici. Se vuoi
favorire la radicazione della talea, usa un ormone apposito o sciogli un po’ di aspirina nell’acqua.
Trasferisci la talea in un substrato composto dal 50% di sabbia e dal 50% di terreno leggermente acido.
Mantieni il terreno sempre un po’ umido, aiutandoti con uno spruzzino.
Attendi fino alla primavera successiva per trapiantare la talea.
Per aumentare le probabilità di successo, prepara diverse talee ricavate da piante robuste e sane.

Mediante polloni
Tra i modi per creare una nuova pianta di mirto è il meno diffuso. Per usarlo ti servono una pianta di mirto
già cresciuta e un minimo di dimestichezza con queste piante, così da individuare le parti che ti interessano.

I polloni sono quei rami che si sviluppano direttamente dalle radici o dalla base del tronco. Non sono rami
produttivi, quindi andrebbero eliminati per evitare che rubino energie alla pianta madre. In compenso,
possono dare origine a nuove piantine, proprio come i carducci dei carciofi.

Se conosci qualcuno che possiede una pianta di mirto o ci sono piante selvatiche nella tua zona, puoi
tagliare i polloni a fine primavera. Per il resto, procedi proprio come faresti con una normale talea. La
primavera successiva avrai piante robuste e pronte da trapiantare, in grado di produrre frutti.
La riproduzione mediante polloni non ha veri e propri vantaggi rispetto alla talea, se non aiutare la pianta
madre a crescere meglio.

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