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Amaranto Bardana Borsa del pastore Calendula dei campi Cardo mariano Casselle Chenopodio Cicoria selvatica Finocchio selvatico Malva Ortica Portulaca Primula Rucole selvatiche Stellaria Strigoli Tarassaco Viola mammola
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Adolfo Rosati
Sommario
Perch raccogliere e utilizzare le piante spontanee commestibili............... 6 Le schede delle piante trattate Lamaranto ................................................................................................. 8 La bardana ................................................................................................14 La borsa del pastore..................................................................................19 La calendula dei campi............................................................................. 23 Il cardo mariano ....................................................................................... 27 Le casselle................................................................................................ 32 Il chenopodio ........................................................................................... 36 La cicoria selvatica ................................................................................... 42 Il nocchio selvatico................................................................................. 47 La malva ................................................................................................... 53 Lortica ..................................................................................................... 58 La portulaca ............................................................................................. 63 La primula ................................................................................................ 68 Le rucole selvatiche.................................................................................. 72 La stellaria ............................................................................................... 76 Gli strigoli..................................................................................................81 Il tarassaco............................................................................................... 84 La viola mammola. ................................................................................... 90 Indice alfabetico delle ricette ................................................................... 96
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Le casselle
Originarie dellambiente mediterraneo, crescono in tutta Italia sui terreni lavorati, dal mare alla montagna. In cucina si consuma la pianta intera, le singole foglie tenere, le radici e i ori. Volendo, possibile effettuare la raccolta dei semi e distribuirli nel proprio orto dalla primavera allautunno.
Pianta annuale o biennale con tipica forma a rosetta (A), facilmente confondibile con molte altre specie (quasi sempre commestibili) daspetto simile. In genere, le casselle, una volta tagliate al colletto, si arricciano per verso il basso formando come una palla (B). Dalla rosetta di foglie si sviluppa il fusto che presenta macchioline violacee (C) e porta ori gialli (D), con quattro petali disposti a croce, tipici della famiglia delle Crucifere. Sui fusti sono presenti poche e piccole foglioline che sono intere e non roncinate come quelle della rosetta basale.
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Il nome del genere, Bunias, deriva dal greco e signica collina, indicando lambiente di difusione.
Le casselle (Bunias erucago), conosciute anche come cascellore, a seconda dei luoghi, sono piante comuni e rustiche. Di origine mediterranea, sono diffuse in tutta Italia sui terreni lavorati, dal mare alla montagna. Possono crescere (valorizzandoli) su suoli marginali a bassa fertilit e tollerano i suoli calcarei e sassosi. Quando i terreni vengono lavorati, inclusi quelli di campagna abbandonati da molti anni, poco dopo compaiono le casselle, magicamente. Probabilmente i semi sono presenti nel terreno in grande quantit e aspettano sapientemente per anni loccasione per svilupparsi, senza perdere la germinabilit. Appena il terreno viene lavorato, germinano alla prima pioggia abbondante, formando le tipiche rosette di foglie schiacciate a terra, prima che altre specie a portamento pi eretto prendano il
sopravvento. Quando, poi, le altre erbe prendono il sopravvento, le casselle si fanno notare per i loro orellini gialli che appaiono qua e l in mezzo alla vegetazione mista.
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conviene comunque separarle dalle rosette di foglie e metterle in buste separate, altrimenti la terra delle radici sporca la verdura, allungando notevolmente il tempo necessario a pulirla. Per lo stesso motivo, vi conviene mondare subito la verdura da terra e foglie gialle o secche: un minuto in pi perso durante la passeggiata vi risparmia 10 minuti di tedioso lavoro di pulizia in cucina e, a quel punto, il vostro raccolto necessiter solo di un risciacquo!
LIMPIEGO IN CUCINA
Le casselle si usano classicamente per farne dellottima verdura cotta. A differenza di altre piante di aspetto simile, non ultima la cicoria selvatica, le casselle non sono amare (se raccolte prima della oritura) e anzi dolciastre, tanto pi quanto pi c freddo. Come molte altre Crucifere, incluse le rape, infatti, con il freddo si addolciscono. Cos le casselle raccolte dautunno, dopo le prime gelate, sono migliori di quelle raccolte durante lestate. La verdura cotta di casselle ricorda vagamente il sapore del cavolo, ortaggio al quale sono imparentate (stessa famiglia), e si presta benissimo per farne un contorno a s stante dal sapore particolarmente gradevole. Questa verdura cotta pu essere utilizzata anche come ripieno in stufati, cannelloni, frittate e in tutti i modi in cui usereste gli spinaci, la cicoria o altre verdure. Una frittata di casselle cotte, magari ripassate in padella, e patate lesse un piatto tanto delizioso quanto completo. Prima di cuocere le casselle, lavatele bene, perch tra le foglie e soprattutto al colletto si accumulano facilmente terra e sassolini. Se necessario separate le foglie tra loro, I ori della casselle danno origine a frutti scomponendo la rosetta, per poterle lavare di forma tipica (nel particolare). no alla base del picciolo o, almeno, fatevi scorrere il getto dellacqua. Lasciando la verdura a bagno qualche minuto prima di lavarla per fare ammorbidire il terreno aderente alle foglie, faciliterete il lavaggio. Se volete aggiungere qualche foglia di casselle allinsalata, prima di cuocere i cespi raccolti separate le foglioline pi tenere e conservatele crude. La radice delle casselle, se raccolta su piante giovani, abbastanza tenera da poter essere consumata sia cruda sia cotta. Tagliata a rotelline sottili, la si pu mettere nelle insalate, alle quali conferisce croccantezza. Oppure, sempre a rotelline, la si pu impiegare nella minestra, magari al posto della pastina. Se avete trovato (o riconosciuto) le casselle solo alla oritura, potete
anche sfruttare qualche suo orellino, aggiungendolo nellinsalata, anche se questa pianta presenta pochi e radi ori e non facile raccoglierne in abbondanza come per altre Crucifere. Durante la oritura potete ancora raccogliere qualche foglia da aggiungere a pezzetti alle minestre, mentre non pi il caso di raccoglierne in abbondanza per la verdura cotta.
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LA CONSERVAZIONE
Quando si ha la fortuna di trovare le casselle, vale la pena di cuocerle e mangiarle subito. Se proprio ne avete molte, conviene lessarle e poi conservarle per qualche giorno in frigorifero, oppure congelarle in forma di palline monodose di verdura cotta, come per altre verdure.
LA RICETTA
Minestra di foglie e radici di casselle Per 4 persone: piante intere di casselle, cipolla, olio o burro, panna da cucina, pastina da minestra, sale. Lavate bene le casselle e tagliate una manciata di foglie crude a pezzettini. Cuocete il resto delle casselle in acqua bollente non salata no al giusto grado di cottura, pi o meno croccante secondo i gusti. Scolate le casselle e recuperate la loro acqua di cottura, quanta ne serve per la minestra, facendo attenzione che non rimangano granellini di terra nel fondo della pentola. Rimettete la pentola al fuoco con olio o burro e fate rosolare la cipolla tritata. Aggiungete la verdura cotta tagliata a pezzi. Versatevi sopra lacqua ancora calda recuperata dalla cottura. Se necessario frullate il tutto e salate quanto basta. Dopodich aggiungete le radici delle casselle tagliate a rotelline sottili (1), poi versate la pastina e, un minuto prima che la cottura sia ultimata, aggiungete le foglie crude tritate. Unite la panna e spegnete il fuoco: la minestra pronta (2). Chi volesse un piatto pi leggero, pu eliminare la panna e usare olio extravergine di oliva invece del burro.
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