pianta perfetta
Tutti pazzi per il chinotto! In questa guida completa scoprirai come coltivare il chinotto per ottenere ottimi frutti di chinotto, l’agrume amaro più amato in Italia.
Il chinotto (Citrus myrtifolia Raf.) è un agrume della famiglia delle Rutaceae di provenienza asiatica. La pianta di chinotto ha infatti origine nella Cina meridional
ed è oggi diffuso in tutto il mondo, specialmente nelle zone a clima mite e fresco.
In Italia la pianta di chinotto è coltivata soprattutto in Liguria, godendo di un clima fresco che favorisce sia la fioritura che la produzione dei suoi ottimi frutti.
Il chinotto è diffuso anche in Toscana, in Calabria e in Sicilia; proprio in Sicilia il frutto del chinotto è alla base di una bibita analcolica, il Chinotto di Sicilia, dal gus
amaro e frizzante.
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L’albero di chinotto può raggiungere i tre metri di altezza con una crescita molto lenta. E’ caratterizzato da radici profonde e sviluppate, un tronco abbastanza
sottile, una chioma folta dalla forma rotonda e foglie lucide ed ellittiche, simili a quelle del mirto.
A differenza con le altre piante di agrumi del genere Citrus, i rami del chinotto sono gli unici ad essere privi di spine.
Il chinotto, oltre ad essere una pianta da frutto, è spesso utilizzata anche nei giardini privati per la bellezza dei suoi fiori.
Nel periodo di fioritura, solitamente nel periodo primavera-estate, la chioma dell’albero si riempie di piccoli fiori raccolti in grappoli, dai petali bianchi e stami gia
profumo è simile a quello della zagara.
I frutti del chinotto, raggiunta la maturazione completa, sono di colore arancione acceso. La buccia viene impiegata anche in settore cosmetico poiché ricca di o
essenziali dalle proprietà idratanti e nutrienti.
La potatura del chinotto si effettua a fine inverno, tra marzo e aprile, eliminando i gruppi di rametti troppo affollati. La pianta del chinotto ha bisogno di
ventilazione, quindi è necessario lasciare spazio interno per far circolare bene l’aria dentro la chioma. Vanno eliminati anche i rami malati, quelli che partono
direttamente dalla base e quelli secchi.
Il migliore periodo per acquistare e piantare l’agrume è in primavera, scegliendo un terreno poroso e drenante. Il vaso, preferibilmente in terracotta, deve esse
di dimensioni doppie rispetto alla terra che va ad accogliere la pianta, per favorire la crescita delle radici.
Mai utilizzare il sottovaso! Appunto per evitare il ristagno di liquidi, al chinotto va data la giusta quantità di acqua, permettendo al terreno di essere umido, ma
troppo pieno d’acqua.
La pianta non sopporta le temperature fredde: in inverno va riparata, tenendola sempre a temperature sopra lo zero, ed esposta al sole quanto più possibile.
In inverno va innaffiata ogni 8-10 giorni, in estate ogni 2-3. La concimazione si effettua a metà marzo con letame e di nuovo ad aprile, luglio e settembre con
concime granulare per agrumi.
Il rinvaso si effettua ogni uno o due anni (non più di due anni!) in un vaso più grande del precedente, cambiando completamente il terriccio con uno fresco.
Come abbiamo già visto, il frutto del chinotto è utilizzato come base per una bevanda analcolica siciliana. In cucina, il chinotto è anche ingrediente principale di
ottime marmellate, canditi e sciroppi.
Oltre a questo utilizzo, al frutto del chinotto vengono riconosciute anche proprietà digestive e immunitarie (come tutti gli agrumi, è ricco di vitamina C).
Le foglie possono essere impiegate per preparare tisane e infusi, ottimi anch’essi contro il raffreddore. Dai fiori viene estratta l’essenza di chinotto, impiegata in
trucchi e profumi.