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nelle principali condizioni patologiche

MARIA ANTONIA FUSCO PAOLA ANGELINI


Direttore Unit Operativa di Dietologia e Nutrizione Clinica
Azienda Ospedaliera San Camillo - Forlanini, Roma
Dietista Unit Operativa di Dietologia e Nutrizione Clinica
Azienda Ospedaliera San Camillo - Forlanini, Roma
Direttore Unit Operativa di Dietologia e Nutrizione Clinica
Azienda Ospedaliera San Camillo - Forlanini, Roma
Dietista Unit Operativa di Dietologia e Nutrizione Clinica
Azienda Ospedaliera San Camillo - Forlanini, Roma
Patologia

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ELEMENTI DI DIETOTERAPIA
NELLE PRINCIPALI CONDIZIONI PATOLOGICHE
Copyright 2003
by ANTONIO DELFINO EDITORE medicina-scienze
00161 Roma - Via Udine, 32/40
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Copyright 2003 by ANTONIO DELFINO EDITORE medicina-scienze
Elenco delle patologie
e delle relative diete o orientamenti dietetici
DIABETE
DIABETE
DISLIPIDEMIE DISLIPIDEMIE
MALATTIE APPARATO
CARDIOCIRCOLATORIO
MALATTIE APPARATO
CARDIOCIRCOLATORIO
MALATTIE DEL FEGATO
E VIE BILIARI
MALATTIE DEL FEGATO
E VIE BILIARI
Diabete
Dieta ipocalorica per pazienti diabetici NID (diabete tipo 2)
Dieta normocalorica per pazienti diabetici NID
Dieta per pazienti diabetici ID (diabete tipo 1) (circa kg 65 di peso)
Dieta per pazienti diabetici ID (circa kg 70-75 di peso)
Iperlipoproteinemie
Dieta per ipercolesterolemia (iperlipoproteinemia tipo 2A)
Dieta ipoglicidica per ipertrigliceridemia endogena
ed ipercolesterolemia (iperlipoproteinemia tipo 2B)
Dieta ipoglidica per ipertrigliceridemia endogena
(iperlipoproteinemia tipo 4)
Malattie cardiovascolari
Dieta iposodica iperpotassica
Dieta per cardiovasculopatie
Malattie respiratorie
Dieta per insufficienza respiratoria
Cirrosi epatica
Dieta nella cirrosi compensata
Calcolosi della colecisti
Dieta nella calcolosi della colecisti
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Dispepsia
Orientamenti dietetici nella dispepsia funzionale
Ulcera peptica
Orientamenti dietetici nellulcera gastro-duodenale
Dumping syndrome
Orientamenti dietetici nella gastrectomia e dumping syndrome
Diverticolosi
Orientamenti dietetici nella diverticolosi e diverticolite
Sindrome del colon irritabile
Orientamenti dietetici nel colon irritabile
Malattie infiammatorie intestinali
Orientamenti dietetici nelle malattie infiammatorie intestinali
(colite ulcerosa e morbo di Crohn)
Insufficienza renale cronica
Dieta ipercalorica ipoproteica iposodica
Dieta normocalorica moderatamente ipoproteica iposodica
Dieta normocalorica normoproteica iposodica
Dieta normocalorica ipoproteica iposodica a ridotto contenuto
di zuccheri semplici
Calcolosi renale
Orientamenti dietetici nelle calcolosi renali
Malnutrizione per difetto
Dieta ipercalorica iperproteica
Dieta normocalorica integrata
Sovrappeso e obesit
Dieta ipocalorica
Dieta moderatamente ipocalorica
Osteoporosi
Orientamenti dietetici nellosteoporosi
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Elenco delle patologie e delle relative diete o orientamenti dietetici
MALATTIE
GASTROINTESTINALI
MALATTIE
GASTROINTESTINALI
MALNUTRIZIONE MALNUTRIZIONE
OSTEOPOROSI OSTEOPOROSI
MALATTIE RENALI MALATTIE RENALI
OBESIT OBESIT
nelle principali condizioni patologiche
Diabete
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Considerando la cronicit della malattia diabeticaoccorre innanzitutto improntare uno schema dieteti-
co che rispetti per quanto possibile le abitudini alimentari del paziente nonch le altre esigenze legate alla tera-
pia ed alla attivit fisica e lavorativa. I fabbisogni alimentari del diabetico sono sovrapponibili a quelli di una per-
sona sana. Lapporto calorico mirer al mantenimento ed al raggiungimento del peso ideale considerando latti-
vit lavorativa ed eventuali sports praticati e potr variare nelladulto tra le 30 e le 40 Kcal/kg di peso deside-
rabile. La ripartizione dei nutrienti dovr seguire il seguente schema: glicidi 55-60%, lipidi 25-30%, protidi 12-15%.
Si evitano oggi le diete iperproteiche ed ipoglicidiche in quanto un eccessivo carico proteico pu facilitare nei
diabetici, linsorgenza di un danno renale.
Lo scopo quindi della dieta mantenere una glicemia normale o comunque evitare frequenti picchi glice-
mici post prandiali responsabili delle complicanze del diabete, come pure crisi ipoglicemiche tra un pasto e lal-
tro. Ci si pu ottenere con un corretto frazionamento dei pasti e della quota glicidica in rapporto al tipo di in-
sulina somministrato; debbono essere preferiti i grassi vegetali soprattutto lolio doliva; le proteine saranno mi-
ste vegetali ed animali per una quantit pari a circa 1-1,1 g/kg peso.
I glicidi saranno rappresentati preferibilmente da polisaccaridi, meglio se ricchi in fibra come legumi e ce-
reali integrali, frutta intera (non succhi); la sostituzione isocalorica di piccole quantit di polisaccaridi con zuc-
cheri semplici (ad esempio un gelato o una piccola fetta di dolce) non sembra alterare in modo apprezzabile la
glicemia purch ci avvenga allinterno di un pasto misto.
Sar consigliabile integrare la dieta con prodotti a base di fibra alimentare da assumere ai pasti in modo da
raggiungere i 30-35 g considerati ottimali al fine di modulare lassorbimento dei glicidi ed abbassare i picchi gli-
cemici post-prandiali.
Nel diabete di tipo 2 la dieta, qualora il paziente sia normopeso, sar normocalorica, seppure con un con-
tenuto glicidico leggermente inferiore (non pi del 50% delle calorie); in caso di sovrappeso (situazione estre-
mamente frequente) si utilizzer una dieta ipocalorica bilanciata a tenore proteico contenuto (1-1,1 g/kg/p. c).
Diabete
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Patologia

Dieta ipocalorica per pazienti diabetici NID


(diabete tipo 2)
Alimenti nella giornata
1) latte parz. screm. g 150
2) carne magra g 200
3) pasta g 80
4) pane g 50
5) fette biscottate g 15
6) frutta g 500
7) ortaggi g 500
8) olio extrav. oliva g 30
Indicazioni principali:diabete di tipo 2 con sovrappeso.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Minestroni e passati di sola verdura possono essere inseriti a piacere a pranzo ed a cena (senza patate e legumi).
Evitare vino, birra, bevande alcoliche e zuccherine, alimenti insaccati, dolci e creme.
Metodi di cottura:ai ferri, al vapore, al pomodoro, bolliti, al cartoccio con odori.
Dolcificante:aspartame.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
In caso di dieta iposodica:
- limitare il consumo di sale a circa
1
/
2
cucchiaino nella giornata;
- utilizzare il pane senza sale;
- evitare il prosciutto e la bresaola;
- bere preferibilmente acque a basso contenuto in sodio (inferiore a 20 mg/litro).
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Diabete
Patologia

Cal 1350
Prot g 71
Lip g 42
Gluc g 187

Diabete
Esempio di distribuzione
Colazione latte parz. screm. g 150 (1 bicchiere)
fette biscottate g 20
Pranzo pasta g 50 (o riso)
carne magra g 100 - o petto di pollo o di tacchino g 100, o pollo con osso g 250=
1
/
4
senza
pelle, o coniglio con osso g 250, o pesce fresco o surgelato g 200 (almeno 3 vol-
te a settimana) o uova n 2 (1 volta a settimana), o tonno al naturale g 80, o for-
maggi light in quantit che non apportino pi di 120 calorie o prosciutto crudo
magro o bresaola g 70
ortaggi g 250 (a volont, tutti eccetto patate e legumi)
frutta g 150 (tutta eccetto la frutta secca, oleosa, cachi, uva, fichi, banane)
olio extrav. oliva g 15 (3 cucchiaini)
Merenda frutta g 200
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pastina g 30
carne magra g 100
ortaggi g 250
pane g 50 (o patate o legumi freschi o surgelati g 150 o legumi secchi g 35)
frutta g 150
olio extrav. oliva g 15
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Diabete
Patologia

DIETA IPOCALORICA
PER PAZIENTI NID
DIETA IPOCALORICA
PER PAZIENTI NID
Dieta normocalorica per pazienti diabetici NID
Alimenti nella giornata
1) latte intero g 200
2) carne magra g 200
3) pasta g 100
4) pane g 100
5) fette biscottate g 30
6) ortaggi g 500
7) frutta g 400
8) olio extrav. oliva g 45
Indicazioni principali: diabete tipo 2.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Minestroni e passati di sola verdura possono essere inseriti a piacere a pranzo ed a cena (senza patate e legumi).
Evitare vino, birra, bevande alcoliche e zuccherine, alimenti insaccati, dolci e creme.
Metodi di cottura:ai ferri, al vapore, al pomodoro, bolliti, al cartoccio con odori.
Dolcificante:aspartame.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
In caso di dieta iposodica:
- limitare il consumo di sale a circa
1
/
2
cucchiaino nella giornata;
- utilizzare il pane senza sale;
- evitare il prosciutto e la bresaola;
- bere preferibilmente acque a basso contenuto in sodio (inferiore a 20 mg/litro).
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Diabete
Patologia

Cal 1800
Prot g 80
Lip g 62
Gluc g 230

Diabete
Esempio di distribuzione
Colazione latte intero g 200 (1 tazza)
fette biscottate g 30
Spuntino frutta g 200 (tutta eccetto la frutta secca, oleosa, cachi, uva, fichi, banane)
Pranzo pasta g 60 (o riso)
carne magra g 100 - o petto di pollo o di tacchino g 100, o pollo con osso g 250=
1
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senza
pelle, o coniglio con osso g 250, o pesce fresco o surgelato g 200 (almeno 3 vol-
te a settimana) o uova n 2 (1 volta a settimana), o tonno al naturale g 80, o for-
maggi light in quantit che non apportino pi di 120 calorie o prosciutto crudo
magro o bresaola g 70
ortaggi g 250 (a volont, tutti eccetto patate e legumi)
pane g 50 (o patate o legumi freschi o surgelati g 150 o legumi secchi g 35)
olio extrav. oliva g 25 (5 cucchiaini)
Merenda frutta g 200
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pastina g 40
carne magra g 100
ortaggi g 250
pane g 50
olio extrav. oliva g 20 (4 cucchiaini)
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Diabete
Patologia

DIETA NORMOCALORICA
PER PAZIENTI NID
DIETA NORMOCALORICA
PER PAZIENTI NID
Dieta per pazienti diabetici ID (diabete tipo I)
(circa kg 65 di peso)
Alimenti nella giornata
1) latte intero g 200
2) yogurt s/zucchero g 125
2) carne magra g 200
3) pasta g 100
4) pane g 100
5) fette biscottate integrali g 60
6) ortaggi g 500
7) frutta g 400
8) olio extrav. oliva g 60
Indicazioni principali: diabete di tipo 1 in pazienti di et ed attivit fisica media.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Minestroni e passati di sola verdura possono essere inseriti a piacere a pranzo ed a cena (senza patate e legumi).
Metodi di cottura:ai ferri, al vapore, al pomodoro, bolliti, al cartoccio con odori.
Evitare vino, birra, bevande alcoliche e zuccherine, alimenti insaccati, dolci e creme.
Dolcificante:aspartame.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
In caso di dieta iposodica:
- limitare il consumo di sale a circa
1
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2
cucchiaino nella giornata;
- utilizzare il pane senza sale;
- evitare il prosciutto e la bresaola;
- bere preferibilmente acque a basso contenuto in sodio (inferiore a 20 mg/litro).
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Diabete
Patologia

Cal 2100
Prot g 88
Lip g 80
Gluc g 259

Diabete
Esempio di distribuzione
Colazione latte intero g 200 (1 tazza)
fette biscottate g 30
integrali
Spuntino frutta g 200 (tutta eccetto la frutta secca, oleosa, cachi, uva, fichi, banane)
fette biscottate g 10
integrali
Pranzo pasta g 60 (o riso)
carne magra g 100 - o petto di pollo o di tacchino g 100, o pollo con osso g 250=
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senza
pelle, o coniglio con osso g 250, o pesce fresco o surgelato g 200 (almeno 3 vol-
te a settimana) o uova n 2 (1 volta a settimana), o tonno al naturale g 80, o for-
maggi light in quantit che non apportino pi di 120 calorie o prosciutto crudo
magro o bresaola g 70
ortaggi g 250 (a volont, tutti eccetto patate e legumi)
pane g 50 (o patate o legumi freschi o surgelati g 150 o legumi secchi g 35)
olio extrav oliva g 30 (6 cucchiaini)
Merenda yogurt s/zucchero g 125 (1 vasetto)
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pastina g 40
carne magra g 100
ortaggi g 250
pane g 50
olio extrav. oliva g 30 (6 cucchiaini)
Dopocena frutta g 200
fette biscottate g 20
integrali
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Diabete
Patologia

DIETA PER PAZIENTI


DIABETICI ID (65KG.)
DIETA PER PAZIENTI
DIABETICI ID (65KG.)
Dieta per pazienti diabetici ID
(circa kg 7075 di peso)
Alimenti nella giornata
1) latte intero g 300
2) carne magra g 240
3) pasta g 150
4) pane g 170
5) fette biscottate integrali g 70
6) ortaggi g 500
7) frutta g 500
8) olio extrav. oliva g 65
Indicazioni principali: diabete di tipo 1 in pazienti giovani, NON in sovrappeso.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Evitare vino, birra, bevande alcoliche e zuccherine, alimenti insaccati, dolci e creme.
Dolcificante:aspartame.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
In caso di dieta iposodica:
- limitare il consumo di sale a circa
1
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2
cucchiaino nella giornata;
- utilizzare il pane senza sale;
- evitare il prosciutto e la bresaola;
- bere preferibilmente acque a basso contenuto in sodio (inferiore a 20 mg/litro).
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Diabete
Patologia

Cal 2340
Prot g 105
Lip g 88
Gluc g 375

Diabete
Esempio di distribuzione
Colazione latte intero g 150 (1 bicchiere)
fette biscottate g 40
integrali
Spuntino frutta g 150 (tutta eccetto la frutta secca, oleosa, cachi, uva, fichi, banane)
fette biscottate g 10
integrali
Pranzo pasta g 100 (o riso)
carne magra g 120 - o petto di pollo o di tacchino g 120, o pollo con osso g 250=
1
/
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senza
pelle, o coniglio con osso g 250, o pesce fresco o surgelato g 200 (almeno 3 vol-
te a settimana) o uova n 2 (1 volta a settimana), o tonno al naturale g 170 (sca-
tola grande) o formaggi light in quantit che non apportino pi di 150 calorie o
prosciutto crudo o cotto magro o bresaola g 80
ortaggi g 250 (a volont, tutti eccetto patate e legumi)
pane g 70 (o patate o legumi freschi o surgelati g 200 o legumi secchi g 50)
frutta g 150
olio extrav. oliva g 35 (7 cucchiaini)
Merenda latte g 150 (1 bicchiere)
fette biscottate g 30
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pastina g 50
carne magra g 100-120
ortaggi g 250
pane g 100 (o patate o legumi freschi o surgelati g 150 o legumi secchi g 35)
frutta g 150
olio extrav. oliva g 30 (6 cucchiaini)
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Diabete
Patologia

DIETA PER PAZIENTI


DIABETICI ID (70-75KG.)
DIETA PER PAZIENTI
DIABETICI ID (70-75KG.)
nelle principali condizioni patologiche
Dislipidemie
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A seconda della frazione lipoproteica che risulta aumentata nel sangue, si distinguono diversi tipi di iperli-
poproteinemia. La classificazione maggiormente usata quella di Fredrickson.
Prima di considerare i diversi approcci dietetici, occorre ricordare che il primo obiettivo in ogni for-
ma di dislipidemia il raggiungimento del peso ideale,ove esso sia alterato.
Nella situazione di tipo 2A (ipercolesterolemia pura) che pu essere di tipo familiare omozigote (pi gra-
ve) o eterozigote, bisogner ridurre lapporto di colesterolo a circa mg 250-300/die, diminuire i grassi saturi au-
mentando i lipidi vegetali e cio gli acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi e ridurre ovviamente lapporto calo-
rico totale in caso di sovrappeso associato; nel caso di una situazione clinica tipo 2B (ipercolesterolemia con
ipertrigliceridemia) si dovr modificare anche la frazione glicidica, cercando di contenere nettamente gli zuccheri
semplici e riducendo o abolendo gli alcolici.
Poich un aumento delle LDL tra i maggiori fattori di rischio per la malattia coronarica la dieta e lo sti-
le di vita saranno riconducibili a quelli consigliati per la prevenzione e la cura di tale malattia.
Iperlipoproteinemia di tipo 4 (o iperprebetalipoproteinemia): la pi diffusa e molto spesso conseguente ad
altri squilibri metabolici, come la ridotta tolleranza glicidica con iperinsulinismo o il diabete vero e proprio, o la
sindrome plurimetabolica nel corso di obesit complicata.
spesso di tipo familiare e caratterizzata da un aumento in circolo delle VLDL e quindi dei trigliceridi di
origine endogena. I valori dei trigliceridi possono raggiungere e superare i 100 mg/%; il siero spesso chiloso e
si ha unaumentata incidenza di aterosclerosi anche per la frequente associazione con obesit ed ipertensione
La dieta si baser sulla riduzione dellapporto calorico in caso di sovrappeso ed obesit, oppure in caso di nor-
mopeso sulla riduzione della percentuale glicidica della dieta (circa il 40-45% delle calorie totali invece dellabi-
tuale 50-55%), in particolare di quelli semplici e sullesclusione di tutte le bevande alcoliche e zuccherine.
Questa dislipidemia come detto spesso associata ad obesit, cosicch il semplice raggiungimento del pe-
so desiderabile risulta per lo pi sufficiente a ricondurre i trigliceridi a valori normali o comunque accettabili.
Iperlipoproteinemie
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Patologia

Dieta per ipercolesterolemia


(iperlipoproteinemia tipo 2A)
Alimenti nella giornata
1) latte scremato g 200
2) carne magra g 130
3) pesce g 200
4) pasta g 100
5) pane integrale g 100
6) fette biscottate integrali g 30
7) ortaggi g 500
8) frutta g 400
9) zucchero g 10
10) olio extrav. oliva g 45
Indicazioni principali: ipercolesterolemia.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Minestroni e passati di sola verdura possono essere inseriti a piacere a pranzo ed a cena (senza patate e legumi).
La sostituzione del pane con i legumi consigliata almeno 2 volte a settimana.
Nel caso in cui la colesterolemia sia superiore a 280 mg/100 ml si consiglia suddividere lolio per condire se-
condo la seguente modalit: olio extravergine di oliva g 25 + olio di semi di arachide o mais g 20 (da utilizzare
a crudo).
Evitare alimenti insaccati, creme, estratti di carne.
Metodi di cottura:ai ferri, al vapore, al pomodoro, bolliti, al cartoccio con odori.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
In caso di dieta iposodica:
- limitare il consumo di sale a circa
1
/
2
cucchiaino nella giornata;
- utilizzare il pane senza sale;
- evitare il prosciutto e la bresaola;
- bere preferibilmente acque a basso contenuto in sodio (inferiore a 20 mg/litro).
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Dislipidemie - Iperlipoproteinemie
Patologia

Cal 1930
Prot g 90
Lip g 63
Gluc g 240

Iperlipoproteinemie
Esempio di distribuzione
Colazione latte scremato g 200 (1 tazza)
fette biscottate g 30
integrali
zucchero g 10
Spuntino frutta g 200 (tutta)
Pranzo pasta g 60 (o riso)
carne magra g 130 - o petto di pollo o di tacchino g 130, o pollo con osso g 250=
1
/
4
senza
pelle, o coniglio con osso g 250, o pesce fresco o surgelato g 200 (almeno 4 vol-
te a settimana) o tonno al naturale g 150, o formaggi light in quantit che non
apportino pi di 130 calorie, o prosciutto crudo magro o bresaola g 90)
ortaggi g 250 (a volont, tutti eccetto patate e legumi)
pane integrale g 50 (oppure patate o legumi freschi o surgelati g 150, o legumi secchi g 40)
olio extrav. oliva g 25 (5 cucchiaini)
Merenda frutta g 200
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pastina g 40
pesce g 200 (o sostituzioni riportate per la carne)
ortaggi g 250
pane integrale g 50
olio extrav. oliva g 20 (4 cucchiaini)
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Dislipidemie - Iperlipoproteinemie
Patologia

DIETA PER
IPERLIPOPROTEINEMIA 2A
DIETA PER
IPERLIPOPROTEINEMIA 2A
Dieta ipoglicidica per ipertrigliceridemia
endogena ed ipercolesterolemia
(iperlipoproteinemia tipo 2B)
Alimenti nella giornata
1) latte parz. screm. g 200
2) yogurt magro g 125
s/zucchero
3) carne magra g 120
4) pesce g 200
5) pasta g 50
6) pane integrale g 100
7) fette biscottate integrali g 15
8) ortaggi g 500
9) frutta g 300
10) olio extrav. oliva g 50
Indicazioni principali: ipercolesterolemia con ipertrigliceridemia endogena.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Minestroni e passati di sola verdura possono essere inseriti a piacere a pranzo ed a cena (senza patate e legumi).
La sostituzione del pane con i legumi consigliata almeno 2 volte a settimana.
Nel caso in cui la colesterolemia sia superiore a 280 mg/100 ml si consiglia suddividere lolio per condire se-
condo la seguente modalit: olio extravergine di oliva g 25 + olio di semi di arachide o mais g 25 (da utilizzare
a crudo).
Evitare vino, birra, bevande alcoliche e zuccherine, alimenti insaccati, dolci e creme, estratti di carne.
Bere almeno litri 1,5 di acqua al giorno.
Metodi di cottura: ai ferri, al vapore, al pomodoro, bolliti, al cartoccio con odori.
Dolcificante:aspartame.
In caso di dieta iposodica:
- limitare il consumo di sale a circa
1
/
2
cucchiaino nella giornata;
- utilizzare il pane senza sale;
- evitare il prosciutto e la bresaola.
- bere preferibilmente acque a basso contenuto in sodio (inferiore a 20 mg/litro)
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Dislipidemie - Iperlipoproteinemie
Patologia

Cal 1660
Prot g 92
Lip g 70
Gluc g 181

Iperlipoproteinemie
Distribuzione
Colazione latte parz. screm. g 200 (1 tazza)
fette biscottate g 15
integrali
Pranzo pasta g 50 (o riso)
carne magra g 120 - o petto di pollo o di tacchino g 120, o pollo con osso g 250=
1
/
4
senza
pelle, o coniglio con osso g 250, o pesce fresco o surgelato g 250 (almeno 4 vol-
te a settimana) , o tonno al naturale g 100, o formaggi light in quantit che non
apportino pi di 120 calorie o prosciutto crudo magro o bresaola g 80
ortaggi g 250 (a volont, tutti eccetto patate e legumi)
pane integrale g 50 (o patate o legumi freschi o surgelati g 150, o legumi secchi g 35)
frutta g 150 (tutta eccetto la frutta secca, oleosa, cachi, uva, fichi, banane)
olio ext. oliva g 25 (5 cucchiaini)
Spuntino yogurt magro g 125 (1 vasetto)
s/zucchero
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pesce g 200 (o sostituzioni riportate per la carne)
ortaggi g 250
pane integrale g 50
frutta g 150
olio ext. oliva g 25
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Dislipidemie - Iperlipoproteinemie
Patologia

DIETA PER
IPERLIPOPROTEINEMIA 2B
DIETA PER
IPERLIPOPROTEINEMIA 2B
Dieta ipoglicidica per ipertrigliceridemia endogena
(iperlipoproteinemia tipo 4)
Alimenti nella giornata
1) latte parz. screm. g 200
2) yogurt s/zucchero g 125
2) carne magra g 240
3) pasta g 50
4) pane g 100
5) fette biscottate g 15
6) ortaggi g 500
7) frutta g 300
8) olio extrav. oliva g 50
Indicazioni principali: ipertrigliceridemia endogena.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Minestroni e passati di sola verdura possono essere inseriti a piacere a pranzo ed a cena (senza patate e legumi).
Evitare vino, birra, bevande alcoliche e zuccherine, alimenti insaccati, dolci e creme.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
Dolcificante: aspartame.
In caso di dieta iposodica:
- limitare il consumo di sale a circa
1
/
2
cucchiaino nella giornata;
- utilizzare il pane senza sale;
- evitare il prosciutto e la bresaola;
- bere preferibilmente acque a basso contenuto in sodio (inferiore a 20 mg/litro).
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Dislipidemie - Iperlipoproteinemie
Patologia

Cal 1660
Prot g 92
Lip g 70
Gluc g 181

Iperlipoproteinemie
Distribuzione
Colazione latte parz. screm. g 200 (1 tazza)
fette biscottate g 15
Pranzo pasta g 50 (o riso)
carne magra g 120 - o petto di pollo o di tacchino g 120, o pollo con osso g 250=
1
/
4
senza
pelle, o coniglio con osso g 250, o pesce fresco o surgelato g 250 (almeno 3 vol-
te a settimana) o uova n 2 (1 volta a settimana), o tonno al naturale g 80, o for-
maggi light in quantit che non apportino pi di 120 calorie o prosciutto crudo
magro o bresaola g 80
ortaggi g 250 (a volont, tutti eccetto patate e legumi)
pane g 50
frutta g 150 (tutta eccetto la frutta secca, oleosa, cachi, uva, fichi, banane)
olio extrav. oliva g 25 (5 cucchiaini)
Spuntino yogurt g 125 (1 vasetto)
s/zucchero
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
carne magra g 120
ortaggi g 250
pane g 50
frutta g 150
olio extrav. oliva g 25
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Dislipidemie - Iperlipoproteinemie
Patologia

DIETA PER
IPERLIPOPROTEINEMIA 4
DIETA PER
IPERLIPOPROTEINEMIA 4
nelle principali condizioni patologiche
Malattie apparato cardiocircolatorio
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Malattie cardiovascolari
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Patologia

La dieta nellambito delle malattie cardiovascolari riveste sia un ruolo preventivo che terapeutico. Nel-
lambito della profilassi certo ormai che una dieta normo o leggermente ipocalorica, povera in grassi saturi
con consumi discreti di olio di oliva e di grassi omega 3 del pesce, ricca in fibre ed in sostanze protettive ed an-
tiossidanti provenienti dai vegetali, che privilegi i carboidrati complessi, riveste un ruolo protettivo verso lappa-
rato cardiovascolare. Possiamo in sintesi dire che tale schema ricalca un modello di tipo mediterraneo che sa-
rebbe utile perseguire per tutta la vita.
Nel momento peraltro in cui si instauri una patologia gli schemi dietetici possono essere diversi al fine di
modificare in maniera naturale, fin dove possibile, le anomalie fisiologiche e metaboliche che si sono verificate
Nel caso si instauri ad esempio unipertensione opportuno che il paziente controlli il proprio peso corporeo
eventualmente riducendolo se eccessivo, ed in seguito utilizzi una dieta povera in sodio e ricca di potassio e cal-
cio, che alla luce delle moderne conoscenze sembra ancora essere il regime pi efficace per controllare la mag-
gior parte delle patologie ipertensive.
Lipertensione essenziale o idiopatica infatti la causa pi comune di cardiovasculopatie. Leccesso di sale,
alcool, colesterolo, come pure fattori psicologici ansiet e stress, ed una certa predisposizione genetica, sono ri-
tenuti contribuire alla sua comparsa, ed inoltre una sicura correlazione esiste tra sovrappeso ed ipertensione.
La perdita di peso induce spesso miglioramento pressorio, riduzione della posologia dei farmaci e sospen-
sione frequente del trattamento farmacologico ipotensivo per un dimagrimento medio del 5% del peso, indipen-
dentemente dalla restrizione di sodio. Il motivo pi probabile la riduzione del volume ematico, la riduzione del-
la renina plasmatica e della concentrazione di aldosterone e noradrenalina, e soprattutto la riduzione delliperin-
sulinemia che stimola il simpatico ed il riassorbimento renale del sodio. Per quanto riguarda caffeina ed alcool non
vi sono dati che depongano per unazione diretta sui valori pressori, ma piuttosto effetti legati alla stimolazione
del simpatico o nel caso dellalcool allapporto calorico. Sembra invece oggi importante il ruolo degli acidi grassi
polinsaturi omega 3 (presenti nel pesce azzurro) per una loro azione sulle prostaglandine antiaggreganti e vasodila-
tatrici e sulla permeabilit delle membrane cellulari. La loro disponibilit viene aumentata dalla presenza di sostan-
ze antiossidanti come il selenio e la vit. E (presenti nei vegetali) che prevengono la perossidazione dei PUFA nei
tessuti e favoriscono la produzione di ossido nitrico potente vasodilatatore.
Dieta iposodica iperpotassica
Alimenti nella giornata
1) latte parz. screm. g 150
2) carne magra g 100
3) pesce g 160
4) pasta g 100
5) pane senza sale g 100
6) fette biscottate g 30
7) ortaggi g 250
8) patate g 200
9) frutta g 150
10) succo di agrumi g 200
11) prugne secche g 40
12) zucchero g 10
13) olio extrav. oliva g 45
Indicazioni principali:dieta per pazienti con ipertensione arteriosa.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Minestroni e passati di sola verdura possono essere inseriti a piacere a pranzo ed a cena (senza patate e legumi).
Metodi di cottura: ai ferri, al vapore, al pomodoro, bolliti, al cartoccio con odori.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, preferibilmente a basso contenuto in sodio (inferiore a 20 mg/litro).
- Limitare il consumo di sale a circa
1
/
2
cucchiaino nella giornata.
- Bere preferibilmente acque a basso contenuto in sodio (inferiore a 20 mg/litro).
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Malattie apparato cardiocircolatorio - Malattie cardiovascolari
Patologia

Cal 1945
Prot g 69
Lip g 60
Gluc g 285
Ca mg 662
Na mg 334
K mg 4269

Malattie cardiovascolari
Esempio di distribuzione
Colazione latte parz. screm. g 150 (un bicchiere)
zucchero g 10
fette biscottate g 30
Pranzo pasta g 70 (o riso)
carne magra g 100 - o petto di pollo o di tacchino g 100, o pollo con osso g 250=
1
/
4
senza
pelle, o coniglio con osso g 250, o pesce fresco o surgelato g 200 (almeno 3 vol-
te a settimana) o uova n 2 (1 volta a settimana), o tonno al naturale g 80, o for-
maggi light in quantit che non apportino pi di 120 calorie
ortaggi g 250 (a volont, tutti eccetto patate e legumi)
pane senza sale g 50 (o patate o legumi freschi o surgelati g 150 o legumi secchi g 35)
frutta g 150 (tutta la frutta di stagione)
olio extrav. oliva g 25 (5 cucchiaini)
Merenda succo di agrumi g 200
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pastina g 30
pesce g 160 (o sostituzioni riportate per la carne)
patate g 200 (o ortaggi a volont)
pane senza sale g 50
prugne secche g 50
olio extrav. oliva g 20
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Malattie apparato cardiocircolatorio - Malattie cardiovascolari
Patologia

DIETA IPOSODICA
IPERPOTASSICA
DIETA IPOSODICA
IPERPOTASSICA
Dieta per cardiovasculopatie
Alimenti nella giornata
1) latte parz. screm. g 200
2) carne magra g 100
3) pesce g 160
4) pasta g 80
5) pane senza sale g 100
6) fette biscottate g 30
7) ortaggi g 500
8) frutta g 500
9) marmellata g 30
10) zucchero g 20
11) olio extrav. oliva g 40
Indicazioni principali:dieta per pazienti con pregresso infarto.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Minestroni e passati di sola verdura possono essere inseriti a piacere a pranzo ed a cena (senza patate e legumi).
Metodi di cottura: ai ferri, al vapore, al pomodoro, bolliti, al cartoccio con odori.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
- Limitare il consumo di sale a circa
1
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2
cucchiaino nella giornata.
- Bere preferibilmente acque a basso contenuto in sodio (inferiore a 20 mg/litro).
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Malattie apparato cardiocircolatorio - Malattie cardiovascolari
Patologia

Cal 1800
Prot g 77
Lip g 48
Gluc g 260
Na mg 363
K mg 2661

Malattie cardiovascolari
Esempio di distribuzione
Colazione latte parz. screm. g 200 (un tazza)
zucchero g 20
fette biscottate g 30
marmellata g 30
Pranzo pasta g 50 (o riso)
carne magra g 100 (o petto di pollo o di tacchino g 100, o pollo con osso g 250=
1
/
4
senza pel-
le, o coniglio con osso g 250, o pesce fresco o surgelato g 160 (almeno 3 volte
a settimana) o uova n 2 (1 volta a settimana), o tonno al naturale g 80, o for-
maggi light in quantit che non apportino pi di 120 calorie
ortaggi g 250 (a volont, tutti eccetto patate e legumi)
pane senza sale g 50 (o patate o legumi freschi o surgelati g 150 o legumi secchi g 35)
frutta g 150 (tutta la frutta di stagione)
olio extrav. oliva g 20 (4 cucchiaini)
Merenda frutta g 200
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pastina g 30
pesce g 160 (o sostituzioni riportate per la carne)
ortaggi g 250
pane senza sale g 50
frutta g 150
olio extrav. oliva g 20
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Malattie apparato cardiocircolatorio - Malattie cardiovascolari
Patologia

DIETA
PER VASCULOPATIE
DIETA
PER VASCULOPATIE
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Linsufficienza respiratoria si evidenzia spesso in pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostrut-
tiva (BPCO) correlata ad enfisema ed indotta dal fumo di sigaretta, dallesposizione a sostanze inquinanti o da
ripetuti episodi di bronchite cronica.
La maggior parte di questi pazienti presenta una condizione di malnutrizione per difetto con diminuzione
del peso corporeo legata a deplezione sia della massa grassa che di quella magra, espressione diretta di una ri-
duzione dellintroito calorico giornaliero , nonch del costo metabolico respiratorio, nettamente aumentato. Il
costo calorico della respirazione normalmente compreso nei soggetti sani tra le 36 e le 72 Kcal/die, pu au-
mentare anche di 10 volte (430-720 Kcal/die). La riduzione dellapporto calorico inoltre comporta catabolismo
muscolare che include i muscoli respiratori diminuendone la forza. Il paziente ha in genere scarso appetito per
la tosse, il catarro, i disturbi digestivi conseguenti allipossia, per il peggioramento della dispnea da distensione
gastrica. quindi utile suggerire una dieta ipercalorica, refratta in piccoli pasti, eventualmente con il supporto di
un integratore nutrizionale mirato , badando a che la dieta sia moderatamente ipoglicidica ed iperlipidica al fine
di moderare la produzione di CO
2
correlata ad elevata assunzione di carboidrati. Infatti in casi di ipercapnia il
polmone sarebbe nellimpossibilit di aumentare la ventilazione minuto.
Malattie respiratorie
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Patologia

Dieta per insufficienza respiratoria


Per aumentare la quota calorica si pu inserire un integratore specifico.
da consumare durante la giornata a piccoli sorsi.
Integratore ipercalorico iperlipidico: una lattina 250 ml, calorie 375,
prot g 12,6, lip g 23, glic 26.
Alimenti nella giornata
1) latte intero g 300
2) carne g 100 o petto di pollo o di tacchino, o pesce g 150
3) fiordilatte g 100 o stracchino o tonno allolio g 100 o caciotta
4) pastina di formato minuto g 80 (o semolino o riso)
5) panini allolio g 80
6) biscotti per linfanzia g 50 (o fette biscottate)
7) ortaggi g 300
8) frutta g 300
9) olio extrav. oliva g 60
10) parmigiano g 10
Indicazioni principali:dieta per pazienti con insufficienza respiratoria.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Metodi di cottura:tutti.
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Malattie apparato cardiocircolatorio - Malattie respiratorie
Patologia

Cal 2071
Prot g 79
Lip g 8
Gluc g 207

Malattie respiratorie
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Malattie apparato cardiocircolatorio - Malattie respiratorie
Patologia

DIETA PER INSUFFICIENZA


RESPIRATORIA
DIETA PER INSUFFICIENZA
RESPIRATORIA
Esempio di distribuzione
Colazione latte intero g 150
biscotti g 30
Spuntino latte intero g 150
pane allolio g 40
Pranzo pastina al g 40 (o riso)
pomodoro
parmigiano g 5 (un cucchiaino)
carne g 100 - o petto di pollo o di tacchino g 100, o pollo con osso g 250 =
1
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4
, o uo-
va n 2 (1 volta a settimana), o tonno allolio g 100, o formaggi freschi g 100
ortaggi tritati g 150
allolio
olio extrav. oliva g 30 (6 cucchiaini)
frutta g 150
Spuntino una tazza di orzo
biscotti g 20
Cena semolino in g 40
brodo vegetale
parmigiano g 5
fiordilatte g 100 (o sostituzioni riportate per la carne)
un panino allolio g 40
ortaggi tritati g 150
frutta g 150
olio extravergine g 30
Nel corso della giornata una lattina di un integratore ipercalorico iperlipidico a piccoli sorsi.
nelle principali condizioni patologiche
Malattie del fegato e vie biliari
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Il completo sovvertimento della struttura epatica comporta una serie di alterazioni funzionali e metaboli-
che che si riflettono gravemente sullo stato di salute del paziente.
Lostacolata circolazione sanguigna provoca nel cirrotico ipertensione portale: laumento della pressione a
sua volta e la concomitante iponchia plasmatica, per riduzione della sintesi epatica di albumina, unitamente ad un
complesso meccanismo ormonale che coinvolge la renina e laldosterone, provoca nelle fasi avanzate, linstau-
rarsi del quadro ascitico. Contemporaneamente lelevata pressione portale provoca la formazione di anastomo-
si porto cava favorendo la comparsa di varici esofagee e gastriche.
Da un punto di vista metabolico si verifica uno squilibrio aminoacidico con aumento nel plasma degli ami-
noacidi ramificati, e nelle fasi pi avanzate aumento di sostanze tossiche come NH
3
e mercaptani (prodotti dal
metabolismo intestinale della metionina) che passano in circolo sia a causa di una maggiore produzione intesti-
nale (da emorragie o eccessivo apporto proteico) che per la presenza di shunts porto-cava, che per la perdita
della funzione disintossicante epatica.
Spesso nelle fasi pi avanzate compare inoltre un ittero di entit variabile.
La dieta nel paziente cirrotico riveste grande importanza soprattutto al fine di evitare la comparsa di mal-
nutrizione. Nella fase di compenso clinico si cercher di fornire una quota calorica abbastanza elevata (30-35
Kcal/kg peso) con quantit fisiologiche di glicidi (50-55% delle calorie totali) controllando leventuale comparsa di
un contemporaneo diabete; i lipidi (che vengono utilizzati piuttosto bene dal paziente cirrotico) saranno conces-
si nelle abituali quantit (circa il 30% delle calorie totali) a meno che non vi sia una contemporanea colestasi.
Le proteine saranno contenute entro 0,8-1g/ kg peso predilegendo alimenti ricchi di aminoacidi ramificati
come le proteine vegetali e quelle dei latticini e riducendo la carne per ridurre lapporto di metionina.
Il sodio deve essere ridotto solamente in caso di ascite.
Cirrosi epatica
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Patologia

Dieta nella cirrosi compensata


Alimenti nella giornata
1) latte g 150
2) carne magra g 100
3) fiordilatte g 100
4) pasta g 100
5) pane g 100
6) fette biscottate g 30
7) ortaggi g 300
8) frutta g 400
9) marmellata g 30
10) olio extrav. oliva g 40
11) zucchero g 10
Indicazioni principali:dieta per pazienti con cirrosi epatica compensata.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire secondo tolleranza.
Metodi di cottura:ai ferri, al vapore, al pomodoro, bolliti, al cartoccio con odori.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
In caso di dieta iposodica:
- limitare il consumo di sale a circa
1
/
2
cucchiaino nella giornata;
- utilizzare il pane senza sale;
- bere preferibilmente acque a basso contenuto in sodio (inferiore a 20 mg/litro).
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Malattie del fegato e vie biliari - Cirrosi epatica
Patologia

Cal 1991
Prot g 73
Lip g 75
Gluc g 256

Cirrosi epatica
Esempio di distribuzione
Colazione latte g 150 (un bicchiere)
fette biscottate g 15
marmellata g 15
Pranzo pasta g 70 (o riso)
carne magra g 100 - o petto di pollo o di tacchino g 100, o pollo con osso g 250=
1
/
4
senza
pelle, o coniglio con osso g 250, o pesce fresco o surgelato g 150 (almeno 3 vol-
te a settimana), o tonno al naturale g 80, uova n1 + 1 formaggino (secondo tol-
leranza)
ortaggi g 150 (a volont, tutti eccetto i legumi)
pane g 50 (o patate g 150 o legumi freschi o surgelati g 150 o secchi g 40)
frutta g 200 (tutta la frutta di stagione)
olio extrav. oliva g 20 (4 cucchiaini)
Merenda the o orzo q.b.
zucchero g 10
fette biscottate g 15
marmellata g 15
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pastina g 30
fior di latte g 100
ortaggi g 150
pane g 50
frutta g 200
olio extrav. oliva g 20
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Malattie del fegato e vie biliari - Cirrosi epatica
Patologia

DIETA NELLA
CIRROSI COMPENSATA
DIETA NELLA
CIRROSI COMPENSATA
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La dieta nella calcolosi della colecisti deve tener conto del possibile effetto scatenante dellalimentazione
sullinsorgenza della colica. Ogni soggetto potr individuare facilmente quali siano gli alimenti da evitare, anche
se abitualmente sono mal tollerati soprattutto i pasti a elevato tenore lipidico; anche alcune verdure fortemen-
te aromatiche possono scatenare la colica come pure le uova crude o solo leggermente bollite, ma non le uo-
va cotte o incorporate nei cibi (come la tradizione popolare tende a credere).
Senzaltro pi utile si rivela la dieta nella prevenzione della colelitiasi: fattori predisponenti sono infatti il so-
vrappeso e lobesit, diete povere di fibre ed eccessivamente ricche di acidi grassi polinsaturi. Gli alimenti ricchi
in fibra sembrano particolarmente utili per i seguenti motivi:
1) riduzione dellapporto calorico e glucidico e quindi della secrezione insulinica;
2) formazione di materiale solido intestinale che tende ad assorbire lacido desossicolico ( che favorisce la
saturazione biliare).
Calcolosi della colecisti
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Patologia

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Malattie del fegato e vie biliari - Calcolosi della colecisti
Patologia

Cal 1760
Prot g 79
Lip g 49
Gluc g 268

Calcolosi della colecisti


Dieta nella calcolosi della colecisti
Alimenti nella giornata
latte scremato g 200
parmigiano g 10
carne magra g 200
pasta o riso g 80
pane g 100
fette biscottate g 60
ortaggi g 400
frutta g 300
zucchero g 20
olio extrav. oliva g 30
Indicazioni principali:colecistopatie in fase sintomatica.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire (secondo tolleranza).
Minestroni e passati di sola verdura possono essere inseriti a piacere a pranzo ed a cena.
Evitare le verdure fortemente aromatiche (cavoli,broccoli,peperoni ecc).
Evitare vino, birra, bevande alcoliche e zuccherine, alimenti insaccati, dolci e creme, estratti di carne, uova crude
o solo leggermente cotte, formaggi grassi.
Metodi di cottura:ai ferri, al vapore, al pomodoro, bolliti, al cartoccio con odori.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
N.B. La tolleranza alle diverse verdure pu essere soggettiva.
In caso di dieta iposodica:
- limitare il consumo di sale a circa
1
/
2
cucchiaino nella giornata;
- utilizzare il pane senza sale;
- evitare il prosciutto e la bresaola;
- bere preferibilmente acque a basso contenuto in sodio (inferiore a 20 mg/litro).
Nel tempo la dieta pu essere liberalizzata secondo la tolleranza individuale agli alimenti.
Anche i formaggi freschi e le uova possono essere gradualmente reinseriti
saggiandone la tolleranza.
In caso di sovrappeso opportuno seguire una dieta ipocalorica.
Esempio di distribuzione
Colazione latte scremato g 200 (una tazza)
fette biscottate g 30
zucchero g 10 (n 2 cucchiaini rasi)
Pranzo pasta g 50 (o riso) + parmigiano g 5
carne magra g 100 - o petto di pollo o di tacchino g 100, pollo con osso
1
/
4
senza pelle, co-
niglio con osso g 200, pesce magro fresco o surgelato g 150, formaggi light in
quantit che non apportino pi di 100 calorie o prosciutto crudo magro o bre-
saola g 80
ortaggi g 200 - evitare quelli fortemente aromatici come le brassicacee (cavoli, brocco-
li, cavolfiori, verza, asparagi, peperoni)
pane g 50 (ben cotto o tostato o patate g 150)
frutta g 150
olio extrav. oliva g 15 (= 3 cucchiaini)
Merenda the leggero o orzo
fette biscottate g 30
zucchero g 10
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pastina g 30 (o riso) + parmigiano g 5
carne magra g 100
ortaggi g 200
pane g 50
frutta g 150
olio extrav. oliva g 15
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Malattie del fegato e vie biliari - Calcolosi della colecisti
Patologia

DIETA NELLA CALCOLOSI


DELLA COLECISTI
DIETA NELLA CALCOLOSI
DELLA COLECISTI
nelle principali condizioni patologiche
Malattie gastrointestinali
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Con il termine dispepsiasi intende la manifestazione clinica di disfunzioni gastriche o intestinali non so-
stenute da alterazioni locali anatomicamente dimostrabili. I sintomi pi frequenti sono dolore epigatrico, nausea,
pirosi gastrica. Le cause scatenanti sono spesso patologie a carico di altri organi o apparati (patologie colecisti-
che, dellappendice, dellapparato urinario, ecc.), ma spesso la causa una distonia del sistema neurovegetativo
conseguente ad instabilit emotiva o a psiconevrosi a sfondo ansioso o depressivo. Limportanza del fattore neu-
roidistonico di tale portata che molti AA definiscono la dispepsia come nevrosi gastrica.
Lintervento dietetico non eccessivamente restrittivo e propone pasti atti a non stimolare eccessivamente
la secrezione acida o a rallentare eccessivamente lo svuotamento gastrico.
Dispepsia
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Patologia

Orientamenti dietetici nella dispepsia funzionale


Indicazioni generali:
- Frazionare i pasti nella giornata.
- Masticare accuratamente.
- Evitare alimenti troppo caldi e troppo freddi.
- Consumare i pasti ad orari regolari.
Evitare:
- Alimenti a prolungato soggiorno gastrico (piatti grassi, soprattutto grassi cotti, pietanze elaborate, fritti) e nel
caso di sindrome simil-ulcerosa gli alimenti che sono controindicati nellulcera gastroduodenale.
Limitare secondo tolleranza individuale:
- Alcuni ortaggi, condimenti, spezie, acque gassate, alcool, caff, the forte.
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Malattie gastrointestinali - Dispepsia
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Lulcera gastro-duodenale correlata a numerosi fattori eziopatogenetici e cio fumo di sigaretta as-
sunzione di FANS, ereditariet, stress psicologici ma soprattutto nel 70% dei casi allinfezione da Helicobacter Pi-
lori. Essa tende con frequenza a recidivare soprattutto se non viene eradicata leventuale infezione associata.
Il trattamento dietetico rigido ormai superato, anche perch molti aspetti della vecchia dieta per gli ul-
cerosi comportavano poi altri danni alla salute come leccesso di grassi saturi nelle diete lattee ricche altres di
burro, panna e formaggi, la carenza di sali minerali e vitamine nelle diete eccessivamente ristrette e monotone
ecc.Valgono oggi pochi concetti rivolti a non accentuare lipersecrezione gastrica e a non danneggiare chimica-
mente o meccanicamente la mucosa infiammata. Nel complesso la dieta resta libera con limitazione di alcool,
brodi, pepe, caff. Si consiglier al paziente di effettuare pasti possibilmente regolari, masticando accuratamente
i cibi ed evitando solamente quegli alimenti che soggettivamente lo disturbano.
Ulcera peptica
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Patologia

Orientamenti dietetici nellulcera gastro-duodenale


Indicazioni generali:
- Fare 4 pasti nella giornata.
- Masticare accuratamente.
- Evitare alimenti troppo caldi e troppo freddi.
- Consumare i pasti ad orari regolari.
Evitare:
- Il caff, a digiuno anche quello decaffeinato.
- Le sostanze zuccherine semplici.
- Gli alimenti fortemente edulcorati.
- Il brodo di carne ed estratti di carne.
- I condimenti piccanti.
- Il the forte.
- Le bevande a base di cola.
- Castagne e frutta secca.
- Alimenti sottaceto.
- Alimenti in salamoia.
- Bevande acidule e gassate.
- Superalcolici.
Limitare:
- Il latte, che ad un effetto tampone iniziale, fa seguire unelevata secrezione acida.
- Le bevande alcoliche in quantit eccessive e a digiuno.
- Fritti, cipolle, cetrioli, secondo tolleranza.
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Malattie gastrointestinali - Ulcera peptica
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Rappresenta una sequela della gastrectomia totale che interessa il 15-30% degli operati di cui il 5% ha una
forma invalidante e spesso duratura. Nella sua genesi interviene il rapido svuotamento dal moncone gastrico al
duodeno cui si associano crisi vasomotorie e disturbi della risposta ormonale al pasto. Si riconosce una triade
sintomatologica con segni generali (astenia, angoscia, palpitazioni...) turbe vasomotorie (sudorazione, pallore, ipo-
tensione) e digestive (pienezza gastrica gonfiore, diarrea) un tempo di esordio molto precoce (5-20 min
dallingestione del cibo) una durata breve (20-40 min).Talora in alcuni soggetti si verificano forma pi tardive (2-
4 ore dal pasto), In questo caso i disturbi sono soprattutto legati alla risposta insulinica reattiva alliniziale iper-
glicemia legata al rapido assorbimento degli zuccheri attraverso la mucosa duodenale.
La dieta deve mirare ad evitare il rapido passaggio del cibo dal moncone gastrico al duodeno nonch ad
evitare cibi ad elevata concentrazione osmotica e cibi ad elevata concentrazione in zuccheri semplici sia:
per non causare rapida distensione delle pareti con conseguenti sintomi di tipo vagale;
perch lalta osmolarit di alcuni cibi comporta un forte richiamo di acqua e quindi una squilibrio vasomoto-
rio;
per evitare picchi iperglicemici.
I cibi ad azione osmotica pi intensa sono quelli ricchi di zuccheri semplici e quindi sar opportuno asso-
ciare sempre insieme glicidi, lipidi e protidi al fine di prolungare la permanenza degli alimenti nello stomaco. A
tal fine pu essere utile lingestione prima dei pasti di circa 20 g di fibra idrosolubile. Anche latte e latticini spes-
so sono mal tollerati e quindi opportuno saggiare la tolleranza specifica di ogni paziente. I pasti debbono es-
sere di piccolo volume e vanno assunti lentamente ed accuratamente masticati.
Dumping syndrome
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Patologia

Orientamenti dietetici nella gastrectomia e dumping syndrome


Indicazione generali:
- La dieta dovr essere frazionata in almeno 6 piccoli pasti (es. panino con prosciutto crudo o cotto o bresao-
la; pasta o riso allolio o al pomodoro con carne, petto di pollo o di tacchino o pesce cotti ai ferri, arrosto, al
vapore, bolliti, ecc. fette biscottate con burro e poca marmellata, qualche fetta di dolce tipo ciambellone ecc.).
- Consumare i pasti ad orari regolari.
- Evitare di assumere alimenti molto liquidi (es. minestre in brodo).
- Bere nella giornata almeno 1,5 litri di acqua, a piccoli sorsi.
- Moderare il consumo di caff, anche se decaffeinato.
Evitare:
- Zucchero, dolci, bevande zuccherate (come i succhi di frutta o il the zuccherato) che per la loro elevata osmo-
larit, sono causa di diarrea osmotica.
- Latte e latticini, che andranno reinseriti gradualmente, secondo tolleranza individuale.
- Bevande alcoliche.
- Bevande a base di cola.
- Frutta secca.
- Prodotti in scatola conservati sottaceto o in salamoia.
Una volta stabilizzatasi la funzione gastro-enterica, il paziente sar in grado di riconoscere da solo i comporta-
menti alimentari da seguire, e pur mantenendo lindicazione principale del frazionamento del cibo in almeno 6
pasti, la dieta potr essere via via liberalizzata.
N.B.: La dieta pu necessitare di integrazioni farmacologiche per via parenterale di vit. B
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e ferro.
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Malattie gastrointestinali - Dumping syndrome
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Copyright 2003 by ANTONIO DELFINO EDITORE medicina-scienze
I diverticoli del colon sono una malattia acquisita la cui prevalenza aumenta con let ed favorita da
una dieta povera di fibre. La sede preferenziale il sigma e il colon sinistro. Talora la situazione si complica con
una diverticolite accompagnata da febbre dolore alla fossa iliaca sinistra, talora turbe del transito.
Nella diverticolosi asintomatica dieta ricca di fibre con esclusione di alimenti ricchi di semi. Nella diverti-
colite sospensione dellalimentazione orale e terapia antibiotica; in seguito, fino a remissione dei sintomi, dieta
semiliquida povera di scorie.
Diverticolosi
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Patologia

Orientamenti dietetici nella diverticolosi e diverticolite


Per la PREVENZIONE DELLA DIVERTICOLOSI
- Dieta ad elevato contenuto di fibre alimentari indigeribili o di mucillagini, attraverso il consumo di 500-600 g
di verdure crude o cotte e circa 400 g di frutta al giorno, eventualmente supplementata da fibre come crusca,
psillium, ispagula, ecc.
- Almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
Nella DIVERTICOLITE (stato di flogosi acuta dei diverticoli)
Indicazioni generali:
- Frazionare i pasti nella giornata.
- Consumare i pasti ad orari regolari.
- Cercare di evacuare alla stessa ora.
Evitare:
- Le verdure, in particolare quelle con fibre poco digeribili (es. funghi, finocchi, cavoli, broccoli, verdure a coste
molto grandi come la bietola, o con semi come i pomodori, fichi dIndia, granturco, ecc.).
- Le frutta contenente semi come le fragole, i kiwi, i melograni, semi duva o di altri frutti.
- Il latte ed i latticini (se non tollerati).
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Malattie gastrointestinali - Diverticolosi
Patologia

Nella diverticolosi (stato di remissione dei sintomi)


Indicazioni generali:
- Frazionare i pasti nella giornata.
- Consumare i pasti ad orari regolari.
- Cercare di evacuare alla stessa ora.
Consumare:
- Alimenti contenenti fibre alimentari (solubili ed insolubili) fino a circa g 35 di fibra al giorno; es. 2 porzioni di
verdura da g 200-250 (pranzo e cena) e 2-3 frutti medi (g 400-500) nella giornata ed eventuali integrazioni
dietetiche.
- Abolire qualunque alimento contenente semi come fichi dIndia, mais, granturco, ecc.
- Fare attenzione a non inghiottire nocciole di ciliegie o altri semi.
- Preferire il consumo di cereali integrali.
- Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
- Se nella fase acuta non tollerato, reinserire gradualmente il latte (iniziando da
1
/
2
di bicchiere diluito con ac-
qua, per passare il secondo giorno a
1
/
2
bicchiere e poi, se non compare diarrea, ad un bicchiere, altrimenti ri-
cominciare dal passaggio precedente).
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Malattie gastrointestinali - Diverticolosi
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Comprende manifestazioni funzionali, espressione, in gradi diversi delle anomalie della motilit digestiva, di
turbe della sensibilit viscerale e di alcuni aspetti della personalit. Interessa circa il 15% della popolazione con
prevalenza per il sesso femminile. Prevalentemente come sindrome di intestino spastico, o di diarrea motoria.
Le limitazioni alimentari in questi casi non trovano giustificazione se non nelle specifiche intolleranze del
paziente, combattendo le diete monotone o carenti; in qualche raro caso viene individuata lintolleranza verso
specifici alimenti che debbono quindi essere eliminati. Non deve essere escluso a priori il latte ma solo sulla ba-
se di dichiarata intolleranza. bene evitare verdure che inducono eccessiva produzione di gas come carciofi e
legumi o comunque verdure cui il paziente scarsamente tollerante. Nella forma con stipsi utile laggiunta di
fibre solubili.
Sindrome del colon irritabile
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Patologia

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Orientamenti dietetici nel colon irritabile
Indicazioni generali:
- Consumare i pasti ad orari regolari.
- Masticare accuratamente.
- Cercare di evacuare alla stessa ora.
Evitare nella fase sintomatica:
- Gli alimenti soggettivamente non tollerati, si tratta per lo pi di:
Latte e latticini.
Formaggi molto grassi, fermentati o piccanti (mascarpone, burrini, formaggi alla panna, gorgonzola, roque-
fort, pecorino, provolone piccante).
Cioccolato.
Legumi.
Verdure molto fibrose o fortemente aromatiche (tipo sedano, finocchi, funghi, asparagi, cavoli, broccoli, ra-
vanelli, melanzane, peperoni, tartufi, ecc.).
Frutta (frutta secca e oleosa, frutta poco matura, nespole, lamponi, kiwi, ecc.).
Assumere esclusivamente patate, carote o purea senza latte e gli ortaggi molto teneri, ben cotti in forma di
passati o purea.
Nella fase asintomatica:
- Liberalizzare gradualmente la dieta.
- Seguire una dieta ad alto residuo: verdura g 500-600, frutta circa g 400 al giorno ed eventuale supplementa-
zione di fibra (crusca, psillium, ispagula, fosfooligosaccaridi, ecc.).
- Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
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Malattie gastrointestinali - Sindrome del colon irritabile
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Le malattie infiammatorie intestinale (MII) comprendono due gravi patologie e cio il Morbo di Crohn e la
rettocolite emorragica o colite ulcerosa. Considerate una volta due entit distinte si ritiene oggi invece che ab-
biano in comune i meccanismi patogenetici di tipo immunologico, evoluzione cronica a pousses e manifesta-
zioni extraintestinali identiche. La distinzione netta di sede, anchessa ritenuta una volta criterio distintivo , non
sempre presente potendovi essere ad es. forme di Morbo di Crohn a sede colica, peraltro la qualit di vita
in media superiore nella colite ulcerosa. ormai accettato il concetto che la nutrizione artificiale sia utile so-
prattutto per reintegrare lo stato di nutrizione del paziente utilizzando la Nutrizione parenterale quando si ve-
rifichino problemi di stenosi infiammatoria o sia stato creato un intestino corto, e la Nutrizione Enterale , quan-
do possibile, per promuovere la ripresa ponderale e ridurre lattivit infiammatoria.
Nelle fasi non complicate o di quiescenza, la dieta deve essere pi variata possibile con leliminazione di po-
chi alimenti di cui sia provata lintolleranza, (talora latte e latticini, alcune verdure, ecc.) povera di scorie nel pe-
riodo diarroico, ipercalorica ed iperproteica al fine di fornire substrati sufficienti alla ripresa di un discreto sta-
to nutrizionale: la febbricola infatti, lo stato infiammatorio, lessudazione dei granulomi e delle ulcere inducono
un aumento del dispendio energetico ed una rilevante perdita proteica. Nel caso di notevole anoressia si pu
integrare la dieta con prodotti dietetici di facile assorbimento (integratori ipercalorici liquidi, ove necessario an-
che iperproteici).
Le fibre possono essere presenti nelle fasi non diarroiche anzi si ritiene molto inutile la loro presenza al fi-
ne di fornire substrati nutritivi alle cellule intestinali, stimolandone la riparazione.
La tolleranza varia da paziente a paziente.
Malattie infiammatorie intestinali
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Patologia

Orientamenti dietetici nelle malattie infiammatorie intestinali


(colite ulcerosa e morbo di Crohn)
Indicazioni generali:
- La dieta dovr essere ipercalorica, iperproteica, ipolipidica qualora vi sia diarrea (per tale motivo nelle fasi acu-
te pu trovare indicazione luso di integratori dietetici, da bere lentamente nella giornata, che hanno la pecu-
liarit di fornire calorie, proteine, glucidi e grassi in quantit equilibrate ed essere privi di fibre e di lattosio).
- Consumare pasti piccoli e frequenti ad orari regolari.
- Masticare accuratamente.
- Cercare di evacuare alla stessa ora.
- Evitare cibi e bevande troppo caldi o troppo freddi.
Evitare nella fase sintomatica:
- Alimenti ad alto residuo che aggraverebbero la diarrea (sostituire le verdure ed i legumi con patate, carote e
purea senza latte).
- Latte e latticini (fiordilatte, mozzarella, stracchino, caciottine fresche).
- Carni affumicate, insaccati.
- Fritture.
- Creme con latte e uovo.
- Dolciumi farciti.
- Cacao.
- Gelati.
- Spezie.
- Alcool.
Il consumo di pesce azzurro o la supplementazione della dieta con olio di pesce (ac. eicosopentaenoico), ha ef-
fetti benefici sulla mucosa intestinale.
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Malattie gastrointestinali - Malattie infiammatorie intestinali
Patologia

Orientamenti dietetici nelle malattie infiammatorie intestinali


(colite ulcerosa e morbo di Crohn) - segue
Nella fase asintomatica:
- Liberalizzare gradualmente la dieta (iniziando con linserimento di verdure tipo zucchine, bieta senza coste,
ecc.).
- Reinserire gradualmente il latte (iniziando da
1
/
2
di bicchiere diluito con acqua, per passare il secondo giorno a
1
/
2
bicchiere e poi, se non compare diarrea, ad un bicchiere, altrimenti ricominciare dal passaggio precedente).
- Seguire una dieta ricca in fibre solubili (in particolare psillium, ispagula, ecc.).
- Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
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Patologia

nelle principali condizioni patologiche


Malattie renali
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Linsufficienza renale una situazione patologica frequente e grave per la quale non esistono terapie far-
macologiche. Negli stadi pi avanzati lunico presidio rimane la depurazione artificiale dellorganismo delle sco-
rie e cio la dialisi.
Se il medico, tramite specifiche indagini ematochimiche e funzionali mette in evidenza una ridotta funzione
renale sar necessario e prescrivere un corretto regime alimentare che comunque potr rendere levoluzione
del quadro clinico meno rapida o potr, almeno in parte correggere gli squilibri pressori e metabolici. I cardini
della dieta nella insufficienza renale sono essenzialmente tre:
ridurre il carico proteico;
mantenere un elevato apporto calorico in modo da utilizzare al meglio la ridotta quota di proteine introdot-
te evitando la malnutrizione;
ridurre, quando necessario, lapporto di alcuni minerali che possono essere dannosi come il potassio, il fo-
sforo ed il sodio, ed aumentare invece la quota di calcio che esercita un effetto protettivo.
La necessit di ridurre la quantit di proteine nella dieta deriva dalle conoscenze di fisiologia renale, che
hanno evidenziato come diete ricche in proteine inducano un aumento di flusso sanguigno attraverso il rene con
aumento della pressione nei vasi capillari dei glomeruli renali (che sono le unit di filtrazione!) e quindi come
questo fenomeno di iperfiltrazione, se protratto nel tempo, acceleri le alterazioni renali provocando una scle-
rosi dei nefroni. La riduzione proteica invece rallentando il flusso e mantenendo la pressione dei vasi dei glo-
meruli nei limiti fisiologici rallenta il progressivo deterioramento del rene. Con il progredire della I.R. lapporto
calorico dovr consistere in almeno 30-40 Kcal/kg p.c e le proteine potranno essere ridotte fino ad un minimo
di 0,6 g/kg p.c di cui almeno 0,5 g di proteine ad alto valore biologico. Contemporaneamente dovranno essere
ridotti gli apporti di Na, K e P, ed aumentato lapporto di Ca.
Insufficienza renale cronica
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Patologia

Dieta ipercalorica ipoproteica iposodica


Alimenti nella giornata
1) latte parz. screm. g 150
2) carne magra g 150
3) pasta aproteica g 100
4) pane aproteica g 200
5) fette aproteica g 120
6) ortaggi g 300
7) frutta g 300
8) marmellata g 60
9) zucchero g 20
10) olio extrav. oliva g 60
Indicazioni principali:Insufficienza renale cronica di grado medio grave.
Note:La dieta povera in calcio, sono consigliate integrazioni secondo
prescrizione medica.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Evitare alimenti insaccati, creme, estratti di carne.
Cuocere le verdure in due acque, cambiando acqua a met cottura, per favorire
leliminazione dei sali minerali.
Metodi di cottura:a piacere.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno preferibilmente oligominerale ricca in calcio ionizzato.
- Limitare il consumo di sale a circa
1
/
2
cucchiaino nella giornata.
- Bere preferibilmente acque ricche in calcio ionizzato (circa 300 mg/l).
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Malattie renali - Insufficienza renale cronica
Patologia

Cal 2650
Prot g 45
Lip g 86
Gluc g 423
Ca mg 425
Na mg 375
K mg 2400
P mg 530

Insufficienza
renale cronica
Esempio di distribuzione
Colazione latte parz. screm. g 150 (un bicchiere)
zucchero g 10 (n 2 cucchiaini rasi)
fette aproteiche g 60
marmellata g 30
Pranzo pasta aproteica g 70
carne magra g 100 - o petto di pollo o di tacchino g 100, pollo con osso
1
/
4
,coniglio con os-
so g 200, pesce fresco o surgelato g 150, uova n 2 (1 volta a settimana), formaggi
freschi g 100 o legumi freschi o surgelati g 250
ortaggi g 150 (tutti eccetto patate e legumi)
pane aproteico g 100
frutta g 150 (tutta la frutta di stagione, eccetto le banane, la frutta secca ed oleosa)
olio extrac. oliva g 30 (= 6 cucchiaini)
Merenda the o orzo q.b.
zucchero g 10
fette aproteiche g 60
marmellata g 30
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pastina aproteica g 30
carne magra g 50 - o petto di pollo o di tacchino g 50, pollo con osso
1
/
8
,coniglio con osso
g 100, pesce fresco o surgelato g 80, uova n 1+1 formaggino, formaggi freschi g
50 o legumi freschi o surgelati g 150 o secchi g 40
ortaggi g 150
pane aproteico g 100
frutta g 150
olio extrav. oliva g 30
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Malattie renali - Insufficienza renale cronica
Patologia

DIETA IPERCALORICA
IPOPROTEICA IPOSODICA
DIETA IPERCALORICA
IPOPROTEICA IPOSODICA
Dieta normocalorica moderatamente
ipoproteica iposodica
Alimenti nella giornata
1) latte parz. screm. g 150
2) carne magra g 150
3) pasta o riso g 100
4) pane aproteico g 140
5) fette biscottate g 50
6) ortaggi g 300
7) frutta g 300
8) marmellata g 60
9) zucchero g 20
10) olio extrav. oliva g 50
Indicazioni principali:Insufficienza renale cronica moderata.
Note:La dieta povera in calcio, sono consigliate integrazioni secondo
prescrizione medica.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Evitare alimenti insaccati, creme, estratti di carne.
Cuocere le verdure in due acque, cambiando acqua a met cottura per favorire leliminazione dei sali minerali.
Metodi di cottura:a piacere.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno preferibilmente oligominerale ricca in calcio ionizzato.
- Limitare il consumo di sale a circa
1
/
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cucchiaino nella giornata.
- Bere preferibilmente acque ricche di calcio ionizzato (circa 300 mg/l).
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Malattie renali - Insufficienza renale cronica
Patologia

Cal 2140
Prot g 60
Lip g 70
Gluc g 318
Ca mg 425
Na mg 375
K mg 2400
P mg 530

Insufficienza
renale cronica
Esempio di distribuzione
Colazione latte parz. screm. g 150 (un bicchiere)
zucchero g 10 (n 2 cucchiaini rasi)
fette biscottate g 30
marmellata g 30
Pranzo pasta g 70 (o riso)
carne magra g 100 - o petto di pollo o di tacchino g 100, pollo con osso
1
/
4
, coniglio con os-
so g 200, pesce fresco o surgelato g 150, uova n 2 (1 volta a settimana), formaggi
freschi g 100 o legumi freschi o surgelati g 250
ortaggi g 150 (tutti eccetto patate e legumi)
pane aproteico g 70
frutta g 150 (tutta la frutta di stagione, eccetto le banane, la frutta secca ed oleosa)
olio extrav. oliva g 25 (= 5 cucchiaini)
Merenda the o orzo q.b.
zucchero g 10
fette biscottate g 20
marmellata g 30
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pastina g 30
carne magra g 50 - o petto di pollo o di tacchino g 50, pollo con osso
1
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, coniglio con osso
g 100, pesce fresco o surgelato g 80, uova n 1+1 formaggino, formaggi freschi g
50 o legumi freschi o surgelati g 150 o secchi g 40
ortaggi g 150
pane aproteico g 70
frutta g 150
olio extrav. oliva g 25
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Malattie renali - Insufficienza renale cronica
Patologia

DIETA MODERATAMENTE
IPOPROTEICA IPOSODICA
DIETA MODERATAMENTE
IPOPROTEICA IPOSODICA
Dieta normocalorica normoproteica iposodica
Alimenti nella giornata
1) latte parz. screm. g 150
2) carne magra g 200
3) pasta o riso g 100
4) pane senza sale g 100
5) fette biscottate g 50
6) ortaggi g 300
7) frutta g 300
8) marmellata g 60
9) zucchero g 20
10) olio extrav. oliva g 50
Indicazioni principali:Insufficienza renale in stato iniziale; pazienti in
trattamento emodialitico.
Note:La dieta povera in calcio, sono consigliate integrazioni secondo
prescrizione medica.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Evitare alimenti insaccati, creme, estratti di carne.
Cuocere le verdure in due acque, cambiando acqua a met cottura per favorire leliminazione dei sali minerali.
Metodi di cottura:a piacere.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
- Limitare il consumo di sale a circa
1
/
2
cucchiaino nella giornata.
- Bere preferibilmente acque contenenti calcio ionizzato (circa 300 mg/l).
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Malattie renali - Insufficienza renale cronica
Patologia

Cal 2200
Prot g 76
Lip g 65
Gluc g 291
Ca mg 431
Na mg 425
K mg 2700
P mg 695

Insufficienza
renale cronica
Esempio di distribuzione
Colazione latte parz. screm. g 150 (un bicchiere)
zucchero g 10 (n 2 cucchiaini rasi)
fette biscottate g 30
marmellata g 30
Pranzo pasta g 70 (o riso)
carne magra g 100 (o petto di pollo o di tacchino g 100, pollo con osso
1
/
4
, coniglio con os-
so g 200, pesce fresco o surgelato g 150, uova n 2 (1 volta a settimana), for-
maggi freschi g 100 o legumi freschi o surgelati g 250
ortaggi g 150 (tutti eccetto patate e legumi)
pane senza sale g 50
frutta g 150 (tutta la frutta di stagione, eccetto le banane, la frutta secca ed oleosa)
olio extrav. oliva g 25 (= 5 cucchiaini)
Merenda the o orzo q.b.
zucchero g 10
fette biscottate g 20
marmellata g 30
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pastina g 30
carne magra g 100
ortaggi g 150
pane senza sale g 50
frutta g 150
olio extrav. oliva g 25
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Malattie renali - Insufficienza renale cronica
Patologia

DIETA NORMOCALORICA
NORMOPROTEICA IPOSODICA
DIETA NORMOCALORICA
NORMOPROTEICA IPOSODICA
Dieta normocalorica ipoproteica iposodica
a ridotto contenuto di zuccheri semplici
Alimenti nella giornata
1) latte parz. screm. g 150
2) carne magra g 150
3) pasta aprot. g 100
4) pane senza sale g 100
5) fette aprot. g 80
6) ortaggi g 300
7) frutta g 500
8) olio extrav. oliva g 60
Indicazioni principali: insufficienza renale cronica in pazienti diabetici.
Note:La dieta povera in calcio, sono consigliate integrazioni secondo
prescrizione medica.
Metodi di cottura: a piacere.
Dolcificante:aspartame.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Evitare vino, birra, bevande alcoliche e zuccherine, alimenti insaccati, dolci e creme, estratti di carne.
Cuocere le verdure in due acque, cambiando acqua a met cottura per favorire la perdita di sali.
- Limitare il consumo di sale a circa
1
/
2
cucchiaino nella giornata
- Evitare il prosciutto e la bresaola.
- Bere preferibilmente acque oligominerali ricche in calcio ionizzato (circa 300 mg/l).
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Malattie renali - Insufficienza renale cronica
Patologia

Cal 2000
Prot g 51
Lip g 73
Gluc g 289
Ca mg 439
Na mg 346
K mg 2395
P mg 438

Insufficienza
renale cronica
Esempio di distribuzione
Colazione latte parz. screm. g 150 (un bicchiere)
fette aproteiche g 40
Spuntino frutta g 200 (tutta, eccetto la frutta secca, oleosa, cachi, uva, fichi, banane)
Pranzo pasta aproteica g 70
carne magra g 100 - o petto di pollo o di tacchino g 100, pollo con osso
1
/
4
, coniglio con os-
so g 200, pesce fresco o surgelato g 150, uova n 2 (1 volta a settimana), for-
maggi freschi g 100 o legumi freschi o surgelati g 250
ortaggi g 150 (tutti, eccetto patate e legumi)
pane senza sale g 50
frutta g 150
olio extrav. oliva g 30 (= 6 cucchiaini)
Merenda the o orzo q.b.
fette aproteiche g 40
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pastina aproteica g 30
carne magra g 50 - o petto di pollo o di tacchino g 50, pollo con osso
1
/
8
,coniglio con osso
g 100, pesce fresco o surgelato g 80, uova n 1+1 formaggino, formaggi freschi g
50 o legumi freschi o surgelati g 150 o secchi g 40
ortaggi g 150
pane senza sale g 50
frutta g 150
olio extrav. oliva g 30
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Malattie renali - Insufficienza renale cronica
Patologia

DIETA NORMOCALORICA
IPOPROTEICA IPOSODICA
DIETA NORMOCALORICA
IPOPROTEICA IPOSODICA
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una delle pi comuni affezioni dellapparato renale (la cui prognosi in genere benigna) e si manifesta per
lo pi con una o pi coliche di durata varia che si concludono con lemissione del calcolo. Solo in alcuni casi si
rende necessaria lasportazione del calcolo che attualmente viene effettuata quasi sempre tramite frantumazio-
ne dello stesso con gli ultrasuoni (Litotrissia).
Peraltro in alcuni casi il calcolo pu essere silente ed accrescersi fino ad occupare lintero bacinetto rena-
le (calcolo a stampo). Il trattamento dietetico, una volta diagnosticato lo stato di calcolosi deve mirare ad evita-
re la successiva formazione di calcoli combattendo i fattori predisponenti e cio la soprasaturazione salina del-
le urine e le infezioni che favoriscono la formazione del nucleo di materiale organico sul quale si depositano i
sali favorendone laccrescimento.
I princpi dietoterapici sono in genere comuni a tutti i tipi di calcolosi e cio apporto idrico quotidiano in-
torno a 3 litri possibilmente con un carico di 300-400 ml al momento di coricarsi ed al risveglio, in modo da man-
tenere una diuresi di almeno 2 litri con PS > a 1015 ed alcune modeste restrizioni specifiche per ogni tipo di cal-
colo. In effetti le eccessive restrizioni imposte una volta non hanno ragione di essere per i seguenti motivi:
a) leliminazione di ossalati, urati e fosfati largamente dipendente dal metabolismo endogeno pi che da fonti
esogene;
b) le restrizioni dietetiche non sempre hanno molto successo nel prevenire le recidive dei calcoli;
c) i calcoli sono spesso costituiti da pi sostanze e ci comporterebbe leliminazione dalla dieta di un eccessi-
vo numero di alimenti necessari ad un buon equilibrio alimentare.
Calcolosi renale
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Patologia

Patologia

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Malattie renali - Calcolosi renale
Orientamenti dietetici nelle calcolosi renali
Indicazioni generali:
- Apporto idrico di almeno 3 litri al giorno, preferibilmente acqua oligominerale con residuo secco inferiore a
500 mg.
- Bere 300-400 ml la sera prima di coricarsi e la mattina al risveglio.
- Controllare che il peso specifico delle urine sia mantenuto al di sotto di 1015.
Litiasi calcica:
- Limitare il consumo di latte a non pi di un bicchiere al giorno.
- Limitare il consumo di formaggi freschi (stracchino, fiordilatte, mozzarella, caciottine fresche) a g 100 non pi
di 2 volte a settimana.
- Ridurre lapporto di sodio nella dieta limitando gli alimenti insaccati, inscatolati, dadi ed estratti di carne, sale
da cucina circa
1
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2
cucchiaino al giorno.
- Solubilizzare i sali di calcio mantenendo acide le urine attraverso la somministrazione di farmaci idonei.
Litiasi ossalica:
- Evitare: cacao, cioccolato, the, rabarbaro.
- Limitare: caff (non pi di 1-2 nella giornata), fagioli, piselli.
- Cuocere le verdure in abbondante acqua, eventualmente addizionata con 2-3 cucchiai di aceto.
- Evitare supplementazioni farmacologiche di vitamina C, precursore dellacido ossalico.
Litiasi da acido urico:
- Ridurre la quota proteica a non pi di g 1/kg di peso accettabile/die.
- Ridurre lapporto purinico a non pi di mg 200, eliminando la cacciagione, i frutti di mare, gli estratti di carne.
- Eliminare le bevande alcoliche.
- Ridurre lapporto di fruttosio (frutta g 300 al giorno).
- Solubilizzare i sali di acido urico mantenendo il pH urinario leggermente alcalino attraverso la somministra-
zione di farmaci idonei.
Litiasi fosfatica-ammonio-magnesica:
- Le limitazioni dietetiche non sono possibili essendo il fosforo largamente distribuito negli alimenti
- Mantenere le urine acide attraverso farmaci idonei, poich tale litiasi legata ad infezioni causate da germi
ureasici che tendono ad alcalinizzare le urine.
nelle principali condizioni patologiche
Malnutrizione
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Malgrado la notevole diffusione dellobesit e sovrappeso non deve essere trascurata la possibilit che so-
prattutto in fasce di popolazione pi a rischio come gli anziani, gli operati, i convalescenti da prolungate malat-
tie, i pazienti ospedalizzati, si verifichi uno stato di malnutrizione per difetto.
Ci comporta una serie di rischi per la salute soprattutto:
- la diminuzione delle difese immunitarie con conseguente aumento delle infezioni primitive e secondarie;
- la deplezione della massa magra e conseguente insufficienza di numerosi organi ed apparati, (intestino, cuore,
fegato),
- deficit dei processi riparativi.
In questi casi la dieta dovr fornire un congruo apporto calorico con adeguato apporto soprattutto di pro-
teine ad alto valore biologico. I pasti dovranno essere possibilmente refratti in almeno tre pasti e due spuntini
cos da permettere unottimale digestione ed assimilazione dei cibi. Nel caso il paziente non riesca ad assume-
re una dieta voluminosa o sia poco appetente pu essere utile integrare la dieta con prodotti specificamente
formulati che permettono pi facilmente di raggiungere gli obiettivi nutrizionali che ci si posti.
Malnutrizione per difetto
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Patologia

Dieta ipercalorica iperproteica


Alimenti nella giornata
1) latte intero g 300
2) carne g 300
3) pasta o riso g 100
4) pane g 140
5) biscotti g 70
6) ortaggi g 400
7) frutta g 500
8) marmellata o miele g 60
9) zucchero g 20
10) olio extrav. oliva g 60
11) parmigiano g 15
12) vino se gradito 250 cc
Indicazioni principali:malnutrizione, aumentati fabbisogni nutrizionali.
Metodi di cottura: a piacere.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
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Malnutrizione - Malnutrizione per difetto
Patologia

Cal 2850
Prot g 109
Lip g 90
Gluc g 379

Malnutrizione
per difetto
Esempio di distribuzione
Colazione latte g 150 (un bicchiere)
zucchero g 10 (n 2 cucchiaini rasi)
biscotti g 35 (o fette biscottate o cereali)
marmellata g 30 (o miele)
Spuntino frutta g 200
Pranzo pasta g 70 (o riso)
Parmigiano g 10 (due cucchiaini)
carne g 150 - o petto di pollo o di tacchino g 150, pollo con osso
1
/
4
, coniglio con os-
so g 300, pesce fresco o surgelato g 300, uova n 2 (1 volta a settimana), for-
maggi freschi g 150 o tonno g 120
ortaggi g 200 (o patate o legumi)
pane g 70
frutta g 150 (tutta)
olio extrav. oliva g 30 (= 6 cucchiaini)
Merenda latte g 150
zucchero g 10
biscotti g 35
marmellata g 30
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pastina g 30
parmigiano g 5 (un cucchiaino)
carne g 150
ortaggi g 200
pane g 70
frutta g 150
olio extrav. oliva g 30
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Malnutrizione - Malnutrizione per difetto
Patologia

DIETA IPERCALORICA
IPERPROTEICA
DIETA IPERCALORICA
IPERPROTEICA
Dieta normocalorica integrata
INTEGRATORE IPERCALORICO (1,5 Cal/ml) la composizione dei vari inte-
gratori (Ensure plus-ABBOTT, Resource Energy drink-NOVARTIS, Fortimel-
NUTRICIA, ecc.) simile, per cui la scelta dipender dalla disponibilit dei pro-
dotti e dalla loro palatabilit in base ai gusti del paziente. Tali prodotti sono dis-
ponibili in vari gusti, sono da bere lentamente, ciascun brick in almeno 20 minu-
ti, per evitare diarrea osmotica.
Alimenti nella giornata
1) latte intero g 200
2) carne g 200
3) pasta o riso g 60
4) pane allolio g 70
5) fette biscottate g 40
6) ortaggi g 300
7) frutta g 300
8) marmellata g 30
9) zucchero g 10
10) olio extrav. oliva g 60
Indicazioni principali:pazienti malnutriti con alimentazione spontanea ridotta.
Metodi di cottura: a piacere.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
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Malnutrizione - Malnutrizione per difetto
Patologia

Cal 1890
Prot g 70
Lip g 84
Gluc g 193
Cal 2190
Prot g 85,6
Lip g 94
Gluc g 243
Cal 2490
Prot g 98,2
Lip g 94
Gluc g 104
Malnutrizione
per difetto
+

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Esempio di distribuzione
Colazione latte g 200 (una tazza)
zucchero g 10 (n 2 cucchiaini rasi)
fette biscottate g 40 (o biscotti o cereali)
marmellata g 30 (o miele)
Nella Integratore ml 200
mattinata dietetico
Pranzo pasta g 60 (o pastina o riso)
carne g 100 - o petto di pollo o di tacchino g 100, pollo con osso
1
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4
, coniglio con os-
so g 200, pesce fresco o surgelato g 150, uova n 2 (1 volta a settimana), for-
maggi freschi g 100 o tonno g 80
ortaggi g 150 (o patate o legumi)
frutta g 150 (tutta)
olio extrav. oliva g 30 (= 6 cucchiaini)
Nel Integratore ml 200
pomeriggio dietetico
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
pesce g 150
ortaggi g 150
pane allolio g 70 (o pastina o riso g 60)
frutta g 150
olio extrav. oliva g 30
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Malnutrizione - Malnutrizione per difetto
Patologia

DIETA NORMOCALORICA
INTEGRATA
DIETA NORMOCALORICA
INTEGRATA
nelle principali condizioni patologiche
Obesit
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La terapia dellobesitsi configura in una serie di provvedimenti che debbono essere correttamente as-
sociati al fine di indurre una modificazione non solo del peso corporeo ma altres dello stile di vita del paziente.
Pertanto necessario stimolare, per quanto possibile, una maggiore attivit fisica ed aiutare il paziente a supe-
rare i suoi frequenti problemi psicologici che favoriscono, se irrisolti, le frequenti ricadute. Tuttavia ancora og-
gi, data la carenza di farmaci specifici ed efficaci a tutto campo, la dieta resta il principale presidio da proporre
al paziente al fine di ridurre efficacemente il peso corporeo: una dieta ipocalorica deve avere alcune caratteri-
stiche essenziali al fine di essere efficace mantenendo al tempo stesso un corretto stato di nutrizione. La quo-
ta calorica, nelladulto, si attester sulle 15-20 Kcal/kg di peso accettabile, nel caso di una dieta rigida, ed in-
torno alle 20-25 Kcal/kg per diete meno ristrette. Il peso accettabile pu essere individuato sulla base di una-
namnesi alimentare ben condotta, ovvero utilizzando, ad esempio, lindice di massa corporea. Si pu anche uti-
lizzare la formula di Lorenz per il peso ideale ricordando per come essa indichi dei pesi abbastanza bassi ri-
spetto alla media della popolazione e quindi non vada interpretata con troppo rigore.
Lapporto proteico sar generoso (1,2-1,3 g/kg di peso) sia per preservare la massa magra, sia per poten-
ziare leffetto saziante della dieta, sia per lazione eccito metabolica delle proteine. Una abbondante quota di or-
taggi garantir la presenza di sufficienti fibre, minerali e vitamine, ed essenziale la presenza di una sufficiente
quantit di lipidi per favorire la funzione della colecisti e lassorbimento delle vitamine liposolubili.
Sovrappeso e obesit
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Patologia

Dieta ipocalorica
Alimenti nella giornata
1) latte parz. screm g 150
2) yogurt magro g 125
3) carne g 300
4) pane g 100
5) fette biscottate g 20
6) ortaggi g 500
7) frutta g 300
8) olio extrav. oliva g 20
Indicazioni principali:sovrappeso, obesit.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Minestroni e passati di sola verdura possono essere inseriti a piacere a pranzo ed a cena (senza patate e legu-
mi). La quantit di 500 g indicativa; gli ortaggi possono essere abbondanti.
Evitare vino, birra, bevande alcoliche e zuccherine, alimenti insaccati, dolci e creme.
Metodi di cottura:ai ferri, al vapore, al pomodoro, bolliti, al cartoccio con odori.
Dolcificante:aspartame.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
In caso di dieta iposodica:
- limitare il consumo di sale a circa
1
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2
cucchiaino nella giornata;
- utilizzare il pane senza sale;
- evitare il prosciutto e la bresaola;
- bere preferibilmente acque a basso contenuto in sodio (inferiore a 20 mg/litro).
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Obesit - Sovrappeso e obesit
Patologia

Cal 1245
Prot g 88
Lip g 41
Gluc g 140

Sovrappeso e obesit
Esempio di distribuzione
Colazione latte parz. screm. g 150 (1 bicchiere)
fette biscottate g 20
Pranzo carne g 150 - o petto di pollo o di tacchino g 150, o pollo con osso g 250=
1
/
4
senza
pelle, o coniglio con osso g 300, o pesce fresco o surgelato g 250 (almeno 3 vol-
te a settimana) o uova n 2 (1 volta a settimana), o tonno al naturale g 150, o
formaggi light in quantit che non apportino pi di 150 calorie o prosciutto cru-
do o cotto magro o bresaola g 90
ortaggi g 250 (tutti, eccetto patate e legumi)
pane g 50 (o patate o legumi freschi o surgelati g 150, oppure legumi secchi g 35)
frutta g 150 (tutta eccetto la frutta secca, oleosa, cachi, uva, fichi, banane)
olio extrav. oliva g 10 (2 cucchiaini)
Merenda yogurt magro g 125 (1 vasetto)
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
carne magra g 150
ortaggi g 250
pane g 50
frutta g 150
olio extrav. oliva g 10
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Obesit - Sovrappeso e obesit
Patologia

DIETA
IPOCALORICA
DIETA
IPOCALORICA
Dieta moderatamente ipocalorica
Alimenti nella giornata
1) latte parz. screm g 200
2) pasta o riso g 80
3) carne g 300
4) pane g 80
5) fette biscottate g 20
6) ortaggi g 500
7) frutta g 300
8) olio extrav. oliva g 30
Indicazioni principali:sovrappeso, obesit.
Spezie, limone ed aceto possono essere usati liberamente per condire.
Minestroni e passati di sola verdura possono essere inseriti a piacere a pranzo ed a cena (senza patate e legu-
mi). Gli ortaggi, se gradito, possono essere abbondanti; la dose di 500 indicativa.
Evitare vino, birra, bevande alcoliche e zuccherine, alimenti insaccati, dolci e creme.
Metodi di cottura:ai ferri, al vapore, al pomodoro, bolliti, al cartoccio con odori.
Dolcificante:aspartame.
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.
In caso di dieta iposodica:
- limitare il consumo di sale a circa
1
/
2
cucchiaino nella giornata;
- utilizzare il pane senza sale;
- evitare il prosciutto e la bresaola;
- bere preferibilmente acque a basso contenuto di sodio (inferiore a 20 mg/litro).
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Obesit - Sovrappeso e obesit
Patologia

Cal 1540
Prot g 92
Lip g 51
Gluc g 187

Sovrappeso e obesit
Esempio di distribuzione
Colazione latte magro g 200 (= 1 tazza)
fette biscottate g 20
Pranzo pasta o riso g 80 (o pane g 90 o patate g 300)
carne magra g 150 - o petto di pollo o di tacchino g 150, o pollo con osso g 250=
1
/
4
senza
pelle, o coniglio con osso g 300, o pesce fresco o surgelato g 300 (almeno 3 vol-
te a settimana) o uova n 2 (1 volta a settimana), o tonno al naturale g 120, o
formaggi light in quantit che non apportino pi di 150 calorie o prosciutto cru-
do magro o bresaola g 90
ortaggi g 250 (tutti eccetto patate e legumi)
frutta g 150 (tutta eccetto la frutta secca, oleosa, cachi, uva, fichi, banane)
olio extrav. oliva g 15 (= 3 cucchiaini)
Cena (per la cena valgono le sostituzioni e le indicazioni del pranzo)
carne magra g 150
ortaggi g 250
pane g 80 (o pasta o riso g 70 o patate g 250)
frutta g 150
olio extrav. oliva g 15
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Patologia

DIETA MODERATAMENTE
IPOCALORICA
DIETA MODERATAMENTE
IPOCALORICA
nelle principali condizioni patologiche
Osteoporosi
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Losteoporosi una malattia a genesi multifattoriale: essa non si pu curare ma corrette abitudini ali-
mentari fin dallinfanzia ed un regolare esercizio fisico ne possono rallentare levoluzione riducendo anche la fre-
quenza delle complicanze. I nutrienti fondamentali per lomeostasi del tessuto osseo sono: proteine, calcio e fo-
sforo, vit. D, zinco, magnesio e rame, vitamina C e K. Regimi nutrizionali monotoni e non corretti possono ri-
sultare in alterazioni della struttura ossea.
Il calcio il nutriente essenziale fondamentale soprattutto nelle prime tre decadi di vita per raggiungere un
buon picco di massa ossea, e negli anni successivi per contrastare la perdita di minerale scheletrico che inizia gi
verso i 40 anni. Le perdite obbligatorie di calcio, correlate al metabolismo dellosso, debbono essere opportu-
namente compensate con un corretto apporto dietetico. Lapporto necessario di calcio va dagli 800 ai 1200 mg
al di nella giovinezza (max tra gli 11 e 18 anni), e deve mantenersi intorno a 1000 mg almeno fino a 30 anni, per
poi non essere inferiore a 800 mg nellet avanzata. Gravidanza e allattamento ne richiedono almeno 1200 mg,
e si deve tendere ad un ulteriore aumento nel periodo menopausale (1200-1500 mg).
Favoriscono lassorbimento del calcio la vit. D, il lattosio, e laumento del PH gastrico, ne diminuiscono las-
sorbimento i fitati, gli ossalati e la caffeina.
Osteoporosi
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Patologia

Orientamenti dietetici nellosteoporosi


Indicazione generali:
- Correggere, se presente, il sovrappeso.
- Fare unattivit fisica costante, preferendo gli sports allaperto per favorire lesposizione alla luce solare (fare
lunghe passeggiate).
Ridurre (poich interferiscono sullassorbimento del calcio):
- Lapporto di sodio (limitare alimenti inscatolati, insaccati, dadi, brodi di carne, estratti di carne, ridurre lap-
porto di sale a non pi di
1
/
2
cucchiaino al giorno).
- Lapporto di alcool (soprattutto i superalcolici).
Alimenti consigliati:
- Almeno 2 porzioni giornaliere di latte o yogurt (una porzione di latte ml 200, 1 porzione di yogurt=1 vasetto).
- Formaggi e latticini in sostituzione alla pietanza del pranzo o della cena almeno 5 volte a settimana.
- Acqua ad alto contenuto in calcio (superiore a 300 mg/litro) ed a basso contenuto in sodio (inferiore a 20
mg/litro).
Evitare:
- Cacao.
- The.
- Spinaci.
N.B.In caso di sovrappeso o dislipidemie,o come prevenzione a queste patologie,considerata le-
levata frequenza di formaggi nella dieta,si consiglia ricorrere a formaggi tipo light.
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Osteoporosi
Patologia

Patologia

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