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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO

Scuola di Medicina e Chirurgia

Alimentazione e Tiroide
Prof. Marco Giammanco
Lo iodio è un importante oligoelemento

per la sintesi di ormoni tiroidei e per un

regolare funzionamento della tiroide.


Ormoni Tiroidei

- Tetraiodotoronina, o tiroxina (T4)

- Tri-iodotironina (T3),

derivati dalla iodazione e successiva

condensazione della tirosina.


Formula di struttura degli Ormoni Tiroidei

I: Iodio
Tirosina
(idrossifenilalanina)
Schema riassuntivo
Azioni sul metabolismo degli
Ormoni Tiroidei

• Aumentato metabolismo energetico


• Aumentato metabolismo basale
• Accresciuto consumo di O2
• Aumentata produzione di calore
Azioni sullo sviluppo

• Accrescimento somatico
Deficit ormonale in età di accrescimento
(nanismo disarmonico per precoce saldatura
delle cartlagini di accrescimento)
• Sviluppo psichico
Deficit ormonale in età di accrescimento
(cretinismo)
Principali disturbi da carenza di Iodio (da:
WHO, 1996)

• Feto: Aborti, Feti nati morti, Aumentata


mortalità perinatale, Aumentata mortalità
infantile, Cretinismo neurologico
(sordomutismo, displegia spastica,
strabismo), Difetti psicomotori.
• Neonato: Gozzo del neonato,
Ipertiroidismo neonatale
Principali disturbi da carenza di Iodio
(da: WHO, 1996)

• Bambino e adolescente: Gozzo,


Ipertiroidismo giovanile, Compromissione
della funzione mentale, Ritardo dello
sviluppo fisico
• Adulto: Gozzo, Ipotiroidismo
• Ad ogni età: Aumentata suscettibilità alle
radiazioni nucleari
1986 disastro nucleare di Chernobyl
- Circa 4.000 bambini hanno sviluppato il cancro
alla tiroide

- questo numero sarebbe più basso se avessero


consumato sale iodato nella loro dieta quotidiana
ai tempi del disastro.

- Le zone colpite da Chernobyl erano iodio-carenti


prima del disastro e lo sono tuttora.
Ciclo dello iodio in natura
Nel suolo in quantità minime, dilavato dalle piogge ed

immesso nelle acque marine, da queste, per effetto delle

radiazioni solari, lo iodio evapora nell’atmosfera e

successivamente ricade al suolo per azione delle piogge e dei

venti.
Ciclo dello iodio in natura
Ciclo mare-aria-suolo
Fonti di iodio

• Lo iodio si assume attraverso numerose


fonti:
• Prodotti igienici (iodosan)
• Farmaci
• Mezzi di contrasto radiografici
• Alimenti
Alimenti vegetali

concentrazione di iodio è

proporzionale al contenuto nel

terreno (in media 300 µg/kg)


Terreni in prossimità delle coste hanno

un contenuto di iodio più elevato per

effetto dell’aerosol proveniente dal

mare.
Cibi origine animale

• Il contenuto varia dai 35 µg/kg del latte

• ai 3000 µg/kg dei pesci marini.

• Le acque potabili rappresentano una


fonte limitata di iodio alimentare.
Buone fonti di iodio

- Pesce di acque profonde

- alghe kelp

- aglio, fagioli, fagioli di soia, spinaci, bietole,

zucchine bianche, cime di rapa, funghi .


Quantità medie di iodio nei cibi
(mg/ Kg)
Pesce (d’acqua dolce) 30
Pesce (di mare) 832
Molluschi, crostacei 798
Uova 93
Carne 50
Latte 47
Cereali 47
Legumi 30
Verdura 29
Frutta 18
Sale fortificato
• 30 mg di Iodio in 1 Kg di sale
La cottura

Riduzione del contenuto di Iodio negli alimenti; la

molecola dello iodio elementare I2, ha la più bassa

energia di legame.

- Frittura riduce il contenuto di iodio del 20%,

- Cottura sulla griglia del 23%

- Bollitura anche del 58%.


Sicurezza alimentare

La quantità di iodio presente negli

alimenti, non è in genere sufficiente a

fornire all’organismo un adeguato apporto

di iodio.
Il fabbisogno nell’adulto è

100-150 mg/die.

Questo fabbisogno cresce nella gravidanza,

nell’allattamento, nella pubertà.


Livelli di assunzione raccomandati di I
(Consiglio Nazionale di Ricerca USA)

Adulti (da 11 anni in su) 150 mg / die


Gravidanza 150 + 25 mg / die
Allattamento 150 + 50 mg / die
Neonati sino a 6 mesi 40 mg / die
6 mesi – 1 anno 50 mg / die
Bambini da 1 a 3 anni 70 mg / die
Bambini da 4 a 6 anni 90 mg / die
Bambini da 7 a 10 anni 120 mg / die
Nel caso vi siano carenze iodiche

• I livelli di assunzione raccomandati

• Devono essere ridotti poiché

• La tiroide diventa avida di iodio


• Fenomeni transitori di tireotossicità
(crisi tireotossica)
Asse ipotalamo-ipofisi-tiroide
Fenomeno di Jod Basedow
• Grave carenza Iodica
• Aumentata assunzione (programmi
di prevenzione)
• Soggetti anziani
• Gozzi nodulari (non diagnosticati)
• Tireotossicosi
- perdita di peso
- tachicardia
- calore cutaneo
Caso esempio
• Paziente sottoposto a tiroidectomia totale
• Pz con tiroidite di Hashimoto in terapia
sostitutiva con Tiroxina (eutirox)
• Già assumo ormone e non hanno esigenza di
assume iodio con gli alimenti
Tossicità
Un’eccessiva introduzione di iodio:
• aumento temporaneo della captazione di
Iodio da parte della tiroide.
• saturazione del meccanismo di trasporto
attivo dello iodio (blocco della pompa x lo
iodio).
• potenzialmente pericolosi livelli di
assunzione pari a 2000mg/die di Iodio.
Giappone (isola di Hokkaido)

• Dieta a base di pesce e alghe

• Assunzione di 50.000-80.000 mg di
Iodio giornalieri

• Ipotiroidismo-gozzo
Carenza iodica
- Un miliardo di persone nel mondo sono
esposte al rischio di malattie da carenza di
iodio

- Oltre 200 milioni di soggetti hanno il gozzo

- 5-6 milioni sono affetti da cretinismo


Carenza iodica
- Oltre il 12% della popolazione mondiale vive in
aree povere in iodio.

Ad eccezione della Svizzera, della Scandinavia e


dell'Austria, dove da tempo viene condotta
iodioprofilassi, negli altri paesi europei esiste
ancora endemia gozzigena
Carenza iodica
Nonostante la disponibilità di metodi per la

supplementazione di iodio, il gozzo endemico

non è stato ancora eradicato, non solo nei paesi

in via di sviluppo, ma anche nei paesi

industrializzati come l'Italia;


Distribuzione deficienza globale di Iodio
Mappa mondiale delle aree di
endemia gozzigena da carenza iodica
Sostanze gozzigene nei cibi
• Cavoli, cavolo cappuccio, rape, senape,
verza,sparacelli.
• Tiocinati, tioglicosidi, istiocianati
(composti conteneti zolfo)
• Inibiscono captazione dello Iodio
• Queste sostanze assunte dal bestiame
possono passare nel “latte”.
Metodi di iodioprofilassi
• Sale additivato con iodio
• Metodi alternativi:
–Olio iodato per via orale o sottocutanea
–Iodazione delle acque
–Aggiunta di iodio al pane
–Tavolette di iodio
–Cioccolatini iodurati (bambini)
Supplementazione iodica nei mangimi
destinati all'alimentazione animale

Negli allevamenti di bovine e pecore:

- aumentare la concentrazione di iodio nel latte e


derivati

- migliorare la capacità riproduttiva

- aumentando la produzione di latte


Iodoprofilassi
• In Germania, si attua un piano di
iodioprofilassi consistente
nell'integrazione del sale iodato nella
dieta di suini, galline ovaiole, quaglie
giapponesi e pesci d’acqua dolce.
• Addizionando
alghe del genere Laminaria.
Iodoprofilassi

Le alghe sono:
- economicamente vantaggiose
- ricche di acidi grassi insaturi
- contengono lo iodio in differenti forme
(iodio idrosolubile, iodio organico
solubile, I-, IO-3), facilitandone la
biodisponibilità (He et al, 2002).
I progetti e le campagne in corso
• International Council for the Control of Iodine
Deficiency Disorders (ICCIDD), associazione
internazionale che promuove l’adozione di
programmi di iodoprofilassi nel mondo.

• Comitato nazionale per la Prevenzione del


Gozzo (in Italia) che promuove la conoscenza e
lo svolgimento di studi epidemiologici.
Profilassi iodica
• Eradicazione del gozzo in paesi europei,
come la Svizzera e i paesi Scandinavi.

• L’Europa è una delle regioni a più basso


utilizzo di sale iodato nelle famiglie (27%
contro il 90% delle famiglie statunitensi).
Legislazione Italiana sul’uso del Sale Iodato

• L’attuale legislazione, prevede la


produzione e vendita di sale
iodato; lascia però che il consumo
di questo prodotto si mantenga su
base volontaria.
Considerazione

• E’ opinione comune che solo la


sostituzione del sale comune a
favore del sale iodato, come avviene
in molti altri paesi, possa rendere
efficace la campagna di prevenzione.
Stati di iponutrizione

• Sindrome da T3 bassa
• Riduzione di T3 e Ft3 plasmatica
• Ridotta conversione periferica di T4 in
T3
• Scopo: ridurre il consumo energetico
Eccessivo apporto alimentare
“diete ricche di carboidrati”
• Aumento concentrazione plasmatica
di T3

• Aumento conversione periferica di T4


in T3

• Aumento del metabolismo basale


Monitorizzazione popolazione a rischio di
carenza iodica

• Screening neonatale per ipotiroidismo da


carenza di iodio materna o da altre cause
• Valutazione di incidenza di gozzo nella
popolazione
- esame clinico
- ecografia
- dosaggio T3, T4, TSH
Monitorizzazione popolazione a rischio di
carenza iodica

• Escrezione urinaria di iodio (su campione nelle


24 ore)
• Inferiore a 2 mcg/dl
- “rischio serio” che i bambini nascano con
cretinismo ipotiroideo

• Inferiore a 5 mcg/dl
- “rischi serio” di patologie carenziali (gozzo)
FUNZIONI DELLA TIROIDE
• mantenere l’attività metabolica dei tessuti a
livello ottimale;

• stimola il consumo d’ossigeno nei vari tessuti;

• regola il metabolismo glicidico, lipidico e


proteico
REGOLAZIONE DEL METABOLISMO

• Regolazione consumo di ossigeno

• Regolazione produzione di calore


(metabolismo basale)

• Aumentando meccanismi di dispersione


(vasodilatazione cutanea)
Metabolismo proteico

• a) stimolazione della sintesi proteica in


quantità fisiologiche di ormone;

• b) se gli ormoni sono in eccesso,


aumentato catabolismo proteico.
Metabolismo lipidico

• Stimolano catabolismo lipidico

• Ipertiroidismo - ipocolesterolemia

• Ipotiroidismo - ipercolesterolemia
Metabolismo glucidico: ormone
iperglicemizzante
• a) riduce la sensibilità all’insulina dei
tessuti;
• b) glicogenolisi;
• c) stimolazione neoglucogenesi a livello
epatico
• d) aumentata velocità assorbimento
intestinale di glicidi.
Cause IPERTIROIDISMO
• Patologie:
• - Tiroiditi (Morbo di Graves)
• - adenomi tossici
• - gozzo nodulare tossico,
• - tumori TSH-secernenti dell’adenoipoifisi
(gozzo);
• - Provocato: da eccessiva somministrazione di
ormoni tiroidei.
SEGNI E SINTOMI DI IPERTIROIDISMO
• - tachicardia
• - sudorazione, nervosismo, tremori
• - insonnia
• - dimagrimento
• - esoftalmo
• - fibrillazione atriale
• - intolleranza al caldo
• - aumento della pressione
• - in alcuni casi gozzo (aumento volume tiroide).
• - diarrea
• - T3 e T4 elevati
• - ipocolesterolemia
Dieta nell’ipertirodismo
• Aumentato catabolismo proteico
• Trattamento farmacologico
• Si perde massa magra

• Aumentare la quota di proteine nella dieta

• Controllare la quota introito di calcio e


vitamina D.
Selenio
• Il Se è un semimetallo o micronutriente
essenziale ed è correlato a molte funzioni
biologiche nell’uomo è sicuramente elemento
fondamentale per molti processi biochimici.
• Se si trova nel suolo e nelle falde acquifere ed
entra nella catena alimentare attraverso le
radici delle piante e degli organismi acquatici.
Selenio
• La carenza di Se è stata riconosciuta come un
fattore che contribuisce alle condizioni
patofisiologiche, tra cui:
• malattie cardiache
• disturbi neuromuscolari
• cancro
• infertilità maschile
• infiammazione
Selenio
• Il possibile effetto terapeutico del Se è stato
studiato in diverse malattie come pancreatite
emorragica, malattie cardiovascolari, ictus,
sepsi grave, artrite reumatoide, infezione da
HIV. Tsuji PA et al. Int J Mol Sci 2022, 23, 5.
• Diversi studi hanno anche confermato
l'inibizione indotta dal Se sulla crescita di
cellule di carcinoma tiroide. Kato Nutr Cancer
2010;62(1):66-73.
Selenio
• Al contrario, nelle aree con alta quantità di
selenio nel suolo, una percentuale significativa
della popolazione locale che consuma cibo
coltivato localmente può manifestare segni di
tossicità da Se.
• Ad esempio, le lenticchie, coltivate in terreni
canadesi sono estremamente ricche di Se.
• Verdure come cipolle e asparagi coltivate su
terreno selenifero possono accumulare fino a
17 µg/gr di Se.
Selenio

• Aglio, cavoli, broccoli e senape sono


anche ricchi di Se.
• Altre verdure e frutta comunemente
consumate generalmente contengono
solo piccole quantità, raramente
superiori a 10 µg/kg.
• Le noci del Brasile hanno anche
concentrazioni molto elevate di Se
Selenio
• Studi evidenziano che le concentrazioni di Se
nel sangue di residenti in diverse località
europee sono risultate inferiori alla
concentrazione richiesta per un'attività GPx
plasmatica ottimale nell'uomo.
• L'assunzione di Se in Europa è inferiore
rispetto agli Stati Uniti
Selenio e tiroide
• Selenio importante per
il metabolismo degli
ormoni tiroidei
• funzione antiossidante
perché parte integrante
della glutatione
perossidasi enzima
contro i radicali liberi.
DEIODINAZIONE DELLA TIROXINA
• La T3 è pure prodotta nei tessuti periferici, per
deiodazione della T4 ad opera di enzimi
(desiodasi).
• Gran parte del T3 si forma all’interno delle
cellule bersaglio.
Selenio e tiroide
• Selenio sotto forma
di seleniocisteina è parte
integrante
delle desiodasi che
catalizzano a vari livelli la
conversione di T4 in T3.
Se e tiroidite di Hashimoto
• Nello studio di Gärtner et al ci sono voluti 3 mesi
per ottenere una riduzione significativa della
concentrazione media di anticorpi anti-
perossidasi (TPO-Ab) a seguito di integrazione
con 200 µg di selenito di sodio orale.
• Nello studio, il 25% dei pazienti ha mostrato una
completa normalizzazione sia delle
concentrazioni di TPO-Ab sia dell'ecogenicità
ecografica della tiroide con l'integrazione di Se.

Gärtner J Clin Endocrinol Metab 2002;87(4):1687-91.


Selenio e orbitopatia di Basedow
• Autori raccomandano un ciclo di 6 mesi di Se in pazienti
con orbitopatia di Basedow lieve anche se ad oggi, non
esistono prove scientifiche valide che raccomandino la
durata ottimale della supplementazione di Se
nell'orbitopatia di Basedow.
Marcocci C. Expert Opin Pharmacother 2012;13(6):795-
806.
Qual è il fabbisogno giornaliero di
selenio?
• 20 microgrammi al giorno fino ai 3 anni
• 30 microgrammi al giorno fino agli 8 anni
• 40 microgrammi al giorno fino ai 13 anni
• 55 microgrammi al giorno dai 14 anni
• 60 mcg durante l'allattamento
• 60 - 70 mcg in gravidanza

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