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identificazione della tipologia testuale individuazione della dominante (e delle eventuali sottodominanti) del prototesto identificazione del lettore modello di prototesto e metatesto illustrazione della macrostrategia traduttiva identificazione e categorizzazione dei fattori di specificit del prototesto selezione di un corpus di esempi testuali significativi descrizione delle microstrategie traduttive adottate in sede di traduzione
identificazione della tipologia testuale individuazione della dominante (e delle eventuali sottodominanti) del prototesto identificazione del lettore modello di prototesto e metatesto illustrazione della macrostrategia traduttiva identificazione e categorizzazione dei fattori di specificit del prototesto selezione di un corpus di esempi testuali significativi descrizione delle microstrategie traduttive adottate in sede di traduzione
La tipologia testuale
testi espressivi (incentrati sullemittente, es. testi poetici) testi informativi (incentrati sulla realt extralinguistica, es. testi tecnici)
1. argomento 2. forma testuale (manuale di studio, relazione, articolo scientifico, ecc.) testi vocativi (incentrati sul destinatario, es. testi pubblicitari) Funzioni del linguaggio: espressiva, informativa, vocativa, estetica, fatica, metalinguistica (ma i testi hanno natura essenzialmente ibrida). Nella traduzione di testi espressivi lunit di traduzione la parola, nei testi informativi la frase, nei testi vocativi la frase e il testo nella sua totalit (v. traduzione semantica e comunicativa) (Peter Newmark, A Textbook of Translation, 1988)
gioved 22 settembre 2011
Peter Newmark, A Textbook of Translation, London, Prentice Hall, 1988, pp. 39-44 Christiane Nord, Text Analysis in Translation. Theory, Methodology, and Didactic
Application of a Model for Translation-Oriented Text Analysis, Amsterdam, Rodopi, 1991
Federica Scarpa, La traduzione specializzata, Milano, Hoepli, 2001, pp. 78-83 Luca Serianni, Italiani scritti, Bologna, Mulino, 2003 Christopher Taylor, Language to Language. A Practical and Theoretical Guide for
Italian/English Translators, Cambridge, Cambridge UP, 1998
identificazione della tipologia testuale individuazione della dominante (e delle eventuali sottodominanti) del prototesto identificazione del lettore modello di prototesto e metatesto illustrazione della macrostrategia traduttiva identificazione e categorizzazione dei fattori di specificit del prototesto selezione di un corpus di esempi testuali significativi descrizione delle microstrategie traduttive adottate in sede di traduzione
La dominante La dominante pu essere definita come la componente sulla quale si focalizza lopera darte: governa, determina e trasforma le varie componenti. la dominante a garantire lintegrit della struttura. (Romn Jakobsn, The Dominant, 1935) Vanno distinte 1) la dominante del testo dal punto di vista dellautore, 2) la dominante dal punto di vista del mediatore e 3) la dominante dal punto di vista del lettore implicito. Scegliere la dominante di un atto comunicativo significa decidere quali caratteristiche trasporre, ma anche quali sacrificare o lasciare in secondo piano.
Il lettore modello Il destinatario di un testo non quasi mai precisamente definibile: lautore si sforza di immaginare un lettore tipo per regolarsi sul grado di implicitezza/esplicitezza del proprio messaggio. Allo stesso modo, il traduttore deve postulare un lettore modello nella cultura ricevente, non necessariamente coincidente con quello postulato dallautore nella cultura emittente. Lindividuazione di uno specifico lettore modello comporta interventi di trattamento del cronotopo (es. apparato metatestuale nella traduzione di classici) e determina la scelta della strategia traduttiva.
Lautore deve dunque prevedere un modello del lettore possibile (da qui in poi Lettore Modello) che suppone sia in grado di affrontare interpretativamente le espressioni nello stesso modo in cui lautore le affronta generativamente. Il Lettore Modello un insieme di condizioni di felicit, testualmente stabilite, che devono essere soddisfatte perch un testo sia pienamente attualizzato nel suo contenuto potenziale. (Umberto Eco, Lector in fabula, 1979)
Bruno Osimo, Manuale del traduttore, Milano, Hoepli, 2004, pp. 68-77 Bruno Osimo, Propedeutica della traduzione, Milano, Hoepli, 2010, pp. 90-94
identificazione della tipologia testuale individuazione della dominante (e delle eventuali sottodominanti) del prototesto identificazione del lettore modello di prototesto e metatesto illustrazione della macrostrategia traduttiva identificazione e categorizzazione dei fattori di specificit del prototesto selezione di un corpus di esempi testuali significativi descrizione delle microstrategie traduttive adottate in sede di traduzione
La macrostrategia traduttiva Tradizionale dicotomia: non-etnocentrica/etnocentrica (Berman), semantica/ comunicativa (Newmark), minorizzante/addomesticante (Venuti), diretta/indiretta (Vinay & Darbelnet), documentaria/strumentale (Nord)... La strategia di traduzione una somma di decisioni che dipendono da una molteplicit di fattori ed raramente pura (asistematicit della scrittura traduttiva, Berman). Ciononostante, opportuno ricercare un certo grado di sistematicit.
Le tendenze deformanti di Antoine Berman 1. razionalizzazione 2. chiarificazione 3. allungamento 4. nobilitazione 5. impoverimento qualitativo 6. impoverimento quantitativo 7. omogeneizzazione 8. distruzione dei ritmi 9. distruzione delle reti di significazione soggiacenti 10. distruzione dei sistematismi 11. distruzione o esotizzazione delle reti linguistiche vernacolari 12. distruzione delle locuzioni 13. eliminazione delle sovrapposizioni di lingue (La Traduction et la lettre, ou lAuberge du lointain, 1985)
Macrostrategia e microstrategia
Macrostrategia e microstrategia
identificazione della tipologia testuale individuazione della dominante (e delle eventuali sottodominanti) del prototesto identificazione del lettore modello di prototesto e metatesto illustrazione della macrostrategia traduttiva identificazione e categorizzazione dei fattori di specificit del prototesto selezione di un corpus di esempi testuali significativi descrizione delle microstrategie traduttive adottate in sede di traduzione
1. Fattori linguistici: il livello della parola 1.1. Fattori fonologici 1.1.1. Onomatopee 1.1.2. Aspetti ritmici 1.2. Fattori lessicali 1.2.1. Nomi propri 1.2.1.1. Nomi di persona 1.2.1.2. Toponimi 1.2.2. Realia 1.2.3. Lessico tecnico 1.2.4. Materiale lessicale straniero 1.2.5. Materiale linguistico autoctono 1.2.5.1. Espressioni idiomatiche 1.2.5.2. Regionalismi 1.2.6. Figure lessicali
2. Fattori linguistici: il livello della frase e del testo 2.2. Fattori grammaticali 2.2.2. Organizzazione sintattica 2.2.3. Figure sintattiche 2.3. Fattori testuali 2.3.2. Struttura tematica e flusso informativo 2.3.3. Coesione e coerenza 2.3.4. Intertestualit 2.3.5. Interdiscorsivit
3. Fattori extralinguistici: i fattori culturali 3.1. Espressioni culturospecifiche 3.2. Fenomeni culturali 3.3. Stile del periodo 3.4. Interferenza etico-politica
1. Fattori linguistici: il livello della parola 1.1. Fattori fonologici 1.1.1. Onomatopee 1.1.2. Aspetti ritmici 1.2. Fattori lessicali 1.2.1. Nomi propri 1.2.1.1. Nomi di persona 1.2.1.2. Toponimi 1.2.2. Realia 1.2.3. Lessico tecnico 1.2.4. Materiale lessicale straniero 1.2.5. Materiale linguistico autoctono 1.2.5.1. Espressioni idiomatiche 1.2.5.2. Regionalismi 1.2.6. Figure lessicali
Onomatopee
Differenze di uso e frequenza da lingua a lingua (problemi di conservazione del registro) riproduzione della forma fonica o adattamento ricorso a sostantivi o verbi di origine onomatopeica omissione inserimento originale nel TA
Aspetti ritmici
1. Fattori linguistici: il livello della parola 1.1. Fattori fonologici 1.1.1. Onomatopee 1.1.2. Aspetti ritmici 1.2. Fattori lessicali 1.2.1. Nomi propri 1.2.1.1. Nomi di persona 1.2.1.2. Toponimi 1.2.2. Realia 1.2.3. Lessico tecnico 1.2.4. Materiale lessicale straniero 1.2.5. Materiale linguistico autoctono 1.2.5.1. Espressioni idiomatiche 1.2.5.2. Regionalismi 1.2.6. Figure lessicali
eventuale carica semantica insita nel nome proprio problemi di incidenza sulla lettura
trascrizione, traslitterazione traduzione totale o parziale (v. geonimi, prefissi) adattamento
Realia
referenti la cui esistenza limitata alla realt della cultura emittente unit di misura questione della leggibilit (v. note)
trascrizione (eventualmente accompagnata da una nota) calco o conversione ricorso a una parola indicante un referente simile nella cultura ricevente eventuale espansione del prototesto
Lessico tecnico
consultazione di banche dati consultazione di glossari e dizionari (cartacei o elettronici) ricorso a testi paralleli
referenti di nuova introduzione possibile difficolt nel riconoscimento trascrizione non standardizzata
traduzione trascrizione (uso del corsivo, precisazione in nota)
Espressioni idiomatiche
Regionalismi
Figure lessicali
linguaggio figurato tradizionale, importato e originale figure lessicali di espressione: aferesi, raddoppiamento,
rima, allitterazione,
assonanza, ecc. figure lessicali di contenuto: sineddoche, metafora, similitudine, metonimia, ossimoro, ecc. traduzione semantica (figure originali) traduzione parziale ricorso a una figura differente neutralizzazione
2. Fattori linguistici: il livello della frase e del testo 2.2. Fattori grammaticali 2.2.2. Organizzazione sintattica 2.2.3. Figure sintattiche 2.3. Fattori testuali 2.3.2. Struttura tematica e flusso informativo 2.3.3. Coesione e coerenza 2.3.4. Intertestualit 2.3.5. Interdiscorsivit
Organizzazione sintattica
ricorso a congiunzioni (additive, avversative, causali, temporali, continuative) connettivit implicita paratassi vs ipotassi
conservazione 0 cambiamento della struttura ipo- o paratattica del prototesto conservazione o adattamento della punteggiatura esplicitazione dei nessi sintattici impliciti nel metatesto eliminazione dei nessi espliciti presenti nel prototesto unione o separazione di frasi ricorso alla frase nominale (esigenze ritmiche) trattamento dei tempi verbali conservazione, variazione o eliminazione dei verba dicendi, ecc. trattamento di DD, DI, DDL e DIL
Figure sintattiche
figure sintattiche di espressione: zeugma, chiasmo, parallelismo, simmetria, inversione, ecc. figure sintattiche di contenuto: litote, ripetizione, antitesi, allegoria, ironia, ecc. traduzione semantica traduzione parziale ricorso a una figura differente neutralizzazione
2. Fattori linguistici: il livello della frase e del testo 2.2. Fattori grammaticali 2.2.2. Organizzazione sintattica 2.2.3. Figure sintattiche 2.3. Fattori testuali 2.3.2. Struttura tematica e flusso informativo 2.3.3. Coesione e coerenza 2.3.4. Intertestualit 2.3.5. Interdiscorsivit
ordine delle informazioni (tema/rema, dato/nuovo) uso motivato da esigenze testuali, semantiche e ritmiche (strutture marcate)
calco della struttura tematica del prototesto o adattamento allo standard della lingua ricevente riproduzione o neutralizzazione delle frasi marcate spostamento, aggiunta, eliminazione, riassunto di porzioni del prototesto Coesione e coerenza
segnalazione delle relazioni formali tra le diverse parti di un testo referenza (anaforica, cataforica), sostituzione, ellissi, congiunzione,
coesione lessicale
(ripetizione, collocazione) reti di significato soggiacenti, sistematismi (es. campi semantici) conservazione, eliminazione o inserimento di connettivi tra frasi trattamento della ripetizione (uso di pronomi, sinonimi, superordinati, ecc.)
Intertestualit
compresenza di pi testi: citazione, plagio, allusione (Genette) ruolo della citazione/allusione nel contesto
trascrizione, traduzione o eliminazione (eventuale aggiunta di una nota) identificazione delle allusioni implicite (aggiunta di nota o espansione) Interdiscorsivit
rapporto tra testi sul piano delle strutture semantiche e/o sintattiche comuni a un genere generi intercalari (Bachtin) compresenza di stilemi diversi
ricorso a un remainder proprio della lingua ricevente (Venuti) intervento sul piano del registro
3. Fattori extralinguistici: i fattori culturali 3.1. Espressioni culturospecifiche 3.2. Fenomeni culturali 3.3. Stile del periodo 3.4. Interferenza etico-politica
Espressioni culturospecifiche
stilemi, generi, ecc. caratteristici del tempo di creazione del prototesto conservazione, interventi sul registro, ricorso al remainder della lingua ricevente
Interferenza etico-politica
Mona Baker, In Other Words. A Coursebook on Translation, London & New York,
Routledge, 1992 Wong Dongfeng & Shen Dan, Factors Influencing the Process of Translating, Meta 44: 1, 1999, pp. 78-100