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Come si scrive un commento traduttologico

Traduzione Specialistica Cinese 1 mod. 1 Treviso, 22.09.2011

gioved 22 settembre 2011

Come scrivere un commento traduttologico

Le tappe dellanalisi traduttologica

identificazione della tipologia testuale individuazione della dominante (e delle eventuali sottodominanti) del prototesto identificazione del lettore modello di prototesto e metatesto illustrazione della macrostrategia traduttiva identificazione e categorizzazione dei fattori di specificit del prototesto selezione di un corpus di esempi testuali significativi descrizione delle microstrategie traduttive adottate in sede di traduzione

gioved 22 settembre 2011

Come scrivere un commento traduttologico

Le tappe dellanalisi traduttologica

identificazione della tipologia testuale individuazione della dominante (e delle eventuali sottodominanti) del prototesto identificazione del lettore modello di prototesto e metatesto illustrazione della macrostrategia traduttiva identificazione e categorizzazione dei fattori di specificit del prototesto selezione di un corpus di esempi testuali significativi descrizione delle microstrategie traduttive adottate in sede di traduzione

gioved 22 settembre 2011

Come scrivere un commento traduttologico

La tipologia testuale

testi espressivi (incentrati sullemittente, es. testi poetici) testi informativi (incentrati sulla realt extralinguistica, es. testi tecnici)
1. argomento 2. forma testuale (manuale di studio, relazione, articolo scientifico, ecc.) testi vocativi (incentrati sul destinatario, es. testi pubblicitari) Funzioni del linguaggio: espressiva, informativa, vocativa, estetica, fatica, metalinguistica (ma i testi hanno natura essenzialmente ibrida). Nella traduzione di testi espressivi lunit di traduzione la parola, nei testi informativi la frase, nei testi vocativi la frase e il testo nella sua totalit (v. traduzione semantica e comunicativa) (Peter Newmark, A Textbook of Translation, 1988)
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La tipologia testuale: approfondimenti

Peter Newmark, A Textbook of Translation, London, Prentice Hall, 1988, pp. 39-44 Christiane Nord, Text Analysis in Translation. Theory, Methodology, and Didactic
Application of a Model for Translation-Oriented Text Analysis, Amsterdam, Rodopi, 1991

Federica Scarpa, La traduzione specializzata, Milano, Hoepli, 2001, pp. 78-83 Luca Serianni, Italiani scritti, Bologna, Mulino, 2003 Christopher Taylor, Language to Language. A Practical and Theoretical Guide for
Italian/English Translators, Cambridge, Cambridge UP, 1998

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Le tappe dellanalisi traduttologica

identificazione della tipologia testuale individuazione della dominante (e delle eventuali sottodominanti) del prototesto identificazione del lettore modello di prototesto e metatesto illustrazione della macrostrategia traduttiva identificazione e categorizzazione dei fattori di specificit del prototesto selezione di un corpus di esempi testuali significativi descrizione delle microstrategie traduttive adottate in sede di traduzione

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La dominante La dominante pu essere definita come la componente sulla quale si focalizza lopera darte: governa, determina e trasforma le varie componenti. la dominante a garantire lintegrit della struttura. (Romn Jakobsn, The Dominant, 1935) Vanno distinte 1) la dominante del testo dal punto di vista dellautore, 2) la dominante dal punto di vista del mediatore e 3) la dominante dal punto di vista del lettore implicito. Scegliere la dominante di un atto comunicativo significa decidere quali caratteristiche trasporre, ma anche quali sacrificare o lasciare in secondo piano.

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Il lettore modello Il destinatario di un testo non quasi mai precisamente definibile: lautore si sforza di immaginare un lettore tipo per regolarsi sul grado di implicitezza/esplicitezza del proprio messaggio. Allo stesso modo, il traduttore deve postulare un lettore modello nella cultura ricevente, non necessariamente coincidente con quello postulato dallautore nella cultura emittente. Lindividuazione di uno specifico lettore modello comporta interventi di trattamento del cronotopo (es. apparato metatestuale nella traduzione di classici) e determina la scelta della strategia traduttiva.

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Lautore deve dunque prevedere un modello del lettore possibile (da qui in poi Lettore Modello) che suppone sia in grado di affrontare interpretativamente le espressioni nello stesso modo in cui lautore le affronta generativamente. Il Lettore Modello un insieme di condizioni di felicit, testualmente stabilite, che devono essere soddisfatte perch un testo sia pienamente attualizzato nel suo contenuto potenziale. (Umberto Eco, Lector in fabula, 1979)

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La dominante e il lettore modello: approfondimenti

Bruno Osimo, Manuale del traduttore, Milano, Hoepli, 2004, pp. 68-77 Bruno Osimo, Propedeutica della traduzione, Milano, Hoepli, 2010, pp. 90-94

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Le tappe dellanalisi traduttologica

identificazione della tipologia testuale individuazione della dominante (e delle eventuali sottodominanti) del prototesto identificazione del lettore modello di prototesto e metatesto illustrazione della macrostrategia traduttiva identificazione e categorizzazione dei fattori di specificit del prototesto selezione di un corpus di esempi testuali significativi descrizione delle microstrategie traduttive adottate in sede di traduzione

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Come scrivere un commento traduttologico

La macrostrategia traduttiva Tradizionale dicotomia: non-etnocentrica/etnocentrica (Berman), semantica/ comunicativa (Newmark), minorizzante/addomesticante (Venuti), diretta/indiretta (Vinay & Darbelnet), documentaria/strumentale (Nord)... La strategia di traduzione una somma di decisioni che dipendono da una molteplicit di fattori ed raramente pura (asistematicit della scrittura traduttiva, Berman). Ciononostante, opportuno ricercare un certo grado di sistematicit.

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Macrostrategia traduttiva e ricontestualizzazione

(Juliane House, Translation Quality Assessment. A Model Revisited, 1997)


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Le tendenze deformanti di Antoine Berman 1. razionalizzazione 2. chiarificazione 3. allungamento 4. nobilitazione 5. impoverimento qualitativo 6. impoverimento quantitativo 7. omogeneizzazione 8. distruzione dei ritmi 9. distruzione delle reti di significazione soggiacenti 10. distruzione dei sistematismi 11. distruzione o esotizzazione delle reti linguistiche vernacolari 12. distruzione delle locuzioni 13. eliminazione delle sovrapposizioni di lingue (La Traduction et la lettre, ou lAuberge du lointain, 1985)

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Macrostrategia e microstrategia

Livello 1 delle scelte strategiche


Tutte le modifiche osservabili del messaggio del prototesto

Livello 2 delle scelte strategiche (universali/tendenze/tecniche/figure)


1. esplicitazione 2. semplificazione sintattica 3. generalizzazione 4. semplificazione semantica 5. normalizzazione o convenzionalizzazione 6. interferenza o transfert 7. cambiamento del soggetto 8. esagerazione delle caratteristiche stilistiche delloriginale 9. ingarbugliamento della prospettiva testuale

(Jerzy Brzozowski, Le problme des stratgies du traduire, 2008)


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Macrostrategia e microstrategia

Livello 3 delle scelte strategiche (decisioni strategiche)


1.fattori di scelta coscienti (o strategici in senso stretto) 1.1. medium 1.2. tipo di testo 1.3. problema o rilevanza 1.4. skopos 1.5. tradizione 1.6. differenza culturale e dei sistemi linguistici tra lingua emittente e ricevente 1.7. tempo (della creazione del prototesto) 1.8. livello del testo 2. fattori dipendenti dallinconscio collettivo (scrittura ideologica passiva) 2.1. razionalizzazione 2.2. ortonimia 3. fattori cognitivi 3.1. rilievo cognitivo 3.2. antropocentrismo 4. idiosincrasie ideologiche ed estetiche del traduttore

(Jerzy Brzozowski, Le problme des stratgies du traduire, 2008)


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Il cambiamento traduttivo: classificazione


Relazione Ambito qualsiasi contrasto riconoscimento/ mancato riconoscimento/ standardizzazione qualsiasi qualsiasi cultura (realia) tempo non verbale spazio specicazione/ generalizzazione stile del testo registro gura retorica idioletto autore idioletto personaggio Cambiamento omissione aggiunta cambiamento radicale di senso nazione, regione, etnia, comunit, professione storicizzazione, modernizzazione, acronizzazione localizzazione, esotizzazione, atopizzazione accentuazione, ricostruzione, livellamento accentuazione, ricostruzione, livellamento conservazione, adattamento, parafrasi accentuazione, ricostruzione, livellamento accentuazione, ricostruzione, livellamento

(Bruno Osimo, Propedeutica della traduzione, 2010)


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Il cambiamento traduttivo: morfologia, sintassi, stile


Ambito tempo verbale numero grammaticale modo verbale persona grammaticale classe grammaticale genere grammaticale forma verbale aspetto verbale inversione ordine elementi numero elementi informativi deissi anafora assonanza/allitterazione rima Cambiamento presente/passato/futuro singolare, plurale indicativo, congiuntivo, condizionale numero nome, verbo, aggettivo maschile/femminile passiva/attiva perfettivo/imperfettivo conservazione/modica esplicitazione/implicitazione rimandi intratestuali ed extratestuali rimandi intratestuali ed extratestuali aggiunta/eliminazione aggiunta/eliminazione g

(Bruno Osimo, Propedeutica della traduzione, 2010)


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Le tappe dellanalisi traduttologica

identificazione della tipologia testuale individuazione della dominante (e delle eventuali sottodominanti) del prototesto identificazione del lettore modello di prototesto e metatesto illustrazione della macrostrategia traduttiva identificazione e categorizzazione dei fattori di specificit del prototesto selezione di un corpus di esempi testuali significativi descrizione delle microstrategie traduttive adottate in sede di traduzione

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1. Fattori linguistici: il livello della parola 1.1. Fattori fonologici 1.1.1. Onomatopee 1.1.2. Aspetti ritmici 1.2. Fattori lessicali 1.2.1. Nomi propri 1.2.1.1. Nomi di persona 1.2.1.2. Toponimi 1.2.2. Realia 1.2.3. Lessico tecnico 1.2.4. Materiale lessicale straniero 1.2.5. Materiale linguistico autoctono 1.2.5.1. Espressioni idiomatiche 1.2.5.2. Regionalismi 1.2.6. Figure lessicali

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2. Fattori linguistici: il livello della frase e del testo 2.2. Fattori grammaticali 2.2.2. Organizzazione sintattica 2.2.3. Figure sintattiche 2.3. Fattori testuali 2.3.2. Struttura tematica e flusso informativo 2.3.3. Coesione e coerenza 2.3.4. Intertestualit 2.3.5. Interdiscorsivit

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3. Fattori extralinguistici: i fattori culturali 3.1. Espressioni culturospecifiche 3.2. Fenomeni culturali 3.3. Stile del periodo 3.4. Interferenza etico-politica

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1. Fattori linguistici: il livello della parola 1.1. Fattori fonologici 1.1.1. Onomatopee 1.1.2. Aspetti ritmici 1.2. Fattori lessicali 1.2.1. Nomi propri 1.2.1.1. Nomi di persona 1.2.1.2. Toponimi 1.2.2. Realia 1.2.3. Lessico tecnico 1.2.4. Materiale lessicale straniero 1.2.5. Materiale linguistico autoctono 1.2.5.1. Espressioni idiomatiche 1.2.5.2. Regionalismi 1.2.6. Figure lessicali

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Onomatopee

Differenze di uso e frequenza da lingua a lingua (problemi di conservazione del registro) riproduzione della forma fonica o adattamento ricorso a sostantivi o verbi di origine onomatopeica omissione inserimento originale nel TA

Aspetti ritmici

Ritmo della frase

riproduzione o trasposizione della scansione ritmica traduzione semantica compensazione

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1. Fattori linguistici: il livello della parola 1.1. Fattori fonologici 1.1.1. Onomatopee 1.1.2. Aspetti ritmici 1.2. Fattori lessicali 1.2.1. Nomi propri 1.2.1.1. Nomi di persona 1.2.1.2. Toponimi 1.2.2. Realia 1.2.3. Lessico tecnico 1.2.4. Materiale lessicale straniero 1.2.5. Materiale linguistico autoctono 1.2.5.1. Espressioni idiomatiche 1.2.5.2. Regionalismi 1.2.6. Figure lessicali

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Nomi di persona e toponimi

eventuale carica semantica insita nel nome proprio problemi di incidenza sulla lettura
trascrizione, traslitterazione traduzione totale o parziale (v. geonimi, prefissi) adattamento

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Realia

referenti la cui esistenza limitata alla realt della cultura emittente unit di misura questione della leggibilit (v. note)
trascrizione (eventualmente accompagnata da una nota) calco o conversione ricorso a una parola indicante un referente simile nella cultura ricevente eventuale espansione del prototesto

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Lessico tecnico

consultazione di banche dati consultazione di glossari e dizionari (cartacei o elettronici) ricorso a testi paralleli

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Materiale lessicale straniero

referenti di nuova introduzione possibile difficolt nel riconoscimento trascrizione non standardizzata
traduzione trascrizione (uso del corsivo, precisazione in nota)

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Espressioni idiomatiche

espressioni autoctone appropriazione di idiotismi importati


traduzione semantica (eventuale ricorso allespansione del metatesto) ricorso a idiotismo corrispondente nella lingua ricevente

Regionalismi

problemi di conservazione del registro


neutralizzazione riproduzione attraverso variet regionali in seno alla lingua ricevente abbassamento del registro

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Figure lessicali

linguaggio figurato tradizionale, importato e originale figure lessicali di espressione: aferesi, raddoppiamento,

rima, allitterazione,

assonanza, ecc. figure lessicali di contenuto: sineddoche, metafora, similitudine, metonimia, ossimoro, ecc. traduzione semantica (figure originali) traduzione parziale ricorso a una figura differente neutralizzazione

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2. Fattori linguistici: il livello della frase e del testo 2.2. Fattori grammaticali 2.2.2. Organizzazione sintattica 2.2.3. Figure sintattiche 2.3. Fattori testuali 2.3.2. Struttura tematica e flusso informativo 2.3.3. Coesione e coerenza 2.3.4. Intertestualit 2.3.5. Interdiscorsivit

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Organizzazione sintattica

ricorso a congiunzioni (additive, avversative, causali, temporali, continuative) connettivit implicita paratassi vs ipotassi
conservazione 0 cambiamento della struttura ipo- o paratattica del prototesto conservazione o adattamento della punteggiatura esplicitazione dei nessi sintattici impliciti nel metatesto eliminazione dei nessi espliciti presenti nel prototesto unione o separazione di frasi ricorso alla frase nominale (esigenze ritmiche) trattamento dei tempi verbali conservazione, variazione o eliminazione dei verba dicendi, ecc. trattamento di DD, DI, DDL e DIL

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Figure sintattiche

figure sintattiche di espressione: zeugma, chiasmo, parallelismo, simmetria, inversione, ecc. figure sintattiche di contenuto: litote, ripetizione, antitesi, allegoria, ironia, ecc. traduzione semantica traduzione parziale ricorso a una figura differente neutralizzazione

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2. Fattori linguistici: il livello della frase e del testo 2.2. Fattori grammaticali 2.2.2. Organizzazione sintattica 2.2.3. Figure sintattiche 2.3. Fattori testuali 2.3.2. Struttura tematica e flusso informativo 2.3.3. Coesione e coerenza 2.3.4. Intertestualit 2.3.5. Interdiscorsivit

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Struttura tematica e flusso informativo

ordine delle informazioni (tema/rema, dato/nuovo) uso motivato da esigenze testuali, semantiche e ritmiche (strutture marcate)
calco della struttura tematica del prototesto o adattamento allo standard della lingua ricevente riproduzione o neutralizzazione delle frasi marcate spostamento, aggiunta, eliminazione, riassunto di porzioni del prototesto Coesione e coerenza

segnalazione delle relazioni formali tra le diverse parti di un testo referenza (anaforica, cataforica), sostituzione, ellissi, congiunzione,

coesione lessicale

(ripetizione, collocazione) reti di significato soggiacenti, sistematismi (es. campi semantici) conservazione, eliminazione o inserimento di connettivi tra frasi trattamento della ripetizione (uso di pronomi, sinonimi, superordinati, ecc.)

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Intertestualit

compresenza di pi testi: citazione, plagio, allusione (Genette) ruolo della citazione/allusione nel contesto
trascrizione, traduzione o eliminazione (eventuale aggiunta di una nota) identificazione delle allusioni implicite (aggiunta di nota o espansione) Interdiscorsivit

rapporto tra testi sul piano delle strutture semantiche e/o sintattiche comuni a un genere generi intercalari (Bachtin) compresenza di stilemi diversi
ricorso a un remainder proprio della lingua ricevente (Venuti) intervento sul piano del registro

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3. Fattori extralinguistici: i fattori culturali 3.1. Espressioni culturospecifiche 3.2. Fenomeni culturali 3.3. Stile del periodo 3.4. Interferenza etico-politica

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Espressioni culturospecifiche

termini di parentela, pronomi personali, espressioni di approssimazione, ecc.


calco (eventuale nota), adattamento allo standard della lingua ricevente Fenomeni culturali

riferimenti a realt sociale, cultura materiale/intellettuale, religione, storia, ecc.


traduzione semantica (con nota esplicativa o espansione) o neutralizzazione

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Stile del periodo

stilemi, generi, ecc. caratteristici del tempo di creazione del prototesto conservazione, interventi sul registro, ricorso al remainder della lingua ricevente

Interferenza etico-politica

riferimenti sociali, etici, politici, ecc. sensibili


censura, ammorbidimento o enfasi

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La categorizzazione dei problemi traduttivi: approfondimenti

Mona Baker, In Other Words. A Coursebook on Translation, London & New York,
Routledge, 1992 Wong Dongfeng & Shen Dan, Factors Influencing the Process of Translating, Meta 44: 1, 1999, pp. 78-100

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