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TORINO e il suo territorio

Dal suo tavolo al Ristorante Del Cambio, Camillo Cavour poteva vedere le finestre di Palazzo Carignano, proprio di fronte, e rientrare in parlamento se uno dei suoi gli avesse fatto cenno, affacciandosi. Capit comunque di rado che i suoi pranzi a base di piatti ricchi (celebre la predilezione per la finanziera) e di verdure (su tutte gli asparagi, che coltivava nella sua tenuta di Santena, a sud di Torino) fossero interrotte dagli eventi di palazzo. Lasciarli a met sarebbe stato un vero peccato, vista la perizia del cuoco. E poi qui Cavour ci veniva anche per lavorare: ascoltare le indiscrezioni degli affari e della politica che aleggiavano fra le eleganti sale del ristorante valeva molto spesso pi di una riunione ufficiale. Del resto, le cucine Del Cambio erano nel cuore del potere politico: a due passi dal parlamento e a pochi di pi da Palazzo Reale e Palazzo Madama, incrociavano i destini di aristocratici buongustai e rampolli in ascesa. E non solo loro, almeno a sentire Alexandre Dumas: il romanziere francese racconta infatti che dalla dispensa Del Cambio part verso Pinerolo un ricco carico di selvaggina destinato a sfamare nientemeno che il moschettiere DArtagnan. probabile che tutto quel bendiddio provenisse dalle parti di Venaria Reale: anche quando a fine Ottocento la corte non soggiornava pi presso la Reggia, la selvaggina del palazzo di caccia continuava ad essere molto rinomata e appetita. Lo stesso Vittorio Emanuele II, re cacciatore per antonomasia, tornava spesso fra i boschi della Mandria per gustare le sue prede cucinate con abilit dalla Bela Rosin, sua amante. Tornando a Dumas, ancora lui a celebrare unaltra prelibatezza torinese: fra le cose belle e buone

scoperte a Torino scrive in una sua lettera non dimenticher mai il bicerin. Ossia caff, cioccolato e crema di latte sapientemente miscelati e serviti in capienti bicchieri di vetro, accompagnati da un bel vassoio di biscotti assortiti. Su tutti, naturalmente, i savoiardi. S, perch Torino una capitale. Se non del Regno, sicuramente della pasticceria, e del cioccolato soprattutto. Dalle valli valdesi scendono in citt i primi maestri dellarte cioccolatiera, che creano scuole e insegnano il mestiere a giovani intraprendenti che apriranno botteghe da Venezia a Palermo, unendo lItalia anche nel nome della dolcezza. Le ricette si reinventano, si provano miscele nuove, e quando il prezzo del cacao aumenta a causa dei blocchi navali contro lInghilterra, qualcuno ha lintuizione di unire il cacao alle nocciole, abbondanti in terra piemontese. da qui nasce il gianduiotto, battezzato cos durante il carnevale del 1867 in onore di Gianduja, celebre maschera torinese. Un emblema dellarte pasticciera sabauda, ma anche della predilezione tutta torinese per i gusti schietti e raffinati insieme. A5
Aosta

BIELLA

VALLE DAOSTA

A26 Santhi

FRANCIA
A32 Modane 56 55 57 54 58 5960 61 62 65 Santena

VERCELLI
A4 Milano

torino
ASTI
A21 Piacenza

Rivoli 64 Piossasco 63

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CUNEO

A6 Savona

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torino piazza della consolata, 5 tel. 011.4369325 bicerin@bicerin.it www.bicerin.it chiusura: mercoled carte di credito: Visa esclusivamente servizio di caffetteria

caff al Bicerin
Il Caff Al Bicerin, inaugurato nel 1763, una piccola e preziosa saletta con boiseries a specchi, bancone e tavolini di marmo bianco. Il locale vanta una storica tradizione nella preparazione della cioccolata in tazza e naturalmente del bicerin, una bevanda calda a base di cioccolato, crema di latte e caff, molto diffusa nella Torino risorgimentale, ma di cui successivamente si era persa labitudine. Il caff Al Bicerin stato lunico nella citt a proseguire ininterrottamente questa antica tradizione fino ad oggi. A fianco si trova il punto vendita dei prodotti di propria produzione, delle specialit piemontesi e dimportazione.

caff Baratti&milano
LAntica Caffetteria Baratti & Milano apr a Torino nel 1858. Ma fu il 4 febbraio del 1875 che si trasfer fra i marmi e le vetrate in stile rinascimentale della Galleria Subalpina, e subito divenne il punto dincontro del beau-monde torinese. Come accade ancor oggi: chi ama le dolci raffinatezze si d appuntamento ai tavolini di marmo chiaro, fra le sottili decorazioni ad intaglio delle pareti, per concedersi il gusto di un cremino, di un gianduiotto o di una pralina alla nocciola. Piccoli tesori in cui racchiusa tutta la sapienza dellarte dolciaria torinese.

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torino piazza castello, 27 tel. 011.4407138 info@barattiemilano.it www.barattiemilano.it chiusura: luned servizio disabili

BiANCHeTTo di ViTello AllANTiCA


Prendere le animelle sgorgate, dissanguarle nellacqua, imbianchirle con acqua bollente, appena rapprese sgocciolarle, metterle in acqua fresca, privare dai nervi e dalle scarniture allintorno. Mettere in un tegame il burro e un trito di cipolla, carota, sedano, sale, lauro, due chiodi di garofano e prezzemolo. Aggiungere le animelle tagliate e lardellate. Tornire i funghi, farli cuocere con un po dacqua, sale, burro e succo di limone, cotti teneri, scolarli e metterli in un tegame con le animelle, con la cottura dei funghi staccare la cottura delle animelle, passare alla stamigna, digrassare, ridurre a sciroppo, versare sulle animelle, aggiungere la salsa alemanda un po spessa, servire in un bordo di riso. Salsa allalemanda grassa: questa salsa una vellutata ridotta con un po di buon brodo consumato di volaglia o di carne. Ridurre a due terzi il brodo che si vuole utilizzare, aggiungere la salsa vellutata, un poco di fior di latte, ridurre ancora finch copra dun velo la mestola con cui girate, ritirare dal fuoco e legare con tre rossi duovo secondo la quantit di salsa da legare. Sbattere bene con un po dacqua o brodo, mischiare con la salsa e far legare sul fuoco, appena levato il bollore passare alla stamigna e mettere sulle animelle.

IngredIentI per 4: 4 ANIMELLE BURRO CIPOLLA CAROTA SEDANO SALE LAURO CHIODI DI GAROFANO PREzzEMOLO FUNGHI SUCCO DI LIMONE BRODO

dA gUsTARe Al TAVolo
Bicerin, la storica bevanda torinese, cioccolate speciali, zabaione, toast caldo al cioccolato, torta Bicerin, croissant farcito di cioccolato e gli ottimi biscotti per accompagnare la cioccolata calda e fredda in tazza.

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locanda Botticelli
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torino strada dellarrivore, 9 tel. 011.2422012 locanda.botticelli@libero.it www.locandabotticelli.it chiusura: sabato a pranzo e domenica carte di credito: tutte

ristorante Del cambio


Torinese quanto i portici del centro, quanto la facciata curvilinea di Palazzo Carignano che gli sta di fronte, il Ristorante Del Cambio una sintesi purissima dellanima della citt. Dal 1757, oltre 250 anni di storia. Il ristorante Del Cambio fa parte dei Locali Storici dItalia. Eleganza e intraprendenza si incontrano a tavola, fra personalit di spicco e torinesi gourmand che amano la carta del ristorante, la cantina, i velluti, gli argenti, le decorazioni, lo stile del servizio che aggiunge un soffio di magia ad ogni portata, e ad ogni conversazione che a tavola prende vita.

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torino piazza carignano,2 tel. 011.546690 cambio@thi.it www.cambio.thi.it chiusura: domenica carte di credito: tutte servizio disabili

Il locale nasce nel 1840 come deposito di cavalli per il cambio della posta nel parco dellArrivore. Lantica funzione sintuisce ancora dalle volte a botte e dalle mura con mattoni a vista, che donano un tocco di accogliente calore allambiente recuperato da un attento restauro. La cucina, fondata su unattenta selezione di prodotti e materie prime, si dedica prevalentemente al pesce ma non esclude un piccolo men di carne. Nella stagione di funghi e tartufi vengono affiancate le specialit da una selezione di formaggi. I dessert sono casalinghi, tradizionali, e la carta dei vini conta circa 130 etichette.

Mauro Fiorese per il Ristorante Del Cambio, Torino

lA FiNANzieRA FileTTo di RomBo CoN FAVe, gUANCiAle CRoCCANTe e olio TosCANo Al RosmARiNo
Pulire il rombo e ricavare 4 filetti, privandoli della pelle. Rosolare ciascun filetto in un filo dolio doliva caldo con aglio e salvia. Sbucciare le fave e cuocerle per circa 1 in acqua bollente salata. Scaldare a parte in una padella dellolio doliva e rosolarci le fettine di guanciale. Stendere le fave su un piatto piano, adagiare sopra il filetto di rombo, decorare con una fetta di guanciale e lolio al rosmarino. Sbollentare in acque separate le granelle, animelle, i filoni, le cervella e le creste di gallo. In un apposito tegame rosolare lo scalogno (precedentemente tritato fine) con poco burro. Unire le frattaglie e i funghi tagliati a quadratini e le foglie di alloro, cuocere 5. Glassare con il marsala. Aggiungere il petto di pollo e il fegato, aromatizzare con i due aceti e per ultimo unire le cervella. Legare la salsa ottenuta con qualche fiocco di burro fresco. Servire ben caldo, accompagnato con i bocconcini di semolato fritto e polpettine di carne. Per il semolino portare il latte ad ebollizione, unire lo zucchero e il semolino. Bollire girando sempre per 10. Togliere dal fuoco e unire il tuorlo. Versare il contenuto, impanarlo e friggerlo in olio bollente per pochi minuti.

IngredIentI per 6: 150 GR GRANELLE DI VITELLO E ANIMELLE (PULITE) 50 GR FILONI DI VITELLO (PULITI) 60 GR CRESTE DI GALLO (PULITE) 100 GR PETTO DI POLLO 80 GR CERVELLA (PULITA) 80 GR FEGATO DI VITELLINA 80 GR FUNGHI SOTTOLIO (PORCINI) 60 GR SCALOGNO 1 FOGLIA ALLORO 100 GR BURRO 1 BICCHIERE DI MARSALA 2 CUCCHIAI DA TAVOLA ACETO DI MELE 2 CUCCHIAI DA T ACETO BALSAMICO per Il semolIno 1 TUORLO 20 GR SEMOLINO 100 GR LATTE 20 GR LATTE per Impanare 20 GR FARINA 20 GR UOVO SBATTUTO 30 GR PANE GRATTATO 1/2 LT OLIO 89 PER FRIGGERE

IngredIentI per 4: 1 - 1.5 kG ROMBO 200 GR FAVE 4 FETTE DI GUANCIALE AFFUMICATO TAGLIATO ALLA jULIENNE OLIO TOSCANO ExTRAVERGINE

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caff Fiorio
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torino via Po, 8 tel. 011.8173225 info@fioriocaffegelateria.com www.fioriocaffegelateria.com sempre aperto carte di credito: tutte servizio disabili

caff Pasticceria Platti


Celebre caffetteria, bar, pasticceria e ristorante. Le decorazioni e lo stile degli ambienti, che nel tempo sono rimasti immutati come si conviene ad un locale storico, si illuminano alle ampie finestre affacciate sul verde di corso Re Umberto. Nella sua lunga storia Platti ha avuto fra i suoi clienti abituali le personalit pi illustri della cultura e delle istituzioni, certo non solo torinesi. Fra gli altri, i tavolini del caff hanno ospitato Giovanni Giolitti, Luigi Einaudi, Giovanni Agnelli, Cesare Pavese, Augusto Monti, Luigi Lavazza.

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torino corso Vittorio emanuele ii, 72 tel. 011.5069056 info@platti.it www.platti.it sempre aperto carte di credito: tutte servizio disabili

La nascita del Caff Fiorio risale al 1780. Il Re Carlo Alberto lo considerava il caff pi aristocratico della citt, e in effetti fu la meta preferita di nobili, politici e pensatori come Urbano Rattazzi, Massimo DAzeglio e soprattutto Cavour, che lo aveva eletto a suo ritrovo e ogni pomeriggio si faceva riservare una saletta che ancor oggi porta il suo nome. Oggi, dopo un attento e laborioso restauro delle magnifiche sale e degli arredi originali, conserva al meglio la sua fama e quella delle sue specialit. Prime fra tutte i gelati, per cui celebre da pi di un secolo. Anche Friedrich Nietzsche dimostr pi di una volta di amarli senza riserve.

IngredIentI base: ARROSTO DELLA VENA CIPOLLE SEDANO CHIODI DI GAROFANO SALVIA ROSMARINO CANNELLA GINEPRO CAROTE

BRAsATo Al BARolo
Larrosto deve essere messo in infusione con cipolle, sedano, chiodi di garofano, salvia, rosmarino, cannella, ginepro, carote, per 24 ore. Ben asciugato, deve cuocere a fuoco lentissimo per almeno 3 ore, nel soffritto delle verdure e degli aromi, coperto dal vino.

FRiCANd PiemoNTese
Affettare sottilmente la cipolla e metterla a rosolare in una capiente padella di coccio. Dopo pochi minuti aggiungere i pezzi di carne, laglio, lalloro e il rosmarino. quando ben rosolata da tutte le parti regolare di sale. Spruzzare la carne con poche gocce di grappa e coprire per qualche minuto. quindi aggiungere i quattro cucchiai di salsa di pomodoro e amalgamarli con un cucchiaio di legno. Salare ancora la salsa e lasciar cuocere a fuoco basso per 5-10. Intanto sbucciare le patate, lavarle e tagliarle a tocchetti. Unirle poi allo spezzatino e lasciarle cuocere una buona mezzora, fino a quando non risultano morbide al tocco della forchetta. Controllare anche la morbidezza dello spezzatino, che a questo punto dovrebbe essere tenero e cotto a puntino. Se per la cottura si usata una padella di coccio, il fricand pu andare direttamente in tavola.

IngredIentI base: CARNE CIPOLLA OLIO AGLIO ALLORO ROSMARINO SALE GRAPPA 2 CUCCHIAI DI SALSA DI POMODORO PATATE

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torino piazza Vittorio Veneto, 2 tel. 011.8173500 info@portodisavona.com www.portodisavona.com sempre aperto carte di credito: Visa Dehors

ristorante Porto di savona


Si tratta di uno dei pi antichi ristoranti di Torino: risale al 1863 e conserva tutto il fascino dei locali dellepoca. Il Ristorante, infatti, fa parte della associazione Locali Storici dItalia. In un ambiente accogliente, suddiviso in varie salette su due piani, si gusta la pi classica tradizione piemontese: antipasti misti, vitello tonnato, agnolotti, gnocchi, fonduta, bolliti, fritto misto, brasato, finanziera... Tutta la pasta e i dolci sono fatti in casa. Il locale si affaccia su Piazza Vittorio Veneto, che destate ospita il suo ampio dehors. Per il pranzo dei giorni feriali il men comprende interessanti monopiatti.

ristorante salsamentario
Un po di cucina piemontese, tante incursioni mediterranee, pasta e dolci fatti in casa, accompagnati da una buona scelta di vini. Larredamento in stile vecchio bistrot, con un tocco caldo e accogliente, il personale cortese, simpatico e competente. Il men offre alternativa fra carne e pesce in tutte le portate.

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torino via monferrato, 14 tel. 011.8198165 defortunacristina@gmail.com chiusura: domenica carte di credito: Visa e mastercard

IngredIentI per 6: 100 GR PER SPECIE DI ROGNONI, BARGIGLI E CRESTE DI POLLO 100 GR FEGATINI DI POLLO 150 GR PER SPECIE DI FESA, FILONI E ANIMELLE DI VITELLO 100 GR FILETTO DI MANzO 100 GR BURRO 100 GR FUNGHI PORCINI SOTTACETO 1 CUCCHIAIO ACETO 1/2 BICCHIERE MARSALA SECCO 1 PUNTA DI zUCCHERO qUALCHE PISELLO E CETRIOLO 92 SALE

lA FiNANzieRA
In una casseruola con acqua salata disporre i rognoni, i bargigli, le creste di pollo e le animelle di vitello; porre sul fuoco e far bollire per 15. Scolare le frattaglie, spellarle, sciacquarle e rimettere le creste e i bargigli in acqua salata per qualche ora. Tagliare a fettine la fesa, il filetto e le animelle; tagliare a pezzi regolari i filoni e infarinare tutti gli ingredienti. In una casseruola far sciogliere il burro, rosolare la fesa e il filetto, unire le creste e i bargigli e da ultimo i filoni, i fegatini e le animelle; far rosolare per qualche minuto. Bagnare con aceto, aggiungere i piselli, i funghi e i cetrioli. Salare e diminuire il fuoco mescolando ogni tanto. A met cottura bagnare con il marsala e unire una puntina di zucchero. Servire caldo.

HAmBURgeR di sAlmoNe CoN PUR di FAVe e CARoTe sTiCK


Tritare a coltello il salmone. Impastare con del pan grattato, prezzemolo, basilico, sale e pepe. Formare un hamburger e far cuocere 5 per lato a fuoco basso in padella con olio. Per il pur fare imbiondire lo scalogno con la patata tagliata a cubetti e le fave gi precedentemente sbollentate e pulite. Far cuocere per 15 con del brodo. A fine cottura frullare il tutto. Pulire una carota tagliarla a bastoncini e farla friggere in olio. Per comporre il piatto adagiare il salmone su un crostone di pane, aggiungere il pur e infine le carote con una spruzzata di prezzemolo.

IngredIentI per 2: 200 GR DI SALMONE PAN GRATTATO 1 SCALOGNO 1 PATATA GROSSA 1 CAROTA 200 GR FAVE BRODO PREzzEMOLO SALE E PEPE q.B.

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torino piazza san carlo, 156 tel. 011.5617748 info@caffesancarlo.it www.caffesancarlo.it sempre aperto carte di credito: american express, Visa

caff san carlo


Aperto nel 1822 col nome di Caff di Piazza dArmi, il caff San Carlo stato uno dei pi celebri centri di ritrovo dintellettuali e patrioti del Risorgimento, in contrapposizione con i salotti pi conservatori di altri caff storici della citt. Venne chiuso pi volte per lattivit sovversiva dei patrioti riformisti che lo frequentarono, fu una delle vere roccaforti del pensiero risorgimentale. Oggi il Caff San Carlo offre alla sua affezionata clientela, oltre a miscele di caff e t di altissima qualit, la pasticceria e la gelateria di propria produzione. Organizza inoltre pranzi e cene di lavoro, cerimonie, rinfreschi e ricevimenti.

la maison Dei nove merli


qui nel Castello Feudale di Piossasco, a soli 20 km da Torino, la famiglia Chiodi Latini si dedica ai propri clienti con una cucina raffinata e attenta alla tradizione e unaccoglienza attenta a ogni dettaglio. Il senso di eleganza, attenzione, familiarit si ritrova a tavola, nel ristorante La Maison, con piatti della cultura locale che garbatamente, con stile e squisitezza, rinnovano la tradizione per un gusto senza tempo, in cui larte culinaria si racconta e si sublima per il piacere della vista, del palato e del cuore. Il castello si offre come location ideale per matrimoni, cerimonie ed eventi.

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Piossasco via rapida ai castelli, 10 tel. 011.9041388 novemerli@novemerli.it www.novemerli.it chiusura: domenica a cena e luned carte di credito: american express, Bank americard, carta si, Diners club, mastercard, Visa servizio disabili

IngredIentI base: CARNE BOVINA CARNE SUINA PROSCIUTTO COTTO SPINACI per Il sugo CARNI MISTE SEDANO CIPOLLE VINO ROSSO

PliN Al sUgo dARRosTo


Tipica pasta piemontese ripiena a base di carni bovine e suine, prosciutto cotto e spinaci. Il sugo darrosto con cui condita a base di carni miste, carote, sedano, cipolle e vino rosso. Si cuoce il misto di carne a fuoco lento per 6 ore con vino bianco e farina. Successivamente, si aggiunge il brodo di cottura e si saltano i plin nel sugo preparato.

PizziCATi di seiRAss e zUCCHiNe


Preparare la pasta stendendola finemente e sullo stesso foglio comporre i plin, saldandoli con laiuto dacqua e pennello. Cuocere i plin nel brodo di t, scolarli adagiandoli in una fondina capiente, guarnirli con cerfoglio, melograno e grana. Versare il t di verdure, che altro non che un brodo vegetale, dove saranno state fatte rinvenire le foglie di t.

IngredIentI per 4: per Il rIpIeno 250 GR zUCCHINE TOSTATE E TAGLIATE A qUADRETTINI TIMO 100 GR SEIRASS (RICOTTA PIEMONTESE) 100 GR ROBIOLA FRESCA 50 GR GRANA PADANO 36 MESI SALE E PEPE q.B. per la pasta 200 GR FARINA 4 TUORLI DUOVO (SE RIULTASSE TROPPO CORPOSO AGGIUNGERE UN PO DACqUA) condImento 5 GR T IN FOGLIA (DAMMANN FRERES) 5 DL BRODO 95 DI VERDURE

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rivoli piazza mafalda di savoia tel. 011.9565225 combal.zero@combal.org www.combal.zero.org chiusura: domenica e luned carte di credito: tutte servizio disabili

ristorante combal.zero
Davide Scabin, rivolese, uno chef di fama internazionale. attento alla progettualit del gusto nel suo significato pi ampio, dalla realizzazione del piatto alla cura della presentazione, con un unico scopo: rendere lattraente ancora pi buono. stato premiato con il riconoscimento delle due stelle Michelin e delle tre forchette del Gambero Rosso. Combal.zero segnalato sulle pi importanti guide del settore ed stato inserito nella classifica del San Pellegrino Worlds 50 Best Restaurant.

ristorante roma
LAntica Locanda Ristorante Roma nasce allinizio del 1800 come luogo di ristoro e bivacco per molti viandanti nel tragitto tra lastigiano e Torino. E in epoca rinascimentale divenne una tappa irrinunciabile anche per Camillo Cavour, che qui poteva disporre di una saletta privata. Dopo pi di due secoli, la locanda rimasta un punto di riferimento per chi apprezza i sapori della tradizione. Eugenio Dante Rosa propone una cucina territoriale semplice ma curata, ispirata ai sapori che fin da piccolo lo hanno accompagnato.

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santena via cavour, 71 tel. 011.9491491 ristoranteroma@hotmail.it www.anticalocandaristoranteroma.it chiusura: da aprile a giugno sempre aperto; domenica sera e luned sera aperto su prenotazione; da giugno chiuso a cena da domenica a mercoled carte di credito: Bank americard, carta si, Diners club, mastercard, Visa

Giovanni Malgarini per il Ristorante Combal.zero, Rivoli

IngredIentI per 4: 800 GR FILETTO GI PULITO 250 GR GRISSINI SPEzzETTATI 50 GR FARINA 3 UOVA INTERE 6 SPICCHI AGLIO VESTITO 400 GR BURRO 100 GR OLIO OLIVA 150 GR DI PANGRATTATO ALLA CAMOMILLA SALVIA SALE E PEPE

FileTTo di FAssoNA imPANATA AllA ToRiNese CoN PATATe sToNeHeNge e sPiNACi


Tagliare il filetto in 4 fette da 200 gr luna, sbattere le uova con sale, pepe, un rametto di salvia e uno spicchio di aglio. Passare la carne nella farina, nelluovo e nel grissino, ripetere il passaggio nelluovo ed infine nel pangrattato. Scaldare una padella con 200 gr di burro, 100 gr di olio di oliva, un rametto di salvia e 4 spicchi di aglio. quando il burro comincia a spumeggiare mettere a cuocere la carne per circa 4-5.

TAjARiN Al RAg di FARAoNA


Il rag di faraona necessita di una lunga cottura a fuoco moderato. Per questo motivo, consigliamo di preparare il rag almeno il giorno prima. Lavare esternamente le cosce (di pollo e di faraona) e passarle con il tritacarne con misura fine. In una casseruola a fondo spesso e con la fiamma molto vigorosa, mettere un bel filo dolio con le foglie di alloro. Appena lolio inizia a prendere temperatura, aggiungervi un trito composto dalla cipolla, la carota ed il sedano. Far rosolare leggermente e poi aggiungere le carni di pollo e faraona tritate. Continuare a rosolare girando bene tutto il composto e facendo molta attenzione a non farlo attaccare. Sfumare quindi con il vino bianco e, appena consumato, aggiungervi il concentrato di pomodoro, lacqua, il sale ed il pepe a piacere. Far dunque cuocere a fuoco moderatissimo per quasi 2 ore facendo molta attenzione a girare di tanto in tanto il sugo e aggiungere, se necessario, poca acqua alla volta per mantenere il sugo stesso morbido e con una consistenza tipica dei rag. Con il rag pronto cuocere poi i tajarin in abbondante acqua leggermente salata e saltare poi la pasta in una padella larga che consenta un buon amalgamarsi tra pasta e rag. Servire immediatamente e accompagnare con un bicchiere di buon vino, magari proprio vino piemontese.

IngredIentI per 8: 800, 1000 GR TAjARIN (TAGLIOLINI FRESCHI ALLUOVO POSSIBILMENTE FATTI IN CASA) per Il rag 2 COSCE FARAONA DISOSSATE (CIRCA 150, 180 GR DI CARNE) 2 COSCE POLLO RUSPANTE DISOSSATE (CIRCA 130, 150 GR DI CARNE) 2 CIPOLLE 1 CAROTA 1 GAMBO DI SEDANO ALLORO A VOLONT 200 GR CONCENTRATO DI POMODORO 1 BICCHIERE VINO BIANCO 2 O 3 BICCHIERI ACqUA TIEPIDA E NON SALATA SALE E PEPE q.B. OLIO ExTRAVERGINE DI OLIVA

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appunti

il bicerin

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