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OCCIDENTE, FINE DEL MONDO?

TEORIA

Che cos’è la geopolitica (IV) di Yves LACOSTE

D A alcuni decenni si stanno molti-


plicando e sviluppando fenomeni speci-
politica di questo enorme insieme. Essi
mettono in atto una strategia veramente
ficamente geopolitici, cioè le polemiche geopolitica per realizzare, sotto il loro
tra cittadini riguardo a problemi di pote- controllo, l’unità non solo religiosa ma
ri-territorio sul piano nazionale e inter- anche politica della umma, la comunità
nazionale. Nella maggior parte dei pae- musulmana: un miliardo di uomini (e
si, in particolare in tutta una parte di donne!) in un’area che si estende
d’Europa, la nazione è ancora oggi la dall’Atlantico al Pacifico, dagli Urali
rappresentazione geopolitica per eccel- all’Indonesia o al Golfo di Guinea, ma
lenza, non fosse che per i valori partico- divisa in una quarantina di Stati. Per
larmente forti di cui è caricata, soprat- superare i contrasti politici e culturali, e
tutto quando le lotte per l’indipendenza in particolare la diversità delle lingue in
sono recenti come nell’ex Unione Sovieti- seno all’umma (dove l’arabo, la lingua
ca, o sono ancora in svolgimento, come del Corano, non è parlata che da un
nell’ex Jugoslavia. quinto dei musulmani), gli islamisti in-
Tuttavia – fenomeno relativamente nuo- dicano a tutti i musulmani un avversa-
vo – in un certo numero di paesi, in Eu- rio comune, l’Occidente, grande astra-
ropa occidentale ma anche nel mondo zione geopolitica se mai ve ne è una. Es-
musulmano e in Africa, lo Stato nazio- si li chiamano a lottare contro l’Occi-
nale non è più la sola rappresentazione dente anzitutto abolendo quelle frontiere
geopolitica e si trova in concorrenza con che essi sostengono essere state tracciate
rappresentazioni molto più vaste e più in seno alla comunità musulmana per
vaghe o al contrario più ristrette e più trarre profitto dalle sue divisioni e dal
precise, anch’esse però cariche di valori. petrolio. Denunciando la tirannia e le
La diffusione di queste rappresentazioni turpitudini dei dirigenti di questi Stati,
rivali della nazione è opera di movi- giudicati illegittimi in quanto rifiutano
menti politici in cui gli intellettuali gio- di fondersi nella umma, e promettendo
cano un ruolo importante. di instaurare una società perfetta ispira-
È il caso dei movimenti islamisti che lot- ta ai comandamenti di Dio, l’interna-
tano non solo per l’applicazione della zionale islamista spera di stabilire su
sola legge coranica, la sharia, nel mon- gran parte dell’umanità un potere più
do musulmano, ma anche per l’unità duraturo di quello dell’Internazionale 297
CHE COS’E LA GEOPOLITICA (IV)

comunista. Ma i combattimenti in corso qualche decennio non sarà forse più


a Kabul e in tutto l’Afghanistan fra i di- questo il caso per un certo numero di
versi gruppi islamisti dopo la loro vittoria paesi europei, le cui prerogative inoltre si
sul regime comunista provano che invo- saranno diluite a causa dello sviluppo
care l’unità della umma non impedisce dei poteri delle istituzioni sovrannazio-
loro di speculare sui particolarismi triba- nali europee e della mondializzazione
li o sulle rivalità etniche, sollecitando dell’economia sotto la direzione delle
l’appoggio di Stati islamici e pur tuttavia grandi imprese sovrastatali.
rivali come Iran, Arabia e Pakistan.
In Europa occidentale, nell’ambito di al-
cuni vecchi Stati nazionali, l’idea stessa La geopolitica
di nazione tende a stemperarsi. I valori come approccio scientifico
che vi erano associati sembrano oggi
sorpassati. Furono in grande misura le Occorre sottolineare ancora una volta
guerre che le opposero le une alle altre a che tutte le opinioni geopolitiche che si
forgiare queste nazioni. Ora, l’oblio che affrontano o si confrontano, in quanto
ci si è sforzati di gettare sui drammi del- riferite a rivalità di poteri (ufficiali o uf-
la seconda guerra mondiale, poi la co- ficiosi, attuali o potenziali) su dei territo-
struzione della Comunità europea, ri e sugli uomini che vi abitano, sono
l’abolizione progressista delle frontiere, delle rappresentazioni caricate di valori,
la fine delle minacce esteriori che si più o meno parziali e più o meno consa-
scrutavano al di là della cortina di ferro pevolmente di parte, relativi a situazioni
– tutto ciò ha indebolito l’idea di nazio- reali le cui caratteristiche obiettive sono
ne, o almeno la rende molto meno esclu- di difficile definizione.
siva di un tempo. Di conseguenza cresce Per squalificare i rivali, alcune tesi geo-
il peso di altre rappresentazioni geopoli- politiche si proclamano scientifiche e si
tiche, come quella di «Europa» e soprat- riferiscono a «leggi» della storia, della
tutto quella di regione, a causa delle po- natura o della geografia – del tipo di
litiche di decentramento condotte dalla quelle che Ratzel aveva preteso stabilire
maggior parte dei governi, e dall’esempio fondandosi sui atti della geografia fisica,
dato dai Lander di uno Stato potente co- in particolare le forme dei rilievi e il con-
me la Repubblica federale Germania. torno delle terre e dei mari – perché esse
Certo, queste regioni sono dotate di «per- sembrano «eterne» e in grado di sfidare i
sonalità» più o meno spiccate. In certi secoli. Questo genere di discorso non de-
casi, la celebrazione dell’identità regio- riva affatto dalla razionalità, né a mag-
nale si avvicina al discorso sulla nazio- gior ragione dalla scienza, quando pre-
ne e le idee separatiste conquistano una tende di fondare un giudizio su un pre-
parte della popolazione, tanto più facil- teso rapporto diretto di casualità fra as-
mente a causa della maggiore libertà di siomi generali e una situazione partico-
espressione. lare in cui si affrontano dei poteri nel
Questo tipo di Stato, lo Stato nazionale, quadro di una complessa evoluzione sto-
compimento di una lunga storia, non è rica. Tuttavia, tali discorsi sedicenti
forse così irreversibile come lo si credeva «scientifici», come pure le tesi storiche
qualche tempo fa. Perché si possa vera- grossolanamente articolate, non sono da
mente parlare di Stato nazionale occorre prendere alla leggera, perché hanno un
che una grande parte della popolazione potere di mobilitazione considerevole.
si senta effettivamente toccata dall’idea La sola maniera scientifica di affrontare
di nazione, della sua unità e della sua qualsiasi problema geopolitico è di porre
indipendenza, e la consideri il quadro subito in chiaro, come principio fonda-
298 fondamentale della vita politica. Tra mentale, che esso è espresso da rappre-
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sentazioni divergenti, contraddittorie e coloro che sono all’opposizione (perlo-


più o meno antagoniste. meno quella del momento) che, senza
Bisogna anche tener conto del fatto che per altro accedere alle tesi dell’avversario
ciascuna di queste rappresentazioni non straniero, tengono a rimarcare la pro-
è unicamente fondata su dati spaziali e pria diversità rispetto al regime al potere.
sulla situazione presente. Ciascuna si ri- L’analisi «oggettiva» di osservatori stra-
ferisce alle situazioni e ai conflitti prece- nieri non implica che essi siano necessa-
denti, che rimontano più o meno indie- riamente neutrali. Essi sono particolar-
tro nel tempo. Queste memorie selettive mente sollecitati, e bisogna tener conto
sono evidentemente cariche di giudizi di di certe relazioni sentimentali, delle affi-
valore. Ciascuna si fonda sulla sua ver- nità ideologiche e delle somiglianze che
sione della storia, su antichi tracciati di possono esistere tra problemi di Stati di-
frontiera, su configurazioni spaziali di versi.
cui si conserva o meno la memoria, se- Certo, bisogna cercare di rendere conto
condo le necessità della causa. È il pro- nel miglior modo possibile della comples-
blema dei «diritti storici» che si riferisco- sità delle interazioni tra le molteplici
no a tale o talaltra carta o a tale o talal- rappresentazioni geopolitiche più o me-
tra descrizione di geografia storica. Una no soggettive e di taglia variabile, dalla
certa rappresentazione, ad esempio, ri- locale alla planetaria. Ma non si può
posa sui «tempi lunghi» per fondare i concepire la geopolitica come approccio
suoi diritti su un lontano passato. Al scientifico se non si pone come principio
contrario, i suoi avversari giocheranno i fondamentale che si tratta di analizzare
«tempi brevi» se sono loro più favorevoli. delle rivalità territoriali fra differenti tipi
Tale rappresentazione «salta» tutto un di poteri, essendo ogni territorio disputa-
periodo del passato, quello che invece to sia una posta in gioco in quanto tale,
valorizza il discorso avverso. Rari sono i per ragioni strategiche, economiche o
ragionamenti geopolitici che non fanno simboliche, sia solamente un terreno su
alcun riferimento alla storia e in cui gli cui si affrontano influenze rivali.
argomenti appaiono come unicamente Principio corollario: poiché si tratta di
spaziali. È dunque tanto più necessario analizzare delle rivalità tra un certo nu-
esaminare le ragioni storiche che indu- mero di forze, le rappresentazioni che
cono gli autori di certe rappresentazioni ciascuna di esse dà di se stessa e della si-
a tacere o a sottolineare determinati pe- tuazione sono parziali, faziose e antago-
riodi. niste, così come le loro strategie sono di-
Occorre infine sottolineare che, come i vergenti o antagoniste. Ma occorre cer-
discorsi, così le rappresentazioni geopoli- care di renderne conto in modo oggetti-
tiche non appartengono inizialmente a vo, se non imparziale.
uno Stato o a un popolo, ma a personag- Come si è potuto parlare di scienza poli-
gi o a piccoli gruppi che le hanno for- tica a partire dall’epoca in cui una plu-
mulate o inventate. Anche se in seguito ralità di attori, di movimenti, di partiti
esse sono largamente propagate e adot- concorrenti è stata presa in considera-
tate dalla grande maggioranza di una zione con l’intenzione di spiegare obiet-
nazione, esse sono anzitutto legate a uo- tivamente le loro rivalità, la geopolitica
mini politici (o a loro consiglieri), ma può essere considerata come metodo
anche ad intellettuali – spesso geografi o scientifico («scienza» sarebbe ancora pre-
storici – che esprimono, oltre agli interes- suntuoso in un campo così carico di
si dello Stato o del gruppo intellettuale contraddizioni) dal momento in cui
che servono, la loro maniera personale l’una e l’altra tesi rivale sono presentate
di vedere le cose. in buona fede e si cerca di comprenderle
Ci sono anche i discorsi dei rivali o di entrambe in profondità. 299
CHE COS’E LA GEOPOLITICA (IV)

La ragion d’essere di un simile approccio ne precisa di ciascuno di questi dati. Co-


non è solamente un desiderio di obietti- sì, la rivendicazione o la difesa delle
vità, è anche l’efficacia. È un modo di «frontiere naturali», tesi geopolitica clas-
capire o di meglio intendere ciò che ac- sica, si fonda sulla presentazione delle
cade e forse ciò che può accadere. Se è forme del rilievo; ma ciascuna delle for-
già intellettualmente gratificante osser- ze in campo sceglie come linea legittima,
vare il normale svolgimento delle rivalità fra i tracciati dei corsi d’acqua e gli
politiche sulla carta elettorale di uno spartiacque, quello che è posto più
Stato, di una grande città o di una re- «avanti», in modo da estendere il proprio
gione, diventa assolutamente necessario territorio.
essere in grado di analizzare degli scon- Lo studio delle differenti rappresentazio-
tri i cui effetti sono molto più gravi e in ni e dei diversi argomenti geopolitici de-
cui le poste in gioco sono molto più im- ve prendere in considerazione carte at-
portanti, sia per agevolare una soluzio- tuali e carte storiche che rappresentino,
ne di compromesso, sia per contribuire per una stessa porzione di spazio terre-
alla vittoria della propria causa. Ma per- stre, la ripartizione di queste diverse ca-
ché l’approccio geopolitico funzioni, oc- tegorie di fenomeni. Presa in considera-
corre un metodo di analisi. zione attenta e critica, giacché queste
carte hanno origini e significati politici.
Inoltre, in materia di geopolitica, l’uso
Intersezioni di livelli spaziali delle carte è oggetto di trucchi che sfug-
e differenti livelli di analisi spaziale gono ai non iniziati: ciascuna delle rap-
presentazioni geopolitiche che si con-
Per capire in che cosa i metodi e i ragio- frontano per il controllo dello stesso terri-
namenti geografici sono indispensabili a torio fonda i suoi argomenti sulla carta
qualsiasi analisi geopolitica, bisogna sot- che meglio le conviene, mentre la tesi ri-
tolineare che, contrariamente a un’opi- vale sceglie, senza dirlo, un’altra carta
nione assai diffusa, i fenomeni detti fisi- che rappresenta altri fenomeni e che pa-
ci non sono che una parte delle moltepli- re confortare le sue rivendicazioni.
ci categorie di fenomeni presi in consi- Queste tattiche cartografiche contraddit-
derazione dalla geografia. Certo, ciascu- torie sono rese possibili dal fatto – gene-
na di queste categorie è oggetto di una ralmente disconosciuto – che ciascuno
scienza particolare (come la geologia o dei fenomeni che isoliamo nel pensiero
la demografia). Quanto alla geografia, ha la sua particolare configurazione
essa tiene conto delle raffigurazioni spa- spaziale su una stessa porzione di terri-
ziali di tutti questi fenomeni. torio. Così la maggior parte dei differenti
Ogni fenomeno cartografabile deriva insiemi spaziali che si possono tracciare
dalla geografia, che si tratti di dati geo- su una stessa carta (o su dei calchi) per
logici e della localizzazione di giaci- rappresentare le diverse caratteristiche
menti petroliferi, del tracciato dei corsi di uno stesso territorio (risorse geologi-
d’acqua e dei rilievi, ma anche della ri- che, forme del rilievo, insiemi di vegeta-
partizione della popolazione, di una de- zione, distribuzione della popolazione,
terminata opinione politica, o della lo- ripartizione delle lingue, delle religioni
calizzazione delle attività economiche, o eccetera) ha dei limiti che non coincido-
delle frontiere in questa o quell’epoca ec- no con quelli di altri insiemi spaziali.
cetera. Ora, le differenti tesi geopolitiche Questi insiemi spaziali formano una se-
che si affrontano utilizzano ciascuna rie di intersezioni.
tale o talaltro dato geografico per prova- Ciò riveste una grande importanza in
re il loro buon diritto, ed è dunque utile materia di ragionamenti geopolitici, so-
300 avere una visione di insieme e una visio- prattutto quando si tratta di frontiere. La
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maggior parte delle frontiere traversano ghi contorni, difficilmente definibili, ma


le intersezioni che formano i limiti dei carichi di valori particolarmente forti.
diversi insiemi spaziali. Ne sono risultati Ora, se la posta in gioco più immediata
gravi conflitti geopolitici. Basti citare del conflitto, il territorio del Kuwait, è
quello tra Francia e Germania, provoca- dell’ordine delle centinaia di kilometri, a
to in particolare dalla questione dell’Al- medio termine la posta in gioco più va-
sazia-Lorena, cioè dalla non coinciden- sta è l’insieme dei giacimenti petroliferi
za del tracciato attuale della frontiera del Golfo arabo-persico, che si estende
franco-tedesca con il limite verso ovest per un migliaio di kilometri circa.
delle lingue germaniche. E il fatto che la Per vederci più chiaro, il metodo è di clas-
frontiera Iran-Iraq, di antica data, non sificare per ordine di grandezza i molte-
coincida con l’estensione delle lingue plici insiemi di qualsiasi taglia che biso-
arabe verso est, né con l’estensione della gna prendere in considerazione – che
religione islamica sciita verso ovest, è siano geologici o religiosi – e di rappre-
una delle cause della guerra del 1980- sentare questi diversi ordini (dal locale al
’88 e può esserlo anche di un futuro planetario) come una serie di piani so-
conflitto fra questi due Stati. Ecco perché vrapposti, con per ciascuno di essi la car-
bisogna essere molto attenti a queste in- ta che mostri le intersezioni degli insiemi
tersezioni di insiemi. di dimensioni simili cartografati alla stes-
L’analisi delle intersezioni degli insiem- sa scala. È combinando i dati che ap-
mi è molto difficile quando tali insiemi paiono su ciascuno dei piani di un tale
spaziali appartengono a ordini di gran- schema, che alcuni definiscono «diatopi-
dezza molto differenti. Conviene allora co» o «multiscalare», che si potrà condurre
per comodità chiamare insiemi del pri- il ragionamento ai diversi livelli di anali-
mo ordine quelli che si misurano in de- si spaziale. Un tale approccio costituisce,
cine di migliaia di kilometri; del secondo con lo studio delle intersezioni degli insie-
ordine, quelli che si misurano in centi- mi, la forma più operativa, più strategica
naia di kilometri, e così via fino alle de- del ragionamento sui territori, cioè il ra-
cine di kilometri, ai kilometri eccetera. gionamento geografico nella sua defini-
Importa notare che nella maggior parte zione epistemologica più efficace.
dei casi, a eccezione dei deserti, più que- Così si possono avere rappresentazioni
sti insiemi sono grandi, più la loro popo- più complete e più oggettive di quelle
lazione è numerosa, e più essi sonno con- delle parti in causa. In effetti la geopoli-
cepiti, formati, a un forte grado di astra- tica, in quanto approccio scientifico,
zione; è particolarmente il caso dell’insie- non si limita all’esame delle rappresen-
me planetario definito Terzo mondo, che tazioni contraddittorie. Essa deve sfor-
conta più di 4 miliardi di individui. zarsi di costruire una rappresentazione
Non è facile articolare scientificamente più globale e molto più obiettiva delle si-
una rappresentazione formata a un for- tuazioni, per proporre soluzioni agli
te grado di astrazione, e un insieme di scontri in atto ma anche per cercare di
dimensioni ben minori è perciò molto prevedere gli scenari futuri.
più concreto. Le rappresentazioni geopo-
litiche che mescolano tutti questi insiemi
in modo più o meno vago. Così, durante Scenari geopolitici e diversi
le polemiche suscitate dalla guerra del tempi della Storia
Golfo, la causa dell’Iraq è stata spesso
presentata, a torto o a ragione, come Nell’evoluzione delle situazioni geopoliti-
quella del Terzo mondo vittima dell’at- che che occorre distinguere tempi lunghi
tacco occidentale: siamo al livello di in- e tempi brevi, riprendendo e precisando
siemi di dimensioni planetarie, dai va- l’approccio di Fernand Braudel. Alla stre- 301
CHE COS’E LA GEOPOLITICA (IV)

gua dei diversi piani sovrapposti secondo pensare che il mondo entri progressiva-
gli ordini di grandezza dell’analisi spa- mente nell’èra della geopolitica. E si trat-
ziale, è possibile differenziare le catego- ta di fenomeni geopolitici sempre più
rie dei fenomeni geologici, demografici, complessi e interdipendenti. La scompar-
economici eccetera, in funzione delle du- sa dell’Unione Sovietica come superpo-
rate e dei ritmi temporali alquanto diffe- tenza non significa la fine del confronto
renti secondo i quali essi evolvono. Essi fra grandi potenze: di fonte agli Stati
si distinguono nella lunga durata, si ac- Uniti si parano oggi il Giappone e la
cavallano e interferiscono, ma devono Germania. Le lotte per l’indipendenza,
essere tutti presi in considerazione nei dopo essersi concentrate nei paesi africa-
tempi brevi più vicini al presente. Impor- ni e asiatici alla metà del XX secolo, in-
ta poi distinguere con maggior precisio- teressano nuovamente un gran numero
ne di Fernand Braudel la categoria dei di nazioni europee. Sicché l’approccio
tempi brevi, e distinguere ciò che si mi- geopolitico è sempre più necessario a tut-
sura in mesi da ciò che si misura in ti i cittadini.
giorni e anche da ciò che si svolge Da qualche anno, un certo numero di
nell’arco delle ore, giacché i tempi bre- associazioni simpatizzanti per le cause
vissimi possono avere una notevole im- umanitarie da esse difese, hanno assun-
portanza nello svolgimento dei conflitti to come slogan l’espressione «senza fron-
attuali. I tempi lunghi sono misurati in tiere». La prima è stata Médecins sans
anni o decenni; quanto ai tempi lun- frontières, che svolge un ruolo notevole
ghissimi, si contano in secoli. in tante tragedie. Da allora, lo slogan
Così, nelle rappresentazioni geopolitiche «senza frontiere» è di moda. Checché se
dei popoli dell’Asia sud-orientale, in par- ne dica, le frontiere esistono e, se esse
ticolare dei vietnamiti, ma oggi anche tendono a impallidire in Europa occi-
degli indonesiani, un movimento ab- dentale, il diritto dei popoli a disporre di
bozzato già più di duemila anni fa è se stessi le moltiplica dolorosamente in
una delle maggiori preoccupazioni: la tutto l’Est europeo. Gli animatori della
spinta secolare degli Han dal Nord della maggior parte di questi movimenti «sen-
Cina verso quello che si può chiamare il za frontiere» sanno bene che le frontiere
Mediterraneo asiatico. esistono, visto che cercano di superarle
per fare il loro lavoro. Ora, la funzione
del ragionamento geopolitico è anche
Geopolitica e cittadini quella di un ponte che permetta di supe-
rare l’ostacolo. Facendo capire quali so-
Lo sviluppo della libertà di stampa e del- no le idee e gli antagonismi da una par-
la libertà di espressione in un sempre te e dall’altra delle frontiere, la geopoliti-
maggior numero di paesi provoca la ca aiuta a scavalcarle e, forse, a contri-
moltiplicazione delle rivendicazioni geo- buire a formare una disposizione d’ani-
politiche di dimensione locale, regionale mo che aiuti a cercare la soluzione pa-
e nazionale. cifica di alcuni conflitti.
Contrariamente a coloro che proclama- (4 – Fine)
no che il mondo si degeopoliticizza (sic)
perché la guerra fredda è finita, si può (traduzione di Tancredi Rossi)

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