(supp.),
A. et al.:
:nale ltal.
oag.352et
al.:Ya-
'mia nel-
letermo,fedicina
58, sett.
.
Sport
passlve
Ied., 18,
iabilita. 1000.
herapr..
MAGNETOTERAPIA
- -i'.."
..'
. ,;'
r"l'
..:*..
La ma gneto te rap ia utilizza 9-!4q {gttf o n agn e tiche di bassissima freqrenza (Tab.4.I). Le bande
. rrtertmento sono llF.L-F (Extremely Low Fredr
rprency) e, in alcunl asi,l'(JLF ([Jltra Low Frequency).
riabili nel tempo, mono-direzionali, a bassa intensit, definiti: CEMP (Campi Elettromagnerici
Pulsati) o PEMFs (Pulsed Electro Magnetic
Fields).
I segnali elettrici impiegati per la generazione
del campo magnetico sono vari: i pi sperimentati sono il segnale elettrico di forma rettangolare e
il segnale semisinusoidale.
PENETRANZA
rnedico.
GENERATORI DI CAMPI
ETETTROMAGN ETICI PU LSATI
__ -__,
I. strutture profonde dellorganismo; in_I fuli -qllondaelettromagr,rctica !a pna penetrinI g4_tanto maggiore quanto pi bassa la sua fret.r-tt.
| 9or1
-i'
l
3Hz+3kHz
-,nn_ +
c
fl_r1
,!i
trascurabilg.
tig. 4.1
-;$!
gnetiche.
57
TERAPIA FIS|CA
EFFETTI
Nuove TrcNoLoclr
rN
MrorcrNa Rlqsrurarrva
MAGNETO-MECCANICI
E MAGNETO-ELETTRICI
riali.
. -$ue9to il principio
A SCOPO TERAPEUTICO
Mlcunorrnnpn 4
lA.l
an-
;----=---r11"lt--l
tee
n+
. +,aL. +
ale,
ite-
+ *.-
mentali.
+ *^** .* **)t.
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1.2 A"
bmi
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Tro
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Fs'
EF
ril
r,ili-
-0
fr,e-
m.'
ptenliols)
una correntepolarizzata con il catodo posto distalmente si ottenuta una rigenerazione dell'arto amputato (Harrington, 197 3). Risultati analoghi sono stati ottenuti mediante l'impiego di campi magnetici (Chiambrera, 1979).
Uessere umano biologicamente molto lontano dagli animali ttilizzati in questi esperimenti.
Tuttavia, studi eseguiti sul tessuto osseo umano
(Hinsenkamp, i980) hanno evidenziato come il
potenziale elettrico di una frattura subisca importantivarrazioni durante la fase riparativa: tutte le
aree attive, cio in rigenerazione, risultano elettronegative rispetto a quelle quiescenti. In particolare, nella sede della frattura ossea, il potenziale negativo 4-5 volte pi elevato del massimo potenziale negativo dell'osso integro sottoposto a carico. Il potenziale si riduce poi progressivamente
ne elettromagnetica esterna.
TERAPIA FISICA
Nuovr TrcNoLocrr
rN
MrolcrNn Rlagllmlvr
tili"
Fig. 4.3
i-
380 ps
ri
di72Hz.
Bassett in realt ne ha concepiti altri (per es.: simil-quadrato di durata pari a 20-50 microsecondi e pulsato a 15 Hz);tuttavia, il primo di 72 Hz
stato quello che ha incontrato il maggio successo,
specie in campo ortopedico.
In commercio si trovano apparecchiature che
generano segnali simili: citiamo quello con tempo attivo di 70 microsecondi a 72 H2 oppure
quello con tempo attivo di 300 microsecondi e
frequenzato a 75 Hz Non siamo i grado di affermare quale sia il migliore; certamente molti segnali vengono spacciati come identici a quello
originale di Bassett senza esserlo affatto. Tuttavia, il segnale originale di Bassett si basa sulla ricerca e I'esperienza riportata in oltre 4000 pubblicazioni e ha ottenuto il placet dell'FDA degli
Stati Uniti per il trattamento delle pseudoartrosi nel 1979; per questo risulta difficile un paragone con altri segnali meno supportati da evidenze scientifiche.
Attualmente, il segnale rettangolare quello pi
_.::"".T"T "1'yr".jagli
tl
tl
tr
10ms
MloNrrorrRnpn 4
:rmpo
:misiiore a
ril
lise-
Purtroppo, nella maggior parte degli apparecchi in commercio non vi la possibilit di scegliere tra una forma di segnale rettangolare o semisinusoidale.
lHze
FREAUENZA
ire un
pazio.
Tlente
@nno
enaleesici-trofici.
osteosia la
NIENSITA
ln Fisica,l'intensit del campo magnetico si min Tesla (T). I T corrisponde all'intensit del
po magnetico terrestre al Polo Nord.
In Fisioterapia _p-i*qsatp tl_G-auss (Q) ove, I G
ermi-
i[ "p.r'. olrlare
0,01 T.
; spe-
de-
loneo
qrr:li
I'esposizione di un organo a 50 +100 Hz per diverse ore richiede un duty cycle compreso tra 30 e
400/o. Se si vuole ttrlizzare un DC maggiore, necessario frazionare il trattamento in tempi di duetre ore ciascuno.
effetti intermedi,
nfatti
TEMPO DI TRATTAMENTO
Il tempo di trattamento varia molto in funzione della patologia; per esempio, patologie ortopediche classiche, come la pseudoartrosi o l'osteone-
20 G.
cYclE (Dc)
lrypresenta il tempo attivo complessivo del sernegnetico, cio la somma deit-on rappor-
al50o/o,
*!1__
TERAPIA FISICA
Fig. 4.5
Nuovr TrcNoLoolr
rN MrorcrN,q RnarLrnrvn
Il campo magnetico appare piuttosto omogeneo e decresce d'intensit dal centro della struttura verso gli estremi del solenoide; non risente molto d'eventuali errori di posizionamento dello strumento o del paziente.
Solenoide a tunnel. - ipdicato usare il solenoide a tunnel quando si voglia trattare globalmente
.--_ a
urra regione corporea che non presenti lesioni ben
lcalizzate. Trova applicazione dunque in patologie
pifr rei d i rez i o ni sp azi ali p re ferenziali, gu?_llg so poloslJratture,complesse e ramificate di bacino o
tlditretti osiei, rachialgie, edemi diffirsi, ecc.
La dimensione del tunnel influenza molto I'intensit del campo magnetico.
In generale, a parit d'awolgimenti, tanto maggiore il diametr della bobina, tanto minore la
densit d'energia del campo.
'A
titolo esemplificativo, in una bobina di 60 cm
il campo magnetico e il campo elettrico indotto sono ben definiti, il corretto posizionamento del solenoide o dei
solenoidi il momento fondamentale della magnetoterapia. Infatti, essendo in gioco intensit
molto basse di correnti indotte, dell'ordine dei
mV molto facile vanificare un trattamento con
errori di metodologia.
La magnetoterapia si pu applicare con un solo solenoide o con una coppia di solenoidi.
di diametro, a un'intensit a "contatto" della superficie del solenoide di 100 gauss, corrisponde al
centro del solenoide un'intensit di campo di 40
gauss.
I B, 230
tr
A) lunnel 0 cm
lro, 40 G; B) Tunnel 30 cm
62
MAGNETo9IT 4
sto omoge-
e
e
il solenoi-
tbalmffi
tiioiiien
n patologie
lrrali osteoli bacino o
frrsi, ecc.
adi60cm
^
della suisponde al
npo di -tO
ametro, a
rrisponde
lausS
ru-
le I8.2-]ct
'
40G
tO7,5
Sio
rettongolore
(*).
toDAr.tTA
sottr{otDE
47,5
750
A DUE SOLENOIDI
CONTRAPPOSTI
METODICA
cn
Hz
t5
5
snrn
U
BF;
u m 3E V ft
Fig. 4.8
l3
TERAPIA FISICA
Nuovr TrcNorocrr
rN MEDtctNA RrmrutAtva
piU ti_i_
tata e l'intensit decresce rapidamente
in funzio_
ne della distanzatra i solenoidi.
eueste piccole bo_
bine possono esser utiljzzatei., .i-po
iorrlur.rru_
to fino a una distanza massima di iS cm
tra loro
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
te concetto:
Le frequenze molto basse (0_50
Hz) hanno so_
prattutto un effetto trofico; le frequenze
tra i
Hz
600
Tob'
4'lff
a,,
'r,noiui.
il,n'urozione
lloDAt|T 2 SOttr{otDlao}rTRApposTrCI
,5
f-'--
DtsTANzA TRA
Lrj_j-_. 7 i
t!-:r0 l
lrtt*|*:;ri;T;;-a*r**r*;-
Frequenzo
r,,q,,i,;
','i,
n,r2,
50, 0
i-Iob' 4'lv
rEioBrlffi
p,, r,
rr
-;-
zo-
--
lZH,
3y:l{!liT:llt*y-
----0DAUTn0rNoru(or,rRApposTrttf;*--
l_
I
D$'t$T DtPtc(o
(ct
,r t .\\v
lv,
Frequenzo3ooHz
%
Iob' 4'v
-a
l,5cm,
ollo frequenzo di
/50
-*____---
i*,_1%
rtl
DISTANZA
^t"t.,
TRA
Lt BoBI{E
-l
Hz (inensitd /5%), in
(on)
JN
65
i"1+u
30t25
ru25ZZ;8
DfNStT e.
DI rPICCO
r\w {G}
rtl,
_ **_:::..^
Frequenzo
*Le
misure s0n0
foe
/50
-***:**
64
Hz
__***
ouf /0
vA;
30w
i
l
MacNrrorempn 4
clinici efr
afferma-
i trofici e
i di molti
rarametri
Oltre 750 H4 l'effetto termico non pi trascurabile e la biostimolazione magnetica "pura" cessa di essere tale.
effetto
rell'ambi-
Lto
r fare
im-
iI seguen-
A$EOPOROSI
.anno so-
ri6O0Hz
dwuo
fl.
0 e
TU
-nfi
hhgicidelle
I
I
r e l'
or ganizzazione schele-
Noi raccomandiamo di usare-59-Hz nelle forme a pi gave carenza di massa osl; si consiglia
un programma di 50 e 100 Hz alternati nelle situaiionli ove la -uffin
sia grav-emente
compromessa e ove si voglia anche dare una risposta alla componente dolorosa della malattia.
-*D ssivazio ni Spef imf tali' p is onali abb ia mo potuto costatare come I'alta intensit del campo sia sempre da favorire nel trattamento delI'osteoporosi. Consigliamo di usare dunque sempre il 100o/o dell'intensit (gauss) erogabile dalla
strumefr[aiife rI $neratore=deve esser in grado
di fornire almeno 80-100 gauss, rilevabili a contatto del solenoide o 40-50 gauss aI centro del medesimo.
Nell'osteoporosi sistemica
preferibile l'utiliz-
=-.+*
zo ot
un tunnet ol bU cm dl cllametro, che consentf4_S-1"__H_1 gn gampo l'total bgdy" (Fig.4,9).
Per form e d' o steoporo s i lo cizzate, per esemp
'
io
un arto, consigliamo l'uso del tunnel di 30 cm
EFFETTO TERAPEUTI(O
Fig. 4.9
i,:?lT!tqgsse!
1 Drle solo dopo almeno 12_lg
mesi.
li.,io";;
RITARDO DI CONSOLIDAZIONE
PS E
UDoARTRosI
pu
i" lurt.,rti di quatsia_
""r51.1i9
II si.l|?itTdo
et, affetti da esiti
di fratture s."_p"rr".
che la contaminaz
a"_
i;l:iff
duzione, ecc.
i normali fenome_
ni di riassorbimento dei framme",l,
a.if".Afin
--::r- - - --.
c-azione e d_ela calcificaziont -'1
quello ormai classico
, ,ll r.gn1l"greconsigliato
ortopediche : di fo rma rettangola _
:^.r^r.jil:1"
I'Universit di Bol<
Da tale
$ltesu"r"posra
l".t:tt
z-J
mesl.
Uso di un solenoide a tunnel. _
Il tunnel in_
dicato qualora non sia possibile
individuare una
frattura a forma lineare e qualora
rri ,iurro piu h_
nee di frattura, spesso ad adamen,";;i;;;;
o angolare tra loro; le fratture
di bu.fu coirpler_
se, a piir rami, ne sono
un classico .r._oio. f,m_
ore, per
Jiii"r,.."
I
I
lasse{..a}esto.segnale hu ri."rrrrto
convalidazione
in occasione del .oru"grro _orr_
diale della "Bioelectromagnetics
Societil tenuto_
si a Bologna nel giugno 1997
epu,.o.irrua
dul_
ne
[lfl,i;1,3;!#,1ffi :TX,;l'#iilil:tlililli;Ji1',[',J:]
t. --
LE -N-
MloNrrorenanx 4
scafuiego del-
irtopedia
el marzo
llglge
na valu-
[-&&'i-
attura o
con due
ento dei
imanteLsSe tra-
'dmiE
Data la
etti corr,
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'Lf- d"lrn-ibileL
oenutab{h
asit in
Il temsei or-
t FErk
mSf,.
Dre"
[U
l n-
lfe
'
mmNl
[l-
;nmdb
qfl.
o.lfu
nibile.
ossei.
osrEoNEcRosl
Tra tutte le osteonecrosi, descriveremo in dettaglio la necrosi dell'epifisi prossimale del femore,
perch rappresenta I'evenienza pi frequente e pi
im'alidante.
Molte necrosi epifisarie del femore sono di nafura post-traumatica e il loro insorgere dopo un
ftmpo medio-breve dall'evento fratturativo prewdibile in relazione alla dinamica dell'incidente.
Di questa natura sono le necrosi secondarie a grari franure del bacino con la lussazione della testa
&morale, ove la lesione da "strappo" dei rami terninali dell'arteria circonflessa mediale causa dani certi di tipo ischemico all'epifisi.
A fronte di queste necrosi epifisarie del femore
causa nota, si deve rilevare come la maggior
perte dei casi che ci troviamo a trattare non ha
rm crusa definita e sono dunque definite idiopaGli individui pi colpiti sono maschi giovai. Questi pazienti, talvolta dopo un'attiviintensa,
Ssica
ma piir spesso in situazioni di viguotidiana, lamentano improwisamente un do"ll'"t.u che peggiora con il carico e la deam-
Sadiazione.
- Forniamo di seguito una stadiadella malattia, basata sui cinque gradi di Fi-
ml.
1'or
rerosi
@li
E REIMPIANTI
e/o
geodi.
TERAPIA FISICA
RAsrLmrrva
-,
_1
tig. 4.1 |
Fig. 4.1 2
n0r0.
fv{461s161sRAHA
in pacchetti e in rapida
i condrociti rispondono .o, on urrmento delle mitosi ed entrano in fase replicatir-a
successione,
ai concorde
lqcehlgEq
anto. In ge, stato inc, tanto pi
ro stati utisavi perdi)ressamenruo assicurente attec(Kenned1.,
Nel trat-
il
segnale
'Jtzzare
co-
noidi con-
(Leuci, 2000); in artrosi polidistrettuali (Galimberti, 2000). I risultati sono interessanti e induco_
no a ritenere che questa serie di frequenze arric_
chisca la variet di segnali elettro magnetici utilizzati in precedenza nelle patologie delle strutture
osteo-articolari.
Trattamento con campi magnetici. - eualora
I'artrosi coinvolga solo la componente cartilaginea
consigliabile utilizzare un segnale rettangolare,
di bassissima frequenza (inferiore a30Hz) e in fasi sequenziali (per es.: 5-IO-IZ Hz); questo segna_
le, noto come PST, appare molto specifico pr la
cartilagine.
fiIROSI
Essilrto osseo.
Bassett, tuttavia, nel celebre capitolo:
bfoo,
"ffitti
del-
sui tessuti scheletrici" del L9TI, faceva osrmare come i meccanismi di omeostasi del tessu-
bcartilagineo dovevano esser assai simili a queltessuto osseo, in quanto il collagene, la strutffir da cui originano i segnali piezoelettrici, ben
to nella cartilagine. Infatti, il collage-
f,dd
gauss.
ULCERE
e fronte di una presenza di circa tl 20o/o nell'ospcrtecipa alla compos izione della cartilagine
oltre il 50olo del peso secco.
DA DECUBITO
lffi
ilmM.
ta bianco alla digitopressione della cute e che precede I'ulcerazione della cute), non necessitano di
6{'qli anni '90 sono stati fatti molti studi per infuere i segnali pi idonei alla stimolazione
crrtilagine. Gli studi in vitro hanno indicato
i r--ondrociti siano molto sensibili ad alcune
di trequenze elettromagnetiche della banda
della ELF, specie tra 5 Hz e 30 Hz.A que-
i-*-"'*"-69
.i:
.4
TERAPIA FlslcA
Nuovr TrcNoroqr
rN
MrorcrNe RnarLrarvr
il
s e
gn
ale ret
an
di72Hz.Un altro
:"j'9' * :
2000).
- I CEMP
" "-l1l
PARALISI PERIFERICHE
t:.
questi pazienti.
mente si ritenga.
'
sa ben
tutto chiare;
za
staura.
Le cause non sono del
goIa
re.
70
mnotrroyll
r, meglio
le a
tunnel,
idale.
tamento di
uccessione.
r un'azione
lzun'azioLe
analgesi-
: "puro" di
Lintensit
rmento, in
L
di quatin due
urdano al-
ro,per 2-3
iniziale,
fallimenti
ettative di
mitante.
Tiattamento con campi magnetici.
in at-
di faci-
sett e ret-
trequena Bassett,
Fco per
il
ulsi, mo-
:,
nali prostanzial-
rigene-
:,
di bas-
solo solenoide.
99;Walozman,
r'LILF"
itati socia a un
rlla freerimenbifasico
t{
Limpiego
tzati con
archetti,
sinusoi-
:rimento,
dei campi magnetici ha fornito nella pratica clinica validi risultati, tali da consigliarne sempre l'uso
come terapia complementare da eseguirsi dopo un
)87) sono
la lesione neryosa.
ate
-a
Fig. 4.13
loo; B) Irottomento
con
Paralisi periferica di arto superiore e inferio- Le lesioni che pi traggono giovamento dalla terapia con i campi magnetici sono le lesioni
tronculari dei nervi mediano, ulnare, radiale, sciatico popliteo esterno e interno. In questi casi si
pu applicare e orientare con precisione la coppia di solenoidi (Fig.4.13 A e B).
re.
DOLORE
'-:71
TERAPIA FISICA
Nuovr TrcNoLoorr
rN
MrorcrNl RngrLmrvr
modulate a 200 + 300 Hz, qualora si vogli ottenere un buon effetto analgesico, pur coniervando
ancora buona parte delle caraftristiche trofiche
a.Iq.
giorni.
l0_ 14
Fig. 4.l 4
!2*
.
,-^_
^r ^. !LrvtfE\nA
.. vrvr
tcolare, specie
rn alterazioni
nsiglia di uti_
points (Tp), i
intensit
1,5 cm di
-ontrappo_
'rgenza del
rnpo. i ri_
due mesi
mafismo"
'-
presen_
i,I'l,
Il trattamentolocale
fuso.
rrradiazio-
puo
Ji;iiX,X
.l'emergen-
;;
; ;;
rorro .orr_
catenati e agiscono unicame"nte
,.gio""
,or_
tostante alla bobina. Le
".Uu
frequenz"
.o"ri*iu*
ro_
no:,650-700_750 Hz, da
eseglirsi p"r1.-"rru __u
ti, due volte al d. Il trattamento
deve esser pro_
tratto per I5_20 eiorni
li
remissio-
iJ
" " di due" i:"_',:fi
trattamento
distinti Tp Ricordiarno che
in
questa modalit i campi
magnetici ,ro.r
700-750 Hz
intensit di
rrni
applicata direttamer
ti,,u,
:raftamento.
magnetote_
dere esser
trorru_
plaf"gi" ffig.
amento deve
re yolte al d,
gemino.
*d;;;i.i
100-2s0_300
rssa
CONTROINDICAZIONI
A fronte di una campagna
allarmistica condot_
ultimi vent,anni u"""i
fW.rfrli".r, rsSZl
sugli effetti inquinanri a.i
.umpi m"g".ii.i, r" f",_
erarura non ha confermato
l,.iirt.rrZu ai
ri fenomeni di tossicit d.i
".futurr_
,r"i
confronti deil,uomo (Tenford,
ibiJ. iiga"ptts
---
ta negli
.;;i;"ili.t
i,"
i"r.
f_*.
rensi-tGbitlji,oni;.";;;itii;;if
r'
{Ylfr -
liq:
4: | 5
I'immediate vicinanze di
elettrodotti, vedi NRPB
1992).
J generatori di magnetoterapia
di uso medicale
,.
djffi cifient". r.rp"ru-io i roo
gauss llon*,. a.f
sptenoide e I'intensii giu
i;"".,,
piuticamen.uff"
so-l0Otma-rAismnz^.
Prr()locn
tlrTH{S|I
DUTY
Gcuss
&reoporosi
(I(I.T
o/o
40+50
Itatortrosi
30
DURATA
orc/die
0,5+l
72
+8
flr':orecrosi
ILif
72
50+80
72
40+50
6+12
Pdn
&frosi
<30
&rc&obilo
50
fhArom
,btr-Fferidre
hnirorono
5*
E:csredde
50
30
+72
40+50
100
50
200-250-300
30
30
4+12
3+
i
20+30
73
20:
30
0,5:
4r
A FISICA
icazione assoluta.
Come controin_
oiltie
aftrye, s.pe,
,"g.rui. a.t
tromagnetico non in grado di agire
selettiva_
sulla componente ossea anaohca (osteo_
3."1:
blasti). Ne pu derivare un'accentuaziione
del diltetto metabolico di base.
Controindic azioni relative. _ Sono stati
segna_
lati fenomeni di intolleranza genericaullu
terupi,
con campi magnetici, quali: sonnolenza,
irrequie_
tezza, insonnia e nausea. Nella nostra
esperienza
questi fenomeni sono molto rari
e comun{ue di ti_
pologia assai varia. Sono stati osservati
,o'*u,,rl,_
to nel trattamento del ra.chide cervicale;;;
qr._
si coruigl ia di evitare,ruuun
ii
pro_
ll"_
9l:1r".,
tungat
con CEMp, intendendo come tali,
esposi_
zioni superiori ai trenta minuti contin,latirri.
MnoNnorrupn
n quanto
n anoma-
re del di-
irrequieperienza
que d
ti-
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