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ene evita-
LASER ELIO-NEON
er evitare
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155
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TERAPIA FlslcA
Nuovr TrcNoLocrr
rN
MrorqNa RAerLrar'a
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
DEL LASER
HrNe
l5
I tender poinfs che caratt erizzano questa malattia sono zone ove vi una condizioire di ipossia
relativa che causa l'accumulo di cataboliti acidi,
responsabili del dolore (yunus, 1991). La discreta
affinit della radiazi.one a 632 nm per i tessuti
ipossici, pu giustificare il ruolo che questo stru_
mento ancora ricopre nell,ambito del trattamen_
to di questa patologia e, in generale, nella terapia
analgesica per "punti".
ULCERE E PIAGHE
DA DECUBITO
Prlme
LASER
luesta
nalat)ossia
acidi,
screla
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strumen:rapia
ierteman,
CZZA.
lome
eela
nr-olidea-
Il laser a CO, ha rappresentato l'ingresso delI'alta potenza in terapia fisica. La metodica si diffusa attorno agli anni ottanta e rimane tuttora un
punto di riferimento per la laserterapia di potenza, avendo raggiunto un alto grado di affidabilit
e
di
lunghezzo d'ondo
[0,
utilizzoto in Fisioeropio.
FIR)
sicurezza.
GENERATORT Dt tAsER
A CO2
Tob. 7.lX
Potenzo di picco
I0o/o.
porti forniti di specchi; i laser CO, terapeutici sono in genere configurati con bracci meccanici fissi, mentre i laser chirurgici sono pi spesso muniti di bracci snodati e collegati a un manipolo.
In Chirurgia, il laser CO, viene utilizzato focaIizzato con uno spot di 150 + 400 pr di diametro,
ottenendo l'incisione dei tessuti; in Fisioterapia si
utlizzano spot di diametro medio di 5 cm.
EFFETTT
que totalmente assorbita nei primi strati dell'epidermide; la penetrazione dell'ordine di SO + 200 1t.
Lenergia luminosa viene trasformata sia in calore sia in energia chimica; la trasformazione preyalente in calore, che induce effetti diversi in
funzione delle temperature raggiunte (vedi effetti
biologici dei laser).
Lacqua contenuta nel sangue, nella linfa e negli spazi interstiziali, trasporta velocemente l'energia incamerata dal laser e la diffonde ai tessuti vicini, sia in forma di calore che di energia chimica.
I tessuti oggetto dell'irradiazione del laser a CO,
sono dunque poco profondi o comunque facilmente raggiungibili dai fluidi organici in direrto
collegamento con la cute.
perficiali.
Le terminazioni nervose sono sensibili alle variazioni termiche; in genere, gli incrementi moderati di temperatura portano a un innalzamento
della soglia di scarica, mentre le variazioni di temperatura pi consistenti vengono recepite come
La radiazione emessa dal laser ad anidride carbonica appartiene al lontano infrarosso (FIR) e
trova nell'acqua il cromoforo naturale, che I'assor-
stimoli algogeni.
be completamente.
La grande potenza espressa dal laser viene dun157
TERAPIA FISICA
Nuovr TrcNoLoorr
rN MeorclNn RAsrurnr:vn
ratura. Walker (1983) stato uno dei pi convinti sostenitori della possibilit di influenzare la soglia di scarica delle terminazioninervose sensitive
Il
H,
La micro circolazione
sup
I
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Ft
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li indotti
PARAMETRI E MODALITA
Dt TRATTAMENTO CON TASER A CO2
i seguenti:
DENSITA DI POTENZA
Questi sistemi offrono la possibilit di gestire la
densit dipotenza per un'ampia gamma di valori. Tuttavia, alcuni individui percepiscono come
fastidioso un livello d'intensit che ad altri non
causa disagio: molti pazientipercepiscono come
"sgradito'] se non-proprio come doloroso, gi un
Iivello di 2 W/cm2; altri invece non hanno alcun
problema con ivelii di 10-15 W/cm2. Data l,alta
soggettivit, noi consigliamo di erogare molto gra_
dualmente I'intensit, soprattutto quando si utilizza Ia modalit continua.
58
MODALITA PULSATA
Nella maggior parte dei dispositivi laser a COmessi a punto per la Fisioterapia si pu sceglieri
Modalitt continua (CW): riservata alle patologie croniche, ove il calore difficilment. a ..cepito come stimolo algogeno ma, al contrario.
come lenitivo.
Modalit pulsata (PW): la modulazione di freqenza pit tilizzata tra I Hz e 50 Hz, con
durata di ogni singolo impulso dell'ordine di
100 ps.
Lalta densit di potenza permette al laser a COdi lavorare su bassissime frequenze con elevati r.alori di potenza media. possibile infatti erogarr
persino impulsi di 5 Hz pur mantenendo una pt-tenza media di I Wcm2l I vantaggi sono queil c_
potere sfruttare il principio della maggior effic;cia della bassa frequenza sul dolore; inoltre, nr_I'ambito delle fasi di una patologia, acuta sub-ac:ta e cronica, possibile adeguare il trattamento ,
variare della condizione clinica, modulando serplicemente la frequenza, senza modificare sosti--_zialmente gli altri parametri.
EROGAZIONE
In Fisioterapial'erogazione
ar,'viene per
lo
p__
mediante bracci meccanici che eseguono auton:ticamente, a velocit costante, una scansione n..I'area prestabilita. L erogatore munito di un :..gio guida all'He-Ne, mediante il quale I'operai-.,stabilisce il campo d'azione. Generalmente, si x_:ziona un rettangolo o un quadrato di 5 + 30 .-r:-- .l
lunghezza per lato. Vi sono dei limiti minirn_ :campo; come regola, non si pu scendere sotto : --:
cmz di area, pe evitare l'eccessiva focalizzazion< L
limite automatico).
A causa della scansione, in realt, anche ij la_,.:
emesso in onda continua di fatto assume un an_
damento molto simile a una modalit pulsata: in_
fatti, ogni centimetro quadrato riceve pir una frazione di secondo una dose di energia ihe verr ri_
Lnsrn Trnqpra tN
Pressoch
e molto
negli struri automa,.'r se I'ope:lo spot di
PULSATA
rser a CO.
sceglier
In molti strumenti il tempo di erogazione viene defnito automaticamente; nei primi apparecchi laser anche il tempo veniva impostato manualmente, secondo delle tabelle calcolate con la for_
mula:
continua
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Hz, con
ordine di
a CO:levati r-ati erogare
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VELOCITA DI SCANSIONE
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TERAPIA FISICA
Nuovr TrcNoLoorr
rN MgotcrNn RAsrLrnnvl
superiori a quelle calcolate per gli altri sistemi laser. Quest'aspetto, comunque, non rappresenta un
problema pratico per il laser a CO, in quanto la
densit di potenza disponibile sempre assai ele-
di superficie.
RACHIALGIE DA MIALGIE PARAVERTEBRALI
Le contratture muscolari che caratterizzano le
rachialgie e mialgie paravertebrali trovano giovamento dall'azione debolmente calorica e stimolante del laser a COr. la risposta terapeutica spesso
assai rapida.
vata.
INDICAZION I TERAPEUTICH
l.AStR
r9e7).
t0,:
lNDlCAZ|0Nl TERAPEUIITHE
M0DAIITA i
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PATOLOGIA
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In questa condizione di dolore cronico con freqtenti poussls, il laser a CO, ha fornito ottimi risultati, in condizioni di assluta sicurezza (Zafi.
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FALEA MUSCOLO-TENSIVA
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ARTRIT.I SUPERFICIALI
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lunghezzo d'ondc
Tipo
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tontinuo (CW)
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Pofenzo di
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0,5 W +
Modolit di erogozione:
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Trosmissione
l0
ps;350
ps
Il
Hz
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fisi:
rori
Fibro ottico
di di-
mensioni varie in funzione dell'utilizzo. In Chirurgia si impiegano manipoli con puntali di zafiro, con spot di 400 p di diametro, che fungono da
bisturi. In Fisioterapia si usano sistemi di defocalizzazione per ottenere spot di dimensioni mag-
ficiale di ittrio e alluminio (yttrium-alluminiumgarnet), atilizzafo anche per la produzione di gemme artificiali. Il cristallo viene "drogato" con impurit di neodimio, una terra rara che funge da
donatore di elettroni.
17 sistemo di pompaggio rappresentato da una
sorgente luminosa, posta in parallelo al cristallo;
spesso viene impiegato un laser multidiodico di
808 nm come "start" del laser Nd:YAG.
Un sistema di specchi concavi, di cui uno riflettente al 9\o/o e I'altro al l00o/o, completa lo schema
base del laser Neodimio YAG (Fig. 7.15).
La radiazione emessa ei molto collimata alla
:j::r::::r.r.:,::'1:
:r
A Nd:YAG
tJ1Jt1ilJ11il ilt1t1t
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specchio R.100%
Fig. 7.1 5
CROMOFORI
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cristallo Nd:YAG
specchio R.98%
ai
162
E ASSORBIMENTO
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focamagrm di
Trnapn
n MroroNn 7
EFFETTI FOTOCHIMICI
FOTOMECCANICI
ti a impulsi di alta potenza di picco e di breve durata. In Chirurgia si utilizzano effetti fotomecca-
sorbita.
La penetranza tessutale del laser a neodimio
stimata essere dell'ordine di qualche centimetro;
tuttavia,la debole sensibilit ai cromofori citati, fa
si che la radiazione penetri nei tessuti soprattutto
nanosecondi.
In Fisioterapia si ttilizzano impulsi dell'ordine
di 3000 W e di durata di circa 100-200 ps; pertanto, non causano effetti citolesivi. Tirttavia, impulsi di quest'entit inducono nei tessuti onde pressorie a effetto stimolante.
Da esperienze personali, eseguite con valori come quelli sopra descritti sia sull'animale (Fortu-
ntinlicina
I watt
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Fig.7,16-Coefficiented'osorbrmentodellorodiszionedi1064nn,tiprcodelloserNd:YA6,doportedeicromofori:melonino,ossiemoglobirro(HbO-:r.rc
r3
--l
TERAPIA FlsrcA
Nuovr TrcNoLocrr
rN
MrorcrNn R^arurervl
riscaldamento.
Alla penetrazione diretta della radiazjone si de_
vono poi sommare anche i fenomeni di scattering
pluridirezionale. Complessivamente, il picco di den_
sit energetica yiene raggiunto tra 0,3 mm e I mm
sotto la cute; pertanto, a questo livello, si verifica il
massimo riscaldamento dei tessuti.
Se si intende trasferire in profondit la radia_
s;
l-3 + 20 -J s (variabie
tensit.
* Ricordiamo
che il Tempo di Rilassamento Termico o TRT- il tempo
necessario al tessuto irradiato per rilasci.::. .
-,
del calore accumulato; si ritiene che una radiazione possa
danneggu.. ,r tessuto quando venga raggiunto il s . ,
fico TRT (Anderson, 1983).
- :.,
164
:::
lPo
LASER Nd:YAG
re-
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llLrltnIt:r,x_l
3:
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i:"inlt
-:
stato il primo sistema Nd:YAG introdotto nella laserterapia di potenza (Parra, 1992).
Limpiego del laser Nd:YAG in modalit continua, a scopo fisioterapico, richiede una precisa conoscenza della potenzialit e dei limiti della metodica.
La modalit continua assicura ai tessuti un tra-
PARAA/IETRI,
MODALITA DI TRATTAMENTO
zione seguono un concetto di probabilit statistica di interazione dei fotoni con il target biologico;
per questo, una radiazione ha una maggior probabilit di interagire con i tessuti se viene erogata per
INDICMIONI CLINICHE
Lho dei metodi pir interessanti per controlla-
;;[to
Tub.
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tPROF0NDIT (mm)
i
I
i
- E iI tempo
:::e intercorre tra I'inizio dell'erogazione della la'r: terapia in modalit continua (CW) e la perce-
Paranel 1992.
Tempo di Soglia Termica (TST).
7.Xlll-
:'u,.sto da
It TST si rivelato molto utile per erogare i valori d'intensit pi elevati in condizioni di sicurezza, soprattutto nella modalit a manipolo fisso.
altro criterio, quello clinico, stato di elaborare una metodologia di monitoraggio delle reazioni del paziente all'incremento della temperatura indotto durante il trattamento.
Dreve.
t--
::- paziente. Lintensit del trattamento deve esse:- ii un livello tale da consentire un 7ST pari o
-.-:.-riore a l0 secondi
r5
--'-""'
! mODAL[
0+20
0+25 I
CW
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n:
CW
2,4+i
0+30
CW
0+40
CW l0:l5Hz
0+0
t!V-l
l0 + 20 ll:
ru, 1993-2001).
Pertanto, se il TST risulta essere minore di 7 secondi, consigliabile erogare la laser terapia in modalit interrotta (CW I), riducendo la frequenza
d'emissione e la densit di potenza fino a ottenere
un tempo di trattamento di almeno 6-7 secondi.
Il laser Nd:YAG continuo tuttora :utilizzato in
ale
su-
r,-r
lo-
il
llato
Lta.
LASER Nd:YAG
EM|SS|ONE PULSATA (PW)
r_r-10
: alle
Luso dei sistemi Nd:YAG pulsati in terapia fisica relativamente recente (Lubich, 1997) e questa
CW
Pm=lW
Spot = 0,2 cm2
Energia totale in 6 s = 30 I
Intensit incidente = lW / 0,2 cm2 = 5 W/cm2
PW
Pm=lW
Spot = 0,2 cm2
tn'azione pi profonda;
una clistribuzione pi omogenea dej fotoni nel
volume del tessuto irradiato;
- un incremento della sicurezza, in quanto i dan_
ni termici divengono meno probaili durante il
trattamento dei tessuti profondi.
I
sistemi pulsati pi evoluti sono rappresentati
-
pericoloso.
Energia totale in 6 s = 30 J
= looo w
T-on = 100 trt"s
Freq.- 10 Hz
Pp
Nd:YAG pulsato.
5000W/cm2
ep sooo
100
Fig. 7.1 7
167
500
1000
20ffi
3000
TERAPIA FISICA
pARA^lFrRt
Nuovr TtcNoLocre
lN MrorcrNl RnatLrnvn
MoDALT or TRATTA^IENTo
. La frequenza
FLUENZA D'IMPULSO
il parametro fondamentale del
laser Nd:yAG
PW; si misura in mJlcm2.Esso indica
il
contenu_
I
I
r
}
li $
li
patologia.
a50Hz.
in
base a
Hz .
'f
r8
motivi clinici.
U:g della frequenzaper modulare I'energia. _
^ si jntende erogare la medesima
Se
quantit di
energta a una struttura situata a pir
livelli di pro_
fondit, si pu conseguire lo scopo .ogurrao
fluenze progressivamente pi elevate
con frequen_
ze progressivamente minori; la
distribuzione del_
l'energia sar omogenea nell'intero
"oflr_. di tes_
suto trattato.
. Questa procedura comporta una suddivisione
del trattamento in ..step,i nei quali
uJiur;rn.rrro
della fluenza si accompagna una riduzione
della
frequenza (Fig.7.18).
Modulazione della frequenza per motivi
clini_
ci. - L altro aspetto che gida t,".oguriorr.
a.lu
frequenza quello squisiment"
.tiii.oiio rit.,u_
ztonl acute, traumatiche o flogistiche,
oppure in
presenza di una bassa soglia dlorifica,
r"_p."
meglio cominciare un trattamento
utilizzando le
frequenze pi basse disponibili.
i"futi,-r. *n i_
pulsi sono cadenzatipi lentamerrt",
i t..*i fr"n_
no a drsposizione un tempo maggiore
per dissipa_
re
il
calore.
15H2.7'
12H2.7'
10H2.7'
Fig. 7. | 8
r frlrenzo
lI trvelt
:l:::rl
t0 medestmo
progresivomenre decrescenre,
ot tine
ji
egore c
-_-
quoto energetko.
ENERGIA TOTALE
Com' noto, I'energia totale il prodotto
del_:.
(W) per il tempo di erogazione (s);
?ot:nza
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Llsen TrnapLc rN
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i tes;ione
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I3te$d)
diametro.
Esistono due diversi tipi di manipoli: uno con
raggio collimato che agisce a una definita distanza,regolata da apposito elemento spaziatore (manipolo con spaziatore) e uno che lavora a contatto
cutaneo, fornito di un sistema ottico per il recupero della luce riflessa (manipolo di contaxo) (Fig.
7.19 A e B).
Tbcnica per punti.Il trattamento dei trigger e dei
tender points fatto con la tecnica del manipolo
statico, cio posizionato sui punti da trattare; si
VELOCITA DI SCANSIONE
La velocit di scansione influisce sul rapporto
tra l'energia trasmessa, responsabile delle reazioni
r9
TERAPIA FISICA
Nuovr TrcNoLoqr
rN
MrorcrNl Rrmruranvr
p
#
ff
:
trf
m
secondi).
Per il computo dell'energia totale, bisogna considerare tutta I'energia erogata nel corso delle tre fa-
si del trattamento.
Iob. 7.XlV-Schemo
La laser terapia Nd:YAG a impulsi si pu applicare a una serie molto ampia di situazioni patologiche.
Descriveremo in successione il trattamento di
alcune patologie molto diffuse. Successivamente.
forniremo una descrizione di come si possa utilizzare il laser Nd:YAG nella terapia del dolore inteso come sintomo, secondo alcuni schemi terapeu-
Il trattamento si pu suddividere in tre fasi: fadurante la quale vengono definiti i parametri ottimali per il trattamento; fase intermedia, che la fase terapeutica tipica delle patologie
caratterizzate da dolore. Il trattamento si conclude con la fase finale, che riprende i valori iniziali,
ma a bassa velocit di scansione (Tab. 7.XIV).
Fase iniziale. - All'inizio del ciclo della terapia,
si consiglia di eseguire, prima del trattamento ef-
se iniziale,
tender
fettivo, una scansione della regione con le fluenze pi basse disponibili o con valori inferiori di
100 + 200 mIlcmz a quelli teoricamente indicati,
per un accumulo parziale di circa 100 - 200 f;
questo, al fine di saggiare la termotolleranza del
paziente o, comunque, la sua reazione al tratta-
cm-1.
NDICAZIONI TERAPEUTICH
Nd:YAG PW
DEL IASER
mento.
RACHIALGIE
non si sono verificati problemi, si aumentano i valori di fluenza fino a raggiungere quelli desiderati. Se il paziente presenta un'ipersensibilit
al laseq bisogna rtilizzare i valori effettivamente
Se
di uno o
on valori
tenle, ma
m ogni
se il
li utilizza-
zioni,
Rachide dorsale
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amente,
u';lizlre ilte;ir
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di
la 7.XVI.
La modalit
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t0
25=20,25+20
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20: t5
I'-
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Sconsione
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Sconsione
lento
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-
7
Ijb.
TERAPIA FISICA
7.X:Yl
Nuovr TrcNorocrr
rN
MrorcNa RAarLmlva
Fluenzo, frequenzo ed energio fotole per il lroftomento con loser Nd:YAG PW delle principoli potologie
endinee. per il trottomento
PATOI.OGIA TENDII{TA
ttuEttz;
EI'IERGIA TOTAI.T
m!/cmz
Tendinopotie polso/mono
,lo
|
l0/0+
320
1530
Tendinopotio orhilleo
fosdte plonlore
l5
30 +
1070 + 1530
M0DAI.|T
Bl0 + 1530
iro -
Pedolrite dell'onro
deilp
2. Irotfomento dei IP
t5
/10+1530
l0/0 +
1780
2000 + 3000
l0/0 .. I lB0
il deflusso siero-ematico.
Il manipolo erogatore consigliato per la scan-
le fasi di scansione iniziale e finale; riguardo al trattamento per punti algogeni, si rimanda ai protocol-
Iob. 7.XVll
Fluenzo, frequenzo ed energio tolole per il ilottomento con loser Nd:YAG PW dei troumi muscolori. ll
trottomento in fose ocuto e
cronico s0l0 0 sc0p0 onolgesito. Per il trotfomeno dei IP si rimondo ollo descrizione dello fose intermedio
dello tobello dei
(oilrustol{t
Ip
rEst0Nt tvluscorARt
Irottomento per punti olgoger:i (IP)
moDAt|T
9/0:
1530
30:
15
2. irottomenfo dei IP
3. Sconsione finole lentu
172*
(TP)
es-
.fri.
ae
.ln
TRATTAMENTO ANALGESICO
DEI IR/GGER POINIS
-I
(Tab.7.XVIII).
5-
rn-
S-
ria-
ut')P
l;+.
altd
du
rire
dizione patologica mediante trigger points superficiali. Data I'alta penetranza della radiazione emessa dal laser Nd:YAG, si sconsiglia di trattare le regioni del capo, con particolare riferimento alla regione periorbitaria e periauricolare. Se si decide di
trattare lnazona del capo, l'approccio deve essere
allora molto prudente e progressivo: si consiglia
una fluenza bassa, dell'ordine di 360 + 510 mIlcmz.
Trattamento per punti. - Rappresenta la fase
analgesica propriamente detta; la frequenza del trattamento per punti deve essere bassa (12 + L7 Hz) e
condotta per pochi secondi (5 + 7 s). In linea teorica, in ogni step si devono erogare circa 8-10 J; si
sconsiglia di superare comunque 30 J di energia per
Fluenzo, frequenzo ed energio tolole per il trottomento con loser Nd:YAG PW delle controture muscolori. ll trottomeno
hdiroto sio in fose ocuto che suhocuto. Per il lrottomenlo dei TP si rimondo ollo descrizione dello fose intermedio dello tobello dei IP
(ONTRATTURT MUSCOI.ARI
tm
ITUENZA
FRIO.
m!/cm2
Hz
MODAUTA
l.
Aolo e sub-otuto
10 +
2000:
l0/0
4000
Sconsione iniziole
2. Trotomenlo dei
3. Sconsione finch
173
.ie':,:.
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7
Iob.
TERAPIA FISICA
7.f XX
Nuovr TrcNoLoore
triggu
points
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MrorcrNn RnsrLmrvl
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SOITOTASE
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Step 2
ffi
ffi
INTERIhTDIA
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FIilAtE
ffi
ITUTNZA
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m!/cm2
Hz
510
25
POINIS
+20
10
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Step 3
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25:20
Step I
30
17
Step 2
5t0
t5
Step 3
10
l2
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5t0
25
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10
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Step 3
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25
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m0DAr|T
200 + 300
Pwli
B+10J/step,
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Sronsione lento
ffi
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\
lrigger points del m. quodroo dei lombi.
174
TOTATE
Sconsione veloce
lig. | .22 -
I{IRGIA
mox 30
per ogni Tr P
200:
300
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I-
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Step 2
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Sconsioneveloce 200:300
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175
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TT'l|Dff POINS
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3
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fig.7.24 -
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Moppo dei
18
of
Iapproccio sempre quello di una cauta proil livello pi appropriato. Normalmente, sono necessarie due o tre sedute per definire il livello terapeutico pi indicato.
gressione della fluenza, fino a individuare
N.B.I
tivi
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DIAGOPUNTURA
Ip
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tig. 7.25
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lig. 7 .27 -
lomH-
TERAPI,A FISICA
Iob. 7.XXl
Nuovr TrcNoiocrr
rN
MrorcrNn RneruilrrvR
Porometri consiglioti per lo loserteropio condollo secondo i punti dell'ogopunturo. Sono $oti descritti tre livelli di profondit:
I PUNTI
(UN
A-P
'
tNtztAtE
tLuEltzA
FRE8.
n! /cnz
Hz
+ 1070
20
510
!:p:'I:!:l:
1,5+2,25
Medio
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2,25+3,75
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I
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Profondo
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1l.l--1,s
|JJU i
-11!9
RIGENERATIVA
Alcuni tessuti caratterizzati da scarsa attivit
TERApIA TROFICA E
- lls9.
tL
Sconsione
i
leno
200 + 300
i l9--i--
metabolica possono essere riattivati dalla stimolazione con laser. Per esempio, abbiamo gi visto coRecenti studi clinici e sperimentali ci hanno
me le piaghe da decubito e i tendini affetti da pro- convinto della fattibilit di questa terapia, purch
cessi degenerativi e flogistici cronici rispondano venga eseguita con le dosi e gli schemi adeguati.
molto bene alla laserterapia di intensit media e _
PATOLOGIE ARTICOIARI
alta penetranza (diodo) o laserterapia ad alta intensit e scarsa penetranza (COr).
Il trattamento deve essere effettuato con il maTuttavia, con questi laser non possibile rag- nipolo di contatto; la scansione deve essere velogiungere la superficie profonda delle articolazioni ce, per ridurre I'effetto termico. Se il paziente non
con I'energia sufficiente a favorire il trofismo del- tollera il calore, si pu ridurre al minimo la frela cartilagine. Inoltre, fino a pochi anni fa si rite- queza di emissione; se questo non sufficiente,
neva che la cartilagine non avesse la possibilit di buona norma utilizzare un gel refrigerato, trariparare le lesioni acquisite.
sparente allaradiazione del laser. La scansione il
Negli ultimi anni la cartilagine articolare di- trattamento base per le patologie articolari.
venuta una sorta di "nuova frontiera" della MediTia le patologie articolari, I'artrite reumatoide,
cina, perch stato infranto il dogma dell'impos- come le altre artriti maggiori, che hanno una gesibilit di rigenerare questo tessuto.
nesi immunologia molto caratterizzante) non so--------'
l
l7R
Lnsrn Trnapn rN
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I
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analgesico, avendo ben presente che I'approccio terapeutico di queste malattie innanzitutto sistemico e basato su farmaci. In questo settore, squisitamente reumatologico, il laser Nd:YAG deve essere
pertanto inteso come una terapia sintomatica.
Le lesioni traumatiche della cartilagine rispondono bene alla terapia con laser Nd:YAG p\Al, anche se I'entit e la qualit della risposta paiono essere in forte relazione all'et del paziente, nel senso che pi il tessuto giovane, pir recettivo al laser; in questa direzione sembrano andare alcune
recenti esperienze (Fortuna, 2005; Zati,2005).
Nel trattamento delle articolazioni, opportuno osservare attentamente le regole riassunte nel
paragrafo successivo.
l.
ustione cutanea.
3. Valutare la sensibilit termica della regione da
trattare in rapporto alle altre zone cutanee.
4. Utilizzare un gel refrigerato e trasparente alla
lunghezza d'onda di 1064 nm (gel ad alto contenuto di acqua, senza coloranti) quando si utilizzano fluenze comprese tra 1430 mllcm2 e
nr
i
I
ql
l
lnn
MrorcrNa 7
1780 mJlcm2.
5. In caso di pazienti di pelle scura,no erogare
fluenze superiori a 1070 mJlcmz e usare sempre
il gel refrigerato.
6. Non utilizzare mai fluenze sopra i 1070 mJ/cm2
stico e anabolico.
Nella tabella 7.XXII riportiamo degli standard di
valori per fluenza, frequenza ed energia totale del-
za.
Lstiche
Ita in-
rgeni,
,
ecc.
lanno
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Iob. 7.XXll
Fluenzo, frequenzo ed energio totole per il trottomento con loser Nd:YAG delle principoli oricolozioni offefie do ortrosi.
mavelo-
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Bl0 +
1430
510:1170
1430 +
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1430 +
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179
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'7
TERAPIA FISICA
Nuovr TrcNoLoorr
rN
MrorcrNr RAgrlmnve
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c o gr
afi a
ar ti colar e.
:r
deve essere osservata: bisogna scegliere una via ottica adeguata; senza questa, il raggio laser viene assorbito dalle strutture ad alta densit che si trovano davanti alla sua traiettoria.
Le vie ottiche sono relativamente facili da iden-
tificare; forniremo alcuni schemi dedotti da valutazioni radiografiche, ecografiche e ove stato
possibile, dalla visione in artroscopia. Nella definizione di queste vie, si tenuto conto anche della presenza dei grossi vasi e nervi, che si cercato
di evitare al massimo. In realt, I'irradiazione per
alcuni secondi di queste strutture non dannosa;
tuttavia, un'esposizione protratta ad alta potenza
sconsigliabile: i grossi vasi potrebbero subire alterazioni della componente connettivale; i grossi
nervi potrebbero riportare alterazioni funzionali
che si manifestano in genere con parestesie fastidiose, comunque sempre reversibili.
e acro mio n -
Capo Lungo del Bicipite (CLB). - Questa formazione, che origina dalla parte alta della fossa
glenoidea e passa sopra la testa omerale, si trova
all'interno della capsula articolare, pur rimanendo extrasinoviale; di fatto stabilizza la testa omerale (Pellegrini, 1986). Per questa stretta vicinanza anatomica e funzionale, il capo lungo del bi-
Gleno-omerale.
ig. 7 .29 -
cie della glena e dell'epifisi omerale, si deve procedere come segue. Il paziente va posizionato seduto con l'arto da trattare addotto e intraruotato; se
possibile, la mano dell'arto da trattare deve aggrapparsi alla spalla controlaterale. Si apre in questo modo una larga via, gi usata per le terapie in-
filtrative (Fig.7.29).
Durante il trattamento, bisogna periodicamente flettere dall'alto in basso il braccio del malato,
pur mantenendo sempre I'adduzione e I'intraro-
Fig. 7.30
LNrn TrnNLq
aztoe
re,
dal-
"t-
[o, con
ra, con
to
se-
zio che
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rmion;ta
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icinandel bi-
:siha
ia a lile; per
'evoluffia dei
rN
f*fucnra
ffi
Per questi motivi, il capo lungo del bicipite deve sempre essere incluso nel trattamento delle articolazioni della spalla.
Il CLB si reperta facilmente sulla parte esterna
dell'epifisi prossimale dell'omero e lo si pu seguire distalmente nella sua doccia ossea, spesso dolente alla palpazione (Fig. 7.30).
Lafluenza deve essere pi bassa di quella usata
per i1 trattamento endoarticolare (Tab. 7.XXII).
il
s
f,
fl
fl
tacarpale.
- Il
polso va posizionato in flessione volare; si ottiene cos un ampio accesso alla superficie articolare radio-carpica che molto superficiale e non richiede elevati livelli di fluenza (Fig.7.33). Durante la scansione meglio evitare, per quanto possibile, i tendini dell'estensore comune delle dita,
che si trovano nella parte centrale dell'articolazio-
Fig. 7.31
i9.7.32
A" B -
Fig. 7.33
m{r;m-
TERAPIA FISICA
gran trocantere si oppone ai raggi. Lunica via possibile quella anteriore, lungo un corridoio che va:
medialmente dal fascio vascolo-nervoso femorale
al ciglio esterno del cotile,lateralmente (Fig. 7.36).
Larteria femorale si palpa molto facilmente a
4-5 dita dal pube. La scansione va condotta obli-
diazione.
quamente, lungo una linea ideale tesa tra la regione ove si precedentemente localizzata I'arteria e la parte esterna dell'articolazione coxofemo-
dorsale.
}
k
m
rale.
il fascio lu-
per esporre la maggior parte possibile della superfi cie articola r e. I irc adiazione della parte posterio re e superiore della testa femorale non tuttavia
consentita; anche il cotile non pu essere raggiunto in alcun modo.
mi
Via anteriore.
I'anca quella meno accessibile; infatti, posteriormente la spessa "coltre" muscolo-adiposa impedisce la penetrazione del laser; similmente, di lato, il
Posto
il
fig. 7.34 -
tig. 7.35 -
Fig. 7.3
:
't82
LrcrR
)osI
stanza angusta, circa L-2 centimetri. meglio evitare di irradiare la parte centrale della "finestra",
per non interferire con il fascio vascolo-nervoso
del cavo popliteo (Fig. 7.38).
\?:
rale
36).
Trunl
rN
Mrorcrrua 7
Articolazione femoro-rotulea, via anteromefiale e anterolaterale. - In posizione supina, con ginocchio esteso, si esegue una scansione semicircolare perirotulea, prima laterale e poi mediale,
avendo cura di inclinare manualmente la rotula
tea
,blire-
rte-
ftolnte
ata,
Per-
rioavia
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ola-
edi
rte:nte
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i larra
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ii1.7.37
rdi-
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- Artkolozione
onleromediole.
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*
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,,l,
tig. 7.38 -
onter*rsur.
183
:.-
TERAPIA FISICA
Nuovr TrcNoLoor
rN
MrorcrNl RngrLrnrvl
Via laterale. - Questa articolazione molto diffcile da raggiungere; tuttavia possibile individuare una zonalaterale in cui effettuare la scan-
cesso.
'
'
......,.
Via anteromediale e anterolaterale. - Con questi accessi si irradia laparte anteriore dell'astragalo e della tibia. Il paziente lra posto seduto o semi-
sione:
'',f.' '
'r:::',lt
,r.,.,ri:.:,:,:.:::i::
de va ruotato
l,j.,:,i|
ry
il
I'
al
massimo lo spazio articolare. La scansione awiene nell'angusto spazio tra il tendine del muscolo
raggio.
delle dita.
Nel trattamento del settore laterale, il piede viene posto in supinazione e la scansione alrriene tra
il quarto tendine dell'estensore comune e il perone.
In entrambi i casi la sonda va diretta dall'alto in
basso per irradiare I'astragalo e in senso opposto
per irradiare il mortaio tibio-peroneale.
Via posterolaterale. - indispensabile per trattare la parte posteriore dell'articolazione. Il piede
va posto il lieve talismo e supinazione; l'irradiazione va condotta tra il tendine di Achille e il malleolo esterno (Fig.7 .a2).
molto superficia-
le. Le scansioni vanno condotte lateralmente e medialmente al tendine del muscolo estensore proprio
dell'alluce che, spesso, medializzato (Fig.7.aa).
CONTROINDICMIONI SPECIFICHE
AL TASER Nd: YAG
Oltre alle controindicazioni comuni a tutti i laset ribadiamo l'assoluta controindicazione al trattamento della regione oculare e perioculare, essendo possibile un danno a una delle strutture oculari per eccessiva azione in profondit del laser.
Fig. 7.4
|-
Arlicolozione ibio-oni-
fig. 7.42 -
Aricolazione ibio-oni-
tig. 7.43 -
184
f,q5gB
fEuFrA rr
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Nd:YAG.
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14).
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III
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