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Massaggio svedese
• Il termine «massaggio» deriva dal greco
«masso», che significa «impastare».
• Il medico svedese Per Henrik Ling sviluppò
la scienza della ginnastica, che era una
forma di trattamento che combinava
massaggio ed esercizio. Questo metodo
STORIA DEL era conosciuto come Movimento Svedese
o Cura del Movimento;
MASSAGGIO • In seguito alla sua morte, l’aspetto del
massaggio fu estrapolato dal contesto e
praticato da solo come massaggio
svedese;
• Partendo dalle tecniche di Ling vennero
sviluppate le tecniche di massaggio
utilizzate ancora oggi.
DEFINIZIONE DI
MASSAGGIO
-anziani
• Ogni manualità esercita meccanismi
tali da produrre modificazioni
fisiologiche rilevanti nel corpo umano.
• Questo tipo di modificazioni
MECCANISMI fisiologiche dipendono
fondamentalmente da 2 meccanismi:
D’AZIONE DEL -MECCANISMO MECCANICO o AZIONE
MASSAGGIO DIRETTA
-MECCANISMO NEURO-RIFLESSO o
AZIONE INDIRETTA
MECCANISMO MECCANICO
O AZIONE DIRETTA
6.PROCESSI FEBBRILI
-Il massaggio produce un aumento della temperatura locale
quindi è controindicato nei processi febbrili.
7.NEOPLASIE
-Il massaggio favorisce la circolazione linfatica e quindi
potrebbe favorire la diffusione di metastasi.
8.DERMATITI E
DERMATOSI
• Il contatto manuale del massaggio può
rappresentare irritazione nelle dermatiti e
dermatosi pruriginose e fonte di contagio nelle
dermatiti infettive.
ZONE INTERDETTE AL MASSAGGIO
• Si dicono zone interdette le zone del corpo umano
che non possono essere sottoposte a massaggio.
• Non esistono zone del corpo assolutamente
interdette, tuttavia nella pratica del massaggio per
prudenza è meglio impostare le manualità in
maniera tale da evitare sistematicamente tali zone.
• Le zone interdette per eccellenza sono
rappresentate dalle salienze ossee, ossia quelle
zone di tessuto osseo non sufficientemente
ricoperto da tessuto muscolare e da tessuto
connettivo adiposo.
Il massaggio di queste zone risulta particolarmente
fastidioso in caso di normalità e dannoso in caso di
alterazione del tessuto osseo sottostante.
• Appartengono alla categoria delle salienze ossee:
1)malleoli
2)cresta tibiale
3)rotula
4)gran trocantere
5)cresta iliaca
6)apofisi spinose delle vertebre
7)osso sacro
8)sterno
9)clavicola
10)scapola
11)olecrano
• Un’altra categoria di zone interdette è
rappresentata dai punti di affioramento di organi
vascolari, linfatici o nervosi che potrebbero essere
irritati da un massaggio. Sono:
1)cavo popliteo
2)cavo inguinale
3)cavo ascellare
4)cavo o fossa retro-claveare
• Altre zone interdette sono le sedi degli organi
genitali, per ovvi motivi!!!
ZONE SEMI-INTERDETTE AL
MASSAGGIO
• Si dicono zone semi-interdette al massaggio quelle zone del
corpo umano che possono essere massaggiate, ma con
particolare cautela. Sono:
DEL • FRIZIONE
ROTOLAMENTO
SCUOTIMENTO
• IMPASTAMENTO BATTITURA A COPPETTA
MASSAGGIO PERCUSSIONE ULNARE E A
PUGNETTO
VIBRAZIONE
SFIORAMENTO
1)SFIORAMENTO SUPERFICIALE
→Esecuzione:
si esegue con tutta la superficie palmare della mano e delle dita
tenendo il pollice abdotto (aperto). La pressione esercitata è quella
tipica di una carezza.
→Azioni:
• è il primo contatto con la zona da trattare producendo un
contatto mio-rilassante e rassicurante con il paziente;
• Ci permette di distribuire il lubrificante (olio, crema etc);
• Ci permette di rilevare sia le zone interdette sia eventuali
anomalie cutanee e vascolari (es. ferite o nei)
• La lieve vasodilatazione provocata permette di aumentare la
temperatura locale.
2)SFIORAMENTO APPOGGIATO
→Esecuzione:
Del tutto identica alla precedente con una pressione 3 volte
superiore ed un ritmo 3 volte più lento.
→Azioni:
• Provoca l’eliminazione delle cellule morte dello strato corneo
(effetto peeling);
• Continua in maniera più consistente l’azione mio-rilassante
dello sfioramento superficiale;
• Se il ritmo è molto lento e continuo favorisce soprattutto il
drenaggio linfatico e il ritorno venoso;
• Se il ritmo è più veloce favorisce l’iperemia locale e l’aumento
della temperatura nel distretto corporeo interessato;
• Aumenta la vascolarizzazione dei tessuti superficiali e
profondi;
• Favorisce il flusso venoso e linfatico eliminando i cataboliti.
Controindicazioni allo sfioramento
• Presenza di ustioni, ferite, ulcerazioni e alterazioni patologiche della
pelle;
• Varicosità accentuata;
• Aree di iperestesia (=aumento patologico della sensibilità agli stimoli
dolorifici);
• Presenza di edema associato a patologia cardiaca.
FRIZIONE
→Esecuzione:
• Nella frizione la mano NON scivola sulla cute, ma rimane
ferma su di essa con le dita lunghe unite ed il pollice addotto
(chiuso);
• E’ l’avambraccio che fa compiere alla mano movimenti
rotatori, ovoidali, semicircolari e penetranti in profondità.
→Azioni:
• La frizione è la manualità determinante nel riassorbimento dei
gonfiori locali di origine vascolare e linfatica e traumatica.
• Compressione e rotazione determinano il riassorbimento dei
liquidi interstiziali da parte dei capillari sanguinei e linfatici,
favorendo l’eliminazione dei cataboliti (prodotti di rifiuto del
metabolismo cellulare).
Controindicazioni alla frizione
• Strappi muscolari in fase acuta;
• Ematomi in fase acuta;
• Infiammazioni articolari acute;
• Alterazioni patologiche della pelle sulle aree da trattare;
• Infezioni batteriche sull’area da trattare o in sua prossimità.
IMPASTAMENTO
→Esecuzione:
• L’impastamento, o spremitura, si ottiene tramite una
compressione del muscolo, eseguibile in diversi modi:
1. Pressione di una mano e la contro pressione dell’altra
mano;
2. Pressione del pollice di una mano e la contro
pressione delle dita lunghe della stessa mano;
3. Pressione del pollice di una mano e la contro
pressione delle dita lunghe dell’altra mano.
• Esistono due tipi di impastamenti:
1. IMPASTAMENTO SUPERFICIALE, che interessa solo la
cute;
2. IMPASTAMENTO PROFONDO, che sollevando e
rilasciando le masse muscolari interessa anche i tessuti
più profondi.
IMPASTAMENTO
→Azione:
• Mobilizza contratture muscolari;
• Contribuisce a ridurre edemi acuti o cronici;
• Aiuta nella risoluzione di un dolore o di un
affaticamento muscolare;
• Mobilizza aderenze tra tessuti diversi in seguito a
ferite e ad interventi chirurgici.
Controindicazioni all’impastamento
• Strappi muscolari, stiramenti o ematomi in fase acuta;
• Tutte le alterazioni patologiche della pelle;
• Lesioni e malattie dei vasi sanguigni;
• Infezioni batteriche;
• Infiammazioni articolari.
• Con manualità accessorie si intendono
tutte quelle manovre del massaggio
svedese che possono essere eseguite
MANUALITA’ senza un preciso ordine sequenziale;
• Ne fanno parte il pizzicamento, lo
ACCESSORIE scuotimento, il rotolamento, la
battitura a coppetta, la percussione
ulnare e a pugnetto e la vibrazione.
PIZZICAMENTO
• Esecuzione:
si solleva una plica cutanea con le prime tre dita di una mano e ruotando supinamente il
polso si porta verso l’esterno alternando ritmicamente le mani.
• Azione:
l’eccitazione dei recettori cutanei determina un’azione riflessa vaso-motoria con aumento di
circolazione locale ed aumento di sensibilità locale.
SCUOTIMENTO
• Esecuzione:
si afferra con la mano il ventre muscolare tra il pollice e le dita lunghe unite e si imprime un movimento
trasversale di và e vieni rispetto al segmento osseo sottostante.
• Azione:
la trazione esercitata dalla manualità sui tendini del muscolo provoca la stimolazione dei recettori
propriocettivi determinando la caduta del tono muscolare e quindi il conseguente rilassamento del
muscolo e il suo allungamento, aumentando quindi anche le capacità contrattili dello stesso. Risulta
quindi una manualità utile sia nel massaggio pre-gara (solo nelle competizioni di forza muscolare e non
di velocità) sia nel massaggio post-gara e nel massaggio rilassante.
ROTOLAMENTO
• Esecuzione:
si afferra la massa muscolare tra le due mani e si imprime un movimento di va e vieni, torcendo la
muscolatura intorno all’asse scheletrico sottostante. Le mani vanno posizionate con le dita lunghe
iper-estese ed il pollice addotto.
• Azione:
è del tutto simile a quella dello scuotimento con effetti più marcati e con un’azione fibrolitica in
presenza di micro-cicatrici muscolari ed aderenze varie.
BATTITURA A COPPETTA
• Esecuzione:
si percuote la zona da trattare alternativamente con le due mani posizionate con le dita semi-flesse ed il
pollice unito, nel modo simile all’atto di bere da una fontana.
• Azione:
classica manualità ad azione riflessa con aumento della circolazione arteriosa e diminuzione del tono
muscolare.
PERCUSSIONE ULNARE E A PUGNETTO
• Esecuzione:
si percuote la cute con la zona ulnare del quinto dito o con la zona ulnare del quinto metacarpale,
tenendo le dita lievemente semiflesse nel primo caso, o quasi totalmente flesse nel secondo caso,
alternando le due mani.
• Azione:
simile alla battitura a coppetta con un particolare, maggior interessamento di tipo meccanico sui
connettivi lassi sottostanti per effetti vibratòri con modificazione dello stato fisico degli stessi.
VIBRAZIONE
• Esecuzione:
si appoggiano le punte delle dita profondamente sugli organi interessati (muscolatura
volontaria e involontaria) imprimendo un’onda vibratoria dall’alto verso il basso che produce
rilassamento della muscolatura e sull’intestino un aumento della peristalsi*.
* Peristalsi= insieme dei movimenti compiuti dalle pareti di alcuni organi cavi, in particolare del tubo digerente, in modo da
spingere in avanti il contenuto.
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