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Massaggio Sportivo

A cura del Dott. Giacomo Russo


Definizione: ogni manovra manuale o meccanica che mobilizza in maniera metodica
i tessuti o i segmenti di un arto per fini estetici, igienici, sportivi o terapeutici

Ruolo essenziale:
- incrementa in maniera significativa la qualità della prestazione sportiva;
- regolazione del tono muscolare;
- azione stimolante o rilassante della psiche.

Tipologie:
- pre-gara (preparazione immediata allo sforzo fisico);
- post-gara (defaticamento);
- intermedio (durante la gara per evitare un crollo prestazionale)
La valutazione dell’atleta deve essere generale e senza
alcuna finalità diagnostica. La diagnosi è MEDICA!!!

• Esame della cute e del sottocute

{
- Temperatura
- Umidità e secchezza
- Interrogatorio
- Spessore
- Ispettivo
- Mobilità
- Palpatorio
- Consistenza ed
elasticità
- Sensibilità
• Esame del tessuto muscolare

-
-
Ispettivo
Palpatorio

{ -
-
-
-
Atrofia muscolare
Ipertrofia muscolare
Ipotonia muscolare
Ipertonia muscolare
Effetti del massaggio
Meccanici
Riflessivi
CAUSA EFFETTO

- Una causa di bassa intensità o di breve periodo lascerà il sistema


praticamente inalterato

- Una causa di alta intensità o di lungo periodo determinerà un effetto


significativo sul sistema: questo potrà sopravvivere nella sua integrità solo se
sarà capace di autoregolarsi, cioè di reagire alla causa perturbante
Liquido + gelatinoso, ricco di linfa
•Effetti meccanici
- Stimolo del ritorno venoso e linfatico
- Drenaggio dei liquidi interstiziali
- Vasodilatazione meccanica (effetto spugna)
- Ripristino dell’elasticità dei tessuti
- Ripristino dei vari piani di scorrimento dei vari tessuti
- Riduzione degli spasmi muscolari (solo meccanismo meccanico coinvolto, come
ponti actina miosina)
- Presa di coscienza di una determinata zona del corpo da parte del paziente
- Accelerazione della desquamazione cutanea superficiale
•Effetti riflessivi
- Stimolo della microcircolazione per la stimolazione di recettori
del neurovegetativo che innerva la muscolatura liscia dei vasi
capillari (vasodilatazione riflessiva)
- Sedazione di tutti i recettori afferenti
- Effetto antalgico e sedativo sui recettori dolorifici (nocicettori)
“gate-control”
- Diminuzione della tensione nervosa
• EFFETTO SUI TESSUTI

- CUTE: pulizia, elasticizzazione, vasodilatazione, sedativo, eccitante;


- CONNETTIVO: elasticizzazione, riequilibrio tensionale, vasodilatazione;
- MUSCOLO: aumento o diminuzione del tono, riequilibrio neuromuscolare (fusi
neuromuscolari, circuito gamma), vasodilatazione;
- TENDINI: elasticizzazione, vasodilatazione (minima), detenzione del tono
muscolare attraverso Golgi;
- LEGAMENTI: elasticizzazione, vasodilatazione;
- OSSO: vasodilatazione indiretta con azione sul periostio;
- SISTEMA NERVOSO: inibente, eccitante;
- PSICHE: messaggio rassicurante e di protezione nei confronti di chi lo riceve.
TECNICHE DI BASE
• Sfioramento
Tramite esso si INIZIA e si FINISCE un massaggio.
Iposensibilizzazione superficiale
Ritmo regolare e lento (Rilassamento)
Ritmo irregolare e rapido Stimolazione del tono neuro-muscolare ed
eccitazione vasomotoria (Eccitamento)

Si distinguono in SUPERFICIALI e PROFONDI: sono identici, ma nel profondo


vi è una maggiore pressione seguente il ritorno venoso o linfatico.
L’utilizzo delle mani può essere simultaneo o alternato, ma l’importante è non
togliere mai il contatto.

È UNICA MANOVRA CON EFFETTO ESCLUSIVAMENTE RIFLESSO!


Nello sfioramento profondo la massima pressione applicabile sarà
individuata dalla possibilità di scivolamento della mano sui tessuti: tessuto
cutaneo, sottocutaneo, miofasciale e piano capsulo-legamentoso.

Ha un effetto sia meccanico che riflesso in quanto vi è un ripristino


dell’elasticità dei tessuti e facilitazione del ritorno venoso e quindi una
decontratturazione muscolare (grazie al riequilibrio dei meccanismi
neuromuscolari).

N.B.: La stimolazione meccanica dei vasi sanguigni creerà una


vasodilatazione riflessa dovuta a una reazione autonoma neurovegetativa.
TECNICHE DI BASE
• Impastamento
- Alternanza di pressione e di stiramento del tessuto, possono essere
superficiali (pincè-roulè) o profondi: longitudinali e trasversali.

Contrastano l’infiltrati e le Rivolti alla muscolatura


aderenze; inoltre si può profonda e alla fascia al
individuare un dermatomero tendine, migliorando la
sensibile a questa manovra: può mobilità dei piani muscolo
significare un problema a uno o fasciali grazie ad un’azione
più territori del metamero meccanica, migliorano la
corrispondente. spinta circolatoria.

- Se eseguiti lentamente avranno un effetto decontratturante, se invece


vengono eseguiti rapidamente avranno un’azione eccitante-stimolante.
Fig. 1. Tecnica pincè-roulè, per
individuare un dermatomero
sensibile

Fig. 2. Impastamento profondo,


rivolto al piano fasciale e
muscolare
TECNICHE DI BASE
• Frizioni
- Si effettuano con i polpastrelli delle dita per scollare le aderenze, il senso
può essere circolare o trasversale e non deve scorrere il dito sulla cute

EFFETTO RIFLESSO: le
EFFETTO MECCANICO:
microtrazioni stimolano il
stiramento ed elasticizzazione
neurovegetativo (stimolazione
Gate-control) della cute e della sottocute

- Si mobilizza un piano sovrastante nei confronti di un piano sottostante,


l’ampiezza del movimento è condizionato dall’elasticità della pelle o del
tessuto trattato
Fig. 3. Frizione digitale
longitudinale alle fibre

Fig. 4. Frizione palmare


trasversale alle fibre
TECNICHE DI BASE
• Vibrazione
- Impulsi manuali variabili in ampiezza e frequenza, la mano è a contatto
completo o parziale. Si pratica con i polpastrelli delle dita o con l’eminenza
tenar ipotenar, creando rapidi movimenti oscillanti laterali

EFFETTO STIMOLANTE:
frequenza bassa con grande
ampiezza

EFFETTO SEDATIVO: frequenza


elevata con ampiezza modesta
TECNICHE DI BASE
• Percussioni
- Vengono effettuate con il palmo della mano o con il bordo ulnare, si tratta
di un’alternanza rapida di pressione e depressione effettuata con una o
due mani (perpendicolare alla zona trattata).

- La percussione permette di arrivare a trattare dei tessuti profondi grazie al


propagarsi delle onde generate dal tipo di trattamento.

Sono IPEREMIZZANTI e Sono SEDANTI se effettuate in


STIMOLANTI se effettuate a maniera più rapida e leggera
ritmo lento e intensità forte

N.B.: Sono più “coreografiche” che terapeutiche


MASSAGGIO SPORTIVO

Funzione:
- Diminuire gli stati di ipertonia
- Facilitare la rimozione dei cataboliti
- Aumentare l’irrorazione sanguigna (l’iperemia si raggiunge dopo 3 minuti
e dura fino a 1 ora)
L’impastamento è lo
stimolo più forte;
seguito dalla frizione, il
pincè-roulè determina
un elevato rilascio di
istamina che porta alla
vasodilatazione.

- Il massaggio non deve mai superare i 40 minuti perché potrebbe


affaticare il soggetto e non deve essere protratto perché
determinerebbe un decremento dell’irrorazione.
MASSAGGIO SPORTIVO

L’ordine: Il trattamento di
- Schiena contusioni e dolori
- Arti inferiori posteriormente leggeri verrà praticato al
- Arti inferiori anteriormente termine e solo dopo un
consulto medico
- Eventualmente petto e arti superiori

Se l’atleta è stanco: il massaggio di recupero deve essere breve e leggero,


riservando il trattamento principale alla schiena e alle zone
paravertebrali.
Il giorno successivo si completerà il trattamento con manovre più
profonde e possibilmente con sauna e idroterapia (bagni) tiepida o calda
MASSAGGIO SPORTIVO

Il massaggio deve:
- Dipendere dal tipo di sport
- Dipendere dall’atleta
- Avere una metodica semplice e pragmatica
- Includere un minimo di varianti per una durata di 5/15 minuti

Le articolazioni soggette a maggior carico devono essere mobilizzate durante


la seduta di massaggio; si procede, quindi, per ogni articolazione con
stiramenti e mobilizzazioni al fine di ottenere la massima escursione
articolare (soprattutto se vi sono vecchie lesioni).
ZONE INTERDETTE AL MASSAGGIO E
CONTROINDICAZIONI
Nell’ambito del massaggio sportivo non terapeutico alcune zone vengono
interdette a qualsiasi tipo di manualità. Tali zone, sottoesposte,
rappresentano il passaggio Nervi, Arterie e Vene (N. A. VE.) di grosso calibro
oppure la presenza di stazioni linfonodali e/o di organi.

- Cavo popliteo (linfonodi)


- Cavo inguinale (linfonodi)
- Cavo ascellare (linfonodi)
- Cavo o fossa retro-claveare (linfonodi)
- Faccia antero-laterale del collo (linfonodi e organi)
- Zona retro-auricolare (linfonodi)
- Sedi di organi genitali
- Addome (visceri)
ZONE INTERDETTE AL MASSAGGIO E
CONTROINDICAZIONI
- Processi infiammatori acuti (calor, tumor, rubor, dolor, functio, lesa
- Cancro
- TBC
- Emofilia
- Fragilità capillare
- Lesioni I motoneurone
- Malattie cutanee (dermatiti e dermatosi, tumori, lesioni bollose, micosi,
eczemi, psoriasi)
- Processi traumatici recenti
- Flebopatie
- Insufficienza cardiaca con edemi agli arti inferiori
- Gravi necropatie

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