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Ruozzi - Rischio Di Liquidita'
Ruozzi - Rischio Di Liquidita'
Dipartimento di
Economia Aziendale
Paper numero 90
Febbraio 2009
di
Roberto RUOZI
Professore Emerito di Economia delle aziende di credito
Universit Commerciale L. Bocconi di Milano
e
Pierpaolo FERRARI
Professore Associato di Economia degli intermediari finanziari
Universit degli Studi di Brescia
Indice
1. Introduzione........................................................................................... 1
Bibliografia.............................................................................................. 28
1. Introduzione
Tornare a parlare di liquidit e di rischio di liquidit nelle banche un
po tornare allantico. Erano anni infatti che largomento non era pi di
attualit, dopo essere stato a lungo al centro dellattenzione delle singole
banche e delle autorit di vigilanza e dopo aver ricevuto ampia attenzione da
parte della letteratura economico-aziendale italiana, con largo anticipo
rispetto a quella internazionale. 1
Come noto, la gestione della banca sottoposta ad un vincolo
irrinunciabile di liquidit, analogamente a qualsiasi altro tipo di azienda. E
tuttavia tipico della banca che tale vincolo assuma un carattere pi
stringente e severo, in ragione della peculiarit delle funzioni svolte e delle
particolari operazioni poste in essere. Invero, loperativit di una banca
strettamente dipendente dalla sistematica accettazione delle sue passivit e
dallaspettativa dei creditori che gli impegni assunti trovino sempre una
puntuale conferma. Da ci deriva lesigenza di una permanente condizione
di liquidit: la ricerca di unordinata successione dei movimenti monetari
rappresenta un vincolo imprescindibile che qualsiasi banca deve rispettare
per non pregiudicare la propria permanenza sul mercato. Sotto questo
profilo, la liquidit assume per la banca un significato essenzialmente
protettivo in grado di assicurare una condizione di solvibilit tecnica.
2. Il rischio di liquidit e le interrelazioni con gli altri rischi bancari
Per rischio di liquidit si intende lincapacit della banca di far fronte
tempestivamente e in modo economico agli obblighi di pagamento nei tempi
contrattualmente previsti.
Gli obiettivi della gestione del rischio di liquidit sono:
A. Ferrari: Gestione finanziaria e liquidit nelle banche, Giuffr, Milano, 1988; P.L.
Fabrizi: Le politiche di coordinamento dei flussi finanziari, in P.L. Fabrizi (a cura di): La
gestione dei flussi finanziari nelle aziende di credito, Giuffr, Milano, 1990.
R. Ruozi: Economia e gestione della banca, quarta edizione, Egea, Milano, 2006.
Per market liquidity risk si intende invece il rischio che una banca si trovi
nellimpossibilit di convertire in denaro una posizione su una data attivit
finanziaria o riesca a liquidarla subendo una decurtazione del prezzo, a
causa dellinsufficiente liquidit del mercato su cui tale attivit negoziata o
a causa di un temporaneo malfunzionamento del mercato stesso. 6
Bench siano distinte sul piano logico, le due nozioni di rischio appena
enunciate sono strettamente legate fra di loro. Lesigenza di far fronte a
deflussi di cassa inattesi potrebbe infatti costringere la banca a convertire in
denaro posizioni pi o meno consistenti su attivit finanziarie e se per farlo
essa costretta a subire potenziali perdite, il danno causato dal rischio di
liquidit sar evidentemente pi marcato. 7
Le recenti trasformazioni nel sistema bancario internazionale hanno reso
pi labile la distinzione fra le due accezioni di rischio. Il passaggio da un
modello di erogazione del credito originate-to-hold, in cui il prestito
concesso dalla singola banca viene mantenuto sino allestinzione, ad un
modello originate-to-distribute, in cui la banca che eroga il prestito
provvede a trasferire ad altri il rischio attraverso operazioni di loan sale o,
pi frequentemente, di securitisation, ha aumentato le soluzione tecniche
per la gestione del rischio di liquidit, permettendo la conversione in denaro
di poste in precedenza illiquide e non smobilizzabili. Al tempo stesso, per,
tali trasformazioni hanno esposto maggiormente le banche a contingenti
situazioni avverse dei mercati che non rendano pi liquidabile ci che in
precedenza poteva essere trasferito ad un apposito veicolo, incorporato in
strumenti finanziari e ceduto a terzi sul mercato. Ne cos derivata una pi
stretta interrelazione fra le due nozioni di rischio di liquidit definite sopra. 8
Bench la presenza di questo rischio fosse nota da oltre mezzo secolo, esso non stato
adeguatamente contemplato n dalle unit organizzative preposte alla gestione del rischio di
liquidit n da quelle preposte alla gestione dei rischi di mercato. La liquidit di una
qualunque azienda di credito collegata da rapporti di reciproca soggezione con la liquidit
del mercato. La possibilit di conservare lequilibrio delle entrate e delle uscite monetarie si
riannoda infatti al volgere delle congiunture economiche e queste a loro volta risentono
degli effetti delle condizioni di liquidit di tutti gli istituti che compongono il sistema
bancario, G. DellAmore: I depositi nelleconomia delle aziende di credito, Giuffr,
Milano, 1951, pag. 501.
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E. Banks: Liquidity risk. Managing Asset and Funding Risk, Palgrave Macmillan,
Houndmills, 2005.
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Sulloperare delle cos dette liquidity spirals che comportano una sempre pi stretta
interrelazione fra funding liquidity risk e market liquidity risk si vedano: M.K.
Brunnermeier e L.H. Pedersen: Market Liquidity and Funding Liquidity, NBER working
papers, n. 12939, 2007; Committee of European Banking Supervisors: Second Part of
CEBSS Technical Advice to the European Commission on Liquidity Risk Management,
September, 2008, pag. 22 e seguenti.
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Di regola si provvede allelaborazione di due diverse matrici per scadenze, note anche
come maturity ladder: una matrice tattica, orientata al breve periodo; una matrice strategica
orientata al medio lungo periodo. La distinzione non si basa sul solo momento di
manifestazione dei flussi, ma sulle ipotesi che portano a definire il volume e il timing dei
flussi nelle due matrici. Per i flussi relativi a componenti discrezionali si impone infatti una
misurazione basata su modelli comportamentali, che differiscono a seconda
dellorizzonte temporale considerato. L. Matz e P. Neu (a cura di): Liquidity Risk
Management, Singapore, Wiley, 2007.
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European Central Bank: Liquidity Risk Management of Cross-border Banking
Groups in the EU, EU Banking Structure, October 2007.
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A. Partesotti: Funding liquidity risk. Misurazione e gestione, Atti del convegno
Paradigma Il rischio di liquidit, Milano, 18 e 19 giugno 2008.
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Fra questi limiti operativi, sta assumendo una certa diffusione il concetto di time-tosurvival, inteso come lorizzonte temporale entro il quale la banca in grado di fare fronte
ai propri fabbisogni di liquidit senza ricorrere a nuovi interventi di unsecured funding. In
altri termini, esso rappresenta il punto di pareggio fra il gap cumulato originato dalle
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A livello europeo, pi dei due terzi dei gruppi bancari di grandi dimensioni con
operativit transnazionale, oggetto di una recente analisi della Banca Centrale Europea,
risulta aver adottato questo modello. European Central Bank: Liquidity Risk Management
of Cross-border Banking Groups in the EU, EU Banking Structure, October 2007.
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Le fasce temporali previste dalla Circolare della Banca dItalia sono: a vista; da oltre
1 giorno a 7 giorni; da oltre 7 giorni a 15 giorni; da oltre 15 giorni a un mese; da oltre un
mese a tre mesi; da oltre tre mesi a 6 mesi; da oltre 6 mesi a 1 anno; da oltre 1 anno a 5
anni; oltre 5 anni.
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Le passivit finanziarie (debiti verso clientela, titoli in circolazione, passivit
finanziarie di negoziazione e passivit finanziarie al fair value) sono distinte sulla base dei
seguenti settori: governi e banche centrali; altri enti pubblici; societ finanziarie; imprese di
assicurazione; imprese non finanziarie; altri soggetti.
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Bibliografia
Banca dItalia: Il bilancio bancario. Schemi e regole di composizione, Circolare n.
262 del 22 dicembre 2005, Roma 2005.
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Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006, 2 aggiornamento del 17 marzo
2008, Roma, 2008.
Bangia A., F. Diebold, T. Schuermann, J. Stroughair: Modeling Liquidity Risk,
with Implications for Traditional Market Risk Measurement and
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Banks E.: Liquidity risk. Managing Asset and Funding Risk, Palgrave Macmillan,
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Banque de France: Financial Stability Review. Special Issue on Liquidity, n. 11,
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Basel Committee on Banking Supervision: A Framework for Measuring and
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Basel Committee on Banking Supervision: Sound Practices for Managing Liquidity
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Basel Committee on Banking Supervision: Basel II: International Convergence of
Capital Measurement and Capital Standards: A Revised Framework Comprehensive Version, Bank for International Settlements, Basel, June,
2006.
Basel Committee on Banking Supervision: Liquidity Risk. Management and
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Borio C.: Market Liquidity and Stress: Selected Issues and Policy Implications,
BIS Quarterly Review, November 2000.
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Committee of European Banking Supervisors: First Part of CEBSS Technical
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August, 2007.
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The Joint Forum - Basel Committee on Banking Supervision, International
Organization of Securities Commissions e International Association of
Insurance Supervisors: The Management of Liquidity Risk in Financial
Groups, Bank for International Settlements, Basel, 2006.
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Economia Aziendale
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