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Definizione
Per dolore toracico si intende una sindrome , caratterizzata da sensazioni
dolorose a carico del torace , comprese tra la linea della bocca e quella
ombelicale, spesso clinicamente drammatica ma del tutto soggettiva e poco
espressiva a livello diagnostico differenziale.
Sia in fase acuta che su base anamnestica rappresenta , contestualmente ,
la causa pi frequente di consultazione del medico ed un sintomo tra i pi
importanti e complessi del nostro organismo.
La diagnosi spesso difficoltosa sia perch non esiste una correlazione
tra lintensit del dolore e la gravit della patologia sottostante , sia perch
molte strutture toraciche possono dare origine ad una sintomatologia dolorosa
per molti aspetti simile , talvolta addirittura indistinguibile tra le diverse malattie.
Epidemiologia
Nel 1997,come si evince dal CHEPER (Registro Multicentrico
Internazionale sul dolore toracico), il 5% dei pazienti che sono giunti al DEA
erano affetti da dolore toracico. Nellambito dei soli problemi cardiovascolari
per i quali i pazienti chiedono soccorso al DEA, il dolore toracico ne rappresenta
oltre il 50%.La prevalenza del dolore o del fastidio toracico varia in differenti
Paesi Europei .
Si osservato che una elevata percentuale di soggetti della popolazione
generale soffre di un qualche tipo di dolore toracico.
In uno studio condotto in Inghilterra su 7735 uomini , il 14% dei
soggetti soffriva di angina pectoris o aveva una storia di possibile pregresso
infarto acuto del miocardio e un ulteriore 24% lamentava dolore toracico
atipico.
La causa determinante il dolore toracico generalmente diversa a seconda
che il paziente venga visitato dal medico di famiglia , abbia attivato il servizio
per le emergenze , sia stato trattato dallo staff di una ambulanza o sia stato
valutato in un Dipartimento di Emergenza.(4-7)
La distribuzione delle eziologie in relazione ai quattro scenari riportata
nella tabella I.
Tabella I. Eziologia del dolore toracico in vari contesti clinici
Eziologia
Medico di
Medicina Generale
(1-3)
Cardiaca
Muscolo-scheletrica
Polmonare
Gastrointestinale
Psichiatrica
Altri
20
43
4
5
11
16
Centrale
118
(4)
60
6
4
6
5
19
Equipaggio
ambulanza
(5)
69
5
4
3
5
18
DEA
(6)
45
14
5
6
8
26
Tabella II. Diagnosi di pazienti con dolore toracico nella medicina generale.
________________________________________________________________________________
Disordine/malattia
Klinkman et al.
(n=396)
Psichiatrico
Cardiaco
Parete toracica/muscolo schelet.
Gastrointestinale
Respiratorio/polmonare
Embolia polmonare
Altri/nessuna diagnosi
8
16*
36
19
5
16
Lamberts et al.
(n=1875)
11
22**
45
2
3
17
Svavarsdttir et al.
(n=190)
5
18
49
4
6
2
16
I valori sono espressi come percentuale.: * diagnosi finale (episodio). Il 13% di tutte le
diagnosi cardiache era (possibile) infarto acuto del miocardio e l87% era angina pectoris; **
diagnosi finale:il 29%di tutte le diagnosi cardiovascolari era infarto del miocardio e il 37% era
angina pectoris.
Negli Stati Uniti il dolore toracico rappresenta una delle principali cause di
accesso in Pronto Soccorso e Dipartimento di Emergenza. E stato calcolato che
circa 4-6 milioni di pazienti di et =>25 anni accedono ogni anno al DEA per
dolore toracico acuto (rate di 27,7 visite annuali per 1000 persone),comportando
un costo di oltre 6 miliardi di dollari. (14)
Let media 53,7 anni per gli uomini e 54,7 anni per le donne.Sempre in
base ai dati nordamericani pi recenti (1995-1996) risulta che il dolore
toracico non traumatico costituisce l8.2% di tutte le visite in DEA, il 18% dei
ricoveri ospedalieri dal DEA ed oltre 1/3 dei ricoveri in UTIC provenienti dal DEA
.
Nellambito della popolazione dei pazienti che si presentano al DEA con
dolore toracico, solo in una parte di questi la valutazione iniziale consente di
diagnosticare con sicurezza una sindrome coronarica acuta oppure unorigine
sicuramente non cardiaca della sintomatologia. Nella maggioranza dei casi invece
la valutazione iniziale mediante ECG ed esame clinico non sufficiente per
classificare correttamente il paziente. Di conseguenza ne deriva che troppi
pazienti con dolore toracico vengono impropriamente ricoverati e troppi
impropriamente dimessi dal Dipartimento di Emergenza .
I dati provenienti da analisi effettuate prevalentemente negli USA
evidenziano che il 55% dei pazienti ricoverati in ospedale per dolore toracico
non ha malattie cardiache e che il 30 40% dei ricoveri in UTIC per dolore
toracico da sospetta sindrome coronarica acuta improprio.
Daltra parte la percentuale di pazienti , che si presentano in DEA con
infarto miocardico acuto o angina instabile e che a causa di una diagnosi non
corretta viene erroneamente dimessa , stimata intorno al 2-4%.
La mortalit cardiaca di questi pazienti circa doppia rispetto a quella dei
pazienti con IMA o angina instabile ricoverati. In uno studio prospettico recente
condotto su oltre 10.000 pazienti, le cause principali del mancato
riconoscimento di una sindrome coronarica acuta sono risultate essere: la
presentazione atipica dei sintomi, il sesso femminile con et <55 anni, la razza
non bianca ed un ECG non diagnostico ( 15 ).
________________________________________________________________________________
Cause Cardiache
Numero casi
Percentuale
Infarto
557
5,31
Angina
453
4,36
Pericardite
58
0,54
Aneurisma dissecante
10
0,09
_____________________________________________________________________________________
Cause non cardiache
Embolia
Pleuropolmonite
Pleurite
Pneumotorace
10
3
157
23
0,09
0,03
1,52
0,20
Esofagite
Colecistite
Colelitiasi
Ulcera Peptica
64
21
649
27
0,60
0,20
6,20
0,26
4
5
0,03
0,04
Nevralgia intercostale
Nevralgia int. Erpetica
Fratture costali
1060
10,11
Neurosi ansiosa
1519
14,50
Dolore Toracico NAS
5851
55,84
_______________________________________________________________________________________
Totale
10.471
Totale
100.00
_______________________________________________________________________________________
Classificazione
La classificazione pi congrua ed efficace, proposta dalle Societ
Scientifiche e dai Gruppi di Lavoro e basata sulla sede del dolore, riportata nella
tabella IV.(19)
Tab.IV -Classificazione del dolore toracico
Cause cardiache
Origine miocardica
Origine pericardica
Pericardite
Origine aortica
Aneurisma dissecante
Cause non cardiache
Origine polmonare
Embolia polmonare
bronchiectasia
Pneumotorace
Pleurite
Neoplasie pleuropolmonari
Origine gastrointestinale
Origine funzionale
Neurosi ansiosa
Altre cause
Mastopatia
Tumori della parete toracica
Causa di dolore
Tipo
Di dolore
Dolore
riferito
Risposta
Risposta
a postura/
a cibo/
Movimento liquidi
Dolorabilit
Risposta
a nitrati
Viscerale
si
no
no
no
si
Viscerale
si
no
no
no
no
Vis/cut
di solito no
no
no
no
no
Vis/cut
no
si
no
di solito no
no
Cutaneo
no
si
no
si
no
Viscerale
a volte
no
si
no
no
Viscerale
si
no
no
no
no
Viscerale/
no
no
no
no
no
Cutaneo variabile
________________________________________________________________________________________________
DOLORE
TORACICO
CARDIACO
NON CARDIACO
SINDROMI
CARDIACO NON
CORONARICHE
CORONARICO
Dermatologico
Angina
Stabile
Dissezione
aortica
Angina
instabile
Pericardite
Gastro
Intestinale
Muscolo
scheletrico
Pleuro
Polmonare
Infarto
Miocardico
Acuto
Malattia
Esofagite da reflusso,
Spasmo esofageo
Embolia polmonare
Pneumotorace spontaneo
Dissezione aortica
Pericardite
Pleurite
Costo-condrite
Herpes zoster iniziale
_______________________________________________________________________________________
10
11
12
13
Comparsa precoce
Elevazione moderatamente persistente dei livelli circolanti
Accuratezza , specificit e precisione
Rapidit ed esecuzione semplice
Rapido ottenimento dei risultati
Favorevole rapporto costo-benefico
Peso molecolare
Tempo di comparsa-ore
Tempo di picco-ore
Durata-giorni
17
1-2
4-8
1
23
4-8
10-24
5-14
86
3-4
10-24
2-4
________________________________________________________________________________
La Mioglobina una proteina globulare di basso peso molecolare - 17.000
Daltons - presente in abbondante quantit nella cellula muscolare scheletrica
e cardiaca , assente invece nella cellula muscolare liscia.La Mioglobina
presente normalmente in circolo in minime concentrazioni in rapporto al
fisiologico turn-over cellulare e viene velocemente eliminata a livello renale
glomerulare .
In caso di danno cellulare muscolare anche minimo la Mioglobina viene
rapidamente immessa in circolo in abbondanti quantit: minimi incrementi di
concentrazione sono riscontrabili gi 1-2 ore dopo levento, raggiunge il picco
di concentrazione dopo circa 6-12 ore e successivamente decresce fino a
normalizzarsi gi dopo 18-24 ore .
La Mioglobina rappresenta pertanto il marker pi precoce di danno
cellulare muscolare .
La sua sensibilit diagnostica per infarto acuto del miocardio di circa il
50% alla 4 ora dallevento e raggiunge valori dell 8090% alla 6 8 ora .
In virt delle sue peculiari caratteristiche di precocit ed elevata
sensibilit la Mioglobina costituisce uno strumento prezioso ed insostituibile
nella gestione del paziente con dolore toracico acuto . (41)
14
15
16
17
ammissione
Mioglobina
Troponina
X
X
a 4 ore
X
X
a 8 ore
(X)
X
(X) facoltativo
Per gli Ospedali senza area di emergenza , sufficiente luso del solo
marcatore definitivo a tempi pi ampi :
Marcatore
TROPONINA
Ammissione
X
+ 6 ore
X
+ 12-24 ore
X
Lecocardiogramma
Lecocardiografia svolge un ruolo diagnostico rilevante nella diagnosi di
dolore toracico.
Alterazioni della motilit della parete ventricolare si verificano entro i
primi secondi dellischemia miocardia , pertanto le anomalie della cinesi
parietale del ventricolo sinistro allETT sono pi sensibili e precoci rispetto
allECG nella diagnosi di IMA e possono avere un ruolo fondamentale nella
diagnosi differenziale del dolore toracico.
Lutilizzazione di questo strumento diagnostico, nei soggetti con dolore
toracico, piuttosto eterogenea.
In Pronto Soccorso lecocardiografia sicuramente molto utile, anzi
necessaria, nei casi di dolore toracico di sospetta natura ischemica con ECG
non interpretabile, - ad esempio BBS, PMK, S. di WPW, ipertrofia ventricolare
sinistra- nelle prime ore dallinizio dei sintomi, le prime 2-4 ore, quando i markers
di necrosi miocardica non sono ancora in aumento; in questi casi lanalisi allETT
della cinesi segmentale parietale del ventricolo sinistro pu essere di prezioso
ausilio per la diagnosi di IMA
.
Meno utile invece risulta lETT di fronte ad un ECG gi diagnostico per
ischemia o infarto miocardico.
Lecocardiografia identifica altre possibili cause di dolore toracico acuto
quali la pericardite, l aneurisma dellaorta prossimale e lembolia polmonare.
LETE svolge un ruolo diagnostico insostituibile nella diagnosi di
dissecazione aortica con una sensibilit del 100%.
18
19
20
21
Spasmo esofageo
E un disturbo motorio dellesofago che pu provocare dolore
retrosternale prolungato, di intensit costante, oppure spasmi dolorosi
durante o dopo la deglutizione.
Si verifica pi spesso dopo la 5^ decade di vita presentandosi pi
facilmente durante periodi di stress e di notte. (50)
La sede pi tipica quella retrosternale con irradiazione al dorso, ai lati
del torace, ma anche ad entrambi gli arti e agli angoli della mandibola.
Si associa spesso a disfagia ai liquidi o ai solidi, in genere per quelli
freddi; pu durare da qualche minuto ad alcune ore ed definito come
oppressivo.
Anche la somministrazione di nitroglicerina pu alleviare il dolore.
Lo spasmo va dimostrato con esame radiografico e manometrico.(50)
Rottura e/o perforazione dellesofago
E unemergenza spesso rapidamente letale che deve essere presa in
considerazione in pazienti che non hanno problematiche cardiopolmonari o
vascolari.
Il dolore in sede epigastrica con irradiazione infrascapolare e
retrosternale;
successivamente
possono
comparire
i
segni
di
un
pneumomediastino, caratterizzati da crepitii palpabili del sottocutaneo, del
torace , del collo e in sede sovraclaveare e cianosi.
Un attenta anamnesi che consideri i fattori di rischio (manovre
strumentali endoesofagee ,vomito ripetuto, storia di ulcera peptica, neoplasie e
ingestione di sostanze caustiche) insieme alla radiografia del torace orienter
nella diagnosi. (50)
Malattie gastro-bilio-pancreatiche
Le patologie delle vie biliari, insieme allulcera peptica e alla pancreatite
acuta, possono esordire con dolore in sede epigastrica con irradiazione
retrosternale.
Il dolore non correlato agli sforzi e spesso insorge in fase postprandiale
con durata maggiore rispetto alla cardiopatia ischemica.
Lanamnesi e lesame obiettivo rimangono sempre lapproccio
obbligatorio e fondamentale.
La palpazione importante per lindividuazione di difesa della parete
addominale e della sua trattabilit.
Importanti sono il segno di Blumberg positivo , diffuso o localizzato, la
apprezzabilit di masse endoaddominali , la positivit del segno di Murphy
nella colecistite, la presenza di punti dolenti come quello pilorico nell ulcera
o di un dolore a barra irradiantesi in sede dorso-lombare , tipico della
pancreatite acuta.
Da segnalare che lelettrocardiogramma , nelle pancreatiti acute e nelle
coliche biliari , pu subire alterazioni del tratto ST-T
tipiche della
cardiopatia ischemica , pur in assenza di malattia coronarica.
22
24
Obiettivit
Alta probabilit
Dol.Tor. analogo
ai precedenti
Storia di Infarto
acuto
Probabilit intermedia
Dol.Tor. come
sintomo principale
Et > 70 anni
Sesso maschile
Diabete mellito
Vasculopatia
periferica
Ins. Mitralica
Ipotensione
Edema Polmonare
ECG
Slivellamento (>0.5 mm)
del tratto ST
Inversione onda T
Markers cardiaci Aumento di CK-MB o
delle troponine
Onde Q patologiche
Anomalie ST-T gi
note
Normali
Bassa Probabilit
Recente uso di cocaina
Dol.Tor.riprodotto
dalla palpazione
Onda T piatta o invertita
ECG normale
Normali
25
Alto rischio
Anamnesi
Sintomi .ischemici
nelle prec. 48 h
Caratteristiche
del D.T.A.
Dol.Tor. prolungato
a riposo (>20min)
Obiettivit
Rischio intermedio
Infarto pregresso
Patologia cerebrovascolare
Vasculopatia periferica
Uso di aspirina
Ang. prolungata (>20min)
Ang. a riposo (>20 min)
Ang. sensibile ai
nitrati
Et >70 anni
Basso rischio
Ang. di nuova
insorg.(>2 sett)
Ang.di breve
durata (>20 min)
Edema polmonare
Ipotensione
Bradicardia o tachicardia
Et >75 anni
E.C.G.
Slivellamento transitorio
Inversione onda T
Normale
del tratto ST (>0.5mm)
Onde Q patologiche
Invariato durante
durante dolore
dolore toracico
Blocco di Branca di
nuova insorgenza
Tachicardia ventricolare
sostenuta
Markers cardiaci
Aumentati (troponine
Lievemente aumentati
Normali
>0.1ng/ml)
(troponine >0.1ng/ml)
________________________________________________________________________________________________
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29
30
31
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Conclusioni
Il lavoro ha affrontato tutti gli aspetti del dolore toracico acuto ed ha
dato un valido contributo alla gestione del paziente con e senza
caratteristiche di alto rischio di lesione ischemica , che resta pur sempre il
punto cruciale dellemergenza sia sotto il profilo diagnostico-terapeuticoassistenziale sia sotto laspetto squisitamente medico legale.
Sono stati forniti sufficienti elementi, anche attraverso la
stratificazione del rischio ed il rule-out, per gestire al meglio il paziente ,
allo scopo di ridurre al minimo il rischio di ricovero improprio, ma ancor di
pi , di non incorrere in unadimissione impropria.
Ma la gestione del dolore toracico , al di l del fatto che la medicina
durgenza sia affidata a medici e personale infermieristico esperti , necessiterebbe
di una organizzazione pi mirata ed articolata capace di affiancare alle UTIC
anche le Unit per il dolore toracico.
Purtroppo per , a causa delle limitate risorse economiche , solo ad alcune
grandi realt Ospedaliere stato concesso questo privilegio.
Il dolore toracico uno dei sintomi pi comuni nei dipartimenti di
emergenza, rappresentando il 5-20% delle visite (81-82): tuttavia solo il 1015% dei pazienti con dolore toracico ha un infarto acuto del miocardio (83-85).
Pertanto, sono stati fatti tentativi per organizzare la gestione di questi
pazienti al di fuori delle tradizionali unit coronariche.
I pazienti ad alto rischio e con una diagnosi immediata di sindrome
coronarica acuta dovrebbero essere ricoverati, senza indugio , in una UTIC.
I pazienti a rischio intermedio sono quelli che potrebbero essere gestiti
vantaggiosamente nelle unit per il dolore toracico. (86-87)
In circa il 50% dei pazienti ricoverati in ospedale per dolore toracico, la
causa dei loro sintomi non cardiaca (88). La maggior parte di questi pazienti
pu essere meglio valutata nelle unit per il dolore toracico piuttosto che nel
Dipartimento di Emergenza, per 12 ore dopo linizio dei sintomi.
In assenza di unadeguata osservazione, il rischio di dimettere un
paziente senza che sia stata diagnosticata correttamente una sindrome
coronarica acuta elevato.
Un modo per stimare questo rischio confrontarlo con il rischio nellera
pre-aspirina e pre-eparina , ove il 20-30% dei pazienti con angina instabile
andava incontro a morte o infarto acuto del miocardio entro 4 settimane.
Il rischio corrispondente oggi dell8% (89). Numerose strategie sono
attualmente in studio al fine di identificare meglio i pazienti ad alto rischio di
morte e/o di evoluzione in infarto acuto del miocardio. Queste strategie includono
la scintigrafia con tallio (90) o sestamibi (91) e lecocardiografia (92) , ma finora
non disponibile alcun algoritmo da raccomandare.
La struttura di una unit per il dolore toracico diversa da ospedale ad
ospedale, a seconda delle differenti configurazioni del dipartimento di emergenza,
deve essere attrezzata per la rianimazione dei pazienti e dotata di
unapparecchiatura adeguata per il monitoraggio del ritmo cardiaco, della
pressione arteriosa e della saturazione di ossigeno.
La sorveglianza costante dei monitor da parte di personale addetto non
sempre possibile e neppure necessaria.
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FLOW CHART
DOLORE TORACICO ACUTO
CONTROLLARE
OSSIGENAZIONE
ALTERAZIONI EMODINAMICHE
SEDARE IL DOLORE
MORFINA
ANSIOLITICI
TRATTARE
ARITMIE
SCOMPENSO CARDIACO
Esami Bioumorali:
Emocromo con piastrine, glicemia,
azotemia, azoto ureico, creatininemia,
LDH, amilasi, transaminasi, elettroliti,
mioglobina, troponina, CK-MB
Ecocardiografia
(B.B.S., W.P.W., Pace Maker,
Compromissione Emodinamica)
DOLORE TORACICO
CARDIACO
ISCHEMICO
DOLORE TORACICO
NON DEFINITO
DOLORE TORACICO
NON CARDIACO
NON
ISCHEMICO
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FLOW CHART
DOLORE TORACICO CARDIACO ISCHEMICO
SINDROME CORONARICA ACUTA
ELEVAZIONE
PERSISTENTE
DEL TRATTO
ST
TROMBOLISI
PCI
ELEVAZIONE
NON PERSISTENTE
DEL TRATTO ST
ALTO RISCHIO
BASSO RISCHIO
GP IIb / IIIa
ANGIOGRAFIA CORONARICA
POSITIVIT
SECONDA
NEGATIVIT
STRESS TEST
ANGIOGRAFIA CORONARICA
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FLOW CHART
DOLORE TORACICO ACUTO
DOLORE
TORACICO
CARDIACO
DOLORE
TORACICO
NON DEFINITO
ISCHEMIC
O
ANGINA
DOLORE
TORACICO
NON CARDIACO
PLEURITE
PNEUMOTORACE
EMBOLIA POLMONARE
ESOFAGITE
GASTRITE
ECOCARDIOGRAFIA T.E.
PANCREATITE
TAC mdc
(Dissezione aortica)
DISSEZIONE AORTICA
TAC POLMONARE
COLELITIASI
ADDOME ACUTO
COLECISTITE
SCINTIGRAFIA V/P
(Embolia polmonare)
PATOLOGIA MUSCOLARE
PATOLOGIA SCHELETRICA
NON ISCHEMICO
DISSEZIONE AORTICA
PERICARDITE
PROLASSO MITRALICO
RX DIRETTA ADDOME
(Livelli idroaerei)
HERPES ZOSTER
NEUROSI ANSIOSA
ECO ADDOME
(Pancreatite)
(Colelitiasi)
(Colecistite)
DIMISSIONE
SE NEGATIVI
GLI ESAMI
37
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47)
48)
49)
50)
51)
52)
53)
54)
55)
56)
57)
58)
41
59)
60)
61)
62)
63)
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