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Expected Clash Personale di Igor Imhoff

A cura di Giada Pellicari





7-24 agosto 204
Caos Art Galler!" #ene$ia






Malfunction and failure are not signs of improper production. On the
contrary, they indicate the active production of the "accidental potential" in
any product. The invention of the ship implies its wreckage, the steam engine
and the locomotive discover the derailment.

Paul Virilio







Epected !lash una mostra personale di Igor Imhoff che nasce da un dialogo
serrato negli ultimi mesi tra me e lartista, noto videoanimatore italiano.
La peculiarit della pratica artistica di Igor Imhoff, resa tangibile tramite la
scelta dei video esposti in galleria, proprio la capacit di creare dei lavori
aventi la possibilit di instaurarsi in maniera compresente in quegli interstizi
che nascono dal confine labile esistente tra lanimazione contemporanea e il
mondo pi afferente allambito della videoarte, entrambi di per s
difficilmente definibili.
Igor Imhoff un artista di origine pugliese, ma veneziano dazione, che, fin
dagli inizi della carriera si imposto a livello italiano e non solo per la
produzione di alcuni video che, nel corso degli anni, si sono costituiti in
uneffettiva serie, intitolata Percorsi. i tratta di un corpus di cinque lavori
caratterizzati da una narrativit frammentata e da un immaginario visivo
onirico, aventi la capacit di definirsi in un progetto riconoscibile per dei
contenuti ed una grafica lirici e fiabeschi. !rendendo forma da tematiche
relative al mondo degli archetipi e da una preistoria mitica ed inventata, la
narrativit risulta interrotta e frammentaria, ma vi la possibilit di
riscontrare, a livello inconscio, le tradizioni del ud Italia ed alcuni elementi
mitologici come leitmotiv comune. Laspetto fondamentale, per", di questi
video, non solamente quello visivo, poich questultimo risulta subordinato
ad una traccia musicale realizzata sempre dallartista, che si pone, in realt,
come effettiva forza motrice di tutti e cinque. I Percorsi hanno visto, almeno
per ora, lesito conclusivo in Planets, altra opera di carattere pi lungo, quasi
similare per certi versi ad un cortometraggio, composta dallutilizzo di
illustrazioni a mano e soft#are digitali sapientemente utilizzati, dove
limmaginario di Igor Imhoff si sviluppato fino ad esiti altissimi.


La parte introduttiva di questo testo relativa ai Percorsi funzionale
allinquadramento della metodologia di lavoro e dei temi risultanti
allinterno della carriera dellartista nel corso degli anni, che pu" essere
considerata come ambivalente$ una parte infatti rispecchia quel mondo
onirico e fiabesco della serie dei Percorsi% unaltra invece un aspetto visivo
molto pi incline verso lambito dei ne# media e similare per certi versi ad
unestetica dei videogame, ambito da cui, tra laltro, lartista proviene di
formazione. & importante sottolineare, per", che sebbene i risultati visivi
dellultima produzione siano totalmente diversi rispetto alla prima, in realt
vi sono alcuni punti cardine che rispecchiano tutta la produzione dellartista
e che sono, anche in questo caso, parte integrante di un effettivo processo
di ideazione e successiva realizzazione del video.
Epected !lash vuole focalizzarsi, di conseguenza, sulla seconda parte della
produzione di Igor Imhoff, ovvero da quando lanimatore ha iniziato ad
elaborare dei video, che, dal punto di vista estetico, risultano molto pi
similari allimmaginario della grafica '(, della programmazione soft#are, e
che contengono delle inclinazioni imputabili al grande calderone dei ne#
media.
!arlare dellopera di Igor Imhoff significa avere la possibilit di scrivere allo
stesso tempo tre testi diversi ma comparabili e compenetrabili, poich i suoi
progetti hanno la capacit di congiungere insieme mondo dellanimazione,
mondo della videoarte e, per lappunto, mondo dei ne# media, che, tra
laltro, stanno subendo costantemente delle evoluzioni. In realt, in questo
caso, non si vuole andare a creare delle categorizzazioni o spendere parole
per esprimere definizioni, bens) si vuole sostenere che la forza peculiare,
nonch la caratteristica unica dellartista, sta proprio nel riuscire a realizzare
dei lavori non per forza di cose incanalabili in categorie predefinite, quanto
invece caratterizzanti dalla capacit di sapersi muovere magistralmente tra i
diversi ambiti, congiungendo in questo modo dei confini che risultano
tangenti e intersecabili.
Il titolo stesso della mostra denota, di conseguenza, le intenzioni che la
sottendono, ovvero lesporre dei video che di per s contengono ed
esprimono, tramite una processualit ottenuta attraverso lutilizzo di
soft#are, lidea dello scontro e del rumore aspettato e previsto, nato
essenzialmente dallinterferenza del suono e dallutilizzo del glitch come
metodologia sia tecnica che estetica.


*nche la seconda produzione, che sostanzialmente quasi interamente
esposta in mostra, nasce da alcuni elementi fondamentali e caratterizzanti la
produzione di Imhoff$ una traccia musicale pensata dallartista% lutilizzo di
tematiche mitologiche e archetipitiche% la capacit di commistionare il tutto
con lutilizzo del glitch. +uestultimo, che letteralmente significa
semplicemente errore imprevisto tecnologico, stato definito dalla teorica
ed artista ,osa -en.man come un qualcosa che avviene nel momento in cui
vi una mancanza di funzionalit, ovvero$

* glitch occurs in the occasion #here there is an absence of /e0pected1 functionalit2.
3ether understood in a technical or social sense. * glitch is not al#a2s strictl a result
of a technical malfunction
/-en.man, The "litch Moment#um$, 4566, p.7.1
Il glitch , di fatto, il vero tema fondamentale della mostra, dal quale ho
desunto il titolo e nel quale anche Imhoff si riconosciuto$ un fattore che
divenuto nel corso degli anni un elemento ulteriore della produzione visiva
contemporanea, andando a determinare quel sotto insieme dei 8e# -edia
definibile come 9litch *rt. *nche in questo caso non intenzione del testo
quella di categorizzare lopera di Imhoff, quanto invece rendere evidente
come il glitch sia divenuto materia fondante e processuale per leffettiva
realizzazione degli ultimi video attraverso alcune fasi$ la capacit in primis di
riscontrare e riconoscere lerrore, labilit nel controllarlo e,
successivamente, lintento di utilizzarlo a proprio interesse e per la propria
estetica visiva.


Epected !lash si snoda, attraverso lidea dellallestimento, in un percorso
che vuole essere allo stesso tempo fililogico e funzionale a rendere evidenti
i diversi ambiti tra cui si muove la pratica di Igor Imhoff. *nche la scelta degli
schermi o delle tipologie audio ha nel suo insieme lo scopo di rappresentare
una forma a volte maggiormente installativa, mentre in altri casi di implicare
una fruizione di tipologia cinematografica.
i comincia con %mall &hite 'ots, lavoro del 4566 esposto in forma di
installazione, che pu" essere considerato come momento intermedio tra la
prima produzione e la seconda. Incentrato sullidea di metamorfosi, presenta
delle deformazioni e trasformazioni che da elementi astratto:geometrici si
vanno a configurare successivamente in forme pi figurative ed
iconografiche, ricalcanti comunque degli aspetti inclini al fitomorfismo.
8ella stessa stanza sono esposti, in forma pi ingrandita, ovvero a schermo
e a proiezione, rispettivamente Miles (way, da considerarsi come un
videoclip realizzato in collaborazione con (ec.ard, musicista di elettronica,
che riprende tutto un immaginario fantascientifico riscontrabile per certi
versi nel film di culto )lade *unner, ma anche in tutta quella cultura degli
umanoidi, dei droni e dei cy+org che in realt sono radicati dal punto di vista
storico a partire dal teatro di automi di ;s.ar chlemmer.
Laltro lavoro, ,urgan, invece, si pu" considerare come un progetto di svolta
nel percorso di Imhoff, poich combina in un rapporto biunivoco quelle che
sono le tradizioni mitiche rispetto allidea di tomba e passaggio nellaldil,
con un gusto squisitamente virtuale e da videogame, dove, tra laltro, il
personaggio non altro che di tipologia umanoide similare a quello del video
precedente.
<n corridoio diviene la congiunzione tra la prima stanza e la seconda, nel
quale esposto uno still tratto da %omnium !oleopterae, lo stesso che era
stato presentato nella mostra precedente, Transient )odies, personale di
&lisabetta (i opra, anchessa da me curata. i pone infatti come il ponte
concettuale tra il primo ed il secondo progetto curatoriale, poich risulta
essere un lavoro eseguito a quattro mani dai due videoartisti. (i fianco sono
presentati, inoltre, degli still da -ero, con lidea di preparare il pubblico alla
stanza successiva e dare visibilit, attraverso unidea filologica di
documentazione e =svelamento>, anche a tutta la progettazione grafica e
visiva esistente nella realizzazione di un video di questo tipo.
-ero, che viene presentato con un allestimento che ricalca quello
cinematografico, lultimo video realizzato da Igor Imhoff e presentato
recentemente al ?estival dellanimazione di !esaro. &sso risulta come summa
conclusiva del percorso mostra ma anche come un lavoro che riesce ad unire
tutti gli argomenti trattati fino ad ora, dove il suono dellinterferenza e il
glitch video accompagnano il fruitore in una preistoria inventata, nella quale
esiste un fagocitismo continuo che si autoalimenta come in una catena alla
ru+e gold+erg machine, e dove sono compresenti, allo stesso tempo, le
credenze dellanimismo.
-ero ci riporta, cos), ad uno stadio primigenio dellumanit e ad un giardino
dell&den, dove gli umanoidi protagonisti non sono altro che simulacri virtuali
di uomo e donna.


"iada Pellicari
@ agosto 456A






Igor Imhoff
Igor Imhoff nasce a an 9iovanni ,otondo nel 67BC. i laureato presso
l*ccademia di Delle *rti di ?oggia nel 4556. & *ttualmente docente di
!rogettazione -ultimediale presso l*ccademia di Delle *rti di ?oggia e
collabora come docente di animazione e scultura digitaleE-odellazione 'd
presso la = cuola Internazionale di Fomics> a !adova. volge anche attivit
di grafico ed animatore. Lattivit artistica dedicata alla sperimentazione
video, sia nel cinema di animazione o negli ambiti pi legati alla
videoarteEcinema sperimentale.
8umerose le mostre e le partecipazioni a festival in Italia e allestero /tra
queste =Devilacqua La -asa> 9alleria san -arco, Genezia % Hriennale di
-ilano% =9alleria *I*>, Genezia% (G(rops, Jong Kong, Dologna, ?errara, ;FH
Fontemporar2 *rt Hermina hangai, -useu Delas *rtes de Lo !aulo, ecc.1,
festival di cinema e animazione come Flermont ?errand, *nnec2, *nimate.a,
*nimamudi, ecc. *ttivit che hanno portato ad importanti collaborazioni con
<niversit Fa ?oscari.


Giada Pellicari
9iada !ellicari nasce a !adova nel 67MB. & una curatrice darte
contemporanea che ha indirizzato la sua pratica curatoriale e critica verso gli
ambiti del 3riting e della treet *rt, dellarte pubblica e dei 8e# -edia,
attraverso mostre, conferenze e #or.shop sia indipendenti che in
collaborazione con istituzioni e gallerie. i laureata prima all<niversit di
!adova in (*- *rte /665 e lode1 e successivamente ha conseguito la laurea
magistrale in *rti Gisive all<niversit I<*G di Genezia /665 e lode1. & stata
curatore in residenza per un anno presso la ?ondazione Devilacqua La -asa
di Genezia con il collettivo Fa.e *#a2, dove ha curato e co:curato progetti
espositivi, cicli di conferenze, #or.shop e performance artistiche.
& stata, inoltre, teaching assistant di un corso della chool of the -useum of
?ine *rts di Doston in partnership con l<niversit I<*G di Genezia. & stata
uno dei relatori al convegno internazionale =Lisbon treet *rt and <rban
Freativit2 International Fonference> organizzato dall<niversit di Lisbona a
luglio 456A. (all agosto 4564 &ditor in Fhief del noto sito di 3riting e
treet *rt$ ###.streetartattac..com. Ja allattivo testi e pubblicazioni.

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