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Transient Bodies
Personale di Elisabetta Di Sopra
A cura di Giada Pellicari
Testo critico di Giada Pellicari
17 luglio - 3 agosto
Caos Art Gallery, Venezia
Transient Bodies
Personale di Elisabetta Di Sopra
A cura di Giada Pellicari
Testo critico di Giada Pellicari
17 luglio - 3 agosto
Caos Art Gallery, Venezia
Transient Bodies
Personale di Elisabetta Di Sopra
A cura di Giada Pellicari
Testo critico di Giada Pellicari
17 luglio - 3 agosto
Caos Art Gallery, Venezia
Non avr pi ventre, n mani. Mio dolcissimo cadere Mara Donat, 2009
Ho pensato di cominciare questo testo sullopera di Elisabetta Di Sopra citando lincipit di un suo video realizzato nel 2009, Sugar Dead, che si pone come il centro focale da cui prende forma il percorso espositivo di Transient Bodies allinterno della Caos rt !aller"# $uella riportata infatti % una frase della poetessa &ara Donat, scritta appositamente per Elisabetta Di Sopra dopo aver visionato il video che, in maniera molto ele'ante, va a rimandare ad un qualcosa di volatile, cadente ed effimero ma anche, allo stesso tempo, al corpo in quanto materia e alla sua transitoriet(# Sono effettivamente questi 'li ambiti tematici di cui vuole trattare la mostra Transient Bodies, che letteralmente si'nifica )corpi effimeri*, una piccola antolo'ica nata dalla mia collaborazione con lartista e dalla nostra volont( di proporre un focus sul corpus completo della sua produzione# bbiamo creato, cos+, un e,cursus storico tra i lavori principali a partire dal 200-, ripercorrendo, quindi, sei anni di attivit( e andando a selezionare, di conse'uenza, sei opere .pi/ una0# 1a scelta dei video in mostra, in realt(, non % stata pensata attraverso un metodo cronolo'ico come si potrebbe pensare, ma pi/ che altro come una forma di analisi filolo'ica di tutta la produzione dellartista, individuandone due nuclei principali2 corpo e materia e corpo memoria# 1esposizione cronolo'ica, allora, va vista come un aspetto nato conse'uentemente allo studio dei lavori, dato che effettivamente le due stanze rispecchiano rispettivamente la prima ondata di produzione e la seconda# Da sempre nel mondo della videoarte il corpo % stato un elemento centrale e preponderante, soprattutto se andiamo a 'uardare i primi esempi riscontrabili a partire dalla fine de'li anni Sessanta, dove la nascita del mezzo video, possibilmente portatile, aveva dato la possibilit( di riprendere le performance de'li artisti e di divenire strumento di documentazione di unesperienza, oltre che metodolo'ia di conoscenza di s3 e dello spazio circostante# E in realt( nella prima fase di quella che si pu4 considerare la videoarte contemporanea, che andrebbe vista la relazione con la produzione di Elisabetta Di Sopra, perch3 molti dei suoi lavori si basano su esperienze performative dove il corpo % il so''etto principale, ma % anche forma tan'ibile e testimonianza di un approccio conoscitivo# 5l mondo di Elisabetta, per4, non % solo ed esclusivamente questo, perch3 il mezzo video nel caso dellartista non % pi/ solamente metodolo'ia di documentazione, quanto scelta privile'iata di un medium che % allo stesso tempo radicato nella sua espressivit( come un aspetto fondamentale allinterno di un processo di creazione dellopera#
Elisabetta Di Sopra % laureata in scultura allccademia di 6elle rti Di 7enezia, ma ormai da diversi anni utilizza il video come scelta preferenziale per la realizzazione dei lavori# 1a sua formazione, per4, % ben riconoscibile allinterno dei suoi pro'etti, poich3 laspetto materico derivante da questesperienza % fortemente tan'ibile, soprattutto se si va a vedere il lavoro Sugar Dead, presentato in questa mostra in forma di videoinstallazione# 5n questo caso si pu4 riscontrare allinterno del video un corpo effimero, che tende a scomparire e ad essere risucchiato dalla madre terra, lo stesso corpo che, nato da un calco dellartista, % esposto al centro della sala, ponendosi cos+ sia come installazione che documentazione del video in una forma di doppia valenza# nche in pparen!e % riconoscibile un )transient "od#*, come lo ho definito con il titolo della mostra, dove lombra della per$ormer % contemporaneamente una forma tan'ibile, tridimensionale e che tende a fuoriuscire dallo schermo, un confine che separa il pubblico dalla performance stessa# %on&tatto, esposto in questo caso allinterno dello schermo principale, diviene un ponte verso la seconda stanza, ovvero il corpo % allo stesso tempo materia ma anche memoria2 la memoria di un 'esto e di una sensazione# $uestultimo lavoro si pone come fondamentale allinterno della pratica estetica di Elisabetta Di Sopra, perch3 ne ricalca una tendenza sia formale, ma soprattutto contenutistica, vale a dire la sua delicatezza e la capacit( di non scadere mai nel banale# 5 suoi video, infatti, sono spesso connotati da aspetti emozionali, poetici e tendenzialmente definibili come )lirici*, ponendosi come risultanti di esperienze autobio'rafiche, le quali per4 allo stesso tempo possono essere considerate come usuali e comuni a tutti, spesso rispecchiando aspetti della quotidianit(# $uestultima di fatto % una caratteristica prevalentemente femminile e molto spesso riconducibile ad una forma artistica il pi/ delle volte appanna''io delle donne artiste, che hanno la capacit( di amal'amare arte e sensibilit( senza scadere in falsi miti o in aspetti poco ori'inali e relativamente insipidi# Spesso larte performativa concernente forme nate dal contatto con il corpo o il travestitismo % tendenzialmente una caratteristica riscontrabile in esperienze storico8artistiche relative nella ma''ior parte dei casi alle donne .anche se un importante esponente maschile si riconosce in 1ui'i 9ntani0 nellambito del mondo dellarte contemporanea, spesso ponendosi anche come un aspetto sia di protesta che di implicazione sociale, dove il corpo % sia supporto conoscitivo che esperienziale#
1a seconda sala si presenta come quella dove si esperisce la tendenza afferente al rapporto tra corpo e memoria, nella quale sono presenti due video pi/ recenti molto focalizzati su aspetti bio'rafici# :icalcano, inoltre, sia lidea di effimero che, per lappunto, quella di memoria, le'ata principalmente a quelle certezze che si pon'ono come quelle costanti di tutti, ovvero2 fami'lia e casa# 5n Temporar#, ad esempio, si pu4 riscontrare uneffettiva performance in prima persona da parte di Elisabetta Di Sopra dove, allinterno di un ambiente 'i( nudo ma denso di ricordi, si spo'lia dei propri vestiti andando lentamente a sparire, divenendo, cos+, un corpo effimero appartenente ad una memoria passata# 5n Dust 'rains, il video pi/ recente in mostra, la memoria, invece, % denotata dal rapporto tra madre e fi'lia, reso tan'ibile sullo schermo tramite lutilizzo di filmini di fami'lia che si sviluppano allinterno dellocchio della stessa artista, un tramite che % contemporaneamente specchio di memorie passate e attore a'ente della resa visibile di un ricordo pre'resso# Si pu4 ritenere che quella dellutilizzo dei filmini di fami'lia sia una tendenza riscontrabile in ambito documentaristico ma anche nel mondo dellarte contemporanea, dove il materiale 'rezzo si pone come strumento di ri8assembla''io, decontestualizzazione e ricontestualizzazione allinterno di una nuova forma visuale, divenendo a tutti 'li effetti un lavoro nuovo nato da un processo di de8archivizzazione# 1a stessa tendenza % il so''etto di (arning, video presente in un an'olo isolato della 'alleria e allestito in maniera da infondere un aspetto performativo nello spettatore, che diviene pubblico a'ente, poich3 per accedervi % costretto ad aprire una porta ed entrare in un ambiente chiuso e buio# 5l video % una successione di imma'ini violente e porno'rafiche prese dalla rete, dove la scelta de'li still, la loro appropriazione in forma di archivio e il loro riutilizzo diviene una processualit( allo stesso tempo estetica e catartica da parte dellartista, poich3 i corpi selezionati sono corpi violati# Essi si fanno carne e materia da utilizzare# 1o stesso suono % disturbante e si pone come sincrono visivo al fine di rendere lesperienza della visione ancora pi/ drammatica# Si conclude il percorso con un $rame di Somnium %oleopterae .la settima opera a cui mi sono riferita nellintroduzione0, un video basato sullidea della trasformazione, sullanalisi del corpo e su di unesperienza performativa allinterno di un mondo onirico, il tutto sapientemente diretto e trasformato tramite lutilizzo di un lin'ua''io di'itale# Sostanzialmente mette insieme le competenze e 'li interessi di Elisabetta Di Sopra e di 5'or 5mhoff, divenendo anche il ponte tra la mostra che sta avvenendo ora e la personale successiva di 5'or 5mhoff che si terr( a partire dal ; a'osto allinterno della Caos rt !aller"#
5l 'iorno dellinau'urazione viene riproposta, inoltre, la performance intitolata tto )rimo, recentemente realizzata per il <estival dellErotismo a 7enezia, nella quale sono prota'onisti due amanti che si baciano, incarnati da <rancesca =an'allo e <rancesco 6ianchi2 un atto che avviene tramite lespediente del man'iare e che va a rispecchiare, in realt(, la storia del bacio, nato come prima forma di nutrimento tra madre e fi'lio# Successivamente alla performance rimarranno, nello stesso luo'o, dei piccoli feticci, che si pon'ono allo stesso tempo come testimonianza, documentazione e installazione dellatto primi'enio# E cos+ che in Elisabetta Di Sopra appare, in questo caso pi/ tan'ibile, ma in realt( aspetto costante della sua produzione, una forma di sessualit( delicata, vissuta e analizzata come parte della quotidianit(#
partire da'li inizi de'li anni >ovanta % stato coniato il termine )Tec*noromanticism*, un neolo'ismo teorizzato da St3phan 6arron, il quale, nella sua tesi di dottorato di ricerca, aveva individuato una nuova tipolo'ia di arte dove il rapporto tra tecnolo'ia e natura tendevano ad unirsi# ?eorizzava, inoltre, una riapparizione anche in ambito tecnolo'ico dellutilizzo del corpo, inteso come materia, aspetto dovuto al fatto che si necessitava di questultimo per ricreare un ritorno alle ori'ini, nel momento in cui la societ( contemporanea si sarebbe troppo basata sulla tecnolo'ia# Spesso questa definizione % stata successivamente utilizzata per convo'liare un certo tipo di arte, afferente prevalentemente ai ne@ media, ma per lo pi/ indirizzata verso quei pro'etti realizzati da artiste donne, le quali avevano nella ma''ior parte dei casi una forte impronta di lirismo allinterno della loro produzione# Sebbene per concludere questo testo non si vo'lia fare anche un discorso teorico sui ne@ media, % interessante, per4, vedere come questidea possa essere una ulteriore chiave di lettura vivace per comprendere i lavori di Elisabetta Di Sopra .senza per4 volerla incanalare in definizioni perch3 sarebbe altamente riduttivo0, i quali risultano essere la compenetrazione tra aspetto tecnolo'ico 8 il video, aspetto poetico o lirico A i so''etti e aspetto naturale 8 'li ambienti circostanti, come nel caso inziale di Sugar Dead, dove il corpo viene assorbito dalla madre terra#
'iada )ellicari B lu'lio 20CD
Elisabetta Di Sopra Ha conse'uito nel 20C0 la 1aurea specialistica in =ittura presso lccademia di 6elle rti di 7enezia# 1a sua ricerca artistica si esprime in particolar modo attraverso luso del lin'ua''io video per inda'are le dinamiche pi/ sensibili della dimensione quotidiana, attraverso le sue microstorie inespresse, dove il corpo femminile assume un ruolo centrale# E, inoltre, curatrice del concorso di videoarte &aurizio Cosua, allinterno del festival <rancesco =asinetti# Collabora con luniversit( Ca <oscari per lo Short <ilm <estival nella promozione della videoarte italiana# Ha curato 'li incontri 7ideo :emaEes 20CF presso la 'alleria G di 7enezia# <inalista al =remio ?erna 0H % presente, inoltre, per tre edizioni di 7ideoart IearbooE# Ha esposto in 5talia e allestero, tra i principali2 ?riennale di &ilano, &C:9 .1a =elanda0, :omaJ 69D5ES 9< S51E>CE KF 1ondonJ bod" in abstraction St Lohns Colle'e, 9,fordJ HE?E:9 $#6# &useo >azionale rte Contemporanea Do Chiado, 1isbona# 7ive e lavora a 7enezia#
Giada Pellicari !iada =ellicari nasce a =adova nel C9-;# E una curatrice darte contemporanea che ha indirizzato la sua pratica curatoriale e critica verso 'li ambiti del Mritin' e della Street rt, dellarte pubblica e dei >e@ &edia, attraverso mostre, conferenze e @orEshop sia indipendenti che in collaborazione con istituzioni e 'allerie# Si % laureata prima allNniversit( di =adova in D&S rte .CC0 e lode0 e successivamente ha conse'uito la laurea ma'istrale in rti 7isive allNniversit( 5N7 di 7enezia .CC0 e lode0# E stata curatore in residenza per un anno presso la <ondazione 6evilacqua 1a &asa di 7enezia con il collettivo CaEe @a", dove ha curato e co8curato pro'etti espositivi, cicli di conferenze, @orEshop e performance artistiche# E stata, inoltre, teachin' assistant di un corso della School of the &useum of <ine rts di 6oston in partnership con lNniversit( 5N7 di 7enezia# E stata uno dei relatori al conve'no internazionale )1isbon Street rt and Nrban Creativit" 5nternational Conference* or'anizzato dallNniversit( di 1isbona a lu'lio 20CD# Dall a'osto 20C2 % Editor in Chief del noto sito di Mritin' e Street rt2 @@@#streetartattacE#com# Ha allattivo testi e pubblicazioni#