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CORPO_FORMA_IMMAGINE_MOVIMENTO

Tool_Kit Festival 2011 Corpo_Forma_Immagine_Movimento a cura di Giada Pellicari e Martin Romeo 10-13 MARZO 2011 |A+A| CENTRO PUBBLICO PER LARTE CONTEMPORANEA VENEZIA

Curatori Giada Pellicari e Martin Romeo Coordinamento organizzazione e ufficio stampa Tommaso Zanini Organizzazione Sara Busato Organizzazione e schede stampa Martina Albertini Francesca Bova Giulia Chiapparelli Giulia Conte Lucia Longhi Caterina Novaria Michela Perrotta Benedetta Porcelli Serena Scarf Progetto grafico Valerio Veneruso Catalogo a cura di Giada Pellicari Progettazione tecnica Martin Romeo Progetto grafico e impaginazione Federica Ricci Realizzato presso Copisteria La Plotteria, Padova Sito Internet Ilaria Montanari con Federico Magli Liniziativa stata finanziata con i fondi per le attivit studentesche delle Universit IUAV e Ca Foscari.

Indice
Tool_Kit Festival, Corpo_Forma_Immagine_Movimento di Giada Pellicari Artisti invitati pag 3 pag 11 pag 33 Curricula artisti

Tool_Kit Festival: Corpo_Forma_Immagine_Movimento


di Giada Pellicari

Lidea Quando Martin Romeo decide di ideare il Tool_Kit Festival, lo fa con la volont di creare una base di partenza e di esposizione per gli artisti emergenti in questa materia. Aspirando a non impostare il Festival solo per gli esperti, decide di realizzare un appuntamento gratuito e didattico a cui tutti possono accedere. Lo indirizza, pertanto, verso anche chi non conosce il settore in maniera specifica, al fine di dare maggiore visibilit a questa tipologia di arte. Lesigenza di fondare un nuovo Festival legato allarte interattiva, evidenzia come largomento ad esso connesso sia di grande attualit: la contemporaneit della materia trattata e lemergere di appuntamenti legati a questo settore, nonch la dimensione sempre pi immensa dello stesso fenomeno, dimostrano come ci sia unapertura verso questa tipologia di arte, normalmente non nota al grande pubblico e, spesso, a conoscenza solo degli esperti. Questo potrebbe significare che solo in questo momento si inizia davvero a sentire la volont di capire questa tipologia di arte e, quindi, di aprirsi al fenomeno. E un legame particolarmente sentito ora, probabilmente proprio perch questarte si pu considerare come la reale manifestazione della nostra era e come ci che pi ci rappresenta, dato che tutto quello che ci circonda si basa sulla tecnologia. Il titolo stesso del Tool_Kit Festival, si riferisce alle applicazioni tecnologiche utilizzate dagli artisti creatori d arte interattiva. Ma laspetto pi interessante sta proprio nella sua traduzione in cassetta degli attrezzi, che si vuole vedere come una base di partenza concettuale per evidenziare il percorso di ricerca insito in questo campo e soprattutto per delineare il primo step di un nuovo festival, il quale si vuole definire in questo testo in fieri. La scelta del titolo, diviene una sottolineatura della matrice concettuale e di ricerca, che vuole dedicare ampio spazio ai workshop e allaspetto didattico. Quando chi scrive partecipa allidea iniziale di Martin Romeo, decide di modificare la sua visione legata principalmente allarte interattiva, cercando di ampliare gli orizzonti alle discipline afferenti alla New Media Art e, soprattutto, volendo creare un ponte tra la New Media Art e larte cosiddetta istituzionale, dato che molto spesso non vengono trattate negli stessi luoghi (siano essi luoghi reali o teorici) ma lasciate agli antipodi e raramente esposte insieme.

La visione personale che caratterizza questo testo, denota la volont di creare una riflessione concettuale sullargomento e delinea le scelte curatoriali compiute nelloccasione del Tool_Kit Festival. La scelta di ampliare gli orizzonti dei lavori esposti deriva da una particolare visione della New Media Art, ritenuta come un fenomeno in continua espansione ed evoluzione e, inoltre, dalla volont di non voler incanalare specifici lavori in determinati contenitori concettuali, che racchiudessero e chiudessero in questo modo il concetto stesso. Le definizioni, infatti, rischiano sempre di dare una visione riduttiva del tema (lo stesso termine di New Media Art crea dei problemi di definizione teorica), mentre la volont di formare una cassetta degli attrezzi, diviene la stessa espressione considerata come una base di partenza per delle nuove idee. Laspetto pi bello del termine New Media Art, laggettivo che per primo la definisce: new, infatti, delinea le continue novit degli elementi che la caratterizzano e cosa pi importante, lascia questo insieme aperto a continue evoluzioni. Come si pu dedurre, la stessa New Media Art di difficile teorizzazione e spiegazione:
dato che il territorio concettuale e tecnologico occupato da questa tipologia di arte viene costantemente riconfigurato1

Da qui il sottotitolo del festival: Corpo_Forma_Immagine_Movimento. Queste, infatti, sono delle caratteristiche riscontrabili in tutte le tipologie dei lavori sia legati allarte interattiva, che alla New Media Art e alla stessa arte contemporanea. La volont di utilizzare un sottotitolo che denota un range molto ampio di lavori, riconducibile alla stessa essenza della New Media Art e dellarte interattiva, la quale molto spesso veniva intesa come unaccezione o una sottodisciplina della prima2. Ora, invece, si vuole in questo caso dare al termine unaccezione pi ampia, legata alla dimensione relazionale sottesa ai lavori. Trattando questo argomento e questa disciplina in particolare, bisogna sempre tener presente che ci si trova di fronte ad una nuova ramificazione dellarte contemporanea, dove continuamente vi una sovrapposizione tra campi di interesse e una contaminazione tra discipline e teorie. E proprio per questo motivo che le classificazioni in generi e la suddivisione in categorie cadono inesorabilmente di fronte ai lavori degli artisti afferenti alla New Media Art. In questo caso, si possono cercare dei riferimenti principali legati a queste discipline che, per, non vogliono incanalarli in un sistema classificatorio, ma invece vogliono dimostrare la complessit del fenomeno e cercare di spiegarlo ricorrendo a delle pseudo-sotto categorie, denominate poli dattrazione3. Infatti, al fine di comprendere la complessit del fenomeno, bisogna avere una percezione interdisciplinare, legata ad una visione complessiva ed olistica dellintero panorama.

C. PAUL (a cura di), New Media in the White Cube and Beyond,Curatorial models for Digital Art, University of California Press, Berkeley and Los Angeles, 2008, p. 3.

MARK TRIBE,REENA JANA, New Media Art, Taschen, Colonia, 2006, pp. 6-7 Questa teoria stata sostenuta e discussa nella tesi di laurea di G. PELLICARI, Il Canale di MediaArtTube. Analisi di alcune realizzazioni video nellambito della New Media Art, Universit degli Studi di Padova, 2010 insieme al relatore il Dott. Guido Bartorelli

Per questo motivo bisogna considerare le diverse discipline riscontrabili e dare una visione pi ampia di questo fenomeno, dove lanalisi utilizzata diviene una matrice curatoriale esplicabile tramite i lavori degli artisti invitati a prendere parte. Artisti giovani, ma che gi sono ampiamente parte del panorama nazionale e con alle spalle molti lavori riusciti. In questo modo lanalisi in divenire che si deve utilizzare partendo dagli stessi lavori, per poi riuscire a captare queste sottocategorie di appartenenza, la stessa metodologia riscontrabile nella cassetta degli attrezzi, simbolo concettuale di questo lavoro; dove la cassetta il contenitore pi ampio e gli attrezzi sono la base di partenza per capire il fenomeno, nonch gli stessi lavori degli artisti che vengono ritenuti come degli esempi esplicativi. Dentro al grande insieme denominato New Media Art, si possono riscontrare diverse discipline o poli dattrazione, come: larte digitale, la videoarte, le performance, larte virtuale, le installazioni, larte cinetica, larte interattiva, gli ambienti immersivi, la musica elettronica. Ecco il motivo per cui lanalisi deve essere non scontata ed anzi va ampliata sempre di pi portando dentro ad essa continuamente diverse discipline e ramificazioni. Il sottotitolo, perci, vuole esso stesso dare una visione interdisciplinare e multidisciplinare del fenomeno. Corpo, ad esempio, viene visto in riferimento allaspetto performativo, e lo si vuole derivare da un riscontro corporale legato allarte interattiva, dove la partecipazione del corpo sia dellartista, ma soprattutto del fruitore ne un aspetto importante.

Forma diviene un esemplificazione sintetica di quella che la geometria frattale4, cos sempre pi spesso figlia della tecnologia e la quale si pu riscontrare nei programmi digitali come il processing, dove linsieme di Mandelbrot utilizzabile sia per generare immagini astratte, sia per la riproduzione di forme appartenenti al mondo naturale5 , ad esempio, uno degli aspetti che pi la caratterizzano. Oppure, spesso, la si riscontra come frutto degli ambienti immersivi, visti quasi in unaccezione di nuova estetica. Immagine, invece, riprende lampio spettro legato alla videoarte, nonch le stesse immagini dei lavori di arte non tecnologica presenti, legati pi ad un aspetto figurativo, ma pur sempre parte di una matrice interattiva, nel momento in cui la si riconduce ad un estetica di tipologia relazionale. Movimento, infine, diviene il collante di tutto il percorso, un percorso intellettuale ed effettivo da parte del pubblico e viene visto come una tematica che racchiude dentro s immagini, performance e musica elettronica, dove tutto si esplica in un movimento concettualmente immersivo da parte di chi fruisce.

Technecists La visione multidisciplinare e interdisciplinare che si deve utilizzare nel momento in cui si parla di arte interattiva e quando si pensa ad un Festival di questo tipo, un metodo che implica diverse capacit, conoscenze e competenze. Il Tool_Kit Festival, creato da alcune menti giovani e che comprende

P. GRANATA, Arte, Estetica e Nuovi media. Sei lezioni sul mondo digitale, Fausto lupetti editore, Bologna, 2009, pp. 144 5 Ibidem

una panoramica artistica relativamente emergente, una combinazione di intenti e riflessioni che vengono messi in campo. Questo dimostra perch le generazioni nate negli anni settanta e ottanta siano quelle che di pi hanno percepito questo fenomeno, diventando esso stesso una componente della vita di chi nato in questi anni. Perci un campo non pi solamente appannaggio dei grandi della disciplina, come ad esempio Myron Krueger e Peter Weibel, i quali creavano dei capolavori quando queste generazioni dovevano ancora nascere. Le diverse competenze necessarie richiedono una visione olistica della materia, la quale viene espressa soprattutto nel momento in cui pi persone, di ambiti diversi, si trovano a lavorare insieme. Se si pensa agli artisti in mostra, si pu riscontrare una parte maggioritaria di collettivi che lavorano insieme o di coppie. Infatti, molto spesso soprattutto in questambito (ma non solo ormai), ci si trova a confrontarsi sia con collettivi che anche con i cosiddetti creativi. Anche nellapproccio curatoriale verso una dinamica che lega ars e techne sono, perci, necessarie diverse visioni, e la coppia formata da un artista che pratica arte interattiva ed un curatore, diviene una matrice fondamentale che rispecchia la visione olistica della stessa materia. Le scelte compiute allinterno del Tool_Kit Festival, in cui si d un ampio range delle relazioni insite nella New Media Art con larte contemporanea, diviene il frutto di scelte estetiche e qualitative, nonch di riflessioni e discussioni di due menti. E cos che il lavoro dellartista e quello del curatore diviene un tuttuno, mescolando insieme competenze artistiche, tecniche ed intellettuali.

Gli artisti che creano New Media Art non possono essere classificati come artisti, o designer, o programmatori, ma molto spesso sono una combinazione di tutti questi ruoli messi insieme. Technecists6, allora, pu essere adottato per indicare coloro che utilizzano la tecnologia combinata allarte. Il termine di derivazione heideggeriana, indica la complessit del ruolo degli artisti dellarte interattiva e della New Media Art, riferendosi in questo modo alla fusione delle abilit manuali (intese come lingegneria di software ed hardware) ed artistiche. Gli artisti, infatti, hanno bisogno di avere competenze relative allarte e alla tecnica, dal punto di vista tecnologico e di programmazione e, inoltre, devono essere in grado di avere un approccio artistico ed estetico al fine di produrre unesperienza partecipativa. Arte interattiva ed Estetica Relazionale Lesperienza integrata di partecipazione da parte del pubblico e co-creata nel momento di fruizione del lavoro, diviene una linea guida di sviluppo del Tool_ Kit Festival. Gli artisti invitati a queste giornate collettive appartengono ad ambiti che al primo sguardo possono apparire diversi. Essi per non lo sono, semmai sono diversificati nel momento in cui si guarda al piccolo della definizione. Le opere in mostra infatti sono di diverse tipologie: ci sono lavori di arte interattiva, ambienti immersivi, arte non tecnologica, performance e perfomance di musica elettronica. Ci per che li accomuna davvero lestetica relazionale che sottende tutti i

6 Questo termine viene utilizzato dalla Dr. Brigitta Zics nel canale MediaArtTube, creato da lei, per indicare gli artisti di New Media Art. Si veda anche Interview with Dr. Brigitta Zics, new media artist and researcher, creator of MediaArtTubes Channel, in G. PELLICARI, Il Canale di MediaArtTube. Analisi di alcune realizzazioni video nellambito della New Media Art, Universit degli Studi di Padova, 2010.

lavori. Nel momento, infatti, in cui si parla di interazione da parte del pubblico, sia essa un interazione di tipo fisico-materiale o tecnologico, comunque avviene una relazione tra le due componenti. E cos che si spiega la scelta curatoriale adottata, non pi dedicata solo ad un insieme ben definito ma aperto invece a stimoli diversi, in modo da rendere disponibile unampia visione, la quale indirizzata alla creazione di un dialogo tra i lavori. Il termine interazione, ad esempio, si basa sia sulle tipologie di interrelazione sociale, sia sulle prime categorie di interazione uomo-macchina, la quale successivamente stata chiamata interattivit7. E alle sue origini che va rivisto il legante e il ponte ideale tra la New Media Art, intesa anche nellaccezione di arte interattiva, e l arte istituzionale, proprio nella sua estetica relazionale sottesa, la quale diviene il ponte ideale tra tutti i lavori. Quindi a diversi gradi, si pu considerare che larte sia sempre stata relazionale, grazie al fattore di partecipazione di tipo sociale e fondatore di dialogo8. Di base, allora, si pu sostenere che tutta la New Media Art sia relazionale e, soprattutto, comprensibile questo approccio nel momento in cui si viene a definire larte interattiva, intesa nellaccezione di interazione tra uomo e macchina. In un festival dove si vuole porre il pubblico al centro della riflessione, nonch indirizzarlo verso laspetto ludico dellarte interattiva, non poteva mancare un momento didattico di questo appuntamento, in modo da rendere disponibili

alle persone interessate gli strumenti di base per conoscere lapproccio interattivo. Infatti durante le quattro giornate, vengono proposti dei workshop pomeridiani aperti a tutti, indirizzati alla conoscenza di alcuni dei principali software di interattivit basati su audio e video, come ad esempio VVVV e Reactivision, che sono tenuti da Martin Romeo e Giovanni Maria Troiano. Ruolo del Pubblico Nellarte interattiva la funzione del pubblico di fondamentale importanza, perch il lavoro ha bisogno di essere attivato dallutente ed il corpo dello stesso viene direttamente coinvolto9. Si passa, quindi, ad un cambiamento importante del rapporto tra opera darte e spettatore. Se solitamente nei musei le opere non possono essere toccate, qui addirittura lintero corpo che viene coinvolto creando cos un estetica relazionale in cui la relazione diviene laspetto pi importante del lavoro stesso. Le opere presenti al Tool_Kit Festival, funzionano nel momento in cui il pubblico comprende limportanza del proprio ruolo allinterno del processo artistico, dove con il suo atto diviene parte integrante del momento di creazione e di attivazione del lavoro. La volont di creare unatmosfera buia allinterno dello spazio espositivo, serve a realizzare un ambiente in cui il fruitore si immerga completamente nei lavori, dove passeggiando di stanza buia in stanza buia, lasci andare le perplessit e le inibizioni ed interagisca nel percorso. Infatti, loscurit aiuta a liberarsi dalle inibizioni, rendendo i partecipanti pi spontanei e pronti al

7 I. ARNS, Interaction, Participation, Networking. Art and Telecommunication, (online), Disponibile: http://www. medienkunstnetz.de/themes/overview_of_media_art/communication 8 N. BOURRIAUD, Estetica Relazionale, Postmedia Books, Milano, 2010 (1998), p. 15

ERKKI HUHTAMO, Twin-Touch-Test-Redux: Media Archeological Approach to Art, Interactivity, and Tactility, in O. GRAU (a cura di), MediaArtHistories, MIT Press, Cambridge, Mass., 2007, pp. 71-73

gioco10. Questa affermazione di Krueger, padre degli ambienti virtuali e immersivi, serve proprio a far capire laspetto ludico insito nellarte interattiva. In questo modo si viene a creare, di stanza in stanza, un flusso creativo continuo e generatore di significati, che viene innescato dal progetto dellartista, favorito dallambiente e attivato infine dallutente, il quale con la sua interazione genera il lavoro artistico. Si compone cos una relazione triangolare tra artist-artwork-spectator11. Lo schermo diviene una parte importante dei lavori interattivi e viene a costituire una sorta di interfaccia grafica fondamentale per il rapporto con lo spettatore ed una superficie di contatto in cui si esplica visivamente la relazione triangolare. Davanti ai lavori interattivi, il pubblico diviene un immersant, il che significa colui che si immerge allinterno della realt virtuale, come definito da Char Davies. Dallinstallazione interattiva o dallambiente immersivo, viste come delle opere aperte, vengono a crearsi dei lavori personalizzati del pubblico, delle reali opere uniche dipendenti dal fruitore stesso e che cambiano di volta in volta: si crea cos un effettiva simbiosi tra pubblico e macchina. La peculiarit dei lavori interattivi e degli ambienti responsoriali che possono essere visti come lapice dellopera aperta teorizzata da Umberto Eco, dove lo spettatore si trova a completare il lavoro iniziato dallartista. In tal caso ha anchegli un ruolo generativo allinterno dellopera darte anche se in maniera inconscia, definendo cos quello che il Transparent Act12 in cui:
Sia lartista che lo spettatore hanno quindi lo stesso ruolo generativo nella creazione artisti-

ca[], attraverso un flusso tra lartista e lo spettatore in cui la tecnologia interattiva permette una nuova immediatezza tra di loro[]13. Descrive un processo a due vie [] , una in cui lartista crea il proprio lavoro, laltra in cui lo spettatore sperimenta la creazione artistica. Nel primo processo, lartista sviluppa lidea di come dovrebbe risultare linterazione [], il secondo processo creativo quando la nozione artistica diventa verit ed il lavoro attivato dallutente14.

Una diversa estetica Molto spesso nei lavori interattivi e soprattutto nel caso degli ambienti immersivi, si vengono a formare, come loro frutto, delle immagini belle ed armoniose, che dal punto di vista visivo possono essere considerate appaganti allocchio del fruitore. A questo punto ci si pu porre una domanda: ci pu essere un ritorno dellestetica del bello? Se non ci si vuole chiudere al senso moderno del termine, inteso nellambito accademico, si potrebbe sostenere che queste immagini generate da programmi tecnologici siano visivamente belle. Esse lo sono soprattutto perch derivano da una cultura post-pop legata ad una visione del disegno tipica dei fumetti e dei cartoni animati, dove il segno diviene sintetizzato visivamente nella bidimensionalit, molto spesso grazie al tratto nero. Questo lo si poteva riscontrare anche nella cultura visiva dei videogames, che ora sono uno delle pi grandi industrie culturali di questepoca e la influenzano, dove inizialmente la bidimensionalit era la loro caratterizzante. Adesso che anche i videogiochi e il cinema sono approdati alla tecnologia 3D,

MYRON W. KRUEGER, Realt artificiale, Addison-Wesley Italia, trad. , Milano, 1992 (1991), p. 97 B. ZICS, Transparency, Cognition and Interactivity: Toward a New Aesthetic for Media Art, University of Wales, Newport, 2008, pp. 37-43 12 B. ZICS, Transparency, Cognition and Interactivity: Toward a New Aesthetic for Media Art, University of Wales, Newport, 2008, pp 47-68
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Ivi, p. 145 Ivi, p. 246

si pensi soprattutto allultimo caso del film Avatar, si pu sostenere che la sintesi visiva degli elementi data dalluso tecnologico delle immagini, derivi proprio dalla qualit estremamente alta che rende lo schermo appagante e sensuoso, quasi un feticcio visivo. Si pu quindi affermare che, attualmente, possibile indicare con estetica del bello proprio questi elementi, i quali ora sono belli nellimmaginario collettivo proprio perch si stati abituati ad essi, tramite un percorso visivo e culturale che va dal bidimensionale al 3D.

Un nuovo germoglio La proposta del Tool_Kit Festival incentrato sugli artisti emergenti del panorama nazionale nellambito dellarte interattiva, vuole realizzare quattro giorni di immersione e di dialogo compartecipato. Essere presenti nello stesso luogo e nello stesso momento, molto spesso stato uno dei punti fondanti allinterno della storia dellarte, che ha formato generazioni di artisti qualitativamente molto alti e di relazioni tra curatori e artisti che hanno portato a degli esiti fruttuosi. Quando chi scrive parla di cassetta degli attrezzi e di festival in fieri, parla proprio di questo. Parla di una speranza di dialogo tra le parti, di un seme piantato, di un momento emergente da cui si spera nascano nuove idee e collaborazioni. I mesi che ci sono voluti a realizzare intellettualmente e fisicamente tutto

questo, sono stati fondamentali per la formazione delle idee della coppia curatoriale e per la creazione di relazioni con gli artisti. Questo catalogo in formato dvd diviene una documentazione del lavoro compiuto e la testimonianza di questo nuovo germoglio creato. La facolt di usufruire allinterno del dvd anche dei video degli artisti, serve proprio per capire la reale fruizione di questi lavori di arte interattiva, quando un catalogo solamente cartaceo, invece, non avrebbe dato lopportunit di godere di questa loro caratteristica. Il mezzo video, infatti, d la possibilit di fruire le opere sotto molteplici aspetti, dato che le documentazioni permettono di capire il reale funzionamento del lavoro anche dal punto di vista tecnologico, dimostrando in questo modo limportanza del ruolo del pubblico nel caso dellarte interattiva. Il dvd stesso, cos, riporta e rappresenta in s il concetto di interattivit. Questa prima edizione del Tool_Kit Festival vuole creare allora un nuovo germoglio, ponendo in queste quattro giornate le basi per delle future edizioni.

Bibliografia essenziale

I. ARNS, Interaction, Participation, Networking: Art and Telecommunication. Media Art Net, (online). Disponibile http://www.medienkunstnetz.de/themes/overview_of_media_art/communication G. BARTORELLI, I miei eroi, Note su un decennio di arte da Mtv a YouTube 1999-2009, Cleup, Padova, 2010 M. BITTANTI- D.QUARANTA (a cura di), Gamescenes. Art in the age of videogames, Johan & Levi, Milano, 2006 N. BOURRIAUD, Estetica Relazionale, Postmedia Books, Milano, 2010 (1998) N. BOURRIAUD, Postproduction. Come larte riprogramma il mondo, Postemedia Books, Milano, 2004 S. DIXON, Digital Performance: A History of New Media in Theater, Dance, Performance Art, and Installation, MIT Press, Cambridge, Mass., 2007 U. ECO, Opera aperta. Forma e indeterminazione delle poetiche contemporanee, Bompiani, Milano, 2009 (1962) R. GOLDBERG, Performance Art. From Futurism to the Present, Thames & Hudson, London, 2006 (2001) P. GRANATA, Arte, estetica e nuovi media. Sei lezioni sul mondo digitale, Lupetti, Bologna, 2009 O. GRAU, Immersion and Interaction. From circular frescoes to interactive image spaces, (online). Disponibile: http://www.medienkunstnetz.de/themes/overview_of_media_art/immersion/ O. GRAU (a cura di), MediaArtHistories, MIT Press, Cambridge, Mass., 2007 O. GRAU, Trouble at the Interface, or the Identity Crisis of Interactive Art, (online). Disponibile: http://www.mediaarthistory.org/ O.GRAU, Virtual Art. From Illusion to Immersion, MIT Press, Cambridge, Mass., 2004 R. GREEN, Internet Art, Thames & Hudson, London, 2004 M. W. KRUEGER, Realt artificiale, Addison- Wesley Italia, Milano, trad. it., 1992 (1991) W. LIESER (a cura di), Digital Art, H. F. Ullmann, Colonia, 2009

M. LOVEJOY, Digital Currents: Art in the Electronic Age, Routledge, New York and London, 2008 (2004) M. LOVEJOY, Postmodern Currents: Art and Artists in the Age of Electronic Media, Prentice Hall: Upper Saddle River, New Jersey, 1996 L. MANOVICH, Avant-garde as Software, (online), Disponibile: http://www.manovich.net/DOCS/avantgarde_as_software.doc L. MANOVICH, Generation Flash, (Online), Disponibile: http://www.manovich.net/articles L. MANOVICH, Il linguaggio dei nuovi media, trad. it. Olivares, Milano, 2002 (2001) M. MCLUHAN, Gli strumenti del comunicare, trad. it., Il Saggiatore, Milano, 2008 (1964) C. PAUL, Digital Art, Thames and Hudson Ltd, London, 2008 (2003). C. PAUL, (a cura di), New Media in the White Cube and Beyond. Curatorial Models for Digital Art, Universtiy of California Press, Berkeley e Los Angles, 2008 G. PELLICARI, Il Canale di MediaArtTube. Analisi di alcune realizzazioni video nellambito della New Media Art, Universit degli Studi di Padova, 2010, Relatore: Dott. Guido Bartorelli F. POPPER, Art of the Electronic Age, Thames & Hudson, London, 1997 (1993) E.A. SHANKEN, Art and Electronic Media, Phaidon, London, 2009 M. TRIBE, R. JANA, New Media Art, trad. It., Taschen, Colonia, 2006 A.VETTESE, Si fa con tutto. Il linguaggio dellarte contemporanea, Editori Laterza, Roma-Bari, 2010 B. WANDS, Art of the Digital Age, Thames & Hudson, London, 2006 B. ZICS, Transparency, Cognition and Interactivity: Toward a New Aesthetic for Media Art, University of Wales, Newport, 2008

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Abusers Artereazione Ascolti Visivi AuroraMeccanica bild Mario Ciaramitaro Daniela DAndrea Ditroppo Fannullare Andrea Fincato Gastrovisione Francesco Liggieri Johann Merrich MU(C)CA Gianfranco Pulitano Sacrocuoreconnection Anis Saraci Claire Scoville Teatrino Elettrico Valerio Veneruso Videotrope

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Abusers
Il collettivo Abusers nasce a Padova nel 2006 ed composto da dj, musicisti e artisti visivi attivi nellelaborazione elettronica di suono e video. Da diversi anni sul territorio Veneto, impegnato con enti locali e con diverse associazioni culturali, nellorganizzazione e nella partecipazione ad eventi e occasioni formative collocabili nel panorama della produzione artistica contemporanea. Nellattuale scenario dellarte elettronica la creazione di prodotti artistici validi passa inevitabilmente per la condivisione dei saperi e delle idee. La cooperazione e la collaborazione costante tra gli artisti consentono, cos, di portare nellatto creativo un prodotto ad un livello altro di significato che non sia mero divertimento o passatempo. Il progetto audiovisivo elettronico/ elettrico 9v viene pensato per loccasione del Tool_Kit Festival da tre componenti del collettivo: BNTMRC77, Capra (La) e MONTI. La sua caratteristica di utilizzare apparecchiature elettroniche lo-fi, come possono essere televisioni, giocattoli, radio e strumenti auto-costruiti, al fine di realizzare dal vivo suoni e immagini in interazione tra loro. La strumentazione ridotta al minimo, cos da ottenere da ogni singola manopola il massimo delle sue potenzialit.
9v Abusers, 9v logo, immagine, 2011

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Artereazione
Artereazione un network di ricerca e produzione artistica che opera negli ambiti audio, video, multimediale e sociale. Un laboratorio indipendente, aperto e in divenire, che sullasse Catania-BolognaBerlino coinvolge artisti e designers da tutta Europa. Nella performance di danza interattiva Elektro-kokon, allinizio ci che si pu vedere solo una luce bianca: lenergia. In seguito luniverso si polarizza in positivo e negativo, evolvendosi come una stretta rete di microonde energetiche, il cui costante e coordinato movimento produce ancora oggi una sinfonia cosmica. Lelektrokokon, il bozzolo elettrico, la prima concentrazione energetica, la materia che districandosi nella rete di microonde prevale gradualmente sullantimateria. Una luce ultravioletta illumina lo spazio scenico, in modo che il corpo del performer assuma una colorazione nera abbastanza uniforme. Attraverso un color tracking , allora, possibile rilevare nello spazio la presenza di colore nero, le cui posizione e grandezza vengono utilizzate come input per la generazione di suono e video. In tal modo il performer pu creare variazioni sonore e visive con il proprio corpo, con la postura, la posizione e il proprio movimento.
Artereazione, Elektro-kokon, performance danza interattiva, 2010

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Ascolti Visivi
Ascolti Visivi un collettivo artistico fondato nel 2006 da Giacomo De Luca, Federico Gravina, Francesco Paciello, Roberto Russo. Sono un gruppo di Vj napoletani con competenze multilaterali in campo audio-video e grafico. Da allora il collettivo ha organizzato Eventi e Festival di live performance audio/video. In occasione del Tool_Kit Festival gli Ascolti Visivi presentano un live visual set dal titolo Compositing, il quale caratterizzato, come suggerisce il titolo, dalla composizione dal vivo di elementi diversi come: colori, forme, immagini, icone. Questa combinazione, che ne diviene la componente fondamentale, costantemente rapportata alla musica, il vero motore della performance, tramite dei sincroni visivi. Compositing e, perci, la combinazione di elementi visivi provenienti da diverse fonti che si vanno ad unire in singole immagini, in modo da creare lillusione che tutti gli elementi siano parte della stessa scena Tra i lavori degli Ascolti Visivi si ricordano: le perfomances Sezioni costituite dalla multiproiezione su di un palazzo di sei piani nel centro storico di Napoli in occasione di Luminaria 00, e Nativit 2.0 in Piazza del Plebiscito, un piccolo ritratto filtrato dalla lente della telecamera proiettato su mappatura architettonica del frontone triangolare della Chiesa San Francesco di Paola.

Ascolti Visivi, Compositing, live set video, 2011

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AuroraMeccanica
AuroraMeccanica nasce a Pisa nel 2007 dalla collaborazione tra Carlo Riccobono e Roberto Bella. Lanno seguente si sposta a Torino dove entra a far parte del collettivo Fabio Alvino. Nel processo di elaborazione di un opera, AuroraMeccanica si interroga sul significato metaforico che un materiale tangibile possiede allinterno di una determinata cultura o societ. In occasione del Tool_Kit Festival presentano La Gabbia, costituita dalla presenza di una gabbia per uccelli che scende dal soffitto al centro di una stanza buia. Essa viene illuminata soltanto dal fascio bianco del proiettore, in modo che la sua ombra venga rappresentata ingigantita e immobile su una delle quattro pareti. La gabbia posta leggermente sopra le teste dei visitatori, che sono chiamati a toccarla e a scuoterla per attivare linstallazione. Il gesto non analizzato nel mondo reale ma nella sua rappresentazione nel mondo delle ombre, nel quale si pu vedere contemporaneamente la reazione del fruitore. Si richiama, cos, un rapporto simile a quello di metessi tra il mondo reale e quello delle idee. I pensieri emanati dallo spettatore escono dalla gabbia e si concretizzano nellombra di un uccellino che vola verso la libert appena acquisita.
Aurora Meccanica, La Gabbia, installazione interattiva, 2011

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bild
Bild costituito da Rita Schiavon e Enrico Bozzato, due artisti che si incontrano nel 2007 alla facolt di Arti Visive dellUniversit IUAV di Venezia. Dopo le esperienze singole di entrambi, legate al settore sperimentale della musica elettronica e allutilizzo del video, iniziano ad elaborare insieme un immaginario visuale partendo dal loro vissuto. Dopo aver collaborato nel progetto-collettivo musicale Drt, in cui tuttora milita Enrico Bozzato, formano il progetto bild con lintento di esplorare linterazione multimediale nei suoi limiti e adimensionalit. Il progetto Dazed Perfomance, che viene presentato al Tool_Kit Festival, si basa sulla generazione e lelaborazione di materiale audio e video in tempo reale, fondandosi sulla manipolazione delle tracce visive e sonore lasciate da alcuni oggetti scelti. Linstallazione prevede una struttura a piramide sulla cui parte frontale viene realizzata una proiezione, la quale viene realizzata grazie ai suoni provocati da alcuni oggetti e le ombre dettate da altri. La struttura software, costruita con Max/Msp Jitter appositamente per lesecuzione di questa performance, permette linterazione audiovideo: limmagine il veicolo del suono, ma il suono a veicolare limmagine.
bild, Dazed performance, performance audiovisiva, 2010

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Mario Ciaramitaro
La pratica artistica di Mario Ciaramitaro si muove tra il video e le installazioni. La sua ricerca vuole incentrarsi sul momento del presente, un attimo che per lartista sembra ripetersi instancabilmente, ma che in realt cambia e si evolve. Le installazioni e gli oggetti cercano in questo modo di puntare ad un ideale di eterno presente, che sembra circondare qualsiasi cosa. Per Ciaramitaro , dunque, molto importante che i meccanismi realizzati e gli oggetti stessi portino a guardare e a riflettere sul momento stesso in cui essi esistono. Lattenzione cos specifica verso il tempo e di conseguenza ai momenti che lo scandiscono, si ritrova anche nel fascino che lartista possiede per le immagini darchivio. Queste immagini, infatti, si presentano come dei documenti storici, che nel loro tempo trascorso, come se avessero perso il loro attimo. Al Tool_Kit Festival presentaBuz, un installazione costituita da microfoni, casse audio, una lastra di rame, luce,vibrazioni a basse frequenze e la costante alterazione di una superficie liquida.I suoni dell ambiente vengono raccolti e modificati con due processi, uno digitale e uno analogico, trasformando una vibrazione sonora in una vibrazione luminosa.
Mario Ciaramitaro, Me & Buz Shacking Hands, installazione interattiva, 2011

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Daniela DAndrea
Durante la formazione allAccademia di Belle Arti, Daniela DAndrea Daniela decide di orientare il suo campo di ricerca verso la Digital Art, indirizzandosi verso gli ambiti della computer graphics e dellanimazione 3D. In questo modo sviluppa da autodidatta un nuovo tipo di linguaggio digitale, rivolto allo sviluppo di un software di modellazione 3D. La sua produzione artistica d particolare attenzione alle innovazioni comunicative dei nuovi media e, pi in generale, a tematiche influenzate dallasetticit del mondo hi-tech in relazione con stereotipi giovanili contemporanei. Al Tool_Kit Festival presenta Phoenix, una videoinstallazione cha fa parte della serie Mirror. In questa serie sono rappresentati dei volti ultracontemporanei che sono posti in risalto in bianchissime cornici barocche, le quali richiamano in questo modo dei tempi passati ma alludono, in realt, alle sterilit del mondo hi-tech e agli stereotipi contemporanei. Sono dei visi che si animano e che sembrano comunicare con losservatore attraverso uno sguardo non pi freddo, ma quasi umano. Ciascun ritratto di ogni videoinstallazione differente, dato che lanimazione di ogni personaggio in tiratura unica, come a voler ribadire lunicit e irripetibilit che ogni pezzo, pur essendo digitale, mantiene.

Daniela DAndrea, Phoenix, Elaborazione digitale 3d e videoinstallazione, 2011

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Ditroppo
I Ditroppo sono un collettivo emergente che si formato da poco, composto da Martin Romeo ed Enrika Veznaver. In occasione del Tool_Kit Festival i Ditroppo presentano PEEP, una videoinstallazione interattiva. Trovandosi immersi in uno spazio scuro si tende a cercare la luce, vista come una via di fuga che porti alla visione e agli oggetti. In questo spazio le luci servono per realizzare la creazione e mostrare delle altre visioni, dove utilizzando questo mezzo si possono creare degli squarci e delle aperture, che lasciano intravvedere immagini, colori e suoni in tempi che si sovrappongono tra loro, creando cos dei sincroni visivi. Questi elementi sono in relazione tra di loro e vogliono riflettere sia sul valore simbolico e associativo che un colore pu suscitare in noi, ma anche ragionare sulle altre funzioni che i colori possiedono, che esplicano e manifestano nellambito visivo e sensoriale. Lindividuo intuisce il potere del messaggio del colore, associando dei concetti ad esso: dei sentimenti, dei segni, fino a creare un vero e proprio linguaggio. Nellinstallazione il movimento e il tempo vengono manipolati dagli artisti mediante il movimento e lazione che il pubblico viene chiamato a fare, riuscendo in questo modo a percepire lopera in modo completo.
Ditroppo, Peep, videoinstallazione interattiva, 2011

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Fannullare
I Fannullare sono un collettivo di musica elettronica sperimentale che nasce nel 2007 dalla collaborazione tra DavideMarchi e Daniele Giannotta, il quale gi faceva parte dei Bologna Improvisers Orchestra e Cavallo Wanislavskji. Nel 2008 completano la formazione con linserimento di Francesco Agazzi e Manuel Prat. Dal 2008 collaborano attivamente con performers, videomakers e VJs. Nelle loro performance di musica elettronica utilizzano oggetti duso domestico, come possono essere frullatori o spremiagrumi, i quali si trasformano in imprevedibili droni mutanti. In altri casi, un modem squartato fraseggia con unocarina, mentre dei tessuti ritmici e asimmetrici emergono di continuo da un plasma cangiante di suoni snaturati. Questi oggetti sonori, in questo modo, si muovono con degli intenti subliminali in forme sonore minimali, minuscole e perverse. Nel gennaio 2011 esce il nuovo disco Merda di Robot, ancora in attesa di una label. Gli strumenti dei Fannullare sono: Daniele Giannotta, laptop, fiati, live electronics, piccole percussioni; Davide Marchi, magneti, frullatori, spremiagrumi, elettricit varia, live electronics; Aggaz: oscillatori fai da te, molle, motorini, cose bendate o rotte; Gordillo: tromba, duduk, percussioni, video.

Fannullare, Fannullare Live, performance di musica elettronica, 2011

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Andrea Fincato
Andrea Fincato compie i suoi studi tra Padova e Venezia. Inizialmente si interessa al vjing, prima in proprio e successivamente con il collettivo padovano Abusers. Grazie allincontro con i componenti degli Abusers, nasce con loro una sinergia positiva che gli permette di ampliare i propri orizzonti artistici, sia dal punto di vista dellaudio che del video. Infatti compie delle sperimentazioni audio attraverso il circuir bending, delle registrazioni ambientali, dei laptop e, successivamente, si interessa anche al design interattivo. Lartista vuole trovare nuovi modi per comunicare utilizzando le forme del video, dellaudio e delle installazioni. Il suo scopo quello di trasmettere delle emozioni utilizzando i nuovi media in maniera artistica. I suoi attrezzi concettuali sono costituiti dallo scrivere dei codici, parlare con le persone, strutturare i significati e destrutturare elementi preesistenti. Al Tool_Kit Festival presenta il video Listening and Looking Venice, che si rif alla sua ricerca artistica incentrata sulla tipologia di video lo-fi, a bassa definizione, capace di trasmettere significati diversamente veicolati dal consueto rapporto occhio mente. Laudio del video una collaborazione con lArazzi Laptop Ensemble con i quali ha partecipato al progetto Venezia sound map svoltosi nel 2010.

Andrea Fincato, Listening and looking Venice, video, 2011

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Gastrovisione
Gastrovisione un collettivo artistico di ricerca sensoriale che nasce nel 2010 e composto da Marco Bacci, Manuela Balint e Monica Pertegiani. Gastrovisione nasce dalla volont di creare delle opere darte che possano mutare e rinnovarsi continuamente, cercando di coinvolgere il pubblico nel modo pi comune possibile, cio donandogli del cibo. Gastrovisione vuole indagare le reazioni del pubblico a dei piccoli shock percettivi, che sono studiati per disorientare e sconnettere i naturali ed abituali processi cognitivi. Con questa chiave artistica Gastrovisione usa tutto lapparato sensoriale umano per lo svolgersi degli shock che si basano sulla manipolazione di tutto ci che familiare e comune per ogni essere umano: il cibo, il nutrirsi e le ritualit nel farlo. Il collettivo non composto da cuochi, ma da personalit nate e cresciute formandosi in studi darte classici, come possono essere quelli della scultura e della pittura. Sono, per, amanti delle cose buone e, soprattutto, affascinati dalla materia non convenzionale che studiano ed organizzano nella ricerca dellottenimento di questa forma darte. Larte si manifesta solo ed unicamente nelle espressioni di coloro che a Gastrovisione si avvicinano, assaggiano e che, spesso stupefatti, commentano. Al Tool_Kit Festival presentano la perfomance culinaria Play with food.
Gastrovisione, Torta tramezzino, performance catering, 2010

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Francesco Liggieri
Francesco Liggieri un artista tradizionale, quasi daltri tempi, tuttavia perfettamente a proprio agio in una contemporaneit veloce e in continua trasformazione da cui egli trae linfa vitale per il proprio lavoro. Il suo stile pittorico, infatti, sembra crescere e rafforzarsi insieme a lui e alla sua lenta metamorfosi da bambino ad adulto, senza accelerazioni impazienti e forzate, ma con una costanza naturale che di solito si scorge a fatica in un artista non ancora trentenne come Francesco Liggieri. A sostenere tale naturalezza di percorso e di evoluzione stilistica linnata predisposizione di Francesco verso il disegno prima e il colore poi, che lo spinge, fin dallinfanzia, a identificare nellarte un mezzo per esprimere se stesso e per entrare in contatto con il mondo che lo circonda. Al Tool_Kit Festival presenta una perfomance pittorica Questa una tela....non ha mai mangiato nessuno!, che pu essere considerata la continuazione del precedente Like A Child. In questo modo verr invitato il pubblico a dipingere con lartista sulla tela, creando un lavoro di compartecipazione tra le persone, che pone laccento sulla riflessione della funzione della tela e, soprattutto, rimanda al concetto di interattivit, nellaccezione di interazione sociale.
Francesco Liggieri, Like a Child, performance pittorica, 2010

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Johann Merrich + Belinda Frank + Chironomia


Belinda Frank, Chironomia e Johann Merrich sono delle musiciste che provengono dalla netlabel dedicata allelletronica femminile, electronicgirls. Nelloccasione del Tool_Kit Festival collaborano insieme per la prima volta e presentano il progetto performativo Into her mind. Svankmajers Alice, a selection of frames. Improvisation for synth, voice and theremin, unimprovvisazione di musica elettronica per synth, voce, theremin e proiezioni della durata di ventotto minuti. Durante la performance, infatti, vengono proiettate delle immagini dal film Alice di Jan Svankmajer (1988), che accompagnano la struttura libera della composizione musicale. Tra i loro progetti recenti si ricordano: Belinda Frank, Propriet di linguaggio, stop motion poetry, Alfabeto quotidiano (audio ritratto); Chironomia, membro delle Neutica, duo di improvvisazione; Johann Merrich USSR vs PARADISE (in six movements) Concept album, Fricadelique! How to be a Flowerpower nihilist.

Johann Merrich + Belinda Frank + Chironomia, logo, immagine, 2011

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MU(C)CA
Il gruppo MU(c)CA nasce nel 2010 da unidea di Gianni Cardone e Daniele Muscella, durante il corso di laurea in Interaction Design presso lUniversit IUAV di Venezia. I due artisti propongono al pubblico le loro esperienze artistiche, che spazianodal product allinteraction design, dal graphic design alla visual comunication. Entrambi hanno iniziato la loro carriera presso il Politecnico di Torino, sperimentando diverse collaborazioni e progetti durante il loro percorso di studi. Il collettivo realizza installazioni che hanno lo scopo di rendere gli ambienti immersivi e coinvolgenti. Cos facendo, i visitatori sono automaticamente ed armoniosamente portati a calarsi in una realt differente, guidati da suoni, immagini, video e parole. Le opere nascono dai luoghi stessi in cui vengono installate, proponendosi non solo di enfatizzarne le particolarit e le bellezze, ma anche la storia e il fascino che ne deriva. Le installazioni, infatti, sono realizzate in modo tale da permettere al visitatore stesso di interagirvi attivamente, cogliendo passo per passo, sia il funzionamento, sia il pensiero che sta alla base dellopera rappresentata. Sar dunque il pubblico, con la propria esperienza e con un pensiero intuitivo, a completare il lavoro e ad affermare la sua esistenza. Al Tool_Kit Festival presentano Mizu, un video interattivo.
MU(c)CA, Mizu, installazione interattiva, 2011

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Gianfranco Pulitano
Nella pratica artistica di Gianfranco Pulitano si pu riscontrare uninfluenza della cultura Pop da cui deriva, al fine di analizzare, con sottile ironia, i sistemi di linguaggio visivo che vanno dal pittogramma al brand commerciale. Per questo motivo, le sue installazioni elettroniche indagano i temi sociali confrontandoli con le leggi fisiche dellelettronica elementare. Al Tool_Kit Festival Pulitano presenta Fat Mario Bros, un video che fa parte della sua nuova ricerca, in cui utilizza come linguaggio visivo il mondo dei Retro Game. Attraverso un video di animazione digitale lartista rielabora il percorso del famosissimo Mario Bros nella prima ed originale versione del video game della Nintendo. Nel video Mario si trova, dopo aver superato tranquillamente il famoso 1 livello del gioco, improvvisamente catapultato dentro ad un Fast Food, dove continua a giocare senza rendersi conto di ingrassare rapidamente. Non appena termina il tunnel scorciatoia si trova dentro al castello, dove pu finalmente salvare Peach (la principessa), ma la sua obesit causer qualche inconveniente. Il video solo un esempio di una serie che lartista sta realizzando incentrata sulla game art, dove vuole evidenziare i luoghi noti della contemporaneit: degli spazi cittadini che invadono le nostre citt, nel mondo reale sempre pi globalizzato.

Gianfranco Pulitano, Fat Mario Bros, videoinstallazione elettronica, 2010

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Sacrocuoreconnection
Sacrocuoreconnection un collettivo che nasce nel 2003 a Vicenza e formato da Alessandro Giacomelli, Nicola Olivieri, Stefano Piermatteo e Davide Zeffiro. Da allora i quattro giovani componenti del gruppo, provenienti da diversi ambiti di studio e di ricerca, tra cui il design, la comunicazione visiva, la computer grafica e i video, impiegano le nuove tecnologie e la programmazione per creare delle installazioni multimediali, talvolta interattive, nelle quali spesso presente una forte componente ironica. Le loro installazioni si interrogano sul concetto di libert attraverso il coinvolgimento emotivo e fisico dello spettatore/utente con lobiettivo di immergerlo nel contesto dellopera, volendo porre una riflessione sulla possibilit di scelta. In occasione del Tool_Kit Festival i Sacrocuoreconnection presentano Il giardino delle delizie, una struttura sensibile che presenta una moderna cacciata dal giardino dellEden in forma di immagine fotografica. E facilmente intuibile la dinamica che provoca le modifiche dellinterfaccia: allinterno dellopera lo stesso pubblico che sceglie di attivare, grazie ai sensori di movimento, i vari dispositivi video, luminosi e sonori componendo cos diverse situazioni. Lo spettatore intraprende unesplorazione personale del lavoro e simultaneamente partecipa collettivamente a comporre un sottofondo sonoro di chiara matrice.

Sacrocuoreconnection, Il giardino delle delizie, installazione interattiva, 2009

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Anis Saraci
Anis Saraci compie la sua formazione allUniversit Iuav di Venezia, dove attualmente sta conseguendo la laurea in Arti Visive e Performative. In occasione del Tool_Kit Festival presenta Interactive Game, uninstallazione interattiva che riprende visivamente il videogioco Snake, molto famoso allinterno dei cellulari pi comuni. Questo gioco realizzato allinterno di un cubo in cui il movimento dello spettatore davanti allo schermo, si sviluppa nelle forme 3D del video. In questo modo ogni azione viene ripresentata allinterno del cubo, dove la telecamera che riprende i movimenti e li segue, crea il reale percorso allinterno del videogioco interattivo. Un elemento, quindi, che sembra portare avanti il famoso The Legible City di Jeffrey Shaw, solo che questa volta non si tratta pi di una citt da percorrere in bicicletta, ma bens di una trasformazione del percorso umano in quello simpatico e ostacolato dello snake. Dal punto di vista del suono, si generano dei sincroni sonori e visivi, che variano la loro intensit dipendendo dalla velocit dei movimenti, i quali cos creano un ambiente di immersione totale dentro al videogioco ingigantito per loccasione.

Anis Saraci, Interactive Game, installazione interattiva, 2010

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Claire Scoville
Claire Scoville nasce nel 1983 a Washington. Artista che opera a livello internazionale, ha partecipato anche a diverse mostre ed eventi in Italia. La sua pratica artistica incentrata soprattutto sul mezzo video, che viene esplicato e utilizzato in diverse forme quali le installazioni, le video proiezioni e le performances. Le installazioni di Calire Scoville vengono concepite dallartista per essere fruite in superfici pubbliche, dove gli elementi interessati generano una forma di connessione tra le persone, le architetture e lambiente. I suoi lavori incentrati sugli spazi pubblici, desiderano indagare come essi vengono vissuti e concepiti dalle persone, al fine di generare uninterpretazione che possa essere univoca di persona in persona, corrispondendo al punto di vista di ognuno. I video e le olografie vengono, allora, utilizzate al fine di esplorare le tematiche legate al movimento, al paesaggio e al ritratto. Il pubblico, quindi, si trova di fronte alla loro natura nascosta, partecipando ad un attimo di sorpresa e di sospensione del tempo vissuto e diventando spettatore, inteso nellaccezione di speculum, colui che si rispecchia. Si ritrova, in questo modo, a contemplare senza preparazione e senza preconcetti questi elementi visuali che generano sorpresa.

Claire Scoville, Dancer Jordan, performance, 2010

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Teatrino Elettrico
Teatrino Elettrico nasce dallincontro di Emanuele Martina e Massimiliano Nazzi. La loro pratica artistica nasce dallesigenza di fondere delle sonorit di tipo macchiniche, rapportandole per allemozione della musica suonata dal vivo. Il gruppo realizza concerti, performances live-media, spettacoli teatrali, installazioni multimediali, workshops e altri progetti ibridi. Il loro progetto si vuole focalizzare sulle diverse possibilit di espressione che possono avere gli oggetti di uso comune, i quali vengono utilizzati dai Teatrino Elettrico per generare suoni diversi e vengono animati tramite lelettricit. In questo modo si viene a creare un linguaggio a/v totalmente real time e privo di campionamenti o registrazioni. In occasione del Tool_Kit Festival presentano un progetto inedito, il video Random Access Memory realizzato appositamente per levento. Tra il 2008 e il 2010 i Teatrino Elettrico partecipano a diversi i eventi, rassegne e festival, tra cui: Flora live media Lab by Xing (I), Mapping Festival (CH) e Audiovisiva (I).

Teatrino Elettrico, No es cosa para ninos, immagine, 2010

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Valerio Veneruso
Valerio Veneruso un artista visivo la cui pratica artistica inizia dalla pittura e, successivamente, si sposta verso altre forme espressive, quali la performance, il video, la grafica, larte interattiva e il VJ set, che sono le sue attivit principali degli ultimi anni. Seppur con diversi mutamenti, la sua ricerca artistica inizia e continua da riflessioni sul concetto di esperienza catartica, di cui licona di una stella a cinque punte, emblema arcaico di elevazione, rappresenta il vertice. In occasione del Tool_Kit Festival presenta il progetto Collezione privata reciproca, che vuole essere un pretesto per instaurare un dialogo con lo spettatore: il fruitore avr diritto a un ritratto autografato, eseguito in tempo reale con lausilio di un computer e di una tavoletta grafica, in cambio di una fotografia propria che verr appositamente scattata in galleria insieme allartista stesso. Collezione privata reciproca vuole, inoltre, valorizzare la pratica del ritratto dandole, grazie alle nuove tecnologie, una lettura pi attuale. Lo scambio di beni preziosi e personali determiner il corretto funzionamento della performance interattiva.

Valerio Veneruso, In-Out, disegno vettoriale, 2009

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Videotrope
Videotrope una piattaforma che si basa principalmente sulle potenzialit offerte dal web come spazio comune di identit e come risorsa per analizzare e decostruire i media contemporanei. Videotrope realizza immagini, installazioni, video, oggetti, performance e li propone generalmente nello spazio pubblico al fine di creare situazioni percettive atte a osservare da nuovi e diversi punti di vista le dinamiche ed i linguaggi della comunicazione nella societ contemporanea. Le influenze, nonch i punti di partenza di ogni intervento sono la videoarte, la web art, il precinema e larte interattiva, intesa come mezzo per convertire diversi tipi di segnali (visivi-sonori) in altre forme percettive che li rappresentino. Videotrope chiunque partecipi ai progetti di Videotrope e per questo si ritiene prima di tutto un network che accomuna persone interessate alle stesse pratiche e alle stesse riflessioni. Videotrope si basa inoltre sulla logica open source e mette a disposizione tutto ci che produce a chi vuole riproporlo o rielaborarlo. Al Tool_Kit Festival collaborer con il musicista Mauro Sommavilla per la realizzazione di Outropefor, un mapping sitespecific interattivo.
Videotrope, Outroperfor, mapping, 2011

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Artisti Curricula

Abusers
ll collettivo ABusers organizza diversi eventi, al cui interno sono previsti degli spazi inerenti a workshop gratuiti per la produzione di videoarte e per la composizione di musica elettronica. In questi anni partecipa come partner ad importanti festival di musica elettronica. Esibizioni 2011 Gara delle batterie elettroniche, Montelupo (RN) LArchitettura incontra lArte, Padova 2010 Altavoz, Marghera (VE) Spectrum, Open 13 esposizione internazionale di sculture ed installazioni,Venezia Walking Fortemarghera, Mestre (VE) F4Fetish, Schio (VI) Eclisse, visioni, azioni e suoni in rapido transito, Padova 2009 Eventi Collaterali della Biennale di Venezia, Venezia Tronica Festival, Vicenza Arte e musica dal vivo nel giardino della collezione, LiveSet e Djset, Peggy Guggenheim collection, Venezia Selezione concorso Electrowave, Arezzo Contatti Facebook: 9v - novevolt

Artereazione
Artereazione un network di ricerca e produzione artistica che opera negli ambiti audio, video, multimediale e sociale. Mostre 2010 Digitalia, a cura di Dario Lazzaretto, Centro Culturale Altinate, Milano 2009 Border, a cura di Silvia Moro, Casa Morigi, Milan Daimon 3, a cura di Paradigma, Ex-carcere Le Nuove, Torino Giorno del Contemporaneo AMACI, a cura di Alessandra Cussini, Leggere Strutture Factory, Bologna Into the loop, Villa Comunale, Salerno Inside the Box, Chiesa San Nicol, Lecco Proiezioni pubbliche 2010 SchioDesignFestival, Fabbrica Saccardo, Schio VI Solos Festival, Centro Culturale Malaposta, Lisboa Art tal ort, Sala Vittoria, Fagagna UD 2009 Centro culturale Le Ciminiere, Catania Contatti www.artereazione.org www.vimeo.org/artereazione

Ascolti Visivi
AscoltiVisivi un collettivo artistico fondato nel 2006 da Giacomo De Luca, Federico Gravina, Francesco Paciello, Roberto Russo, un gruppo di Vj napoletani con competenze multilaterali in campo audio-video e grafico. n competenze multilaterali in campo audio-video e grafico. Da allora il collettivo organizza Eventi e Festival di live performance audio/ video, partecipando come ospite a diversi festival tra cui: LPM, MarArt-ea, FCG di Salerno, Stream Fest, Xbass ed altri. Mostre 2010 Nativit 2.0, Piazza del Plebiscito, Napoli Expo, - Luminaria 02 Tonestone Piazza del Ges Nuovo, Napoli Expo, - Luminaria 02 2009 Composit Piazza San Domenico Maggiore, Napoli, Expo - Luminaria 01 O.T.W,. Circolo Artistico Politecnico, Piazza Trieste e Trento, Napoli, Expo Memories 2008 Sezioni Pallonetto, a Santa Chiara, Napoli, Expo - Luminaria 00 Multivision, Museo Madre, Napoli, Madrenalina Contatti www.ascoltivisivi.net info@ascoltivisivi.net

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Aurora Meccanica
AuroraMeccanica un collettivo formato da Carlo Riccobono, Roberto Bella e Fabio Alvino. Il Gruppo fonda uno studio artistico autonomo dove lavora ed espone insieme ad altri artisti: lo spazio Ohne Titel Lab di San Salvario, laboratorio indipendente di sperimentazione artistica. Nel maggio 2010 auroraMeccanica figura fra i vincitori del concorso Gemine Muse a seguito del quale la loro opera e se ti regalassi la luna stata esposta al MAO Museo darte Orientale 2010 Ricerca tra le righe, Sede Biblioteca storica della Facolt di lettere e Filosofia dellUniversit di Torino, a cura di Collettivo Start Torino Anversa: andata e ritorno. Terre di immigrati e di emigranti, Fondazione 107, Torino. Red Fish Factory, Anversa, a cura di Associazione Arteco Gemine Muse 2010. Guardiani del Tempo, MAO, Museo Arte Orientale, Torino, a cura di Maria Teresa Roberto Agita. Arte Giovane Italiana, Sede MLAC. Museo Arte Contemporanea La Sapienza, Roma Bolle daria, Personale, Ohne Titel Lab, Torino, a cura diFabio Cafagna 2009 Ohne Titel Exibition, Ohne Titel Lab, Torino,a cura di Collettivo Ohne Tite Contatti http://www.aurorameccanica.it info@aurorameccanica.net

bild
Bild un collettivo composto da Rita Schivon ed Enrico Bozzato. Nel 2010 decidono di fondare il progetto audiovisivo bild. Mostre 2010 Altavoz (sezione sperimentale), Mestre, Celestia, Chiesa di S.Maria Formosa, Venezia, a cura di bild Sherwood Festival, Padova, con il collettivo Drt: Baia Estudio, Forte Marghera, Mestre, a cura di Drt Contatti http://www.bilproject.net http://www.dort.it/ bild.project@gmail.com

Mario Ciaramitaro
Mario Ciaramitaro nasce nel 1985 a Castelfranco Emilia, Modena. Compie la sua formazione presso lUniversit Iuav di Venezia, dove consegue prima la laurea triennale in Arti Visive, e in seguito la laurea specialistica in Comunicazione visiva e multimediale. E membro del collettivo Blauer Hase, con cui vince nel 2008 lassegnazione di uno studio presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia. Mostre 2010 Okay, I have had enough, what else can you show me?, Video Screening, DOCVA, Milano, a cura di Barbara Meneghel Night / Target / Practices, Corte San Marco, Dorsoduro, Venezia, a cura di A.Digiantomasso e G. Gazzoli ArtHub at LOOP Video Art Festival, Barcellona, a cura di Francesca Di Nardo, Bitches Brew, Gum Studio, Carrara, a cura di Emiliano Pistacchi 2009 I Borsisti della 92 collettiva giovani artisti, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, Italy Progetto myFolder, Fondazione March, Padova 2008 92 collettiva giovani artisti, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia Toys, Project Room A, Spike Island, Bristol, a cura di Riccardo Giacconi Contatti www.sharpglue.altervista.org mariociaramitaro@yahoo.it

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Daniela DAndrea
Nasce a Messina nel 1984. Si forma presso lAccademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Vive e lavora in Italia, tra Messina e Milano. Mostre personali 2010 Can You See Inside Of Me?, Angel Art Gallery, Milano, 2009 Poseur, , Paris, Atelier 8, Ville de Montrouge, Parigi, a cura del Service Culturel de Montrouge Countries Of Coffee, sponsorizzata da Caff Barbera, 7 Punto Arte Gallery, Messina 2007 2009 Daniela DAndrea su Farm-IslandFarm Island, Second Life , a cura di Farm Young Art e Fab Mostre collettive 2010 La Lingua del Mare, Forte San Salvatore, Messina; 2009 XIV BJCEM - Biennale Dei Giovani Artisti Delleuropa E Del Mediterraneo, Skopje, Macedonia; Circle, Lazzaretto di S. Elia, Cagliari, a cura di Alessandra Menesini Jeune Cration Europenne, Museu Amadeo de Souza Cardoso, Amarante, a cura di Gisela Leal, Jeune Cration Europenne, Centro Cultural Metropolit Tecla Sala, Hospitalet of Llobregat, a cura di Mario Pasqualotto, Gemine Muse 09, a cura di Alessandra Ferito, Contatti www.myspace.com/danieladandrea artinsidethemind@yahoo.it Facebook:Daniela Dandrea|Digital Art

Ditroppo
I Ditroppo sono un collettivo formato da Martin Romeo ed Enrika Veznaver. Martin Romeo nasce 1986, Carrara. Attualmente frequenta il Corso di Laurea Magistrale in Progettazione e Produzione delle Arti Visive alluniversit IUAVfacolt di Design e Arti, Venezia. Mostre 2010 BBCC Expo, XIV Salone dei Beni e delle Attivit Culturali, Venezia Fiere, Venezia Out of Range. Esperienze digitali e multimediali, Comune di Frontone (PU) Artefatto 2010, performance in p.zza Unit di Italia, Trieste Angolazioni Urbane: verso un archivio percettivo, Laguna Palace, Centro Culturale Candiani, Galleria Contemporaneo, Torre Civica, Mestre Loop Video Art festival, Barcelona Live Performer Meeting, Roma Contatti www.martinromeo.com info@martinromeo.com Enrika Venaver nasce nel 1988, a Pula in Croazia. Attualmente frequenta il Corso di Laurea Triennale in Arti visive e dello Spettacolo alluniversit IUAV- facolt di Design e Arti, Venezia. Mostre 2010 Living Room, installazione interattiva, Calle San Simeon Profeta, Venezia 2009 Il gesto indicatore, mostra fotografica collettiva, galleria contemporanea Candiani, Mestre, a cura di Marco Zanta, 2007 MMC Luka ( centro multimediale Luka), Pula, Croazia, a cura di Davor Kliman Contatti enrika.v@gmail.com

Fannullare
I Fannullare nascono nel 2007 dalla collaborazione tra Davide Marchi e Daniele Giannotta (Bologna Improvisers Orchestra, Cavallo Wanislavskji). Nel 2008 completano la formazione con linserimento di Francesco Agazzi (Oe) e Manuel Prat. Dal 2008 collaborano attivamente con performers, videomakers e VJs. Nel 2009 esce il primo album, Coprofagia Tur, prodotto da Eclectic Polpo Records. Nel gennaio 2011 esce il nuovo disco Merda di Robot, ancora in attesa di una label. Concerti e performance 2011-2010 Fannullare+Ert+Funzione Alpha+Nonlinear, Cortile di Palazzo Legato Albani, Urbino Fannullare Live at L.P.M, Brancaleone, Roma Fannullare Live at Liberarti, Montaione, Firenze Fannullare Live al Robot Festival, Palazzo Re Enzo, Bologna The Cage festival, xm 24 Bologna Contatti www.myspace.com/fannullare http://soundcloud.com/fannullare http://www.youtube.com/results?search_query=fannullare&aq=f

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Andrea Fincato
Andrea Fincato nasce nel 1982 a Padova. Compie i suoi studi tra Padova e Venezia, dove si laurea con lode allAccademia di Belle Arti in Nuove Tecnologie per larte. Mostre 2011 Liquid Continent, Bibliotheca Alexandrina, Alexandria, Egitto 2010 Open XIII International Exposition, Venezia Voyage and WYSIWYH, Rag Factory, Bricklane, Londra 2009 FAME : a photographic installation, Nuovi Segnali, Padova WYHIWYS, NuoveFigure3, Isola di S.Servolo, Evento Collaterale della 53esima Biennale di Venezia, Venezia Quadriphonic audio installation (Turbine Rebirth), Innovare per vincere la crisi and Audio-Video performance, Schio (VI) Contatti andrea.fincato@gmail.com

Gastrovisione
Gastrovisione un progetto che nasce a Venezia nel 2010. Il collettivo composto da Marco Bacci, Manuela Balint e Monica Pretegiani. Vivono e lavorano a Venezia. Mostre 2011 Open#3, Magazzini del Sale, Venezia Catering-Artistico, Poggio Mirteto, Rieti, a cura di Cornelia Lauf 2010 Performance durante il Salone dei Beni Culturali di Venezia My favourite things, Galleria Contemporaneo, Mestre (VE), a cura di Archivio Sottobosco Catering Volume Collection,Bevilacqua la Masa Palazzetto Tito, Venezia, a cura di Nemanja Cvijanovic Se Dio vuole una mostra sorprendentemente spirituale, Trastevere 259, Roma, a cura di Rosario Sorbello Contatti Gastrovisione@hotmail.it

Francesco Liggieri
Francesco Liggieri nasce il 30 luglio 1981, ad Alessandria. Laureato a pieni voti presso lAccademia di Belle Arti di Venezia da 2005 partecipa assiduamente a esposizioni e progetti artistici come singolo artista. Vive e lavora a Venezia. Mostre 2010 Urban Creatures, Spazio Eventi Mondadori, Rossano/Venezia, a cura di Francesca Londino e Settimio Ferrari Invasioni e Terapie, Palazzo Fogazzaro, Schio, a cura di Anna Z. Pezzin Angolazioni Urbane, Mestre, diverse sedi pubbliche, a cura di Arianna Testino, Videotrope e Trip Group 2009 Last Minute, a Contemporary Space in Padova, esposizione del Collettivo Rapido, a cura di Daniela Astolfi Il Gioco del Limite, collettiva nellAmbito del progetto Rodeopresso gli atelier della fondazione Bevilacqua La Masa, palazzo Carminati, Venezia, a cura di Arianna Testino TrasFigurazione, collettiva presso la Galleria San Vidal, campo di San Zaccaria, Venezia, a cura di Christian Palazzo Next Generation, collettiva presso la Galleria San Lorenzo, Milano, a cura di Roberto Dilani Sguardi Multipli, Rossano (CS) Ferrara. collettiva a cura di Francesca Londino e Settimio Ferrari Contatti www.francescoliggieri.com liggieri.francesco@gmail.com

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Johann Merrich + Belinda Frank + Chironomia


Belinda Frank, Chironomia e Johann Merrich, musiciste provenienti dalla netlabel dedicata allelettronica femminile electronicgirls, collaborano assieme per la prima volta. Belinda Frank 2008 Propriet di linguaggio, stop motion poetry proiettato ai S.a.L.E. Dock e MetriCubi (Ve) il 19 dicembre. 2009 Alfabeto quotidiano (audioritratto), presentato al centro culturale CZ (Ve) nellambito della manifestazione 27 autori- tratti, aprile. 2009 vocalist in Pink Houses, release di Answer42 included in Anjunabeatz Vol. 7 2007 live performance con Isocore e Pierlo di Upitup Records @ Ex Mattatoio, Padiglione B2 Occupato (Roma). Chironomia dal 2008 membro delle Neutica, duo di improvvisazione Johann Merrich 2010 Disturbo uditivo lagunare in 4 movimenti. Allegro. Performance per Irukandij (Ve). 2009 Fricadelique! How to be a Flowerpower nihilist. Release per Clinical Archives, www.clinicalarchives.spyw.com Noizz, evento di C. Mazzoli e V. Ciarrapica con il supporto della Fondazione Claudio Buziol (Ve) 2008 USSR vs PARADISE (in six movements). Concept album per Vuoto, www.otouv.org Contatti http://www.myspace.com/313761114 http://www.myspace.com/chironomia http://www.myspace.com/johannmerrich

MU(C)CA
Il gruppo nasce nel 2011 da unidea di Gianni Cardone e Daniele Muscella. La produzione spazia in diversi campi. Le loro installazioni hanno lo scopo di rendere gli ambienti immersivi e coinvolgenti. Gianni Cardone, nasce a Torino nel 1983. Compie inizialmente gli studi universitari presso il Politecnico di Torino e Institut Suprieur des Beaux Arts Saint-Luc de Lige. Attualmente frequenta il corso di Laurea Magistrale in Visual and Multimedia Communication presso lo IUAV Venezia. Lavora come product designer per Ferrino S.p.A. Nel 2010 realizza con InteractionDesignLab di Torino gli allestimenti interattivi del Museo PLART di Napoli e linstallazione HighWater per Angolazioni Urbane, Venezia. Daniele Muscella nasce a Casarano nel 1983. Compie inizialmente gli studi universitari presso il Politecnico di Torino. Attualmente frequenta corso di Laurea Magistrale in Visual and Multimedia Communication presso lo IUAV Venezia. Lavora product designer presso Di Camillo Design & Comunicazione di Torino. Nel 2010 realizza con InteractionDesignLab di Torino gli allestimenti interattivi del Museo PLART di Napoli e linstallazione HighWater per Angolazioni Urbane, Venezia. Mostre 2010 Angolazioni Urbane, Venezia Contatti www.giannicardone.com www.danielemuscella.com

Gianfranco Pulitano
Gianfranco Pulitano nasce a Messina nel 1978. Compie la sua formazione presso lAccademia di Belle Arti di Reggio Calabria, dove si laurea in grafica e successivamente si specializza in scultura. Attualmente vive e lavora tra Messina, Milano e Parigi. Mostre personali 2009 Christmas arToy, Angel Art Gallery, Milano FAKE ADDICTED, Atelier Alle de la Valliere - Montrouge, Parigi, a cura di Andrea Ponsini Mostre collettive 2011 DaDaunPoP, Istituto di Cultura Italiano, New Delhi, India, A Cura di Igor Zanti DaDaunPoP, Rabindranath Tagore Centre, Kolkata, India , A Cura di Igor Zanti DaDaunPoP, BMB Gallery, Mumbai, India, A Cura di Igor Zanti Mediamorfosi 2.0. Contributo alle lingue dell alterit, SUDLABNapoli, A cura di Gabriele Perretta 2010 La terra ha bisogno degli uomini, Reggia di Caserta, Caserta Love for Sale, Castello di Monteruzzo, Castiglione Olona, Varese 2009 Message Out a Bottle, Galleria Spazioinmostra, Milano, A cura di Ivan Quaroni NewPOP/POPsurreale, Angel Art Gallery, Milano

Contatti www.gfp-art.com info@gfp-art.com

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Sacrocuoreconnection
Sacrocuoreconnection nasce nel 2003. Uno degli obiettivi prevalenti sempre stato quello di immergere il fruitore nel contesto dellopera. Sacrocuoreconnection si occupa di interaction design, graphic design, web design, video, fotografia, installazioni e allestimenti. Mostre 2010 Sincerit Incondizionata, Teatro Delle Maddalene, Padova Questa sera, ti prego, credimi, Deposito95 Vicenza Game Over3, Festival No Dal Molin, Vicenza Delaunay#01, Dueville, Vicenza 2009 Il giardino delle delizie, Esquare, Circolo degli Artisti, Roma Il giardino delle delizie, Altavoz, CSO Rivolta Marghera (Ve) Lisola, Azioni Inclementi, Schio (Vi) Installazione interattiva, ExhiBIT, Festival di arti digitali Isola di San Servolo, (Ve) Urban Solutions - light and energy for the public administration, Living Luce 09, Milano Dance Hall3, lioy10, Vicenza 2008 Game Over 2 La grande madre, Basilica Palladiana, Vicenza Game Over, No Dal Molin, Vicenza Lanerossi Digitale, Universit IUAV Contatti www.sacrocuoreconnection.it info@sacrocuoreconnection.it

Anis Saraci
Anis Saraci nasce nel 1988 in Albania. Compie la sua formazione prima in Albania e successivamente si trasferisce a Venezia. Attualmente sta frequentando la facolt di Arti Visive e Performative allUniversit IUAV di Venezia. Mostre 2010 Bip, Livorno Robot Festival, Bologna Contatti anis_saraci@yahoo.it

Claire Scoville
Claire Scoville nasce a Washington nel 1983. Mostre 2010 Bring to Light Nuit Blanche Art Festival, New York DC Photo Week 2009 Biennale dArti Visive, Venezia Notte bianca, Parigi

Contatti http://www.clairescoville.com/claire_scoville/public_space_+_visual_ installation.html

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Teatrino Elettrico
Teatrino Elettrico nasce dallincontro di Emanuele Martina e Massimiliano Nazzi, dallesigenza di fondere sonorit macchinche con lemozione della musica suonata dal vivo. Eventi, festival, mostre 2010-2008 ShareFestival, Museo delle Scienze Naturali Torino, a cura di Simona Lodi Tec Art Eco/Livecrossmedia, Como, a cura di Ariella Vidach Mapping, Le Zoo, Geneve, a cura di Justine Beaujouan Piksel, Bergen, a cura di Gisle Froysland Dal Vivo, Velvet-Giardini Pensili, Rimini, a cura di Marco Mancuso Signal festival, Cagliari, a cura di Alessandro Olla Visionr Festival, Parigi Flora Live Media Lab, Cango, Firenze, a cura di Xing Ex machina, COX18, Conchetta, Milano, a cura di Rossella Moratto, Vincoli, Gemine Muse, Bologna, a cura di Elonore Grassi Piksel, Bergen, a cura di Gisle Froysland roBOt, P.zzo Re Enzo, Bologna Contatti http://www.teatrinoelettrico.org/ http://www.myspace.com/treatrinoelettrico

Valerio Veneruso
Valerio Veneruso nasce a Napoli nel 1984. Dopo il diploma allAccademia di Belle Arti di Napoli, frequenta la laurea magistrale in Progettazione e Produzione delle Arti Visive. Attualmente vive e lavora a Venezia. Mostre personali 2008 Un, due, trestella!, Accademia di Belle Arti, Napoli, a cura di Nin Sgambati Mostre collettive 2011 Art On Earth project, Galleria Overfoto, Napoli, a cura di Diana Gianquitto 2010 Se Dio vuole, una mostra sorprendentemente spirituale, a cura di Rosario Sorbello, Trastevere 259 (Studio privato di Cesare Pietroiusti), Roma 2009 Ogni limite ha una pazienza, esperienze non lineari del tempo, Gervasuti foundation, Venezia, a cura di Cesare Pietroiusti e Filipa Ramos Magical mystery tour,Galleria Wunderkammern, Roma, a cura di Massimo Bignardi e Marcella Ferro 2008 Arte globale, MAV di Ercolano, Napoli, a cura di Derrick de Kerckhove e Franz Iandolo LEbbrezza di No, Giu box gallery, Napoli, a cura di Vincenzo Chirichella, Gianni Iannitto e Laura Iasiello

Videotrope
Videotrope un collettivo di arte informale, che trova la propria identit principalmente allinterno della piattaforma internet e i suoi componenti preferiscono rimanere, per questo motivo, sconosciuti. I suoi primi lavori sono del 2008. Mostre 2010 Floating interfaces, MAP for British museum, British museum, Londra Vibrating Shadows, Arty party, Vicenza Documents from an urban environment, Angolazioni urbane, Mestre, Venezia Kaleidoscopetrope,LSE, Spazio novantanove, Mestre, Venezia 2009 Warping, Seconda performativa, Villa Lattes Istrana, Treviso Erranze, Bersi la musica elettronica, Torre di Mosto Erranze, Global beach, Lido di Venezia Untitled #4 , Bookmarks, Sale D.O.C.K.S

Contatti http://www.videotrope.tv/ pizza@videotrope.tv

Contatti www.livestream.com/tvthink delirionirico@gmail.com

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Si ringraziano: Aurora Fonda, Tommaso Zanini, |A+A| Centro Pubblico per larte contemporanea, Assessorato alle politiche giovanili e pace del comune di Venezia, Universit Iuav di Venezia, Universit C Foscari Venezia, Hotel Serenissima Venezia, Copisteria La Plotteria Padova, Ristorante La Colombina Venezia, Cantina Lorenzon (TV), Giulia Mocenigo, Cyou Festival dellarte contemporanea di Faenza, Guido Bartorelli, Cornelia Lauf, Mara Ambrozic, Dario Lazzaretto, Fabrizio Montini, Giovanni Maria Troiano, Martina Albertini, Francesca Bova, Giulia Chiapparelli, Giulia Conte, Lucia Longhi, Caterina Novaria, Michela Perrotta, Benedetta Porcelli, Serena Scarf, Katriina Miola, Ilaria Picccini, Elisa Luciano ed Enrika Venaver. Tutti gli artisti che hanno preso parte al Tool_Kit Festival 2011.

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