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Lambdin 37

Niphal

Verbi derivati
Tutti i verbi studiati finora appartengono alla coniugazione Qal, o coniugazione semplice, che consiste analiticamente di una radice non aumentata pi un modello tematico (perfetto, imperfetto, ecc.). Ma in ebraico possono essere costruiti altri verbi da queste stesse radici, principalmente mediante luso di elementi prefissali o attraverso una modificazione dei modelli tematici. Ci sono sei importanti tipi di verbi derivati (spesso chiamati coniugazioni).

Non tutte le radici ricorrono in tutte le sei forme, cos come molte radici non sono impiegati come verbi nel Qal nonostante siano ben attestate tra i sostantivi e gli aggettivi.

Le sei coniugazioni principali sono chiamate sulla base della forma che esse assumono alla 3a pers. masch. sing. del perfetto con la radice ( fare)
Niphal (passivo o riflessivo) Piel (intensivo-attivo) Pual (intensivo-passivo) Hiphil (causativo-attivo) Hophal (causativo-passivo) Hithpael (riflessivo-reciproco)

Verbi Niphal: significato


(1) Passivo incompleto. Se un verbo ricorre in uso transitivo-attivo, come in: Gli studenti hanno letto la lezione. si pu operare una trasformazione al passivo: La lezione stata letta dagli studenti. Ma si tratta del passivo incompleto perch non si menziona il complemento dagente: La lezione stata letta.

E sempre possibile tradurre il verbo Niphal come un passivo incompleto se il verbo Qal corrispondente transitivo attivo:
Qal Niphal

- La parola fu scritta. - La citt fu abbandonata


- Luomo fu ucciso.

(2) Medio. In italiano i verbi al medio seguono il modello dei verbi pronominali riflessivi e ne condividono la medesima forma. Il significato , in un certo senso, invertito: loggetto del verbo attivo diventa il soggetto del verbo medio:
Egli ruppe la finestra. Egli ferm la macchina. La finestra si ruppe La macchina si ferm

Egli apr la porta.

La porta si apr.

In questo caso quindi, i verbi ebraici Niphal spesso corrispondono a verbi riflessivi italiani:

La porta si apr. Il vaso si ruppe. Il popolo si radun.

(3) Riflessivo. In italiano i verbi riflessivi sono accompagnati da una particella pronominale che si riferisce al soggetto: Egli si lav. Egli si vendette in schiavit. I verbi Niphal richiedono spesso questo tipo di traduzione:

Egli si redento.

Egli si vendette in schiavit.

(4) Risultativo. Essendo fondamentalmente un verbo stativo, il Ni risultativo descrive lo stato del suo soggetto; stato prodotto dallazione verbale indicata dalla radice (In italiano, per, lequivalente del risultativo
formalmente identico al passivo cos che la distinzione difficile da afferrare)

Qal Attivo

Ni Passivo

Ni Risultativo

aprire

stato aperto = fu aperto

aperto

rompere

stato rotto = fu rotto

rotto

Molto frequentemente il significato risultativo/ stativo assume la sfumatura della potenzialit:

essere visto essere temuto essere mangiato essere scelto essere amato essere abitato essere trovato

essere visibile apparire essere temibile, spaventoso, terribile essere commestibile essere scelto, selezionato, accettabile essere grazioso, amabile essere abitabile essere ancora esistente, esistere

Queste quattro categorie di significato del Niphal sono state definite sulla base del valore di traduzione in italiano. In ebraico esse costituiscono una sola categoria: il mediopassivo espresso dalla forma Niphal. Solo un attento studio del contesto consente al lettore di decidere, di volta in volta, tra le varie possibilit.

Alcuni verbi Niphal non hanno una controparte nel Qal:

- egli ha combattuto

- egli si nascose

- egli scamp

- egli si addorment

Altri ancora sono verbi denominativi, nonostante questo sia un uso raro del modello Niphal: ( per )* profetizzare, da , profeta.

Verbi Niphal: temi e flessione


Il verbo Niphal deriva da una radice triconsonantica cui viene prefisso n. Al perfetto il tema presenta la forma base , che non subisce alcun cambiamento nella flessione. Limperfetto era originariamente *yankatib che con lassimilazione della n, divenne ( NB: il raddoppiamento della prima consonante radicale). Limperativo e linfinito costrutto sono basati sul tema dellimperfetto; con il prefisso al posto del Nun. Il participio e linfinito assoluto si costruiscono sul modello del perfetto; il ptc ha la vocale lunga

Niphal Pf e Ptc
3m 3f 2m 2f

bT;k.nI
scritto

fu/ stato

WbT.k.nI WbT.k.nI ~T,b.T;k.nI !T,b.T;k.nI Wnb.T;k.nI


plurale

hb'T.k.nI T'b.T;k.nI T.b.T;k.nI yTib.T;k.nI


singolare

Ptc. m

bT'k.nI

~ybiT'k.nI

Niphal Impf. Impv. Inf.Costr. (bteK'hi)


3m

3f
2m 2f 1

bteK'yI bteK'Ti bteK'Ti ybit.K'Ti bteK'a,

sar scritto

Wbt.K'yI hn"b.t;K'Ti Wbt.K'Ti hn"b.t;K'Ti bteK'nI


plurale

Impv. m
f

singolare

bteK'hi ybit.K'hi

Wbt.K'hi hn"b.t;K'hi

Inf. Assoluto
Le due forme dellinfinito assoluto provengono uno dalla forma del perfetto, laltro dallimperfetto

bT;k.nI bATk.nI bteK'yI bATeK'hi


e tendono a disporsi in coppia con il verbo finito corrispondente dello stesso modello generale: certamente fu ascoltato certamente sar ascoltato

NB:
Ni III-gutt. ( )- la sostituzione di e con a nellimperfetto e nelle forme correlate. Ni I-gutt. (incluso ), il perfetto presenta di solito il modello di , con e al prefisso pronominale ed e dopo la gutturale. Nellimperfetto e nelle forme correlate il raddoppiamento della prima consonante radicale sostituito da un allungamento compensatorio della vocale del prefisso da i a e; nella flessione questa e rimane inalterata.

La preposizione ( tra) con suffissi pronominali




tra me


---


noi

tra (di)

. 1

. 2
. 3 . 4

. 5
.

. 6

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