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ISBN 978-88-548-xxxx-x
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Per la storia della stereotomia
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copo principale di questo studio raccogliere, selezionare, tradurre, commentare e illustrare
i brani pi notevoli dei principali trattati, quasi tutti francesi, che tra la seconda met del
Cinquecento e la prima del Settecento definirono e svilupparono la stereotomia, vale a dire la
scienza e larte del taglio della pietra. Per mezzo delle tecniche messe a punto dai vari tratta-
tisti larchitettura in pietra compiutamente descritta e, alla lettera, costruita in ogni suo pi
minuto dettaglio. Tali tecniche, infatti, definiscono un vero e proprio algoritmo generatore, per
mezzo del quale ledificio pu essere non solo analizzato e verificato in fase di progetto, sia
dal punto di vista statico, sia nella sua intrinseca connessione geometrica, ma anche costrui-
to in ogni singola parte e in luoghi diversi per poi essere montato in opera. Esiste per-
tanto una notevole e assai singolare analogia tra la stereotomia e i moderni metodi e strumenti
CAD: entrambi, in realt, mirano essenzialmente alla costruzione di un modello tridimensio-
nale compiuto e connesso, pi che alla pura rappresentazione del modello mentale. In tal sen-
so, se la stereotomia ha senzaltro posto le basi della geometria descrittiva celebre la frase
di Lagrange, dopo una lezione di Monge: Non sapevo di sapere la geometria descrittiva! ,
lodierna creazione di modelli digitali 3D chiude la parentesi mongiana focalizzandosi, come
gi la stereotomia, sul punto sostanziale: concepire, modellare e verificare complessivamente
e unitariamente larchitettura prima della sua costruzione.
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amillo Trevisan professore associato di Disegno presso lUniversit IUAV di Ve-
nezia. La sua attivit di ricerca riguarda principalmente la modellazione e la rap-
presentazione eseguite con lutilizzo di tecniche e strumenti informatici e la predispo-
sizione di software specifici. Ha svolto il ruolo di responsabile scientifico di varie unit
di ricerca: Esplorazione interattiva di modelli digitali tridimensionali: il caso del teatro
la Fenice di Venezia. Progetto, costruzione e test di una stazione monoutente stereoscopica
multimodale e multimediale (ricerca PRIN coordinata dal prof. Riccardo Migliari,
20062007); Documentazione, gestione, simulazione e monitoraggio di complessi archeologici
e monumentali mediante modelli virtuali 3D (ricerca FIRB coordinata dal prof. Mario
Docci, 20032005); Il modello digitale tridimensionale della Fenice e lo studio: analisi
e implementazione di protocolli duso e di gestione del modello 3D (convenzione tra il
Dipartimento di Arti e Disegno Industriale dellUniversit IUAV e il Gran Teatro La Fe-
nice di Venezia, 20022004); Realizzazione di software specifici dedicati allanalisi geo-
metrica e proporzionale di particolari architettonici rilevati con scanner 3D (ricerca scien-
tifica di interesse nazionale coordinata dal prof. Mario Docci, 20022004); Implemen-
tazione di nuovi spazi intelligenti, ad alta interattivit e profondit di comunicazione,
per la sperimentazione di innovative virtual expo e virtual selling center (convenzione
tra il Dipartimento di Arti e Disegno Industriale dellUniversit IUAV e la Camera di Com-
mercio, Artigianato e Industria di Treviso, 20022003); Metodi e strumenti per la ge-
stione e limplementazione delle risorse informative relative alla cartografia e ai rilievi
architettonici (ricerca scientifica di interesse nazionale coordinata dal prof. Eduardo Sal-
zano, 19992000).
Camillo Trevisan
GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI
PER LA STORIA
DELLA STEREOTOMIA
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Camillo Trevisan
GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI
PER LA STORIA
DELLA STEREOTOMIA
Copyright MMXI
ARACNE editrice S.r.l.
www.aracneeditrice.it
info@aracneeditrice.it
via Raffaele Garofalo, 133/AB
00173 Roma
(06) 93781065
ISBN 97888548xxxx
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,
di riproduzione e di adattamento anche parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Non sono assolutamente consentite le fotocopie
senza il permesso scritto dellEditore.
I edizione: marzo 2011
Indice
Prefazione
Introduzione
Stereotomia e Trait
La costruzione del Trait gomtrique
Excerpta da Le premier tome de larchitecture di Philibert Delorme
Excerpta da Le Secret dArchitecture di Mathurin Jousse
Excerpta da LArchitecture des voutes di Franois Derand
Excerpta da La pratique du trait di Abraham Bosse
Excerpta da De Lapidum Sectione di Claude Franois Milliet de Chales
Excerpta da Trait de la coupe des pierres di Philippe de La Hire
Excerpta da Trait de la coupe des pierres di Jean Baptiste De La Ru
Excerpta da Trait de la Coupe des Bois di Edme Blanchard
Excerpta da La thorie et la pratique de la coupe des pierres di Amde-Franois Frzier
Excerpta da LArchitecture des voutes di Blaise Boye
Excerpta da Architettura Civile di Guarino Guarini
Bibliografia
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7 PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI.
Prefazione
Scopo principale di questo studio raccogliere, selezionare, tradurre,
commentare e illustrare i brani pi notevoli dei principali trattati, quasi tutti
francesi, che tra la seconda met del Cinquecento e la prima del Settecento
definirono e svilupparono la scienza della stereotomia.
1
Pertanto sono stati
scelti i trattati di Philibert Delorme, precursore nel campo della stereotomia
e inventore della trompe di Anet; Amde-Franois Frzier, il quale nei suoi
tre tomi ha codificato complessivamente la materia; Girard Desargues, che
invece, anche attraverso il suo discepolo Abraham Bosse, propone un
metodo per certi versi del tutto originale; Franois Derand, Mathurin Jousse,
Franois de Chales, Philippe de La Hire, Jean Baptiste De La Ru, Edme
Blanchard, Blaise Boye e Guarino Guarini, ciascuno dei quali perfeziona,
approfondisce o codifica uno o pi aspetti particolari della materia.
Il primo motivo di interesse per questa disciplina, apparentemente cos
lontana dalle odierne procedure di progettazione e costruzione
dellarchitettura, consiste al contrario nella sua assoluta attualit. Negli ultimi
due secoli larchitetto ha concepito e sviluppato il progetto essenzialmente
usando i metodi di rappresentazione sul piano di un modello. La Geometria
Descrittiva, tenendo fede al suo stesso nome, si propone infatti di
rappresentare univocamente il modello tridimensionale, certo non di
costruirlo. Al contrario, oggi, gli strumenti del computer aided architectural
design creano, controllano e modificano il modello tridimensionale con
metodi simili a quelli della costruzione reale. La rappresentazione del modello
coincide dunque con il modello stesso e tende persino a confondersi con
larchitettura edificata. Larchitetto pu cos operare costruendo direttamente
larchitettura, o meglio il suo modello digitale, non una sua rappresentazione
piana. La stereotomia, e in particolare il metodo del trait, ha lo stesso intento,
non limitandosi a conoscere e descrivere loggetto, ma letteralmente
costruendolo in ogni spigolo, in ciascuna faccia, concio per concio. Basti
pensare, ad esempio, che il metodo della doppia proiezione ortogonale
richiede almeno due rappresentazioni proprio perch dallincrocio delle due
informazioni bidimensionali si perviene alla conoscenza della terza
dimensione: ci che non rappresentato, semplicemente, non esiste e ci
che rappresentato in una sola vista , di norma, indefinito. Un trait
gomtrique, al contrario, non solo trattiene in s il modello complessivo e
completo delloggetto, come una cellula contiene lintero patrimonio genetico
di un individuo, ma consente anche di descriverlo e persino di costruirne
direttamente il modello fisico, per quanto complesso esso sia. Uno strumento
vivo, attivo e dinamico, allora, un vero e proprio algoritmo creatore, ancora
utile allarchitetto oltre che allo storico.
Lo spunto per lo studio della stereotomia proviene dal prof. Massimo Scolari.
Gli sono particolarmente riconoscente anche per le lunghe, assidue e per
me assai fruttuose conversazioni sullargomento; per avermi dato accesso
alla sua biblioteca e persino ai suoi stessi appunti di lavoro. Non sono certo
di esser riuscito a tradurre tutto questo in analisi penetranti e illuminanti, in
concetti e metodi espressi con chiarezza e accuratezza. Per contro,
manifestamente, tutti gli errori, le imprecisioni o le lacune sono da attribuirsi
solo e interamente a chi scrive.
1. La stereotomia (dal greco o:cpco, solido
e :og, taglio) la scienza del taglio dei solidi;
e usa le proiezioni geometriche per la
determinazione di forma e dimensioni dei
conci di pietra che costituiscono archi, volte
o cupole. Dunque non la semplice pre-
parazione di conci in pietra, di origine assai
pi lontana nel tempo, ma linsieme di
procedure geometriche codificate, coerenti
e ripetibili, atte a progettare e a rappresentare
interi edifici, o parti di essi, costruiti in pietra.
Jacques Curabelle a usare per la prima volta
il termine stereotomia, nel suo libello del
1644 contro Desargues: Examen des oeuvres
du Sieur Dsargues. La stereometria (da
co:pov, misura) invece quella parte della
geometria che ha per oggetto la misurazione
delle figure solide, mentre la stereografia (da
ypogo, disegno) la tecnica che consente
di rappresentare i solidi su un piano.
Per Frzier (La theorie et la pratique..., Libro
I, Second discours preliminaire, pp. VIII-IX),
la scienza della coupe des pierres si pu
ricondurre a:
- Conoscere le curve date dalla sezione di
solidi concavi e convessi tagliati da superfici
piane o curve (Tomomorphie).
- Descrivere e rappresentare queste linee su
superfici piane o curve (Tomographie).
- Rappresentare i solidi e le loro suddivisioni
sia per mezzo di proiezioni ortogonali in
pianta (Ichnographie) o in alzato (Orto-
graphie); sia sviluppandone le superfici
(Epipedographie); sia, infine, misurando gli
angoli tra le superfici stesse (Goniographie).
8 PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI.
Introduzione
Nelle cave di Gebel Abu Fedah, nei pressi di Beni Hasan e vicino a Tell el-
Amarna, nel Medio Egitto, durante la sfortunata spedizione napoleonica
furono ritrovati, abbandonati in tempi antichi ancora in fase di lavorazione,
dei blocchi di pietra sui quali erano stati tracciati degli pure di capitelli
hathoriani (vedi figura 1).
I blocchi di Abou-Fedah, leggermente pi grandi del capitello e rifiniti come
perfetti parallelepipedi, presentavano sulle loro facce, ancora ben visibili, le
tre proiezioni ortogonali, tracciate con laiuto di una griglia quadrettata. La
forma finale era dunque ottenuta dallincontro di tre ideali direttrici di scavo,
perpendicolari tra loro e ortogonali alle rispettive facce del parallelepipedo.
La quadrettatura, oltre a servire da guida per la proporzione delle figure,
poteva cos essere usata anche come riferimento per mantenere lortogonalit
dello scavo rispetto alla faccia.
2
In molti altri casi si sono ritrovati esempi di grafici, in scala o in proporzione,
utili per la definizione e la costruzione di parti di edifici in legno e in pietra:
grafici ai quali, estensivamente, possibile assegnare il nome di trait. Il trait
infatti un tracciato costruttivo analogo allpure ma eseguito in scala non
naturale, su carta, pergamena, legno o anche su schegge di calcare.
Il metodo del trait, nellaccezione pi ristretta di tracciato geometrico
costruttivo utile per la formazione e il taglio di conci di pietra,
compiutamente determinato a partire dalla met del Cinquecento, in Francia;
pure se alcuni grafici - anche architettonici, in scala o in proporzione e con
accenni di semplici costruzioni geometriche - risalgono anchessi al periodo
dellAntico Egitto.
Ad esempio, nel papiro Rhind sono presentati alcuni problemi geometrici
relativi al calcolo del seked, linclinazione di una piramide.
3
logico dedurre che costruzioni geometriche del tutto analoghe fossero
servite, circa un millennio addietro, per la definizione delle inclinazioni da
dare alle facce dei blocchi di calcare fine di Tura o di granito di Aswan, usati
come rivestimento esterno delle piramidi.
Un ostrakon risalente alla III dinastia egizia (vedi figura 2) sembra definire
la curva di un tetto con il sistema delle coordinate.
4
Anche in questo caso si
tratta di uno schizzo di progetto, eseguito pi con lintento dellindicazione
costruttiva che della rappresentazione architettonica.
Figura 1. Capitelli hatoriani di Abu Fedah,
dalla Description de lgypte, Paris 1809-22,
vol. IV, tav. 62.
Figura 2. Ostrakon ritrovato nei pressi di
Saqqara, III dinastia, Museo Egizio del Cairo.
Da B. Gunn, ASAE (Annales du Service des
Antiquits de lgypte), n. 26, 1926, figg. 1, 2.
9 PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI.
Ma a differenza degli pure, questi due esempi sottendono, oltre a metodi
pantografici di riporto e duso degli schizzi alla scala naturale, anche e
soprattutto una discontinuit metodologica.
Se lpure essenzialmente una proiezione ortogonale - e infatti spesso
compaiono due o tre grafici in reciproco completamento - il trait nella
sostanza, e nella sua forma pi semplice, una sezione.
A una rappresentazione in proiezione parallela - utile per lestrusione
delloggetto, quasi il grafico fosse una maschera di taglio - si contrappone
pertanto loperazione quasi fisica di sezione di un oggetto, gi concepito
nella sua forma finita.
E in questa accezione interessante notare come Amde-Franois Frzier
commenta lespressione couper du trait: Si dice couper du trait per indicare
lo studio che si fa con il gesso, su legno o altro materiale facile da tagliare,
che si taglia in piccoli conci, come nella vera esecuzione di una volta, per
imparare ad unire la teoria alla pratica e per capire pi facilmente leffetto
del Trait sulla pietra o anche per verificare le diverse maniere usate per
ottenere lo stesso risultato, sia servendosi dei pannelli sia tagliando par
quarrissement.
5
(vedi anche le figure 4 e 5)
I pannelli, costruiti seguendo il metodo del trait proposto nel suo trattato
da Philibert Delorme,
6
possono servire infatti, oltre che ad avviluppare e
definire i conci di pietra durante le fasi della loro produzione, anche per
produrre semplici ma precisi modelli in cartone o legno.
7
La stupefacente complessit stereometrica di quei modelli non potr non
stupire, soprattutto se si tiene in conto della relativa semplicit dei grafici
bidimensionali dei quali ci si serviti. Nel modello, i grafici del trait si
incastonano su poche sezioni fondamentali - orizzontali e verticali -
costituendone lorditura portante e i principali vincoli di modifica.
Dunque, se i semplici trait egizi o gli pure medievali erano del tutto adeguati
a quel tipo di costruzioni, nella Francia del Cinquecento, per costruire usando
la pietra da taglio, si rendono necessari metodi pi avanzati.
Delorme scrive infatti: Quando vi qualche difformit [nella geometria
degli edifici], comunemente i Muratori, dato che non capiscono il metodo
di questi traicts [sic], fanno le volte in mattoni o in pietre, ma in blocchi
piccoli, piuttosto che in pietra da taglio. Questo per non avere laffanno di
prepararli [i conci] e, di sovente, senza risparmiare luso di grandi barre di
ferro per sostenere le loro costruzioni, per paura che quelle cadano. Questo
un costume molto sconveniente, per le ragioni che abbiamo detto.
8
Da questa breve nota, si evince che si inizi ad usare il nuovo metodo del
trait non tanto, o non solo, come forma di virtuosismo geometrico applicato
allarchitettura, ma soprattutto per risolvere problemi costruttivi reali.
Problemi che potevano s essere brutalmente forzati con barre di ferro o
evitati con altri mezzi poco ortodossi, ma che avevano ununica soluzione
diretta ed elegante: il trait gomtrique che dava la capacit allarchitetto di
progettare - e pertanto di prevedere, anche per mezzo di modelli - forme
tridimensionali complesse e consentiva al tagliapietre di eseguirle e ricavarle
dalla pietra squadrata.
Stereotomia e Trait
Jean Chreau - nel suo manoscritto Livre darchitecture (ff. 102-119), coevo
al trattato di Delorme - associa il trait non solo alla prospettiva, ma anche
alla gnomonica, allastronomia e persino alla metrologia: tecniche che
rappresentano in vario modo entit tridimensionali attraverso il disegno.
Anche nel quaderno di Villard vi la notazione tutte queste figure
2. Vi sono molti altri esempi di questo tipo.
Il papiro n. 11775, conservato al Museo di
Berlino, mostra il prospetto frontale e la
pianta di una sfinge, entrambi quadrettati.
Evidentemente il disegno doveva poi essere
riportato sulla pietra per il taglio. Infatti, nello
stesso Museo (cat. 975) e nel Museo di
Amsterdam (cat. 101), vi sono esempi di
sfingi con superfici incompiute e ancora
quadrettate. Vedi anche Elke Roik, Das
Lngenmassystem im alten gypten,
Christian-Rosenkreutz-Verlag, Hamburg
1993, pp. 176-82.
3. Il papiro matematico Rhind (risalente al
1650 a.C. circa e conservato in due parti
presso il British Museum, inv. BM 10057-8, e
in alcuni frammenti presso il Brooklyn
Museum, inv. 37.1784E), prende il nome dal
suo primo proprietario moderno, Alexander
Henry Rhind che lo acquist a Luxor negli
anni tra il 1855 e il 1857. Tra i molti problemi
geometrici contenuti nel papiro, quattro (dal
numero 56 al 59) si riferiscono chiaramente
alla ricerca della inclinazione di una piramide.
Linclinazione era determinata come un
numero puro, ottenuto dallo spostamento
orizzontale di n palmi per ogni innalzamento
di un cubito (1 cubito reale egizio = 7 palmi).
Un seked pari a 7 equivale pertanto ad una
inclinazione di 45 gradi. Vedi Gay Robins;
Charles Shute, The Rhind Mathematical
Papyrus, British Museum Publications,
London 1987 (succ. 1990).
4. Lostrakon (risalente al 3000-2700 a.C.)
ritrovato nel 1925 presso la piramide a
gradoni di Saqqara, misura circa 15 x 17.5 x
5 cm ed conservato presso il Museo Egizio
del Cairo. In corrispondenza delle ordinate
verticali sono riportati dei valori numerici che
con ogni probabilit si riferiscono alle altezze
della volta in quel punto. Vedi anche Max
Hoberman, Two Architects Sketches, in
Journal of the Society of Architectural
Historians vol. XLIV, n. 4 (1985), pp. 380-3
e inoltre, per una disamina complessiva delle
rappresentazioni architettoniche egizie e dei
metodi di taglio della pietra in quel periodo,
Dieter Arnold, Building in Egypt, Oxford
University Press, New York e Oxford 1991,
pp. 7-56.
5. On dit couper du trait pour exprimer
ltude que lon fait avec de la craye, du platre
au autre matiere facile couper, quon taille
en petits voussoirs de la mme maniere que
si on excutoit une vote en grand, pour
apprendre joindre la theorie la pratique,
& concevoir plus facilment leffet des Traits
dont on sest servi, soit aussi pour sentir le
plus ou le moins de commodit des differentes
manieres quon a invent en se servant des
panneaux ou en taillant par quarris-
sement. Frzier, La Thorie, Volume 1,
Glossario, voce Trait, pp. 408-9.
10 PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI.
provengono dalla geometria. Ma l si tratta essenzialmente di geometria
piana, pur se quelle costruzioni dovevano essere usate per costruire elementi
tridimensionali.
9
Nel 1459, a Ratisbona, fu interdetto di insegnare ai non addetti ai lavori il
metodo grafico - che pu essere visto come un semplice e primitivo trait
costruttivo - per ricavare lelevazione di un pinnacolo dalla sua pianta;
metodo che invece Roritzer rivel nel suo Bchlein del 1486.
10
La stereotomia dunque una scienza di passaggio tra Medioevo e
Rinascimento ma con procedure ancora pi antiche: esperienza empirica
antica unita ai nuovi metodi geometrici, pi compiuti e connessi.
Nel trait, come per la prospettiva, due sezioni, di norma relative a piani tra
loro perpendicolari, servono contemporaneamente ed entrambe per la
generazione di un terzo grafico: la prospettiva stessa oppure i cartoni con i
profili dei conci o lo sviluppo su piano del manufatto.
Inoltre, nel trait - cos come viene descritto, forse non per caso, nei coevi
trattati francesi di prospettiva
11
e poi nella Geometria Descrittiva - un piano
viene ribaltato sullaltro in modo da ottenere ununica superficie di lavoro,
sulla quale si opera con procedure che tengono sempre in considerazione la
diversa natura dei grafici. in tal senso che il metodo del trait pu senzaltro
essere visto, nei fatti oltre che nel nome, come vero e proprio trait dunion
tra la prospettiva rinascimentale e la geometria descrittiva di Gaspard Monge.
Nel suo trattato Delorme evita di affrontare il problema nel suo insieme, da
un punto di vista puramente teorico, ma tenta di spiegare e illustrare il
generale per mezzo del particolare.
12
Delorme - pur non essendo il primo in assoluto a scrivere sul metodo del
trait, inteso in senso estensivo
13
- comunque il primo a dedicarvi una parte
cospicua di un trattato di architettura (due interi libri, il terzo e il quarto), sia
pure scrivendo in modo spesso poco comprensibile, quasi mai giustificando
dal punto di vista geometrico le operazioni descritte, mirate, inoltre, alla
soluzione di problemi specifici, pratici pi che teorici.
Pur iniziando a essere divulgata dai trattati, che si succederanno con ritmo
sempre pi pressante, larte del trait rimane pertanto appannaggio degli
iniziati; appresa sul campo e con lesperienza pi che per mezzo di
applicazioni geometriche.
Mathurin Jousse, Girard Desargues, Abraham Bosse, Franois Derand,
compilano invece i loro trattati attorno alla met del Seicento. Jousse propone
sostanzialmente lo stesso metodo di Delorme; Desargues riconduce tutti i
problemi della stereotomia a una unica regola, attirandosi con questo laccusa
di incomprensibilit da parte dei Maestri Massoni dellepoca. Derand ritorna
anchegli alle modalit di Delorme, sviluppate da Jousse. I suoi metodi
risultano pi raffinati di quelli proposti da Delorme, pur rimanendo sistemi
messi a punto ad hoc per ogni tipo di costruzione.
Mathurin Jousse scrive nel 1642 il primo trattato completamente dedicato
alla stereotomia. Al contrario di Delorme, che secondo Jousse aveva
presentato il problema in modo troppo complicato e oscuro,
14
lesposizione
del metodo intenzionalmente semplice: tanto da non essere sufficiente
per la comprensione completa del tema.
15
Il testo comprende circa cento
esempi di trait, con relativo commento a lato, una buona parte dei quali
dedicata ai vari tipi di trompe.
Desargues, con il suo Brouillon Project del 1640, per primo tende a condurre
linfinita variet di metodi specifici ad un unico sistema, capace di risolvere
tutti i problemi della definizione stereometrica di qualsiasi concio,
introducendo e usando i postulati basilari della geometria proiettiva.
6. Nei vari testi proposti in bibliografia
compaiono, per il cognome, almeno sei
versioni: Delorme, De LOrme, De lOrme,
de lOrme, De Lorme ed infine anche de
Lorme. Qui si user la pi semplice: Delorme.
Per quanto riguarda i termini riportati, di
norma, si user invece la stessa forma
delloriginale.
7. Delorme stesso torna pi volte sulla
necessit di usare il modello darchitettura (si
veda, ad esempio, Delorme, Premier tome
de larchitecture, I Libro, Capitoli VIII-XII,
ff. 19v.-24v.). Al riguardo si veda anche il
saggio di Massimo Scolari Lidea del
modello in Eidos, n. 2 (1988), Asolo Arti,
pp. 16-39.
8. Quand il y a quelque difformit,
communement les Maons, pour nentendre
lartifice des dicts traicts, ils font les votes de
brique ou de moilon, & de pierres menues,
plustost que de pierre de taille, pour navoir
point lindustrie de les y accommoder, & sans
y espargner le plus souvent de grandes barres
de fer, pour soustenir leurs Maonneries, de
peur quelles ne tombent; qui est une tres-
mauvaise coustume & faon, pour les raisons
que nous avons dictes ailleurs. Delorme,
Premier tome de larchitecture, f. 68r.
9. Villard de Honnencourt, Disegni, mano-
scritto, Biblioteque Nationale Paris (ed. it. a
cura di AA.VV., Jaca Book, Milano 1988). Il
quaderno risale alla prima met del Duecento,
ma vi furono poi molte aggiunte nella
seconda met del secolo. Al riguardo si veda
anche: Lalbat, Margueritte, Martin, De la
strotomie mdivale: la coupe des pierres
chez Villard de Honnecourt, pp. 387-406.
10. Matthus Roritzer, Das Bchlein von der
Fialen Gerechtigkeit, Regensburg, 1486
(nuova ed. a cura di F. Geldner, 1965; ed. it.
in F. Borsi, Per una storia della teoria delle
proporzioni, Firenze 1967).
11. Si veda, ad esempio, Jean Plerin Viator,
De artificiali perspectiva, Toul 1505 e,
soprattutto, Jean Cousin il Vecchio, Livre de
perspective, Paris 1560.
12. Quand il se trouve une muraille qui
va obliquement ou de travers, quasi comme
la diagonale dun quarr [...] on y pourroit
faire une infinit dautres traicts, ie ne diray
de la forte du biais par teste, mais encores de
plus ingenieux, & beaucoup plus difficiles:
comme ceux qui sont biais par les doiles, &
par les joincts, & dautres fortes, lesquelles ie
descrirois volontiers nestoit que la matiere
seroit trop longue, & le discours fort envieux
qu les voudroit toutes proposer & expliquer,
pour linfinie diversit dinventions que ien
pourrois donner. Il suffit ce quil me semble,
den monstrer seulement les principles &
methode: pour autant que ceux qui en apres
voudront prendre peine, en trouveront tous
propos, selon les oeuvres quils auront faire.
De forte quil ne se presentera [segue ...]
11 PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI.
Il metodo, riproposto tre anni dopo da Bosse nel La Pratique du Trait, non
in realt del tutto nuovo e rivoluzionario nei principi o nei meccanismi: lo
invece nella pulsione alla teoria e allastrazione dal problema particolare.
16
Jean-Baptiste De La Ru, Philippe de La Hire e Amde-Franois Frzier
rappresentano infine gli ultimi grandi trattatisti, prima dellinizio del declino
della stereotomia, a partire dalla seconda met del Settecento. Il trattato di
De La Ru, particolarmente ben illustrato e con i vari passaggi costruttivi
presentati sistematicamente, si mantiene nella tradizione di Derand.
De La Hire, professore nella Acadmie dArchitecture, lascia invece un
manoscritto inedito che costituisce la summa dei suoi periodici insegnamenti
accademici sulla coupe des pierres (1688-89, 1702-5, 1707-9, 1712-13).
Infine e soprattutto, Frzier predispone il trattato pi esteso e completo,
pubblicato tra il 1737 e il 1739. Si compone di tre tomi, il primo dedicato
alla sezione di corpi solidi, alla loro compenetrazione e alle curve che in tal
modo si ottengono, alla proiezione di archi e volte su superfici piane o
sferiche, ai metodi per trovare gli angoli tra le superfici di un concio.
Il secondo tratta dei vari tipi di volte, siano queste piane, cilindriche, coniche,
sferiche, anulari, elicoidali o irregolari; il terzo tomo analizza le volte
composte, date dallintersezione e dallincontro di volte di tipo uguale o
diverso: ad esempio lintersezione tra due volte coniche, tra una conica e
una sferica o cilindrica e cos via. Se da un lato si manifesta levidente
tendenza alla classificazione (tassonomia concepita sulla base delle
caratteristiche geometriche dei vari tipi di volta, pi che sul tipo
architettonico), daltro canto ogni tipo ancora una volta affrontato e svolto
come un unicum, sia pure attraverso riferimenti incrociati e confronti.
La soluzione di ciascun caso dipende infatti dalla conformazione delloggetto
considerato, dalle sue caratteristiche peculiari pi che da quelle generali.
I trattati successivi, pur se molto numerosi, costituiscono, a parte qualche
rara eccezione, delle riproposte di opere precedenti, ormai astratti e spesso
virtuosistici.
17
La difficolt di spiegazione e di comprensione del metodo evidente: il
trait un grafico che considera e coinvolge tre dimensioni, anche se
separatamente, per coppie. In un trait coesistono infatti due o pi sezioni,
riferite a piani normalmente tra loro perpendicolari: le sezioni non
appartenenti a piani paralleli a quello di rappresentazione sono ribaltate su
questultimo (vedi figura 3).
Figura 3. Il metodo di Delorme illustrato nelle
tre dimensioni, con le indicazioni delle varie
fasi e dei triangoli simili e congruenti.
choses tant estrange, ny tant difficile, quils
ne trouvent incontinent le moyens den venir
bout par layde de ces traicts estans
accompagnes de Geometrie, qui est si riche
que celuy qui la cognoist peut faire choses
admirables. Qui faict que ie mesmerville
grandement, & suis fort desplaisant que nous
ne trouverons quelques livres qui accomodent
la theorique de la dicte Geometrie la
pratique & usage, tant de notre Architecture
que des autres arts. Delorme, Premier tome
de larchi-tecture, f. 71r.
13. Albrecht Drer usa una tecnica del tutto
simile a quella del trait (intesa come utilizzo
contemporaneo di due proiezioni) per i suoi
studi sul corpo umano (Hierinn sind begrif-
fen vier Bucher von menschlicher Proportion,
Nuremberg 1528) e sulle sezioni coniche
(Underweysung du Messung mit dem Zirckel
und Richtscheyt, in Linien ebenen gantzen
Corporen, Nuremberg 1525).
14. Nella breve introduzione al testo,
Mathurin Jousse - riferendosi a personaggi ed
epoche che spaziano da Vitruvio a Leon
Battista Alberti e da Vincenzo Scamozzi a
Palladio, a Sebastiano Serlio sino ad Andro-
uet du Cerceau - scrive: Vous verrez que tous
ces grands Hommes ne nous on dict mot de
la faon de tirer les traicts Gometriques
necessaires la couppe des pierres: bref ie vous
diray que ie nay pas veu un seul Autheur
qui en ayt aucunement parl, except Maistre
Philebert de Lorme, qui en laiss en son 3. &
4. Livre quelque demonstrations, lesquelles
ie naccuseray point de fausset: mais
seulement detre enveloppes souz tant de ligne
& de paroles, que quoy quelles fussent bonnes
puor le Doctes: elles ne peuvent se compren-
dre aisment par beaucop de ceux qui sont
profession de tailler & coupper la pierre:
tellement que ceux qui ne sont pas assez habiles
en Gometrie, tchans de suivre ces prceptes
en la couppe des pierres, trouveront souvent
quil y aura de grandes fautes. Ne pensez
pourtant pas que ie veille blmer, ou celui-
cy dobscurit, ou tous les autres excellents
personnages dignorance; Iexcuse ceux-l
davoir obmis de dire ce quils ont pens, ce
que lArchitecture devoit avoir aprins dans
la Gometrie, la quelle appartient de nous
reiglent la maniere de tirer ses traits. Jousse,
Le Secret dArchitecture..., pp. 2-3.
15. Il trattato di Mathurin Jousse, Le Secret
dArchitecture, al contrario degli altri,
presenta immagini non molto precise: questo
inevitabilmente contribuisce a mantenere quel
segreto che, nel titolo, si vorrebbe dissipare.
12 PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI.
La presenza contemporanea di due o pi sezioni, poste a registro ed
eventualmente ribaltate, consente di operare - sia pur attraverso metodi
apparentemente farraginosi - come nelle tre dimensioni dello spazio, quasi
come se si stesse costruendo un modello in cartone delloggetto.
Come anche nella doppia proiezione mongiana, il metodo del trait, dato un
qualsiasi punto del quale siano note le coordinate di pianta, consente infatti
di ottenerne la quota. Inoltre, anche possibile determinare gli angoli tra le
facce delloggetto (vedi figure 4 e 5 per un confronto tra i metodi di taglio).
Figura 4. Esempio di taglio par qarrissement.
Sia, ad esempio, GHIJKLMN il blocco di par-
tenza (grafico 1). Si dispone la base del concio
sulla faccia GHIJ (il concio appartiene ad una
porte biaise, en talus et rachetant un berceau
en maonnerie, contenente le proiezioni
ortogonali del berceau, nella quale sono da
notare, in basso, i due simboli posti al centro
dei cartoni: il cerchio con una croce indica il
lit de pose o lit de dessous, laltro il lit de
dessus). Si far in modo che i lit de pose e de
dessus siano posti quasi paralleli al lit de
carrire, in modo da rendere minime le forze
di taglio sulla struttura della pietra. Successi-
vamente si taglier la pietra perpendicolar-
mente allo spigolo gi, sulla faccia giln (grafico
2). Su questa nuova faccia si applicher il
pannello del lit de dessus (abb
1
a
1
della figura
con le proiezioni ortogonali). Lo stesso si far
per il lit de dessous (grafico 3). Ottenute le due
facce contrapposte e nella loro giusta posizione,
si procede con lo scavo della douelle (grafico
4), mediante una sagoma precedentemente
definita (cerce) e un pannello flessibile - corri-
spondente allintradosso sviluppato - che per-
metter un controllo di coerenza sullintero
contorno della superficie. Si taglier poi il
giunto verticale DC (grafico 5), definendo la
giacitura della sua superficie riportando lungo
gli spigoli le distanze misurate sulla proiezione
ortogonale. Infine, lultima faccia (grafico 6)
- in questo caso una superficie cilindrica - sar
ottenuta per punti.
Figura 5. Esempio di taglio par biveaux. Si
inizia con il taglio di una delle superfici, pas-
sando poi al taglio di quelle adiacenti usando
gli angoli tra le superfici (biveaux). Se, come
nellesempio proposto, alcune superfici sono
curve, si esegue un primo taglio delle douelle
plate, per ricavare la curvatura di ciascuna
superficie in un secondo momento. Tuttavia,
a volte - quando la forma del concio si
presta - si usano dei biveaux mixte, per
ottenere la curvatura al primo taglio. Spia-
nato un lit de carrire (una delle superfici del
blocco di partenza che segue landamento del-
la vena), ad esempio MHIN (figura in alto a
sinistra), si applica il panneau de lit de dessus
(il pannello abb
1
a
1
contenente le proiezioni
ortogonali del berceau). Abbattuto lo spigolo
AA (figura in alto al centro), si applica il
biveau con angolo BAE (preso dalla
proiezione sul piano verticale), il quale defi-
nisce la faccia della douelle plate AE, sulla
quale si applicher il suo panneau. Ruotato
il blocco, usando un analogo biveau con an-
golo AED, si costruisce il lit de dessous, per
mezzo del pannello edd
1
e
1
(figura in alto a
destra). A questo punto semplice tagliare la
testa del concio (figura in basso a sinistra),
anche se questa non data dalla proiezione
ortogonale, ma ottenuta per ribaltamento.
Infine (figure in basso al centro e a destra), si
ricaveranno le superfici curve.
13 PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI.
Il metodo proposto nei molti trattati che si succedono, con parziale esclusione
per quello di Desargues, sostanzialmente sempre il medesimo, sia pure
descritto in modo a volte diverso, data la specificit dei casi esaminati:
ribaltamento di un punto sul piano orizzontale rispetto ad un dato asse e
riporto lungo una retta della distanza di quel punto da quellasse per ottenere
laltezza del punto; operazione eseguita usando informazioni contenute in
un altro grafico, suddividendo pertanto il problema in parti facilmente
risolvibili.
Per mezzo di quelle costruzioni si era cos in grado di tracciare i cartoni di
sviluppo del manufatto: dunque il suo modello, in scala o anche a grandezza
naturale.
Il metodo illustrato da Desargues di altro tipo rispetto a quello di Delorme
e dei suoi successori. Desargues, per descrivere un berceau descente o monte
biaise en talus (una volta sghemba con lasse, e il piano di calpestio, inclinato
verso lalto o il basso, vedi figura 6) usa cinque piani - lorizzontale, di
riferimento, uno inclinato appoggiato alla facciata, un piano verticale e
perpendicolare alla facciata stessa, un altro piano verticale ma parallelo ai
piedritti della volta e infine il piano inclinato di calpestio - e ben quattro assi
principali: lasse della volta, la sua proiezione sul piano di facciata, la
perpendicolare a questa, giacente sullo stesso piano, e una specifica
perpendicolare allasse, giacente sul piano dellasse e della sua proiezione
sulla facciata.
Frzier tenta di spiegare cos, sommariamente, il metodo di Desargues:
In tutto il capitolo ho mostrato come un problema resti costante: le
differenze tra le volte en Berceau [Frzier sta trattando le volte cilindriche,
en berceau] non sono altro che il risultato del cambiamento della posizione,
o della sezione, di un corpo cilindrico; cosa che non altera minimamente la
natura stessa del cilindro, n quella delle sue sezioni. Desargues, avendo
capito questa verit, ha ridotto ad un unico problema la costruzione dei
Berceaux, siano questi retti, inclinati, en Talud o Biais: quello di cercare
langolo tra lasse del cilindro e un diametro della sua base, questultimo
posto sulla sezione passante per lasse e perpendicolare al piano per la stessa
base. In altre parole: trovare langolo della maggiore inclinazione dellasse
del cilindro rispetto al piano della faccia.
18
In altri termini, il manufatto non scomposto in conci, ciascuno definito
singolarmente e posto in relazione con i suoi vicini, ma al contrario
inserito in un sistema di riferimento immobile nello spazio e ogni sua
parte si risolve geometricamente e si collega con ladiacente sempre
indirettamente, sempre usando gli stessi piani e gli stessi assi di
riferimento, scelti sapientemente per poter costruire i pannelli e trovare
gli angoli tra le facce con il minor dispendio di energie.
La costruzione del Trait gomtrique
Nella costruzione geometrica del trait confluiscono varie e spesso
contrastanti esigenze: la necessit di conoscere la forma complessiva del
manufatto e di ciascuna sua singola parte, quella di garantirne la stabilit e
ledificazione, e quella, infine ma non ultima, di percorrere metodi grafici
conosciuti dalle maestranze e applicabili al taglio delle pietre con il minor
spreco di tempo e materiale.
Problemi difficili, dunque, che ciascun trattatista affronta con metodi a volte
nuovi, spesso introducendo personali modifiche, sempre confrontandosi
con la tradizione precedente.
Delorme, anche nellesame di oggetti complessi come le trompe, pur avendo
16. Lo stesso Desargues, nella prima pagina
del suo Brouillon project, scrive: on
trouvera [...] que dans celui de la perspective,
il ny a rien qui tende se faire passer pour
une perspective nouvelle ou autre que celle
qui est partout imprime, non plus que celui-
ci du trait ne tend pas passer pour une
nouvelle coupe des pierres, et que tous deux
ne tendent passer que pour exemple dune
manire de pratiquer chacun de ces Arts,
nouvelle au moins en quelque circonstance,
et surtout aise et en main au commun des
ouvriers, auxquels ce nest pas le meilleur de
proposer une tant sublime Gometrie.
17. Si veda, ad esempio, Jean-Baptiste
Rondelet, Trait thorique et pratique de lart
de btir; oppure Joseph-Alphonse Adhmar,
Trait de la coupe des pierres.
18. Il est constant, comme je lai fait voir
dans tout le Chapitre, que les differences des
voutes en Berceau ne sont que des change-
ments de position, ou de section dun corps
cylindrique, qui nalterent en rien la nature
du cylindre, ni celle de ses sections. Desargues
ayant senti cette vrit a rduit tous les Traits
de la formation des Berceaux, Droits, Biais,
en Talud, & en Descente, un seul Probleme,
qui est de chercher langle que fait laxe du
cylindre avec un diametre de sa base, lequel
est dans la section dun plan passant par laxe,
perpendiculairement celui de la base, cest -
- dire, chercher langle de la plus grande
obliquit de laissieu du Berceau avec le plan
de la face.... Frzier, La theorie..., tomo II,
libro IV, p. 192.
14 PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI.
descritto allinizio del suo trattato il biveau, e anche la sauterelle, non li usa
mai espressamente, n li costruisce geometricamente: in nessun passo preso
in considerazione langolo tra due diverse facce di un concio o tra facce
contigue, appartenenti a conci diversi. Gli angoli sono rappresentati nelle
figure solo se derivano direttamente da un ribaltamento, nel caso di conci
assai semplici, e comunque appartenenti ai pannelli che descrivono il concio.
Inoltre, lo stesso Delorme ricorda pi volte la necessit di usare modelli in
gesso o carta.
19
Infine tra i pochi a prevedere la costruzione dei pannelli
dello sviluppo frontale delle trompe e quelli de pente, sagome verticali
disposte a raggiera che sostengono e danno forma allintradosso delle volte.
Per Delorme, dunque, il modello fisico costituisce sia il metodo migliore per
progettare e sia anche il mezzo ideale per comunicare con i costruttori,
fornendo loro un oggetto sul quale poter effettuare misurazioni di lunghezze
e di angoli. Tuttavia i pannelli l descritti sono senzaltro sufficienti per
ricavare i conci, ad esempio quelli della trompe dAnet, ma con grande
dispendio di tempo e alti rischi di taglio.
20
Delorme punta sempre a definire compiutamente i pannelli che avvolgono i
singoli conci, mai a trovarne gli angoli di attacco. Usa costantemente il
medesimo algoritmo, basato sui triangoli rettangoli simili: a partire da un
triangolo rettangolo giacente su di una sezione data, possibile ridefinire
un altro triangolo simile, giacente su una sezione parallela alla prima.
Mathurin Jousse, in Le Secret dArchitecture del 1642, procede con le stesse
modalit di Delorme, semplicemente variandone le declinazioni, spesso in
modo virtuosistico, sempre senza renderne conto.
Franois Derand, nel suo Architecture des voutes pubblicato nel 1643, il
primo, a parte Desargues, che punta a reperire i biveaux, gli angoli calcolati
perpendicolarmente alle facce di un concio.
Mi sembra di vederli, certi spiriti delicati dellArte del Trait e della coupe
des votes rigettare questa pratica [luso dei pannelli unito a quello dei
biveaux] e tutte le altre che si eseguono par quarrissement. Ma senza
chiedermi se si debba o meno avere riguardo per i loro sentimenti, io dico
che questo metodo, e quelli simili che si servono dei traits per tagliare par
quarrissement, sono generalmente pi sicuri e rapidi nellesecuzione rispetto
a quelli che si servono dei [soli] pannelli o a quelli che propongono invenzioni
pi speculative: pertanto sono persuaso che quanto ho detto qui, e quanto
potr dire in avvenire, sar visto di buon occhio dagli operai. Essi saranno
ben felici di aver appreso in questo trattato alcune pratiche; le quali, anzich
elevare il loro spirito e il loro sapere, renderanno pi veloci i loro lavori.
Saranno dunque avvantaggiati rispetto a coloro che sono attratti da una
dottrina pi profonda, tesa a maggiori sottigliezze e a pi vaste ricerche.
21
Ecco la frase chiave dellopera di Derand: tra la scelta dei suoi predecessori,
siano essi classici o contemporanei (Delorme e Jousse), di usare i soli pannelli
che avvolgono i conci e quella di Desargues (spirito delicato e profondo,
che propone invenzioni pi speculative), egli propone un metodo pi sicuro
e rapido, capace di intersecare informazioni diverse, in continuo controllo
reciproco. Larchitettura complessiva non si materializza pi automaticamente
alla fine delliter costruttivo, par une espece de hazard
22
, ma si controlla via
via durante la costruzione, facilitandone inoltre la prefabbricazione e la
realizzazione stessa del trait.
Il Brouillon project di Desargues - del 1640, di qualche anno anteriore ai
due trattati precedenti - diviso in tre parti: la prima sulla prospettiva, la
seconda sul taglio della pietra, e infine, la terza sulle meridiane solari. Nella
sezione dedicata alla stereotomia egli prende in esame il caso pi generale di
19. Il suffit donc lArchitecte de savoir
bien faire ses lignes pour dresser proprement
un plan, & une monte faicte nettement avec
toutes ses proportions & mesures, afin que le
Seigneur lintende. Puis dresser ses modelles
qui seront de bois ou papier, ou de charte,
ou dautre maniere, ainsi quelle luy viendra
propos. Delorme, Premier tome de
larchitecture, f. 22v.
20. Mais ie veux bien advertir le Lecteur
que les pierres de toutes fortes de trompes,
sont plus difficiles a tailler que de beaucoup
dautres fortes de traicts, pour autant
quapres avoir fait un parement la pierre
pour la doile de dessus, vous pouvez bien
trasser son paneau justement; mais pour les
autres, comme pour le paneaux de joincts,
paneaux de teste, & aussi paneaux de doile
par le dessus, gardez-vous bien de le trasser
pour coupper la pierre du premier coup, car
vous la gasteriez, & ne pourroit plus servir.
Il faut doncques oster un peu dun des joincts,
& puis un peu du cost de la teste, sembla-
blement du cost de la doile de dessus, & ainsi
consequemment un petit de lun & petit de
lautre, & non point tout un coup, mais
couppant si dextrement le tout, que vous
puissiez armer votre pierre de paneaux tout
autour qui se rapportent justement, & se
touchent lun lautre par toutes leurs
extrmitez, tant par les joincts que par les
doiles & par le devant, o est le paneau de
teste; car si vous ny preniez garde, votre
pierre seroit incontinent gaste, & ne pourroit
servir. Ivi, f. 99r.
21. Il me semble voir certains esprits qui
font les delicats en lArt des Traits & coupe
des votes, rebuter cette pratique, & toutes
les autres qui sexecutent par quarrissement.
Mais sans examiner si on doit en cela avoir
gard leur sentiment, ou non; ie dis que
cette methode, & les semblables, qui se servent
des traits & des coupes par quarrissement,
ont ordinariement plus de seuret, & de
promptitude en lexecution, que celles qui se
font par panneaux, & par telles autres
inventions plus speculative: & partant ie me
persuade, que ce que ien ay dit icy, &
ailleurs, & que ce que ien pourray dire
ladvenir, sera receu de bon il par les
ouvriers, qui seront bien aises davoir appris
dans ce trait quelques pratiques entre autres,
lesquelles, lors quil sagir, non de faire
paroistre leur esprit & savoir; mais bien
dexpedier les ouvrages, leur seront plus
avantageuses, que celles qui sont tire dune
doctrine plus profonde, & iointes des plus
grandes recherches & subtilitez. Derand,
LArchitecture des votes, p. 241.
22. Frzier, La thorie..., tomo II, libro IV,
p. 13.
15 PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI.
un berceau descente o monte biaise en talus, vale a dire una volta con facciata
inclinata (en talus), con piano di calpestio anchesso inclinato genericamente
verso il basso o verso lalto (descente o monte) e con piedritti a loro volta
sghembi rispetto alla facciata (biaise). Inoltre, come ulteriore generalizzazione,
larco di facciata anche rampante (vedi figura 6).
Desargues opera in modo totalmente diverso e assai pi legato alla geometria
proiettiva. Definisce un gran numero di assi e di piani principali, tutti passanti
per lorigine unica e complessiva (altro concetto del tutto innovativo).
Due assi (il sousessieu e il traversieu, tra loro perpendicolari) definiscono
univocamente il piano di facciata del manufatto, a sua volta legato allasse
principale del berceau da una relazione proiettiva: infatti, il sousessieu la
proiezione dellasse (lessieu) sul piano di facciata, eseguita perpendicolarmente
alla facciata stessa. Il sousessieu e lessieu definiscono un piano sul quale giace
il contressieu, perpendicolare allessieu.
23
Tutta questa congerie di rette e piani, in verit assai poco consoni per un loro
uso in cantiere, servono per definire gli angoli tra i piani dellopera, angoli misurati
su piani verticali, perpendicolari o paralleli ai primi o sul piano orizzontale, che
costituisce il riferimento generale. Gli assi definiscono pertanto piani di
riferimento, dei quali sono note le tracce su altri piani che si appoggiano sulle
facce dei conci, consentendo pertanto rotazioni e ribaltamenti.
Successivamente de Chales e Guarini affrontano il tema con taglio
prettamente geometrico. Entrambi espongono compiutamente i ribaltamenti
e le sezioni e definiscono le giaciture dei piani principali.
De La Hire, nel suo manoscritto, rispetto a Derand assegna ancora pi
importanza al biveau. Sempre senza alcun tentativo di generalizzazione,
ciascun concio descritto nel trattato tuttavia accompagnato dagli angoli
tra le sue facce.
Infine, Frzier approfondisce, ordina e classifica tipi e metodi, descrive con
grande dettaglio lapplicazione del trait alla pietra e confronta tra loro varie
modalit di costruzione e di taglio, trattando esplicitamente anche gli aspetti
statici e strutturali dei manufatti in pietra.
Alla luce dei trattati sulla stereotomia prodotti in Francia nellarco di tempo
che va dalla met del Cinquecento alla met del Settecento, quel periodo
pu dunque suddividersi grossolanamente in due momenti. Nei primi
settantanni lunico trattato pubblicato quello di Delorme (al riguardo
per interessante notare che Jean Chreau, negli stessi anni della
pubblicazione del trattato di Delorme, produce un manoscritto, Livre
darchitecture, con molti grafici del tutto analoghi a quelli di Delorme, vedi
figure 7..11), per il quale lobiettivo principale, se non lunico, di individuare
i cartoni di sviluppo che avvolgono i conci e che consentono sia di produrre
modelli in scala - in gesso, cartone o altro materiale - sia di controllare la
fase di taglio dei conci. Lo stesso Delorme, infatti, raccomanda un taglio
attento e prudente: un po su una faccia e un po sullaltra, sino a far
combaciare esattamente i pannelli tra loro.
Verso il 1640 due trattatisti innovano decisamente larte del trait: Derand,
introducendo espressamente metodi grafici per il reperimento preventivo
degli angoli tra le facce dei conci e Desargues che, seguito per solo dal suo
discepolo Bosse, definisce un sistema di riferimento globale e assi e piani di
riferimento per collegare questo con le facce dei singoli conci.
Finalmente, alla met del Settecento, Frzier codifica la tassonomia dellintera
materia in tre ponderosi tomi, aprendo cos la via alla nascita ufficiale della
Geometria Descrittiva.
Figura 6. Schema delle rette e degli angoli di
un berceau con piano di calpestio e fronte in-
clinati. Girard Desargues, Brouillon project,
tavola 1. La retta KAZ lasse (essieu) del
berceau; la retta HA invece il sousessieu, la
proiezione dellasse sul piano di facciata,
eseguita ortogonalmente al piano stesso. Queste
due rette definiscono un piano: su quel piano,
la perpendicolare allessieu il contressieu
(retta AI, indicata con due archi rivolti verso
lesterno); mentre, sul piano di facciata, la
perpendicolare al sousessieu il traversieu
(retta MA). Da notare anche i fili a piombo
KX e in Z, che collegano le rette al sistema di
riferimento.
23. Per una disamina pi approfondita del
metodo di Desargues, oltre al capitolo
dedicato ad Abraham Bosse, si veda anche:
Camillo Trevisan, Stereotomia della pietra,
pag. 530 e sg.
16 PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI.
17 PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI.
Figura 7. Pagina a fianco, in alto. Jean Chreau, Livre darchitecture, ms. 1567-74, ff. 103v, 104r.
Figura 8. Pagina a fianco, in basso. Jean Chreau, Livre darchitecture, ms. 1567-74, ff. 105v, 106r.
Figura 9. In alto, a sinistra. Jean Chreau, Livre darchitecture, ms. 1567-74, ff. 106v, 107r.
Figura 10. In alto, a destra. Jean Chreau, Livre darchitecture, ms. 1567-74, ff. 109v, 110r.
Figura 11. In basso. Jean Chreau, Livre darchitecture, ms. 1567-74, ff. 108v, 109r.
19 EXCERPTA DA LE PREMIER TOME DE LARCHITECTURE DI PHILIBERT DELORME
Excerpta da
Le premier tome de larchitecture
di Philibert Delorme
1
Libro III, Capitolo IV
2
Definizioni di alcuni strumenti usati dagli operai,
per meglio comprendere le descrizioni del trait
3
Mi sono deciso a spiegare brevemente alcuni strumenti del mestiere, dei
quali faremo menzione qui appresso, in modo che il Lettore li conosca
quando li nomineremo.
Tralascer quelli pi comuni, dato che ciascuno li conosce - come la riga, la
squadra e altri che sono molto noti - per parlare solamente di quelli che
sono pi necessari e meno conosciuti a coloro che non sono del mestiere,
come ad esempio il Buveau
4
(come lo chiamano gli operai) che altro non
se non uno strumento simile alla squadra [strumento indicato con la lettera A
nella figura 1-1], ma anzich avere le due stecche fisse, il Buveau le ha
mobili: in tal modo si potranno formare tutti gli angoli che si vorranno,
retti, ottusi oppure acuti. [...]
La Sauterelle [strumento B nella figura 1-1] simile al Buveau, a parte che ha
le due stecche non arrotondate. Si apre e si chiude come si vuole per pren-
dere una misura sul trait o sullopera, per tagliare una pietra su di una
estremit oppure per usarla in cantiere. [...]
La sagoma sviluppata [deformata dalla proiezione su un piano inclinato, che
Delorme chiama cherche ralonge
5
] (della quale parleremo non solamente
per i trait, ma anche per le colonne e per farle di fogge diverse, come, a Dio
piacendo, scriveremo nel Quinto Libro) si fa in diverse maniere. Qualche
volta per successivi riporti di punti accuratamente marcati; altre volte per
mezzo di molte linee parallele e riporti di larghezze e lunghezze [vedi figura
1-1 in alto a destra], marcate alle estremit con molti piccoli punti trovati
con il compasso, infine per mezzo di tre punti. Queste sagome si possono
infatti trovare anche con il metodo detto dei tre punti [les trois poincts
perdus, per trovare il centro di un cerchio per tre punti e, dunque, per definire
serie di archi di cerchio che passino ognuno per tre punti, posti sulla curva che
deve essere tracciata: in altri termini, data una sequenza di punti, per trovare
la curva, formata da archi di cerchio, che li interpola con continuit e senza
cuspidi]. [...]
Metodo, dunque, che serve per trovare velocemente la sagoma di un cer-
chio [deformata dalla proiezione su un piano inclinato], non potendo pren-
derla tutta dun colpo con il compasso, n usando un solo centro, ma piut-
tosto con pi centri e pi linee, curve o tonde e fatte con il compasso,
come potete vedere nella figura. E per meglio spiegarmi, supponiamo che
dobbiate costruire pi pannelli, velocemente, per fornire lavoro a molti
Tagliatori di pietra, dando da costruire un pezzo a ciascuno. [...]
Dati tre punti a vostra scelta, da un punto allaltro traccerete dei segmen-
ti e identificherete i loro punti di mezzo. Per questi punti traccerete due
linee, A e B, perpendicolari ai segmenti: dove queste si incontrano, si
trover il centro del cerchio, che vedete in C, sul quale metterete una
punta del compasso: laltra segner correttamente un cerchio che passa
per i tre punti. [...]
1. La prima edizione del trattato di Philibert
Delorme Premier tome de larchitecture sta-
ta pubblicata a Parigi nel 1567 con il titolo com-
pleto di: Le Premier Tome de lArchitecture
de Philibert De LOrme, Conseiller et
aumosnier ordinaire du roy et abb de S. Serge
lez Angiers. A Paris, Chez Frdric Morel, rue
Saint-Jean-de-Beauvais, 1567. Avec privilge
du Roy. Questa prima edizione comprendeva
nove libri. A riprova del suo successo, stata
successivamente ristampata nel 1576-78,
1626, 1648, 1894, in edizioni che compren-
devano anche, come libri X e XI, le Nouvelles
Inventions pour bien bastir et petits fraiz,
trouves nagures par Philibert de LOrme,
Lyonnois, Architecte, Conseiller et Aulmonier
ordinaire du feu Roy Henri, et Abb de S.
loy lez Noyon. (Paris 1561). Ledizione del
1648 (David Ferrand, Rouen) stata ristam-
pata in anastatica nel 1981 a Bruxelles, da
Pierre Mardaga. Ledizione del 1567 stata
invece ristampata in anastatica nel 1988, dal-
leditore Lonce Laget, Paris. Era anche previ-
sto un Second tome de larchitecture che si dove-
va intitolare Des divines Proportions: Je nuse
dautres mesures sinon des proportions lesquelles
jay tires de lEscriture saincte du vieil testament
et (ce que je diray sans aucune jactance) les mets
en usage le premier, ainsi que je feray apparoir de
bref, Dieu aydant, par le discours de nostre se-
conde partie darchitecture, qui porte le titre et
nom: Des divines Proportions. Delorme, Premier
tome de larchitecture, f. 168r.
2. Ivi, ff. 54v.-57v.
3. Questo strumento descritto anche nel glos-
sario proposto da Frzier, alla voce: Beveau,
Beuveau, Buveau.
4. Nel Premier tome de larchitecture, Delorme
usa sempre la parola Traict anzich Trait. Nel-
la traduzione si scelto di scrivere sempre e
comunque Trait, dato che questo il termine
universalmente noto per indicare il disegno
preparatorio, di norma eseguito in scala e su
carta, utile per la comprensione e la costru-
zione di manufatti in pietra, come gli archi,
le volte, le cupole o le trompe. I disegni in sca-
la 1:1, spesso tracciati sui muri o sul pavi-
mento, venivano invece comunemente chia-
mati pure. Si invece mantenuta la forma
originale per quanto riguarda il termine usato
per indicare lintradosso o lestradosso della
volta (Frzier la indica con Dole o Doele, men-
tre Delorme la chiama Doile); per indicare le
giunzioni tra i conci (Joinct anzich Join) e per
altri termini meno noti, come ad esempio
Coing invece di Coin.
5. Il termine Cherche o Cerce descritto anche
da A.-F. Frzier nel trattato La Thorie et la
Pratique de la Coupe des Pierres et des Bois (vedi
nota 1, nella sezione sulla traduzione del trat-
tato di Frzier), nel glossario tradotto e propo-
sto nella stessa sezione.
20
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Questo modo di trovare le circonferenze con i tre punti molto utile e
necessario, poich non vi pannello [cartone per il taglio delle pietre] per un
edificio con forma curva, che non abbia bisogno delle sagome sviluppate,
che non si possono fare se non per mezzo dei tre punti: queste si trovano
nei pannelli [della figura 1-1] nei luoghi marcati D, definiti da cerchi diffe-
renti. [...]
Per tornare ai nostri strumenti e ai termini usati nellarte di costruire, ve ne
sono alcuni che si chiamano pannelli [paneaux], di diversa origine, per servire
in modi diversi e per diversi scopi: alcuni sono chiamati qualche volta pannelli
de doile superiori [pannelli di sviluppo di superfici curve], come quello E [figura
1-1]; oppure pannelli di testa, come quello marcato F, e anche pannelli di
giunzione [de joinct], come il G, che sono prodotti dai trait e per mezzo dei
quali possibile segnare e tagliare le pietre. [...]
Gli operai si servono anche di un archipendolo per livellare e squadrare le pietre
da mettere in opera [strumento H nella figura 1-1]; questo si compone di un
piombo registrato e dotato di una sottile linea di riferimento che consente di
stabilire la perpendicolarit o meno di unopera. [...]
Gli operai usano anche degli stampi, per mezzo dei quali tracciano il profilo di
una cornice, di una base o di un architrave. E questi stampi - di rame, legno,
ferro dolce o carta - servono per sagomare e segnare le pietre per il taglio. [...]
Figura 1-1, (foglio 56v.), in alto a destra. Stru-
menti usati per il taglio della pietra e pannelli
di testa, de doile e di giunzione. Spiegazione
del metodo usato per trovare il centro di un cer-
chio passante per tre punti. Il metodo utile
anche se i tre punti non sono equamente distri-
buiti lungo la circonferenza (vedi figura 1-2).
Figura 1-2, in alto. Metodo grafico per trovare
il centro del cerchio che passa per i tre punti P1,
P2, P3.
Figura 1-3 (foglio 289r.). La figura illustra il
metodo per trovare il centro del cerchio che pas-
sa per i tre punti A, B e C (poco visibili nel-
limmagine).
Figura 1-4 (foglio 290r.). Limmagine mostra
come trovare un Cherche ralonge (rallonge,
allungato).
21 EXCERPTA DA LE PREMIER TOME DE LARCHITECTURE DI PHILIBERT DELORME
Libro IV, Capitolo I
6
Sulla volta a trompe che ho progettato e fatto eseguire al castello di Anet,
per portare un cabinet unito alla camera dove soggiornava
sua Maest Re Enrico
7
Il modo pi semplice per tener fede alla promessa che ho fatto sulla Nuova
Invenzione per ben costruire e con poca spesa, di descrivere e mostrare il trait
della trompe che ad Anet, nel castello della Duchessa di Valentinois.
8
La quale
trompe fu fatta per necessit, per poter affiancare un cabinet alla camera dove Re
Enrico soggiornava quando era al castello. La necessit sorta nel non avere
spazio per farlo [il cabinet] nel corpo delledificio, che era gi in via di costru-
zione, n nella dimora pi vecchia che era gi finita: non trovai, insomma,
nessuno spazio opportuno per poter fare il cabinet. Poich vicino alla sala vi era
lanticamera, poi la camera del Re e appresso a quella, girando di fianco, vi era,
ad angolo retto, il guardaroba. Questa evidente costrizione e angustia del luogo
e inoltre la consapevolezza che era necessario e pi che ragionevole accompa-
gnare le camere dei Re, dei grandi Principi e dei Signori, di un cabinet (perch
6. Delorme, Premier tome de larchitecture, ff.
88r.-89r.
7. Enrico II (1519-59) Re di Francia, figlio di
Francesco I e marito di Caterina de Medici.
8. Diane de Poitiers, amante del Re Enrico II.
La trompe di Anet pu essere datata alla met
del Cinquecento: il 22 ottobre del 1552,
Scibec de Carpi stipula il contratto per la de-
corazione del cabinet du roi (Prouse de
Montclos, Larchitecture la franaise, p. 285).
Figura 1-5 (foglio 89r.). Veduta pseudoprospettica
della trompe di Anet. La rappresentazione, come
ha notato anche Robin Evans (vedi Evans, La
trompe di Anet, Eidos N. 2), caratterizzata
dalla presenza di pi di un punto di concorso.
22
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
si possano ritirare privatamente, sia per scrivere o trattare di affari in segreto
o meno), mi rese dunque molto perplesso, poich non potevo collocare il
cabinet senza rovinare le camere, che erano state fatte seguendo le vecchie
fondamenta e i muri cominciati prima che io assumessi i lavori.
Che fare? Mi sono indirizzato su un angolo che vicino alla camera del Re,
allesterno dalla parte del giardino, e mi sembr essere molto buona lidea di
fare una volta sospesa nellaria [vote suspendue en lair], per poter comodamen-
te trovare lo spazio per collocare il cabinet. Il quale fu fatto - essendo la volta a
forma di trompe, per poterla rendere pi robusta per portare la muratura e per
poterla poi caricare di tutto quello che doveva esserle messo sopra, per chiudere
il cabinet con conci di pietra e coprirlo con unaltra volta ancora fatta solo con
pietre - senza mettere alcuna trave in legno. Il tutto di cos buona grazia e cos
ben fatto, che voi stessi potrete giudicare dalla figura presentata qui appresso
[vedi figura 1-5], nella quale voi vedete che la volta della trompe non solo
arrotondata sul davanti, ma presenta anche delle nicchie dove sono collocate le
tre finestre del cabinet.
Vista da sotto, si nota che una met della volta rampante, assumendo una
forma ovale,
9
per lasciare spazio alla finestra di una scala a chiocciola che
dallaltra parte del muro, nel luogo marcato P, il che rende la trompe molto pi
difficile [da costruire].
E, data la strana forma che ha questa volta a trompe, esaminiamo la modanatura
che la circonda: scorciata sul davanti della trompe, allungata e rampante attorno
alla volta, che una cosa ammirevole da vedersi e in grado di far pensare sul
come la natura del trait possa condurre ad uno svolgimento cos strano.
9. In pi occasioni, nel suo trattato, Delorme
specifica che la sezione della trompe di Anet
in forma ovale [ouale]. In questo caso, tuttavia,
Delorme forse si riferisce alla curvatura visibile
in corrispondenza della finestra circolare (vedi
figura 1-5). Philippe Poti, in un recente sag-
gio, suggerisce che la sezione curva sia ottenu-
ta da un taglio del cono della volta da parte
del muro che contiene la finestra. Si spieghe-
rebbe in tal modo anche la mancata conver-
genza al vertice dei conci a ridosso del muro
(ma non la convergenza degli altri conci). Vedi
Philippe Poti, Philibert De LOrme, Figures de
la pense constructive, Editions Parenthses,
Marseille 1996, p. 103.
Figura 1-6 (foglio 91v.), a destra. Pianta della
trompe di Anet.
Figura 1-7, in alto. Htel Bullioud, tratta da
Pierre Martin, Recherches sur larchitecture,
Paris e Lyon.
23 EXCERPTA DA LE PREMIER TOME DE LARCHITECTURE DI PHILIBERT DELORME
Cosa che io lascio pensare e vedere a tutti coloro dotati di buon spirito e
intelletto sano, poich essi potranno facilmente giudicare - sia nella sostanza
sia nella forma di tutto il cabinet, come anche per le finestre e la volta su-
periore, con le cornici e gli altri ornamenti - la qualit dellopera e del lavoro.
Questo io descriver pi a lungo, senza che qualcuno possa pensare e dire
che lo faccio per iattanza o altro, al fine di avere gloria, la quale io rimetto e
rendo a colui al quale appartiene.
Dunque voglio ben chiarire che quello che scriver non tende ad altro fine
che ad istruire e ad insegnare agli uomini di buona volont, e specialmente
gli ignoranti, ai quali io desidero di buon cuore comunicare i talenti che Dio
mi ha donato liberalmente per questa piccola conoscenza che ho sullarte
dellArchitettura.
Ma per ritornare al punto, voi siete avvertiti che io voglio, in questo luogo,
semplicemente discutere la forma rampante del cabinet del Re, cos come si
vede dallesterno.
Qui appresso voi vedrete la pianta della trompe e i conci del cabinet.
Libro IV, Capitolo II
10
La pianta della trompe e i conci del cabinet del Re, sospeso in aria
e come fare volte e trompe simili
La volta della trompe, sulla quale costruito il cabinet del Re ad Anet, su di un
angolo retto [quasi retto, come si vedr nelle pagine seguenti
11
], come potete
vedere nella figura seguente [vedi figura 1-6] sui due muri segnati GH, tutto
sospeso in aria, come potete osservare dalla pianta segnata dalle lettere ABIDFC,
10. Delorme, Premier tome de larchitecture,
ff. 89v.-91v.
11. Nello stesso capitolo, pi avanti,
Delorme specifica che langolo quasi ret-
to [presque droict]. In effetti langolo, misu-
rato sul trait illustrato nel trattato, pari a
circa 91.6 gradi. Questo comporta una leg-
gera variazione (un aumento) nelle altezze
finali dellintradosso della volta della trompe.
Figura 1-8 (fogli 92v.-93r.). Trait usato per la co-
struzione dei cartoni della trompe di Anet.
24
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
di forma rotonda sul davanti, a parte che nel mezzo e sui lati nei luoghi
segnati I D F, dove si trovano tre finestre su conci di forma rotonda in guisa
di nicchia, proseguendo la forma della volta della trompe, cos come lavete
vista nella figura precedente e come la potete osservare dalla pianta seguente,
che ho voluto fare in forma strana per rendere la trompe pi difficile [da
costruire] e bella a vedersi.
Ma molti potrebbero domandarsi cosa io voglia intendere quando parlo di
trompe, dato che un termine usato solo dagli addetti ai lavori, e pertanto
conosciuto da poche persone e da nessuno dei nuovi costruttori. Perci voglio
ben chiarire, e avvertire il Lettore, che probabilmente il nome trompe, che noi
usiamo qui, deriva, o meglio usurpato, dalla similitudine della struttura con
la tromba [trompette, in francese], chiamata in molti paesi trompe. Poich luna
e laltra sono larghe sul davanti richiudendosi allinterno in forma di volta. Ma
questo sar sufficiente, al fine di fare accostamenti sulla descrizione e costru-
zione della trompe, dato che qui si discute di edifici.
Voi siete dunque avvertiti che la trompe si pu erigere su un angolo retto,
ottuso o acuto e di qualsiasi forma voi vorrete sul davanti, sia dritta, squadra-
ta, come la met di un esagono o di un ottagono o anche tonda. Inoltre potrete
fare trompe diritte, incavate, rampanti o di qualsiasi altra forma potrete pensa-
re, secondo le necessit e i vincoli del luogo nel quale le farete.
Tutte le volte si possono fare in forma di trompe e tutte sospese in aria, senza
avere sostegni al di sotto, a parte i due muri che formano langolo; il tutto
seguendo un unico metodo di trait, cos come vedrete tra poco, e con un gran
risparmio di tempo, studio e lavoro - per quelli che vogliono seguire la pratica
- apprendendolo da me, ch lho studiato con grandissimo lavoro nella mia
Figura 1-9 (foglio 94v.). Cartone dello
sviluppo frontale della trompe di Anet.
25 EXCERPTA DA LE PREMIER TOME DE LARCHITECTURE DI PHILIBERT DELORME
giovinezza. E tutte queste opere si potranno fare [con lo stesso metodo, come
sottolinea pi volte], poich dal solo trait che propongo si potranno costruire
tutti i tipi di volte sospese che vorrete; poich tutto il peso e le forze si scarica-
no sempre sullangolo, anche inclinandole in avanti, senza crollare, se tutto
stato ben condotto.
Infatti questa una di quelle cose che non si lasciano ai Maestri ignoranti,
poich fatta per coloro che sanno scavare nella loro arte e hanno grande espe-
rienza per poterle mettere in opera. Dato che sono ben altra cosa rispetto ai
cabinet sospesi che vediamo ordinariamente tanto a Parigi che in altri luoghi:
dove sono state fatte delle costruzioni a sbalzo, che si chiamano cul de lampe,
per sopportare dei cabinet sugli angoli degli edifici, per ricavare degli alloggi e
donare loro bellezza e leggerezza: ma queste costruzioni non hanno arte, e
ancor meno conoscenza, poich non sono altro che lunghe pietre poste a sbalzo
luna sullaltra e sono tuttavia posate da maestri Muratori che confidano nello
spessore delle pietre e pi sovente in grandi sbarre di ferro che spesso danneg-
giano gli edifici, nonostante non siano necessarie.
Le trompe di cui noi parliamo sono volte che possiamo fare assai pi grandi e
sospese in aria, per guadagnare spazio su una corte o su una via. Poich, se le
murature sono solide, potrete ricavare sulla volta della trompe uno spazio per
fare una stanza, o un grande cabinet, o per erigervi una scala a chiocciola o una
Figura 1-10 (foglio 95v.). Cartone di sviluppo
della volta inferiore della trompe di Anet.
26
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
scalinata oppure un passaggio, essendo tutto sospeso in aria e non scarican-
do peso altro se non sullangolo, come ho gi detto.
Potete vedere una piccola trompe, che ho fatto a Parigi in rue de la Savaterie,
con un piccolo edificio che di tale grazia e proporzioni, che lascio a voi
giudicare, rispetto al piccolo spazio che lo contiene: il tutto fu fatto per un
banchiere di nome Patoillet [Patouillet], in cambio di qualche piacere che avevo
avuto da lui. In quel caso mi presi il compito di mostrare ai suoi operai i trait,
le misure, i disegni e i metodi per poterlo fare.
Tempo fa, a Lione, ho anche progettato e diretto i lavori di due altre trompe,
molto pi grandi e difficili, dato lo spazio angusto dove sono poste; e se una
rampante, ribassata e tondeggiante sul davanti, laltra, allangolo opposto,
rotonda sul davanti e di gran mole.
12
Su ambedue furono eretti dei cabinet, raccordati da una galleria da una trompe
allaltra: il tutto sospeso in aria, per poter collegare un corpo delledificio allal-
tro e ricavare dei cabinet per le stanze.
La qual cosa rende questi due spazi robusti e comodi, che altrimenti sarebbero
disposti a sproposito e scomodi per non poter costruire, a causa della corte che
molto stretta e lunga.
Voi vedete su queste trompe un ordine Dorico e Ionico, dei quali lascio il
giudizio a quelli che le vedranno.
Ho fatto queste opere nel 1536, al mio ritorno da Roma e dal viaggio in Italia
che ho fatto per i miei studi sullArchitettura.
Le due trompe furono fatte per il generale di Bretagna, Monsieur Billau, in Rue
de la Ivisrie a Lione [Htel Bullioud, Rue de la Juiverie, vedi figura 1-7].
Ne ho poi fatte un tal numero che eviter di rammentarle. In conclusione, ho
voluto solamente ricordare, tra tutte, le due o tre trompe che mi sembrano
essere pi belle e difficili da costruire.
Ma per far meglio comprendere la struttura di queste trompe e come si costru-
iscono attraverso grafici e trait che si chiamano Geometrici (che mostrer fatti
12. Vedi figura 1-7, relativa allHtel
Bullioud e tratta da Pierre Martin, Recherches
sur larchitecture, La trompe a destra, nel dise-
gno, ribassata e rampante; quella di sini-
stra invece una trompe de Montpellier.
Figura 1-11 (foglio 96v., segnato erroneamente
99v. nel trattato di Delorme). Trait della pian-
ta, simile alla figura 1-8.
27 EXCERPTA DA LE PREMIER TOME DE LARCHITECTURE DI PHILIBERT DELORME
con luso del compasso, per trovare il modo di farle [le trompe] con stampi
o dime e pannelli per tagliare e assemblare tutti i conci di pietra, o di legno),
mi sembra dunque sia giunta lora di mostrare quello che ho fatto al castello
di Anet.
Dunque, i muri marcati GH, come abbiamo detto, appartengono al corpo
delledificio e formano un angolo quasi retto, in A. [Langolo infatti, anche nei
disegni di Delorme, risulta di circa 91.6 gradi. Questo comporta un lieve avvicina-
mento del punto A alla retta BC e dunque, in ultima analisi, un innalzamento
della volta della trompe rispetto alla configurazione ad angolo retto. Infatti, tanto
pi vicino il vertice A alle sezioni verticali della trompe (i due semi ovali che
definiscono lintradosso e lestradosso della volta), tanto pi alto sar il profilo della
volta sul bordo della trompe. Per una analisi approfondita delle variazioni subite
dalla trompe al variare della posizione del vertice si veda la pagina Internet
http://www.camillotrevisan.it/stereo/anet.pdf, dove sono illustrati quat-
tordici esempi ottenuti mediante lo stesso trait della trompe di Anet (pianta
e sezione verticale costante) ma diversa posizione del vertice.]
Se questi [i muri di sostegno] mi avessero dato affidamento, io lavrei fatta lunga
[la trompe] nel suo mezzo AD, anzich dieci o dodici piedi, almeno venti o
ventiquattro. Sul davanti lho pensata in forma ovale e di una foggia la pi
strana e la pi difficile si possa pensare. Ebbene, su essa ho eretto un cabinet,
del quale sono molto orgoglioso, dato che ancora oggi non possibile vedere
altrove aggetti a sbalzo cos grandi.
Ma purtroppo, date le vecchie mura, che trovai gi fatte, e non sapendo come
fossero fondate, mi contentai di fare quella trompe, pi modesta, per paura
della vergogna e del danno [nel caso fosse crollata].
Tuttavia, nel farvi sopra un criptoportico, ho rimediato non solo a quello, ma
anche al fatto che il vecchio edificio aveva fondazioni assai poco solide.
Ho constatato che nessun operaio di quel luogo aveva mai sentito parlare di
trompe simili a quelle che feci fare a Lione - ribassate, oblique o rampanti - e
con quasi tre quarti della circonferenza in aggetto; e nemmeno simili a quella
che ho fatto fare ad Anet, che molto stimata dagli amanti dellarte: ci nono-
stante, se voi vi darete la pena di studiare e di capire il metodo che descrivo,
sono certo che se ne potrebbero fare e pensare di ancor pi strane. Se trover
gli operai adatti, io ne far di un altro tipo, che sar da ammirare.
Io definii il trait e inventai il metodo nellanno 1536, per mezzo e con laiuto
della Geometria e grande lavoro dintelletto; del quale lavoro non mi lamento,
ma piuttosto lodo Dio grandemente, visto che da un solo trait, e con un solo
esempio di trompe, si possono fare tutte.
Il discorso si fa tanto lungo che voi potreste pensare che io cerchi di gloriarmi:
gloria che non mi voglio minimamente attribuire, ma che lascio a Dio solo, al
quale appartiene, con tutti gli onori e i meriti.
Libro IV, Capitolo III
13
Come si potr capire il trait della Trompe del Castello di Anet,
e definire i pannelli per tagliare le pietre, da mettere in opera
quando si render opportuno
Vi ho detto prima che la volta sospesa a trompe del Castello di Anet poggia su
di un angolo retto [quasi retto, come gi notato] costituito da due muri, che
vedete identificati G e H, nella vicina figura [figura 1-8], a forma di circonfe-
renza nella parte anteriore della trompe, indicata dalle lettere CFDEB. neces-
sario capire che la trompe rampante, vale a dire pi alta su un lato che nellal-
13. Delorme, Premier tome de larchitecture, ff.
92r.-96r (99r. nel testo).
28
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
tro, cos come laltezza di CF e la linea BF vi dimostrano e come avete
potuto vedere prima, nella figura dellelevazione [figura 1-5].
Sulla linea BF farete un arco rampante, come lo vedete raffigurato [figura 1-
8], formato da sette pezzi identificati con numeri. Tuttavia voi potrete fare
larco di quanti pezzi vorrete, perch pi numerosi saranno pi la volta della
trompe sar resistente e pi ne sar addolcito landamento. Questo arco, se
vorrete fare una trompe non rampante e retta sul davanti, potr seguire la linea
BC.
Dopo aver tracciato tutte le commessure sullarco rampante, tirerete su BC
delle linee perpendicolari, a partire dai punti di intersezione tra le commessure
e larco rampante stesso, cos come risultano marcate 8, 9, 10, 11, 12, 13; e ne
farete altre che provengano dal mezzo dei conci dellarco rampante, come quelle
dei numeri 14 e 15, 16 e 27 e cos via.
Fatto questo metterete la riga nellangolo A e, per tutti i punti appena nomi-
nati e che stanno sulla linea BC, traccerete altre linee fino al bordo esterno della
trompe: da 8 a 18, da 14 a F, da 9 a 19, da 16 a 20 e cos via.
ora necessario trovare con il compasso lo sviluppo [ligne droicte ralonge] di
tutto il perimetro esterno anteriore della trompe, attraverso una serie di piccoli
riporti del compasso stesso. Cos come vedete, per esempio, nella distanza da
C a 18 e da 18 a F e da F a 0 e da 0 a 19 e da 19 a 20 e cos via, finch non
avrete trovato tutta la circonferenza della parte esterna della trompe per farne
una linea retta: come potete vedere nella figura seguente [figura 1-9]. Nello
stesso modo si costruir la figura [la figura 1-9] che rappresenta lo sviluppo
[frontale] della trompe [che Delorme chiama cherche ralonge] e i pannelli di testa
Figura 1-12 (foglio 97r.). Trait per il reperimento
delle linee di taglio sul cartone dello sviluppo fron-
tale. La distanza tra A e B rappresenta lo svilup-
po della pianta della trompe. Laltezza tra A ed
E invece la distanza tra C e F della figura
precedente. Le altezze dei punti D, Q e S corri-
spondono alle altezze rispettivamente dei punti
39, 24 e 29 della figura 1-9.
29 EXCERPTA DA LE PREMIER TOME DE LARCHITECTURE DI PHILIBERT DELORME
[paneaux de teste] marcati KLMNOPQR [ inserito anche il concio verticale di
sostegno dellarco rampante], con tutte le loro larghezze [distances de largeur]
sulla linea CB.
Dopo aver risolto i pannelli di testa, riprenderete la figura precedente [figura
1-8], metterete la punta del compasso in A e traccerete una serie di archi di
circonferenza, punteggiati, su AB a partire dai punti numerati 8, 14, 9, 16, 10
e gli altri, cos come li vedete nel disegno.
Successivamente, sulla stessa linea AB traccerete delle linee ad essa perpendi-
colari, anchesse punteggiate (chiamate linee di pendenza [de pente]), come le
vedete nel disegno: metterete una punta del compasso nel punto A e, con
apertura fino al punto 9, traccerete un arco di circonferenza fino alla linea AB,
sul punto 22. Poi misurerete laltezza da 9 a 21, in corrispondenza di una
commessura dellarco rampante e la riporterete da 22 a 23, sulla linea di pen-
denza [perpendicolare ad AB]; successivamente traccerete una linea da A per 23
fino a 24, posto su una linea parallela che dista da questa la stessa distanza da 9
a 19. [Altro esempio: punto 10 ruotato fino a 20 su AB con centro in A. Da 20
perpendicolarmente ad AB si traccia una retta e su questa si riporta la distanza da
10 a 25: in tal modo si identifica il punto 27. Da A per 27 si traccia una retta che
intercetta la parallela alla retta per 20 e 27 e passante per il punto 30, ribaltamento
di 28 su AB, nel punto 29 (26 nella figura 1-8). Ulteriore esempio: da 8 a 38 su
AB. Sulla perpendicolare ad AB per 38 si trova ancora un altro punto segnato 38
posto da AB ad una distanza pari a alla distanza da 8 alla commessura sullarco
rampante. Da 38 a 39 utilizzando la distanza da 8 a 18, ribaltandola su AB].
La distanza da 24 a 25 rappresenta laltezza che riporterete nella figura dei
pannelli di testa [figura 1-9] tra i punti 23 e 24. Questo mostra correttamente
laltezza che deve avere il pannello e il prospetto della trompe dal punto 2.
[Il numero 2 della figura 1-8. Altro esempio: la distanza da 30 a 29 della
figura precedente si riporta nella figura attuale da 30 a 29. Ulteriore esempio:
la distanza da 39 ad AB della figura precedente si riporta dal punto 18 al 39.]
Dopo aver capito il disegno della trompe e come sono poste le linee di
pendenza per trovare le altezze di ciascun punto, potrete vedere nella figura
seguente [figura 1-10] come si trova lappoggio [coussinet] della stessa trompe
in K, che racchiuso dalle tre rette AB, AC e BC. Il primo pannello L
invece racchiuso dalle tre rette AC, AE e CE e si ottiene nel modo seguente.
Tornando alla figura del trait [figura 1-8], metterete una punta del compasso
sul punto A e laltra sul punto 18 e riporterete la distanza sulla seconda figura
[figura 1-9, relativa allo sviluppo frontale della trompe] partendo dalla linea
CB da 18 a 39, in corrispondenza della commessura 2. Successivamente ri-
porterete la distanza da 18 a 2 [distanza nello spazio che si misura sulla figura
relativa al trait, puntando il compasso in A fino al punto 39 sulle linee de pente]
sulla figura seguente [figura 1-10, relativa ai pannelli de doiles], da A fino a
E. Ritornerete quindi alla figura dei pannelli di testa e prenderete la misura
dal punto D a 39; misura che riporterete nella successiva [1-10, paneaux de
doiles] da C a E [in pratica viene eseguita una trilaterazione che consente, fermi
restando i punti A e C, di trovare E attraverso i due lati AE e CE del triangolo
ACE].
Potete vedere anche i pannelli di giunzione [paneaux des joincts], marcati
EGILNP, per tagliare le pietre nelle commessure: si possono ben vedere mar-
cati 1, 2, 3, 4, 5, 6 nella figura relativa ai pannelli de doile. Sia per i pannelli
de doile superiori che per i pannelli di giunzione il metodo di costruzione lo
stesso appena visto.
Figura 1-13 (foglio 98r.). Trait dei cartoni che
indicano la pendenza dei conci rispetto al pia-
no orizzontale.
Figura 1-14 (foglio 99v.). Cartone parziale
dello sviluppo della volta inferiore della trompe
(vedi figura 1-10).
30
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Libro IV, Capitolo IV
14
Altre figure e dimostrazioni sui trait della trompe del castello di Anet;
con descritte le linee di pendenza, i profili sviluppati e i pannelli de doile.
Sulla maniera di fare i pannelli de doile, di testa e di giunzione; con un chiaro
sommario sul taglio delle pietre di una trompe simile a quella di Anet
Voi vedete nella figura seguente [figura 1-11] la pianta e il trait della trompe del castello
di Anet. Figura simile ad una vista precedentemente [vedi figura 1-8], a parte le linee di
pendenza [lignes de pente] che sono in una figura a parte. [...]
Dunque riprenderemo le linee di pendenza per fare i pannelli, cos da chiarire
meglio quanto appena visto: vale a dire che sulla linea BC si tireranno le linee
perpendicolari che provengono dai tagli e dai punti di mezzo dei conci, sia
sotto che sopra, come li vedete in pratica sulla linea che congiunge il punto 21
al 6, sulla linea BC (e similmente dal punto 20 al 4, dal 19 al 3, dal 18 al 2 e
cos via per tutte le altre). Fatto questo, metterete la riga sul punto A e tirerete
delle linee fino allestremit della trompe, da 2 a 12, da 3 a 13 e cos via.
A questo punto il problema di trovare lo sviluppo [la ligne ralonge], che
una linea retta che contiene la lunghezza di tutte le parti di circonferenza poste
sul davanti della trompe. Questo sviluppo si trova con molti piccoli riporti di
compasso, marcando le commessure e i giunti, come sulla figura seguente [fi-
gura 1-12]. Le linee di pendenza, per definire le altezze dei pannelli di testa, si
troveranno in questo modo: nella figura del foglio 96 verso [1-11], mediante
compasso troverete la distanza tra il punto A e il punto 3; lo riporterete sulla
figura delle linee di pendenza [figura 1-13] trovando, da A, ancora un punto 3,
sulla linea AB. Sulla stessa pianta [figura 1-11], prenderete laltezza da 3 a 19 e,
dopo aver tracciato una perpendicolare ad AB per 3 [sulla figura 1-13], riporte-
rete su questa la distanza per trovare il punto D.
Quindi, con A come riferimento, da D tirerete una linea e, ritornando sulla
pianta precedente, prenderete la distanza dal punto 3 al 13, che il bordo della
trompe. Questa distanza la riporterete sullultima linea disegnata e traccerete
poi una parallela alla linea da 3 a D.
Prenderete dunque questa altezza da 5 a 13 [figura 1-13] e la riporterete sulla
figura dei contorni sviluppati [figura 1-12] dal punto 13 a D [il numero 13,
poco visibile nella figura, compreso tra i numeri 2 e 4, sulla linea AB]. Questo
punto vi mostra laltezza e il luogo dove dovr cadere perpendicolarmente il
secondo giunto, marcato 19 [nella figura 1-11].
Per comprendere ancor meglio, riproporr un altro esempio. Rimettete il compasso,
sulla pianta, sul punto A e sul punto 2 (posto sulla linea CB); riportate questa misura
[figura 1-13] sulla linea AB per trovare il punto 2, da dove traccerete una perpendicolare
ad AB. Fatto questo, ritornerete sulla pianta e prenderete laltezza tra il punto 2 e il 18 e
la riporterete sulle linee de pente [sulla linea verticale appena tracciata], sempre assegnando
gli stessi numeri da 2 a 18; poi da A tirerete, fino al numero 18, la linea de pente, tanto
lunga quanto vorrete.
Fatto questo, voi traccerete unaltra linea [verticale], parallela alla precedente
e ad una distanza [dal punto 2] pari alla distanza in pianta da 2 a 12, sempre
sul bordo esterno della pianta della trompe. Riportata questa distanza sulla
figura [1-13], costruirete la linea parallela come vedete da 12 a C: dove C il
punto di intersezione tra questa linea e la linea de pente che avete tracciato
precedentemente. Prenderete laltezza da 12 a C e la riporterete sulla figura
delle linee sviluppate [figura 1-12], dove la vedete marcata da 2 a C. Questa
linea vi mostra laltezza per costruire i contorni sviluppati [cherches
ralonges] e i pannelli di testa [paneaux de teste].
14. Ivi, ff. 96r. (99r. nel testo)-99v.
31 EXCERPTA DA LE PREMIER TOME DE LARCHITECTURE DI PHILIBERT DELORME
In tal modo si troveranno tutte le altre linee, come potete vedere quelle da Q
a 6 e da S a 10. Ma notate che non troverete solamente il cartone inferiore e
il profilo della trompe, ma anche il cartone superiore
15
e il profilo superiore
sia per il pannello di testa [paneaux de teste], sia per quelli delle giunzioni
[paneau des joincts], come pi ampiamente apprenderete adesso e come
avete gi avuto modo di vedere.
Per mostrare come potrete trovare i pannelli delle doiles, inferiori e superiori,
noi abbiamo preparato la figura qui appresso [figura 1-14], intitolata Paneaux
de doile. Ma potrete comunque aiutarvi con la figura della pianta [figura 1-11]
e con laltra figura che la segue [figura 1-12], quella con la scritta Paneaux de
teste, o anche Lignes ralonges. Anzitutto, per fare i cartoni [del coussinet], pren-
derete sulla pianta la distanza tra A e C e la riporterete sulla figura dei pannelli
de doile appena descritta [figura 1-14]: distanza che metterete dal punto A al
punto E, tracciandovi una linea.
Poi collocherete la stessa distanza sulla linea CB [figura 1-11], tenendo una
punta del compasso su C e laltra sulla linea appena detta [CB]. Si prender
dunque la distanza da quel punto ad F e questultima si riporter sul Paneaux
de doile [figura 1-14], dal punto A al punto F, e si prender poi anche laltezza
del coussinet, nella figura della pianta, da C ad F, e si riporter anchessa sulla
figura dei pannelli de doile, per trovare il punto F [trilaterazione del triangolo
AEF, nella figura 1-14, conoscendo i tre lati AE, EF, AF].
Le tre linee mostrano dunque il pannello di coussinet della trompe, vale a dire il
primo concio di pietra della volta della trompe, che ha un piedritto verticale e
che mostra laltezza della parte rampante.
Faremo ancora unaltra dimostrazione di esempio, per trovare il secondo con-
cio e anche per vedere come ci si possa aiutare con i cartoni di testa. Ripren-
derete dunque la pianta [figura 1-11] e rimetterete il compasso sul centro A
fino al punto 13, sul bordo della trompe.
Fatto questo, riporterete la distanza sulla figura [figura 1-12] delle linee svilup-
pate: tenendo il compasso con una punta sul 13 e laltra punta ben fissa sulla
linea AB. Poi aprirete il compasso fino a toccare il punto D e riporterete la
distanza sulla figura dei pannelli de doile [figura 1-14] e la metterete dal punto
A fino al punto G.
Poi prenderete nella figura dei pannelli di testa la distanza da D al punto E e la
riporterete nel pannello de doile dal punto F al punto G, che mostra corretta-
mente la larghezza del pannello del secondo concio, come potete vedere dalla
figura. E inoltre i tre segmenti AG, GF, FA descrivono il cartone. E dato che
il pannello non rettilineo sul davanti, a causa della curvatura [della pianta e
della sezione verticale], necessario cercare un altro segmento che lo tagli a met
(che vedete marcato 2 [figura 1-14]), che si trova nello stesso modo, e i tre
punti, FOG [sic], si trovano con il compasso: nello stesso modo troverete
quello di GIH [sic] e gli altri.
Quanto ai cartoni de doile superiori e ai pannelli de joinct - come quelli che
vedete marcati 3, 5 e simili - questi si tracciano con lo stesso metodo. Ed
questo il motivo che mi eviter di fare una ulteriore descrizione. Se qualcuno
dubita e desidera avere ulteriori chiarimenti, se gli piacer di venire da me, di
buon cuore gli mostrer come queste cose si debbano fare e mettere in opera.
Ma voglio ben avvertire il Lettore che i conci di tutti i tipi di trompe sono tra
i pi difficili da tagliare. Pertanto, dopo aver fatto una faccia al concio per la
doile di sotto, voi potrete tracciare correttamente il suo cartone;
16
ma per gli
altri, per i cartoni de joinct, de teste e anche per i pannelli de doile superiori,
15. Per definire completamente il profilo svi-
luppato dellestradosso (cartone superiore)
della trompe di Anet necessario indicare
anche un polo rispetto al quale sviluppare il
cono che avvolge la superficie superiore della
volta, sia esso a base ovale, circolare o ellittica,
e sia ad asse orizzontale o inclinato (vedi la
pagina Internet: www.camillotrevisan.it/
trompe.htm, relativa al programma Trompe).
Se il polo di sviluppo per il cartone inferiore
evidentemente il vertice della trompe, non
altrettanto chiaro a quale punto fare riferimen-
to per quello superiore. Infatti, se si considera
lo stesso punto anche per il cartone superiore
(come fa Delorme nei suoi trait), i conci
dovrebbero rastremarsi verso il vertice e
questo contrasta sia con la pratica (i conci
sarebbero troppo sottili e fragili al loro piede,
anche in considerazione del fatto che Delorme
non menziona luso del Trom-pillon, ma an-
che se questo fosse usato), sia con la teoria,
dato che nei trait da lui costruiti i cartoni di
unione tra i conci, sezioni radiali della volta,
sono sempre considerati con i lati inferiori e
superiori paralleli tra loro (e pertanto senza
rastremazione dei conci), come si vede bene
nella figura 1-10. Anche i profili superiori dei
cartoni di testa sono determinati in relazione
al vertice inferiore della trompe; ma, dato che
i profili superiori dei conci costituiscono la base
di partenza per la definizione del cartone su-
periore, questi possono essere considerati
corretti in relazione al fatto che la scelta dei
loro profili superiori libera e non vincolata,
se non da motivi statici e tecnici. In altre parole
lunico vincolo reale, per quanto concerne il
profilo esterno dellestradosso, dato dalla
congruenza e dalla continuit del profilo stesso
tra un concio e laltro. Il cartone superiore,
partendo invece da quei profili, si deve neces-
sariamente sviluppare attorno ad uno o pi
poli, nessuno dei quali per pu essere il vertice
inferiore della trompe.
16. Da questo accenno indiretto sembra dun-
que che prima venga spianata la faccia (cre-
ando dunque una sorta di doele plate) e suc-
cessivamente si incavi il concio, usando il car-
tone della doele sviluppata. per del tutto
evidente che il solo cartone inferiore non
sufficiente per definire correttamente la su-
perficie dellintradosso: infatti un cartone fles-
sibile pu essere avvolto su una qualsiasi su-
perficie conica, con raggio di base generico e
con andamento circolare, ovale o ellittico. Un
metodo prevede di usare anche la sagoma (la
cherche) che definisce la curvatura. Con quel-
la sar semplice, servendosi anche di unasta
fissata sul vertice del concio e che percorre il
profilo della sagoma, verificare landamento
conico dello scavo. La sagoma mette pertanto
in relazione la doele plate con la doele svilup-
pata.
32
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
guardatevi bene dal tracciarli per tagliare la pietra al primo colpo, perch la
rovinereste e non potreste pi utilizzarla. dunque necessario operare un po
sulla faccia di giunzione, poi un altro po sulla parte della testa e similmente
sulla parte della doile di sopra e consecutivamente un poco dalluna e un poco
dallaltra parte; assolutamente non tutto dun colpo, ma tagliando cos abil-
mente il tutto, da poter circondare la vostra pietra con i cartoni tuttintorno
fino a farli toccare lun laltro alle estremit, sia sui giunti [par le joincts], sia
sulle facce [par les doiles] e sul davanti, sui pannelli di testa.
17
Perch, se non starete attenti, la pietra si roviner e non potr pi servire. Ecco
quello che volevo proporvi e spiegarvi sui trait della trompe di Anet, affinch
voi possiate farne di simili. Potete star sicuri che, se avete capito questo trait,
potrete capire qualsiasi altro.
Tuttavia, per soddisfare gli spiriti raffinati che apprezzano le cose rare e inge-
gnose, proporr ancora il trait di una trompe squadrata sullangolo [quarre sur
le coing], che descriver semplicemente per far ben capire il metodo.
Libro IV, Capitolo V
18
Come si deve procedere per fare una trompe squadrata su un angolo retto,
acuto, oppure ottuso, chiamata dagli operai: la trompe sur le coing
Da usare quando vorrete costruire una trompe squadrata sullangolo di un muro,
come vedete raffigurato nella figura accanto [figura 1-15] sullangolo segnato A
(che un angolo retto e con landamento della trompe squadrato, inteso come
un perfetto quadrato, ugualmente largo da una parte e dallaltra, come si vede
dai quattro angoli retti ADFE).
Per procedere, tirerete in primo luogo un diametro [la base del trait], come
vedete in CB, e su quello traccerete la perpendicolare AF, che indica il punto a
met della trompe.
Traccerete dunque un semicerchio con diametro pari alla larghezza anteriore
17. Mais ie veux bien advertir le Lecteur que les
pierres de toutes fortes de trompes, sont plus diffi-
ciles a tailler que de beaucoup dautres fortes de
traicts, pour autant quapres avoir fait un pare-
ment la pierre pour la doile de dessus, vous pou-
vez bien trasser son paneau justement; mais pour
les autres, comme pour le paneaux de joincts,
paneaux de teste, & aussi paneaux de doile par le
dessus, gardez-vous bien de le trasser pour coupper
la pierre du premier coup, car vous la gasteriez,
& ne pourroit plus servir. Il faut doncques oster
un peu dun des joincts, & puis un peu du cost
de la teste, semblablement du cost de la doile de
dessus, & ainsi consequemment un petit de lun
& petit de lautre, & non point tout un coup,
mais couppant si dextrement le tout, que vous
puissiez armer votre pierre de paneaux tout autour
qui se rapportent justement, & se touchent lun
lautre par toutes leurs extrmitez, tant par les
joincts que par les doiles & par le devant, o est
le paneau de teste; car si vous ny preniez garde,
votre pierre seroit incontinent gaste, & ne pourroit
servir. Delorme, Premier tome de larchitecture,
f. 99r. Delorme suggerisce in questo passo un
metodo pratico, pi che scientifico, per tagliare
un concio: dopo aver ricavato lintradosso, sar
cura del tagliapietre ricavare, con piccoli
aggiustamenti eseguiti ad occhio, un concio
attorno al quale si appoggino correttamente i
cartoni. Per lo stesso problema Frzier proporr
invece metodi diversi, secondo il tipo di volta
o di trompe.
18. Delorme, Premier tome de larchitecture, ff.
100r.-103r.
Figura 1-15. Trait del primo esempio proposto
da P. Delorme (foglio 100v.).
33 EXCERPTA DA LE PREMIER TOME DE LARCHITECTURE DI PHILIBERT DELORME
Figura 1-16, in alto a sinistra. Pannelli di testa
dellesempio proposto (foglio 102r.).
Figura 1-17. Gli stessi pannelli, calcolati dal pro-
gramma Trompe. I file da usare nel programma
per la generazione dei disegni sono:
PIANTA1.DXF, SEZ1_1.DXF, SEZ2_1.DXF,
CONCI1.DXF.
Figura 1-18, in alto a destra. Pannelli de doile
(foglio 103r.).
Figura 1-19. Gli stessi pannelli, calcolati dal pro-
gramma Trompe.
Figura 1-20. Il modello della trompe dellesem-
pio, calcolato dal programma Trompe.
34
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
della trompe, come se la voleste fare tutta retta seguendo la linea CB, e con
centro in O come vedete in DEF. Fatto questo traccerete un altro semicerchio,
come vedete in BYC, per indicare lo spessore della volta, nonch le separazioni
dei conci che vorrete fare, che qui, come potete vedere, sono solo sette, marca-
te con altrettanti numeri.
Poi traccerete le commessure, che provengono dal centro [dei cerchi di sezione,
punto O], come si possono vedere per XY, VZ, T e cos per gli altri.
Procederete tracciando le linee perpendicolari da quelle commessure sulla linea
CB, come vedete in XG, YH, VI, ZK ecc., come anche dal punto di mezzo dei
conci, sia per il contorno superiore sia per quello inferiore.
Dopo aver tracciato tutte quelle linee perpendicolari, metterete la stecca sul
punto dangolo A e, per G, tirerete una linea fino al bordo della trompe [della
pianta della trompe] nel punto segnato S, continuando cos per tutte le altre,
sempre fino al bordo della trompe, sempre tenendo come centro il punto A,
come vedete per AHR, AI, Q, AKP, ALO, AM e anche AB.
Ma sufficiente tracciare quelle linee per una sola met della trompe.
Anche se vero che - se la trompe pi lunga da una parte che dallaltra oppure
ribassata o rampante - necessario costruire le linee per entrambe le met,
dato che le perpendicolari che si abbassano dalle commessure dellarco e dun-
que anche i cartoni non sono tutti uguali tra loro e ci che vale per una parte
non vale per laltra. [...]
[Delorme descrive poi il metodo di costruzione del trait esattamente con le stesse
modalit appena viste, senza aggiungere nulla di nuovo a quanto detto fino ad ora.
Sono qui riportati i trait per completezza di esposizione e per ulteriori conferme sul
metodo. Nelle figure 1-16 e 1-17 sono illustrati i pannelli di testa come li traccia
Delorme e come sono calcolati dal programma TROMPE. Nelle figure 1-18 e 1-19
sono invece confrontati i pannelli de doile, relativi allo sviluppo della volta inferio-
re e ai cartoni delle commessure tra i conci.]
Voi avete cos visto il disegno di ci che necessario: poich gli operai, con
laiuto del compasso e di loro stessi, potranno facilmente capire il superfluo,
senza altri discorsi. [...]
Libro IV, Capitolo VI
19
Descrizione della trompe che avr un angolo ottuso sul davanti,
e sar per una met curva e per laltra met diritta
Avevo deciso di scrivere ben pi a lungo sugli altri tipi di trompe e sullo stesso
metodo che ho usato per quella di Anet, soprattutto per quanto riguarda la
trompe squadrata appena vista, per mostrare pi particolareggiatamente tutte le
sue parti, sia per quanto riguarda i pannelli sia per le altre cose che sono richieste.
Cos anche per quella che ha una met curva sul davanti e laltra met diritta, o di
altre che sono scavate e concave sul davanti, senza omettere le doppie trompe che
stanno una sullaltra, vale a dire quelle che, dopo averne fatta una, si pu farne
unaltra sopra, al fine di guadagnare spazio per costruire camere pi grandi. [...]
Ma essendo stato consigliato dai miei amici che, dopo aver sufficientemente
mostrato il metodo con esempi e figure, mi dovessi astenere dallo scrivere
ancora cos copiosamente, mi inchino di buon cuore al loro consiglio.
Per questo prego il Lettore di volersi contentare, in seguito e per i disegni delle
tre trompe che ho preparato per lui, di ben poche spiegazioni.
Come per la seguente (che fatta per essere impostata su un angolo, marcato
Z) la quale ha una met curva sul davanti, come mostra larco di cerchio
segnato A, e laltra diritta, sotto la lettera B. 19. Ivi, ff. 103v.-105r.
35 EXCERPTA DA LE PREMIER TOME DE LARCHITECTURE DI PHILIBERT DELORME
C per qualcosa che non posso non dire, dato che la bellezza del suo trait,
molto difficile, rende comunque necessario aggiungere dellaltro per condurre il
Lettore alla sua conoscenza. [...]
[Anche per questo esempio Delorme propone lidentico schema metodologico gi
ampiamente descritto nelle pagine precedenti, senza aggiungere ulteriori spiega-
zioni o nuovi commenti.]
Prima di lasciare questo discorso, vi voglio informare che nella figura qui
Figura 1-21, in alto. Trait dellesempio (foglio
104r.).
Figura 1-22. Pannelli di testa (foglio 104v.).
Figura 1-23. Gli stessi pannelli calcolati dal
programma Trompe (i file da usare nel program-
ma per la generazione dei disegni sono:
PIANTA2.DXF, SEZ1_2.DXF, SEZ2_2.DXF,
CONCI2.DXF).
36
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
appresso descritta [figura 1-24] voi vedete i pannelli de doile per tagliare le
pietre della trompe. Questi conci si trovano diritti sul davanti - da una parte,
nel punto segnato C - e continuano poi lungo la linea da D fino ad E. [Figura
1-24. In questo caso Delorme commette un piccolo errore, dato che i cartoni
dello sviluppo della volta della trompe in realt sono curvi, anche per la
met sinistra, diritta sul davanti nella trompe. Infatti, pur se su quel fronte
la trompe diritta, la sezione verticale un semicerchio e dunque
lintersezione tra il cono, dato dalla superficie della volta, e il piano verticale
passante per il bordo esterno della trompe produce una conica, in questo
caso una ellisse poich il piano di sezione non perpendicolare allasse del
cono (circonferenza), n ad esso parallelo (iperbole) e nemmeno parallelo
alla generatrice del cono (parabola). Delorme, data la difficolt grafica del
reperimento dei punti per la costruzione dei cartoni e forse supponendo che
i cartoni terminassero con linee rette, evidentemente ha trovato solo i punti
in corrispondenza delle commessure: e infatti nella figura 1-24 mancano,
nella met sinistra, i riferimenti ai punti di mezzo dei conci, presenti invece
nella met destra.]
Per tagliare le pietre, a destra, dove si trova la linea curva, voi vedete i
pannelli di costa di R, che si riconoscono sul davanti da E fino ad F. Tutti
i pannelli sono separati da linee che provengono dal centro segnato H,
come li vedete segnati sul davanti da D ad F, contenenti il numero dei sette
pannelli.
Il punto che vedete segnato E mostra il pannello della chiave di volta della
Figura 1-24. Pannelli de doile (foglio 105r.).
Figura 1-25. Gli stessi pannelli calcolati dal
programma Trompe.
37 EXCERPTA DA LE PREMIER TOME DE LARCHITECTURE DI PHILIBERT DELORME
trompe, dove crea langolo ottuso, avente una met diritta e laltra met
curva. [In realt, come invece si appena visto, entrambe le parti sono curve.
La differenza esistente, in certi punti, tra i pannelli di testa e de doile del
trattato di Philibert Delorme e quelli calcolati dal programma TROMPE pi
apparente che reale e comunque non significativa. Infatti il programma TROMPE,
per produrre i cartoni delle figure 1-23 e 1-25, ha considerato e usato oltre 200
punti, mentre Delorme, per costruire le sue figure, ne ha utilizzati pro-
babilmente solamente nove. Confrontando solo i punti in corrispondenza
alle giunzioni tra i conci (quelli usati da Philibert Delorme), in effetti
la coincidenza quasi sempre perfetta, tenendo anche conto delle lievi
imperfezioni dovute al metodo di creazione e di riproduzione delle
immagini xilografiche (come lo stesso Delorme dir pi avanti) e alle
deformazioni subite successivamente dalle pagine stampate. Lo stesso
argomento vale anche per tutti gli altri disegni di confronto tra i trait
proposti dallAutore e quelli calcolati dal programma TROMPE.]
Voi vedete anche, nella stessa figura, i pannelli di giunzione [de joinct] per
tagliare le pietre, a destra delle commessure e tutti marcati con la lettera I e
con cifre fino a 6, e aventi piccole croci, quasi in forma di stella, per mo-
strare i punti di controllo [repere] e le marche che si fanno per trovare i
pannelli stessi. Questi punti aiutano a capire le figure descritte sopra:
Figura 1-26. Modello della trompe calcolato
dal programma Trompe.
38
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
ogni punto, anche per i pannelli di testa, marcato con lo stesso numero
e dunque semplice mostrare [agli operai] dove ciascun pannello si deve
porre per tagliare le pietre. Forse qualcuno vorrebbe che io parlassi del
come fare i pannelli de doile superiori, ma dato che sono del tutto simili a
quelli appena visti, vi far ora un altro esempio. [Delorme omette anche
in questo caso di spiegare e precisare le modalit di reperimento dello
sviluppo superiore della volta e della scelta del o dei vertici di sviluppo.]
Figura 1-27. Trait dellesempio (foglio 106r.).
Figura 1-28. Pannelli di testa (foglio 106r.).
Figura 1-29. Gli stessi pannelli calcolati dal
programma Trompe (i file da usare nel program-
ma per la generazione dei disegni sono:
PIANTA3.DXF, SEZ1_3.DXF, SEZ2_3.DXF,
CONCI3.DXF).
39 EXCERPTA DA LE PREMIER TOME DE LARCHITECTURE DI PHILIBERT DELORME
Libro IV, Capitolo VII
20
Il trait della trompe rampante, concava e incavata sul davanti,
e pi bassa su un lato che sullaltro e anche ribassata
Ho deciso di mostrarvi ora un altro tipo di trait per fare una trompe su
un angolo, che vedete marcato I nella figura seguente [figura 1-27], con
le coste laterali simili a IF e IL.
Osservate che la trompe concava e incavata sul davanti, seguendo la linea
BAC, che abbiamo fatto cos come se voi foste costretti da qualche vecchio
muro [tour de maonnerie] che volete riutilizzare oppure per seguire la for-
ma ovale o rotonda di una corte, quando cio sarete costretti a fare una
trompe concava e incavata sul davanti e forse con la volta rampante, pi alta
su un lato che sullaltro.
La volta ribassata, non a sesto pieno, per servire da basamento ad una
scala superiore o a qualcosaltro, come vedete nella figura [1-27], nella qua-
le si vede laltezza della parte rampante da E a F [punto poco visibile nella
figura, sulla linea orizzontale del trait] e il profilo che segue la linea DE [la
linea inclinata verso destra, nella figura 1-27], sulla quale farete larco ribas-
sato [...] come vedete segnato LKE.
Poi ne farete un altro simile per definire lo spessore della volta. Fatto que-
sto, traccerete le commessure dellarco ribassato, fatto in sette pezzi, mar-
cati con cifre. [...]
[Delorme ripresenta ancora il metodo di tracciamento delle linee del trait, dei
pannelli di testa e de doile. Da notare che, in questo caso e probabilmente
non per caso, le linee esterne dei pannelli de doile sono rette, o meglio quasi
rette: infatti linsieme della scelta dellarco ribassato, del profilo esterno della
trompe e laver reso la trompe rampante ha fatto s che i conci risultassero
squadrati o quasi.]
20. Ivi, ff. 105v.-106v.
Figura 1-30. Pannelli de doile (foglio 106v.).
Figura 1-31. Gli stessi pannelli calcolati dal
programma Trompe.
40
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Tuttavia voglio avvisare i Lettori che non ho trovato [nel libro stampato]
le mie figure inquadrate correttamente come le avevo preparate, poich
gli Incisori [dei pannelli di legno per le xilografie] usano mettere a bagno
i disegni - e qualche volta farli anche bollire - prima di incollarli sul
pannello e di intagliarlo.
E cos la carta si tira da un lato e si restringe dallaltro. Perci molto spesso
le figure non sono cos proporzionate come le avevo preparate.
Ma questo non creer intoppi o ritardi in coloro che si daranno la pena di
conoscere la Geometria dei trait. [...]
[Il disegno, generalmente eseguito dallautore dellopera, veniva incollato su
una tavoletta di legno duro, di bosso o di albero da frutto. Poi, con sgorbia e
lancette, lincisore scavava tutto intorno alle linee del disegno, in modo che
queste risultassero rilevate.
Dopo aver lavato via i resti della carta, la tavola poteva essere inchiostrata e
usata per stampare il disegno stesso con il torchio da stampa. Per far ben aderire
in ogni sua parte il foglio alla tavoletta, questo veniva prima ammorbidito con
acqua e, a quanto sembra, persino bollito.]
Figura 1-32. Modello della trompe calcolato
dal programma Trompe.
41 EXCERPTA DA LE SECRET DARCHITECTURE DI MATHURIN JOUSSE
Excerpta da
Le Secret dArchitecture
di Mathurin Jousse
1
De la Trompe rampante, & droite par devant
2
Una Trompe detta rampante e droite sul fronte quando pi alta da un lato che
dallaltro e quando non biayse [vale a dire quando larco non semplicemente
inclinato]. Per la sua costruzione, fate in modo che due rette AB e CD si
taglino ad angolo retto nel punto E. Poi costruite le due rette della pianta AD
e BD e la retta BG che descrive di quanto rampante [ribaltamento sulla pianta
della rampa].
Dopo aver costruito la curva BCD - alta o bassa, secondo quanto necessario
[Jousse non descrive la natura della curva; la quale, da notare, nei punti G e B
non tangente alla verticale: in altre parole vi uno spigolo di raccordo tra i
piedritti e lintradosso della trompe], curva che mostrer linnalzamento della
Trompe - la si divider in cinque parti uguali.
1. Mathurin Jousse, Le Secret dArchitecture,
decouvrant fidelement les traits Gomtriques,
Couppes, & Drobemens necessaires dans les
Bastiments, La Flche 1642 (privilge del
1635).
2. Ivi, pp. 96-7.
Figura 2-1, in alto. Ricostruzione della tavola
43, Trompe sous le Coin, avec son Cintre
(vedi anche figura 2-4). Ricostruzione del me-
todo adottato da Jousse per reperire le altezze
della volta nella Trompe sous le Coin. Lal-
tezza della volta nel punto Q evidentemente
data dal segmento QS (segmento ribaltato sul
piano orizzontale, assieme al cerchio di sezio-
ne passante per i punti A e B). Per trovare, ad
esempio, laltezza nel punto Q, Jousse propone
invece - evitando il ribaltamento della sezione
verticale per quel punto - il seguente metodo:
trovare la distanza VQ e riportarla da N su P;
con la retta PN diretta verso il centro E del
semicerchio di sezione. La distanza PV lal-
tezza della volta dellintradosso nel punto Q.
Infatti, proiettando su AB i segmenti MQ e
MD si ottengono i segmenti MV e ME. Se
MN uguale ad MN, allora anche VP sar
uguale a QS, ribaltamento sul piano orizzon-
tale della sezione verticale per D nel punto Q.
Figura 2-2, a sinistra. Tavola 48, Trompe ram-
pante & droite par devant, pp. 96-7.
42
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Poi si tracceranno i giunti, delle perpendicolari da questi su AB e AGFH
che definisce il couchinet [il concio verticale che determina di quanto la trompe
rampante].
Si riporter dunque su AB la distanza DA nel punto 1 [non segnato nel trait:
il trattino immediatamente a destra del punto 2, figura 2-2]. Poi si punter il
compasso nel punto G e, con apertura GD [in realt con apertura G1, vale a
dire sul ribaltamento di AD su AB], si marcher sul pannello il punto I; poi si
prender la distanza AG e si riporter su AI [si trover, dunque, per trilaterazione
il cartone del coussinet o couchinet, come lo chiama Jousse: nel triangolo che
determina il cartone, il lato AD coincide con lequivalente AD sulla pianta della
trompe, il lato AI uguale ad AG e ID uguale alla distanza, presa nello spazio,
da G a D; distanza ottenuta sul piano ribaltando AD su AB].
Figura 2-3, in alto. Ricostruzione della tavo-
la 45, Trompe trois angles sous-baisse
(vedi anche figura 2-8). Anche in questo caso
sarebbe possibile applicare lo stesso metodo vi-
sto sopra, nonostante il semicerchio di sezione
sia ribassato. Infatti non si modifica lo sche-
ma di relazione tra le due coppie di triangoli
simili DSZ-DOP e CML-COT. In questo
caso, per, TL non uguale ad SM, come
invece avviene nel caso precedente.
Figura 2-4, a destra. Tavola 43, Trompe
sous le Coin, avec son Cintre, pp. 86-7.
Da notare il metodo proposto da Jousse per
definire le altezze della volta della trompe
nei punti 1, 2, 3 e 4 (vedi figura 2-1).
43 EXCERPTA DA LE SECRET DARCHITECTURE DI MATHURIN JOUSSE
Successivamente si prender la distanza DF e, tenendo una punta in F, la si
riporter su AB nel punto 2. Quindi si porter il compasso in H e in D [anche
in questo caso si dovr prendere invece la distanza H2 e non HD: o meglio, per
identificare la distanza HD presa nello spazio, si ribalter FD su AB e si misurer
la distanza H2] e si trover larco per K [puntando il compasso in D, si traccer
un arco che consentir, per trilaterazione, di identificare il punto K]. Quindi si
prender la distanza GH e da I la si riporter sullarco [si trover il punto K].
Trovato il punto K, si potr tracciare la retta IK che mostrer il primo giunto.
[...]
[Si procede ora nello stesso modo, ad esempio puntando il compasso nel punto 3,
abbassando su AB il punto 5 (retombe); ribaltando 3-D su AB nel punto 7 e
riportando da D la distanza 5-7, per identificare un arco che contiene il punto L,
trovato anchesso per trilaterazione con laltro arco, con centro nel punto I e raggio
G-5. In tal modo si troveranno i pannelli de Doyle plate.]
De la Trompe sous le Coin, avec son Cintre
3
Una Trompe detta sous le Coin quando la volta sostiene una costruzione ad
angolo formata da due muri. [...]
[Mathurin Jousse descrive qui la costruzione della pianta della trompe e il profilo
a semicerchio della volta, con centro in E (vedi figura 2-4). La volta divisa in
cinque conci non uguali tra loro, divisi a loro volta a met.]
Da questi punti [i punti di giunzione tra i conci] tracciate le giunture al punto
E e delle perpendicolari su AE [AF nel testo], marcando i punti 12, 13, 14, 15.
Prolungate poi la retta AF verso il punto 11.
Posate quindi la stecca nel centro D e tracciate - per i punti 12, 13, 14, 15 - le
rette di pendenza sino ad AF, marcando i punti 1, 2, 3, 4. Si misurer poi la
distanza EF per riportarla su FC. Le distanze tra i punti posti sulle rette AE e
AF saranno quindi riportate sul semicerchio [lungo rette convergenti verso il
punto D], a partire dai punti 12, 13, 14, 15. Costruite poi la retta DG, con
DG uguale ad AD: dal punto D tracciate ora larco GH. Saranno poi prese, sul
quarto di cerchio AF, le distanze tra i punti A e 13, 13 e 15 e F e 15. Queste
distanze le riporterete sullarco GH nei punti 13, 15 e 16. Poi si prender la
distanza AF per costruire A-5 [grafico in alto, figura tavola 43] e 16-L [grafico in
basso]; poi A-4 [lungo AF] per marcare A-7 e K-15 [in basso] e infine A-2
per identificare A-9 e 13-I.
Dai punti 5, 7, 9 [in alto] si tracceranno, verso F, le rette 5-6, 7-8, 9-10, che
identificano (con la retta D-5) i pannelli de lict. Dai punti I, K, L sar tracciata
la curva G-L che identificher i pannelli de doyle [doyle plate, non sviluppata].
Fatto questo, tracciate la retta orizzontale M-N du cintre [grafico in basso, a
destra]. Prendete poi sulla retta AF i punti 1, 2, 3, 4 che riporterete su questa
retta [le distanze dal punto 1 al punto 2, dal punto 2 al 3 e cos via].
Si prender poi la distanza E-C per costruire M-O [infatti, per il teorema sui
triangoli simili, laltezza della trompe in F sar il doppio dellaltezza in E, dato
che DF di lunghezza doppia rispetto a DE].
Di seguito, prese le distanze dalla retta AE ai punti 1, 2, 3, 4 [posti in alto, oltre il
semicerchio di sezione], si riporteranno su perpendicolari alla retta MN [in basso a
destra], identificando i punti 12, 13, 14 e 15 [si prendono dunque le distanze dei
punti 1, 2, 3 e 4 dalla orizzontale AE e le si riportano sul trait della Cintre].
Da questi punti sar tracciata la curva NO, che mostrer lelevazione di
met del contorno: laltra met e tutti i pannelli sono identici [la trompe
infatti simmetrica].
3. Ivi, pp. 86-7.
Figura 2-5. Tavola 42, De la Trompe biayse
en Canonniere, pp. 84-5. Il metodo di
reperimento dei pannelli del tutto simile a
quello della trompe rampante, con la differen-
za che in questo caso presente un trompillon.
44
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
De la Trompe Octogone
4
Una Trompe detta Octogone, oppure pans, quando la volta sostiene una
costruzione a forma di [mezzo] ottagono. [...]
[Jousse descrive qui la costruzione della pianta della trompe e il profilo a semicer-
chio della volta, con centro in E (vedi figura 2-7). La volta divisa in sette conci
non uguali tra loro. Ciascun concio poi a sua volta diviso a met.]
Da ciascun punto cos trovato, tracciate delle perpendicolari sino ad AB.
Dai punti dove queste toccheranno la retta AB, si tracceranno le rette di pen-
denza [de pente], con centro in D, verso il profilo del mezzo ottagono.
Si troveranno poi le distanze dal piede di ogni perpendicolare fino al profilo
ottagonale e si riporteranno quelle distanze stesse, a partire dal semicerchio, su
rette orientate verso il punto E [si esegue la stessa costruzione del caso precedente].
Si prolunghi ora AD fino ad I e si riporti la distanza AF nel punto e in modo
4. Ivi, pp. 94-5.
Figura 2-6, in alto. Ricostruzione della tavola
37, Trompe Octogone (vedi anche figura 2-
7). Dimostrazione del reperimento delle lunghez-
ze dei pannelli dellintradosso della volta della
trompe (pannelli de doyle). Le lunghezze dei
segmenti LO e TS corrispondono alle altezze della
volta della trompe, rispettivamente, nei punti L
e T. I segmenti GN e PR corrispondono invece
alle altezze della volta nei punti G e P. Se DO e
DS sono le lunghezze dei pannelli de doyle sul-
la verticale dei punti L e T, e DN e DR sono
invece le lunghezze degli stessi pannelli sulla ver-
ticale dei punti G e P, allora DM sar uguale a
DN e DQ uguale a DR (i segmenti LO e GN
sono perpendicolari a DG mentre i segmenti TS
e PR sono perpendicolari a DP).
Figura 2-7. Tavola 37 (in realt 47, poich
compresa tra la 46 e la 48), Trompe Octogone,
pp. 94-5.
45 EXCERPTA DA LE SECRET DARCHITECTURE DI MATHURIN JOUSSE
che Ae sia uguale ad AF. Fatto questo, si riporteranno su AI, parallelamente alla
retta AB, i punti 9 e 10 nei punti l e p.
Da questi punti e, l, p saranno tracciate le rette eK, LM e pq che definiscono,
con DI, i pannelli de lict.
Si traccer dunque la retta orizzontale ab dei pannelli de Doyle [grafico in basso
a sinistra, tavola 37], e si riporter su questa la distanza AD a partire da a,
costruendo larco cb. Poi si prenderanno le lunghezze GF e AG [in alto] e le si
riporteranno sullarco bc, marcando dei punti per i quali (dal punto a) si trac-
ceranno delle rette [il segmento AG si riporta a partire dal punto b - primo seg-
mento a destra nel grafico in basso a sinistra - e, a seguire, il segmento GF, in quel
grafico diviso in due parti].
Si prenderanno poi le distanze dal punto D ai punti e, l, p [in alto, a sinistra] e
Figura 2-8, a sinistra. Tavola 45, Trompe trois
angles sous-baisse, pp. 90-1.
Figura 2-9, in alto. Ricostruzione della tavola
45, Trompe trois angles sous-baisse (vedi
anche figura 2-8). Metodo usato per reperire le
altezze. Anzich orientare la retta verso il centro
I, si orienta verso il punto F, ribaltamento, con
centro in O, di D su AB. In questo caso si ruota
la sezione ribaltata SZD, attorno al punto O,
sino a far coincidere D con F; si specchia poi il
triangolo SZD in FRM: RM dunque uguale
ad SZ.
Figura 2-10. Tavola 44, Trompe sous le Coin
de pieces gales, avec son Cintre, pp. 88-9.
46
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
le si riporteranno lungo le rette appena tracciate marcando i punti i, l, n, o
[in realt, rispettivamente, i punti L, i, o: il punto n corrisponde al punto G
del grafico in alto]. Cos, di tre punti in tre punti, sar tracciata la curva bl,
che definisce (con le rette) i pannelli de doyle. Poi, si tracci la retta orizzontale
dal centro [dellasse di simmetria] r verso m. Prese le distanze BH e HF
[grafico in alto], si riportino su hr e hm [grafico in basso a destra]. Si
riporteranno ora su rm tutte le distanze tra le retombes, prese sulle rette BH
e HF [si sviluppa dunque il semi ottagono sulla retta rm]; da questi punti si
tracceranno delle perpendicolari alla retta rm. Successivamente si
prenderanno le distanze tra i punti 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 [quelli posti pi in
alto nel grafico in alto] e i piedi delle loro retombes e si riporteranno sulle
perpendicolari [del grafico in basso], marcando dei punti che serviranno, di
tre in tre, per tracciare la curva im, che definisce le altezze della cintre.
[Anche in questo esempio, dunque, le altezze dellintradosso (e, volendo,
anche quelle dellestradosso, qui non rappresentate) sono trovate attraverso
il metodo visto anche per la Trompe sous le Coin, avec son Cintre della
tavola 43, figura 2-4 (vedi anche le figure 2-1, 2-3, 2-6, 2-9). Questo metodo
risulta assai pi economico - nei termini del numero di segmenti da
tracciare nel trait - e dunque fornisce anche un grafico pi semplice e pulito
rispetto a quelli gi visti, ad esempio rispetto a quello proposto da Philibert
Delorme per la trompe di Anet.]
Trompe trois angles sous-baisse
5
Una Trompe detta trois angles sous-baisse, quando la volta sostiene una costruzione
a tre angoli e la volta ribassata. [...]
[Jousse descrive qui la costruzione della pianta della trompe e il profilo circolare della
volta, ribassato e con il suo centro nel punto I (vedi figura 2-8). La volta divisa in dieci
conci non uguali tra loro.]
Tracciate le giunture verso il centro I e, da queste, delle perpendicolari sino ad AB,
prolungate anche al di sopra dellarco ACB. Si porr poi la stecca, sul punto D e su tutte
le retombes marcate 1, 2, 3, 4, 5, 6, per tracciare le rette di pendenza fino ad AF e FG.
Dal punto D saranno prese poi le distanze dai punti 1, 2, 3, 4, 5, 6 e queste saranno riportate
su EB, mantenendo fissa una punta del compasso sui punti stessi [si eseguir dunque, pi
volte, il ribaltamento del punto D su EB, usando come centri di ribaltamento ciascun punto
di incontro tra la retta di pendenza ed EB].
Su questi punti e sui punti di incontro tra le retombes e larco AC sar posta la stecca
per tracciare delle rette puntinate [di lunghezza, per ora, indefinita].
Si prenderanno ora, sulla retta AE e su AF e FG, le lunghezze delle rette di pendenza [in
questo caso non si misurano dunque, come nellesempio della tavola 43, le distanze verticali,
ma quelle oblique, lungo le rette di pendenza], e le si riporteranno parallelamente [ad
AE] nel punto pi in alto delle retombes [nel punto V della figura a destra]. [...]
[Si adotta pertanto un metodo diverso rispetto a quello della tavola 43, figure 2-1, 2-4:
anzich usare due coppie di triangoli simili, si ruota e si specchia il triangolo della sezione
verticale ribaltata, sino a farlo coincidere con quello appena costruito. Forse Jousse usa
questo metodo per la sua evidente praticit: infatti non necessario ribaltare le sezioni
verticali sul piano orizzontale (come invece fanno Delorme e gli altri trattatisti, escluso
Blaise Boye
6
), ma sufficiente riportare una distanza lungo una retta, anche se, in questo
particolarissimo caso, per definire lorientamento della retta necessario ribaltare il punto
D sulla retta AE.
Jousse descrive poi il metodo per trovare il pannello del coussinet che insiste su AD e gli
altri pannelli de doyle plate.]
5. Ivi, pp. 90-1.
6. Nel suo trattato, Blaise Boye adotta meto-
di analoghi per definire sia i pannelli
dellintradosso sia le altezze della volta della
trompe (ad esempio per la Trompe sur le coing
ou quarree par devant, ff. 51v.-52r., figura 10-
5, per la Trompe de Montpellier, ff. 56v.-57r.,
figura 10-1, e per la Trompe A Pans, ff. 58v.-
59r., figura 10-10).
Figura 2-11. Tavola 52, Trompe en Tour ronde,
sous-baisse par Paneaux, pp. 104-5.
Figura 2-12. Tavola 53, Trompe en Tour creuse,
pp. 106-7.
47 EXCERPTA DA LE SECRET DARCHITECTURE DI MATHURIN JOUSSE
Figura 2-13, in alto a sinistra. Tavola 55, Trompe dans un Angle droit, sous-baisse, pp. 110-11.
Figura 2-14, in alto al centro. Tavola 57, Trompe dans un Angle droit rampante, ragetant une Tour creuse, pp. 114-15.
Figura 2-15, in alto a destra. Tavola 58, Trompe sous le coin sous-baisse, les angles Obtus, deux fois sa monte, pp. 116-17.
Figura 2-16, in basso a sinistra. Tavola 59, Trompe sous-baisse sous lAngle Obtus, par ligne de Pante, pp. 118-19.
Figura 2-17, in basso a destra. Tavola 60, Trompe dans un Angle qui se Vote en pendentif, pp. 120-21.
49 EXCERPTA DA LARCHITECTURE DES VOUTES DI FRANOIS DERAND
Excerpta da
LArchitecture des voutes
di Franois Derand
1
Trompe onde & rempante: avec la trompe rempante & droite par devant

2
[Si presenta per primo il capitolo XXII, relativo alla trompe di Anet]. Sono certo
che coloro i quali si siano presi cura di leggere Philebert de Lorme, e ci che ha
scritto sulla trompe onde & rempante da lui stesso fatta costruire nel Castello di
Anet seguendo i suoi progetti, si accorgeranno che il metodo che qui propongo
per arrivare allo stesso risultato , per molti aspetti, pi semplice e conciso. Lui
opera per addizione, partendo da una trompe droite sul fronte e aggiungendo a
questa la trompe onde, come quella che si pu costruire sulla retta BC. Io invece
agisco per sottrazione, includendo la trompe onde in una droite sul davanti pi
grande di quella, come quella che otteniamo dal triangolo AED.
Ora, per iniziare, formeremo la trompe rempante & droite sul fronte in questa
1. Franois Derand nel suo trattato, pubblicato a Pari-
gi nel 1643 con il titolo LArchitecture des voutes,
ou lart des Traits en Coupe des Voutes, fornisce forse
la migliore tassonomia per i vari tipi di trompe. Di
seguito sono presentati i titoli dei capitoletti dedicati a
questi manufatti:
- La trompe droite par devant, & fondamentale des
autres.
- Trompe sur le coing, ou quarre par devant.
- Trompe surbaisse, & quarre par devant.
- La trompe surbaisse, & quarre par devant, ayant
ses costes ingaux.
- Diverses manieres pour faire toutes fortes de
trompes droites par devant, sans se servir
dextrados.
- Diverses faons de construire les arcs droites des
trompes.
- Trompe par porfil, rempante & ronde par devant,
avec la faon den appliquer le trait sur louvrage,
laquelle faon peut servir presque toutes fortes de
descentes.
- Trompe ronde par devant, ayant son plein cintre.
- Trompe creuse par devant, ayant son plein cintre.
- Trompe sur un angle aigu, rachetant un berceau.
- La mesme rachetant un talut.
- Trompe de Montpellier.
- Trompe onde par devant, ayant son plein cintre.
- Trompe pans.
- Trompe en tour ronde biaise, & en talut.
- Trompe biaise, surbaisse, & en talut.
- Trompe sur une ligne droite, faisant un rond en
lair, & bombe en sa doele.
- Trompe biaise, surbaisse, droite par devant, sur
un angle aigu.
- Trompe biaise, droite par devant, trace par une
aultre methode que la precedente.
- Trompe rempante, ayant tel plan & telle monte
que lon voudra, faite sans lignes de pente, & ayant
ses testes gales.
- Trompe rempante par haut & par bas.
- La mesme trompe dune autre faon.
- Trompe onde & rempante, avec la trompe
rempante & droite par devant.
- Le compas ovale; ou pour former des ellipses.
- Trompe sur le coing, biais, & en niche.
- Trompe en niche & en demy-ovale, ou surbaisse,
ayant mesme cintre que son plan. La mesme avec
rempe.
- Trompe en niche, droite par devant.
- Trompe en niche, & en tour ronde.
- Trompe en niche, & en tour creuse.
- Trompe en niche sur le coing.
- Trompe en niche, sur le coing, & en talut.
- Trompe en niche, rachetant un berceau.
- La mesme en talut.
- Trompe en niche, rempante, & en tour ronde.
- Trompe rempante, & en tour creuse, rachetant
une vote rempante, ou vis Sainct Gilles.
Vengono definiti 32 tipi diversi di trompe, suddivise in
varie sotto-classi. Anche in questo caso, per, non vi
una classificazione del tutto univoca, dato che alcune
classi si incrociano tra loro.
2. Ivi, capitolo XXII, parte III, pp. 290-4.
50
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
maniera [vedi figura 3-1]. Sia il piano dimposta AED: laltezza della rampa sia
D-12, e la retta rampante 12-E, sulla quale farete una cintre rampante [arco
dellintradosso], come meglio vi piacer e che si vede marcato dai punti E, S, 12
e con centri nei punti 14 e 15 [anche in questo caso - come nel trattato di Delorme
- si tratta pertanto non di unellisse ma di un ovale e, anche qui, la curva ha gli
estremi non tangenti alle verticali dai punti E e 12 e pertanto lintradosso della volta
non tangente ai muri di sostegno].
Sugli stessi centri - o usando altri punti, come vorrete - si costruir lestradosso
16, 17, X e quindi una terza curva [cherche], che passer nel mezzo. [Anche
Derand adotta dunque il metodo di costruire una curva intermedia. Questa servir
poi nella definizione dei cartoni per i giunti tra i conci.]
Queste curve si divideranno in vari conci - mediante delle rette, o giunture, che
tenderanno ai suddetti centri - come si vede nel trait nei punti 17, 19, T, S, ecc.
Dalle estremit dei detti giunti, e dal loro punto di mezzo, cos come dal punto
di mezzo dei conci, cadranno le perpendicolari a ED, le quali convergeranno
poi sul vertice A della trompe [nella figura, le linee punteggiate si riferiscono ai
punti di mezzo dei conci e alla curva mediana della volta; quelle continue ai punti
di giunzione posti sullintradosso e sullestradosso]. Questi raggi si faranno termi-
nare sulla pianta della trompe onde, nei punti 22, 21, 24, 23, ecc.
Fatto questo, formerete come al solito i pannelli de doele e di giunzione [de
ioint] per la trompe droite & rempante. Dunque, dopo aver fatto il coussinet 25-
26- 27, avente per base il segmento 25-26 uguale ad AD; e avendo tracciato per
il punto 26 la perpendicolare 26-27, uguale allaltezza della rampa D-12; e trac-
ciato anche il segmento 27-25; prenderete sulla pianta la distanza A-28, sotto il
punto 19, e la ribalterete su 28-F [con centro di rotazione nel punto 28]. Con
apertura di compasso da F a 19, riporterete la distanza da 25, tracciando larco
di riferimento 29-30.
[Il significato geometrico del metodo chiaro: la retta 19-F costituisce la linea di
pendenza della trompe nel punto 19. Infatti il triangolo 28-19-F non altro che il
triangolo, posto sul piano verticale, A-28-19 (con il punto 19 posto sullintradosso e
sulla verticale di 28) ruotato sino a portare A su F e ribaltato sulla pianta, sino a
portare 19 su 19. La distanza F-19 dunque pari alla distanza A-19. Il segmento
A-19 poi il bordo di una giunzione dellintradosso della volta della trompe.]
Con apertura dal punto 12 al 19, lunghezza del concio di base misurata lungo
larco se lapertura grande oppure presa sulla corda se piccola; e ponendo una
punta del compasso su 27, si costruir il secondo arco di riferimento 29-31; il
quale, intersecandosi con il precedente, definir il punto 29. [In questo passaggio,
interessante notare - a parte lormai nota trilaterazione per trovare il punto 29 - il
metodo adottato da Derand per trovare la larghezza del concio: svolgendo larco, se
questo ampio, oppure con il semplice riporto della corda, se lestensione dellarco stesso
ridotta. In altre parole, la costruzione del cartone dellintradosso dovrebbe prevedere lo
sviluppo della volta e non la misura delle corde: se queste ultime sono corte, per, la
differenza tra i due procedimenti sar minima e pertanto trascurabile.]
Dal punto 29 si traccer la retta per 25 [vertice della trompe], costruendo cos la
costa superiore del primo pannello de doele, che corrisponde al concio 12-19,
nel quale la costa inferiore la stessa della linea rampante 27-25 [del concio che
definisce la rampa della trompe]; linea che abbiamo tracciato in precedenza.
E dato che la testa di questo concio una linea curva, necessario trovare un
terzo punto, intermedio tra i due estremi, per il quale condurre la curva. Que-
sto punto sar quello che deriva dal punto 32. [Repaire primitif, come lo chiama
Derand, posto sulla sezione ribaltata in pianta. Il metodo per trovare la posizione del
51 EXCERPTA DA LARCHITECTURE DES VOUTES DI FRANOIS DERAND
punto 32 nello sviluppo dellintradosso - nel punto 33 - del tutto analogo al prece-
dente: ribaltamento della distanza 22-A nel punto G, con centro in 22, sulla verti-
cale di 32; reperimento del punto 33 nel cartone dello sviluppo per mezzo di
trilaterazione, usando le distanze G-32 e 12-32.]
A questo punto resta da trovare il punto superiore 36. [Il punto sullestradosso,
che definisce il cartone del giunto tra i due conci. Al riguardo da notare che, in
questo caso, Derand, come anche Delorme, per il reperimento del punto superiore
usa lo stesso vertice A (e 25), adottato anche per il cartone inferiore. Il cartone di
taglio, al contrario per di Delorme, per evidentemente un triangolo e non ha le
due coste parallele tra loro. Il metodo per trovare il punto 36 ancora e sempre il
medesimo: per trilaterazione.]
Questi due pannelli che abbiamo costruito, tanto per i giunti che per le doele,
e tutti gli altri, appartengono alla trompe droite & rempante, dato che sono stati
fatti seguendo la linea curva 27-29-64. Ci serviranno per la trompe onde &
rempante, da trovare per sottrazione, come si detto.
La parte eccedente 21-22 [sulla pianta] sar ribaltata sul punto 43, sul segmento
ED [puntando il compasso sul punto 22, con apertura 21-22, come gi visto]. La
verticale da 43, intercetter linclinata 32-G nel punto 44 che determiner il
segmento eccedente 32-44 [si usano dunque le propriet dei triangoli simili 32-
22-G e 44-43-G]. Riportando la distanza G-44 lungo la retta 25-33, da 25, si
trover uno dei punti della testa del primo pannello de doele della trompe onde.
[Gli altri punti, come ad esempio il 46 o il 50, si troveranno nello stesso modo.]
Resta da definire la cintre secondaire 71-70-69 [lo sviluppo frontale, posto nella
parte bassa della tavola]. Per ottenerla dovrete sviluppare la curva onde CZB
[della pianta] e porla poi, con tutte le sue divisioni, sulla retta 71-72, mante-
nendo i segmenti 72-73, 73-74, 74-75, 75-76, ecc. uguali a B-21, 21-52, 51-
58, 58-59, ecc. Da questi punti saranno tracciate delle perpendicolari alla retta
71-72, che saranno lunghe tanto quanto i segmenti appena definiti [le altezze
dei punti trovati sulla pianta, come ad esempio laltezza 44-43, uguale al segmento
73-78]. Quanto al punto 69, si trover portando sulla verticale la distanza 83-
46 [nello sviluppo dellintradosso].
Lestradosso di questa cintre, e la cherche intermedia tra lintradosso e lestradosso,
si troveranno nello stesso modo [le due curve, per, stranamente non compaiono
nella tavola]. Tra queste curve si troveranno, come al solito, anche i pannelli di
testa: i quali, se si vogliono tenere uguali tra loro, si dovranno per costruire
con un procedimento inverso [viene qui affrontato il problema di ottenere conci di
grandezza omogenea]. Comincerete da queste curve [cintre, gli sviluppi frontali]
e le dividerete in parti uguali, facendo cadere poi delle perpendicolari sulla retta
71-72. Riportando questi punti sulla curva onde della pianta, dal punto A
traccerete delle rette che porterete sino a ED. Da questi ultimi punti, eleverete
delle perpendicolari che divideranno in conci la cintre primitif [la sezione ovale
ribaltata].
Se volete procedere per addizione, allora le cintres primitifs si costruiranno su
CB; e al trait della trompe droite & rempante ottenuta in quel modo, si aggiun-
geranno le parti comprese tra la retta CB e la pianta onde della trompe.
Du compas ovale: ou pour former des ellipses
3
Dato che, nelle operazioni seguenti, incontrerete di sovente delle figure ovali, o
delle linee curve tendenti allovale, assai difficili da tracciare, ho creduto, per
facilitarvi nella pratica, che fosse opportuno presentarvi qui uno strumento
assai semplice e molto comodo per tracciarle. 3. Ivi, capitolo XXIII, parte III, pp. 294-6.
Figura 3-1, pagina precedente. Trompe onde
& rempante: avec la trompe rempante & droite
par devant, capitolo XXII, p. 291. In questa
immagine stato mantenuto il cartiglio: nelle
figure successive stato invece tolto, per maggior
semplicit e chiarezza.
Figura 3-2. Le compas ovale; ou pour former
des ellipses, capitolo XXIII, p. 295.
52
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Si prepari una squadra di legno ben secco e stabile, di un pollice e mezzo circa
di spessore, come quella identificata ABC [vedi figura 3-2]. Su una delle facce
delle due coste sia posto un rinforzo quadrato, uguale sia in larghezza che in
profondit, con tre quarti di pollice di spessore, che creer una scanalatura sulle
due coste. Poi si prender una stecca ben dritta, munita di due guide scorrevoli
D ed E, con i loro cunei di bloccaggio. Le guide saranno dotate ciascuna di una
caviglia, posta in modo da essere allineata con il punto F, collocato su di una
estremit della stecca e che servir per tracciare le ellissi [da notare luso
indifferenziato della dicitura ovale o ellisse].
Il diametro delle caviglie sar tale da permettere di incastrarle nelle scanalature
della squadra, pur mantenendo la possibilit di farle scorrere.
Questo strumento potr servire per tracciare il quarto di ovale che vorrete, con il
diametro maggiore posto tra il punto F e la caviglia pi lontana D. Ecco come. Ponete
le caviglie in modo che la met del diametro maggiore sia pari alla distanza tra F e D e
che la met del diametro minore sia pari alla distanza FE. Ponete poi le caviglie in una
delle scanalature della squadra: fate scorrere la stecca sino a che la caviglia pi distante
dal punto F si trovi nel punto di incontro tra le due scanalature, sullangolo della
squadra. Disponete poi le caviglie in modo che una possa scorrere entro una scanalatura
e laltra nella seconda scanalatura. Il movimento delle due caviglie nelle scanalature
far tracciare al punto F un quarto dellovale cercato. Gli altri tre quarti si tracceranno
nello stesso modo, ruotando la squadra.
Figura 3-3, La trompe droite par devant, &
fondamentale des autres, capitolo I, p. 209.
53 EXCERPTA DA LARCHITECTURE DES VOUTES DI FRANOIS DERAND
Al posto di questo strumento, potrete servirvi di una comune squadra e di
una altrettanto comune stecca, inserendo su questultima tre chiodi allineati,
distanti tra loro come ho gi detto, della lunghezza dei semidiametri dellovale
da tracciare. Porrete dunque due chiodi a contatto delle coste della squadra:
il terzo definir il tracciato del quarto di ovale.
De la trompe droite par devant, & fondamentale des autres

4
Prima di tutto utile sapere che larte del trait delle trompe consiste principal-
mente nella costruzione di triangoli rettangoli, per mezzo dei quali si trova la
maggior parte degli angoli e delle lunghezze necessarie alla definizione dei pan-
nelli di giunzione e de doele. Questi si configurano, per lo pi, come triangoli
di diversa foggia e natura, come si vedr. Quanto ai pannelli di testa, questi
sono definiti, nelle trompe come anche nei descentes e nelle porte, da quattro
segmenti. Di questi, due saranno comunemente rettilinei, mentre gli altri due
saranno curvi. [...]
Questa trompe pu essere a buon diritto chiamata fondamentale, rispetto a 4. Ivi, capitolo I, parte III, pp. 207-12.
Figura 3-4. Trompe biaise, surbaisse, droite
par devant sur un angle aigu e Trompe biaise,
droite par devant, trace par une autre
methode que la precedente, capitoli XVII e
XVIII, p. 277.
54
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
tutte le altre, proprio perch ne costituisce, per quasi tutte, una parte. [Derand
descrive il metodo per definire i cartoni di sviluppo dellintradosso e del
fronte. Metodo che ben comprensibile dalla sola figura presentata e che
non si discosta da quanto gi esposto. Da notare il buveau (squadra ad angolo
misto) che servir per la fase del taglio dei conci.] [...]
Trovato il buveau [vedi figura 3-3], ricaverete sulla pietra una superficie liscia e
piana [vous ferez un parement la pierre], sulla quale stenderete il pannello
dellintradosso 11-13-14 [le paneau interieur de la doele tendu] e con questo
buveau formerete le due giunture [i due piani di giunzione, a destra e a sinistra
dellintradosso; i loro angoli rispetto a questo sono appunto definiti dalla squadra ad
angolo mobile, dal buveau] sulle quali applicherete i pannelli di giunzione. Que-
sti, nelle loro estremit, definiranno anche la posizione del pannello di testa, la
quale testa in certe trompe si taglier con la stecca [ la regle, facendo scorrere una
stecca di legno lungo i bordi dei due pannelli di giunzione, descrivendo una super-
ficie rigata]. Taglierete il concio o per mezzo del buveau 30-H-31, posandolo a
squadra sullintradosso, oppure con una sagoma [cherche] presa sullarco B-21-
D, tenendola inclinata e seguendo la disposizione della testa. Questa pratica
universale, valida per tutte le trompe che abbiano un semi cerchio come sezione
verticale primaria [cintre primitif ].
Gli operai, per evitare di costruire i buveau, si servono di una semplice sagoma
e della falsa squadra [sauterelle, squadra a coste mobili]. Dopo aver spianato una
faccia alla pietra e tracciato il pannello CAN [dellintradosso del primo concio], su
questo si prende, con la falsa squadra, langolo tra la corda AN e il raggio CN,
prolungato oltre il punto N. Se la testa del concio gi stata fatta, si appoggia
la falsa squadra su quella, con una delle sue coste lungo AN. Laltra costa defini-
sce il giunto sia su N, sia su A [langolo supplementare ad ANC, appoggiato alla
faccia piatta della testa del concio, definisce infatti di quanto questa si allarga nel
passaggio dallintradosso AN verso lestradosso.]. Se la testa non stata ancora
tagliata, sar necessario fare sulle due estremit delle coste del concio, quelle
vicine alla testa, due scanalature piatte [deux abatus de pierre en forme de plomes]
nelle quali si inserir la sauterelle o falsa squadra, in modo che si appoggino
completamente.
Fatto questo, le due scanalature definiranno lallargamento del concio: que-
sto angolo sar poi mantenuto su tutta la lunghezza del concio con laiuto
della stessa falsa squadra, posta perpendicolarmente rispetto alla superficie
[dellintradosso] se langolo ricavato dallarco AL; oppure inclinata in modo
che una delle sue coste e la superficie dellaltra siano parallele alla testa EA,
del pannello di giunzione EAC.
Tagliati i piani dei giunti [lits], si taglier di seguito lintradosso [ancora
piano, tracciato sulle corde e non sugli archi]. Questo si far sia con la sagoma
NA, posta a squadra sul concio, sia con la sagoma AL, spostandola obliqua-
mente [visto che la sezione verticale obliqua rispetto allintradosso], seguendo
linclinazione della testa del pannello di giunzione EAC.
Luso della falsa squadra e di una semplice sagoma al posto del buveau deve
essere eseguito con diligenza, dato che potr servire in molti altri casi nei
quali non utile costruire apposta dei buveau.
Ed ecco un altro metodo pratico, pi chiaro e meno meccanico del prece-
dente e che potr essere utile per tutte le trompe che abbiano una parte
diritta sul fronte della loro pianta, oppure siano rampanti o en niche o di
altro tipo; purch le commessure dei letti di giunto concorrano verso la
punta del trompillon. Questa si trova - per tutte le trompe, anche quelle
55 EXCERPTA DA LARCHITECTURE DES VOUTES DI FRANOIS DERAND
biaises - tracciando, dal vertice della trompe in pianta, una perpendicolare
al suo fronte: dove la retta taglia il fronte, quella sar la punta del
trompillon. Questo sar anche il luogo verso il quale far convergere tutte
le giunzioni. Nel trait della figura questo il punto 7 [al centro di AB].
Supposto questo, passiamo alla pratica.
Farete dunque una testa alla pietra scelta, seguendo pressappoco linclina-
zione del pannello di giunzione EAC. Sulla testa appoggerete il pannello di
testa EALZ, per mezzo del quale taglierete la pietra, seguendo i contorni
AE, LZ, a squadra rispetto alla testa. In tal modo saranno dunque comple-
tati i due letti di giunzione: su questi si appoggeranno i pannelli di giunto.
Seguendo questi ultimi si taglier lintradosso AL. Potrete controllare la
correttezza del vostro procedere, posando il pannello de doele sullintradosso
scavato. [...]
Figura 3-5. Trompe rempante par haut et par
bas. La mesme trompe dune autre faon,
capitolo XX, p. 287.
56
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
De la trompe sur le coin, ou quarre par devant

5
La pianta di questa trompe ACBD doppia di quella precedente, come ben
visibile nelle figure [vedi figura 3-6]. [...]
Fatto questo [dopo aver diviso il diametro CB in sette parti uguali tra loro], si
aprir il compasso con raggio pari a cinque settimi di CB e dal punto F si
traccer un arco punteggiato [arc occulte] GH. Questo sar poi diviso in sette
parti uguali, per le quali si faranno passare delle rette provenienti dal centro I:
queste definiranno, sullarco CED, tre conci e mezzo e i loro punti mediani.
Si costruiranno di seguito su IC le verticali SM, LO, EQ ecc., e per i punti su
IC, si faranno passare altre rette, provenienti da A, sino alla retta CD [il metodo,
come si pu ben vedere, del tutto analogo a quello adottato da Mathurin Jousse nel
descrivere la Trompe sous le Coin, avec son Cintre (vedi capitolo precedente)].
[...]
Dopo aver predisposto il trait, resta da vedere come si deve procedere per co-
struire i pannelli. Cominceremo con quello de doele. Aprendo dunque il com-
passo con raggio CD, si tracci larco 48-8-47 [figura a destra, dellintradosso
sviluppato]. Su questo si riporteranno le divisioni fatte sullarco CED, cos che
CS, SL, LE ecc. si replicheranno in 47-5, 5-6, 6-7 ecc. Dal centro 49 si tracce-
ranno i raggi 49-47, 49-5 ecc. Le lunghezze di tali raggi si troveranno sulla costa
prolungata A-5b, tra le rette trasversali che la tagliano e il punto A. Cos A-50
sar la lunghezza del punto di mezzo del concio centrale. Questa lunghezza si
riporter dunque su 49-51.
5. Ivi, capitolo II, parte III, pp. 212-7.
Figura 3-6. Trompe sur le coing, ou quarre
par devant, capitolo II, p. 213.
57 EXCERPTA DA LARCHITECTURE DES VOUTES DI FRANOIS DERAND
La lunghezza A-54, che deriva dalla retta per il punto 32, inizio del concio
centrale, si riporter invece su 49-52 e su 49-57. In modo analogo la lunghezza
A-56 si riporter su 49-53 e cos le altre. [...]
I pannelli di giunto si possono costruire in due modi: sia tracciando dal punto
D le rette concentriche 54-60, 58-59 e 61-62; sia tracciando delle parallele per
i punti 3, 2, 28. [...]
Luso dei pannelli per il taglio del concio, sia per quelli di giunto sia per quelli de
doele, sar del tutto simile a quanto visto nel capitolo precedente [capitolo I,
parte III, Trompe droite & fondamentale].
Se si vuol fare la trompe en niche, non la regle, allora dai punti 70, 71, 72 ecc.
[sulla retta verticale 49-23] si tracceranno gli archi A-36-50, A-36-54, A-75-58,
A-74-61 e A-7-C. Questi archi, uniti alle teste dei pannelli di giunto appena
tracciati, ne formeranno delle altre come ad esempio il pannello creux A-73-C-
4, che il primo, A-74-61-62, il secondo, A-75-58-59, il terzo, e cos via per
tutti gli altri. [...]
Trompe surbaisse, & quarre par devant
6
La pianta della trompe compresa tra le lettere ABDC [vedi figura 3-8]. Costru-
ite su ciascuna costa due sezioni verticali ribassate [cintre primitifs surbaissez],
come richiesto dallopera: ad esempio linterna GEC e il suo estradosso KHI
sulla costa DC e BLN e PMO sulla costa BD. Queste sezioni, separate nel trait,
dopo lesecuzione si troveranno unite: i segmenti KG e ON si fonderanno assie-
me per formare, nel centro della chiave, uno spigolo perpendicolare al piano
orizzontale.
Dopo aver fatto la suddivisione dei conci, per mezzo di linee concorrenti verso
i centri di quelle sezioni R e Q, traccerete delle perpendicolari alle coste CD e
BD dai punti H, E, M, L ecc. Dai punti sulle coste traccerete dei segmenti
verso il vertice della trompe. Rilevate sulla pianta la lunghezza AD e ribaltatela su
DY. Poi, aprendo il compasso da Y a N, riportate questa lunghezza su 3-4 [a
destra], cos da avere la maggiore estensione dellintradosso del pi lungo dei
conci [la costruzione appena eseguita, infatti, determina il triangolo verticale -
nella realt dellopera costruita - che passa per i punti A e D e N e G. 6. Ivi, capitolo III, parte III, pp. 217-21.
Figura 3-7, in alto. Trompe ronde par devant,
ayant son plein cintre (grafico a sinistra) e
Trompe creuse par devant, ayant son plein
cintre (grafico a destra), capitoli VIII e IX, p
247.
Figura 3-8, a sinistra. Trompe surbaisse, &
quarre par devant, capitolo III, p. 219 (figura
in basso anzich in alto come erroneamente ri-
portato nei cartigli, qui non presentati).
58
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
I pannelli de doele, e anche tutti gli altri, vengono tracciati ancora
una volta per successive trilaterazioni.] [...]
Si prenda, ad esempio, la commessura del giunto F, sino allincontro
con il fronte della trompe, vicino al punto D. Si prenda poi sulla pian-
ta la lunghezza compresa tra questo ultimo punto e il punto A e la si
riporti sul pannello [de doele] dal punto 3 [come centro], tracciando
un arco punteggiato tra i punti 15 e 10.
Ritornando al trait, trovate la lunghezza tra F e il punto vicino a D e
riportatela da 12, che corrisponde a quella commessura, tacciando un
secondo arco punteggiato che taglia il precedente tra i due punti 10 e
15.
Fatto questo, se voi tracciate da questa intersezione una retta passan-
te per 12, questultima sar la testa del pannello di giunto che cerchia-
mo e che ha per base il punto 12. Da questo deriva che questa seconda
operazione costituisce la verifica della prima. Poich se la prima
male eseguita, la linea che si traccia con la seconda operazione non
sar una retta perpendicolare alla testa del pannello. [...]
Prima di proseguire, vi esporr qui il metodo, differente rispetto a
Figura 3-9, in alto a sinistra. Trompe en niche
& en demy-ovale, ou surbaisse, ayant mesme
cintre que son plan. La mesme avec rempe,
capitolo XXV, p. 303.
Figura 3-10, in basso a sinistra. Trompe en ni-
che, droite par devant, capitolo XXVI, p. 305.
Figura 3-11, in alto a destra. La trompe
surbaisse, & quarre par devant, ayant ses
costes ingaux, capitolo III, p. 219 (figura in
alto anzich in basso come erroneamente ripor-
tato nei cartigli, qui non presentati).
Figura 3-12, in basso a destra. Trompe en ni-
che et en tour creuse (a sinistra) e Trompe en
niche et en tour ronde (a destra), capitoli
XXVIII e XXVII, p. 307.
59 EXCERPTA DA LARCHITECTURE DES VOUTES DI FRANOIS DERAND
quanto detto nel primo capitolo, per trovare i buveaux per costruire
i lits dei conci, prima di applicare loro i pannelli di giunzione. Pro-
cedura che risulta molto importante, poich senza questo, seguendo
il metodo ordinario, si procede come alla cieca, mentre in questo
modo si formano per prima cosa les lits en ioints [i piani inclinati
rispetto alle superfici del concio grezzo], cos come questi devono
essere. Questi buveaux non toccano affatto la testa dei conci, la
quale si dovr trovare per mezzo dellapplicazione dei pannelli di
giunto e delle cherches che definiscono il pannello di testa.
Ed ecco come si formano i buveaux. In primo luogo traccerete a parte
il pannello de doele, marcato nel suo mezzo dal numero 21 [grafico in
basso a destra], e lo collocherete tra i punti 22, 23, 24 [grafico in basso
a sinistra].
Di seguito, e sul fronte di quello, applicherete il pannello di testa
primitif [quello del primo concio], appartenente a quella doele, defini-
to dalle lettere IHEC. Questo pannello descritto dai punti 22-23-
26- 25.
Dai punti 25 e 26, tracciate delle perpendicolari punteggiate 25-32 e
26-28. Applicate poi il pannello del giunto inferiore, contenuto nel
trait tra le lettere ICA, su 27-22-24 e quello del giunto superiore, il
29-30-3 [grafico a destra], su 24-23-31.
Dal punto 27, tracciate sulla costa 24-22 la perpendicolare 27-22.
Prendendo la distanza 27-22, riportatela, usando lintersezione delle
due perpendicolari come centro, su di un arco che taglier la costa 24-
22 nel punto 33. Quello sar il punto, per il quale passer una retta,
che passer anche per il punto 32. Questultima dar, con la perpendi-
colare 33-34 alla costa 24-33, il buveau per il lit inferiore. [...]
Per servirvi di questi buveaux, predisponete un parement la pierre
[una superficie piana], sul quale si adager il pannello de doele. Aprendo
poi la falsa squadra seguendo langolo 32-33-34, formerete il lit infe-
riore del concio. Per quello superiore farete lo stesso, prendendo lan-
golo 33-34-28 con la stessa falsa squadra. Definiti e tagliati questi
lits, appoggerete su questi i pannelli di giunto del concio C-E e pro-
cederete alla eliminazione della parte eccedente, come al solito. [...]
Figura 3-13. Trompe en niche sur le coin et
en talut (a sinistra) e Trompe en niche sur le
coin (a destra), capitoli XXX e XXIX, p. 311.
60
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Giunti alla fine di questo capitolo, voglio mostrare unaltra maniera
di tracciare sulla pietra il pannello de doele. Metodo che potr servire
come verifica del precedente nella maggior parte delle trompe, partico-
larmente quelle che contengono segmenti retti, come questa. Suppo-
nendo di aver fatto il pannello 3-51-53 seguendo il metodo preceden-
te, se volete costruire quello seguente, il 3-11-51, voi traccerete per le
estremit F ed E della doele, la corda FE, che prolungherete sino alla
pianta e marcherete con 52 [grafico in alto, relativo al trait]. Ora, apren-
do il compasso dal centro A al punto 52 e costruendo, con centro in
3, larco 50- 54 [ graf ico a destra], troverete il punto 50 come
intersezione dellarco con centro in 51 e raggio E-52. La retta per i
punti 50 e 51 dar la testa 51-11 che la stessa che abbiamo trovato
prima per il pannello 3-11-51. I pannelli seguenti si faranno nello
stesso modo.
Figura 3-14. Diverses manieres pour faire tou-
tes fortes de trompes droites par devant, sans
se servir dextrados (grafico in alto); Diverses
faons de construire les arcs droites des trom-
pes (grafico al centro) e Trompe par porfil,
rempante & ronde par devant, avec la faon
den appliquer le trait sur louvrage, laquelle
faon peut servir presque toutes fortes de
descentes, capitoli V, VI e VII, p. 227.
61 EXCERPTA DA LARCHITECTURE DES VOUTES DI FRANOIS DERAND
Diverses manieres pour faire toutes fortes de trompe
droites par devant,
sans se servir dextrados

7
Merita che si rifletta attentamente sulle diverse maniere di costruire le
trompe, come formare e definire i pannelli: metodi contenenti innova-
zioni molto belle. E merita sforzarsi di comprenderli perfettamente.
Vi faremo ora vedere i segreti del trait di una trompe droite sul davanti,
biaise e ribassata, come si vede nella costruzione.
Sia la pianta il triangolo ABC e la sezione ribassata sia la curva ADB,
avente centro in E [vedi figura 3-14, grafico in alto].
Questa cintre potr essere fatta ovale o in altro modo, come meglio vi
piacer.
La si divider in cinque o pi conci, come si giudicher meglio. Da
queste divisioni si tracceranno dei raggi tendenti al centro E e delle
perpendicolari che cadranno su AB [grafico in alto]. Dai punti inferiori
di queste, vale a dire dai punti 7, 23 ecc., si tracceranno delle rette
convergenti verso il punto C, le quali rappresentano sulla pianta le
commessure dei conci [commissures des lits en ioint].
Fatto questo, tracceremo i pannelli nel modo visto nel Capitolo IV di
questa Terza Parte. Per esempio, considerando il pannello de doele del
primo concio F-B, misurate la lunghezza del segmento C-7 e riportate-
la su 7-40. Con la punta del compasso in C, e raggio 40-F, costruite un
arco punteggiato su H. Aprendo dunque il compasso da B a F, ruotatelo
verso H. Fatto questo, se voi tracciate da B verso lintersezione H la
retta BH dar la testa del pannello de doele che cerchiamo e del quale i
raggi CH e CB sono le coste. Il pannello seguente, HLC, come tutti gli
altri, si far nello stesso modo. Ed ecco spiegato il primo metodo, dei
tre che mostreremo qui.
Ed ecco gli altri due, meno belli e semplici, per trovare gli stessi pan-
nelli de doele. Ci si potr servire indifferentemente di uno di questi
metodi, come anche del precedente. Il primo questo.
Tracciate sul secondo pannello di testa, o voussoir primitif, la corda DF,
facendo incontrare il suo prolungamento con il prolungamento di AB,
verso G. Il punto di incontro sar pertanto G.
Misurate la lunghezza FG e riportatela su H, vertice inferiore del se-
condo pannello de doele o superiore del primo, facendo larco IK. Apren-
do poi il compasso con estensione CG, costruite, dal centro C, un se-
condo arco, che taglier il primo in K. Fatto questo, se portate una
retta da K verso H, avrete costruito il secondo pannello de doele CHL,
dove HL sar la testa dello stesso secondo pannello. Questo si ridurr
alla giusta lunghezza mettendo FD dopo H sino al punto L.
Tracciando dunque la retta CL, questa dar la seconda costa del pannel-
lo: la retta CH sar gi stata trovata per mezzo del metodo precedente
o comunque facendo il primo pannello.
Il secondo metodo che si propone oltre al primo e universale, si esegui-
r in questo modo. Costruite larco H-41, con centro C e raggio CH.
Fatene un altro che lo incrocia con il compasso puntato in G e aperto
della lunghezza FG. Lintersezione di questi due archi nel punto 41,
assieme ai punti G e C - tracciando le due rette G-42 e C-41 -, costi-
tuiranno langolo 42-41-C, che sar uguale allangolo LHC.
Se dunque fate 41-42 uguale ad FD e tracciate una retta da 42 a C, il 7. Ivi, capitolo V, parte III, pp. 225-30.
62
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
pannello 42-41-C sar del tutto definito e uguale al precedente, com-
preso tra i punti LHC. Questo ultimo metodo sar utile se si vuole
costruire delle trompe troncate, aventi un trompillon. In quel caso i pan-
nelli de doele non saranno pi triangolari, ma trapezoidali o figure
quadrangolari irregolari.
Vi sar in tal caso qualche altra peculiarit da osservare, oltre a questa.
[...] Dopo aver fatto i pannelli de doele per mezzo di uno o pi dei tre
metodi presentati qui, si dovr lavorare ai pannelli di giunto. Ed ecco
due metodi, diversi da quello presentato nel Capitolo IV.
Il primo si serve della lunghezza compresa in pianta tra il centro della
trompe C e uno dei giunti prolungati sino alla base AB, come ad esem-
pio il giunto FE. La distanza sar in questo caso CM, con la quale si
traccer un arco [con centro in C] che passa, nel trait, tra i punti I e
N. Questo arco intersecato da un altro arco, con centro in H e raggio
FM. Dal punto di intersezione N si traccer una retta verso H, prolun-
gata sino ad Q. Questa dar, con HC, il pannello di giunto QHC,
riferito alla commessura FM, della quale ci siamo serviti. Quanto a quello
relativo alla commessura B [BC], esso si trova nella pianta, compreso
tra i punti CBG. [...]
Il secondo metodo, pi sottile ed esatto del precedente, utile quando le
coste del pannello sono molto lunghe, si serve di tre tipi di rette. La
prima sar quella che nasce dal centro E e si prolunga sino ad una delle
commessure tra i conci, come ad esempio F, D ecc. La seconda sar data
dalla lunghezza di una delle coste dei pannelli de doele gi trovati, quella
che si collega alla commessura dove si dovr porre il pannello di giun-
zione che vogliamo trovare.
La terza, infine, sar la retta compresa tra E, centro della cintre primitif,
e C, centro della trompe, considerata non come nel trait ma nel corpo
e nella massa dellopera [non proiettata in pianta ma nelle tre dimensio-
ni]. [...]
Dunque questa terza retta si trova in questo modo. Avendo tracciato
dal centro E la perpendicolare EO [...], si prender la lunghezza CO e la
si riporter su CA, costa della pianta, da C al punto P. Da questo,
elevando la perpendicolare PZ, si far PZ uguale a OE. Si traccer dun-
que il raggio ZC, il quale dar la terza retta che cerchiamo. Questa
costituisce il terzo lato del triangolo in questione, che si costruir in
questo modo. Tracciate larco NRS con centro in C e raggio CZ. Pren-
dete poi il raggio EF o ED, che in questo trait sono uguali, e riportate-
lo sui vertici delle teste dei pannelli de doele LH ecc., facendo altri
archi che tagliano il primo nei punti S, R, ecc. [...]
Tracciate poi delle rette passanti per i vertici L, H, ecc. e per le
intersezioni S, R ecc. e altre rette tracciate dalle stesse intersezioni S,
R ecc. al punto C. Avrete dunque i triangoli che cerchiamo, RHC e
SLC; formati dai tre segmenti che volevamo trovare. [...]
Diverses faons de construire les arcs droits des trompes

8
Gli arcs droites delle trompe sono la stessa cosa dei buveaux per mezzo
dei quali si costruiscono i lits en ioint dei loro conci. [...] [Derand
avverte ora il lettore che larc droit non deve necessariamente appartenere
ad una sola superficie piana. Normalmente ciascun concio ne possiede due,
uno inferiore e laltro superiore. Inoltre, per calcolare e tracciare larc droit, 8. Ivi, capitolo VI, parte III, pp. 230-41.
Figura 3-15. Trompe en niche, rachetant un
berceau. La mesme en talut, capitolo XXXI,
p. 317.
Figura 3-16. Trompe sur un angle aigu ra-
chetant un berceau; la mesme rachetant un
talut, capitolo X, p. 253.
63 EXCERPTA DA LARCHITECTURE DES VOUTES DI FRANOIS DERAND
si devono considerare triangoli posti nello spazio reale e non solo quelli
proiettati sulla pianta del trait.]
E per iniziare consideriamo il primo metodo dei quattro che presente-
remo. Questi triangoli hanno per primo lato un segmento, definito dal-
lincontro dei due giunti prolungati ortogonalmente sulla costa del pan-
nello de doele. Il secondo lato un altro segmento anchesso perpendi-
colare alla stessa costa, sino al lato opposto del pannello de doele. Infi-
ne, il terzo lato tracciato tra il punto che ha definito il secondo lato e
il punto di intersezione dei giunti prolungati. [...]
Supposto ci, veniamo al primo metodo di costruire i triangoli dai
quali derivano gli arcs droits o buveaux des lits des trompes [vedi figura 3-
14, grafico al centro]. Per prima cosa noterete i luoghi dove si incontra-
no i raggi che provengono dalle commessure del concio primitif; o, per
Figura 3-17, a sinistra. Trompe biaise, sur-
baisse et en talut e Trompe en tour ronde
biaise et en talut, capitoli XV e XIV, p. 271.
Figura 3-18, a destra. Trompe rempante, ayant
tel plan & telle monte que lon voudra, faite
sans lignes de pente, & ayant ses testes gales
e Trompe sur une ligne droite, faisant un rond
en lair, & bombe en sa doele, capitoli XIX
e XVI, p. 273.
64
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
meglio dire, segnerete i punti, sulle teste dei pannelli di giunto, che
costituiscono lincontro di quei raggi. Da uno di questi punti si trac-
cer una perpendicolare sulla costa del relativo pannello de doele. In
terzo luogo, dallincontro di questa perpendicolare con la costa si trac-
cer unaltra perpendicolare sulla stessa costa, sino a quella opposta
dello stesso pannello de doele. Infine, dal punto che questa seconda
perpendicolare ha prodotto, si traccer una terza retta sino al punto
che rappresenta lo stesso incontro dei raggi appena visto sulla testa
prolungata dellaltro pannello di giunto, opposto a quello di inizio.
Dopo aver fatto questo, voi avrete le tre coste del triangolo che si
cerca. [...]
Di quel buveau [FB] ci si servir per tagliare la pietra, posandolo a
squadra sulla costa inferiore del pannello de doele e sulla stessa doele.
Lo si user per togliere leccedente, come si imparato a fare quando,
con la squadra, si costruisce un lit ortogonale ad una superficie. [...]
Il secondo modo di trovare questi triangoli si avvale di un porfil, che si
costruir nel modo seguente. Prenderete le distanze dei raggi che si
trovano in pianta tra il centro della trompe C e i punti di incontro delle
perpendicolari dai giunti alla base AB. Le riporterete su AC, una delle
coste della pianta, iniziando da C. Ad esempio, il raggio C-7 si tra-
sporter su C-8; C-23 su C-46; C-47 su CP e infine C-48 su C-45.
Fatto questo, eleverete delle perpendicolari dai punti 8, 46, P, 45. La
lunghezza di queste sar uguale a quelle delle retombes, cos 46-10 sar
uguale a D-23; P-11 a quella che cade sul punto 47 e 45-12 a quella su
48 e cos via. Se poi traccerete, dalle estremit di queste perpendicola-
ri, delle rette concorrenti verso il centro C della trompe, otterrete le
coste dei pannelli de doele corrispondenti alle commessure. [...]
Quelle stesse rette che abbiamo trovato nel porfil, daranno anche le
coste inferiori dei pannelli di giunto. Cos 9-C dar la costa bassa del
pannello di giunto della commessura F; 10-C quella della commessura
D, e cos via.
Resta dunque da trovare il modo per produrre le teste. Per fare questo
costruirete larco Z-14 con raggio ZC [immagine in alto, al centro].
Aprendo poi il compasso con raggio FE o DE [...], poserete una delle
sue punte sui punti 9, 10, 11 e 12, facendo altrettante intersezioni con
larco Z-14. Dai punti 9, 10, 11 e 12 a questi ultimi saranno tracciate
delle rette che, assieme alle coste 9-C, 10-C ecc., daranno i pannelli di
giunto delle commessure F, D, ecc. Cos C-9-49 sar il pannello di
giunto della commessura F; C-10-52 quello della commessura D, ecc.
[...]
Passo cos al terzo metodo, che il seguente. Come fare, ad esempio,
per trovare larc droit del lit inferiore del secondo concio FD.
Lavorando sul pannello de doele LHC e su quello di giunto QHC,
relativo alla commessura F, prenderete sulla testa prolungata di questo,
non pi il punto R, relativo alla intersezione dei giunti prolungati E,
ma un altro, a piacere, come il punto 17. Da l farete cadere la perpen-
dicolare 17-16 sulla costa HC, appartenente alla parte bassa del pan-
nello de doele e alla stessa commessura F. La retta 17-16 dar il primo
lato del triangolo che cerchiamo. Facendo dunque nascere unaltra per-
pendicolare dalla costa HC, partendo da 16 ed estendendola sino ad
LC, come la 16-18, questa dar il secondo lato. Il terzo lato si trova
Figura 3-19. Trompe sur le coing, biais et en
niche, capitolo XXIV, p. 299.
Figura 3-20. Trompe en niche et rempante en
tour ronde, capitolo XXXII, p. 319.
65 EXCERPTA DA LARCHITECTURE DES VOUTES DI FRANOIS DERAND
con pi difficolt. Prenderete su LC la lunghezza L-18 e la riporterete
sulla corrispondente costa C-10, tra 10 e 19. Poi prenderete la perpen-
dicolare 19-20, che cade ortogonalmente su 10-46, e la riporterete sul-
la retta C-23 della pianta, tra 23 e 21. Costruirete poi la perpendico-
lare 21-24 [...].
Prenderete dunque, sulla base della testa QR [a destra], la lunghezza
H-17. La riporterete poi su FE, da F al punto 25. Misurando la lun-
ghezza 24-25, la riporterete da 26 su AB, dalla parte che vorrete: se la
poserete verso B, laltra punta cadr su 27. In tal modo il segmento
27-21 sar il terzo lato del triangolo cercato. [...]
Il quarto metodo, meno universale dei precedenti, per pi veloce e
speditivo. [...]
Sia dato di trovare il triangolo che serve per definire il buveau destina-
to alla costruzione dellarc droit del primo lit en ioint superiore del
primo concio FB. Per far questo, si traccer dal punto H, che forma
langolo pi ottuso [aigu nel testo, ma corretto nellerrata] del suo pan-
nello de doele HBC, la retta H-30, perpendicolarmente alla costa in-
feriore BC. La retta H-30 sar estesa sino ad AB e dar il punto 7. [...]
Fatto questo, avremo i tre lati del triangolo: il primo sar la seconda
perpendicolare 7-30; il secondo sar la prima perpendicolare 30-H e
il terzo il segmento 7-F, che sia perpendicolare o meno ad AB. [...]
Segnalo, di passaggio, che ci si potr servire del porfil costruito con il
secondo metodo per tracciare e tagliare par quarrissement i conci delle
trompe e i loro lits. Il tutto in modo pi veloce e sicuro che par paneaux.
Ecco come. Formato il porfil della trompe, tracciati i pannelli della rampa
della volta [de rempe], come C-8-9 e C-46-10 [...], si sceglier un con-
cio da tagliare, ad esempio il primo concio FB. Si far dunque al bloc-
co di pietra un lit e un parement a squadra [due superfici lisce perpendi-
colari tra loro]. Sul parement sar tracciato il pannello de rempe 8-9-C.
Si prender dunque, con la falsa squadra, langolo B-7-C [...]. Questo
angolo si traccer sul lit del blocco, iniziando dal punto 8 del pannello
de rempe.
Si taglier dunque il concio a squadra, seguendo il lit. Sulla testa che
ne risulter sar posto il pannello di testa BF. Poi si taglieranno i lits en
ioint e la doele si scaver seguendo la cherche BF. Gli altri conci si
taglieranno nello stesso modo.
Mi sembra di vederli, certi spiriti delicati dellArte del Trait e della
coupe des votes rigettare questa pratica e tutte le altre che si eseguono
par quarrissement. Ma senza chiedermi se si debba o meno avere ri-
guardo per i loro sentimenti, io dico che questo metodo, e quelli simi-
li che si servono dei traits per tagliare par quarrissement, sono general-
mente pi sicuri e rapidi nellesecuzione rispetto a quelli che si servo-
no dei [soli] pannelli o a quelli che propongono invenzioni pi specu-
lative.
9
Pertanto sono persuaso che quanto ho detto qui, e quanto potr dire
in avvenire, sar visto di buon occhio dagli operai. Essi saranno ben
felici di aver appreso in questo trattato alcune pratiche; le quali, anzi-
ch elevare il loro spirito e il loro sapere, renderanno pi veloci i loro
lavori. Saranno dunque avvantaggiati rispetto a coloro che sono attrat-
ti da una dottrina pi profonda e tesa a maggiori sottigliezze e a pi
vaste ricerche. [...]
9. In questo passo Derand, con ogni probabi-
lit, si riferisce al metodo proposto nel 1640
da Desargues con il suo Brouillon project (edito
tre anni prima della pubblicazione del tratta-
to di Derand) e presentato poi anche da Bosse,
anchegli nel 1643 come Derand, nella
Pratique du trait.
Figura 3-21. Trompe rempante en tour creuse,
rachetant une vote rempante, ou vis Sainct
Gilles, capitolo XXXIII, p. 323.
Figura 3-22. Trompe pans, capitolo XIII, p.
261.
66
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Trompe par porfil, rempante & ronde par devant, avec la faon den
appliquer le trait sur louvrage, laquelle faon peut servir presque
toutes fortes de descentes
10
Questo tipo di trompe una delle pi veloci da costruire e utili tra quante si
possano trovare in questArte.
Fatte la pianta e la sezione, come dovranno essere nellopera finita, si costruir
il porfil e di seguito i pannelli de rempe, per squadrare i conci. Sia A-13-26 la
pianta della trompe [vedi figura 3-14, grafico in basso]. Nel caso si voglia fare
una porta nel vertice, questa pianta sar chiusa da due quarti di cerchio, A-28-
13 che costituisce la parte anteriore e CSD, quella interna, come se terminasse
in una tour ronde. [...]
Steso larco A-28-13 sulla retta EF [grafico centrale], sar eretta ad una estremi-
t la perpendicolare FG e sar tracciata la rampante GE. Su questa si costruir
la cintre rempante E-3-G e il suo estradosso, come si desidera oppure seguendo
i limiti del luogo di costruzione. Nel mezzo di EF si stender anche il quarto di
cerchio CSD, tra i punti I e K. Da questi si eleveranno le perpendicolari IL e
Figura 3-23, a destra. Trompe onde par de-
vant, ayant son plein cintre, capitolo XII, p.
259.
Figura 3-24, a sinistra. Trompe de Montpellier,
capitolo XI, p. 257.
10. Derand, LArchitecture des voutes, capitolo
VII, parte III, pp. 242-6.
67 EXCERPTA DA LARCHITECTURE DES VOUTES DI FRANOIS DERAND
KN. Su L-N sar poi costruita la piccola cintre rempant LMN, meglio pro-
porzionata che si potr e in rapporto con E-3-G. Fatto ci si divideranno
entrambe in conci uguali o diversi tra loro, come si desidera [...].
Si proceder tracciando dalle commessure 1, 2, 3, 4, 5 delle perpendicolari su
EF. Queste daranno le altezze necessarie per costruire il porfil. Queste altezze si
riporteranno su di una retta [...], come la BO, che cade perpendicolarmente
alla costa 13-C. Su questa perpendicolare si disporranno le altezze, a partire da
B [...]. Cos la distanza 1-20 si disporr su B-1, 2-21 su B-2, 3-25 su B-3, ecc.
La stessa cosa si far per la cintre pi piccola, su XP parallela a BO e distante da
questa quanto lunga la costa 13-C. Dunque 1-22 si disporr su X-1, 2-24 su
X-2, ecc.
Si collegheranno dunque i punti corrispondenti, con i segmenti 1-1, 2-2, 3-3,
4-4, 5-5. Questi, con BO, comporranno i pannelli de rempe per tracciare le
teste o il davanti dei conci della trompe [...].
Resta da vedere come, costruiti i pannelli, ci si servir di questo metodo per
tagliare le pietre destinate ai conci di questa trompe. [...]
Si prender dunque un blocco di pietra [...] al quale si far un lit, sul quale si
traccer la pianta del primo concio, compresa tra le curve 9-10-11 e ADQ [...].
Poi si taglier a squadra il fronte 9-A e la costa 9-10-1, mantenendo esattamen-
te il gomito in 10. Dopo aver preparato queste due superfici di testa e di costa,
si appogger a quella di testa il relativo pannello E-1 e su quella di costa il
pannello de rempe B-1-8-1.
Fatto questo, la figura B-8-61-62, tagliata a squadra e non a doele, sar taglia-
ta a squadra sul lit sino a B-8-61. Tra i segmenti 8-61 e 1-63 si far una doele
con la cherche D-60. Il resto si scaver seguendo il pannello di testa 1-E appena
tracciato sul fronte del concio, mantenendo lo spigolo 10-D.
Operando cos anche per gli altri conci, il taglio sia della porta sia della trompe
si trover fatto e debitamente completato. [...]
Trompe onde par devant, ayant son plein cintre

11
vero che questo tipo di trompe avrebbe richiesto una trattazione pi ampia,
visto anche che presentata separatamente dalle altre. Ma poich la presentia-
mo di seguito a tante altre, rispetto alle quali il metodo comune, nonostante
la forma onde ben visibile in pianta [vedi figura 3-23], pensiamo non vi sia
bisogno di soffermarci troppo, se non per studiare le caratteristiche peculiari di
questa trompe, la cui pianta definita dalle lettere A, B, C, D, E, F, G, H. La
trompe poi racchiusa dal plein cintre GDA.
[Dato che questa trompe, al contrario di quella di Anet, non rampante, il metodo
adottato per tracciare i pannelli simile a quello gi visto in altri casi; anche, ad
esempio, in Blaise Boye (si veda, ad esempio, limmagine relativa alla trompe de
Montpellier).] [...]
Per quanto riguarda la cintre surhausse [lo sviluppo frontale, in basso], eseguita
sulla retta 28-22, si far come quella delle trompe precedenti, sviluppando la
pianta ond DQGH sulla 28-22 e trasportando su questa le distanze comprese,
sulla pianta, tra i rinvii degli appiombi provenienti dal fronte della trompe.
Cos DL sar posta su 22-23; LE su 23-24; EP su 24-25 e cos via sino al
punto G, seguito dal punto H, per avere linizio dellestradosso, marcato 28.
Da questi punti eleverete delle perpendicolari, che termineranno come gi det-
to: ad esempio, la perpendicolare 22-29 sar uguale a 1-30, formata
dallappiombo 1-D e dal suo rinvio, che gli si sovrappone e al quale di con-
seguenza D-30 equivalente. [...] 11. Ivi, capitolo XII, parte III, pp. 258-60.
69 EXCERPTA DA LA PRATIQUE DU TRAIT DI ABRAHAM BOSSE
Excerpta da
La pratique du trait
di Abraham Bosse
1
[Il trattato di Bosse definito come una sorta di sequenza di immagini
con didascalia. In questa sede si manterr dunque, per grandi linee,
questa impostazione, privilegiando le immagini.
Bosse, per trovare i pannelli e gli angoli tra le facce di un concio, pro-
pone il metodo esplicitamente tratto e ispirato da Desargues.
La prima novit data dalluso di riferimenti del tutto esterni al
concio: nella tavola 8 (vedi figure 4-1, 4-2 - tratta dal Brouillon
project di Desargues - e 4-3), Bosse definisce infatti alcuni piani
1. Abraham Bosse, La Pratique du Trait a preu-
ves de Mr. Desargues Lyonnois, pour la Coupe
des Pierres en lArchitecture, Paris 1643.
Figura 4-1. Tavola 8. Piani e angoli usati da
Bosse nel trattato. Da notare, nelle figure in
basso, gli angoli: HBD tra la facciata e il pia-
no di calpestio, misurato su di un piano verti-
cale e ortogonale alla facciata; PAN tra il pia-
no di via - il piano verticale parallelo allasse
della volta - e lalignement nivele - in-
tersezione tra il piano di facciata e lorizzon-
tale - misurato sul piano orizzontale; PAC,
come il precedente ma misurato sul piano di
calpestio; HBG tra il piano di facciata e loriz-
zontale, misurato sul piano di via verticale.
70
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
fondamentali, legati ad un implicito sistema generale di riferimento.
Il piano di calpestio BAC, orizzontale nella immagine in alto di
quella figura e inclinato in quelle in basso, il plan de chemin.
Il plan de face dato dal piano HAH, posto sulla faccia della volta
descritta nelle immagini della stessa figura 4-1; il plan de niveau
costituito invece da BAN: il piano orizzontale e pu coincidere o
meno con il plan de chemin. I tre piani si incontrano sulla ligne de
face nivele, BAB. Quando il plan de chemin e il plan de niveau
coincidono (dunque quando il piano di calpestio orizzontale, im-
magine in alto della figura 4-1), essi devono essere considerati come
separati luno dallaltro, come due fogli affiancati di un libro. Vi
anche la route au niveau AN (una retta orizzontale, sul plan de
niveau, che in termini moderni potremmo definire come uno degli
assi del sistema di riferimento) e la route de chemin AC: queste due
rette formano ciascuna un proprio biveau con la ligne de face
nivele BAB (vedi figura 4-6.1, tavola 12 del trattato).
Figura 4-2. Schema delle rette e degli angoli di
un berceau con piano di calpestio e fronte in-
clinati. G. Desargues, Brouillon project, tavo-
la 1. La retta KAZ lasse (essieu) del berceau;
la retta HA invece il sousessieu, la proiezione
dellasse sul piano di facciata, eseguita
ortogonalmente al piano stesso. Queste due rette
definiscono un piano: su quel piano, la perpen-
dicolare allessieu il contressieu (retta AI,
indicata con due archi rivolti verso lesterno);
mentre, sul piano di facciata, la perpendicolare
al sousessieu il traversieu (retta MA). Da
notare anche i fili a piombo KX e in Z, che
collegano le rette al sistema di riferimento.
71 EXCERPTA DA LA PRATIQUE DU TRAIT DI ABRAHAM BOSSE
Le figure della tavola 12 sono pertanto riferite agli angoli:
PAN: il beveau des face & route nivele; langolo, preso sul piano
orizzontale, tra la faccia della porta e la retta di cammino orizzonta-
le, vale a dire la retta orizzontale che sta sul piano verticale di riferi-
mento il quale contiene anche la retta di cammino. In linguaggio
moderno potremmo definire AN come lasse X o Y (vedi figura 4-3).
HBG: il beveau des face & niveau; langolo, preso su un piano ver-
ticale che contiene la route nivele, formato tra il piano che contiene
la faccia e la route nivele stessa.
HBD: il beveau des face & chemin; langolo, sempre preso sullo
stesso piano verticale, tra il piano che contiene la faccia e la route de
chemin.
+ : una squadra, con le due coste ad angolo retto tra loro.
Dopo aver definito i piani fondamentali e la nomenclatura, Bosse pas-
sa ad illustrare le modalit per trovare i pannelli e gli angoli dei conci
di una porta ad arco. Questa prima parte, nonostante non tratti di
trompe, molto significativa poich definisce il metodo nei suoi detta-
gli: metodo che sar poi applicabile a qualsiasi concio, anche a quelli
di una trompe.]
Tavole 11-24. Si detto che i tre beveaux, della face & route niveles,
della face & niveau e della face & chemin, con i quali si inizia il trait
sono conosciuti e con ci la prima occasione per servirvene quella
di fare il piedritto di una porta.
Vi sono dunque due maniere, la prima di applicare i beveaux e una
squadra alla pietra, come mostrato nelle figure in alto [figura 4-4,
tavola 11, immagini in alto].
Laltra di costruire, per mezzo dei beveaux e della squadra, il
trait che sto per spiegare, per trovare dunque i pannelli de face
Figura 4-3. Schema delle rette e dei piani usati
da Bosse (vedi anche figura 4-1, che riporta la
tavola 8 del trattato). La volta a botte rappre-
sentata in questa figura non ha nessuna faccia
parallela ai piani cartesiani. Le rette per BG e
per AN sono parallele allasse Y; HB sta su un
piano verticale parallelo al piano YZ; BD e
AC sono parallele al piano di cammino (de
chemin) per EMF e appartengono anche ad
un piano verticale e parallelo al piano YZ. La
retta BD pertanto la route de chemin; BG
la route nivele; BB infine la ligne de face
nivele.
72
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
nivele & areste e route nivele & areste del piedritto.
Per far questo [figura in basso, tavola 11, figura 4-4], tracciate con
una riga una retta [orizzontale] PAB, mettete lungo questa retta,
per esempio nel punto A, una delle coste del beveau della face &
route niveles [vedi figure 4-4 e 4-5] e tracciate lungo laltra costa
una retta AN.
Prendete su questa retta AN un altro punto, diverso da A, per esem-
pio N.
Per questo punto portate la perpendicolare NBH alla retta AB.
Nel punto B mettete langolo del beveau des face & niveau HBG e una
delle sue coste lungo la retta BH: tracciate dunque la retta BG.
Tracciate dal punto N, fino alla retta BG, una retta NG parallela ad
AB.
Tracciate ora, dal punto N, una retta NL, perpendicolare alla retta AN.
Aprite il compasso da B in G e intercettate la retta HBN sul punto E.
Tracciate la retta AE.
Aprite il compasso da N a G e tracciate un arco sino ad L, in modo
che langolo LNA sia retto. Tracciate la retta LA.
Langolo BAE il pannello des faces nivele & areste del piedritto.
Langolo NAL invece il pannello des route nivele & areste del
piedritto.
Se siete stati precisi, i segmenti AL e AE sono tra loro uguali [Bosse
esegue questa verifica tracciando larco LE, puntando il compasso in
A. Nelle tre dimensioni dello spazio, questa costruzione equivale a quella
presentata nella figura 4-5, dove PAN e PAE sono gli angoli omonimi
dei biveau posti sul concio in alto a destra della figura 4-4, NAG*
(equivalente allangolo NAL della stessa immagine 4-5) langolo NAL
di quel concio e infine P1-P-P2 pari allangolo HBG del biveau
posto sul concio (in realt langolo HBG della figura 4-5 il supple-
mentare di HBG del biveau della figura 4-4 e di P1-P-P2). Pertanto
la costruzione della tavola 11, partendo dagli angoli PAN e HBG,
trova gli angoli PAE e NAE oppure, che lo stesso, BAE e NAL (vedi
figura 4-4, tavola 11, concio in alto a destra). Dopo aver trovato i due
angoli des faces nivele & areste e des route nivele & areste del
piedritto, Bosse illustra, in undici tavole (vedi figure 4-6.1..12) e
al t r e t t ant i pas s i , i l pr oc e di me nt o pe r t r ovar e l essi eu e i l
sousessieu, la proiezione dellasse sul piano di facciata. La tavola
24 ( f i gura 4- 6. 12) s erve i nf i ne da control l o e veri f i ca che l a
costruzione sia stata condotta bene.]
Trattandosi di fare il trait per il taglio dei conci della prima testa di
un berceau droit, comincerete seguendo una sequenza di undici ope-
razioni, condotte con questi tre beveaux e con la squadra, come
vedrete nelle undici tavole seguenti. [...][Nella parte alta delle tavo-
le che seguono, Bosse illustra in linea punteggiata i biveaux che sono
stati usati, quelli in uso in linea continua.]
Prima operazione. Dunque la prima operazione: tracciate una retta
sufficientemente lunga, come PAB [figura 4-6.1, tavola 12], la qua-
le sar la retta de face nivele; poi prendete il beveau de face & route
nivele PAN e mettetelo sul punto A con una delle coste lungo la
retta AB. Tracciate lungo laltra costa, sotto AB, unaltra retta AN,
che sar la route nivele. Segnate il punto A, dal quale avete inizia-
Figura 4-4. Tavola 11. Prima costruzione per
reperire langolo des faces nivele & areste BAE
e langolo des route nivele & areste NAL.
Figura 4-5. Assonometria ortogonale isometrica
che ripropone nelle tre dimensioni la costruzio-
ne della figura 4-4. Langolo P1-P-P2 corri-
sponde allangolo HBG sul concio a destra del-
la figura 4-4.
73 EXCERPTA DA LA PRATIQUE DU TRAIT DI ABRAHAM BOSSE
Figura 4-6. Tavole 12-24. Costruzione del trait
per il taglio dei conci della prima testa di un
berceau droit.
74
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Figura 4-6, continua dalla pagina precedente.
Tavole 12-24. Costruzione del trait per il ta-
glio dei conci della prima testa di un berceau
droit.
75 EXCERPTA DA LA PRATIQUE DU TRAIT DI ABRAHAM BOSSE
to, poich terminerete il trait sullo stesso punto. [...]
Seconda operazione. Prendete, sulla route nivele AN, un punto di-
verso da A, per esempio N [figura 4-6.2, tavola 13]. Portate per
questo punto una retta NBH, perpendicolare alla retta de face nivele
AB, la quale NBH sar la retta o il profilo della face esleve [il pro-
filo di testa, come anche specificato sulla tavola]. Altrimenti pren-
dete una squadra + e mettete una delle coste sulla retta de face nivele
AB in modo che laltra costa stia su di una retta che incontra la
retta de route nivele AN, ad esempio in N. [...]
Oppure, se preferite un altro modo. Tracciate le due rette AB e
NBH, a squadra tra loro, dove la retta AB sia la retta de face nivele
e laltra NBH la retta de face esleve. Poi prendete il beveau de face
& route nivele PAN e mettete una delle sue coste lungo la retta AB
in modo che laltra incontri la retta HBN, ad esempio sul punto N.
Tutti questi modi di iniziare la preparazione [del trait], come vede-
te, sono poi la stessa cosa, cos da poterli scegliere a piacere. [...]
Terza operazione. Prendete il beveau de face & niveau HBG [figura
4-6.3, tavola 14] e mettete il suo angolo sul punto B e una delle sue
coste al di l della retta AB, lungo BH. Tracciate dal punto B, lungo
laltra costa, una retta BG, la quale sar il profil du niveau, del quale
necessario ricordarsi per evitare di scambiarlo per un altro seg-
mento o viceversa. [...]
Quarta operazione. Prendete il beveau de face & chemin HBD [fi-
gura 4-6.4, tavola 15] e ponete langolo ancora sul punto B e una
delle coste anche in questo caso al di l della retta AB, lungo BH.
Tracciate ancora dal punto B, lungo laltra costa, una retta suffi-
cientemente lunga BD, che sar il profil du plan de chemin (ricorda-
tevene anche in questo caso, per evitare di scambiarla con unaltra).
[ . . . ]
Quinta operazione. Aprite il compasso sulla retta de face esleve
BH [figura 4-6.5, tavola 16], dal punto B al punto N. Ruotando il
compasso sul punto B, andate con laltra punta su G, su BG. In tal
modo BG uguale a BN, come noterete. [...]
Sesta operazione. Per il punto G portate, fino a BD, una retta GD,
perpendicolare a BG [tavola 4-6.6, tavola 17]. [...] Ricordate che la
retta DG perpendicolare alla retta BG [du niveau] e non alla retta
du chemin BD. [...]
Settima operazione. Per il punto D, sulla retta du chemin BD [figu-
ra 4-6.7, tavola 18], portate una retta DH perpendicolare a NBH.
Ricordate che la retta DH proviene dal punto D e che tutta questa
pre-parazione servita per trovare il punto H. [...]
Ottava operazione. Per il punto H e per A portate una retta AH
[figura 4-6.8, tavola 19] e ricordate che il sousessieu: su questo
che si fonda questo metodo di trait e, secondo che labbiate traccia-
to bene o male, costruirete un buono o cattivo trait. [...]
Nona operazione. Per il punto H [figura 4-6.9, tavola 20] tracciate
una retta HK, perpendicolare al sousessieu HA, come vi mostra la
squadra sul punto H. Ricordate bene che HK perpendicolare alla
retta HA. [. . . ]
Decima operazione. Aprite il compasso sulla retta HD, dal punto
H al punto D [figura 4-6.10, tavola 21]. Ruotando il compasso,
76
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
identificherete il punto K, sulla retta HK: in tal modo, come note-
rete, HK uguale a HD. [...]
Undicesima e ultima operazione. Per il punto K e per il punto A
[figura 4-6.11, tavola 22], tracciate la retta KA e notate che questa
retta lessieu della volta. [...] [Nella figura 4-6.12, tavola 24,
illustrata lintera costruzione con la verifica, in basso.]
Tavola 24. In questa tavola la figura in alto quella appena costru-
ita con la prova per dimostrare che ben fatta.
Per far questo, aprite il compasso sulla retta de chemin da B a D e
ruotatelo fino ad F, sulla retta de face esleve HBN, in modo che BF
sia uguale a BD.
Aprite ancora il compasso dal punto A al punto F e, se tutto stato
ben fatto, troverete esattamente il punto K sulla retta di essieu EE.
Figura 4-7. Tavola 25. Applicazione ai conci
di una volta a botte della costruzione relativa
alle immagini in figura 4-6.
Figura 4-8. Tavola 26. Nella figura in alto
ripetuta la costruzione della planche 25. Nel-
la figura in basso sono invece mostrati il
traversieu (TT, chiamato da Frzier
traversessieu), perpendicolare al sousessieu (SS)
sul piano della faccia e il contressieu (CC),
perpendicolare allessieu (EE), sul piano che
contiene lessieu e il sousessieu. Il traversieu e
il sousessieu, come dice Bosse, non sono asso-
lutamente necessari, ma risultano comunque
utili nelle ulteriori elaborazioni.
Figura 4-9. Tavola 27. Altri esempi di appli-
cazione del metodo, non al centro dellarco.
Da notare che gli angoli de face & de chemin
HBD non sono uguali tra loro nelle due figu-
re: questo per dimostrare che, ai fini dellap-
plicazione del metodo, non importante laper-
tura dei biveaux.
Figura 4-10. Tavola 28. Viene illustrato il me-
todo per trovare i pannelli de doele e de lit: la
modalit la stessa per entrambi. Da ciascun
punto di giunzione si tracciano le perpendico-
lari al sousessieu. Dai punti cos reperiti, si
tracciano poi le perpendicolari allessieu otte-
nendo i punti k, n, d, h, y, z, x, b.
Figura 4-11. Tavola 29. In questa tavola, dopo
aver tracciato le perpendicolari dai giunti al
sousessieu come nel passo precedente, si trac-
ciano dai punti cos reperiti (2, 3, 4, 5, 6, 7,
8, 9 nellimmagine in alto) delle perpendico-
lari al contressieu (b, x, z, y, d, n, k dellim-
magine in basso) e dunque delle parallele
allessieu.
77 EXCERPTA DA LA PRATIQUE DU TRAIT DI ABRAHAM BOSSE
Tracciando la retta AF, langolo PAF il beveau della nivele en face
& de la route au chemin.
Mediante questa costruzione avrete sempre i fianchi (o i tableaux)
del piedritto a piombo sul niveau; ma anche lareste del piedritto
sar generalmente sempre ad angolo retto rispetto alla retta de face
nivele.
Se volete che questo avvenga certamente, la figura in basso vi mo-
stra come, invece di condurre la retta GD perpendicolarmente alla
retta BG, si debba condurre perpendicolarmente a PAB. In tal modo,
per, i fianchi del piedritto non sempre risultano perpendicolari al
plan niveau.
Spetta dunque a voi scegliere quale delle due strade volete seguire:
in genere la pi comune la prima.
[Nella tavola 25 vi poi lapplicazione della costruzione precedente
(vedi figura 4-7)].
Tavole 25-33. Dato un arco come in figura, ne traccerete i giunti, a
teste uguali o diverse tra loro. [Larco rappresentato in proiezione
ortogonale, su un piano parallelo a quello della faccia della volta. Al
riguardo, da notare che larco descritto come un perfetto semicer-
chio: dunque, poich il cilindro inclinato rispetto alla facciata, si
tratter di un particolare cilindro retto a base ellittica nel quale la
sezione con un piano parallelo alla facciata produce un cerchio.]
Tracciate ora, con centro in A, una ligne de face nivele PAB [una
retta orizzontale per il centro dellarco e per le sue imposte] e una retta
de route nivele AN che costruisca con AB langolo PAN uguale al
beveau des face & route nivele. [Langolo, preso su un piano orizzon-
tale, tra un piano parallelo alla faccia della volta e un piano verticale
di riferimento, parallelo al riferimento esterno. Dunque, nel caso con-
siderato, dato che langolo non retto, la faccia della volta non per-
pendicolare allasse della volta stessa.]
Da un punto N, preso a piacere sulla retta, tracciate la perpendico-
lare ad AB. [Langolo ANB rende pertanto conto della rotazione della
Figura 4-12. Tavola 30. In alto sono riportate
le costruzioni eseguite nelle due tavole preceden-
ti. Si riportino ora, lungo le perpendicolari al
contressieu, le distanze tra i punti di giunzio-
ne e il sousessieu. Cos kf sar uguale a F-2,
np uguale a P-3, yq uguale a 6-Q, br uguale a
R-9 e cos via. Fatto questo, si tracciano dei
segmenti per i punti pouq e lrmf, figura in basso,
in modo da costruire una figura pans, la quale
larc droit tout achev.
Figura 4-13. Tavola 31. Larco FPOVQL
larco della prima testa, fpouql invece larc
droit [ la costruzione al centro, ottenuta
nella figura precedente; da notare che lim-
magine al centro non a registro con quella
superiore, dato che i due grafici appartengo-
no a piani diversi: dunque il punto m non
corrisponde ad M n r ad R e cos via]. Se si
vuole tracciare il pannello della doele OV, si
disegnano (immagine in basso) due rette a squa-
dra CoO e pouq. Preso sullarc droit (immagi-
ne al centro) la doele ou, si tracciano, in basso
sulla la retta pouq, i segmenti ou e O-7: si pren-
da la distanza OV sulla doele [in alto]; poi,
in basso, mettendo una punta del compasso in
u (il punto u posto alla distanza ou da o),
con laltra si trova O sulla retta Co. Langolo
EuO il paneau della doele VO. Un altro
esempio: volendo fare il pannello di PF, si trac-
ciano, in basso, DfF e pflq, perpendicolari tra
loro. Presa la distanza pf, al centro, si costrui-
scono, in basso sulla retta pflq, i segmenti fp e
f-4, ciascuno di lunghezza uguale alla distan-
za pf, presa al centro. Presa ora la distanza PF,
in alto, si pone una punta del compasso in 4 e
si traccia un arco per identificare il punto F
(che si pu trovare anche dal punto p, come
verifica) sulla retta Df.
78
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Figura 4-14.1. Tavola 47. Definizione degli an-
goli (biveaux) tra i pannelli di un concio. Per
prima cosa si stendono i pannelli su un piano
(immagine in alto). In secondo luogo tracciate
le diagonali DB, EC, DV, EO, OR e VM.
Tracciate poi, a discrezione [in alto], la
trasversale IS, perpendicolare a DO e a EV.
Con distanza VM [in basso], facendo centro in
V, si traccia larco MX; mentre con raggio OR
e centro in O si traccia larco RH. Con centro
in E, e con raggio EC, si traccia ora larco CH
che identifica il punto H nellintersezione con
il precedente (si traccia anche larco SY che iden-
tifica il punto Y sulla retta EH). Lo stesso si fa
da D, con raggio DB, per identificare il punto
X [anche in questo caso si traccia larco IP che
segna il punto P].
Figura 4-14.2. Tavola 48. Si tracciano ora [in
alto] larco NZ con centro in L, larco di raggio SN
e centro Y (che, con larco precedente, identifica il
punto Z), larco KT con centro in Q e raggio QK,
larco di raggio IK e centro P che identifica il punto
T. Si tracciano ora [in basso] le rette LZ, QT, YZ
e PT. LZ e YZ sono i beveaux de la doele DOVE
e de lit VEGC: vale a dire che LZY langolo tra
la doele e il lit lungo lo spigolo EV. Lo stesso vale
per langolo QTP e lo spigolo DO.
Figura 4-14.3. Tavola 49.
Figura 4-14.4. Tavola 50. Si traccino ora, a di-
screzione [in alto], la retta AH, perpendicolare a
OM e la retta AK, perpendicolare a VR. Con cen-
tro nel punto V e raggio VD si tracci larco DS e con
centro in M e raggio MF si identifichi il punto S. Si
traccino anche gli archi HL, con centro in M; KN,
con centro in R; EQ, con centro in O; GQ con
centro in R, per identificare il punto Q e infine
larco KN con centro in R. Poi [in basso] si tracci-
no le rette MS, che identifica L, e RQ che trova il
punto N. Con centro in A e raggio OA e con centro
in L e raggio HO, si trovi ora il punto T [sempre
per trilaterazione]. Langolo ATL langolo tra la
prima testa VOMR e il lit OMBF. In modo del
tutto simile langolo AZN langolo tra la prima
testa MOVR e il lit VRCG.
Figura 4-14.5. Tavola 51. Per trovare invece gli
angoli tra la testa e la doele si procede nel modo
seguente, dopo aver posto i pannelli sul piano sia
come appare in alto sia come appare in basso, che
lo stesso. Per la disposizione in alto, si tracciano an-
zitutto le diagonali MHV, BD e DV. Si tracci ora,
a discrezione, la retta per HK, perpendicolare a OV.
Con centro in V e raggio VM tracciate larco MX e
con raggio VH larco HI. Identificate ora il punto
X per mezzo dellarco con centro in D e raggio DB.
La retta per VX identifica invece il punto I. Con
raggio KQ e centro in K si tracci larco QP, mentre
con raggio HQ e centro in I si traccia un arco che
trova [trilatera] il punto P. Langolo KPI quello
tra la testa e la doele. Si traccino ora gli archi FS,
con centro in M e raggio MF e DS, con centro in V,
per identificare il punto S. Il punto I reperito per
mezzo dellarco KI, con centro ancora in V. Il punto
P si trova [per trilaterazione] per mezzo degli archi
con centro in H e raggio HQ e con centro in I e
raggio KQ.
79 EXCERPTA DA LA PRATIQUE DU TRAIT DI ABRAHAM BOSSE
Figura 4-14.6, pagina precedente. Tavola 52.
La figura in alto mostra lo sviluppo dei cartoni
della chiave dellarco. Al centro di quella tavola
sono invece presentati gli angoli tra la doele e i
lits. Larc droit disegnato in basso si costruisce
in questo modo: tracciato un segmento ou ugua-
le a KN, si pone il beveau LZY con il suo ver-
tice in u, identificando la retta per ur. Il beveau
QTP consente invece di trovare om. Il beveau
4 (immagine centrale) va posto invece in u con
una costa lungo ur, con laltra costa uq e con il
segmento uq lungo tanto quanto la larghezza di
quel pannello della doele. Lo stesso si fa per op
con langolo 2. Il beveau 5 va posto con il ver-
tice in q e con una costa lungo uq per trovare ql
con laltra costa. Il beveau 3 va invece posto con
il vertice in p per trovare pf. I segmenti ql e pf
hanno una lunghezza pari alle larghezze dei
pannelli di giunzione di quei conci.
Figura 4-15. Tavola 32. Ulteriori esempi sulla
costruzione dei pannelli de doele e de lit. Per
trovare il pannello de doele QV, in alto, si pren-
da la distanza qu, al centro. In basso, sulla ret-
ta orizzontale per A e fissata una punta del com-
passo in A, si trova prima il punto u. Poi, dal
punto u e con la stessa apertura, si trova il pun-
to 5. Tracciata una verticale per u e presa, in
alto, la distanza QV si trova, in basso, il punto
V ponendo una punta del compasso in A e trac-
ciando larco di raggio QV [il punto 5 serve
da base di trilaterazione per il controllo del
punto V].
Figura 4-16. Tavola 33. Sviluppo dei pannelli
de doele. I pannelli VR e OM sono pannelli
de lit e formano le ali di quello de doele OV.
Figura 4-17. Tavola 2. Vari tipi di berceaux.
Da notare gli assi principali e larc droit, posto
su di un piano perpendicolare allasse e definito
dai punti 2, 3, 4 ,5, 6, in alto e in basso.
Ancora, in alto la retta AO rappresenta
lintersezione tra il piano di facciata e il piano
verticale contenente lasse.
Figura 4-18. Tavola 4. Allee B qui aboutit
dune part a la tour C et de lautre part au
Berceau A.
Figura 4-19. Tavola 5. Gli elementi di un
berceau.
Figura 4-20. Tavola 6. Conci di un berceau.
80
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
faccia della volta attorno ad un asse verticale, passante per A.]
Dal punto B tracciate una retta BG che costruisca con HB un ango-
lo HBG uguale al beveau des face & niveau. [Langolo, preso sul piano
verticale di riferimento, compreso tra un piano parallelo alla faccia
della volta stessa e un piano orizzontale per A. Questo angolo
costituisce l inclinazione della faccia della volta, misurata sul
piano verticale di riferimento. In questo caso dunque la faccia
della volta non verticale ma a scarpa.]
Sempre per B tracciate anche la retta de chemin DB [la retta che
indica linclinazione del piano di calpestio], che formi con HB un
angolo HBD uguale al beveau des face & chemin [langolo, preso an-
chesso sul piano verticale di riferimento, tra un piano parallelo alla
faccia della volta e il piano di calpestio].
Se BG uguale a BN, tracciate da G la perpendicolare a BG verso il
Figura 4-21. Tavola 10. Angoli di testa di al-
cuni tipi di berceau.
Figura 4-22.1. Tavola 78. Trompe a simple
face plate.
Figura 4-22.2. Tavola 80. QAP lassiette
nivele della trompe, FPQL la nivele en face,
APF e AQL sono i pannelli dei coussinets.
Tracciate la verticale da un punto n, con n punto
della sezione pi alta della trompe e conside-
rate il punto t come pavimento del piano supe-
riore (vedi anche la finestra hm) e tc lo spessore
del pavimento.
Figura 4-22.3. Tavola 81. Dato che i giunti
della doele non sono paralleli tra loro, neces-
sario trovare un essieu per ognuno. Per esem-
pio, se si deve trovare lessieu del giunto OM,
prolungate MO fino al punto b del sousessieu
PbQ e quindi tracciate una retta dal centro A
del trompillon: questa retta lessieu per il
giunto OM. Ora, sempre nellesempio di OM,
tracciate da O una perpendicolare al sousessieu
O-4 e da 4 una perpendicolare 4o allessieu.
Il punto o sar trovato puntando il compasso
in b con raggio bO. Tracciate ora la retta bom
e la retta Ao: langolo Aom sar il paneau per
il giunto OM [langolo di testa del pannello
di giunzione per A e per OM], mentre Aur
sar langolo per il giunto VR.
Figura 4-22.4, pagina successiva. Tavola 82.
Per trovare la larghezza di quei pannelli, aprire
il compasso da b a M e, con centro in b, trac-
ciate larco Mm: om sar la larghezza cercata.
Per controllare se loperazione stata condotta
bene, portare delle perpendicolari allessieu 5-
h e 4-d: il loro prolungamento dovr passare
per m e per o. Per mezzo dei pannelli di giun-
zione si costruiscono ora i pannelli de doele.
Per la doele OV, per esempio, prendete, in alto,
le tre distanze Ao, Au e Ove e costruite, in bas-
so, il triangolo AOV: questo il pannello della
doele OV [la doele plate, non quella conves-
sa]. Cos si opera anche per le altre doele: AVQ
di QV, AOP di PO. Infine, per collegarvi i
pannelli di giunzione, riportate OM (oppure
om) e AM e troverete il punto M in basso [an-
cora per trilaterazione].
Figura 4-22.5, pagina successiva. Tavola 83.
Altro modo per trovare lessieu di un concio di
trompe. Per la doele OV, per esempio, traccia-
te dai punti O e V due perpendicolari al
sousessieu FL. Dal punto u portate una per-
pendicolare ug alla retta uA e da o una retta
odb, perpendicolare a oA (od uguale a uV).
Riportate la lunghezza oO su odb, trovando il
punto b, e lo stesso da u per trovare il punto g.
Dal punto d conducete una parallela a bA e da
u la retta uk parallela a oA con uk uguale a
ox. La retta per k e per A sar lessieu da usare
per trovare il pannello de doele OV. Per fare
quel pannello, dai punti o e u tracciate due
perpendicolari allessieu e riportate da A larco
con raggio Ab per trovare o e con raggio Ag per
trovare u. Il triangolo Aou sar il pannello de
doele. Per verifica controllate che i segmenti ou
e OV siano uguali tra loro.
81 EXCERPTA DA LA PRATIQUE DU TRAIT DI ABRAHAM BOSSE
Figura 4-22.6. Tavola 84. Riporto sul piano
dei pannelli trovati nelle costruzioni preceden-
ti. Sono presentate le due modalit: la prima,
in alto, dove i pannelli di giunzione sono colle-
gati lungo la costa con quello de doele; la se-
conda, in basso, nella quale i pannelli sono
invece collegati con il cartone di testa.
Figura 4-22.7. Tavola 85. Per trovare i beveaux
de doele et lits. Tracciate le diagonali dei pan-
nelli e, per trovare ad esempio langolo tra AOV
e AOM, tracciate a piacere una retta BZD,
perpendicolare ad AZO e una retta SNH a sua
volta perpendicolare ad ANV. Tracciate ora gli
archi MG e BI, puntando in A, e RF e HL,
puntando il compasso sempre in A. Puntando
ora in V e con apertura VM, tracciate larco
MG che identifica il punto G e da O, con rag-
gio OR, larco RF che trova F. Ora, in basso,
da G e F tracciate due rette per A che identifica-
no i punti I e L. Puntando in I con apertura
BZ e in D con raggio DZ, trovate il punto P.
Langolo IPD quello tra il piano della doele
AOV e il giunto AOM. Lo stesso per langolo
SQL per il lit AVR.
Figura 4-22.8. Tavola 86. Per trovare i beveaux
de teste et lits. Tracciate una retta BZD per-
pendicolare a MO e una retta SNH perpendi-
colare a VR. Da M tracciate gli archi AG e BI
(a sinistra, in alto) e da V larco AG per
trovare il punto G. Lo stesso per trovare il punto
F (da R e O). Tracciate ora, in basso, le rette
MG e RF, identificherete i punti I e L. Con
apertura BZ e centro in I tracciate larco per P,
punto che sar trovato per mezzo dellaltro arco
per D e con apertura DZ. Lo stesso per il punto
Q. Gli angoli IPD e SQL sono quelli tra le
teste e i giunti.
Figura 4-22.9. Tavola 87. Per trovare i beveaux
de teste et doele. Tracciata la diagonale
VDM e la retta DZB, perpendicolare a OZV.
Puntando in V e in A tracciate larco MG che
identifica il punto G. La retta VIG definisce il
punto I. Tracciate ora larco con centro in I e
apertura DZ e quello con centro in B e raggio
BZ. Il punto P cos trovato permette di costruire
langolo BPI che appunto quello tra la testa e
la doele del concio. Nellimmagine in basso
illustrato un altro modo di procedere: trovate il
punto G per mezzo di archi centrati in V e in
M; il punto F con larco BF. Con centro in F e
apertura BZ e centro in D e raggio DZ si trova
il punto P [ancora una volta per trila-
terazione]. Langolo FPD quello cercato.
82
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
punto D. Da quel punto tracciate una perpendicolare alla face esleve
NBH fino a trovare il punto H.
La retta HA sar il sousessieu.
Da H tracciate una perpendicolare al sousessieu verso K: con HK uguale
a HD. La retta KA invece lessieu della volta.
[A questo punto (vedi figura 4-8, tavola 26) vengono definiti il traversieu
(TT), perpendicol are al sousessieu e appartenente al piano di
facciata, e il contressieu (CC), perpendicolare allessieu e apparte-
nente al piano che contiene lessieu e il sousessieu. Rette che, pur
non essendo essenziali nello sviluppo del metodo, tuttavia saranno
usate in seguito per trovare i cartoni dei conci. Nella tavola 27
(vedi figura 4-9), sono illustrati due ulteriori esempi di applicazione
della costruzione. Esempi nei quali, al fine di dimostrare luniver-
salit del metodo, si nota luso di angoli diversi tra loro per i biveaux
de face & de chemin (HBD) e l appl i cazi one a punti di vers i
dellarco di facciata. Nelle tavole seguenti (tavole 28..33, figure 4-
10..13 e 4-15..16) si applica infine la costruzione complessiva, quella
che porta alla definizione dei pannelli de doele e de lit. I passi da
compiere sono i seguenti:
1) Si individuano i punti di giunzione tra i conci (punti F, M, R, L, P,
O, V Q della figura 4-10, immagine in alto) e da questi si tracciano le
perpendicolari al sousessieu trovando i punti 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9.
2) Da questi ultimi punti si tracciano delle perpendicolari allessieu,
pervenendo allidentificazione dei punti k, n, d, h, y, z, x, b (vedi
figura 4-10 in basso).
3) Dai punti 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 sul sousessieu si tracciano anche
delle perpendicolari al contressieu (parallele allessieu) ottenendo i punti
b, x, z, y, d, n, k (vedi figura 4-11 in basso).
4) Si riportano, lungo le perpendicolari al contressieu, le distanze tra i
punti di giunzione e il sousessieu: kf sar uguale a F2, np uguale a P3
e cos via.
5) Si congiungono tra loro i punti cos ottenuti, costruendo larc droit
tout acheve (vedi figura 4-12).
6) Possono ora essere tracciati i pannelli del concio (vedi figura 4-13).
7) Una volta definiti i pannelli anche possibile, operando per
trilaterazione, reperire gli angoli, nello spazio, tra i pannelli (vedi figure
4- 14. 1. . 6) .
In particolare si troveranno gli angoli tra le varie doele e i corrispettivi
lit (vedi tavola 48, figura 4-14.2); tra le teste e i lit (vedi tavola 50, figura
4-14.4) e infine tra le teste e le doele (vedi tavola 51, figura 4-14.5).
8) Avendo a disposizione sia i pannelli che avviluppano il concio,
sia gli angoli fondamentali tra questi, si pu tagliare il concio
seguendo le normali procedure usate nella coupe des pierres (vedi
figura 1 che illustra la tavola 53, relativa al taglio di un concio e
la figura 4-20 - tavola 6 del trattato di Bosse - che si riferisce a
varie disposizioni di conci).
Dopo aver descritto in modo dettagliato la costruzione dei pannelli e il
reperimento degli angoli per una volta a botte generica, Bosse illustra
infine, attraverso le stesse costruzioni appena viste, come trovare pannel-
li e angoli per due tipi di trompe: la prima a faccia piana e la seconda a
due facce piane, poste a 90 tra loro (vedi figure 4-22.1..9 e 4-23.1..8).]
83 EXCERPTA DA LA PRATIQUE DU TRAIT DI ABRAHAM BOSSE
Figura 4-23. Tavole 79, 88-94. Per fare una
trompe a due facce piatte. Le costruzioni sono
del tutto analoghe a quelle delle figure 4-22.
84
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Figura 4-24. Tavola 95. Le varie maniere per
trovare i pannelli di una prima testa. La trompe
a face plate.
Figura 4-25. Tavola 96. Le varie maniere per
trovare i pannelli di una prima testa. La trompe
a face plate.
Figura 4-26. Tavola 97. Autre maniere en-
core de faire les panneaux.
Figura 4-27. Tavola 98. Biais par teste sans
talus; descente drete sans talus; descente
biaise sans talus.
Figura 4-28. Tavola 99. Biais par teste sans
talus. Panneaux de lictz; panneaux de doele.
Figura 4-29. Tavola 100. Descente drete sans
talus. Panneaux de lictz; panneaux de doele.
85 EXCERPTA DA LA PRATIQUE DU TRAIT DI ABRAHAM BOSSE
Figura 4-30. Tavola 101. Descente biaise
sans talus. Panneaux de lictz; panneaux de
doele.
Figura 4-31. Tavola 102. Continuazione della
tavola precedente.
Figura 4-32. Tavola 103. Descente biaise et
en Cannoniere sans talus. Panneaux de lictz;
panneaux de doele.
Figura 4-33. Tavola 104. Continuazione della
tavola precedente.
Figura 4-34. Tavola 105. Trompe a face
Courbe faicte par la maniere universelle de
la deux
me
teste. Da notare luso dellessieu e
delle rette ad esso perpendicolari che identificano
il cartone dellintradosso di un concio.
Figura 4-35. Tavola 106. Maniere
particuliere de racheter le berceau.
86
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Figura 4-36. Tavola 107. Racheter le berceau
par le bout.
Figura 4-37. Tavola 108. Profil pour rache-
ter le berceau; racheter la tour.
Figura 4-38. Tavola 109. Maniere par profil
de racheter le Cul de four.
Figura 4-39. Tavola 110. Faire la trompe par
profil. Da notare la traslazione e il ribal-
tamento delle linee de pente del cartone di
giunzione MIO (1-s corrisponde a 5-A, con
altezza sul fronte esterno pari a 1-M, 1-t a 6-
A, con altezza 1-i, e infine 1-h a 7-A, con altezza
1-o).
Figura 4-40. Tavola 111. Autre profil pour
racheter le berceau; racheter la tour.
Figura 4-41. Tavola 112. Autre profil pour
racheter le Cul de four.
Figura 4-42. Tavola 113. Autre pratique du
profil pour faire la trompe.
Figura 4-43. Tavola 114. Encore autre profil
pour racheter le Cul de four.
87 EXCERPTA DA DE LAPIDUM SECTIONE DI CLAUDE FRANOIS MILLIET DE CHALES
Excerpta da
De Lapidum Sectione
di Claude Franois Milliet de Chales
1
Liber Tertius, De Fornicibus conicis, Propositio I,
De Testudine conica Recta
Questa volta [testudo] , tra tutte, quella fondamentale e la
prima che descriveremo [vedi figura 5- 3]. I muri ABC defini-
scono un angolo retto in B, con AB uguale a BC. Costruito il
diametro AC e il relativo arco - suddiviso come di consueto -
si conducano sul diametro le perpendicolari dai giunti di sud-
divisione. Per chiarezza e per far meglio comprendere la co-
struzione, il triangolo ABC posto su un piano orizzontale,
mentre il semicerchio su di un piano verticale [ de Chal es ,
dunque, specifica in modo geometricamente inequivocabile la
giacitura reale dei vari grafici compresi nel trait].
Inoltre, dai punti cos trovati sul semicerchio interno si con-
ducano segmenti verso il punto B, uguali al segmento AB. Lasse
BE sar ortogonale al piano del cerchio, che la base di un
cilindro retto [intesa, probabilmente, come sezione di un cilin-
dro retto, condotta ortogonalmente all asse]. Dunque, nel punto
E convergono angoli retti, con raggi e basi uguali tra loro.
Ugualmente, dai punti del cerchio esterno si conducano seg-
menti al punto D, tutti uguali al segmento FD e formando
due coni coassiali. [Viene qui usato il termine: concentrici. Da
not are che de Chal es es pl i ci t ament e i ndi ca i l vert i ce B per
l intradosso e il vertice D per l estradosso.] [...]
Cos, se si ribalta [volvatur] il trapezio ABDF attorno allasse
DBE [immoto axe DBE], questo definir la nostra volta e coin-
cider con il taglio di ciascun concio. [Anche in questo caso, de
1. Claude Franois Milliet de Chales, De
Lapidum Sectione in Cursus seu mundus
mathematicus, Lugduni, ex officina
Anissoniana, 1674. Il trattato - scritto in
latino e diviso in cinque libri che occupano
circa settanta pagine - inserito in un corso
di matematica che comprende, tra laltro,
anche una sezione dedicata alla prospettiva.
Del trattato sulla stereotomia, il terzo libro
dedicato alle trompe. Si riportano qui tutte
le figure di questo libro relative alle trompe
coniche.
Figura 5-1. Come ottenere una sezione obliqua
di un cilindro, Liber I, Propositio X.
Figura 5-2. De Arcu pedum inaqualium, ov-
vero dellarco rampante, Liber I, Propositio XI.
Figura 5-3. De Testudine conica Recta, ovve-
ro della trompe di Montpellier, Liber III,
Propositio I.
Figura 5-4. De conic testitudine quadrat,
ovvero della trompe sur le coin ou quarre par
devant, Liber III, Propositio II.
88
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Chales illustra la configurazione tridimensionale e spiega il mec-
canismo del ribaltamento; invece di limitarsi, come avviene in
molti altri trattati, a dare le indicazioni operative di riporto dei
punti e delle lunghezze dei segmenti. ] I cartoni dellintradosso e
dellestradosso li otterremo facilmente se - con centro in B e
raggio BA - si descriver un arco di cerchio pari allarco AG.
[ . . . ]
[Lautore spiega poi che, nonostante la figura cos ottenuta sia pia-
na, si dovr tracciarla su un materiale flessibile poich rappresen-
ta lo sviluppo di una superficie concava. In realt, il cartone
ABG ( e anche quello dell estradosso ABDHF) sembra non essere
ottenuto in modo del tutto corretto, poich il contorno esterno
non un arco di cerchio. ]
Propositio II, De conic testudine quadrat
Questa volta utilissima, poich pu sostenere un angolo di
edificio [vedi figura 5- 4]. Siano dunque dati il quadrato ABCK
sul quale si deve for mare la volta, i due muri AB e BC e la
parte AKC che si deve sostenere a sbalzo [in are]. Condotta la
retta AC, a filo del muro esterno, si consideri di tracciare so-
pra questa il semicerchio dellintradosso e quello dellestradosso.
[...]
[La sezione circolare frontale non indicata nella figura. I punti
di giunzione tra i conci sono pertanto definiti direttamente in pian-
Figura 5-5. Testudo conica circularis aut
elumbis in fronte, ovvero trompe conica cir-
colare incurvata sul fronte, Liber III, Propositio
IV.
Figura 5-6. Theorema: De quasi Sphrica
testudine, Liber III, Propositio III.
Figura 5-7, in alto a destra. Testudo conica,
in rectangulo altera parte longiore, ovvero
della trompe sur le coin a coste ineguali, Liber
III, Propositio V.
89 EXCERPTA DA DE LAPIDUM SECTIONE DI CLAUDE FRANOIS MILLIET DE CHALES
Figura 5-8. Testudo conica, cujus
ichnographia circularis convexa, vel concava,
ovvero della trompe sur un angle aigu rachetant
un berceau (a sinistra) ovvero un talut (a de-
stra), Liber III, Propositio V.
Figura 5-9. Testudo conica, cujus
ichnographia polygona, ovvero della trompe
octogone o pans, Liber III, Propositio VI.
90
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
ta: modalit assai poco ortodossa, poich non consente un facile
controllo delle loro dimensioni reali, ma solo di quelle proiettate
in pianta. Inoltre, in tal modo, anche le direzioni dei letti di giun-
zione sono poco controllabili. Questo dettaglio rende evidente lin-
teresse principale di de Chales, lo studio dei solidi, pi che l at-
tenzione alla corretta definizione dei conci e dei cartoni di costru-
zione di una vera trompe. I grafici posti a sinistra indicano per-
tanto le sezioni verticali della volta, riportando le stesse lettere
usate per la pianta; anche se da notare la scarsa accuratezza dei
disegni: le lunghezze dei segmenti KB, ad esempio, sono diverse
tra loro nel confronto tra la pianta e il loro riporto sulle sezioni.
Di seguito, de Chales indica il metodo per definire le altezze delle
sezioni verticali, fonendo anche alcune spiegazioni teoriche. Egli
parte dalla preventiva conoscenza dell angolo ABC: il cono in-
fatti definito da generatrici poste ad angolo retto e pertanto lan-
golo ABE di 45. Definito il segmento orizzontale BA - su di un
grafico a parte - e il punto E (ottenuto misurando la sua distanza
da B in pianta) , si traccia la verticale per E e l arco di 45 da A
sino al punto L, posto sopra E. Prolungando il segmento BL, si
identifica il punto M posto sopra K. Il grafico posto in basso, al
centro, indica la proiezione ortogonale frontale della volta sul pia-
no pe r GK, me nt re i l graf i c o a de s t ra i ndi c a l o s vi l uppo
dellintradosso. Per ottenerlo, si useranno le lunghezze gi defini-
te: BM, BI, BS, BA, disposte su raggi incernierati in B, vertice
dellintradosso, e disposti a ventaglio su angoli uguali tra loro. Cos
ABH sar uguale a HBG e a GBG. Questo passaggio indica la
necessit della preventiva conoscenza della posizione in pianta dei
giunti tra i conci.]
Figura 5-10, a destra. Testudo conica pedum
inqualium, cujus ichnographia erit
quantum ibet irregularis, & exemplaria
frontis qalia, ovvero della trompe rampante
con pianta composta e irregolare o regolare
(come nellesempio), Liber III, Propositio VIII.
Figura 5-11, in alto a sinistra. Testudo coni-
ca in pternam decrescens, aut in
compluvium desinens, Liber III, Propositio
IX.
Figura 5- 12. Testudo conica pedum
inqualium surinque, Liber III, Propositio X.
91 EXCERPTA DA DE LAPIDUM SECTIONE DI CLAUDE FRANOIS MILLIET DE CHALES
Propositio VI, Testudo conica, cujus ichnographia polygona
Sia ABCDEF la pianta e sia posto sopra AE il semicerchio [la
sezione frontale] suddiviso in conci [vedi figura 5- 9]. [...] [Con-
dotte le verticali dai punti di giunzione su AE, si congiungono i
punti cos trovati con il vertice e si estendono i segmenti fino al
perimetro esterno per identificare le posizioni in pianta dei giun-
ti. Per trovare le sezioni verticali per quei punti, si opera come nel
caso precedente, per mezzo di triangoli simili (vedi grafici al cen-
t ro del l a f i gura) . I nf i ne, per t rovare i cart oni di s vi l uppo
dellintradosso e di taglio (grafico in basso), si procede ancora una
volta per angoli uguali tra loro. Lautore non spiega, nemmeno in
questa sede, come trovare langolo complessivo: poich le generatrici
del cono sono poste ad angolo retto tra loro, si tratta evidentemen-
te di definire lampiezza angolare dello sviluppo del mezzo cono e
di dividerla per il numero dei conci, tutti uguali tra loro.]
Propositio VIII, Testudo conica pedum inqualium,
cujus ichnographia
erit quantum ibet irregularis, & exemplaria frontis qualia
Sia ABC la pianta e sia posto su BC larco rampante [arcus
duplex pedum inqualium], dal quale cadano sul diametro BC
le perpendicolari dai punti di giunzione [vedi figura 5- 10]. Si
riportino su BC questi punti e si ponga [nel grafico della sezio-
ne verticale] il segmento DE pari a DA. [Trovando cos, appa-
rentemente, la sezione verticale per DA, ribaltata sul piano di
facciata. In realt, la sezione verticale frontale della volta (il gra-
fico a sinistra della figura) verosimilmente relativa al piano per
BC della pianta posta a destra e non allo sviluppo frontale della
curva per BDC: dunque, per trovare la sezione verticale per AD,
l altezza della volta nel punto D non DF ma maggiore e il
metodo dovrebbe prevedere l uso dei triangoli simili. Da notare
che, effettivamente, nei grafici le lunghezze dei segmenti DE e
DA sono uguali tra loro; mentre il segmento BC minore di KC,
adombrando l ipotesi dello sviluppo frontale. ] [...]
[Definite le modalit del reperimento delle sezioni verticali, ora
necessario produrre i cartoni di sviluppo dellintradosso e quelli di
giunzione. Per far questo necessario riportare, dal polo A e su di
un grafico a parte ( posto in basso) , le lunghezze EF, ecc. Nel gra-
fico, AF corrisponde a EF. Per trovare i cartoni di giunzione, si
costruisce, ad esempio, il triangolo AHL noti i tre lati. Da notare
che viene sistematicamente trascurato il fatto che la sezione verti-
cale data non corrisponde al profilo esterno della trompe. tut-
tavia interessante anche la definizione del punto O ( nel grafico
r e l at i vo al l o s vi l uppo de l l i nt r ados s o) , pol o di s vi l uppo
dellestradosso.]
93 EXCERPTA DA TRAIT DE LA COUPE DES PIERRES DI PHILIPPE DE LA HIRE
Excerpta da
Trait de la coupe des pierres
di Philippe de La Hire
1
[Il manoscritto contiene numerose cancellazioni e riscritture, anche nelle stesse figu-
re, ed evidentemente un palinsesto ancora aperto. Inoltre, si presenta anche
ripetitivo e spesso poco chiaro. Si dunque scelto di riportare i titoli dei
capitoli, per rendere conto dei temi analizzati e offrire una panoramica
complessiva del trattato, di difficile consultazione, riproponendo un buon
numero di figure, alcune completamente ricostruite e riguardanti un caso
interessante: la proposizione 34, che illustra il trait di una trompe rampante.]
Prima parte
De quelques Instruments quy Servent dans la pratique de la Coupe des pierres
avec lEsplication de quelques mots quy sont les plus en Usage, ff. 4-17.
Proposition 1. Trouver les panneaux des Voussoirs dun Berceau droit sans
Rampe, biaise ny Talud, par testes Egales et en plein Ceintre, ff. 18-28.
Proposition 2. Pour tracer les Panneaux des Voussoirs du berceau droit en
Talud par lune de ces faces ou par toutes les deux, et en plein Ceintre, ou
Surbaisse, ou Surhausse, ff. 28-36.
Proposition 3. Des Rampes droites avec Talud, et sans Talud, ff. 37-40.
Proposition 4. Trouver les panneaux des Voussoirs du berceau biais sans Talud,
ff. 40-50.
Proposition 5. Former les Panneaux des Voussoirs du precedant berceau biais
quy soit en Talud par la premiere face, larc Droit etant donne, ff. 51-64.
Proposition 6. Trouver les Panneaux des Voussoirs dune porte dans langle, ou
sur le Coin, ff. 64-79.
Proposition 7. Seconde Methode de faire la Porte sur le Coin ou dans lAngle,
ff. 79-88.
Proposition 8. De la construction de la Tour en Talud, ff. 88-89.
Proposition 9. Porte biais, ou berceau de niveau en tour ronde, en talud par le
dehors, et aplomb par le dedans, ff. 89-100. De lusage des Ouvalles, ff. 101-
104.
Proposition 10. Descente biaise en tour ronde, en talud, ou en Surplomb par
une de ses faces ou par toutte les deux, ff. 104-118.
Proposition 11. Trouver les Panneaux des Voussoirs de la Voute dAreste, ff.
119-126.
Proposition 12. Trouver les panneaux des voussoirs dune Lunette droitte, ff.
126-135.
Proposition 13. Trouver les panneaux des Voussoirs dune Lunette Biaise et
Rempante, ff. 135-142.
Proposition 14. Trouver les panneaux des Voussoirs dune descente droite Ra-
chetant un berceau, ff. 142-151.
Proposition 15. Trouver les panneaux des Voussoirs dune descente biaise ra-
chetant un berceau, ou quy rencontre de biais un berceau, ff. 151-172.
Seconda parte
Proposition 16. Trouver les panneaux des Voussoirs dune Voute de four
Spherique Surbaisse, ou Surhausse, ff. 1-14.
Proposition 17. Trouver les panneaux des Voussoirs dune Voute de four Eliptique
1. Philippe de La Hire, Trait de la coupe des
pierres, ms n. 1596 Bibliothque de lInstitut
de France, Paris. Il manoscritto, databile tra
la fine del Seicento e i primi anni del Settecento,
composto da 434 facciate e contiene circa 60
immagini, alcune rifatte.
94
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
par son plan, et Circulaire par un de ces profiles, ff. 14-25.
Proposition 18. Trouver les panneaux des Voussoirs du berceau Tournant, ff.
25-32.
Proposition 19. Trouver les panneaux des Voussoirs dun berceau droit quy
rachete une Voute de four, ff. 32-45.
Autre cas dun Berceau droit qui Rachette de biais une Voute de four surbaisse,
ff. 46-52.
Proposition 20. Trouver les panneaux des Voussoirs du berceau descendant ou
montant quy rachette une Voute de four, ff. 53-64.
Proposition 21. Trouver les panneaux des Voussoirs du berceau biais ou droit
quy Rachette un berceau tournant ou une Voute sur le Noyeau, ff. 65-68.
Proposition 22. Methode pour prolonger jusque dans la Voute de four Les
Voussoirs dun berceau quy rencontre une Voute de four, ff. 68-80.
Proposition 23. Trouver les panneaux des Voussoirs dune descente biaise quy
rachepte une Berceau tournant, ou une Voute de four Sur le Noyeau, ff. 81-87.
Proposition 24. Trouver les panneaux des Voussoirs dune Voute Ebrase
[strombata] ou Lunette rachetante une Voute de four ou berceau Tournant, ff.
88-100.
Proposition 25. Trouver les panneaux des Voussoirs dun Berceau Tournant et
Rampant quon appelle communement la Vis St. Gille ronde, ff. 101-112.
Terza parte
[Fogli non numerati. Si riporta la numerazione data dalla biblioteca.]
Proposition 26. Trouver par une Methode une Ligne droitte dans un triangle
rectaingle dun point donn sur la base au dedans ou au sessous du Triangle,
ff. 192r.-193r.
[Proposizione 27. Numerazione non riportata nel manoscritto.] Construction de
plusieur Ovales Semblables et Concentriques, ff. 193v.-194r.
[Proposizione 28. Numerazione non riportata nel manoscritto.] Trouver les panneaux
des Voussoirs de la Vis St. Gille Quarre, ff. 194r.-206r.
Proposition 29. Trouver les panneaux des Voussoirs dun quartier de Vis Sus-
pendue, ff. 206r.-211r.
Proposition 30. Trouver les panneaux des Voussoirs dun Escalier a Vis Suspen-
due, ff. 211v.-216r.
Proposition 31. Trouver les panneaux et Les beuveaux dune Lunette dans un
berceau rampant et tournant, ff. 216r.-221v.
Proposition 32. Methode generalles pour former les Lits et les Testes Interieurs
Courbes Et Gauches de chaque Voussoir, ff. 221v.-225r.
Proposition 33. Trouver les panneaux et Les beuveaux des Voussoirs dune
Trompe droite dans un angle rentrant et dont la face soit platte, ff. 225v.-230v.
Proposition 34. Trouver les panneaux et Les beuveaux des Voussoirs dune
Trompe rampante Construite dans un Angle rantrant dont les joints de lits
sont en ligne droitte et la teste est Courbe, ff. 230v.-244v.
Proposition 35. Trait dune trompe qui ne differe de la precedente quen ce
queles Joints de Lits sont Courbes, ff. 245r.-249v.
Proposition 36. Trouver les panneaux et Les beuveaux des Voussoirs dune
Trompe en sphere ou en Spheroide quy fasse un angle Saillant et quy soit sur
une ligne droitte, ff. 250r.-255v.
Proposition 37. Trouver les panneaux et Les beuveaux des Voussoirs dune
arriere Voussure come celle de La porte St. Antoine de Paris, ff. 256r.-259v.
Proposition 38. Trouver les panneaux et Les beuveaux des Voussoirs dune
arriere Voussure come celle que lon appelle de Montpellier, ff. 260r.-267v.
Figura 6-1. Tavola di spiegazione sugli stru-
menti e i metodi della coupe des pierres. Da
notare la presenza, anche in questo trattato, del
metodo grafico per ottenere le sagome deforma-
te, che Delorme chiama cherche ralonge.
Figura 6-2. Construction de plusieur Ova-
les Semblables et Concentriques, tomo III,
ff. 193v.-194r.
95 EXCERPTA DA TRAIT DE LA COUPE DES PIERRES DI PHILIPPE DE LA HIRE
Figura 6-3. Proposition 5. Former les Panneaux des Voussoirs du
precedant berceau biais quy soit en Talud par la premiere face, larc
Droit etant donne, tomo I, ff. 51-64.
Figura 6-4. Proposition 17. Trouver les panneaux des Voussoirs dune
Voute de four Eliptique par son plan, et Circulaire par un de ces
profiles, tomo II, ff. 14-25.
Figura 6-5. Proposition 19. Autre cas dun Berceau droit qui Rachette
de biais une Voute de four surbaisse, tomo II, ff. 46-52.
Figura 6-6. Proposition 20. Trouver les panneaux des Voussoirs du
berceau descendant ou montant quy rachette une Voute de four,
tomo II, ff. 53-64.
96
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Figura 6-7. Proposition 24. Trouver les panneaux des Voussoirs
dune Voute Ebrase ou Lunette rachetante une Voute de four
ou berceau Tournant, tomo II, ff. 88-100.
Figura 6-8. Proposition 25. Trouver les panneaux des Voussoirs dun
Berceau Tournant et Rampant quon appelle communement la Vis
St. Gille ronde, tomo II, ff. 101-112.
Figura 6-9. Proposition 31. Trouver les panneaux et Les beuveaux
dune Lunette dans un berceau rampant et tournant, tomo III, ff.
216r.-221v.
Figura 6-10. Applicazione di pannelli e biveaux ad un concio, f. 283r.
(numerazione della Biblioteca).
97 EXCERPTA DA TRAIT DE LA COUPE DES PIERRES DI PHILIPPE DE LA HIRE
Figura 6-11. Proposition 32. Methode generalles pour former les Lits et les Testes Interieurs Courbes Et Gauches de chaque Voussoir, tomo
III, ff. 221v.-225r. Proposition 33. Trouver les panneaux et Les beuveaux des Voussoirs dune Trompe droite dans un angle rentrant et dont
la face soit platte, tomo III, ff. 225v.-230v.
Figura 6-12. Proposition 34. Trouver les panneaux et Les beuveaux des Voussoirs dune Trompe rampante Construite dans un Angle rantrant
dont les joints de lits sont en ligne droitte et la teste est Courbe, tomo III, ff. 230v.-244v.
98
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Figura 6-13. Suite de la proposition 34. Trouver les panneaux et Les beuveaux des Voussoirs dune Trompe rampante Construite dans un
Angle rantrant dont les joints de lits sont en ligne droitte et la teste est Courbe, tomo III, ff. 230v.-244v. Prima versione.
Figura 6-14. Suite de la proposition 34. Trouver les panneaux et Les beuveaux des Voussoirs dune Trompe rampante Construite dans un
Angle rantrant dont les joints de lits sont en ligne droitte et la teste est Courbe, tomo III, ff. 230v.-244v. Seconda versione.
99 EXCERPTA DA TRAIT DE LA COUPE DES PIERRES DI PHILIPPE DE LA HIRE
Proposition 34. Trouver les panneaux et Les beuveaux des Voussoirs
dune Trompe rampante Construite dans un Angle rantrant
dont les joints de lits sont en ligne droitte et la teste est Courbe
[Data la prolissit del testo e le numerose riscritture, qui, pi che la traduzione
letterale, sar proposto un commento delle 26 facciate di testo e alle tre
figure dedicate a questo caso.
2
]
Sia ACB langolo di costruzione della trompe e larco di cerchio ADB la pianta
della faccia esterna curva [vedi figura 6-12 e 6-15]. La curva A, 1, 2, 3, F, determina
lintradosso della trompe stessa. [Da notare che il grafico A-1-2-3-F-B non
rappresenta una sezione verticale dellintradosso, ma una proiezione ortogonale
su di un piano verticale, per AB, ribaltato poi sulla pianta. I segmenti C-7, C-8,
C-9 identificano le proiezioni in pianta dei giunti tra i conci, situati in 1, 2, 3. I
grafici posti a destra - i segmenti C-10, C-11, C-12 e C-H - costituiscono le rotazioni
attorno al punto C dei giunti dei conci su di un piano verticale per CB, anchesso
poi ribaltato in pianta lungo CB. Possedendo questi grafici ora possibile trovare
i pannelli che descrivono i conci e gli angoli tra le facce dei conci stessi,
considerando la loro dole plate, vale a dire senza tener per ora conto della
curvatura dellintradosso ma considerandolo piano. Langolo tra il primo concio
C-A-7 e il piano orizzontale (si veda il grafico in A della figura 6-15) si determina
facilmente su di un piano verticale e perpendicolare ad AC.]
Si traccia dunque per A una perpendicolare ad AC fino ad incontrare il prolun-
gamento di C-7 in 27 [infatti, necessario misurare langolo rispetto ad un
piano ben identificabile, perpendicolare allo spigolo orizzontale CA]. La
lunghezza C-27 si riporta lungo CB, da C al punto 29. Da questo punto si traccia
una parallela a BH sino ad incontrare il prolungamento di C-10 nel punto 30 [la
distanza 29-30 rappresenta pertanto laltezza dellintradosso sulla verticale del
punto 27]. Infine, dal punto 27 si lancia una parallela ad AC [e pertanto una
perpendicolare al segmento A-27 e, dunque, un segmento verticale ribaltato
lungo A-27] e su questa si identifica il punto 31, con 27-31 pari a 29-30. [Si
ricostruisce la configurazione che definisce langolo tra i due piani: lorizzontale
e il piano passante per i punti A, C e 31, considerato sulla verticale di 27. Langolo
32-A-31 appunto il biveau tra la dole plate e il pannello de lit orizzontale del
primo concio, misurato sul piano verticale perpendicolare al giunto. Lo stesso
procedimento, ma pi complesso, adottato anche per gli altri conci, misurando
langolo tra le dole plate e tra queste e i pannelli di giunzione (si vedano le
figure 6-16 e 6-19). La maggior complessit deriva dalla necessit, per i conci
successivi, di tener conto della giacitura del concio precedente: nel primo caso
questa era nota a priori, trattandosi del piano orizzontale. Cos, ad esempio, la
figura 6-16 illustra le modalit di reperimento non pi di un solo angolo, ma di
due: langolo A-44-46 tra la dole plate e il giunto superiore del primo concio e
langolo 46-44-45 tra la dole plate e il giunto inferiore del secondo concio. I due
angoli sono ricavati dividendo a met langolo tra le dole plate dei primi due
conci: pertanto per primo trovato langolo A-44-45. Le modalit di reperimento
di questangolo rimangono simili alle precedenti. Si traccia una perpendicolare
al segmento C-7, passante per A, che identifica il punto 33 sul prolungamento
di C-8. Da questultimo punto si eleva una perpendicolare sino al punto 40, con
33-40 pari a 36-37, laltezza dellintradosso sulla verticale del punto 33 (figura
6-15, nella quale C-36 posto pari a C-33). Langolo 40-41-33 rappresenta
linclinazione, misurata perpendicolarmente al giunto C-7, dellintradosso piano
del secondo concio rispetto al piano orizzontale. Resta, dunque, da definire la
posizione del punto 41. Anzitutto, si misura laltezza dellintradosso sulla
2. A questo caso di trompe rampante sono
dedicate ben tre figure (vedi figure 6-12, 6-13,
6-14), anche se due (6-13 e 6-14) sono assai
simili tra loro, entrambe denominate Suite de
la Proposition 34. Tra le due esistono varie dif-
ferenze grafiche: la pi interessante riguarda il
grafico 2 della figura 6-13, dove lampiezza del
secondo concio (C-7-8) minore rispetto allo
stesso grafico della figura 6-14. Questo
comporta, ad esempio, che il punto 42 posto,
nella 6-13, alla sinistra del punto 41 mentre
alla sua destra nella figura 6-14. O, ancora, si
noti la distanza tra il punto 28 e il punto 7:
molto breve nel grafico 2 della 6-13, pi ampia
nella 6-14. Tuttavia, il metodo grafico descrit-
to sempre il medesimo: i grafici della 6-14
sembrano pertanto il rifacimento pi chiaro e
leggibile di una prima versione, pi volte
corretta.
Prima versione, figura 6-13.
Figura 1, in alto a sinistra. Pannelli delle dole
plate ottenuti per trilaterazione (da notare il
trompillon).
Figura 2, in alto a destra. Reperimento degli
angoli tra il primo e il secondo concio.
Figura 3, in basso a destra. Reperimento degli
angoli tra il secondo e il terzo concio.
Figura 4, in basso a sinistra. Reperimento degli
angoli tra il terzo e il quarto concio.
Seconda versione, figura 6-14.
Figura 1, in alto a sinistra. Pannelli delle dole
plate ottenuti per trilaterazione.
Figura 2, in basso a sinistra. Reperimento degli
angoli tra il primo e il secondo concio.
Figura 3, in basso a destra. Reperimento degli
angoli tra il secondo e il terzo concio.
100
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Figura 6-15. Ricostruzione della tavola 6-12 relativa alla Proposition 34: Trouver les panneaux et Les beuveaux des Voussoirs dune Trompe
rampante Construite dans un Angle rantrant dont les joints de lits sont en ligne droitte et la teste est Courbe, tomo III, ff. 230v.-244v.
Figura 6-17. Ricostruzione assonometrica della configurazione
precedente. I punti A, 43, 45, 41, 28, 33 appartengono tutti al
medesimo piano.
Figura 6-16. Ricostruzione della figura 2 della Suite de la Proposition
34. Di questa figura esistono due versioni leggermente diverse tra loro (figg.
6-13, 6-14).
101 EXCERPTA DA TRAIT DE LA COUPE DES PIERRES DI PHILIPPE DE LA HIRE
verticale del punto 28 (figura 6-15), riportando la misura C-28 su C-34, lungo
C-B. Da 34 si identifica il punto 39 su C-10. Si riporta questa misura da 28 a 35
(figura 6-16), identificando anche il punto 42, per ribaltamento: il triangolo C-
28-42 rappresenta dunque il cartone de pente dello spigolo C-1 ribaltato sul
piano orizzontale lungo C-28. Ma il punto 35 consente anche di trovare il
punto 41: questo infatti si trover sullintersezione tra la retta per 40 e 35 e la
retta per 28 e 42. Tuttavia questo triangolo non sufficiente, poich langolo
deve essere misurato su di un piano perpendicolare al segmento C-1 (o C-42
ribaltato su di un piano verticale lungo C-28). Lanciando da 28 una
Figura 6-18, in alto a destra. Assonometria del-
la trompe illustrata nella Proposition 34:
Trouver les panneaux et Les beuveaux des
Voussoirs dune Trompe rampante Cons-
truite dans un Angle rantrant dont les joints
de lits sont en ligne droitte et la teste est
Courbe, tomo III, ff. 230v.-244v.
Figura 6-19, in alto a sinistra. Ricostruzione
della figura 3 della Suite de la Proposition
34.
Figura 6-20. Ricostruzione assonometrica del-
la figura 3 della Suite de la Proposition 34.
Il segmento 58-61, per ragioni grafiche, qui
pi corto rispetto allimmagine precedente. Il
metodo, tuttavia, non varia.
102
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
perpendicolare al segmento C-42 si identifica il punto 43 dove sar misurato
langolo e questultimo ribaltato su C-28 nel punto 44. Pertanto, 44 (o 43)
identifica il punto di intersezione tra un piano, passante per il punto 28 e
perpendicolare allo spigolo C-1, e lo spigolo stesso (si veda anche la figura 6-
17). Infine, come gi visto, il punto 46 si identifica bisecando langolo A-44-
45: da notare, perci, che la direzione dei letti di giunzione non definita
necessariamente verso il centro della curva dellintradosso. La figura 6-19
mostra la stessa costruzione, nel caso di identificazione degli angoli tra il
secondo ed il terzo concio: da notare luso del punto 41 riferito alla costruzione
della figura 6-16 per il reperimento del punto 59, appartenente al segmento
C-1 ribaltato e posto sulla retta per 47 e 7 e dunque appartenente al piano
perpendicolare al segmento C-2 e passante per 47 e 7. In pi, la figura illustra
anche le modalit per il reperimento di informazioni relative allestradosso
(si veda anche la figura 6-20). Definito langolo 59-58-60 tra il secondo ed il
terzo concio ed il segmento bisecante 58-72, su questo si individua il punto 61,
corrispondente allestradosso. Da 61 si lancia una parallela a C-47 e da 58
una perpendicolare alla stessa retta, parallela alla retta per 47 e 7: le due rette
si intersecano nel punto 62. La costruzione prevede ora di riportare sulla
figura 6-15 la distanza 61-62 in 64-65, dove il punto 64 identifica laltezza
sullintradosso del punto di intersezione tra lo spigolo C-2 ed un piano ad esso
perpendicolare e passante per 47 e 7. Lassonometria della figura 6-20 illustra
chiaramente lo svolgersi delle operazioni: il punto 65 identifica dunque laltezza
del punto 61, mentre 70 laltezza di 65 proiettata sulla faccia esterna della
trompe sul piano verticale per C-47. Infine, da notare che, poich nella 6-15
la distanza 11-69 corrisponde alla 63-8 della figura 6-19 e la 11-70 alla distanza
2-70 della figura 6-20, la distanza 70-69 della figura 6-15 non corrisponde
alla 63-2 della figura 6-20. I cartoni dellintradosso, vedi figura 6-21, si trovano
poi facilmente a partire dalla costruzione della figura 6-15.
Da segnalare, per ultimo, che anche in questo caso il punto C costituisce il
vertice di sviluppo anche della dole superiore.]
Figura 6-21. Ricostruzione della figura 1 della
Suite de la Proposition 34.
103 EXCERPTA DA TRAIT DE LA COUPE DES PIERRES DI PHILIPPE DE LA HIRE
Figura 6-23. Proposition 36. Trouver les panneaux et Les beuveaux des Voussoirs dune Trompe en sphere ou en Spheroide quy fasse un
angle Saillant et quy soit sur une ligne droitte, tomo III, ff. 250r.-255v.
Figura 6-22. Proposition 35. Trait dune trompe qui ne differe de la precedente quen ce queles Joints de Lits sont Courbes, tomo III,
ff. 245r.-249v.
105 EXCERPTA DA TRAIT DE LA COUPE DES PIERRES DI JEAN BAPTISTE DE LA RU
Excerpta da
Trait de la coupe des pierres
di Jean Baptiste De La Ru
1
Parte III, Capitolo XI
2
Trompe onde et rampante, ricavata da una
Trompe rampante e droite sul fronte
Philibert Delorme fece costruire una Trompe onde e rampante al Castello di
Anet, della quale egli propose il trait nel suo Livre dArchitecture
3
: egli oper
per addizione rispetto ad una Trompe rampante e droite sul fronte [una trompe
con la faccia anteriore piana e verticale, posta perpendicolarmente alla bisettrice
dellangolo coperto in pianta].
Padre Derand definisce il trait della stessa Trompe nella terza parte del suo
Livre de lArt des Traits & coupe des Voutes,
4
Capitolo XXII: egli opera per
sottrazione, poich racchiude la Trompe onde in una pi grande rampante e
droite sul fronte, dalla quale sottrae in seguito ci che sporge oltre la faccia
della Trompe onde [De La Ru nota, in questi primi passi descrittivi dedicati
alla trompe di Anet, che questa in realt pu essere vista come una trompe
droite e rampante: se il piano verticale di taglio del fronte droite posto alla
radice dello sbalzo, per ottenere la versione finale si dovr aggiungere una parte,
appunto quella a sbalzo e ondulata in pianta; se invece si parte - come Derand -
da un piano di taglio posto tangente alla parte pi esterna dello sbalzo, si dovr
invece togliere la parte eccedente].
Ora, dopo aver esaminato quale dei due Autori si debba seguire, io propongo
di racchiudere, come Derand, la Trompe onde in una Trompe rampante droite e
di operare quindi come Philibert Delorme per trovare le lunghezze dei Pannelli
de Doelle, di giunzione, ecc.
Sia ABCD il piano della Trompe onde [vedi figura 7-1, relativa alla tavola
XLVI]: per mezzo della retta AE si divider langolo BAD in due parti uguali; si
porter per lestremit C dellaggetto la retta FG perpendicolare ad AC; si
prolungheranno poi i segmenti AB e AD fino alla retta FG. Il triangolo AGF
sar il piano dellaggetto della Trompe rampante droite sul fronte: per i punti B
e G si tracceranno le rette BI e GH perpendicolari ad AG e si marcher su BI
laltezza che deve avere la Trompe [altezza che determina di quanto sar rampante
la trompe]. Si traccer dunque per i punti A e I la retta AI fino alla retta GH:
si elever poi dal punto G la retta GK perpendicolare a GC; e, avendo posto
GK uguale a GH, si traccer la rampante KF [si trover dunque di quanto
rampante la trompe droite che ingloba la trompe di Anet].
Si traccer poi, dal punto K, la retta KL parallela a GC: avendo marcato su CE
lelevazione della trompe nel suo punto di mezzo, si traccer di seguito, per i
punti K E F, larco rampante KEF: si traccer anche il suo estradosso e larco
punteggiato mediano; avendo diviso larco KEF in cinque parti uguali [si veda
la figura 7-2], si tracceranno le linee di taglio e si abbasseranno per i punti di
giunzione le rette MN, OP, QR, ST, ecc., perpendicolari a FG.
[De La Ru qui non specifica se larco rampante debba avere una sezione ellittica
oppure ovale, anche se sembra implicita questultima forma, come evidenziato
nella figura 7-3. Tuttavia, De La Ru, alla fine del suo trattato, inserisce un capi-
tolo sulle Diverses manieres de decrire les Arcs rampans,
5
dove descrive solo ellissi:
vedi figura 7-5. Questo per in contraddizione con un passo dello stesso trattato
6
1. Jean Baptiste De La Ru, Trait de la coupe
des pierres, Imprimerie Royale, Paris 1728
(succ. 1764, 1858).
2. Ivi, pp. 93-5.
3. Delorme, Le premier tome de larchitecture,
ff. 92r.-99v.
4. Derand, LArchitecture des votes, pp. i, ii,
97-153.
5. De La Ru, Trait de la coupe des pierres,
pp. 181-3.
6. Ivi, Capitolo II, De Quelques Principles de
Geometrie, pp. 4-7.
106
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
dove si descrive un arco rampante definito da due archi di cerchio, come
mostrato nella figura 7-3.]
Avendo portato per i punti K, M, O, Q, ecc. le corde KM, MO, OQ, ecc.
e avendole divise in due parti uguali nei punti V, X, Y, ecc., si abbasseranno
su GF le perpendicolari V8, X9, Y10, ecc., le quali saranno prolungate fino
allarco KEF per avere i punti 2, 3, 4, 5, 6. Per i punti N, P, R, T, ecc. si
tracceranno le rette NA, PA, RA, TA, ecc. verso il vertice A. [...]
[A questo punto De La Ru descrive il metodo - gi visto nel trattato di
Delorme - per trovare i pannelli de pente, ribaltati a destra e a sinistra
nel trait posto in alto nella tavola XLVI. Questi pannelli, per, servono
anche per definire ci che eccedente, nella trompe droite, rispetto
alla trompe onde: sono dunque i complementari alla trompe droite
dei pannelli de pente di Philibert Delorme.]
Per sviluppare i pannelli de Doelle della Trompe rampante droite sul fron-
te, si traccer su di un altro grafico il segmento 84-85 [nel grafico al
7. Robin Evans, La trompe di Anet, in
Eidos n. 2 (1988).
Figura 7-1, a destra. Tavola XLVI. La
trompe di Anet.
Figura 7-2, in alto. Costruzione della sezione
verticale della volta (tavola XLVI). Nella
figura sono evidenziati i due centri usati per
la costruzione degli archi dellintradosso,
quelli mediani e quelli dellestradosso. Il
punto posto pi in alto usato per gli archi
da K e L (vedi tavola XLVI) fino ad O e al
punto 69; il punto posto in basso, quasi sulla
verticale del primo, serve invece per definire
la restante parte sinistra degli ovali. I piani
di taglio concorrono con buona approssima-
zione ai centri degli archi stessi.
Figura 7-3, Dcrire lArc rampant de deux
ouvertures de Compas, De La Ru, Trait de
la coupe des pierres, tavola II, figura 1, p. 6.
Sia AD laltezza della rampa, BD la linea
della rampa e LK la perpendicolare al punto
di mezzo di AB. Posto LK uguale a LB;
portare, dal punto di mezzo E di BK, la retta
EF perpendicolare a KB. Trovato il punto F
su AB, tracciate FK e tracciate anche DI,
parallela ad AB. In tal modo si trover il
punto I su FK. Dal punto I e con raggio ID
tracciate larco DHK; dal punto F e con
raggio FK tracciate larco KGB: questi due
archi formeranno larco rampante DHKGB
richiesto. Nello stesso capitolo si descrive
anche un altro metodo (proposto da Robin
Evans

per la trompe di Anet
7
) per tracciare
quello che De La Ru chiama per arco
rampante.
107 EXCERPTA DA TRAIT DE LA COUPE DES PIERRES DI JEAN BAPTISTE DE LA RU
centro della tavola, la linea pi a destra], ponendo la sua lunghezza
uguale ad AG. Si elever dal punto 85 il segmento 85-86 perpendicolare
al precedente e lo si far di una lunghezza pari a GH [oppure uguale
anche a GK]. Tracciata la retta da 86 al centro 84; da questo punto,
con arco uguale ad A-62 [grafico in alto, punto estremo della
perpendicolare, dal punto N, alla retta AN], si descriver larco 87-88:
dal punto 86 e con raggio KM, si descriver larco per 89. [...]
[De La Ru anche qui descrive, come egli stesso ha dichiarato in apertura di
capitolo, lo stesso metodo usato da Philibert Delorme. da notare, per, che i
pannelli dellintradosso cos costruiti non costituiscono lo sviluppo dellintradosso
stesso ma sono definiti dalle corde degli archi dei singoli conci: KM, MO e cos
via. In altre parole, per mezzo di questi pannelli verranno tagliati dei conci a
faccia inferiore piana; faccia che sar successivamente scavata - probabilmente
gi in opera - per ottenere la volta curva dellintradosso. Da notare anche che,
a differenza di Delorme, i pannelli di giunzione sono triangolari, concorrendo
sia lestradosso sia lintradosso verso un unico vertice.]
Figura 7-4, a sinistra. Tavola XLII. Trompe
sur le Coin biaise et surbaisse.
Figura 7-5. Tirer un Arc rampant dun Arc
droit, De La Ru, Trait de la coupe des pier-
res, p. 6, tavola I, figura 9. Dividete larco
in pi parti. Elevate dai punti delle per-
pendicolari ad AC. Riportate, sopra il
semicerchio ABC, le altezze da AB sino alla
retta di rampa CD. Tracciate a mano larco
rampante richiesto.
108
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Sviluppo dei pannelli di giunzione della Trompe rampante e droite sul fronte
Dal punto 84 [ancora nel grafico posto al centro della tavola XLVI, figura 7-1]
e con raggio pari al segmento A-58 [punto che definisce linnalzamento della
trompe, posto sulla perpendicolare, per il punto 57, alla retta A-57 del grafico
superiore], si descriver larco 102-103 [grafico al centro, arco posto a destra];
dal punto 86 e con raggio KL [spessore del concio di destra] si descriver
larco per il punto 104, dal quale si traccer la retta per il punto 86 [primo
giunto della trompe droite]. [...]
[Gli altri giunti sono trovati ancora e sempre per trilaterazione, come fa anche
Delorme.]
Ora, per trovare i pannelli de Doelle e di giunzione della Trompe onde e
rampante [infatti, sino a questo momento si sono definiti solo i pannelli della
trompe droite che ingloba quella di Anet], si tracceranno dal punto A [gra-
fico in alto, tavola XLVI] gli archi 121-122, 123-124, 125-126, 127-128,
ecc. [sono gli archi che vanno dai punti di giunzione posti sulla pianta della
trompe fino ai due muri dellangolo]. [...] [Viene ancora proposto lo stesso
metodo gi visto, riferito per alla trompe onde. Le lunghezze dei segmenti
cos trovati sono dunque riportate sulle linee gi definite per identificare il
contorno dei cartoni della doele plate. In tal modo anche possibile trovare
Figura 7-6, in alto. Seguito della tavola XLII.
Trompe sur le Coin biaise et surbaisse. De-
finizione dei pannelli di testa, di giunzione e
dellintradosso.
Figura 7-7, a destra. Seguito della tavola XLV.
La trompe di Montpellier.
109 EXCERPTA DA TRAIT DE LA COUPE DES PIERRES DI JEAN BAPTISTE DE LA RU
facilmente i pannelli di giunzione, dato che questi costituiranno una
parte dei pannelli di giunzione gi trovati per la trompe droite.]
Non resta ora che lo sviluppo del contorno di facciata [la cintre de face]
della Trompe onde, il quale sar costruito con il seguente metodo. Avendo
tracciato a parte [grafico in basso] la retta vx, si riporteranno le distanze D-
127 su xy, 127-125 su yz, 125-123 su z-136, 123-121 su 136-137, 121-C
su 137-138, C-129 su 138-139, 129-131 su 139-140, 131-133 su 140-
141, 133-B su 141 v.
Se si esegue questa Trompe in opera, per fare correttamente questo svilup-
po, si dovranno trovare sulla linea ondulata DCB degli altri punti presi
molto vicini tra loro, soprattutto nelle parti pi curve; cosa che non abbia-
mo fatto qui per non creare troppe linee. [Infatti questo grafico si riferisce
allo sviluppo delle corde, al pi allo sviluppo considerando anche i punti me-
diani delle corde. Delorme invece, nei suoi grafici, prende direttamente in con-
siderazione piccoli segmenti che interpolano meglio landamento curvo della
pianta della trompe.] [...]
Figura 7-8. Tavola XLV. La trompe di
Montpellier.
110
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Figura 7-9. Tavola V. Porte en plein Cintre biaise par devant
tracee par panneaux et par quarissement.
Figura 7-12. Tavola XXXVIII. Trompe surbaisse biaise en talut
dans un angle aigu.
Figura 7-11. Tavola XXXVII. Trompe biaise dans un angle
droit.
Figura 7-10. Tavola XXXVI. Trompe en plein Cintre droite par
devant dans un angle droit.
111 EXCERPTA DA TRAIT DE LA COUPE DES PIERRES DI JEAN BAPTISTE DE LA RU
Figura 7-13. Tavola XXXIX. Trompe dans un angle aigu rachetant
un berceau.
Figura 7-16. Tavola XLI. Trompe sur le Coin et en niche. Figura 7-15. Seguito della tavola XL. Trompe sur le Coin.
Figura 7-14. Tavola XL. Trompe sur le Coin.
112
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
[Si riportano ora, come fa anche Philibert Delorme, le altezze del bordo
della trompe.]
I Beveaux per costruire i letti dei conci si troveranno come spiegato nel capitolo
VII, portando qui, sui pannelli di testa L-K-M-66 [grafico in alto, primo concio,
tavola XLVI], 66-M-O-69, ecc., le diagonali K-66, L-M, ecc.
I conci della Trompe onde saranno tagliati con lo stesso metodo di
quelli della Trompe en tour ronde [la trompe de Montpellier] e per
questo si ricorrer alle spiegazioni del capitolo precedente [vedi figura
7-8, relativa alla tavola XLV].
Trompe de Montpellier
Poich non vi nulla, in questa Trompe, di pi difficile dellar-
rotondamento delle teste dei conci che definiscono la tour ronde, ho
creduto di darne qui una spiegazione. Ora, supponendo di voler tagliare
il secondo concio rappresentato nella figura V, si costruir come al
solito la faccia di partenza di una pietra [il parement], dalla quale, avendo
tracciato il pannello de Doelle 71-76-77 [figura 7-8], si taglieranno le
facce e si applicher su quella inferiore il pannello di giunzione S-29-B
[figura in alto, I
er
paneau de joint, a destra sopra la lettera R] e su
quella superiore il pannello di giunzione QOB [sempre figura in alto,
2
e
paneau de joint, a destra in alto sotto la lettera P]. Ora necessario
fare, allestremit del giunto di testa (figura V), una porzione di faccia
b-m-f; con la superficie orizzontale, una volta posto in opera il concio.
Per fare questa faccia, si prender con il compasso dallpure [figura
in alto] la distanza O-c e la si riporter su d-e nella figura V. Si traccer
ora, sul concio, la retta b-e e, perpendicolarmente a questa, la retta b-f;
e, avendo tracciato dal punto 59 [parte alta della figura in alto] la
retta 59-a, parallela ad EA, si trover langolo N-59-a, con il quale si
taglier a quarrment sullo spigolo b-f [del concio] e, seguendo il lit [il
piano di scorrimento del beveau], la faccia b-m-f [una volta ricavato
langolo di giunzione del concio sul profilo ribaltato in pianta, lo si
riporta sul concio reale creando il piano di giunzione facendo scorrere
la squadra lungo lo spigolo precedentemente definito]. Avendo
abbassato dal punto 4, che identico al punto 59 [la trompe infatti
simmetrica], la retta 4-g perpendicolare ad AC [parte sinistra del grafico
in alto], si trover langolo misto h-i-k per tracciare lo spigolo b-l-m
della faccia b-m-f. Seguendo questo spigolo e quello della Doelle b-q-
r si taglier la testa del concio nel modo seguente. Avendo prolungato
sulla cintre de face [grafico in basso che riporta lo sviluppo frontale
della trompe] le rette 44-53 e 45-54 fino alla retta o-52; per trovare i
punti q e o si riporter la distanza 76-83 [grafico in basso a sinistra] su
r-q [sul concio]. Per trovare il punto di controllo q, si riporteranno
anche le distanze 52-p su b-l e p-o su l-m: di seguito si traccer sulla
testa del concio una curva seguendo i punti q e l, che sono rappresentati
sulla verticale uno dellaltro nella cintre de face dai punti 53- p: si far
dunque unaltra linea seguendo i punti r e m, che sono rappresentati
dai punti 54 e o [sempre sulla cintre de face, in basso a destra]. Avendo
tracciato [sul concio] in tal modo molte linee, si arrotonder facilmente
la testa del concio stesso, sulla quale si traccer di seguito la sagoma
[cherche] del pannello di testa 54-53-50 [sempre riferito alla cintre de
face]. [...]
113 EXCERPTA DA TRAIT DE LA COUPE DES PIERRES DI JEAN BAPTISTE DE LA RU
Figura 7-17. Tavola XLIII. Trompe en niche droite par devant.
Figura 7-20. Tavola LXIV. Quartier de vis suspendu.
Figura 7-19. Seguito della tavola XLIIII. Trompe en tour ronde rige
sur un mur droit. Da notare lerrore proiettivo nella parte superiore del
prospetto indotto, forse, dalla necessit di rendere conto della forma com-
plessiva della trompe -, pur nella disposizione moderna delle tre proiezioni
ortogonali. Errore, infatti, che non compare nellimmagine precedente.
Figura 7-18. Tavola XLIIII. Trompe en tour ronde rige
sur un mur droit.
115 EXCERPTA DA TRAIT DE LA COUPE DES BOIS DI EDME BLANCHARD
Excerpta da
Trait de la Coupe des Bois
di Edme Blanchard
1
Capitolo XVIII
2
Des Trompes sur langle, Planche 23
[Questo trattato, a differenza di tutti gli altri, si riferisce esclusivamente ad opere di
carpenteria. Dunque, questi brevi esempi sono stati riportati soprattutto per consen-
tire un confronto dei metodi geometrici relativi al reperimento dei punti e delle
sezioni. Infatti, poich la statica di questi manufatti completamente diversa ri-
spetto a quelli in pietra, alcuni passaggi essenziali - come, ad esempio, gli sviluppi
delle volte e dei fronti - sono assenti o del tutto diversi rispetto agli altri casi. La
mancanza di indicazioni sul reperimento dei biveaux e la presenza delle proiezioni,
su piani verticali e orizzontali, degli ingombri lordi delle travi indicano chiaramen-
te che il metodo costruttivo adottato era par equarrissement o, al pi, par demi-
equarrissement. Da notare, infine, che Blanchard usa spesso una sola lettera per
indicare due punti vicini tra loro, oppure la stessa lettera per due diversi punti del
grafico.]
comune che le Trompe si gettino a sporto sugli angoli degli edifici, tanto
verso linterno che allesterno, per collocare passaggi o cabinet. [...]
Sar predisposta la pianta ABCD [vedi figura 8-1, tavola 23, nella quale le due
sezioni verticali HBF (con centro in I) ed EDG (con centro in L) sono ribaltate
lungo BC e CD, mentre le sezioni verticali per AC, AP e AO sono ribaltate e
ruotate in CEQ, PNS e OMR], dalla quale eleverete i due archi surbaissez DE e
BF, ai quali aggiungerete lo spessore DG e BH. Dividerete gli archi DE e FB in
tante parti quante vorrete (nella figura vi sono tre suddivisioni uguali da D a
M, da M a N e da N a E). Da queste suddivisioni eleverete delle parallele a EB
e FD. Queste definiscono i punti O e P [su CD]. Dai punti O e P traccerete le
rette di giunzione verso il vertice A. Per avere le gauches
3
delle curve DE e BF,
misurerete la lunghezza AC e la riporterete da C a Q. Traccerete dunque la
curva EQ dal centro T [Blanchard non spiega qui le modalit di reperimento del
punto T, n dei successivi centri V e X. Tuttavia essi sono evidentemente trovati per
trilaterazione - T dai punti E e Q, V da N e S, e X da M e R - usando sempre la
stessa apertura del compasso, probabilmente pari alla vera distanza tra A ed E]. Di
seguito misurerete la distanza AP che riporterete in PS e traccerete la curva NS
dal centro V e, infine, misurerete la distanza AO, che riporterete da O a R e
traccerete la curva MR [NR nel testo] dal centro X. Con questo metodo voi
troverete le curve dei giunti per i pannelli dellintradosso, con le modalit degli
antichi Maestri. Poich lo spessore del profilo continua allinterno, traccerete
delle parallele a EB e DF. [...] [Di seguito, per definire lingombro lordo delle
traverse, Blanchard mostra come riportare le distanze RY su O2, SZ su P3 e QG su
CK e, successivamente, le altezze - da Y, Z e G alle curve MR, NS e EQ - da O,
P e C per trovare la linea punteggiata 4. Il metodo sembra, almeno in parte, incom-
prensibile: ad esempio, la distanza RY dovrebbe essere riportata sul punto 2 a par-
tire da A e non da O. Le linee curve punteggiate - da D verso CE e da B verso CF
- sono definite per punti, lanciando delle perpendicolari a CE, PN e OM dagli
estremi delle traverse. Esse materializzano la proiezione - sui piani verticali ribaltati
per CD e CB - dello spigolo interno della trave curva montante e pertanto consen-
tono di definire le dimensioni lorde della trave squadrata che sar poi scavata per
ricavare quella definitiva. Al riguardo si vedano anche le immagini che seguono.]
1. Edme Blanchard, Trait de la Coupe des
Bois pour le revtement des Voutes, Arrires-
Voussures, Trompes, Rampes et Tours Ron-
des, utiles aux arts de la charpente, menui-
serie et marbrier, Josse et Jombert, Paris
1729.
2. Ivi, pp. 55-7.
3. Di norma, per gauche si intende una
superficie curva, come, ad esempio, quel-
la di una vis o di molte arrieres-voussures.
In questa sede, Blanchard la indica come
una curva posta nello spazio e, dunque,
non piana. Vedi Frezier, La thorie ...,
Tomo I, p. 400.
116
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Capitolo XIX
4
Des Trompes sur les coins biais & en niches, Planche 24
Si osserver che queste Trompe hanno molto in comune con le precedenti: in tal
modo il lettore potr far ricorso a quelle per eventuali chiarimenti.
Sar definita la pianta biais ABC, dove la distanza BC sar inferiore ad AB [vedi
figura 8-2]. Eleverete larco AD dal centro B e aggiungerete lo spessore, da D a K,
parallelo ad AD. Questa sar lelevazione della nicchia [sullangolo B].
Sar anche elevato larco ACE, dal centro F, aggiungendo lo spessore EZ, parallelo
ad ACE. Larco CE rappresenta laltra met della nicchia, composta dalle curve per
EZ e DK una volta che queste saranno unite assieme. [...]
Si divideranno gli archi AD e CE in tante parti quante si vorr (due parti e mezzo
nella figura, cinque parti in tutto, concorrenti ai centri B F). Dai giunti ILNS
eleverete delle parallele ad AE e CD, definendo i punti POHQ. Da questi punti
partiranno le rette di giunzione convergenti in G. Per definire gli archi delle curve
della volta [le sezioni verticali], le loro gauches per le traverse e le due curve di eleva-
zione, prenderete la distanza da G a B e la riporterete da B a 2 e dai centri B o F
traccerete larco D2 [nella figura, il punto F posto su AB, tra O e M. Larco D2
dunque il ribaltamento ruotato della sezione verticale per BG]. Ci si servir della stessa
apertura di compasso per tutte le altre curve. Di seguito riporterete la distanza GO
da O a R e traccerete larco RI [il centro dellarco - non definito da una lettera -
segnato, come nei casi precedenti, con una trilaterazione, lungo AB tra O e P, con
lapertura appena detta] e di seguito riporterete la distanza GP da P a M e traccerete
larco LM [il centro ancora definito per trilaterazione ed posto tra G e 13].
Dopo questo, riporterete GH da H a Y e traccerete larco YN [centro posto vicino a
Q] e GQ da Q verso B, tracciando larco BS [centro posto vicino al punto 4]. In tal
modo otterrete tutte le sezioni ribaltate [lignes courbes en creux pour les gauches]. [...]
[Sono ora definite - come nel caso precedente - le curve punteggiate da C verso EB e da
A verso BD. Sono anche trovate, ancora una volta per punti, le curve A-6-5 e C-8-7: i
punti 5, 6, 7, 8 sono trovati come intersezione tra le perpendicolari ad AB dai
punti I e L, e le parallele ad AB dai punti, trovati nello stesso modo, sugli archi
LM e IR. Tali curve non rappresentano pertanto delle sezioni ma servono per
materializzare sul trait le proiezioni dei vertici delle sezioni di traversa.
Riportando poi le distanze 2-D su B verso G, 3-R su O-9, OM su P-10, ecc., si
definir la curva 9-10].
4. Blanchard, Trait de la Coupe des Bois...,
pp. 58-61.
Figura 8-1. Tavola 23, Des Trompes sur
langle.
Figura 8-2. Tavola 24, Des trompes sur les
coins biais & en niches.
117 EXCERPTA DA TRAIT DE LA COUPE DES BOIS DI EDME BLANCHARD
da notare che, in questa costruzione, abbiamo fatto due operazioni per otte-
nere le curve [di sezione] e le loro gauches: questo perch i loro piani sono obliqui.
Se le due coste fossero uguali si sarebbe fatta una sola operazione.
Passiamo ora alla pratica dellesecuzione. [...] [Blanchard descrive ora come ricavare le
travi curve a partire da blocchi squadrati. Nella costruzione, le curve punteggiate sono
relative alla proiezione frontale, quelle adiacenti, ma con segno continuo, si riferiscono
invece alla proiezione di pianta: si veda, ad esempio, il concio intestato nel punto L. In
tal modo, partendo da una trave squadrata, si perverr al concio definitivo.]
Capitolo XXI
5
Des Trompes rampantes & enniches, Planche 26
Avendo descritto qualche Trompe in nicchia, con piante diverse, mi limito a segna-
lare una rampante, cos che la pratica possa servire per tutte le combinazioni di
pianta/elevazione, sia droite, o en tour ronde. [In questo passaggio, Blanchard mette in
esplicito rilievo la relazione fondamentale che classifica la trompe: quella tra
pianta ed elevazione. Di norma, negli altri trattati, le trompe - ma anche gli
altri manufatti - sono classificate in numerosi tipi, anche se, come nota egli
stesso, in realt fanno riferimento a pochi ceppi fondamentali.]
Convengo che questo trait non pu essere di grande aiuto per i Falegnami, poich
possiamo affermare che vi sono assai poche trompe rampanti rivestite, ma tuttavia si
possono trovare delle opere simili, per le quali si pu ricorrere a questo trait. Quan-
to ai Carpentieri, [il trait] pu essere di uso comune, n sar difficile credere che essi
potranno applicarlo alle trompe en charpente, prima di rivestirle in muratura. E
questo mi permette di passare alla pratica. Sar predisposta la pianta AB [vedi figura
8-3, tavola 26, dove AB rappresenta la superficie curva della nicchia], alla quale ag-
giungerete lo spessore BC e AD. Di seguito traccerete i due archi frontali della tour
ronde AB: 20-21, che sar lo sviluppo dellorizzontale FG in quei punti (lelevazione
della rampa sar dellaltezza che vorremo, come segnato da F a H), e di seguito
5. Ivi, pp. 63-4.
Figura 8-3. Tavola 26, Des Trompes rampan-
tes & enniches.
118
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
larco rampante HIG (aggiungendo lo spessore, che sar preso da BC o da AD).
La ceintre rampante interna si divider in tante parti quante vorremo (nella
figura in quattro parti uguali), dalle quali traccerete delle parallele alla perpendi-
colare PN, dai punti HMILG [la retta punteggiata verticale posta al centro
della figura]. Queste divisioni saranno anche collegate a raggiera verso il punto
N [centro dellarco rampante]. Inoltre, dai punti di intersezione delle perpendi-
colari, da MIL alla orizzontale per E, traccerete dei raggi verso P [lorizzontale
per E rappresenta la traccia sulla pianta del piano verticale tangente lintradosso.
Da notare che il grafico posto in alto rappresenta la traslazione del ribaltamento
sul piano orizzontale della sezione verticale per BA].
Per ottenere le linee gauches della curva AB e della rampante HG si tracceranno delle
curve en creux relative alle rette per HMILG.
Seguendo questo ordine, dal punto N sulla rampante abbasserete la perpendicolare
punteggiata NO, formante due angoli retti [con GH]. La distanza da E a P sar
riportata da N a O. Farete dunque due archi centrati in R e S (con lapertura di
compasso che vorrete, purch le due curve siano aggraziate) [i due centri R e S
sono sempre trovati per trilaterazione, dai punti H e O, per S, e O G, per R].
Fatto questo, eleverete un filo a piombo alla perpendicolare NP, che servir per tutte
le altre curve en creux. Traccerete dunque i due archi HO e GO; e dal segmento LN
abbasserete una perpendicolare punteggiata NT, con distanza NT pari a P-23 [in
altre parole, il grafico LNT rappresenta la traslazione del ribaltamento sul piano oriz-
zontale della sezione verticale per P-23, con T su P e N sul punto 23].
Dai punti T e L traccerete [per trilaterazione, mantenendo la precedente aper-
tura di compasso] il punto V, dal quale ricaverete larco TL.
Seguirete lo stesso metodo per tutte le altre linee convergenti verso N, mantenendo
la stessa apertura di compasso, definendo i punti VXYRS per le curve HOGOMIL.
Di seguito traccerete la curva 24-25-26-27-28 [la curva punteggiata, passante per
questi punti, definisce, ancora una volta, la proiezione sul fronte dei conci in legno che
generano la curva rampante e permette, dunque, di identificare le misure lorde dei
blocchi di legno di partenza]; e per le gauches di pianta della trave misurerete la
distanza da T al punto 4 e la riporterete dal punto 8 al punto 7; la distanza da K a
2 sar riportata da 9 a 3; la distanza da Z a 6 si riporter dal punto 10 al punto 11;
quella dal punto O a 12 si riporter da A a 13 e da B a 14.
Per i punti 14-7-3-11-13 traccerete la curva punteggiata [che rappresenta lingombro
massimo, o proiezione in pianta, dei conci in legno] e quanto alla pratica dellesecuzione
farete ricorso agli esempi precedenti e alla tour ronde del capitolo XIV, planche 19.
Figura 8-4. Tavola 25, Des Trompes enniches
droites & tour ronde pardevant sur le mme
diamettre. Da notare, anche in questo caso,
la circonferenza interna punteggiata che sta
ad indicare la proiezione ortogonale sul
fronte e in pianta degli spigoli interni delle
travi e, pertanto, lo spessore lordo in altezza
delle travi squadrate di partenza. Il cerchio
pi interno OMPN indica invece lo spessore
lordo in larghezza delle travi stesse.
119
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
Excerpta da
La thorie et la pratique de la coupe des pierres
di Amde-Franois Frzier
1
Libro I
2
Spiegazione dei termini pi usati nel taglio delle pietre,
compilati in ordine alfabetico
[Sono qui riportate solo alcune voci del glossario: quelle utili alla comprensione del
testo e quelle a loro correlate o richiamate nelle spiegazioni.
Le parole in corsivo sono riferite a termini originali usati da A.-F. Frzier e ripor-
tate cos come sono scritte nel testo.]
ABATU: la distanza orizzontale, presa lungo il diametro, dal piedritto di un
arco fino alla verticale passante per una suddivisione tra i conci o per il suo culmine
superiore. Questo termine non pi usato ed ora sostituito da Retombe [cfr.].
ARC-DROIT: quellarco dove la corda perpendicolare al piano di posa della
volta [joint de lit, cfr.], quando il giunto rettilineo; ovvero, se questultimo
curvo, quando la stessa corda perpendicolare alla tangente allarco nel loro
punto di incontro. cos che lintende P. Deran che confonde per lArc-Droit
con il Biveau [cfr.]; ma per meglio spiegare questa voce: lArc-Droit propria-
mente detto la sezione di una volta, eseguita perpendicolarmente al suo asse
e alle sue imposte, oppure alle tangenti alle sue imposte. Pertanto:
1) Non vi lArc-Droit propriamente detto nelle volte coniche, perch un piano non
pu essere perpendicolare sia al loro asse sia alle loro imposte, che sono convergenti.
2) Vi pu essere lArc-Droit nelle volte sferiche, perch le loro tangenti sono
parallele ai loro diametri.
3) Vi anche lArc-Droit nelle volte Anulari [cfr. Noyau] e nelle Viti [cfr. Vis],
dove le tangenti sono perpendicolari ai loro diametri, perch la tangente di
unimposta parallela a quella del loro asse curvo nella sezione perpendicolare a
quella tangente.
ARC-RAMPANT: una linea curva dove le due estremit - prese agli appoggi
dei piedritti, sulle imposte - non sono allo stesso livello e dove i diametri
coniugati non sono tra loro perpendicolari [due diametri di una conica si dicono
coniugati se luno dimezza tutte le corde parallele allaltro]; vale a dire dove la
verticale dalla chiave di volta obliqua rispetto alla linea che unisce le imposte
dellarco. Questo tipo di arco si fa sulle rampe di scale e sulle terrazze in discesa
e non pu mai essere costituito da una sola porzione di cerchio, ma anche da
qualche altra sezione di conica o di spirale.
ARC DE CLOITRE: si chiamano cos le volte composte di due, tre, quattro o
pi porzioni di berceau [cfr.] che si incontrano su angoli nella loro parte conca-
va, dato che i loro lati formano il contorno di una volta poligonale [vote en
polygone]. [...] Se i berceaux cilindrici si incontrano invece su angoli nella loro
parte convessa o, che la stessa cosa, su angoli che concorrono verso la convessit,
la volta cambia nome e si chiama Vote dArte [cfr. Arte].
ARTE: langolo sporgente che formano due superfici piane o curve di una
pietra qualsiasi. Quando le superfici concave di una volta si incontrano su un
angolo sporgente si chiamano Vote dArte.
BERCEAU: per analogia alla copertura che si usa mettere sulle culle per i bam-
bini, una qualunque volta a botte nella quale la curvatura pu essere di tipo
diverso: quando a semicerchio si chiama a Plein ceintre; se laltezza minore
della larghezza si chiama en Anse de panier o ribassata [surbaiss]; se laltezza
1. Il titolo completo dellopera di Amde-
Franois Frzier La thorie et la pratique de
la coupe des pierres et des bois, pour la construc-
tion des Voutes et autres parties des Btimens
Civils & Militaires, ou Trait de Stereotomie a
lusage de lArchitecture, par M. Frezier, Che-
valier de lOrdre Militaire de Saint Louis. La
prima edizione del trattato, in tre tomi,
del 1737-1739, Strasbourg. La seconda
edizione del 1754-1769. stato poi
ristampato, in anastatica, da Jacques Laget
nel 1980 (ISBN 2-85497-023-3).
2. Frzier, La thorie ..., primo tomo, pp. 389-
410.
120
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
invece maggiore del semicerchio impostato sulla base si chiama rialzata [surmont];
se le imposte non sono allo stesso livello si chiama rampante [rampant]. Un
berceau, secondo la direzione delle sue facce, si chiama retto quando la faccia
perpendicolare alla direzione dellasse e Biais quando la faccia obliqua.
BEVEAU o BEUVEAU oppure BUVEAU
3
: questultimo il termine usato da
P. Deran. Gli operai, che usano Biviau o Biveau, conservano meglio letimolo-
gia della parola Bivium, bivio, strada biforcata. In effetti la sagoma dellaper-
tura di un angolo qualunque - rettilineo, curvilineo o, pi sovente, misto - per
indicare langolo tra due superfici che si incontrano. Se queste sono piane, ci si
serve, per il Biveau, di una Sauterelle
4
o di una fausse querre [cfr.] a stecche
mobili; se invece una delle due superfici curva o lo sono entrambe, il Biveau
uno strumento di legno, fisso, fatto appositamente per quellangolo. Appena
sopra abbiamo detto che P. Deran confonde sovente il Biveau con lArc-Droit.
BIAIS: linclinazione di una faccia rispetto alla direzione di una volta o di un piedritto.
BIAIS PASS: si chiama cos una volta a botte inclinata davanti e dietro, nella
quale i giunti de lit [cfr. join de lit] sono paralleli ai lati, come nelle comuni
volte inclinate, ma nelle quali la direzione tende a costituire delle divisioni
ineguali per i conci, in modo inverso dal davanti al didietro, vale a dire dallen-
trata alluscita, dato che, come li fanno i tagliatori di pietra, i giunti de lit
sullintradosso [les joints de lit la doele] non devono essere retti.
CALIBRE: in carpenteria significa una sagoma fatta con una tavola, che con-
torna sovente una linea curva, la quale definisce il profilo di una superficie.
Nelle opere a stucco il profilo della cornice, fatto con un pezzo di rame o di
legno, che serve per definire le modanature e per mantenerle diritte e perpendico-
lari alla direzione della cornice: questo strumento una specie di Cherche [cfr.]
CEINTRE o CINTRE: entrambe le voci derivano da cinctus, cingere, circon-
dare o da ceindre [cingere in francese]. Questo termine ha due significati, il
primo per la carpenteria, laltro per definire il tipo di contorno di una volta,
formato dallimpalcatura in legno che la sostiene mentre viene costruita. In
carpenteria indica larmatura di una volta o lassemblaggio di pezzi di legno
che sostengono le tavole e i travi sui quali si costruisce la volta di pietra. Se
la superficie piana, larmatura si chiama Etayement. Nel linguaggio de la
coupe de pierres, indica il profilo arrotondato della parte interna di una volta
[lintradosso], preso in un punto preciso: o perpendicolarmente alla sua dire-
zione (e in questo caso si chiama arc-droit) oppure obliquamente e allora si
chiama cintre de face o arc de face. Il profilo che, tra i due, si usa per primo
per costruire il trait di una volta, si chiama Cintre primitif, laltro Cintre
secondaire. Data la natura delle sezioni di cilindri, nelle volte inclinate questi
due profili sono della medesima altezza, ma di larghezza e contorno diversi:
se uno circolare laltro ellittico e se uno e laltro sono ellittici allora uno
pi allungato dellaltro. Le loro divisioni in conci sono proporzionali: quelle
del secondaire sono in funzione del primitif. I profili, secondo il loro contor-
no, assumono nomi diversi: quello che fatto a semicerchio si chiama plein
ceintre; quello ribassato si chiama en anse de panier o surbaiss; quello rialzato
si chiama surmont e infine quello che alto molto meno della met del
diametro (un quarto o un sesto), si chiama bomb.
CERCE o CHERCHE: [...] la sagoma di un contorno curvo tagliato su una
tavola sottile o altro materiale per indicare il rilievo o la cavit di una pietra che
si deve scavare. Dunque necessario che il suo contorno sia il contrario di
quello della pietra: convesso per una pietra concava e viceversa. I Calibres di cui
abbiamo gi parlato sono spesso delle specie di Cerches.
3. Lo stesso strumento stato descritto an-
che da Philibert Delorme con il nome di
Buveau.
4. Anche questo strumento stato descritto
da Philibert Delorme.
121
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
CLAVEAU: dal latino Clavis, chiave, un concio [cfr. voussoir] a intradosso
piano, che si chiama cos perch lo si posa a livello, come le chiavi di volta, se
si tratta di una piattaforma, oppure in pendenza se si tratta di una piattabanda
rampante o di una Trompe plate [cfr.].
CLEF: per analogia al suo impiego, lultimo concio che si posa sulla sommit
di una volta, come chiusura, per appoggiarci i conci di costa e per tendere
larco. Quando la chiave sporge dal paramento dei conci si chiama clef faillante;
quando supera laltezza degli altri conci clef passante e quando la pietra che sta
sullintersezione delle nervature di una volta gotica si abbassa come un Cul de
lampe si chiama clef pendante. Ve ne sono di bizzarre che si chiamano Guinberges.
COMPAS DAPPAREILLEUR: uno strumento in ferro o rame, fatto come
un comune compasso, eccetto che le sue branche sono diritte e piatte, come
quelle di una fausse querre [cfr.], per prendere le aperture degli angoli e per
riportarle sulla pietra. In pi, come gli altri compassi, ha segnati dei punti che
consentono di prendere delle misure e di tracciare degli archi.
COMPAS VERGE: uno strumento per tracciare dei grandi archi di cerchio
che non possono essere fatti con il compas dAppareilleurs. Consiste in un lungo
regolo che viene fatto passare tra due morsetti di legno o di ferro, che si chia-
mano poupe, i quali possono avvicinarsi o allontanarsi ed essere fissati per
mezzo di viti. Ciascun poupe termina con una punta in ferro: queste servono
una per fissare il centro dellarco, laltra per tracciarlo. Questo strumento fun-
ziona meglio di uno spago, poich non si pu allungare o scorciare se non
regolandolo.
COMPAS ELLIPSE o OVALE: altro strumento composto da un compas
verge e da altri due poupe che vengono fatti muovere in una scanalatura che
forma una croce per una ellisse intera; a forma di T per una semiellisse.
CONTRE-CLEF: un concio appoggiato alla chiave di volta, a destra o a
sinistra di quella.
COUPER DU TRAIT: il disegnare la sagoma in scala ridotta su legno, o altro
materiale facile da tagliare, per vedere la configurazione di un concio e capire
come applicare il trait dellpure [cfr.] sulla pietra per mezzo di strumenti, come
il cherche, il panneau, il biveau e lquerre [cfr.].
COURBE: vi sono due tipi di linee curve: piane e a doppia curvatura. Le prime
sono quelle che si possono tracciare esattamente su un piano: nel nostro caso le
sezioni coniche e le spirali. Le curve a doppia curvatura [double courbure] sono
invece quelle che non si possono tracciare su una superficie piana se non scor-
ciate, per mezzo delle proiezioni: ad esempio gli spigoli di incontro di alcune
volte a crociera.
COUSSINET: per analogia ai cuscini, ai quali ci si appoggia per non farsi male,
il primo concio di una volta che ha una faccia a livello e quella superiore
inclinata per ricevere i conci seguenti.
CORNE DE VACHE: specie di volta tronco conica, nella quale la direzione dei
lit [cfr.] non passa per il vertice del cono.
DGAUCHIR: il costruire una faccia piana determinando i suoi contorni per
mezzo di due regoli posti uno contro laltro, controllando con un occhio se
questi si incrociano: se uno non copre esattamente laltro allora non sono sullo
stesso piano e la superficie posta nello spazio [gauche].
DLIT: una specie di separazione naturale che si trova sul bordo delle pietre,
come i fogli di un libro. Cos poser en dlit significa dare alla pietra una giacitura
diversa rispetto a quella che aveva nella cava dalla quale stata presa. malfatto
posare i conci di pietra in modo diverso da quello naturale [de lit en join],
122
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
come se caricassimo un libro sul dorso: evidente che il peso farebbe allontana-
re tra loro i fogli. Vi sono pietre cos compatte da non avere ne lit ne dlit,
come la maggior parte dei marmi, che si possono posare come si vuole.
DROBEMENT: il modo di tagliare una pietra senza luso dei pannelli, ma
solo per mezzo di altezze e profondit che definiscono i confini di ci che va
tagliato, come se togliessimo leccedente da una figura. [...]
DESCENTE: si chiamano cos tutte le volte inclinate rispetto al piano oriz-
zontale.
DVELOPEMENT: lo sviluppo delle superfici che avviluppano un concio o
una volta, dove le parti contigue sono poste su una superficie piana. Lo svilup-
po in un comune pure lestensione dellintradosso [doele] sulle divisioni del
quale si pongono le figure dei pannelli de lit [cfr.]. Qualche Costruttore poco
istruito, come Blanchard nel suo trattato sul taglio del legno, intende questa
voce come lo sviluppo della linea curva, qualche volta langolo, che rappresen-
tato scorciato nella proiezione. Dice anche che un tale angolo lo sviluppo di
una tale linea, del quale angolo invece il profilo o la proiezione orizzontale.
DOELE o DOUELLE: dal latino Dolium, botte, identifica il paramento inter-
no di una volta o di un concio incavato, come la doga di una botte: si chiama
anche intradosso [intrados]. La superficie piana che passa per la corda dellarco
di una doele si chiama Doele plate
5
: una fase di preparazione per la definizione
di una doele concava.
DRESSER: una pietra significa squadrarla e predisporla per ricevere il trait.
DROIT: con la D maiuscola significa perpendicolare, che lopposto di incli-
nato [biais]. Cos chiamiamo un arco Droit, bench quellarco sia curvo, per-
ch si vuol dire che il suo piano frontale perpendicolare alla direzione della
volta. Si dice che una porta Droite, un berceau Droit, una discesa Droite per
indicare che la sua direzione non obliqua rispetto al suo fronte.
ECHASSE: un regolo di legno un po largo, del quale si servono gli operai per
marcare le linee di altezza [de retomb, cfr. anche: abatu] e gli spessori sulle pietre.
PURE: deriva dal verbo purer, depurare; il disegno di una volta tracciato su
un muro o su una tavola, della stessa grandezza delloggetto da eseguire, per
poter prendere le misure necessarie alla costruzione dei conci. Un disegno per
la carpenteria cambia invece di nome e si chiama Etelon.
EQUARRISSEMENT: tagliare una pietra squadrandola con facce che si incon-
trano ad angolo retto, senza laiuto di pannelli ma semplicemente applicando
sulla pietra le misure delle altezze e delle profondit che si ricavano dallpure.
Questo modo di squadrare la pietra si chiama anche par drobement.
FAUSSE COUPE: la direzione di un giunto di testa, obliqua rispetto alla
curvatura dellarco; alla quale, nelle volte concave, per essere una bonne coupe
[un buon taglio], dovrebbe invece essere perpendicolare. Ma se la volta piatta,
come nelle piattebande, deve essere tutto il contrario: la bonne coupe deve esse-
re obliqua rispetto alla piattaforma, poich i conci saranno pi larghi sopra che
sotto. Se i giunti fossero perpendicolari alla piattabanda i conci diventerebbero
dei parallelepipedi. Allora sarebbero in fausse coupe, poich non possono soste-
nersi se non per mezzo di sbarre di ferro, oppure con una bonne coupe nascosta
dietro la facciata a qualche pollice di profondit, come si pu vedere nelle porte
del vecchio Louvre a Parigi. [La vera volta en bonne coupe dunque posta dietro
un paramento esterno en fausse coupe, puramente di facciata, senza alcuna fun-
zione di sostegno ma, al contrario, sostenuto.]
FAUSSE QUERRE: si intende comunemente del compas dAppareilleur [cfr.],
un rcipiangle, vale a dire uno strumento usato per misurare un angolo; se fatto
5. Vedi note 4 e 16 relative al trattato di
Philibert Delorme. Anche Frzier mette in
relazione la dole plate con lintradosso inca-
vato (la dole creuse).
123
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
in legno si chiama Sauterelle.
GAUCHE: si chiamano cos tutte le superfici che non hanno i quattro vertici
tutti sullo stesso piano, dato che, se viste di profilo, gli spigoli opposti si
incrociano. Ad esempio una porzione della superficie di una vis e della maggior
parte delle arrieres-voussures. [...]
JAUGER: lapplicazione di una misura di spessore o di lunghezza sulle estre-
mit di una pietra, per costruire gli spigoli dove le facce opposte sono tra loro
parallele. Jauger una pietra significa spesso la stessa cosa di retourner [cfr.].
JOIN: ha pi significati diversi tra loro:
1) Lintervallo pieno o vuoto che resta tra due pietre contigue [la fuga]. In
questo senso si dice petit join, grand join, secondo la larghezza.
2) Si usa anche per indicare la linea di divisione dei corsi dei conci; cos si dice
join en coupe, join quarr, join de Tte, join de Lit, join de Doele. bene rimar-
care che, bench anche i joins de Lits siano delle divisioni longitudinali della
doele, si intendono per join de Doele solo i giunti trasversali.
3) La parola join indica anche, qualche volta, la superficie inclinata di una pietra
inserita in una volta, ma allora invece di dire join en lit, si dice Lit en join.
LIGNE: questa parola, in Architettura, ha pi significati. Nel nostro caso si
riduce alla verticale, chiamata aplomb, alla orizzontale (de niveau) e alla inclina-
ta (en Talud).
LIT: per analogia si dice cos per:
1) La posizione naturale delle pietre nella cava.
2) La superficie sulla quale si posa una pietra, sia che sostenga una pietra sia che
venga sostenuta: quella sulla quale si appoggia si chiama lit de dessous; quella
sulla quale unaltra pietra si appoggia si chiama lit de dessus. Quando le facce
sono inclinate sullorizzontale, come nei conci, si chiama lit en joint.
NOYAU: il nocciolo di una scala a vite o di una volta curva che per questo si
chiama volta sur le noyau, oppure di una volta curva e anche rampante che si
chiama vis Saint Giles. Il nocciolo segue generalmente la forma della struttura
nella quale posto: se allinterno di una costruzione rotonda, un pilastro
tondo; invece a sezione squadrata se la costruzione squadrata.
PANNEAU: dello stesso etimo di pando; la sagoma di una delle superfici di
un concio, tagliata in legno, cartone o altro materiale sottile, per essere appli-
cato sulla pietra e per tracciare i contorni di un Lit, di una Doele o di una Tte,
da cui i nomi di pannelli de lit, ecc.
PANNEAU FLEXIBLE: un pannello fatto di cartone o di una lastra di piom-
bo per poter essere piegato e applicato sulla superficie concava o convessa,
cilindrica o conica.
RALONGE: si dice di una linea curva che si sviluppa su un diametro o una
corda, senza cambiare la profondit. Si dice anche Cherche ralonge.
6
RETOMBE: la stessa linea che si chiamava anticamente abate, della quale
abbiamo gi parlato. lintervallo orizzontale tra il piedritto di un arco e
lappiombo abbassato dal suo culmine superiore. Si chiamano premieres Retombes
i conci posti alla base di una volta, che hanno dei letti di posa cos poco
inclinati da sostenersi senza la necessit di ricorrere a impalcature: come i pri-
mi cinque o sei conci, qualche volta anche di pi, degli archi di gran diametro.
RETOUR DQUERRE: un angolo retto. Si dice retourner dquerre quando si
costruisce una linea o una superficie perpendicolare ad unaltra.
TOUR RONDE: non significa solo una torre ma si riferisce anche a tutti i tipi
di paramento convesso dei muri cilindrici o conici. Si chiama Tour creuse se la
costruzione concava.
6. la sagoma della quale parla anche
Philibert Delorme, chiamandola cherche
ralonge. Si ricava proiettando un contorno
curvo, perpendicolarmente al piano che lo
contiene, su un piano inclinato rispetto al
primo. In tal modo si ottiene una curva con
la stessa altezza ma diversa larghezza: pu
risultare utile, ad esempio nelle volte a cro-
ciera, quando necessario conoscere landa-
mento della sezione di una superficie curva,
avendo per a disposizione una sezione ese-
guita con un altro piano non parallelo al
primo, ma inclinato.
124
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
TRAIT: riguardo la coupe des pierres indica in generale tutti i disegni che servono
per definire una volta, siano essi in pianta, prospetto, sezione o sviluppo. Questo
termine ha un significato pi ampio di pure, dato che si intende il disegno sia
come in scala naturale [scala 1:1] sia con riduzioni, mentre per lpure si intende
solo il disegno in scala naturale. Si dice couper du trait per indicare lo studio che
si fa con il gesso, su legno o altro materiale facile da tagliare, che si taglia in
piccoli conci, come nella vera esecuzione di una volta, per imparare ad unire la
teoria alla pratica e per capire pi facilmente leffetto del Trait sulla pietra o
anche per verificare le diverse maniere usate per ottenere lo stesso risultato, sia
servendosi dei pannelli che tagliando par quarrisement.
7
TROMPE: comunemente una volta a forma di semi cono che si presenta con
la sua base [che si pu osservare dalla base verso il vertice]. [...] Si chiamano cos
anche le piccole volte a porzione di sfera che si fanno agli angoli sporgenti per
smussare gli angoli e sostenere le cornici. In questo caso si chiamano Trompe en
Niche. Vi sono diversi tipi di trompe e i loro nomi derivano dalle loro funzioni
o dalla forma. Riguardo a questultima vi sono le trompe coniche e sferiche. P.
Deran chiama trompe fondamentale la trompe conica retta [conique Droite]. La
sferica si chiama Trompe en niche. Quando la faccia di una o dellaltra [delle
trompe sferiche o coniche] convessa si chiama anche Trompe en tour Ronde; se
concava Trompe en tour creuse; se la facciata interrotta da pi superfici piane
[poligonale] si chiama Trompe pan; se le imposte sono ad altezza non uguale si
chiama Trompe rampante, se la facciata ondulata e le imposte sono rampanti si
chiama Trompe dAnet.
8
Riguardo invece la configurazione generale, se la trompe
sporgente si chiama Trompe sur le coin,
9
se rientrante Trompe dans lAngle.
TROMPILLON: la parte iniziale di una trompe, posta sul vertice del cono
nelle trompe coniche e su un polo della sfera nelle sferiche. un unico concio di
pietra che occupa lo spazio di molti vertici di conci, che altrimenti sarebbero
talmente aguzzi da non potersi tagliare senza rischiare di romperli.
VIS DESCALIER: un insieme di gradini posti attorno ad un nucleo a pilastro
che si chiama noyau [cfr.] della vite. Qualche volta il nocciolo soppresso: in
tal caso i gradini sono sostenuti solo sul lato del muro e dai gradini sottostanti.
Queste scale si chiamano vis jour. Se la scala a chiocciola posta su un percor-
so rotondo ed voltata con una botte curva e rampante si chiama Vis Saint
Giles ronde. Se il percorso squadrato (e anche il nocciolo) e ciascun lato
voltato con volte irregolari di forma ricurva, si chiama vis Saint Giles quarre.
VOUSSOIR: un concio che fa parte di una volta concava, cilindrica, conica,
sferica o anulare. I voussoirs che formano linizio di una volta si chiamano
Coussinets [cfr.], quelli che sono sulla sua sommit Clefs [cfr.]. Quando sono
finiti in alto da una parte che deborda si chiamano voussoirs Crossettes. Quan-
do si dividono in due parti per sostenere due volte, che fanno un angolo rien-
trante o sporgente, si chiamano voussoirs branches. Quando un concio se-
guito da un altro in continuo, si chiamano voussoirs sans fin, come quelli degli
archi del Pont Royal a Parigi.
VOTE: dal latino Volutum, arrotondato, indica tutti i tipi di copertura in
muratura o in pietra che si sostengono tra i loro piedritti per la disposizione e
la configurazione delle parti che le compongono. Le volte che servono per
coprire grandi superfici si chiamano Matresse vote per distinguerle da quelle
che non possono servire se non per coprire spazi piccoli, come le trompe, le
arriere voussure e le nicchie [niche]. Bench esistano infiniti tipi di volte, queste
si possono ridurre in sette o otto specie: piane, cilindriche, coniche, sferiche,
anulari, elicoidali, miste e irregolari.
7. Laver assegnato una definizione (couper
du trait) allanalisi, eseguita su di un model-
lo in scala, delle modalit costruttive di una
volta o di una trompe, indica chiaramente
limportanza che questa prassi aveva in quel
periodo. Vedi anche il capitolo introduttivo.
8. In pi punti del suo trattato Frzier iden-
tifica la trompe di Anet come tipo a s stan-
te. In altri (ad esempio nel quarto libro del
secondo tomo, alla pagina 265) la trompe di
Anet viene vista come un caso particolare di
trompe conica con fronte poligonale e
rampante (Des Trompes de faces ondes, dont
les impostes sont de niveau, ou rampantes,
comme celle dAnet).
9. Anche Delorme, come primo esempio di
altri tipi di trompe oltre a quella di Anet,
indica quella che chiama la Trompe sur le
coing.
125
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
Libro IV, Capitolo VI
10
Delle volte coniche, nel linguaggio dellArte:
delle Trompe e Volte en Canoniere
In Architettura conosciamo questo genere di volte sotto diversi nomi.
Quelle che sono dei mezzi coni che continuano fino al vertice si chiamano
Trompe; quelle che sono dei mezzi coni tronchi, nelle quali le imposte si avvi-
cinano senza incontrarsi, si chiamano Volte en Canoniere.
Questa differenza di nome non per dovuta al Trait dellpure, n allesecuzio-
ne, poich si comunque costretti a ridurre tutti i conci delle trompe a porzio-
ni di cono troncato (poich la fragilit della pietra non permette di tagliare il
concio su un angolo troppo acuto. Per ovviare a questo inconveniente e per la
bellezza dellinsieme si usa costruire il vertice della trompe di un solo concio,
che si chiama Trompillon, attorno al quale i conci si irraggiano [...]).
Per dare una giusta idea di questo tipo di volte, vediamone la genesi.
Tutti sanno che la superficie di un cono [vedi figura 9-9, immagine 100] data
dal movimento di una retta SA, fissa sul punto S, che percorre in A una curva
circolare o ellittica AHE, chiamata base, e che la linea SC, dal vertice al centro
della base, si chiama asse del cono. Dato che non si tratta semplicemente della
superficie di un cono ma di una volta solida, compresa tra due superfici, luna
concava e laltra convessa [la superficie concava lintradosso visto dal basso,
quella convessa lestradosso visto dallalto], dobbiamo spiegare la generazione del-
la trompe Droite con il movimento di un trapezio ABsS, immobile sullo spigolo
sS, attorno al quale il trapezio compie una rotazione di 180 gradi.
Se questo trapezio fa parte di un triangolo rettangolo ACS, impostato sullo
spigolo SC, allora former un solido che si chiama Trompe Droite, che com-
preso tra due superfici coniche, una concava, che la dole,
11
laltra convessa,
che lestradosso [lextrados].
Queste due superfici hanno una parte del loro asse in comune (sS) e in comune
avranno anche una parte del diametro di base, che chiameremo lArc de face [larco
di facciata]. [Gi da questi primissimi passi possibile notare il linguaggio assai diverso
rispetto ai trattati precedenti, pi teorico e maggiormente orientato alla geometria pura.
Al riguardo, si vedano anche le figure 9-1 e 9-2, relative alle tavole 1 e 2.]
Corollario
Da quanto detto segue:
1) Qualunque sia la giacitura del triangolo ACS - sia essa orizzontale, verticale
o inclinata - il trapezio ABsS, che la sezione della volta chiamata Lit, sar
sempre sul piano che passa per lasse SC.
2) Le sue coste resteranno alla stessa distanza tra loro durante il movimento [la
rotazione di 180 gradi], segnando un intervallo sempre uguale tra le superfici
della dole e dellestradosso, supponendo la volta di spessore uguale.
3) Uno dei lati del trapezio, quello alla base del cono chiamato faccia della
trompe o facciata o fronte, concorrer sempre verso il centro C di questo fron-
te, che necessariamente circolare, seguendo questa generatrice che perpen-
dicolare alla trompe droite circolare.
Ma dato che vi sono delle trompe nelle quali la faccia, bench perpendicolare
allasse, non circolare ma ellittica e altre nelle quali la faccia, bench circolare,
non perpendicolare allasse e infine altre ancora nelle quali il fronte non n
perpendicolare n circolare, sempre necessario pervenire alla generazione del
cono per ciascuna delle due superfici, che comprendono lo spessore della volta.
Dunque, considerando il trapezio ABsS, [quando la trompe non impostata su
10. Frzier, La thorie ..., tomo secondo, li-
bro IV, pp. 206-14.
11. Anche in questo caso si mantenuta la
forma originale per quanto riguarda il ter-
mine usato per indicare lintradosso o
lestradosso della volta (A.-F. Frzier la indi-
ca con Dole o Doele, mentre Philibert
Delorme la chiama Doile); per indicare le
giunzioni tra i conci (Joinct anzich Join) e
per altri termini meno noti, come ad esem-
pio Coing invece di Coin.
126
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
un cono circolare retto] necessario capire che i suoi angoli cambiano la loro
ampiezza durante la rotazione, che i suoi lati si allungano o si raccorciano come
quelli di un cono obliquo, dato che la base che percorrono non perpendico-
lare allasse SC.
E quandanche fosse perpendicolare, ma di base ellittica, questo trapezio non
ruota attorno ad un asse, ma perpendicolarmente alla tangente di ciascun pun-
to dellellisse.
Supposto questo, cominciamo a descrivere la Trompe droite circulaire, vale a
dire su un cono Droit.
Problema XIII. Fare una Volta Conica a fronte piano, che sia una porzione
di un cono retto circolare, o di un cono obliquo, considerato come retto su
base ellittica. Nel linguaggio dellArte: fare una Trompe Droite su un angolo
rientrante en plein ceintre, ribassata o rialzata, oppure una Volta en Canoniere
Con il nome Trompe Droite intendiamo quella con lasse e le imposte orizzontali,
il fronte verticale a squadra sullasse mediano della trompe.
Comprende due casi, il primo nel quale la faccia circolare, che P. Deran chiama
trompe fondamentale, illustrata nella prospettiva della figura 101 [vedi figura 9-9,
immagine 101]; laltro nel quale il profilo frontale ribassato o rialzato.
Figura 9-1. Sezioni coniche, tavola 1, Libro I,
p. 23.
127
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
Primo caso. Della Trompe Droite Circulaire
Dalla spiegazione che abbiamo dato di questa trompe evidente che molto
uniforme nelle sue parti. Se la suddivisione della faccia in conci fatta in parti
uguali, un solo concio rappresenta tutti gli altri. I pannelli di testa, de lit e de
dole non avranno nessuna variazione da uno allaltro.
1) Le teste saranno delle porzioni di corone circolari uguali tra loro.
2) I pannelli de dole plate saranno dei triangoli isosceli uguali.
3) I lits dei trapezi [i giunti] saranno anchessi uguali, dato che gli angoli acuti
sono di 45 gradi e quelli ottusi sono di 135 gradi [e dunque non variano duran-
te la rotazione di 180 gradi attorno allasse della volta].
Queste sono le condizioni supposte.
Sia [vedi figura 9-9, immagine 102] il triangolo ASE il piano orizzontale della
Trompe e la figura ASEDsB quella del suo spessore alle imposte, che supponia-
mo allo stesso livello. Sia anche la porzione di corona circolare AHEDhB larco
del fronte della trompe, diviso nei suoi conci da giunti di testa che convergono
verso il centro C. Avendo abbassato da ciascuna delle divisioni 1, 2, 3, 4, delle
perpendicolari al diametro AE, che lo tagliano nei punti p, P, ecc., si tracceran-
no, a partire da ciascuno di questi punti, delle rette verso il vertice s dellangolo
BsD della dole, le quali saranno le proiezioni [sul piano orizzontale] dei giunti
Figura 9-2. Sezioni piane di corpi irregolari,
tavola 2, Libro I, p. 41.
128
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
de lit, e delle quali ci serviremo per prendere le misure, come per le volte
cilindriche. Infatti tutte queste linee, eccettuate quelle delle imposte AS ed ES,
sono delle rappresentazioni di linee inclinate rispetto allorizzontale, che sono
di conseguenza raccorciate dalla proiezione stessa; ma serviranno negli altri casi
per trovare le vere lunghezze dei pannelli de lit e de dole.
Ho detto negli altri casi perch, nella trompe Droite circulaire, la lunghezza di
ciascun segmento proiettato uguale a sD, la lunghezza della costa sullimpo-
sta. Cos, per formare i pannelli de dole plate tutto gi trovato: non si tratta
che di fare, dove si vorr, un triangolo isoscele Cdd
4
che ha due lati uguali a sD
e il terzo lato uguale alla corda dellarco D4, come si vede nella figura 103
[figura 9-9, immagine in basso], dove dal punto C come centro e sD come
raggio si tracciato un arco sd
4
, nel quale si inscritta la corda 4D.
I pannelli de Lit sono dati sul piano orizzontale, poich sono tutti uguali al
trapezio dellimposta sDES o anche ASsB, data la costruzione della trompe. I
pannelli di testa sono dati sul prospetto, visto che sono le porzioni di corona
circolare Ab15, 1265, ecc. [vedi figura 9-9, immagine 101], tutti uguali tra
loro se i conci sono uguali.
Non resta da trovare altro se non i biveaux de lit e de dole, come abbiamo
detto nel Problema 14 del Terzo Libro.
12
Metodo che possiamo applicare, ad
Figura 9-3. Intersezioni tra coni e cilindri, ta-
vola 6, Libro I, p. 103.
12. Frzier, La thorie ..., primo tomo, libro
III, problema XIV, p. 382: Trovare i biveaux
di tutti i tipi di volte, senza formare la cintre
dellArc-Droit. Per trovare gli angoli de lit e de
dele della trompe dellimmagine 320, dove
il profilo (cintre) della faccia il semicerchio
AhB e PS la proiezione del giunto de lit.
129
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
esempio, al secondo o al quarto concio, non importa quale dato che anchessi
sono tutti uguali tra loro in questo tipo di trompe. Dopo aver prolungato la
corda 3. 4 fino a farle incontrare il diametro AE nel punto O [immagine 102,
figura 9-9], si tirer su questo punto, dal vertice s, una linea sO che sar la
sezione del piano per la quarta dole plate con il piano orizzontale. Si prolun-
gher anche la proiezione sP del lit, verso il punto x
3
e su questa linea si traccer
dal punto P una perpendicolare Pp
3
che sar di lunghezza uguale allaltezza della
retombe 3P. Si traccer anche dal punto s la linea sp
3
, sulla quale si far una
perpendicolare p
3
Y, che taglier a sua volta la proiezione sx
3
nel punto Y. Per
questo punto si far passare una seconda perpendicolare yz che taglier la linea
sO nel punto z. Questa taglier anche in y la mediana dellangolo BsD. Si
riporter la lunghezza Yp
3
su Yx
3
e si tracceranno le rette x
3
z e yx
3
i: langolo
Lx
3
i sar quello che cerchiamo [il biveau de lit et de dole plate, vedi figure 9-
12 e 9-13].
Solo per questo caso, se si vorr trovare il biveau de dole plate e di testa, per
evitare di dover fare i pannelli de lit e abbreviare il lavoro, si operer come
segue.
Allestremit 3 della corda 3. 4 si traccer una perpendicolare 3Q [alla corda 3-
4]che taglier il diametro AE nel punto Q [immagine 102, figura 9-9], per il
Figura 9-4. La costruzione dellellisse, tavola
10, Libro II, p. 149.
130
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
quale si traccer Qu parallela allasse Cs, fino a farle incontrare nel punto u la
sezione Os della dole con il piano orizzontale. In seguito si riporter, dal pun-
to Q, la lunghezza 3Q sul diametro AE prolungato in QQ
3
e si traccer la linea
uQ
3
: langolo uQ
3
i sar quello che cerchiamo per il pannello de lit sDE [dun-
que, con un procedimento analogo al precedente (rotazione del triangolo Q u Q
3
lungo la retta passante per il punto Q e per il punto u, fino a far coincidere il punto
Q
3
con il punto 3 ruotato, rispetto ad AE, di 90 gradi per portarlo sulla verticale
del punto P), si trova langolo tra la dole plate e il fronte della trompe: angolo
misurato sul piano perpendicolare alla dole plate e al segmento 3-4 ruotato].
Dato che la trompe Droite ha il fronte circolare, si pu abbreviare questa opera-
zione per mezzo di un metodo pi semplice che non vale per per gli altri tipi
di trompe.
Si tratta di tracciare la corda dellarco di una testa, per esempio 4D, e nel suo
mezzo l la perpendicolare lf. Riportata la lunghezza lf da D su x, si traccer la
retta xs: langolo sxE sar quello del biveau che cerchiamo.
Nota
Bench questo angolo sia poco differente da quello du lit sullimposta sDE,
non conviene prendere quello di sDE per il biveau de dole plate e di testa
(come fa M. de la Ru a pagina 68 del suo trattato per il biveau de dole creuse
e di testa), dato che quello della dole plate evidentemente meno ottuso,
Figura 9-5. De la Goniographie, ou Des-
cription des Angles. En termes de lArt. Des
moyens de trouver les Biveaux, tavola 26,
Libro III, p. 381.
131
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
poich langolo sDE esterno rispetto al triangolo xDs e dunque pi grande
dellangolo sxD. Questo errore diviene tanto pi sensibile quanto pi grande
larco compreso dalla testa del concio. [...]
Ci resta da dire qualcosa sui giunti de dole trasversali, come quelli delle teste
dei conci composti da pi pezzi oppure, quando si tratta di un concio unico,
quello della testa inferiore che si appoggia al trompillon.
Quasi tutti gli Architetti fanno i giunti de dole e i lits di testa piani e paralleli
al piano del fronte, forse perch questo metodo pi semplice e dunque pi
comodo, dato che, per fare una superficie piana, sufficiente trovare i pannelli
de dole e de lit delle parti parallele alle linee di testa della facciata. Ci nono-
stante questa non la migliore soluzione poich gli angoli delle teste su giunti
contigui sono uno ottuso e laltro acuto e quello del trompillon ottuso a 135
gradi nella trompe droite circulaire e quello del concio che si posa a questo
definisce un angolo di 45 gradi che troppo elevato per poter conservare lo
spigolo vivo senza rischiare di romperlo, non appena la pietra risultasse un po
fragile.
pi conveniente fare le teste interne coniche, di porzioni di cono tronco,
ruotate allincontrario rispetto al cono della trompe, come quelli segnati Geg
[immagine 100, figura 9-9] che hanno i loro vertici in e sullasse SC formato
Figura 9-6. Trouver les Biveaux de toutes for-
tes de Votes sans former le Cintre de lArc
Droit, tavola 27, Libro III, p. 387.
132
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
dalle linee Gi e gi prolungate fino ad incontrarsi.
Queste linee, nella loro rivoluzione attorno allasse SC da G a g, formano coni
le cui superfici sono anche quelle dei giunti en lit trasversali della trompe.
In questa costruzione, infatti, la testa inferiore dei conci si appoggia in pieno
su quella sottostante, cos da scaricare i piedritti di una parte del peso, mentre
quando le teste sono verticali il peso sul piede del concio si scarica quasi tutto
sulle coste laterali e dunque sui piedritti che le sostengono e pertanto c biso-
gno di un buon spessore affinch non siano sovraccaricati da questo peso.
Daremo qui i due metodi per fare i lits en joints transversaux, piani e conici.
Per i primi, avendo determinato la posizione dei giunti nella proiezione, ad
esempio TN nella figura 102, si riporter la lunghezza sN [figura 102] su Cn
della figura 103 e si traccer la retta n4
t
parallela a dd
4
per il primo concio e dal
punto 4
t
unaltra parallela 4
t
3
t
alla testa del pannello d
4
d
3
.
Dopo aver determinato la testa della dole plate si costruir la testa inferiore del
pannello de lit, come Ne della figura 102, parallela a DE, per definire dunque
una superficie piana per mezzo di queste rette.
Su questa si applicher il pannello di testa dellarco del trompillon 4
n
N per il
primo concio, 4
n
3
n
per il secondo e cos via. Appoggiando poi la squadra sul
contorno di questo arco e di quello della testa della faccia, si former la dole
creuse del concio.
13
Figura 9-7. De la Position des Sommets des
Angles des portions de Surfaces courbes
rgulieres. Des Surfaces courbes rgulierment
irrgulieres. En termes de lArt. Des
Paremens Gauches. Des differens moyens de
parvenir la formation des Parties des Corps,
dont les Surfaces & les Angles sont donnez.
Par trois Points donnez dans un Solide faire
passer une Surface Plane. En termes de lArt.
Dgauchir un Parement. Tavola 28, Libro IV,
p. 39.
13. La dole creuse viene dunque creata per lo
spazzolamento di una stecca di legno, guida-
ta dalle due sagome delle teste del concio:
quella esterna e quella verso il trompillon. Nel
caso manchi il trompillon, la stecca invece
imperniata nel vertice della trompe e ruota
sulla sagoma della testa esterna.
133
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
Se la trompe ribassata o rialzata, si descriver sullasse TN una semiellisse simile
a quella della faccia B1
o
b, dove le divisioni 1
n
, 2
n
saranno determinate dalle
perpendicolari q1
n
, q2
n
elevate dai punti q dati dallintersezione del diametro TN
con le proiezioni dei giunti de lit p
1
q, p
2
q, ecc., come stato fatto per la parte
circolare LN.
Per fare invece le teste coniche non vi molto da cambiare nei pannelli de dole
plate nella posizione dei giunti de dole, ma piuttosto nei pannelli de lit; dove,
in luogo di prendere Ne parallela a DE, necessario tracciare sul lit una linea
Nr, perpendicolare al giunto ND [figura 102].
Poi - per mezzo di un cartone flessibile, a forma di arco di cerchio, che abbia per
raggio Cn - si traccer sulla dole creuse un arco n4
t
per il primo concio, 4
t
3
t
per
il secondo, e si taglier la pietra, con le regole che abbiamo dato allinizio del
Libro, per mezzo di una squadra nella quale una delle due branche, quella sulla
dole creuse, sar sempre diretta verso il vertice del cono. Cos si former una
seconda superficie conica creuse, perpendicolare a quella della dole e che sar la
testa concava en lit che dovremo applicare sulla testa convessa en lit del trompillon.
Seguendo questa costruzione evidente che gli angoli saranno a squadra, men-
tre nel caso precedente erano uno acuto e laltro ottuso. Inoltre, con questa
costruzione, la testa convessa si lega meglio alla testa concava, mentre nellaltro
caso non poteva coprire completamente il trompillon.
Figura 9-8. Trompe plate, tavola 32, Libro
IV, p. 83.
134
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Applicazione del Trait sulla Pietra
Si inizier con il formare il vertice della Trompe, chiamato Trompillon. Dopo
aver costruito una superficie per servire da base, le si applicher il pannello
dellangolo TsN, e si traccer la bisettrice sm. Si costruir in seguito una secon-
da superficie, a squadra rispetto alla prima, sulla quale si traccer il semicerchio
TLN, costruito sul suo diametro TN. Poi si taglier la pietra, girando attorno
al punto fisso s, facendo muovere laltra parte del regolo sullarco TLN. In tal
modo si costruir una superficie scavata di un semicono completo che costitu-
isce il punto di inizio della trompe, occupando lo spazio di tutte le punte dei
conci che dovrebbero invece partire dal punto s. Per formare gli altri conci, che
sono porzioni di cono tronco, possiamo procedere, come per i berceaux, in due
modi: o per mezzo degli angoli des lits et de la dole oppure per quelli de dole e
di testa.
14
Noi preferiamo questultimo perch pi speditivo dato che dispensa
dal fare i pannelli de lit.
Dopo aver costruito una superficie per servire come dole plate [immagine 103],
le si applicher il pannello pi conveniente, che sar uguale per tutti i conci se
la divisione di testa uguale. Dopo aver tracciato il contorno, per esempio
4
t
d
4
dn, si prender il biveau de dole e di testa eQi [immagine 102, a sinistra].
Seguendo quello, si taglier la pietra lungo la costa dd
4
per definire una seconda
Figura 9-9. Trompe Droite circulaire, tavola
43, Libro IV, p. 217.
14. Per un approfondimento si veda pi
avanti e le traduzioni del trattato di Philibert
Delorme.
135
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
superficie, sulla quale si poser il pannello di testa 48ED [immagine 102],
posando la corda 4D sullo spigolo dd
4
per tracciarne il contorno [immagine
103]. Poi, con langolo supplementare ad un angolo giro di eQ
3
i, si former la
piccola testa inferiore, sulla quale si applicher un pannello dellarco eN4
n
del
trompillon. Cos, dopo aver applicato il regolo alla testa di ciascuno dei due, lo
si far abbassare lungo questi due archi opposti tagliando tutta la pietra che
eccede, come abbiamo detto allinizio del Libro per le superfici coniche.
15
Per poi formare la base, si far abbassare il regolo lungo le linee dei giunti di
testa e lo spigolo de lit et de dole o sul taglio della testa inferiore 4
n
3
n
. Laltro lit
si far nello stesso modo e cos il concio sar scavato, se non ha lestradosso. Se
la volta ha lestradosso visibile, sar facile creare la superficie convessa nello
stesso modo di quella concava.
Se ci si serviti del biveau de lit et de dole, dopo aver creato le superfici dei lits,
sar necessario applicare i pannelli de lit per avere la posizione degli spigoli di
testa superiori e inferiori [quelli verso il trompillon].
Osservazione sugli errori di P. Deran
necessario osservare che, per formare la superficie scavata della dole, ci si
deve ben guardare dal seguire la pratica di P. Deran, che dice di servirsi della
sagoma circolare, formata sullarco del settore dato dallo sviluppo del cono,
Figura 9-10. Trompe Droite circulaire, tavo-
la 44, Libro IV, p. 229.
15. Nel primo tomo del trattato La thorie et
la pratique de la coupe des pierres et des bois,
Amde-F. Frzier illustra i vari tipi di
coniche prodotte dalla sezione di coni e
cilindri. A questi temi sono dedicate ben 260
pagine suddivise in due libri: la prima parte
del primo libro dedicata alle sezioni dei
corpi tagliati da piani (Des Sections des Corps
coupez par des Plans); la seconda parte
intitolata Des Sections faites la surface des
Corps par la pnetration dautres Corps; il
secondo libro tratta invece De la Description
des Lignes Courbes formes pa la section des
Corps.
136
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
posata a squadra sulla dole. infatti evidente che la sezione perpendicolare a
una dole conica di Trompe Droite una ellisse, non un cerchio.
16
anche da
evitare la pratica di usare la stessa sagoma sia per la testa piccola del concio [sul
trompillon] sia per quella grande, poich non meno evidente che pi le sezio-
ni ellittiche o circolari si avvicinano al vertice, pi i loro archi si curveranno, a
parit di lunghezza.
Egli commette anche un terzo errore nelluso della sagoma formata sullarco di
facciata, posandola obliquamente. In qualunque modo essa sia posata, non pu
che convergere verso la base del cono, che il fronte della trompe, mai verso il
vertice, per la ragione che spieghiamo ora, basata su un Lemma: le corde uguali
di archi di cerchio diversi, sottendono un arco di un minor numero di gradi
negli archi ampi rispetto ai meno ampi; ovvero le corde delle dole coniche
devono sostenere degli archi di cerchio uguali in gradi, perch le sezioni dei
coni ortogonali allasse tagliano proporzionalmente quelle oblique tra loro pa-
rallele: dunque questa pratica condannabile.
In questo Trait abbiamo supposto che le teste inferiori debbano essere piane.
Se vogliamo che le teste interne dei conci superiori si posino a squadra sulle
inferiori [del trompillon], necessario tagliare la pietra a squadra seguendo
larco di cerchio della dole creuse. Si formeranno cos delle superfici coniche,
Figura 9-11, a destra. Trompe de Montpellier,
tavola 82, Libro IV, parte II, p. 111.
Figura 9-12, in alto. La figura mostra lo sche-
ma costruttivo, in pianta, eseguito seguendo le
indicazioni del testo e cos come presentato
nella figura 9-9, immagine 102. Da notare la
differente posizione dei punti Y e y (sul semicer-
chio anzich esterni a questo); piccolo errore forse
voluto da Frzier per evitare la sovrapposizione
di troppe linee sulla semicirconferenza.
Figura 9-13. Limmagine illustra la disposi-
zione tridimensionale dello schema presentato
in figura 9-12: il triangolo s-P3-Y stato
ruotato di 90 gradi sulla retta passante per s e
per Y; il triangolo y-X3-z stato invece ruotato
sulla retta passante per y e per z, fino a portare
X3 su P3 (sulla verticale per P e sulla superfi-
cie dellintradosso della trompe). Infatti, per
costruzione, la distanza tra P e P3 uguale a
quella tra P e 3 e gli angoli s-P3-Y e P3-P-Y
sono retti (e dunque P3 ruotato coincide con il
punto 3 ruotato di 90 gradi sulla retta per P e
per O) e la distanza tra Y e P3 uguale, sem-
pre per costruzione, alla distanza tra Y e X3.
Langolo trovato (L-x3-i della figura 9-9) dun-
que langolo tra il piano di giunzione tra il
terzo e quarto concio e la dole plate del quar-
to concio, misurato sul piano passante per il
punto P3 e perpendicolare al piano della stes-
sa dole plate (il piano passante per i punti 3,
4 e s della figura 9-9, immagine 102).
137
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
come abbiamo gi detto, luna convessa sulla testa en lit sul concio inferiore,
laltra concava sulla testa inferiore del concio che segue, per adattarsi alla con-
vessa. [...]
Sesto caso
17
Delle Trompe con il fronte poligonale.
Nel linguaggio dellArte: delle Trompe Pans
Quando un angolo troppo acuto, oppure quando visto lungo la sua bisettrice,
deve essere smussato da un lato che cambia la faccia di un quadrato nella met
di un esagono, come si vede in prospettiva nella figura 126 [figura 9-17, imma-
gine 126, in alto a sinistra] e nella proiezione della figura 127 dove ASB
langolo della trompe e ADEB quello del fronte.
Se si prolungano i lati SA e SB su a e b a livello della faccia DE, si otterr un semi
cono retto aSb, che comprende tutta la trompe.
Poich i lati DA e EB non sono paralleli ai piedritti AS e BS, come la trompe
sur le coin, ma concorrono ciascuno ad un punto opposto al vertice S, si capir
che i piani delle facce taglieranno il cono e creeranno delle sezioni di iperbole,
con i vertici sul piano orizzontale in A e B [infatti i piani per A e D e per B ed
E formano, con lasse del cono, un angolo maggiore di zero, nel qual caso si avrebbe
una parabola, e minore di quello formato, con lasse stesso, dalla generatrice SA,
ottenendo dunque uniperbole]; mentre la faccia DE, che una parte della base
Figura 9-14. Trompe droite en Talud. Des
Voutes Coniques Biaises & en Talud. Tavola
45, Libro IV, p. 241.
16. Infatti, per generare un cerchio neces-
sario sezionare un cono retto a base circolare
con un piano perpendicolare al suo asse: una
sezione perpendicolare alla generatrice del
cono produce una ellisse.
17. Frzier, La thorie ..., secondo tomo, li-
bro IV, pp. 258-67.
138
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
del cono, sar un arco di cerchio.
Queste sono le condizioni supposte.
Si far ora su AB, preso come diametro del cerchio principale, un semicerchio
AHB, che si divider nei suoi conci [voussoirs] nei punti 1, 2, 3, 4, ecc. Per
questi si tracceranno delle linee perpendicolari ad AB che taglieranno i lati nei
punti n
1
, n
2
, n
3
, n
4
, ecc. Per questi ultimi si tracceranno poi delle linee dal
punto S: si sono cos trovate le proiezioni [in pianta] dei giunti dei conci
[joints de lit] Sn
1
, Sn
2
, Sn
3
, ecc.
Supponendo che si vogliano rendere uguali le divisioni dei conci sulla testa, se
si vuole che la volta sia divisa in parti uguali sulla sezione trasversale AB,
necessario tracciare le proiezioni dal punto S per i punti P e p, che interseche-
ranno i lati nei punti x e x [sic], dove si troveranno le larghezze pi diseguali
che si dipartono dal punto S, vertice del cono. Essendo state trovate le proie-
zioni dei giunti [in pianta], con le altezze delle loro divisioni al centro princi-
pale P
1
e p
2
, si cercheranno per ciascuna di esse le lunghezze sul profilo, come
abbiamo detto per la trompe biaise sur le coin, e le altezze di ciascuna divisione
sui lati per definire il perimetro [in questa fase si trovano dunque le altezze dei
punti sul profilo esterno della trompe]. Ad esempio, per il primo SPx
1
, si porter
P
1
in Pf
1
perpendicolarmente a PS [la distanza da P
1
a Pf
1
evidentemente
uguale alla distanza di P
1
dal semicerchio, sulla verticale per P
1
: da P
1
a x
1
]; e
Figura 9-15. Abajour en O biais Ebras &
en Talud. Trompe Conique Rampante dun
ct, Droite par sa direction sur sa Face.
Trompe Conique Rampante par le haut &
par le bas. Tavola 46, Libro IV, p. 249.
139
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
avendo tracciato Sf
1
e prolungato il segmento verso Y, si traccer per x
1
una
parallela a Pf
1
, che taglier il profilo in Y: la linea x
1
Y sar laltezza della divisio-
ne della testa del primo concio sul bordo della volta [dunque la distanza, presa
perpendicolarmente ad AB, da P
1
al semicerchio, anche laltezza della superficie
dellintradosso della trompe sopra il punto P
1
. Ribaltando sul piano orizzontale
questo segmento verticale, lungo la retta per S e per P
1
, si ottiene il punto Pf
1
. Per
ottenere infine laltezza dellintradosso sul fronte della trompe, sulla verticale del
punto x (punto di incontro della retta SP
1
con AD), sufficiente applicare il
teorema dei triangoli simili: tracciare dunque per x una parallela a P
1
Pf
1
e trovare
il punto di intersezione tra questa e il prolungamento della retta da S per Pf
1
].
Di conseguenza questa altezza, portata in x y perpendicolarmente ad AD, defi-
nir un punto y sul profilo iperbolico della sezione trasversale, sia circolare, sia
ribassata sia rialzata. [Il ramo di iperbole pertanto ruotato sul piano orizzontale
lungo la retta per A e D.
Riportando, perpendicolarmente a questa, tutte le altezze dei vari punti: altezze
ottenute seguendo il metodo appena esposto.]
Se il profilo [della sezione verticale AHB] circolare, per tutti i punti delle
proiezioni n
1
, n
2
posti sui lati, non c che da lanciare delle parallele al diametro
AB - come Gg per n
1
, che taglier i lati Sa in g e Sb in G - e prendere la media
proporzionale tra gn
1
e n
1
G.
Figura 9-16. Trompe de Montpellier, tavola
82, Libro IV, parte II, p. 111.
140
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Questo segmento sar una ordinata delliperbole Ayd, che il contorno dei primi
due conci sia della faccia destra sia della sinistra; contorno che sar tracciato,
come abbiamo gi detto, usando molti punti e con un regolo apribile.
La media proporzionale si trova, come stato detto per il Trait precedente,
elevando una perpendicolare su gG nel punto n
1
, come n
1
z.
Poi, dal punto C
n
, usato come centro, e con raggio la met di gG, si traccer un
arco che taglier la perpendicolare n
1
z nel punto z: il segmento n
1
z sar quello che
cerchiamo per fare il contorno delle facce a profilo iperbolico [in altre parole, il
cono retto ad asse orizzontale con vertice in S viene segato da una serie di piani
verticali e perpendicolari allasse del cono, passanti per i punti n
1
, n
2
, ecc.].
Similmente, sul lato di mezzo DE sufficiente tracciare un arco di cerchio d
e
e,
con centro in m e raggio ma.
Il resto delle operazioni su questo Trait uguale a quelle eseguite per la trompe
sur le coin, sia per tracciare i pannelli de lit sia de dole, senza alcuna variazione
se non nei conci che hanno teste ad angolo, come in D e in E, e che si possono
fare come una parte di una trompe Droite, tagliando le parti oblique Dn ed En
5
con langolo DEB, posto orizzontalmente, oppure, ed ancora meglio, con il
metodo che spieghiamo nella figura 130 [immagine 130 della figura 9-17].
La disposizione pi naturale - e anche la migliore per la solidit delle trompe sur
Figura 9-17. Des Trompes de faces en Poly-
gones. En termes de lArt. des Trompes Pans.
Des Trompes de faces ondes, dont les im-
postes sont de niveau, ou rampantes, comme
celle dAnet. Tavola 48, Libro IV, p. 267.
141
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
le coin e en pans, dove il profilo principale circolare e perpendicolare allasse -
di seguire la direzione dei conci che tendono a questo asse. Ma poich in quel
modo si creano dei conci distorti in testata, sugli archi iperbolici dei primi conci,
si possono fare seguendo le perpendicolari alla tangente liperbole nel punto di
divisione, come nel problema 27 alla pagina 197 del secondo Libro,
18
o in un
modo ancora pi facile.
Si traccer una semi iperbole, simile alla precedente Ayd, ad una distanza AR
dal punto A, sufficiente per definire lo spessore della volta. Si traccer dunque
dal punto D - sulle divisioni del primo arco Ayd, prese a volont, sui giunti di
testa 1
e
e 2
e
- le linee D1
e
5
e
, D2
e
6
e
e dal punto R si tracceranno delle linee
parallele alle corde sulla testata che incontreranno le linee tracciate dal punto D
nei punti 5
e
e 6
e
.
Questi saranno sul contorno dellestradosso e per questi si tracceranno i giunti
di testa, come la linea R5
e
, parallela alla corda A1
e
. Questi giunti, tagliando le
divisioni tracciate dal punto D per 1
e
, daranno i giunti di testa 1
e
e 5
e
, mentre
la parallela alla corda 1
e
d per il punto 5
e
, dar il punto X.
del tutto inutile tracciare questi giunti di testa, dato che gli angoli de lit e de
dole li definiranno automaticamente nelle operazioni di taglio [infatti due dei
segmenti di un pannello di giunzione, oltre a chiudere il quadrilatero del pannello
stesso, forniscono anche langolo tra lintradosso e la testa della trompe].
Per quanto riguarda quelli dalla parte della faccia di mezzo, della quale DE la
proiezione e dove abbiamo tracciato lelevazione in d
e
h
1
e, chiaro che i giunti di
testa, se ci saranno, saranno tracciati dal centro m, preso sullintersezione tra lasse
SH e la linea DE, dato che una porzione di una base circolare del cono retto.
Quando saranno trovate le altezze corrispondenti alle divisioni dei giunti de lit,
sar facile trovare le vere lunghezze dei giunti de lit Sn
1
e Sn
2
; dato che sono,
Figura 9-18. Modello della trompe costruita
per mezzo del trait dellimmagine 127, figura
9- 17.
Figura 9-19. Pannelli della trompe costruita
per mezzo del trait dellimmagine 127, figura
9-17 (modelli e cartoni ottenuti per mezzo del
programma Trompe).
18. Ivi, primo tomo, libro II, problema
XXVII, pp. 196-9: Condurre la perpendi-
colare a una sezione conica per un punto dato,
posto sulla sezione stessa. Frzier nota che il
problema non semplice (cest un probleme
de Minimis) e di differente soluzione per la
parabola, lellisse e liperbole.
142
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
come nelle altre trompe, le ipotenuse dei triangoli rettangoli formati dalle altezze
n
1
1
e
e n
2
2
e
e dalle proiezioni Sn
1
e Sn
2
[conoscendo i due cateti e langolo compreso
(retto) infatti molto semplice trovare lipotenusa].
1) I pannelli de dole sono stati in tal modo definiti; dato che conosciamo i
loro tre lati, formati dai due giunti di testa e le corde dellarco diperbole Ayd,
compresi tra le divisioni 1
e
2
e
e A1
e
.
2) I pannelli de lit saranno anchessi dei trapezi, dove i quattro lati saranno
trovati, compresi gli angoli di testa sul profilo esterno, come nel punto prece-
dente.
3) I pannelli di testa sono anchessi dati dallarco della faccia [la semi iperbole].
Gli angoli de lit e de dole si basano anchessi sugli stessi principi, come stato
detto per la trompe plate nel problema 14 del terzo Libro.
19
Metodo generale. Come fare tutti i tipi di Volte e Trompe coniche con
fronte ad angolo a due o pi conci, senza conoscere le curve degli archi
della faccia di nessun concio, supponendo una sezione circolare
Noi abbiamo appena dato le costruzioni per tracciare archi di ellisse, parabola
o iperbole delle facce delle trompe pans: nonostante ci, possiamo dimostrare
che si pu pervenire a tracciare le stesse figure con una sorta di azzardo, senza
conoscerle, cominciando con linserire ciascun concio in una porzione di cono
retto, togliendo quindi ci che eccede dal concio inscritto nel contorno.
Sia data una trompe pans [vedi immagine 129 nella figura 9-17] sullangolo
ASB, dove la proiezione orizzontale del profilo a quattro conci, che rappre-
sentano la met di un ottagono AEDFB.
Dal punto C, a met di AB, si tracci un semicerchio ADB e lo si divida nei
suoi conci, non uguali tra loro [nellapertura angolare], dato che risulterebbero
Figura 9-20. Modello della trompe costruita
per mezzo del trait dellimmagine 129, figura
9- 17.
Figura 9-21. Pannelli della trompe costruita
per mezzo del trait dellimmagine 129, figura
9- 17.
19. Ivi, primo tomo, libro III, problema XIV
(vedi nota 12).
143
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
poi troppo ineguali sulla testata, come abbiamo appena detto per la trompe sur le
coin.
Un metodo per determinarli, che abbiamo gi proposto, di prendere le
intersezioni Gg delle linee verticali sulle divisioni uguali sulla corda AD; oppu-
re prendere quattro divisioni arbitrarie del contorno AE, ED, DF e FE, come
in questo esempio, vale a dire le proiezioni dei giunti de lit S1
i
, S2
i
, S3
i
, S4
i
.
Dopo aver prolungato il lato SA verso d, si condurr per tutti i punti di
divisione dei conci 1
i
, 2
i
, 3
i
, 4
i
e i vertici del poligono in E, D e F, delle
perpendicolari allasse SD, o Trait milieu.
Le rette taglieranno lasse nei punti c
I
, c
e
, c
2
e D.
Si prolunghi anche il lato SA verso i punti K e I d.
Con centri nei punti c
I
, c
e
, c
2
, D e con raggi c
I
K, c
e
e, c
2
I e Dd si tracceranno gli
archi di cerchio Kk, eh
2
, IH, dS, questultimo rivolto verso lalto, non poten-
dolo far stare nella tavola [le distanze c
I
K, c
e
e, c
2
I e Dd rappresentano evidente-
mente le altezze sullintradosso dei punti, rispettivamente, c
I
, c
e
, c
2
, D].
Si disegner anche, a volont, il diametro ab del trompillon, sul quale si traccer
il semicerchio ahb. Per tutti i punti 1
t
, 2
t
, 3
t
, 4
t
, dove le proiezioni dei giunti
de lit tagliano il diametro ab, si eleveranno delle perpendicolari al diametro, che
taglieranno il semicerchio ahb nei punti n, o, 3 e 4.
Dopo aver completato questa preparazione, supponendo si voglia tracciare il
secondo concio per il quale la proiezione orizzontale data dal quadrilatero
Figura 9-22. Des Voutes coniques, dont les
lits sont des Sections Obliques leurs Axes.
De la Corne de Vache. Tavola 49, Libro IV,
p. 273.
144
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
S1E2, si prolungher S1
i
fino a L, dove incontra la linea Ic
2
, e da L si elever su Ic
2
una perpendicolare LN, che incontrer larco IH nel punto N. Si prolungher
anche il segmento SE in u e dai punti u e 2
i
si eleveranno ancora delle perpendicolari
uV, 2
i
O. Questultima incontrer larco IH in O, per dove si traccer la corda NO,
la quale taglier la linea uV nel punto V [larco di cerchio IH la sezione verticale
del cono retto della trompe, ribaltata sul piano orizzontale, eseguita in
corrispondenza del punto 2 (o c
2
) perpendicolarmente allasse del cono. Dunque,
i segmenti LN e 2O rappresentano le altezze sullintradosso dei punti L e 2. Il
punto V invece trovato per semplice intersezione tra la corda NO e il segmento
uM].
Ora si deve cercare per mezzo di sagome la lunghezza dei segmenti dei quali
conosciamo solo la proiezione orizzontale e le altezze sulle verticali.
Si porter SL della figura 129 in SL della figura 131 [figura 9-17] e, costruen-
do una perpendicolare LN uguale a LN della figura 129, si traccer SN che sar
la lunghezza della proiezione SL.
Si porteranno anche, su SL, le lunghezze S1
t
, S1
i
del piano orizzontale e, ele-
vando delle perpendicolari dai punti 1
t
e i, queste taglieranno SN nei punti n e
x : la lunghezza nx sar quella del lato del concio, a partire dal trompillon fino al
contorno esterno[la figura 131 serve pertanto per trovare le altezze sullintradosso
dei punti 1 (x nella figura 131) ed E (y), seguendo il metodo dei triangoli simili].
Figura 9-23. Trompe droite sur les impos-
tes, & Courbe sur la Clef. Autre faon de
Trompe Conico-Sphrique, joins cintrez
en Coquille. Tavola 65, Libro IV, p. 459.
145
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
Nello stesso modo si trasporter il segmento t E della pianta in ty della sezione e
la lunghezza del secondo giunto de lit 2
t
, 2 i in Oo sulla sezione [sempre figura 9-
17, immagine 131]. Trovate queste lunghezze, si potr tracciare il pannello de
dole, come segue.
Si traccer a parte [vedi immagine 130 della figura 9-17] una linea 1-2, uguale
alla corda NO della figura 129. Dal suo punto di mezzo m si riporteranno, da
una parte e dallaltra, le due met della corda no del centro del trompillon, in mn
e mo della figura 130.
Poi traccerete per i punti 1, m, 2 delle perpendicolari alla linea 1-2; quindi con
n e o come centri e con la lunghezza del lato SI della figura 129 come raggio, si
tracceranno due archi che taglieranno le linee 1N, 2O nei punti N e O [si procede
dunque per trilaterazione].
Il trapezio nNOo sar il pannello de dole plate di una trompe retta [a fronte
piano, perpendicolare allasse del cono della trompe e passante per I], che avr per
base Ic
2
e che eccede il concio pans di una certa quantit, dove la proiezione
il quadrilatero 1
i
,

L, 2
i
, E1
i
, e dove i valori di tutti i lati sono conosciuti.
Cos, per trovare la dole inferiore, ribaltata la destra sulla sinistra, si poter nx
dalla sezione della figura 131 in ox della figura 130 e il segmento NV della
figura 129 in NV della figura 130, per tracciare Vm, sul quale si riporter la
lunghezza ty della sezione 131 in my della figura 130. Per i punti Nyx si tracce-
Figura 9-24. De la Trompe conique ram-
pante, en Tour ronde ou creuse, tavola 83,
Libro IV, Parte II, p. 113.
146
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
ranno delle linee rette Ny, y x le quali formeranno la testa ad angolo della dole
plate nNyxo [il cartone del concio di questa trompe infatti solo una parte di
quello della trompe retta].
Per poter tracciare e tagliare la pietra non resta che trovare gli angoli de lit, de
dole e di testa, secondo il metodo generale.
Gli angoli de lit et de dole si troveranno come se la trompe fosse retta su una
faccia, supponiamo ADB (bench non ve ne sia nessuno in questa trompe), ma
con una sezione perpendicolare allasse.
Avendo prolungato la corda dellarco della divisione, che per il secondo concio
1
n
e 2
n
, oppure per il suo simmetrico 3
n
e 4
n
, fino a farle incontrare la linea
AB prolungata in R, la linea SR sar la sezione del piano orizzontale su quello
della dole: con questa sezione si cercher langolo de lit et de dole, come per la
trompe retta rotonda [ribaltando sul piano verticale per AB i punti 3
n
e 4
n
; questi,
con il punto S, definiscono un piano (il piano della dole) che interseca nella retta
per SR il piano orizzontale per S].
Lo stesso angolo si pu trovare per mezzo della sezione verticale, dove la testa
del trompillon ahb, prolungando la corda on, o la sua corrispondente dallaltra
parte della chiave di volta, fino a farle incontrare il diametro ab, prolungato da
una parte e dallaltra in r, oppure semplicemente tirando per il punto t la linea
tq parallela a no, oppure la 4V parallela a BA.
Figura 9-25. De la Trompe conique rampante
par son axe & pas les impostes, don la base
est renverse en situation horizontale ou in-
cline, rachetant une Tour creuse, tavola 84,
Libro IV, Parte II, p. 119.
147
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
Ma in quel caso invece di prendere tutta laltezza 2
t
o, necessario prendere solo
la lunghezza sotto il punto n, per dove si fatto passare il piano orizzontale,
mentre nella precedente operazione si era supposto che il piano passasse per
lasse del cono: questo comunque non cambia nulla nella costruzione generale
del problema.
Si cercheranno inoltre gli angoli di testa, sia per la testa inferiore del trompillon
sia per quelle che sono sul vertice. Si pu vedere lapplicazione di questo meto-
do a pagina 80, per la Trompe plate.
20
Sul punto di mezzo di questi angoli si troveranno i pannelli de lit.
Applicazione del Trait sulla Pietra
Dopo aver spianato una faccia per applicarle il pannello de dole plate della
figura 130 [figura 9-17, immagine 130], vi si traccer il contorno NnoO e si
taglier la pietra secondo gli angoli retti de dole e di testa NO e no, come se la
trompe fosse diritta sulla faccia, della quale i punti 1
t
, 2
t
, I, c
e
, sono le proiezio-
ni [figura 9-17, immagine 129], senza riguardo per il fatto che questa sar
inclinata e spezzata lungo il percorso Ny e yx [figura 9-17, immagine 130].
Sulle facce spianate per queste due teste provvisorie e per il trompillon, si appli-
cheranno le sagome [cerches] degli archi NO e no della figura 129, per tracciare
il contorno e scavare la dole a regola darte, come abbiamo detto per la deter-
minazione delle superfici coniche a pagina 21.
21
Si taglier dunque la pietra seguendo le coste Nn e Oo della figura 130 [figura
9-17, immagine 130], con langolo de lit e de dole, per ottenere un concio della
trompe conica retta, dal quale necessario eliminare, per mezzo degli angoli di
testa e della dole plate, la parte eccedente NOxyN [sempre dellimmagine 130].
Ma poich la dole incavata, dato che si suppone che la pietra sia gi stata
Figura 9-26. Modello della trompe costruita
per mezzo del trait dellimmagine 71, figura
9- 24.
Figura 9-27. Pannelli della trompe costruita
per mezzo del trait dellimmagine 71, figura
9- 24.
20. Ivi, secondo tomo, libro IV, problema
IX, p. 80: Fare una Voute plate inclinata sul-
lorizzonte, che si appoggi solo sulle due co-
ste inferiori contigue; nei termini dellArte:
fare una Trompe plate.
21. Ivi, tomo I, libro I, pp. 21-4. Theoreme
I: La section plane Elliptique faite dans
lintervale de deux Cnes Concentriques &
semblables, comme entre les surfaces concaves &
convexes dun cne creux dgale paisseur, est
une couronne comprise par deux circonferences
dEllipses, qui ne sont pas quidistantes, & qui
ne peuvvent tre concentriques que dans les cnes
scalenes, lorsque la section est perpendiculaire
laxe.
148
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
scavata,
22
necessario tagliare [sulla pietra] il primo pannello NOon seguendo il
contorno Nyx delle facce di testa, per applicarlo sullo spigolo della dole e dei
giunti Nn e xo.
Poi, prendendo langolo della dole plate e di testa, si applicher un suo lato sul
pannello perpendicolarmente a ciascuna linea yx o nN, quella pi conveniente,
e si taglier la pietra seguendo laltro lato dellangolo.
Facendo in tal modo una superficie spianata, seguendo i riscontri tracciati per
mezzo degli angoli, si taglier una superficie conica: iperbolica sulla faccia xy ed
ellittica sulla faccia yN.
Il tutto senza conoscere a priori la curva che si deve tracciare per ogni sezione:
quello che ci si era proposto di fare.
Noi abbiamo supposto che la dole fosse una porzione di un cono retto a base
circolare; ma se la sezione generatrice [lovale della trompe di Anet] ribassata
o rialzata, la costruzione diventer un po pi complessa.
Infatti, per ciascuna testa del cono retto a base ellittica [in questo caso evidente-
mente si considera una sezione ellittica perpendicolare allasse e non un ovale],
come contorno delle facce si dovranno descrivere, al posto dei quarti di cer-
chio, degli archi di ellisse, simili alla sezione generatrice, su degli assi elevati.
Tuttavia i fondamenti della costruzione rimarranno gli stessi, come si vedr
subito.
Corollario. Delle Trompe con il fronte ondulato, con le imposte
allo stesso livello o rampanti, come quella di Anet
Se dobbiamo fare una Trompe nella quale il fronte non rettilineo, compo-
sto cio da superfici piane, ma curvo, ondulato o anche rampante come la
famosa Trompe del Castello di Anet, potremo procedere nella maniera
della quale ora parleremo [la trompe di Anet viene pertanto considerata
come un caso particolare di trompe conica con fronte poligonale e rampante].
Sia data, ad esempio, la proiezione di una faccia dal contorno ondulato
DGFKB [vedi ancora figura 9-17, linea tratteggiata tra i punti D e B
dellimmagine n. 129].
A questa si dovr circoscrivere un poligono di quanti lati si vorr, con
angoli concavi o convessi, che tagli e tocchi alternativamente le parti
rispettivamente concave e convesse, moltiplicando il numero dei lati,
secondo il grado di approssimazione che si vorr dare alla curvatura [un
fronte ondulato dunque approssimato per mezzo di una spezzata che ri-
porta il caso particolare allinterno della tipologia gi trattata].
Quindi, avendo fatto per questo esempio le facce a poligoni, le si arro-
tonder facilmente per mezzo di cerchi costruiti sulla pianta, applicati
poi perpendicolarmente agli spigoli sporgenti e agli angoli rientranti
che formeranno tra loro i piani delle facce inclinate sulla loro intersezione.
Cos si potranno usare i Trait che Philibert Delorme, inventore della
Trompe di Anet - e dopo di lui tutti i Progettisti di opere di pietra - ha
ideato e immaginato in modo assai ingegnoso: con solo qualche modi-
fica, per ottenere lo sviluppo del contorno della dole [non chiaro se la
frase pour avoir le dvlopement du contour de la dole si riferisca allo
sviluppo dei cartoni della dole oppure allinterpolazione dellondulazione
del fronte della stessa trompe: verosimile che la frase si riferisca alla
prima ipotesi e dunque che Frzier accenni qui ad una interessante diffe-
renza tra il metodo da lui proposto (dole plate) e quello di P. Delorme
(dole sviluppata)].
22. Le fasi per tagliare il concio sono pertan-
to le seguenti:
- Tracciamento del contorno lordo, senza
badare al fatto che poi il concio sar ulterior-
mente scavato sulla testa esterna.
- Scavo dellintradosso per mezzo di due sa-
gome: una per la testa sul trompillon, laltra
sulla testa esterna, considerata piana e non
poligonale (vedi nota 13).
- Taglio delle parti laterali: quelle di giun-
zione tra i vari conci..
- Taglio dei due lati di testa, con luso degli
angoli tra la dole plate e le due facce di testa,
con automatica definizione (dato che
lintradosso gi stato scavato) di due tipi di
coniche: iperbole per la faccia xy (poich lan-
golo del piano di taglio maggiore di quello
della generatrice del cono), ellisse per la fac-
cia yN (dato che langolo invece minore di
quello della generatrice).
149
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
Spiegazione dimostrativa
Se si immagina di elevare i semicerchi ahb e ADB e i quarti di cerchio Kk e IH
[figura 9-17, immagine 129], perpendicolarmente al piano orizzontale ASB, si
riconoscer che queste sono altrettante sezioni di un cono retto su base circo-
lare, che passano per le estremit dei lati della Trompe pans, sopra le loro
proiezioni [sul piano verticale che passa per le loro proiezioni in pianta].
In questo modo si trovano le lunghezze di questi lati sulla superficie del cono:
lati che marcano i confini di dove dovranno passare i piani delle facce verticali
della Trompe, dei quali gli angoli danno la posizione, come per una dole plate,
supponendo che la si faccia per ogni concio.
Ma questo troppo chiaro per meritare di entrare nei dettagli di questa costru-
zione, che gi stata spiegata precedentemente quando si parlato delle trompe
pans e sur le cne.
Delle volte coniche. Dove le facce sono sezioni oblique rispetto agli assi
Qui sopra noi abbiamo supposto che le facce delle volte dovessero essere
delle sezioni di un piano passante per lasse del cono, dove le direzioni di
tutte le facce si incrociavano, per lo meno sul vertice del cono, perpendico-
larmente alle tangenti sui punti di divisione della base. Questa infatti la
sola costruzione legittima, e anche la pi comoda; nella quale si fanno i
pannelli della volta piani, dato che la sezione di un cono passante per il suo
vertice un triangolo, e se questa passa per lasse taglia il cono stesso in due
parti uguali.
Tuttavia molti Architetti costruiscono le volte con i giunti delle facce che
non sono triangoli passanti per lasse del cono e nemmeno per il suo verti-
ce, ma per un piano che taglia lasse, come per la sezione conica che si
chiama Corne de Vache, nella quale il cambio di direzione naturale delle
facce della volta causa tre irregolarit.
La prima che i giunti di quelle facce non sono delle linee rette, cosa che
causa una leggera obliquit delle volte, tanto che non sembrano pi tali.
Sembra che persino P. Deran e M. de la Ru le abbiano prese per rette, dato
che non fanno nessuna menzione della loro curvatura.
La seconda irregolarit consiste nel fatto che le teste tra loro opposte, che
sono poi le basi del cono sezionato, non sono tagliate proporzionatamente
sui giunti, vale a dire che non sono archi con la stessa apertura angolare,
come si vedr in questo Trait, dove compare una terza difformit. Questa
data dal fatto che la chiave della sezione secondaria aHD [figura 9-22,
immagine 132] non nel mezzo ma pi spostata verso D, dato che la sua
corda 6. 7 non a livello ma inclinata verso D, cosa poco piacevole a
vedersi. La quarta irregolarit che la direzione dei giunti di testa en
fausse coupe in una delle sue facce, perch, volendole mettere entrambe su
una stessa superficie piana per avere una partenza orizzontale, si dovranno
fare i due giunti di testa opposti paralleli tra loro, cosa che non dovrebbe
essere, poich questi non dovrebbero essere sullo stesso piano, dato che
passano per il vertice del cono. La ragione data dal fatto che i giunti di
testa devono essere perpendicolari alla tangente dellarco nel punto di sud-
divisione. evidente che queste due tangenti non possono stare su uno
stesso piano, dato che non stanno su quello che passa per il cono oltre il
suo vertice: dunque uno dei giunti di testa en fausse coupe, cosa che non
possiamo evitare se non facendo la superficie di partenza sghemba, contro
le regole e la comodit del trait, come abbiamo detto nel Terzo libro.
150
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Libro IV, parte II, Capitolo II
23
Secondo caso. Della Trompe conica rampante en Tour ronde ou creuse
La differenza tra questo Trait e il precedente [trompe non rampante, lesempio
posto in unaltra sezione del trattato rispetto a quanto riportato sopra] consiste:
1) Le imposte della trompe non sono sul medesimo piano orizzontale, ma una
orizzontale e laltra inclinata.
2) Anche il suo asse inclinato rispetto allorizzontale: da questo ne consegue
che i diametri di tutte le sezioni verticali, eseguite da piani perpendicolari alla
direzione di quellasse, sono anchessi inclinati sullorizzontale.
Cos la curva definita dallincontro dellintradosso della trompe con il cilindro
verticale del fronte, mentre nel caso precedente data dallintersezione tra un
cono retto con asse orizzontale e un cilindro verticale, in questo caso data
dallintersezione tra un cono scaleno a base ellittica con un cilindro verticale
[nella trompe di Anet il fronte assimilabile ad una serie di superfici cilindriche
verticali di raggio diverso, combinate assieme]. [...]
Sia dunque [immagine 71, figura 9-24] ASB langolo sul quale si deve costruire
la trompe rampante en Tour ronde, come rappresentata nella figura 75.
Avendo diviso langolo ASB in due parti uguali per mezzo della linea SH, che
taglier la proiezione del diametro AB in due segmenti uguali in M, si prender
il centro della trompe sulla linea LM, eventualmente prolungata: verso S se
convessa, al pi fino ad M, come la trompe di Montpellier rampante,
24
e verso
H se concava, secondo che larco ADB, dato dalla freccia DM, sia grande o
piccolo. Si qui supposto che il centro della trompe sia posto in S, per maggior
semplicit. La linea SD sar la direzione orizzontale dellasse della trompe e la
sua proiezione: dunque sar pi corta dellasse inclinato rispetto al piano oriz-
zontale.
Su AB come base (qui rappresentata ruotata per comodit di disegno) si eleve-
r in B la perpendicolare BR [BK nel disegno e, dora in poi, nella spiegazione che
segue], uguale allaltezza del punto B dallimposta rampante SB al piano oriz-
zontale. Si traccer dunque la linea AK, che sar la linea inclinata dellimposta
dellarco rampante, rappresentata sul piano orizzontale dalla linea AB [proiezio-
ne dellarco rampante posto sul piano verticale per A e B].
Si prender anche su SC prolungata la lunghezza CH uguale a MA o pi o
meno grande per definire il semidiametro coniugato ad AK [si definisce laltro
semidiametro dellellisse, dato che il primo AK]. Per i punti AHK si descriver
la semi ellisse AHK, che sar la sezione principale. Si divider anche la semiellisse
nei suoi conci nei punti 1, 2, 3, 4, in modo che la chiave (vale a dire la corda
H4) sia il pi orizzontale possibile.
Questa predisposizione particolare per la trompe rampante: il resto si far
nello stesso modo descritto per il Trait precedente, con una sola differenza: al
posto di prendere le altezze delle divisioni della sezione principale sul diametro
rampante AK, le si prender su AB, nelle perpendicolari d1, e2, F3, g 4. Queste
altezze comprendono, oltre alle altezze sulla corda AK 4r
4
, 3r
3
, 2r
2
, anche le
altezze dei punti r
1
, r
2
ecc. Infatti dobbiamo considerare la figura mista AHKB
come la sezione principale composta da una semiellisse AHK e da un triangolo
AKB. [...]
[Questa costruzione del trait particolarmente interessante poich richiama diret-
tamente il metodo di Philibert Delorme. Nellesempio precedente, nel quale la trompe
non rampante, Frzier descrive infatti il metodo che risulta sostanzialmente iden-
tico a quello proposto per la trompe di Anet. A differenza di questultimo, per, i
pannelli dellintradosso dei conci non riportano lo sviluppo ma la proiezione sul
23. Frzier, La thorie ..., terzo tomo, libro
IV, pp. 111-13.
24. La trompe de Montpellier una celebre
variante della trompe droite dans langle et en
tour-ronde. Loriginale si trovava in rue de
lHerberie a Montpellier. Dati due muri,
posti ad angolo retto nel vertice V, si descrive
un cerchio, che passa per V, con centro C
sulla bisettrice dellangolo. Il cerchio taglia
le imposte in A e B. Con centro ancora in C
si descrive poi un semicerchio verticale per A
e B che costituisce la sezione verticale
trasversale dellintradosso della trompe.
Laltezza DD dunque pari alla distanza VD
ed doppia del raggio CA.
151
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
piano che passa per i punti estremi di ogni concio (dole plate).]
Abbiamo tracciato, nella figura 72, il pannello de dole plate del terzo concio,
nel quale la proiezione in pianta un triangolo misto SE
2
YF
3
inscritto nel
quadrilatero SE
2
TxF
3
, dove il segmento STx della stessa lunghezza del seg-
mento SN della figura 71.
Abbiamo anche riportato, nella figura 73, il triangolo SNf
3
, che fornisce lan-
golo Sf
3
N per appoggiarci una branca del biveau misto du lit et de la dole, dato
sulla sezione principale dallangolo misto n 3 l 2 [il cartone di giunzione, o
meglio la parte inferiore del panneau de joint sul punto 3].
Infine, nella figura 74 si spiega la maniera di tracciare i pannelli di testa del
concio 2. 3. Rispetto al caso precedente si rileva solamente che, a causa dellin-
clinazione, le facce sul fronte della trompe sono fortemente inclinate, pi della
trompe precedente [non rampante].
Osservazione su questa Costruzione
Seguendo il metodo della riduzione dei corpi curvi in poliedri, ci si serve dei
pannelli sviluppati usati da P. Deran e M. de la Ru.
Questi pannelli non possono che servire per verificare in parte ci che gi
stato fatto, poich, essendo fatti in materiale flessibile come il cartone, lame di
piombo, ecc., per poterli applicare a superfici curve che si suppongono gi
fatte, essi risolvono solo una parte del problema.
Infatti la cosa pi importante cercare il mezzo di definire le superfici di
incontro tra lintradosso e il fronte della trompe.
[Questa osservazione riporta, ancora una volta, laccento sulla differenza principale
tra il metodo usato da Frzier e quello impiegato da Delorme: il primo adopera i
cartoni dellintradosso non sviluppato per trovare e produrre gli spigoli di incontro
tra le facce dei conci; il secondo invece usa i cartoni dellintradosso sviluppato.]
Libro IV, Capitolo V
25
Metodo Generale. Per tutti i tipi di Berceaux Droits & Obliques,
tratto da Desargues
Abraham Bosse, abile Incisore, pi curioso della pratica derivata dalla Geome-
tria che di istruirsi sulla conoscenza dei suoi principi, come del resto sembra
convenirne lui stesso (vedete a pagina 5 della sua Premessa),
26
nel 1643 ha reso
pubblico un libro sulla coupe des pierres intitolato Pratique du Trait preuves de
M. Desargues.
Libro scritto con uno stile cos sciolto - con nuovi termini, dei quali qualcuno
improprio - che gli Artisti, e anche qualche Autore, hanno visto come un
guazzabuglio inintelligibile. cos che ne parla M. de la Ru nella sua Prefazio-
ne: Sembra che Desargues, del quale lIncisore Bosse ha messo in luce la sua Opera,
abbia desiderato nascondere agli altri la Scienza de la Coupe des Pierres, per il
metodo stesso e per i Principi con i quali la descrive, tanto egli ostenta la novit dei
suoi Termini e la singolarit dei suoi Traits.
A questo egli [de la Ru] aggiunge che Jacques Curabelle ha rilevato esattamente
tutti i suoi errori. Io non ho visto queste critiche e dunque non posso giudicare
sulla loro esattezza; tuttavia proporrei, senza timore, che il Metodo di Desargues
non sia tutto da rigettare. Convengo che presenta delle difficolt, ma siccome
queste non vengono che da una falsa interpretazione dei principi sui quali
fondata quella teoria, e un poco anche dalla novit dei termini, io andr a supplire
a quello che manca al Libro di Bosse, che non poteva certo spiegare quello che lui
stesso non capiva.
25. Frzier, La thorie ..., secondo tomo, li-
bro IV, pp. 191-206.
26. M. Desargues a invent des regles Univer-
selles de la pratique de la Perspective la fa-
on du Geometral: De la pratique des Cadrans
au Soleil, sans quil faille savoir aucune chose
dAstronomie: Et du traict pour la coupe des
pierres en lArchitecture, & ledit sieur nest aucu-
nement ouvrier de la main en aucun de ces Arts.
Iay apris ce quil ma voulu dire de ces regles, &
ie ne suis du tout point ouvrier en lArt de
Massonnerie, & le suis fort mediocre en celuy
de la Pourtraiture. Ce que iay compris de cha-
cune de ces regles, ie le donne qui en voudra
prendre le diverissement. Si vous en savez desia
dautres, vous naves pas besoin daprendre celle-
cy, nestoit que vous eussiez envie dexaminer si
elle sont precis, & plus abreges ou expeditives
que celle que vous avez en main. Et en ce cas
vous savez quil faut estre sans preiug, qui est
une chose difficile apres quon sest long-temps
servy dune autre maniere telle quelle soit; &
semble quafin quun ouvrier puisse faire une
legitime comparaison de deux manieres entre
elles, il faudroit quil les eust apris toutes deux
en mesme temps. Pour ce qui est de celles-cy, ie
les ay receus pour estre precises, & ie vous le
donne pour telles, sans vous en mettre les
demonstrations de la Geometrie contemplative,
pour lesquelles vous pouvs (si bon vous semble)
vous adresser celuy qui les a inventes. Vedi
Bosse, La Pratique du Trait ..., p. 5.
152
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Poich n il suo Maestro n lui stesso hanno detto tutto (si veda il libro di Bosse
a pagina 55) e poich lui [Bosse] si rif al suo Maestro per la correttezza [del suo
scritto], come lui stesso dice nella sua Premessa (vedi a pagina 5).
Spiegazione e Sommario del Metodo di Desargues
costante, come vi ho mostrato in tutto questo Capitolo, che nelle volte en
Berceau le differenze consistano solo nel cambiamento di posizione o di sezione
di un corpo cilindrico; cosa che non altera affatto la natura del cilindro stesso,
n quella delle sue sezioni.
Desargues, avendo percepito questa verit, ha ridotto tutti i Trait relativi alla
formazione di Berceaux Droits, Biais, en Talud & en Descente ad un solo Proble-
ma, che quello di cercare langolo formato tra lasse del cilindro e un diametro
della sua base; il quale diametro posto su un piano passante per lasse e per-
pendicolare al piano della base. Vale a dire: cercare langolo della pi grande
inclinazione dellasse [essieu] del Berceau rispetto al piano della faccia; sulla
quale vi una retta che si chiama Sousessieu, nome che d una falsa idea della
cosa e che altrimenti potrebbe essere chiamato il diametro della pi grande
inclinazione.
Non so se egli [Desargues] abbia voluto essere misterioso oppure se ha dedotto
il nome da una assonanza, come ad esempio soutangente.
Figura 9-28. De la Methode de Desargues.
Du Berceau Droit. Du Berceau simplement
Biais. Des Berceaux double obliquit. Du
Biais en Descente. Des Berceaux triple obli-
quit. Application & usage des Angles de plus
grande obliquit & de leurs ctez. Tavola 42,
Libro IV, p. 207.
Figura 9-29. Grafico relativo allimmagine 94
della figura 9-28. La figura illustra lo schema,
in vista assonometrica isometrica, di un berceau
con faccia frontale inclinata di 30 gradi rispet-
to alla verticale (e dunque di 60 gradi rispetto
al piano orizzontale). I segmenti 1u e 2V sono
orizzontali e perpendicolari al piano verticale
che contiene lasse del cilindro, orizzontale, e il
sousessieu, la retta verticale che passa per il
centro del cerchio. I segmenti VR e up sono in-
vece perpendicolari allasse del cilindro e per-
tanto risultano verticali.
Figura 9-30. La figura ripropone limmagine
94 della figura 9-28, vale a dire la proiezione
del cilindro appena considerato su un piano
parallelo alla faccia, con rotazione dellasse del
cilindro sul piano di proiezione. Dai due grafi-
ci risulta chiaramente che i segmenti VR e up
sono rispettivamente uguali in entrambe le fi-
gure.
153
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
Egli assegna altri nomi impropri alle perpendicolari a quelle due rette; quella che
perpendicolare allasse [essieu] che indica come Traversessieu [sic] e quella perpendi-
colare al Sousessieu che chiama Contressieu [in questo passo Frzier inverte i nomi degli
assi: infatti, il contressieu la retta perpendicolare allasse e appartenente al piano
definito dallasse e dal sousessieu; il traversieu invece una retta perpendicolare al
sousessieu e appartenente al piano di facciata]. La prima dovrebbe essere chiamata il
Diametro dellArc-Droit e laltra il diametro perpendicolare allasse inclinato.
Tutto il segreto del Trait di Desargues consiste dunque:
1. Nel trovare langolo tra lasse o essieu del berceau con il diametro della faccia; il
quale, tra tutti gli altri diametri, sia il pi inclinato rispetto allasse; oppure, per
parlare il suo linguaggio, langolo tra lessieu e il sousessieu, per avere la pi grande
inclinazione del berceau rispetto alla faccia.
2. Nel fare la proiezione delle divisioni dellarco della faccia, divise in voussoirs, sul
diametro di maggior inclinazione (sousessieu), in qualunque posizione esso sia -
orizzontale, verticale o inclinato - per mezzo di perpendicolari al diametro stesso,
che sar cos diviso in parti.
3. Condurre, per ciascuna divisione del diametro, altre rette perpendicolari allessieu,
per avere le altezze rispetto allessieu delle retombes dellarc-Droit e la proiezione di
questarco su uno dei suoi assi, pervenendo in tal modo alla sua definizione.
4. Portare, sugli intervalli di queste ultime rette perpendicolari allasse, le lunghez-
ze dei giunti di testa o delle corde delle dole prese sullarco della faccia, tra la linea
di un giunto e quella seguente, per avere langolo del giunto de lit con la testa della
dole plate. Infine portare i giunti dellarco di faccia sulle rette provenienti dai giunti
de dole e dallestradosso, per avere gli angoli tra i giunti de lit della dole con i giunti
di testa dellarco di faccia. Ecco, in due parole, risolto tutto il mistero di questo
metodo e i principi di questa pratica svelati e sbrogliati, come vedremo ancor pi
chiaramente nellesempio che segue.
1. Del Berceau Droit
Il metodo di Desargues non consiste in altro che nel cercare langolo di
maggiore inclinazione di un berceau e non presenta nulla di particolare quan-
do il berceau Droit [non biais, vale a dire con sezione frontale non obliqua],
poich tutti i diametri della faccia possono essere presi come sousessieu e
tutte le perpendicolari a ciascun diametro per essieu.
Inoltre, siccome la retta chiamata traversessieu, che il diametro dellarc-
Droit, perpendicolare allessieu ne segue che il traversessieu si confonde con
lessieu [in realt con il sousessieu].
Infine la retta chiamata contressieu, che non ha un gran ruolo nel metodo,
essendo perpendicolare al sousessieu [in realt allessieu], si confonde con
lessieu.
necessario rimarcare che, a parte il caso del berceau Droit, il traversessieu
non si confonde mai con lessieu [ancora, in realt, il sousessieu], non essen-
do sul piano della faccia, vale a dire della base del cilindro, non pi che, in
certe circostanze, lessieu con il contressieu.
La dimostrazione di quello che dico chiara per la 4a proposizione dell11
Libro di Euclide,
27
la quale dice che se una retta perpendicolare a due
altre rette che si incrociano, lo anche a tutte le altre che giacciono sullo
stesso piano formato dalle due e che si incrociano sullo stesso punto. Ora,
essendo il berceau Droit, il suo asse perpendicolare a tutti i suoi diametri,
di conseguenza essi possono tutti rappresentare il sousessieu.
Per meglio dire, in questo caso non vi proprio il sousessieu.
27. Lundicesimo Libro degli Elementi di
Euclide comprende trentanove proposizioni
riguardanti la geometria tridimensionale. Le
ultime quattro, tra laltro, si riferiscono ad
altrettanti solidi regolari (i solidi platonici)
escluso il tetraedro, gi parzialmente descrit-
to. Lopera fu composta attorno al 300 a.C.;
fu copiata e ricopiata ripetutamente, anche
con linevitabile introduzione di alcuni erro-
ri, e infine fu pubblicata a stampa per la prima
volta a Venezia nel 1482.
154
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Corollario
Non importa che questa faccia sia circolare o ellittica, poich le pi o meno
grandi lunghezze delle coste di un angolo non influiscono sulla sua apertura.
Cos langolo che lessieu crea con un diametro non sar alterato dal fatto che
quel diametro sia pi o meno lungo, come nel caso di faccia ellittica. Questo
per rimarcare che, nei casi di obliquit dei berceaux rispetto alle loro facce, non
necessario prestare attenzione alla curva dei loro archi di faccia.
2. Dei Berceaux nei quali la direzione orizzontale Droite,
vale a dire perpendicolare al diametro delle imposte della faccia,
oppure alla sua proiezione orizzontale,
ma nei quali il piano della faccia obliquo rispetto allasse.
1. En Talud, 2. En Surplomb, 3. En Descente, 4. En Monte,
5. En Descente Droite & en Talud, ou en Surplomb,
6. En Monte Droite & en Talud, o en Surplomb
Quando lasse o essieu di un berceau perpendicolare al diametro orizzontale
della faccia, anche se inclinato rispetto al raggio che passa per la chiave di
volta [se, dunque, la faccia non verticale oppure se la faccia verticale ma lasse
del cilindro non orizzontale], il metodo di Desargues, a ben considerare, non
molto differente da quello di altri Autori de la coupe des pierres.
Questo poich langolo di maggiore inclinazione quello tra questo raggio
[quello che passa per la chiave di volta] e lasse del berceau, il quale disegnato di
profilo [nella immagine 94 della figura 9-28].
Cos, in tutti i casi nei quali la retta di mezzo CH rappresenta o pu rappre-
sentare la proiezione sul piano verticale del piano verticale passante per lasse
[quando, insomma, il raggio per la chiave di volta appartiene ad un piano vertica-
le che contiene lasse del cilindro], quella sar presa per sousessieu e la proiezione
dellessieu su quella sar trovata di scorcio [Frzier, con questo inciso, vuole avver-
tire che alcune linee delle immagini della figura 9-28 sono in realt ribaltate sul
piano parallelo alla faccia del cilindro].
Sia larco AHB la faccia di un berceau orizzontale en talud [un cilindro ad asse
orizzontale con la faccia non verticale ma inclinata verso linterno del cilindro].
Avendo prolungato la retta di mezzo HC verso K, si far il profilo del talud
sotto il diametro delle imposte AB, come in KCT, oppure solamente il com-
plemento del talud, che linclinazione rispetto al piano verticale, rappresenta-
to qui da AB.
[Infatti langolo tra il piano verticale per AB e la faccia del cilindro dato, nellim-
magine 94, da ACT. Pertanto la retta AB pu essere considerata come la traccia di
un piano verticale visto di profilo.]
Conoscendo langolo ACT, la retta TCS rappresenter la collocazione dellasse
rispetto al diametro HK, che il sousessieu. [Limmagine 94 d la proiezione
della faccia del cilindro su un piano parallelo alla faccia stessa e pertanto inclinato
rispetto al piano verticale frontale, essendo la faccia inclinata. La retta TS rappre-
senta invece lasse del cilindro, orizzontale, ruotato sul piano di proiezione.]
evidente che avremmo trovato la stessa configurazione prendendo il profilo
sopra AB, ma qui considereremo il semidiametro CT, che sotto AC, e ne
diremo subito la ragione.
2. Se, ad uguale inclinazione, la faccia a strapiombo in luogo di questo
angolo si prender il suo supplementare ad un angolo giro TCH o KCS.
3. Se il berceau en descente droite [con il suo asse inclinato verso il basso, a
partire dalla faccia], in luogo di costruire langolo del profilo sotto il diametro
155
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
AB, si far sopra, come in SCB.
4. Se invece dellinclinazione [descente] si considera la stessa inclinazione come
un innalzamento [monte], si far il profilo sotto AB, come ACM.
5. Supponendo lessieu sempre perpendicolare al diametro AB, ma inclinato
rispetto al piano orizzontale [en descente] e ipotizzando che, in pi rispetto al
caso precedente, [il piano di facciata] sia anche inclinato en talud, dopo aver
fatto gli angoli del talud e del descente, come abbiamo detto uno sopra e laltro
sotto AB, si prender a piacere, sulla costa del talud CT, un punto T [immagine
96], per il quale si condurr la perpendicolare TM: la retta MC rappresenter
lasse e MCH langolo tra lessieu e il sousessieu HK, vale a dire langolo di
maggiore inclinazione.
6. Se, nella stessa circostanza, si considera la pendenza dellessieu come un
innalzamento [monte] rispetto alla facciata, si far langolo dellinclinazione in
ACG [immagine 96]. Dal punto T, tracciando sul talud CT la perpendicolare
TG, la retta GC rappresenter la posizione dellasse o essieu rispetto al sousessieu
HK, che non cambia. Langolo GCK sar quello di maggiore inclinazione del-
lasse del cilindro rispetto alla sua base.
Potremmo ancora aggiungere i casi di strapiombo, al posto di considerare delle
inclinazioni verso linterno [talud ]. Si otterrebbero otto differenti casi con i
berceaux aventi direzione perpendicolare al diametro orizzontale della faccia. In
effetti vi sono otto possibili combinazioni di inclinazione: due opposte incli-
nazioni della facciata rispetto allasse orizzontale, una en talud [verso linterno
del berceau] e laltra a strapiombo [verso lesterno]; due altre dellasse rispetto
alla faccia verticale, de monte [inclinazione dellasse della volta verso lalto] e en
descente [inclinazione verso il basso]; due della faccia en talud rispetto allasse
inclinato e infine due della faccia a strapiombo, sempre rispetto ad un asse
variamente inclinato.
In tutto otto casi nei quali il sousessieu sempre nel mezzo della facciata in HK
e nei quali il suo angolo con lessieu si trova per mezzo del prospetto laterale
[profil].
[In questi passi, Frzier, spiega dunque come trovare langolo di maggiore inclina-
zione dellasse del cilindro rispetto alla faccia, nei casi in cui il cilindro stesso non
sia biais, vale a dire quando la facciata del berceau non tagli obliquamente il
cilindro stesso. Seguono poi altre spiegazioni, simili alle precedenti, che riguardano
appunto i Berceau Biais, a doppia inclinazione (Biais et en Talud ou en Surplomb
oppure en Descente ou en Monte), e anche quelli a tripla inclinazione (Biais en
Descente et en Talud ou en Surplomb oppure Biais en monte et en Talud ou en
Surplomb). Da notare, per, che Frzier non coglie affatto, nei suoi commenti,
lintento ordinatore di Desargues.][...]
Applicazione e Uso degli Angoli di maggior inclinazione e delle loro generatrici
Dopo aver fatto, come al solito, la divisione dellarco di facciata nei suoi conci,
si tracceranno le proiezioni delle sue divisioni, non sul diametro della faccia
come duso normalmente, ma sul sousessieu, il quale coincide con il diametro
solo nel caso di berceau Droit. [...]
Questo perch 1. nel berceau Droit [figura 9-28, immagine 94] si prender, se
si vuole, AB per sousessieu e la sua perpendicolare CH per essieu.
Non che questo stia sulla stessa superficie, dato che perpendicolare a quello,
ma noi labbiamo ruotato [Frzier usa il verbo transporter] per tracciare lpure.
Poich questo non necessario, lpure pu essere fatto separatamente dal pro-
spetto della faccia: sufficiente conoscere lapertura dellangolo delle rette di
156
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
essieu e sousessieu e la proiezione delle divisioni della faccia sul sousessieu.
dunque chiaro che due rette tra loro perpendicolari sono sufficienti per co-
struire lpure di un berceau Droit, come AB e HK [immagine 94, figura 9-28]
e che possiamo fare la proiezione delle divisioni 1, 2, 3, 4 sulla retta AB o sulla
retta CH; poich se una presa per sousessieu, laltra sar lessieu e viceversa.
Dopo aver fatto queste proiezioni, ce ne serviremo per costruire i pannelli,
seguendo il metodo consueto, poich nel caso di berceau Droit questo non
varia affatto.
2. Nei berceaux Droits, ma en talud, a strapiombo, monte o en descente, dove
il sousessieu si trova su una retta verticale KH e dove lessieu non gli perpendi-
colare, ma inclinato come in MS, le proiezioni delle divisioni devono essere
fatte per mezzo delle orizzontali 1u, 2V su HC [immagine 94]. Poi, dai punti
u e V, dove quelle rette incontrano il sousessieu, si abbasseranno delle perpendi-
colari ur, VR sullessieu MS.
Queste perpendicolari rappresentano le altezze delle retombes dellarc-Droit,
poich queste sono delle sezioni di piani passanti per le divisioni 1 e 2, perpen-
dicolarmente allasse del berceau [vedi figure 9-29 e 9-30].
Al contrario del solito, in questo caso, quando cio appartengono tutte ad un
piano che taglia il berceau perpendicolarmente al suo asse, esse formano un
parallelogramma con lasse [sono dunque inclinate rispetto allasse].
Questa seconda istruzione pratica si deve intendere non solamente per i casi
che sto trattando, ma anche per tutti gli altri di doppia o tripla inclinazione
[en biais o comunque quando la faccia obliqua].
infatti sufficiente aver trovato il sousessieu sullarco di facciata e langolo che
questa retta crea con lasse del berceau.
Siccome il sousessieu DI sovente inclinato rispetto al diametro orizzontale
AB, le proiezioni delle divisioni dellarco di facciata si fanno da una parte e
dallaltra di questa retta, come si vede nella figura 97, dove la parte dellarco
A6D sopra ID e la parte DB sotto. Cos si tracceranno da un lato le
perpendicolari aF, 1P, 2p, 3R e dallaltro lato bq, 4q. Questo crea una mesco-
lanza di linee e di divisioni su ID, da rendere necessario distinguerle con le
lettere originarie, e anche in questo caso spesso ci si sbaglia. evidente che dovremo
usare per lestradosso larco A6D, per la dole a2T e lo stesso vale per D8B e per
T4b.
Per la seconda operazione si tracceranno, per tutte le divisioni che la proiezio-
ne inclinata ha generato su DI [figura 97], delle perpendicolari sullessieu ES,
come PQ, uV, Rr, Gg, Ff, che daranno le altezze delle retombe dellarc-Droit,
ma non su un piano orizzontale bens sul piano di una sezione per lasse e
perpendicolare a quella che passa per lessieu e per il sousessieu. [Viene qui riproposto
lo stesso schema illustrato nelle due figure 9-29 e 9-30; con la differenza che, essendo
in questo caso lasse del cilindro non orizzontale ma inclinato en descente, il sousessieu
DI anchesso inclinato e non verticale, come invece nellimmagine 94.]
Queste rette, prolungandole oltre lessieu ES, daranno anche gli angoli di testa
dei pannelli de lit e de dole. Per prima cosa, per i pannelli de dole, queste
rendono conto degli avanzamenti e delle retrocessioni tra una divisione di un
concio e la seguente. Cos, poich i punti Q e r provengono dalle divisioni 2 e 3,
e pertanto il giunto 2 avanza pi del 3 [vale a dire che il punto 2 pi vicino del
3 al centro della faccia C], essi marcano lintervallo sul piano passante per lasse e
per il diametro di maggiore inclinazione.
dunque chiaro che langolo tra il giunto de lit, sempre parallelo allasse, e la
corda 2 3 della dole plate sar sempre uguale a quello tra lo stesso asse e quella
157
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
corda, posto tra i punti Q e r. Pertanto si prender con il compasso la distanza
della corda 2 3 e poi, ponendo una delle sue punte in Q, che ottenuto dal punto
2, si traccer un arco che taglier nel punto z la retta Rr prolungata (dal punto 3).
Per il punto z si condurr una retta zn, parallela a QS. Si avr dunque per il
pannello della dole la figura SQzn.
In secondo luogo, per i pannelli de lit, si far lo stesso collocando tra le parallele
pQ e Vu, provenienti dalle divisioni 2 e 6 della dole 2 e dellestradosso 6, la
lunghezza 2 6 del giunto di testa dellarco di facciata. Cos si trover il punto Y,
dato dallintersezione di un arco con centro in Q e di raggio 2 6 con la retta VY
che lo taglier in Y. Per quel punto, se si traccia una parallela Yo allasse ES, si
otterr il trapezio OQYo per i pannelli de lit della seconda divisione. Trapezio che
rappresenta le lit de dessus [sopra, verso lestradosso] del secondo concio e quello de
dessous [di sotto, dellintradosso] del terzo. [Nel grafico risultano dunque sovrapposti
tra loro i pannelli de lit e de dole plate, come dir subito dopo lo stesso Frzier.]
Per non riempire lpure di troppe figure e per separare quelle di tipo diverso,
come i lit e le dole, che qui si trovano confusi e mischiati, si pu metterli in un
grafico a parte, come si vede nella figura 98, dove abbiamo posto i lit da una parte
e le dole dallaltra. Avendo tracciato due rette DI e ES [immagine 98], che si
Figura 9-31. Trompe, Ou Canoniere en Tour
ronde, ou creuse en Talud. Tavola 91, Libro
IV, parte II, p. 169.
158
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
incrociano perpendicolarmente in M, si porteranno da quel punto M le larghezze
delle dole da un lato e dei lit dallaltro, presi perpendicolarmente alla retta ES
della figura 97, come nS, Oo, ecc. Questi daranno sulla retta DI dei punti 1, 2,
3, 4, per i quali si porteranno altrettante parallele a ES, come zT, zu. Se i conci
sono uguali sullarco di faccia, dal punto M come centro e con raggio pari allin-
tervallo di una dole a1 della figura 97, si traccer un arco di cerchio che taglier
tutte le parallele Vz nei punti z.
Se poi si prende per raggio quello del giunto di testa 1 5 della figura 97, si
otterranno tutti i punti yy della figura 98. Si tracceranno pi comodamente e
senza confusione tutte le larghezze delle dole e dei lit conformando larc-Droit
come segue.
Si traccer [immagine 97, ma anche immagine 99, dove la retta 7K diviene la
retta D
r
I
r
, come si vedr tra poco] per il centro C una perpendicolare 7K allessieu
ES. Su questa si troveranno le divisioni del sousessieu, provenienti dai giunti di
testa 1, 2, 3, 4 con delle perpendicolari a K7. Oppure, ed lo stesso, da parallele
allessieu sulle quali si riporteranno le lunghezze delle perpendicolari tirate sulle
divisioni dellarco di facciata verso il sousessieu.
Per non tracciare troppe linee opportuno fare una figura a parte come si vede
nellimmagine 99. Avendo trasportato le linee ES e DI della figura 97 su EM [e
Figura 9-32. Trompe en Tour ronde, rige
sur une ligne Droite. Seconde espece de
Trompe en Tour ronde, rige sur un mur
Droit et dont la Dole est creuse, dune con-
cavit de Sphrode irrguliere. Tavola 96,
Libro IV, parte II, p. 207.
159
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
anche DI su di] dellimmagine 99, costruendo tra loro lo stesso angolo, si pren-
deranno su DI [immagine 97] tutte le divisioni provenienti dalle perpendicola-
ri, portate su questa retta dai giunti dei conci: divisioni che si riporteranno
sulla retta di [immagine 99]. Di seguito si traccer per il centro C una retta D
r
I
r
perpendicolare allessieu ES [dunque si traccer il traversessieu] e per le divisioni
del sousessieu e f g h i k l m n o p, si porteranno delle parallele allessieu ES.
Queste taglieranno la retta D
r
I
r
nei punti A, a, 5, 1, 2, 6, 3, 7, ecc. Da questi
punti si porteranno, sulle parallele allessieu, le lunghezze delle ordinate al
sousessieu [le distanze tra i punti di giunzione dei conci e il sousessieu], prese
nella figura 97: GA in AA
r
, Fa in fa, h5 in 55
r
, Pr in 11
r
e cos di seguito per
ottenere i punti a
r
, 1
r
, 2
r
, 3
r
, 4
r
, ecc., per ottenere le divisioni della dole. [Dunque
si proietta il fronte del berceau su un piano perpendicolare allasse.] Per questi
punti si tracceranno le rette a
r
1
r
, 1
r
2
r
, 2
r
3
r
, che formeranno un poligono dato
dai bordi delle dole plate dellarc-Droit [gli spigoli di testa delle dole plate,
che daranno pertanto anche gli angoli (biveau) tra un concio e laltro].
La stessa cosa si far per lestradosso. A questo punto chiaro che si in
possesso di tutto ci che serve per tagliare i conci di pietra, poich si hanno i
pannelli de lit e de dole e i biveaux de lit e de dole dellarc-Droit, come nei
Trait gi visti prima.
Figura 9-33. Trompe Conico-Sphrode.
Courbe sur la clef, & droite sur les impostes,
rachetant une Tour ronde. Tavola 97, Libro
IV, parte II, p. 213.
160
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Spiegazione dimostrativa
Abbiamo dato un rendiconto della giustezza delloperazione per trovare
lessieu e il sousessieu in tutte le circostanze di biais, talud e descente.
Resta da mostrare che larc-Droit corretto.
Dato che il sousessieu il diametro di maggiore inclinazione, se la faccia
del berceau ellittica sar anche il pi grande di tutti i diametri.
Supponendo che il berceau abbia la faccia circolare, come quando la
met di un cilindro scaleno, il diametro del sousessieu, bench uguale a
tutti gli altri, sar sempre pi grande di quello della sezione perpendi-
colare allasse, dato che inclinato. Ma le rette perpendicolari al piano
per lasse e al diametro del sousessieu saranno tutte uguali alle loro corri-
spondenti sullarco di facciata e sullarc-Droit. Questo perch si sono
riportate le lunghezze delle ordinate al sousessieu come AG, aF perpen-
dicolarmente al diametro dellarc-Droit su AA
r
, aa
r
, ecc. Questo vero
poich lasse non inclinato rispetto a tutte le rette che sono perpendi-
colari al piano passante per il sousessieu, ma lo rispetto a tutte le rette
parallele o inclinate allo stesso sousessieu. Infatti in questo metodo - in
qualunque situazione sia la faccia rispetto al berceau, en talud oppure
Figura 9-34. Seconde Espece de Trompe
droite sur les impostes. Courbe sur la clef, &
rachetant une portion de Tour ronde, lors-
que la Trompe est rampante. Tavola 98, Libro
IV, parte II, p. 219.
161
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
la descente - le rette tracciate dalle divisioni sul diametro sul quale si fa
la prima proiezione dellarco di facciata non sono come quelle ottenute
con gli altri metodi.
In quei casi si ottengono delle rette verticali o inclinate su un piano
verticale che possono cambiare di inclinazione rispetto allasse. In que-
sto caso invece le rette sono sempre uguali alla larghezza del berceau e a
tutte le sezioni dei lit, poich sono sempre perpendicolari al piano per
lasse che a sua volta perpendicolare, per la sua stessa costruzione, a
quello della faccia o base del cilindro. Questa ingegnosa invenzione di
Desargues dovrebbe dargli onore se egli non si fosse sforzato di renderla
misteriosa e difficile da capire. Egli avrebbe fatto meglio ad inserire la
sua spiegazione e la sua dimostrazione nel Libro di Bosse, piuttosto che
mettervi quel penoso extrait dal Registro della Comunit dei Maestri
Massoni di Parigi,
28
per provare che Charles Bressi [sic] non era stato
rifiutato per aver voluto fare il suo capo dopera seguendo il nuovo
metodo e piuttosto che litigare con un Critico ignorante, che avrebbe
abbattuto con la sola dimostrazione del metodo.
29
Figura 9-35. Trompe en Niche & en Coquille.
De la Trompe Sphrique sur le Coin, ou De
la Trompe sur le Coin & en Niche. Tavola
57, Libro IV, p. 375.
28. Alla fine del suo testo (vedi. Bosse, La
Pratique du Trait ..., pp. 51-55), Bosse ag-
giunge il capitolo: Reconnoissance de Monsieur
Desargues, scritto appunto da Desargues il
20 luglio del 1643. Tra laltro, Desargues
coglie loccasione per inserirvi alcune note
sulla polemica sorta tra Charles Bressy e la
Comunit dei Maestri Massoni di Parigi.
29. Jacques Curabelle, che qui Frzier giu-
dica un critico ignorante, nel suo Examen
des oeuvres du Sieur Dsargues del 1644, lan-
ci un violento attacco al lavoro di Desargues,
sia sui temi di stereotomia, sia sulla prospet-
tiva e la gnomonica. Desargues allora scrisse
il pamphlet: Rcit au vray de ce qui a est la
cause de faire cet escrit, Paris 1644. In esso
inser inutilmente molti nuovi dettagli ine-
diti sul suo lavoro e sulle sue teorie. Tra lal-
tro, riferendosi a Curabelle, Desargues scri-
ve: Moi, je ne suis artisan de la main daucune
sorte dArt; je nai que la simple connaissance
de la raison de leffet des rgles du peu de traits
dont je propose la pratique; et je nai point une
cabale douvriers comme il a ses compagnons
[...]; par le nombre et par la crierie desquels il
voudrait mopprimer; et comme il sait que je ne
travaille point de la main, il me voudrait
engager quelque travail effectif de maonnerie
ou bien dpendre de la discrtion des ouvriers,
ses compagnons de coterie; ce qui ne serait ni
juste ni rasonable. Desargues cit anche
Curabelle in giudizio, ma senza successo.
162
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Libro IV, Parte II, Capitolo XII
30
Sulla Spinta delle Volte Coniche
Possiamo trovare qualche rapporto tra le volte coniche e i berceaux [dei quali ha
appena parlato] considerando una volta en Canoniere, nella quale il diametro del
perimetro di facciata sia molto minore della lunghezza dellasse del cono. Infatti,
se il vertice di concorso delle coste del cono molto lontano dalla faccia, la volta
non sar sensibilmente diversa da un berceau.
Senza cercare esempi di volte inusuali, possiamo considerare la volta della Scala
del Vaticano, che un po rinserrata sulla lunghezza come un normale berceau,
e pertanto, studiando la spinta di questo esempio, il piccolo errore risultante
sar tutto a vantaggio della solidit dei piedritti.
Possiamo trovare un rapporto tra le volte coniche e i berceaux anche sotto un altro
aspetto, comparandole agli Arcs de cloitres. Una Trompe sur le coin, per esempio [si
veda il grafico 254, tavola 112, figura 9-38], pu essere considerata come composta
dalle due parti dellarco de cloitre ASN e BSN, nelle quali la sezione di facciata
rialzata; non seguendo un arco ellittico - come nei comuni berceaux - ma piuttosto
formando un arc-Droit parabolico. Langolo ottenuto tra queste due porzioni di
berceau, nel mezzo, sar infatti maggiore verso la chiave.
Vi sono comunque due differenze essenziali tra le volte coniche e i berceaux. La
prima data dal fatto che le sezioni tra loro parallele, e perpendicolari allinizio
dellimposta, sono delle curve simili ma di grandezza diversa, diminuendo con-
tinuamente dalla facciata al fondo della trompe; mentre nel berceau parabolico le
sezioni sono porzioni diverse di una stessa curva.
La seconda differenza vede convergere, nella trompe, tutti i giunti dellintradosso
verso un unico punto S, mentre nellarc de cloitre i giunti sono paralleli tra loro.
Figura 9-36. Trompe en Niche rampante, ra-
chetant une Vis St. Giles ronde. Tavola 102,
Libro IV, parte II, p. 265.
30. Frzier, La thorie ..., terzo tomo, libro
IV, pp. 405-7. Questo estratto fa parte del
capitolo XII, unappendice di circa ottanta
pagine, relativa alla costruzione dei manu-
fatti, nella quale studiata la statica delle
volte. Si riportano alcuni titoli dei capitoletti:
Delle diverse ipotesi servite alla ricerca sulla spin-
ta delle volte; Osservazioni tratte dallesperien-
za; Confronto e osservazione importante sulle
regole degli Autori che hanno trattato sulla spinta
delle volte; Nota sullutilit della teoria confer-
mata dai fatti; Ricerca per una nuova soluzio-
ne, priva di ipotesi, ma ottenuta solo sulla base
delle conseguenze tratte dallesperienza di frat-
ture di volte composte da conci assemblati senza
alcuna legatura, posati su piedritti instabili (vedi
figura relativa alla tavola 111, figura 9-37).
163
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
Cos, i lits dei conci delle volte coniche hanno una doppia inclinazione, una
verso lasse - come nelle volte cilindriche - laltra verso il vertice del cono; il
quale suddivide e diminuisce un po la forza della spinta, poich diminuisce il
carico, che si getta pi o meno verso il vertice - secondo come sono fatti i
giunti trasversali - oppure verso le superfici del cono. Cos evidente che
queste volte hanno una spinta minore rispetto alle facce delle volte en arc de
cloitre.
Abbiamo appena visto che la spinta di questi volumi non che la met di
quella di un mezzo berceau completo, elevato sulle stesse imposte. Di conse-
guenza, la spinta di una mezza volta conica sulle stesse imposte - e con la
stessa sezione e spessore - sar ancora minore di una superficie di un arc de
cloitre che copre lo stesso spazio.
E per passare alla pratica, cercheremo per prima cosa la spinta di una trompe
sur le coin (grafico 254), considerando la sua sezione parabolica di facciata
AFN come una sezione di un berceau rialzato: pertanto si potr trovare lo
spessore dei piedritti come nei problemi precedenti. Ad esempio, seguendo la
prima ipotesi di un solo angolo sul vertice, si divider larco An nel mezzo, in
D, e per questo punto si traccer una perpendicolare allarco (problema XVI
del secondo libro, tomo primo, p. 194) verso il fuoco f della parabola - come
nel problema - oppure come nel trait di p. 250 del secondo tomo.
Figura 9-37. Pour une nouvelle Solution sans
aucune Hypotese, mais seulement par des
consequences tires de lexprience des frac-
tures de Voutes composes de Voussoirs as-
semblez sans aucune liaison que celle de leur
coupe, poses sur des pidroits trop foibles.
Tavola 111, Libro IV, parte II, p. 389.
164
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Da questo punto f, e per D, si traccer la retta fh. Per lo stesso punto D si
traccer una perpendicolare allasse AN della parabola, come ki. Poi, si divider
langolo iDh in due parti uguali per mezzo del segmento IDG, che taglier la
verticale nN nel punto G [...], per trovare - tramite questo - la spinta orizzon-
tale, per esempio PA, che definisce lo spessore del piedritto seguendo la dire-
zione della faccia della trompe.
Dopo aver trovato P, si traccer la retta PS verso il vertice S del cono. Questa
retta former il triangolo APS, che rappresenta la superficie di base del
piedritto minimo: a questa necessario aggiungere un po di spessore verso f,
poich non si pu fare in pratica un angolo cos acuto [che termina in un
punto].
Se, in luogo di una trompe sur le coin, si tratta di una trompe droite (della
quale si devono trovare le superfici dei piedritti), si deve considerare che la
spinta delle volte - agendo sempre seguendo delle perpendicolari ai lits e ai
piedritti ed essendo la faccia di una tale trompe obliqua rispetto ai suoi piedritti
- non si pu trovare come per la trompe sur le coin, nella quale le facce sono
perpendicolari a quelli. Per questo necessario costruire la proiezione dei
giunti de lit, come nel trait per il taglio dei conci: ad esempio, Sp
2
, Sp
3
, Sp
4
.
Poi, dal punto C, si traccer una perpendicolare su Sp
4
, che taglier nel punto
n
4
, da dove si traccer una perpendicolare su Sp
3
, che taglier in n
3
e cos via.
Figura 9-38. De la pousse des voutes com-
poses, & de plusieurs simple, quon peut
considerer comme composes. Tavola 112,
Libro IV, parte II, p. 409.
165
EXCERPTA DA LA THORIE ET LA PRATIQUE DE LA COUPE DES PIERRES DI AMDE-FRANOIS FRZIER
Per semplificare, si pu - dal vertice S e con raggio SC - tracciare un arco Ca, che
taglier il piedritto fA nel punto a, e sar la somma di tutte le piccole perpendicolari
che si possono tracciare da tutte le proiezioni dei possibili giunti de lit.
Si traccer in seguito - per i punti a e C - una retta aq, che taglier la costa
opposta AB e prolungata in q e la si divider in due parti uguali in m. Per
questo punto si traccer Ru parallela ad AB: la retta aq sar lasse maggiore di
una ellisse, nella quale il medio proporzionale tra Rm e mu dar laltro asse.
La porzione di questa ellisse compresa tra limposta nel punto a e la verticale
elevata dal punto di mezzo C, sar il perimetro del quale ci serviremo, come di
quello di un berceau, per trovare lo spessore del piedritto az.
Dal punto z, si tracceranno le rette zS al vertice S e zA alla facciata AB: il triangolo
AzS sar la superficie di base del piedritto, alla quale necessario aggiungere dello
spessore in S e in A, per la stessa ragione gi detta sopra.
Figura 9-39. De la pousse des voutes com-
poses, & de plusieurs simple, quon peut
considerer comme composes. Tavola 110,
Libro IV, parte II, p. 381.
167 EXCERPTA DA LARCHITECTURE DES VOUTES DI BLAISE BOYE
Excerpta da
LArchitecture des voutes
di Blaise Boye
1
Trompe droite par devant et fondamentalle
2
[Questo tardo manoscritto non apporta nulla di sostanzialmente nuovo nel metodo,
ormai completamente definito. Il procedimento proposto da Boye risulta molto simile
a quello descritto da De La Ru, con la differenza che - mentre questultimo, come
Delorme, ruota le sezioni verticali attorno al vertice della trompe e le ribalta sul
piano orizzontale - Boye costruisce le rette de pente direttamente sul trait. In questo
modo queste risultano assai meno intuitive: infatti le rette di pendenza dellintradosso
e dellestradosso dello stesso piano di taglio si incrociano luna con laltra, facendo
riferimento a due punti distinti tra loro in pianta e avendo pertanto una diversa
inclinazione: vedi figura 10-17, relativa alla trompe dAnet. Da notare, in quel
trait, che ancora una volta i cartoni dei giunti tra i conci sono triangolari, sottendendo
la convergenza dellestradosso e dellintradosso verso un unico vertice.
Tuttavia le immagini che presenta sono chiare e interessanti, oltre che di difficile accesso,
costituendo il motivo principale della presenza di questo scritto nella raccolta di estratti.
1. Blaise Boye, LArchitecture des voutes, ms inv.
Ms. 619 Bibliothque Municipale Bordeaux,
1741. Il manoscritto composto da 86 fogli,
oltre allindice. Ciascuno di essi presenta un
caso particolare, con il trait che occupa una
facciata e il commento scritto laltra. Data la
difficolt di consultazione, si riportano qui tutti
i casi considerati per le trompe.
2. Ivi, ff. 50v.-51r.
Figura 10-1. Tavola 51, Trompe droite par
devant et fondamentalle, ff. 50v.-51r.
168
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Figura 10-2. Tavola 52, Trompe sur le coing ou quarree par
devant, ff. 51v.-52r.
Figura 10-3. Tavola 53, Trompe surbaisse quarre par de-
vant, ff. 52v.-53r.
Figura 10-4. Tavola 54, Trompe quarre par devant ayant
ses cottes inegaux, ff. 53v.-54r.
Figura 10-5. Tavola 55, Trompe Ronde par devant ayant son
plein Cintre, ff. 54v.-55r.
169 EXCERPTA DA LARCHITECTURE DES VOUTES DI BLAISE BOYE
Figura 10-6. Tavola 56, Trompe Creuse par devant ayant son plein
Cintre, ff. 55v.-56r.
Figura 10-7. Tavola 57, Trompe de Montpellier, ff. 56v.-
57r. Da notare le modalit di reperimento delle altezze della
volta, simili a quelle proposte da Jousse.
Figura 10-8. Tavola 58, Trompe ondee par devant ayant son plein
Cintre, ff. 57v.-58r.
Figura 10-9. Tavola 59, Trompe A Pans, ff. 58v.-59r.
170
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Figura 10-11. Tavola 61, Trompe Biaise surbaissee et en talut,
ff. 60v.-61r.
Figura 10-12. Tavola 62, Trompe sur une ligne droite faisant
un demi Rond en lair et Bombe en sa douelle, ff. 61v.-62r.
Figura 10-13. Tavola 63, Trompe Biaise et surbaisse droite par
devant sur Un angle Aigu, ff. 62v.-63r.
Figura 10-10. Tavola 60, Trompe en tour Ronde Biaise et en
talut, ff. 59v.-60r.
171 EXCERPTA DA LARCHITECTURE DES VOUTES DI BLAISE BOYE
Figura 10-14. Tavola 64, Trompe Biaise droite par devant tracee
par Une autre Metode que la precedente, ff. 63v.-64r.
Figura 10-15. Tavola 65, Trompe Rampante ayant tel plan
et telle Monte que lon Voudire faite sans lignes de pente
et ayant les testes egalles, ff. 64v.-65r.
Figura 10-16. Tavola 66, Trompe Rampante par haut et par
bas, La Mesme dune Autre facon, ff. 65v.-66r. Figura 10-17. Tavola 67, Trompe ondee et Rampante, ff. 66v.-67r.
172
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
Nel breve passo che si riporta, dopo aver descritto le modalit di taglio dei vari conci,
Boye passa a descrivere la costruzione del trait]. [...]
La maniera di costruire i pannelli de joint e de douele, tanto in questo trait che in
tutti gli altri che si riferiscono alle trompe, fondata sulla definizione di triangoli
rettangoli; nei quali uno dei lati dato dalla lunghezza delle verticali - cadenti a
perpendicolo dai conci e dai giunti sul fronte della trompe -, il secondo dato
dalla distanza tra il centro della trompe e il punto di incontro delle perpendicolari
con il profilo esterno della trompe sul piano della pianta; il terzo lato lipotenusa
che definita dallangolo retto del triangolo. Ora, questa ipotenusa, che parte dal
centro della trompe e che termina sulle estremit e nel mezzo dei conci e dei
giunti, pertanto necessariamente la costa dei pannelli de doele e di giunto ed
quella che definisce la grandezza dei conci. Considerando la verticale LX [figura
10-1, tavola 51], che un lato del triangolo che termina sul punto L, che a sua
volta lestremit superiore dellinterno del primo concio; la lunghezza XC, tra il
centro C e il punto precedente, si riporti questa lunghezza su X8. Sar evidente
a chiunque che lipotenusa L8 definir anche la lunghezza della seconda costa del
primo pannello de doele, del quale pannello la prima costa il lato AC.
Pertanto L8 sar anche la costa inferiore del primo pannello di giunto.
Dato che le coste dei pannelli de doele sono le stesse delle coste basse dei pannelli
di giunto, come si visto nelloperazione precedente, si porti dunque L8 su CN
[il punto N non segnato, ma evidentemente nel testo si intende il punto interno ad O,
sul primo pannello dellintradosso]. Poich nota la lunghezza della prima costa CA e
il lato AL, il primo pannello de doele sar gi fatto e compreso tra le lettere ACN:
i pannelli seguenti si faranno nello stesso modo [e dunque per trilaterazione]. [...]
[Viene ora spiegato come trovare, seguendo modalit analoghe, il pannello dellestradosso
(vedi parte sinistra del trait della figura 10-1). Da notare che la scritta panneaux de
douelle estendue, che compare allinterno del terzo pannello, si riferisce comunque alla
doele plate e non alla doele sviluppata. Il termine estendue va inteso nel senso che i
cartoni delle doele plate sono stesi sul piano della pianta. Le restanti immagini si
riferiscono a vari altri tipi di trompe, tra le quali anche quella di Anet: Trompe ondee
et Rampante. Anche questa trompe si risolve con modalit simili alla precedente, per
quanto riguarda le rette de pente. Negli altri casi, per trovare le altezze della volta della
trompe, compare ancora il metodo gi analizzato nelle sezioni precedenti.]
Figura 10-20. Tavola 70, Trompe en niche
droite Par de Vant, ff. 69v.-70r.
Figura 10-21. Tavola 71, Trompe en niche et
en tour Creuse, Trompe en niche et en tour
Ronde, ff. 70v.-71r.
Figura 10-18. Tavola 68, Trompe sur le Coin
Biaise et en niche, ff. 67v.-68r.
Figura 10-19. Tavola 69, Trompe en niche
en demi Volle ou surbaissee ayant se Meme
Cintre sur le me[me] plain, ff. 68v.-69r.
173 EXCERPTA DA ARCHITETTURA CIVILE DI GUARINO GUARINI
Excerpta da
Architettura Civile
di Guarino Guarini
1
OSSERVAZIONE SECONDA
Modo di stendere in piano la superficie
esterna e interna dun cono,
la base del quale sia conosciuta circolare
e retta allasse di detto cono
2
[In questa sede interessante riportare, oltre alle immagini, alcuni passi che
rendano chiaro il metodo adottato dal Guarini per trovare lo sviluppo della
superficie di un cono (lequivalente della costruzione dei cartoni
dellestradosso di una trompe conica) e le sue intersezioni con altri solidi o
con piani variamente disposti. Il Guarini dedica allargomento tutto il
quarto capitolo del quarto Trattato, con il titolo: Del modo di gettare e
stendere in piano le superficie de coni variamente segate; suddividendolo
in undici Osservazioni.

3
]
Sia del quadrante di un cono, ovvero del suo anello, che tanto basta la
base ABCD, che sia nota, e il triangolo GDF sia la met dellinterno
[immagine 11-1, tav. XXXVI, figura 1], siccome BEG dellesterno, che
sono i due triangoli che il cono mostrarebbe nella sua sezione, se fosse
tagliato per mezzo, la quale si deve concepire colla mente, quasi che
stasse perpendicolarmente sopra lanello ABCD; ora di questo cono sia
necessario trovare linterna ed esterna superficie pi prossima che si potr;
si divida larco AB in quante parti piacer, per esempio in 3, e si
conducano i raggi al centro G, come sono G 10 G 11, sinch segano il
quadrante interno DC, da quali punti, cio da quelli che provengono dai
quadrante esterno, si dedurranno normali sinch incontrino la linea BG,
come sono 10. 12 e 11. 13, e si prolungheranno al punto E esterno,
come anche le normali dedutte dalle sezioni intrinseche [interne] si
condurranno dalla linea BG al punto F, come dalla figura si vede, e in
questa forma sar compito lapparato per stendere in piano la superficie
di detto cono. [Sino a questo punto, il metodo proposto dal Guarini
non dunque dissimile da quello proposto da altri trattatisti, come ad
esempio lo stesso Delorme o Mathurin Jousse. Compare qui per uninte-
ressante caratteristica: le perpendicolari gettate dai punti di giunzione
esterni vengono fatte poi convergere verso il vertice esterno del cono
(ma potremmo dire della trompe). Si usano pertanto entrambi i vertici,
ciascuno preso in considerazione per i punti ad esso riferiti.]
Conducasi poi a parte, come nella figura 2 [immagine 11-1, tav. XXXVI,
come anche i riferimenti alle figure seguenti], la linea 20. 21, nella quale
si porter la lunghezza della linea BE figura 1 [quella che potremmo
definire come la lunghezza della costa esterna del pannello di giunzione,
dato che la figura 2 si riferisce, in ultima analisi, ai cartoni di sviluppo
dellintradosso e dellestradosso di una trompe conica droite o fonda-
mentale], e fatto centro nel punto 20, si descriver collintervallo suddetto
una porzione darco, qual sar 22. 23, nella qual porzione si stender la
curva B 11 figura 1 [si svilupper larco B-11 in 21-23 (o 21-22), ponendo
uguali tra loro le lunghezze dei due archi], in modo che sia 21. 22 e 21.
1. Guarino Guarini, Architettura Civile, po-
stuma, 2 voll., Torino 1737. Una preedizione,
anchessa postuma, risale al 1686, tre anni
dopo la morte del Guarini. Il titolo comple-
to di questultima opera - edita anchessa a
Torino, per i tipi di Domenico Paulino -
Dissegni darchitettura civile et ecclesiastica in-
ventati, e delineati dal padre D. Guarino
Guarini modenese de Chierici Regolari Theatini
Matematico dellAltezza Reale di Savoia. Gli
estratti qui presentati provengono da una re-
cente riproposizione del 1968, edita a Mila-
no dal Polifilo.
2. Ivi, Trattato IV, Capitolo Quarto, pp. 333-4
(ed. 1968).
3. Questi sono i titoli delle altre
Osservazioni, oltre a quelle presentate in
questa sede:
OSSERVAZIONE PRIMA
Essendovi tanti triangoli piani posti insieme,
i quali adequino in numero tutti i triangoli
inscritti in un cono, e abbiano eguale base e
altezza, stenderanno una figura o superficie
eguale alla figura di pi lati inscritta nel
cono.
OSSERVAZIONE QUARTA
Modo di gettare in piano la superficie di un
cono concavo e circolare segato da una su-
perficie concava di un cilindro
perpendicolare allasse del cono.
Modo di stendere in piano la superficie con-
cava suddetta colla impressione o vestigio del
cono lasciatovi nella sua naturale
grandezza.
OSSERVAZIONE QUINTA
Modo di gettare e stendere in piano la super-
ficie dun cono concavo circolare segato da
una superficie convessa dun cilindro
perpendicolare allasse del cono.
OSSERVAZIONE SESTA
Modo di gettare in piano la superficie dun
cono, il cui apice finisce in una linea retta,
che sia segato da una superficie cilindrica
retta allasse del cono.
OSSERVAZIONE SETTIMA
Modo di gettare e stendere le superficie dun
cono, le quali siano inclinate tutte in un api-
ce, e che detto cono sia segato da una
superficie piana posta pendente.
OSSERVAZIONE OTTAVA
Modo di ritrovare la superficie dun cono
scaleno, o sia obbliquo di base circolare, il
quale sia segato da una superficie di cilindro
non perpendicolare allasse.
OSSERVAZIONE DECIMA
Modo di stendere in piano le superficie dun
cono, la di cui base sia elittica, circolare, o
lenticolare, ovvero di qualsisia altra forma,
segato da qualunque superficie retta allasse
del medesimo cono.
OSSERVAZIONE UNDECIMA
Modo di stendere la superficie di qualunque
cono irregolare segato da qualunque
superficie al suo asse perpendicolare.
174
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
23, tirando da punti 22. 23 due linee al centro, o punto 20, le quali chiude-
ranno due superficie esterne, cio due pezzi del cono della figura 1, ma
dovendo sovra queste superficie esterne applicarvi le superficie interne, in
modo che ciascun pezzo rappresenti la scorza o corpo dellistesso pezzo, si
dedurranno in primo luogo due normali alla linea BE da punti D e F, come
sono DH e FI figura 1, e indi presa la distanza EI e trasportata da 20 in 2
figura 2, si descriver un arco, che sar 2. 3. 4, qual arco si suddivider per
met in ogni pezzo, come si vede in 5. 6, e presa la distanza da I in H figura
1, si porter nel punto 5, e si descriver un arco, qual sar 11. 10, e parimente
dai punto 6 si descriver un altro arco, come si vede. [Dato che lo sviluppo
dellestradosso non fa riferimento al vertice interno ma a quello esterno,
era dunque necessario introdurre un metodo per porre a registro gli sviluppi
dellintradosso e dellestradosso. Il Guarini trova pertanto la proiezione dei
punti F e D sulla retta per EB, nei punti I e H. Le due distanze EI e HB
definiscono la posizione del cartone dellintradosso rispetto a quella
Figura 11-1, a destra. Tav. XXXVI (corri-
spondenza edizione originale: Lastra 8,
Trattato IV). Le figure 1 e 2 si riferiscono
ad una trompe conica droite par devant
(Seconda Osservazione). Le figure 3, 4, 5,
6 (Terza Osservazione) descrivono invece
una trompe conica sous le coin ou quarre
par devant (vedi immagine sottostante, re-
lativa alla figura 11 della Tav. XXXIII).
Le figure 7, 8, 9 e 10, infine, si riferisco-
no ad una trompe conica en tour ronde
(in questo caso, in realt, la sezione oriz-
zontale non circolare ma ellittica, come
si pu vedere nella figura 1 della tavola
XXXVII, immagine 11-3, che descrive que-
sta trompe); Osservazioni Quarta e Quin-
ta.
Figura 11-2, in alto. Tav. XXXIII (corri-
spondenza edizione originale: Lastra 5,
Trattato IV), figura 11.
175 EXCERPTA DA ARCHITETTURA CIVILE DI GUARINO GUARINI
dellestradosso.] Di poi presa la distanza 4. 6, ovvero 6. 2, si porter da 10 in
7, oppure da 11 in 8, e cos dallaltra parte tirando da punti 7. 8 due linee
sino al punto 5, e facendo lo stesso dallaltra parte, avremo due pezzi di
cono sodi, quasi che fossero due doghe di botte distese in piano nella natu-
rale loro grandezza; unendo poi gli angoli delluna e dellaltra superficie con
linee, come sono 5. 20, 8. 21 e 7. 22, sar compita la proiezione della sesta
parte del cono suddetto, essendo tutti gli altri pezzi di simile forma. [A questo
punto tutti gli elementi necessari sono acquisiti. Resta solo da unire tra loro
i punti trovati.]
Le superficie poi coniuntive [i cartoni di giunzione] saranno le stesse, come
BD e FE, essendo tutte le altre di simile specie, e la superficie di fronte, cio
limpressione del cono nella superficie piana, sar la medesima che il
quadrante ABCD, che le serve anche di base [il fronte della trompe sar
infatti composto dai due semicerchi, dei quali gli archi DC e AB rappresen-
tano la met.].
Figura 11-3. Tav. XXXVII (corrisponden-
za edizione originale: Lastra 9, Trattato
IV). Le figure 4, 5, 6, 7 si riferiscono ad
una trompe conica en tour creuse(anche
in questo caso, in realt, la sezione oriz-
zontale non circolare ma ellittica, come si
pu vedere nella figura 3 della stessa tavola
XXXVII, che descrive questa trompe); Os-
servazione Sesta.
176
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
OSSERVAZIONE TERZA
Modo di trovare la superficie di un cono, che sia segato da una su-
perficie angolare, normale allasse di esso cono, e faccia un arco,
nel quale termini il detto cono
4
Sia il cono ABC nella figura 11 della tavola XXXIII [immagine 11-2], il
quale sia posto perpendicolarmente sopra la superficie angolare DEFGH,
e faccia larco o impressione nella detta superficie angolare, che deve
servire di base ai medesimo cono; quali superficie debbansi gettare e
stendere in un piano. [In questo caso si tratta dunque di una trompe
conica sur le coin ou quarre par devant.]
Si faccia in primo luogo il quadrante ABCD figura 3 [immagine 11-1,
tav. XXXVI, figura in alto a destra], qual diviso in porzioni a gradi-
mento, come 1. 2, si condurranno i raggi al centro G, come sono 1. 3,
2. 4, e da punti delle sezioni loro si condurranno normali alla linea
4. Guarini, Architettura Civile, Trattato
IV, Capitolo Quarto, pp. 334- 7 (ed.
1968) .
Figura 11-4. Tav. XXXVIII (corrisponden-
za edizione originale: Lastra 10, Trattato
IV). Le figure 1 e 2 (e anche la figura 1
della Tav. XXXIX) si riferiscono ad una
trompe conica tagliata da un piano non
verticale, ma inclinato (en talut), come si
pu vedere nella figura 8 della stessa tavo-
la XXXVII, che descrive questa trompe;
Osservazione Settima. Le figure da 4 a 9
(e anche la figura 2 della Tav. XXXIX)
descrivono invece una trompe conica biaise
(con il cono scaleno), segata da una super-
ficie cilindrica obliqua; Osservazione Ot-
tava.
177 EXCERPTA DA ARCHITETTURA CIVILE DI GUARINO GUARINI
GB, come sono 1. 5, 2. 6, e le altre; quindi fatto un triangolo
rappresentante la sezione del cono, come GBE [GDE nelloriginale,
n.d.r.], si condurr dal punto D una paralella alla linea BE, la quale
former un altro triangolo GDF, che rappresenter la sezione interna
del cono; di poi da punti 5. 6, come procedenti dalla superficie
esterna del quadrante suddetto, si condurranno linee al punto E, come
sono 5 E, 6 E, e le altre, e da punti nascenti dalle sezioni della
superficie interna si condurranno linee ai punto F, come si vede per
le linee puntate [sino a questo punto il metodo ricalca quanto gi
visto nel caso precedente]; fatto questo si condurr la linea GH, la
quale rappresenter la superficie angolare che sega detto cono.
[Il Guarini opera dunque per sottrazione: partendo dalla trompe
conica droite EBG, le sottrae, in pianta, il triangolo GBH.]
Ci supposto, si faccia collo stesso tenore il cono ABC [immagine 11-
1, tav XXXVI, figura 4], trasportando tutte le misure che sono dallasse
AE figura 3 nella linea GB dalluna e dallaltra parte dellasse CD figura
4 da EA in EB, come G 5 figura 3 si trasferir da E in F, e da E in G
figura 4 [ qui interessante notare luso coordinato di due proiezioni
ortogonali, una in pianta e laltra in sezione; evitando cos luso del
compasso per riportare le distanze], cos G 6 si porter da E in H, e
Figura 11-5. Tav. XXXI (corrispondenza
edizione originale: Lastra 1, Trattato IV).
Intersezioni di un cilindro.
Figura 11-6. Tav. XXX.
178
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
da E in I, e cos si far di tutte le altre, avvertendo solamente di
condurre al punto C quelle che si sono condotte al punto E nella
figura 3, e di condurre al punto K quelle che si sono condotte al
punto F. Ci fatto si conduca dalla sezione GH e dal punto H una
paralella linea GA sinch incontri lasse del cono della figura 4, come
si vede H 2, cos parimente conducasi dal punto I una paralella alla
detta linea GA, sinch incontri nella figura 4 le linee esteriori pi
prossime allasse suddetto, come sono FC e GC ne punti 3. 4, e
finalmente dedutta una paralella dalla sezione K sinch incontri le
linee pi vicine allasse, come sono HC e IC ne punti 5. 6, avremo i
punti A 6. 4. 2. 3. 5 B, pe quali condurre la curva A 2 B, che
rappresenter la sezione di facciata [una semiellisse ribaltata sulla
pianta], che fa la linea o superficie GH nel cono predetto di fianco, e
lo stesso anche si conseguir per la superficie interna, se da ciascun
punto, in cui le pontate procedenti dal quadrante interno segano la
linea GH, si dedurranno paralelle alla retta GA, sinch ogni paralella
incontri la sua corrispondente, e avremo anche i punti pe quali con-
durre unaltra curva, che rappresenter la proiezione della superficie in-
terna suddetta segata dalla superficie angolare.
Ora fa di mestieri ritrovare larco, o impressione, che fa il cono nella
superficie angolare posto nella sua naturale grandezza [vale a dire la
proiezione ortogonale frontale della trompe, anchessa ribaltata sulla pian-
ta]; per la qual cosa si eleveranno da punti esterni linee perpendicolari
alla GA, e paralelle alla EG [ED nelloriginale, n.d.r.], come 5. 7, 3. 8, 2
D, 4. 9, 6. 10, e le altre procedenti da punti del cono interno; indi
presa la lunghezza della linea GH figura 3, si trasferir da E in D figura
4, cos GI figura 3 si porter da 20 in 8, e da 21 in 9 figura 4, e
finalmente GK si porter da 22 in 7, e da 23 in 10, e avremo i punti A
10. 9 D 8. 7 B, pe quali condurre la curva ABD, che rappresenter
limpressione o vestigio della superficie esterna del cono segato dalla
superficie angolare nella sua naturale grandezza; lo stesso anche si osser-
ver, se si vorr descrivere limpressione dellinterna come sovra; pren-
dendo ciascuna misura nella linea GH dal punto G sino a ciascuna delle
pontate, si trasferir sovra la sua corrispondente, e avremo tutti gli
altri punti, pe quali condurre unaltra curva, che esprimer il vestigio
della superficie interna del cono impresso nella superficie angolare, ch
quanto si proponeva.
Ma avendosi da stendere la di lui superficie, cio linterna, [dovendo
pertanto trovare i pannelli di sviluppo dellintradosso] si prender la
distanza dal punto K al punto 22 figura 4, e fatto centro in 40 figura 5, si
descriver un arco, che sar 41. 42, nel quale si stender con piccole
aperture di compasso la superficie interna del quadrante DC figura 3,
cio D 4 sia 41. 43, 4. 3 sia 43. 44, e 3 C sia 44. 42, quali punti si
condurranno al centro 40, come dalla figura 5 si vede; indi presa la
distanza da K in 12, si porter dal centro 40 nella linea 40. 43 nel punto
45, cos presa la distanza K 13 si porter su la 40. 44 nel punto 46, e
finalmente K 14 si porter su la linea 40. 42 nel punto 47, pe quali punti
41. 45. 46. 47 si condurr una curva, che rappresenter quarta parte della
superficie del cono segata nel modo sovra espresso.
Qualora poi si desiderassero le superficie di commessura, come della
commessura 4. 2, si prender la larghezza dellanello, cio la distanza
Figura 11-7. Tav. XXXIV (corrispondenza
edizione originale: Lastra 4, Trattato IV).
Figura 11-8. Tav. XXXV (corrispondenza
edizione originale: Lastra 5, Trattato IV).
179 EXCERPTA DA ARCHITETTURA CIVILE DI GUARINO GUARINI
BD figura 3, e si porter sovra la linea 40. 43, e alla medesima distanza si
condurr una paralella alla detta linea 40. 43, come si vede in 48. 49, indi
parimente dedutte due normali alla linea FD da punti D e F, che sono
DL e FM figura 3, si prender la distanza e vi da E in M, e si porter
nel centro 40 figura 5, e con quellintervallo si descriver un arco, che
sar 48. 50, il quale segher tutte le superficie di commessura, che
appartengono allunione FE figura 3, onde presa la distanza dal centro
C della figura 4 sino al punto 15, punto che rappresenta la commessura
del cono appartenente al taglio 4. 2 nella sua naturale longhezza, e
trasportata dal punto 48 sino in 49, rappresenter la superficie di
commessura appartenente al taglio predetto, unendo i punti 48. 40 e 49.
45 con due rette, le quali dimostreranno il contenuto nella superficie di
commessura. Allo stesso modo si potranno fare le altre, come vedesi
nella figura espresso [immagine 11-1, tav. XXXVI, figura 6].
Occorrendo poi di dovere unire ambe le superficie assieme, si stender
in primo luogo la superficie esterna, prendendo la misura che vi da C
in B figura 4, e fatto centro X collo stesso intervallo si descriver larco
20. 21, come dalla figura 6, nel quale si stender, come sopra, la super-
ficie esterna del quadrante A 1. 2 B figura 3 in 21. 22. 23. 20 come si
vede, quali punti per mezzo di una retta si uniranno al centro X come si
fatto nelle antecedenti; cos preso lintervallo EM figura 3 si porter
dal centro X, e si descriver un arco, che sar 24. 25, il quale sar segato
dalle linee 22 X e 23 X, come anche si vede; indi divisi sopra larco 24.
25 tutti glintervalli per mezzo, come 24. 26, e cos gli altri, si segner
in ciascuno dessi il punto della divisione, come si vede segnato in 1, e
presa la distanza 24. 1 si porter da 21 in 5, e da 22 in 6 e 7, come si
vede, e cos degli altri, quali punti 6 e 7 si uniranno nel punto 1 per
mezzo delle rette 6. 1 e 7. 1, e cos delle altre. Di poi presa la distanza
40. 41 figura 5, si porter dal punto segnato 1 sino in 27 figura 6, cos
40. 45 si porter da 1 in 28, e dallaltro punto 2 in 29, e cos dogni
altro, quali punti si uniranno con una curva, la quale chiuder linterna
superficie del pezzo di cono ricercato, e collistesso ordine si termine-
ranno e chiuderanno tutte le altre, unendo gli angoli delluna e dellaltra
superficie con linee rette, come sono 27. 21. 1 X, e gli altri.
OSSERVAZIONE NONA
Modo di gettare e stendere in piano la superficie dun cono
di base circolare segato da qualunque superficie retta
allasse del medesimo cono
5
Esprimasi la base del detto cono nel semicircolo ABC, il di cui centro
sia O, la grossezza o scorza del quale dimostri lintervallo che resta dal
semicerchio ABC al semicerchio interno GHI, fra quali due si descriva
un medio, quale sia DEF; si divideranno detti semicerchi in porzioni a
piacimento, come in 1. 4 etc., dalle quali divisioni si condurranno rag-
gi al centro O, come sono 1. 3, 4. 6, e gli altri. [immagine 11-11, tav.
XXXIX, figura 3. Linteresse per questa Osservazione deriva dalla vici-
nanza tra questa trompe e quella di Anet: in quel caso, per, il cono a
base ovale e ad asse rialzato. Inoltre il metodo esposto trova, come si vedr,
dei collegamenti con metodi analoghi, ad esempio in Blaise Boye.
6
] Quindi
dalle sezioni de raggi suddetti colla periferia del cerchio interno si con-
durranno normali alla linea AC, come HO, 3. 7, 6. 8, e le altre, quali
5. Ivi, Trattato IV, Capitolo Quarto, pp.
355-6 (ed. 1968).
6. Si veda, ad esempio, nella sezione de-
dicata al trattato LArchitecture des voutes
di Bl ai se Boye, l a Trompe ondee et
Rampante, figura 10-2, tavola 67.
Figura 11-9. Tav. XL (corrispondenza edi-
zione originale: Lastra 12, Trattato IV).
Figura 11-10. Tav. XLI (corrispondenza
edizione originale: Lastra 13, Trattato IV).
180
PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI. APPARATO CRITICO.
si prolungheranno al punto K per dare la forma al cono. Eleggasi ora
la superficie, colla quale sintende segare il cono, e sia LMN, la quale,
supponendosi retta allasse del cono, dimostra parimente la proiezione
stessa, o sia la figura gettata.
Dovendola adunque stendere in piano, quantunque per le dimostrazio-
ni antecedenti si potesse ottenere, nondimeno per abbondare in
ammaestramenti si far in questaltra maniera, cio pigliata la distanza
8 K si trasferir da 8 in 9, e si unir il punto 9 al punto 6 per mezzo
della retta 6. 9; cos presa la distanza 7 K si trasferir da 7 in 10, e si
unir il punto 10 al punto 3 sua primaria origine colla retta 10. 3, e
parimente OK si porter da O in 11, unendo il punto 11 al punto H
Figura 11-11. Tav. XXXIX (corrisponden-
za edizione originale: Lastra 11, Trattato
IV). La figura 3 si riferisce ad una trompe
conica onde, tagliata da una superficie
verticale generica e non piana; Osservazione
Nona. Le figure 4 e 5 descrivono un cono a
base generica (ellittica, circolare o len-
ticolare) segato da una generica superfi-
cie verticale; Osservazione Decima. Le fi-
gure 1 e 2 (vedi anche Tav. XXXVIII) si
riferiscono rispettivamente ad una trompe
conica en talut e ad una trompe biaise.
Infine, le figure 6 e 7 si riferiscono ad un
cono irregolare, segato da una superficie
generica perpendicolare al suo asse; Osser-
vazione Undecima.
181 EXCERPTA DA ARCHITETTURA CIVILE DI GUARINO GUARINI
colla retta H 11, e cos dallaltra parte. [I triangoli 6-8-9, 9-3-10, 28-
2-43 ecc. sono dunque le sezioni verticali - ribaltate in pianta e ruotate
per allinearne le basi con AC - della trompe fondamentale KGI, non
ancora di quella che potremmo chiamare la trompe onde KLMN.]
Fatto indi centro in K, collintervallo K I si descriver un arco, qual
sar 1. 12, nel quale si stender il quadrante G 6. 3 H ne punti 1. 13.
14. 12, quali suniranno tutti al punto K, e fatto nuovamente centro in
O collintervallo O 16 si descriver larco 16. 17, e dal punto 17 seleve-
r una normale alla linea AC, quale si prolungher sinch incontri la
linea H 11 nel punto 18, e presa la distanza 11. 18, quella si porter dal
punto K sino in 19 nella linea K 12 [anche il Guarini usa pertanto le
propriet dei triangoli simili per trovare laltezza della trompe onde nel
punto 16, nota laltezza della trompe plate nel punto O: se OH questul-
tima altezza, allora 17-18 sar laltezza nel punto 16 e H-18 sar la
lunghezza da sottrarre alla costa K-12 del pannello dintradosso]; cos fat-
to centro in 7 collintervallo 7. 20 si descriver larco 20 O, e dal punto
O selever parimente una normale alla linea suddetta AC, sinch incon-
tri la linea 3. 10 nel punto 22, e presa la distanza 10. 22, quella si
trasferir dal punto K in 23 nella linea K 14, e parimente preso 8. 21, si
descriver larco 21. 24, e dedutta pur anche unaltra normale dal punto
24, quella si prolungher sinch incontri la linea 6. 9 nel punto 25, e
presa nuovamente la distanza 9. 25, quella si trasferir da K in 26 nella
linea K 13, e finalmente preso KN, si trasferir da K in 27, e per i punti
19. 23. 26. 27 si condurr destramente una curva, che vestir la quarta
parte del cono presupposto, distesa in piano nella sua naturale grandez-
za; e collo stesso ordine si distender laltra met, qualora si desiderasse
loperazione intera.
Se si desiderassero le superficie di commessura, si osserva in primo luo-
go qual taglio sintende ritrovare, e volendo ritrovare e stendere il ta-
glio 1. 2. 3, si condurranno parimente da punti 1 e 2 perpendicolari
alla linea AC, come sono 2. 28 e 1. 29, quali punti 28 e 29 suniranno
al punto K, e presa la distanza da 28 in K, quella si trasferir da 28 in
34, e si unir il punto 34 al punto 2 primario colla retta 2. 34; cos
parimente preso 29 K, si porter da 29 in C, e si unir il punto C al
parimente preso 29 K, si porter da 29 in C, e si unir il punto C al
punto 1 colla retta 1 C. Quindi fatto nuovamente centro in 28, e
allintervallo di 28. 35, si descriver un arco, qual sar 35. 30, e dal
punto 30 elevata una normale si prolungher sinch incontri la linea 34.
2 nel punto 32, e parimente presa la distanza 29. 36, colla medesima si
descriver larco 36. 31, e dal punto 31 elevata unaltra si prolungher
sino in 33 [32 nelloriginale, n.d.r.]. Si dee poi osservare a qual linea
della figura gettata appartenga il taglio 1. 2. 3, e appartenendo per
ordine alla linea 14 K si prender la distanza da 1 in 2, e da 2 in 3, e
quella si trasferir da 14 in 37, e da 37 in 38, e si uniranno pur anche le
linee 37. 38 al punto K; quindi presa la distanza 34. 32, si trasferir da
K in 39, e C 33 si porter da K in 40, e per i punti 28. 39. 40 condu-
cendo una curva, questa vestir la superficie di commessura, e cos si
far dogni altra.
Quanto ad unire le superficie insieme, questo non si allontana dalle
antecedenti dimostrazioni, onde presupponendole a sufficienza dichia-
rate rimetto il lettore a quanto si detto di sopra.
Figura 11-12. Tav. XLII (corrispondenza
edizione originale: Lastra 14, Trattato
IV).
182 PER LA STORIA DELLA STEREOTOMIA. GEOMETRIE, METODI E COSTRUZIONI.
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AREE SCIENTIFICODISCIPLINARI
Area 01 Scienze matematiche e informatiche
Area 02 Scienze siche
Area 03 Scienze chimiche
Area 04 Scienze della terra
Area 05 Scienze biologiche
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Area 09 Ingegneria industriale e dellinformazione
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