PREMESSA
Abbiamo scelto di trattare l’apparato locomotore perché, come già evidenziato nella premessa alla
scelta dei contenuti per il secondo anno, il filo conduttore è “conoscere se stessi attraverso la
conoscenza del proprio corpo”. L’argomento è importante per alunni di circa 12 anni, questo è l’età
in cui cominciano a prendere coscienza di se stessi, è anche un periodo che li vede soggetti a grandi
trasformazioni fisiche nonché psicologiche, spesso i cambiamenti fisici li impauriscono e non li
accettano, è difficile accettare di crescere!
Noi non abbiamo certo la pretesa di risolvere tutti i loro problemi semplicemente scegliendo alcuni
contenuti del nostro programma piuttosto che non altri, ma siamo convinte che conoscere il proprio
corpo, capire come siamo fatti, inserire i cambiamenti in un contesto “scientifico” e quindi tutto
sommato normale, li possa un po’ aiutare.
Per quanto riguarda i prerequisiti siamo sicure che li allievi abbiano già una conoscenza
dell’argomento derivata dal lavoro svolto alle elementari, non sarà certo una coperta per loro che il
movimento del corpo è dovuto alle ossa e ai muscoli, quello che intendiamo invece far capire è
come avvenga questo fenomeno, l’importanza di questo sistema.
Inoltre l’argomento che proponiamo pur passando ancora molto attraverso l’esperienza diretta degli
allievi, richiede un intervento più massiccio dell’insegnante in campo teorico, perché molte
informazioni necessarie devono essere trasmesse agli allievi, sia direttamente dall’insegnante sia
attraverso una consultazione guidata di materiali quali testi, tavole, schemi, video ecc..
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PERCORSO DIDATTICO SULL’APPARATO LOCOMOTORE
(Daniela Basosi & Lucia Lachina)*
1) MUOVERE UN BRACCIO
Fate disporre gli alunni a coppia; ogni allievo, a turno, compirà una serie di movimenti, il
compagno prenderà nota di quello che accade per ogni movimento: se si verificano cambiamenti
significativi quali allungamenti, accorciamenti, apparenti aumenti di volume, per le parti del corpo
che stanno osservando. Per questa esperienza potete far utilizzare la scheda dell’all. 1.
Dopo l’esperienza discutete i risultati con gli allievi i quali avranno sicuramente notato che facendo
i movimenti suggeriti si può apprezzare un aumento della circonferenza del braccio; questo farà
sorgere in loro la domanda del perché vi sia questa modificazione, interrogativo che potremo
risolvere proponendo un’altra esperienza.
* Gruppo di ricerca e sperimentazione didattica per l’educazione scientifica del CIDI di Firenze
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Sempre da questa esperienza gli allievi dovrebbero facilmente giungere alla conclusione che il
movimento è possibile perché il sistema scheletrico è costituito da “pezzi” più o meno grandi uniti
fra loro, il che ci porta ad introdurre il concetto di “articolazione” (così è definita l’unione fra due
ossa).
4) LE ARTICOLAZIONI
Iniziate l’attività distribuendo agli allievi, divisi in piccoli gruppi, una cannuccia da bibita rigida ed
una “snodata”. (all.4)
Fate rispondere per scritto alle seguenti domande:
1. Quale delle due cannucce può essere piegata, almeno in un punto, senza schiacciarsi?
2. Quale è il punto in cui si piega senza schiacciarsi?
3. La parte articolata della cannuccia permette il piegamento in una sola posizione o permette una
serie molto ampia di posizioni?
4. Ti sembra che la cannuccia articolata presenti vantaggi rispetto a quella rigida?
Fate poi discutere gli allievi sulle osservazioni fatte per giungere alla conclusione che un sistema
articolato è, per il movimento, più vantaggioso di un sistema rigido.
Chiedete ai vostri allievi di “sentire” il movimento delle ossa in varie articolazioni e di cercare di
descrivere come ciò avvenga. Utilizzando questa esperienza si possono suddividere le articolazioni
in base alla mobilità reciproca dei segmenti ossei e arrivare così ad elaborare una possibile
classificazione dei tipi di articolazione. Potete usare una scheda come quella proposta nell’all 5.
Discutete insieme con i vostri allievi le loro osservazioni ed infine elaborate una scheda collettiva
sulla classificazione delle articolazioni. (all. 6)
Attraverso la discussione, alcuni allievi vorranno sapere anche come è fatta un’articolazione;
approfittate dell’occasione per aiutarli a capire come è fatta e come funziona e suggerite anche la
corretta terminologia per le varie parti facendo loro preparare una scheda informativa. (all. 7-8)
5) COME CI MUOVIAMO
Per capire come si muovono i vari segmenti ossei è opportuno far costruire un modellino con
stecche di balsa (che simuleranno le ossa) ed elastici (i muscoli) per riprodurre il sistema: segmento
osseo - muscolatura correlata. In questo modo si potrà far immaginare come si ottiene il
movimento; con l’accorciamento o l’allungamento dell’elastico si otterrà il movimento reciproco
dei due pezzetti di legno. (all. 9)
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Fate osservare bene ciò che accade al modellino: dalle osservazioni emergerà il concetto che ogni
movimento è consentito dall’allungamento di un elastico e dalla contrazione dell’altro, ed è proprio
ciò che accade per il movimento nei sistemi locomotori, un muscolo si contrae e l’altro si allunga.
Giungeremo alla conclusione che i movimenti si ottengono grazie a coppie di muscoli che, poiché
lavorano in contrasto uno con l’altro, sono detti antagonisti. (all. 10)
6) OSSERVARE LE OSSA
Per fare questo attività è necessario che vi procuriate una serie di ossa, ad esempio: le ossa di un
pollo e di un coniglio. Fatele bollire a lungo, magari aggiungendo un po’ di varechina, in modo tale
da ottenere delle ossa accuratamente pulite.
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Fate osservare attentamente la struttura interna aiutandosi anche con una lente d’ingrandimento.
Anche in questo caso fate descrivere per iscritto e disegnare ciò che viene osservato. (all. 13)
Dalla discussione degli elaborati degli allievi si potrà arrivare alla definizione di osso compatto e
osso spugnoso; probabilmente i ragazzi vorranno sapere se la differenza di struttura comporta anche
differenze in altri aspetti. Potrete suggerire ai vostri allievi di pensare se sia più resistente una
struttura costituita da particelle messe una sopra l’altra oppure una struttura in cui le particele
costituenti si orientano in tutte le direzioni dello spazio e discutere con loro le osservazioni che
faranno. (all.14)
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Trattate un osso e una conchiglia, separatamente, con acido cloridrico per far sciogliere la parte
minerale e verificare come si comporta l’osso e che cosa accade alla conchiglia.
Sottoponete l’osso e la conchiglia all’azione della fiamma.
Discutete le osservazioni che sono scaturite da questa esperienza e potrete far arrivare gli allievi alla
conclusione che le ossa sono composte da una sostanza elastica chiamata appunto elastina e da una
sostanza dura, un insieme di sali minerali simili a quelli che costituiscono i rivestimenti delle
conchiglie.
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All. 1
MUOVERE UN BRACCIO
Materiale occorrente:
- un metro per sarti
Fai appoggiare, al tuo compagno, il braccio sul banco, chiedigli di rilassarsi totalmente, misura la
circonferenza della parte superiore del braccio e annota il risultato in tabella 1.
Chiedigli di sollevare il banco con un braccio; mentre il tuo compagno esegue questa operazione,
misura il diametro del braccio nello stesso punto della prima misura, annota anche questo in tabella.
Chiedigli ora di appoggiare il palmo della mano sul banco, stando in piedi, e di premere con forza;
ancora una volta misura la circonferenza del braccio e annota il risultato in tabella.
Misura la circonferenza del braccio del tuo compagno sempre nella parte alta, fagli flettere il
braccio e controlla la misura della circonferenza, aumenta o diminuisce? …………………………...
Puoi spiegare perché? …………………………………………………………………………………
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All. 5
CHE COSA ACCADE QUANDO CI MUOVIAMO
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All. 6
LE ARTICOLAZIONI
Usate le mani per sentire il movimento delle ossa di ogni articolazione qui elencata e riportate
accanto il tipo di articolazione
Gomito
Polso
Nocca (dito)
Femore-bacino
Ginocchio
Caviglia
Mandibola
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ALL. 11
SCHEDA PER LA CLASSIFICAZIONE DEI TIPI DI OSSA
Osserva le ossa che ti sono state consegnate e completa la tabella in ogni sua parte.
Disegno (scala 1: 1) * lunghezz larghezza Spessore
*puoi appoggiare l’osso sul foglio e disegnarne i contorni a
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All. 13
OSSERVIAMO UN OSSO
Materiali: ossa (l’ideale è un femore di un animale di medie dimensioni: agnello ecc.) sezionate
longitudinalmente e trasversalmente, lente d’ingrandimento.
Osserva attentamente, prima ad occhio nudo e poi aiutandoti con la lente d’ingrandimento, l’osso
che ti è stato consegnato ; cosa puoi notare?
Fanne un disegno sia della sezione longitudinale che trasversale.
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All.15
A CHE SERVONO GLI SCHELETRI?
Occorrente: organismi animali diversi quali molluschi con conchiglia (sia gasteropodi che bivalvi)
un gambero e scheletri di pesci, uccelli e mammiferi.
Osservate gli animali e rispondete alle seguenti domande:
Quali di questi organismi possiede un rivestimento esterno? ………………………………………...
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Quali di questi organismi possiede uno scheletro interno? …………………………………………...
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Prova a schiacciare fra le mani la conchiglia, si rompe facilmente? ………………………….………
Quale funzione credi svolga la conchiglia per il mollusco? …………………………………………
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Schiaccia delicatamente fra le mani il gambero, che cosa accade? …………………………………...
Togli il “guscio” al gambero e schiaccialo fra le mani, come ti sembra?…………………………
Che aspetto avrebbe un pesce senza “lische”?………………………………………………………
A che cosa servono le “lische” al pesce? ……………………………………………………………
A che cosa serve lo scheletro al rettile? ………………………………………………………………
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Osserva un uccello, ad esempio un merlo, a che cosa gli serve lo scheletro? ………………………..
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Osserva un mammifero, ad esempio un gatto, a che cosa serve gli lo scheletro ? ……………………
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In quali organismi ti sembra che lo scheletro sia legato al movimento? ……………………………..
…………………………………………………………………………………………………………
Oltre che al movimento a quale altro scopo ti sembra utile? …………………………………………
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In conclusione possiamo dire che gli scheletri assolvono fondamentalmente a 3 funzioni; quali?
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Pensi che animali come un serpente, una tartaruga, una rana possiedano uno scheletro interno?…….
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All. 16
DI CHE COSA È FATTO UN OSSO
I Esperienza
Materiali: osso di pollo, conchiglie, acido muriatico (si trova in commercio, attenzione ad usarlo
con cautela, leggi bene gli avvertimenti sulla bottiglia), bilancia, 2 becher, pinzetta.
Prendete l’osso di pollo, pesatelo e annotate qui il risultato ottenuto ……………………….
Preparate due becher una soluzione di acqua e acido muriatico, immergete in uno le conchiglie e
nell’altro l’osso di pollo.
Aspettate 4 o 5 giorni e controllate i due becher.
Che cosa è accaduto nel becher che conteneva le conchiglie? ………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………
Estraete l’osso di pollo usando le pinzette, sciacquatelo sotto l’acqua corrente.
Come si presenta l’osso? ……………………………………………………………………………...
Pesatelo, e annotate qui il peso ………………… Che cosa potete notare? …………………………..
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Conclusioni ……………………………………………………………………………………………
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II Esperienza
Materiali: osso di pollo, candela, fiammiferi, una pinza di legno.
Esponete l’osso alla fiamma della candela, tenendolo con la pinza di legno.
Quale colore assume l’osso? ………………………………………………………………………….
Provate a piegarlo o a dargli un piccolo colpo, cosa accade? ………………………………………..
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Conclusioni
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VERIFICA
1) Tutti gli esseri viventi hanno bisogno di un “sistema di sostegno” che permetta loro di resistere
all’azione esercitata su di essi dal peso del corpo e da altre forze esterne. Puoi identificare qual è
il tipo di sistema di sostegno utilizzato dagli esseri viventi qui sotto elencati?
UOMO ………………………………………………………………………………………………...
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FORMICA …………………………………………………………………………………………….
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VONGOLA …………………………………………………………………………………………...
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VIPERA ……………………………………………………………………………………………….
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TROTA ………………………………………………………………………………………………..
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MERLO ……………………………………………………………………………………………….
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GRANCHIO ………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………
BRUCO ……………………………………………………………………………………………….
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3) Suddividi gli animali dell’esercizio n. 1 nei due raggruppamenti proposti.
Vertebrati Invertebrati
4) Lo scheletro dei vertebrati non svolge solo l’azione di sostegno ma anche ………………………
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5) Progetta una scheda di lavoro per Educazione fisica nella quale suggerisci ad un tuo compagno
esercizi che gli permettano di far muovere l’articolazione spalla- braccio e quella anca-gamba.
Correda la scheda anche degli opportuni disegni per far capire bene al tuo compagno quali sono i
movimenti da fare.
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Esperienza proponibile per un biennio di scuola media superiore
Gli scheletri del pesce, dell’uccello e del mammifero si possono facilmente ottenete da una triglia, o
da una sardina, da un pollo e da un coniglio.
Ottenere le ossa accuratamente pulite (facendo bollire a lungo le ossa finché il muscolo non si
stacca facilmente lasciando l’osso completamente pulito ma integro).
Far ricostruire gli scheletri (eventualmente aiutandosi anche con tavole anatomiche)
Far rilevare somiglianze e differenze, dapprima ogni allievo scriverà le proprie osservazioni, poi
attraverso la lettura dei singoli lavori e la discussione si potrà ottenere un testo collettivo, delle
tavole e degli schemi su cui ulteriormente lavorare.
Ad esempio comparando strutture analoghe (come gli arti) e cercando di far emergere il perché ci
sia stato uno sviluppo spesso molto diverso nei vari animali.
c) Procurarsi ossa di mammifero e ossa di uccello, far confrontare i due tipi, far arrivare a
conclusioni accettabili. (ossa cave degli uccelli adatte al volo).
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