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DI ART.

28 (DELLO STATUTO)
IN ART. 28 (D.LGS. 150/2011)

Uno sguardo sugli attori


Un approccio bottom-up: focus sull’azione concreta dei
soggetti e dei gruppi coinvolti nell’attuazione delle
norme:
O LTRE L’ A N A L I S I
G I U RI D I CO - CA S I S T I C A
Condizioni di reale funzionamento
Effettivo significato delle azioni promosse
Dimensione della rappresentanza
• T. Treu, L’uso politico dello Statuto dei lavoratori,
1975 e Lo Statuto dei lavoratori: prassi sindacali e
motivazioni dei giudici, 1976 (Bologna, Il Mulino).
• L’ipotesi del «rischio dell’organizzazione»: l’uso
dello Statuto da parte del sindacato è condizionato dal
IL PRECEDENTE rischio di «subire effetti negativi sulla propria
STORICO posizione e sulla propria stabilità come
organizzazione» e correlativamente alla «tendenza
dell’organizzazione a preservare se stessa, anche in
parziale autonomia rispetto ai fini per cui si legittima
(e quindi anche con un non uso di strumenti, quali lo
Statuto, che in una certa misura ne facilitano il
raggiungimento)»
• Oggetto: comportamenti diretti ad impedire o
limitare l'esercizio della libertà e della attività
sindacale nonché del diritto di sciopero
• Legittimato passivo: il datore di lavoro
• Legittimato attivo: organismi locali delle
AZIONE EX ART. associazioni sindacali nazionali
28 DELLO • Rimedi: cessazione del comportamento
STATUTO illegittimo e la rimozione degli effetti della
condotta antisindacale
 Collegamento con l’art. 15 dello Statuto (che
sanziona con la nullità qualsiasi atto o patto che
determina un pregiudizio in collegamento con
l’affiliazione sindacale)
ART. 28 E CAUTELA SINDACALE

• Calcolo strategico di vantaggi e svantaggi secondo una logica organizzativa.


• La propensione all’utilizzo dell’art. 28 era:
minima dove il rischio dell’organizzazione era massimo, ossia dove l’organizzazione
sindacale era forte, burocratizzata e in maggior misura integrata nel contesto socio-
politico
tendeva a crescere dove il sindacato sentiva a rischio la propria forza in azienda e sul
territorio; raggiungeva il punto più alto dove l’organizzazione sindacale era giovane,
sufficientemente forte, ma poco integrata nel contesto socio-politico e vedeva nel ricorso
uno strumento per aprire maggiori spazi di azione politica;
diminuiva in modo significativo nelle aree dove la struttura sindacale era troppo debole.
LE PRATICHE SINDACALI IN MATERIA
DI RICORSO ALL’ART. 28

• Centralità dell’iniziativa dell’organizzazione e delle sue valutazioni nei casi di


ricorso all’art. 28.
• Valutazione del rischio di causa, dell’impatto dell’azione in giudizio sulla
mobilitazione dei lavoratori in azienda, sui livelli di sindacalizzazione e sul
prestigio dell’organizzazione di fronte all’opinione pubblica.
• Affiancamento dell’azione in giudizio a pratiche tradizionali di azione sindacale
• Diversi livelli di coinvolgimento della base di lavoratori: più alto nelle azioni di
natura politico-offensiva; più basso nelle azioni di natura politico-difensiva
L’EVOLUZIONE DELLE ATTITUDINI
DEGLI ATTORI

• (1974-1981) - conferma delle ipotesi avanzate sul «rischio


dell’organizzazione» e sull’uso non alternativo all’azione sindacale dello
Statuto da parte delle organizzazioni sindacali, rilevando, a fronte di un trend di
litigiosità crescente, una maggiore propensione delle parti verso un uso
dell’azione legale come strumento di pressione negoziale, anche in relazione al
contributo dello Statuto al progressivo assestamento delle regole del gioco
[Treu 1984].
• (1980-1988) – disaffezione degli attori tradizionali; aumento della litigiosità
nelle uniche aree in cui nel corso degli anni ‘80 si ha avuto una crescita dei
livelli di sindacalizzazione (settore dei pubblici servizi) [Barbera 1995].
• Ricorsi ex art. 28 Statuto dei lavoratori (condotta
LE PRATICHE PIÙ antisindacale) (1)
RECENTI • Ricorsi ex art. 28 D.lgs. 150/2011(condotta
discriminatoria in base alle convinzioni
personali/sindacali dei lavoratori) (2)
• Oggetto: discriminazione sulla base delle
convinzioni personali (diretta o indiretta)
• Legittimato passivo: il datore di lavoro (anche solo
potenziale; il divieto copre la fase che precede
l’assunzione)
AZIONE EX ART. • Legittimato attivo: Il singolo; le organizzazioni
sindacali, le associazioni e le organizzazioni
28 D.LGS. rappresentative del diritto o dell'interesse leso
150/2011 • Adattamento dell’onere della prova
• Rimedi: risarcimento del danno anche non
patrimoniale; ordine di cessazione del
comportamento, della condotta o dell'atto
discriminatorio pregiudizievole, adottando ogni altro
provvedimento idoneo a rimuoverne gli effetti; piano
di rimozione
CASO FIAT (1)

• Contenzioso ex art. 28 dello Statuto in collegamento con il rinnovo separato


del CCNL metalmeccanici nel 2009 e in relazione all’esercizio dei diritti di cui
all’art. 19 dello Statuto in seguito all’uscita di FIAT da Federmeccanica e alla
stipula del «contratto collettivo specifico di lavoro» .
• Corte Costituzionale 231/13: dichiarazione di incostituzionalità dell’art. 19
dello Statuto dei lavoratori nella parte in cui non prevede che la RSA possa
essere costituita anche nell’ambito delle organizzazioni sindacali che pur non
risultando firmatarie del contratto collettivo abbiano partecipato alla
negoziazione del relativo contratto
• Le rappresentanze sindacali aziendali possono
essere costituite ad iniziativa dei lavoratori in
ogni unità produttiva, nell'ambito:

ART. 19 • a) [delle associazioni aderenti alle


confederazioni maggiormente rappresentative
STATUTO sul piano nazionale; testo abrogato]
• b) delle associazioni sindacali, che siano
firmatarie di contratti collettivi di lavoro
applicati nell'unità produttiva.
CASO FIAT (2)

• Azione ex art. 28 d.lgs 150/2011 per l’accertamento della natura


discriminatoria della mancata assunzione di lavoratori iscritti a FIOM CGIL
nell’ambito di un operazione di trasferimento di personale da Fiat Automobile
Group (FGA) e Fabbrica Italia Pomigliano (FIP)
CASO RYANAIR (1)

• Azione ex art. 28 sulla natura antisindacale del reiterato rifiuto da parte della
convenuta di riconoscere il ruolo delle organizzazioni sindacali e della
violazione da parte della stessa di diversi obblighi di legge in materia di
informazione e consultazione.
CASO RYANAIR (2)

• Azione ex art. 28 d.lgs 150/2011 sulla natura discriminatoria (rispetto ai


lavoratori potenzialmente interessati all’assunzione) di una clausola
dell’accordo quadro per il personale di cabina che imponeva ai lavoratori di
non avvalersi dell’intermediazione di organizzazioni sindacali nel rapporto con
il datore di lavoro e di astenersi dall’esercizio di attività sindacale, ivi
compreso del diritto allo sciopero, pena la perdita di alcuni benefici in materia
di turni di lavoro e incrementi retributivi o indennitari
CASO DELIVEROO (1)

• Azione ex art. 28 dello Statuto sull’imposizione da parte di Deliveroo


dell’accettazione del contratto stipulato con UGL Rider come condizione per
continuare a lavorare e la violazione del divieto di cui all’art. 17 dello Statuto
dei lavoratori in materia di contributi finanziari alle organizzazioni sindacali
CASO DELIVEROO (2)

• Azione ex art. 28 d.lgs. 150/2011 sulla natura discriminatoria dell’algoritmo


che governava il sistema di prenotazioni dei rider sul presupposto che
quest’ultimo avesse l’effetto di penalizzare la partecipazione del lavoratore ad
uno sciopero determinando la retrocessione di questo nel sistema di ranking
con la conseguenza di esporlo alla perdita di future occasioni di lavoro.
• Possibilità di leggere ancora una volta le scelte degli
attori attraverso lo schema interpretativo del rischio
CONTINUITÀ E dell’organizzazione.
ROTTURA • Ragioni alla base della scelta degli attori di ricorrere
all’azione antidiscriminatoria, pur continuando a
privilegiare, in termini generali, l’azione ex art. 28
dello Statuto.
UNA FINESTRA DI OPPORTUNITÀ

• Il diritto antidiscriminatorio come sottosistema normativo dotato di un elevato


livello di tutela delle vittime.
• Definizione di condotta antidiscriminatoria, adattamento dell’onere della
prova, disciplina della legittimazione attiva, disciplina dei rimedi
IL SIGNIFICATO DEL RICORSO
ALL’AZIONE ANTIDISCRIMINATORIA

• I casi esaminati consentono di individuare nell’azione ex art. 28 d.lgs. n.


150/2011 uno strumento potenzialmente in grado di creare pressione nei
confronti dei datori di lavoro e contrastare, nella prospettiva del sindacato,
condotte che anticipano il momento in cui si alzano le barriere all’azione
sindacale.
• I limiti (dell’interpretazione dominante) dell’art. 28 dello Statuto
• Il dibattito sul rapporto tra interesse individuale e
interesse collettivo nell’ambito dell’art. 28 dello
Statuto dei lavoratori
U N P R O B L E M A A P E RT O
• La sua rilettura nell’ambito della nuova azione
antidiscriminatoria
• Quale interesse rappresenta il sindacato nell’ambito
delle due azioni?

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