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1. Condizioni naturali
2. Predisposizioni personali del
cantante
3. Apprendimento attraverso
imitazione
Figure che ruotano intorno al cantante
cantante
maestro di
foniatra
canto
Tecnica ed emozione
Attualmente questo accordo non c`e`ed il cantante non e` mai inviato
dal foniatra prima di intraprendere questa attivita`.
Il maestro di canto raramente testa il livello attitudinale del futuro
cantante.
L`aspetto tecnico viene spesso trascurato in quanto si viene ad essere
rapiti esclusivamente dall`intrpretazione, dalla personalita` e
dall`emozione che il cantante trasmette.
Perche` inviare dal foniatra…..
Prendere tutti i dati obiettivi anatomo-funzionali dell`apparato vocale
dell`allievo
Effettuare controlli periodici per vedere come reagisce l`organo vocale
durante il periodo di apprendimento della tecnica canora
Osservazione dei dati biotipologici ed anamnestici
Esame e valutazione della capacita` respiratoria
Esame acustico ed elettroacustico della voce parlata e della voce cantata
Assordamento tramite “rumore bianco” nel caso di disparita` tra le due
voci
Buona tecnica
Sentirsi a proprio
agio
Preservare le
strutture vocali
Ottimizzare
performance
Quando preoccuparsi……….
• se non si segue l`isegnamento di
un maestro di canto
• se si cambia da un maestro
all`altro con conseguente
cambiamento di tecniche
d`impostazione vocale
• se il maestro da` indicazioni
differenti rispetto alle condizioni
medico-foniatriche
Non e` un buon insegnante se…..
• fa cantare senza dare mai dare indicazioni
• non consiglia indagini medico-strumentali
• non e` mai puntuale e tende a finire la lezione prima del previsto
• non fa fare mai il passo successivo
• nonostante i molti studi non si notano miglioramenti
• quando termina la lezione fa sempre male la gola o ci si sente
affaticato
Voce parlata Voce cantata
• durata delle vocali prolungata • durata delle vocali minima
• si parla con le consonanti • si canta con le vocali
• modulazione a passaggi • modulazione a intervalli regolari
• gamma da 1/5a a 1/8va • gamma oltre 2/8ve
• atto automatico • atto volontario
• altezza tonale spontanea • altezza tonale controllata
• altezza e intensita` sono • altezza ed intensita` sono divise
inscindibili
Il timbro
Esso si riferisce agli armonici che si riproducono nella cavita` di
risonanza
Armonici acuti timbro chiaro
Armonici gravi timbro scuro
E` una delle caratteristiche piu` importanti della voce che permette di
riconoscere una voce rispetto ad un`altra.
In un cantante di musica classica oltre alle 3 formanti e` presente una
4a formante intorno ai 3000-4000 Hz con un ottimo equilibrio tra
vibrazione e risonanza
I registri
Vengono descritti come un ambito di frequenze, cioe` un gruppo
contiguo di note che possiedono uno stesso timbro vocale e in cui tutti i
toni vengono percepiti come suono simile.
Quello che fa il cantante lirico e` cercare di equilibrare la necessita` di
allungamento delle ccvv nel salire vs i toni acuti con un controllo del
muscolo vocale, il quale permette un buon contatto glottico e
mantiene in vibrazione tutto il corpo cordale con altrettanto controllo
della posizione laringea che tenderebbe a salire durante i suoni acuti.
• Registro di pieno o di petto (frequenze piu` gravi)
• Registro medio
• Registro di testa (frequenze piu` acute)
• Registro di falsetto da parte del maschio e` da
considerarsi patologico (muta incompleta)
Secondo le nuove impostazioni possiamo distinguere una
classificazione numerica dei registri:
1. R1 glottal fry
2. R2 Registro di petto
3. R3 Registro di testa
4. R4 Registro di fischio
Il vibrato
Avviene quando si tiene il suono per un certo periodo di tempo con
variazioni di altezza tonale e di intensita`
Muscoli lombari
• Decubito supino, braccia lungo il corpo flettere la gamba dx vs il petto e
mantenere la posizione per 30’’
• Posizione eretta gambe leggermente divaricate e flesse, flettersi lentamente
in avanti abbassando la testa e lasciando cadere collo, spalle e braccia fino a
che le mani non raggiungono I piedi. Conservare la posizione per 30’’
Mobilizzazione e rilassamento del cingolo scaplare e del tronco
Flessione ed estensione
In piedi gambe divaricate, braccia rilassate lungo il corpo. Flettere in avanti le braccia con un movimento
oscillatorio lento e sempre piu` ampio. A tempo con I movimenti delle braccia, flettere in avanti testa, collo,
spalle e tronco
Flettere lateralmente tronco e capo
Oscillazioni delle braccia sempre piu` ampie fino a compiere una circonduzione
Flettere il busto in avanti lasciando cadere le braccia che compieranno oscillazioni in avanti e indietro
Rotazione
Posizione eretta gambe divaricate braccia rilassate lungo il corpo, ruotare il tronco vs sn sollevando il braccio sn
indietro e il dx in avanti e viceversa
Posizione seduta braccia pendenti lungo il corpo ruotare le spalle in senso orario e antiorario
Flessione e rotazione
Posizione seduta gambe divaricate flettere il busto in avanti portando entrambe le braccia sulla caviglia
omolaterale; mentre la mano sn resta aggrappata alla caviglia, lanciare il braccio dx indietro, ruotando bene
anche la spalla e la testa, fino a portarlo in linea retta con la spalla ed il braccio sn
In piedi gambe divaricate braccia a croce, portare la mano dx sul piede sn flettendo e ruotando il busto. Ripetere
l`esercizio dall`altro lato
Muscoli cervicali
• In posizione supina
• In posizione quadreupedica
• In posizione a candela
• In posizione laterale
• In posizione verticale
• In posizione seduta
Varianti dell`esercizio respiratorio
o o i i
a a a e e e
• Emissione di fonemi nasali prodotti con variazioni melodiche
m m
m m
m m
do
si a re
la a a si
sol a a la
fa a a sol
mi a a fa
re a a mi
do a a re
a a do
Regolazione dell`intensita`
• Emissioni di vocali a bassa intensita` oooooooooooooo
I FASE: masticare (pane o mela) a bocca chiusa emettendo suoni. La voce segue i movimenti di
masticazione con piccoli ondeggiamenti
II FASE: ripetere l`esercizio a bocca aperta. La voce esce in parte dal naso e in parte dalla bocca
III FASE: quando la masticazione sonora e` diventata naturale, il cibo non e` piu` necessario ma
bisogna immaginarlo
IV FASE: masticazione di vocali
V FASE: masticazione di parole
VI FASE: lavoro sul testo
• Esercizi di iperarticolazione voce afona/sonora
• Esercizi di sbadiglio
• Esercizi di emissione a bocca chiusa
Tecniche di rilassamanto preparatorie ad una
corretta impostazione vocale
Metodi con sfondo neurofisiologico (strettamente corporeo)
• Rilassamento progressive del Jacobson
• Metodo Winterbert o tecnica dei movimenti passive
• Yoga
Metodi con sfondo psicoterapico (esperienza corporea e vissuto)
• Schultz (training autogeno)
• Berges (rilassamento terapeutico)
• Soubiran
• Le Huche
Metodi con sfondo psicoanalitico (corpo e investimento del se`)
• Metodo Ajuriaguerra
Come riscaldare la voce
Poiche`il canto e` un allenamento che coinvolge tutto il corpo, e` utile effettuare uno
stretching morbido che coinvolga testa, collo, braccia, fianchi e spalle; sciogliere la
mandibola e avere una mente rilassata e pronta.
Venendo agli esercizi specifici :
• Trillo labiale (lip roll), una sorta di BR create dalla vibrazione delle labbra.
• Trillo linguale (tongue trill), pronunciare suono R attraverso vibrazione della lingua;
attenzione alla rilassatezza, postura e rilassatezza dei mm facciali, non deve esserci
tensione laringea
In entrambi gli esercizi si parte da una singola nota per poi sperimentare scale, arpeggi e
glissati
• Vocal fry, emissione vocale a frequenze molto basse (voce gracchiante)
• Vocalizzi con emissioni nasali
• Lax vox, attraverso una cannuccia infilata in una bottiglia o in un bicchiere d`acqua
variando l`altezza ed emettendo glissati
GRAZIE……….MAESTRO!