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Obbiettivo
L’esperienza è stata fatta allo scopo di determinare la composizione di una miscela di fluorofori quali
naftalene, 2,6-dimetossinaftalene e antracene (le cui strutture sono rappresentate in basso), mediante
misure di fluorescenza.
Cenni teorici
La spettroscopia di emissione di fluorescenza è una tecnica analitica ad elevata sensibilità, una riduzione del
range di risposta lineare può dipendere dall’assorbimento della radiazione di emissione o di eccitazione
dovuto a specie diverse dall’analita. Allo scopo di ampliare il range lineare è possibile sottoporre le intensità
di emissione osservate ad un opportuno trattamento matematico. In generale, la riduzione del range lineare
dipende da due fattori:
Un fattore matematico che afferisce alla perdita di correlazione lineare tra emissione di
fluorescenza e assorbanza (e quindi concentrazione) nel campo di elevati valori di quest’ultima.
Un fattore geometrico (valido per una geometria con configurazione ortogonale tra sorgente di
eccitazione e rivelatore) che afferisce al fatto che nel momento in cui la radiazione di eccitazione
permea all’interno della soluzione di interesse analitico se l’assorbimento da parte della soluzione
nei confronti della lunghezza d’onda di eccitazione è alto allora la maggior parte della radiazione di
eccitazione verrà assorbita dagli strati più laterali della soluzione e sarà da questi ultimi che si
originerà l’emissione di radiazione la cui massima parte non sarà sottoposta al processo di
rivelazione.
A ( λ ex )
Per correggere questi due fattori di definisce una funzione correttiva P= e un fattore legato
F g ( A ( λ ex ) )
all’effetto di filtro interno strettamente connesso all’assorbimento della radiazione emessa per fluorescenza
La funzione F g ¿) è una funzione di correzione polinomiale di terzo grado che correla l’intensità di emissione
osservata ad una data lunghezza d’onda con l’assorbanza alla lunghezza d’onda di eccitazione impiegata,
mentre A( λex ) è l’assorbanza lunghezza d’onda di eccitazione, λ ex.
L’effetto di filtro interno potrebbe essere ridotto scegliendo una lunghezza d’onda di emissione ( λ em ¿ che
cada in una regione dello spettro di assorbimento della soluzione ad assorbanza trascurabile, oppure,
correggendo le intensità osservate per la trasmittanza associata alla λ em prescelta, T (λ em) , definita come:
T ( λem ) =10−A ( λ
em )∗b
Dove b è il cammino ottico medio percorso dalla radiazione di emissione all’interno della cuvetta prima di
emergere da quest’ultima. Per una cuvetta a sezione quadrata con lati di un centimetro si avrà che b=0.5
cm.
Una volta determinate le intensità di emissione corrette sarà possibile per ciascuna specie luminescente
presente nella miscela a composizione incognita determinare la concentrazione sfruttando la relazione:
Dove I STD, corr e I camp ,corr sono le intensità di emissione corrette dello standard (soluzione contenente il solo
analita a concentrazione nota) e del campione rispettivamente, C STD e C x sono le concentrazioni associate.
Materiali e strumenti
Spettrofotometro
Cuvette
Matracci da 10 mL
Spettrofluorimetro
Solfato di chinina 10-3M
Soluzione di H2SO4 0.5M
Soluzioni standard di naftalene (5*10-5), antracene (5*10-5) e 2,6-dimetossinaftalene(2.5*10-5)
Procedura
Come standard per la determinazione della funzione F g è stato usato il solfato di chinina.
Sono state preparate 10 soluzioni a diversa concentrazione (da 10 -5 a 10-4 M) di solfato di chinina a partire
da una soluzione madre 10-3 M in H2SO4 0.5 M mediante utilizzo di matracci da 10 mL
Dopo aver registrato la linea di base tra 230 e 500 nm è stato registrato lo spettro di assorbimento della
soluzione 10-4 M allo scopo di determinare la lunghezza d’onda di massimo assorbimento, λ ex, usata per il
successivo ottenimento degli spettri di emissione. È risultato che:
λ ex =347 nm
Nota la λ ex è stato registrato lo spettro di emissione della medesima soluzione, questo allo scopo di
determinare la lunghezza d’onda di massima emissione λ em.
Il valore di λ em (sotto riportato) è stato determinato applicando delle slit del tipo:
Slit ex =2.5
Slit em =5
λ em=458 nm
La determinazione della A( λex ) e della I (λ em) è stata eseguita su ciascuna delle altre 9 soluzioni preparate,
i dati sperimentali sono raggruppati in tabella 1.
Immagine 1. Rappresentazione grafica del fitting polinomiale di terzo grado dei valori di I ¿ ) = f ( A ( λ ex )).
Determinata la funzione di correzione si è proceduti alla preparazione delle soluzioni standard di naftalene,
2,6-dimetossinaftalene ed antracene a partire dalle corrispondenti soluzioni madre in matracci da 10 ml.
Tabella 2. Dati per la preparazione delle soluzioni standard degli analiti ai fini della determinazione di I obs, A( λex ), T ( λem ) .
Per le soluzioni standard finali sono stati registrati gli spettri di assorbimento allo scopo di valutare, per ogni
analita, la lunghezza d’onda di eccitazione alla quale le altre specie luminescenti presentassero minimo
assorbimento. Tale determinazione è stata fatta analizzando la risultante della sovrapposizione degli spettri
di assorbimento di ciascuna soluzione standard preparata.
Antracene
0,4
2,6-dimetossi naftalene
Naftalene
Assorbanza
0,2
0,0
300 350 400
λ(nm)
Immagine 2. Sovrapposizione degli spettri di assorbimento delle soluzioni standard di naftalene, 2,6-dimetossi naftalene e antracene.
I valori di λ ex e assorbanze associate per le tre soluzioni standard sono riportate in tabella 3.
Successivamente per ciascuno standard sono stati registrati gli spettri di emissione alla lunghezza d’onda di
eccitazione determinata applicando diverse larghezze delle slit per la radiazione di eccitazione ed emissione.
Per ogni analita è stata valutata la lunghezza d’onda di massima emissione ( λ em), l’assorbanza associata e
l’intensità di emissione osservata (I obs ) alla λ em.
In base ai valori di A( λem ) sono stati determinati i corrispondenti valori di trasmittanza, T ( λem ) .
Standard T ( λem )
2,6- 1
dimetossinaftalene
Naftalene 0.944
Antracene 1
Tabella 5. Valori di trasmittanza associati alla lunghezza d’onda di massima emissione per le soluzioni dei tre standard.
Nell’ultima fase della proceduta sperimentale è stato registrato lo spettro di assorbimento della soluzione a
composizione incognita.
0,20
0,15
Abs
0,10
0,05
0,00
300 350 400 450
λ (nm)
Immagine 3. Spettro di assorbimento della soluzione a composizione incognita.
Dall’analisi spettrale sono stati determinati i valori di assorbanza alle coppie di valori (λ ¿ ¿ em , λ ex )¿ per
ogni analita.
λ ex (nm) A ( λ ex ) λ em (nm) A ( λ em ) T ( λem )
2,6-dimetossi 331.4 0.032 367 0 1
naftalene
Naftalene 283.8 0.073 322 0.013 0.985
Antracene 376 0.001 398 0 1
Tabella 6. Valori di assorbanza A( λ¿¿ ex )¿ , A( λ¿¿ em)¿ con trasmittanza associata per i tre analiti determinati per analisi dello spettro
di assorbimento della miscela incognita usando le coppie di valori (λ ¿ ¿ em , λ ex )¿ determinate nelle fasi precedenti per ciascun analita.
Infine, dall’ottenimento degli spettri di emissione alla lunghezza d’onda di eccitazione ottimale per ciascuno
dei tre analiti sono state determinate le intensità di emissione I obs alle λ em ad essi associata utilizzando i
valori di slit più opportuni.
Elaborazione dati
Come primo passo si è applicato la teoria della propagazione dell’errore all’equazione per il calcolo
dell’intensità di emissione corrette, tale per cui:
I obs∗A ( λ ex )
∗1
F g ( A ( λex ) )
I corr =
T ( λem )
Imponendo la condizione per cui le uniche grandezze affette da incertezza siano i coefficienti della funzione
polinomiale F g è stato calcolato l’errore d ¿ ¿ ) come sotto riportato.
| |
−I obs∗A ( λ ex )
2
∗1
F g ( A ( λ ex ) )
d (I ¿¿ corr)= d (F g)¿
T ( λ em )
Dove a sua volta l’incertezza d (F g ) è stata calcolata applicando la teoria della propagazione dell’errore note
le incertezze sui coefficienti caratterizzanti il polinomio di terzo grado.
In tabella 8 sono riportati i valori di I corr(calcolati considerando I obs per valori di slit compatibili con quelli
utilizzati per l’analisi del campione incognito), d (I ¿¿ corr )¿, F g, d (F g ) associati agli standard.
Sulla base dei dati riportati in tabella 8 sono stati determinati i seguenti intervalli di fiducia:
Cx I corr
= (¿)
C STD I corr , STD
È stato possibile determinare la concentrazione di ciascun analita presente nella miscela a composizione
incognita sfruttando i dati in tabella 10.
Applicando la teoria della propagazione dell’errore sull’equazione ( ¿ ) è stata determinata l’incertezza sulla
concentrazione degli analiti nella miscela incognita e quindi gli intervalli di fiducia.
√( ) ( )
2 2
C STD 2 C STD 2
d (C ¿¿ x)= d (I ¿¿ corr) + 2
I corr , C d (I corr , STD ) ¿ ¿
I corr , STD I corr , STD
x
Cx d (C ¿¿ x)¿
Naftalene 9,60374E-06 3,7599E-06
2,6-dimetossi 1,81233E-05 4,6488E-06
Naftalene
Antracene 1,5006E-08 6,9303E-09
Tabella 11. Valori di concentrazione per gli analiti nel campione a composizione incognita con incertezze associate.
−6
C x ( naftalene )=( 10 ± 4 )∗10 u . a .
−6
C x ( 2, 6−dimetossi naftalene )=( 18 ± 5 )∗10 u . a .
−9
C x ( antracene ) =( 1.5 ±0.7 )∗10 u . a .
Conclusioni