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Enti ecclesiastici (requisiti e iter di riconoscimento)

Organo di una confessione religiosa che svolga attività di religione o culto e che chieda il
riconoscimento civile come persona giuridica
è Nello stato liberale si aveva un atteggiamento di avversione nei confornti degli enti: o
venivano soppressi e lo stato ne acquisiva il patrimonio, o non venivano soppressi am
venivano trasformati in IPAB e il loro patrimonio veniva destinato ai comuni
è Durante il regime fascista la Chiesa ottenne il riconoscimento della personalità giuridica dei
propri clienti i quali venivano riconosciuti senza nessun tipo di controllo e senza verificare
che tipo di attività svolgessero

Tipologie di enti:
Ø Enti a base associativa: istituti della Chiesa cattolica che riuniscono i membri che scelgono
la vita in comunità x la professione pubblica dei voti di povertà, carestia
Ø Enti a base fondatizia: organi che amministrano un determinato patrimonio x più fini

Procedura di riconoscimento degli enti: gli enti vengono riconosciuti x legge à riconoscimento
concesso dal Ministero dell’Interno con decreto, con possibile parere del Consiglio di Stato

Procedura:
1. Ente deve presentare domanda di riconoscimento alla prefettura
2. Amministrazione svolge il controllo sui requisiti à requisiti generali richiesti per ogni tipo di
ente:
§ Presupposto territoriale = sede in Italia
§ Conformità confessionale = ente approvato dagli organi della confessione di appartenenza
§ Esistenza del fine di religione e di culto: attività diretta alla formazione del clero, alla
catechesi e all’educazione religiosa à nuovo requisito introdotto dalla L. 222/1985 x cui
l’ente deve svolgere fini di religione di culto in maniera preponderante, può svolgere anche
attività diverse che però devono essere marginali.
NB: Lo stato in queste attività dichiara la sua incompetenza e si affida alle autorità
confessionali di vertice di riferimento che dovranno rispondere in caso di abusi o
responsabilità.

3. Se istanza accolta c’è predisposizione del decreto del Ministero dell’interno che deve
indicare la natura, struttura e finalità dell’ente à decreto pubblicato su Gazzetta e
comunicato al rappresentante dell’ente e all’autorità ecclesiastica

4. Una volta ottenuto il riconoscimento si deve iscrivere l’ente nel registro delle imprese

Diverse ed eccezionali modalità di riconoscimento degli enti:


- Per antico possesso di stato: senti che avevano la personalità giuridica prima dell’unità
d’Italia e non gli è mai stata revocata (es. Santa Sede) à Enti antichi su cui lo Stato non può
né discussioni

Tra gli enti troviamo la CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA: organismo permanente che riunisce
tutti i vescovi italiani e che è una serie di funzioni rilevanti nel panorama giuridico italiano:
- Rappresenta gli interessi della Chiesa cattolica nei rapporti con lo Stato
- Sistema di sostentamento del clero (8x1000 del gettito dell’Irpef annualmente destinato ad
una serie di scopi a carattere sociale umanitario o a carattere religioso à gestione della
Chiesa cattolica o delle altre confessioni religiose con intesa. Annualmente le confessioni
dovranno poi pubblicare un bilancio, indicando come hanno usato quei fondi.)

Ministri di culto
La qualifica di ministro di culto, è una figura contemplata in numerose norme. Le norme che
trattano i ministri di culto possono essere suddivise in 2 categorie:
1) Norme che attribuiscono diritti e privilegi

2) Norme che prevedono delle incompatibilità impedendo ai ministri di svolgere determinate


mansioni à Divieti x i ministri di culto:
- Divieto di assumere cariche politiche (es sindaci)
- Non è permesso prender parte alla giuria popolare nelle Corti D’Assise, insieme alla carica
di giudice di pace e giudice onorario
- È esclusa la carica di notaio o avvocato
- Esonero dal servizio di leva militare: nel caso venisse una mobilitazione di indirizzo
generale il ministro sarà destinato al servizio civile sostitutivo/quello ospedaliero

Prerogative: Il segreto = può essere invocato dal ministro di culto anche se chi gli si è rivolto non è
un fedele. In Italia il segreto è regolato da vari articoli:
o Art 200 cpp (segreto professionale): esonera il sacerdote da ciò che ha appreso in
ragione del suo ministero = non è obbligato a deporre su quanto conosciuto.

Particolare tipo di segreto previsto solo x la chiesa cattolica è il sigillo della confessione =
sacramento della confessione à si confessano i peccati segretamente al sacerdote, con la
confessione auricolare ed il sacerdote assolve il penitente. La violazione di questo segreto è punita
nell’ordinamento canonico con la pena più grave: scomunica immediata.
NB: I sacerdoti sono tenuti al segreto, appena della scomunica, solo per il sigillo sacramentale, non
anche per tutto il resto del momento che possono scegliere davanti al giudice quando sia
opportuno divulgare ciò che hanno conosciuto.

La giurisprudenza della Cassazione è unanime nel riconoscere il segreto come tutela del cittadino
fedele MA con il caso del 2017 ci fu cambiamento.
Il caso riguardava una ragazza che era stata vittima di violenze sessuali, la quale si rivolge in
sagrestia ad un sacerdote per ricevere un consiglio, lo stesso la indirizza da una suora. La ragazza
denuncia, il processo va avanti e prete e suora vengono chiamati a testimoniare, ma invocano il
segreto del ministro di culto.
La cassazione li condanna per falsa testimonianza perché non c’è sigillo sacramentale = errore. Alla
suora non venne riconosciuto i diritto al segreto del ministro perchè non è un ministro.

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