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Malattie professionali e

primo soccorso

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Malattie professionali

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Malattie principali in edilizia

 Ipoacusia da rumore

 Patologie muscolo-scheletriche

 Dermatiti da contatto

 Patologie da strumenti vibranti

 Malattie respiratorie, in particolare conseguenti


all’amianto (mesoteliomi e asbestosi).

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Malattie legate all’apparato respiratorio

Il fattore climatico interessa i lavoratori


sottoposti a frequenti sbalzi di temperatura o
costretti a lavorare in ambienti troppo freddi o
troppo caldi o costantemente all’aperto.

Si può risolvere anche usando abbigliamento


protettivo a strati.

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L’inalazione di polveri o sostanze chimiche
dannose è più difficile da risolvere, a causa
della finezza delle particelle.

Il termine “polveri” indica le sostanze sospese


nell’aria (fibre, metalli, silice, inquinanti, …).

In edilizia è alto il rischio di inalazione polveri.

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Nei cantieri sotterranei c’è un alto rischio di
inalazione di gas di scarico dei motori diesel dei
macchinari che provocano vari disturbi (bruciore
agli occhi, irritazioni delle mucose nasali, tosse,
intossicazione, cancro polmonare, …).

La maggior parte di queste particelle è talmente


piccola da riuscire a penetrare attraverso le vie
respiratorie negli alveoli e successivamente nella
circolazione sanguigna.

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Malattie da agenti biologici

Il rischio principale in edilizia è l’inalazione della


spora tetanica (batterio presente nel terreno o sui
materiali di lavorazione) che procura il tetano
attraverso penetrazione di chiodi, schegge, ….

Per la pericolosità del tetano, la L. 292/63 obbliga


alla vaccinazione antitetanica anche i lavoratori
edili, con richiamo ogni 10 anni.

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Il batterio della leptospirosi riguarda i lavori
(vicino a fiumi, canali, … ) dove si può entrare
in contatto con acque contaminate da
deiezioni dei topi.

Le punture da insetti possono provocare


gonfiore, prurito intenso e shock anafilattico in
caso di soggetto predisposto perché allergico.

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Malattie legate alla pelle

Le più frequenti sono le dermatiti da contatto che


hanno due componenti:
• irritative: le sostanze alcaline e acide irritano
per contatto la cute esposta
• allergica: causata dal contatto con metalli (es.
sali nel cemento), pellame (es. indumenti,
guanti), resine epossidiche (es. per riparare il
calcestruzzo danneggiato).

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Malattie legate all’apparato uditivo

In media un cantiere edile produce circa 100 dB.


Tra gli effetti ci sono sordità temporanea e nausea.

Quanti dB emettono piallatrici, martelli pneumatici,


seghe circolari, compressori?
Circa 90-110 dB, soglia alla quale l’organismo
umano manifesta emicrania e capogiri.

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La malattia più diffusa è l’ipoacusia
(diminuzione della capacità uditiva fino alla
sordità).

Altre patologie:
• alterazione della frequenza cardiaca e
circolatoria
• modificazione della pressione arteriosa e
dei sistemi nervoso e digerente.

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Malattie da vibrazioni

Causate da piallatrici, seghe, compressori,


martelli demolitori, betoniere, …

Il trasferimento di vibrazioni al corpo umano è


suddiviso in due categorie: esposizione al
sistema mano-braccio ed esposizione al
corpo intero.

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In passato la tutela delle malattie professionali
era vincolata al rispetto di rigidi requisiti:

• essere compresa in un apposito elenco


• essere contratta nell'esercizio e a causa di
una delle lavorazioni indicate
• manifestatasi entro un periodo massimo
dall'eventuale abbandono della lavorazione
causa della malattia stessa.

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Con varie sentenze della Corte
Costituzionale venne abolita tale rigidità e
introdotto un sistema misto di tutela.

Il lavoratore poteva richiedere il


riconoscimento di una patologia anche non
compresa nell'elenco purché dimostrasse,
con onere a proprio carico, l'origine
professionale della malattia.

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Nella tabella delle malattie professionali di
cui al D.M. 9/04/08, per la prima volta
compaiono una serie di malattie della
colonna, dell'arto superiore e del ginocchio
poste in relazione a:
• movimentazione manuale dei carichi
• vibrazioni trasmesse al corpo intero
• movimenti ripetuti
• posture incongrue
• …
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Cause

I lavoratori possono contrarre una malattia


professionale a causa di:

• esposizioni significative
• sensibilità individuale
• fattori concorrenti.

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Malattie professionali tabellate

Sono comprese nella tabella delle malattie


professionali (DPR 1124/65) in cui tra lavoro
e malattia riscontrata vi è una
consecutio logica.

L'attribuzione di origine professionale della


malattia è automatico.

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Malattie correlate al lavoro

Anche loro previste da tabelle di


indirizzo, ma per Ie quali tra lavoro e
malattia riscontrata non vi è una
consecutio logica.

L'attribuzione di origine professionaIe della


malattia è onere del lavoratore.

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II Medico che ha anche solo un ragionevole
sospetto che una malattia possa avere origine
professionale o sia correlata al lavoro, deve
compilare il primo certificato medico di
malattia professionale ed allegare un referto.

In caso di inosservanza il medico competente


è punito anche penalmente.

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Denuncia malattie professionali

Il lavoratore fa denuncia al DL (con consegna


del certificato medico) entro 15 gg. dalla
manifestazione della malattia.

Il DL inoltra all’INAIL denuncia e certificato


entro 5 gg. successivi dal ricevimento.

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Primo soccorso

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Infortunio sul lavoro

Evento improvviso, prodotto da causa


violenta in occasione di lavoro e
comportante inabilità temporanea,
permanente o morte.

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II D.Lgs. 81/08 prescrive al DL di programmare
le misure necessarie comprese anche
l’eventuale cessazione del lavoro in caso di
pericolo grave ed immediato, l’attuazione del
primo soccorso e la gestione dell'emergenza.

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Misure generali di tutela (art. 15)

 …
 misure di emergenza: primo soccorso, incendio,
evacuazione, pericolo grave e immediato
 …

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Obblighi di DL e dirigente (art. 18)

 …
 nominare preventivamente gli addetti alla
prevenzione e protezione incendi,
evacuazione in caso di pericolo grave e
immediato, salvataggio, primo soccorso e,
comunque, di gestione dell’emergenza
 …

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Obblighi del MC (art. 25)

 …
 collabora con DL e SPP […] all’organizzazione
del primo soccorso considerando tipi di
lavorazione, esposizione e modalità
organizzative del lavoro
 …

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Informazione ai lavoratori (art. 36)

Il DL provvede affinché ciascun lavoratore riceva


una adeguata informazione su:

 …
 procedure di primo soccorso, lotta antincendio,
evacuazione
 …

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Formazione di lavoratori e RLS (art. 37)

 …
 I lavoratori incaricati della prevenzione e
protezione incendi, evacuazione in caso di
pericolo grave ed immediato, salvataggio, primo
soccorso e, comunque, gestione dell’emergenza
devono ricevere adeguata e specifica
formazione, compreso aggiornamento periodico
 …

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Gestione delle emergenze (art. 43)

Il DL :
 organizza i necessari rapporti con i servizi
pubblici di primo soccorso, salvataggio, lotta
antincendio e gestione dell’emergenza
 …

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Attribuzioni del RLS (art. 50)

Fatto salvo quanto stabilito in sede di


contrattazione collettiva, il RLS:

 …
 è consultato sulla nomina di RSPP e ASPP,
addetti all’attività di prevenzione incendi, primo
soccorso, evacuazione e MC
 …

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Obblighi del DL sull’impiego di sistemi di accesso e
posizionamento con funi (art. 116)

Il DL fornisce ai lavoratori interessati una


formazione adeguata, in particolare sulle
procedure di salvataggio, che ha carattere
teorico-pratico e deve riguardare:

 …
 gli elementi di primo soccorso
 …

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Primo soccorso (art. 45)

Il DL, sentito il MC se nominato, prende i necessari


provvedimenti di primo soccorso e assistenza
medica di emergenza, considerando:
 natura e dimensioni dell’attività
 altre persone presenti

e stabilendo i necessari rapporti con i servizi


esterni, anche per il trasporto degli infortunati.

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Occorre:
• individuare il pronto soccorso più vicino al quale
fare riferimento
• segnalare la localizzazione del luogo di lavoro
per agevolare l'intervento dei soccorsi.

Caratteristiche minime delle attrezzature,


requisiti del personale addetto e sua
formazione, sono individuati dal DM 388/03.

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DM 388/03 – Disposizioni sul primo soccorso

1. Classificazione dell’azienda

2. Attrezzature di primo soccorso

3. Nomina degli addetti al primo soccorso

4. Formazione degli addetti al primo soccorso

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1. Classificazione dell’azienda

 È contenuta nel DVR

 È riferita a tre gruppi di aziende:

Gruppo A
Gruppo B
Gruppo C

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Gruppo A

 attività industriali
 centrali termoelettriche, impianti e laboratori nucleari
 cave e miniere
 lavori in sotterraneo
 aziende fabbricazione di esplosivi, polveri e munizioni

 aziende con oltre 5 lavoratori appartenenti a gruppi


tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità
permanente superiore a 4
 aziende con oltre 5 lavoratori a tempo indeterminato
in agricoltura.

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Gruppo B

Aziende con 3 o più lavoratori che


non rientrano nel gruppo A

Gruppo C

Aziende con meno di 3 lavoratori che


non rientrano nel gruppo A

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2. Attrezzature di primo soccorso

GRUPPO IL DL GARANTISCE LA PRESENZA

A CASSETTA DI PRONTO MEZZO DI


B SOCCORSO COMUNICAZIONE
DI EMERGENZA
PACCHETTO DI
C
MEDICAZIONE

Cassetta e pacchetto devono essere:


 custoditi, accessibili ed individuabili (segnaletica)
 dotati del contenuto minimo di seguito indicato
(da integrare in base a rischi presenti,
indicazione di MC e SSN):

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Cassetta e pacchetto (contenuti minimi)
Il primo valore tra parentesi si riferisce alla cassetta di medicazione,
il secondo al pacchetto di medicazione.

 Guanti sterili monouso (5 paia, 2 paia)


 Visiera paraschizzi (1, 0)
 Disinfettante al 10% di iodio da 1 litro (1,1)
 Soluzione fisiologica da 500 ml (3, 1)
 Compresse di garza sterile 10 x 10 (10, 3)
 Compresse di garza sterile 18 x 40 (2, 1)
 Teli sterili monouso (2, 0)
 Pinzette da medicazione sterili monouso (2, 1)

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 Confezione di rete elastica misura media (1;0)
 Confezione di cotone idrofilo (1, 1)
 Confezioni di cerotti di varie misure (2, 1)
 Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2, 1)
 Forbici (1 paio, 1 paio)
 Lacci emostatici (3, 0)
 Ghiaccio (2 confezioni, 1 confezione)
 Sacchetti per rifiuti sanitari (2, 1)
 Termometro
 Apparecchio la pressione arteriosa.

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Mezzo di comunicazione di emergenza

Deve essere idoneo ad attivare rapidamente


il sistema di emergenza del Servizio
Sanitario Nazionale.

Può essere identificabile ad esempio con uno


o più telefoni mobili o fissi.

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In luoghi isolati, il DL fornisce ai lavoratori
il pacchetto di medicazione e
un mezzo di comunicazione idoneo per
raccordarsi con l'azienda per attivare
rapidamente il sistema di emergenza del SSN.

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In cantieri di:

▪ Gruppo A (oltre 5 lavoratori o lavori in sotterraneo


di cui al DPR 320/56) il DL garantisce:
a) cassetta di pronto soccorso
b) mezzo di comunicazione col SSN
c) sentito il MC e in accordo con l’AUSL
competente per territorio, l'integrazione tra
primo soccorso interno e SSN.

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▪ Gruppo B (3 o più lavoratori che non rientrano
nel gruppo A) il DL garantisce:
a) cassetta di pronto soccorso
b) mezzo di comunicazione col SSN

▪ Gruppo C (meno di 3 lavoratori che non


rientrano nel gruppo A) il DL garantisce:
a) pacchetto di medicazione
b) mezzo di comunicazione col SSN.

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3. Nomina degli addetti al primo soccorso
Linee guida per l’applicazione del D.M. 388/03

 N. degli addetti presenti in base a quello dei


lavoratori presenti (es. 1 ogni 30 in aziende non a
rischio incidente rilevante) e ai rischi
 Prevedere un sostituto per ogni addetto, con pari
formazione, per l’eventuale assenza
 Almeno 2 addetti, per far fronte alla situazione in
cui l'infortunato è uno degli addetti.

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Il DPR 320/56 si occupa dei lavori in sotterraneo
e tratta anche i relativi servizi sanitari.

Il Decreto può però essere di riferimento anche


per altri lavori, le cui caratteristiche e la cui
ubicazione portino a considerare necessaria o
utile tale disponibilità di servizi.

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DPR 320/56 – Lavori in sotterraneo

Disponibilità di un mezzo per trasferire il lavoratore


al più vicino pronto soccorso
Cantieri fino a Cantieri con oltre 100 lavoratori e
100 lavoratori quelli la cui distanza dal pronto
soccorso è tale da non garantire
tempestiva assistenza

Almeno Anche locale con presidi sanitari di


cassetta di pronto intervento, acqua potabile,
medicazione lavandino e latrina

Il DL provvede affinché un medico possa


raggiungere, in caso di bisogno, il cantiere.

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In cantieri con almeno 150 lavoratori per
turno e in quelli in cui è probabile la presenza
di gas infiammabile o esplodente:

• gli addetti al primo soccorso devono essere


almeno 9 e vanno nominati dei sostituiti
• devono esserci almeno 4 autorespiratori con
bombole di ossigeno di ricambio.

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4. Formazione degli addetti al primo soccorso

Contenuti minimi e durata dei corsi sono indicati


negli allegati 3 e 4 del DM 388/03:
▪ 16 ore per aziende di gruppo A
▪ 12 ore per aziende di gruppo B e C

La formazione va aggiornata, minimo ogni 3 anni,


almeno per quanto riguarda la capacità
d’intervento pratico.

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Primo soccorso

1. Rianimazione sul posto di lavoro

2. Soccorsi avanzati

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Cosa fare in caso di evento traumatico?

 Non perdere la calma


 Rendersi conto di natura e modalità dell’evento
 Non entrare in contatto con sangue di estranei
 Accertarsi se il rischio è ancora presente
 Allontanare curiosi
 Mettere in sicurezza gli impianti
 Accertare numero ed entità dei feriti
 Organizzare il soccorso
 Allertare i mezzi di soccorso specializzato.

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Cosa verificare in attesa di personale
specializzato?

 Reattività del traumatizzato


 Presenza di attività cardiaca
 Respirazione, osservando espansione del torace.

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Cosa fornire durante la chiamata?

 Identificazione esatta del luogo


 Tipo di evento
 Numero, età e stato feriti (respirano, coscienti)
 Proprio recapito telefonico.

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URGENZA LESIONI
Limitazioni a respirazione e
Assoluta
circolazione
Traumi toracici e addominali
1° grado Ustioni gravi e diffuse
Emorragie
Ferite
2° grado
Fratture

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Se il traumatizzato ha agitazione, pallore,
cute fredda e sudata soprattutto alla fronte,
stenderlo supino tenendo le sue gambe
sollevate così da favorire afflusso del
sangue al cervello (da non fare se è
presente una ferita alla testa).

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Se il traumatizzato non
risponde alla voce e/o agli
stimoli dolorosi potrebbe
essere incosciente: porlo in
posizione laterale (da non fare
se esiste il sospetto di trauma
alla colonna vertebrale) per
consentire migliore
respirazione e fuoriuscita dei
liquidi dalla bocca.

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Se il traumatizzato non respira o il respiro è
velocissimo o molto rallentato (per adulti valori
normali 14/16 respiri al minuto) e ha colorazione
cianotica del volto (soprattutto labbra) potrebbe
essere in arresto respiratorio o avere
insufficienza respiratoria:
praticare la respirazione artificiale.

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Se il traumatizzato non ha polso (battiti assenti
per almeno 10 secondi) potrebbe essere in
arresto cardiaco:
praticare il massaggio cardiaco.

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Se il traumatizzato sanguina molto potrebbe
trattarsi di emorragia: comprimere la ferita con
materiale sterile, non serve lavare o
cospargere le ferite con polveri e pomate.

Se possibile mantenere sollevata la parte


colpita per diminuire I’apporto di sangue.

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Per emorragie venose:
 effettuare una compressione a valle

Per emorragie arteriose:


 comprimere l'arteria interessata tenendo presente
che, come estrema ratio e in attesa di cure
specialistiche, può essere applicato il laccio
emostatico alIa radice degli arti avendo cura di
allentarlo un minuto ogni venti.

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Emorragia dal naso

Può essere indicativa di una frattura cranica.

• Posizione seduta con testa leggermente china in avanti


• Respirare con la bocca e pinzare il naso con due dita
• A emorragia cessata, non fare sforzi e di non soffiare il
naso per almeno 4 ore, per non impedire la formazione
del coagulo.
• Se I’emorragia continua per più di 30 minuti o riprende,
chiamare il medico.

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Lesioni al torace

Sintomi: asfissia, difficoltà a respirare, salivazione

• Non gettare disinfettante o altro liquido sulla ferita


• Proteggere la ferita con medicazione sterile e cerotto
• In caso di oggetto conficcato non rimuoverlo ma
fissarlo con un bendaggio
• Ricovero rapido in ospedale.

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Avvelenamento

Ingestione o I’inalazione di farmaci, prodotti chimici,


gas di vario tipo, cibi avariati o velenosi.

• Non esistono rimedi immediati, sicuri e sempre validi,


perché manovre benefiche con alcune sostanze
possono essere lesive con altre.
• Chiamare subito il soccorso sanitario.

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Punture di insetti

Può scatenare shock anafilattico (reazione allergica).

• Controllare se il pungiglione è rimasto nella ferita e nel


caso cercate di toglierlo con la massima cautela
• Raffreddare la zona con ghiaccio, applicare acqua e
ammoniaca o una pomata antistaminica
• Nel caso di punture in gola, succhiare del ghiaccio e
sciacquare la bocca con acqua fredda.

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Piccole ferite

Lasciarle sanguinare per qualche secondo così da


aiutare a pulirle anche dai microrganismi.

• Ferita lieve:
• lavare, disinfettare e asciugare. Se continua a
sanguinare, comprimere e ricoprire con un cerotto
• Ferita non lieve:
• fermarla con materiaIe sterile. Non usare disinfettanti
direttamente sulla ferita. Recarsi al pronto soccorso.

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Ferite al cuoio capelluto

Sanguinano molto perché la zona è molto


vascolarizzata.

Arrestare I’emorragia con una compressione locale


(non farlo se è presente un corpo estraneo).
Mettere una garza sterile e fasciare abbastanza
stretto (il bendaggio del capo non serve ad
arrestare I’emorragia, tiene solo fermo il tampone).

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Corpi estranei

 Rimuoverli con cura con un pezzo di stoffa o


facendo scorrere dell'acqua fredda
 Se il corpo è conficcato nella pelle non toglierlo
perché la sua presenza può chiudere la ferita
 Se non lo si può estrarre senza alto rischio,
coprire delicatamente con una garza sterile
 Chiamare immediatamente I’ambulanza.

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Ferite alla bocca

 Impedire I’inalazione di sangue e arrestare


I’emorragia
 Sedersi col capo in avanti, sistemare un tampone
sulla ferita e premere
 Se I’emorragia continua per oltre 10-20 minuti
occorre il ricovero
 Non sciacquare la bocca per non compromettere
la coagulazione.

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Ferite all’occhio

 Sdraiarsi sul dorso, tenere la testa immobile


 Non tentare di rimuovere corpi estranei conficcati
 Chiudere I’occhio e ricoprirlo con una compressa
sterile non medicata e assicurarla con un
bendaggio poco teso.
 Provvedere al ricovero mantenendo I’infortunato
disteso.

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Ferite al palmo della mano

 Sanguinano molto, possono interessare ossa,


nervi e tendini
 Per arrestare I’emorragia mettere un tampone di
garza sterile sulla ferita e comprimere
 Bendare il pugno ben stretto e sostenere il braccio
con una sciarpa.

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Ecchimosi

È un’emorragia interna, dovuta a vasi sanguigni


danneggiati, che filtra attraverso i tessuti e appare
come una macchia colorata sotto la pelle.
Sintomi: dolore, colorazione blu-violetto della pelle.

 Sollevare e sostenere la parte lesa in posizione


confortevole, applicare una compressa fredda
sulla parte lesa per ridurre gonfiore ed emorragia.
 Avvisare il medico.

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