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Comfort termico
Noi produciamo calore in quanto siamo una specie omeoterma e dobbiamo produrre o dissipare
calore in quantità tale da rimane in equilibrio termico con l’ambiente. In condizioni di equilibro
termico si potrà scrivere: M = L + Q
M è la potenza generata dall’attività metabolica [W].
L è la potenza meccanica scambiata tra corpo umano e ambiente [W].
Q è la potenza termica (quantità di calore) scambiata tra corpo umano e ambiente [W] e si
considera positiva se ceduta all’ambiente. Q è la parte più importante.
L’inquinamento indoor
Si definisce inquinamento indoor la presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti fisici,
chimici e biologici non presenti naturalmente nell’aria esterna di sistemi ecologici di elevata
qualità.
Le fonti di campi magnetici ed elettrici all’interno degli edifici agroindustriali possono essere
interne, tra le quali ad esempio:
• Impianti elettrici
• Macchinari
• Apparecchi di illuminazione
• Corpi scaldanti elettrici
• Computer, Reti LAN e WI-FI
La normativa italiana sui luoghi di lavoro riguardante l’elettrosmog è regolata dal Capo IV del
Titolo VIII del DLgs.81/2008.
Inquinamento acustico
Il rumore, sia che provenga dall’esterno dell’edificio, sia che sia prodotto all’interno, costituisce un
serio fattore di disturbo che può incidere negativamente sullo stato di benessere. Il suono si
propaga attraverso l’aria, i corpi solidi e i liquidi e si misura in decibel (dB).
Più specificatamente, l’art. 190 del D.lgs. 81/2008 impone al Datore di Lavoro l’obbligo di
effettuare la valutazione del rumore all’interno della propria azienda, al fine di individuare i
lavoratori esposti al rischio rumore ed attuare adeguati interventi di prevenzione e protezione per
la salute e sicurezza. La valutazione deve essere effettuata con l’ausilio di un fonometro
integratore.
La misurazione consente di valutare il livello di pressione acustica (espressa in Decibel) emessa da
attrezzature e macchinari presenti nei luoghi di lavoro e più specificatamente in corrisponda dei
punti in cui sostano o transitano i lavoratori.
Tale valutazione ha lo scopo di accertare che l’esposizione al rumore rientri entro i limiti di
sicurezza definiti dalla Normativa e in caso contrario che i lavoratori siano dotati di idonei
Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) per la protezione dell’udito (otoprotettori) e che siano
sottoposti a sorveglianza sanitaria.
Per ridurre i danni provocati da rumore sui luoghi di lavoro, è possibile adottare varie misure di
prevenzione e protezione, tra cui:
• ridurre il rumore alla fonte con l’adozione di attrezzature con bassa emissione di rumore;
• isolare la sorgente sonora utilizzando materiali assorbenti per pareti, muri e soffitti degli
• ambienti di lavoro;
• limitare il tempo di esposizione del lavoratore;
• utilizzare i DPI come cuffie, tappi monouso, tappi auricolari modellati, caschi per il rumore;
• sensibilizzare i dipendenti sull’importanza di proteggere l’udito.
Inquinamento chimico
Alcuni materiali da costruzione, di finitura e di arredo emettono sostanze volatili di origine
chimica che possono risultare nocive.
La riduzione del rischio dovrà essere effettuata sia verificando i livelli di emissione dei materiali
nelle schede tecniche, sia prevedendo una efficace ventilazione naturale.
Spesso la presenza di tali contaminanti è dovuta ad un elevato tasso di umidità relativa dell’aria.
Anche in questo caso il ricorso alla ventilazione naturale è il rimedio più semplice ed efficace.