Sei sulla pagina 1di 4

See discussions, stats, and author profiles for this publication at: https://www.researchgate.

net/publication/336604925

QUADERNI DI PROGETTAZIONE: Il fenomeno della fatica - parte II

Article · October 2019

CITATIONS READS

0 2,289

1 author:

Franco Concli
Free University of Bozen-Bolzano
314 PUBLICATIONS 2,211 CITATIONS

SEE PROFILE

All content following this page was uploaded by Franco Concli on 17 October 2019.

The user has requested enhancement of the downloaded file.


QUADERNI DI PROGETTAZIONE
Franco Concli

Il fenomeno
della fatica
parte II
NEL QUADERNO DI PROGETTAZIONE
DI LUGLIO DEDICATO ALLA
FATICA SONO STATI INTRODOTTI
GLI STRUMENTI PRINCIPALI
CHE PERMETTONO DI DEFINIRE
IL COMPORTAMENTO DI UN
MATERIALE SOGGETTO A FATICA
AD ALTO NUMERO DI CICLI. IN
QUESTA PUNTATA VERRANNO
INTRODOTTI I CRITERI MULTI-ASSIALI
E SI MOSTRERÀ, CON UN ESEMPIO
NUMERICO, COME CONDURRE
UNA VERIFICA A FATICA SU UN
COMPONENTE REALE.

Q
uanto visto nella puntata precedente è quando basta per σ (MPa)
effettuare verifiche di fatica su componenti intagliati, sog- 400
getti a carichi medi non nulli ma solamente nel caso di 30 Ni Cr Mo12
Rm=900 MPa
sollecitazioni mono-assiali. È però noto come la maggior 300
C15
parte dei componenti meccanici sia soggetta ad uno stato
200 Rm=425 MPa
tensionale multi-assiale. Al contempo però, la caratterizza-
zione dei materiali avviene, salvo casi particolari, con pro- 100
ve mono-assiali. Ci si trova quindi con il problema di vo-
ler confrontare sollecitazioni multi-assiali con dati relativi a 0
0 100 200 300 400 500 600 τ (MPa)
prove mono-assiali. Un confronto diretto non è possibile.
Tuttavia, grazie a studi condotti nel passato, esistono dei Figura 1: risultati di Gough e Pollard (adattato da materiale
criteri che permettono di trovare, a partire dallo stato di sol- didattico CMM Politecnico di Torino)
lecitazione nei componenti (quindi multi-assiale) un valore
equivalente che possa essere confrontato con i risultati dei
test di caratterizzazione mono-assiali. a rottura dopo un numero definito di cicli erano facilmente
il progettista industriale

interpolabili
Figura 1: risultati di Gough e Pollard (adattato con un quarto
da materiale di ellisse.
didattico CMM Politecnico di
Criteri Torino) Questo ha permesso di formulare il criterio appunto cono-
I criteri applicabili sono molteplici.Questo
Quellihapiù semplici
permesso e dif- sciuto
di formulare il criteriocome criterio
appunto di Gough-Pollard.
conosciuto L’ellisse interpolan-
come criterio di Gough-
fusi sono quello di Gough-PollardPollard.
e quello di Sines.
L’ellisse te ha equazione
interpolante ha equazione
* *
𝜎𝜎$ 𝜏𝜏$
Criterio di Gough-Pollard # ) +# ) ≤1
𝜎𝜎%&,( 𝜏𝜏%&,,
Gough e Pollard, tra gli anni ’20 e gli anni ’50 hanno con-
OTTOBRE 2019

in cui 𝜎𝜎%&,( e 𝜏𝜏%&,, sono appunto i limiti di fatica alternati a flessione e torsione.
dotto numerosi test sperimentali su provini. In particola- in cui σFA,f e τFA,t sono appunto i limiti di fatica alternati a
Riscrivendo
re, i test prevedevano sollecitazioni la formula
σ e τ alternate (a sivalore
arriva adflessione
ottenere loesforzo equivalente
torsione.
medio nullo) ed in fase tra loro. È stato osservato come le Riscrivendo la formula
𝜎𝜎%&,(
* si arriva ad ottenere lo sforzo equi-
combinazioni di sforzi normali e tangenziali che portavano

𝜎𝜎/0 = 3𝜎𝜎$* + #
valente ) 𝜏𝜏$* ≤ 𝜎𝜎%&,(
𝜏𝜏%&,,
46 Il criterio, ottenuto sulla base di test di fatica alternata, è valido nel caso di sollecitazioni
proporzionali con direzioni principali fisse (figura 2) ma può essere adoperato anche nel caso
di valore medio di sforzo non nullo in combinazione con il diagramma di Haigh (vedasi
risultati di Gough e Pollard (adattato da materiale didattico CMM Politecnico di Figura 2:
sollecitazioni
permesso di formulare il criterio appunto conosciuto come criterio di Gough- 1.1.1 Estensione del criterio: Son Book Lee proporzionali
σ1, σ2

σ1, σ2

’ellisse interpolante ha equazione direzioni principali


Per completezza va menzionata una estensione del criterio di Gough-Pollard per mano di Son fisse (sx) – Criterio
𝜎𝜎$
*
𝜏𝜏$
* t Book Lee nel 1985 per renderlo applicabile anche nel caso di sollecitazioni (non t di Gough-Pollard;
# ) +# ) ≤1 proporzionali sincrone) con sfasamento 𝛿𝛿 (figura 2). Per fare questo viene introdotto un
𝜎𝜎%&,( 𝜏𝜏%&,, sollecitazioni
fattore 𝛼𝛼. proporzionali
( e 𝜏𝜏%&,, sono appunto i limiti di fatica alternati a flessione e torsione.
1.1.1 Estensione del criterio: Son Book Lee sincrone con
𝛼𝛼 = 2(1 + 𝛽𝛽 sin 𝛿𝛿)
do la formula si arriva ad ottenere lo sforzo equivalente Per completezza va menzionata una estensione del criterio di Gough-Pollard per mano di Son sfasamento (dx)
in cui 𝛽𝛽 è una costante che dipende dal materiale (0.3 per i materiali duttili). – Criterio di Son
Book Lee nel 1985 per renderlo applicabile anche nel caso di sollecitazioni (non
𝜎𝜎
*
proporzionali sincrone) con to,Criterio
1.2
1.1.1
quindi
sfasamento senza
di𝛿𝛿Sines
(figura
Estensione del
l’ausilio
2). Per
criterio:fare
Son
del
questo
Book
diagramma
viene
Lee introdotto diunHaigh, del valo- Book Lee (adattato
%&,(

𝜎𝜎/0 = 3𝜎𝜎$* + # ) 𝜏𝜏$* ≤ 𝜎𝜎%&,( fattore 𝛼𝛼. recompletezza
medio di sollecitazione. Il criterio, che usa lae ditensione a da materiale
𝜏𝜏%&,, Il criterio
Per di Sines, vaproposto
menzionata nel una
1951estensione
sulla basedeldeicriterio
dati di Gough-Pollard
di Gough-Pollard Sawert,
per manotiene
di Son didattico CMM
taglio
conto
Book Lee 𝛼𝛼ottaedrica
in modo
nel diretto,
=1985
2(1per +quindi (von
renderlo
𝛽𝛽 sin senza Mises) delper
l’ausilioanche
𝛿𝛿)applicabile nel l’ampiezza
diagramma Haigh, delevalore
caso didisollecitazionila(nontensione
medio di Politecnico di
ottenuto sulla base di test di fatica alternata, è valido nel caso di sollecitazioni proporzionali
sollecitazione. sincrone) con
Il criterio, chesfasamento 𝛿𝛿 (figura
usa la tensione 2). ottaedrica
a taglio Per fare questo vienenella
(von Mises) introdotto un e
per l’ampiezza
Il criterio, ottenuto sulla base di test
nali con direzioni principali fisse (figura 2) ma può essere adoperato
di fatica
anche
in cui
alternata,
nelcostante
𝛽𝛽 è una
è idrostatica per la media
caso che dipende dal materiale (0.3 per i materiali duttili).
può essere espresso forma Torino)
fattore 𝛼𝛼. idrostatica per la media può essere espresso nella forma
la tensione
medio di sforzo nonvalido nel
nullo in caso di sollecitazioni
combinazione proporzionali
con il diagramma di Haigh (vedasicon direzio-
1.2 Criterio di Sines 𝛼𝛼 = 2(1 + 𝛽𝛽 sin 𝛿𝛿)
ecedente) o nel caso
nidiprincipali
un numerofisse
di cicli minore2)
(figura di ma
1E6 può
in combinazione con il
essere adoperato an- 𝜎𝜎=∗ = >(𝜎𝜎$? − 𝜎𝜎$?? )* + (𝜎𝜎$? − 𝜎𝜎$??? )* + (𝜎𝜎$??? − 𝜎𝜎$?? )* ≤ 𝜎𝜎%&,( − 𝑘𝑘(𝜎𝜎B? + 𝜎𝜎B?? + 𝜎𝜎B??? )
a di Wöhler (vedasi puntata precedente). in cui è una costante che dipende dal materiale (0.3 per i materiali tiene
duttili).
che nel caso di valore medio di sforzoIlnon criterio di Sines, proposto nel 1951 sulla base dei dati di Gough-Pollard
nullo in com- Il pedice m indica le componenti medie. k è una costantee dicheSawert,
𝛽𝛽
dipende dal materiale.
conto in modo diretto, quindi senza l’ausilio del diagramma di Haigh, del valore medio di
binazione con il diagramma di Haigh (vedasi puntata
sollecitazione. pre-che1.2
Il criterio,
Criterio di Sines
IlIlusa
pedice
la tensione
criterio m seaindica
di Sines, taglio
applicato leal caso
componenti
ottaedrica di un medie.
(von Mises)
specifico ksollecitato
per l’ampiezza
componente è una e acostante
pura torsione
cedente) o nel caso di un numero di cicli minore
la tensione di 1E6per
idrostatica inlaIlpulsante
criteriodipende
che
media di Sines,
può diproposto
essere
permette nel nella
1951 sulla
dal materiale.
espresso
dimostrare come leforma base dei dati
componenti di Gough-Pollard
medie di torsione non eabbiano
di Sawert, tiene
influenza
conto in modo diretto, quindi senza l’ausilio del diagramma di Haigh, del valore medio di
sul risultato.
combinazione con il diagramma di Wöhler 𝜎𝜎=∗ =(vedasi
>(𝜎𝜎$? − 𝜎𝜎punta- Il criterio
sollecitazione. di Sines,
* Il criterio, che usase applicato
*la tensione al caso
a taglio ottaedrica
$?? ) + (𝜎𝜎$? − 𝜎𝜎$??? ) + (𝜎𝜎$??? − 𝜎𝜎$?? ) ≤ 𝜎𝜎%&,( − 𝑘𝑘(𝜎𝜎B? + 𝜎𝜎B?? + 𝜎𝜎B??? )
* (vonspecifico di une
Mises) per l’ampiezza
ta precedente). Nel
la caso
tensione di pura torsione
idrostatica per
componente sollecitato a pura pulsante,
la media infatti,
può si
esseretrova che
espressole sollecitazioni
nella forma principali
torsione pulsante permette alternate
Il pedice m indica le componenti medie.
risultano pari akquelle
è unamedie
costante
𝜎𝜎$? che
= 𝜎𝜎B?dipende
CDEF dal materiale. CDEF
di * = * , 𝜎𝜎$?? = 𝜎𝜎*B?? = 0, 𝜎𝜎$??? = 𝜎𝜎B??? = − * .
dimostrare
>(𝜎𝜎$? − 𝜎𝜎$?? ) come
+ (𝜎𝜎$? − 𝜎𝜎le
$???componenti
) + (𝜎𝜎$??? − 𝜎𝜎$?? ) medie
≤ 𝜎𝜎%&,( −di
𝑘𝑘(𝜎𝜎torsione non

B??? )
* 𝜎𝜎= = B? + 𝜎𝜎B?? + 𝜎𝜎

Estensione del criterio: Son Book Lee Il criterio


sollecitazioni proporzionali direzioni principali fisse (sx) – Criterio di Sines, se applicato al caso specifico di un componente sollecitato a pura torsione
di Gough-
IlIlabbiano
criteriomrisulta
pedice influenza
indica le componenti sul risultato.
medie. k è una costante che dipende dal materiale.
ollecitazioni proporzionali sincrone con sfasamento (dx) – Criterio pulsante
di Sonpermette
Book di dimostrare come le componenti medie di torsione non abbiano influenza
Per completezza va
ato da materiale didattico CMM Politecnico di Torino)menzionata una estensione
sul risultato. del crite- Nel caso
Il 𝜎𝜎criterio di
di$?Sines, pura
− 𝜎𝜎$??se)*applicatotorsione
+ (𝜎𝜎$? −al𝜎𝜎caso pulsante, infatti, si trova
𝑘𝑘(𝜎𝜎B? +che le𝜎𝜎torsione
sol-)
$??? ) specifico di 𝜎𝜎un$??componente
)* ≤ 𝜎𝜎%&,( −sollecitato 𝜎𝜎aB??
pura
∗ * + (𝜎𝜎
= = >(𝜎𝜎 $??? − + B???
sione del criterio: rio
Sondi Book Lee
Gough-Pollard per mano di Son Book Nel casoLee neltorsione
1985pulsante, lecitazioni
infatti, siprincipali
trova che lealternate risultano pari a quelle medie
pulsante permette di dimostrare come le componenti medie di torsione non abbiano influenza

il progettista industriale
di pura sul risultato.
sollecitazioni principali alternate
va menzionata una per renderlo applicabile anche nel caso didiSonsollecitazioni C 𝜏𝜏
, 𝜎𝜎J$??+=H𝜏𝜏B$I 𝜏𝜏B$I * = 𝜎𝜎 −𝜏𝜏B$I
CDEF 𝜏𝜏
* *
estensione del criterio di Gough-Pollard per mano
risultano pari a quelle medie 𝜎𝜎$? = 𝜎𝜎B? ==3HDEF B$I 𝜎𝜎B??J =+ 0, H 𝜎𝜎$??? J ≤ 𝜎𝜎%&,( B???−=𝑘𝑘 H . B$I J
* * −
(non proporzionali sincrone) con sfasamento δ (figura 2).
5 per renderlo applicabile anche nel caso di sollecitazioni (non Nel caso di pura torsione 2 pulsante,2 infatti, si trova 2
CDEF
che le sollecitazioni 2 principali2 alternate
C
crone) con sfasamento 𝛿𝛿 (figura 2). Per fare questo viene introdottoIlun criterio risulta risultano pari a quelle medie 𝜎𝜎$? = 𝜎𝜎B? = * , 𝜎𝜎$?? = 𝜎𝜎B?? = 0, 𝜎𝜎$??? = 𝜎𝜎B??? = − DEF .
Per fare questo viene introdotto un fattore α. 1.3 Il Metodi
criterio del risulta
piano critico
*

𝜎𝜎=∗ = >(𝜎𝜎$? − 𝜎𝜎$?? )* + (𝜎𝜎Il$?criterio


− 𝜎𝜎$???risulta
)* + (𝜎𝜎$??? − 𝜎𝜎$?? )* ≤ 𝜎𝜎%&,( − 𝑘𝑘(𝜎𝜎B? + 𝜎𝜎B?? + 𝜎𝜎B??? )
Modelli più evoluti fanno riferimento al cosiddetto piano critico. Sono nati in risposta
𝛼𝛼 = 2(1 + 𝛽𝛽 sin 𝛿𝛿) 𝜎𝜎=∗ = >(𝜎𝜎$?sperimentale
− 𝜎𝜎$?? )* + (𝜎𝜎 )* + (𝜎𝜎 $?? ) ≤ + 𝜎𝜎B?? +e 𝜎𝜎B??? )
− 𝜎𝜎le$??? − 𝜎𝜎scorsa * 𝜎𝜎%&,( −spesso
𝑘𝑘(𝜎𝜎B?nucleano
all’evidenza per$? cui cricche (si$???veda puntata)
𝜏𝜏B$I * 𝜏𝜏B$I * 𝜏𝜏B$I * 𝜏𝜏B$I 𝜏𝜏B$I
tante che dipende dalin cui β è una costante che dipende dal materiale (0.3 per
materiale (0.3 per i materiali duttili). = 3 H
2
J propagano
+ H J lungo
+ H direzioni J preferenziali.
≤ 𝜎𝜎%&,( − Nei
𝑘𝑘 H modelli − basati Jsul piano critico viene assunto
che la 2nucleazione 3
𝜏𝜏2B$I
del *
difetto su𝜏𝜏B$I
un piano* 2 * della
sia𝜏𝜏B$I
funzione 2 componente 𝜏𝜏B$I di𝜏𝜏B$I sollecitazione e
nes i materiali duttili). = H J + H J + H J ≤ 𝜎𝜎 − 𝑘𝑘 H − J
OTTOBRE 2019

%&,(
deformazione normale2 e tangenziale. 2 Gli sforzi 2 (e le deformazioni) normali
2 2al piano
1.3 Metodi del piano critico
, proposto nel 1951 sulla base dei dati di Gough-Pollard e di Sawert, tiene promuovono l’apertura della cricca e riducono l’attrito tra i lembi. Le componenti di taglio,
1.3 Metodi del piano critico
Modelli più evoluti fanno invece, innescano
riferimento il movimento delle dislocazioni lungoinlerisposta
linee di scorrimento portando alla
etto, quindi senza l’ausilio del diagramma
Criterio di Sines di Haigh, del valore medio di Metodialdel cosiddetto
pianopiano critico critico. Sono nati
criterio, che usa la tensione a taglio ottaedrica (von Mises) per l’ampiezzaall’evidenza
e sperimentale per nucleazione
Modelli
cui lepiù del difetto.
evoluti
cricche (sifanno I criteri
veda oggipuntata)
riferimento
scorsa disponibili
al cosiddetto sonopiano
spesso molti: criterio
critico.
nucleano e dellanatimassima
Sono ampiezza
in risposta
Il criterio di Sines, proposto nel 1951 propagano
atica per la media può essere espresso nella forma
sulla base lungodei da- preferenziali.
direzioni diModelli
deformazione
all’evidenza più normale
sperimentale
Nei evoluti
modelli cuifanno
corretta
per basati concricche
le sul riferimento
la media
piano (Morrow),
(si vedacriticoscorsa viene alassunto
della cosiddetto
massima
puntata) spesso ampiezza
nucleano dipiano
e
ti di Gough-Pollard e di Sawert, tiene conto in modo del
che la nucleazione diret- propagano
deformazione
difetto critico.
su un piano lungo
Sono direzioni
a taglio,
sia nati
funzione preferenziali.
combinata indella
risposta Nei modelli
concomponente
la componente all’evidenza basati
dinormale sul(Kandil,
piano
sollecitazione critico
e viene
Brown,
sperimentale assunto
Miller), della
per
𝜎𝜎$?? )* + (𝜎𝜎$? − 𝜎𝜎$??? )* + (𝜎𝜎$??? − 𝜎𝜎$?? )* ≤ 𝜎𝜎%&,( − 𝑘𝑘(𝜎𝜎B? + 𝜎𝜎B?? + 𝜎𝜎B??? )
deformazione che la nucleazione
normale e tangenziale. Gli sforzidel difetto su un piano sia funzione
(e le deformazioni) normalidella componente di sollecitazione e
al piano
deformazione normale e tangenziale. Gli sforzi (e le deformazioni) normali al piano
promuovono l’apertura della cricca e riducono l’attrito tra i lembi. Le componenti di taglio, 47
le componenti medie. k è una costante che dipende dal materiale. promuovono l’apertura della cricca e riducono l’attrito tra i lembi. Le componenti di taglio,
invece, innescano il movimento delle dislocazioni lungo le linee di scorrimento portando alla
invece, innescano il movimento delle dislocazioni lungo le linee di scorrimento portando alla
, se applicato al caso specifico di un componente sollecitato a puranucleazione
torsione del difetto. I criteri oggi disponibili
nucleazione del difetto. sonoI criterimolti: criterio della
oggi disponibili sonomassima
molti: criterioampiezza
della massima ampiezza
QUADERNI DI PROGETTAZIONE
T F Schizzo della sezione K-K
K
H K r
Figura 3: schema a
del movimento b H φ = 20 mm φ = 16 mm
e
centrale di una c d
bicicletta (adattato z
da Temi d’esame y
CM I Politecnico di
Milano) x

cui le cricche (si veda scorsa puntata) spesso nucleano e Mf(F)

propagano lungo direzioni preferenziali. Nei modelli basa-


ti sul piano critico viene assunto che la nucleazione del di-
fetto su un piano sia funzione della componente di solle- Mf(T)
citazione e deformazione normale e tangenziale. Gli sfor-
zi (e le deformazioni) normali al piano promuovono l’aper- Figura 3: diagrammi dei momenti
tura della cricca e riducono l’attrito tra i lembi. Le compo-
Il momento flettente massimo dato dalla forza F rotante assieme all’albero varrà 𝑀𝑀((%) =
nenti di taglio, invece, innescano il movimento delle 75𝑁𝑁𝑁𝑁.
dislo-Quello dovuto al tiro della catena, fisso nello spazio, risulterà 𝑀𝑀((Q) = 62𝑁𝑁𝑁𝑁. Di
Mt
cazioni lungo le linee di scorrimento portando alla nuclea-conseguenza gli sforzi massimi e minimi si avranno combinando i momenti e risulteranno
pari a 𝜎𝜎(_B$I = 266𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀 e 𝜎𝜎(_BVW = 186𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀. Da qui lo forzo medio e quello alternato
zione del difetto. I criteri oggi disponibili sono molti: criterio
della massima ampiezza di deformazione normale corretta risulteranno 𝜎𝜎B = 226𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀 e 𝜎𝜎$ = 40𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀.
con la media (Morrow), della massima ampiezza di Si defor-
supponga di conoscere il valore di rottura del materiale. Il limite di fatica alternato
mazione a taglio, combinata con la componente normale flessionale può essere assunto pari al 50% di questo. I coefficienti dimensionale superficiale
(Kandil, Brown, Miller), della massima ampiezza dellononché sfor-il coefficiente di intaglio possono essere ricavati da tabelle conoscendo la geometria e
la finitura delFigura
componente. Il limite didei
4: diagrammi fatica per il componete varrà
momenti
zo a taglio (Findley), della energia della sola ampiezza del-
la componente a taglio (Glinka et al.). Per informazioni più Z
𝑈𝑈𝑈𝑈𝑈𝑈/2 ∙ 𝑏𝑏* ∙ 𝑏𝑏a
𝜎𝜎%&,( =
𝐾𝐾(
dettagliate si rimanda alla letteratura specialistica.
Z
Prendendo 𝑏𝑏* = 0.975, 𝑏𝑏a = 0.9, q=0.71, 𝐾𝐾, = 2 e UTS=500MPa si ottiene 𝑏𝑏𝜎𝜎%&,( =
*
Esempio numerico 128𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀. 128MPa.
A titolo di esempio si immagini di voler verificare a fatica il
movimento centrale di una bicicletta. Lo schema semplifi- Trovandoci in presenza di un valore medio di sollecitazio-
cato del sistema appare come da figura 3. ne si rende necessario l’utilizzo del diagramma di Haigh
Si consideri una forza massima F apri aTrovandoci 500N. Le in presenza di da
distan- cui il medio
un valore limite didisollecitazione
fatica flessionale
si rende risulta ulteriormente
necessario l’utilizzo del ri-
ze possono essere prese pari a: a=50mm, diagrammab=20mm,di Haigh da cuidotto a σdĩFfatica
il limite =52MPa. flessionale risulta ulteriormente ridotto a 𝜎𝜎d% =
c=30mm, d=200mm, e=100m. La corona 52𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀.dentata ha un In questo caso l’utilizzo del criterio di Gough-Pollard si li-
diametro pari a 300mm. Una volta trovate le reazioni
In questo vin- delmiterebbe
caso l’utilizzo a
criterio di Gough-Pollard si limiterebbe a
colari sui supporti ed i diagrammi delle azioni interne sui *
𝜎𝜎d%
vari conci, è possibile calcolare l’andamento delle sollecita- 𝜎𝜎/0 ∗
= 3𝜎𝜎$* + # ) 𝜏𝜏$* = >𝜎𝜎$* ≤ 𝜎𝜎d%
𝜏𝜏%&,,
zioni nella sezione K-K.
Il momento flettente massimo dato non dallaessendoci
forza componenti
F ro- non torsionali alternate.
essendoci componenti torsionali alternate.
tante assieme all’albero varrà MConclusioni f(F)
=75Nm. Quel- Conclusioni
lo dovuto al tiro della catena, fisso nello spazio,
Sebbene sullarisulterà Sebbene
fatica si potrebbe (e si èsulla
fatto)fatica si potrebbe
scriverci (e si due
un libro, queste è fatto) scriverci
puntate dedicateunal li-
Mf(T)=62Nm. Di conseguenza gli sforzi temamassimi
avevano e mini- dibro,
l’obiettivo darequeste due puntate
una panoramica dedicate
generale sul modo al di
tema avevanoall’obiettivo
approcciarsi
Figura 3: diagrammi dei momenti
mi si avranno combinando i momenti problema per la verifica
e risulteranno pari didicomponenti
dare unainpanoramica
esercizio. generale sul modo di approcciarsi
il progettista industriale

σf_max=266MPa e σf_min=186MPa. Da qui lo((%)


Il momento flettente massimo datoa dalla forza F rotante assieme all’albero varrà 𝑀𝑀 =
forzo medio al problema per la verifica di componenti in esercizio. n
75𝑁𝑁𝑁𝑁. Quello dovuto al tiro dellaecatena,
quello fisso nello risulteranno
alternato spazio, risulteràσm=226MPa e σa=40MPa.
𝑀𝑀((Q) = 62𝑁𝑁𝑁𝑁. Di
conseguenza gli sforzi massimi e minimi si avranno combinando i momenti e risulteranno
Si supponga di conoscere il valore di rottura del materia-
pari a 𝜎𝜎(_B$I = 266𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀 e 𝜎𝜎(_BVW = 186𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀. Da qui lo forzo medio e quello alternato
le. Il limite di fatica alternato flessionale può essere assun-
risulteranno 𝜎𝜎B = 226𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀 e 𝜎𝜎$ = 40𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀. Box
Cosa è la fatica
to pari al 50% di questo. I coefficienti dimensionale super- La fatica è un fenomeno di degradazione che si manifesta
Si supponga di conoscere il valoreficiale
di rottura del materiale. Il limite Cosaalternato
è la fatica
nonché il coefficiente di di fatica
intaglio possono essere ri- in materiali sottoposti a carichi variabili nel tempo. I primi
flessionale può essere assunto paricavati
al 50%daditabelle
questo.conoscendo
I coefficienti la dimensionale
La faticasuperficiale
geometria eè la
un finitura
fenomenodel di degradazione che si manifesta in materiali sottoposti a carichi
OTTOBRE 2019

studi sulla fatica vennero condotti alla fine del XIX secolo per
© RIPRODUZIONE RISERVATA

nonché il coefficiente di intaglio possono essere ricavati da tabelle conoscendo variabililanel


geometria e
tempo. I primi studi sulla fatica vennero condotti alla fine del XIX secolo per
componente. Il limite di fatica per il componete varrà cercare di ad
cercare di dare una spiegazione scientifica dare una spiegazione
alcune scientificaavvenute
rotture “inspiegabili”, ad alcunein rotture
la finitura del componente. Il limite di fatica per il componete varrà
componenti sollecitati al di sotto“inspiegabili”,
del limite staticoavvenute in componenti sollecitati al di sotto
di progetto.
𝑈𝑈𝑈𝑈𝑈𝑈/2 ∙ 𝑏𝑏* ∙ 𝑏𝑏a del limite statico di progetto.
𝜎𝜎 Z = %&,(
𝐾𝐾(
Z
Prendendo 𝑏𝑏* = 0.975, 𝑏𝑏a = 0.9, q=0.71, 𝐾𝐾, = 2 e UTS=500MPa si ottiene 𝑏𝑏𝜎𝜎%&,(
48 =
*
128𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀.
View publication stats

Potrebbero piacerti anche