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ASSORBITORI DINAMICI DI VIBRAZIONI

Ottimizzazione e simulazione

di Giovanni Caruso Gli assorbitori dinamici di vibrazioni (ADV) sono dispositivi 1909 [1] non possedeva l’elemento dissipativo che fu intro-
ITC-CNR, sede di Roma molto semplici, utilizzati per il controllo delle vibrazioni di dotto successivamente nel 1928 da Ormondroyd e Den Har-
strutture di vario tipo, comprese grandi strutture civili quali tog [2]. Gli ADV sono dissipatori semplici, economici, richie-
ponti ed edifici alti. Sono essenzialmente costituiti da una dono pochi interventi di manutenzione e sono totalmente
massa connessa alla struttura principale tramite una molla passivi (non richiedono alimentazione esterna) ma presenta-
elastica ed uno smorzatore viscoso. In questo lavoro si di- no lo svantaggio di subire un evidente degrado di prestazioni
scutono metodologie per la scelta ottimale dei parametri di quando lo smorzamento ed ancor più la frequenza propria
progetto degli ADV, considerando il caso in cui la struttura del dispositivo si discostano anche di poco dal loro valore ot-
possiede uno smorzamento proprio non trascurabile. timale; ciò può avvenire sia perché i parametri dell’ADV non
sono stati scelti oppurtunamente, sia perché la struttura sulla
Gli assorbitori dinamici di vibrazioni sono dispositivi semplici, quale è montato il dispositivo ha subito dei mutamenti che
utili per attenuare le vibrazioni libere di strutture secondo ne hanno modificato le frequenze proprie.
una frequenza di risonanza oppure per ridurre le vibrazioni Per tale motivo, molta ricerca è stata dedicata all’ottimizza-
ad una certa frequenza dovute ad una forzante esterna. So- zione dei parametri k e c degli assorbitori dinamici di vibra-
no oggigiorno impiegati in vari campi della tecnologia; in zioni per svariate tipologie di carico e seguendo diversi criteri
particolare nel campo dell’ingegneria civile vengono utilizzati di ottimo. Le prime formule per la scelta dei parametri di un
per lo smorzamento delle vibrazioni di grandi strutture come ADV sono state proposte in [2] e consentono di ottimizzare
ponti e grattacieli (figura 1). Tali dispositivi, i cui primi prototi- la risposta a regime del sistema struttura-ADV, eccitato da
pi sono apparsi nei primi decenni dello scorso secolo, sono una forzante armonica (dominio in frequenza). Si assume l’i-
costituiti essenzialmente da una massa m connessa alla strut- potesi semplificativa di assenza di smorzamento sulla struttu-
tura primaria tramite una molla elastica di costante k ed uno ra primaria, rappresentata da un sistema ad un grado di li-
smorzatore viscoso con coefficiente di smorzamento c. bertà massa-molla equivalente al modo proprio strutturale le
Quando la frequenza propria dell’ADV è “sintonizzata” sulla cui vibrazioni si vogliono attenuare. Nelle applicazioni prati-
frequenza delle vibrazioni strutturali che si vogliono attenua- che le strutture presentano invece uno smorzamento proprio
re, il dispositivo è in grado di assorbire energia meccanica vi- a volte non trascurabile; a tale proposito, in [3,4,5,6] la ricer-
brazionale dalla struttura primaria e dissiparla attraverso lo ca dei parametri ottimali di un ADV è operata portando in
smorzatore viscoso c. Il primo modello ideato da Frahm nel conto lo smorzamento intrinseco posseduto dalla struttura

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primaria. Poiché in presenza di smorzamento il problema di 1. A destra: ADV mon-
(3)
ottimizzazione è più complicato, si ricorre a metodi numerici tato sulla Huis Ten Bo-
sch Tower, Nagasaki; a
iterativi per ottenere i valori ottimali di k e c. In particolare in
sinistra: ADV montato
[6] si propongono formule analitiche per i valori ottimali dei
sulla Taipei 101, Taipei.
parametri dell’ADV, ottenute con un processo di curve fitting ed il rapporto tra la scala di x e quella di X è pari a α. In par-
2. Rappresentazione
delle curve relative alle simulazioni numeriche. ticolare Z rappresenta, come convenzionalmente adottato, il schematica del sistema
In questo lavoro si segue un approccio alternativo, conside- rapporto tra lo smorzamento modale attuale ed il corrispon- struttura-ADV.
rando la risposta libera nel tempo del sistema struttura-ADV dente smorzamento critico della struttura senza ADV, ζ è il
(transitorio). I parametri ottimi dell’ADV sono ottenuti impo- parametro di smorzamento dell’ADV (legato a c) mentre k è
nendo che le vibrazioni libere decadano il più rapidamente il parametro di sintonia (legato a k).
possibile, cioè che la parte reale dei poli, negativa in quanto il I parametri adimensionali da ottimizzare risultano allora α, ζ
sistema è intrinsecamente stabile, sia la più grande possibile e k, legati con relazione univoca ai parametri m, c e k attra-
in modulo. L’influenza dello smorzamento sulla struttura pri- verso le (3), e sono scelti in modo che la risposta libera del
maria viene evidenziata confrontando i valori dei parametri sistema decada nel tempo il più rapidamente possibile. Tale
k, c e del coefficiente di decadimento esponenziale delle vi- condizione si ottiene imponendo che la massima tra le parti
brazioni calcolati considerando o trascurando lo smorzamen- reali dei poli del sistema (tutte negative per qualsiasi scelta
to sulla massa primaria, in funzione del rapporto tra le masse dei parametri in quanto il sistema è intrinsecamente stabile)
dell’ADV e della struttura. Oggetto di lavoro futuro sarà l’a- sia la più piccola possibile (cioè la più grande possibile in
nalisi di nuove proposte di TMD [7,8], utili ad ovviare al pro- modulo). Per scelte dei parametri negli intervalli di interesse
blema dell’elevata sensibilità delle prestazioni ottenute rispet- pratico il sistema (2) presenta due coppie di poli complessi
to alle condizioni di sintonia. Si considererà inoltre il proble- coniugati, e si può provare che la condizione di ottimalità
ma dell’uso dei TMD per lo smorzamento di più modi di vi- prima menzionata si ha quando le due coppie di poli com-
brazione strutturali allo stesso tempo, con particolare riguar- plessi coniugati sono tra loro coincidenti, cioè quando l’e-
do alle vibrazioni indotte su una struttura civile da un sisma. quazione secolare relativa al sistema (2) si fattorizza come:

MODELLO E OTTIMIZZAZIONE
In questo paragrafo si presenta il modello utilizzato per la si-
mulazione ed ottimizzazione di un ADV, rappresentato sche-
maticamente in figura 2. La struttura primaria è rappresenta-
ta mediante un sistema ad un grado di libertà, rappresentan-
te il modo che si vuole controllare; M è la corrispondente
massa modale, K la rigidezza modale e C il coefficiente di
smorzamento intrinseco modale. Grandezze analoghe in let-
tere minuscole definiscono i parametri dell’ADV, di massa m,
costante elastica k e smorzamento c; infine si indica con X la
coordinata modale della struttura mentre con x lo sposta-
mento dell’ADV. Le equazioni che regolano la dinamica del
sistema accoppiato a due gradi di libertà sono le seguenti:

(1)

Il sistema (1) è costituito da due equazioni differenziali del se-


condo ordine e può essere utilmente riscritto in termini adi-
mensionali come segue:

(2)

Nella (2) le grandezze sopralineate sono adimensionali, i sim-


boli introdotti hanno il seguente significato:

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BIBLIOGRAFIA
[1] Frahm H., 1911, “Device for damping vibrations of bo-
dies”. U.S. Patent, No. 989, 958, pp. 3576-3580. [2] Ormon-
droyd J., Den Hartog J.P., 1932, “The theory of the dynamic
vibration absorber”. Journal of Applyed Mechanics”, 50-7,
pp. 9-22. [3] Ioi T., Ikeda K., 1978, “On the dynamic vibra-
tion damped absorber of the vibration system”. Bulletin of
the Japaneese Society of Mechanical Engineering, 21-151,
pp. 64-71. [4] Thompson A.G., 1981, “Optimum damping
and tuning of a dynamic vibration absorber applied to a force
excited and damped primary system”. Journal of Sound and
Vibration, 77, pp. 403-415. [5] R. Rana, T.T. Soong, “Para-
metric study and simplified design of tuned mass dampers”.
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Bakre, R.S. Jangid, “Optimum parameters of tuned mass
damper for damped main system”. Sructural Control and
Health Monitoring, 2006, in stampa. [7] A.S. Joshi, R.S. Jan-
gid, “Optimum parameters of multiple tuned mass dampers
for base-excited damped systems”. Journal of Sound and Vi-
bration, 202 (5), 1997, pp. 657-667. [8] E. Rustighi, M.J.
Brennan, B.R. Mace, “A shape memory alloy adaptive tuned
vibration absorber: design and implementation”. Smart Ma-
terials and Structures, 14, 2005, 19-28.

3. Confronto tra i valori di ζ calcolati considerando o


trascurando lo smorzamento intrinseco della struttura,
in funzione del rapporto 1/α2 tra la massa dell’ADV e
quella modale della struttura.
4. Confronto tra i valori di k calcolati considerando o
trascurando lo smorzamento intrinseco della struttura,
in funzione del rapporto 1/α2 tra la massa dell’ADV e
quella modale della struttura.
5. Confronto tra i valori di p corrispondenti ai valori di ζ
e k ottimizzati considerando lo smorzamento intrinseco
della struttura o trascurandolo, in funzione del rappor-
to 1/α2 tra la massa dell’ADV e quella modale della
struttura.

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