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La Guida CEI 11-35 ed. seconda 2004-12 Per. Ind. Rosario Monte
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La Guida CEI 11-35 ed. seconda 2004-12 Per. Ind. Rosario Monte
Punto 1: Prefazione
Punto 2: Oggetto e scopo
Punto 3: Definizioni
Punto 4: Criteri di progettazione del locale cabina
Punto 5: Criteri costruttivi della cabina riguardo alla parte elettrica
Punto 6: Materiali in dotazione
Punto 7: Dimensionamento e scelta delle apparecchiature e dei componenti
Punto 8: Protezioni di sicurezza
Punto 9: Ispezioni e prove in sito prima della messa in servizio
Punto 10:Documentazione
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2. OGGETTO e SCOPO
9 Scopo della guida è quello di dare indicazioni per il progetto e
la costruzione delle cabine in conformità alle norme CEI.
9 Oggetto della guida sono le cabine
elettriche così come sono definite nella
Norma CEI 11-1, con almeno una sezione
di II categoria e facenti parte di un
impianto utilizzatore comprendente non
oltre 2 trasformatori MT/BT con potenza
massima 2500 kVA cad per 20 KV e 2000
KVA per 10 KV, non collegati in parallelo
sulle sbarre di BT, con Vcc=6%
con evidente difformità rispetto alle prescrizioni Enel che nel documento
“DK 5600 “abbassa tali limiti rispettivamente a 2000 e 1600 kVA .
9 Il distributore consente la realizzazione di cabine con trasformatori da 2500 kVA in numero superiore a
quello sopra indicato, purché vengano osservate le regole di inserzione e di distacco preventivamente
comunicate dal distributore stesso, e consente anche il funzionamento in parallelo di più trasformatori
purché non venga superato il valore di corrente di corto circuito previsto sul lato BT per il trasformatore
di taglia massima.
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Esigenze di chiarimento
Se potrà essere così gentile da poter fugare alcuni dubbi potrò finalmente
affrontare una scelta aziendale relativa all'alimentazione elettrica dei nostri
opifici.
La domanda riguarda una parte della DK5600. Il ns. stabilimento è servito da
consegna ENEL in MT (20kV), le nostre cabine ( attualmente sono due) hanno
rispettivamente un gruppo di trasformazione con tre trasformatori da 400 kVA
MT/BT (1200kVA) ed un secondo gruppo con tre trasformatori da 315 kVA MT/BT
(945kVA).
Se tutti i trasformatori sono inseriti la potenza complessiva è di 2145kVA.
La domanda è la seguente:
- Dall'identificazione del cliente e relativo numero di presa, si possono inserire
contemporaneamente tutti i trasformatori del nostro complesso sulla rete MT
ENEL anche a seguito di interruzione di energia?
- Se si. OK grazie della disponibiltà.
- Se no. Qual'è la potenza massima, per questa specifica presa, inseribile sulla
rete ENEL??
In attesa di un suo gentile riscontro colgo l'occasione per porgere distinti saluti.
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Viene fissata dai Distributori una soglia massima riguardante la potenza dei trasformatori allo scopo di
evitare:
Interventi intempestivi delle protezioni
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Quando il distributore chiude l’interruttore di una linea MT, tutte le correnti di inserzione dei
trasformatori si sommano e per tale motivo è necessario che il cliente sia dotato di una
protezione che disinserisca i trasformatori che eccedono i limiti di potenza e li inserisca con una
necessaria temporizzazione
Il valore del coefficiente K per i trasformatori in olio è riportato nella 11 -35, mentre per quelli in
resina bisogna fare riferimento al Costruttore
NB La taratura del ritardo del relè di massima deve essere superiore alla costante di
tempo
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NOTA: Le esclusioni non riguardano gli aspetti legati alla selettività delle
protezioni elettriche delle cabine MT/BT di clienti/utenti alimentati da
distributori pubblici
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Autorizzazioni Costruttive
Anche se l’argomento non rientra nella norma si da un breve
cenno
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Autorizzazioni Costruttive
Regione
- di tipo edile
Provincia
Comuni
Enti
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3. DEFINIZIONI
CABINA A GIORNO
Impianto in cui non è previsto l’utilizzo
di componenti MT dotati di involucro
per la protezione dai contatto diretti
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CONDIZIONI DI ESERCIZIO:
ALTITUDINE;
TEMPERATURA AMBIENTE;
ANORMALE TEMPERATURA;
UMIDITA’;
CONDIZIONI PARTICOLARI DI VIBRAZIONI;
POLVERI; etc.
TENSIONE,
ETC.
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¾ la posizione
¾ l’accessibilità
¾ gli spessori di pavimenti, pareti e solai
¾ le eventuali fosse e/o serbatoi raccolta olio
¾ la ventilazione naturale o meccanica
¾ la illuminazione
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A A
Sez. A-A MT MT
TRASF.
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Estratto dalla
Norma CEI 11:1
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Estratto dalla
Norma CEI 11:1
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Estratto dalla
Norma CEI 11:1
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Estratto dalla
Norma CEI 11:1
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Estratto dalla
Norma CEI 11:1
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VENTILAZIONE E CONDIZIONAMENTO
VENTILAZIONE NATURALE
Nel locale devono essere previste:
nella parte inferiore uno o più prese d’aria con bordo inferiore
sopraelevato dal pavimento rispetto al pavimento del locale
(entrata aria fredda).
nella parte superiore camini o finestre aperte verso l’aria libera (uscita
di aria calda).
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VENTILAZIONE FORZATA
CONDIZIONAMENTO D’ARIA
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LOCALE BATTERIE
Nell’allegato B viene illustrato il metodo di calcolo teorico della ventilazione
dell’eventuale locale batterie.
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SEDE PER I CAVI E TIPI DI POSA INDICATI NELLA NORMA CEI 11-17,
Dal punto di vista della sede per i cavi le cabine possono suddividersi nei seguenti tipi:
a) Cabine con sottoquadro praticabile (altezza netto non minore di 1,7 metri) che hanno uno
scantinato pedonabile sotto il piano di appoggio dei quadri elettrici;
quando i cavi interrati entra /esci sono in numero elevato.
• Cabine con pavimento flottante che hanno le piastrelle asportabili ed intercapedine ispezionabile
per i cavi (altezza non inferiore a 0,6 metri);
quando i cavi di connessione tra le apparecchiature sono numerosi
Cabine con cunicoli, prefabbricati o realizzati in opera;
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I condotti di connessione tra la parte del locale cabina del distributore pubblico e
quella di ricezione del cliente sono realizzati secondo le indicazioni e prescrizioni
del distributore pubblico.
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Altri criteri complementari vengono forniti dalla Norma per i locali di cabine
sotterranee:
Accessi alla cabina;
Ventilazione;
Entrata cavi di I e II categoria.
Cabina sotterranea prefabbricata
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Lo spazio per l’evacuazione deve essere sempre almeno di 500 mm e libero da ostacoli
(sporgenze di apparecchiature, porte del quadro aperte, ecc)
Lunghezze vie di fuga al massime 20m (per cabine alimentate dal Distributore in MT)
Numero di uscite in funzione alla lunghezza della via di fuga (una fino a 10m, due oltre)
Per le alimentazioni ritenute essenziali dovrà essere prevista una sorgente ausiliaria
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Nei tre paragrafi sotto elencati vengono descritti i materiali di cui devono
essere dotate le cabine:
Mezzi di estinzione.
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IMPIANTI DI TERRA
La Norma dà, inoltre, alcuni ragguagli relativamente ai dispersori nelle varie tipologie
di cabina e al collettore di terra
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Cosa comporta per l’impianto del cliente il passaggio dello stato del neutro da isolato a
compensato?
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LA GUIDA dopo un richiamo alla norma CEI 11-1 ed alla Guida CEI 11-37,
considerate e cioè :
• Cabina isolata
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Impianto di terra
A) in cabine isolate
MT
Dispersore ad anello con picchetti ai vertici
+
eventuali dispersori integrativi
1,0 m (di profondità o orizzontali)
+
0,5 m
collegamenti interni
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Impianto di terra
B) Compresa nella volumetria dell’edificio
Nuove costruzioni Edifici esistenti
pianta pianta
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7. Componenti e Apparecchiature MT
CAVI CON ISOLAMENTO ESTRUSO
RAME
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Per i cavi unipolari devono essere adottate “Guida CEI 11-35 I I Ed. 2004-12”
le seguenti precauzioni:
• vanno posati in modo che non siano danneggiati dalle sollecitazioni dovute alle correnti di
corto circuito (minima distanza)
• i cavi unipolari devono essere raggruppati in modo che i conduttori di fase siano inseriti
nello stesso tubo ( se di tipo metallico)
• Si segnala che è ammessa la coesistenza dei cavi a tensione diversa (prima e seconda
categoria) in quanto l’armatura o lo schermo dei cavi può essere considerata segregazione
metallica
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Nei locali fuori terra è sufficiente la ventilazione naturale, con aperture disposte vicino al
pavimento
I locali al di sotto del livello del suolo devono essere adatti per essere ventilati o previsti di
ventilazione forzata , ( può essere omessa qualora la quantità di gas in pressione contenuto
nella unità di maggiori dimensioni, rapportata alla pressione atmosferica,non supera il 10% del
volume del locale)
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– Ispezioni a vista
– Prove funzionali
– Misure
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Documentazione
Per ogni impianto devono essere forniti gli schemi generali dei circuiti:
CEI EN 60117
CEI EN 61082
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A tal proposito Vi informiamo che il tempo di eliminazione del doppio guasto monofase a terra, ai fini del
dimensionamento termico dell’impianto di terra in conformità alla Norma CEI 11-1, art. 9.2.3, è pari a 200 ms.
Precisiamo che il valore di corrente di guasto monofase a terra ed il relativo tempo di eliminazione del guasto sopra
indicati, possono subire variazioni per effetto dell'evoluzione della rete di
distribuzione; pertanto, nel controllare periodicamente il vostro impianto di terra, come previsto dalle vigenti
disposizioni di legge, ci richiederete nuovamente tali dati.
Le regole di connessione alla rete MT di ENEL Distribuzione cui dovete fare riferimento sono riportate nella
DK 5600 – “Criteri di allacciamento di Clienti alla rete MT della distribuzione”, Ed. IV – Marzo 2004, disponibile sul
nostro sito internet http://www.enel.it/sportello_online/business/infocliente/
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PRESE DI SERVIZIO
E’ opportuno che siano predisposti due gruppi di prese per
l’alimentazione di servizio di cui una utilizzabile per la ricarica della
lampada portatile per la illuminazione di emergenza
ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE
L’illuminazione artificiale, quando prevista, dovrebbe garantire un livello
di illuminamento di :
– 200 lux nella zona del campo visivo con fattore di uniformità di
almeno 0,7, le eventuali vie di fuga e le uscite dovrebbero essere
dotate di illuminazione di sicurezza con un livello d’illuminamento
pari a 1 lux con autonomia di 1 ora
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Pulsante di sgancio
La guida giustifica il perché del suo utilizzo, anche se non obbligatorio, e richiama
l’attenzione sul fatto che è competenza del progettista decidere il suo impiego
Se l'attività alimentata dalla cabina rientra fra quelle soggette al controllo da parte dei Vigili
del fuoco (DM 16/2/82), ad esempio un ospedale con più di 25 posti letto occorre installare il
comando di emergenza.
caso rimane in tensione tutto ciò che sta a monte in cabina, trasformatore e sezionatore di
media tensione, Nel caso in cui il comando di emergenza interrompe invece i dispositivi di
media tensione, l'unica parte di impianto, all'interno della cabina, che rimane in tensione è
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• Nota di attenzione:
Accesso alla cabina permesso solo al personale autorizzato ed
addestrato CEI 11-27 e tramite uso di attrezzi o chiavi CEI 11-1)
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Esempio di cabina di
costruzione molto
remota...
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Sezionatore :
una distanza di isolamento tra parti in tensione. L’apparecchio è in grado di aprire e chiudere il
circuito solo quando la corrente è già stata interrotta o stabilita.” E in grado di portare
Sezionatore di terra :
capace si sopportare per un tempo determinato le correnti di corto circuito ma non è in grado
di portare continuamente una determinata corrente “ Non viene definito con una corrente
nominale
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SEZION.
SOTTO
CARICO
FUSIBILI
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Nel caso di trasformatori in olio,in impianti all’interno, devono essere previsti dispositivi atti
ad evitare lo spandimento dell’olio infiammato in caso di incendio:
Norma CEI 11-1
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Il problema di una migliore qualità del servizio elettrico nasce come esigenza del cliente.
La piccola e media impresa che rappresenta la parte più significativa del panorama industriale
nazionale,sia per le centinaia di migliaia di piccole società,industriali e non ,sia per l’originalità del profilo
aziendale di piccola impresa ,flessibile,spesso fortemente internazionalizzata è oggi in grado di
esercitare una leadership considerevole su certe nicchie di mercato avendo in questi ultimi tempi
recuperato Produttività:
rinnovando ed automatizzando gli impianti e i processi produttivi
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Rispetto alla qualità del sevizio bisogna considerare tre tipi di relazioni:
1. . distributore-cliente;
2. cliente-fornitore di apparecchiature;
3. distributore-fornitore di apparecchiature;
_____________________________________________________________________________________________
1) il distributore ha la responsabilità di fare quanto necessario per mantenere i parametri che
caratterizzano gli indicatori di qualità (n° interruzioni e durata cumulata ).
Per soddisfare tale responsabilità, il distributore deve poter mantenere un ragionevole controllo del modo in
cui i clienti utilizzano l’energia.
2)La responsabilità del cliente è di utilizzare l’energia in modo da non arrecare disturbi all’esercizio della rete e
alla fornitura di altri clienti, prendendo gli opportuni provvedimenti quando ciò si dovesse verificare.
Per le grandi installazioni è, altresì,responsabilità del cliente informare tempestivamente il distributore circa le
apparecchiature che installerà e le relative modalità d’uso.
3) Dal momento che i clienti utilizzano l’elettricità mediante le apparecchiature elettriche, il fornitore di queste
è indirettamente coinvolto nella relazione cliente-distributore.
Il costruttore è responsabile di fornire al cliente apparecchiature in grado di assolvere le funzioni volute tra
cui la limitazione dei disturbi e la capacità di funzionare correttamente nelle condizioni di fornitura previste.
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• art 285 del Dpr 547/55; Ti posso assicurare che allo stato
attuale l'installatore può emettere
• cap. 3 norma Cei 11-1 ; tutte le dichiarazioni che vuole, ma
se non si utilizzano
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Il distributore fornirà con la lettera di informazione,i livelli massimi di corto circuito e di guasto a terra che
possono interessare l’impianto
Regolazioni imposte dall’Ente Distributore -esempio di lettera
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• Scambio di informazioni
Questo principio è utilizzato quando si vuole ottenere un tempo di eliminazione del guasto contenuto.
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Interblocchi di sicurezza
Allegato G
Gli interblocchi consentono di operare in sicurezza sull’impianto nel caso di intervento per guasto o
manutenzione “ LAVORI FUORI TENSIONE”
In forza alla normativa richiamata, dopo avere univocamente individuato l’impianto sul quale è richiesto di
effettuare l’intervento, devono essere rispettate 5 prescrizioni :
1. Sezionare completamente
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Fattore limite di precisione dei trasformatori di corrente per protezione
ALLEGATO H
La problematica fa riferimento alle prestazioni dei TA al fine di ottenere il corretto funzionamento delle
protezioni alle quali sono associati.
Il rapporto tra il valore più elevato di corrente al primario che soddisfa le prescrizioni relative all’errore
Il fattore limite di precisione effettivo deve avere un valore sufficientemente alto da assicurare un corretto
Deve avere anche un valore tale che non vengano superati i limiti termici e dinamici dei relè di protezione.
L’obiettivo è quello di assicurare che al secondario dei TA venga riprodotta in modo sufficientemente fedele e
preciso , anche la massima corrente di cortocircuito rilevabile in prossimità di una Cabina Primaria con
Nota: La scelta dei TA e del toroide sono, in pratica, imposti dall'ente fornitore con caratteristiche tali da
non correre il rischio di andare in saturazioni per correnti di cto cto da 10kA
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La guida fa cenno anche alle caratteristiche dei sistemi di rifasamento e alla loro modalità di installazione.
L’allegato D illustra lo schema unifilare tipico di un cabina con le principali apparecchiature
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Concetti fondamentali
Gli aspetti che vengono studiati in ambito EMC riguardano:
•L’emissione di disturbi
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DPCM
Luglio 2003
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CEI 11-35
SUGGERIMENTI SULLA
ATTENUAZIONE DEI CAMPI
ELETTROMAGNETICI
Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri
8 luglio 2003
dalla data di entrata in vigore del DPCM (13 settembre 2003) sono
abrogate le norme incompatibili dei DPCM 1992 e 1995
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3.50
3.00
2.50
2.00
1.50
8.2
1.00
0.50
0.00
0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00 3.50 4.00
2.00
1.50
23.5
1.00
0.50
0.00
0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00 3.50 4.00 4.50
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3.00
2.50
2.00
1.50
1.00
2.9
30 cm
0.50
0.00
0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00 3.50 4.00
25 cm 2.00
1.50
1.00
8.6
0.50
0.00
0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00 3.50 4.00 4.50
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3.00
2.50
2.00
1.50
1.00
0.7
0.50
30 cm
0.00
0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00 3.50 4.00
2.00
25 cm
1.50
1.00
0.9
0.50
0.00
0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00 3.50 4.00 4.50
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2.00
1.50
2.1
1.00
30 cm
0.50
25 cm
0.00
0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00 3.50 4.00 4.50
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• QUADRO MT
• Spostamento di 30 cm da parete del
quadro MT e schermatura con lamiera di
ferro di spessore 3 mm
• Riduzione del campo magnetico massimo
all’esterno della parete : 91,5 % (da
8,2 mT a 0,7 mT).
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QUADRO BT
• Spostamento di 25 cm da parete del quadro BT e schermatura con
lamiera di ferro di spessore 3 mm
• Riduzione del campo magnetico massimo all’esterno della parete :
91,1 % (da 23,5 mT a 2,1 mT).
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Percentuale di riduzione del campo magnetico massimo rilevato sulla parete adiacente ai
moduli MT per tipo di intervento
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
• Riduzione rispetto al lay-out iniziale
• Riduzione rispetto al lay-out modificato (quadro MT allontanato di 30 cm dalla parete)
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Percentuale di riduzione del campo magnetico massimo rilevato sulla parete adiacente al
quadro BT per tipo di intervento
63.4
solo spostamento
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
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¾ 27 minima tensione
¾ 50 massima corrente istantanea (sovraccarico);
¾ 51 massima corrente temporizzata;
¾ 51N massima corrente di terra temporizzata;
¾ 67N si riferisce alla protezione direzionale per il guasto a terra
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