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LA BOTANICA FORENSE-

Fin dall’800 alcuni entomologi riuscirono a capire il momento della morte di un cadavere basandosi sulle
popolazioni di insetti che, essendosi insediati, crescevano o larvavano su di esso; quindi a seconda del ciclo
vitale dell’insetto e dello stato di infestazione del cadavere si riusciva a fare una datazione basandosi sulle
conoscenze entomologiche. La Botanica Forense invece ci ha messo qualche anno in più prima di riuscire ad
entrare in un’aula di tribunale, la prima volta che è successo si è trattato di un caso di omicidio in Nuova
Zelanda, ma l’attenzione internazionale vera e propria a questa nuova disciplina è avvenuta ben più tardi dal
Tribunale delle Nazioni Unite per i Diritti di Guerra in un caso in cui si andavano a denunciare gli omicidi di
massa avvenuti durante il conflitto nella ex Jugoslavia. Che cosa accadde? Come accade spesso in eccidi che
possono insorgere nel territorio per più svariati motivi (es religiosi, confini geografici, politici ecc...)
inspiegabilmente migliaia di persone vengono cacciate per il solo fatto di essere diverse da quello che è il
regime che vige nel paese e vengono uccise tutte insieme …..per cui tornando alla ex-Jugoslavia lì venivano
commessi spesso degli eccidi di massa dove veniva preso una serie di persone che venivano portate tutte
insieme in un determinato posto e poi fucilati, a differenza di altri luoghi i morti non vennero gettati nelle
fosse comuni, bensì prendevano i vari cadaveri e li spostavano e venivano poi dispersi in diverse località
così che nessuno avrebbe potuto accusare i governi di eccidio, ma di semplice morte avvenuta in tempi di
guerra. Il Tribunale delle Nazioni Unite per i Diritti di Guerra doveva valutare i capi di reato da imputare
alle persone coinvolte in tali conflitti della ex-Jugoslavia. Da ricordare dunque che a seconda dei capi di
accusa di cui si è imputati variano notevolmente gli anni di pena da scontare, per cui una cosa è essere
condannati perché si è a capo di un governo, un’altra è invece essere condannati per eccidio di massa. Grazie
alla Botanica Forense è stato possibile identificare tali eccidi di massa in quanto ha portato, per la prima
volta, prove che sono state ritenute utili in un processo giudiziario. Che cosa hanno fatto? Sono stati
riesumati tutti i cadaveri che si riteneva essere stati uccisi contemporaneamente e sono state fatte delle
analisi di resti minerali e di pollini sui corpi. Se lo stesso polline era presente su circa 10 corpi questo ci sta
ad indicare verosimilmente che hanno condiviso l’ambiente su cui sono stati uccisi, quindi questo tipo di
analisi sulle componenti vegetali rinvenute sui corpi ha aiutato ad individuare il luogo in cui effettivamente
erano state uccise tutte queste persone (che appunto non era il luogo dove erano stati trascinati e lasciati per
nascondere l’eccidio di massa).

Perché è importante conoscere l’ambiente in cui è stato ritrovato un cadavere? Quando trovi un cadavere in
luoghi aperti è notevolmente diverso rispetto a quando lo ritrovi nel suo appartamento perché in tali ambienti
(case private e luoghi di lavoro) la prima cosa che si va a considerare sono le telecamere, che oramai sono
quasi sempre presenti, così da avere un’idea dell’orario in cui la persona è stata vista l’ultima volta, mentre
nel caso di cadavere in ambiente aperto (boschi, laghi ecc…) non puoi sapere se è morto davvero lì, anzi la
maggior parte delle volte è avvenuto un OCCULTAMENTO del cadavere, per cui risulta fondamentale
acquisire quante più tracce possibili a livello del luogo di ritrovamento allo scopo di capire se si parla di
occultamento o meno, e, nel primo caso, occorre andare a capire in che posto è stato ucciso e in che modo è
stato trasportato fino al luogo del rinvenimento.

La Botanica Forense è una disciplina ascrivibile alla macro-categoria dell’Entomologia Forense (scienza che
studia i cicli vitali degli insetti rinvenuti sulla scena del crimine), che attraverso studi di tipo comparativo
studia le piante, gli insetti, le loro frammentazioni rinvenute in luoghi o in soggetti connessi ai reati di varia
natura.

Che cosa si propone tale disciplina?

- Collocazione cronologica di un delitto


- Datazione cronologica
- Localizzazione del luogo in cui è avvenuta la sepoltura o l’occultamento del cadavere
Perché le piante sono così rispondenti a queste analisi forensi?

Perché le piante hanno la caratteristica (a differenza degli animali) di non potersi muovere in quanto
STRUTTURE STATICHE fedeli all’ambiente che le ospita. Analogamente, riflettono implicitamente le
caratteristiche e le condizioni ecologiche del luogo in cui crescono. Un luogo, una nicchia ecologica,
un’ambiente, un habitat è caratteristicamente abitato da alcune specie vegetali che sono quelle che sono
riuscite ad insediarsi in quella nicchia ecologica rispondendo alle condizioni presenti in quel determinato
luogo. Viceversa, organismi vegetali che vengono trasportati da un luogo ad uno di non appartenenza che
non corrisponde alle proprie condizione non sopravvivranno.

Nel cadavere classico di una zona boschiva quali sono gli elementi che possiamo trovare ?

- Sotto la suola delle scarpe dei frammenti di radice, foglie intere o frammenti di foglia , spore e
graminacee.

Tutti questi elementi ci indicano se è quello il luogo del delitto o se il cadavere è stato trasportato post
morte, in altri casi possiamo ottenere ancora più informazioni, ad esempio in base alla crescita dell’erba
sottostante, delle radici o delle sterpaglie attorno al corpo possiamo ottenere la datazione del cadavere in
quel determinato posto, quindi è possibile ricostruire in primis la cronologia degli eventi ( ciò è
fondamentale in quanto molto spesso i cadaveri vengono trovati mesi dopo la morte naturale). Sulla scena
del crimine tutto ciò che appartiene all’ambiente in cui si trova il cadavere può indicarci qualcosa… esempio
le tracce di capelli, di pelle (sotto le unghie), i frammenti dei tessuti della persona che lo stava aggredendo
(cosi da poter effettuare poi l’analisi del DNA), ed è fondamentale considerare anche quelle provenienti dal
comparto vegetale.

ESEMPIO del cranio infestato da muschio verde…è importante sapere che ritrovando una struttura del
genere in cui si è insediato del muschio andando a rintracciare la sua specie è possibile risapere da quanto
tempo si trovava nel luogo di rinvenimento effettuando la DATAZIONE.

ESEMPIO di cadavere trovato in luogo aperto dove normalmente ci sono sterpaglie e piante erbacee ed
altro, quello che succede è che la deposizione per lungo tempo sul prato creerà, dal momento in cui si
rimuove il cadavere, la possibilità di andare ad investigare la regione sottostante che è o completamente
secca perché la pressione del cadavere ne ha bloccato la crescita oppure l’assenza di clorofilla creata dalla
zona d’ombra dovuta al cadavere soprastante; quindi anche in questo caso la quantità dei Clorosi associata
alle piante erbacee della zona in cui si sta effettuando il rinvenimento può essere utilizzata per determinare
una datazione.

ESEMPIO cadavere di una donna anziana nei cui vestiti sono state ritrovate delle strutture vegetali che una
volta analizzate sono risultate essere i frutti della pianta Xantium Orientalis; tale rinvenimento è utile perché
ci dice che la signora prima di giungere al luogo del ritrovamento ha attraversato un luogo dove erano
presenti queste determinate piante, per cui abbiamo una prima idea di quelli che sono stati i suoi ultimi
spostamenti.

ESEMPIO cadavere di donna nei cui capelli sono stati identificati dei pollini e spore, strutture piccolissime e
impercettibili ad occhio nudo che possono essere identificate anche molto dopo la morte.

ESEMPIO caso di stupro in cui la ragazza era stata portata nel bosco e poi uccisa, analizzando la coperta e i
capelli della ragazza sono emersi gli stessi pollini e pollini riconducendo ad un preciso luogo

ESEMPIO le diatomee sono le componenti vegetali tipiche dell’ambiente acquatico (appartengono alla
famiglia delle alghe) e ci permettono di capire se un soggetto era vivo o morto quando è entrato in acqua.
ESEMPIO di cranio al cui interno, nella calotta cranica, vi era l’infiltrazione di una radice bianca in fase di
crescita, andando ad isolarla e facendo poi una sezione si è potuto vedere se l’accrescimento è primario o
secondario. Che cosa significa accrescimento primario o secondario? Il primario è tipico del primo anno di
vita delle piante, noi sappiamo che ci sono delle piante annuali (cioè che hanno un ciclo vitale di un anno e
poi muoiono) che sono essenzialmente erbacee, cioè non formano mai fusti legnosi; poi ci sono piante
Arbustive che producono fusti legnosi ed hanno anche un accrescimento secondario, che è quindi
riconducibile agli anelli presenti all’interno della sezione di un fusto. Quindi, tornando al caso, andare ad
analizzare la sezione della radice ritrovata sul cranio ci ha permesso di fare una datazione cronologica del
tempo di permanenza dello scheletro nel luogo in cui era stato rinvenuto.

CASO MORTE DI MELANIA REA (contributo dato dai POLLINI)


Il marito è stato condannato e, dopo pochi anni, è stato rilasciato per buona condotta. Vediamo quale è stato,
in questo caso, il contributo dato dalla botanica forense. Il marito di Melania ne denuncia la scomparsa
dicendo che l’ultima volta in cui l’aveva vista era stato la sera prima quando la moglie aveva preso la
bambina e tutti insieme erano andati nel bosco a fare una passeggiata. Ad un certo punto la moglie,
bisognosa di andare in bagno si allontana, e scompare…..il marito non vedendola tornare va a cercarla,
chiede nei bar lì vicino e non trovandola ritorna a casa e denuncia la scomparsa della moglie ai carabinieri.
Poco dopo è stato ritrovato il corpo della moglie brutalmente accoltellato (aveva una trentina di coltellate ed
era morta per dissanguamento) in una zona che non corrispondeva al luogo dichiarato dal marito. In seguito
alla scoperta di vari indizi si è proceduto ad analizzare dei pollini trovati sotto la suola del cadavere cosi da
verificare se essi corrispondevano al luogo in cui il marito era stato visto con la moglie, questo perché se i
pollini erano gli stessi si poteva presumere che la donna effettivamente era stata in quel parco con il marito e
poi chissà come era avvenuto tutto il resto con il conseguente ritrovamento del cadavere in un'altra zona, se
invece erano diversi, come è realmente risultato, non era vero che la moglie era stata in quel luogo per cui la
dichiarazione del marito era falsa.

CASO DI MORTE DI UN BAMBINO DI 3 ANNI (contributo dato dalle spine e dall’analisi di terra e erba)
La madre torna chiedendo aiuto con il bambino in braccio dicendo che era stato investito. Nel momento in
cui viene soccorsa era già morto ed in poco tempo ai medici è stato chiaro che la morte era giunta per
strangolamento. Partono le indagini per omicidio e si scopre che i genitori non vivevano insieme perché era
figlio illegittimo, ciò nonostante la madre, disturbata mentalmente, continuava a frequentare il padre. Dalle
immagini riportate dalle telecamere è stato possibile vedere che nel pomeriggio del giorno della morte del
bambino, in un primo momento, i 3 erano insieme in macchina poi invece rimane solo la madre; l’uomo
dichiara di aver fatto solo una passeggiata con loro e di essersi in seguito allontanato per andare a lavoro. Lei
invece accusa lui di aver strangolato il figlio. Qual è stato il contributo della botanica forense? Sui vestiti del
bambino sono state trovate delle spine di alcune piante, le stesse spine sono state trovate anche sulla suola
delle scarpe del padre, inoltre tracce di terreno e altri resti comparabili con quelli presenti sui vestiti del
piccolo sono stati rinvenuti nell’auto dell’uomo. Ciò ha permesso di collocare anche il padre sulla scena del
crimine. Dopo di che è uscito fuori che questi due si erano appartati in macchina, il bambino annoiandosi si
lamentava e fu fatto uscire nel bosco, ma continuando a piangere ha indotto i due ad ucciderlo. In tale caso
di omicidio è stata fatta un’ulteriore ricerca in ambito di botanica forense andando a ricercare tracce di terra
e di erba perché si è potuto risalire alla dinamica dell’omicidio e alla presenza di entrambi sulla scena del
crimine, infatti il bambino è stato strangolato su una distesa di erba (evidenziato grazie alle tracce di erba
sulla schiena) ed i genitori per ucciderlo si sono dovuti accovacciare per soffocarlo poggiando i ginocchi a
terra. Tramite un’analisi molecolare si è dimostrato che le tracce di erba presenti sulle ginocchia dei genitori
erano le stesse presenti sulla schiena del bambino, collocando quindi entrambi i genitori in posizione prona
al di sopra del bambino.

CASO DI MORTE DI UNA RAGAZZA IN AMBIENTE ACQUATICO (contributo dato dalle diatomee)
Dalle perizie effettuate sulla ragazza si supponeva che la causa della morte era stata una miocardite. La
ragazza, nella sera di hallowen, era uscita con il fidanzato, con cui aveva un rapporto molto conflittuale. Lui
dichiara di averci litigato , di averla fatta scendere di macchina e di non averla più vista. Avendo rinvenuto
la miocardite come causa di morte in principio fu ipotizzato che la ragazza, dato il clima molto freddo, aveva
avuto un malore e si era accasciata sulle rive del lago e poi tirata via da esso. In seguito ad una successiva
perizia è emerso che si la miocardite è stata la causa della morte, ma che era insorta come conseguenza
dell’annegamento. Come si è verificato questa cosa? Nel lago di Bracciano si trovano specifiche popolazioni
di alghe diatomee che sono organismi unicellulari facilmente riconoscibili e distinguibili. Se la vittima viene
buttata post morte in un lago l’organismo si può riempire di acqua e si trovano tracce in determinati
comparti, se invece vieni annegato nel lago anche i polmoni si riempiono di acqua. Fu quindi chiarito che la
morte era avvenuta per annegamento, di conseguenza si sposta l’attenzione sul fidanzato andando ad
analizzare i suoi pantaloni su cui sono state trovate (nonostante fossero stati lavati) le stesse alghe presenti
nei polmoni della vittima, il che collocava il ragazzo all’interno dell’acqua del lago. Le alghe hanno indicato
che i pantaloni erano entrati in acqua, la comparazione delle alghe ritrovate sui reperti risultata identica ha
collocato i due soggetti nello stesso luogo nello stesso momento.

CASO OMICIDIO SARA MOLLICONE (contributo dato dalla scheggia di legno)


Ragazza giovane il cui corpo fu ritrovato nel bosco con mani e piedi legati ed un sacchetto di plastica che le
ricopriva la testa. Inizialmente si pensava ad un omicidio effettuato da un conoscente della ragazza o da uno
sconosciuto che voleva stuprarla. Il padre invece sosteneva che la figlia era entrata nella caserma del paese
in cui vivevano e lì non era mai uscita. Era entrata lì perché conosceva/frequentava il figlio del maresciallo
della caserma e aveva scoperto che era uno spacciatore e voleva sporgere denuncia. Il maresciallo la voleva
convincere a non farlo, ma la ragazza non cambiava idea allora si accende il dibattito e l’uomo spinge
violentemente la ragazza che sbatte la testa contro lo spigolo della porta perdendo conoscenza. I carabinieri
hanno fatto sparire il corpo e le hanno coperto la faccia con un sacchetto facendola morire per soffocamento.
Come si è arrivati a questa conclusione? Il padre che non si era mai rassegnato aveva richiesto, dopo anni, la
riesumazione del cadavere e un’attentissima analisi portò alla riapertura del caso perché sul cranio era stata
ritrovata una traccia di una frattura a livello del lobo temporale che poteva essere ascrivibile ad un colpo con
un corpo contundente lungo ricevuto dalla vittima. All’interno delle ossa del cranio si è trovata una scheggia
di legno tipica del campo edile e tramite un ulteriore sopralluogo è venuto fuori che quel tipo di legno era
presente nella caserma che fu poi messa sotto sequestro, in particolare è emerso che ad una porta in
particolare mancava un tassello di legno della stessa dimensione della scheggia rinvenuta sul cranio della
ragazza. Per cui in questo caso un frammento di legno ha identificato l’arma del delitto.

CASO BAMBINA SCOMPARSA


Era in campagna a giocare con i cani e i genitori non vedendola più ne denunciano la scomparsa. Viene
ritrovata poche ore dopo annegata nella piscina di un’abitazione privata ad uso stagionale. I cancelli erano
chiusi, ma c’era un varco attraverso il quale la bambina poteva essere passata. Tale piscina era a 3km di
distanza dalla casa della bambina, inoltre è molto difficile che un bambino percorra una strada boschiva così
lunga da solo ….al massimo se si perde si ferma non continua a camminare imperterrito per 3km. La prima
cosa da capire è stata: la bambina è arrivata da sola alla piscina? O qualcuno la ha adescata e l’ha portata in
quel luogo? Ha percorso da sola 3km in un ambiente boschivo? Per rispondere sono stati refertati tutte le
tracce vegetali presenti sulla bambina, che purtroppo erano molto pochi dato che è stata in acqua, ciò
nonostante i capelli e le scarpe mantengono tracce di pollini e spore. Quindi è stata eseguita un’analisi di
tutte le specie vegetali presenti lungo il presunto tragitto della bambina. Si procede con indagini a ritroso per
arrivare a come è morta la bambina

CHI E’ IL BOTANICO FORENSE?


È un grande conoscitore di tutti i vegetali, per ogni settore esistono competenze diverse

QUALI SONO LE DISCIPLINE CHE SERVONO A FORMARE UN BOTANICO FORENSE?


1. La Sistematica – Classificazione e Diversificazione degli organismi viventi - è la scienza che studia
la diversità degli organismi o meglio osservare un organismo, ritrovarne delle caratteristiche
esclusive che possono essere utili per il riconoscimento.
Si avvale di tecnologie quali :
-la morfologia tradizionale, quindi l’osservazione diretta dei caratteri osservabili o a occhio nudo o con la
microspia
- la morfologia molecolare, si va a estrarre e identificare il DNA di una specifica traccia vegetale, si
compara con una banca dati e si sovrappone per verificare la presenza di match o meno.

Il Regno delle Piante le suddivide in:


- vascolari e non vascolari, dove le seconde sono i muschi, le alghe, mentre le prime sono quelle superiori
ciò è quelle che vediamo sulle terre emerse .
- a seme e senza seme

2. La Floristica – la Flora di un territorio costituisce l’elencazione, la descrizione e la classificazione


quanto più possibile completa delle specie vegetali presenti nel territorio stesso. Quindi la floristica è
quella parte della botanica che studia la vegetazione.
Perché è importante effettuare la floristica dei vari luoghi? Per poter associare l’ambiente ai reperti trovati
sul cadavere, per capire se è morto in un posto o se ci è stato portato.
È importante tener conto anche del concetto Temporale perché un cadavere può essere rinvenuto anche 2
anni dopo l’occultamento per cui potremmo trovare anche delle tracce che nel momento in cui troviamo il
cadavere non vediamo, ma in realtà ci sono, per farvi capire meglio vi faccio un esempio se una pianta
fiorisce da aprile a luglio ed il cadavere è stato visto lì a marzo probabilmente su di esso si depositeranno,
nei mesi successivi, i pollini della pianta che fiorirà il mese successivo, se il cadavere invece viene trovato a
dicembre tu vai lì e dici che ci fa questo polline su questo cadavere? perché non vedi i fiori che emettono
quel tipo di polline perché sei in una stagione diversa dal periodo di produzione della fioritura. Quindi la
Floristica in questi casi aiuta molto in quanto ci fornisce una collocazione temporale.
Il Rilievo Floristico è una prima indagine che ha lo scopo di accertare quali sono le specie presenti in una
determinata area da cui prenderà origine la Lista Floristica.

3. Dendrologia - scienza che si occupa dello studio delle piante che hanno un accrescimento
secondario. Quali sono tali piante ? quelle che producono legno arbustivo. L’accrescimento
secondario deriva quindi dalla deposizione continua, anno dopo anno, stagione dopo stagione, di
ulteriore materiale che va a costituire poi le cerchie annuali
Esistono diverse tipologie di legno caratterizzate dalla tramatura, quindi ogni pianta o specie vegetale
può essere riconosciuta anche grazie al tipo di legno che produce.
La Dendrocronologia è invece una sotto disciplina della dendrologia, (che a sua volta è una sotto
disciplina della botanica) che non è altro che lo studio più dettagliato delle cerchie di accrescimento
degli alberi. Le applicazioni forensi riguardano la datazione di oggetti di legno al fine di far
corrispondere dati oggetti alla scena del crimine (come nel caso visto prima di Serena Mollicone).

4. La Palinologia - scienza che studia i Pollini (come nel caso detto prima di Melania Rea). I pollini
possono essere studianti mediante diversi approcci come quelli morfologici che vanno ad analizzare i
solchi, possono avere aculei, colori diversi, abbondanza dei granuli pollinici ecc...), ma anche tramite
studi di tipo molecolare.
Perché i pollini vengono molto utilizzati?? Perché sono molto diversi tra loro, sono molto facili da
identificare, sono molto diffusi in tutti gli ambienti, facilmente diffusibili (tramite ad esempio i
climatizzatori) e sono quasi eterni nel senso che lo Sporoderma (il rivestimento) è una parete costituita da
echina ed Esina dove quest’ultima ha delle caratteristiche molto resistenti (non solo al tempo, ma anche al
clima) che permettono al polline di sopravvivere anche centinaia di anni. Infatti gli studi palinologici
vengono effettuati su zone come Ercolano e Pompei per capire quale fosse la vegetazione tipica dell’epoca.
Altra caratteristica importante è che sono ubiquitari.

5 Idrobiologia – studio ecologico che studia le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche delle acque
dolci come le popolazioni algali dei bacini di interesse, soprattutto quello delle diatomee in quanto è molto
utile per collocare sospettati e vittime sulle scene del crimine per vari motivi come per esempio la tipologia
di diatomea ti permette di capire se sei stato o meno nell’acqua di un determinato lago e poi anche perché ci
permettono di fare una datazione andando a considerare la variazione stagionale che incide fortemente sulla
tipologia e sul numero delle diatomee presenti in determinati habitat acquatici; per cui possono essere
comparati i campioni prelevati in determinati momenti dell’anno, in specifiche situazioni climatiche (estate
o inverno). Per cui è molto utilizzata per diagnosi di annegamento e anche nella stima dell’intervallo post-
morte.

Trovare una pianta ci può quindi consentire di fare delle supposizioni in merito all’ambiente di cui stiamo
parlando, possiamo avere un’idea della latitudine, della distanza dal mare, dell’esposizione geografica, delle
correnti calde e fredde e delle attività umane. La conoscenza di tutti questi fattori ci porterà all’ambiente in
cui è stato commesso un omicidio o occultato un cadavere.

Si può morire anche per intossicazione volontaria o involontaria ingerendo alcune tipologie di piante.
La diversità morfologica e genetica delle tracce vegetali rende possibile risalire alla stagione, all’area
geografica in cui un crimine ha avuto luogo, oppure ci può dire se un corpo è stato spostato in seguito ad
omicidio, per quanto tempo è stato sepolto, se il sospettato si trovasse sulla scena del crimine. Radici e
microrganismi possono datare l’ora di un omicidio. Le diatomee ci dicono se era già morto o meno quando il
corpo è entrato in acqua.

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