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INNESTI E LEMBI

C.I. PATOLOGIA SISTEMATICA IV


SCUOLA DI MEDICINA – CDL MEDICINA E CHIRURGIA
INNESTO: DEFINIZIONE E
CLASSIFICAZIONE
Porzione di tessuto espiantato dal suo sito donatore privo di
vascolarizzazione propria (dd. lembo)

• Autoinnesto (stesso paziente)


• Isoinnesto (donatore geneticamente identico)
• Alloinnesto/Omoinnesto
• Xenoinnesto/Eteroinnesto
INNESTO: CLASSIFICAZIONE
ANATOMICA
• Innesto cute sottile (epidermide + derma superficiale) –
sito donatore: guarigione II° intenzione
• Innesto cute medio: maggior derma. Esiti
infiammatori!
• Innesto totale (epidermide, derma, annessi)
– sito donatore: sutura
INNESTO TOTALE
INNESTO: INDICAZIONI E
FISIOPATOLOGIA
ATTECCHIMENTO
1)Qualità del sito ricevente: vascolarizzazione,
infezione, esposizione di siti nobili;
2)Spessore dell’innesto: lembi sottili;
3)Immobilizzazione post-sutura con punti di
Lagrot (ischemia)
INDICAZIONI
- perdite traumatiche di sostanza (innesto in itinere dopo II intenzione)
- ustioni (in acuto o chirurgica di sequele cicatriziali/fasciotomie/incisioni cutanee di scarico – 10gg)
- perdita di sostanza post-chirurgiche (oncodermatologia, infettive [fascite, porpora, Steven
Johnson])
INNESTO:TECNICA CHIRURGICA
Dermotomo

• A cute integra
• Mesh graft (amplificatore di innesto)
Tecnica di Meek/Humeca 9:1 – degrado
cosmetico

Matrici dermiche (a ponte) miglior risultato


estetico (elasticità, retrazione, ma aumentato rischio di
infezioni, ematomi)
ALLOINNESTO
Prelievo multiorgano
Indicazione: grande ustionato
• Limitazione perdita idrica
• Riduzione del dolore (terminazioni nervose)
• Riduzione rischio infettivo
• Granulazione
• Fattori cicatrizzazione

Rigetto immunitario 2-3 settimane (tecnica di copertura


temporanea)
Espansione 6:1
INNESTI: COMPLICANZE

1. Necrosi: infettiva, ischemica o mista (ematoma, cattiva


immobilizzazione)
2. Crescita o retrazione (innesti sottili 3-4 mesi), cicatrici e
dolore
3. Pigmentazione secondaria
• Attecchimento ritardato
• Innesto da un’area ormonodipendente (inguine, ipogastrio)
• Esposizione solare nella fase di maturazione cicatriziale
LEMBI
Porzione di tessuto (cute + sottocute ± fascia, muscolo) con
conservazione di peduncolo vascolare traslata, ruotata o
reimpiantata in una sede (autotrapianto)

• Vascolarizzazione
• Sede di origine
CLASSIFICAZIONE • Forma
• Movimento
• Composizione
CLASSIFICAZIONE LEMBI:
VASCOLARIZZAZIONE

Lembi random
CLASSIFICAZIONE LEMBI: SEDE
D’ORIGINE
Lembi di vicinanza Lembi a distanza
CLASSIFICAZIONE LEMBI: FORMA
Lembi piani Lembi tubulari
CLASSIFICAZIONE LEMBI:
MOVIMENTO
Lembi di trasposizione Lembi di avanzamento
CLASSIFICAZIONE LEMBI:
MOVIMENTO

Lembi di rotazione
CLASSIFICAZIONE LEMBI:
COMPOSIZIONE
Lembi semplici
CLASSIFICAZIONE LEMBI:
COMPOSIZIONE
Lembi complessi
LEMBI FASCIOCUTANEI

Cute, sottocute e fascia


Dissezione intrafasciale avascolare

Vascolarizzazione:
• Rami perforanti muscolo-cutanei
• Arteria perforante sottocutanea
• Plesso dermico
LEMBI FASCIOCUTANEI:
CLASSIFICAZIONE

Cormarck e Lamberty
A: diverse perforanti fasciocutanee (base prossimale,
distale o libero)
B: singola arteria perforante fasciocutanea
C: piccole perforanti che formano plesso fasciale
D: a. nutritizia intrafasciale (microchirurgia)
E: osteomiocutaneo (C+ ossa e muscolo)
LEMBI MIOCUTANEI
CLASSIFICAZIONE DI MATHES E NAHAI
LEMBI ADDOMINALI
• Lembo peduncolato/libero del muscolo retto addominale (TRAM)
• Lembo libero sulle perforanti epigastriche inferiori profonde (DIEAP)
• Lembo libero sull’arteria epigastrica inferiore superficiale (SIAE)

Perforanti muscolo cutanee del retto


3 assi vascolari maggiori
Arteria epigastrica inferiore profonda (a. iliaca interna)
Arteria epigastrica superiore profonda (a. mammaria interna)
Arteria epigastrica inferiore superficiale (a. femorale)
Svantaggi: indebolimento della parete addominale, laparoceli.

INDICAZIONI:
- Chirurgia oncoplastica mammaria;
- Chirurgia oncodermatologica;
- Chirurgia del melanoma e delle linfadenectomie inguinali;
LEMBO M. GRANDE GLUTEO

A. Glutea superiore
A. Iliaca interna
A. Glutea inferiore

Attenzione lesione nervo sciatico!!!


LEMBO M. GRACILE
AA. Mm. gracili (a. circonflessa femorale)
NN. Gracili (n. otturatore)

INDICAZIONI
• Chirurgia perineale (fistole
retto-vaginali)
• Chirurgia oncodermatologica
inguinale
LEMBO M. GRAN DORSALE

INDICAZIONI
• Chirurgia oncoplastica mammaria
• Chirurgia toracica ricostruttiva (toracomioplastiche)
LEMBO M. GRAN DORSALE
LEMBO M. DENTATO ANT.

Vascolarizzazione
- arteria sovrascapolare (tronco tireo-
cervico-scapolare- a- succlavia);
- arteria scapolare posteriore (a. succlavia)
- arteria toracica superiore (a. succlavia)

Nervo toracico lungo di Bell (C5-C7)

INDICAZIONI
Toracoplastiche
Broncoplastiche
LEMBI:VANTAGGI E SVANTAGGI

Vantaggi Svantaggi

• Tessuto vitale • Tecniche chirurgiche


• Buona copertura area ricevente complesse, microchirurgia
• Buon risultato estetico • Dimensioni dell’area
• Rapida mobilizzazione del paziente • Sequele area donatrice
• Efficacia anche su aree infette • Differenze testurali
CICATRICI PATOLOGICHE
C.I. PATOLOGIA SISTEMATICA IV
SCUOLA DI MEDICINA – CDL MEDICINA E CHIRURGIA
CICATRIZZAZIONE
Insieme dei fenomeni biologici che conducono alla
riparazione di un tessuto leso. Il risultato di questo
processo è la cicatrice
I Intenzione II Intenzione
CICATRIZZAZIONE

Fasi Cliniche
Detersione della ferita
Chiusura della ferita
Rimodellamento della
cicatrice
CICATRIZZAZIONE
FATTORI CHE OSTACOLANO LA
CICATRIZZAZIONE

Locali
Loco-regionali
Sistemici
CICATRIZZAZIONE
FATTORI LOCALI Fattori sistemici
 Tipo di ferita • Carenza proteica
 Emorragie, ematomi, sieromi • Carenza di vitamine
 Infezioni • Carenza di oligoelementi
 Ostacoli meccanici • Carenza di elettroliti
 Fattori iatrogeni • Disendocrinopatie
• Diabete
Fattori loco-regionali • Fumo di sigaretta
• Turbe della vascolarizzazione • Farmaci antimetaboliti
• Turbe dell’innervazione • Eta’
• Esiti di pregresse radioterapie
CICATRICI PATOLOGICHE:
CLASSIFICAZIONE

Atrofiche

Semplici
Ipertrofiche
Cheloidee
CICATRICE ATROFICA

Biancastre, depresse, slargate, scarsamente


resistenti, sono dovute alla interferenza di
fattori inibenti la cicatrizzazione

Fattori predisponenti alla cicatrice atrofica


• Locali :Uso di farmaci inibenti la cicatrizzazione
(Cortisonici)
• Locoregionali:Vasculopatie
• Sistemici: Malnutrizione, carenze vitaminiche, diabete
CICATRICE IPERTROFICA

Rilevate, rossastre, dure anelastiche,


pruriginose o dolenti, non invadono i tessuti
normali circostanti ed hanno tendenza alla
regressione spontanea, seppure talvolta
molto lentamente
CICATRICE CHELOIDEA

Caratteristiche analoghe alle precedenti ma


piu’ marcate, invadono i tessuti sani
circostanti e non hanno tendenza alla
involuzione spontanea
CICATRICI PATOLOGICHE
FATTORI PREDISPONENTI ALLE CICATRICI
IPERTROFICHE/CHELOIDEE
Fattori Locali Fattori Sistemici
Cicatrizzazione per II^ intenzione
Eta’
Errato orientamento della cicatrice
Razza
Natura dell’agente lesivo
Sesso
Fattori locoregionali Fattori
costituzionali
Sede: sono piu’ esposte le regioni sternale,
deltoidea, sottoauricolare, periorifiziali Fattori idiopatici
CICATRICI PATOLOGICHE

Linee di Langher
CICATRICI PATOLOGICHE
➢Terapia medica: Lamine o gel di Silicone; Infiltrazione
intralesionale: cortisonici, bleomicina, 5 fluorouracile,
interferone, altre…
 Terapie sistemiche: terapie immunosoppressive; terapia
cortisonica
➢ Terapia fisica: Pressoterapia, Massoterapia, Crioterapia,
Laserterapia, Radioterapia
➢Terapia chirurgica
REVIEWS
Sivakumar, M.; Mohapatra, Devi P.A Review of Flaps and Their Uses in
Reconstructive Surgery. Journal of the Anatomical Society of India
69(2):p 103-109, Apr–Jun 2020. | DOI: 10.4103/JASI.JASI_65_20

Mony MP, Harmon KA, Hess R, Dorafshar AH, Shafikhani SH. An Updated
Review of Hypertrophic Scarring. Cells. 2023 Feb 21;12(5):678. doi:
10.3390/cells12050678.

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