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Ruffano

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Ruffano
comune
Ruffano – Stemma
Ruffano – Bandiera
Ruffano – Veduta
Localizzazione
Stato Bandiera dell'Italia Italia
Regione Puglia
Provincia Lecce
Amministrazione
Sindaco Antonio Rocco Cavallo (lista civica) dal 12-6-2022
Territorio
Coordinate 39°59′N 18°15′E
Coordinate: 39°59′N 18°15′E (Mappa)
Altitudine 127 m s.l.m.
Superficie 39,73 km²
Abitanti 9 444[1] (01-01-2021)
Densità 237,7 ab./km²
Frazioni Torrepaduli
Comuni confinanti Casarano, Miggiano, Montesano Salentino, Presicce-Acquarica,
Specchia, Supersano, Taurisano, Ugento
Altre informazioni
Cod. postale 73049
Prefisso 0833
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT 075064
Cod. catastale H632
Targa LE
Cl. sismica zona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climatica zona C, 1 362 GG[3]
Nome abitanti ruffanesi
Patrono sant'Antonio di Padova
Giorno festivo 13 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: ItaliaRuffanoRuffano
Ruffano – MappaPosizione del comune di Ruffano all'interno della provincia di Lecce
Sito istituzionale
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Ruffano (Rufànu in dialetto salentino; Ρουφάνα, Rufàna in greco salentino[4]) è un
comune italiano di 9 455 abitanti[1] della provincia di Lecce in Puglia. Si trova
nel basso Salento, nel territorio delle serre salentine.

Indice
1 Geografia fisica
1.1 Territorio
1.2 Clima
2 Storia
2.1 Simboli
3 Monumenti e luoghi d'interesse
3.1 Architetture religiose
3.1.1 Chiesa madre della Natività della Beata Maria Vergine
3.1.2 Chiesa della Madonna del Carmine
3.1.3 Chiesa San Francesco e Convento dei Cappuccini
3.1.4 Chiesa Madonna del Buon Consiglio
3.1.5 Chiesa dell'Annunziata
3.1.6 Chiesa di San Francesco da Paola
3.1.7 Chiesa della Madonna Addolorata
3.1.8 Chiesa della Madonna della Serra
3.1.9 Cripta del Crocifisso
3.1.10 Altre chiese
3.2 Architetture militari
3.2.1 Castello Brancaccio
3.3 Siti archeologici
3.3.1 Grotta della Trinità
3.3.2 Altre Grotte
3.4 Aree naturali
3.4.1 Bosco Occhiazzi
3.4.2 Collina Madonna della Serra
4 Società
4.1 Evoluzione demografica
4.2 Etnie e minoranze straniere
4.3 Lingue e dialetti
5 Cultura
6 Geografia antropica
6.1 Frazioni
7 Economia
7.1 Artigianato
8 Infrastrutture e trasporti
8.1 Strade
8.2 Ferrovie
9 Amministrazione
10 Sport
10.1 Pallavolo
10.2 Calcio
11 Note
12 Bibliografia
13 Altri progetti
14 Collegamenti esterni
Geografia fisica

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Puglia.


Territorio
Il territorio del comune di Ruffano, che si estende per 38,82 km², è situato al
centro del basso Salento. Il centro abitato sorge a 127 m s.l.m. sui modesti
rilievi delle serre salentine caratterizzanti gran parte dell'intero territorio
comunale che risulta compreso tra i 96 e i 179 m s.l.m. La Serra di Ruffano, ricca
di vegetazione tipica della macchia mediterranea, ospita numerose grotte e anfratti
naturali, alcuni dei quali abitati sin dall'età paleolitica e riconvertiti in
luoghi di culto cristiano dai Basiliani.

Confina a nord con i comuni di Casarano e Supersano, a est con i comuni di


Montesano Salentino e Miggiano, a sud-est con il comune di Specchia, a sud con il
comune di Presicce-Acquarica, a sud-ovest con il comune di Taurisano, a ovest con
il comune di Ugento.

Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa), Ordinanza PCM n. 3274 del
20/03/2003
Clima
Dal punto di vista meteorologico Ruffano rientra nel territorio del basso Salento
che presenta un clima prettamente mediterraneo, con inverni miti ed estati caldo
umide. In base alle medie di riferimento, la temperatura media del mese più freddo,
gennaio, si attesta attorno ai +10,2 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto,
si aggira sui +36,8 °C. Le precipitazioni medie annue, che si aggirano intorno ai
94 mm, presentano un minimo in primavera-estate ed un picco in autunno-inverno.
Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del basso Salento risentono debolmente
delle correnti occidentali grazie alla protezione determinata dalle serre salentine
che creano un sistema a scudo. Al contrario le correnti autunnali e invernali da
Sud-Est, favoriscono in parte l'incremento delle precipitazioni, in questo periodo,
rispetto al resto della penisola[5].

Ruffano Mesi Stagioni Anno


Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri
Est Aut
T. max. media (°C) 13,0 13,0 16,0 19,0 24,0 28,0 31,0 31,0 27,0 22,0
17,0 14,0 13,3 19,7 30,0 22,0 21,3
T. min. media (°C) 5,0 5,0 6,0 9,0 12,0 16,0 19,0 19,0 17,0 13,0
9,0 6,0 5,3 9,0 18,0 13,0 11,3
Precipitazioni (mm) 63 54 68 38 28 20 18 32 54 81
91 81 198 134 70 226 628
Umidità relativa media (%) 82,0 77,0 75,0 74,0 70,0 66,0 63,0 67,0 71,0
77,0 81,0 83,0 80,7 73,0 65,3 76,3 73,8
Classificazione climatica di Ruffano:[6]
Zona climatica: C
Gradi giorno: 1362
Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Salento e Storia della Puglia.


Notizie certe sulla nascita del primo villaggio si possono avere a cominciare dalla
caduta dell'Impero romano d'Occidente in poi, quando la Terra d'Otranto dovette
subire, dal V all'XI secolo, un lungo periodo di guerre e distruzioni ad opera dei
diversi popoli che si avvicendarono nella penisola salentina (Barbari, Saraceni,
ecc.) Questo stato di soggezione e disagio durò anche sotto il Principato di
Taranto, a cui Ruffano appartenne sino al 1463. In seguito divenne feudo dei Ruffa,
dei Colonna, degli Antoglietta, dei Falconi, dei Filomarino, dei Brancaccio e, in
ultimo, dei Ferrante che diedero notevole lustro e prestigio alla città.

Le ipotesi circa le origini del nome sono due: «…da un centurione di nome Ruffo il
quale ebbe in sorte questa terra con l'occupazione romana del Salento»[7] oppure,
secondo le ipotesi sostenute dal vescovo Giuseppe Ruotolo, dalla voce italica Rufus
o Rubus o, più probabilmente, dal latino Rubis, per il fatto che questo luogo era
pieno di rovi o anche di frutti.

Simboli

Lo stemma è stato concesso assieme al gonfalone con decreto del presidente della
Repubblica del 26 aprile 1991.[8]

Esso raffigura tre collinette: quella centrale è fiammeggiante e su tutto campeggia


una R maiuscola, iniziale del nome della cittadina, sormontata da una corona
marchionale. I tre rilievi riprodotti simboleggiano le serre salentine, sulle cui
pendici sorge Ruffano. La fiamma che si alza dalla collina centrale è simbolo di
purificazione e di amore, immagine dello spirito e della trascendenza.[9] Si dice
che le tre colline rappresentino "La Serra" che unisce Ruffano con Supersano, la
cittadina, e il Mucurune (in dialetto salentino).

Il gonfalone è un drappo di giallo.[10]

Monumenti e luoghi d'interesse


Architetture religiose
Chiesa madre della Natività della Beata Maria Vergine
Dividi
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madre della Natività della Beata Maria Vergine.
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Chiesa matrice - esterno

Scorcio della facciata della Chiesa matrice


La chiesa matrice, dedicata alla Natività della Beata Maria Vergine, fu edificata
tra il 1706 e il 1713 sul sito della vecchia chiesa di rito greco.

La sua edificazione si deve all'impulso religioso delle confraternite del SS.


Rosario e del SS. Sacramento e al contributo corale del popolo. I lavori furono
affidati ai mastri martanesi Ignazio e Valerio Margoleo. Nel 1716 fu edificata la
sacrestia e nel 1725 la torre dell'orologio sulla porta secondaria.
A croce latina, nella navata si aprono le cappelle dei sei altari barocchi
finemente scolpiti in pietra leccese. Dal 1765 al 1776 il pittore ruffanese Saverio
Lillo arricchisce le pareti della chiesa con le Virtù che inquadrano gli altari
laterali; la tela ottagonale del transetto che raffigura la Natività di Maria; le
grandi tele del presbiterio che raffigurano il Castigo di Core, Eliodoro scacciato
dal tempio e la Regina di Saba; Sant'Antonio e miracolo della mula nel braccio
destro del transetto; Gesù che scaccia i mercanti dal tempio nella controfacciata.

Entrando dalla porta maggiore, a sinistra è presente l'altare di Sant'Elia, eretto


nel 1722 dal carmelitano Domenico Salvatore Cirillo, con al centro la statua
lapidea del santo. Di fronte vi è l'altare del Crocefisso contenente la tela della
Crocifissione, opera del Lillo del 1776. Segue sullo stesso lato l'altare della
Misericordia realizzato nel 1722 dallo scultore Gaetano Carrone di Corigliano
d'Otranto. Di fronte a quest'altare vi è quello della Madonna Immacolata del 1713.
Segue l'altare di Sant'Antonio da Padova, fondato nel 1724 per devozione di Anna
Basurto, principessa di Ruffano. Nella nicchia è la statua lignea del santo, mentre
nel fastigio vi è il gruppo scultoreo della Madonna col Bambino che consegna un
panetto a sant'Antonio. Di fronte a questo vi è l'altare del Carmine (o del
Purgatorio), del 1722, di patronato della famiglia Mogavero.

Chiesa Matrice – interno


Gli altari del transetto sono quelli del SS. Sacramento a destra e del SS. Rosario
a sinistra, eretti per conto delle confraternite omonime. L'altare del SS.
Sacramento, opera del Carrone, rappresenta il trionfo del barocco in quanto è il
più ricco e fastoso della chiesa. Al centro risalta la tela dell'Ultima Cena. Di
fronte vi è quello del SS. Rosario, più sobrio del precedente, nei motivi
ornamentali, con al centro la statua lignea della Madonna del Rosario circondata
dalle quindici formelle dei Misteri del Rosario del Lillo. L'antico altare
maggiore, ora collocato in sacrestia, è stato sostituito nell'Ottocento.
Quest'ultimo, in seguito agli ultimi lavori di restauro dell'edificio, è stato
posizionato nella cappella del Santissimo. La chiesa conserva pregevoli opere
lignee; il coro a ventinove stalli, il pulpito, il busto di San Matteo. Pregevole è
la statua in lamina d'argento di Sant'Antonio da Padova'", eseguita dal napoletano
Sebastiano Ajello nel 1791.

Negli ultimi restauri in sacrestia (1996) e nell'area sottostante la chiesa (2002)


sono emerse le fondamenta di vecchie case (abbattute per la costruzione della nuova
chiesa), le fosse di sepolture e tracce dell'antica chiesa tardo-quattrocentesca:
aree che il visitatore può accedere da una scalinata. La cappella ipogea, al centro
delle camere mortuarie, è stata realizzata nel corso degli ultimi lavori di
restauro e manutenzione del tempio.

Nel braccio sinistro del transetto, nell'apposita cantoria, si trova l'organo a


canne Ruffatti, del 1970, con consolle indipendente a pavimento. A trasmissione
elettrica, ha due tastiere di 61 note ciascuna ed una pedaliera concavo-radiale di
30.
Chiesa del Carmine
Chiesa della Madonna del Carmine
Il sito occupato dalla chiesa della Madonna del Carmine è da secoli un punto di
riferimento religioso per la comunità locale, dapprima con la chiesa rupestre, in
seguito con la chiesa di San Marco e infine con l'attuale edificio sacro. La chiesa
rupestre, accessibile dalla navata, risale al XII secolo e costituì un importante
luogo di culto bizantino. Scavata nella roccia e a forma circolare, conserva ancora
tracce degli affreschi e di alcune sepolture ricavate nel piano di calpestio. Nel
XVI secolo venne sovrapposta alla chiesa rupestre una costruzione sub divo dedicata
a san Marco che, per circa due secoli, fu considerata la più importante del paese.
In seguito al trasferimento della confraternita del Carmine nella seconda metà del
XVII secolo, la chiesa venne presto abbattuta per fare posto nel 1713, all'attuale.
Quest'ultima, accessibile attraverso un portale barocco, si presenta a navata unica
e custodisce all'interno un altare maggiore in stile barocco e due pale
ottocentesche poste sui due altari laterali (di cui una raffigurante la Morte di
san Giuseppe, datata 1832 e firmata da Rachele Lillo, figlia di Saverio). Negli
anni sessanta del secolo scorso fu sottoposta a numerosi lavori di ampliamento
della struttura e di restauro delle opere in essa contenute.

Chiesa San Francesco e Convento dei Cappuccini

Chiesa di San Francesco d'Assisi


La chiesa di San Francesco d'Assisi, accorpata al convento dei Cappuccini, risale
al 1621. Inizialmente dedicata a sant'Antonio di Padova, la chiesa presenta
un'architettura estremamente semplice tipica delle costruzioni francescane.
L'interno, a due navate comunicanti attraverso archi poggianti su grossi pilastri,
presenta una copertura a vela e termina con il presbiterio delimitato da un grande
arco trionfale dove campeggia lo stemma dell'ordine francescano. La chiesa è dotata
di sette altari; il maggiore con tela del XVIII secolo raffigurante l'Assunta e i
laterali dedicati a sant'Antonio da Padova, al Sacro Cuore, al Crocefisso, a san
Francesco d'Assisi, alla Porziuncola e a san Fedele. Oltre alle tele degli altari,
sono presenti le tele dell'Angelo Custode e di San Michele Arcangelo e dipinti
seicenteschi, di scuola francescana, fra cui una Deposizione. Ai lati del
presbiterio sono posizionate le statue lapidee di San Pietro e di San Paolo. Una
cantoria sormonta la porta d'ingresso.

Chiesa Madonna del Buon Consiglio


La chiesa della Madonna del Buon Consiglio sorge sul luogo della grancia basiliana
del XIV secolo dedicata a san Foca che fu la prima parrocchiale di Ruffano fino ai
primi decenni del Cinquecento. L'antico edificio di rito greco fu demolito nel 1845
per far posto alla nuova costruzione ultimata nel 1867.
La chiesa, in stile neoclassico, è ad una sola navata terminante nel presbiterio.
L'altare maggiore ospita la tela della Madonna del Buon Consiglio in cui è
raffigurato il donante, Deodato Metafune, il fondatore della confraternita
promotrice della costruzione della chiesa. Nella navata sono presenti cinque altari
laterali (tre a destra e due a sinistra) intitolati a san Michele Arcangelo, a san
Rocco, a Maria Addolorata, a Maria Rifugio dei Peccatori e alla Madonna del
Carmelo.

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