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RIPASSO di grammatica latina

LE DECLINAZIONI
PRIMA DECLINAZIONE
(nomi femminili e maschili; aggettivi della prima classe al femminile)

SINGOLARE PLURALE
Nom. Puell -ă Puell –ae
Gen. Puell -ae Puell -ărum
Dat. Puell -ae Puell -īs
Acc. Puell – ăm Puell -ās
Voc. Puell - ă Puell –ae
Abl. Puell -ā Puell -is

SECONDA DECLINAZIONE
(nomi prevalentemente maschili e nutri; agg. della prima classe al maschile e al neutro)
Nomi e aggettivi in -us
SINGOLARE PLURALE
Nom. Discipul -ŭs Discipul -ī
Gen. Discipul -ī Discipul -ōrum
Dat. Discipul -ō Discipul -īs
Acc. Discipul -ŭm Discipul -ōs
Voc. Discipul -ĕ Discipul -ī
Abl. Discipul -ō Discipul -īs

Nomi e aggettivi in -er


SINGOLARE PLURALE
Nom. Puĕr Puĕr -ī
Gen. Puĕr -ī Puĕr -ōrum
Dat. Puĕr -ō Puĕr -īs
Acc. Puĕr -ŭm Puĕr -ōs
Voc. Puĕr Puĕr -ī
Abl. Puĕr -ō Puĕr -īs

Nomi e aggettivi neutri


SINGOLARE PLURALE
Nom. Oppid -ŭm Oppid -ă
Gen. Oppid -ī Oppid -ōrum
Dat. Oppid -ō Oppid -īs
Acc. Oppid -ŭm Oppid -ă
Voc. Oppid -ŭm Oppid -ă
Abl. Oppid -ō Oppid -īs

Grammatica latina Pag. 1


TERZA DECLINAZIONE
(nomi maschili, femminili e neutri; agg. della seconda classe)

Imparisillabi – primo gruppo


(nomi che hanno una solo consonante davanti all’uscita –is)
Rex, regĭs (m, il re)
SINGOLARE PLURALE
Nom. Rex Reg -ēs
Gen. Reg -ĭs Reg -ŭm
Dat. Reg - ī Reg -ĭbŭs
Acc. Reg -ĕm Reg -ēs
Voc. Rex Reg -ēs
Abl. Reg -ĕ Reg -ĭbŭs

Tempŭs, temporĭs (n, il tempo)


SINGOLARE PLURALE
Nom. Tempŭs Tempor -ă
Gen. Tempor -ĭs Tempor -ŭm
Dat. Tempor - ī Tempor -ĭbŭs
Acc. Tempŭs Tempor -ă
Voc. Tempŭs Tempor -ă
Abl. Tempor -ĕ Tempor -ĭbŭs

Imparisillabi – secondo gruppo


(nomi che hanno due consonante davanti all’uscita –is)
Urbs, urbis (f, la città)
SINGOLARE PLURALE
Nom. Urbs Urb - ēs
Gen. Urb -ĭs Urb -iŭm
Dat. Urb- ī Urb -ĭbŭs
Acc. Urb - ĕm Urb - ēs
Voc. Urbs Urb - ēs
Abl. Urb -ĕ Urb -ĭbŭs

Os, ossis (n, l’osso)


SINGOLARE PLURALE
Nom. Os Os - ă
Gen. Oss -ĭs Os - iŭm
Dat. Oss- ī Os - ĭbŭs
Acc. Os Os - ă
Voc. Os Os - ă
Abl. Oss -ĕ Os - ĭbŭs

Grammatica latina Pag. 2


Parisillabi
(solo maschili e femminili)
Hostĭs, hosĭs (m, il nemico)
SINGOLARE PLURALE
Nom. Host Host - ēs
Gen. Host -ĭs Host -iŭm
Dat. Host- ī Host -ĭbŭs
Acc. Host - ĕm Host - ēs
Voc. Host -ĭs Host - ēs
Abl. Host -ĕ Host -ĭbŭs

Aggettivi della seconda classe


Seguono la terza declinazione e si dividono in tre gruppi:
- a tre uscite: acer (m), acris (f), acre (n)
- a due uscite: utilis (me f), utile (n)
- a una uscita: fallax (m,f e n)

A tre uscite

SINGOLARE PLURALE
M F N M F N
Nom. Acer Acr –ĭs Acr -ĕ Acr -ēs Acr -ēs Acr –iă
Gen. Acr -ĭs Acr -ĭs Acr -ĭs Acr - iŭm Acr - iŭm Acr – iŭm
Dat. Acr -ī Acr -ī Acr -ī Acr -ĭbŭs Acr -ĭbŭs Acr –ĭbŭs
Acc. Acr -ĕm Acr -ĕm Acr -ĕ Acr -ēs Acr -ēs Acr –iă
Voc. Acer Acr - ĭs Acr -ĕ Acr -ēs Acr -ēs Acr –iă
Abl. Acr -ī Acr -ī Acr -ī Acr -ĭbŭs Acr -ĭbŭs Acr -ĭbŭs

A due uscite

SINGOLARE PLURALE
MeF N MeF N
Nom. Util -ĭs Util -ĕ Util -ēs Util –iă
Gen. Util -ĭs Util -ĭs Util - iŭm Util - iŭm
Dat. Util -ī Util -ī Util -ĭbŭs Util -ĭbŭs
Acc. Util -ĕm Util -ĕ Util -ēs Util –iă
Voc. Util -ĭs Util -ĕ Util -ēs Util –iă
Abl. Util -ī Util -ī Util -ĭbŭs Util -ĭbŭs

Grammatica latina Pag. 3


A una uscita

SINGOLARE PLURALE
MeF N MeF N
Nom. Fallax Fallax Fallac -ēs Fallac –iă
Gen. Fallac -ĭs Fallac -ĭs Fallac - iŭm Fallac - iŭm
Dat. Fallac -ī Fallac -ī Fallac -ĭbŭs Fallac -ĭbŭs
Acc. Fallac -ĕm Fallac -ĕm Fallac -ēs Fallac –iă
Voc. Fallax Fallax Fallac -ēs Fallac –iă
Abl. Fallac -ī Fallac -ī Fallac -ĭbŭs Fallac -ĭbŭs

QUARTA DECLINAZIONE
(nomi maschili, femminili e neutri)

Declinazione dei nomi femminili e maschili


Cursŭs, cursūs (m, il corso/la corsa)
SINGOLARE PLURALE
Nom. Curs -ŭs Curs -ūs
Gen. Curs -ūs Curs -uŭm
Dat. Curs- uī Curs -ĭbŭs
Acc. Curs - ŭm Curs -ūs
Voc. Curs -ŭs Curs -ūs
Abl. Curs -ū Curs -ĭbŭs

Declinazione dei nomi neutri


Cornŭ, cornūs (n, il corno)
SINGOLARE PLURALE
Nom. Corn -ŭ Corn -uă
Gen. Corn -ūs Corn -uŭm
Dat. Corn -ū Corn -ĭbŭs
Acc. Corn -ŭ Corn -uă
Voc. Corn -ŭ Corn -uă
Abl. Corn -ū Corn -ĭbŭs

Grammatica latina Pag. 4


QUINTA DECLINAZIONE
Nomi femminili – tranne diēs (al plurale è maschile, al sing. è masch. e femm.), meridiēs
(masch.).
Soltanto diēs e res hanno hanno la declinazione completa nel sing. e nel plur.

SINGOLARE PLURALE
Nom. Di -ēs Di -ēs
Gen. Di -ēi Di -ērŭm
Dat. Di -ēi Di -ēbŭs
Acc. Di -ĕm Di -ēs
Voc. Di -ēs Di -ēs
Abl. Di -ē Di -ēbŭs

PRONOMI

DIMOSTRATIVI

HIC, HAEC, HOC (hi, hae, haec) = questo, questa, questa cosa
ISTE, ISTA, ISTUD (isti, istae, ista) = codesto, codesta, codesta cosa
ILLE, ILLA, ILLUD (illi, illae, illa)= quello, quella, quella cosa

DIMOSTRATIVI

IS, EA, ID (ii, eae, ea)= esso, essa, ciò


IDEM, EADEM, IDEM (iidem, eaedem, eadem) = medesimo, medesima, medesima cosa
IPSE, IPSA, IPSUM (ipsi, ipsae, ipsa) =stesso, stessa, stessa cosa

RELATIVI

QUI, QUAE, QUOD (qui, quae, quae) = che, il quale, la quale, la qual cosa

INTERROGATIVI

QUIS, QUID (qui, quae) = chi ? che ? che cosa ?

INDEFINITI

QUIS, QUID (qui, quae) = qualcuno, uno


QUI, QUA, QUOD = qualche
NEMO, NULLUS, NIHIL = nessuno

Grammatica latina Pag. 5


I NUMERALI CARDINALI

I cardinali declinabili sono: unus, a, um; duo, duae, duo; tres, tria

UNUS, A, UM DUO, DUAE, DUO


M F N M F N
Nom. Unus una Unum Duo Duae Duo
Gen. Unius Unius Unius Duorum Duarum Duorum
Dat. Uni uni Uni Duobus Duabus Duobus
Acc. Unum Unam Unum Duos, duo Duas Duo
Voc. Une Ună Unum Duo Duae Duo
Abl. Uno unā uno Duobus Duabus Duobus

TRES, TRIA
M F N
Nom. Tres Tres Tria
Gen. Trium Trium Trium
Dat. Tribus Tribus Tribus
Acc. Tres Tres Tria
Voc. Tres Tres Tria
Abl. Tribus Tribus Tribus

Grammatica latina Pag. 6


IL VERBO

FORMA ATTIVA
I coniugazione: Laudo, as, avi, atum, are
II coniugazione: Moneo, es, monui, monitum, ēre
III coniugazione: Lego, is, legi, lectum, ĕre
IV coniugazione: Audio, is, audivi, auditum, ire

FORMA PASSIVA
I coniugazione: Laudor, aris, laudatus sum, ari
II coniugazione: Moneor, eris, monitus sum, ēri
III coniugazione: Legor, eris, lectus sum, legi
IV coniugazione: Audior, iris, auditus sum, iri

VERBI DEPONENTI
Hanno forma passiva ma significato attivo.
Si coniugano come i verbi passivi, ma in più hanno:
- imperativo presente
- cinque forme nominali attive (gerundio, participio presente, participio futuro, infinito
futuro, supino in –um
- due forme nominali passive con significato attivo (gerundivo, supino in –ū)

GERUNDIO E GERUNDIVO
Il gerundio (verbi attivi, deponenti, transitivi e intransitivi) è un nome verbale e completa la
declinazione dell’infinito, ma – a differenza dell’infinito – non ha tempi e ha soltanto forma e
valore attivo. Il gerundio può essere determinato da un complemento. Se questo è un
complemento oggetto, è possibile unacostruzione con il gerundivo.

La frase con il GERUNDIVO è possibile solo se nella frase attiva si ha:


- UN VERBO TRANSITIVO
- è espresso il COMPLEMENTO OGGETTO

Come si trasforma ?
Il compl. ogg. va nel caso del gerundio e si sostituisce col gerundivo e lo si accorda in genere e
numero col nome al quale si accompagna.
Es. Cupidus sum LEGENDI LIBROS
Cupisud sum LIBRORUM LEGENDORUM

La trasformazione è facoltativa nel genitivo e nell’ablativo semplice, è obbligatoria nel dativo,


nell’accusativo e nell’ablativo con preposizione

Grammatica latina Pag. 7


PROSPETTO:

GENITIVO

GERUNDIO GERUNDIVO
Cupidus sum legendi libros legendorum librorum
Sono desideroso di leggere i libri

DATIVO
GERUNDIO GERUNDIVO
Operam do - legendis libris
Mi applico a leggere i libri

ACCUSATIVO
GERUNDIO GERUNDIVO
Propensus sum - ad legendos libros
Sono propenso a leggere i libri

ABLATIVO
GERUNDIO GERUNDIVO
Magnam voluptatem capio - ex legendis libris
Ricavo grande piacere dal leggere i libri

LA PERIFRASTICA PASSIVA

Esprime DOVERE, NECESSITÀ.

COSTRUZIONE PERSONALE
→ È possibile con i verbi TRANSITIVI (attivi e deponenti) e il COMPLEMENTO OGGETTO ESPRESSO

Esempio
I cittadini devono amare la patria
La patria deve essere amata dai cittadini

La patria deve essere amata dai cittadini


↓ ↓ ↓
Patria amanda est civibus

N.b. Il compl. ogg. diventa soggetto


Il verbo sum e il gerundivo concordano con il soggetto.

Grammatica latina Pag. 8


COSTRUZIONE IMPERSONALE
→ È possibile con i verbi INTRANSITIVI (attivi e deponenti) resi in forma impersonale

Esempio
Dobbiamo resistere al dolore
Si deve resistere al dolore

Noi Dobbiamo resistere al dolore


↓ ↓ ↓
Nobis resistendum est dolori

N.b. Il gerundivo è al neutro.


Il verbo sum è alla terza persona singolare.
Il verbo sum e il gerundivo concordano con il soggetto.

Il COMPLEMENTO D’AGENTE va in DATIVO, ma si pone in ablativo con a, ab in presenza di due


dativi che generano confusione di senso.
Nella frase riportata come esempio non si genera confusione tra nobis e dolori.
Nella frase:
Dobbiamo aiutare gli amici
si dovrà tradurre
A nobis auxiliandum est amicis
perché non sapremmo distinguere chi deve aiutare da chi deve ricevere aiuto.

IL TEMPO VERBALE
Le proposizioni subordinate esplicite, ad eccezione dei costrutti paratattici (senza alcuna
congiunzione), sono di norma introdotte da:
- una congiunzione subordinante,
- da un pronome relativo
- da particolari particelle

In latino si usa generalmente l’indicativo per esprimere una constatazione, un dato oggettivo (o
supposto tale).
Il congiuntivo può avere un duplice valore:
- sottolinea la soggettività, l’eventualità, la possibilità (in opposizione all’indicativo)
- marca semplicemente il rapporto di subordinazione.

N.B. Paratassi: definisce la forma di rapporto sia fra prop. principali, sia fra subordinate.
Ipotassi: riguarda solo la subordinazione.
Asindeto: definisce il rapporto di coordinazione senza alcuna congiunzione
Polisindeto: definisce il rapporto di coordinazione espresso mediante congiunzioni
coordinanti fra loro correlate (et … et, neque … neque)

PRESENTE
Presente storico → si usa al posto del perfetto storico
Es. Proca deinde regnat. Is Numitorem procreat.
Poi regna Proca. Egi genera Numitore.
Regnat sta per regnavit. Procreat sta per procreavit.

Grammatica latina Pag. 9


Presente in luogo del futuro
Il latino è più rigoroso dell’italiano nel distinguere il futuro dal presente.
Nella frase “Domani vado in campagna” in latino si usa il futuro.
Si usa però il presente quando si vuole accentuare la certezza del soggetto di compiere un’azione.
Es. IAM REDEO = Torno subito (cioè “sono già qui di ritorno”)

PERFETTO (presente e storico, passato generico)


Perfetto presente
Indica un processo verbale che, pur essendo compiuto nel passato, si prolunga come effetto nel
presente.
Es. Perii, interii, occidi = Sono perduto, finito, morto.

Perfetto storico
Indica un processo verbale concluso nel passato.
Es. Sardiniam Gracchus arripuit = Gracco prese la Sardegna

Passato generico
Indica un fatto in sé, senza idea di durata. In italiano viene reso con l’imperfetto, in latino con il
perfetto.
Es. Urbs antiqua fuit Carthago = Vi era una città antica, Cartagine.

Grammatica latina Pag. 10


CONSECUTIO TEMPORUM
I tempi usati in valore relativo possono esprimere:
- contemporaneità
- anteriorità
- posteriorità

Ogni proposizione dipendente regola il suo tempo in valore relativo col tempo della preposizione
da cui dipende in via diretta: se dipende dalla proposizione principale regola il suo tempo sul
tempo della principale; se dipende da un proposizione dipendente di 1° grado, regola il suo tempo
da quest’ultima e così via.

CONSECUTIO TEMPORUM DELL’INFINITO

Il presente indica che l’azione è contemporanea a quella della reggente:


Dico te esse bonum Dico che tu sei buono
Dicebam te esse bonum Dicevo che tu eri buono
Dicam te esse bonum Dirò che tu sei buono

Il perfetto indica che l’azione è anteriore


Dico te fuisse bonum Dico che tu sei stato buono
Dicebam te fuisse bonum Dicevo che tu eri stato buono
Dicam te fuisse bonum Dirò che tu sei buono
Il futuro indica che l’azione è posteriore
Dico te futurum esse (fore) bonum Dico che sarai buono
Dicebam te futurum esse (fore) bonum Dicevo che saresti stato buono
Dicam te futurum esse (fore) bonum Dirò che tu sarai buono
CONSECUTIO TEMPORUM DELL’INDICATIVO

CONTEMPORANEITÀ
Per sottolineare che l’azione descritta nella subordinata è contemporanea a quella della reggente,
viene in genere ripetuto lo stesso tempo della sovraordinata
1. Rispetto al presente, con il presente
Es. Tua res agitur cum paries proximus ardet
= Interessa (anche) te quando prende fuoco la casa vicina
2. Rispetto al passato (perfetto, imperfetto, piuccheperfetto), con l’imperfetto
Es. Caesar in fines Suessionum, qui proximi Remis erant, exercitum duxit
= Cesare ricondusse l’esercito nel territorio dei Suessioni, che erano vicini ai Remi.
3. Rispetto al futuro, con il futuro semplice
Es. Qui sibi fidet, dux reget examen
= Chi avrà fiducia in se stesso, guiderà come capo la schiera.
N.B. Per esprimere la simultaneità di due azioni future, il latino usa spesso due futuri anteriori.
Es. Respiravero si te videro
= Tirerò un respiro, se ti vedrò

Grammatica latina Pag. 11


ANTERIORITÀ

1. Rispetto al presente, con il perfetto


Es. Quocumque me verti, argumenta senectutis meae video
= In qualunque direzione mi volgo, scorgo le prove della mia vecchiaia
2. Rispetto al passato, con il piuccheperfetto
Es. Omnes vici atque omnia aedificia quae quisque conspexerat, incendebantur
= Tutti i villaggi e tutti gli edifici che ognuno scorgeva, venivano incendiati.
3. Rispetto al futuro, con il futuro anteriore
Es. Desines timere, si sperare desieris
= Cesserai di avere paura, se cesserai di sperare.

N.B. Differenze tra italiano e latino


In italiano si dice: Quando arrivi, avvertimi
In latino: Quando sei arrivato, avvertimi

In italiano si dice: Farò quello che dirai


In latino: Farò quello che avrai detto

POSTERIORITÀ

1. Rispetto al presente, con il participio futuro + sum (coniug. Perifrastica attiva)


Es. In tria tempora vita dividitur: quod fuit, quod est, quod futurum est
= La vita si divide in tre tempi: quello che fu, quello che è, quello che sarà
2. Rispetto al passato, con il participio futuro + eram
Es. Rex, quia non interfuturus navali certamini erat, Magnesiam concessit
= Il re, poiché non avrebbe preso parte alla battaglia navale, si ritirò a Magnesia.
3. Rispetto al futuro, con il participio futuro + ero
Es. (Sapiens) Si parum habebit auctoritatis aut virium nec illam erit admissura res publica,
si valetudo illum impediet, ad iter quod inhabile sciet, non accedet
= (Il saggio) se avrà poca autorità o poche forze e la vita politica non sarà ben disposta ad
accoglierlo, se le condizioni di salute glielo impediranno, non si metterà su una strada che
sarà impraticabile.

NELLA TRADUZIONE RICORDARSI CHE:


il latino (diversamente dall’italiano) non usa tempi uguali per processi verbali non
contemporanei

CONSECUTIO TEMPORUM DEL CONGIUNTIVO


La scelta dei tempi del congiuntivo dipende dalla presenza di un tempo principale o di un tempo
storico nella sovraordinata (reggente).

Tempi principali
Indicativo:
- presente
- futuro semplice
- futuro anteriore

Grammatica latina Pag. 12


Tempi storici
Indicativo:
- imperfetto
- perfetto
- piuccheperfetto
Infinito (presente) storico (reso in italiano solitamente con l’imperfetto)
Es. Ille lacrumans orare ne ea crederet
Egli lo pregava piangendo di non credere a quei sospetti
Congiuntivo perfetto (salvo il perfetto potenziale e proibitivo)

CONSECUTIO TEMPORUM DEL CONGIUNTIVO IN PROPOSIZIONE DIPENDENTE DALLA


PRINCIPALE
A un tempo principale nella reggente corrisponde un tempo principale nella dipendente, a un
tempo storico corrisponde un tempo storico, secondo il rapporto di contemporaneità, anteriorità,
posteriorità.

Esempio:

quid facias → contemporaneità congiuntivo presente


Nescio quid faceris → anteriorità congiuntivo perfetto
quid facturus sis → posteriorità participio futuro + sim

tempo principale

quid faceres → contemporaneità congiuntivo imperfetto


Nesciebam quid fecisses → anteriorità congiuntivo piuccheperfetto
quid facturus esses → posteriorità participio futuro + essem

tempo storico

N.B.
Il presente storico (presente a livello di forma, ma passato di valore) è considerato sia come tempo
principale, sia come tempo storico.

Es. Vercingdetorix hortatur ut communis libertatis causa arma capiant


Vercingetorige esorta (esortò) i Galli ad afferrare le ari per la comune libertà.

Agli effetti della consecutio il perfetto presente è considerato in linea di massima un tempo
storico.

Es. Saepe expertus sum quantum me amares


Ho avuto numerose prove di quanto tu mi ami

È invece considerato un tempo principale quando vale effettivamente come presente; è il caso di
memini, odi, sum …

Grammatica latina Pag. 13


Es. An oblitus es quid initio dixerim?
O hai forse dimenticato che cosa ho detto da principio?

CONSECUTIO TEMPORUM DEL CONGIUNTIVO IN PROPOSIZIONE DIPENDENTE DA ALTRA


DIPENDENTE
1) DIPENDENTE DA UN PROPOSIZIONE AL CONGIUNTIVO: regola su questa il suo tempo secondo il
seguente schema:

prop. princ. prop. dip. di 1° prop. dip. di 2° grado al cong.


grado al
congiuntivo
quid faciam presente Contemp.
Non dubito quin scias quid fecerim perfetto Anteriorità
quid facturus sim part. fut. + sim Posteriorità

Tempo principale Cong. pres.


quid facerem imp. Contemp.
Non dubitabam scires quid fecissem piuccheperfetto Anteriorità
quin
quid facturus essem part. fut. + essem Posteriorità

Tempo principale Cong. imp.

2) DIPENDENTE DA UN PROPOSIZIONE ALL’INFINITO regola il suo tempo sul tempo della prep. che
regge l’infinito se questo è un presente o un futuro; regola il suo tempo sul tempo dell’infinito
se questo è un perfetto.

3) DIPENDENTE DA UN GERUNDIO, UN SUPINO, UN PARTICIPIO, UN SOSTANTIVO O UN


AGGETTIVO CON L’IDEA VERBALE IMPLICITA regola il suo tempo sul tempo della prop. a cui il
gerundio, il supino, il participio, il sostantivo o aggettivo appartengono.

IL FALSO CONDIZIONALE ITALIANO IN PROPOSIZIONE INFINITIVA


In proposizione indipendente → INDICATIVO PRESENTE
Es. Hoc facere potes
Potresti farlo

In proposizione dipendente infinitiva → INFINITO PRESENTE


Es. Dico te hoc facere posse
Dico che potresti farlo

In proposizione indipendente infinitiva → INDICATIVO PASSATO


Es. Hoc facere poteras/potuisti/potueras
Avresti potuto farlo

In proposizione dipendente infinitiva → INFINITO PERFETTO


Es. Dico te hoc facere potuisse
Dico che avresti potresti farlo
Grammatica latina Pag. 14
PERIODO IPOTETICO
Composto da:
Protasi → premessa (introdotta da si, nisi, ni o si non)
Apodosi → conseguenza

Se l’apodosi è indipendente, il periodo ipotetico è indipendente.


Se l’apodosi è dipendente, il periodo ipotetico è dipendente.

1° TIPO: OBIETTIVITÀ → chi parla/scrive constata obiettivamente, non fa nessuna ipotesi sul
pensiero dell’interlocutore

PROTASI APODOSI
Se consideri ciò utile sbagli
Si hoc utile existimas erras

2° TIPO: POSSIBILITÀ → chi parla/scrive entra nel merito dell’ipotesi, se la ritiene possibile

PROTASI APODOSI
Se considerassi ciò utile sbaglieresti
Si hoc utile existimes erres

3° TIPO: IRREALTÀ → chi parla/scrive entra nel merito dell’ipotesi, se la ritiene possibile

PROTASI APODOSI
Se considerassi ciò utile sbaglieresti
Si hoc utile existimares errares

PERIODO IPOTETICO INDIPENDENTE

1° TIPO: OBIETTIVITÀ

Protasi apodosi
italiano Indicativo indicativo
latino indicativo Indicativo
Imperativo
congiuntivo (soprattutto con il tu generico)

Es. Se fai questo, oggi mi vedi per l’ultima volta


Si id facis, postremum me vides

Se vi sono ancora cose da dire (e ce ne sono), chiedetele a coloro che discutono su questi
argomenti
Si quae praeterea sunt, ab eis, qui ista disputant, quaeritote

2° TIPO: POSSIBILITÀ
Usato soprattutto nelle espressioni:

Grammatica latina Pag. 15


si negem … mentiar (se negassi … mentirei)
dies deficiat … si velim (mi mancherebbe il tempo … se volessi)

Protasi apodosi
italiano Congiuntivo imperfetto o Condizionale presente o passato
piuccheperfetto
latino Congiuntivo presente o imperfetto Congiuntivo presente o imperfetto

Es. Se nutrissimo dei dubbi verso di te, saremmo in contraddizione con noi stessi
De te si dubitemus, simus nostri dissimiles

Nelle apodosi costituite da verbi che l’italiano con il falso condizionale, in latino si ha il congiuntivo
o l’indicativo
Es. Se volessi, potrei
Si velim, possim

3° TIPO: IRREALTÀ

Protasi apodosi
italiano Congiuntivo imperfetto o Condizionale presente o passato
piuccheperfetto
latino Congiuntivo imperfetto o Congiuntivo imperfetto o
piuccheperfetto piuccheperfetto

Nelle apodosi costituite da verbi che l’italiano con il falso condizionale, in latino si ha l’indicativo

PERIODO IPOTETICO DIPENDENTE

Protasi apodosi
latino congiuntivo Infinito o congiuntivo

1° TIPO: OBIETTIVITÀ

Si hoc utile existimas, erras → Dico te, si hoc utile existimes, errare
→ Dicebam te, si hoc utile existimares, errare

Si hoc utile existimabis, errabis → Dico te, si hoc utile existimes, erraturum (esse)
→ Dicebam te, si hoc utile existimares, erraturum (esse)

Si hoc utile existimavisti, erravisti → Dico te, si hoc utile existimaveris, erravisse
→ Dicebam te, si hoc utile existimavisses, erravisse

Grammatica latina Pag. 16


LE CONGIUNZIONI COORDINATIVE

COPULATIVE Et, atque, ac, -que E


Etiam, quoque Anche
Neque, nec, neve, neu Né, non
Ne … quidem Neppure
Disgiuntive Aut, vel O, oppure
Sive, seu Ovvero, sia
Dichiarative Nam, namque, etenim, enim Infatti
Avversative Sed, verum Ma, al contrario
Atqui Eppure
Tamen Tuttavia
Autem, vero Ma
Conclusive Igitur Dunque
Ergo Di conseguenza
Itaque Pertanto
Quare Per la qual cosa
Ideo Perciò
Correlative Et .. et E … e, sia … sia
Cum … tum Sia … sia
Tum … tum Ora … ora
Non solum/tantum … sed Non solo … ma (anche)
(etiam)
Neque … neque Né … né

LE CONGIUNZIONI COORDINATIVE

Finali Ut, uti Affinché


Quo Affinché
Ne Affinché non
Consecutive Ut Cosicché
Ut non Cosicché non
Quin Che non
Causali Quod, quia Perché, poiché
Cum Poiché, posto che
Quoniam Giacché, poiché
Si quidem Se è vero che
Temporali Cum Quando, allorché
Dum Mentre
Postquam Dopo che
Concessive Etsi, tametsi Anche se
Quamquam, quamvis, licet Benché, sebbene, quantunque
Cum Benché, per quanto
Ut Benché, posto che

Grammatica latina Pag. 17


Ipotetiche e condizionali Si Se
Nisi, ni Se non
Si non Se non
Comparative Ut, sicut, velut, tamquam Come
Quasi, proinde, ut si, velut si, Come se
tamquam si

Grammatica latina Pag. 18

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