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I cambiamenti dell’adolescenza

L'adolescenza è una fase di vita caratterizzata da molteplici cambiamenti e


transizioni. Attraverso questo processo di maturazione il bambino si
trasforma progressivamente in adulto e subisce cambiamenti biologici,
fisiologici, emotivi e comportamentali. L'adolescenza non è nota solo per i
cambiamenti corporei, ma uno degli eventi più importanti si verifica a
livello psicologico. I principali cambiamenti psicologici che si verificano
durante l'adolescenza sono i seguenti:
 Cambiamenti del corpo: l'attività delle ghiandole sessuali crea le
prime differenze evidenti tra ragazzi e ragazze, che si trovano di
fronte a un corpo in costante cambiamento. Non solo il corpo
cambia fisicamente, ma anche la percezione e la rappresentazione
mentale del corpo cambiano. Infatti, molti adolescenti, soprattutto
le ragazze, possono esprimere dubbi e preoccupazioni sul proprio
aspetto, percependosi come inadeguati e vergognandosi.
 Cambiamenti ormonali e neurofisiologici: l'adolescenza comporta
anche importanti cambiamenti ormonali e neurofisiologici. Tra
questi, la mielinizzazione (cioè il processo di maturazione del
sistema nervoso centrale), che consente una trasmissione più rapida
ed efficiente delle informazioni nel cervello. Si verifica anche
un'iperattivazione dell'amigdala, un'area del cervello responsabile
del controllo delle emozioni. Pertanto, le emozioni possono sorgere
rapidamente e intensamente e la corteccia prefrontale, ancora in
fase di sviluppo, può non essere in grado di regolarle in modo
efficiente.
 Livelli più bassi di dopamina: durante l'adolescenza, anche il livello
basale di dopamina è più basso rispetto ad altre età, mentre il
rilascio di questo neurotrasmettitore è maggiore quando è legato a
situazioni specifiche. Gli adolescenti si sentono quindi facilmente
"annoiati" e cercano esperienze nuove e stimolanti che forniscano
loro sensazioni forti.
 Affrontare l'idea della morte: ciò che caratterizza l'adolescenza è,
infatti, la fine dell'onnipotenza, la scoperta della propria finitezza e
mortalità. Gli adolescenti non mettono in atto comportamenti a
rischio perché si sentono onnipotenti, ma perché hanno scoperto di
non esserlo. Pertanto, cercano attivamente situazioni che
permettano loro di confrontarsi con i limiti della propria mortalità.
 Individualismo: tuttavia, ridurre la complessità del comportamento
adolescenziale a una serie di modificazioni cerebrali e
neurofisiologiche è estremamente riduttivo. Ogni adolescente ha
una propria individualità, un modo unico di rapportarsi al mondo ed
è cresciuto in un contesto familiare con norme e valori specifici. Si
può dire che dietro ogni comportamento c'è un significato, che può
essere compreso solo attraverso uno sguardo attento alla storia
personale del bambino.

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