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Corso integrato di
Chimica e Biotrasformazione di Prodotti Nutraceutici
Laurea magistrale in
Farmacia
CAPITOLO 0
INTRODUZIONE AL CORSO
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 1
1
Organizzazione del corso
UMG
• Orario lezioni: martedì e mercoledì (14:00-17:00).
• Dispense cartacee e in formato pdf disponibili a fine modulo.
• Il libro di testo consigliato è “Chimica, biosintesi e bioattività delle
sostanze naturali” - Autore Dewick, Traduzione italiana
2
UMG
Corso integrato di
Chimica e Biotrasformazione di Prodotti Nutraceutici
Laurea magistrale in
Farmacia
CAPITOLO 1
NUTRACEUTICA
E REAZIONI BIOSINTETICHE DI BASE
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 5
Definizione di Nutraceutici
UMG
Nutrizione e Farmaceutica
3
Cenni storici su Nutraceutici
UMG
Storicamente i composti biologicamente attivi che costituiscono i medicamenti
sono molecole di origine naturale appartenenti al mondo vegetale, animale e
minerale.
I primi esempi risalgono a circa 5000 anni fa, periodo in cui preparazioni basate
su erbe medicinali sono riportate da popolazioni del bacino del Mediterraneo,
dell’India e della Cina.
In passato l’identificazione univoca dei principi attivi da specifiche sorgenti
naturali non è stata sempre agevole, a causa di vari fattori ascrivibili, ad
esempio, alla difficoltosa manipolazione di fitocomplessi o a test biologici
selettivi.
N
N
O N O
N O
OH N N
4
Cenni storici su Nutraceutici
UMG
Analgesic, anti-
inflammatory and
antipyretic properties
5
Cenni storici su Nutraceutici
UMG
Treatment of moderate to
severe pain and resistant to
other painkillers.
O O O-
Gli esempi classici di questa O OH HO
ACTINOMICINA D FOSFOMICINA
6
La chimica dei nutraceutici
UMG
7
Le principali vie metaboliche
GLICOLISI FOTOSINTESI UMG
OH OH
HO
O
OH
PO
O
OH CICLO DEL
PENTOSO FOSFATO
OH
La distinzione tra i metaboliti primari e
OH OH
OH
D-glucosio
OH
glucosio 6-P
PO
OH
O secondari è spesso non così netta, come nel
eritrosio 6-P caso di alcuni derivati degli acidi grassi, la cui
OHC OH
NH2
CO2H
HO O stragrande maggioranza non può essere
PO
glicina gliceraldeide 3-P
univocamente riferita al metabolismo primario
R
CO2H
HO2C OH
HO
OH
OH
o secondario.
ACIDO SHIKIMICO
NH 2
L-serina R =OH
PO
acido 3-fosfoglicerico
I mattoni base per la creazione di metaboliti
L-cisteina R = SH
CO2H
NH2 CO2H
secondari sono straordinariamente ridotti a
HO2C OP
CO2H N R
NH2 pochi elementi. Essi sono paragonabili alle
NH2
L-valina
fosfoenolpiruvato L-triptofano L-fenilalanina R = H
L-tirosina R = OH
costruzioni, veri e propri mattoni collegabili fra
CO2H HOOC O OH loro per ottenere strutture complesse.
NH2
L-alanina acido piruvico O HO
OP
Le vie biosintetiche essenziali per la costruzione
DEOSSIXILULOSIO 5-P
CO2H
OH
di tali mattoni fanno capo a quattro precursori
CoAS O HO2C
NH2
L-leucina
ACETIL-CoA
HO
ACIDO MEVALONICO
essenziali:
l’acido shikimico, l’acetato, l’acido mevalonico
CICLO DI KREBS
HO2C
CO2H
HO2C
CO2H HO2C CO2H HO2C CO2H e il metileritrotritolo fosfato.
NH2 O O NH2
L-acido aspartico acido ossalacetico acido 2-ossoglutarico L-acido glutammico
H2N CO2H
NH
L-lisina NH 2 CO2H CO2H
H2N N H 2N
H NH 2
CO2H S CO2H NH2
L-arginina L-ornitina
NH2 NH 2
L-isoleucina L-metionina
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 15
O
OH
O
OH
OH CICLO DEL
PENTOSO FOSFATO
I principali passaggi biosintetici dei
HO
OH
OH
PO
OH
OH PO
OH
O
metaboliti secondari sono di seguito
D-glucosio glucosio 6-P OH
eritrosio 6-P
riassunti:
CO2H OHC OH
HO O
• Prima del termine della glicolisi il
NH2
glicina
PO
gliceraldeide 3-P fosfoenolpiruvato ciclizza per costituire
CO2H
HO2C OH
HO
OH
OH
l’acido shikimico.
R ACIDO SHIKIMICO
NH 2
L-serina R =OH
PO
acido 3-fosfoglicerico
• Al termine della glicolisi l’acido piruvico
L-cisteina R = SH
CO2H
NH2 CO2H
genera per decarbossilazione
HO2C OP
CO2H N R
NH2 ossidativa l’acetato, presente negli
fosfoenolpiruvato L-triptofano L-fenilalanina R = H
NH2
L-valina L-tirosina R = OH organismi viventi sotto forma di acetil-
NH2
CO2H HOOC O OH
CoA.
OP
L-alanina acido piruvico O HO
DEOSSIXILULOSIO 5-P
• Tre di esse si combinano per dare
NH2
CO2H
CoAS O HO2C
OH l’acido mevalonico.
HO
L-leucina
ACETIL-CoA ACIDO MEVALONICO • Due metaboliti della glicolisi, la
CO2H
CICLO DI KREBS gliceraldeide 3-fosfato e l’acido
CO2H HO2C CO2H HO2C CO2H
HO2C
NH2
HO2C
O
acido ossalacetico
O
acido 2-ossoglutarico
NH2 piruvico, si combinano per dare il
L-acido aspartico L-acido glutammico
H2N CO2H
metileritrotritolo fosfato.
NH
L-lisina NH 2 H2N N
H
CO2H
H 2N
CO2H
• Oltre ad essi intervengono anche altre
CO2H S CO2H NH2 NH 2
NH2 NH 2
L-arginina L-ornitina molecole, ad esempio gli amminoacidi.
L-isoleucina L-metionina
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8
Razionalizzazione per scaffolds:
C1 C2 e isoprene UMG
9
Razionalizzazione per scaffolds:
C4N, C5N, pirrolidina e piperidina UMG
CO2H
H2 N N
NH2 N
L-Orn C4 N
H2 N CO2H N
NH2 N
L-Lys C5 N
Altri due importanti eterocicli, più semplici del precedente, sono quelli che si generano
dalla decarbossilazione-deamminazione e successiva ciclizzazione di amminoacidi basici,
quali la lisina e il suo omologo inferiore ornitina.
Essi, rispettivamente, nel primo stadio passano attraverso i residui lineari pentilaminico
(C5N) e butilaminico (C4N), che, in fase di ciclizzazione, portano agli anelli piperidinico e
pirrolidinico.
I suddetti otto mattoni fondamentali sono combinati per generare composti naturali
attraverso varie vie biosintetiche.
È, tuttavia, importante sottolineare che alla combinazione di tali mattoni spesso seguono
reazioni di riarrangiamento dello scheletro carbonioso.
Esempi di combinazioni
biosintetiche con vari scaffolds UMG
OH
O
O
O OH
OH OH O
O CO2H
Ramnosio
HO2C O
O Glucosio O O O
OH O O
O O
OH
acido orsellinico partenolide naringina podofillotossina acido tetraidrocannabinolico
4 X C2 3 X C5 C6C3 + 3 X C2 + zuccheri 2 X C6C3 + 4 X C1 6 X C 2 + 2 X C5
O HO2C O O
N
N O O
O
O N
N
O H
papaverina acido lisergico cocaina
C6C2N + (C6C2 ) + 4 X C1 indolo.C2N + C5 + C1 C4N + 2 x C2 + (C6C1) + 2 x C1
C6C3 C6C3
10
UMG
Corso integrato di
Chimica e Biotrasformazione di Prodotti Nutraceutici
Laurea magistrale in
Farmacia
CAPITOLO 1
MECCANISMI DI COSTRUZIONE
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 1
I Meccanismi di Costruzione
sostituzione nucleofila UMG
Formazione del SAM
1
I Meccanismi di Costruzione
sostituzione nucleofila UMG
I Meccanismi di Costruzione
addizione elettrofila UMG
2
I Meccanismi di Costruzione
addizione elettrofila UMG
I Meccanismi di Costruzione
trasposizioni di Wagner-Meerwein UMG
Trasposizione di Wagner-Meerwein
3
I Meccanismi di Costruzione
reazione aldolica e di Claisen UMG
I Meccanismi di Costruzione
reazione aldolica e di Claisen UMG
4
I Meccanismi di Costruzione
reazione aldolica e di Claisen UMG
I Meccanismi di Costruzione
formazione di immine e reazione di Mannich UMG
Formazione dell’immina
5
I Meccanismi di Costruzione
formazione di immine e reazione di Mannich UMG
Idrolisi dell’immina
Reazione di Mannich
I Meccanismi di Costruzione
formazione di immine e reazione di Mannich UMG
Isomerizzazione ad enammina
6
I Meccanismi di Costruzione
amminoacidi e transaminazione UMG
Amminazione riduttiva
I Meccanismi di Costruzione
amminoacidi e transaminazione UMG
7
I Meccanismi di Costruzione
ULTERIORI REAZIONI: UMG
• Decarbossilazione
• Ossidazione e Riduzione
o Dedrogenasi
o Ossidasi
o Mono-ossigenasi
o Diossigenasi
o Ammino-ossidasi
o Monossigenasi di Baeyer-Villiger
• Alogenazione
• Accoppiamento ossidativo dei fenoli
• Glicosilazione
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 15
8
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Farmacia
CAPITOLO 2
VIA DELL’ACETATO
E BIOSINTESI DEGLI ACIDI GRASSI
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 1
La via dell’acetato:
biosintesi degli acidi grassi UMG
1
La via dell’acetato:
biosintesi degli acidi grassi O
UMG
La via dell’acetato:
biosintesi degli acidi grassi O
UMG
2
La via dell’acetato:
biosintesi degli acidi grassi UMG
Gli acidi grassi saturi vanno da un minimo di 4 unità di carbonio (acido butirrico) ad un
massimo di 30 (acido melissico).
3
Nomenclatura acidi grassi
UMG
CO2H
4
Lipidi: generalità
UMG
Lipidi: classificazione
UMG
5
Lipidi: classificazione
UMG
LIPIDI
Lipidi semplici
UMG
6
Lipidi complessi
UMG
Lipidi: saponificazione
UMG
7
Lipidi: funzioni
UMG
FUNZIONE
di deposito regolatoria
strutturale
Lipidi: funzioni
UMG
8
Lipidi: classificazione
UMG
9
Acidi grassi: proprietà
UMG
! Il punto di fusione aumenta con l’allungarsi della catena alifatica.
! La presenza di doppi legami causa l’abbassamento del punto di fusione (per
l’isomero cis).
10
Acidi grassi: proprietà
UMG
11
Acidi grassi: proprietà
UMG
acido oleico 18:1 (ω-9)
H H
10 9
12 7
14 5
11 8
16 3
13 6
18
15 4
17
COOH
2
carbonio ω
Gli acidi grassi insaturi naturali hanno configurazione cis del doppio legame.
12
Acidi grassi: proprietà
UMG
13
Acidi grassi: proprietà
UMG
acido α-linoleico 18:3 (ω-3)
H H
H 10 9
12 7
H 13
5
H 11 8
6 3
15
14
16 4 COOH
H 2
17
18
H H H H H
H H
H H H H H H H
H
H
H
H
H H
H
H
HH H H
H O
C
H
H H H OH
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 28
14
Acidi grassi: proprietà
UMG
IDROGENAZIONE
15
Acidi grassi: acidità e reattività
UMG
! Questa alterazione, che si manifesta a carico degli acidi grassi a basso peso
molecolare precedentemente idrolizzati, è dovuta all’azione di enzimi di
origine microbica (batteri, lieviti, muffe) che si possono sviluppare in semi e
frutti oleaginosi con un sufficiente contenuto idrico.
! Le reazioni consistono in una ossidazione e successiva decarbossilazione con
formazione di un dialchilchetone con un atomo di C in meno rispetto a quello
di partenza.
16
Acidi grassi: perossidazione (1)
UMG
PEROSSIDAZIONE
radicale perossido
idroperossido
17
Perossidazione dei lipidi
Fenomeno di autocatalisi UMG
18
Perossidazione dei lipidi
Fenomeno di autocatalisi UMG
Naturalmente oltre agli acidi grassi anche componenti dell’insaponificabile, quali gli
steroli, vanno incontro a ossidazione. Il colesterolo e i suoi prodotti di ossidazione (COP
o Cholesterol Oxidation Products) sono certamente i più investigati e in genere, fra i
numerosi derivati possibili, il 7-chetocolesterolo in quanto chimicamente stabile, è
utilizzato quale marker principale per valutare l’ossidazione del colesterolo negli
alimenti di origine animale, soprattutto a seguito di processi di riscaldamento.
19
Perossidazione dei lipidi
Fenomeno di autocatalisi UMG
La concentrazione dei composti lipidici perossidati cresce nel tempo, raggiunge un plateau e
poi cala, in quanto si instaura la trasformazione spontanea degli stessi in composti secondari
come alcoli, aldeidi, chetoni di solito volatili responsabili degli odori e dei sapori gradevoli
(off flavor) anche degli alimenti che li contengono.
20
Perossidazione dei lipidi
ANTIOSSIDANTI UMG
Gli antiossidanti sono quei prodotti capaci di proteggere un lipide dal processo di
autossidazione e sono stati classificati in:
• Primari: si definiscono tali in quanto si ossidano preferenzialmente al posto del
substrato lipidico (acido ascorbico e i suoi derivati, i tocoferoli, gli esteri dell’acido
gallico, l’acido isoascorbico e il suo sale sodico);
21
Perossidazione dei lipidi
ANTIOSSIDANTI UMG
22
Perossidazione dei lipidi
ANTIOSSIDANTI UMG
23
Acidi grassi: saponi
UMG
teste idrofiliche
Sistema ad
alta energia
Molecole di acqua
altamente ordinate
disposte intorno alla
catena idrofobica
con la quale non
possono interagire
acque fluttuanti
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 47
micella
24
Acidi grassi: saponi
UMG
! I saponi comuni sono SALI DI ACIDI DEBOLI.
o in acqua danno soluzioni alcaline per effetto dell’idrolisi parziale:
o in presenza di ioni Ca++ e Mg++ (acque dure) formano sali insolubili che
precipitano:
25
Acidi grassi: fonti alimentari
UMG
26
Acidi grassi: fonti alimentari
UMG
27
Acidi grassi: fonti alimentari
UMG
Contenuto di grassi ω-3
28
Acidi grassi: fonti alimentari
UMG
29
Acidi grassi essenziali
Saturo ω-9 ω-6 ω-3 UMG
30
Acidi grassi essenziali
UMG
31
Acidi grassi essenziali
UMG
E’ necessario porre attenzione alla quantità ed alla
qualità dei GRASSI alimentari!
LIMITARE la quantità di GRASSI SATURI e di COLESTEROLO
contenuti maggiormente nelle carni animali (INSACCATI), nel
burro, nella panna e nei formaggi.
32
Fabbisogno di acidi grassi
Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana relativi ai lipidi (LARN)
UMG
! Solo gli acidi grassi a catena corta hanno idrofilia sufficiente per essere
assorbiti come i nutrienti idrosolubili.
! A mano a mano che la catena si allunga, l’idrofobia prevale e
l’assorbimento intestinale tende a diventare più difficile.
! Se gli acidi grassi sono liberi, l’assorbimento dipende dal punto di
fusione: più questo è basso, più nell’ambiente intestinale l’acido grasso
tende a formare saponi alcalini degradabili e assorbibili.
! Gli acidi grassi con un punto di fusione elevato, invece, tendono a
formare saponi alcalino-terrosi insolubili e pertanto indigeribili.
33
Digeribilità degli acidi grassi
UMG
Dopo aver subìto il processo di
emulsione i lipidi vengono aggrediti da
specifici enzimi prodotti dal pancreas
(lipasi, fosfolipasi e colesterolo esterasi)
che separano il glicerolo dagli acidi
grassi.
Gli acidi grassi a corta e media catena
(10-12 atomi di carbonio) vengono
assorbiti direttamente nell'intestino
tenue e giungono al fegato dove
vengono rapidamente metabolizzati.
Gli acidi grassi a lunga catena vengono
assorbiti dagli enterociti (le cellule
dell'intestino) e riesterificati a
trigliceridi. Vengono poi associati al
colesterolo dando luogo a particolari
lipoproteine chiamate chilomicroni.
Gliceridi
UMG
34
Gliceridi: classificazione
UMG
Monogliceridi
UMG
35
Digliceridi
UMG
Trigliceridi
UMG
36
Trigliceridi
UMG
! Sono insolubili in acqua.
! Presentano un punto di fusione diverso in relazione alla natura degli acidi grassi in
essi contenuti.
Trigliceridi
UMG
37
Trigliceridi
UMG
Trigliceridi
UMG
38
Fosfolipidi
UMG
! Costituiscono circa il 40% delle membrane cellulari (l'altro 60% sono proteine).
Fosfolipidi
glicerofosfolipidi sfingofosfolipidi
39
Glicerofosfolipidi: fosfatidilcolina
UMG
Glicerofosfolipidi
UMG
40
Glicerofosfolipidi
UMG
41
Fosfolipidi: proprietà funzionali
UMG
N fosfatidilcolina
R3 =
NH2 fosfatidiletanolammina
O
O R1
R2COO O
CO2H
O P OR3 fosfatidilserina
OH NH2
HO
OH
fosfatidil-myo-inositolo
HO OH
OH
R
O
MeCOO O
N R = (CH2)15CH3 fattore attivante piastrine (PAF)
O P O
OH
42
Fosfolipidi: proprietà fisiche
UMG
43
Fosfolipidi: proprietà fisiche
UMG
Strato sferico
(liposoma)
I fosfolipidi della membrana cellulare si
dispongono in doppio strato con le
terminazioni idrocarburiche rivolte
all’interno e quelle polari verso le fasi
acquose (foglietto bimolecolare a doppio
strato lipidico)
44
Fosfolipidi: proprietà fisiche
UMG
O
C O
CH2
O- H H
C O C O P O C C
+
NH 3
H C H2
O O H H
fosfatidiletanolammina
45
Fosfolipidi: proprietà fisiche
UMG
46
Sfingolipidi: proprietà fisiche
UMG
47
Derivati acido arachidonico
UMG
prostaglandine
leucotrieni
eicosanoidi
trombossani
prostacicline
48
Prostaglandine e leucotrieni
UMG
! Sono derivati dell’acido arachidonico (C20, con doppi legami in C5, C8, C11 e C14).
! Le prostaglandine sono sintetizzate principalmente per ciclizzazione
(CICLOSSIGENASI) tra C8 e C12.
Prostaglandine e leucotrieni
UMG
49
Prostaglandine e leucotrieni
UMG
Farmaci antiinfiammatori
50
Oli e grassi: parti usate e %
UMG
L’olio di palma raffinato raggiunge più lentamente il punto di fumo, per cui
sembrerebbe il più adatto alla frittura. Tuttavia, il processo tecnologico di
rettifica, necessario per renderlo edibile, lo priva di molti dei componenti
antiossidanti, fra cui i carotenoidi, responsabili anche del tipico colore rosso-
arancio dell’olio di palma. L’elevata presenza di acidi grassi saturi (oltre il 47%),
costituiti principalmente da acido palmitico (C16), lo rendono più resistente
all’ossidazione, ma nel contempo anche più dannoso per il sistema
cardiovascolare.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 102
51
Olio di mandorla
Prunus amygdalus var. dulcis o var. amara (Rosaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
Olio di arachide
Arachis hypogaea (Leguminosae/Fabaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
52
Olio di borragine
Borago officinalis (Boraginaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
integratore alimentare per l’acido γ-linoleico (gamolenico) nel trattamento della
28-35
tensione premestruale, di dolori al petto. dell’eczema e dermatite atopica.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 105
Olio di borragine
Borago officinalis (Boraginaceae)
UMG
53
Olio di ricino
Ricinus communis (Euphorbiaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
base emolliente, purgativo, saponi; i semi di ricino contengono la
35-55
proteina molto tossica, ma termolabile, ricina
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 107
Olio di ricino
Ricinus communis (Euphorbiaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
base emolliente, purgativo, saponi; i semi di ricino contengono la
35-55
proteina molto tossica, ma termolabile, ricina
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 108
54
Olio di cocco
Cocos nucifera (Palmae/ Arecaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
Saponi, shampoo; l’olio di cocco frazionato in modo da contenere solo acidi grassi a
65-68 catena medio-corta (soprattutto caprilico e caprico) è utilizzato come integratore
alimentare
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 109
Composizione in %
% di olio Impieghi
Solvente per iniezioni, saponi; i semi di cotone contengono 1,1-1,3 % di gossipolo e
15-36
piccole quantità di acidi grassi ciclopropenoidi, ad esempio acidi sterculico e malvalico.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 110
55
Olio di enotera
Oenothera biennis (Onagraceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
Integratore alimentare per l’acido γ-linoleico (gammolenico) nel trattamento della
24
tensione premestruale, di dolori al petto e dell’eczema.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 111
Olio di lunaria
Gossypium hirsutum (Malvaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
Si ritiene che l’acido nervonico possa essere utile per il trattamento della sclerosi
30-40
multipla, che è caratterizzata da una carenza di tale acido.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 112
56
Olio di girasole
Helianthus annus (Compositae/asteraceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
Olio di cacao
Theobroma Cacao (Sterculiaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
57
Olio di lino
Linum usitatissimum (Linaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
Unguenti, integratore alimentare per l’acido α-linoleico. Un tempo si usava come base
35-44
per vernici in quanto reagisce con l’ossigeno polimerizzando e formando un film.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 115
Olio di mais
Zea mais (Graminae/Poeceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
58
Olio di oliva
Olea europeae (Oleaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
Olio di oliva
Olea europeae (Oleaceae)
UMG
59
Olio di oliva
Olea europeae (Oleaceae)
UMG
Olio di oliva
Olea europeae (Oleaceae)
UMG
Fenoli più comuni riscontrabili in oli di oliva: (a) tirosolo, (b) ligustroside aglicone, (c)
idrossitiro- solo e (d) oleuropeina aglicone.
60
Olio di oliva
Olea europeae (Oleaceae)
UMG
• oli di oliva vergini, estratti con mezzi meccanici, tra cui l’olio
extravergine di oliva, l’olio di oliva vergine e l’olio di oliva
lampante (quest’ultimo destinato alla raffinazione);
• oli raffinati, tra cui l’olio di oliva raffinato (non
commercializzabile) e l’olio di oliva (miscela di olio raffinato
con un olio vergine o extravergine);
• oli estratti con solventi dalle sanse di oliva comprendenti
l’olio di sansa di oliva grezzo, l’olio di sansa di oliva raffinato e
l’olio di sansa di oliva (miscela di olio di sansa raffinato e di
olio vergine o extravergine)
Olio di oliva
Olea europeae (Oleaceae)
UMG
61
Olio di oliva
Olea europeae (Oleaceae)
UMG
Olio di oliva
Olea europeae (Oleaceae)
UMG
62
Olio di oliva
Olea europeae (Oleaceae)
UMG
Olio di oliva
Olea europeae (Oleaceae)
UMG
63
Olio di palma
Elaeis Guineensis (Palmae/Aracaeae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
Saponi; l’olio di palma frazionato è un solido ottenuto per frazionamento ed
45-50
idrogenazione e viene usato come base per supposte.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 127
Composizione in %
% di olio Impieghi
Olio alimentare, usando varietà che producono livelli più basso di acido erucico in cui i
componenti principali sono gli acidi oleico (48-60 %), linoleico (18-30 %), α-linoleico (6-
40-50
14) e palmitico (3-6); l’acido erucico si accumula e causa lesioni nel muscolo cardiaco,
esso viene usato nei film di PVC.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 128
64
Olio di sesamo
Sesamum inducum (Pedaliaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
44-54 Olio alimentare, saponi, solvente per iniezioni, olio carrier (aromaterapia)
Olio di soia
Glycine max (Leguminosae/Fabaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
Olio alimentare, integratore alimentare, olio carrier (aromaterapia); l’olio contiene
18-20
quantità significative di sitosterolo e stigamsterolo.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 130
65
Olio di fegato di merluzzo
Gadus morrua (Gadidae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
Integratore alimentare in cui si sfrutta la presenza di EPA e DHA, oltre alle vitamine A e
50
D, il fegato di halibut (Hippoglossus Vulgaris) ha le stesse proprietà.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 131
Olio di pesce
Pesci vari, tipo aringa Clupea Harengus (Clupeidae) Europa,
UMG
e menhaden Brevoortia Spp. America
Composizione in %
% di olio Impieghi
Integratore alimentare per EPA e DHA. Vengono prodotti olii contenenti quantità
20
maggiori di EPA (15-30 %) e DHA (10-20 %).
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 132
66
Lardo
Sus scrofa (Sulidae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
? Alimentazione
Burro
Bos Taurus (bovidae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
2-5 Alimentazione
67
Sego ovino
Ovis aries (bovidae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
? Alimentazione
Sego bovino
Bos Taurus (bovidae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
? Alimentazione
68
Alimenti funzionali a base di lipidi
UMG
69
Alimenti funzionali a base di lipidi
UMG
70
PUFA in età pediatrica
UMG
L’ipotesi che i PUFA a unga catena(LA, ALA, AA, DHA) possano
avere un ruolo nel funzionamento del tessuto nervoso in età
pediatrica è supportata da dati sperimentali, anatomopatologici
e clinici: gli effetti più vantaggiosi di tale integrazione sono stati
osservati nella fenilchetonuria e nella fibrosi cistica (FC).
71
PUFA in età adulta e senile
UMG
Nel 2012 la FDA ha approvato una formulazione di EPA sintetico, icosapentetile, per
il trattamento dell’ipertrigliceridemia
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 143
72
Interazione con farmaci
UMG
Quando si assumono integratori di PUFA ω-3 è necessario tenere in considerazione
le possibili interazioni con eventuali farmaci assunti.
• Assunzione di dosi considerevoli di ALA è sconsigliata per soggetti in terapia con
anticoagulanti, antinfiammatori non steroidei e aspirina, in quanto
aumenterebbe il rischio di sanguinamento per il potenziato effetto
antiaggregante.
• Particolare attenzione anche su coloro che assumono farmaci antipertensivi,
antiaritmici o che agiscono sul sistema immunitario
73
Prodotti per controllare il colesterolo
UMG
Poiché una meta-analisi di studi clinici controllati ha rilevato che il consumo di 2-3
g/die di steroli o stanoli vegetali da parte di persone in terapia con statine può
abbassare ulteriormente (0,30 mmol/L) i livelli plasmatici di colesterolo totale e LDL
rispetto alla terapia con la sola statina, si conclude che l’effetto
ipocolesterolemizzante di steroli vegetali o stanoli nei confronti delle LDL può
essere additivo a quello delle statine
74
UMG
Corso integrato di
Chimica e Biotrasformazione di Prodotti Nutraceutici
Laurea magistrale in
Farmacia
CAPITOLO 3
VIA DELL’ACIDO SHIKIMICO
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 1
CO2H
COO-
NH2 CO2H
NH2
HO OH N R
OH L-triptofano L-fenilalanina R = H
L-tirosina R = OH
1
Biosintesi dell’acido shikimico
UMG
-2
O3PO COO-
-
O COO HO COO- COO-
H2O PO43- NAD+ NADH H2O
CH2
+ HO H
O OH O OH
H OH
O H OH OH
H OH
H OH CH2OPO32- acido 3-deidrochimico
H OH NADPH
(DHQ)
CH2OPO32-
NADP+
COO-
HO OH
OH
La via dell’acido shikimico nasce come percorso biosintetico a latere della glicolisi a partire
dal fosfoenolpiruvato e l’eritrosio 4-fosfato.
La prima reazione, caratterizzata dall’enzima 3-deossi-7-fosfoeptulonato sintasi, produce
un intermedio a 7 atomi di carbonio, che ciclizza DHQ, e quindi dopo disidratazione e
riduzione ad opera dell’enzima shikimato deidrogenasi, porta all’acido shikimico.
Questo percorso biosintetico è esclusivo di piante e microrganismi. Infatti, esso genera
composti classificati come essenziali per gli animali e per l’uomo.
2
Acidi fenolici dall’acido shikimico
UMG
Gli acidi fenolici più semplici
(acido protocatetico e acido
gallico) sono i composti che
derivano dall’aromatizzazione
del ciclo a 6 termini a partire
dall’acido shikimico.
L’esterificazione dell’acido
gallico con il glucosio porta al
metabolita pentagalloglucosio,
che, come tutti i tannini,
interagisce fortemente con le
proteine della saliva, rendendo
alcuni alimenti come vino, caffè
ed altri cibi fortemente amari.
La funzione polifenolica che li
caratterizza è responsabile
anche di noti effetti
antiossidanti.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 5
Acido ellagico
UMG
HO OH
3
Acido corismico e suoi derivati
UMG
CO2H L’acido shikimico, a seguito
CO2H dell’incorporazione di un residuo di
OH HO OH fosfoenolpirivato, genera un altro
OH
acido shikimico
importante intermedio, l’acido
acido salicilico
corismico, indispensabile per la
CH2OH
HO
biosintesi di composti naturali di
CO2H CO2H NHCOCHCl2
fondamentale importanza.
In alcuni batteri l’eliminazione della
O CO2H
OH OH OH
catena laterale fosfoenolpiruvica a
acido p-idrossi acido corismico cloramfenicolo partire dall’acido corismico produce
benzoico
l’acido 4-idrossibenzoico, in altri, a
CO2H
seguito di una isomerizzazione,
CO2H NH2
CO2H porta all’acido salicilico.
NH2 In varie specie vegetali (cicoria,
NH2 R
ribes, albicocche e ananas)
acido p-ammino acido antranilico R = H L-Phe quest’ultimo si può generare anche
benzoico (PABA) R = OH L-Tyr
a partire dalla fenilalanina, che
comunque nasce da un’altra via a
partire dall’acido corismico.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 7
4
PABA e suoi derivati
UMG
5
Acido antranilico e suoi derivati
UMG
Il secondo derivato azotato dell’acido benzoico, l’acido antranilico, rappresenta
CO2H
NH2
il metabolita precursore dell’anello indolico, che per intercessione di un residuo
serinico, genera l’amminoacido triptofano. Direttamente dall’acido corismico,
attraverso altre reazioni biosintetiche, vengono generati anche gli altri due
acido antranilico
amminoacidi aromatici fenilalanina e tirosina.
CO2H
NH2
N
H
L-Trp
6
Derivati catecolici e biciclici
UMG
7
Acidi aromatici insaturi
UMG
La via biosintetica che
prevede l’eliminazione di
ammoniaca a partire dagli
amminoacidi fenilalanina e
triptofano, attraverso la
generazione di una trans-
insaturazione, porta all’acido
cinnamico e all’acido p-
cumarico.
Da quest’ultimo si generano
alcuni comuni derivati, quali
l’acido caffeico, il suo estere
con il gruppo alcolico in
posizione α dell'acido 3,4-
diidrossifenillattico l’acido
rosmarinico (tipico di salvia,
origano, timo, menta piperita,
antiinfiammatorio melissa) e l’acido ferulico.
antibatterico
antiossidante G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 15
8
Acido sinaptico, lignina e lignani
UMG
9
Acido sinaptico, lignina e lignani
UMG
Podofillotossine
UMG
La podofillotossina si ritrova notevoli quantità
nella resina estratta dalle piante Podophyllum
hexandrum e Podophyllum peltatum.
Di per sé è indicata per la cura dei condilomi
acuminati, verruche della sfera genitale
riconducibile ad infezioni virali causate dal
papilloma umano. Inoltre, tale lignano
rappresenta la base di partenza semisintetica per
due farmaci ad azione antineoplastica: etoposide
e teniposide
10
Podofillotossine
UMG
Lignani
UMG
11
Derivati a basso peso molecolare
UMG
Derivanti dall’acido cinnamico, a seguito di alcune
biosintesi riduttive, vi sono alcuni composti a basso peso
molecolare, tipici di olii essenziali prodotti da varie specie
vegetali.
L’aldeide cinnamica, molto impiegata nell’industria degli
aromi, è caratteristica della cannella o cinnamomo
(Cinnamomum zeylanicum, Lauraceae), albero
sempreverde diffuso nello Sri Lanka. La sua corteccia
fresca è ricca dell’acetato di cinnamile, mentre dalle
foglie si estrae l’eugenolo. Chimicamente esso è definibile
come guaiacolo, in quanto estere monometilico del
catecolo. Inoltre sulla catena laterale presenta il doppio
legame in posizione terminale, non coniugato con l’anello
aromatico. Lo si ritrova in quantità rilevanti anche nei
chiodi di garofano, Syzygium aromaticum o Eugenia
caryophyllata (Myrtaceae). Nella storia della Medicina è
stato impiegato anche come anestetico dentale, oltre che
come aromatico.
12
Salicilati
UMG
L’ossidazione della
cinnamaldeide ad acido
cinnammico e successivo
inserimento di un fenolo in
orto porta all’acido 2-cumarico
da cui si generano i salicilati.
La salicilina, principio attivo di
molte specie di salice (Salix,
Salicaceae) utilizzato sin
dall’antichità come antipiretico
ed analgesico, deriverebbe non
direttamente dall’acido
salicilico per perdita della
catena laterale a partire
dall’acido 2-cumarico, ma
I derivati salicilici hanno avuto piuttosto dall’aldeide salicilica
nell’acido acetil-salicilico il loro coniugata con acido
migliore prodotto ottimizzato. glucuronico e quindi ridotta.
Cumarine
UMG
Dall’acido 2-cumarico, dopo isomerizzazione
del doppio legame da trans a cis che in sistemi
coniugati più avvenire anche per semplice
esposizione alla radiazione ultravioletta, i
gruppi acido e fenolico possono formare un
estere ciclilo (lattone) che genera un
importante scheletro naturale, comune a molti
composti bioattivi, quello delle cumarine.
Dall’acido 4-cumarico lo stesso percorso
biosintetico genera la 7-idrossicumarina nota
come umbelliferone, sostanza prodotta in
alcune piante della famiglia delle Apiaceae o
Umbelliferae, in grado di dare reazioni
fotochimiche utili per schermare la luce solare
in creme di impiego cosmetico.
13
Derivati cumarinici e wafarin
UMG
La dimerizzazione della 4-idrossi
cumarina genera in alcuni
microorganismi un potente
anticoagulante, il dicumarolo.
Da tale composto nasce poi il
warfarin, che, per anni, ha
rappresentato il rodenticida di prima
scelta.
Furocumarine
C-alchilazione alla posizione UMG
orto attivata del fenolo
OPP
Varianti tricicliche lineari delle
cumarine, le furocumarine o
HO O O HO O O
DMAPP umbelliferone dimetilsuberosina
psoraleni, si riscontrano in
composti naturali diffuse in
O2
NADPH molte piante, in particolare
OH
O2 O2
nelle Umbelliferae/Apiaceae e
NADPH NADPH
HO
Rutaceae. La loro biosintesi
O O O O O O O O O avviene a partire
bergaptolo psoralene marmesina
(furocumarina lineare) dall’umbelliferone.
SAM
Il bergaptolo e la sua variante metilata bergaptene si ritrovano in olii
OCH3 essenziali di agrumi, come il bergamotto o Citrus Bergamia Risso, tipico
della Regione Calabria e molto utilizzato nell’industria profumiera.
O O O Le sue proprietà fotoreattive, in particolare dovute al bergaptene,
bergaptene dipendono dalla capacità di formare addotti covalenti con gli acidi nucleici,
in generale tossiche, ma convenienti per il trattamento di alcune forme di
psoriasi. La versione defurocumarinizzata dell’olio essenziale e del succo ha
riproposto l’utilizzo di tale prodotto naturale in varie applicazioni
farmaceutiche.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 28
14
Derivati con 2 malonilCoA
UMG
Una serie di reazioni
biosintetiche prevedono
come iniziatore acidi
cinnamici esterificati con il
CoA e come agenti estensori
residui di malonil-CoA. Si
possono formare metaboliti
secondari con uno, due o tre
tali agenti che generano, per
effetto di altre reazioni, una
serie di polichetidi aromatici
di notevole impatto
nutraceutico.
Tra quelli basati sull’estensione a due un ottimo esempio è rappresentato dalla yangonina,
che si genera per lattonizzazione del metabolita derivante dalla estensione del 4-
idrossicinnamoil CoA e successiva metilazione via SAM.
La yangonina è un principio attivo della radice di kava (Piper methysticum; Piperaceae), noto
in medicina popolare polinesiana per le proprietà ansiolitiche accompagnate anche
dall’inibizione delle amminoossidasi piastriniche, quindi con un effetto antidepressivo.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 29
15
Derivati con 3 malonilCoA
UMG
Tra quelli che si generano per
coniugazione di tre residui
malonilici e successiva
decarbossilazione uno dei più
conosciuti è il resveratrolo.
Chimicamente esso è definibile
come un polifenolo trans
stilbenico, è contenuto nella
pianta della vite (Vitis vinifera,
L.; Vitaceae) e si ritrova in
particolare nel vino rosso.
16
Combrestatina A-4
UMG
O O Dai calconi possono poi generarsi, per
OH O isomerizzazione trans/cis del doppio legame
O
O
O O
che avvengono in piante come la Combreta
NH caffrum (Solanaceae), composti bioattivi
O
O
O
quali la combretastatina A-4, che esplica
Combretastatina A-4 Colchicina un’azione inibitoria sulla polimerizzazione
dei microtubuli in fase mitotica agendo,
probabilmente, come la colchicina.
Flavanoni geninici
UMG
Oltre alla ciclizzazione dell’aldolo generato
per coniugazione dei tre residui malonilici,
possono verificarsi altre reazioni
biosintetiche, che, passando da intermedi
calconici, conducono ad eterocicli aromatici,
noti come flavanoni. A questa famiglia di
composti appartengono la narigenina,
presente nel succo di pompelmo e
apparentemente dotata di effetti
antidislipidemici, e la liquiritigenina,
presente nella liquerizia ed in grado di
esercitare attività epatoprotettiva.
17
Flavanoni e flavonoidi
UMG
I flavanoni rappresentano solo
uno degli scheletri eterociclici e
possono originare per via
calconica.
La quercetina è il flavonolo che si
trova in forma agliconica in
praticamente tutto il mondo
vegetale.
Ha uno spettro elevato di attività
biologica, come inibitore naturale
di tirosin-chinasi, su
lipoossigenasi, fosfolipasi A2,
ornitina decarbossilasi e MAO-A.
Inoltre, la sua porzione
polifenolica ne assicura l’azione
antiossidante.
Quercetina
La quecetina è un biofenolo UMG
strutturalemente connesso a
quelli che si ritrovano nella
vite e quindi nel vino. Il
consumo moderato di tale
alimento sembra spiegare il
"paradosso francese", che
consiste nella apparente Correlazione consumo di vino e mortalità cardiovascolare su soggetti di età
contraddizione che si compresa tra 55-64 anni (dati riferiti al 1972 da La Porte et al., 1980).
riscontra nella popolazione
dell’area di Bordeaux che,
pur consumando elevate
quantità di vino rosso con
una dieta piuttosto ricca in
grassi animali, è
caratterizzato dalla più bassa
incidenza di infarti tra i paesi
occidentali.
18
Quercetina
UMG
L’attività antidepressiva del biofenolo
quercetina, ampiamente presente nella
dieta mediterranea, ha suggerito di
investigarne le proprietà di interazione
con le MAO.
Lo studio è stato condotto considerando
in primis l’inibizione dell’enzima con un
saggio biochimico e con esperimenti di
docking.
I risultati enzimatici hanno evidenziato
una netta selettività per la isoforma A
delle MAO.
MAO-A Ki = 1.5 x10-8 IC50 = 1.5 x10-8
MAO-B Ki = 6.0 x10-6 IC50 = 2.0 x10-5
TYR326
ILE335
Quercetina
UMG
Chimenti, F. et al Quercetin as the active principle of Hypericum hircinum exerts a selective inhibitory activity against
MAO-A: extraction, biological analysis, and computational study. J Nat Prod., 2006, 69, 945-949
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 38
19
Quercetina
UMG
La quercetina è contenuta non solo nella vite, quindi nel vino, ma in molti alimenti della
dieta mediterranea. Tra essi la cipolla rossa (Allium cepa), la cui variante DOP di Tropea ne
contiene dosi massicce, nei capperi (Capparis spinosa) e in piante officinali sarde
(Hypericum hircinum ). La cipolla è il vegetale con il contenuto di quercetina più alto (da
284 a 486 mg/kg), costituita per circa l’88% dalle forme monoglicosilata o diglicosilata,
mentre solo lo 0.5-2% sarebbe quercitina libera.
Coniugati flavonoidi
OH OCH3
UMG
HO O O O
OH R OH
O R
OH O OH O
In forma coniugata a glicidi in posizione 3 la quercitina si ritrova nella rutina, diffusa nel
grano saraceno, nel vino rosso e in altre sostanze vegetali. La rutina possiede varie attività
tra cui quella antistaminica, antiossidante e protettiva contro la fragilità dei capillari
sanguigni. Quest’ultimo effetto sembra essere anche esercitato dalla quercitrina, un altro
coniugato in 3 più semplice rispetto alla rutina.
Basati su un flavanone glicosilato con un disaccaride a differente giunzione vi sono due
derivati presenti in concentrazioni significative negli agrumi della specie Citrus:
• la esperidina, utilizzato come integratore dietetico contro la fragilità capillare
• la neoesperidina, caratterizzato da un sapore notevolmente amaro, che però può
essere facilmente modificato per via semisintetica aprendo l’anello flavanonico in
ambiente basico e trasformando il relativo calcone in diidroderivato mediante
trattamento riduttivo con idrogeno molecolare su un opportuno catalizzatore. La
neoesperidina diidrocalcone possiede, invece, potenti proprietà edulcoranti.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 40
20
Catechine e antocianidine OH
UMG
HO O
R
Altre connessioni biosintetiche di natura
OH
OH O riduttiva associano i flavonoidi ai flavandioli e
R = H diidrocanferolo alle catechine. Si tratta di sostanze contenute
R = OH diidroquercetina
(diidroflavonoidi)
in modo particolare nel the verde, nel cacao,
nel cioccolato e nel vino. Oltre a possedere
NADPH
un'azione antiossidante diretta, le catechine
OH OH
potenziano altri sistemi antiossidanti, come
HO O HO O
R R quelli in cui è coinvolta la vitamina E.
OH
NADPH
OH La loro ossidazione e disidratazione porta ad
OH OH OH
un’altra classe chimica interessante, quella
R = H afzalechina R = H leucopelargonidina
R = OH (+)-catechina R = OH leucocianidina
delle antocianidine, pigmenti caratterizzati
(catechine) (flavandioli; leucoantocianidine) dalla presenza di una carica positiva
O
sull’ossigeno dell’eterociclo. Esse svolgono
una funzione preventiva del cancro
OH OH impedendo l'angiogenesi, ossia la formazione
OH
HO O
R
HO O
R
nelle cellule tumorali di vasi capillari che
OH
-2H O
2
OH
apportano ossigeno e nutrienti necessari ai
OH OH OH OH piccoli tumori per crescere e riprodursi. Si
R = H pelargonidina trovano nella cannella e nel cacao.
R = OH cianidina G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 41
(antocianidine)
Fenoli e polifenoli
dell’olea europeae UMG
21
Fenoli e polifenoli: oleuropeina
UMG
22
Anice
Pimpinella anisum (Umbrelliferae/Apiaceae)
UMG
È il frutto di Pimpinella anisum. L’anice contiene il 2-6% di
olio essenziale (94% anetolo), il 30% di olio grasso,
flavonoidi, sostanze proteiche e derivati dell’acido
caffeico (acido clorogenico). L’anice esercita un lieve
effetto spasmolitico ed effetti antimicrobici. La
Farmacopea Europea IV riporta due monografie relative
all’anice. Il componente principale dell’essenza è il trans-
anetolo (84-93%).
L’anice e raccomandato dalla Commissione E tedesca per
il trattamento dei disturbi della digestione e la dose
media giornaliera è di 3 g di droga (oppure 0,3 g di olio
essenziale). La Commissione E tedesca riporta come
effetti collaterali occasionali reazioni allergiche alla pelle,
al tratto respiratorio e al tratto gastrointestinale. È da
notare che l’assunzione di quantità non elevatissime di
olio d’anice (1,5 g) può provocare nausea, vomito,
convulsioni ed edema polmonare.
% di olio Impieghi
Anice
Pimpinella anisum (Umbrelliferae/Apiaceae)
UMG
Composizione in %
anetolo (80-90)
estragolo (1-6)
% di olio Impieghi
23
Anice stellato
Illicium verum (Illiaceae)
UMG
Composizione in %
anetolo (80-90)
estragolo (1-6)
acido shikimico (3)
% di olio Impieghi
Aroma, carminativo, aromaterapia
5-8
Utilizzato per la sintesi dell’antivirale Oseltamivir
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 47
Senna
Cinnamomum cassia (Lauraceae)
UMG
Composizione in %
cinnamaldeide (70-90)
2-metossicinnamaldeide (12)
% di olio Impieghi
24
Senna
Cinnamomum cassia (Lauraceae)
UMG
Composizione in %
cinnamaldeide (70-90)
2-metossicinnamaldeide (12)
% di olio Impieghi
Cannella
Cinnamomum aromaticum (Lauraceae)
UMG
cinnamaldeide (70-90)
eugenolo (1-13)
2-metossicinnamaldeide (12)
Composizione in % foglie
eugenolo (70-95)
% di olio Impieghi
1-2 (corteccia) Aroma, carminativo, aromaterapia
0.5-0.7 (foglie) Aroma
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 50
25
Chiodi di garofano
Syzygium aromaticum o Eugenia caryophyllata (Myrtaceae)
UMG
Composizione in %
eugenolo (75-90)
eugenil acetato (10-15)
β-cariofillene (3)
% di olio Impieghi
Chiodi di garofano
Syzygium aromaticum o Eugenia caryophyllata (Myrtaceae)
UMG
Composizione in %
eugenolo (75-90)
eugenil acetato (10-15)
β-cariofillene (3)
% di olio Impieghi
26
Chiodi di garofano
Syzygium aromaticum o Eugenia caryophyllata (Myrtaceae)
UMG
I principi attivi sono l’olio essenziale sono (in cui il
costituente principale è l' eugenolo), mucillagini, tannini,
resine, cere.
La droga ha valide proprietà eupeptiche, stomachiche,
carminative e antifermentative intestinali
I chiodi di Garofano sono anche utili vermifughi, ma le
loro più importanti proprietà medicinali sono quelle
analgesiche e antisettiche. Queste prerogative sono
attribuite alla presenza di eugenolo che esercita
un'elevata azione disinfettante soprattutto per la cavità
orale: esso è un componente insostituibile di dentifrici
medicati e collutori nonché di preparati atti a purificare
l'alito, tonificare le mucose ed esercitare un efficace
effetto sedativo in caso di mal di denti.
L'odontoiatria utilizza ancor oggi l'eugenolo per
disinfettare le cavità dentarie durante la cura della carie e
per attenuare il dolore.
% di olio Impieghi
Finocchio
Foeniculum vulgare Mill. (Umbrelliferae/Apiaceae)
UMG
Composizione in %
anetolo (50-70)
fencone (10-20)
estragolo (3-20)
% di olio Impieghi
27
Finocchio
Foeniculum vulgare Mill. (Umbrelliferae/Apiaceae)
UMG
Viene raccomandata per il trattamento di disturbi digestivi
di natura spastica, senso di pienezza e flatulenza alla dose
di 5-7 g.
Può causare allergie alla pelle ed al tratto respiratorio ed e
controindicato in gravidanza; inoltre le preparazioni a base
di finocchio non dovrebbero essere adoperate per periodi
prolungati (diverse settimane) senza consultare il medico o
il farmacista.
Tradizionalmente il finocchio sostituisce la menta quando i
soggetti sono predisposti a reazioni allergiche. Inoltre si
associa alle droghe antrachinoniche per ridurre gli spasmi
intestinali di queste ultime. Il finocchio, insieme alla
camomilla ed alla melissa, è un componente della
formulazione ColiMil®, adoperata nel trattamento delle
coliche intestinali e nei fenomeni di meteorismo nel
lattante, nel bambino e nell’adulto.
% di olio Impieghi
Noce moscata
Myristica fragrans (Myristicaceae)
UMG
Composizione in %
sabinene (17-28)
α-pinene (14-22)
β-pinene (9-15)
terpinen-4-olo (6-9)
miristicina (4-8)
elemicina (2)
% di olio Impieghi
Aroma, carminativo, aromaterapia. Molti componenti sono derivati terpenici.
5-16
ATTENZIONE la miristicina è allucinogena.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 56
28
Gaultheria
Gaultheria procumbens (Ericaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
Gaultheria
Gaultheria procumbens (Ericaceae)
UMG
Composizione in %
29
UMG
Corso integrato di
Chimica e Biotrasformazione di Prodotti Nutraceutici
Laurea magistrale in
Farmacia
CAPITOLO 4
VIA DEL MEVALONATO E DEL
METILERITRITOLO FOSFATO
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 1
1
Schema generale della via
UMG
La via del mevalonato e del
metileritritolo fosfato sono alla base
della biosintesi di composti naturali
bioattivi di grande importanza, quali i
terpenoidi e gli steroidi.
I terpeni si basano su unità a 5 atomi
di carbonio variamente combinate in
forma lineare e condensata. Sono
convenzionalmente distinti in
emiterpeni (C5), monoterpeni (C10),
sequiterpeni (C15), diterpeni (C20) e
politerpeni.
I polimeri si generano per
condensazione progressiva di unità
isopreniche dimetiallil (DMAPP) e
isopentenil (IPP) in forma di difosfato,
che possono derivare sia dall’acido
mevalonico che dal metileritritolo
fosfato.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 3
2
Biosintesi di isoprene e GPP
UMG
Nei monoterpeni, come nel caso del geranil difosfato (GPP), la biosintesi procede in
maniera concettualmente simile al caso precedente, ovvero perdendo un protone e
generando il doppio legame .
3
Biosintesi di monoterpeni aciclici
UMG
Il GPP può isomerizzare a
O O
linalil difosfato (LPP) e a neril
O
difosfato (NPP), grazie alla
stabilizzazione del catione
geraniale (Z-citrale) citronellale nerale (E-citrale) β−mircene
(olio di limone) (olio di citronella) (olio di limone) (luppoli) allilico, e quindi dar luogo ad
una serie di composti volatili
piuttosto diffusi nel regno
OPP
O
vegetale, quali il geraniale, il
OPP
β-mircene, il nerale, il
citronellolo, il geraniolo, il
GPP NPP LPP linalolo ed il nerolo,
caratterizzati da strutture
non cicliche.
OH
OH OH
OH
4
Geraniolo, linaolo e acetato
UMG
• Un altro alcool più insaturo, il geraniolo, si ritrova non solo nelle foglie e nei fiori di
geranio, ma anche in agrumi, come l’arancia e il bergamotto. Inoltre, contribuisce
all’aroma di alcuni vini come la malvasia ed altri rossi. Biologicamente risulta
interessante, poiché in grado di contrastare malattie cardiovascolari, agendo sulla
idrossimetilglutaril-CoA reduttasi che regola i livelli di colesterolo, ed alcune neoplasie,
sinergizzando con farmaci come il 5-fluorouracile. Il suo estere acetico si estrae
prevalentemente mediante distillazione frazionata e viene utilizzata in campo cosmetico.
• Un altro alcool asimmetrico, il linalolo, si trova in olii essenziali di coriandolo, fiori di
arancio e bergamotto. Un’azione a livello del sistema nervoso centrale di tale terpene
aciclico riguarderebbe la neurotrasmissione glutamatergica con potenziali effetti sulla
memoria.
• La sua variante sotto forma di acetato di linalolo è rilevante sia nel bergamotto che nella
lavanda.
5
Biosintesi di monoterpeni aciclici
UMG
tipo
mentano
6
Biosintesi di monoterpeni aciclici
UMG
7
Terpineni e alcoli terpinenici
UMG
I terpineni sono sempre idrocarburi terpenici, ma
con due doppi legami nel ciclo a 6 termini.
Le varianti più diffuse sono la α e la γ, che si
ritrovano in particolare nelle foglie dell’albero del
tè. Si attribuiscono ad esse attività antiossidanti.
8
Safrolo: profilo tossicologico
UMG
Il safrolo è un derivato biciclico, basato sullo scheletro del
benzodiossolo, presente in vari alimenti vegetali, quali lo
zafferano, il prezzemolo, il pepe nero, l'anice stellato, la noce
moscata, il cacao e il sassofrasso.
Il suo profilo biologico è però caratterizzato da un’elevata
tossicità, riscontrata in modelli animali soprattutto a livello
epatico.
Pertanto esso è da intendersi come un vero e proprio
composto antinutrizionale.
9
Varianti terpeniche bicicliche B
UMG
Un etere biciclico rilevante è il cineolo o
eucaliptolo, abbondante nelle foglie dell’omonima
pianta. Il suo forte aroma gradevole lo pone in
campo alimentare come additivo di dolci e
bevande. Ha impiego anche in preparazioni
cineolo
cosmetiche e come insetticida repellente.
Biciclici sono anche i composti come il sabinene,
che si basano sulla fusione di un anello a 5 e 3
termini. Esso è un idrocarburo volatile presente
nelle bacche di ginepro e nella noce moscata.
Il suo derivato ossidato, noto come tuione, è molto
concentrato nella salvia.
Un sottoprodotto bicliclico monoterpenico basato
sulla fusione di un anello furanico e cicloesenico è
rappresentato dal mentofurano, tipico della menta
piperita. Essendo epatotossico, presenta un profilo
biologico non favorevole.
10
Varianti terpeniche C
UMG
Nella camomilla tedesca prevalgono
sesquiterpeni derivati del bisabololo, che
possono esistere anche in forma di ossidi,
quindi come bicicli non fusi.
L’α-(-)-bisabololo è dotato delle notorie
azioni calmanti e sedative attribuite alla
camomilla.
La colorazione blu del suo olio essenziale
si deve invece ad un idrocarburo biciclico
aromatico, il camazulene.
Di contro, nella camomilla romana,
prevalgono esteri alifatici di acidi
carbossilici insaturi a basso peso
molecolare riconducibili al residuo
terpenico, come l’acido angelico e l’acido
tiglico. Ad essi se ne aggiungono altri
saturi come l’acido valerico ed il suo
omologo inferiore isobutirrico.
Varianti terpeniche D
UMG
Nello zenzero sono contenuti altri particolari
idrocarburi sesquiterpeni, quali il (-)zingiberene ed il
β sesquifellandrene, composti meno volatili rispetto
ai corrispondenti monoterpeni, ma responsabili del
tipico sapore piccante di tale alimento.
Nella pianta indiana del sandalo prevalgono, invece,
due alcooli sesquiterpeni policiclici, l’α ed il β
santalolo, entrambi dotati di profumazioni
straordinariamente caratteristiche, utili in campo
cosmetico.
Il β cariofillene è un idrocarburo sesquiterpenico, in
cui il raro sistema biciclico è costituito dalla fusione di
un ciclo a 4 e uno a 9 termini. Si ritrova nella salvia,
nei chiodi di garofano e nel luppolo. Oltre a
contribuire alle proprietà organolettiche di alimenti e
derivati, tale sesquiterpene biciclico ha attività sui
recettori per i cannabinoidi di tipo 2 ed anche attività
antiinfiammatorie.
11
Oli e grassi: parti usate e %
Olio/Grasso Vegetale Parte usata % di olio
Ylang-ylang
Albero del tè
Fiori
Foglie fresche
?
1-8
UMG
Aneto Frutti maturi 3-4
Arancio amaro Bucce essiccate del frutto (spremitura) 0.5-2.5
Fiori di arancio (neroli) Fiori freschi 0.1
Arancio dolce Bucce essiccate del frutto (spremitura) 0.3
Bergamotto Bucce del frutto maturo (spremitura) 0.5
Camomilla (camomilla romana) Fiori essiccati 0.4-1.5
Canfora Legno 1-3
Cardamomo Frutto maturo 3-7
Foglie fresche 0.1-0.3
Citronella
Foglie fresche 0.5-1.2
Coriandolo Frutto maturo 0.3-1.8
Cumino Frutto maturo 3-7
Eucalipto Foglie fresche 1-3
Eucalipto aromatizzato al limone Foglie fresche 0.8
Ginepro Bacche mature essiccate 0.5-2
Lavanda Sommità fiorite fresche 0.3-11
Limone Buccia essicata del frutto, spremitura 0.1-3
Matricaria (camomilla tedesca) Fiori secchi 0.3-1.5
Menta piperita Foglie fresche 1-3
Menta verde Foglie fresche 1-2
Pino Aghi e rametti
Pino pumilio Aghi 0.3-0.4
Rosmarino Sommità fiorite fresche 1-2
Salvia Sommità fiorite fresche 0.7-2.5
Sandalo Durame 4.5-6.3
Timo Sommità fiorite fresche 0.5-2.5
Trementina essenza Distillato della resina (trementina) secreta dalla corteccia
Zenzero Rizoma essicato 1.5-3
Ylang-ylang
Cananga odorata (Annonaceae)
UMG
Composizione in %
linaloolo
isoeugenolo
% di olio Impieghi
Aromaterapia con proprietà sedative, antidepressive, afrodisiache, antisettiche, tonificanti
?
del sistema nervoso e del sistema circolatorio, anti-ipertensive e anti-tachicardiche.
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12
Albero del tè
Malaleuca alternifolia (Myrtaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
Antisettico, aromaterapia; antisettico ad ampio spettro per creme e
1-8
cosmetici
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Aneto
Anethum graveolens (Umbelliferae, Apiaceae)
UMG
Composizione in %
% di olio Impieghi
13
Arancio amaro e Fiori
Citrus aurantium ssp amara (Rutaceae)
UMG
Composizione in % dalla buccia
(+) limonene (92-94)
mircene (2)
% di olio Impieghi
Aroma, aromaterapia; sapore ed odore derivano da componenti ossigenati presenti in
0.5-2.5 piccole quantità. Si possono eliminare i terpeni rimuovendoli a pressione ridotta. L’olio
contiene circa il 20 % di aldeide decanale.
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0,1 Aroma, profumeria e aromaterapia.
% di olio Impieghi
Aroma, aromaterapia; sapore ed odore derivano da componenti ossigenati presenti in
0.5-2.5 piccole quantità. Si possono eliminare i terpeni rimuovendoli a pressione ridotta. L’olio
contiene circa il 20 % di aldeide decanale.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 28
0,1 Aroma, profumeria e aromaterapia.
14
Arancio dolce
Citrus sinensis (Rutaceae)
UMG
Composizione in % dalla buccia
(+) limonene (90-95)
mircene (2)
% di olio Impieghi
Aroma, aromaterapia; sapore ed odore derivano da componenti ossigenati presenti in
0.3 piccole quantità. Si possono eliminare i terpeni rimuovendoli a pressione ridotta. L’olio
contiene circa il 20 % di aldeide decanale e ottanale.
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Bergamotto
Citrus aurantium specie Bergamia (Rutaceae)
UMG
Composizione in % dalla buccia
limonene (42)
linalil acetato (27)
γ-terpinene (8)
linaloolo (7)
% di olio Impieghi
Aroma, aromaterapia, profumeria. Contiene furcumarina bergaptene fino al 5 % e può
0.5
causare intensa fotosensibilità.
15
Camomilla (camomilla romana)
Chamaemelum nobile (Anthemis nobilis Compositae Asteraceae)
UMG
Composizione in % sui fiori
esteri di acidi
angelico, tiglico isovalerico e isobutirrico
(75-85)
monoterpeni (tracce)
% di olio Impieghi
Aroma, aromaterapia.
0.4-1.5
Il colore blu dell’olio è dovuto al camazulene.
Canfora
Cinnamomum camphora (Lauraceae)
UMG
Composizione in % sul legno
canfora (27-45)
cineolo (4-21)
safrolo (1-18)
% di olio Impieghi
1-3 Saponi
16
Cardamomo
Elettaria cardamomum (Zingiberaceae)
UMG
Composizione in % sul frutto maturo
α-terpinilacetato (25-35)
cineolo (25-45)
linaloolo (5)
% di olio Impieghi
3-7 Aroma, carminativo, ingrediente del curry.
Citronella
Cymbopogon winterianus C. nardus (Graminae Poaceae)
UMG
Composizione in % sulle foglie fresche
(+) citronellale (25-55)
geraniolo (20-40)
(+) citronellolo (10-15)
genaril acetato (8)
% di olio Impieghi
0.5-1.2 Profumeria, aromaterapia e repellente per insetti.
17
Coriandolo
Coriandrum sativum (Umbelliferae, Apiaceae)
UMG
Composizione in % sul frutto maturo
(+)linaloolo (60-75)
γ-terpinene (5)
α-pinene (5)
canfora (5)
% di olio Impieghi
0.3-1.8 Aroma, carminativo.
Cumino
Carum carvi (Umbelliferae, Apiaceae)
UMG
Composizione in % sul frutto maturo
(+) carvone (50-70)
limonene (47)
% di olio Impieghi
3-7 Aroma, carminativo e aromaterapia.
18
Eucaliptolo
Eucalyptus globulus E. sminthii E. polybractea (Myrtaceae)
UMG
Composizione in % sulle foglie fresche
cineolo = eucaliptolo (70-85)
α-pinene (14)
% di olio Impieghi
1-3 Aroma, antisettico, aromaterapia.
% di olio Impieghi
0.8 Profumeria.
19
Ginepro
Juniperus communis (Cupressaceae)
UMG
Composizione in % sulle bacche mature
α-pinene (45-80)
mircene (10-25)
limonene (1-10)
sabinene (0-15)
% di olio Impieghi
0.5-2 Aroma, antisettico, diuretico, aromaterapia. Le bacche di ginepro danno aroma al gin.
Lavanda
Lavandula angustifolia L. officinalis (Labiatae Lamiaceae)
UMG
Composizione in % sulle sommità fiorite
fresche
linalil acetato (25-45)
linaloolo (25-38)
% di olio Impieghi
3-11 Profumeria, aromaterapia. L’inalazione produce una lieve sedazione e facilita il sonno.
20
Limone
Citrus limon (Rutaceae)
UMG
Composizione in % della buccia
(+) limonene (60-80)
β-pinene (8-12)
γ-terpinene (8-10)
citrale = geraniale + nerale (2-3)
% di olio Impieghi
Aroma, profumeria, aromaterapia. Si possono eliminare i terpeni rimuovendoli a pressione
0.1-3
ridotta e l’olio è più stabile con 40-50 % di citrale.
% di olio Impieghi
0.3-1.5 Aroma. Il colore blu dell’olio è dovuto al camazulene.
21
Menta piperita
Mentha x piperita (Labiatae Lamiaceae)
UMG
Composizione in % delle foglie fresche
mentolo (30-50)
mentone (15-32)
mentilacetato (2-10)
mentofurano (1-9)
% di olio Impieghi
1-3 Aroma, carminativo, aromaterapia.
Menta verde
Mentha spicata (Labiatae Lamiaceae)
UMG
Composizione in % delle foglie fresche
(-) carvone (50-70)
(-) limonene (2-25)
% di olio Impieghi
1-2 Aroma, carminativo, aromaterapia.
22
Pino
Pinus palustris o altre specie di Pinus (Pinaceae)
UMG
Composizione in % di aghi e rametti
α-terpineolo (65)
% di olio Impieghi
Antisettico, disinfettante e aromaterapia.
Pino pumilio
Pinus mugo ssp pumilio (Pinaceae)
UMG
Composizione in % di aghi
α e β fellandrene (60)
α e β pinene (10-20)
bornilacetato (3-10)
% di olio Impieghi
Inalazioni. I componenti minori bornilacetato e borneolo sono i principali responsabili
0.3-0.4
dell’aroma.
23
Rosmarino
Rosmarinus officinalis (Labiatae Lamiaceae)
UMG
Composizione in % di sommità fresche
cineolo (15-45)
α pinene (10-25)
canfora (10-25)
β pinene (8)
% di olio Impieghi
1-2 Profumeria e aromaterapia.
Salvia
Salvia officinalis (Labiatae Lamiaceae)
UMG
Composizione in % di sommità fiorite
fresche
tuione (40-60)
canfora (5-22)
cineolo (5-14)
β cariofillene (10)
limonene (6)
% di olio Impieghi
0.7-2.5 Aromaterapia e aroma alimentare.
24
Sandalo
Santalum album (Santalaceae)
UMG
Composizione in % del durame
sesquiterpeni:
α santalolo (50)
β santalolo (21)
% di olio Impieghi
4.5-6.3 Profumeria e aromaterapia.
Timo
Thymus vulgaris (Labiatae Lamiaceae)
UMG
Composizione in % delle sommità fresche
timolo (40)
p-cimene (30)
linaloolo (7)
carvacrolo (1)
% di olio Impieghi
0.5-2.5 Antisettico, aromaterapia e aroma alimentare
25
Essenza di trementina
Pinus palustris o altre specie di Pinus (Pinaceae)
UMG
Composizione in % del distillato della
resina (trementina) secreta dalla corteccia
(+)/(-) α pinene (35:65) (60-70)
β pinene (20-25)
% di olio Impieghi
Contro irritazioni, fonte di prodotti chimici industriali.
Il residuo di distillazione è la colofonia, basata su acidi triterpenici (acidi abietici).
Zenzero
Zingiber officinale (Zingiberaceae)
UMG
Composizione in % del rizoma essiccato
zingiberene (34)
β sesquifellandrene (12)
β fellandrene (8)
β bisabolene (6)
% di olio Impieghi
1.5-3 Aroma. Le proprietà piccanti dello zenzero (ginceroli) sono composti non volatili.
26
Terpeni superiori
UMG
Diterpeni
UMG
27
Esempio di diterpeni: Fitolo
UMG
! Il fitolo è l’unità diperpeoinde (C20) che si
ritrova nella catena laterale della clorofilla.
! La clorofilla non è una sostanza unica, ma un
miscuglio di clorofilla «a», di color verde-
bluastro, e di clorofilla «b», di color verde-
giallo.
! Le due clorofille hanno formula quasi analoga
(nella clorofilla «b» il gruppo metilico è
sostituito da un gruppo aldeidico).
! Esse sono contenute negli oli aventi tendenza
più o meno marcata al color verde, in
particolare nell’olio d’oliva vergine.
! La clorofilla nell’olio di oliva può essere
presente, in media, per circa 1 mg/l.
28
Esempio di diterpeni: Tassolo
UMG
29
Triterpeni: squalene e derivati
UMG
Sono derivati che derivano dalla combinazione di tre unità monoterpeniche (C30).
Possono contenere eteroatomi come l’ossigeno e talvolta sistemi ciclici complessi.
Il derivato triterpenico basilare è lo squalene, dal quale si generano composti
fondamentali quali gli steroidi.
Tetraterpeni
UMG
30
Tetraterpeni
UMG
Tetraterpeni
UMG
Molto diffusi nel regno vegetale sono
i tetraterpeni come:
Il licopene, tipico ma non esclusivo
dei pomodori. È interessante
evidenziare che la sua biodisponibilità
è maggiore prodotti trattati
termicamente (ad esempio salse di
pomodoro) rispetto ai prodotti crudi.
In generale i carotenoidi sono efficaci
antiossidanti, grazie alla loro efficacia
come scavenger (letteralmente
spazzini) di radicali liberi.
La luteina è una xantofilla,
corrispondente a quella del β
carotene con due gruppi ossidrilici
negli anelli terminali.
31
Biosintesi degli steroidi
UMG
Inizia dallo squalene, la sua ossidazione e ciclizzazione generano intermedi protoserilici
cationici che negli animali o funghi porta al lanosterolo e nelle piante a cicloartenolo.
Tutti sono derivati ciclopentanoperidrofenantrenici.
32
Colesterolo
UMG
! Presenta 27 atomi di carbonio.
! E’ biosintetizzato a partire dal lanosterolo.
! Rinvenibile in tutte le cellule animali (membrane cellulari), ma soprattutto nel cervello e
nel midollo spinale.
! La quantità totale di colesterolo media nel corpo umano è di circa 200 g.
! Esiste una relazione fra la concentrazione del colesterolo nel sangue e le malattie
coronariche e cardiache.
33
Steroidi: ruolo funzionale
UMG
Steroidi: classificazione
UMG
! Acidi biliari
! Ormoni steroidei
o Corticosteroidei (cortisolo, aldosterone)
o Androgeni (testosterone)
o Estrogeni (estradiolo)
o Progestinici (progesterone)
34
Corticosteroidi
UMG
CORTISOLO
ALDOSTERONE
CORTICOSTERONE
Androgeni ed Estrogeni
UMG
TESTOSTERONE ANDROSTERONE
ESTRADIOLO PROGESTERONE
35
Varianti pentacilcicle idrossilate
UMG
CH2OH
CH2OH
HO
HO
eritrodiolo uvaolo
Lipidi ed alimenti
UMG
36
Lipidi ed alimenti
UMG
Digestione lipidica
UMG
GROSSE GOCCE
Sali biliari
(fase fisica)
EMULSIONE
(trigliceridi e
Lipasi pancreatica grassi indigeriti)
e altri enzimi
(fase chimica) MICELLE
(Monogliceridi +
A.G. liberi e grassi
digeriti)
Enterociti
Acidi grassi a catena (CHILOMICRONI)
corta direttamente nel
sangue Vasi linfatici
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37
Metabolismo dei lipidi
ANABOLISMO
UMG
CATABOLISMO
Trigliceridi AcetilCoA
lipolisi colesterolo Biosintesi
(citoplasma)
glicerolo + acidi grassi c. chetonici
Acidi grassi fino a 16 C
β-ossidazione
desaturazione Allungamento
AcetilCoA (mitocondri)
Ciclo di Krebs
AG insaturi AG a lunga catena
CO2 H2O + energia ( ATP) escluso AGE
Sintesi AG e fosfolipidi
in tutte le cellule
Nei mitocondri di tutte le cellule
Sintesi trigliceridi solo in
escluso globuli rossi e cervello
intestino, fegato, tessuto adiposo
ghiandola mammaria
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38
UMG
Corso integrato di
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Farmacia
CAPITOLO 5
VITAMINE
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 1
! Il termine vitamina (dal tedesco vitamin, formato dal latino vita- e dal tedesco -amin
“amina”), si riferisce ad ogni composto chimico la cui funzione è quella di rendere
possibili alcuni processi essenziali per la vita.
! Il termine fu coniato nel 1911 da Casimiro Funk, biochimico polacco che lavorava presso
l’Istituto Lister di Londra, allorché ritenne di aver isolato allo stato puro la sostanza anti-
beriberica.
! Funk la chiamò “vitamina anti-beriberica”: “vit” in relazione alla sua importanza per la
vita, “amina” in quanto appartenente al gruppo chimico delle amine.
! Le vitamine sono sostanze organiche a basso peso molecolare strutturalmente assai
varie indispensabili per lo svolgimento delle funzioni vitali, di origine endogena o
esogena.
! Alcune di esse sono assolutamente essenziali.
! Insieme agli enzimi partecipano alle reazioni chimiche necessarie al funzionamento del
nostro organismo, agiscono da catalizzatori per la formazione o la rottura dei legami
chimici tra le molecole.
1
Classificazione chimica
UMG
Classificazione chimica
UMG
! VITAMINE LIPOSOLUBILI
o Sono molto diverse tra loro per struttura e funzione.
o Sono accomunate dal fatto di essere poco solubili in acqua ma ben
solubili in solventi organici.
o Biologicamente sono lipidi.
o Classicamente le vitamine liposolubili sono costituite dalla vitamina
A (retinolo), dalla vitamina D (colecalciferolo), dalla vitamina E e
dalla vitamina K.
! VITAMINE IDROSOLUBILI
o Sono accomunate dall’essere solubili in H2O ed insolubili nella
maggior parte dei solventi organici.
o Per molte di loro è noto un ruolo coenzimatico ben definito.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 4
2
Contenuto vitaminico
UMG
! Oggi gli esperti raccomandano l’uso delle unità ponderali (mg o µg) o delle
unità molari (µmol).
! Nel caso delle vitamine A ed E, per le quali esistono dei derivati aventi attività
diverse, si usa il retinolo-equivalente (RE) e l’α-tocoferolo-equivalente (α-TE).
! Questi equivalenti corrispondono all’attività di un’unità ponderale di uno dei
derivati e permettono di rendere omogenee le diverse espressioni.
! Viene anche usato il niacina-equivalente (NE) per tenere conto degli apporti
rappresentati dalla sintesi endogena partendo dal triptofano (un niacina-
equivalente corrisponde a 60 mg di triptofano).
Contenuto vitaminico
UMG
3
Vitamina A
UMG
Vitamina A
UMG
4
Vitamina A
UMG
Vitamina A
UMG
5
Vitamina A
UMG
Le provitamine A, attraverso un
processo di biotrasformazione,
sono convertite dall’organismo in
vitamina A. Il meccanismo
biochimico della conversione
endogena del β-carotene in
retinolo. Il β-carotene, che
possiede una struttura simmetrica
a livello del doppio lega- me C-
15/C-15′ e due anelli β-iononici,
può produrre stechiometricamente
due molecole di vitamina A,
contrariamente all’α-carotene, al γ-
carotene e alla β-criptoxantina che
possono originare una sola
molecola di vitamina A. Ciò
giustifica la loro minore attività
biologica, pari a circa la metà di
quella del β-carotene
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 11
Vitamina A
UMG
La bioconversione del β-carotene in
retinolo procede attraverso quattro
stadi: (1) epossidazione del doppio
legame, (2) idratazione dell’epossido
in ambiente acido che porta
all’apertura dell’anello con la
formazione del diolo, (3) scissione
ossidativa con formazione di 2
molecole di retinale (il meccanismo
della scissione C—C del glicole è
ancora materia di dibattito), (4)
riduzione del retinale a retinolo. L’alcol
deidro- genasi catalizza anche la
reazione opposta, per cui è possibile
l’interconversione tra le due forme;
tale enzima presenta come coenzima il
NAD(P)H, il quale contiene la
nicotinammide che ha la capacità di
donare uno ione idruro (R 1
rappresenta la restante parte della
molecola).
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 12
6
Vitamina A
UMG
Vitamina A e la visione
UMG
7
Vitamina A e la visione
UMG
Vitamina A e la visione
UMG
8
Vitamina A e la visione
UMG
Vitamina A e la visione
UMG
9
Vitamina A e la visione
UMG
! In seguito a questa modifica di
conformazione, il retinale non si adatta più
nel sito di legame dell’opsina e ciò fa sì che
l’opsina vada incontro a sua volta a una
serie di modificazioni della propria
conformazione, per assumere una
conformazione semi-stabile detta
metarodopsina ΙΙ.
! Questa è la forma attiva della rodopsina
che dà inizio al secondo ciclo di eventi che
caratterizzano la fototrasduzione.
Vitamina A e la visione
UMG il
Nei bastoncelli della retina
retinolo viene “immagazzinato”
sotto forma di retinil esteri e,
quando necessario, vengono
idrolizzati (1) e isomerizzano a
11-Z-retinolo (2) che può essere
ossidato a 11-Z-retinale (3). Tale
composto può essere
“trasportato” a livello delle
cellule fotorecettoriali, dove si
lega a una proteina retinica,
l’opsina (apoproteina), formando
la rodopsina attraverso la
formazione della base di Schiff
(4). Quando un fotone colpisce la
rodopsina (5), l’11-Z-retinale
isomerizza nella forma tutta-E,
ciò determina il suo distacco
dalla proteina e l’attivazione di
una cascata di eventi che porta
alla generazione di un segnale
elettrico al nervo ottico.
Trasmesso al cervello dove viene
interpretato come visione.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 20
10
Vitamina A e proprietà nutrizionali
UMG
11
Vitamina A e fonti alimentari
UMG
Gli ortaggi e la frutta di color giallo-arancio-rosso (carote, zucca, albicocche, melone) contengono quantità
significative di caroteni, alcuni dei quali sono precursori della vitamina A, mentre altri non sono
provitaminici. Anche i vegetali a foglia verde (spinaci, bieta) contengono carotenoidi, sebbene i pigmenti
giallo- rossi siano mascherati dalla clorofilla (pigmento verde), mentre la frutta (pesche, arance,
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 24
albicocche, prugne) contiene carotenoidi, tra i quali anche xantofille esterificate con acidi grassi
12
Beta caroteni e fonti alimentari
UMG
Vitamina A: caratteristiche
UMG
13
Vitamina A: carenza
UMG
Vitamina A: integratori
UMG
La vitamina A, espressa come μg RE, è fra le vitamine che possono essere aggiunte agli
alimenti o utilizzate per la fabbricazione di integratori alimentari, nelle seguenti forme
vitaminiche: retinolo, acetato di retinile, palmitato di retinile, e β-carotene, secondo quanto
disposto dal Regolamento (CE) 1170/2009. L’EFSA ha validato e ha reso legittimamente
spendibili (Regolamento UE 432/2012) per gli integratori alimentari di vitamina A sei
indicazioni (claims)
14
Vitamina D
UMG
Vitamina D
UMG
15
Vitamina D
UMG
7-deidrocolesterolo D3 (colecalciferolo)
ergosterolo D2 (ergocalciferolo)
Vitamina D
UMG
La radiazione UV che colpisce la provitamina conduce alla formazione di un legame e alla simultanea
scomparsa di un legame σ (reazione elettrociclica). Il successivo riarrangiamento sigmatropico, cioè la
migrazione intramolecolare di un legame σ in una nuova posizione adiacente a un sistema , con conseguente
riorganizzazione dei legami , porta alla previtamina D, che per termoisomerizzazione, grazie alla libera
G. Costa
rotazione del legame C6-C7, conduce al co- Chim Bio Pro Nut aa 20-21
lecalciferolo. 32
16
Vitamina D
UMG
Vitamina D
UMG
17
Vitamina D: omeostasi del Ca2+
UMG
18
Vitamina D e fonti alimentari
UMG
19
Vitamina E
UMG
Tocoferoli
UMG
20
Vitamina E
! Compongono questa vitamina i TOCOFEROLI ed i TOCOTRIENOLI.
UMG
Vitamina E
UMG
21
Vitamina E
UMG
Vitamina E
UMG
22
Vitamina E
UMG
Vitamina E
UMG
23
Vitamina E
UMG
Vitamina E: proprietà
UMG
24
Vitamina E e fonti alimentari
UMG
25
Vitamina E e fonti alimentari
UMG
Vitamina K
UMG
26
Vitamina K
UMG
Vitamina K
UMG
27
Vitamina K
UMG
fillochinone menachinone
Vitamina K
UMG
! La vitamina K1, oltre che avere un ruolo importante nella sintesi della
protrombina e dei fattori coagulanti del sangue, consente la conversione
di una proteina ossea dalla forma inattiva a quella attiva consentendole
di unirsi al calcio e di fissarlo al tessuto osseo.
! Anticoagulanti (acido acetilsalicilico) e antibiotici che distruggono la flora
batterica intestinale possono provocare malattie emorragiche.
28
Vitamina K
UMG
Le vitamine K1 e K2 vengono trasformate (1), attraverso l’enzima NAD(P)H chinone deidrogenasi, nelle rispettive forme idrochinoniche. In
presenza di tali forme della vitamina K, l’enzima peptidil-glutammato 4-carbossilasi è in grado di trasferire (2) la CO2 in posizione γ
dell’acido glutammico, assicurando così la sintesi della protrombina (caratterizzata da due gruppi carbossilici vicinali). In tale reazione di
carbossilazione le forme idrochinoniche della vitamina K vengono trasformate in epossichinoni. L’ultimo passaggio (3), che consente il
ripristino della vitamina per riattivare il ciclo, avviene ad opera dell’enzima vitamina K epossido riduttasi. Le reazioni (1) e (3) avvengono se
è presente il cofattore 1,4-ditiotreitolo (DTT), il quale viene ossidato con formazione di un ponte disolfuro. L’anticoagulante warfarina
impedisce la trasformazione chinone/idrochinone (1) ed epossichinone/chinone (3) della vitamina per azione diretta sul DTT.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 57
29
Vitamina K e fonti alimentari
UMG
Vitamine Idrosolubili
UMG
Principali vitamine idrosolubili, gli effetti dovuti a una loro carenza e
le fonti alimentari che le contengono.
30
Vitamina B1 o tiamina
UMG
! La tiamina è coinvolta nel metabolismo energetico assieme alle altre vitamine
del gruppo B; la conversione nella forma attiva è garantita dalla presenza del
magnesio.
! Viene trasformata nell’estere dell’acido pirofosforico (H3P2O5) nell’intestino
tenue.
! La tiamina pirofosfato (TPP) funziona da coenzima della piruvato deidrogenasi
e della transchetolasi.
! La tiamina consta di un anello pirimidinico e di uno tiazolico (parte attiva) legati
da un ponte metilenico.
H3C N NH2
S
+N
N
CH2 CH2 CH2OH
CH3
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 61
Vitamina B1 o tiamina
UMG
! La vitamina B1 è essenziale:
o nella utilizzazione dei carboidrati per produrre energia;
o per mantenere la funzionalità del sistema nervoso;
o per mantenere l’integrità e la funzionalità delle mucose.
31
Vitamina B1 o tiamina
UMG
Vitamina B1 o tiamina
UMG
32
Vitamina B1 e fonti alimentari
Quantità di vitamina B1 in mg/100g UMG
33
Vitamina B2 o riboflavina
UMG
Vitamina B2 o riboflavina
UMG
34
Vitamina B2 o riboflavina
UMG
Vitamina B2 o riboflavina
UMG
! Fonti alimentari:
o animali: fegato (epatoflavina), latte (lattoflavina), reni, cuore, uovo
(ovoflavina);
o vegetali: mandorle, funghi, cereali integrali, soia, vegetali a foglia
verde.
! Sintomi da carenza: lingua infiammata, disturbi visivi, fessurazioni delle
labbra e degli angoli della bocca, bruciori e prurito a carico delle
mucose.
35
Vitamina B2 e fonti alimentari
UMG
Quantità di vitamina B2 in mg/100g
36
Vitamina B3 o niacina o PP
UMG
Vitamina B3 o niacina o PP
UMG
37
Vitamina B3 o niacina o PP
UMG
Vitamina B3 o niacina o PP
UMG
Struttura e biosintesi del NAD+ e del NADP+
38
Vitamina B3 e fonti alimentari
UMG
! Fonti alimentari di vitamina PP preformata:
o animali (ricchi): fegato e altri organi, uova, pesce, carne;
o vegetali (poveri): arachidi, cereali integrali (assente nel mais
complesso niacina-leucina), latte, avocado lievito di birra.
! Patologie da carenza (cosiddette 3D):
o dermatite (la pelle si screpola e si desquama),
o diarrea (alterazioni del rivestimento mucoso del tratto
gastrointestinale);
o demenza (compromissione delle funzioni intellettive).
! Frutta, verdura e ortaggi ne presentano basse quantità, ma tutti i
vegetali contengono triptofano, aminoacido essenziale e precursore di
questa vitamina.
39
Vitamina B3 e fonti alimentari
UMG
40
Vitamina B5 o acido pantotenico
UMG
! Il coenzima A è implicato in
molte reazioni in cui un
gruppo acilico deve essere
trasferito.
CoA
! È implicato nel metabolismo
degli acidi grassi e degli
zuccheri, nel metabolismo
terminale, nella sintesi dei
terpenoidi e degli steroidi.
41
Vitamina B5 e fonti alimentari
UMG
Quantità di vitamina B5 in mg/100g
42
Vitamina B6 o piridossina
UMG
Vitamina B6 o piridossina
UMG
O H
CH2OH C
HOH2C OH HOH2C OH
+ +
N CH 3 N CH3
H H
PIRIDOSSINA PIRIDOSSALE
CH2NH2
HOH2C OH
+
N CH3
H
PIRIDOSSAMMINA
43
Vitamina B6 e PLP
UMG
- O H
O C
HO P OH2C OH
OH
+
N CH3
H
Piridossalfosfato (PLP)
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 87
Vitamina B6 e il PLP
UMG
44
Vitamina B6 e fonti alimentari
UMG
Quantità di vitamina B6 in mcg/100g
45
Vitamina B8 o biotina o H
UMG
Vitamina B8 o biotina o H
UMG
! Il suo primo nome (vitamina H) deriva dalla parola tedesca HAUT = pelle,
perché sui topi da esperimento dimostrò un’attività protettrice della pelle.
! Le funzioni biochimiche della biotina sono collegate al suo ruolo come
gruppo prostetico di enzimi (ligasi) che catalizzano le reazioni di
carbossilazione (acetil-CoA carbossilasi, piruvato carbossilasi, propionil-
CoA carbossilasi, metilcrotonil-CoA carbossilasi).
O
H H
N N
COOH
S
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 92
46
Vitamina B8 e fonti alimentari
UMG
! Fonti alimentari:
o lievito di birra, cavoli, funghi, legumi, cioccolato, carne, fegato (β),
tuorlo (α), cereali, mandorle, arachidi.
! La biotina è prodotta anche dalla flora intestinale.
! Inattivata dall’avidina (glicoproteina termolabile), fattore
antinutrizionale contenuto nell’albume.
! Il fabbisogno giornaliero di biotina è stimato fra 30 e 100 microgrammi.
47
Vitamina B8 e fonti alimentari
UMG
48
Vitamina BC o acido folico
UMG
49
Vitamina BC e azione metabolica
UMG
! Fonti alimentari:
o cavolo riccio, spinaci, bietola, cardi, asparagi, broccoli, cavolo,
arance, radici, cereali integrali.
! E’ fotodegradabile e termolabile.
! Alcol ed estrogeni ne alterano il metabolismo.
! La carenza compromette tutte le cellule, soprattutto quelle a rapida
proliferazione come i globuli rossi, apparato gastrointestinale, genitale.
50
Vitamina BC e fonti alimentari
UMG
Quantità di vitamina BC in mg/100g
lievito di birra 1250 broccoletti di rape 194
dadi per brodo 1050 ceci secchi/farina 180
pollo, fegatini 995 asparagi (campo) 175
pollo, rigaglie 530 germogli di soia 172
germe di grano 331 foglie di rapa 163
bovino, fegato 330 scarola 156
cavallo, fegato 330 spinaci 150
bistecca di soia 305 fave secche/fresche 145
suino, fegato 295 muesli 140
crusca di grano 260 fagioli secchi 130
fiocchi di mais 250 uovo di gallina, tuorlo 130
riso soffiato 250 bieta 124
asparagi di bosco 218 arachidi 110
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 101
51
Vitamina B12 o cobalamina
UMG
52
Vitamina B12 e fonti alimentari
UMG
53
Vitamina C o acido ascorbico
UMG
O O
HO O
O O
HO O
HO C H HO C H
CH2OH CH2OH
54
Vitamina C o acido ascorbico
UMG
! La vitamina C tiene allo stato ridotto gli ioni Fe2+ e Cu+, funzionando
quindi da cofattore delle mono-ossigenasi attive.
! Agisce da “scavenger” di radicali liberi.
! È coinvolta nella mobilizzazione del ferro dai depositi di ferritina e
emosiderina.
55
Vitamina C e fonti alimentari
UMG
56
UMG
Corso integrato di
Chimica e Biotrasformazione di Prodotti Nutraceutici
Laurea magistrale in
Farmacia
CAPITOLO 6
GLUCIDI
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 1
Glucidi
UMG
! Dal greco glucos, dolce, comunemente noti con il termine carboidrati, sono
composti costituiti da carbonio, idrogeno e ossigeno (sostanze ternarie), che
conferiscono sapore, consistenza e varietà agli alimenti.
! La produzione di carboidrati in
natura avviene nelle piante
verdi mediante il processo di
fotosintesi clorofilliana, che
catalizza la conversione
dell’anidride carbonica ed
acqua in D(+)-glucosio.
1
Glucidi: valore energetico
UMG
! Valori medi di utilità pratica sono quelli fissati dal Decreto Legislativo 16
febbraio 1993 n. 77 (G.U. n. 69, 24/3/1993) che regola l’etichettatura
nutrizionale dei prodotti alimentari uniformando la legislazione italiana a
quella vigente nei Paesi dell’Unione Europea.
! Si attribuisce:
Glucidi: classificazione
UMG
2
Glucidi monosaccaridi
UMG
! Chimicamente possono essere
considerati come aldeidi (aldosi)
o chetoni (chetosi) di alcoli
polivalenti, con formula bruta
(CH2O)n.
Glucidi monosaccaridi
UMG
H O
C aldoso
1 CH2OH
2
H OH
2C O chetoso
3
HO H 3
HO H
4
H OH 4
H OH
5
H OH 5
H OH
6 CH2OH
2(R),3(S),4(R),5(R),6-pentaidrossi-esanale 6 CH2OH
D-glucosio 1,3(S),4(R),5(R),6-pentaidrossi-esan-2-one
D-fruttosio
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 6
3
Glucidi monosaccaridi
UMG
Glucidi monosaccaridi
UMG
4
Glucidi monosaccaridi
UMG
Glucidi monosaccaridi
UMG
Proiezioni di Fisher
CHO CHO
H C OH HO C H
CH2OH CH2OH
D-glyceraldehyde L-glyceraldehyde
2 2
CHO CHO
4 1 1
H *C OH HO * C H4
CH2OH 3 3 CH2OH
D-glyceraldehyde L-glyceraldehyde
(R)-2,3-diidrossipropanale (S)-2,3-diidrossipropanale
ENANTIOMERI
5
Glucidi monosaccaridi
UMG
il diidrossiacetone è il chetoso più semplice
CH2OH
C O
CH2OH
CH
1 2
OH diidrossiacetone 2
1 CH2OH
2
C2 O 2 C O
4 1
* 1 *
H C 3 OH HO 3C H 4
CH
4
2OH 3 4 CH2OH
3
D-eritrulosio L-eritrulosio
(R) -1,3,4-triidrossibutan-2-one (S) -1,3,4-triidrossibutan-2-one
Glucidi monosaccaridi
UMG
CHO CHO
H C OH HO C H O H O H
CH2OH CH2OH C C
H – C – OH HO – C – H
D-glyceraldehyde L-glyceraldehyde
HO – C – H H – C – OH
CHO CHO H – C – OH HO – C – H
H C OH HO C H H – C – OH HO – C – H
CH2OH CH2OH CH2OH CH2OH
D-glyceraldehyde L-glyceraldehyde D-glucose L-glucose
! Nella maggior parte degli zuccheri naturali gli isomeri D sono i più comuni.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 12
6
Glucidi monosaccaridi
UMG
La D-gliceraldeide è un aldotrioso.
Per allungamento della catena carboniosa
H O si ottengono due tetrosi H O
C C
Diastereoisomeri
HO H O H HH O OH
C C
H OH O H OH
H
C
CH2OH CH2OH
D-treosio H OH D-eritrosio
CH2OH
D-gliceraldeide
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 13
Glucidi monosaccaridi
UMG
7
Glucidi monosaccaridi
UMG
Glucidi monosaccaridi
D(+) glucosio ed L(-) glucosio UMG
sono enantiomeri ed epimeri
O H O H
C C
H C OH HO C H
HO C H H C OH
H C OH HO C H
H C OH HO C H
CH2OH CH2OH
D(+) glucosio L(-) glucosio
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 16
8
Glucidi monosaccaridi: epimeri
UMG
! Due monosaccaridi che differiscono tra loro unicamente per la configurazione
di uno solo degli atomi di carbonio asimmetrici sono definiti epimeri.
D(+)-glucosio D(+)-galattosio
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 17
E’ un metodo di sintesi organica proposta dagli studiosi H. Kiliani ed E. Fisher attraverso il quale,
partendo da uno dei due stereoisomeri della Gliceraldeide (tipicamente la D-Gliceraldeide), era
possibile sintetizzare gli zuccheri derivanti per aggiunta di un atomo di C mantenendo la
configurazione D di tutti gli altri atomi di carbonio chirali. Esistono due versioni, una classica e
una moderna:
Versione classica
Prevede la formazione di cianidrina e acido aldonico. A questo punto, la cianidrina che verrà fuori viene riscaldata in
acqua, diventando acido carbossilico che, reagendo con dell'alcool, produce un legame ben più forte e solido rispetto a
prima. Il risultato sono una serie di diastereomeri nella miscela di reazione, chiamati epimeri. Resa 30%
O OH O OH
H O
C
..C N- Na+ NaBH4
-H2O
D-arabinosio
Miscela di due cianidrine epimere: Miscela di due acidi aldonici: due lattoni Miscela di due epimeri:
D-glucononitrile e D-mannononitrile Acido gluconico e Acido mannonico diastereomeri D-glucosio o D-mannosio
9
Monosaccaridi: allungamento della catena
Sintesi di Kiliani-Fisher UMG
Versione moderna
Più recentemente, è stato sviluppato un metodo di riduzione migliore che produce rese
alquanto superiori per gli zuccheri più grandi. Invece della conversione della cianidrina a lattone,
la cianidrina viene ridotta in presenza di un catalizzatore a base di palladio e solfato di bario,
utilizzando acqua come solvente. La cianidrina viene quindi ridotta a immina che si idrolizza
velocemente formando un gruppo aldeidico. La zucchero finale è perciò prodotto attraverso due
stadi piuttosto che i tre della sintesi classica.
NH NH O O
H H H H
H
O
C
..
C N Na+ H2 / Pd H2O
BaSO4
D-arabinosio
Miscela di due cianidrine epimere: Miscela di due zuccheri epimeri:
D-glucononitrile e D-mannononitrile immine
D-glucosio e D-mannosio
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 19
La degradazione di Ruff è una reazione che consente di accorciare la catena degli aldosi di un
atomo di carbonio. Fu descritta per la prima volta nel 1898 da O. Ruff nel suo lavoro sulla
trasformazione del D-Glucosio, un comune aldoesoso, in D-Arabinosio, un aldopentoso.
D-glucosio D-arabinosio
Intermedio acido aldonico
Nella degradazione di Ruff, l'aldoso è prima convertito ad acido aldonico, attraverso la reazione con un
agente ossidante blando come Br2 (di solito viene usata acqua bromurata). Il passaggio successivo consiste
nella reazione dell'acido aldonico con Ca(OH)2, che lo trasforma in sale di calcio dell'acido aldonico. Infine il
sale che si è formato è ossidato con perossido di idrogeno, usando ioni ferrici come catalizzatori di questa
reazione di ossidazione che rompe il legame tra il C-1 e il C-2, formando CO2 e un'aldeide (ovvero l'aldoso
con una unità carboniosa in meno).
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 20
10
Glucidi: forme cicliche
O UMG
! I pentosi e gli esosi possono O
dare origine a strutture cicliche
costituite da cinque (furanosi) o pirano
da sei (piranosi) atomi di
carbonio. furano
! La denominazione di furanosidi H H
e piranosidi deriva dalla
similitudine che le forme cicliche C O + R' OH R' O C OH
assumono rispettivamente al
furano ed al pirano. R R
aldehyde alcohol hemiacetal
! La formazione delle strutture
piranosiche è resa possibile dalla
formazione di un legame R R
semiacetalico del gruppo
ossidrile alcolico dell’atomo di C O + "R OH "R O C OH
carbonio 5 con l’atomo di R' R'
carbonio aldeidico.
ketone alcohol hemiketal
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 21
Proiezione di Fisher
! Nel momento in cui
avviene la reazione, D(+)-glucosio
l'atomo di carbonio
emiacetalico (C-1) diventa un
nuovo centro stereogenico,
comunemente definito
carbonio anomerico
11
Glucidi: forme cicliche
UMG
Si generano quindi due forme stereoisomere, più
precisamente due diasteroisomeri che differiscono per
la posizione del C1 e che vengono indicati come
anomeri α e β. Per facilitarne la visione, la struttura a
sei membri dell'emiacetale la disegniamo come un
piranoso piatto (ma in realtà, secondo le proiezioni
conformazionali, assume una conformazione a sedia)
C1 anomerico
! Si possono quindi definire anomeri gli stereoisomeri che differiscono tra loro
per la posizione dell’ossidrile semiacetalico, cioè per la configurazione intorno
al nuovo centro di asimmetria originato dalla ciclizzazione del monosaccaride.
! Tutti gli aldosi con 5 e 6 atomi di carbonio formano anelli piranosici e possono
esistere in forme anomeriche.
! Anche i chetosi possono originare forme cicliche e quindi esistere come forme
anomeriche α e β.
! In questo caso il gruppo ossidrilico alcolico del carbonio 5 si unisce al gruppo
carbonilico del carbonio 2, formando un emichetale che genera una
ciclizzazione a cinque atomi (anello furanosico).
12
Emiacetalizzazione del glucosio
UMG
GLUCOSIO 0.1%
α-D-glucosio β-D-glucosio
36% 64%
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 25
13
Glucidi monosaccaridi: anomeri
forme furanosiche cicliche del fruttosio UMG
H OH C O
H
OH H
H OH H OH
H H OH
CH2OH
OH H OH H
β -D-fruttofuranosio α-D-fruttofuranosio
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 27
Glucidi monosaccaridi:
le proiezioni di Haworth UMG
Le proiezioni di Haworth descrivono meglio la struttura α-D-glucopiranosio
tridimensionale dei monosaccaridi ma sono in ogni caso una 6 CH2OH
semplificazione. Gli atomi di carbonio e gli atomi di idrogeno 5 O
legati direttamente ad un atomo di carbonio vengono resi
impliciti. L'effetto prospettico viene ottenuto evidenziando
con una linea più spessa i legami chimici posizionati più Proiezione 4 OH 1
vicino all'osservatore. I gruppi a destra nella proiezione di di Haworth OH OH
Fischer vengono rappresentati sotto in quella di Haworth, 3 2
mentre quelli a sinistra sono rappresentati sopra. OH
α-D-glucopiranosio
Nelle proiezioni conformazionali, i piranosi sono
rappresentati con strutture a sedia e i furanosi con strutture
6
a barca. In questo modo è possibile valutare meglio i dettagli 4 CH2OH O
strutturali distinguendo i legami assiali da quelli equatoriali. 5
Le considerazioni fatte con le proiezioni di Haworth a HO
proposito di forme D e L, anomeri α e β valgono anche per le 2 1
proiezioni conformazionali. Per convenzione l’ossigeno
semiacetalico va disegnato in alto e il carbonio anomerico a HO 3
destra. HO
proiezione OH
conformazionale
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 28
14
Glucidi monosaccaridi:
Conformazione a sedia e barca UMG
Ingombro sterico
Glucidi monosaccaridi:
proiezioni di Haworth e conformazionali UMG
Trasformare una proiezione di Fisher in una proiezione conformazionale.
4 eq.
5
2
eq.
Posizione che spetta agli OH a eq. 3 1 eq. eq.
OH
destra della proiezione di eq. eq.
Fisher (C2, C3 e C4) ax.
(equatoriale).
D-glucosio
1
2
3 eq. 6
5
4 1 ax.
2
5 3
4
6 ax. ax. C anomerico ax. ax.
semichetalico
30
15
Glucidi monosaccaridi:
proiezioni di Haworth e conformazionali UMG
Trasformare una proiezione di Fisher in una proiezione conformazionale.
HAWORTH
Proiezioni
conformazionali
H
H
O O O
O O OH
C C C
H
H H
16
Glucidi monosaccaridi: mutarotazione
UMG
OH O
2
O OH
C C
1
H H R
O H
C 1 Data la possibilità di rotazione del gruppo carbonilico
intorno al legame C1-C2, si ottengono due emiacetali
diasteroisomeri
2
C
OH O
H H
C C
O
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21
OH S
Glucosio
UMG
17
Fruttosio
UMG
Fruttosio
UMG
18
Galattosio
UMG
Mannosio
UMG
! Il mannosio è un epimero del glucosio al C2;
! E’ destrogiro,
! Si trova in certi batteri, funghi e piante e quasi mai è presente in
natura come monosaccaride libero.
! Scarsamente assorbito e ritenuto dall'organismo umano, dopo
essere stato assunto per via orale viene in gran parte eliminato
attraverso le feci e le urine; lo stesso organismo è tuttavia in
grado di produrlo a partire dal glucosio, per poi incorporarlo
nella struttura di glicoproteine e glicolipidi.
! lo troviamo in piccole concentrazioni nella frutta (pere,
mele, arance)
cosio
19
Ribosio
! D-ribosio è un aldo-pentoso. Ha una struttura furanosidica. UMG
! In forma aperta, tutti i gruppi ossidrili rivolti verso destra;
! A temperatura ambiente, è una polvere bianca inodore,
completamente solubile in ambiente acquoso a 20°C;
! Dal punto di vista organolettico ha un caratteristico sapore dolciastro;
! Il Ribosio si trova naturalmente in tutte le cellule viventi;
! È il componente del RNA e dell’ATP;
! Il 2-deossiribosio è il componente del DNA
20
Potere edulcorante
UMG
! Il potere edulcorante o dolcificante è "il rapporto tra la concentrazione di una
soluzione di saccarosio e quella di un dolcificante che ha la stessa intensità di
sapore".
! Ad esempio, una soluzione acquosa contenente 0,25 grammi di acesulfame, a parità
di volume e tipo di solvente, produce un sapore dolce analogo a quello di una
soluzione contenente 50 grammi di zucchero. Di conseguenza, il potere dolcificante
dell'acesulfame è pari a 200 (50/0.25).
Potere Potere
Zuccheri Alditoli
edulcorante edulcorante
Saccarosio 1.00 Xilosio 0.90
Glucosio 0.74 Sorbitolo 0.70
Fruttosio 1.50 Mannitolo 0.50
Galattosio 0.60 Lattilolo 0.30
Lattosio 0.30 Maltitolo 0.75
Maltosio 0.50 Isomalto 0.45 ÷ 0.60
Indice glicemico
UMG
Valore Livello
21
Indice glicemico
UMG
Indice Glicemico di vari alimenti
20-40 80-100
Yogurt scremato 20 Riso integrale 81
Ciliege
Ciliegie 32 Riso bianco 83
Fruttosio 32 Gelato
Latte intero 40 Uva passa 87
40-80 Pane di segale 91
Salsicce 42 Saccarosio, zucchero di canna 92
Lenticchie comuni 42 Patate al vapore 93
Latte scremato 47 Ananas 94
Fettuccine 47 Semolino 94
Cioccolato al latte senza
50 Gnocchi 95
zucchero
Yogurt intero 53 Pane integrale di frumento 97
Spaghetti 54 Puré di patate 100
Mela 54 Carote 100
Polpa di pomodoro 55 Pane bianco comune 100
Succo di mela 60
Uva 67 oltre 100
Riso parboiled 69 Crackers 102
Cioccolato 71 Melone 103
Succo di arancia 75 Miele 104
Kiwi 77 Patate fritte 107
Patate dolci 77 Patate al forno 121
Banana 78 Patatine fritte croccanti 124
Biscotti da tè 79 Pane di frumento senza glutine 129
Patate comuni bianche bollite 80 Glucosio 137
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 43
Derivati di monosaccaridi
UMG
22
Derivati di monosaccaridi
UMG
O H
C CH2OH
H C OH H C OH
HO C H NaBH4 HO C H
H C OH H C OH
H C OH H C OH
CH2OH CH2OH
D-glucosio sorbitolo
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 45
Derivati di monosaccaridi
UMG
HO C H NaBH4 HO C H NaBH4 HO C H
H C OH H C OH H C OH
H C OH H C OH H C OH
CH2OH CH2OH CH2OH
23
Derivati di monosaccaridi
UMG
Derivati di monosaccaridi
UMG
O H O OH
C C
H C OH H C OH
HO C H HO C H
KMnO4
H C OH H C OH
H C OH H C OH
CH2OH C
O OH
D-glucosio acido D-glucarico
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 48
24
Derivati di monosaccaridi
UMG
O H O H
C C
H C OH H C OH
HO C H HO C H
H C OH H C OH
H C OH H C OH
CH2OH KMnO4 C
O OH
Derivati di monosaccaridi
UMG
25
Derivati di monosaccaridi
UMG
Derivati di monosaccaridi
UMG
! Nella cellula, i monosaccaridi si trovano sempre esterificati con uno o più
gruppi fosforici (fosforilati).
! La fosforilazione ha il significato di impedirne l’uscita dalle cellule e di
“attivarli”, consentendone il metabolismo.
26
Derivati di monosaccaridi
UMG
2 2
α-D-glucosammina
Derivati di monosaccaridi
UMG
saccarosio, un disaccaride
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 54
27
Disaccaridi
UMG
! Un monosaccaride può essere chimicamente legato ad un altro monosaccaride in
seguito alla reazione dell’atomo di carbonio anomerico di uno dei monosaccaridi
con un gruppo ossidrilico dell’ altro monosaccaride.
! Il legame che viene cosi a formarsi e che unisce i due monosaccaridi è chiamato
legame glicosidico.
Disaccaridi
UMG
! I glicosidi sono stabili in soluzione basica e idrolizzabili in soluzione acquosa catalizzata
da acidi oppure ad opera di enzimi specifici per ciascun anomero, es: β-glucosidasi.
! I glicosidi non danno mutarotazione e vengono definiti “zuccheri non riducenti”.
! I glicosidi sono ampiamente diffusi nel mondo vegetale, dove rappresentano fonti di
immagazzinamento degli zuccheri. L'uomo si serve di tali composti utilizzandoli
principalmente in campo farmacologico o come additivi alimentari.
28
Disaccaridi
UMG
! Il legame che unisce i due monosaccaridi è chiamato legame glicosidico e deriva dalla
reazione di condensazione tra un gruppo alcoolico (-OH) di una molecola di monosaccaride
e il carbonio anomerico di un’altra molecola di monosaccaride, con eliminazione di una
molecola d’acqua.
! Si parla in questo caso di legame O-glicosidico;
Carbonio anomerico (acetale)
Carbonio anomerico (emiacetale)
+ H2O
idrolisi
α β
! Questa reazione porta alla conversione di un emiacetale in un acetale per trattamento con
alcol.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 57
Disaccaridi
UMG
29
Disaccaridi
UMG
(1"4) α-
Maltosio Glucosio
glicosidico
(1"6) α-
Isomaltosio Glucosio riducenti,
glicosidico
subiscono la
(1"4) β- mutorotazione
Cellobiosio Glucosio
glicosidico
Glucosio e (1"4) β-
Lattosio
galattosio glicosidico
Glucosio e (1"2) α,β-
Saccarosio non-riducenti,
fruttosio diglicosidico
non subiscono la
(1"1) α,β- mutorotazione
Trealosio glucosio
diglicosidico
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 59
Saccarosio
UMG
30
Saccarosio: fasi estrattive
UMG
Il processo industriale di estrazione dalla barbabietola può essere così sintetizzato:
a) le barbabietole, prive del loro impianto fogliare, vengono lavate e tagliate in lunghe
fettucce sottili;
b) le fettucce vengono inviate in un impianto di estrazione con acqua calda dove per
diffusione, il saccarosio contenuto nelle fettucce viene solubilizzato arricchendo
progressivamente l’acqua di estrazione (fase di solubilizzazione con produzione del
“sugo greggio”);
c) il sugo greggio viene depurato con la calce per eliminare le impurezze (sostanze
pectiche, albuminoidi ed acide) quindi dopo filtrazione si ottiene il “sugo leggero”;
d) il sugo leggero subisce un processo di evaporazione per eliminare gran parte dell’acqua,
ottenendo in tal modo una soluzione molto densa nota come “sugo denso”.
e) Il sugo denso viene fatto cristallizzare più volte all’interno di speciali concentratori noti
come “bolle di cottura”, da cui si forma la “massa cotta”, costituita da un aggregato di
cristalli di saccarosio e sciroppo zuccherino noto come “acqua madre”;
f) mediante una successiva fase di centrifugazione i cristalli sono separati dallo sciroppo e
quindi inviati negli essiccatoi dove viene eliminata l’acqua residua. Il saccarosio è quindi
raffreddato ed è pronto per il confezionamento.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 61
Disaccaridi: maltosio
UMG
! E’ un α-D-glucopiranosil-(1"4)-α-D-glucopiranoso, in cui il secondo residuo di glucosio
ha un atomo di carbonio anomerico libero, in grado di esistere in forma α o β di cui la
forma β (riportata in figura) è quella predominante in natura.
H O
HOH2C
H
HO H
H O
HO OH HOH2C
O H
H H
HO OH
OH
H
! Il maltosio può essere ottenuto, insieme ad altri prodotti, per parziale idrolisi
dell’amido, ad esempio dal malto (orzo germinato) per azione dall’enzima diastasi, da
cui il nome di zucchero di malto.
! È uno disaccaride facilmente digeribile per azione dell’enzima maltasi che lo scinde in
due molecole di glucosio:
Maltosio + H2O maltasi 2 glucosio
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 62
31
Disaccaridi: maltosio
Nel maltosio il legame 1-4 glucosidico si contrae fra due molecole di α-D-glucopiranosio UMG
H O
HOH 2C
H
HO H H O
HOH2C
HO OH H
OH HO H
H HO OH
OH
H H
O
HOH2C
H
HO H
H O
HO OH HOH2C
O H
H H
HO OH
MALTOSIO OH
H
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 63
Disaccaridi: maltosio
UMG
! Per questa sua prerogativa trova largo impiego nella preparazione di alimenti per
neonati e di bevande.
! Viene inoltre usato come substrato per la fermentazione del lievito ed è importante
nel processo di produzione della birra.
! L’isomaltosio è un altro prodotto della idrolisi dell’amido caratterizzato dalla presenza
di un legame 1-6 glicosidico tra due molecole di α-D glucosio.
! Il maltosio è uno zucchero riducente.
legame α 1→ 4
32
Disaccaridi: cellobiosio
UMG
! E’ un β-D-glucopiranosil-
(1"4)-β-D glucopiranoso, in
cui il secondo residuo di
glucosio ha un atomo di
carbonio anomerico libero
ed è pertanto riducente.
! E’ idrolizzato in due
molecole di D(+)-glucosio
dall’enzima emulsina
(estratto dalle mandorle
amare), in grado di
idrolizzare il legame
glucosidico β(1"4) che
β-D-glucopiranosil-(1"4)-β-D glucopiranoso
unisce i due monomeri di
glucosio.
Disaccaridi: lattosio
UMG
! E’ un disaccaride, formato
da una molecola di glucosio
e una di galattosio, presente
nel latte a cui conferisce un
sapore leggermente dolce
(il lattosio è dolce circa 1/3
del saccarosio).
! Per idrolisi acida o per
trattamento con l’enzima
lattasi il lattosio si idrolizza
in D(+)-glucosio e D(+)-
galattosio.
! E’ uno zucchero riducente,
per cui dà mutorotazione.
33
Disaccaridi: lattosio
UMG
! Il lattosio non viene assorbito direttamente nel flusso ematico, ma deve essere
scisso in galattosio e glucosio dalla lattasi, enzima intestinale.
! Il lattosio è facilmente attaccato da numerosi microrganismi che provocano le
principali fermentazioni del latte e del formaggio.
! La più importante è la fermentazione lattica, che avviene spontaneamente nel
latte lasciato a riposo.
! Ad esempio nella fermentazione lattica i batteri lattici:
o idrolizzano il lattosio in una molecola di glucosio e una di galattosio;
o trasformano quindi il galattosio in glucosio;
o fermentano le due molecole di glucosio producendo 4 molecole di acido
lattico.
! La fermentazione porta all’acidificazione del latte ed è dannosa in quello
destinato all’alimentazione diretta perché porta alla coagulazione della
caseina.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 67
Polisaccaridi
UMG
34
Polisaccaridi: amido
! Riserva energetica delle piante (patate, cereali). UMG
! Presenta legame glicosidico α come nel maltosio.
! E’ digerito dagli umani (a differenza della cellulosa) tramite α-glicosidasi.
! Consiste di due frazioni: amilosio (20%) e amilopectina (80%).
Polisaccaridi: amilosio
UMG
35
Polisaccaridi: amilopectina
UMG
H2O
36
Polisaccaridi: biosintesi dell’amido
UMG
3) formazione del glucosio 6-fosfato
isomerasi
mutasi
+ ATP
Amido sintetasi
37
Polisaccaridi: glicogeno
UMG
Gli enzimi che catalizzano la degradazione e la sintesi del glicogeno, sono tutti nel citoplasma,
perciò serve un sistema di regolazione che renda inattiva una via quando l'altra è attiva: se c'è
disponibilità di glucosio, quest'ultimo viene convertito in glicogeno (anabolismo) che è una
riserva, viceversa, se c'è richiesta di glucosio, allora il glicogeno viene degradato
(catabolismo).
Polisaccaridi: glicogeno
UMG
Il glicogeno è un polimero di residui di glucosio uniti mediante legami α-1,4 glicosidici; ogni 10
residui si creano ramificazioni attraverso la formazione di legami α-1,6 glicosidici
! Dato l'elevato numero di estremità non riducenti, molte unità enzimatiche possono
agire contemporaneamente e ciò rende molto veloce la sintesi o la degradazione del
glicogeno. Il metabolismo del glicogeno è a risposta rapida.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 76
38
Polisaccaridi: glicogeno
il glicogeno muscolare contiene più di 10000 unità di glucosio UMG
estremità
riducente
estremità
non
riducenti
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 77
Polisaccaridi: glicogeno
Il metabolismo del glicogeno consiste nella sua degradazione e sintesi. UMG
Pi
90% +
Enzima
deramificante
(GLICOGENOLISI) Conversione
Fosfoglucomutasi a Glucosio 6P
muscolo fegato
39
Polisaccaridi: glicogeno
UMG
Anche la sintesi del glicogeno si svolge in diverse tappe:
H
a
+ ATP
glucochinasi
(GLICOGENO- Glucosio
UTP
SINTESI)
b
2Pi
Polisaccaridi: glicogeno
UMG
! amilo α-(1""6)-glucosidasi:
glicogeno
idrolizzano i legami α-(1"6) delle
ramificazioni.
40
Polisaccaridi: glicogeno
UMG
Polisaccaridi: cellulosa
UMG
41
Legame 1,4 glicosidico
UMG
(nell’amido)
Legami H intracatena
Legami H intracatena
(nella cellulosa)
42
Struttura della cellulosa
UMG
! La cellulosa è il
componente
principale delle
cellule delle piante
e costituisce circa il
50% in peso del
legno e delle radici,
mentre il restante
50% è costituito da
emicellulose e
lignina.
Polisaccaridi: inulina
UMG
43
Polisaccaridi: pectine
UMG
Polisaccaridi: pectine
UMG
44
Fibra alimentare
! Si definisce la frazione degli alimenti vegetali, che costituisce la parete UMG
cellulare delle piante, priva di interesse nutrizionale.
! La fibra alimentare è costituita di:
Pectine
Polisaccaridi Gomme Fibra gelificante o
non cellulosici Mucillagini solubile
Polisaccaridi algali
! La fibra alimentare è un importante componente della dieta umana e, pur non
potendosi considerare un nutriente, esercita effetti di tipo funzionale e
metabolico (migliora la funzionalità intestinale).
! Il fabbisogno giornaliero è di 30 g/die, stabilito dai LARN (acronimo per i "Livelli di
Assunzione giornalieri Raccomandati di energia e Nutrienti per la popolazione
italiana", una raccomandazione elaborata dalla Società Italiana di Nutrizione
Umana (SINU). G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 89
Fibra alimentare
UMG
45
Fibra alimentare
UMG
Edulcoranti
UMG
46
Edulcoranti più usati
UMG
Saccarina
UMG
47
Saccarina
UMG
Aspartame
UMG
48
Aspartame
UMG
! Si presenta come una polvere bianca granulare, priva di odore, sapore dolce
privo di retrogusto, con una solubilità in acqua del 1% per soluzioni con valore
di pH massimo di 5.2 e temperatura di 25°C.
! Trova largo impiego nella preparazione di bevande ipocaloriche.
! I prodotti alimentari contenenti aspartame debbono riportare in etichetta la
dizione «contiene una fonte di fenilalanina», in difesa dei soggetti affetti da
chetonuria (difetto genetico del metabolismo fenilalaninico dovuto a
deficienza o assenza dell'enzima fenilalanina idrossilasi, che catalizza la
conversione dell'aminoacido fenilalanina in tirosina).
! Inoltre, nei confronti di questo edulcorante esiste una campagna di opinione
che associa l’uso dell’aspartame con l’insorgenza di allergie, intolleranze
alimentari e determinate patologie tumorali.
! Numerosi studi hanno tuttavia escluso, alle dosi in cui è normalmente
assunto, simili complicanze.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 97
Acesulfame
UMG
! Presenta una struttura chimica che in parte ricorda quella della saccarina.
! Ha un potere edulcorante 200 volte superiore a quello del saccarosio.
! Possiede un sapore dolce deciso e netto che conferisce agli alimenti un
retrogusto amaro solo nel caso venga utilizzato ad alte concentrazioni. Per
ovviare a questo inconveniente è solitamente impiegato in sinergia con altri
edulcoranti intensivi.
! La concentrazione massima di impiego varia 2.5 g/kg nella microconfetteria a
350 mg/L nelle bevande analcoliche ipocaloriche.
! Non è metabolizzato dall'organismo e viene escreto immodificato nelle urine.
49
Cliclamati
UMG
! Sono dolcificanti intensivi di sintesi che derivano dai sali di sodio e di calcio
dell’acido ciclamico (acido cicloesilsulfamico).
! Ha un potere edulcorante 30 volte superiore a quello del saccarosio, che
risulta essere relativamente modesto a confronto con quello di altri
edulcoranti intensivi.
! Vengono usati in associazione con la saccarina per coprirne il retrogusto
amaro.
Cliclamati
UMG
50
Sweet protein
UMG
Taumatina e Neosperidina
UMG
! Tra i più potenti dolcificanti naturali, estratta dal frutto africano del
Thaumatococcus daniellii, vi è la taumatina. Il suo principio dolcificante è
costituito da un gruppo di proteine; le cui principali, la Taumatina I e la
Taumatina II, hanno un potere edulcorante elevatissimo che permette di
utilizzarle a dosaggi limitatissimi, con apporto calorico quasi nullo (Fructan®).
Numerosi studi scientifici hanno mostrato l’assoluta atossicità di questa
sostanza vegetale, pertanto il suo impiego è stato approvato dall’Unione
Europea e ne è consentito il suo uso come dolcificante con il codice E 957.
! La neoesperidina diidrocalcone viene ottenuta mediante idrogenazione da un
flavone glucoside estratto dal pompelmo e dalle arance amare, dove è
contenuto nel fiore, nel frutto e nella scorza.
51
UMG
Corso integrato di
Chimica e Biotrasformazione di Prodotti Nutraceutici
Laurea magistrale in
Farmacia
CAPITOLO 7
PROTEINE NEGLI ALIMENTI
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 1
Proteine ed alimenti
UMG
1
Proteine ed alimenti
Il contenuto proteico % degli alimenti è molto variabile UMG
Soia secca 36,90%
Formaggio grana 33,90%
Prosciutto crudo disossato 26,90%
Salame Milano 26,70%
Carne di pollo petto 23,30%
Lenticchie secche crude 22,70%
Carne bovina filetto 20,50%
Merluzzo o nasello fresco 17,00%
Cefalo muggine 15,80%
Farina di frumento tipo 00 11,00%
Pasta di semola cruda 10,90%
Fagioli freschi crudi 10,20%
Pane di tipo integrale 7,50%
Latte vaccino intero 3,30%
Patate bollite 1,80%
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 3
2
Amminoacidi essenziali pro die
UMG
" PROTEINE COMPLETE dette anche nobili, che contengono tutti gli
amminoacidi essenziali nelle giuste proporzioni (quasi tutte proteine
animali);
" PROTEINE INCOMPLETE, che mancano di uno o più amminoacidi
essenziali oppure li contengono in quantità inadeguata ed hanno
quindi una deficienza assoluta o relativa di questi ultimi (quasi tutte
proteine vegetali).
3
Proteine nella dieta
UMG
1. digeribilità;
2. valore biologico;
1. Digeribilità
2. Valore biologico
3. Utilizzazione proteica netta
4
Proteine nella dieta
UMG
1. Digeribilità
2. Valore biologico
3. Utilizzazione proteica netta
1. Digeribilità
2. Valore biologico
3. Utilizzazione proteica netta
! Indica la qualità d'azoto introdotto con una determinata proteina e che è stato
trattenuto per il mantenimento e per l'accrescimento.
! Il valore biologico esprime la completezza di una proteina, cioè la presenza di
tutti gli amminoacidi essenziali nelle proporzioni ottimali ai fini delle sintesi
proteiche corporee.
! Le proteine animali (definite complete in amminoacidi essenziali) hanno un
valore biologico superiore a quelle vegetali (definite incomplete in amminoacidi
essenziali).
! Proteine complete ed incomplete vengono associate nello stesso pasto in modo
da ottenere un apporto amminoacidico completo.
5
Proteine nella dieta
UMG
Alimento Valore biologico
1. Digeribilità
2. Valore biologico Uovo intero 93,7
3. Utilizzazione proteica netta Latte crudo 84,5
Albume d'uovo 83,0
Affermare, ad
Crostacei 81,1
esempio, che il riso ha
un valore biologico di Pesce fresco 76,0
64,0 vuol dire che su Bue, vitello, pollo 74,3
100 AA assorbiti, circa Maiale 74,0
64 sono quelli Soia 72,8
utilizzati ed Ceci secchi 68,8
incorporati nelle
Piselli verdi 65,2
cellule dell'organismo.
Riso 64,0
Fagioli secchi 58,0
Farina bianca 52,0
Lenticchie secche 44,6
1. Digeribilità
2. Valore biologico
3. Utilizzazione proteica netta
BV x D = NPU
6
Proteine nella dieta
UMG
! Possono essere:
7
Proteine nella dieta: alterazioni
UMG
! Si definisce tale ogni modifica della struttura secondaria, terziaria, quaternaria delle
proteine che non implichi rottura dei legami peptidici, in cui, cioè, la struttura
primaria rimanga integra.
8
Proteine nella dieta: alterazioni
Reazione di Mallard UMG
9
Proteine nella dieta: alterazioni
Reazione di Mallard UMG
HMF
! Dal catabolismo del triptofano si libera l’indolo (catena R), la cui metilazione
porta allo scatòlo, uno dei metaboliti più fetidi che si conosca e la cui presenza
è rilevabile organoletticamente anche in minime tracce.
10
Metabolismo di alimenti
sbilanciati in amminoacidi UMG
11
Proteine modificate: prioni
UMG
12
Proteine modificate: prioni
UMG
13
UMG
Corso integrato di
Chimica e Biotrasformazione di Prodotti Nutraceutici
Laurea magistrale in
Farmacia
CAPITOLO 8
SALI MINERALI
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 1
Sali minerali
UMG
1
Sali minerali
UMG
Sali minerali
UMG
2
Sali minerali: classificazione
UMG
! Il fabbisogno giornaliero
dell’organismo umano è:
o dell’ordine dei g (superiore a
100 mg) per i macro;
o dell’ordine dei mg (inferiore a
100 mg) per i micro.
3
Sali minerali: fabbisogno
UMG
Fabbisogno LARN (Livelli di Assunzione Giornalieri Raccomandati di Nutrienti per la Popolazione Italiana)
dei minerali (valori medi quantità/die)
4
Calcio
UMG
! Elemento più rappresentato nell’organismo umano (99% nelle ossa e nei denti
sotto forma di fosfati, carbonati e fluoruri, il rimanente 1% nelle cellule e nel
plasma dove si trova in forma ionizzata).
! Fabbisogno giornaliero: 0,8-1,0 g.
! Sebbene per la salute delle ossa siano necessari oltre 24 metaboliti, il calcio e la
vitamina D svolgono l’azione principale.
! Controlla l’eccitabilità neuromuscolare, la pressione arteriosa e attiva la
protrombina.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 9
Calcio
UMG
5
Calcio
UMG
! L’assorbimento è favorito da un aumento di proteine nella dieta, da diminuzione del
pH e da una adeguata presenza di fosfati nella dieta; sfavorito dalla presenza di acidi
grassi liberi con cui forma sali insolubili e di fattori antinutrizionali come l’acido fitico
dei cereali.
! Nelle donne gli estrogeni hanno un ruolo essenziale nell’incorporazione del calcio
nelle ossa.
! Una carenza di calcio nei bambini può portare a rachitismo, negli adulti può
provocare osteomalacia, spasmi muscolari, crampi alle gambe, osteoporosi, aumento
della pressione arteriosa.
! In presenza di dosi eccessive di calcio, un organismo sano ne riduce l’assorbimento e
l’utilizzazione da parte delle ossa e di altri tessuti, e ne aumenta l’escrezione
urinaria.
! Escrezione preponderante attraverso le feci.
! Osteomalacia: indebolimento delle ossa in cui vi è solo carenza di calcio.
! Osteoporosi: le ossa sono carenti di calcio e di altri minerali e subiscono un calo
della matrice organica con variazione della struttura ossea.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 11
Magnesio
UMG
6
Magnesio
UMG
Sodio
UMG
! Si trova soprattutto nei liquidi extracellulari (43%) nel tessuto osseo (43%), nel
connettivo e nella cartilagine.
! Regola la permeabilità delle membrane, la contrazione muscolare e la trasmissione
dell’impulso nervoso.
! Fabbisogno giornaliero: 2 g
! Si trova nella carne, uova, e come NaCl quando i cibi vengono preparati o conservati.
! Viene assorbito a livello intestinale.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 14
7
Sodio
UMG
Potassio
UMG
8
Potassio
UMG
Sodio e Potassio
UMG
9
Cloro
UMG
Cloro
UMG
Il cloro facilita il trasporto dell’anidride carbonica da parte dei globuli rossi scambiandosi con
lo ione bicarbonato
A livello
dei tessuti
A livello
dei
polmoni
10
Zinco
UMG
Zinco
UMG
! Cofattore di importanti enzimi (ADH, SOD, LDH, anidrasi carbonica), partecipa al corretto
funzionamento del gusto essendo un costituente della gustina, un polipeptide che
partecipa allo sviluppo delle papille gustative.
! Fabbisogno giornaliero: 10 mg.
! Per metà è distribuito nei vari tessuti e per l’altra metà si trova nel sangue legato a
proteine o aminoacidi.
! Presente in ostriche, carne bovina, suina, crostacei, funghi, cacao, tuorlo d’uovo. Verdura,
frutta e cereali sono fonte modesta per la presenza di fitati (fattore antinutrizionale) che
ne limitano l’assorbimento.
! Viene assorbito a livello intestinale grazie alla metallotioneina, una proteina dimera a
basso peso molecolare con elevata affinità per lo zinco.
! L’alcol aumenta l’escrezione dello zinco, mentre il caffè ne riduce l’assorbimento.
! E’ necessario per il rilascio della vitamina A dal fegato.
! È necessario per la corretta attività di molti ormoni inclusi ormoni sessuali e insulina; un
livello adeguato di zinco è essenziale anche per funzionamento di vista ed olfatto.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 22
11
Ferro
UMG
Ferro
UMG
12
Ferro
Ferro emico = ferro presente nell’eme UMG
emoglobina
eme
Altri elementi
UMG
Elemento Principali funzioni Fonti alimentari
13
Fosforo
UMG
! L' 85% del fosforo nelle ossa (idrossiapatite) e il rimanente 15% in altri tessuti dove
esplica numerose azioni fisiologiche: ATP, AMPc, costituente acidi nucleici.
! L'omeostasi del fosforo è regolata a livello renale dal paratormone.
! Circa il 60% del fosforo alimentare è assorbito dall'intestino: l'assorbimento è influenzato
favorevolmente dalla Vitamina D (1- 25 idrosicolecalciferolo), indipendentemente dal suo
effetto sull'assorbimento del calcio.
! L’ipofosfatemia da insufficiente apporto alimentare è rara e determina anoressia, turbe
mentali, alterazioni della conduzione nervosa e del sistema muscolo - scheletrico.
! Nell'adulto il rapporto calcio/fosforo della dieta può variare senza disturbi per il
metabolismo del calcio, mentre nell'età evolutiva è consigliabile mantenere il rapporto
molare tra 0,9 e 1,7.
! Fonti Alimentari: le fonte di fosforo sono rappresentate dagli alimenti ricchi in proteine:
cereali con 11 mg/g nel germe di grano, legumi da 3 a 6 mg/g, uova, carne, latte verdure.
! La biodisponibilità del fosforo contenuto negli alimenti è superiore a quella dei vegetali,
nei quali in gran parte è contenuto sotto forma di acido fitico. Anche alcuni minerali
(calcio in quote elevate, alluminio contenuto negli antiacidi) interferiscono
negativamente con l'assorbimento intestinale del fosforo.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 27
Selenio
UMG
! Micronutriente importante di enzimi antiossidanti che proteggono dagli effetti
dei radicali liberi ed essenziale per il normale funzionamento del sistema
immunitario e della ghiandola tiroidea.
! Molti studi confermano la capacità del selenio, come antiossidante, nel
contribuire a prevenire patologie croniche quali tumori e malattie cardiache.
! Gli alimenti vegetali sono le principali fonti di selenio nella maggior parte dei
paesi del mondo. Il selenio si trova anche in alcuni tipi di carne e pesce.
! Il LARN raccomandato è di 50 microgrammi pro die.
! La carenza di selenio non provoca di per sé condizioni patologiche.
! Alti livelli di selenio nel sangue (superiori a 100 µg/dL) possono provocare una
condizione denominata selenosi con sintomi quali: disturbi gastrointestinali,
perdita di capelli, unghie bianche con macchie, alitosi, stanchezza, irritabilità e
lievi danni al sistema nervoso. I pochi casi registrati sono stati associati con
errori di formulazione di integratori a livello di industrie farmaceutiche.
14
Iodio
UMG
Zolfo
UMG
! Si trova negli aminoacidi e, quindi nelle proteine, nei coenzimi, nelle vitamine.
! Un adeguato apporto di proteine soddisfa il fabbisogno giornaliero di questo
elemento.
! E’ assorbito nell’intestino sotto forma di amminoacidi e solfati inorganici.
15
Rame
UMG
Fluoro
UMG
16
Altri elementi
UMG
! Cromo
o È presente negli alimenti come Cr3+ inorganico e organico, si trova nel lievito di
birra, carne, legumi, formaggio, fegato. Il cromo trivalente è importante per il
metabolismo glucidico e lipidico riducendo, in questo ultimo caso, i livelli plasmatici
di colesterolo e trigliceridi favorendo l’aumento delle HDL.
! Manganese
o Costituente di numerosi e importanti enzimi è ben rappresentato in tutti gli
alimenti.
! Cobalto
o Costituente essenziale della vitamina B12. Come elemento è presente in ortaggi a
foglia verde, pesce, latte. Come vitamina nei prodotti animali. Favorisce la
captazione tiroidea dello iodio, sostituisce lo zinco in molti metalloenzimi.
! Molibdeno
o È contenuto nelle frattaglie, nei legumi, nei cereali, funziona da cofattore
enzimatico. Carenze sono rarissime.
Metalli tossici
UMG
! Nel 1999 l’Agenzia per le Sostanze Tossiche (ATSDR) degli Stati Uniti
d’America pubblicò una lista di 275 sostanze organiche ed inorganiche
pericolose per l’uomo e l’ambiente.
! Nella lista delle 20 sostanze più pericolose figuravano 5 metalli pesanti.
! Arsenico, piombo, mercurio, cadmio e cromo occupavano
rispettivamente la 1a, 2a, 3a, 7a, e 16a posizione.
! Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), il 60-70% di
tutte le malattie croniche ed acute è da ricondurre alle intossicazioni da
metalli pesanti.
17
Arsenico
UMG
Arsenico
UMG
18
Arsenico ed alimenti
UMG
As
2,21
0,10
mg/Kg
0,05
0,00
i
i
i
tta
e
li
ar
i
ch
o
ali
e
um
va
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oli
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sc
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pe
tt
odo
pr
Piombo
UMG
19
Piombo
UMG
Piombo ed alimenti
UMG
Pb
0,06
0,04
mg/kg
0,02
0,00
hi
tta
va
i
ri
e
te
i
li
io
al
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m
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tti
do
o
pr
20
Mercurio
UMG
Mercurio
UMG
21
Mercurio
UMG
! Il mercurio metallico allo stato di vapore viene assunto per via inalatoria e per
le sue proprietà lipofile diffonde velocemente attraverso la membrana alveolare
del rene, nei globuli rossi e nel sistema nervoso dove avviene la
biotrasformazione in metil mercurio.
! Il metil mercurio è la forma più tossica del mercurio; basta un’esposizione di
breve durata perché insorgano gli effetti tossici del mercurio.
! L’azione tossica è dovuta all’affinità del mercurio per diversi sistemi enzimatici,
dove si lega ai gruppi –SH delle proteine, determinando la perdita della loro
funzionalità.
! Il principale effetto sulla salute umana è la neurotossicità negli adulti e la
tossicità fetale per le donne in gravidanza.
! L’esposizione cronica altera il SNC provocando depressione, paure, allucinazioni,
perdita di concentrazione, irritazione, perdita di memoria.
Mercurio ed alimenti
UMG
Hg
0,10
0,05
mg/kg
0,00
ri
i
va
hi
i
io
i
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g
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m
ro
tie
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t
sc
la
pe
ti
ot
od
pr
22
Cadmio
UMG
! Il cadmio è un elemento relativamente raro (0,2 mg/kg nella crosta terrestre) ed
è presente principalmente in associazione con i minerali di zinco, per cui
costituisce un sottoprodotto dell’industria dello zinco.
! Può essere presente come impurezza in numerosi prodotti quali: fertilizzanti,
detergenti.
! Oggi il maggior consumo del cadmio (55%) si ha nella produzione di batterie al
cadmio-nichel.
! Nell’Unione Europea le emissioni di cadmio aeriforme provengono
principalmente dagli inceneritori municipali, dai combustibili per
riscaldamento e dall’industria del ferro e di metalli non ferrosi (principalmente
Zn).
! L’assunzione giornaliera di cadmio è stimata in 0,15 µg dall’aria e 1 µg
dall’acqua.
! Fumare un pacchetto di 20 sigarette può portare ad un’inalazione di 2-4 µg di
cadmio.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 45
Cadmio
UMG
! Per i non fumatori la principale via di assunzione del cadmio si ha attraverso gli
alimenti che assorbono il metallo dal terreno il cui livello può essere
incrementato da deposito atmosferico o da fertilizzanti.
! Si stima che l’esposizione quotidiana al cadmio sia compresa tra 25 e 200 µg,
principalmente mediante gli alimenti.
! Si suppone che 40-50 µg siano un livello di sicurezza.
! Sono considerate concentrazioni normali quantità di cadmio di 2 mg/kg nei
capelli e 0,15 mg/kg nel sangue.
! La tossicità del cadmio deriva dalle sue proprietà chimiche simili a quelle dello
zinco, con cui compete nel legarsi ad alcuni siti ed interferisce così su alcune
funzioni essenziali di enzimi dello zinco.
! Il cadmio è persistente ed una volta assorbito permane nell’organismo per molti
anni; si concentra nel rene e per una lunga esposizione può determinare danni
ai tessuti, ipertensione, aterosclerosi progressiva e riduzione delle funzioni
renali.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 46
23
Cadmio e alimenti
UMG
Cd
0,04
0,03
mg/kg
0,02
0,01
0,00
hi
tta
va
li
tte
i
ri
io
ar
m
al
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ru
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ce
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ve
ol
o-
m
er
ie
tti
sc
la
pe
ti
ot
od
pr
Cromo
UMG
24
Cromo
UMG
Cromo
UMG
! La concentrazione del cromo nelle acque dipende dalla natura del suolo e dalle
sorgenti di inquinamento industriali.
! Negli stati Uniti l’acqua di rubinetto contiene cromo tra 0,4 e 8 µg/L.
! In Italia il limite massimo consentito nell’acqua potabile è di 50 µg/L.
! Non è ancora nota l'esatta quantità di cromo presente in molti cibi ed in quella in
cui è nota normalmente il dato è riferito al cromo totale e non viene indicata la
frazione trivalente e quella esavalente.
! Nei vini italiani il contenuto in cromo totale è compreso tra 0,02 e 0,18 mg/L.
! Il cromo si trova in piccolissime quantità negli alimenti, soprattutto nel lievito di
birra, nei broccoli, nel fegato, nelle aragoste, nei cereali integrali e nei funghi.
! Il contenuto di cromo negli alimenti di origine vegetale varia a secondo del
contenuto nel suolo.
! È da tener presente che meno dell'1% del cromo alimentare viene assorbito.
25
UMG
Corso integrato di
Chimica e Biotrasformazione di Prodotti Nutraceutici
Laurea magistrale in
Farmacia
CAPITOLO 9
ACQUA
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 1
L’acqua
UMG
! E’ l’alimento più importante ed il composto più diffuso in natura sotto forma solida,
liquida, aeriforme.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 2
1
L’acqua
UMG
L’acqua
UMG
2
L’acqua
UMG
L’acqua
UMG
3
L’acqua
UMG
70
60
Tensione di vapore (cm di Hg)
50
40
30
20
10
0
0 20 40 60 80 100
Temperatura (°C)
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 8
4
L’acqua
UMG
5
L’acqua
UMG
Un diagramma di fase completo mostra che per una soluzione si ha un innalzamento del
punto di ebollizione e un abbassamento del punto di fusione rispetto al solvente.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 11
6
L’acqua: pressione osmotica
UMG
! Osmosi (Trasporto Attivo): la pressione osmotica (pressione idrostatica) è la forza
motrice che permette il passaggio del solvente dalla soluzione più diluita verso quella
più concentrata e non del soluto (ad eccezione di ioni, sali minerali e acidi organici,
zuccheri semplici, molecole < millesimo di µ).
soluzione
A B solvente
puro
1) acqua libera;
7
L’acqua negli alimenti
! Per l’acqua legata è possibile distinguere: UMG
8
L’acqua negli alimenti
UMG
9
L’acqua: bilancio idrico
UMG
Alimento % H2O
Latte 88
Foglie 59-75
Pane 30-40
Frutti secchi 25-30
Farina 15
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 19
Tipologie di acqua
Acque naturali UMG
Superficiali Profonde
Potabili Termali
Minerali
10
L’acqua potabile
UMG
1. idrogeologici;
2. organolettici;
3. fisici;
4. chimici;
5. microbiologici.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 22
11
L’acqua potabile: parametri
UMG
1. Idrogeologici
2. Organolettici
3. Fisici
4. Chimici
5. Microbiologici
1. Idrogeologici
2. Organolettici
3. Fisici
4. Chimici
5. Microbiologici
! La torbidità può essere transitoria quando nell’acqua sono presenti aria o altri gas, o
quando l’acqua contiene in sospensione particelle di silice (dovute a fenomeni di
turbolenza), per cui questo parametro rapidamente scompare.
12
L’acqua potabile: parametri
UMG
1. Idrogeologici
2. Organolettici
3. Fisici
4. Chimici
5. Microbiologici
1. Idrogeologici
2. Organolettici
3. Fisici
4. Chimici
5. Microbiologici
13
L’acqua potabile: parametri
UMG
1. Idrogeologici
2. Organolettici
3. Fisici
4. Chimici
5. Microbiologici
La durezza dell’acqua
! Ammessa da 15 a 50°F che, espressa in mg di Ca, corrisponde a valori che vanno da 60
a 200 (150-500 mg/l di CaCO3).
! DUREZZA PERMANENTE: è data dalla differenza tra quella totale e quella temporanea
(tutti i sali presenti tolti i bicarbonati).
1. Idrogeologici
2. Organolettici
3. Fisici
4. Chimici
5. Microbiologici
14
L’acqua potabile: parametri
UMG
1. Idrogeologici
2. Organolettici
3. Fisici
4. Chimici
5. Microbiologici
! Tensioattivi: si intendono i comuni detersivi che sono tollerati fino a 0,200 ppm.
! Residuo fisso: a 100 °C va da 300 a 600 mg/l. Nel residuo fisso ottenuto a 100°C è
presente l’acqua di cristallizzazione, innalzando la temperatura a 180°C si elimina
anche l’acqua di cristallizzazione. Oggi il limite legale di accettabilità è di 1500 mg/l
riferito a 180°C.
! pH: l’acqua deve avere un pH tra 6,5 a 8,5, ma sono tollerati valori compresi tra
6,0 e 9,5. Le acque che servono per curare determinate affezioni possono avere
diverse caratteristiche di pH.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 29
1. Idrogeologici
2. Organolettici
3. Fisici
4. Chimici
5. Microbiologici
15
L’acqua potabile: parametri
UMG
! L’Italia, grazie alla sua conformazione geologica, è tra i Paesi al mondo più ricchi di
sorgenti di acque minerali naturali.
Sono dette:
! Il contenuto in minerali, rilevabile con il residuo fisso a 180°C, permette una loro
classificazione in:
16
UMG
Corso integrato di
Chimica e Biotrasformazione di Prodotti Nutraceutici
Laurea magistrale in
Farmacia
CAPITOLO 10
NUTRACEUTICI
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 1
Definizione di Nutraceutici
UMG
1
Definizione di Nutraceutici
UMG
Definizione di Nutraceutici
UMG
Dieta equilibrata e stile di vita sano sono essenziali per mantenere le condizioni
di benessere, mentre abitudini scorrette possono favorire l’insorgenza di
malattie. L’uso dei nutraceutici è uno strumento di proattività per mantenere
buone condizioni di salute, rallentando l’insorgere di determinate malattie.
2
Definizione di Nutraceutici
UMG
Nutrizione e Farmaceutica
3
Cenni storici su Nutraceutici
UMG
Ciononostante, sono molto noti alcuni esempi in cui esiste una vera e propria
correlazione tra l’estratto naturale e la moderna medicina basato sull’isolamento e
la dimostrazione scientifica dell’azione biologica di singoli componenti. Tra essi
basterà citare la morfina, la reserpina, la chinina, la nicotina e la rivastigmina come
esempi rilevanti in chimica farmaceutica.
O
HO O
O
O
O O H
N
N O
N
HO O
O
O
MORFINA RESERPINA
N
N
O N O
N O
OH N N
Analgesic, anti-
inflammatory and
antipyretic properties
4
Cenni storici su Nutraceutici
UMG
Treatment of moderate to
severe pain and resistant to
other painkillers.
5
Cenni storici su Nutraceutici
UMG
NH2
S
O O
NH2 N
N S O H2N S O N
NH2 O
NH2
I farmaci estratti da NH2 O
OH
O O O-
Gli esempi classici di questa O OH HO
ACTINOMICINA D FOSFOMICINA
6
Classificazione dei Nutraceutici
UMG
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
7
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
Le proteine della soia sono capaci di esercitare un effetto benefico sulla riduzione
della colesterolemia.
L’uso quotidiano delle proteine della soia si è consolidato come supplemento della
dieta in grado di ridurre il colesterolo plasmatico del 10-15%.
Nel 1999, la Food and Drug Administration (FDA) ha riconosciuto alle proteine
della soia, se assunte alla dose di 25 g al giorno, la proprietà di ridurre il rischio
cardiovascolare.
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
8
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
Anche le proteine del lupino
riducono i valori del
colesterolo plasmatico, con
un effetto paragonabile a
quello della soia, anche per
quanto riguarda l’effetto
ipotensivo. Le proteine del
lupino si ottengono per
estrazione dai semi del
lupino mediterraneo (Lupinus
albus) o australiano (Lupinus
angustifolius).
Sia le proteine della soia sia
quelle del lupino agiscono
attivando i recettori delle
LDL, che mediano l’endocitosi
del colesterolo plasmatico in
quanto riducono la biosintesi
di quello endogeno G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 17
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
L’estratto di riso rosso, anch’esso utilizzato per controllare i livelli colesterolemici,
deve la sua caratteristica colorazione rossa al Monascus purpureus, un fungo che si
sviluppa rapidamente sulla superficie e penetra con il micelio i grani di riso.
L’interesse per questo alimento è sorto dall’osservazione che le popolazioni cinesi
che ne facevano grande uso avevano livelli di colesterolo particolarmente bassi.
L’attività ipocolesterolemica del riso rosso è dovuta alla presenza della monacolina
K, una statina naturale identica alla lovastatina*
9
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
Più recentemente, la monacolina K da riso rosso fermentato è stata proposta in
associazione con la berberina, un alcaloide isochinolinico presente in piante del
genere Berberis.
La berberina, nota per stimolare la produzione di bile da parte del fegato, è anche
dotata di un’efficace azione stimolante sui recettori delle LDL che mediano
l’endocitosi di queste lipoproteine ricche di colesterolo dal plasma verso il fegato,
riducendo, quindi, la colesterolemia. La berberina potrebbe esercitare un’azione
ipolipemizzante nuova e soprattutto non statino-simile.
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
Recentemente è stato evidenziato che anche i polifenoli presenti nelle mele, un
frutto che da sempre accompagna l’evoluzione dell’umanità, sono capaci di
controllare, in maniera estremamente più efficace, i livelli plasmatici di cole-
sterolo. Nella polpa delle mele sono presenti acidi idrossicinnamici e flavonoidi a
una concentrazione di circa 100 mg per 100 g di frutto fresco.
L’acido 5-O-caffeilchinico, che comunemente viene chiamato acido clorogenico, è il
maggior componente della frazione idrossicinnamica, mentre l’acido
cumarilchinico è presente solo in basse concentrazioni. Le catechine sono la
principale classe di polifenoli della mela e si ritrovano nell’intero frutto
10
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
I maggiori componenti flava-3-olici sono principalmente (-)-epicatechina e (+)-
catechina, e le procianidine, corrispondenti rispettivamente alle forme
monomeriche e polimeriche.
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
Nelle procianidine della mela, la (-)-epicatechina è il componente maggiore,
mentre la (+)-catechina è presente solamente come componente terminale. Nella
buccia si ritrovano principalmente flavonoli, antocianine e florizina.
11
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
I flavonoidi sono molecole molto reattive per la presenza dei sistemi π elettron-ricchi
dei nuclei aromatici e dei gruppi fenolici che conferiscono carattere riducente dovuto
alla capacità di donare elettroni e idrogenioni.
Antiossidanti, capaci di ridurre i ROS che si generano nel processo infiammatorio e di
rigenerare specie endogene anfifiliche antiossidanti come l’α-tocoferolo.
Inoltre, con i gruppi catecolico o idrossicheto, i flavonoidi possono formare complessi
inerti con gli ioni ferro e rame. La presenza di OH fenolici conferisce ai flavonoidi la
possibilità di formare legami a bassa e/o elevata energia con le proteine plasmatiche.
12
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
Quando assunti con gli alimenti, i flavonoidi glicosidici sono idrolizzati dalla
saliva in una percentuale variabile da soggetto a soggetto. Per esempio, la
florizina (floretina-2'-O-glicoside), la genisteina 7-O-glucoside e la
quercitina-3-O-glucoside vengono efficacemente idrolizzate dalla flora
batterica del cavo orale.
13
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
I polifenoli della mela Annurca aumentano del 33% l’espressione cellulare
dell’apolipoproteina A1 (ApoA1) – una proteina associata alla formazione delle
HDL capace di favorire il movimento dei grassi tra le cellule – e del 40% il legame
delle LDL con il proprio recettore, aumentando conseguentemente la captazione
delle LDL circolanti e riducendo la colesterolemia
Il consumo di due mele annurche al giorno ha mostrato una riduzione media
dell’8% del colesterolo totale e del 12% delle LDL, e un incremento del 15% delle
HDL.
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
Il fitocomplesso procianidinico della mela Annurca, formulato in un prodotto
nutraceutico sotto forma di capsule, ciascuna delle quali equivalente a tre mele, è
stato sperimentato in un trial clinico su soggetti con moderata colesterolemia.
14
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
Gli acidi grassi polinsaturi (PUFA),
ricavati dall’olio di pesce, sono
caratterizzati da catene di 20-25
atomi di carbonio. Questi acidi
grassi a catena molto lunga e a
basso punto di fusione
permettono al pesce di
sopravvivere a temperature
molto basse, dove i normali acidi
grassi saturi solidificherebbero. I
trigliceridi omega-3 sono ottenuti
direttamente dall’olio di pesce.
Da alcuni decenni sono state rese
disponibili preparazioni
farmaceutiche che contengono gli
esteri etilici dei due principali
acidi grassi omega-3 del pesce:
l’acido eicosapentaenoico (EPA) e
l’acido docosaesaenoico (DHA).
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 29
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
Il trattamento con gli esteri etilici degli acidi
EPA e DHA è utilizzato nel caso di patologie
cardiovascolari, in presenza di elevati valori
di trigliceridi.
Gli omega-3 sono anche implicati nella
regolazione dell’attività sinaptica, in quanto
migliorano la plasticità delle membrane
cellulari. A livello presinaptico migliorano il
rilascio dei neurotrasmettitori; a livello
postsinaptico migliorano il potenziale
eccitatorio e il potenziamento a lungo
termine, aumentando l’efficacia della
sinapsi. Gli omega-3 sono generalmente
ben tollerati e non sono state riportate
rilevanti controindicazioni. L’odore di pesce
caratteristico di questi prodotti risulta
sgradevole ad alcune persone, per cui sono
in atto studi di formulazione volti a
superare questo problema.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 30
15
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
I tripeptidi valina-prolina-prolina (VPP) e isoleucina-prolina-prolina (IPP), presenti nel
latte e in fonti proteiche vegetali come la soia, hanno azione antagonista sull’enzima
ACE (angiotensin converting enzyme). L’assunzione di VPP e IPP sotto forma di derivati
del latteo altre fonti proteiche in aggiunta all’alimentazione quotidiana consente di
ridurre la pressione sanguigna con risultati comparabili a quelli di una terapia a base di
diuretici e ACE-inibitori a basso dosaggio senza indurre significativi effetti collaterali.
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
Le epicatechine, il cui isomero più comune è la (-)-epicatenina, presentano un’azione
vasodilatatoria e anche un effetto antinfiammatorio. Il cioccolato amaro che contiene
almeno il 70% di cacao alla dose giornaliera di 100-200 g ha dimostrato di abbassare la
pressione sanguigna. Studi clinici hanno dimostrato che il cioccolato amaro tende ad
abbassare leggermente le LDL. Sono in fase di studio formulazioni a base di cioccolato
amaro da impiegarsi nella prevenzione dell’arteriosclerosi.
16
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
Il resveratrolo ha
dimostrato di ridurre i
livelli plasmatici di TMA e
TMAO e di rimodellare la
flora batterica intestinale.
Il resveratrolo è uno
stilbene naturale non
flavonoide presente
nell’acino dell’uva
insieme ad altri polifenoli
flavonoidi (catechine e
protoantocianidine).
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 33
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
L’utilizzo di un nutraceutico a base di estratto di vinaccia, con l’effetto
combinato del resveratrolo e delle procianidine, può costituire un valido
supporto alla prevenzione del deterioramento delle pareti vasali conseguente
a stati ipossici o derivanti da una riduzione del flusso sanguigno per una
minore efficienza della gittata cardiaca per effetto dell’invecchiamento
17
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
l tirosolo, l’idrossitirosolo e l’oleuropeina sono antiossidanti naturali presenti nelle
foglie dell’ulivo e nell’olio extravergine d’oliva. Queste sostanze hanno dimostrato
un’attività antiarterosclerotica sia nell’animale da esperimento sia nell’uomo
dovuta alla loro azione antiaggregante piastrinica e antiperossidativa a livello delle
lipoproteine. L’utilità dell’azione antiperossidativa risiede nel fatto che le
lipoproteine ossidate hanno maggiore affinità di legame per la parete delle arterie.
Prevenzione Cardiovascolare
UMG
l tirosolo, l’idrossitirosolo e l’oleuropeina sono antiossidanti naturali presenti nelle
foglie dell’ulivo e nell’olio extravergine d’oliva. Queste sostanze hanno dimostrato
un’attività antiarterosclerotica sia nell’animale da esperimento sia nell’uomo
dovuta alla loro azione antiaggregante piastrinica e antiperossidativa a livello delle
lipoproteine. L’utilità dell’azione antiperossidativa risiede nel fatto che le
lipoproteine ossidate hanno maggiore affinità di legame per la parete delle arterie.
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Diabete, obesità e sindrome metabolica
UMG
La curcuma si ottiene per estrazione dalla Curcuma longa. Si presenta come una
polvere di colore giallo il cui componente principale è la curcumina.
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Diabete, obesità e sindrome metabolica
UMG
L’amido resistente è la frazione di amido idrolizzata più lentamente dagli enzimi
digestivi intestinali. Viene suddiviso in quattro sottocategorie, che includono la
fibra alimentare solubile e quella funzionale. Alla dose quotidiana di 20-50 g riduce
la glicemia postprandiale e aumenta il senso di sazietà.
20
Diabete, obesità e sindrome metabolica
UMG
• amido resistente fisicamente incluso - RS1
L'amido resistente fisicamente incluso è una porzione di amilosio trattenuta dalle
strutture vegetali dell'alimento; per essere più chiari, un esempio tipico di alimenti
contenenti amido resistente fisicamente incluso è dato dai cereali e dai legumi
interi, cotti, NON opportunamente masticati. Questi, schermandosi fisicamente
dalle amilasi nel corso della digestione, raggiungono il colon intatti e pronti alla
fermentazione.
21
Diabete, obesità e sindrome metabolica
UMG
Pur non essendo digeribile, interagisce
positivamente con l'organismo umano
poiché, gelificando assieme alle altre
componenti della fibra viscosa, modula
positivamente l'assorbimento dei
carboidrati (abbassandone l'indice
glicemico) e quello dei lipidi
(trattenendone alcuni
dall'assorbimento, colesterolo
compreso); inoltre, l'amido resistente
e i suoi derivati di fermentazione
anaerobica (acidi grassi a catena corta)
rappresentano un valido substrato di
crescita per i batteri fisiologici della
flora intestinale, acquisendo una
notevole funzione PREbiotica.
Una buona flora batterica intestinale è
essenziale alla conservazione igienica
del colon e ad altre numerose funzioni.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 43
22
Diabete, obesità e sindrome metabolica
UMG
L’acido α-lipoico si trova in natura come enantiomero (R) nelle forme ossidata (con
l’anello 1,2-ditiolanico) e ridotta (acido 6,8-ditioottanoico), che sono facilmente
interconvertibili.
È presente soprattutto nelle carni rosse, nelle patate, nei broccoli e negli spinaci.
Nell’organismo l’acido α-lipoico è coinvolto in varie reazioni redox all’interno e
all’esterno del-la cellula, tra cui la riduzione dell’acido ascorbico e del glutatione.
Come cofattore è fondamentale per l’ossidazione dei carboidrati e degli acidi grassi,
che portano alla produzione di energia.
• Attività antiossidanti dirette, preziose sia nella fase acquosa (citoplasmatica) che
nella fase lipidica (propria delle membrane cellulari). Grazie a questa sua
caratteristica, l'Acido-Alfa-Lipoico protegge l'organismo sia dai radicali liberi
intracellulari sia da quelli extracellulari, in ambedue le forme chimiche
biologicamente presenti.
• Attività antiossidanti indirette, importanti nel rigenerare gli altri antiossidanti
come la vitamina C, la vitamina E, il coenzima Q10 ed il Glutatione.
• Attività chelanti nei confronti di metalli pesanti come il mercurio ed il piombo;
• Attività metaboliche, preziose soprattutto nell'ottimizzare il metabolismo
ossidativo degli zuccheri.
23
Diabete, obesità e sindrome metabolica
UMG
24
Diabete, obesità e sindrome metabolica
UMG
25
Diabete, obesità e sindrome metabolica
UMG
In uno studio, la
berberina (500mg
3 volte al giorno
per 3 mesi) ha
esibito un’efficacia
simile alla
metformina (un
farmaco per il
diabete). Ha
ridotto i livelli di
emoglobina glicata,
glicemia a digiuno,
glicemia post-
prandiale e i livelli
di trigliceridi in 36
pazienti con
diabete di tipo 2.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 51
Un confronto delle capacità di inibire il riassorbimento del glucosio e del colesterolo in cellule
HepG2 di estratti polifenolici della mela ha mostrato che la buccia della Red Delicious ha un
migliore effetto ipoglicemizzante, mentre la polpa della mela Annurca è risultata essere
superiore nel ridurre il riassorbimento del colesterolo rispetto a tutte le altre cultivar testate.
Le azioni dei polifenoli della mela risultano utili nella formulazione di prodotti per la
sindrome metabolica, una condizione che favorisce lo sviluppo di patologie cardiovascolari e
del diabete. In modelli animali il resveratrolo ha dimostrato di aumentare la sensibilità
all’insulina riducendo il rischio di diabete e obesità.
26
Patologie dell’occhio
UMG
I carotenoidi ossigenati luteina, zeaxantina, astaxantina, gli estratti del mirtillo, della
corteccia di pino marittimo (Pinus pinaster) (picnogenolo) e dei semi della Vitis vinifera, la
vitamina A derivante dal precursore β-carotene (Fig. 45.6), le vitamine C, E, le alghe e gli oli
di pesce, in particolare l’omega-3 DHA, contengono principi attivi adatti a salvaguardare la
salute dell’occhio e a prevenire patologie come la degenerazione maculare senile, la cataratta
e la xeroftalmia. Tra queste, il DHA ha ottenuto l’approvazione dell’European Food Safety
Authority (EFSA) – l’autorità europea per la sicurezza alimentare – per la prevenzione di
queste patologie.
Patologie dell’occhio
UMG
La maggiore attenzione è rivolta alla degenerazione maculare senile,
una malattia degenerativa della retina che porta alla perdita della
visione centrale lasciando inalterata quella periferica.
27
Patologie dell’occhio
UMG
La macula retinica è di circa 5 millimetri di diametro e di colore giallo,
conferitole dalla luteina e dalla astaxantina presenti nella dieta. La
macula normalmente filtra la radiazione UV, che può danneggiare i
coni e i bastoncelli dell’occhio.
Patologie dell’occhio
UMG
Il progressivo assottigliamento della macula permette via via che la radiazione UV, non
filtrata, possa danneggiare l’occhio.
La somministrazione di luteina e zeaxantina, tale da garantire un rapporto plasmatico di 5:1,
è un valido approccio al mantenimento della salute e alla prevenzione della degenerazione
della macula dell’occhio.
28
Patologie dell’occhio
UMG
Patologie dell’occhio
UMG
L’assunzione di
alimenti ricchi di
carotenoidi in
verdure a foglia
verde scuro (in
particolare gli
spinaci) favorisce
un significativo
miglioramento
del quadro della
degenerazione
maculare.
29
Patologie dell’occhio
UMG
La luteina ha dimostrato di essere utile anche nel trattamento della retinopatia pigmentosa, una
malattia ereditaria che colpisce la retina causandone la degenerazione con progressiva perdita
della vista.
Uno studio ha dimostrato che l’assunzione di luteina e vitamina A rallenta la riduzione della vista
associata a questa patologia. L’associazione luteina e zeaxantina si dimostra utile in pazienti con
cataratta, in virtù del fatto che la luteina subisce un processo ossidativo sia nel cristallino
dell’occhio sia nella cataratta.
Patologie dell’occhio
UMG
La luteina e la zeaxantina sembrano proteggere la vista verso la luce solare.
L’affaticamento visivo dovuto alla luminosità degli schermi del televisore e del
computer può essere limitato con dosi quotidiane di 200 mg di estratto di bacche
di ribes nero, oppure da combinazioni di luteina, zeaxantina e ribes nero
30
Patologie dell’occhio
UMG
Il DHA è un componente
strutturale e funzionale dei
fotorecettori della retina che
necessita di essere
continuamente rifornito ex
novo a causa del rapido
processo ossidativo cui va
incontro. Uno studio ha
dimostrato che l’assunzione di
omega-3 riduce fino al 30% il
rischio di degenerazione
maculare e del 30-35% il
rischio di cecità senile in
pazienti a rischio medio/alto
di degenerazione.
Patologie dell’occhio
UMG
La retinopatia diabetica è caratterizzata da ischemia delle arteriole che irrorano la
retina. Questa condizione in cui la retina non riceve abbastanza sangue per il
proprio metabolismo causa una progressiva alterazione della vista arrivando fino
alla cecità acquisita.
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Patologie dell’occhio
UMG
Il picnogenolo estratto dal pino marittimo ha dimostrato di rallentare la retinopatia
diabetica, contribuendo probabilmente a rinforzare le proteine strutturali della parete delle
arteriole. Il trattamento in soggetti diabetici con retinopatia all’esordio ha dimostrato di
migliorare significativamente la vista e il quadro oftalmoscopico. La migliorata circolazione
ematica a livello della retina porta a una regressione dell’edema, un risultato che può essere
collegato alle proprietà antiossidante e antinfiammatoria del picnogenolo.
Patologie dell’occhio
UMG
L’olivello spinoso (Elaeagnus rhamnoides) è un piccolo arbusto che cresce spontaneo nei
terreni poveri appartenente alla famiglia delle Elaeagnaceae. Le bacche dell’olivello spinoso
sono ricche di acidi grassi omega-3 e omega-6, vitamine C ed E.
Grazie alla loro azione antinfiammatoria gli omega-3 e gli omega-6 sono in grado di ridurre i
sintomi della cheratocon-giuntivite secca, una patologia in cui la lacrimazione dell’occhio
risulta ridotta o assente con rischio di infiammazione.
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Ipertrofia prostatica
UMG
L’ipertrofia prostatica benigna (IPB) colpisce il 50% degli uomini ultra-sessantenni e l’80% di
quelli cha hanno superato gli ottanta anni di età. La IPB è caratterizzata da un aumento del
volume della prostata all’avanzare dell’età per effetto di fattori ormonali (in particolare del
5α-diidrotestosterone), biochimici e nutrizionali. La IPB si manifesta con difficoltà a urinare,
fino al blocco della minzione e incontinenza.
Ipertrofia prostatica
UMG
La terapia della IPB comprende i farmaci α-bloccanti e gli inibitori della 5α-reduttasi che,
tuttavia, comportano degli effetti collaterali anche severi, come la disfunzione sessuale. La
nutraceutica ha messo a disposizione preparati che possono portare a un utile
miglioramento del quadro clinico della IPB simile a quello ottenuto con le terapie classiche
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Ipertrofia prostatica
UMG
La terapia della IPB comprende i farmaci α-bloccanti e gli inibitori della 5α-reduttasi che,
tuttavia, comportano degli effetti collaterali anche severi, come la disfunzione sessuale. La
nutraceutica ha messo a disposizione preparati che possono portare a un utile
miglioramento del quadro clinico della IPB simile a quello ottenuto con le terapie classiche
Ipertrofia prostatica
UMG
Il frutto della Serenoa repens, una palma a ventaglio della famiglia delle Arecaceae,
contiene fitosteroli, acidi grassi, carotenoidi e tocoferoli. L’estratto di serenoa ha dimostrato
azione antiandrogena per inibizione della 5α-reduttasi, l’enzima che trasforma il
testosterone in diidrotestosterone, e riduzione del legame con il recettore degli androgeni.
L’assunzione di serenoa migliora la sintomatologia del tratto urinario inferiore legata alla IPB
con ripristino del flusso urinario, riduzione del numero di minzioni notturne (nicturia) e
ridotti effetti collaterali.
34
Ipertrofia prostatica
UMG
Gli isoflavoni regolano il livello degli ormoni sessuali, inibiscono la proliferazione cellulare e
mostrano una debole azione estrogenica. Le popolazioni giapponese e cinese con una dieta
abituale ricca di isoflavoni mostrano una minore esposizione alla IPB
Ipertrofia prostatica
UMG
Il Pygeum africanum è un alberello sempreverde originario dell’Africa equatoriale. La
corteccia essiccata di colore rosso-bruno contiene fitosteroli, tra cui il β-sitosterolo, acidi
grassi, tra cui il miristico (tetradecanoico) e l’arachidonico (eicosa-5Z,8Z,11Z,14Z-
tetraenoico), triterpenoidi e alcoli.
35
Ipertrofia prostatica
UMG
l pigeo africano è dotato di
proprietà antiossidanti e
antiflogistiche che si sono
rivelate utili nella IPB e
nell’inibizione della
iperattività vescicale. Il pigeo
africano migliora l’elasticità
della parete della vescica,
stimola la secrezione
prostatica e abbassa
leggermente i livelli del
testosterone e dell’ormone
luteinizzante. La
somministrazione di un
preparato contenente 25 mg
di pigeo africano e 300 mg di
estratto di ortica ha mostrato
un significativo
miglioramento dell’IPB, e in
particolare sulla nicturia.
Ipertrofia prostatica
UMG
l licopene è un carotenoide caratterizzato da 11 doppi legami coniugati e 2 non
coniugati contenuto principalmente nel pomodoro (Solanum lycopersicum), ma
presente anche nell’anguria e nell’albicocca.
36
Ipertrofia prostatica
UMG
Ipertrofia prostatica
UMG
37
Ipertrofia prostatica
UMG
L’epilobio è un estratto ottenuto da piante del genere Epilobium, erbe che crescono
in zone dal clima temperato-freddo e ad altitudini medio-alte. Gli estratti dalle erbe
Epilobium sono tradizionalmente utilizzati nei disturbi associati alla prostata.
Ipertrofia prostatica
UMG
Studi condotti sulle piante di Epilobium hanno dimostrato che i loro estratti sono
potenti inibitori delle cellule dell’adenocarcinoma prostatico LNCaP sensibili al 5α-
diidrotestosterone con concentrazioni inibitorie IC attorno a 35 µg/mL.
38
Ipertrofia prostatica
UMG
Questi estratti riducono significativamente i valori del marcatore PSA e inibiscono l’attività dell’arginasi,
l’enzima che converte la L-arginina a L-ornitina e urea. L’inibizione dell’arginasi permette di mantenere
normali i livelli cellulari di L-arginina, substrato dell’ossido nitrico sintasi, e di regolarizzare il rilassamento
della muscolatura liscia dei genitali sia maschili sia femminili migliorando la responsività sessuale.
Ipertrofia prostatica
UMG
I principali polifenoli presenti nell’epilobio sono l’enoteina B, un ellagitannino
dimerico, la quercitina-3-O-glicuronide e la miricetina-3-O-ramnoside.
39
Menopausa
UMG
I sintomi della
menopausa nel 70%
delle donne
consistono in
improvvisi sbalzi di
temperatura,
depressione, disturbi
del sonno. La terapia
ormonale sostitutiva
a base di estrogeni
con cui viene
contrastata può
favorire lo sviluppo di
tumore del seno,
oltre che di seri
problemi
cardiovascolari come
ictus e trombosi.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 79
Menopausa
UMG
I sintomi della
menopausa nel 70%
delle donne
consistono in
improvvisi sbalzi di
temperatura,
depressione, disturbi
del sonno. La terapia
ormonale sostitutiva
a base di estrogeni
con cui viene
contrastata può
favorire lo sviluppo di
tumore del seno,
oltre che di seri
problemi
cardiovascolari come
ictus e trombosi.
G. Costa Chim Bio Pro Nut aa 20-21 80
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Menopausa
UMG
I nutraceutici a base di fitoestrogeni hanno rappresentato una valida e più sicura alternativa alla
terapia ormonale sostitutiva responsabile a volte di spiacevoli effetti collaterali. I fitoestrogeni
sono presenti nell’estratto totale del seme della soia, nei fagioli verdi, nei germogli dell’erba
medica e nell’uva rossa. Essi hanno elevata affinità per il recettore degli estrogeni di tipo II, ma
debole attività intrinseca, tale da renderli antagonisti recettoriali. Uno studio in doppio cieco ha
mostrato che preparati contenenti i fitoestrogeni della soia riducono significativamente i sintomi
della menopausa, in particolare le vampate di calore. Daidzeina, genisteina, gliciteina e
resveratrolo sono state le sostanze maggiormente studiate
Menopausa
UMG
Gli effetti dei fitoestrogeni isoflavoni nella prevenzione del tumore sono ancora
controversi. Tuttavia, studi epidemiologici hanno evidenziato che donne con una dieta ricca
di soia mostrano minore tendenza a sviluppare il tumore del seno.
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Menopausa
UMG
Il Cohosh nero è un estratto del rizoma dell’erba perenne Cimicifuga racemosa,
una pianta della famiglia delle Ranuncolacee caratteristica del Nord America. Esso
è utilizzato nella terapia ormonale sostitutiva della menopausa, in particolare per
ridurre le vampate di calore.
Menopausa
UMG
42
Menopausa
UMG
Particolare attenzione hanno ricevuto i lignani estratti dai semi del lino (Linum usitatissimum)
e dalla corteccia dell’abete rosso (Picea abies) per la loro debole azione estrogenica. Essi sono
stati studiati per le patologie della prostata, del seno e della menopausa. L’olio di semi di lino
contiene i lignani e circa il 59% di acido linoleico. I lignani, che devono la loro attività
estrogenica alla somiglianza strutturale con l’estradiolo, dotati anche di attività antiossidante.
Menopausa
UMG
43
Menopausa
UMG
Menopausa
UMG
Il resveratrolo, grazie alla sua attività antitumorale ed estrogenica, risulta un promettente
candidato nella prevenzione e nella terapia ormonale sostitutiva per il tumore del seno. Il
resveratrolo riduce il rapporto della proteina anti-apoptotica Bcl-2 verso la proteina pro-
apoptotica Bax e stimola l’apoptosi delle cellule tumorali più efficacemente della genisteina
e della gliciteina
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Menopausa
UMG
La piperina è un alcaloide ottenuto per estrazione dei frutti del Piper nigrum (pepe nero). A dosi venti
volte superiori a quelli della dieta, la piperina ha dimostrato di ridurre la proliferazione delle cellule
tumorali del seno. Simile attività è stata messa in luce anche dalla curcumina. Entrambe sembrano
avere una ridotta tossicità, avvalorando lo sviluppo di preparati nutraceutici ad attività antitumorale.
Artrosi cronica
UMG
L’artrosi è la patologia reumatica cronica degenerativa più diffusa nell’adulto oltre i 50 anni di età. Il
complesso meccanismo dell’artrosi comporta il deterioramento della cartilagine che riveste l’interno
dell’articolazione e include anche i legamenti e i tendini. Al danno della cartilagine si associa
l’infiammazione e il rimodellamento dell’osso con formazione dei caratteristici osteofiti, beccucci ossei
che protrudono verso l’articolazione. L’avanzamento dell’età e l’aumento di peso provocano un
progressivo assottigliamento del tessuto cartilagineo. Vertebre lombari e ginocchia sono le
articolazioni più colpite in quanto sono maggiormente esposte all’usura e al peso del corpo.
45
Artrosi cronica
UMG
L’artrosi viene trattata solo sintomaticamente con farmaci antidolorifici e
antinfiammatori
Methotrexate
Aspirin (Bufferin, Bayer) Sulfasalazine
Celecoxib (Celebrex) Leflunomide
Disalcid (salsalate) Hydroxychloroquine
Ibuprofen Azathioprine
Naproxen
Relafen
COX-2 inhibitors
Artrosi cronica
UMG
La glucosammina (2-desossi-2-ammino-D-(+)-glucosio) è il principale precursore
dell’acido ialuronico, che è variamente presente nella cartilagine delle
articolazioni, nei tessuti epiteliale e connettivo.
46
Artrosi cronica
UMG
La metà della glucosammina ingerita con l’alimentazione viene rapidamente
assorbita e captata dai condrociti della cartilagine. Nei controciti, la glucosammina
è convertita in proteoglicano e poi secreta nella matrice esterna.
La glucosammina viene estratta dalla chitina, uno dei principali componenti
dell’esoscheletro dei crostacei e degli artropodi, ma è ottenuta anche per sintesi.
Viene commercializzata da sola oppure in associazione con la condroitina solfato
insieme a sali e vitamine. La somministrazione per via orale di 1-3 g di
glucosammina solfato per l’artrosi del ginocchio ha dimostrato un miglioramento
della funzionalità e una riduzione del dolore
Artrosi cronica
UMG
La condroitina solfato è un eteropolisaccaride costituito dalla ripetizione di unità
disaccaridiche di acido glucuronico e galattosammina.
È un importante componente della cartilagine che si trova normalmente associato
alle proteina a formare il proteoglicano. In un trial clinico su 1583 soggetti con
osteoartrite di tipo moderato-grave, l’associazione glucosammina e condroitina
solfato ha ridotto sensibilmente il dolore.
47
Artrosi cronica
UMG
All’interno del guscio d’uovo si trovano due membrane aderenti e sovrapposte che
rappresentano una barriera protettiva contro l’ingresso di microrganismi dall’esterno.
Gli estratti della membrana di guscio d’uovo contengono glucosamminoglicani in grado di
influenzare la composizione della cartilagine e di migliorare i sintomi dell’osteoartrite. In
uno studio clinico la somministrazione di 500 mg al giorno di membrana di guscio d’uovo
ha ridotto la rigidità e il dolore in modo superiore alla glucosammina/condroitina.
Artrosi cronica
UMG
La somministrazione per due mesi di acidi grassi omega-3 migliora in modo significativo la
funzionalità articolare e riduce il dolore nell’80% dei pazienti, mentre in soggetti con
osteoartrosi medio-grave al ginocchio o all’anca la combinazione degli omega-3 con la
glucosammina solfato può rappresentare un valido approccio all’osteoporosi, superiore alla
stessa glucosammina, ottenendo una riduzione della rigidità mattutina e del dolore in oltre
la metà dei casi osservati. Tale effetto è dovuto alle azioni combinate di riduzione del
processo infiammatorio da parte degli omega-3 e di ricostituzione della cartilagine ad
opera della glucosammina.
48
Artrosi cronica
UMG
L’alga rossa ottenuta per estrazione del Lithothamnion coralloides ha mostrato un forte
effetto antinfiammatorio che consente di ridurre del 50% l’uso dei FANS nei pazienti con
artrosi medio-grave del ginocchio, migliorandone nel contempo la mobilità fisica.
Anche una miscela di estratti di alghe brune marine (85% Fucus vesiculosus, 10%
Macrocystis pyrifera e 5% Laminaria japonica) addizionata di vitamine e sali minerali in
studi clinici ha ridotto di oltre il 50% la sintomatologia dell’osteoartrite, migliorandone il
dolore e riducendo la rigidità.
Artrosi cronica
UMG
Il picnogenolo lenisce il dolore e attenua la rigidità dei movimenti legati alla
sintomatologia dell’artrosi, abbassando il consumo di FANS. Il picnogenolo agisce
inibendo gli enzimi Cox-1 e Cox-2 e abbassa il livello plasmatico della proteina C-
reattiva (PCR), una proteina pentaedrica dell’immunità innata prodotta durante il
processo infiammatorio.
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Artrosi cronica
UMG
L’estratto secco dell’albero dell’incenso, ottenuto dal tronco e dai rametti della
Boswellia serrata, mostra azione antiinfiammatoria e allevia i sintomi
dell’osteoartrosi del ginocchio. Il suo estratto contiene acidi boswellici, fra cui
l’acido 3-O-acetil-11-cheto-β-boswellico (AKBA) responsabile della maggiore
azione antinfiammatoria.
Artrosi cronica
UMG
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