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AVVERTENZE

AVVERTENZE
Poiché i medicinali
Poiché omeopatici
i medicinali non posseggono
omeopatici non posseggono indicazioni terapeutiche
indicazioni terapeutiche
approvate
approvatedall’Agenzia ItalianaItaliana
dall’Agenzia del Farmaco, e poiché eil trattamento
del Farmaco, poiché il trattamento
omeopatico
omeopatico si basa
si sulla
basasintomatologia complessiva
sulla sintomatologia di ogni singolo
complessiva di ogni singolo
malato, i suggerimenti qui espressi non sono indicazioni terapeutiche,
malato, i suggerimenti qui espressi non sono indicazioni terapeutiche, ma ma
acquistano
acquistanosignificato solo solo
significato se interpretati secondo
se interpretati i canoni
secondo delladella
i canoni Medicina
Medicina
Omeopatica,
Omeopatica, dopodopo
accurata diagnosi
accurata medica.
diagnosi medica.
Per iPer
campi d’impiego
i campi qui riportati
d’impiego non vi non
qui riportati è, allovi stato attuale,
è, allo evidenzaevidenza
stato attuale,
scientificamente provata nell’efficacia dei Medicinali Omeopatici,
scientificamente provata nell’efficacia dei Medicinali Omeopatici, secondo
secondo
l’art.l’art.
120 comma
120 comma1-bis1-bis
del D.L. 219/2006.
del D.L. 219/2006.

Pertanto la divulgazione
Pertanto e la consultazione
la divulgazione dell’Opera
e la consultazione è strettamente
dell’Opera è strettamente
riservata ai Signori Medici ed ai Signori Farmacisti.
riservata ai Signori Medici ed ai Signori Farmacisti.

MATERIALE RISERVATO
MATERIALE AI PROFESSIONISTI
RISERVATO DELLA
AI PROFESSIONISTI SALUTE
DELLA SALUTE

SANUM
Prefazione
I progressi nella pratica medica sono strettamente correlati con tutte le innova-
zioni scientifiche e tecnologiche originate dalla moderna ricerca. La messa a punto
di tecniche diagnostiche sempre più elaborate ed esatte, la miglior conoscenza della
cellula e dei suoi meccanismi difensivi, la comprensione più profonda dei processi
metabolici, consentono di osservare e intendere con maggior dettaglio, i molteplici
Redazione a cura del Dipartimento Affari Scientifici di fattori che compongono il delicato equilibrio fisiologico dell’organismo ed, in parti-
I.M.O. Istituto di Medicina Omeopatica S.p.A. colare, tutto ciò che sottintende l’attività del sistema immunitario.
con la supervisione della dr.ssa Alessandra Rossi L’Immuno-Isopatia, costituisce una risorsa importante nell’ambito degli stru-
menti a disposizione del clinico per aiutare a combattere una grande quantità e varia-
Tutti i diritti sono riservati. bilità di malattie nell’uomo. Il suo obiettivo terapeutico è quello di ristabilire l’equi-
librio fisiologico dell’individuo malato, regolando i processi difensivi, partendo da
È pertanto vietata la riproduzione anche parziale dei contenuti. un’adeguata rimodulazione immunitaria. È oramai dato certo l’importanza del ruolo
svolto dal microbioma, l’insieme dei miliardi di microrganismi che convivono con
Progetto grafico: Ciesse Group srl
noi, producendo diversi nutrienti essenziali, integrandosi nel nostro sistema immu-
Via Roma, 72C - Fagnano Olona - VA nitario e contribuendo al mantenimento di un ottimale stato psico-fisico di pressoché
Stampa: JollGraf srl tutti gli apparati e sistemi del nostro organismo.
Via Berlinguer, 16 - Senago - MI Questo manuale di Immuno-Isopatia Clinica offre un quadro ampio e intercon-
nesso di informazioni e consente di scoprire percorsi e interventi nuovi e alternativi
Edizione riservata ai Sigg. Medici e Farmacisti per affrontare efficacemente numerose patologie di natura infettiva o dovute ad alte-
razioni funzionali e/o metaboliche.
Si trovano importanti informazioni relative alla difesa della salute dell’indivi-
Un ringraziamento particolare al dr Maurizio Italiano, Medico specializzato in duo, con analisi approfondite sul ruolo fondamentale delle innumerevoli specie di
Igiene e Medicina Preventiva in Milano, che ha contribuito attivamente, con microrganismi saprofiti (microbiota) diffusi sull’intero organismo e sulla loro impli-
professionalità e profondo impegno, alla realizzazione di questo libro. cazione nel costituire una minaccia patogena, in caso di alterazione degli equilibri del
Senza la sua disponibilità a condividere e diffondere le proprie conoscenze sistema. Questi ultimi sono favoriti da importanti fattori quali, un’alimentazione erra-
ta carente di nutrienti essenziali o ricca di alimenti acidi e uno stile di vita stressante
acquisite tra ricerca e clinica, la stesura di questa pubblicazione non sarebbe
che promuovono l’instaurarsi di fenomeni infiammatori o dismetabolici, collegati
stata possibile.
allo sviluppo delle patologie cronico-degenerative.
Tutti gli argomenti sono trattati con approfondita completezza, supportati dalle
più recenti acquisizioni della moderna ricerca scientifica, spiegati da immagini illu-
strative. Per ogni singolo elemento, è indicato il riferimento bibliografico.
Questo volume è rivolto a tutta quella parte di classe Medica che desidera, ap-
profondendo le proprie conoscenze, impostare terapie innovative, sempre supportate
dall’evidenza scientifica, dirette a ricomprendere l’interezza multiforme delle fun-
zioni del nostro organismo, integrandole con i consueti protocolli terapeutici sinora
applicati.

MATERIALE RISERVATO AI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE

3
INDICE

Prefazione pag. 3
Presentazione

Microrganismi nell’Uomo: i presupposti della Terapia Sanum » 56

Eubiosi e Disbiosi » 99
Gli acidi grassi Omega 3 » 10
Ipossia e Acidosi » 15
Il microbiota intestinale » 29 Manuale di Immuno-Isopatia clinica
La forme prive di parete cellulare: L forms o CWD forms » 37 SANUM
Gli apteni Sanukehl » 48

Rimedi Sanum e attività immunostimolante: il lisozima » 63


Il lisozima » 64
Rilascio di lisozima » 66

Conclusioni » 69

SANUM
PRESENTAZIONE MICRORGANISMI NELL’UOMO: I PRESUPPOSTI DELLA TERAPIA SANUM

Microrganismi nell’uomo: i presupposti della Terapia Sanum Fig. 2. Rappresentazione grafica di disbiosi,
traslocazione batterica e atopobiosi. INTESTINAL MICROBIOTA
A

Un concetto, che corrisponde ad un dato di realtà, è che il corpo umano è popolato (A) In presenza di disbiosi intestinale, (B) l’integrità della Dysbiosis
barriera intestinale (1 e 2) viene compromessa e si crea
da numerose specie di microrganismi in relazione simbiotica. L’aspetto rilevante è che D
(C) una via di accesso attraverso l’epitelio intestinale,
la loro localizzazione non è limitata ad alcuni distretti ma copre l’intero corpo in ambiti che causa (D) traslocazione batterica. Compromised
sia intra che extra cellulari potendo, all’alterarsi degli equilibri di sistema, costituire una La traslocazione batterica è collegata a sua volta ad

BACTERIAL TRANSLOCATION
minaccia patogena1,2,3,4. B
alterazione dell’immunità sistemica (3).
1 GUT BARRIERS
L’insieme dei microrganismi che popolano il corpo si definisce con il termine Mi- Pertanto, la disbiosi intestinale (A) seguita da Epithelial mucous layer
crobiota e la qualità della nostra relazione con loro è rispecchiata dal nostro grado di traslocazione batterica (D) conduce ad (E) atopobiosi C
salute e benessere5. Un’ulteriore estensione di questa evidenza è che l’insieme del ma- (da Potgieter M et al, 2015). 2 Paneth cells secrete antimicrobial ROUTE OF
peptides ENTRY
teriale genetico posseduto dal microbiota (Microbioma), che include anche caratteri- Dentritic cells
stiche metaboliche e morfo-funzionali specifiche, svolge un ruolo essenziale poiché sue malattie infiammatorie croniche non trasmissi- Mechanical barrier (epithelial cells) and Injured epithelia
Gut associated lymphatic tissue M-cells/Peyer
modificazioni possono significare un cambiamento da forme francamente patogene a bili possano avere una componente microbica patches
parzialmente patogene o apatogene così come il contrario. Il sangue negli organismi rispetto a quanto solitamente considerato2,3.
sani è visto come un ambiente “sterile” nel quale non sono presenti microbi proliferanti. Le osservazioni circa lo sviluppo in vivo 3
Tuttavia, ciò non significa che siano assenti forme dormienti o non immediatamente col- di forme conosciute di microrganismi, hanno SYSTEMIC IMMUNE SYSTEM BARRIERS
turabili, poiché la dormienza intracellulare è un fenomeno ben noto. Un gran numero portato a sviluppare quella che attualmente Compromised
di agenti patogeni può sopravvivere nel sangue e negli eritrociti. Numerosi e recenti viene definita come Metagenomica la quale E
studi di ultramicroscopia, basati su se- considera la possibilità di identificare “in vivo” ATOPOBIOSIS
DIET GENES quenze, hanno scoperto un autentico (attraverso un adeguato campionamento) for- BACTERIA FOUND IN NORMALLY STERILE TISSUE
Fat Oral
Fiber Microbiome microbioma del sangue in diverse me non coltivabili secondo i normali strumenti IMLPICATED IN
F
malattie non trasmissibili (Fig. 1). L’o- colturali ma che esprimono una sequenza gene- • Non-communicable diseases
rigine principale di questi microbi è il tica significativamente diversificata. L’approc- • Communicable diseases

INFLAMMATION
microbioma intestinale, specialmente cio metagenomico, seppur non ampiamente
quando va incontro ad uno squilibrio applicato, consente un’ulteriore individualizzazione tipologica che lega microrgani-
tra flora benefica e flora patogena, in- smi, localizzazioni e individualità potendo, infatti, variare le sequenze da persona a
staurando una condizione di Disbiosi. persona. Tali sequenze, sempre più, mostrano correlazioni con patologie sistemiche
Un’altra fonte sono i microbi traslo- infiammatorio-metaboliche e la loro morbidità6,7,8. A questo si aggiunga, come segno
cati dalla cavità orale. Con il termi- di una esigenza sempre più avvertita di avere un quadro ampio ed interconnesso di
Gut ne “atopobiosi” si intende proprio la informazioni, la cosiddetta omica laddove il neologismo deriva dall’inglese omics
Microbiome
Other body epithelial permeability traslocazione di microbi nel sangue o e intende tutte quelle discipline che prendono in considerazione i riflessi globali di
sites defective defense in altri tessuti diversi dalla loro ubi- aspetti in passato considerati come parzialmente separati o a sé stanti e che, tra loro,
cazione fisiologica (Fig. 2). L’atopo- costituiscono un ulteriore livello di lettura ed interpretazione (proteomica, genomica,
Absorbed bacteria
or bacterial biosi può contribuire alla dinamica di metabolomica, metallomica, lipidomica, ecc..)9,10.
components una varietà di malattie infiammatorie.
BLOOD MICROBIOME Risulta di grande importanza collegare, come uno dei fattori maggiormente mo-
Nel complesso, sembra che sempre più
dulanti, lo stile alimentare alla modulazione “plastica” del microbiota. Tale modu-
Fig. 1. Interconnessione microbioma orale, intestinale e del sangue (da McDonnell ME & Ganley-Leal L, lazione è in grado di intervenire molto rapidamente seppure in relazione alle condi-
2010; https://www.bumc.bu.edu/evanscenteribr/files/2010/01/Blood-Microbiome-16.2010-2nd.pdf).
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6 7
PRESENTAZIONE EUBIOSI E DISBIOSI

zioni di partenza della flora stessa11. Avere un microbiota adeguatamente strutturato A questo proposito è d’obbligo sottolineare come l’insieme dei microrganismi
consente di ottenere un ottimale funzionamento del sistema psico-corporeo come che popolano il corpo umano contribuisca, o meno, ad un corretto sviluppo o alla
ormai ampiamente discusso e dimostrato in letteratura scientifica. La relazione è di manifestazione patologica nelle diverse fasi critiche della crescita. Ricordiamo il ruo-
fatto biunivoca e, in special modo, sia il nostro stile di vita impatta sull’integrità del lo svolto nella prima infanzia nella manifestazione/slatentizzazione di forme come
microbiota sia quest’ultimo modula l’espressione delle intere funzioni fisiologiche asma, atopie, diabete, obesità, ADHD ed autismo. Ci soffermiamo ora sul ruolo chia-
umane (Fig. 3)12,13. ve svolto dal microbiota intestinale dove distinguiamo due condizioni fondamentali
cioè quella di Eubiosi e quella di Disbiosi.
Fig. 3. Interazioni tra nutrienti
luminali e metaboliti del
microbiota intestinale con i
EUBIOSI E DISBIOSI
recettori sensoriali intestinali Il termine Eubiosi intende una corretta presenza di flora batterica funzionale
e le comunicazioni chiave tra alle esigenze dell’individuo mentre con Disbiosi si intende la condizione contraria.
sistemi endocrino, neuronale La Disbiosi comporta una serie di conseguenze dannose per l’integrità vitale umana
e immunitario (da Oriach et al,
portando allo sviluppo di alcune condizioni tra le quali l’aumento della permeabili-
201613).
tà intestinale (Leaky Gut Syndrome e allentamento delle Tight Junctions o Zonulae
La composizione dietetica determina il tipo di occludentes), il sovvertimento della funzionalità delle cellule di Paneth, il formarsi
sostanze nutritive che raggiungono il tratto ga- di sostanze cancerogene (es. nitrosammine), deficit vitaminici e di assimilazione di
strointestinale luminale. Diversi modelli dietetici calcio. La condizione di Disbiosi, infatti, altera il training del Sistema Immunitario,
possono alterare la composizione del microbiota la disgregazione dei composti alimentari complessi, la fornitura di molecole chiave e
intestinale e conseguentemente la produzione dei micronutrienti essenziali per il nostro metabolismo (es. Vit. K2).
loro metaboliti, che possono influenzare: la per-
meabilità epiteliale agendo sulle cellule del siste- La distribuzione delle densità dei microrganismi lungo il tratto gastrointestinale
ma immunitario (1), l’attività delle cellule enteroe- varia in modo caratteristico per tutti gli uomini (Fig. 4). Le maggiori concentrazioni
ndocrine (2) o la funzione delle tight junctions (3).
Il contenuto del lume intestinale viene continua- Fig. 4. Organizzazione spaziale
mente monitorato dall’intestino per ottimizzare delle comunità microbiche e
l’assimilazione dei nutrienti e proteggere dai pe- gradienti fisiologici lungo il tratto
ricoli che possono comprometterne l’integrità. gastrointestinale dei mammiferi
Pertanto, l’intestino comunica con un range di (da Reinoso Webb et al, 201614).
recettori sensoriali che interagiscono con i principali sistemi effettori come il sistema endocrino, il si-
stema nervoso, il sistema immunitario intestinale ed i sistemi di difesa non immunitaria dell’intestino. Il numero e il tipo di comunità bat-
Il rilascio di ormoni innescato dall’attivazione di recettori nutrizionali specifici presenti sulle cellule teriche, così come i fattori fisiolo-
enteroendocrine si verifica lungo l’intero tratto gastrointestinale dallo stomaco all’intestino crasso. gici, variano lungo la lunghezza
Esistono diversi tipi di cellule enteroendocrine come le cellule L o le cellule I con recettori sensoriali del tratto gastrointestinale (GI).
che stimolano il rilascio di diversi tipi di ormoni (4), che hanno una vasta gamma di effetti come la È ben noto che i livelli di ossigeno,
sazietà attraverso l’ipotalamo, la motilità gastrointestinale e la secrezione acida. Abbreviazioni: AAs, le concentrazioni di acidi biliari, la
aminoacidi; Ach, acetilcolina; APC, cellule presentanti l’antigene; CCK, colecistochinina; DA, dopami- motilità intestinale, i peptidi anti-
na; GABA, acido γ-amminobutirrico; GIP, peptide inibitorio gastrico; GLP, peptide simile al glucagone; microbici (AMP) e il pH luminale
IPANs, neurone afferente primario intrinseco; LCFA, acidi grassi a catena lunga; NE, noradrenalina; nella porzione prossimale del
OEA, oleoiletanolamide; PYY, peptide YY; SCFA, acidi grassi a catena corta. tratto gastrointestinale (stomaco,
duodeno, digiuno) svolgono un
ruolo importante nella limitazione dei numeri e dei tipi di microrganismi. In generale, i batteri anaerobi-
ci, aerobici e facoltativi si trovano quasi esclusivamente nella porzione prossimale del tratto gastrointe-
Klimenko NS, Tyakht AV, Popenko AS, Vasiliev AS, Altukhov IA, Ischenko DS, Shashkova TI, Efimova DA,
11
stinale. La natura ipossica e il pH più fisiologico dell’intestino tenue distale (ileo) e del colon insieme alla
Nikogosov DA, Osipenko DA, Musienko SV, Selezneva KS, Baranova A, Kurilshikov AM, Toshchakov SM, riduzione complessiva di acidi biliari, di AMP e della motilità intestinale, consentono una crescita senza
Korzhenkov AA, Samarov NI, Shevchenko MA, Tepliuk AV, Alexeev DG. Microbiome Responses to an Uncon- impedimenti di un gran numero di batteri anaerobici obbligati. Questi microbi sensibili all’ossigeno sono
trolled Short-Term Diet Intervention in the Frame of the Citizen Science Project. Nutrients. 2018 May 8;10(5).
in grado di produrre grandi quantità di acidi grassi a catena corta (SCFA, acetato, propionato, butirrato)
Flandroy L, Poutahidis T, Berg G, Clarke G, Dao MC, Decaestecker E, Furman E, Haahtela T, Massart S,
12
da carboidrati complessi (fibre) da utilizzare per importanti processi colici e immunologici.
Plovier H, Sanz Y, Rook G. The impact of human activities and lifestyles on the interlinked microbiota and
health of humans and of ecosystems. Sci Total Environ. 2018 Jun 15;627:1018-1038.
Oriach CS, Robertson RC, Stanton C, Cryan JF, Dinan TG. Food for thought: The role of nutrition in the
13 Reinoso Webb C, Koboziev I, Furr KL, Grisham MB. Protective and pro-inflammatory roles of intestinal
14

microbiota-gut-brain axis. Clin Nutr Exp. 2016;6:25-38. bacteria. Pathophysiology. 2016 Jun;23(2):67-80.
8 9
PRESENTAZIONE GLI ACIDI GRASSI OMEGA 3

si trovano, statisticamente, a livello orofaringeo e a partire dall’ileo fino alla mag- rappresentate da accumuli planari di particolari proteine e lipidi tra cui colesterolo,
giore concentrazione che caratterizza il tratto colon (dove avviene il riassorbimen- sfingolipidi e proteine di membrana15). All’interno della cellula, gli Acidi Grassi di
to degli acidi biliari, della Vit. B12 e dell’acqua) e sigma-retto. derivazione dalla membrana, e i loro prodotti, possono influenzare il processo infiam-
Nell’intestino tenue avviene, grazie alla presenza delle popolazioni di probiotici matorio fungendo da modulatori delle vie di trascrizione per NF-kB (nuclear factor
in condizioni di Eubiosi, la digestione di nutrienti fondamentali e l’assorbimento di kappa-light-chain-enhancer of activated B cells) e PPAR-a/g (a/g Peroxisome Pro-
monosaccaridi, di aminoacidi, di acidi grassi e di acqua. Ricordiamo, qui brevemente, liferator-Activated Receptor - recettore alfa/gamma attivato dai proliferatori dei pe-
l’importanza della elaborazione fermentativa (su base probiotica) delle fibre carboi- rossisomi)16, nonché svolgere il ruolo di precursori per un certo numero di prodotti
dratiche non cellulosiche a catena lunga che porta alla formazione di SCFA (Short derivati dall’ossidazione di eicosanoidi e docosanoidi attraverso l’azione delle epo-os-
Chain Fatty Acids - acidi grassi a catena corta) vitali sia per il nutrimento enterocitico sigenasi, lipossigenasi e ciclossigenasi17.
che per la loro azione sistemica come modulatori dell’attività di Fegato, Pancreas e sul Alcuni lavori, in questo ambito, hanno approfondito il ruolo e l’attivazione
metabolismo dei neurotrasmettitori centrali (contribuendo ad una sensazione, o meno, dell’Inflammosoma NLRP3. L’NLRP3 è un complesso multiproteico citoplasmati-
di benessere psico-fisico). co, normalmente inattivo, che viene attivato in risposta a segnali di pericolo extra- ed
Una mucosa intestinale non integra facilita la penetrazione sia di macromole- intracellulari, incluso lo stress ossidativo mitocondriale. Una volta attivato, l’Inflam-
cole potenzialmente antigeniche che di batteri i quali stimolano la linea immunitaria mosoma innesca una risposta infiammatoria (Fig. 6) attraverso una modulazione ca-
Th17 favorendo la produzione di citochine infiammatorie. Mentre gli acidi grassi po- spasi-1-dipendente delle citochine IL-1β ed IL1818. È di fatto un sensore chiave dello
li-insaturi (PUFA - Poly Unsaturated Fatty Acids) concorrono a spegnere o ridurre stress metabolico, mediato da SFA (Saturated Fatty Acids - Acidi Grassi Saturi),
questa attivazione, le citochine diminuiscono l’attività dei linfociti Treg promuoven- nell’Obesità e nel Diabete Mellito di Tipo 2 (T2DM). Resolvine e Protectine EPA-
do, anche, reazioni di cosiddetta “auto-immunità” e lo sviluppo di patologie quali e DHA-derivate migliorano in modo significativo lo stato pro-infiammatorio che
Artrite Reumatoide, Malattie degenerative, Diabete di tipo 1 (Fig. 5). ne deriva19.
Fig. 5. Infiammazione Fig. 6. Un’alimentazione ricca di grassi saturi
e autoimmunità (SFA) promuove l’infiammazione dei tessuti
come conseguenza di guidata da macrofagi “metabolicamente attivati”
danno della mucosa (da Robblee et al, 201620).
intestinale. Un consumo eccessivo di SFA induce sia
in macrofagi umani sia in topi un profilo di
espressione genica unico che è arricchito
da un sottoinsieme di marcatori di stress del
reticolo endoplasmatico (ER), in particolare da
IRE1a (inositol-requiring enzyme-1 a) e da molti
geni target adattativi a valle. Gli SFA attivano
anche l’inflammosoma NLRP3 nei macrofagi, con
conseguente secrezione di IL-1b.

GLI ACIDI GRASSI OMEGA 3 https://it.wikipedia.org/wiki/Zattera_lipidica


15

Calder PC. Long chain fatty acids and gene expression in inflammation and immunity. Curr Opin Clin Nutr
16
La presenza di PUFA Omega 3 (EPA, DHA, DPA) è importante per svolgere Metab Care. 2013 Jul;16(4):425-33.
un’azione anti-infiammatoria e anti-degenerativa efficace. Ricordiamo che il precur-
Wall R, Ross RP, Fitzgerald GF, Stanton C. Fatty acids from fish: the anti-inflammatory potential of long-
17
sore degli Omega 3 è l’Acido Alfa Linolenico (ALA) che è definito come “essenziale” chain omega-3 fatty acids. Nutr Rev. 2010 May;68(5):280-9.
poiché l’organismo umano non è in grado di sintetizzarlo da altri precursori ma deve Shahzad K, Bock F, Dong W, Wang H, Kopf S, Kohli S, Al-Dabet MM, Ranjan S, Wolter J, Wacker C,
18

essere presente nella propria alimentazione. Biemann R, Stoyanov S, Reymann K, Söderkvist P, Groß O, Schwenger V, Pahernik S, Nawroth PP, Gröne
Gli Omega 3 svolgono quindi importanti funzioni, quali ipocolesterolemizzante, HJ, Madhusudhan T, Isermann B. Nlrp3-inflammasome activation in non-myeloid-derived cells aggravates
diabetic nephropathy. Kidney Int. 2015 Jan;87(1):74-84.
ipotrigliceridemizzante, vasoprotettiva ed ipotensiva tra le altre.
19
Norling LV, Serhan CN. Profiling in resolving inflammatory exudates identifies novel anti-inflammatory and
Gli Acidi Grassi che introduciamo attraverso l’alimentazione possono influen- pro-resolving mediators and signals for termination. J Intern Med. 2010 Jul;268(1):15-24.
zare i processi infiammatori attraverso gli effetti sia sul peso corporeo, e quindi la 20
Robblee MM, Kim CC, Porter Abate J, Valdearcos M, Sandlund KL, Shenoy MK, Volmer R, Iwawaki T,
massa adiposa, che su composizione e funzionamento della membrana e delle zattere Koliwad SK. Saturated Fatty Acids Engage an IRE1α-Dependent Pathway to Activate the NLRP3 Inflam-
lipidiche cellulari (regioni della membrana cellulare morfologicamente identificabili masome in Myeloid Cells. Cell Rep. 2016 Mar 22;14(11):2611-23.
10 11
PRESENTAZIONE GLI ACIDI GRASSI OMEGA 3

La condizione di Obesità riduce in modo significativo, attraverso una diminu- Vi è una sempre maggiore mole di letteratura che identifica i meccanismi attra-
zione della presenza di acido 17-idrossidocosaenoico (17-HDHA, di derivazione verso i quali i processi infiammatori sono influenzati dall’apporto dietetico di Acidi
dal DHA o Acido Docosaesaenoico), una serie di sostanze ad esso biochimica- Grassi e di come questi possano agire, a seconda della classe di appartenenza, in
mente collegate tra le quali spiccano un precursore della Resolvina D1 e della Pro- senso pro o anti-infiammatorio.
tectina D1 (aventi azione antinfiammatoria) presenti nel tessuto adiposo e, quindi, È importante, quindi, sottolineare le evidenze, anche se talvolta non così solide,
facilitando l’instaurarsi di una condizione infiammatoria21. Anche una supplemen- per un ruolo pro-infiammatorio degli SFA.
tazione dietetica di EPA/DHA, all’interno di un’alimentazione obesogenica, ha
Lo studio LIPGENE24 ha indagato, in soggetti con Sindrome Metabolica
consentito di riattivare la biosintesi di Resolvina e Protectina e, concomitantemente,
(MetS), gli effetti di una sostituzione dietetica di SFA con MUFA (Mono Unsatu-
di attenuare l’infiammazione adiposa e l’Insulino Resistenza. Relativamente alte dosi
rated Fatty Acids) o, come parte di una dieta a basso impatto lipidico, la supple-
di LC n-3 PUFA (Long Chain n-3 Polyunsaturated Fatty Acids) si sono dimostrate
mentazione o meno, di LC n-3 PUFA25. Mentre un approccio dietetico con pochi
in grado di attenuare l’espressione genica infiammatoria (Fig. 7) nel tessuto adiposo
grassi e arricchito da n-3 PUFA ha dimostrato un rischio significativamente ridotto
sottocutaneo in Pazienti gravemente Obesi ma non Diabetici22.
di MetS26, la modifica dei grassi nella dieta non ha avuto un effetto significativo
Fig. 7. sui marcatori biologici chiave per il rischio metabolico includendo, in questo, la
Biosintesi sensibilità all’Insulina e i marcatori plasmatici infiammatori presi in considera-
endogena
di mediatori
zione27. Tuttavia si è dimostrata una chiara modulazione sia dell’Infiammazione
lipidici derivati NF-kB-mediata che dello stress ossidativo nell’intervallo post-prandiale in relazio-
da omega-6 ne alla tipologia di composizione lipidica del pasto28,29.
e omega-3 È difficile comunque valutare pienamente i risultati della ricerca che talvolta
(da Titos et al,
201323). mostra esiti contradditori tra studi in RCT e studi in vitro. Vi sono infatti aspetti
legati alle dosi, alla durata della modificazione, alla insufficiente selezione di bio-

24
Gulseth HL, Gjelstad IM, Tierney AC, Shaw DI, Helal O, Hees AM, Delgado-Lista J, Leszczynska-Golabek
I, Karlström B, Lovegrove J, Defoort C, Blaak EE, Lopez-Miranda J, Dembinska-Kiec A, Risérus U, Roche
HM, Birkeland KI, Drevon CA. Dietary fat modifications and blood pressure in subjects with the metabolic
syndrome in the LIPGENE dietary intervention study. Br J Nutr. 2010 Jul;104(2):160-3.
L’acido arachidonico (omega-6) viene rilasciato dai fosfolipidi e metabolizzato dalla ciclossige- 25
Shaw DI, Tierney AC, McCarthy S, Upritchard J, Vermunt S, Gulseth HL, Drevon CA, Blaak EE, Saris WH,
nasi (COX) o 5-lipossigenasi (5-LOX) per formare mediatori dell’infiammazione, come prostaglan-
Karlström B, Helal O, Defoort C, Gallego R, López-Miranda J, Siedlecka D, Malczewska-Malec M, Roche
dine e leucotrieni. Durante il processo di risoluzione dell’infiammazione, l’acido arachidonico viene
HM, Lovegrove JA. LIPGENE food-exchange model for alteration of dietary fat quantity and quality in
convertito dalla 15-LOX in acido 15S-idrossieicosatetraenoico (15S-HETE), che viene rapidamente
free-living participants from eight European countries. Br J Nutr. 2009 Mar;101(5):750-9.
convertito dalla 5-LOX in lipossina A4 (LXA4). La formazione di 15-epi-LXA4 a partire da 15R-HETE
può verificarsi anche dopo l’acetilazione della COX-2 da parte dell’aspirina (ASA). Allo stesso modo, 26
Paniagua JA, Pérez-Martinez P, Gjelstad IM, Tierney AC, Delgado-Lista J, Defoort C, Blaak EE, Risérus
l’acido eicosapentaenoico (omega-3) viene convertito in 18-idroperossi-EPE (18-HEPE) da COX- U, Drevon CA, Kiec-Wilk B, Lovegrove JA, Roche HM, López-Miranda J; LIPGENE Study Investigators. A
2 trattata con ASA o attraverso il citocromo P450 (CYP450) e successivamente trasformato dalla low-fat high-carbohydrate diet supplemented with long-chain n-3 PUFA reduces the risk of the metabolic
5-LOX in 18S- o 18R-Resolvina (Rv) E1. Il DHA viene convertito dalla 15-LOX in 17S-idrossi-DHA syndrome. Atherosclerosis. 2011 Oct;218(2):443-50.
(17S-HDHA) che successivamente viene trasformato dalla 5-LOX in RvD1 e mediante processi di 27
Tierney AC, McMonagle J, Shaw DI, Gulseth HL, Helal O, Saris WH, Paniagua JA, Gołąbek-Leszczyñska
epossidazione e idrolisi in Protectina D1 (PD1), rispettivamente. La formazione di 17R-RvD1 da I, Defoort C, Williams CM, Karsltröm B, Vessby B, Dembinska-Kiec A, López-Miranda J, Blaak EE, Drevon
17R-HDHA può verificarsi anche dopo l’acetilazione della COX-2 da parte dell’ASA. CA, Gibney MJ, Lovegrove JA, Roche HM. Effects of dietary fat modification on insulin sensitivity and on
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12 13
PRESENTAZIONE IPOSSIA ED ACIDOSI

marcatori dell’infiammazione che sono insensibili a modificazioni fisiologiche IPOSSIA ED ACIDOSI


significative in tessuti chiave come quello epatico e adiposo.
Come già accennato in precedenza, essendo la condizione del terreno fondamen-
Vi è anche un collegamento sempre più chiaro tra la composizione diete- tale per lo sviluppo di qualsiasi “alterazione” in senso infiammatorio o dismetabolico,
tica in grassi, il grado di infiammazione e comuni varianti genetiche umane30. ecco che un aspetto fondamentale risiede nella valutazione e promozione di un cor-
Nello studio LIPGENE, il SNP (single-nucleotide polymorphism o polimorfi- retto pH sistemico e l’evitamento o la correzione di condizioni di Acidosi distrettuali.
smo a singolo nucleotide) nei geni che codificano il peptide anti-infiammatorio Ipossia ed Acidosi sono due condizioni che spesso si accompagnano in modo
Adiponectina (ADIPOQ) e il suo recettore (ADIPOR1) ha mostrato di interagi- devastante per il benessere a medio e lungo termine della persona.
re positivamente con gli SFA al fine di modulare l’effetto dei grassi alimentari
Riscoprire il ruolo rilevante dell’Ipossia tissutale, e la conseguente acidosi che
sull’Insulino Resistenza31.
ne deriva, ci pare un aspetto importante non solo dal punto di vista concettuale ma,
Attraverso un approccio “caso-controllo” si è osservato come un comune soprattutto, da quello pratico clinico.
SNP del gene che codifica per il fattore C3 sia correlato con il rischio di MetS Sono infatti numerose le situazioni nelle quali il nostro organismo deve so-
ma, molto significativamente, l’impatto di tutto questo è risultato accentuato da stenere un’ipossia che, a seconda di localizzazione, grado, intensità e durata, è in
livelli elevati di SFA32. Inoltre la combinazione di polimorfismo nei geni che co- grado di innescare processi di tipo compensatorio i quali, a loro volta, possono
dificano per IL-6, linfotossina A (LTA) e TNF-a (Tumor Necrosis Factor alpha) costituire la base per patologie solo successivamente espresse in modo manifesto
ha un effetto globale additivo che porta ad una interazione con livelli e tipologia (es. osteopenia e/o osteoporosi36, patologie tiroidee37, condizioni tumorali38,39,40,41).
degli Acidi Grassi plasmatici in grado di modulare significativamente il rischio La nostra risposta agli stimoli ambientali di varia natura (inquinamento42,43,44, input
di MetS33. stressogeni45, alimenti46,47,48,49,50) è fondamentale nella regolazione dell’Ipossia-Aci-
Una ricerca ha dimostrato la capacità degli LC n-3 PUFA di diminuire la
produzione di TNF-a. Tutto questo è influenzato da una insita alterazione della 36
Arnett TR. Extracellular pH regulates bone cell function. J Nutr. 2008 Feb;138(2):415S-418S.
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14 15
PRESENTAZIONE IPOSSIA ED ACIDOSI

dosi e include, oltre ad aspetti che possiamo definire “costituzionali”, anche l’atti- ottengono effetti rilevanti sulla regolazione acido-base, sul diametro delle arterie e
vità fisica51,52 e una consapevolezza e congruenza psico-corporea che, a sua volta, sulla ritenzione del sodio a livello renale56,57 .
viene influenzata, via feedback negativo, da agenti ipossico-acidificanti. L’uso di sostanze tampone, nel senso della loro implementazione attraverso
L’inalazione, infatti, di CO2 promuove l’insorgere di un’emozione simile a la dieta, assume quindi un’importanza fondamentale non solo nel mantenere un
quella che caratterizza il manifestarsi di attacchi di panico spontanei53 andando a buon equilibrio acido-base ma anche perché questo correla con l’innescarsi di for-
coinvolgere quelle che sono le strutture biologiche di base dei disturbi di Ansia. me patologiche e degenerative come quelle (tra le molte) a cui abbiamo accennato
Tale sintomatologia pare essere indipendente dalla stimolazione diretta dell’A- precedentemente.
migdala, come precedentemente ritenuto, ma (come suggeriscono lavori su cavie Sempre più sia in ambito clinico, terapeutico e preventivo, che in ambito spor-
ed evidenze cliniche in soggetti con lesioni bilaterali dell’Amigdala) correlata alla tivo viene esplorato l’uso del bicarbonato di sodio e dei citrati.
riposta primitiva all’Ipossia-Acidosi di una zona del cervello denominata Nucleo In tutte le situazioni che coinvolgono sforzi prolungati, e/o intermittenti pro-
del Letto della Stria Terminale (in inglese Bed Nucleus of the Stria Terminalis) che lungati, una supplementazione di bicarbonato e citrati si è rivelata vincente nel
attiva l’asse HPA (Asse Ipotalamo-Ipofisi-Surrene) e la risposta allo Stress Acuto54. migliorare le performance e la capacità di risposta dell’organismo58,59. Nei soggetti
Per quel che riguarda l’attività fisica essa contribuisce, in modo “naturale”, a supplementati si ritrovano, inoltre, livelli significativamente più elevati di pH, bi-
diminuire l’acidità distrettuale-interstiziale attraverso un meccanismo semplice ed carbonato e lattato.
efficace che ci evidenzia (se ce ne fosse ancora bisogno) quanto sia importante una Non solo la medicina d’urgenza o le situazioni di patologia in stadi avanzati
buona idratazione55 affinché l’acqua svolga le sue funzioni fondamentali dal punto richiedono un’attenzione da questo punto di vista ma (e ci permettiamo di aggiunge-
di vista biochimico (e non solo). re “soprattutto”) tutte le forme specialmente contraddistinte e sottese da alterazioni
Durante l’esercizio fisico una parte di acqua viene spostata dal torrente va- infiammatorie.
scolare e dal liquido interstiziale verso la muscolatura al lavoro. In questo modo Si intende con ciò che le forme “palesi” di Ipossia-Acidosi si presentano da sé in-
“tamponi” naturali quali proteine e bicarbonato aumentano la presenza di elementi dicando senza dubbio la via terapeutica e le azioni conseguenti da attuare in emergenza.
basici atti a contrastare l’acidificazione da produzione di acido lattico. Meno evidente è l’importanza del rilevare una corretta perfusione distrettuale e
Ecco spiegata anche la ragione per la quale l’attività quotidiana aerobia è da un monitoraggio dei livelli di acidosi relativa che sono condizioni connesse a forme
preferirsi, ai fini terapeutici, a un’intensa o prevalente attività anaerobia. patologiche le quali, di primo acchito, possono apparire come non correlate.
Alla fine dell’attività muscolare l’acqua defluisce rapidamente verso le sedi Sappiamo che vi sono vari meccanismi (che qui semplicemente citeremo) che, a
da cui proveniva e quindi può permanere un residuo più o meno elevato di aci- differenti livelli e localizzazione, hanno a che vedere con lo stress ossidativo legato
do lattico non tamponato a seconda del tipo di sforzo connesso. In questo senso ad un eccesso di specie chimiche reattive dette ROS (Anione superossido, Radicale
una moderata (anaerobia) e costante attività fisica risulta promuovente una corretta Idrossile, Radicale idroperossile o Ossigeno singoletto, Ozono, Perossido di Idroge-
neutro-basificazione distrettuale e un tamponamento dell’acidità e degli elementi no - provocano la formazione di radicali idrossili e un radicale idrogeno promuovente
pro-infiammatori connessi. l’acidosi dall’acqua corporea) e/o ad una carenza dei sistemi antiossidanti (citiamo
È evidente come l’attività fisica sia connessa alla respirazione e che quindi, come esempio gli Antiossidanti preventivi come i Sequestratori di metalli: es. Tra-
quest’ultima, correli efficacemente con l’ossigenazione. Lavorando su una corretta sferrina, Lattoferrina, Ferritina, Aptoglobina, Emopessina, Albumina - i Quencher
ventilazione e sui patterns ad essa connessi (ampiezza e frequenza del respiro) si di ROS: es. Carotenoidi, Superossido dismutasi, Catalasi - gli Inattivatori di Pe-
rossidi: es. Glutatione perossidasi sia plasmatica che dei perossidi fosfolipidici e
intracellulare, Glutatione-S-transferasi senza dimenticare altri antiossidanti quali le
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16 17
PRESENTAZIONE IPOSSIA ED ACIDOSI

è di apoptosi e necrosi cellulare nonché una profonda alterazione della matrice Perché Ipossia e Acidosi sono due aspetti concettualmente uniti? Possiamo
extracellulare (collagene, macrofagi, capillari, fibre elastiche e fibronectina, ma- sinteticamente rispondere che, in ultima analisi, riguardano un percorso comune che
stociti, glicosaminoglicani). ha come tappa finale la cellula e l’ambiente intracellulare. Più in specifico, un orga-
Ci interessa tuttavia sottolineare come un ambiente acidificato dallo stress os- nello cellulare presente in tutti gli eucarioti: il Mitocondrio.
sidativo alteri profondamente anche la struttura vascolare andando a favorire una L’ossigenazione tissutale ha come funzione primaria nell’uomo quella di con-
ipoperfusione distrettuale, un’ipo-ossigenazione e un’ulteriore acidificazione. Più in sentire un processo di produzione di energia detto fosforilazione ossidativa (dopo la
specifico si assisterà ad una ridotta efficienza della respirazione cellulare e un glicolisi extramitocondriale e il ciclo di Krebs intramitocondriale) la quale avviene
netto aumento dei ROM (Reactive Oxygen Metabolites)60. grazie ai mitocondri.
Altrettanto non dettaglieremo i sistemi tampone fisiologici e le varie conse- Il metabolismo aerobio consuma ossigeno e rilascia come prodotto la prece-
guenze che l’acidosi comporta anche se ne vedremo le linee essenziali. Li ricordiamo dentemente citata CO2 ovvero il Biossido di Carbonio. L’ossigeno giunge ai tessuti
solo brevemente per ordine di importanza e velocità di intervento: legato all’emoglobina e fisicamente va a consentire, in corrispondenza della cresta
mitocondriale, un processo di scambio di elettroni che esordisce nella sintesi di ATP
- Bicarbonato-acido carbonico (HCO3-/H2CO3). (adenosin trifosfato) e calore62.
- Fosfato monobasico-bibasico (HPO42-/ H 2PO4-). Il tampone fosfato è meno im- L’equilibrio dinamico tra Ossigeno da un lato e Anidride carbonica dall’altro è
portante del sistema bicarbonato perché nei fluidi extracellulari è molto meno il fattore principale (abbiamo visto precedentemente non unico) dell’equilibrio aci-
concentrato e la forma acida non può essere eliminata come la CO2. Risulta do-base corporeo. A questo punto, e per definire e chiarire il concetto di Acidità e di
invece un sistema importante a livello renale perché il fosfato si concentra nel Basicità, ci serve un elemento che è fondamentale per l’esistenza della nostra vita
tubulo renale. corporea: l’Acqua.
- Proteine (es. Albumina, Emoglobina). Le proteine sono i sistemi tampone più L’acqua costituisce la maggior parte del corpo umano. In essa si sciolgono le
abbondanti dell’organismo. La loro capacità tampone è legata all’esistenza di varie sostanze che vanno incontro ad interazioni biochimiche a vario titolo e livello.
gruppi imidazolici dell’istidina e α-aminici. Nei globuli rossi, l’emoglobina ha La maggiore o minore acidità di una soluzione è determinata dalla concentrazione di
una funzione tampone molto importante. ioni idrogeno (H+ o Protoni) disciolti nell’acqua.
- Tamponi intracellulari. Il pH intracellulare (6-7,4) è leggermente inferiore a La misura della concentrazione degli ioni idrogeno consente pertanto di valutare
quello del liquido extracellulare, ma segue, anche se lentamente, le sue va- il grado di acidità di una soluzione. Quando si parla di regolazione dell’equilibrio
riazioni, perché CO2 diffonde nelle cellule e H+ entra con anioni organici e in acido-base si vuole intendere in effetti la regolazione della concentrazione di ioni
scambio con K+. I sistemi tampone intracellulari contribuiscono ad impedire idrogeno nei liquidi dell’organismo. La valutazione di questa concentrazione viene
variazioni del pH del liquido extracellulare, anche se agiscono lentamente. espressa in termini logaritmici con la sigla pH che sta per “Potenziale Idrogeno” e
Sono rappresentati dalle proteine e dai fosfati inorganici (ATP, ADP, AMP, matematicamente si esprime come pH= log 1/[H+]= - log [H+].
Glucosio-1-monofosfato e 2,3-DPG). Ciò sta a significare che il pH diminuisce quando la concentrazione di ioni H+
- Sistema Polmonare. Regola la rimozione di CO2 e quindi di H2CO3 → risposta aumenta, cioè la soluzione si acidifica63.
rapida attraverso l’aumento o la diminuzione della ventilazione. Si definiscono Acide quelle sostanze che liberano protoni H+ mentre Basiche
quelle che liberano anioni OH-.
- Sistema Renale. Elimina urine acide o basiche riportando la concentrazione di
idrogenioni ai valori normali → risposta lenta. Il range di valori entro cui spazia il pH va da 0 a 14 e si comprende bene se si
considera che nell’acqua “pura” la concentrazione di H+ e OH- è bilanciata essen-
In generale, recenti evidenze di ricerca ci sottolineano come i “sensori” corporei
do 10-7 moli per litro sia per H+ che per OH-. La somma di pH e pOH darà quindi
dell’equilibrio acido-base siano settati prevalentemente nel riconoscere il pH attra-
invariabilmente 14.
verso una adenil-ciclasi solubile che individua il bicarbonato61.
Nelle strutture viventi più in generale, e nell’uomo in specifico, il valore di
Ci preme presentare alcuni concetti base e, successivamente, condividere alcune pH deve essere diverso e il più stabile possibile a seconda delle strutture e livelli
evidenze scientifiche che hanno, già da ora, un enorme impatto sulle scelte clinico-te- antropologici (intra o extra cellulare) basandosi su questa “differenza” l’insieme
rapeutiche. dei processi vitali.
60
Iorio EL. La corretta alimentazione nella prevenzione dell’invecchiamento e delle patologie ad esso correla-
te. Salerno, presentazione a “La dieta in condizioni fisiologiche diverse”. Marzo 2005.
62
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61
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63
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18 19
PRESENTAZIONE IPOSSIA ED ACIDOSI

Vi è però un distretto particolarmente vitale e tutelato che non tollera variazio- Un’alterazione dell’acidità corporea (ultimo sarà il sangue) è quindi chiave nel
ni significative di pH: il Sangue. Il valore di pH del Sangue deve obbligatoria- compromettere, in grado direttamente proporzionale alla variazione dal pH neu-
mente stare tra 7,35 e 7,45. tro-basico, le funzioni vitali.
Anche lievi spostamenti della concentrazione idrogenionica dal valore nor- L’alimentazione incide in misura determinante sul valore di pH e di conse-
male possono avere ripercussioni notevoli sulla cinetica delle reazioni chimiche guenza sulle funzioni metaboliche dell’organismo: sistema elettrico, attività intra-
cellulari, deprimendone alcune e accelerandone altre. Perciò la regolazione della cellulare, attività enzimatica, minerali, vitamine.
concentrazione degli ioni idrogeno è uno degli aspetti più importanti dell’o- È nell’apparato gastrointestinale che troviamo un abbondante utilizzo di tampo-
meostasi. ni per limitare la pur necessaria acidità atta a favorire i processi digestivi. Il Pancreas
secerne grosse quantità di bicarbonati67 insieme ad enzimi digestivi. Gli ioni bicarbo-
Tale regolazione viene agita per mezzo dei sistemi tampone e proprio da uno
nato (via enzima anidrasi carbonica Zn-dipendente) sono prodotti delle cellule epi-
di questi (menzionato all’inizio) partiamo riprendendo la CO2 liberata dal processo
teliali duttali esocrine in seguito a stimolazione da parte della secretina (stomaco) e,
di respirazione cellulare. insieme all’acqua, vengono rilasciati nel lume duttale e quindi nel duodeno. È quindi
Al fine di mantenere il pH del sangue stabile, e anche una conseguente ottima- il Pancreas una stazione fondamentale di controllo del pH ed è tra i primi organi ad
le ossigenazione (tanto Ossigeno entra quanta CO2 esce), la CO2 viene trasportata essere affaticato da un’acidosi sistemica tanto da potere affermare che un’acidosi
(per il 73%) nel sangue idratata (via l’anidrasi carbonica dei globuli rossi) come cronica metabolica sia destruente per il Pancreas68 poiché altera completamente il
acido carbonico H2CO3 che a livello polmonare si scinde velocemente in HCO3- terreno alcalino nel quale gli enzimi secreti svolgono la loro funzione.
(liberato nel sangue in cambio della ricezione dell’anione Cl-) e H+. Lo ione H+ Inoltre l’acidificazione del succo pancreatico porta a diminuirne gli effetti an-
rimane legato all’emoglobina e si scinderà quando l’Ossigeno si rilegherà al Ferro ti-microbici favorendo quindi una alterazione, in senso patologico, del microbiota e,
dell’Eme. Lo ione Idrogenocarbonato (HCO3-) funge quindi per ¼ da tampone del anche, lo sviluppo e la proliferazione delle forme CWD (Cell Wall Deficient) in
pH ematico oltre che da “trasporto”. quanto risposta indotta al cambiamento del terreno (vedi le forme CWD in dettaglio
I restanti ¾ della funzione tampone sono svolti dalle proteine. Frequenza del più avanti).
respiro e variazione del lume vasale sono gli elementi primari per il mantenimento Altre conseguenze sono: pancreatiti da attivazione precoce intrapancreatica
di un livello ottimale di HCO3-. delle proteasi, formazione di calcoli biliari, reflusso biliare verso lo stomaco/eso-
fago. Anche la funzione endocrina viene alterata con le conseguenze immaginabili
Il 21% della CO2 si trova sotto forma di carbaminoemoglobina (CO2 + un
sulla secrezione di insulina e il rischio di diabete di tipo 269.
gruppo amminico dell’emoglobina da non confondere con il legame letale tra eme
e monossido di carbonio chiamato carbossiemoglobina). Si tenga conto che la CO2, Tornando all’occorrenza dell’Ipossia possiamo bene comprendere come a questa
aumentando di concentrazione, favorisce il rilascio di O2 da parte dell’emoglobina si accompagni, e ne sia conseguenza, un’acidosi inizialmente distrettuale e, successi-
vamente, favorisca quella sistemica. Il mitocondrio, che già soffre fisiologicamente di
con un perfetto meccanismo di integrazione tra domanda (distrettuale) e offerta
stress ossidativi, può andare incontro a danni notevoli fino, come detto, all’apoptosi71.
(ossigenazione) secondo quello che viene detto “effetto di Werigo-Bohr”64.
Secondo studi e approfondimenti portati avanti in modo sistematico special-
Il 5% della CO2 rimane sciolta nel globulo rosso.
mente dalla Dottoressa Terry Wahls72,73 (che ha da subito enfatizzato l’importanza
Già queste prime osservazioni ci consentono di apprezzare ancora meglio un dell’alimentazione e dello stile di vita nel contrastare l’insorgenza di patologie in-
dato proveniente dalla recente letteratura, apparentemente eclatante, che descrive fiammatorie da acidosi74 sia acute che croniche e cronico-degenerative) le strutture
un feedback positivo sui mitocondri e sui processi di respirazione cellulare: l’as- chiave che debbono essere preservate sono proprio i mitocondri e la connessa respi-
sunzione di bicarbonato di sodio (essendo il bicarbonato un tampone natu-
rale) incrementa l’espressione della proteina mRNA PGCI Alpha che regola, 67
http://www.vivo.colostate.edu/hbooks/pathphys/digestion/pancreas/exocrine.html
aumentandolo, il numero dei mitocondri e, conseguentemente, la capacità re- 68
Melamed P, Melamed F. Chronic metabolic acidosis destroys pancreas. JOP. 2014 Nov 28;15(6):552-60.
spiratoria65,66. 69
Mandel EI, Curhan GC, Hu FB, Taylor EN. Plasma bicarbonate and risk of type 2 diabetes mellitus. CMAJ.
2012 Sep 18;184(13):E719-25.
70
Carnauba RA, Baptistella AB, Paschoal V, Hübscher GH. Diet-Induced Low-Grade Metabolic Acidosis and
64
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65
Percival ME, Martin BJ, Gillen JB, Skelly LE, MacInnis MJ, Green AE, Tarnopolsky MA, Gibala MJ. Sodium
71
Valero T. Mitochondrial biogenesis: pharmacological approaches. Curr Pharm Des. 2014;20(35):5507-9.
bicarbonate ingestion augments the increase in PGC-1α mRNA expression during recovery from intense 72
Wahls TL. Minding My Mitochondria 2nd Edition: How I overcame secondary progressive multiple sclerosis
interval exercise in human skeletal muscle. J Appl Physiol (1985). 2015 Dec 1;119(11):1303-12. (MS) and got out of my wheelchair. TZ Press.
66
Bishop DJ, Thomas C, Moore-Morris T, Tonkonogi M, Sahlin K, Mercier J. Sodium bicarbonate ingestion
73
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prior to training improves mitochondrial adaptations in rats. Am J Physiol Endocrinol Metab. 2010 Au- 74
Riemann A, Ihling A, Thomas J, Schneider B, Thews O, Gekle M. Acidic environment activates inflammatory
g;299(2):E225-33. programs in fibroblasts via a cAMP-MAPK pathway. Biochim Biophys Acta. 2015 Feb;1853(2):299-307.
20 21
PRESENTAZIONE IPOSSIA ED ACIDOSI

A liferator-activated receptor gamma coactivator1-alpha) che stimola la produzione e


An ccum Fig. 8. Fattori che possono
dL u
ym lat contribuire allo sviluppo e alla l’attivazione degli enzimi antiossidanti peroxiredoxina-3 e tioredoxina-278.
ph ion progressione di Sclerosi Multipla
oc of
yte M lig
ht Ricordiamo poi che un ambiente acidificato favorisce la proliferazione di mi-
s i acr un (da Mao P et al, 201079).
n t op S crorganismi patogeni e la induzione di forme CWD che concorrono al promuove-
he ha ced D) I fattori causali precisi della sclerosi
Br ges du in re la sintomatologia (vedi le forme CWD in dettaglio più avanti).
ain Re itam multipla sono sconosciuti. Tuttavia,
(V è possibile che più fattori siano Il discorso alimentare, poco più sopra affrontato, ci offre l’occasione per ricor-
coinvolti nel causare la sclerosi dare che a fronte di un’acidificazione persistente si innescano, nel corpo, i cosiddetti
Multiple multipla, inclusi difetti del DNA nei
meccanismi tampone. Questi portano ad una demineralizzazione causata dagli in-
genomi nucleari e mitocondriali,
Sclerosis infezioni virali, condizioni di ipossia genti prelievi di sali alcalinizzanti dai tessuti minerali naturali (muscolo e osso)
Vir e stress ossidativo, mancanza di per fronteggiare l’aggressione degli acidi (Fig. 9)70, 80.
rs al
to Inf luce solare o carenza di vitamina D La continua richiesta di minerali alcalinizzanti quali calcio, ferro, magne-
ac ec
tio e aumento di macrofagi e linfociti
tic
F n sio, manganese, potassio, rame, sodio, provoca la riduzione delle difese immuni-
Oxidative Stress
Hypoxia and

ne nel cervello.
tarie per l’infiammazione delle mucose, la demineralizzazione e l’intossicazione
Ge
del mesenchima che ne deriva.
Accanto alle forme manifeste, ve ne sono altre latenti e di piccola entità, in
cui il pH del sangue è ancora negli intervalli normali, ma la sua capacità tampone è
compromessa.
razione cellulare aerobia che, in ambiente acido, viene fortemente disturbata secondo
i criteri precedentemente esposti. Diet-induced metabolic acidosis Fig. 9.
Conseguenze per
In sintesi la dottoressa Wahls evidenzia come la nostra alimentazione e il nostro la salute derivanti
stile di vita portino a “denutrire” i mitocondri e a creare un ambiente ossidante e Reduction of pH level within the normal range dall’acidosi
acidificante atto a impedire lo svolgersi delle loro fondamentali funzioni vitali. metabolica di basso
Un ritorno ad una prevalenza di alimenti quali frutta e verdura (insieme ad una grado indotta dalla
bone resorption dieta (da Carnauba
modulazione dell’assunzione di grano e i suoi derivati nonché di fonti proteiche) è markers excretion
 calcium excretion
IR  cortisol
 citrate excretion et al, 2017 70).
in grado di sostenere in modo ottimale sia l’equilibrio acido-base che la respirazione BMD
mitocondriale. In questa direzione va, a nostro avviso, valutata con grande attenzio-
ne, in vista di indicazioni dietetiche ai Pazienti, la valenza alcalinizzante o acidifican-
te degli alimenti (PRAL - Potential Renal Acid Load)75,76.
Il magnesio, il bicarbonato, il selenio e lo zolfo sono elementi fondamentali
per i mitocondri.
Questa sembra essere la base attraverso la quale si vengono a manifestare, nel Bone fratures Nephrolithiasis T2DM Lean mass HBP
tempo, malattie degenerative come la Sclerosi Multipla (SM), la Sclerosi Laterale Bone mass loss loss
Amiotrofica (SLA) e più in generale le sofferenze infiammatorie77.
L’acidosi metabolica di basso grado indotta dalla dieta può predisporre a vari disturbi tra cui la
Nel caso della SM (Fig. 8) vi sono ormai evidenze che i ROS prodotti da cellule compromissione del metabolismo osseo, la formazione di calcoli renali, la perdita di massa magra,
infiammatorie guidino la degenerazione assonale verso la SM attiva inducendo una l’aumento di pressione sanguigna e il rischio di diabete mellito di tipo 2. BMD: densità minerale
severa disfunzione dei mitocondri. Tra i numerosi lavori pubblicati e che supportano ossea; IR: insulino-resistenza; T2DM: diabete mellito di tipo 2; HBP: pressione alta.
pienamente il protocollo anti-acido e anti-ossidante della dottoressa Wahls, menzio-
niamo quello sull’attivazione del recettore astrogliale PGC-1alpha (peroxisome pro-
78
Nijland PG, Witte ME, van het Hof B, van der Pol S, Bauer J, Lassmann H, van der Valk P, de Vries HE, van
Horssen J. Astroglial PGC-1alpha increases mitochondrial antioxidant capacity and suppresses inflamma-
75
Remer T, Manz F. Potential renal acid load of foods and its influence on urine pH. J Am Diet Assoc. 1995 tion: implications for multiple sclerosis. Acta Neuropathol Commun. 2014 Dec 10;2:170.
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22 23
PRESENTAZIONE IPOSSIA ED ACIDOSI

Con il termine acidosi latente, Sander81, pioniere della ricerca acido-basica, Iniziamo con un dato storico e cioè il fatto che nel 1931 fu attribuito il Premio
identifica la condizione nella quale le riserve di compensazione basica nel sangue Nobel in “Fisiologia o Medicina” al Dr. Otto Heinrich Warburg (Fig. 10) per il
sono già state parzialmente consumate ma non si è ancora verificata una variazione suo lavoro sui processi metabolici aerobi e anaerobi nelle cellule.
del pH. Nel suo lavoro pubblicato nel 1927 sul metabolismo del tumore nel corpo84, egli
Inoltre, sintomi o condizioni cliniche di rilievo comune quali asma, broncop- affronta una tematica che caratterizzerà il suo lavoro fino all’intervento che terrà a
neumopatia cronica ostruttiva, chetoacidosi diabetica, affezioni renali o franche Lindau, sul Lago di Costanza, dopo la guerra, nel 1966 e dal titolo “The Prime Cause
insufficienze, qualsiasi tipo di shock (settico, anafilattico, neurogeno, ecc…), stress and Prevention of Cancer”85.
e ansia con iperventilazione, uso di farmaci o droghe che causano ipoventilazione, Egli identificò come causa primaria del
vomiti e diarree possono portare a squilibri Acido-Base. In questi casi spesso la tumore la carenza di ossigeno ed evidenziò
somministrazione di ossigeno (vedi concetto di Ipossia) migliora le condizioni dei quello che tuttora viene chiamato “Effetto
Pazienti82. Warburg” e cioè la differenza fondamen-
Un buon metodo per ottenere valori indicativi sull’Equilibrio Acido-Base tale tra cellule sane e cancerose consistente
(nella maggior parte delle situazioni e fatta salva una corretta funzionalità rena- nella velocità di flusso della glicolisi.
le), e che ben si adatta alle esigenze ambulatoriali, è quello della valutazione del
pH extracellulare attraverso la misurazione del pH urinario49,83. Per ottenere una
misurazione la più attendibile possibile è bene effettuare almeno 3 misurazioni
giornaliere: sulla seconda urina del mattino, prima di pranzo e prima di cena.
Il valore ideale di pH urinario ruota attorno al 7,260. In base ai risultati delle
misurazioni si può intervenire con supplementazioni neutro-basificanti nei mo-
menti della giornata nei quali il corpo si trova a dovere affrontare una situazione di
acidosi e le sue relative potenziali conseguenze croniche. Fig. 10. Otto Heinrich Warburg
(da Brand RA, 2010 86).
Tale misurazione diventa ancora più importante in corso di trattamenti per
patologie degenerative o francamente tumorali. Riportiamo a seguire alcune frasi, dai suoi scritti, ricche di significato sia allora
La relazione tra Ipossia e Acidosi ci pare quindi ormai chiara. L’Ipossia può che oggi86:
avere molteplici cause e, schematicamente, possiamo indicare alcune eziologie: - “L’insorgere del tumore è causato da una dieta antifisiologica (basata su cibi aci-
- da Ipoventilazione (Ipossica) dificanti) e da uno stile di vita sedentario: in questa situazione il corpo crea un
- da Alterata funzione dell’Emoglobina (Anemica) ambiente di acidità. L’acidità, a sua volta, espelle l’ossigeno dalle cellule […]”
- da Rallentamento del flusso sanguigno (Stagnante) - “La mancanza di ossigeno e l’acidosi sono due facce della stessa medaglia: se ne
hai una, hai anche l’altra. Sostanze acide rifiutano l’ossigeno, mentre le sostanze
- da Disfunzione mitocondriale (Istotossica)
alcaline attirano l’ossigeno: privare una cellula del 35% del suo ossigeno per 48
Nella nostra esperienza clinica possiamo rilevare come blocchi psicogeni del ore, può trasformarla in cellula cancerosa. Tutte le cellule normali hanno un asso-
diaframma siano molto più diffusi di quel che appare e comportino una venti- luto bisogno di ossigeno, ma le cellule cancerose possono vivere senza ossigeno.”
lazione spesso insufficiente e quindi una scarsa ossigenazione. Tale condizione, - “Tutte le forme di cancro sono caratterizzate da una proliferazione quando si tro-
ripetiamo, è diffusissima! vano in condizioni di ipossia e acide (senza ossigeno), le cellule tumorali sono
A questo punto ci preme affrontare come argomento conclusivo, ma a nostro anaerobie (vivono in assenza di ossigeno, il glucosio è la principale fonte di ener-
avviso foriero di notevoli indicazioni pratiche e concrete, quello della relazione gia).”
tra Ipossia-Acidosi e proliferazione tumorale. Ancora una volta ritroveremo i - “Il cancro, pertanto, non sarebbe altro che un meccanismo di difesa di alcune
Mitocondri così da chiudere un ideale cerchio. cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente privo di ossigeno e acido …”

81
Sander F. L’equilibrio acido-base dell’organismo umano. Terza Ed. Stoccarda: Hippokrates; 1999.
Warburg O, Wind F, Negelein E. The metabolism of tumors in the body. J Gen Physiol. 1927 Mar 7;8(6):519-30.
84
82
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Nurs. 2008 Feb;24(1):28-38; quiz 38-40. http://healingtools.tripod.com/primecause1.html/
85

83
Dussol B. Acid-base homeostasis: metabolic acidosis and metabolic alkalosis. Nephrol Ther. 2014 Brand RA. Biographical sketch: Otto Heinrich Warburg, PhD, MD. Clin Orthop Relat Res. 2010
86

Jul;10(4):246-57. Nov;468(11):2831-2.
24 25
PRESENTAZIONE IPOSSIA ED ACIDOSI

Il lavoro di Warburg fu per anni abbandonato e spesso accompagnato, nel ri- le cellule tumorali ad essere aggredibili maggiormente dai farmaci 93,94,95… i quali
cordarlo, ad una ingenua, e spesso supponente, derisione. La sua spiegazione circa quasi sempre sono… acidificanti!!! e quindi il problema si pone di nuovo…
l’oncogenesi fu, nel tempo, soppiantata dalla “Teoria di Knudson” (geni oncosop- Tutte queste osservazioni, fini e necessarie, si infrangono contro un’evidenza
pressori) che imputava la causa della trasformazione tumorale a mutazioni del DNA apparentemente rozza e cioè che, anche in situazioni sperimentali, l’aggiunta di so-
cellulare87. Attualmente, soprattutto alla luce di quanto detto sino ad ora, a noi pare luzioni basificanti di bicarbonato porta ad un’inibizione della crescita del tumore e,
che le due spiegazioni possano essere inquadrate una (Warburg) come causa e l’altra quindi, della sua invasività96.
come “uno” degli effetti (Knudson).
Sull’utilizzo del bicarbonato concordano anche alcuni ricercatori cinesi che han-
Alla luce di osservazioni su varie tipologie di cellule tumorali, nonostante nella no recentemente osservato qualcosa di molto interessante e cioè la capacità delle
stragrande maggioranza dei casi vi sia una situazione come quella descritta da War- cellule tumorali di avere due possibilità metaboliche (Fig. 11): una quella descritta
burg, si assiste anche al mantenimento dell’attività respiratoria mitocondriale seb-
bene vi sia una alterazione della regolazione del processo glicolitico88,89 che porta, Fig. 11.
comunque, ad un accumulo di acido lattico immesso nel tessuto connettivo creando Rappresentazione
il consueto ambiente acidico all’intorno del tumore e favorendone sia la dispersione schematica delle
metastatica90 (le zone di maggiore acidità all’intorno della massa sono quelle con differenze tra
maggiore invasività tumorale) sia l’alterazione del meccanismo mitocondriale di fo- fosforilazione
sforilazione ossidativa nelle cellule adiacenti91. ossidativa, glicolisi
anaerobica e
In questo senso si può ipotizzare che le considerazioni di Warburg siano sostan- glicolisi aerobica
zialmente corrette sebbene il danno possa avvenire (secondo numerosi autori e in rari (effetto Warburg).
ceppi cellulari tumorali) con maggiore rilevanza per quella che è la via metabolica Da Vander Heiden
glicolitica sregolandola. Il dato comune apparente a tutti i ceppi tumorali è comunque et al, 2009100.
un’avida captazione di glucosio.
Le indicazioni alimentari92 al Paziente diventano quindi fondamentali per fa-
vorire la “morte” metabolica del tumore stesso (no a farine doppio zero, ai dolciumi
industriali, al latte vaccino e derivati, allo zucchero bianco, al cioccolato comune,
In presenza di O2, i tessuti non proliferanti (differenziati) metabolizzano prima il glucosio in
ecc.) mentre la constatazione più frequente è quella di vedere specialisti al corrente piruvato attraverso la glicolisi e quindi ossidano completamente la maggior parte del piruvato nei
delle più minuziose e specifiche azioni di enzimi e fattori di trascrizione che ignorano mitocondri in CO2 durante il processo di fosforilazione ossidativa. L’ossigeno, essendo necessario
la ricaduta macroscopica, sulla patologia, dell’alimentazione e dello stile di vita. Al come accettore finale di elettroni per ossidare completamente il glucosio, è essenziale per questo
più accettano, solo ed esclusivamente, alcuni aspetti specie quelli intesi a promuo- processo. Quando l’O2 è limitante, le cellule possono reindirizzare il piruvato generato dalla glicolisi
vere psicologicamente il benessere del Paziente. Il mangiare cose che “piacciono” lontano dalla fosforilazione ossidativa mitocondriale generando lattato (glicolisi anaerobica). Questa
rientra purtroppo tra questi. generazione di lattato durante la glicolisi anaerobica consente alla glicolisi di continuare (riportando
il NADH al NAD+), ma si traduce in una produzione di ATP minima rispetto alla fosforilazione
In ogni caso le evidenze maggiori della ricerca paiono indicare come la crea- ossidativa. Warburg ha osservato che le cellule tumorali tendono a convertire la maggior parte
zione di un ambiente acidico, nel microambiente tumorale, sia il mezzo migliore per del glucosio in lattato indipendentemente dal fatto che l’O2 sia presente (glicolisi aerobica). Questa
salvaguardare il tumore stesso. A questo proposito, e per mantenere il pH interno sta- proprietà è condivisa da normali tessuti proliferativi. I mitocondri rimangono funzionali e parte della
bile, potenti pompe protoniche trans-membrana contribuiscono a mantenere e creare fosforilazione ossidativa continua sia nelle cellule tumorali che nelle normali cellule proliferanti.
Tuttavia, la glicolisi aerobica è meno efficiente della fosforilazione ossidativa per la produzione di
questa situazione tanto che l’utilizzo sperimentale di inibitori della loro attività porta ATP. Nelle cellule in proliferazione, circa il 10% del glucosio viene deviato in percorsi biosintetici a
monte della produzione di piruvato.
87
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88
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26 27
PRESENTAZIONE IL MICROBIOTA INTESTINALE

classicamente dall’“effetto Warburg”97,98,99 (glicolisi) e l’altra una via di mezzo conclamata. Ogni situazione patologica ha come base un processo di alterazione
(glico-ossidativa) che consente ai ceppi di sopravvivere specie in condizioni meta- in senso ipossico/acidificante e interventi quali una buona respirazione e un’ali-
boliche quali quelle dei tumori solidi. mentazione adeguata con prevalenza di frutta e verdura e scarso apporto di carboi-
In questi casi a seconda del livello di acidosi lattica del microambiente pos- drati raffinati/zuccheri/amidi è fondamentale così come una opportuna regolazione
sono regolare con un meccanismo di feed-back negativo la preferenziale via gli- dell’apporto proteico animale.
colitica. È fondamentale il monitoraggio del pH anche attraverso la via urinaria come
È importante rilevare come, gli autori stessi, descrivano che, anche nel caso più sopra descritto e l’uso, peraltro promosso anche in letteratura, di sostanze neu-
di una situazione di metabolismo parzialmente ossidativo con poco glucosio, la tro-basificanti. Tra queste ricordiamo alcune tra le più semplici: i Bicarbonati e i
somministrazione di bicarbonato porta la cellula tumorale a ritornare alla piena via Citrati.
glicolitica e quindi a richiedere glucosio che, mancando, la porta a morte101. Nella nostra prassi consigliamo ALKIMO (disponibile sia in polvere - barat-
Attualmente, nonostante importanti articoli siano stati pubblicati su riviste pre- tolo e bustine - sia in compresse) che rappresenta una miscela bilanciata di Bicar-
stigiose, si cerca ancora di individuare la via genica nell’alterazione della funzione bonati e Citrati oltre che di Calcio, Magnesio e Zinco con una posologia che varia
mitocondriale piuttosto che cercare i fattori promuoventi di quell’alterazione102. a seconda dell’andamento del pH nell’arco della giornata, con la seguente modalità
Uno degli inibitori di acidità che maggiormente viene utilizzato negli stu- di somministrazione: 1 cucchiaino (o 1 bustina) di polvere o 2-4 compresse da circa
di pubblicati è il bicarbonato di Sodio103. Il suo effetto, testato anche dalla ricerca 40 minuti a 2 ore dalla fine del pasto. In questo modo si “mima” quello che sarebbe
di base, è promettente. Si è dimostrato che NaHCO3 somministrato per via orale l’apporto fisiologico pancreatico andando (come nel caso delle Ipossie-Acidosi) a
ha selettivamente aumentato il pH dei tumori e ridotto la formazione di metastasi rinforzarlo.
spontanee in un modello di cancro metastatico al seno nei topi. Nelle patologie tumorali, inoltre, somministriamo Citrokehl in gocce con po-
Dopo avere condiviso una visione d’insieme sull’importanza e la ricaduta cli- sologia variabile a seconda del Paziente. Alla luce di quanto abbiamo esposto l’idea
nica dell’Ipossia-Acidosi, proviamo a sintetizzare alcuni aspetti di prassi tera- è quella di agire sia sull’equilibrio acido base (in quanto acido debole reagisce con
peutica generale che, tuttavia, andranno poi adattati alle singole situazioni ed acidi più forti liberando OH- e diminuendo l’acidità nonché svolgendo un’azione
evenienze. antiossidante) che sul ciclo di Krebs.
Il dato fondamentale è che l’organismo va riportato in una situazione di buon Per favorire l’ossigenazione e regolarizzare l’apporto di sangue nei di-
pH non solo a livello ematico ma soprattutto a livello della matrice extracellulare stretti periferici, sia in situazioni di acidosi asintomatica che in patologia con-
dove i processi di acidificazione sono pericolosi (specie quando si arriverà ad una clamata, suggeriamo sempre l’utilizzo di Mucokehl D5 sia in gocce che in com-
trasformazione da sol a gel della matrice stessa) poiché alterano le vie biochimiche presse. La posologia di base è 1 compressa (o 7-10 gocce) 3 volte al giorno. A
e la comunicazione tra i vari ceppi cellulari oltre a mettere in una condizione di seconda dell’intensità della sintomatologia, e della necessità di apporto di ossi-
sforzo compensatorio le pompe protoniche di membrana e costituendo un elemento geno a livello distrettuale, la posologia potrà essere aumentata anche fino a 5-6
di vasocostrizione capillare e quindi di ipossia. somministrazioni giornaliere per poi essere ridotta in accordo con l’andamento
clinico. Mucokehl sarà da utilizzare sicuramente in tutte le condizioni oncologi-
Come abbiamo appena evidenziato, tutte le condizioni ipossiche vanno com-
che e, ovviamente, dove vi sia rischio di ipoperfusione e/o minaccia di sviluppo
battute e ostacolate sia in via preventiva che in fase terapeutica per patologia
di processi necrotici.
Ricordiamo inoltre che un’alterazione dell’equilibrio Acido-Base com-
97
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of cancer cells. Sci Rep. 2014 May 13;4:4927. l’ospite è bi-direzionale, ecco che gli effetti spaziano da una alterazione della funzio-
102
Boland ML, Chourasia AH, Macleod KF. Mitochondrial dysfunction in cancer. Front Oncol. 2013 Dec nalità del Sistema Immunitario (sia locale che sistemica) allo sviluppo di patologie
2;3:292.
quali RCU (retto colite ulcerosa), Morbo di Crohn, Tumori, Obesità, Diabete tipo 2,
103
Robey IF, Baggett BK, Kirkpatrick ND, Roe DJ, Dosescu J, Sloane BF, Hashim AI, Morse DL, Raghunand
N, Gatenby RA, Gillies RJ. Bicarbonate increases tumor pH and inhibits spontaneous metastases. Cancer Pancreatite, Fibromialgia, Malattie Cardio-Vascolari, Disturbi Cognitivo Comporta-
Res. 2009 Mar 15;69(6):2260-8. mentali e Psico-Affettivi.
28 29
PRESENTAZIONE IL MICROBIOTA INTESTINALE

La composizione del microbiota intestinale è modificabile, fortunatamente, da Come è intuitivamente comprensibile, le alterazioni dell’equilibrio del-
cambiamenti dello stile di vita (intesi nel senso più pieno del termine greco δίαιτα la flora intestinale portano ad una espansione/riduzione della presenza di
ovvero “modo di vivere”); l’alimentazione, l’esercizio fisico, la ritmicità circadiana microrganismi potendo quindi favorire il proliferare di forme francamente
(es. sonno-veglia), la modalità di contatto con la propria affettività sono catego- patogene. Gli antibiotici, ed in particolare quelli ad ampio spettro, non sono mai
rie che compongono questo insieme. unicamente mirati contro gli agenti patogeni e nel combattere l’infezione creano
Dobbiamo tuttavia considerare anche i Fattori Ambientali: pesanti danni collaterali a carico del microbiota residente. Fortunatamente, la
microecologia del microbiota umano sano è molto diversificata e presenta una
 inquinanti/tossici (sia microrganismi patogeni che sostanze velenose),
buona “ridondanza funzionale”, ovvero la capacità per più microbi all’interno
 farmaci (tra questi maggiormente gli antipsicotici) includendo anche dello stesso ecosistema di svolgere gli stessi compiti in modo tale che, se una
quelli non-antibiotici che tuttavia esplicano un’azione simile sulla flora batterica popolazione viene soppressa, la sua funzione viene vicariata da un’altra106,107,108.
aumentando la resistenza dei patogeni, Ciò consente al microbiota una moderata capacità di sopportare lo stress causato
 equilibri tra fattori di trascrizione, es. c-Maf che porta ad una diffe- dall’antibiotico e poi di riprendersi. Tuttavia, poiché ciascuno di noi ha un mi-
renziazione dei linfociti Th2 e Th17 i quali favoriscono la IBD (Inflammatory crobiota modellato in modo univoco dal proprio ambiente e da altri fattori che
Bowel Disease) che include Crohn e rettocolite ulcerosa. sono meno ben compresi, questa esclusività significa che non è ancora possibile
prevedere le risposte individuali all’esposizione antimicrobica.
Microbiota e Disturbi del Comportamento Come vedremo più avanti, questo meccanismo porta anche all’induzione
Come precedentemente accennato, è importante sottolineare la correlazione di forme “speciali” promotrici di una risposta infiammatoria. Tali forme,
tra Disturbi del Comportamento (DC) e alterazioni significative del microbiota cominciamo a nominarle, vengono descritte come L forms o CWD (Cell Wall
intestinale includendo la parziale prevalenza di forme patogene, essendo stata, in Deficient) forms nella letteratura scientifica.
passato, ampiamente sottovalutata. DC e microrganismi costituiscono un ambito
Tornando ad aspetti più classicamente noti, se consideriamo le infezioni,
di sempre maggiore interesse e studio. Alcuni esempi di manifestazione clinica
una particolarmente foriera di nefaste conseguenze è quella da Clostridium dif-
sono: Astenia generalizzata, Sindrome Ansiosa, Attacchi di Panico, Depressione
ficile (CDI, Clostridium Difficile Infection).
tono umore, Ideazioni Depressive, Depressione maggiore, Deterioramenti Co-
gnitivi, Demenze, Schizofrenia, Autismo. Il Clostridium difficile è un batterio anaerobio, Gram-positivo, presente fisiologi-
camente nel microbiota vaginale ed intestinale. Grazie alla produzione nell’intestino
Le alterazioni della capacità cognitiva e del tono dell’umore correlano con: di una tossina necrotizzante alcuni ceppi di Clostridium possono causare nell’uomo
aumentati livelli di markers infiammatori (es. IL-6, Proteina C Reattiva), la colite, soprattutto quando riescono a moltiplicarsi nell’intestino in grandi quantità
Esotossine Neurotrope (es. Tossina Botulinica, Tetanica), Tossine anche Neuro- come accade, ad esempio, in seguito a terapia antibiotica protratta nel tempo che
trope (Perfringolisina, Alfa-emolisina). Oltre a questi aspetti conviene ricordare permette al C. difficile di proliferare e prosperare in assenza di un microbiota sano
l’azione citotossica diretta come si configura nell’Encefalite Erpetica, la Ma- che ne ostacoli l’“espansione”109. Poiché il trattamento per l’infezione da Clostridium
lattia di Creutzfeldt–Jakob (encefalite spongiforme trasmissibile da Prioni), la consiste in un’ulteriore terapia antimicrobica con metronidazolo (nei casi di infezioni
Demenza da AIDS (HIV associated dementia + deposizione amiloide), la Neu- lievi), vancomicina o fidaxomicina, non sorprende che l’infezione possa ripresentarsi
rosifilide da Treponema pallidum. in circa il 20% dei pazienti e che possa instaurarsi un circolo vizioso di crescita dei
Antibiotico-resistenza patogeni seguita da soppressione antibiotica110. Soprattutto nella prevenzione delle
recidive dell’infezione, ma anche in profilassi primaria, hanno un ruolo importante
Un ulteriore aspetto, che riguarda l’equilibrio del microbiota e lo svilup-
i probiotici dal momento che contribuiscono alla modulazione del microbiota com-
po di patologie è quello dell’antibiotico-resistenza (ABR). La ABR, in Italia,
raggiunge quote sino al 50% dei trattamenti antibiotici con un pernicioso sotto-
gruppo costituito da ABR multipla che si verifica nel 7-10% dei casi. Le infe-
106
Dethlefsen L, Huse S, Sogin ML, Relman DA. The pervasive effects of an antibiotic on the human gut
zioni correlate all’assistenza (ICA) colpiscono ogni anno circa 284.000 pazienti microbiota, as revealed by deep 16S rRNA sequencing. PLoS Biol. 2008;6(11):e280.
causando tra i 4.500 e i 7.000 decessi. Le più comuni infezioni sono polmonite 107
Miki T, Yokokawa T, Matsui K. Biodiversity and multifunctionality in a microbial community: a novel the-
(24%) e infezioni del tratto urinario (21%)104,105. oretical approach to quantify functional redundancy. Proc Biol Sci. 2013 Dec 18;281(1776):20132498.
108
Moya A, Ferrer M. Functional Redundancy-Induced Stability of Gut Microbiota Subjected to Disturbance.
Trends Microbiol. 2016 May;24(5):402-13.
104
http://www.epicentro.iss.it/focus/resistenza_antibiotici/DocumentazioneItalia.asp 109
Knight CL, Surawicz CM. Clostridium difficile infection. Med Clin North Am. 2013;97(4):523–536. ix.
105
ECDC Surveillance Report, Point prevalence survey of healthcare associated infections and antimicrobial 110
Petrof EO, Claud EC, Gloor GB, Allen-Vercoe E. Microbial ecosystems therapeutics: a new paradigm in
use in European acute care hospitals, 2011-2012. medicine? Benef Microbes. 2013;4(1):53–65.
30 31
PRESENTAZIONE IL MICROBIOTA INTESTINALE

pletamente distrutto dalle terapie antibiotiche, producono acidi che, abbassando il L’equilibrio quindi tra sistema immunitario intestinale, microbiota e
pH, creano un ambiente sfavorevole alla proliferazione del Clostridium, sono immu- mucosa intestinale è la chiave per un ottimale equilibrio di salute della persona.
nomodulatori che quindi contribuiscono a rafforzare il nostro sistema immunitario Nel menzionare l’uso dei probiotici non dobbiamo dimenticare il ruolo dei pre-
contro la proliferazione del batterio (Fig. 12). biotici cioè di quell’insieme di sostanze che vengono metabolizzate (fermentate)
dai microrganismi e che contribuiscono al loro benessere, alla loro proliferazione e
al nostro equilibrio poiché non digerite dalla microflora intestinale. In questo modo
si riesce a stimolare selettivamente la crescita di alcuni batteri (es. bifidobatteri e
lattobacilli e acidi grassi a catena corta) a discapito dei patogeni o potenzialmen-
te patogeni. Gli effetti di modifica dell’ecosistema passano anche attraverso un
cambiamento della struttura intestinale, un miglioramento dell’assorbimento di
minerali (in particolare il calcio) e uno stimolo dell’immunità locale.
Tra i prebiotici ricordiamo gli oligosaccaridi, gli Acidi Organici e i β-glucani:
- FOS (frutto-oligo-saccaridi), GOS (galatto-oligosaccaridi), MOS (mannano-o-
ligosaccaridi - proteggono l’epitelio intestinale riducendo adesione batterica di
Salmonella e Clostridi), XOS (Xylo-oligosaccaridi), TOS (Transgalatto-oligo-
saccaridi prodotti per via sintetica).
- Gli Acidi Organici sono presenti in alcuni alimenti (specie agrumi e frutti sel-
vatici) e concorrono al metabolismo e al trofismo intestinale. Costituiscono
una alternativa agli additivi alimentari antimicrobici, non si conoscono tutti
i meccanismi di azione specifica, migliorano la digeribilità degli aminoacidi,
Fig. 12. I 3 livelli di azione di un probiotico (da Rijkers GT et al, 2010111).
troficamente possono aumentare l’altezza dei villi intestinali e quindi la loro
I batteri probiotici possono: capacità di efficace assorbimento. Se ne riconoscono due principali gruppi.
• interferire con la crescita o la sopravvivenza di microrganismi patogeni nel lume intestinale
(livello 1);
 Fumarico, Citrico, Malico, Lattico - abbassano il pH, agiscono prevalente-
mente nello stomaco, infatti nel piccolo intestino questo effetto ne produr-
• migliorare la funzione della barriera mucosa e il sistema immunitario della mucosa (livello 2);
rebbe uno tampone con produzione di bicarbonato;
• oltre che sull’intestino, avere un effetto sul sistema immunitario sistemico e su altri sistemi
cellulari e organi come fegato e cervello (livello 3).  Formico, Acetico, Propionico, Sorbico - abbassano il pH, agiscono sui bat-
teri Gram- attraverso la sovversione delle membrane cellulari e alterando il
Diverse metanalisi e revisioni sistematiche della letteratura sull’utilizzo dei pro- meccanismo di duplicazione del DNA.
biotici nelle infezioni da Clostridium difficile hanno evidenziato come un’adeguata
- I β-glucani costituiscono la porzione principale della parte solubile della fibra
terapia probiotica sia in grado di ridurre l’incidenza di CDAD (Clostridium Difficile
Associated Disease), ovvero la malattia associata al C. difficile che si manifesta so- alimentare (polisaccaridi a base glucosio con legami glicosidici) non assorbibi-
prattutto con diarrea ricorrente, e di proteggere dal rischio di infezione112,113,114. le - presenti soprattutto nei cereali come orzo (tra 5 e 7%), crusca, avena, farro
(in quantità minore ma significativamente presenti) ma anche lieviti, funghi ed
111
Rijkers GT, Bengmark S, Enck P, Haller D, Herz U, Kalliomaki M, Kudo S, Lenoir-Wijnkoop I, Mercenier
alghe. Contribuiscono ad una importante azione ipocolesterolemizzante e di ri-
A, Myllyluoma E, Rabot S, Rafter J, Szajewska H, Watzl B, Wells J, Wolvers D, Antoine JM. Guidance for duzione dell’indice glicemico post-prandiale e sul senso di sazietà. Studi clinici
substantiating the evidence for beneficial effects of probiotics: current status and recommendations for documentano chiaramente la correlazione tra loro consumo alimentare e ridu-
future research. J Nutr. 2010 Mar;140(3):671S-6S.
112
Goldenberg JZ, Yap C, Lytvyn L, Lo CK, Beardsley J, Mertz D, Johnston BC. Probiotics for the prevention
zione del rischio cardiovascolare. La dose giornaliera raccomandata (RDA) è
of Clostridium difficile-associated diarrhea in adults and children. Cochrane Database Syst Rev. 2017 Dec di 3 grammi al giorno.
19;12:CD006095.
113
Pattani R, Palda VA, Hwang SW, Shah PS. Probiotics for the prevention of antibiotic-associated diarrhea
Tra le varie fibre ricordiamo quelle viscose (es. gomme come Mastice di
and Clostridium difficile infection among hospitalized patients: systematic review and meta-analysis. Open Chios, Gomma di Guar) che esprimono maggiore efficacia verso il senso di Sa-
Med. 2013 May 28;7(2):e56-67. zietà e il controllo di glicemia ed insulinemia nonché il metabolismo di cole-
114
Shen NT, Maw A, Tmanova LL, Pino A, Ancy K, Crawford CV, Simon MS, Evans AT. Timely Use of Probio-
tics in Hospitalized Adults Prevents Clostridium difficile Infection: A Systematic Review With Meta-Regres-
sterolo e trigliceridi. Psyllium e Crusca agiscono sia favorendo il transito che
sion Analysis. Gastroenterology. 2017 Jun;152(8):1889-1900.e9. migliorando il metabolismo di colesterolo e trigliceridi.
32 33
PRESENTAZIONE IL MICROBIOTA INTESTINALE

Small Intestine Bacterial Overgrowth (SIBO) zioniamo quella di un prodotto (Ergyphilus Plus in capsule) ricordando che, per la
A questo punto vale la pena menzionare un aspetto da molti sottolineato cioè corretta conservazione ed efficacia dei microrganismi contenuti, esso va posto al fre-
la cosiddetta SIBO (Small Intestine Bacterial Overgrowth) che pare legata ad una sco (frigorifero) ad una temperatura non inferiore ai 4°C. I probiotici contenuti sono
crescita oltre misura (Fig. 13) (spesso causata da un utilizzo sconsiderato e privo di Lactobacillus rhamnosus GG, L. paracasei, L. acidophilus e Bifidobacterium bifidum
adeguato contenimento sia nel tempo che nella quantità di Probiotici oltre che ad e, in aggiunta, ritroviamo importanti prebiotici (vedi elenco precedente per i dettagli
uso improprio o abuso di Inibitori di Pompa Protonica115,116) della Flora batterica di funzione) con funzioni sia per i microrganismi contenuti che per la persona che li
Gastro-intestinale. Il rischio di SIBO è normalmente contrastato da acidità gastrica, assume: FOS e Vitamina C. La posologia consigliata (che suggeriamo comunque di
aumento della motilità intestinale, aumento di IgG ed IgA e peptidi microbicidi e individualizzare attraverso una corretta osservazione clinica) varia da 1 capsula da 2
dalla barriera morfo-funzionale costituita dalla valvola ileo-ciecale. a 4 volte/die dopo i pasti. Tale modalità di somministrazione aumenta le possibilità
Un esempio, invece, di una supplementazione equilibrata ed efficace di Pro- di proliferazione dei ceppi ingeriti grazie alla presenza nel cibo di elementi base per
biotici sta in alcune formulazioni reperibili in commercio ma, tra queste, qui men- il loro metabolismo vitale. Il tempo di somministrazione è bene che non superi il
mese di assunzione continuativa proprio per il rischio di SIBO. Anche in questo caso
tuttavia sono possibili eccezioni che devono essere accuratamente valutate dal punto
di vista clinico. Dopo un periodo di sospensione (da 1 settimana a 1 mese) è possibile
ripetere, se necessario, la somministrazione.
Ricordiamo che il Lactobacillus rhamnosus ceppo GG (ATCC 53103) deriva il
suo nome da coloro che ne depositarono il brevetto nel 1985 cioè Sherwood Gorbach
e Barry Goldin. È uno dei probiotici con maggiori approfondimenti di letteratura
scientifica (più di 800 lavori pubblicati) ed è resistente all’acidità gastrica. Tra gli
effetti di modulazione sulle forme patologiche è nota la sua attività come prevenzione
in ambito allergico sia per il terreno predisposto che per le manifestazioni atopiche.
Tra le sue azioni di riequilibrio vanno ricordate quelle sulla sindrome diarroica, il
rinforzo delle difese immunitarie e dell’impermeabilità intestinale.
Il Bifidobacterium bifidum porta una relativa acidificazione del colon con con-
seguente aumento della peristalsi, una netta diminuzione dell’infiammazione della
mucosa intestinale, un’aumentata capacità di metabolizzare il lattosio ed un rinforzo
delle difese immunitarie.
Il Lactobacillus paracasei migliora le condizioni diarroiche, aumenta la rispo-
Fig. 13. Distribuzione della flora batterica intestinale nell’intestino normale e
sta immunitaria, riequilibra l’iperpermeabilità intestinale e migliora l’intolleranza al
in presenza di sovracrescita batterica nel tenue, SIBO (da Lin HC, 2004117).
lattosio.
A, nell’intestino normale, l’amido facilmente digeribile viene sottoposto a completa digestione e Il Lactobacillus acidophilus diminuisce i gonfiori addominali, agisce sulle dife-
assorbimento nell’intestino tenue prossimale e non è disponibile per la fermentazione nell’ileo e se immunitarie, modula le risposte allergiche e, anche lui, migliora l’intolleranza al
nel colon distali dove vi è la maggiore colonizzazione batterica. Al contrario, la produzione di gas
risulta dalla fermentazione batterica di amido poco digeribile che non viene assimilato dall’intestino lattosio.
prossimale. Come già precedentemente accennato, ribadiamo qui l’importanza della fermen-
B, in presenza di sovracrescita batterica nel tenue, la concentrazione di flora batterica aumenta a tescibilità, operata dai probiotici, delle fibre carboidratiche a catena lunga. Queste
livello prossimale permettendo la fermentazione di amidi sia facilmente digeribili che scarsamente fibre solubili vengono fermentate e spezzettate dal microbiota intestinale (es. L. aci-
digeribili. dophilus) e danno come risultato i SCFA tra i quali ricordiamo l’Acetato, il Propiona-
to ed il Butirrato. Il 95% degli SCFA vengono poi riassorbiti nel Colon ed entrano nel
Su T, Lai S, Lee A, He X, Chen S. Meta-analysis: proton pump inhibitors moderately increase the risk of
115
circolo portale dal quale si diffondono nel torrente circolatorio sistemico. L’Acetato
small intestinal bacterial overgrowth. J Gastroenterol. 2018 Jan;53(1):27-36. viene, per circa il 40%, metabolizzato da cervello e muscolo mentre il Propionato è
Giamarellos-Bourboulis EJ, Pyleris E, Barbatzas C, Pistiki A, Pimentel M. Small intestinal bacterial over-
116
maggiormente utilizzato dal Fegato e promuove una riduzione della sintesi epatica di
growth is associated with irritable bowel syndrome and is independent of proton pump inhibitor usage. colesterolo. Il Butirrato viene prevalentemente utilizzato in situ per il metabolismo
BMC Gastroenterol. 2016 Jul 11;16(1):67.
Lin HC. Small intestinal bacterial overgrowth: a framework for understanding irritable bowel syndrome.
117 della parete intestinale. Una delle conseguenze del rallentamento del transito intesti-
JAMA. 2004; 292(7):852-8. nale è la riduzione della produzione di SCFA.
34 35
PRESENTAZIONE LE FORME PRIVE DI PARETE CELLULARE: L-FORMS O CWD FORMS

Una volta chiarito questo aspetto ecco che diventa interessante, e con enormi  Curcuma, antinfiammatorio, antiossidante, rinforzo della barriera intestinale;
ricadute cliniche, il considerare i vari apporti di nutrienti e il loro effetto sulla sta-
 Carrube, senso di sazietà, accelerazione transito intestinale, aumento massa
bilità del microbiota intestinale e sul metabolismo in generale. In specifico teniamo
fecale, rallentamento assorbimento grassi e zuccheri, anti-disbiotico, reflusso
ad evidenziare come i cosiddetti FODMAP siano da limitare e controllare (Fig. 14). gastroesofageo, colon irritabile, rimineralizzante;
FODMAP è un acronimo che sta per Fermentable Oligosaccharides (fruttani e ga-
latto-oligosaccaridi o GOS), Disaccharides (lattosio), Monosaccharides (fruttosio)  Vitamina B2, protegge dallo stress ossidativo, mantiene le mucose sane.
And Polyols (sorbitolo, mannitolo, xilitolo e maltitolo). Questi infatti sono fermentati Gli Ergyprotect concorrono quindi in modo efficace a mantenere l’integrità
dai batteri del colon e provocano sintomi di gonfiore, gas addominale e i sintomi della mucosa intestinale, contribuiscono a diminuirne l’infiammazione modulan-
tipici da IBS (Irritable Bowel Syndrome). do sia il rapporto tra radicali ossidati e radicali ridotti che la liberazione di citochine
pro-infiammatorie. A queste azioni si aggiungono quelle antidolorifiche pro-anal-
gesiche.
High FODMAP Foods Low FODMAP Foods Possiamo ora risintetizzare alcuni punti chiave che riguardano la prima parte di
questa nostra introduzione:
- tutte le condizioni Infiammatorio-Ossidative hanno un effetto sul Mi-
crobiota [ricordiamo l’importanza della LGSI (Low Grade Systemic Inflam-
mation)];
- vi è una stretta correlazione tra alterazioni del Terreno e del Microbiota
ed equilibrio PNEI;
- vanno considerati come elementi alteranti anche gli eventi stressogeni
sia acuti che cronici che concorrono ad alterazioni a tutti i livelli antro-
pologici (fisico, psichico, spirituale).
Secondo una ulteriore sotto-classificazione possiamo apprezzare come lo stress
impatti significativamente anche su organi/apparati bersaglio come il SNC e in par-
ticolare le funzioni cerebrali anche evolute, sul cardiovascolare e in specie il Cuore
che sappiamo essere sede neurobiologica di parte fondamentale dell’affettività, e il
tratto Gastro-intestinale con la sua complessità di funzioni metaboliche, immunitarie
Source: The Monash University Low FODMAP diet
e endocrino-neurologiche.
Stress ed infiammazione e le risposte psico-corporee conseguenti hanno
Fig. 14. Alimenti ad alto e basso contenuto di FODMAP.
riflessi importanti sulla popolazione microbica che ci abita, come abbiamo pre-
messo, a tutti i livelli e distretti. Funghi, batteri, virus tutti a loro volta vengono
influenzati e rispondono alle modificazioni di quello che, per loro, è l’habitat o
L’apporto di adeguati nutrienti, invece, concorre a stabilizzare e migliorare terreno o milieu. Qui utilizzeremo il termine terreno che, riteniamo, sia il più con-
una sintomatologia da infiammazione dove si ritrova una mucosa intestinale per- cettualmente diffuso.
meabile (Leaky Gut Syndrome) ed irritata. Questo comprende anche la Disbiosi
(putrefattiva) e la SIBO così come la Sindrome dell’Intestino Irritabile con il corre-
lato di gonfiore ed eventuale stipsi. Tra i preparati atti a questo scopo desideriamo LE FORME PRIVE DI PARETE CELLULARE: L-FORMS O CWD FORMS
evidenziare l’Ergyprotect bustine e quello Confort in capsule. Oltre alla differen- Quello che normalmente non viene considerato, ed è invece acquisizione solida
te forma di biodisponibilità anche la formulazione differisce leggermente essendo della microbiologia, è il fatto che tutti i microrganismi dotati, nella nomenclatura
uno (Ergyprotect bustine) più ricco in componente fibrosa e l’altro (Ergyprotect classica, di parete cellulare hanno un modo di presentarsi e di vivere (o soprav-
Confort capsule) meno. vivere) che differisce di molto rispetto a quanto clinicamente essi realizzano. In
Il nucleo di agenti effettivi condiviso da entrambe già ne chiarisce azioni e fina- estrema sintesi (e per approfondimenti invitiamo a ripercorrere tutta la bibliografia a
lità comuni: riguardo da noi prodotta in questi anni) possiamo dire che una delle forme più comuni
di sopravvivenza delle specie di cui sopra è quella cosiddetta senza parete o L-form
 L-glutamina, carburante degli enterociti, sintesi del Glutatione, LGS; o Cell Wall Deficient form (queste le chiavi di ricerca che si possono utilizzare in un
 Camomilla, antinfiammatorio, effetto gastro-protettivo, effetto calmante; motore di ricerca bibliografica scientifica su Internet).
36 37
PRESENTAZIONE LE FORME PRIVE DI PARETE CELLULARE: L-FORMS O CWD FORMS

Cell Wall Deficient (CWD) è un termine coniato da Lida Holmes Mattman qui sviluppare in modo soddisfacente. Ci teniamo tuttavia a menzionare i nomi
(Fig. 15) nel 1969118 sulla base dei lavori di Louis Dienes119,120,121, ed è più recente, di Pierre Jacques Antoine Béchamp, Wilhelm Reich e, collegato direttamente allo
mentre il termine L-form riporta la lettera “L” in omaggio al Listeria Institute di sviluppo della Terapia Sanum e i suoi prodotti, Günther Enderlein che fu coevo di
Londra dove, nel 1935, Emmy Klieneberger-Nobel122,123 (una microbiologa ebrea Reich e che, come molti altri prima e dopo, osservò microscopicamente gli stessi
espulsa dalla Germania nazista) evidenziò come, in colonie di batteri morfologica- fenomeni di pleomorfismo ai quali diede nomi ovviamente differenti da quelli attri-
mente standard, vi siano più o meno costantemente forme senza parete sia stabili buiti dagli altri. Egli sviluppò quindi una sua Ciclogenia che descrive le modifica-
sia reverting (cioè che possono tornare alla forma con parete). Queste forme si zioni di forma e passaggi interspecie per alcune linee evolutive. Questa carenza di
colorano in maniera più efficace con comunicazione tra scienziati e osservatori è certamente uno dei motivi per i quali
colorazioni Alcool-acido-resistenti o numerosissime evidenze scientifiche sono state parzialmente ignorate e, ancora
Acid fast e possono essere meglio vi- oggi, hanno uno scarsissimo impatto nell’infettivologia e microbiologia clinica.
sualizzate attraverso microscopia in Più ampiamente, e con differenti accezioni e letture, tutti i ricercatori menzionati
campo oscuro.
hanno espresso quello che concettualmente viene chiamato Pleomorfismo cioè la
capacità di microrganismi di mutare forma e, talvolta, di passare da una specie
all’altra affine.
Fig. 15. Lida Holmes Mattman Ph.D. (1912–
Proviamo qui a riassumere le caratteristiche indotte da osservazioni pratiche
2008), autrice del testo “Cell Wall Deficient sulle forme L e che servono come base per comprendere l’importanza dei prodotti
Forms - Stealth Pathogens”. Sanum nel contrastare, in special modo, forme batteriche e fungine in tutte le fasi
della loro esistenza sia essa con o senza parete.
Le forme L hanno a che vedere con le considerazioni sull’origine della vita
La maggior parte delle forme batteriche e fungine si trova nell’Ecosistema del
(invitiamo chi fosse interessato a fare riferimento ai nostri articoli già pubblica-
corpo umano (e anche al di fuori di esso) morfologicamente come CON PARETE
ti a riguardo124,125,126,127,128,129,130,131,132,133) che, per motivi di spazio, non è possibile
o SENZA PARETE (Fig. 16). Le forme senza parete sono descritte anche come Mi-
118
Hessburg PC, Mattman LH, Barth C, Dutcheshen LT. Aqueous microbiology: the possible role of cell wall
coplasma-simili pur essendo strutturalmente differenti. La similitudine maggiore
deficient bacteria in uveitis. Henry Ford Hosp Med J. 1969 Fall;17(3):177-94. risiede nel fatto che i micoplasmi non possiedono parete ma le differenze risiedono
119
Madoff S, Burke ME, Dienes L. Induction and identification of L-forms of bacteria. Ann N Y Acad Sci. 1967 nello spessore e nella composizione della membrana cellulare che, nel caso dei
Jul 28;143(1):755-9.
120
Dienes L. The morphology of PPLO and bacterial L forms. Ann N Y Acad Sci. 1963 Jun 29;108:375-9. micoplasmi, è decisamente più spessa.
121
Dienes L, Weinberger HJ. The L forms of bacteria. Bacteriol Rev. 1951 Dec;15(4):245-88. Le forme L possono apparire non solo come sferoplasti (forme sferiche) ma
Klieneberger-Nobel E. Origin, development and significance of L-forms in bacterial cultures. J Gen Microbiol. come piccole bolle ravvicinate (blebbing), come tubi (tubulation), come vescicole
122

1949 Sep;3(3):434-43.
123
Klieneberger-Nobel E. The L-cycle; a process of regeneration in bacteria. J Gen Microbiol. 1951 Aug;5(3):525-
30.
124
Italiano M. Rimozione degli ostacoli alla cura: i Nosodi e il ruolo dei microrganismi patogeni alla luce del
pleomorfismo. Omeopatia Oggi N. 43, anno 20, Febbraio 2010, pagg. 46-52.
125
Italiano M, Rossi A. Mycobacterium: una review clinico microbiologica. Omeopatia Oggi N. 44, anno 20,
Settembre 2010, pagg. 30-33.
126
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peutiche. Omeopatia Oggi N. 46, anno 21, Settembre 2011, pagg. 30-34.
127
Italiano M, Rossi A. CWD e Artrite Reumatoide come patologia multifattoriale ad innesco microbico. Omeo-
patia Oggi N. 48, anno 22, Settembre 2012, pagg. 52-56.
128
Italiano M, Rossi A. Disturbi del comportamento e presenza, nell’uomo, di microrganismi simbionti patogeni
ed apatogeni: alterazione dell’Equilibrio di Sistema, esempi di tipologie e gradi di manifestazione specie-spe-
cifica, prospettive di intervento clinico. Omeopatia Oggi N. 49, anno 23, Febbraio 2013, pagg. 39-47.
129
Italiano M, Rossi A. Forme senza parete cellulare (CWD o L-Forms) e loro rilevanza clinica: è davvero una
novità tutta da dimostrare o si tratta di un’Amnesia tendente all’Oblio. Omeopatia Oggi N. 50, anno 23,
Settembre 2013, pagg. 48-53.
130
Italiano M, Rossi A. Streptococchi e loro forme CWD. Review su alcune evidenze dalla letteratura clinica e
dalla sperimentazione di base. Omeopatia Oggi N. 51, anno 24, Febbraio 2014, pagg. 46-51.
131
Italiano M, Rossi A. Toll Like Receptors gli “Incredibili” Recettori! Omeopatia Oggi N. 52, anno 24, Settembre
2014, pagg. 56-65. Fig. 16. Modalità di presentazione di forme batteriche e fungine nell'Ecosistema
132
Italiano M. Forme infettive, patogeni e comportamento. Prima parte. Omeopatia Oggi N. 57, anno 27, Feb- e nel corpo umano.
braio 2017, pagg. 51-57.
133
Italiano M. Forme infettive, patogeni e comportamento. Seconda parte. Omeopatia Oggi N. 58, anno 27,
Settembre 2017, pagg. 57-61.
38 39
PRESENTAZIONE LE FORME PRIVE DI PARETE CELLULARE: L-FORMS O CWD FORMS

(vesiculation) o come sincizi (Fig. 17). In alcuni lavori è descritta anche la trasfor- Lavori come quello di Nadya Markova et al (2010)134 mostrano chiaramente la
mazione in minuscoli grani delle dimensioni nel range dei virus sino ad arrivare a transizione a forma di resistenza L di una specie (in questo caso E. coli) sottoposta
temporanee, apparenti, scomparse seguite da inaspettate ricomparse. a stress e come, al reiterare di eventi cosiddetti “sterilizzanti”, questa modalità ne
Omettendo, come già menzionato, ulteriori informazioni storiche (le forme consenta la sopravvivenza anche passando attraverso stadi di microcristallizzazio-
senza parete hanno infatti una storia ben antecedente ai personaggi prima menzio- ne considerati, fino a pochi anni fa, assolutamente non correlati e inconcepibili e
nati) ribadiamo che le forme L o CWD: tuttora non considerati dalla maggior parte dei biologi, specie quelli clinici.
- non sono rilevabili mediante la normale diagnostica di laboratorio (il che È infatti l’importanza della ricaduta clinica uno dei fattori principali di in-
teresse. Mentre sino agli anni dal 1950 al 1970 la letteratura, relativa all’impatto
non dovrebbe significare che quindi “non esistono”) ma richiedono micro-
clinico delle forme L, era sviluppata e presente nelle consapevolezze sia del mi-
scopia in campo oscuro, colorazioni a freddo tipo Kinyoun modificato e
crobiologo che del clinico, ecco che nel tempo pian piano tutto questo è svanito
immunoistochimica;
permanendo prevalentemente una consapevolezza microbiologica di nicchia e un
- richiedono un terreno selettivo di crescita;
notevole scollamento rispetto alla clinica medica che, in questo caso, non presenta
- hanno membrane ricche di lipidi; un interesse principalmente infettivologico.
- possiedono “rovine” di strutture polisaccaridiche quantitativamente mo- Se consideriamo un evento stressante come causa della trasformazione in for-
dificate (su queste esplicano un’azione rilevante i prodotti della linea Sa- me L o CWD possiamo quindi considerare qualsiasi evento stressogeno di suffi-
nukehl); ciente potenza, che agisca sull’uomo, come causa di induzione alla forma di resi-
- hanno una presenza UBIQUITARIA, primariamente intracellulare. stenza.
Consideriamo un evento stressante: esso promuove una risposta sistemica che
diventa pervasiva e si trasmette nei vari distretti (Fig. 18). Uno stress sufficiente
(concetto che deve essere necessariamente contestualizzato ed individualizzato) di
qualsiasi natura produce comunque alterazioni psichiche e comportamentali le quali
coinvolgono sia in modo efferente che afferente la risposta neuronale, quella endo-
crina e quella immunitaria. L’asse Intestino-Cervello verrà influenzato, tra l’altro,
in modo biunivoco sia attraverso una attivazione vagale (afferente-efferente) che
per via enteropeptidica. Vi saranno perturbazioni del Sistema Nervoso Autonomo,
disturbi GI di tipo funzionale e alterazioni della produzione di GABA, precursori
della 5-HT (5-idrossitriptamina), SCFA, Peptide YY e l’insorgere di disbiosi che, in
prima battuta, favoriranno l’instaurarsi di patologie infiammatorie intestinali sino
ad influire su qualsiasi percorso metabolico e neuro-regolatorio fisiologico. Ad una
Disbiosi conseguirà quindi, inevitabilmente, una possibilità per le forme batteriche
e fungine di trasformarsi o di ampliare la percentuale di forme L e quindi di resiste-
re e rispondere adeguatamente alla perturbazione ambientale.
È chiaro come per il benessere della Persona la funzionalità ultima, ma
Fig. 17. Le forme L anche quella fondamentale da mantenere, è quella dei processi metabolici, en-
zimatici e di respirazione mitocondriale (attraverso fosforilazione ossidativa).
È importante comprendere come le forme L rappresentino una via di fuga da Mitocondri sani, infatti, corrispondono ad uno stato di benessere morfo-funzionale
condizioni di stress, anche estremo, nelle quali i microrganismi vivono. Per condizioni cellulare e quindi, a cascata, sistemico. Da questo punto di vista ci preme ricordare
di stress includiamo tutte quelle variazioni, da minime ad estreme, delle caratteristiche l’importanza dell’utilizzo clinico, in parallelo ad una Terapia Sanum, di adeguati
del terreno nel quale vivono. Ecco perché non vi è nessuna similitudine tra il attivatori, catalizzatori e cofattori enzimatici come Ferro, Magnesio, Manganese,
concetto di RESISTENZA e quello di INDUZIONE (che si applica alla perdita Zinco, Molibdeno, Cromo, Rame, Selenio, Coenzimi (es. A e Q). Ogni microrgani-
di parete da parte dei microrganismi). Nel caso dell’induzione si tratta, infatti, di smo slatentizzata la sua patogenicità (sia qualitativamente che quantitativamente)
una scelta da parte di unità morfologicamente classiche che si disfano della parete tende a rompere questo equilibrio.
cellulare (conservandone solo pezzi o piccoli segmenti) in modo da essere più agili
nell’entrare ed uscire dalle cellule e soprattutto diventare poco visibile da parte del
Markova N, Slavchev G, Michailova L, Jourdanova M. Survival of Escherichia coli under lethal heat stress
134
sistema immunitario. by L-form conversion. Int J Biol Sci. 2010 Jun 9;6(4):303-15.
40 41
PRESENTAZIONE LE FORME PRIVE DI PARETE CELLULARE: L-FORMS O CWD FORMS

Seguiamo la linea di progressione delineata dai paragrafi precedenti: la condizione


di Disbiosi.
Un prodotto, tra i molti a disposizione di Sanum, ha caratteristiche fondamentali
a questo proposito. Il prodotto è Utilin presente in varie forme farmaceutiche (il cui
utilizzo verrà dettagliato nel testo del prontuario). In specifico qui ci rifacciamo alla
nostra esperienza della forma in gocce sia nei bambini che negli adulti con problemi di
stabilizzazione del microbiota. L’Utilin è prodotto a partire dal Bacillus subtilis, Gram+,
(chiamato nel 1835 Vibrio subtilis da C.G. Ehrenberg e nel 1872 B. subtilis da F. Cohn) e
viene utilizzato per la sua attività immunomodulante (anche nei confronti di allergie
alimentari). Da tantissimi anni è apprezzata la sua caratteristica anti-diarroica, specie in
corso di trattamenti antibiotici, e viene sfruttata la sua azione antinfiammatoria in corso
di disturbi intestinali ed urinari. Nella nostra esperienza l’uso più frequente è sotto forma
di gocce anche in casi di bonifica del tratto GI (persino in presenza di protozoi). La po-
sologia media in acuto è di 7-10 gocce/1 capsula ogni 1-2-3 ore in relazione all’intensità
dei sintomi e poi a scalare. Nella cronicità è di 5-7 gocce al giorno quotidianamente sino
a 7 gocce al giorno per 1-2 giorni a settimana con una rivalutazione clinica mensile.
Condizioni di infiammazione e stress sono quindi alla base di alterazioni più o
Fig. 18. Da Thakur AK, Shakya A, Husain GM, Emerald M, Kumar V. Gut-Microbiota and Mental meno profonde (in proporzione all’intensità del fenomeno) che comportano una tra-
Health: Current and Future Perspectives. J Pharmacol Clin Toxicol 2014 2(1):1016. sformazione del terreno nel quale prolifera il nostro microbiota (sia patogeno che non).
Comunicazioni bidirezionali tra Microbiota intestinale ed Asse Intestino-Cervello nella modu- Poiché, in assenza di patologia, questo fenomeno non è augurabile ecco perché è im-
lazione della risposta allo stress. Il Microbiota comunica con l'Asse Intestino-Cervello attraverso portante prestare attenzione ad eventi concomitanti e chiave che qui riassumiamo in:
diversi meccanismi: tramite l'interazione diretta con le cellule della mucosa (messaggio endocrino), • acidosi/iper-basicità della matrice extra cellulare;
attraverso le cellule immunitarie (messaggio immunitario) e attraverso il contatto alle terminazioni
• ipoperfusione tissutale;
neuronali (messaggio neuronale) per influenzare lo sviluppo e il comportamento del cervello. Stress
attraverso l'effetto dell'Asse Intestino-Cervello sul Microbiota intestinale responsabile di disturbi • elevati livelli di radicali liberi;
GI funzionali e di disbiosi. Allo stesso modo come effetto della disbiosi, sintesi di diversi derivati • condizioni di distress;
e precursori microbici che ottengono l'accesso al cervello attraverso il flusso sanguigno e l'area
postrema, attraverso il rilascio di citochine dalle cellule immunitarie della mucosa, attraverso il ri- • chemioterapie prolungate.
lascio di ormoni intestinali come la 5-idrossitriptamina (5-HT) da cellule entero-endocrine o tramite La reazione di sopravvivenza, indotta, promuove la trasformazione dei microrga-
vie neurali afferenti, incluso il sistema nervoso enterico. nismi da forme apatogene a patogene slatentizzando condizioni altrimenti in equilibrio:
es. Treponema pallidum, Borrelia burgdoferi, Brucella melitensis.
Le forme L non sono meno patogene delle forme classiche ma, certamente, in Nel caso poi delle forme L data la presenza ubiquitaria a prevalenza intracel-
modo più subdolo e spesso protratto nel tempo. L’insieme dei prodotti Sanum si pro-
lulare (eritrociti, leucociti, cellule epiteliali, cellule endocrine, ecc...) e la capacità
pone di modulare la proliferazione di batteri e funghi in forma patogena classica
proinfiammatoria in condizioni di alterazione dell’omeostasi, si può facilmente com-
attraverso un’ampia gamma di prodotti che basano uno dei loro pilastri concet-
prendere come tali forme possano essere coinvolte nel meccanismo d’innesco e man-
tuali nel fatto che qualsiasi manifestazione patologica comporti una componente
tenimento di stati infiammatori con coinvolgimento, tra gli altri, del SNC e dei suoi
infiammatoria mediata dalla presenza in toto o in parte da componenti antigeni-
correlati neuro-psichici.
che di microrganismi patogeni o potenzialmente patogeni. Così come ogni micror-
ganismo ha un suo terreno d’elezione per la sopravvivenza così questi prodotti, che Microrganismi patogeni, che ora sappiamo possono essere residenti apparen-
derivano da forme inattivate, possiedono tropismi topologici caratteristici (es. distretto temente silenti sotto forma di CWD, causeranno quindi anche alterazioni compor-
cardiovascolare per Mucokehl, respiratorio profondo per Nigersan, il distretto vasco- tamentali come avviene nel caso della Salmonella typhimurium che, sperimental-
lare alto e quello neurologico centrale per Mucedokehl, ecc…) che vengono sfruttati mente, è in grado di avere un’azione neurotropa negativa anche in assenza di una
in ambito clinico come indicato da questo manuale senza esclusione di altri interventi risposta immunitaria contro di essa. Stesso discorso vale per i Campylobacter. In
terapeutici classici. questo modo possiamo osservare come lo stesso effettore (il vago e le strutture ad
Una serie di prodotti Sanum, la linea Sanukehl, rappresenta un grande aiuto per esso correlate) veicoli gli stimoli in modo selettivo e differente a seconda del tipo di
affrontare sia le forme L che le forme morfologicamente classiche. Vedremo, di seguito, batteri (probiotici o potenzialmente patogeni) che ne sollecitano l’attivazione anche
quale stimolo particolare portano al sistema immunitario. in assenza di uno stato infiammatorio clinicamente manifesto. È infatti la Low Grade
42 43
PRESENTAZIONE LE FORME PRIVE DI PARETE CELLULARE: L-FORMS O CWD FORMS

Systemic Inflammation (LGSI, Figg. 19 e 20) uno dei parametri da tenere maggior- Fig. 20. Meccanismi patofisiologici che potrebbero essere
mente sotto controllo. alla base delle comorbidità neuropsichiatriche associate
all’obesità (da Castanon et al, 2014135).
A nostro avviso, riguardo al concetto di slatentizzazione, va tenuto in grande
considerazione il lavoro della dottoressa Lynn Margulis e le sue estensioni appli- L’attivazione di processi infiammatori sistemici, ori-
cative pratiche e concettuali. ginati da alterazioni del tessuto adiposo e delle funzioni
Ci riferiamo innanzitutto alla teoria endo-simbiontica pubblicata nel 1967 dal- intestinali, può contribuire allo sviluppo di comorbidi-
tà neuropsichiatriche associate all’obesità. Le citochine
la dottoressa Lynn Margulis136 della Boston University che invitiamo, per chi fosse proinfiammatorie rilasciate alla periferia possono acce-
interessato, ad approfondire e che ha trovato (negli anni ’80) conferma, per l’uomo, dere al cervello attraverso diversi percorsi (ad es. per-
attraverso l’individuazione dei mitocondri come strutture batterio-simili dotate di me- corsi neurali, umorali e cellulari) e indurre l’attivazione
tabolismo ossidativo. I mitocondri si replicano per scissione binaria in modo autono- di processi neuroinfiammatori, principalmente attivando
mo, hanno ribosomi propri, DNA circolare a doppia elica, membrana interna senza la microglia. Nel cervello, le citochine proinfiammato-
colesterolo e ancestralmente furono inglobati nelle cellule eucariote dando una spinta rie compromettono l’attività neuroendocrina, la funzio-
fondamentale all’evoluzione e promuovendola attraverso la specializzazione nella pro- ne dei neurotrasmettitori (ad es. 5HT, DA, glutammato)
e l’insieme dei neurocircuiti, coinvolgendo in particolare
duzione di energia fondamentale per le attività metaboliche tra cui la sintesi proteica.
l’ippocampo, l’ipotalamo, i gangli della base e la cortec-
Recenti ricerche tendono ad individuare in un batterio planctonico marino del gruppo cia prefrontale. Le citochine possono anche disturbare
Sar11 (dal quale è stato isolato il Pelagibacter ubique nel 2002 e che si trova sia in la neurogenesi e indurre effetti neurotossici attraverso
acque salate che in acque dolci in tutto il mondo) il capostipite da cui discendono i l’induzione di metaboliti neuroattivi/neurotossici derivati
dall’IDO. Complessivamente, queste alterazioni cerebrali
portano in definitiva allo sviluppo di sintomi comporta-
mentali/neuropsichiatrici. Le deregolazioni dell’asse inte-
stinale, originate da alterazioni del microbiota e della per-
meabilità intestinale, possono anche contribuire a sintomi
dell’umore e cognitivi. Questi sintomi comportamentali/neuropsichiatrici possono a loro volta pro-
muovere lo sviluppo o il mantenimento dell’obesità attraverso comportamenti alimentari rischiosi o
non corretti. 5HT, serotonina; BG, gangli della base; CNS, sistema nervoso centrale; DA, dopamina;
IDO, 2,3-diossigenasi indoleamina; HC, ippocampo; HPA, asse ipotalamo-ipofisi-surrene; LPS, li-
popolisaccaride; PFC, corteccia prefrontale; neurogeno, neurogenesi; neurotossico, neurotossicità.

mitocondri. Il gruppo Sar11 fa parte della Classe Alphaproteobacteria e Ordine dei


Rickettsiales. Gli appartenenti a questo Ordine sono, curiosamente, noti come endo-
simbionti prevalenti. Tra questi il Genus Rickettsia è ben noto per la sua patogenicità.
In riferimento al fenomeno dell’Endo-Simbiosi correlato alle evidenze circa la
presenza di forme CWD, o forme atipiche rispetto alla morfologia ritenuta “normale”,
Fig. 19. Meccanismi alla base dell’infiammazione cronica di basso grado nell’obesità (da
possiamo ragionevolmente ampliare la ristretta visione microbiologica clinica eviden-
Castanon et al, 2014135).
ziando ancora una volta come il problema non sia quello rappresentato dal microrgani-
Il tessuto adiposo contribuisce in modo rilevante allo sviluppo di infiammazione cronica di bas-
smo in sé bensì dal “terreno”.
so grado nell’obesità (A). L’aumento di peso è associato a sostanziali cambiamenti nella funzione
degli adipociti che aumentano la secrezione di adipochine, compresi fattori infiammatori. Inoltre, Margulis, in un suo recente lavoro ancora una volta rivoluzionario e di grande va-
l’infiltrazione di cellule immunitarie, quali macrofagi e linfociti T, nel tessuto adiposo è anche re- lore, ci propone una lettura che, soprattutto per coloro che sono abituati ai concetti del
sponsabile della secrezione adiposa di citochine infiammatorie. Meccanismi aggiuntivi, comprese pleomorfismo così come ben evidenziato da Lida Mattman (e in passato da Béchamp,
le alterazioni del microbiota intestinale, contribuiscono anche all’instaurarsi di infiammazione cor- Reich ed Enderlein), sottolinea il ruolo fondamentale delle CWD o Sferoplasti da
relata all’obesità (B). L’obesità è associata a modificazioni della popolazione microbica intestinale Spirochete nell’insorgenza di patologie che portano non solo ad uno squilibrio
e ad aumentata permeabilità della parete intestinale che promuove il passaggio di LPS in circola- del sistema immunitario ma anche all’espressione di alterazioni importanti del
zione, portando così allo sviluppo di endotossemia cronica di basso grado e all’aumentata produ-
zione di fattori infiammatori, IL-1β, interleuchina-1β; IL-6, interleuchina-6; LPS, lipopolisaccaride;
comportamento.
TNF-α, fattore di necrosi tumorale-α. In base alla sua esperienza di laboratorio e alle numerose evidenze di vari ricer-
catori, specie russi, Lynn Margulis ci allerta circa i cicli simbiotici delle Spirochete
Castanon N, Lasselin J, Capuron L. Neuropsychiatric comorbidity in obesity: role of inflammatory proces-
135 nell’Uomo evidenziandone caratteristiche di potenziale patogenicità mascherata o non
ses. Front Endocrinol (Lausanne). 2014 May 15;5:74.
Sagan L. On the origin of mitosing cells. J Theor Biol. 1967 Mar;14(3):255-74.
136

44 45
PRESENTAZIONE LE FORME PRIVE DI PARETE CELLULARE: L-FORMS O CWD FORMS

facilmente diagnosticabile. Le Spirochete di T. pallidum, in accordo con il mimetismo La neuroborreliosi, in fase acuta, si manifesta spesso in assenza di sintomi pato-
molecolare, producono proteine verso le quali viene montata una risposta “autoimmu- gnomonici classici ma direttamente come cefalee intense, dolori alla schiena e algie
ne” (fibronectina e collagene) che è spesso chiave nel mantenimento e nella croniciz- come da interessamento radicolare.
zazione dell’infiammazione. Ci si confronta quindi con microrganismi i quali hanno Ciò che diventa maggiormente interessante per i riflessi sociali sono le forme
ceduto, nel corso dei loro innumerevoli cicli simbiotici umani, parte del materiale geni- subacute o tardive dove, data la frequente presenza prevalente di forme CWD, la dia-
co a favore di una vera e propria simbiosi funzionale (il T. pallido e la B. burgdoferi di- gnosi non viene posta o ne viene posta una per “similitudine”. In questi casi abbiamo
ventano così “dipendenti” da prodotti del genoma umano) accompagnati dalla presenza Encefalopatia subacuta con perdita di memoria anche nel rievocare termini e parole,
di alcune forme estreme dette “particelle virus-simili” capaci di sintetizzare trascrittasi disturbi del sonno, mialgie, disestesie, depressione, disturbi psicotici e Alzheimer fino
inverse in quanto parte della relazione tra Spirochete ed Ospite. a diagnosi di Sclerosi Multipla137 e Sclerosi Laterale Amiotrofica140,141,142. Nei ragazzi le
Inoltre le Spirochete avrebbero (equivalente simbiotico dei mitocondri) contribui- manifestazioni possono essere di comportamenti oppositivi, disturbi di ansia e ADHD.
to all’evoluzione delle cellule eucariote “fornendo” ad esse la motilità del citoscheletro. Tra i prodotti della linea Sanum che normalmente trovano applicazione nel trat-
A seguito di eventi “stressanti” (antibiotici, ossidazione, limitazione degli approv- tamento dei disturbi d’Ansia, e che possono contribuire ad alleviare i disturbi di cui
vigionamenti di nutrienti, concentrazioni inadatte di vitamine e sali minerali, anti-re- sopra (sino ad arrivare a condizioni psicotiche), ricordiamo Mucedokehl (Mucor mu-
trovirali inibitori della proteasi come nel caso della terapia per l’HIV) che alterino il cedo) disponibile in gocce alla D5. La posologia, stabilita attraverso l’osservazione cli-
terreno in modo “non favorevole” per le Spirochete esse possono dar vita a forme L nica e opportunamente modulata, prevede una somministrazione da 7-10 gocce al gior-
o CWD. Queste ultime possono manifestarsi, nelle fasi estreme, con segni e sintomi no fino a 2-3 volte al giorno direttamente in bocca in relazione alla severità dei sintomi.
come da immunosoppressione e AIDS oltre a causare condizioni di demenza che mi- Un altro microrganismo che può dare sintomi centrali simili a quelli della Bor-
mano l’Alzheimer e disturbi della personalità. Tutti sintomi che possono essere letti relia è la Brucella melitensis e più ampiamente le Brucella spp.
attraverso i vecchi testi che riportano i sintomi della Lue. In questo modo vengono In considerazione delle forme CWD e di quanto già riportato nei precedenti
difficilmente diagnosticate (se non per un dubbio clinico posto da chi è a conoscenza di articoli sugli aspetti epidemiologici, a causa della possibile diffusione del contatto
questa possibilità e che invia ad un centro attrezzato per la diagnosi di CWD). con la Brucella e alla luce di alcune evidenze cliniche legate a casi trattati ambula-
Nel caso del Treponema l’utilizzo spesso indiscriminato di antibiotici ha porta- torialmente, ci preme sottoporre la Brucella spp. all’attenzione del lettore. Vi sono
to ad una prevalenza di forme CWD che possono potenzialmente esitare nei sintomi vari tipi di Brucella ma, primariamente, le patogene per l’Uomo sono la melitensis e
cosiddetti, nella letteratura anglosassone, “PARESIS” e che rappresentano uno stadio la suis e l’abortus. La melitensis e la abortus costituiscono la percentuale maggiore
avanzato di lue: disturbi di Personalità, alterazioni dell’Affettività, aumento eccitabilità delle infezioni umane. Esse hanno la capacità di infiltrarsi nei macrofagi. Le vie più
dei Riflessi, anormalità Oculari (Eye), alterazioni del Sensorio, disturbi dell’Intelletto, comuni di infezione sono l’ingestione di latte o prodotti caseari infetti o contatti con
eloquio Confuso (Slurred). gli animali stessi (caprini, bovini, cani, cavalli, roditori).
Secondo la Margulis, e il suo gruppo di ricerca, andrebbe ricercato nel Treponema I sintomi a carico del SNC sono interessanti da valutare e includono Demenza,
“slatentizzato” il concatenamento di eventi che porterebbe ad un blocco o malfunziona- Meningite, Neuropatie periferiche. Le manifestazioni psichiatriche (tra cui allucina-
mento del Sistema immunitario dando poi spazio ad infezioni considerate opportunisti- zioni visive ed uditive) sono frequenti così come la mimica di Sclerosi Multipla e
che piuttosto che favorendo l’insorgenza di infezioni fungine Candida-simili. Sclerosi Laterale Amiotrofica fino a casi di diagnosi differenziale con la Sindrome
Nel caso della Borrelia burgdoferi osserviamo condizioni simili al Treponema di Guillain-Barrè. Di particolare interesse è la CFS (Chronic Fatigue Syndrome),
spp. e, in particolare, la sua forma CWD produce spesso limitati effetti periferici (tra i cui spesso è associata l’infezione, per la quale la diagnosi differenziale non viene
quali infiammazioni eritematose cutanee migranti e algie articolari) tipici del morbo di neppure posta143. Grazie alla capacità di diffusione e alla sintomatologia disabilitante
Lyme (il cui vettore è una zecca del genus Ixodes) ma più specificatamente neurotropi. ecco che la Brucella melitensis è stata considerata nello sviluppo di armi biologiche.
Va ricordato che secondo alcuni ricercatori il morbo di Lyme sarebbe causato da In letteratura, per chi lo desideri, vi sono interessanti evidenze su come la
più agenti microbici in “partnership” tra cui la Borrelia137,138,139. L’obiettivo sarebbe la proliferazione di forme L sia uno dei fattori promuoventi le recidive infettive come
sottoregolazione del recettore VDR (recettore nucleare per la vitamina D che gioca un
ruolo chiave nella regolazione della risposta immunitaria innata dei fagociti).
Blanc F, Philippi N, Cretin B, Kleitz C, Berly L, Jung B, Kremer S, Namer IJ, Sellal F, Jaulhac B, de Seze J.
140

Lyme neuroborreliosis and dementia. J Alzheimers Dis. 2014;41(4):1087-93.


141
Spirin NN, Baranova NS, Fadeeva OA, Shipova EG, Stepanov IO. Differential aspects of multiple sclerosis
Fritzsche M. Chronic Lyme borreliosis at the root of multiple sclerosis--is a cure with antibiotics attainable?
137 and chronic borrelial encephalomyelitis. Zh Nevrol Psikhiatr Im S S Korsakova. 2011;111(7):8-12.
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139 Res Int. 2015;2015:191489.
46 47
PRESENTAZIONE GLI APTENI SANUKEHL

nel caso di Haemophilus influenzae e Streptococcus haemolyticus. Inoltre le forme L’azione dei Sanukehl (che portano la componente polisaccaridica antigenica
L possono fondersi interspecie come nel caso di Streptococcus faecalis e Staphylo- aptenica p.m. < 8000 dalton delle classi di microrganismi da cui derivano) si esplica
coccus aureus144,145. soprattutto nell’attivare la risposta immunitaria innata. Questa attivazione di-
L’induzione di forme L porta ad una inefficacia dell’intervento chemioterapico146. pende primariamente dalla interazione con i cosiddetti recettori TLR. L’acroni-
Già nel lavoro di Onwuamaegbu M. et al (2005)147 fu pubblicata una lista di ben mo sta ad indicare Toll Like Receptors cioè recettori simili al Toll (Fig. 22).
34 microrganismi (Fig. 21) la cui patogenicità legata a forme L risultava evidente:

1. Staphylococcus aureus 19. Stenotrophomonas maltophilia Fig. 21.


2. Streptococcus pyogenes 20. Pseudomonas aeruginosa Batteri clinicamente
3. Streptococcus viridans 21. Corynebacterium species rilevanti che possono
4. Mycobacterium species 22. Vibrio species diventare forme prive
5. Escherichia coli 23. Listeria monocytogenes di parete cellulare
6. Shighella flexneri 24. Legionella pneumophilia
se sottoposti ad
appropriati stress
7. Enterococcus faecalis 25. Bacteroides funduliformis
(da Onwuamaegbu M
8. Clostridium welchii 26. Rhizobium lupinus
et al, 2005147).
9. Clostridium tetani 27. Proteus mirabilis
10. Neisseria species 28. Bifidobacterium bifidum
11. Haemophilus influenzae 29. Salmonella typhimuricum
12. Micrococcus species 30. Streptobacillus moniliformis
13. Bacillus species 31. Nocardia species
14. Lactobacillus species
15. Brucella abortus Spirochete
16. Bordetella pertusis 32. Treponema pallidum
17. Serratia marcescens 33. Borrelia burgdorferi
18. Pasteurella multocida 34. Leptospira interrogans

GLI APTENI SANUKEHL Fig. 22. Meccanismo d’azione dei Sanukehl.

Ad oggi le evidenze sono decisamente aumentate anche se mediamente clinica-


mente sottovalutate o scarsamente considerate. Ecco l’importanza di Sanum, e della
Ma cos’è il Toll? È una struttura proteica che, nel moscerino della frutta (Dro-
sua linea Sanukehl, come ausilio nel contrastarne diffusione e patogenicità. Gli ap-
sophyla melanogaster), ha alcune funzioni tra cui quella di riconoscere e le aggres-
teni Sanukehl svolgono un’azione immunobiologica (completando e rafforzando la
sioni batteriche e fungine.
componente antigenica delle forme L e, anche, stimolando una pronta risposta nei
confronti delle forme “classiche). I tempi di reazione, tipici per l’immunità innata, La scoperta, nel moscerino, la si deve agli studi di Christiane Nüsslein-Volhard
sono di minuti/ore. (Max Planck Institute di Tubinga) che nel 1995 fu insignita, insieme ai colleghi Eric
Wieschause ed Edward B. Lewis, del Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia.
Nel 1985 mentre il gruppo della Nüsslein-Volhard studiava i geni coinvolti
144
Toda Y. Intergenus cell fusion between L-forms of Streptococcus faecalis and Staphylococcus aureus. I.
Attempts to induce L-forms of oral streptococci particularly S. faecalis. Osaka Daigaku Shigaku Zasshi. nello sviluppo embrionario del moscerino, attraverso la verifica delle conseguenze
1986 Dec;31(2):308-20. di mutazioni genetiche “controllate”, la Nüsslein-Volhard scoprì il gene, e quindi
145
Toda Y. Intergenus cell fusion between L-form of Streptococcus faecalis and Staphylococcus aureus. II. la proteina codificata, Toll. Perché fu chiamata Toll? Osservando lo svilupparsi di
Cell fusion between stable or unstable L-form cells of Streptococcus faecalis and those of Staphylococ-
cus aureus. Osaka Daigaku Shigaku Zasshi. 1986 Dec;31(2):321-33. una larva di moscerino nella quale la porzione ventrale del corpo era iposviluppata,
146
Markova N, Haydoushka I, Michailova L, Ivanova R, Valcheva V, Jourdanova M, Popova T, Radoucheva il commento spontaneo della Nüsslein-Volhard fu “Das war ja toll!” cioè “Questo
T. Cell wall deficiency and its effect on methicillin heteroresistance in Staphylococcus aureus. Int J Antimi- è pazzesco/incredibile!”. Chiamò quindi Toll il gene mutato e individuò nella
crob Agents. 2008 Mar;31(3):255-60.
proteina prodotta la causa dell’alterazione della normale dorsoventralizzazione
147
Onwuamaegbu ME, Belcher RA, Soare C. Cell wall-deficient bacteria as a cause of infections: a review of
the clinical significance. J Int Med Res. 2005 Jan-Feb;33(1):1-20. della Drosophyla.
48 49
PRESENTAZIONE GLI APTENI SANUKEHL

Circa 10 anni dopo si deve al bio-immunologo Jules Hoffmann (presso i labo- Per maggiore chiarezza alleghiamo una tabella (Fig. 23) di corrispondenza tra
ratori dell’Università di Strasburgo) il riscontro del ruolo della proteina Toll anche TLR e patogeni o frazioni di patogeni o molecole attivanti. Va da sé che tale corri-
nel controllo della risposta immunitaria innata del moscerino. spondenza sia da considerarsi non assoluta ma suscettibile di continui aggiornamenti
Senza questa proteina la Drosophyla non sopravvive alle infezioni, specie fungi- legati all’intensa ricerca sul coinvolgimento dei PRR e dei TLR nei processi patologici.
ne. La sua attivazione, invece, stimola la cascata del NF-κB (Nuclear Factor kappa-li-
ght-chain-enhancer of activated B cells) che monta la risposta anti-fungina. Hoffmann Fig. 23. Ruolo dei recettori Toll Like (TLR) nel riconoscimento dei patogeni e nella fisiopatologia
fu il primo a collegare la proteina Toll con la risposta immunitaria e a poterla collegare delle malattie dell’uomo (da Abreu MT et al, 2004148).
a una delle macro categorie già note, e legate alla risposta innata, quali: la cascata del Recettore
Ligandi Patogeni o malattia
complemento, i peptidi antimicrobici e i PRR (Pattern Recognition Receptors). toll-like
Soltanto segnali, come un dimero, quando combinati con TLR2; Malattia Lyme
È proprio nel gruppo dei PRR che si colloca la proteina Toll cioè in quel gruppo riconosce la Borrelia burgdorferi OspA; richiesto per risposte
adattive immuni
TLR1
di recettori dotati di modelli strutturali innati in grado di riconoscere macromolecole, Lipopetidi triacilici (Mycobacterium tubercolosis)
Fattori solubili
e quindi porzioni antigeniche, di microrganismi dannosi e nocivi per il funzionamen- Neisseria meningitidis
Associato con CD11, CD18, CD14, MD-2, TLR1, TLR6, dectina I;
to del sistema e verso i quali è necessario montare una risposta pronta ed immediata lipoproteine, lipopeptidi M. tubercolosis
senza dovere attendere i tempi, più lunghi, dell’immunità acquisita o adattativa. Peptidoglicani dei batteri gram positivi
Acido lipoteicoico Apoptosi delle cellule di Schwann nelle labbra
Dopo l’individuazione da parte di Hoffmann si cercò quindi di scoprire se esi- Lipoarabinomannano (micobatteri)
modulina fenolo-solubile (Staphylococcus epidermodis)
stesse un equivalente Toll nei mammiferi. Ruslan Medzhitov and Charles Janeway, Glicoinositolfosfolipidi (Trypanosoma cruzil) Malattia di Chaga
Glicolipidi (Treponema maltophilum) Leptospirosi
della Yale University, furono i primi a clonare un analogo mammifero. Un Toll, quin- TLR2
Porine (Neisseria)
di, Like (simile) Receptor (recettore). Zymosan (funghi)
Lipopolisaccaridi atipici (Leptospira interrogans)
Sepsi da funghi

Quello che loro individuarono noi ora lo chiamiamo TLR4. Medzhitov e i suoi Lipopolisaccaridi atipici (Pseudomonas gingivalis)
HSP70
Malattia peridontale

collaboratori stabilirono che il TLR induce l’attivazione del NF-κB in modo simile a Virioni CMW
Proteina emagglutinina del virus del morbillo selvaggio Viremia da CMW
quello del legame con il recettore dell’IL-1 e in modo del tutto analogo al Toll della Fimbrie batteriche Morbillo
Drosophyla. TLR3 RNA a doppia elica nei virus La maggior parte dei virus

All’epoca restava da comprendere “cosa”, il TLR, riconoscesse. Un prodotto del Lipopolisaccaridi da germi intestinali gram-negativi
Taxolo delle piante
Germi gram negativi
Chlamydia trachomatis,
microrganismo infettante? Una sua parte? Esiti di un processo infettivo? Virus respiratorio sinciziale Chlamydia pneumoniae
Ligandine aggiuntive: proteina 60 dell’health shock Alcuni virus, come il RSV
Alexander Poltorak e Bruce Beutler, a Dallas, nel 1998 scoprirono che il tanto delle clamidie

cercato recettore per l’LPS (Lipopolisaccaride) con la sua temibile porzione A, e ri- proteina F del RSV
taxolo (piante)
M. tubercolosis
Vaccino del vaiolo
lasciato dai batteri Gram negativi, era proprio il TLR4. Con questa scoperta divenne TLR4
M. tubercolosis HSP 65
Proteine del capside
definitivamente chiaro che i TLR fanno parte dei PRR che si legano ai PAMP HSP 60

(Pathogen Associated Molecular Patterns) cioè strutture connesse ai patogeni e HSP 70


Tipo III extra dominio di fibronectina
che ne caratterizzano l’identità e la pericolosità. Oligosaccaridi dell’acido ialuronico
Frammenti polisaccaridici di eparan solfato
I TLR sono presenti come transmembrana prevalentemente nei macrofagi, gra- Fibrinogeno
Beta-defensine 2
nulociti neutrofili, cellule dendritiche, cellule dell’epitelio delle mucose e cellule en-
TLR5 Flagellina monomerica dei batteri gram positivi Batteri flagellati, come le salmonelle
doteliali.
Modulina fenolo-solubile
Da quella scoperta in poi il gruppo dei TLR (di cui attualmente ne sono noti al- TLR6
Lipopeptidi diacilici (micoplasma)
meno una decina da TLR1 a TLR10) è diventato uno degli elementi primari dell’Im- Risponde all’imidazolchinolina, un agente antivirale
Può essere utile come adiuvante nella terapia
munità innata arricchendo la famiglia dei PRR associati alle cellule del sistema im- TLR7
Loxoribina
Bropirimina del cancro
munitario. Ligandina esogena ed endogena sconosciuta Infezioni virali
RNA a elica singola
I PAMP includono non solo il LPS ma anche Peptidoglicani (PGN), Lipopepti- Imidazolchinolina
TLR8 Infezioni virali
di, Flagellina, DNA batterico, RNA virale, proteine intracellulari come le Heat Shock RNA a singola elica

Proteins o frammenti proteici dalla matrice extracellulare. Infezioni virali


Infezioni batteriche e virali
TLR9 DNA batterico
Dopo la stimolazione dei TLR si manifestano numerosi eventi quali la produ- Può essere utile come adiuvante
Herpes simplex tipo 2
zione di ossigeno nascente, l’attivazione della cascata del complemento, l’attivazione TLR10 Sconosciuto Sconosciuto
dell’interferone, l’attivazione delle cellule natural killer, la produzione di citochine e
di chemochine, la produzione di molecole di adesione, la produzione delle proteine
della fase acuta, la produzione di peptidi di vario tipo. 148
Abreu MT, Arditi M. Innate immunity and toll-like receptors: clinical implications of basic science research.
J Pediatr. 2004 Apr;144(4):421-9.
50 51
PRESENTAZIONE GLI APTENI SANUKEHL

È importante segnalare ulteriormente come i TLR siano recettori transmembra- Nella nostra esperienza in quasi tutti i casi di abbassamento del tono dell’u-
na ma NON esclusivamente a proteggere l’interno dall’esterno della cellula. Infatti, more fino a forme depressive o forme neuro-degenerative e decadimenti cogniti-
da questo punto di vista possiamo distinguere due gruppi fondamentali (Fig. 24): vi, nonché in quasi tutte le forme psichiatriche, riscontriamo un beneficio per il Pa-
1. i TLR posti sulle superfici cellulari e quindi sulla membrana cellulare ziente dall’utilizzo di Sanukehl Brucel D6 gocce collateralmente alle terapie in atto.
(TLR1, TLR2, TLR4, TLR5 e TLR6). Tra questi ricordiamo in particolare In acuto la posologia può quindi essere anche di 5 gocce ogni ora poi a scalare
il TLR5 (analogo del TLR11 murino) che è in grado di riconoscere proteine al miglioramento dei sintomi sino ad arrivare alla posologia cronica sopra riportata
intere e che si trova su macrofagi, cellule dendritiche, epiteli epatici, renali (es. faringo-tonsillite acuta). In ogni caso sarà l’osservazione clinica a guidare i criteri
e vescicali; prescrittivi.
2. i TLR posti sulle membrane intracellulari (es. Reticolo endoplasmatico, Nel caso delle infezioni da streptococco possiamo utilmente impiegare il Sa-
nukehl Strep D6 gocce e, sempre in coerenza con le osservazioni sulle forme L,
Endosomi) il cui ruolo principale pare essere quello di riconoscere antigeni
anche in quei casi dove vi fosse un risultato colturale negativo ma una caratteristica
caratteristici dagli acidi nucleici dei microrganismi (TLR3, TLR7, TLR8 e
sintomatologia clinica presente. Più in specifico ci preme sottolineare come vi siano
TLR9). Il TLR3 riconosce RNA a doppio filamento, il TLR9 CpG non me-
varie sequele infettive legate alla presenza di Streptococchi ma, in particolare, una
tilate e DNA a singola e doppia elica, TLR7 e 8 RNA a singolo filamento. spesso difficilmente riconosciuta e che, nella nostra esperienza clinica, trova partico-
I TLR sono in grado di riconoscere tra self e non self, tuttavia è facilmente lare ausilio dall’utilizzo di Sanukehl Strep D6 in gocce.
ipotizzabile come alterazioni della struttura, o situazioni di mimica antigeni-
Va ricordata l’importanza di un altro prodotto Sanum cioè Notakehl disponibi-
ca, possano produrre effetti indesiderati.
le in varie forme farmaceutiche. Notakehl è derivato dal Penicillium chrysogenum e
Il TLR 10 ha attività al momento sconosciuta.
svolge una azione antimicrobica sovrapponibile, come range d’azione, a quella del
metabolita del fungo da cui deriva. Nei casi di angina tonsillare di origine streptococci-
Fig. 24.
ca si associa molto bene all’azione di Sanukehl Strep potenziandone gli effetti specie
Distribuzione cellulare
dei recettori Toll Like sulle forme classiche con parete. La posologia suggerita in acuto per le gocce o per
(TLR): i TLR 1, 2, 4, 5 le compresse D5 è di 7-10 gocce o 1 compressa ogni 1-2 ore poi a scalare in base al
e 6 sono espressi sulla miglioramento clinico. Nella prevenzione delle recidive solitamente somministriamo
superficie cellulare, 7-10 gocce o 1 compressa 3-4 volte al giorno. L’uso delle gocce, insapori e acquose, è
mentre i TLR 3, 7, molto indicato soprattutto per i bimbi o per chi fosse intollerante a qualche eccipiente
8 e 9 sono espressi presente nelle compresse (facilmente scioglibili in bocca).
intracellularmente sulle Il microrganismo coinvolto è lo Streptococco ed in particolare la specie pyo-
membrane endosomiali
genes gruppo A di tipo β emolitico (GAβHS). Il GAβHS è ritenuto responsabile
(da Pandey RK et al,
2013149).
delle cosiddette PANDAS che è l’acronimo per Pediatric Autoimmune Neurop-
sychiatric Disorders Associated with Streptococcal infections coniato da Swedo
et al nel loro lavoro del 1998. Innanzitutto la forma del GAβHS nelle PANDAS è
sferica, non mobile, Gram+ ed è una delle cause più frequenti di faringite acuta in
età pediatrica. Il Sierotipo coinvolto nelle PANDAS non è chiaro (ve ne sono in-
fatti numerosi in base alle differenze strutturali tra le proteine di superficie M e T).
L’esordio solitamente è rappresentato dalla manifestazione faringea infiammatoria
Nel caso di infezione sia da Spirochete che da Brucelle (di cui abbiamo trattato a cui seguono, successivamente, i Disturbi Ossessivo Compulsivi (DOC) o i Tics
brevemente in precedenza) consigliamo l’uso di Sanukehl Brucel D6 gocce. La po- fino, in alcuni casi, alla Sindrome di Tourette vera e propria. Alla base parrebbe
sologia varia in base all’intensità della sintomatologia e, solitamente, varia da 5 gocce esserci ancora una volta il mimetismo molecolare verosimilmente in relazione al
2 volte al giorno sino a 3-4 volte al giorno. Questo principio vale per tutti i micror- Lisoganglioside GM1 cerebrale verso il quale viene montata una reazione immuni-
ganismi e per i Sanukehl che stimolano i TLR ad essi collegati. L’uso dei Sanukehl taria mediata da Cellule T effettrici.
quindi si basa su due criteri: stesso microrganismo/specie o stimolazione degli Evitando di addentrarci nei meandri del dibattito in corso ci preme tuttavia
stessi TLR che riguardano anche specie non contemplate nella loro lista (come sottolineare come il GAβHS sia da molti ritenuto un fattore scatenante sulla base
mostrato nella tabella di cui sopra). di una sensibilità che spesso si identifica con la presenza attuale o pregressa di
Febbre Reumatica (anche in anamnesi familiare). Nei casi di PANDAS i bambini
149
Pandey RK, Yu FS, Kumar A. Targeting toll-like receptor signaling as a novel approach to prevent ocular
presentano frequentemente comportamenti di tipo ritualistico che sono il modo con
infectious diseases. Indian J Med Res. 2013 Nov;138(5):609-19. cui rispondono alle ossessioni che sperimentano, spesso, come pensieri intrusivi
52 53
PRESENTAZIONE GLI APTENI SANUKEHL

(es. bambino che si strofina i denti, più volte al dì, dando 10 colpi successivi ogni meccanismo efficiente di chelazione, è in grado di proliferare meglio di altre forme
volta con lo scopo di evitare che il vento spazzi via i suoi genitori). Crediamo che microbiche accumulando, nel caso del mercurio, metilmercurio.
per ogni medico sia importante rilevare la possibilità di una diagnosi differenziale Più in particolare va sottolineato come il Ferro sia fondamentale per la tra-
di questo tipo. Il Sanukehl Strep D6 abbiamo imparato ad utilizzarlo nelle fasi acute sformazione da forma patogena ad apatogena grazie alla capacità chelante della
con una posologia frequente di 5 gocce ogni 1-2 ore poi a scalare. Poiché le forme L Candida stessa e ai suoi meccanismi di micelizzazione. Il dr. Truss già nel 1978
portano certamente a recidive in questi casi e, in genere, per i trattamenti cronici aveva riconosciuto la pervasività della Candida e la possibilità di innesco di reazio-
suggeriamo di proseguire per un lungo periodo con cicli di 2 mesi ed interruzione ni sistemiche di tipo allergico e i suoi equivalenti a livello mentale e neurologico.
di 15 giorni con una posologia di 5 gocce 2-3 volte al giorno. Da allora molta strada è stata fatta anche se, ancora oggi, il focus è più sulla Can-
Prima di concludere questa introduzione al prontuario-manuale Sanum deside- didosi vaginale (conseguenza di quella intestinale) che sugli effetti sul SNC che
riamo portare l’attenzione dei lettori verso un aspetto rilevante legato alla disbiosi modificano, anche, il comportamento. Nonostante la scarsa diffusione di questa
intestinale. Se infatti vi è un rischio notevole nella proliferazione, o nell’estendersi conoscenza la correlazione tra stato depressivo, serotonina e Candida superficiale è
con impatto clinico di forme patogene presenti tra la flora, per quello che riguarda stato stabilito più volte: attraverso il riscontro che antidepressivi inibenti il re-upta-
forme più evolute come i protozoi, ci preme ricordare (come verrà indicato nel ke della serotonina portassero ad una scomparsa delle manifestazioni mucose e che
prontuario) il supporto notevole costituito dall’utilizzo del Bacillus subtilis (Uti- agissero direttamente in vivo (anche attraverso studi, in vitro) mostrando l’effetto
lin), già menzionato precedentemente. di attenuazione della virulenza della Candida dato dalla Serotonina stessa. Va ricor-
Un altro ottimo veicolo di bonifica è il Fortakehl. Esso è derivato dal Penicil- dato inoltre il legame tra la molecola proteica Hwp1, espressa nella fase patogena
lium roquefortii e trova un tropismo particolare d’azione in ambito gastro-inte- della Candida albicans, che è caratterizzata da una sequenza analoga a quella della
stinale. Tra le forme disponibili qui citiamo, analogamente a Notakehl, le gocce e gliadina oltre ad essere substrato per la transglutaminasi. Questa evidenza ha por-
le compresse D5. In accordo alla nostra esperienza si rivela formidabile in caso di tato a collegare Gluten Sensitivity e Candida ma anche ad ipotizzare un innesco,
scariche diarroiche e alterazioni della flora batterica sia da solo che in associazione su terreni predisposti, da infezione da C. albicans rispetto alla malattia Celiaca150.
(nel caso di post-trattamento chemioterapico o forme gravi) con Utilin D6 gocce. Certamente la creazione di un ambiente sfavorevole alla Candida include an-
Per una bonifica del tratto GI Fortakehl rappresenta una valida opportunità che l’utilizzo di probiotici adeguati e, tra quelli esistenti, ci permettiamo di se-
e mentre, in acuto, la posologia media è di 7-10 gocce o 1 compressa ogni 1-2-3 gnalare l’utilità di Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus rhamnosus e Saccha-
ore, in situazioni croniche e in caso di prevenzione di recidive la posologia è di romyces boulardii.
5-7 gocce o 1 compressa 3 volte al giorno per 2-3 settimane prolungabile dopo I disturbi causati dalla Candida sono innumerevoli e spesso sovrapponibili ad
rivalutazione. altre cause tanto da essere raramente collegati alla sua presenza ma ad aspetti di
Un altro microrganismo pervasivo ed invasivo che, passando dalla condizione deficit metabolico o funzionale. In particolare, per darvi un’idea, riportiamo quanto
di spora a quella di ifa, può creare gravi dissesti sia metabolici che immunitari (con pubblicato a riguardo da William Crook nella sua pubblicazione The Yeast Con-
riflessi sistemici) è la Candida. nection del 1986 (Fig. 25).
Più precisamente il genus Candida nelle sue specie patogene per l’uomo delle A questo punto è importante definire gli effetti centrali di una candidosi
quali la C. albicans è una delle più diffuse (C. tropicalis, C. glabrata, C. krusei, C. tenendo presente che essa tende a provocare, anche, una deplezione di triptofano
parapsilosis, C. dubliniensis e C. lusitaniae sono le altre). diminuendo i livelli enterici di Serotonina specie quando ha infiltrato il Tenue e
Anche la Candida si manifesta nella sua forma CWD insieme a quelle classi- concorrendo alla Leaky Gut Syndrome. Alla diminuzione dei livelli di Serotonina
che e, sappiamo, finché vi è un buon equilibrio di sistema essa non prolifera ma in (tossica per la Candida) si accompagna un aumento dell’ammoniaca prodotta dal-
presenza di disbiosi e di fattori promuoventi si trasforma in ifa (infiltrante, specie negli la Candida stessa. L’ammoniaca a sua volta può avere effetti encefalopatici.
immunocompetenti, in prima battuta la mucosa intestinale). Lavori pubblicati colle- Più in generale i sintomi a carico del SNC sono: Affaticamento, Cefalee, Sin-
gano anche una sua proliferazione con una maggiore mortalità nei Pazienti tumorali.
drome Premestruale, Depressione, Irrequietezza, Nervosismo, Iperattività, Confu-
Non staremo qui a discutere i vari fattori eziologici né i meccanismi di infiltrazione
sione e disorientamento, Difficoltà a prendere decisioni, Disturbi della Memoria,
dell’intestino, specie quello tenue, ma non ci stancheremo di ripetere, data la gravità
Autismo. Trattando in modo mirato (vedi successivamente) la Candida nei bambini
e pervasività dell’infezione, che l’insieme di intossicazione da metalli pesanti, anti-
affetti da autismo (specie se caratterizzato da iperattività) si nota un netto miglio-
biotici, terapie invasive o chemioterapie pervasive, un’alimentazione ricca di zuccheri
ramento sia del tono dell’umore che del comportamento in generale con una varia-
semplici e di latticini nonché una vita ricca, se non colma, di stress SONO fattori deter-
bile, da soggetto a soggetto, apertura verso la relazione e l’interazione con l’altro.
minanti la trasformazione patogena della Candida. La Candida in forma CWD, e non
solo, è uno dei riscontri clinici più frequenti tra le Persone da noi trattate clinicamente. 150
Corouge M, Loridant S, Fradin C, Salleron J, Damiens S, Moragues MD, Souplet V, Jouault T, Robert R,
La presenza di Mercurio o metalli pesanti è un ulteriore fattore ambientale Dubucquoi S, Sendid B, Colombel JF, Poulain D. Humoral immunity links Candida albicans infection and
favorente la disbiosi. Nei confronti di questi elementi la Candida, attraverso un celiac disease. PLoS One. 2015 Mar 20;10(3):e0121776.
54 55
PRESENTAZIONE GLI APTENI SANUKEHL

Fig. 25 Va ricordata, come riportato in un editoriale prodotto dalla Direzione Scientifica


Quadro generale dell’infezione sistemica IMO151, l’importanza del Biofilm e la produzione di Gliotossina e Acetaldeide che
da Candida. rendono la Candida così pericolosa e perniciosa. Il fenomeno del dimorfismo che ca-
ratterizza la Candida ne permette la crescita addirittura all’interno di un ambiente al-
tamente ostile come quello del macrofago, con conseguente distruzione dello stesso.
Infatti, le ife non solo permettono alla Candida di penetrare, colonizzare e dissemi-
nare all’interno dell’organo infettato, ma a causa della loro dimensione e dell’azione
Candida albicans meccanica di cui sono dotate impediscono anche il processo di fagocitosi152.
CANDIDA HYPERSENSITIVITY SYNDROME Un altro fattore che contribuisce in modo rilevante alla virulenza di Candida
William Crook, The Yeast Connection -1986 spp. è la capacità di formare biofilm. Un biofilm consiste in una comunità di micror-
Mentale: CANDIDA 1 - Pillole anticoncezionali
ganismi che sono irreversibilmente attaccati a una data superficie, materiale inerte o
- Sindrome ansioso-depressiva
Pelle:
- Madre con immunosoppressione tessuto vivente, producendo polimeri extracellulari che forniscono una matrice strut-
(es. sempre ammalata)
- Attacchi di panico
- Infezioni fungine cutanee e ungueali - Esposizione prolungata a muffe
turale composta da polisaccaridi, proteine, lipidi e acidi nucleici153,154,155,156,157,158,159.
- Stanchezza e affaticabilità ricorrenti
- Cefalea e/o emicrania - Eczemi, rashes, psoriasi
- Mercurio e amalgami di mercurio o I microrganismi in questo tipo di comunità mostrano tassi di crescita più bas-
argento + mercurio
- Disturbi del sonno (Difficoltà
all’addormentamento, risvegli notturni Capelli: - Corticosteroidi
si e una maggiore resistenza al trattamento antimicrobico, comportandosi in modo
con ansia e iperattività mentale – - I ngrigimento prematuro - Pesticidi molto diverso dalle cellule planctoniche158,160. La capacità di aderire a diversi tipi di
solitamente tra l’1 e le 3 del mattino)
- Irritabilità e confusione Occhi: Donna: superfici, sia abiotiche che biotiche, consente ai microrganismi di formare biofilm su
- Scarsa memoria - Pupille dilatate - Sindrome premestruale dispositivi medici, come cateteri intravascolari, valvole cardiache protesiche e pro-
- Occhi inusualmente verdi o viraggio al - Endometriosi
- Disturbi ossessivo-convulsivi
verde - Infertilità, poliarbortività, pre-
tesi articolari, o in diversi tessuti nell’ospite160, con conseguente colonizzazione e
- Disturbi del ritmo cardiaco
- Iper o Ipo sessualità Generali:
eclampsia infezioni persistenti161. Nonostante una singola specie microbica sia in grado di for-
- ADD/ADHD - Affaticamento Bambino: mare un biofilm, solitamente in vivo si assiste alla formazione ad opera di un mix di
- Capogiri - Dolori muscolari e articolari, - Allergia precoce ai cibi (specie latte) specie batteriche e fungine161,162. Alla luce di queste considerazioni generali, risulta
- Insensibilità fibromialgia - Infezioni ricorrenti specie se trattate
- Sensazione di fluttuare o di uscire dal - Mani e piedi freddi e talvolta anche il con antibiotici chiaro come i biofilm siano in grado di potenziare l’instaurarsi di infezioni resistenti
corpo naso - Desiderio notevole per latte, nell’organismo ospite. Ciò lo si riscontra soprattutto con i biofilm formati da Candida
- Indecisione operativa e di vita - Sudorazione specie notturna formaggio, yogurt, burro
- Insofferenza ad ogni temperatura - Asma spp., responsabili di infezioni micotiche superficiali e sistemiche in pazienti immu-
Gastrointestinale:
- Desiderio di zucchero, cioccolato, latte, Alterazioni immunitarie:
- Drammatizzazione e lamentazione ad nocompromessi163, estremamente difficili da trattare a causa delle caratteristiche del
alta voce
formaggio, aceto, sottaceti, alcool, pane, - Asma e allergie - Disturbi del sonno
frutti con guscio o frutta in generale - Infezioni ricorrenti - Sotto o sovrappeso
- Sindrome metabolica: addome - Malattie autoimmuni 151
Rossi A. Candida e acetaldeide, un connubio pericoloso. Digital for Business Retrieved 18 Apr, 2018, from
- ADD/ADHD
prominente, diabete adulto, elevata
- Allergia alla penicillina - Aggressività e atteggiamenti antisociali https://www.acidosimetabolica.it/candida-e-acetaldeide-un-connubio-pericoloso/.
colesterolemia o trigliceridi, elevata
pressione sanguigna Cause: - Autismo 152
Davis BD, Dulbecco R, Eisen HN, Ginsberg HS. Microbiologia IV edizione, Cap. 43. Zanichelli, 1995.
- Obesità del tronco - Antibiotici 153
Nett JE. The Host’s Reply to Candida Biofilm. Pathogens. 2016 Mar 18;5(1).
- Reflusso gastro-esofageo - Cloro nelle piscine 154
Lewis K. Persister cells, dormancy and infectious disease. Nat Rev Microbiol. 2007 Jan;5(1):48-56.
- Ipoglicemia - Alcool (vino, birra, vodka)
- Gonfiore e gas addominale - Zucchero, formaggio, latte, aceto e
155
Zarnowski R, Westler WM, Lacmbouh GA, Marita JM, Bothe JR, Bernhardt J, Lounes-Hadj Sahraoui A,
- Prurito anale sottaceti, mele, uva, banane, caffè, carne Fontaine J, Sanchez H, Hatfield RD, Ntambi JM, Nett JE, Mitchell AP, Andes DR. Novel entries in a fungal
- Stitichezza e/o diarrea da allevamento, noci, nocciole, arachidi biofilm matrix encyclopedia. MBio. 2014 Aug 5;5(4):e01333-14.
- Anoressia/bulimia - Genitori o famiglie di alcolisti 156
Al-Fattani MA, Douglas LJ. Biofilm matrix of Candida albicans and Candida tropicalis: chemical composition
and role in drug resistance. J Med Microbiol. 2006 Aug;55(Pt 8):999-1008.
157
Cavalheiro M, Teixeira MC. Candida Biofilms: Threats, Challenges, and Promising Strategies. Front Med
Il razionale, in questo caso, starebbe nel fatto che l’ammoniaca in eccesso di- (Lausanne). 2018 Feb 13;5:28.

venterebbe disponibile per una reazione biochimica con l’acido propionico presen-
158
Lewis K. Riddle of biofilm resistance. Antimicrob Agents Chemother. 2001 Apr;45(4):999-1007.
159
Donlan RM. Biofilms and device-associated infections. Emerg Infect Dis. 2001 Mar-Apr;7(2):277-81.
te nel tratto gastrointestinale (e magari in modo massiccio anche perché introdotto 160
Douglas LJ. Candida biofilms and their role in infection. Trends Microbiol. 2003 Jan;11(1):30-6. Review.
come additivo alimentare) portando alla formazione di Beta-Alanina. La Beta-Ala- Trends Microbiol. 2003 Jan;11(1):30-6.
nina, passando la barriera ematoencefalica, si comporterebbe come antagonista per i 161
Potera C. Forging a link between biofilms and disease. Science. 1999 Mar 19;283(5409):1837, 1839.
recettori del GABA causando (cosa che infatti si verifica nei pazienti caratterizzati da 162
O’Toole G, Kaplan HB, Kolter R. Biofilm formation as microbial development. Annu Rev Microbiol.
autismo) un aumento stabile del GABA circolante e promuovendo il comportamen- 2000;54:49-79.
to autistico. Tra gli additivi caratterizzati dalla presenza di acido propionico, anche 163
Sims CR, Ostrosky-Zeichner L, Rex JH. Invasive candidiasis in immunocompromised hospitalized patients.
come sale, ricordiamo: E280, E281, E282, E283. Arch Med Res. 2005 Nov-Dec;36(6):660-71.
56 57
PRESENTAZIONE GLI APTENI SANUKEHL

patogeno, ovvero resistenza ai farmaci antimicotici, espressione di fattori di virulen- bisca la funzionalità piastrinica, rendendo la Candida particolarmente virulenta174.
za e, per l’appunto, capacità di formare biofilm. Le piastrine sono indispensabili per la coagulazione del sangue, il che è particolar-
Un noto esempio di biofilm nell’organismo umano è la placca dentale. Nella mente utile dopo una lesione. Le piastrine contengono anche elevate quantità di una
modalità di crescita del biofilm, il metabolismo microbico differisce dalla sua con- proteina fungicida, che ha dimostrato di possedere azione anti-Candida175.
troparte planctonica: la crescita fermentativa è preferita soprattutto nelle nicchie più Un altro tra i principali metaboliti della Candida, l’acetaldeide, è una sostan-
profonde delle strutture del biofilm, poiché l’ossigeno non è facilmente disponibile za tossica, irritante per la pelle e le mucose, che causa danni a organi e tessuti ed è
come in superficie164,165. Un esempio classico di condizioni ipossiche è rappresentato anche cancerogena176. Viene prodotta da Candida spp. durante la fermentazione del
dalle nicchie nella cavità orale, come le tasche gengivali e la lingua. Proprio per que- glucosio. Nell’uomo rappresenta un metabolita degli zuccheri e dell’etanolo, ma la
sti fattori, il tratto fermentativo è preferito dai lieviti e dai batteri nella cavità orale e sua presenza è stata evidenziata anche in estratti di piante, fumo da tabacco, moto-
nell’esofago. ri esausti, nell’aria (sia in ambienti aperti che chiusi), e nell’acqua. L’acetaldeide è
Un ulteriore aspetto di cui tenere conto nell’infezione da Candida riguarda la presente in eccesso nel corpo anche dopo un esagerato consumo di alcol, rappresen-
sua capacità di produrre diversi metaboliti tossici, tra i quali troviamo gliotossina e tando la principale causa dei postumi in seguito ad ubriacatura. Anche nei processi di
acetaldeide. combustione, ad es. quando si fuma una sigaretta, essa va a finire nel sangue. Se entra
La gliotossina è responsabile di numerosi effetti dannosi a carico dell’organismo: in contatto con le proteine ne può cambiare la struttura e fare in modo che queste si
raggomitolino determinandone così l’incapacità di adempiere alle proprie funzioni
- stimola la morte delle cellule epatiche166,167;
sui recettori cellulari in qualità di ormoni, neurotrasmettitori o enzimi.
- è citotossica, specialmente nei confronti delle cellule della serie bianca, in-
tervenendo sul DNA, con conseguente effetto immunosoppressivo168,169,170,171; Alcuni degli effetti sistemici più rilevanti dell’acetaldeide sono:
- inattiva numerosi enzimi172. • effetti cardiovascolari: una review del 2010 ne evidenzia i danni a carico del
cuore. Provoca ipertrofia del cuore177, disturba la contrattilità cardiaca ed è
Vale la pena di evidenziare altri due aspetti:
associata ad anomalie del battito cardiaco e della pressione. Questi effetti dan-
- il biofilm aumenta la produzione di gliotossina173; nosi vengono attribuiti ai danni ossidativi conseguenti all’iperproduzione di
- la gliotossina protegge la proliferazione della Candida: un articolo del radicali liberi indotta dall’acetaldeide. Sempre parlando di aldeidi, in un’altra
2010 pubblicato su Thrombosis & Haemostasis evidenzia come la gliotossina ini- review dello stesso anno viene riportato che la malonil dialdeide (MDA), for-
mata dall’ossidazione degli acidi grassi, sia essa stessa un componente della
164
Nieminen MT, Salaspuro M. Local Acetaldehyde-An Essential Role in Alcohol-Related Upper Gastrointe- placca aterosclerotica e possa anche modificare i livelli di LDL. Sia l’MDA
stinal Tract Carcinogenesis. Cancers (Basel). 2018 Jan 5;10(1).
che l’acetaldeide reagiscono con varie proteine e formano complessi che rila-
165
Nobile CJ, Fox EP, Nett JE, Sorrells TR, Mitrovich QM, Hernday AD, Tuch BB, Andes DR, Johnson AD.
A recently evolved transcriptional network controls biofilm development in Candida albicans. Cell. 2012 sciano molecole pro-infiammatorie e adesive coinvolte nell’etiologia dell’ate-
Jan 20;148(1-2):126-38. rosclerosi178;
166
Wright MC, Issa R, Smart DE, Trim N, Murray GI, Primrose JN, Arthur MJ, Iredale JP, Mann DA. Gliotoxin
stimulates the apoptosis of human and rat hepatic stellate cells and enhances the resolution of liver fibro-
• danni epatici: un meccanismo mediante il quale l’acetaldeide causa dan-
sis in rats. Gastroenterology. 2001 Sep;121(3):685-98. no epatico è dovuto alla formazione di complessi con proteine del fegato.
167
Anselmi K, Stolz DB, Nalesnik M, Watkins SC, Kamath R, Gandhi CR. Gliotoxin causes apoptosis and L’organismo riconosce questi complessi come estranei e produce anticorpi
necrosis of rat Kupffer cells in vitro and in vivo in the absence of oxidative stress: exacerbation by caspase
and serine protease inhibition. J Hepatol. 2007 Jul;47(1):103-13.
contro di essi danneggiando di conseguenza il fegato. Inoltre, i complessi
168
Sutton P, Newcombe NR, Waring P, Müllbacher A. In vivo immunosuppressive activity of gliotoxin, a me- che l’acetaldeide produce con le proteine dello scheletro cellulare causano
tabolite produced by human pathogenic fungi. Infect Immun. 1994 Apr;62(4):1192-8. squilibrio nella struttura delle cellule del fegato e quindi nella funzionalità
169
Niide O, Suzuki Y, Yoshimaru T, Inoue T, Takayama T, Ra C. Fungal metabolite gliotoxin blocks mast
cell activation by a calcium- and superoxide-dependent mechanism: implications for immunosuppressive
activities. Clin Immunol. 2006 Jan;118(1):108-16.
174
Bertling A, Niemann S, Uekötter A, Fegeler W, Lass-Flörl C, von Eiff C, Kehrel BE. Candida albicans
and its metabolite gliotoxin inhibit platelet function via interaction with thiols. Thromb Haemost. 2010
170
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MBio. 2016 Apr 5;7(2):e02242.
176
Già da qualche anno l’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) ha inserito l’acetaldeide nella
prima classe delle sostanze cancerogene, dove troviamo anche amianto e benzene.
172
Kosalec I, Pepeljnjak S. Chemistry and biological effects of gliotoxin. Arh Hig Rada Toksikol. 2004
Nov;55(4):313-20.
177
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173
Bruns S, Seidler M, Albrecht D, Salvenmoser S, Remme N, Hertweck C, Brakhage AA, Kniemeyer O,
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Setshedi M, Wands JR, Monte SM. Acetaldehyde adducts in alcoholic liver disease. Oxid Med Cell Lon-
the mycotoxin gliotoxin. Proteomics. 2010 Sep;10(17):3097-107. gev. 2010 May-Jun;3(3):178-85.
58 59
PRESENTAZIONE GLI APTENI SANUKEHL

epatica. L’accumulo di complessi di acetaldeide porta anche alla formazio- Oltre agli effetti appena visti, l’acetaldeide:
ne di tessuto cicatriziale nel fegato con conseguente fibrosi o cirrosi epatica. - è tossica per il SNC, provoca diminuita coordinazione dei movimenti, de-
La natura aterosclerotica dell’acetaldeide può anche causare il blocco dei ficit cognitivi, rabbia, aggressività, difficoltà di linguaggio184,185 e viene as-
vasi sanguigni importanti per l’afflusso di sangue al fegato, causando così sociata alla malattia di Alzheimer186,187,188;
malattia epatica178;
- si ritiene rappresenti un possibile fattore di insorgenza del Parkinson:
• crasi ematica: l’acetaldeide, producendo complessi con proteine dei glo- in presenza di acetaldeide la dopamina viene convertita in salsolinolo, una
buli rossi, può causare la distruzione di quest’ultimi sempre per un mec- neurotossina implicata nell’apoptosi dei neuroni dopaminergici. Livelli
canismo di autoaggressione anticorpale. La distruzione degli eritrociti può cronicamente elevati di acetaldeide in pazienti con candidosi cronica po-
causare anemia e accumulo di ferro nel fegato con conseguenti lesioni epa- lisistemica possono concorrere alla formazione di salsolinolo e dei suoi
tiche178; metaboliti nel cervello contribuendo alla distruzione delle cellule dopami-
nergiche nella substantia nigra. Vi è spesso sovrapposizione tra il quadro
• carenze vitaminiche: l’acetaldeide può essere all’origine di alcune carenze
sintomatologico mentale del Parkinson e quello di una candidosi cronica
nutrizionali. Già un lavoro giapponese del 1983 ha evidenziato la deple-
polisistemica189;
zione di vitamina B1 in conigli cui è stata somministrata acetaldeide179.
In un lavoro statunitense del 2013 è stato analizzato l’impatto delle vitami- - è responsabile, se presente in eccesso, di stress ossidativo186,190,191,192;
ne del complesso B sui disturbi della coagulazione dovuti ad acetaldeide:
quel che emerge è che le vitamine B1, B6 e B9 sono in grado di ridurre - è in grado di danneggiare i filamenti di DNA delle cellule staminali au-
l’effetto dell’acetaldeide sulla disfunzione della coagulazione ematica180. mentando il rischio di cancro. Sono sempre più numerosi i lavori in lette-
Ciò avviene perché queste vitamine reagiscono con l’acetaldeide forman- ratura che evidenziano l’attività carcinogenica dell’acetaldeide164,193,194,195 e
do un complesso. Di conseguenza, se nel sistema è presente acetaldeide,
quest’ultima si legherà molto facilmente alle vitamine libere che non saran-
Hernández JA, López-Sánchez RC, Rendón-Ramírez A. Lipids and Oxidative Stress Associated with
no quindi disponibili per svolgere la propria funzione, determinando uno
184

Ethanol-Induced Neurological Damage. Oxid Med Cell Longev. 2016;2016:1543809.


stato carenziale. La vitamina B1 è molto importante per la funzione nervosa 185
Takeuchi M, Watai T, Sasaki N, Choei H, Iwaki M, Ashizawa T, Inagaki Y, Yamagishi S, Kikuchi S, Riederer
e la neurotrasmissione. La carenza cronica di B1, tipicamente presente ne- P, Saito T, Bucala R, Kameda Y. Neurotoxicity of acetaldehyde-derived advanced glycation end products
gli alcolisti, può produrre sintomi psicologici e riduzione della memoria a for cultured cortical neurons. J Neuropathol Exp Neurol. 2003 May;62(5):486-96.
breve termine. La carenza di folati si ritiene sia principalmente collegata al 186
Ohta S, Ohsawa I, Kamino K, Ando F, Shimokata H. Mitochondrial ALDH2 deficiency as an oxidative
stress. Ann N Y Acad Sci. 2004 Apr;1011:36-44.
danno ossidativo mediato da acetaldeide, con conseguente neuropatia oltre 187
Chen CH, Joshi AU, Mochly-Rosen D. The Role of Mitochondrial Aldehyde Dehydrogenase 2 (ALDH2) in
ad altri effetti. Inoltre, l’acetaldeide svolge azione inibitoria nei confronti Neuropathology and Neurodegeneration. Acta Neurol Taiwan. 2016 Dec 15;25(4):111-123.
della metionina sintasi181,182,183. Quest’ultimo aspetto diventa ancora più ri- 188
Schwarzinger M, Pollock BG, Hasan OSM, Dufouil C, Rehm J; QalyDays Study Group. Contribution of
levante nei soggetti con la mutazione MTHFR, i quali hanno una ridotta alcohol use disorders to the burden of dementia in France 2008-13: a nationwide retrospective cohort
study. Lancet Public Health. 2018 Mar;3(3):e124-e132.
capacità di produrre 5-metiltetraidrofolato e che quindi in presenza di can-
189
Epp LM, Mravec B. Chronic polysystemic candidiasis as a possible contributor to onset of idiopathic
didosi cronica polisistemica tenderanno ad avere livelli ancor più elevati Parkinson’s disease. Bratisl Lek Listy. 2006;107(6-7):227-30.
di omocisteinemia. Pertanto, quando si approccia un paziente con muta- 190
Tong M, Longato L, Nguyen QGL, Chen WC, Spaisman A, de la Monte SM. Acetaldehyde-Mediated
zione MTHFR o con deficit di metilazione, diventa ancora più importante Neurotoxicity: Relevance to Fetal Alcohol Spectrum Disorders. Oxidative Medicine and Cellular Longevity
valutare la presenza di disbiosi intestinale da Candida. Volume 2011 (2011):13.
191
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60 61
PRESENTAZIONE

che la correlano a presenza di candidosi, soprattutto per ciò che concerne le


neoplasie del cavo orale e del tratto gastrointestinale superiore164,196,197,198,199.
Per questo motivo ribadiamo qui alcuni concetti già espressi nell’articolo am-
piamente citato di cui sopra:
“Viste queste premesse è sempre più evidente l’importanza di agire, anche a
scopo di contenerne l’attività protumorale, nei confronti della Candida spp. con un
approccio multitarget finalizzato a:
1. creare nell’organismo ospite le condizioni sfavorevoli allo switch da lievito
innocuo a fungo pluricellulare nella forma ifalica invasiva e patogena (muffa);
2. disgregare, se presente, il biofilm;
3. ricondurre la Candida dalla forma patogena a quella non patogena;
4. detossificare l’organismo dalla presenza dei metaboliti tossici prodotti dalla
Candida stessa.”
Per creare queste premesse ecco che ritornano concetti già espressi in pre-
cedenza quali “l’alimentazione e lo stile di vita dell’individuo: una dieta sana,
bilanciata, a basso carico glicemico, ricca di nutrienti e povera di cibi spazzatura, Rimedi Sanum e attività immunostimolante
un’attività fisica regolare, un buon riposo notturno, il dedicare a sé stessi il giusto
spazio ed il coltivare gli affetti e le amicizie, sono tutte abitudini che concorrono al Il LISOZIMA
benessere globale della persona. Spesso, però, anche per cause indipendenti da noi,
siamo sottoposti a stress ed inquinanti (come ad esempio gli interferenti endocri-
ni che meriterebbero un articolo specifico) che tendono a perturbare l’omeostasi
dell’organismo ed a portare all’instaurarsi di una condizione di acidosi metabo-
lica di basso grado, favorente a sua volta la transizione dimorfica della Candida;
a questo punto si rivela un utile supporto l’integrazione con una miscela di sali
alcalinizzanti, quale ALKIMO, in polvere o compresse, che aiuta a ripristinare
le condizioni di pH fisiologico sostenendo i sistemi tampone dell’organismo ed a
reintegrare eventuali minerali in stati carenziali (Mg, Zn, K)”.

196
Ramirez-Garcia A, Rementeria A, Aguirre-Urizar JM, Moragues MD, Antoran A, Pellon A, Abad-Diaz-
de-Cerio A, Hernando FL. Candida albicans and cancer: Can this yeast induce cancer development or
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62
LISOZIMA IL LISOZIMA

IL LISOZIMA

Il lisozima è un importante fattore dell’immunità innata. Fu scoperto per la


prima volta da Fleming nel 1922 nelle lacrime e nelle secrezioni nasali. È un en-
zima ubiquitario presente in molti fluidi e tessuti biologici, nelle cellule del siste-
ma immunitario innato, neutrofili, monociti, macrofagi e nelle cellule epiteliali
dove svolge una fisiologica barriera antimicrobica e quindi una difesa naturale
dai patogeni200,201.
È dotato di azione batteriolitica, appartiene al gruppo di enzimi idrolasi per
la capacità di idrolizzare il legame glucosidico tra N-acetilglucosamina e l’acido
N-acetilmuranico dei peptidoglicani che sono tra i principali costituenti della pa-
rete batterica202,203.
È battericida ma non solo, esso esercita anche attività antivirale, antinfiam-
matoria, antitumorale e immunomodulante204,205. Ha un ruolo nella resistenza alle
flogosi batteriche e virali e una sua carenza è spesso associata alla fragilità degli
epiteli respiratori e digestivi e alla frequenza di recidive infettive206,207.
Attraverso la lisi di cellule batteriche e dei capsidi virali si liberano molecole
ad attività immunitaria e antitumorale.
Durante l’infezione le cellule immunitarie riconoscono - mediante i PRR
(Pattern Recognition Receptors) presenti sulla loro superficie, tra cui si colloca
il recettore TLR - i frammenti e le molecole microbiche cellulari rilasciati. Tra
questi ricordiamo i principali PAMP (Pathogen Associated Molecular Pattern):
lipopolisaccaridi (LPS), peptidoglicani (PG), acido lipoteico (LTA), DNA e RNA Fig 26. Il lisozima modula la risposta immunitaria (da Ragland SA, Criss AK. 2017210)
microbici, acido lipoico, flagelline, piline. Tutte queste sostanze attivano la rispo-
Nel sito di infezione, il lisozima extracellulare, secreto localmente dall’epitelio, destruttura i batteri
sta immunitaria innata che rilascia molecole difensive tra cui enzimi batteriolitici con conseguente rilascio di PAMP, tra cui frazioni monomeriche di peptidoglicano (PG). Questo av-
uno dei quali è il lisozima (Fig. 26)208,209. via la risposta immunitaria e induce il reclutamento dei macrofagi che a loro volta secernono altro
lisozima, utilizzato dal fagosoma per la degradazione del batterio. Questa degradazione rilascia altri
PAMP che stimolano una intensa risposta di citochine proinfiammatorie e attivano l’infiammazione.
Le Jeune A, Torelli R, Sanguinetti M, Giard JC, Hartke A, Auffray Y, Benachour A. The extracytoplasmic
200 Analogamente, si attivano anche i neutrofili.
function sigma factor SigV plays a key role in the original model of lysozyme resistance and virulence of La deposizione del complemento su batteri e/o PG polimerico insolubile, produce anafilotossine
Enterococcus faecalis. PLoS One. 2010 Mar 11;5(3):e9658. chemiotattiche e migliora la fagocitosi batterica.
Callewaert L, Michiels CW. Lysozymes in the animal kingdom. J Biosci. 2010 Mar;35(1):127-60.
201
Poiché i fagociti rispondono scarsamente al PG extracellulare e monomerico, il PG monomerico non
Mir MA. Lysozyme: a brief review. Postgrad Med J. 1977 May;53(619):257-9.
202
può attivare il complemento, la degradazione del PG batterico da parte del lisozima extracellulare
Akinalp AS, Asan M, Ozcan N. Expression of T4 Lysozyme Gene (gene e) in Streptococcus salivarius subsp.
203

Thermophilus. Afr J Biotechnol. 6.8 (2007): 963-966. serve a limitare l’attivazione e il reclutamento del fagocita. Di conseguenza, l’attività del lisozima può
funzionare per migliorare o abbassare la risposta immunitaria.
204
Vidal ML, Gautron J, Nys Y. Development of an ELISA for quantifying lysozyme in hen egg white. J Agric
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64 65
LISOZIMA RILASCIO DI LISOZIMA

RILASCIO DI LISOZIMA Figura 27. Attività secretoria del lisozima di 1x106 cellule/ml di cellule THP-1 dopo trattamento
con differenti preparati microbici.

I principali tipi di cellule responsabili della produzione di lisozima sono mono- Contenuto di Concentrazione Rilascio
cita-macrofago e granulociti neutrofili211. Campione/Ceppo (Lotto n.) proteine per campione di lisozi-
(%) (µg/ml) ma (%)
In vitro si è visto che preparati microbici selezionati, messi a contatto con mo-
nociti, stimolano il rilascio di lisozima. Tra questi uno dei più efficaci è il lipopoli-
saccaride (LPS). Controllo - - 100 ± 16

Nello studio ‟Stimulation of lysozyme release by selected microbial prepara-


tions” di R. Helal, G. Bader e M.F. Melzig212 condotto nel 2012 presso la Facoltà di Preparati con componenti cellulari idrosolubili
Farmacia dell’Università di Berlino, diverse concentrazioni di preparati microbici
selezionati vengono messi a contatto con i monociti per valutarne la capacità antibat- Candida albicans DSM 5197 (CA262/10068) 22.2 10 121 ± 57
terica e le proprietà di stimolare la difesa. Candida parapsilosis DSM 4884 (CP291/13129) 5.9 10 132 ± 32

Penicillium chrysogenum DSM 5753 (PN297/19030) 2.2 10 183 ± 50 *


I preparati biologici selezionati utilizzati sono frammenti o parti cellulari micro-
bici, quali quelli contenuti nei preparati SANUM: Penicillium glabrum DSM 5752 (PF293/03020) 0.7 10 104 ± 41

Candida albicans DSM 5197 (usato ad es. in Albicansan D4 e D5) Penicillium roquefortii DSM 5504 (PR272/12118) 7.0 1 127 ± 33

Candida parapsilosis DSM 4884 (usato ad es. in Pefrakehl D4 e D5) Aspergillus niger DSM 6563 (AN224/28045) 2.3 1 123 ± 25

Penicillium chrysogenum DSM 5753 (usato ad es. in Notakehl D4 e D5) Mucor racemosus DSM 2845 (MR299/17040) 3.9 10 121 ± 40

Mucor mucedo (+) DSM 4886 (MM240/13066) 16.0 10 108 ± 25


Penicillium glabrum DSM 5752 (usato ad es. in Quentakehl D5)
Mucor mucedo (–) DSM 4885 (MM241/27066) 6.3 10 116 ± 26
Penicillium roquefortii DSM 5197 (usato ad es. in Fortakehl D4 e D5)
Mycobacterium bovis BCG 125 (MB236/04046) 12.3 1 121 ± 21
Aspergillus niger DSM 6563 (usato ad es. in Nigersan D4 e D5)
Mycobacterium phlei DSM 4817 (MP246/31017) 21.8 10 122 ± 53
Mycobacterium phlei DSM 4817 (usato ad es. in Utilin S D6)
Mucor racemosus DSM 2845 (usato ad es. in Mucokehl D4 e D5) Preparati con frammenti cellulari insolubili in acqua

Mucor mucedo (+) DSM 4886 (usato ad es. in Mucedokehl D4 e D5) Bacillus cereus DSM 5194 (BC550/12011) 5.3 10 126 ± 17 *
Mucor mucedo (- ) DSM 4885
Bacillus firmus DSM 4816 (BF546/25015) 21.2 10 158 ± 56 *

Le preparazioni di tutti i microrganismi, batteri, lieviti e funghi, stimolano Bacillus subtilis DSM 5330 (BS543/03114) 3.3 1 147 ± 84
il rilascio di lisozima dai monociti THP-1 già dopo un’ora. Tutti i preparati supe- Mycobacterium bovis BCG125 (MB547/04046) 6.8 10 144 ± 11 *
rano l’attività valutata al 100% del controllo (Fig. 27).
Mycobacterium phlei DSM4817 (MP548/31017) 15.1 1 188 ± 56 *

Preparati con frammenti cellulari da estrazione acida

Mycobacterium bovis BCG125 (MB411/04046) 40.5 10 150 ± 44 *

Brucella melitensis Rev-1 (BM423/09031) 27.2 10 139 ± 33 *

Bandlow G, Kühne J. Abnormal lysozyme production of peritoneal macrophages from mastocytoma P-815
211 Al surnatante delle colture di controllo senza aggiunta di campione viene attribuita un’attività
bearing C3D2F1-mice. Med Microbiol Immunol. 1980 Feb;168(1):55-62. del lisozima del 100%. Tutti i punti sono misurati in triplicato e i valori rappresentano la media
Helal R, Bader G, Melzig MF. Stimulation of lysozyme release by selected microbial preparations. Pharmazie.
212 di almeno tre esperimenti separati (± SD). I valori con l’asterisco differiscono significativamente
2012 Jun;67(6):564-6. (P<0,05, Mann-Whitney U test) dalle colture di controllo.
66 67
LISOZIMA CONCLUSIONI

In generale mostrano tutti la capacità di rilascio indipendentemente che si tratti CONCLUSIONI


di preparati da batteri Gram-positivi (Bacillus e Mycobacterium) o da Gram-negativi
(Brucella).
La preparazione dal fungo Penicillium chrysogenum ha stimolato la secrezione Osservando la struttura profondamente simbiotica o endosimbiotica dell’Uo-
di lisozima mentre non lo hanno fatto i preparati da Mucor racemosus e Mucor muce- mo stesso, dovrebbe essere chiaro come qualsiasi intervento terapeutico a me-
do indicando quindi la differente natura e scopo del prodotto (modulante e limitante dio-lungo termine non possa che necessariamente essere un intervento volto a ri-
il processo infiammatorio). stabilire un equilibrio di sistema cioè di “convivenza” soddisfacente tra tutte le
Grazie alla presenza di diversi componenti della parete cellulare microbica forme che sono presenti nel “territorio”. Un altro aspetto che ci preme sottolineare
in grado di attivare il sistema immunitario innato tramite un riconoscimento di è che il Sistema Uomo possiede, a meno di gravi deficit genetici o di pressioni
modelli molecolari associati ai patogeni (PAMP), l’attività dei preparati micro- patogene esterne inconciliabili, tutte le risorse fisiologiche per addivenire ad una
bici nel sistema di cellule monocitiche utilizzate non è sorprendente. Tuttavia, risoluzione dei “conflitti” alias malattie alias affezioni o disturbi a qualsiasi livello
non solo parti di pareti cellulari o di membrane si legano ai recettori PAMP, ma anche e in qualsiasi grado si presentino limitandone i danni relativi. Ogni individuo incar-
il DNA batterico è in grado di attivare le cellule del sistema immunitario attraverso il nerà queste caratteristiche con sfumature di grado e livello che, comunque, tendono
legame a questi recettori213,214. a compensarsi arrivando ad una condizione fisiologicamente fluttuante di benessere
Questa sperimentazione in vitro, è l’ulteriore conferma pratica dell’attività im- percepito. Nel caso della terapia isopatica ed immunomodulante Sanum, possia-
munostimolante della terapia SANUM. mo efficacemente sfruttare i sistemi fisiologici di riequilibrio cercando di evitare,
il più possibile, di operare interventi diretti che impattino negativamente sull’in-
trinseco svolgersi dei meccanismi auto-riparativi.
Alla luce di quanto detto, in qualsiasi condizione patologica, inclusi i disturbi
del comportamento, è necessario considerare innanzitutto le condizioni del sistema
gastroenterico e stabilizzarlo. Nella nostra esperienza clinica difficilmente abbiamo
trovato un’ottima funzione digestiva e di assorbimento del cibo accompagnata da
problematiche psichiche anche perché i due aspetti si influenzano a vicenda. È im-
portante non fermarsi all’apparente positività di indicatori quali la capacità di dige-
stione avvertita soggettivamente o altri legati all’evacuazione e alla sua frequenza.
In presenza di sintomi indagini più specifiche possono essere condotte nei pochi
laboratori attrezzati per il riconoscimento sia delle forme patogene classiche che
delle forme CWD in modo da fare un utilizzo mirato della terapia. L’alimentazione
va regolata in modo da evitare il più possibile la proliferazione di forme patogene
specialmente fungine, come abbiamo potuto vedere per la Candida e forme affini,
in accordo alla necessità di avere una corretta neutro-basicità sistemica. Particolare
attenzione infine va data all’equilibrio psichico e alla percezione Cognitivo-Emo-
zionale-Affettiva di Sé, del Sé corporeo e della vita di relazione. Anche se questo
aspetto viene ridicolizzato da alcuni ricercatori, un sostegno adeguato ai singoli
casi promuove comunque il benessere dell’individuo e ne stimola il recupero mor-
fo-funzionale.
Consigliamo di verificare la presenza o meno di Candidosi intestinale in
ogni condizione patologica. Normalmente la sua presenza porta a sviluppare una
sintomatologia depressiva o ansioso-depressiva ma, concomitantemente, la ritro-
viamo anche in forme come l’autismo o patologie infiammatorie degenerative del
SNC (Sclerosi multipla, Sclerosi laterale amiotrofica) o forme irritative simil Epi-
213
Dalpke A, Heeg K. Signal integration following Toll-like receptor triggering. Crit Rev Immunol. 2002;22(3):217-50.
lettiche o esiti neurovascolari. In questi casi si procede in modo analogo con alcune
differenze sia soggettive che legate alla natura del fenomeno in atto. Per la Candida
214
Griebel PJ, Brownlie R, Manuja A, Nichani A, Mookherjee N, Popowych Y, Mutwiri G, Hecker R, Babiuk
LA. Bovine toll-like receptor 9: a comparative analysis of molecular structure, function and expression. Vet invitiamo a seguire i protocolli Sanum esistenti che troverete in questo prontuario
Immunol Immunopathol. 2005 Oct 18;108(1-2):11-6. in associazione o meno con altri approcci ove necessario. Tali protocolli prevedono
68 69
CONCLUSIONI CONCLUSIONI

l’uso di prodotti quali: Albicansan D5 (10 gocce al giorno) + Pefrakehl D5 (10 la di agire sia sull’equilibrio acido base (in quanto acido debole reagisce con acidi
gocce al giorno) + Fortakehl D5 (10 gocce o 1 compressa al giorno) + Sanukehl più forti liberando OH- e diminuendo l’acidità nonché svolgendo un’azione anti-os-
Cand D6 (5 gocce 3 volte al giorno). Albicansan, Fortakehl e Pefrakehl per 1 mese sidante) che sul ciclo di Krebs.
e ri-controllo clinico mentre Sanukehl Cand lo si prescrive di default per almeno Un’alterazione dell’equilibrio Acido-Base compromette irrimediabilmente il
un ciclo di 2 mesi. Per migliorare la compliance del paziente, grazie all'utilizzo di microbiota favorendo l’insorgenza di forme potenzialmente patogene anche se pre-
un solo prodotto, o in caso di localizzazione genitale allora suggeriamo l’uso di senti in bassa carica.
Exmykehl supposte: 1 supposta/die per un ciclo di almeno 2 scatole, cioè 20 giorni
(uso locale o rettale). Exmykehl rappresenta l'associazione di Albicansan+Forta- Un ultimo suggerimento: per la diagnosi di forme L è bene ricordare la pos-
kehl+Pefrakehl. sibilità di contattare laboratori specializzati nell’identificazione sia dei patogeni
classici che delle forme L o CWD (Gut Screening e Microscopia in Campo oscuro).
Ricordiamo tuttavia un aspetto che abbiamo verificato ampiamente in ambito
In questo modo sarà possibile monitorare l’andamento della carica infettiva pre-
clinico e che si riferisce ad ogni patologia o affezione: senza una modificazione die-
sente. Tale possibilità non è possibile nei normali laboratori e quindi forzerebbe a
tetica (es. attenzione all’IG degli alimenti e alla sequenza dei nutrienti nel pasto), una
procedere alla cieca nel contrastare efficacemente la diffusione di forme L o CWD.
adeguata neutro-basificazione, una modificazione dello stile di vita e un adeguato
supporto per una sufficiente espressione psico-corporea nessun tentativo terapeutico
è destinato ad avere successo né durata nel tempo. Può portare sollievo più o meno
temporaneo e comunque legato all’utilizzo dei prodotti di volta in volta prescritti.
Ricollegandoci a quanto scritto precedentemente e relativo al ruolo svolto
dall’Acidosi-Ipossia tissutale, il dato fondamentale è che l’organismo va ripor-
tato in una situazione di buon pH non solo a livello ematico ma soprattutto a
livello della matrice extracellulare dove i processi di acidificazione sono peri-
colosi (specie quando si arriverà ad una trasformazione da sol a gel della matrice
stessa) poiché alterano le vie biochimiche e la comunicazione tra i vari ceppi cellu-
lari oltre a mettere in una condizione di sforzo compensatorio le pompe protoniche
di membrana e costituendo un elemento di vasocostrizione capillare e quindi di
ipossia.
Tutte le condizioni ipossiche vanno combattute ed ostacolate sia in via preven-
tiva che in fase terapeutica per patologia conclamata.
Ogni situazione patologica ha come base un processo di alterazione in senso
ipossico/acidificante e interventi quali una buona respirazione e un’alimentazione
adeguata con prevalenza di frutta e verdura e scarso apporto di carboidrati raffinati/
zuccheri/amidi è fondamentale così come una limitazione dell’apporto proteico
animale.
È fondamentale il monitoraggio del pH anche attraverso la via urinaria come più
sopra descritto e l’uso, peraltro promosso anche in letteratura, di sostanze neutro-ba-
sificanti. Tra queste ricordiamo alcune tra le più semplici: i Bicarbonati e i Citrati.
Solitamente il nostro gruppo utilizza l’Alkimo (che è disponibile in polvere
e/o in compresse ed è un’ottima miscela bilanciata di Bicarbonati e Citrati) con una
posologia che varia a seconda dell’andamento del pH nell’arco della giornata. Uno
dei modi migliori di somministrazione troviamo sia di assumere 1 cucchiaino di
Alkimo o 1 bustina (sciolto in 1 bicchiere di acqua minerale naturale) a partire da
circa 40 min dalla fine del pasto. In questo modo si “sostiene” l’apporto fisiologico
pancreatico andando (come nel caso delle Ipossie-Acidosi) a rinforzarlo.
Nelle patologie tumorali somministriamo Citrokehl in gocce con posologia
variabile a seconda del Paziente. Alla luce di quanto abbiamo esposto l’idea è quel-
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