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2. La prospettiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
3. Il colore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
4. L’acquerello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
5. L’immaginario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
6. Analisi del Manifesto . . . . . . . . . . . . . . . . 30
7. Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
8. Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
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1. Il segno come traccia grafica
Le tracce, i gesti e le composizioni
Nella lezione teorica sulle tracce siamo stati invitati a sperimentare
e trovare nuove espressioni attraverso la gestualità della traccia.
In primis ho sperimentato la generarezione di differenti tracce
cambianto il tipo di supporto o istrumento di disegno. L’esempio
più semplice (Fig. 3) è quello di provare diversi “tratteggi” su
carta utilizzando matite più o meno morbide, più o meno spesse.
Con la china invece (Fig. 1) l’esperienza è diversa, con lo
stesso supporto ho provato a generar tracce più o meno morbide
e “sfuocate” cambiando la quantità d’acqua utilizzata sia sul
supporto (secco o asciutto) sia con il pennello (secco o bagnato)
le risultanti sono contrapposte, tracce definite e sfumature
suggestive.
Secco su secco: tracce nette e rigide
Fig. 9. “Pensieri”
8 Esercitazione 10.03.2019 - Matita su carta
“La fotografia è una reazione immediata, il disegno è una
meditazione”. Henri Cartier-Bresson
a. Fondo e figura: tutte le parti di una zona si possono inter- b. Chiusura: le lforme familiari, anche se non sono chiu- c. Vicinanza: gli elementi sono raggruppati in funzione
pretare sia come oggetto sia come sfondo se e complete, vengono comunque considerate tali delle distanze per formare una immagine.
d. Somiglianza: la figura viene generata unendo le forme uguali e. Premianza o buona forma: la percezione sarà buona g. Esperienza: la forama avtà una simbologia che si rap-
o similari, qui il dalamta con le macchie nere. in base alle informazioni ricevuta e alla informazione porterà alle nostre conoscenze o aquelle della società.
mancante
Fig. 12. Applicazioni grafiche della “Teoria della Forma - La Gestalt”
Esercitazione di ricerca su grafica pubblicitaria
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2. La prospettiva
Angoli nel Castello del Valentino
Ho scelto questo scorcio dell’uscita del Castello del
Valentino (Fig. 13) perché presenta una semplice
prospettiva ritmata sia per gli elementi architettonici che
si ripetono, lasciano vuoti e pieni, sia per la luce e le
ombre.
I contrasti drammatizzano la salita delle scale ombrose
per cambiare di livello verso l’esterno luminoso.
A destra e a sinistra la luce risalta e differenza le colonne,
curve o quadrate, che sorreggono la scura volta.
b. Mescolanza ottica: si ottiene utilizzando a modo di mosaico d. Contrasto simultaneo: un colore affianco ad un altro può influenzare suo
colori diversi che nel complesso dell’immagine risultano un altro. aspetto, le croci rosse/verdi sembrano variare tono accanto al giallo o al blue.
» Si parla di contrasto quando si avvertono differenze o intervalli evidenti tra due effetti cromatici posti a confronto. Se queste differenze sono assolute, si parla
di contrasto di opposti o di contrasto di polarità. Grande-piccolo, bianco-nero, freddo-caldo al loro massimo grado di opposizione sono contrasti di polarità. I
nostri sensi valutano sempre e solo mediante confronti. (...)gli effetti cromatici possono venire potenziati ho indeboliti dei colori che li contrastano.explignatur?»
Johannes Itten
Esempi di apllicazione di questi contrasti si trovano nella maggiore parte delle opere dei grandi artisti del XiX e XX secolo (Fig. 16)
a. Vaan Gogh :maestro nel uso dei contrasti b. Kandinsky: riconoscibile per suoi contrasto di colori puri, c. Matisse: applica i contrasto di qualità, fra colori intensi,
complementari, perfetto equilibrio visivo. la saturazione genera immagini vibranti. luminosi e altri smorti, offuscati.
d. Verner: un classico del contrasto chiaro scuro, e. Monet: con il contrasto caldo freddo, tipico ’impressionismo f. Mondrian: si trovaa nel suo lavoro il ontrasto di quantità, ripartizione
dove densità delle macchie nere si contrppone al il blu si contrappone alle calde tonalità della luce solare. dei colori dentro all’immagine, uminore o maggiore ‘peso’ visuale,
colore.
Fig. 16. Colore e contrasti - Applicazioni nelle opere pittoriche
Esercitazione 28.03.2019 17
3. Il colore
Il Borgo Medievale a plain air
Tachikovsky, senzazione
Tema
Il mondo in bianco e nero e non.
Ho scelto questa dualità, oltre che per il mio interesse
personale, per poter utilizzare questo contrasto come
medio comunicativo.
Valori
Forza, unione, rappresentanza generazionale, resistenza,
presenza attiva sui luoghi.
Obbiettivo
L’Argentina, oltre a quello che si conosce abitualmente,
è lo scenario comune di tante forze femminili, che si
aprono passo e si fanno ascoltare unitamente.
Premesso che come stabilito dalla Commissione Europea
del Paesaggio, il paesaggio è una parte di territorio come
è percepita, “...il cui carattere deriva dall’azione di fattori
naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni...”, inclusi
siano gli elementi fisici che quelli immateriali, come
tradizioni, usanze, musica, ecc. valore di genere di quel
territorio, questo lavoro (Fig. 29) prova a presentare
attraverso paesaggi scelti dal mio viaggio in Argentina,
le donne che con la loro forza, vissuta nel silenzio e
nell’anonimato, ci abitano o ci vivono, che rappresentano
o sono rappresentante del luogo, che sono la loro causa o
loro conseguenza.
Donne che crescono con la consapevolezza di dover
portare avanti dei valori unici, lottando per essere diverse
da un’attualità globale indifferente e spietata.
Il paesaggio
“Caminito” è la via principale del quartiere di “La Boca”,
inizialmente luogo di pescatori, dove il colore faceva
parte dell’identificazione in lontananza del porto, della
casa, un faro diverso. Oggi è una meta turistica pittoresca
immancabile (Fig. 31) scenario della tipica vita “porteñ
a”, attraente e melanconico, pieno di colore e di musica.
La donna rappresentanta
La donna che appartiene a questo posto (Fig. 30)
simboleggia la seduzione, sia nel dire come nel fare,
avvolge e coinvolge. La seduzione come strategia,
padronanza, provocazione e forza, sotto lo slogan “il
corpo è mio”.
Fig. 30. “Sensualità, seduzione e provocazione” “Nessuna donna che non controlla il proprio corpo può
32 05.2019 - China su carta definirsi libera.” Margaret Sanger
Fig. 31. “Quotidiano turismo”
05.2019 - Ecoline su carta 33
6. Analisi del manifesto
L’unita forza delle donne argentine
Il paesaggio
La “Plaza de Mayo” fu sede del primo governo, dove è
stato eretto il primo monumento nazionale come simbolo
del centro politico e di rappresentanza, e dove ancora oggi,
nella Casa Rosada risiede la maggiore autorità nazionale
(Fig. 33) E’ da qui che partono tutte le manifestazione
popolari.
La donna rappresentanta
Questo è lo scenario scelto dalle “madres de plaza de
maggio” per manifestare pacificamente e settimanalmente
- da più di 40 anni – in cerca di mantenere viva la memoria
dei “desaparecidos”, loro figli e i loro nipoti (Fig. 32).
Donne con i corpi ormai segnati dal tempo che non si
arrendono al loro impegno che sfilano in silenzio per
farsi “ascoltare”.
Fig. 32. “Memoria infinita” “L’atto più coraggioso è continuare a pensare in modo
34 05.2019 - China su carta autonomo. A voce alta”. Coco Chanel
Fig. 33. “Storia sempre“
05.2019 - Ecoline su carta 35
6. Analisi del manifesto
L’unita forza delle donne argentine
Il paesaggio
Le piccole città come Tilcara - a nord dell’Argentina,
lontana dai centri abitati più moderni e popolati
- sopravvivono grazie al loro artigianato e alle loro
lavorazioni manuali che sono caratterizzanti del
paesaggio: si aggregano e si fondono a lui. I colori del
paesaggio tinge il loro manufatti e questi alla sua volta
fanno parte essenziale del luogo (Fig. 35).
La donna rappresentanta
La donna andina, come tante donne appartenenti alle
sopravvissute etnie, è testimone e portatrice della sapere
locale, lottando contro la dimenticanza e la brutalità della
globalizzazione contemporanea.
Questa copia donna-bambina (Fig. 34) ci fa emerge
attraverso loro sguardi in questa cultura.
Il paesaggio
Lasciando l’affollamento cittadino si entra gradualmente
al campo, al silenzio e al verde, paesaggio agricolo infinito.
Mulini, serbatoi, lacune, qualche recinzione scandiscono
la distessa dello spazio. Le mucche imperturbabili,
riposano sul prato (Fig. 37). Lo scenario si estende per
chilometri.
Donna rappresentata
Qui, nato nella povertà rurale il “mate”, bevanda tipica
argentina, è una tradizione unificatrice che appartiene a
ogni generazione ed a ogni spazio. Non è solo una tisana,
è uno spazio di unione, condivisione e racconti, dove il
tempo non ha accelerazioni.
Questa bambina (Fig. 36) rappresenta questa continuità,
portatrice di tante usanze che si perpetuano negli anni.
Il paesaggio
El “Puente de la mujer” (Fig. 39) di Santiago Calatrava,
simbolo di attualità e avanguardia, sito nel quartiere di
Puerto Madero, unisce la nuova e tecnologia zona della
city alla vecchia sponda dei docks industriali – eccellente
ristrutturazione urbana del brownfield che ha permesso
ai cittadini di riprendersi il lungo fiume del centro
bonaerense. Scenario ambiguo, un ponte e mille parole,
un’unione e mile significati.
La donna rappresentanta
In questa scena (Fig. 38) come conseguenza alle necessità
attuali, la maternità evolve e si ripropone per non
rinunciare ai suoi diritti e non dimenticare suoi doveri;
la donna si ritaglia del tempo quotidianamente per non
perdere il nesso che unisci mamma e bebè; una maternità
moderna senza limii: sguardi incondizionalei
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8. Bibliografia
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