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Indice

1. Il segno come traccia grafica . . . . . . . . . . . 4

2. La prospettiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

3. Il colore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

4. L’acquerello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

5. L’immaginario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
6. Analisi del Manifesto . . . . . . . . . . . . . . . . 30

7. Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

8. Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

3
1. Il segno come traccia grafica
Le tracce, i gesti e le composizioni
Nella lezione teorica sulle tracce siamo stati invitati a sperimentare
e trovare nuove espressioni attraverso la gestualità della traccia.
In primis ho sperimentato la generarezione di differenti tracce
cambianto il tipo di supporto o istrumento di disegno. L’esempio
più semplice (Fig. 3) è quello di provare diversi “tratteggi” su
carta utilizzando matite più o meno morbide, più o meno spesse.
Con la china invece (Fig. 1) l’esperienza è diversa, con lo
stesso supporto ho provato a generar tracce più o meno morbide
e “sfuocate” cambiando la quantità d’acqua utilizzata sia sul
supporto (secco o asciutto) sia con il pennello (secco o bagnato)
le risultanti sono contrapposte, tracce definite e sfumature
suggestive.
Secco su secco: tracce nette e rigide

Secco su secco - Secco su bagnato: contrasto morbido suro.

Bagnato su bagnato: sfumature


Fig. 1. Tracce in china Fig. 2. Tracce in matita
4 Esercitazione 10.05.2019 - China su carta Esercitazione 07.03.2019 - Matita su carta
Con la biro (Fig. 3) curve diverse - arrotondate, zizzaganti,
elicoidali, ecc. possono esprimere, per esempio, stati d’animo:
allegria con una linea arricciata (a), nervosismo con una
zizzaganti (b) intanto con una linea ondulata si può accennare
sono o stanchezza (c) e una curva elicoidale uno stato d’animo
pensieroso (d).
Per ultimo l’esercizio di scomposizione del disegno a stella con
linee incrocciate estrstto da “Punto, linea, superficie” di Kandisky
a. Allegre b. Nervoso c. Assonnato d. Pensieroso
(Fig. 4), il quadrato è una forma semplice che ci tranquilizza,
Fig. 3. Tracce e movimento ma cosa succede quando la decentriamo? quella centralità ottica
Esercitazione 07.03.2019 - Biro su carta
può venire alterata con soli piccoli spostamenti degli elementi,
generando diverse composizioni più o meno equilibrate,.
Gli uccelli (FIg. 5) sono stati disegnati con un unico tracciato,
questo accentua la loro leggerezza. La linea continua non ci
lascia tempo a pensare.: semplicità

Fig. 4. Scomposizione: Equilibrio ed instabilità


Esercitazione 07.03.2019 - Pennarello su carta

Fig. 5. “L’uccello in un’ unico gesto”


Esercitazione in classe 07.03.2019 - Matita su carta 5
1. Il segno come traccia grafica
Le mani, la traccia e le proposrzioni
Percepire , vedere, guardare e osservare.
Le mani sono la parte più flessibile del corpo, prendono
la forma di ciò che sorreggono, riflettono stati d’animo e
comunicano senza parole.
L’esercitazione dell’osservare la propria mano, dalla
struttura alle proporzioni, ha voluto trasmettere attraverso
semplici tracce e con diversi materiali, emozioni e
movimento.
Nella prima serie di disegni (Fig. 6) ho voluto sintetizzare
la leggerezza nel toccare e la semplicità nell’articolare.
Le immagini successive (Fig. 7) ho voluto dare un senso
di movimento brusco - colpo- e facilità gestuale.
Con sanguigna invece (Fig. 8) il tracciato e più morvbdo
e le mani si arrotondano.

Fig. 6. “Timida mano sinistra” Fig. 7. “Mano sinistra che parla”


6 Esercitazione in classe 07.03.2019 - Matita su carta Esercitazione in classe 07.03.2019 - Matita su carta
“Imparare a disegnare è davvero una questione di imparare
a vedere e questo significa molto di più che guardare
semplicemente con lo sguardo”. Kimon Nicolaides

Fig. 8. “ Mia mano sinistra”


Esercitazione in casa 10.03.2019- Sanguigna su carta 7
1. Il segno come traccia grafica
Il segno nel ritratto
Il viso, apparentemente simmetrico, con le sue
proporzioni riflette stati d’animo, la sua muscolatura
permette gesticolare, a sua volta, gli occhi, con loro
sguardi traducono i pensieri.
Nel disegno (Fig. 9) si è voluto risaltare la inevitabile
relazione comunicativa tra mano e volto: la mano genera
pieghe sul volto che sorreggendolo, ci lascia vedere quel
segno di preoccupazione che si riflette nello sguardo

Le fotografie di Mario Giacomelli, in bianco e nero, con


suoi contrasti rendono la realtà del paesaggio quasi un
disegno, formato da tracce di lavoro, di passaggi o di
natura.
Nella pagina accanto (Fig. 10) con la tecnica del
asciutto su asciutto, con un pennello vecchio, ho voluto
rappresentare velocemente le tracce delle tracce, segno
su segno.

Fig. 9. “Pensieri”
8 Esercitazione 10.03.2019 - Matita su carta
“La fotografia è una reazione immediata, il disegno è una
meditazione”. Henri Cartier-Bresson

Traccia nel paesaggio

Fig. 10. “Paesaggi in bianco e enero sulle tracce di Mario Giacomelli”


Esercitazione in casa 12.05.2019- Chiana su carta 9
1. Il segno come traccia grafica
Il Castello del Valentino
Forme semplici, elementi geometrici ripetitivi, ritmi e
proporzioni, appoggiati su una struttura compositiva
invisibile che si arricchisce con decori.
Il disegno quasi bidimensionale (Fig. 11) mette in
evidenza queste caratteristiche di struttura e forma,
contrasti chiaro scuri e rilievi armoniosi.
A sinistra le forme geometriche semplici, linee e assi
compisitivi; a destra, la facciata con suo chiaro scuro.

Fig. 11. “Forma e struttura”


Esercitazione in classe 14..03.2019 - Matita su carta
10
Teoria della Gestalt, esempi grafici
Esempi applicativi della teoria della forma della Gestal, che afferma che il nostro cervello tende a raggruppare informazioni seguendo precisi criteri, leggenso un insiemi
di elementi separati come degli interi (Fig. 12)

a. Fondo e figura: tutte le parti di una zona si possono inter- b. Chiusura: le lforme familiari, anche se non sono chiu- c. Vicinanza: gli elementi sono raggruppati in funzione
pretare sia come oggetto sia come sfondo se e complete, vengono comunque considerate tali delle distanze per formare una immagine.

f. Continuità: elementi appartenenti ad un insieme


coerente e continuo che accompagna la lettura.

d. Somiglianza: la figura viene generata unendo le forme uguali e. Premianza o buona forma: la percezione sarà buona g. Esperienza: la forama avtà una simbologia che si rap-
o similari, qui il dalamta con le macchie nere. in base alle informazioni ricevuta e alla informazione porterà alle nostre conoscenze o aquelle della società.
mancante
Fig. 12. Applicazioni grafiche della “Teoria della Forma - La Gestalt”
Esercitazione di ricerca su grafica pubblicitaria
11
2. La prospettiva
Angoli nel Castello del Valentino
Ho scelto questo scorcio dell’uscita del Castello del
Valentino (Fig. 13) perché presenta una semplice
prospettiva ritmata sia per gli elementi architettonici che
si ripetono, lasciano vuoti e pieni, sia per la luce e le
ombre.
I contrasti drammatizzano la salita delle scale ombrose
per cambiare di livello verso l’esterno luminoso.
A destra e a sinistra la luce risalta e differenza le colonne,
curve o quadrate, che sorreggono la scura volta.

“Cos’è disegnare? Come ci si arriva? E’ l’atto di


aprirsi un passaggio attraverso un muro di ferro
invisibile che sembra trovarsi tra ciò che si sente e che
12 si può” Vincent Van Gogh
Fig. 13. “Ritmo di uscita”
Esercitazione in classe 21.03.2019 - Matita su carta 13
2. La prospettiva
Quartiere San Sanvario: architettura e dettagli
Osservando il paesaggio urbano, così come spiegato da
Gordon Cullen, troviamo elementi che caratterizzato
la scena, nei percorsi che realizziamo se individua una
“moving motion”, la percezione dei luoghi varia intanto
noi ci moviamo o ci avviciniamo verso un “là”.
Con la rappresentazione dell’Edificio Galileo Galilei
(Fig. 14) ho voluto analizzare il tutto: dalla prospettiva
allo studio del dettaglio, dal generale al particolare, dal
tutto all’elemento.
L’edificio e le sue proporzioni, il muro e suoi rilievi.
Cambio di scala e cambio di spazio, il grande spazio
esterno e lo spazio di transizione.

“Imparare a vedere, è il tirocinio più lungo in tutte le arti”


De Goncourt
14
Fig. 14. “Avvicinamento”
Esercitazione in classe 16.05.2019 - Matita su carta
15
3. Il colore
Composizione e regole, esempi

Nella lezione teorica siamo stati invitati a cercare


nella pittura e nella grafica esempi che dimostrino
l’applicazione della teoria del colore introdotta da
Goethe (Fig. 15). Teoria basata sulla soggettività nella
percezione del colore. Qui troviamo qualche esempio:

«Quando siamo esposti all’influenza di un colore esterno,


noi creiamo armonia ed equilibrio creandoci un colore
complementare interno. Le ombre colorate non sono
visibili da sole, ma soltanto nel contesto in cui appaiono.
Non hanno lunghezza d’onda e non sono misurabili,
quindi – secondo gli scienziati – non esistono e vengono
quindi definite un’illusione ottica. Ciononostante noi li
a. Composizione diametralmente armonica: composizione che vediamo. »
stabilisce un perfetto equilibrio visivo. Viola/giallo, verde/rosso. Johann Wolfgang von Goethe

c. Composizione di carattere: in questo caso la composizione ha poco


carattere per la presenza di colori vicini nel cerchio cromatico.

b. Mescolanza ottica: si ottiene utilizzando a modo di mosaico d. Contrasto simultaneo: un colore affianco ad un altro può influenzare suo
colori diversi che nel complesso dell’immagine risultano un altro. aspetto, le croci rosse/verdi sembrano variare tono accanto al giallo o al blue.

Fig. 15. Colore e composizione - Applicazioni grafiche e pittoriche


16 Esercitazione 14.03.2019
I contasti cromatici. esempi

» Si parla di contrasto quando si avvertono differenze o intervalli evidenti tra due effetti cromatici posti a confronto. Se queste differenze sono assolute, si parla
di contrasto di opposti o di contrasto di polarità. Grande-piccolo, bianco-nero, freddo-caldo al loro massimo grado di opposizione sono contrasti di polarità. I
nostri sensi valutano sempre e solo mediante confronti. (...)gli effetti cromatici possono venire potenziati ho indeboliti dei colori che li contrastano.explignatur?»
Johannes Itten
Esempi di apllicazione di questi contrasti si trovano nella maggiore parte delle opere dei grandi artisti del XiX e XX secolo (Fig. 16)

a. Vaan Gogh :maestro nel uso dei contrasti b. Kandinsky: riconoscibile per suoi contrasto di colori puri, c. Matisse: applica i contrasto di qualità, fra colori intensi,
complementari, perfetto equilibrio visivo. la saturazione genera immagini vibranti. luminosi e altri smorti, offuscati.

d. Verner: un classico del contrasto chiaro scuro, e. Monet: con il contrasto caldo freddo, tipico ’impressionismo f. Mondrian: si trovaa nel suo lavoro il ontrasto di quantità, ripartizione
dove densità delle macchie nere si contrppone al il blu si contrappone alle calde tonalità della luce solare. dei colori dentro all’immagine, uminore o maggiore ‘peso’ visuale,
colore.
Fig. 16. Colore e contrasti - Applicazioni nelle opere pittoriche
Esercitazione 28.03.2019 17
3. Il colore
Il Borgo Medievale a plain air

Ho interpretato e riprodotto una vista esterna del borgo


che contenesse elementi architettonici e natura. Qui (Fig.
17) l’acqua riflette il verde ancora invernale e gli alberi
spogli lasciano intravedere tra i suoi intrecci le mura e la
torre del Borgo.
Il paesaggio tra architettura e nature è poco contrastato,
quasi monocromo, dove prevalgono i colori terra e
marrone insieme a verdi più intensi che annunciano la
primavera in arrivo.
L’acqua accenna una lieve brezza che si sfuma verso la
sponda, dove le trasparenze sono più nitide.
Esercitazione a plain air nel Borgo Medievale, vedere a
colori.

“Non c’e blu senza il giallo e senza l’arancione”


Vincent Van Gogh
18
Fig. 17. “Castello intrecciato” - Architettura e natura, vedere a colori nel Borgo medievale
Esercitazione in classe 28.03.2019 - Matita e matita colorata su carta
19
4. L’acquerello
Il Borgo Medievale

Esercitazione guidata dal professore Claudio Rabino.


Attraverso la trasparenza e la capacità di luminosità
che ha l’acquerello, con la tecnica bagnato su asciutto,
sovrapponendo strati diversi abbiamo rappresentato la
vista principale del borgo (Fig. 18).
L’obbiettivo era riuscire a creare contrasti di luci e ombre,
con l’utilizzo del blu e viola per tracciare sagome e ombre
e i gialli quasi puri per esaltare e definire i riflessi e le
forme, dando sempre un senso di profondità.
Le “texture” sdei muri ono semplici macchie ravvicinate.
Il verde accesso e vivo rappresentano la primvara, fresca
e piena di sfumature.
Anche se il percorso di disegno è stato eseguito insieme,
la risultante finale del mio lavoro è più delicata, è evidente
che la mano e lo sguardo femminino sono diversi a quello
maschile.

“Il disegnare induce la mente creativa a esporre i propri


meccanismi. Il disegnare dischiude il cuore del pensiero
visivo, risveglia magicamente l’immaginazione. Il
20 disegnare è un atto di meditazione”. Edward Hill
Fig. 18. “Acquarellando” - Profondità e contrsti nel Borgo Medievale
Esercitazione in classe 04.04.2019 - Acquerello su carta 21
4. L’acquerello
Paesaggio e sfumature
Esercitazione guidata dal professore Claudio Rabino.
Primo approccio alle sfumature utilizzando la tecnica
dell’acquerello bagnato su bagnato (Fig. 20) per
rappresentare la delicatezza eterea del cielo e l’immensa
distesa dell’acqua.
In questo caso è la luce del disegno, un sole tacito, che
Acquarello veloce illumina il faro d il paesaggio, contrastando con suo
calore sul blu freddo dell’acqua.
L’utilizzo invece molto veloce dell’acquerello permette di
rendere l’idea delle distanze nel paesaggio. Un cammino
che accenna un lungo percorso d’arrivo (Fig. 19) In questo
caso il cromatismo svalza tra colori complementari: rosso
e verde, i blu/viola sono gli scuri che accompagnano il
contrasto.

Fig. 19. “Verso le montagne ” - Acquerello veloce


Esercitazione in classe 11.04.2019 - Acquerello su carta
22
“Una mattina, siccome uno di noi era senza nero, si servì del
blu: era nato l’impressionismo” Pierre Auguste Renoir

Fig. 20. “Luce” - Paesaggio marino


Esercitazione in classe 11.04.2019 - Acquerello su carta 23
4. L’acquerello
I reflessi nell’acquerello

L’acquerello è una tecnica generosa che permette di creare


atmosfere interessanti in pochi istanti; utilizzando la tecnica di
bagnato su bagnato i riflessi saltano fuori.
L’immagine affianco (Fig. 23) rappresenta un paesaggio
autunnale delle periferie di Buenos Aires, dove il marrone della
laguna e i colori terra si fondono con gli alberi, si riflettono
sull’acqua e si ritagliano contrastando con il blu freddo del cielo.
In bianco e enro (Fig. 21) utilizzando la china al posto
dell’acquerello, con la stessa tecnica, il monocromo non ci
lascia sfuggire la simmetria del paesaggio che viene duplicato
nell’acqua.
Riflessi meno netti (Fig. 22) ma sempre presenti invece li
troviamo nei ruscelli e piccoli corsi d’acqua, dove il cielo si fa
spazio tra le rocce per specchiarsi

Fig. 21. “Riflessi grigi” Fig. 22. “Riflessi timidi”


24 Esercitazione 11.05.2019 - China su carta Esercitazione 12.05.2019 - Acquerello su carta
“La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti. È
uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il
nemico” Pablo Picasso

Fig. 23. “Ricordi di autunno in Argentina”


Esercitazione in classe 08.05.2019 - Acquerello su carta 25
5. L’immaginario
Campane Tibetane, rappresentazione

Lavoro veloce d’interpretazione e rappresentazione


immaginaria su un brano ascoltato in classe di campane
tibetane (Fig. 24).
La musica è composta di vibrazioni che scompaiono e si
fondono nel rumore dell’acqua. Suoni rotondi, crescenti,
elicoidali e coinvolgenti che crescono e svaniscono
confondendosi e trasformandosi in acqua, per poi fare
partire una nuova vibrazione… un’altra e un’altra ancora,

Pensando ai suoni delle campane tibetane mi vengono


subito in mente immagini di paesaggi asiatici (Fig. 25)
ma quelli pieni di silenzio e tempo per la meditazione,
dove l’acqua è simbolo di cambio e trasformazione
lenta e costante e dove i monaci insegnano l’importanza
della contemplazione, che va oltre al vedere, guardare e
osservare.

Fig. 24. “Vibrazioni”


26 Esercitazione in classe 18.04.2019 - Matita su carta
“Il quadro è una espressione esteriore in forma pittorica
di una impressione interiore” Vasilj Kandiskij

Campane Tibetane, senzazione

Fig. 25. “RIflessi tibetani”


Esercitazione in classe 18.04.2019 - Acquerello su carta 27
5. L’immaginario
Tachikovsky, rappresentazione

Lavoro veloce d’interpretazione e rappresentazione su


un brano di Tchaikovsky.
Allegro che con un ritmo preciso e accelerato introduce
forse una primavera, colori vivi e brillanti che saltano
nelle note, con le note e corrono sul pentagramma, note
che si perdono in questa allegria (Fig. 26)

Pensando alle senzazioni e appelando al vissuto,


sappiamo che su questo allegro si compongono bellissime
e complesse coreografie, pulite e perfette.
Nella pagina accanto (Fig. 27) la ballerina esegue con
precisione e leggerezza i movimenti, con un sorriso
continuo. Dietro a questa perfezione esiste un dolore,
anche insopportabile, ma impercepito dallo spettatore,
nascosto nelle sue scarpette. Rigore e perseveranza.

Fig. 26. “Un allegro scomposto”


28 Esercitazione in classe 18.04.2019 - Acquerello su carta
“Innanzi tutto, l’emozione! Soltanto dopo la comprensione!”
Paul Gauguin

Tachikovsky, senzazione

Fig. 27. “Il dolore della perfezione”


Esercitazione in classe 18.04.2019 - Acquerello su carta 29
6. Analisi del manifesto
L’unita forza delle donne argentine

Tema
Il mondo in bianco e nero e non.
Ho scelto questa dualità, oltre che per il mio interesse
personale, per poter utilizzare questo contrasto come
medio comunicativo.
Valori
Forza, unione, rappresentanza generazionale, resistenza,
presenza attiva sui luoghi.
Obbiettivo
L’Argentina, oltre a quello che si conosce abitualmente,
è lo scenario comune di tante forze femminili, che si
aprono passo e si fanno ascoltare unitamente.
Premesso che come stabilito dalla Commissione Europea
del Paesaggio, il paesaggio è una parte di territorio come
è percepita, “...il cui carattere deriva dall’azione di fattori
naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni...”, inclusi
siano gli elementi fisici che quelli immateriali, come
tradizioni, usanze, musica, ecc. valore di genere di quel
territorio, questo lavoro (Fig. 29) prova a presentare
attraverso paesaggi scelti dal mio viaggio in Argentina,
le donne che con la loro forza, vissuta nel silenzio e
nell’anonimato, ci abitano o ci vivono, che rappresentano
o sono rappresentante del luogo, che sono la loro causa o
loro conseguenza.
Donne che crescono con la consapevolezza di dover
portare avanti dei valori unici, lottando per essere diverse
da un’attualità globale indifferente e spietata.

Fig. 28. “Resistenza”


30 05.2019 - China su carta
Scelta delle immagini
Le immagini sono state scelte rappresentano tematiche
semplici: paesaggio turistico, storico, agricolo, artigianale
e contemporaneo.
Le donne rapportate a questi paesaggi variano in età,
ma hanno sempre presenti la loro capacità di seduzione
– come concetto positivo – la loro memoria, cultura,
tradizione, maternità e soprattutto la loro forza, forza che
ha voce e si fa sentire.
Il bianco e nero
I retratti in bianco è nero sono una provocazione,
togliendo il colore non ci sono distrazioni; il messaggio è
più chiaro, la donna è quella.
L’ordine di lettura è a chiocciola, iniziando dall’alto a
sinistra per girare e finir sull’immagine centrale che per
me è la più rappresentativa (Fig. 28) perche urla la sua
storia e chiede a nome di tutte le donne argentine.
Il monocormo
I paesaggi, urbani o rurali, sono immagini monocrome
che permettono di contenere e accompagnare il tutto
como sfondo.
In questo manifesto il colore non e contenuto ma
contenitore.

Fig. 29. “L’unota forza delle donne argentine”


05.2019 - Manifesto, elaborazione digitale 31
6. Analisi del manifesto
L’unita forza delle donne argentine

Il paesaggio
“Caminito” è la via principale del quartiere di “La Boca”,
inizialmente luogo di pescatori, dove il colore faceva
parte dell’identificazione in lontananza del porto, della
casa, un faro diverso. Oggi è una meta turistica pittoresca
immancabile (Fig. 31) scenario della tipica vita “porteñ
a”, attraente e melanconico, pieno di colore e di musica.

La donna rappresentanta
La donna che appartiene a questo posto (Fig. 30)
simboleggia la seduzione, sia nel dire come nel fare,
avvolge e coinvolge. La seduzione come strategia,
padronanza, provocazione e forza, sotto lo slogan “il
corpo è mio”.

Fig. 30. “Sensualità, seduzione e provocazione” “Nessuna donna che non controlla il proprio corpo può
32 05.2019 - China su carta definirsi libera.” Margaret Sanger
Fig. 31. “Quotidiano turismo”
05.2019 - Ecoline su carta 33
6. Analisi del manifesto
L’unita forza delle donne argentine

Il paesaggio
La “Plaza de Mayo” fu sede del primo governo, dove è
stato eretto il primo monumento nazionale come simbolo
del centro politico e di rappresentanza, e dove ancora oggi,
nella Casa Rosada risiede la maggiore autorità nazionale
(Fig. 33) E’ da qui che partono tutte le manifestazione
popolari.

La donna rappresentanta
Questo è lo scenario scelto dalle “madres de plaza de
maggio” per manifestare pacificamente e settimanalmente
- da più di 40 anni – in cerca di mantenere viva la memoria
dei “desaparecidos”, loro figli e i loro nipoti (Fig. 32).
Donne con i corpi ormai segnati dal tempo che non si
arrendono al loro impegno che sfilano in silenzio per
farsi “ascoltare”.

Fig. 32. “Memoria infinita” “L’atto più coraggioso è continuare a pensare in modo
34 05.2019 - China su carta autonomo. A voce alta”. Coco Chanel
Fig. 33. “Storia sempre“
05.2019 - Ecoline su carta 35
6. Analisi del manifesto
L’unita forza delle donne argentine

Il paesaggio
Le piccole città come Tilcara - a nord dell’Argentina,
lontana dai centri abitati più moderni e popolati
- sopravvivono grazie al loro artigianato e alle loro
lavorazioni manuali che sono caratterizzanti del
paesaggio: si aggregano e si fondono a lui. I colori del
paesaggio tinge il loro manufatti e questi alla sua volta
fanno parte essenziale del luogo (Fig. 35).

La donna rappresentanta
La donna andina, come tante donne appartenenti alle
sopravvissute etnie, è testimone e portatrice della sapere
locale, lottando contro la dimenticanza e la brutalità della
globalizzazione contemporanea.
Questa copia donna-bambina (Fig. 34) ci fa emerge
attraverso loro sguardi in questa cultura.

“La rivoluzione è l’armonia della forma e del colore, e


Fig. 34. “Cultura a spalle” tutto esiste e si muove, sotto una sola legge: la vita”
36 05.2019 - China su carta Frida Kahlo
Fig. 35. “Artigianato tinto”
05.2019 - Ecoline su carta 37
6. Analisi del manifesto
L’unita forza delle donne argentine

Il paesaggio
Lasciando l’affollamento cittadino si entra gradualmente
al campo, al silenzio e al verde, paesaggio agricolo infinito.
Mulini, serbatoi, lacune, qualche recinzione scandiscono
la distessa dello spazio. Le mucche imperturbabili,
riposano sul prato (Fig. 37). Lo scenario si estende per
chilometri.

Donna rappresentata
Qui, nato nella povertà rurale il “mate”, bevanda tipica
argentina, è una tradizione unificatrice che appartiene a
ogni generazione ed a ogni spazio. Non è solo una tisana,
è uno spazio di unione, condivisione e racconti, dove il
tempo non ha accelerazioni.
Questa bambina (Fig. 36) rappresenta questa continuità,
portatrice di tante usanze che si perpetuano negli anni.

Sono una donna piena di pensieri, domande e cose da dire.


Dico che sono bella.
Dico che sono forte.
Non deciderai la mia storia.
Fig. 36. “Tradizione campestre” lo lo farò.
38 05.2019 - China su carta Amy Schumer
Fig. 37. “Campo smisurato”
05.2019 - Ecoline su carta 39
6. Analisi del manifesto
L’unita forza delle donne argentine

Il paesaggio
El “Puente de la mujer” (Fig. 39) di Santiago Calatrava,
simbolo di attualità e avanguardia, sito nel quartiere di
Puerto Madero, unisce la nuova e tecnologia zona della
city alla vecchia sponda dei docks industriali – eccellente
ristrutturazione urbana del brownfield che ha permesso
ai cittadini di riprendersi il lungo fiume del centro
bonaerense. Scenario ambiguo, un ponte e mille parole,
un’unione e mile significati.

La donna rappresentanta
In questa scena (Fig. 38) come conseguenza alle necessità
attuali, la maternità evolve e si ripropone per non
rinunciare ai suoi diritti e non dimenticare suoi doveri;
la donna si ritaglia del tempo quotidianamente per non
perdere il nesso che unisci mamma e bebè; una maternità
moderna senza limii: sguardi incondizionalei

“No estoy aceptando las cosas que no puedo cambiar,


Fig. 38. “Moderna maternità” estoy cambiando las cosas que no puedo aceptar”.
40 05.2019 - China su carta Angela Davis
Fig. 39. “Il ponte, un’attualità”
05.2019 - Ecoline su carta 41
8. Conclusioni
Il workshop: un percorso formativo

Nel percorso del Workshop “Disegno del vero e


dall’immaginario” ho incorporato delle conoscenze ed
ho appreso che:
- il disegno è un linguaggio di comunicazione visiva,
complesso, completo e articolato;
- disegnare dal vivo suppone un’analisi e conoscenza del
soggetto disegnato, e ci aiuta a comprendere sia la natura
sia l’architettura o il paesaggio;
- la comunicazione inizia già nel momento della scelta del
supporto, il mezzo e la tecnica di disegno da utilizzare,
successivamente il tipo di traccia e gesto, il punto di vista
prospettico e il colore (o non) aiuteranno a completare
l’informazione; di queste scelte noi dobbiamo essere
consapevoli:
- l’analisi delle proporzioni, struttura, forma e
composizione sono elementi fondamentali nella
progettazione (immaginario) e nella rappresentazione
della realtà (disegno del vero)
- esistono regole, teorie e basi fondamentali nel disegno
di cui conoscenza siamo obbligati a capire e applicare
come progettisti e disegnatori.
- il disegno di uno stesso oggetto sarà tanto diverso come
esecutori/disegnatori ci siano a realizzarlo.
- l’esercitazione costante e continua migliorano la “mano”,
la capacità di sintesi e di chiarezza comunicativa;
Questi concetti sono fondamentale nella comunicazione
visivo-figurativa e vanno applicati in tutte le fasi
di progetto e di disegno, sia nella riproduzione sia
nell’immaginario.

42
8. Bibliografia

Brambilla Daniella (2014) Human Figure Drawing: Drawing Gestures, Postures


and Movements, Promopress, Roma.
Colistra Daniela (2012) Il disegno a mano libera per la conoscenza e per il progetto,
Aracne Editrice, Ariccia.
Consiglio d’Europa (2000). Convenzione Europea sul Paesaggio, Firenze.
Cullen Gordon (1965) Townscape, Architectural Press, Londra.
Dunn Alphonso (2015) Pen & Ink Drawing: A Simple Guide, Lightning Source Inc
La Vergne.
Giacomelli Mario (2009) La figura nera aspetta il bianco, Contrasto, Roma.
Itten Johannes /1997) L’ arte del colore, Il Saggiatore, Milano.
Marotta Anna (1999) Policroma: dalle teorie comparate al progetto del colore,
Celid, Torino.
Vagnetti Luigi, (1955) Disegno del Vero, Vitael e Ghianda, Genova.

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