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CONSERVATORIO DI MUSICA

“STANISLAO GIACOMANTONIO”
COSENZA

DIPARTIMENTO DI TEORIA, ANALISI,

COMPOSIZIONE E DIREZIONE

CORSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO IN


STRUMENTAZIONE PER ORCHESTRA DI FIATI
INDIRIZZO DIREZIONE

ELABORATO PER L’ESAME FINALE

…Pour la paix…
“ et d’autres derives”

Relatore: Angelo De Paola Candidato


Maccari Ugo

Matr. T0595

_________________________________________________

ANNO ACCADEMICO 2015/2016


1

Indice.

Antefatto ________________________________________________________________ 2

ANALISI _________________________________________________________ 4

a) Sezione Preliminare. [Atto Preparatorio]_______________________________ 6

Battito/Respiro[binaria]_____________________________________________________ 6

Questo mondo ____________________________________________________________ 7

Deriva/e [ternaria] _________________________________________________________ 8

b) Sezione espositiva. _______________________________________________ 10

c) Sezione di Sviluppo _______________________________________________ 15

d) Apoteosi o sezione allegorica _______________________________________ 18

e) Sezione di Ripresa ________________________________________________ 20

Conclusioni ______________________________________________________________ 22

Indice delle figure ______________________________________________________ 23

Indice degli esempi _____________________________________________________ 24

Appendice ______________________________________________________________ 25

Pour la paix __________________________ Errore. Il segnalibro non è definito.


2

Antefatto

Analizzare un processo creativo, anche se proprio, è percorso complesso e

a volte non così chiaro neppure allo stesso “autore/attore”, ed ancor più

complesso poi, se il tutto, da fuggente suggestione verbale deve essere ridotto a

qualcosa di definitivo come lo è, in qualche modo, uno “scritto”.

Almeno per quanto mi riguarda, ogni atto creativo trova il suo motivo

scatenante in una “suggestione”1, una sorta di “suggerimento da un altro mondo”,

che nel caso specifico, mi è stato sussurrato all’orecchio da questa breve poesia,

dal titolo “Deriva”, tratta da una altrettanto breve raccolta poetica : “Il fiore che

sboccia la sera”, autore l’amico Paolo Arrivati:

Al largo

mi lascio cullare dalle onde

non c’è dolore qui

né scogli in cui sbattere

lontano alla deriva

lontano dal mondo tagliente

eterno riemergere

avvolto nella quiete

senza dover correre

senza mete da inseguire

senza dover lanciare sguardi

a cose che so essere inafferrabili.


1
Per suggestione s'intenda quella necessità che, senza imposizione, in assenza di raziocinio ed al
di sopra di qualsiasi consapevolezza, muove all'azione la coscienza di un individuo.
3

Non sento più l’affanno di vivere

di cercare

di rincorrere

il sol compito di fluttuare

nessun obbligo.

Ho tolto l’ancora

nessun posto dove approdare

che non sia dentro me.

...il sussurro parla alla “coscienza” che, attraverso i sentieri della

“suggestione” muove verso l’atto intuitivo e, con la “folgorazione formale”, si

può affermare finalmente che il processo creativo è iniziato.


4

ANALISI

Forma: principio d’intellegibilità, sostanza secondo ragione, fattore

indispensabile per trasformare la potenza in atto.

Il brano si articola attraverso le seguenti sezioni:

a) Sezione Preliminare, la cui caratteristica è di tipo “preparatorio”.

b) Sezione Espositiva, la cui caratteristica è di tipo “narrativo”.

c) Sezione di Sviluppo, la cui caratteristica è di tipo “metaforico” (lo


“sciolto” procedere degli eventi).

d) Apoteosi, Sezione allegorica o punto di massima opposizione.

e) Sezione di Ripresa, la cui caratteristica è di tipo “concettuale”.

La struttura formale si presenta come tripartita con “introduzione”, ma

come vedremo, ben lontana dal concetto di “tripartizione” tipico di una visione di

origine classicista.
5

Figura 1. Progetto formale


6

a) Sezione Preliminare. [Atto Preparatorio]

Questa breve sezione [fino a Battuta 16 compresa] ha l’unica funzione di

fornire il “materiale sonoro” necessario al processo di reificazione della

suggestione primitiva: l’impianto formale; la sola téchne2 e l’ES3 ne sono fautori.

Il materiale si presenta attraverso tre distinte articolazioni dai diversi

significati:

Battito/Respiro[binaria]

Esempio 1. Prima articolazione.

2
La tecnica (dal greco τέχνη ), nel senso di perizia, del saper fare, del saper operare.
3
Secondo la teoria psicoanalitica di Sigmund Freud, quella istanza intrapsichica che "rappresenta
la voce della natura nell'animo dell'uomo".
7

Questa articolazione (vedi es. 1), affidata ai Timpani ed a vari strumenti,

nel suo ostinato sonoro ad imitazione della funzione vitale stessa, vuol essere una

sorta di rappresentazione dell’immanente, di ciò che risiede nell’essere, dell’io

“cullato dalle onde”.

Questo mondo

Esempio 2. Seconda articolazione.

Questa seconda articolazione (vedi es.2), affidata agli strumentini ed alle

percussioni di metallo, con una dinamica “intensiva” e “vibratoria” in forte


8

contrasto con le altre articolazioni, vuol rappresentare ciò che è “di fuori”,

l’esteriore, il suono del “lontano mondo tagliente”.

Deriva/e [ternaria]

Esempio 3. Terza articolazione


9

Quest’ultima articolazione (vedi es. 3), l’unica con un carattere di tipo

tematico, anche se volutamente frammentato e frammentario, attraverso una

tecnica di sovrapposizione e di ripetizione (3 ripetizioni) dell’intero melodico e

poi del solo incipit cromatico, vuol rappresentare l’indicazione verso l’oltre, il

mantra per la trascendenza, il “sol compito (alla deriva) di fluttuare”.

La scelta del binario “contro” il ternario (che poi sarà formante e ricorrente

per tutto lo svolgimento del brano) è una scelta più simbolica che ritmica.

Il numero “2” (o movimento binario), a simbolo della separazione, o

sensazione separativa, che delicata, ma inesorabile, si manifesta alla lettura del

componimento poetico, il numero “3” (o movimento ternario), il cui valore

unificante apre la strada della mediazione e permette di uscire dall’antagonismo,

superando la visione parziale e riduttiva del dualismo, a simbolo di conciliazione.


10

b) Sezione espositiva.

La sezione (da batt.17 fino a batt.73 compresa) è un unico periodo

regolare composto da quattro frasi anch’esse regolari, il cui naturale

orientamento è al Maestoso di batt. 53 (ultimo movimento). Lo scomporre la

frase in semifrasi (es. 4) mette in evidenza invece come il carattere irregolare di

queste ultime partecipi alla creazione di un soffocato ma costante senso di

inquietudine, irregolarità che vede ad una prima semifrase (Tempo di 10/8

[3+3+2+2] quindi alternanza ternario/binario) di 5 misure, il cui andamento nelle

successive ripetizioni è variato nei significanti ritmico melodici, succedere una

seconda semifrase (Tempo di 4/4 + 2/4 quindi netto carattere binario) di 4 misure

ideali, scevra da significative variazioni nelle ripetizioni successive, indizio di

una contrapposizione/contrasto palese, dove:

spinto dall’ES, stretto dal SuperIo4e respinto dalla realtà, l’Io5 lotta per

venire a capo del suo compito economico di stabilire armonia tra le forze e gli

impulsi che agiscono in lui e su di lui6

scontro che troverà soluzione momentanea nel definito andamento ternario

(3 = pacificazione) del sopracitato “Maestoso”.

4
Con il termine Super-io, secondo la teoria freudiana, si indica una delle tre istanze
intrapsichiche che, insieme all'Es e all'Io, compongono il modello strutturale dell'apparato psichico ed è
quella che, secondo lo stesso Freud, si origina dalla interiorizzazione dei codici di comportamento,
divieti, ingiunzioni, schemi di valore (bene/male; giusto/sbagliato; buono/cattivo; gradevole/sgradevole)
che il bambino attua all'interno del rapporto con la coppia dei genitori.
5
L'Io è la sfera che corrisponde alla parte cosciente della personalità. La sua funzione è quella,
per così dire, di mediare tra le due opposte sfere del Super-io e dell'Es.
6
Ciò che "manifesta" il testo poetico è fondamentale per la comprensione del processo
compositivo.
11

Esempio 4. Prima frase

Quindi la sezione espositiva, attraverso una ricercata tensione formale,

attraverso la manipolazione di alcuni archetipi sonori, presentati nella sezione

preliminare (vedi l’archetipo del respiro [es.5] o l’incipit cromatico trasformato

in “portamento” (es.6)
12

Esempio 5. Respiro

Esempio 6. Portamento

ed attraverso l’introduzione di nuove “figurazione melodiche” (es.7 e 7 bis),

Esempio 7. Nuove figurazioni melodiche


13

Esempio 7 bis. Nuove figurazioni melodiche.

vuol tentare la narrazione (secondo quanto suggerito dal testo poetico) di come

nella “deriva” si possa trovare una possibile cura alla “malattia” di un dualismo

interiore.

Particolarmente importanti sono le figurazioni melodiche dell’es. 7 e

dell’es. 7 bis; la prima, che, nel vibrato affidato all’effetto chiuso/aperto della

sordina wha wha degli ottoni, ed in replica ai tremoli dei legni, aspira

all’imitazione dell’in-Canto, quel “melodiare” proveniente dal mondo esterno,

richiamo per il solo ES; la seconda, che, nella brulicante anticipazione accordale

del Maestoso a venire e nella forzata (s)quadratura della variazione ritmica , ci

ricorda di come, nell’atto del mediare, il coinvolgimento del “pensiero

razionale” sia indispensabile.


14

Infine la breve citazione dalla canzone Armena “dormi fanciullo” (es. 8) e

la relativa coda, essendo contemporaneamente chiusura con il passato e raccordo

al futuro, ci preparano allo sciolto procedere degli eventi, cioè alla sezione di

sviluppo.

Esempio 8. Dormi fanciullo.


15

c) Sezione di Sviluppo

Attribuiamo a questa parte [da batt.74 a batt.129] l’aggettivo di

“metaforica” perché in qualche maniera l’intera sezione è il risultato di un

processo di trasposizione simbolica di un rapporto geometrico-numerico, un

rapporto tra cose o idee, stabilito direttamente, senza la mediazione del “come”:

lo sciolto procedere degli eventi. La figura 2 è il grafico di progettazione

dell’intera sezione.

Figura 2. Sezione di sviluppo.


16

Dal grafico si può notare come la gestione delle varie entrate, e ritmiche e

melodiche, risponda a due concetti simmetrici distinti, ma presenti

simultaneamente:

 la simmetria aurea o “sezione aurea”7

[entrata dei RotoTom (n.148) in relazione di simmetria aurea con le 23

battute dei Timpani (n.1-23); entrata dei Tom (n.8) in relazione di simmetria

aurea con le 14 battute (n.1-14) dall’ entrata dei Timpani (n.1) all’entrata dei

RotoTom (n.14)];

 la simmetria fisica 9

[entrata delle Congas e Bongos (n. 1110) in relazione di simmetria fisica

con le 23 battute dei Timpani (n.1-23)].

L’inizio della sezione melodica (n.23) è sempre in relazione di simmetria

aurea con l’intera durata della sezione di sviluppo (n.1-56) mentre le singole

entrate, sono regolate dalla “testa” della serie numerica di Fibonacci11:[0]

1,1,2,(3),2,1 retrogradata12, cosi come sono basate su di un processo di

retrogradazione (ritmico) tutte le sezioni percussive. L’intero periodo altro non è

7
La sezione aurea o rapporto aureo, nell'ambito delle arti figurative e della matematica, denota il
numero irrazionale 1,6180339887...ottenuto effettuando il rapporto fra due lunghezze disuguali delle
quali la maggiore è medio proporzionale tra la minore e la somma delle due.
8
Vedi numerazione come da Figura 2.
9
In fisica il concetto di simmetria è utilizzato per l'osservazione di fenomeni fisici che si ripetono
sostanzialmente identici a distanza di tempo e di spazio, quindi nel nostro caso: "che risponde al criterio
di uguaglianza".
10
Vedi numerazione come da Figura 2.
11
In matematica, la successione di Fibonacci, o serie, è una successione di numeri interi positivi
in cui ciascun numero è la somma dei precedenti ed i primi due termini della successione per definizione
sono F1=1 F2=1.
12
Che muove dalla fine verso l'inizio.
17

che la preparazione alla retrogradazione finale (con alcune licenze) applicata

all’intera Sezione di Ripresa.

Il percorso musicale che si intraprende da Andante [E], sino alla fine, è

costellato di relazioni numeriche che rimandano all’1 al 2 al 3 (l’unicità - la

frattura - la riunione) ed è cesellato da cangianti impulsi intensivi (il phasing

applicato all’intero sonoro) e relazioni simmetriche (aurea e fisica) che,

convivendo, danno luogo ad un intimo e simbolico ibrido percettivo, a suggello

(vedi il testo), di come ogni attimo dell’esistenza contenga in sé ogni attimo

precedente e futuro e l’accettazione di questa sorta di eterno ritorno equivalga

all’ accettazione totale della vita e ad un costante superamento della stessa.


18

d) Apoteosi o sezione allegorica

Preparata da un episodio di raccordo [da batt.111 a batt.129] (es. 9), luogo

di fusione del precedente con il conseguente, quindi luogo interiore (il “dentro

me”) di preparazione all’imminente scatto evolutivo della consapevolezza in

“illuminazione”,

Esempio 9. Preparazione

questa “necessaria” sezione (es.10) é, sia punto di massima opposizione, punto

rispetto al quale l’intera composizione è orientata nel suo divenire e rispetto al


19

quale trova la ragione della sua estinzione, che rappresentazione allegorica, in

quanto culmine del percorso intrapreso, “della visione del trascendente”.

Esempio 10. Massima opposizione (Apoteosi).


20

e) Sezione di Ripresa

Come già accennato la funzione di questa sezione (da batt.142 a fine) è di


13
introdurre un concetto, il concetto di “eterno ritorno” . L’intera sezione è la

retrogradazione della Sezione espositiva (Maestoso e “coda” esclusi) la cui

“semplificazione”, necessaria per una esecuzione “Presto possibile”, ed il cui

progressivo annichilimento intensivo, atto a favorire l’emergere di un “suono

sorbetto”14 [vedi lastra metallica] (es.11), sono mezzi usati ad imitazione di un

“rewind”15, di un riavvolgimento/ritorno, ineluttabile perché meccanico, al punto

di partenza dell’intera narrazione.

13
Concetto della filosofia di Friedrich Nietzsche (1844-1900) secondo il quale le vicende del
mondo sono destinate a continuare a ripetersi eternamente e identicamente. L’idea di eterno ritorno si
oppone alla concezione lineare del tempo di stampo cristiano che caratterizza e condiziona tutto
l’Occidente, ipotizzando una temporalità ciclica, in cui ogni attimo contiene in sé la totalità dell’esistenza
ed è destinato a ripetersi in eterno.
14
Ad indicare la proprietà psicoacustica che il suono bianco o rumore bianco (il suono prodotto
dalla lastra metallica) ha nel rimuovere ogni residuo gusto ( armonico ritmico e melodico) precedente,
come il sorbetto in gastronomia.
15
Funzione che serve per riavvolgere in nastro.
21

Esempio 11. Retrogradazione

Sentiero conclusivo questo, non previsto dal testo poetico, ma percorso

ritenuto indispensabile al conseguimento di un equilibrio strutturale che, nella

“mèta-palindromizzazione”16 ha la costante stilistica.

16
Da intendersi come il nuovo (la novità), nei percorsi inversi.
22

Conclusioni

È nell’aspetto formale che il lavoro si “compie” perché è così che la

suggestione (scaturita dalla lettura della poesia) ha stabilito i materiali che, come

già accennato, sono il risultato di scelte emozionali ed emotive, difficilmente e

forse inutilmente riconducibili a razionale spiegazione.

Certo è che il brano, privo di una intenzionale volontà narrativa melodico-

armonica, narrazione altresì sviluppata attraverso brevi incisi (correnti in

divenire) la cui sovrapposizione dà origine alla casuale verticalizzazione

armonica, universo soggettivo regolato da relazioni geometrico-numeriche e da

variegati impulsi ritmici, è la risultante di un atto di magia, atto arcano

difficilmente riconducibile a criteri esprimibili.

Ma la reale conclusione risiede nella consapevolezza che “un “lavoro”,

rispondente a certe regole, regole di “soggetto”, una volta libero di essere

indagato, senza vincoli, da altri “soggetti”, può dar luogo a letture, le più

disparate e le più lontane possibili e non per questo errate.

Se c’è una coscienza interpretante, che trasmette, pur nelle esegesi

possibili, l’informazione compositiva, mai e poi mai il messaggio potrà giungere

travisato al ricevente e la verità, scopo finale delle arti, sarà unica trionfatrice.
23

Indice delle figure

Figura 1. Progetto formale ........................................................................... 5

Figura 2. Sezione di sviluppo. ................................................................... 15


24

Indice degli esempi

Esempio 1. Prima articolazione. .................................................................. 6

Esempio 2. Seconda articolazione. .............................................................. 7

Esempio 3. Terza articolazione ................................................................... 8

Esempio 4. Prima frase .............................................................................. 11

Esempio 5. Respiro .................................................................................... 12

Esempio 6. Portamento .............................................................................. 12

Esempio 7-7bis. Nuove figurazioni melodiche .................................... 12/13

Esempio 8. Dormi Fanciullo ...................................................................... 12

Esempio 9. Preparazione ........................................................................... 12

Esempio 10. Massima opposizione (Apoteosi) ......................................... 12

Esempio 11. Retrogradazione .................................................................... 21


25

Appendice

...Pour La Paix...
(et d'autres derives)

Partitura

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