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I film
non erano più confinati nello spazio e nel
Parte prima. tempo. Inizia così il periodo della
- Stacchi e stacchi “fantasma”. discontinuità = questa ci permette di
scegliere la migliore angolazione per ogni
Per ogni stacco nel film finito ci sono emozione e particolare della storia, per poi
almeno 15 stacchi “fantasma” = cioè, dei montarle con un impatto
fatti presi in considerazione e poi disfatti o complessivamente maggiore.
tolti dal film. Il montatore non passa tutto il
tempo a tagliare la pellicola, ma a fare una - Tagliare le cose che non vanno.
preparazione per arrivare al fatidico Come facciamo a sapere cosa c’è che non
istante: lo stacco, ovvero il momento di va’ nelle sequenze da montare?
transizione da un’inquadratura all’altra,
qualcosa che dovrebbe apparire semplice e Nei film narrativi la struttura del tempo è
senza sforzo, invisibile. frammentaria e bisogna esprimere anche
gli stati d’animo, per questo diventa più
- Perché funzionano gli stacchi? complicato identificare “le cose che non
Un film è fatto da un mosaico di immagini. vanno”. Ovviamente, quello che magari in
Mettere insieme questi pezzi sembra un film non funziona può andare bene in
funzionare, anche se farlo rappresenta uno un altro. Ogni montatore deve immergersi
spostamento di campo visivo totale e alla ricerca di quelle particolari cose che
istantaneo, che a volte implica un salto in non vanno in quel particolare film su cui sta
avanti o indietro nel tempo e nello spazio. Il lavorando e se non funzionano le toglie,
fatto che questo meccanismo degli stacchi purché non venga compromessa la
funzioni è apparso strano ai primi occhi, struttura narrativa rimanente. Quindi,
dato che la nostra esperienza quotidiana quando un montatore decide che quella
non ha nulla che possa prepararci a determinata scena può essere eliminata è
qualcosa del genere. perché non ha alcuna valenza a livello
narrativo, o almeno così dovrebbe essere.
Un film viene tagliato 24 volte al secondo.
Ogni fotogramma è uno spostamento Sicuramente, due montatori diversi, con lo
rispetto al precedente. Però, in una ripresa stesso film, farebbero un lavoro differente.
continua lo spostamento spazio-temporale Ognuno farà scelte diverse su come
da fotogramma a fotogramma è strutturarlo, cioè su quando e in che ordine
abbastanza piccolo da far sì che lo fornire le varie informazioni.
spettatore lo veda come un movimento in Infine, è piuttosto sconsigliabile cambiare
un contesto piuttosto come 24 contesti idea durante il processo creativo. Se il
diversi al secondo. Quando lo spostamento progetto intende produrre un determinato
visivo è abbastanza grande (come quello film, allora esso andrà montato in un
che accade con lo stacco) siamo costretti a determinato modo. Non si può iniziare a
riconsiderare la nuova immagine come un fare una comedy per poi finire con un
contesto diverso. melodramma.
La scoperta che gli stacchi funzionavano ha
portato, all’inizio del secolo, a capire che i
- Il massimo col minimo. 5) Rispetta la “planimetria” = la
grammatica delle tre dimensioni
Il principio alla base del film è ottenere il
proiettate dalla fotografia a due
massimo con il minimo. Bisogna tentare di
dimensioni (problemi di salti di
produrre il maggior effetto possibile nella
campo, ecc.);
mente dello spettatore col minor numero
6) Rispetta la continuità
possibile di cose sullo schermo. Superato
tridimensionale dello spazio reale
un certo punto, più ci sforziamo di
(dove sono i personaggi nella
arricchire di dettagli, più si incoraggia il
stanza e in rapporto tra di loro).
pubblico a diventare spettatore piuttosto
che partecipante. Quindi:
Applicando questo discorso al montaggio, 1) Emozione;
non diremmo mai che un film è fatto bene 2) Storia;
perché ha molti stacchi. Molto spesso ci 3) Ritmo;
vuole più lavoro e riflessione per decidere 4) Tracciato dell’occhio;
dove non tagliare. Si taglia un film per 5) Piano tridimensionale dello
ragioni pratiche e perché quell’improvvisa schermo;
frattura della realtà non può essere uno 6) Spazio tridimensionale dell’azione.
strumento efficace in sé.
L’emozione è la cosa che si dovrebbe
- La regola dei sei. cercare di preservare a ogni costo. Se
vediamo che bisogna sacrificare qualcuna
La prima cosa che si discute nelle classi di
di queste sei cose per fare uno stacco, lo
montaggio è ciò che possiamo chiamare
facciamo risalendo dal fondo. I primi due
regola dei sei.
punti della lista valgono molto di più degli
Murch mette la continuità tridimensionale ultimi quattro.
in fondo a una lista di sei criteri da seguire
Se l’emozione è giusta e la storia va
per fare un bello stacco. In cima a questa
avanti in modo interessante, con il
lista vi è l’emozione = che emozione
ritmo giusto, lo spettatore tenderà
vogliamo far provare al pubblico?
a non accorgersi dei problemi
Uno stacco ideale soddisfa allo stesso minori, o al massimo gli darà poco
tempo sei criteri: peso;
Emozione, storia e ritmo sono
1) Rispecchia fedelmente l’emozione
strettamente connessi;
del momento;
Nella maggior parte dei casi si
2) Fa andare avanti la storia;
possono soddisfare tutti e sei i
3) Avviene in un momento
criteri e naturalmente dovremmo
interessante e “giusto” dal punto di
sempre provarci e non accettare
vista del ritmo;
mai niente di meno, quando è
4) Rispetta quello che potremmo
possibile. Si suggerisce una lista di
chiamare “tracciato dell’occhio” =
priorità.
posizione e movimento del centro
d’attenzione dello spettatore
all’interno del fotogramma;
- Fuorviare. - Sognare in coppia.
La preoccupazione di base del montatore Per molti versi il montatore riveste per un
potrebbe essere quella di mettersi nei regista lo stesso ruolo del redattore per
panni dello spettatore. Si porrà domande uno scrittore. Nel cinema il montatore ha
come: Cosa penserà lo spettatore in questo anche la responsabilità di assemblare
momento? Dove guarderà? concretamente le immagini in un certo
ordine e con un certo ritmo. E qui il ruolo
Murch fa l’esempio di Houdini che fuorvia
del regista è quello di offrire spunti e
lo spettatore con l’intento di fargli provare
consigli proprio come farebbe con un
meraviglia. Inoltre, per mettersi nei panni
attore che deve interpretare una parte.
dello spettatore, Murch consiglia due
Così sembra che il rapporto tra regista e
metodi:
montatore oscilli avanti e indietro nel corso
1) Immaginarsi molto piccoli e lo del progetto con il numeratore che diventa
schermo molto grande, far finta di il denominatore e viceversa.
vedere il film finito in un cinema da
Il regista e il montatore hanno il compito di
mille posti pieno di gente, senza
spingersi a vicenda nella direzione in cui il
poter fare più nessun ritocco;
progetto deve andare, fomentando
2) Ritagliare delle figurine di carta e
ognuno l’ispirazione e creatività dell’altro.
metterle ai bordi del monitor. La
dimensione delle figurine è - Lavoro di gruppo: montatori
proporzionalmente corretta per far multipli.
sembrare quel piccolo schermo
Non solo il montatore collabora con il
grande dieci metri.
regista, ma molto spesso due o più
montatori lavorano simultaneamente e
- Vedere intorno al fotogramma.
qualche volta con la stessa autorità.
Il montatore dovrebbe cercare di vedere
Il vantaggio principale del montaggio in
solo quello che c’è sullo schermo, come
équipe è la velocità, il rischio maggiore è la
farà lo spettatore. Solo così si possono
mancanza di coerenza. Qualche volta
liberare le immagini dal contesto della loro
possono sorgere dei problemi se su un film
creazione (al contrario di quello che
c’è un montatore che si è fatto una visione
possono fare le altre figure impegnate della
rigida del materiale. Questo è
fase della preproduzione e produzione).
particolarmente fastidioso se il regista e il
Il regista è la persona più coinvolta in quello montatore non hanno mai lavorato
che è successo durante le riprese e dunque insieme e non hanno il tempo si sviluppare
è il più appesantito da questo surplus di un linguaggio comune. In questo caso
informazioni intorno al fotogramma. Tra le potrebbe non essere una cattiva idea avere
fine delle riprese e la messa in fila del montatori multipli.
primo montaggio la cosa migliore che può
- Il momento decisivo.
succedere al regista e al film è che il primo
saluti tutti e sparisca per un paio di Durante il montaggio de L’insostenibile
settimane per scaricarsi. leggerezza dell’essere, Murch iniziò (oltre a
guardare dieci ore di film) a prendere
appunti, controllare il sincrono, a scegliere piace di più questo fotogramma che
un fotogramma rappresentativo per ogni quello”.
inquadratura. Le foto tendevano, solo per
- Metodi e macchine: il marmo e la
come erano montate sui pannelli, a
creta.
collidere in modo interessante. Le giunte
tra i pannelli erano cose interessanti da Gli strumenti che scegliamo per montare
guardare perché accostavano casualmente possono avere un effetto determinante sul
dei fotogrammi che non dovevano andare prodotto finale. La Moviola “sminuzza” il
insieme, eppure erano lì, l’uno vicino film in pezzetti (singole inquadrature) e poi
all’altro. E qualche volta facevano venire in il montatore le riassembla, come si fa con la
mente delle intuizioni e pensare a delle creta. All’inizio del processo di fronte a noi
cose, dei salti di montaggio, che non non c’è niente, poi c’è qualcosa e infine
avrebbero neppure immaginato senza l’opera completa, fatta di mattoncini di
questo sistema. creta, pallottoline di informazione.
Per Murch, la qualità più interessante delle Con la Kem, Murch non divide il film in
foto è che sono geroglifici per un linguaggio inquadrature singole, lo lascia in rulli da
delle emozioni. Quale parola esprime il dieci minuti, nell’ordine in cui esce dal
concetto di rabbia ironica venata di laboratorio. In termini di scultura è come
malinconia? Possiamo vedere questa un blocco di marmo: l’opera è già là,
specifica emozione rappresentata in una nascosta nella pietra e viene rivelata
fotografia. Il lavoro del montatore diventa togliendo, piuttosto che costruendola
quello di scegliere le immagini giuste e pezzo per pezzo dal nulla, come si fa con la
metterle in film l’una dopo l’altra, al giusto creta. Esattamente la differenza che c’è tra
ritmo, per esprimere quel qualcosa che è il montaggio ad “accesso diretto” e il suo
stato catturato in quella foto. contrario, comunque lo si voglia chiamare,
diciamo ad “accesso lineare”.
Quando si sceglie un fotogramma
rappresentativo si cerca quell’immagine Il montaggio digitale computerizzato e la
che distilla l’essenza delle migliaia di Moviola con assistente sono entrambi
fotogrammi di cui quell’inquadratura è sistemi non lineari, ad accesso diretto =
fatta. È quello che Cartier-Bresson, chiediamo qualcosa di specifico e quella
parlando della fotografia, definisce cosa ci viene presentata il più velocemente
“momento decisivo”. possibile. Se dobbiamo articolare tutto,
come si fa con i sistemi di accesso causale,
Se vogliamo scegliere un’immagine
siamo limitati dalla nostra capacità di
rappresentativa di ogni inquadratura
articolare degli appunti che abbiamo
cominciamo automaticamente a pensare
preso.
in maniera diversa, più analitica fin dal
principio e questo è quello che dovremmo Quando guardiamo il girato per la prima
fare quando guardiamo il girato. Questo volta, abbiamo un’idea relativamente
sistema delle foto ci fa sporgere dalla preconcetta, basata sulla sceneggiatura di
poltrona, ci incoraggia a fare il necessario: quello che stiamo cercando. Capita molte
è l’inizio del processo del montaggio. Si sta volte di scoprire che nel montaggio finale
cominciando a montare quando si dice “Mi
ciò che all’inizio sembrava inutilizzabile si Nelle arti drammatiche (teatro, balletto,
rivela provvidenziale. opera) non sembra esserci la possibilità di
ottenere questo spiazzamento totale e
Col sistema Kem, siccome il film è
istantaneo: il macchinario del palcoscenico
immagazzinato in grandi rulli in modo quasi
può muoversi solo a una certa velocità: e
arbitrario, impariamo qualcosa di nuovo
allora perché funzionano gli stacchi?
sul materiale mentre cerchiamo quello che
crediamo di volere. Anche se la realtà di tutti i giorni sembra
continua, esiste quell’altro mondo in cui
- Proiezioni test: dolori riferiti.
passiamo forse un terzo della nostra vita: la
Murch parla delle proiezioni test. Fa realtà onirica.
riferimento a quello che, in medicina, si
Nei sogni le immagini sono molto
chiama “dolore riferito” (un dolore che si
più frammentarie e sono
“trasferisce” da un elemento del corpo ad
intrecciate in modi molto più strani
un altro, ad esempio se ci fa male il gomito
e più bruschi che nella vita da
può essere che il problema risieda nella
svegli, modi che per lo meno si
spalla).
avvicinano all’interazione prodotta
Le reazioni del pubblico sono così. Se dal montaggio;
domandiamo direttamente quale sia la Forse è questa la spiegazione:
scena che gli è piaciuta meno e l’80% è accettiamo gli stacchi perché
d’accordo con una scena che proprio non assomigliano al modo in cui le
va, l’impulso è quello di aggiustare la scena immagini sono giustapposte nei
o toglierla di mezzo. Ma c’è qualche sogni.
possibilità che la scena vada bene, invece. Il
Tuttavia, possiamo considerare la
problema potrebbe essere che il pubblico
possibilità che ci sia una parte della nostra
semplicemente non ha capito qualcosa che
realtà da svegli in cui sperimentiamo
era necessario conoscere per far
davvero qualcosa di simile agli stacchi e in
funzionare la scena.
cui le immagini diurne sono giustapposte in
Allora, invece di aggiustare la scena, si modo più discontinuo di quella che sembra
potrebbe chiarire qualcosa che succede essere normale. Anche quando battiamo
cinque minuti prima (non operiamo al gli occhi effettuiamo uno stacco.
gomito perché scopriamo che il problema
In questa direzione, Huston ci chiede di
non è lì). Ma il pubblico non ce lo dirà
considerare un meccanismo fisiologico, il
direttamente. Ci diranno solo dove c’è il
batter d’occhi, che interrompe l’apparente
dolore, non la sua fonte.
continuità visiva delle nostre percezioni: la
- Niente paura, è solo un film. testa si può muovere lentamente da una
parte all’altra della stanza, ma in effetti noi
Al momento dello stacco c’è una
spostiamo il flusso delle immagini in pezzi
discontinuità totale e istantanea del campo
significativi, per meglio giustapporre,
di visione. Ancora più sorprendente se
confrontare quei pezzi togliendo di mezzo
pensiamo che lo spiazzamento prodotto
le informazioni irrilevanti.
dallo stacco è qualcosa che non
sperimentiamo nella vita quotidiana.
Possiamo domandarci: cos’è che fa battere espressioni della nostra identità,
gli occhi? caratteristiche personali come la firma.
Quindi, se un attore è riuscito a calarsi nelle
Murch nota come il ritmo del battere gli
emozioni e nei pensieri di un personaggio,
occhi sia legato ai nostri stati emotivi e alla
batte gli occhi naturalmente e
natura e frequenza dei nostri pensieri, più
spontaneamente nei momenti in cui lo
che all’ambiente atmosferico in cui ci capita
farebbe quel personaggio nella vita reale.
di trovarci. Anche se non c’è un movimento
della testa, come nell’esempio di Huston, il Una delle discipline che Murch si impone è
batter d’occhi è qualcosa che aiuta la quella di scegliere il “punto di uscita” da
discriminazione interiore dei pensieri, un’inquadratura segnalandolo in tempo
oppure un riflesso involontario che reale.
accompagna quel processo mentale.
Se non riesce a cogliere
Non solo la cadenza, ma anche il momento ripetutamente lo stesso
preciso del batter d’occhi è significativo. fotogramma andando a 24
Cominciamo una conversazione con fotogrammi al secondo, so che c’è
qualcuno e osserviamo quando questi qualcosa di sbagliato nel suo
batte gli occhi. Murch crede che approccio all’inquadratura, per cui
scopriremo che l’ascoltatore batterà gli modifica il suo pensiero fino a
occhi nel momento preciso in cui si sarà trovare un fotogramma che riesce a
“fatto un’idea” di quello che stiamo cogliere. Non si permette mai di
dicendo, né prima né dopo. E se la scegliere il “punto di uscita”
conversazione fosse stata filmata, quel andando avanti e indietro di poco e
batter d’occhi corrisponderebbe al punto in confrontando i fotogrammi in cerca
cui si potrebbe fare uno stacco. Né un del migliore. Questo sistema,
fotogramma prima, né dopo. infatti, almeno per Murch, produce
di sicuro una specie di “sordità” ai
Quando abbiamo un’idea o una sequenza
ritmi del film.
di idee collegate, battiamo gli occhi per
puntualizzare e separare quell’idea dal Un compito che si ha come montatore è
resto. Analogamente nel film, proprio questa “sensibilizzazione” ai ritmi
un’inquadratura ci presenta un’idea, o una che gli attori ci danno, trovando poi il modo
sequenza di idee, e lo stacco è un “batter di estenderli a territori non coperti dagli
d’occhi” che le separa e le puntualizza. attori stessi, così che il ritmo del film nel
Quando decidiamo di fare uno stacco suo complesso diventi un’elaborazione di
stiamo effettivamente dicendo: “Facciamo quelle forme di pensiero e sentimento.
finire quest’idea e cominciamo
Vi è un tipo di montaggio che ignora tutte
qualcos’altro”.
queste questioni: il sistema Dragnet (così
- Questioni di ritmo. chiamato da Murch). La regola sembrava
quella di tenere sullo schermo ogni parola
Se è vero che ritmi e cadenze del battere
di dialogo. Si tratta di un modo di montare
degli occhi rimandano direttamente alla
semplice, ma superficiale, perché non
sequenza interiore delle emozioni e dei
rispecchia la grammatica degli scambi
pensieri, vuol dire che sono anche
complessi che avvengono continuamente
anche nella conversazione più banale. 3) Scegliere quale di questi effetti è
Osservando un dialogo non concentriamo quello corretto per il film.
la nostra attenzione solo su chi parla.
Secondo Murch, la sequenza di pensieri (il
Quando ci voltiamo, esattamente? ritmo e la cadenza degli stacchi) deve
essere appropriata a quello che lo
In una conversazione ci sono dei momenti
spettatore sta guardando in quel
in cui fisicamente non possiamo battere
momento.
gli occhi o voltare la testa perché stiamo
ancora ricevendo delle informazioni La cadenza media del batter d’occhi
importanti; mentre ce ne sono altri in cui nel “mondo reale” sta tra un
dobbiamo farlo per capire meglio quelle minimo di quattro e un massimo di
che abbiamo già ricevuto. Secondo Murch, 40 volte al minuto. Nel mezzo di
ci sono dei momenti simili in ogni scena in uno scontro fisico si battono gli
cui non possiamo o dobbiamo fare uno occhi decine di volte al minuto
stacco, per le stesse ragioni. perché si pensano decine di cose
contraddittorie, per cui dovrebbero
Un’inquadratura ha diversi punti buoni per
esserci decine di stacchi al minuto
lo stacco e una volta identificati ne
in una scena di violenza vista in un
scegliamo uno in base a quello che lo
film.
spettatore ha pensato finora e quello che
vogliamo fargli pensare in seguito. Per Ogni punto di stacco è un potenziale
esempio, se stacchiamo da un certo momento per farlo. In un certo senso, con
personaggio prima che finisca di parlare, quel repentino cambiamento del campo
incoraggiamo lo spettatore a credere che visivo che è lo stacco, siamo noi a battere
sia sincero. Se, al contrario, ci soffermiamo gli occhi per lo spettatore. Il lavoro di un
su di esso dopo che ha finito di parlare montatore consiste nell’anticipare e in
permettiamo allo spettatore di vedere, parte controllare i processi mentali degli
attraverso gli occhi, che probabilmente sta spettatori.
mentendo.
- Una galassia di punti di riferimento.
Uno degli strumenti per identificare i punti
Secondo Murch, se gli spettatori sono
di stacco è confrontarli col ritmo nel
veramente presi pensano, e quindi battono
battere gli occhi, che ha sottolineato il
gli occhi al ritmo del film. Colui che è
ritmo dei nostri pensieri per decine di
veramente attento a ciò che stiamo
migliaia di anni di storia umana. Dove ci
dicendo batterà gli occhi al momento
viene da battere gli occhi, se stiamo
giusto e col giusto ritmo noi saremo a
veramente ascoltando quello che viene
nostro agio in sua presenza.
detto, lì è dove lo stacco suonerà giusto.
Dunque, ci sono tre problemi intrecciati: Un buon film ben montato sembra
un’estensione ed elaborazione dei
1) Identificare una serie di possibili
sentimenti e dei pensieri personali degli
punti di stacco (e il confronto con il
spettatori, che quindi si lasceranno andare
battere d’occhi può farlo).
col film come questo fa con loro.
2) Determinare quali effetti diversi
possono avere sullo spettatore;
Parte seconda - Il montaggio digitale. infatti, quasi tutti i film sono montati
elettronicamente con il computer.
- L’era meccanica del montaggio.
- Il montaggio elettronico.
Nel primo quarto del ventesimo secolo la
sala di montaggio era una specie di sartoria Piccola descrizione di cosa succede nel
in cui il tempo era il vestito da cucire. montaggio elettronico: