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Testi per / Texts for Vieni di notte

La nostra preghiera, cit. p. 655


IV edizione Vieni di notte,
Concorso Internazionale di ma nel nostro cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.
Composizione corale
su testi di Vieni in silenzio,
p. David Maria Turoldo noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque, vieni sempre, Signore.
2023
Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e dunque vieni sempre, Signore.
Inni e Salmi
PER CATEGORIA A, B e C Vieni, figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
Mentre il silenzio e dunque vieni sempre, Signore.
La nostra preghiera, Servitium, Sotto il Monte
Vieni a liberarci,
1987, p.707
noi siamo sempre più schiavi:
Mentre il silenzio fasciava la terra e dunque vieni sempre, Signore.
e la notte era a metà del suo corso,
Vieni a consolarci,
tu sei disceso, o Verbo di Dio,
noi siamo sempre più tristi:
in solitudine e più alto silenzio.
e dunque vieni sempre, Signore.
Fin dal principio, da sempre tu sei,
Vieni a cercarci,
Verbo che crea e contiene ogni cosa,
noi siamo sempre più perduti:
Verbo, sostanza di tutto il creato,
e dunque vieni sempre, Signore,
Verbo, segreto di ogni parola.
Vieni, Tu che ci ami:
La creazione ti grida in silenzio,
nessuno è in comunione col fratello
la profezia da sempre ti annuncia,
se prima non è con te, o Signore.
ma il mistero ha ora una voce,
al tuo vagito il silenzio è più fondo. Noi siamo lontani, smarriti,
né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo.
E pure noi facciamo silenzio,
Vieni, Signore.
più che parole il silenzio lo canti,
Vieni sempre, Signore.
il cuore ascolti quest'unico Verbo
che ora parla con voce di uomo.
A te, Gesù, meraviglia del mondo,
Dio che vivi nel cuore dell'uomo,
Dio nascosto in carne mortale,
a te l'amore che canta in silenzio.

1
Resta con noi, Signore, la sera, le Scritture e ci dona ristoro
La nostra preghiera, cit., pp. 68-69 con il pane spezzato in silenzio.

Resta con noi, Signore, la sera, Cuore e mente illumina ancora


quando le ombre si mettono in via perché vedano sempre il tuo volto
e scenderà sulle case la tenebra e comprendano come il tuo amore
e sarà solo terrore e silenzio. ci raggiunge e ci spinge più al largo.

Ognuno è solo davanti alla notte, A te, Cristo, risorto e vivente,


solo di fronte alla sua solitudine, dolce amico che mai abbandoni,
solo col suo passato e futuro: con il Padre e lo Spirito santo
il cuore spoglio del tempo vissuto. noi cantiamo la gloria per sempre.

Resta con noi, Signore, la sera,


entra e cena con questi perduti: Salmo 150 Dell’ebbrezza
fa’ comunione con noi, Signore, La nostra preghiera, cit., p. 194
senza di te ogni cuore è un deserto.
Date lode al Signore, alleluja:
Ora crediamo, tu sei il Vivente, gloria a lui per la sua santità,
sei il compagno del nostro cammino, gloria per l’infinita potenza.
ti conosciamo nel frangere il pane,
tu dai il senso ad ogni esistenza. Date lode al Signore, alleluja:
gloria a lui per i suoi prodigi,
Ora corriamo di nuovo al cenacolo gloria per la sua immensa grandezza.
gridando a tutti: abbiam visto il Signore!
Nuova facciamo insieme la chiesa Con i suoni di tromba lodatelo,
di uomini liberi da ogni paura. con le cetre e le arpe lodatelo,
coi tamburi e le danze lodatelo;
A te, Gesù, o Risorto, ogni gloria:
ora risorgi in ognuno di noi, Con le viole e i liuti lodatelo,
perché chi vede te veda il Padre, sulle corde e coi flauti lodatelo,
l'eguale Spirito in tutta la terra. con fragori e squilli lodatelo.

Tutti insieme strumenti suonate,


Emmaus lode salga da ogni respiro:
La nostra preghiera, cit., p. 1126 date lode al Signore, alleluja.

«Da chi altri andremo, Signore?


Solo tu hai parole di vita», Salmo 34 Della gioia di cantare
eppur sempre la strada ci porta La nostra preghiera, cit., pp. 173-174
a fuggire dal monte del sangue.
Benedirò in ogni tempo il Signore:
Il sepolcro ha pesante la pietra dalla mia bocca fioriscono laudi,
e il tuo fianco è squarciato per sempre: delira il cuore a comporre i suoi salmi,
come dunque possiamo capire ai disperati io porti la gioia.
il mistero, se tu non lo sveli?
Con me lodate il Signore Iddio,
Mentre il sole già volge al declino, il nome suo insieme esaltiamo,
sii ancora il viandante che spiega io l’ho cercato ed egli ha risposto,
2
mi ha liberato da ogni timore. Tu ami tutte le cose esistenti,
nulla di quanto hai creato disprezzi:
A lui mirate e sarete raggianti come potrebbe qualcosa sussistere
e non avrete più volti oscuri: e conservarsi se tu non volessi?
gridano i poveri ed egli li ascolta,
egli li libera da ogni angoscia. Così tu poco alla volta i colpevoli
per risparmiarli ammonisci e castighi,
Pianta la tenda sul campo dei giusti loro ricordi il proprio peccato,
e li difende un angelo santo: perché si salvino e credano, o Dio.
quanto è soave il Signore gustate,
beato l’uomo che a lui si affida!
Salmo 96
Temete dunque il Signore, o santi, [Versione metrica ripristinata per il canto in
per i fedeli non vi è mai penuria, Salmi e Cantici, Servitium, 2011, pp. 160-161]
miseria e fame tormentano i ricchi,
ma per i giusti non manca mai nulla. Un nuovo cantico a Dio cantate,
a Dio cantate da tutta la terra,
e benedite il suo nome con inni,
Inno eucaristico la sua salvezza annunziate ogni giorno.
Il Signore con noi, ELLEDICI, [1969] p. 55
La gloria sua alle genti narrate,
Sono io il pane vero, fra tutti i popoli i suoi prodigi:
vita vera sono io, grande è il Signore e degno di lode,
io sono fonte viva, sopra gli dèi terribile Iddio.
sono l’albero celeste.
Tutti gli dèi delle genti un nulla,
Chi ha fame venga e mangi, è il Signore che ha fatto i cieli:
chi ha sete venga e beva: davanti a lui maestà e splendore,
in se stesso avrà la vita, forza e bellezza dal suo santuario.
gli darò la mia pace.
Date al Signore, famiglie dei popoli,
E lui dice: «È il corpo mio». date al Signore potenza e gloria:
E lui dice: «È il sangue mio». del nome suo confessate la gloria,
«Or sentitevi fratelli con le offerte venite ai suoi atri.
per il dono del mio Spirito».
E prosternatevi al Dio che appare
Sono io il pane vero, in santità e potenza tremenda;
vita vera sono io, davanti a lui tremi tutta la terra:
io sono fonte viva, è maestosa la sua presenza!
sono l’albero celeste.
Dite tra i popoli: «Regna il Signore».
Sì, nelle mani egli regge il mondo,
«Sei della vita l’Iddio e l’amante» perché non abbia a cadere e perire:
La nostra preghiera, cit., p. 200. con rettitudine giudica i popoli.

Sei della vita l’Iddio e l’amante: Di gioia dunque i cieli trabocchino,


tue sono tutte le cose, o Creatore: ebbra di gioia esulti la terra,
l’incorruttibile Spirito sei rombi e frema di vita il mare;
che in esse vive e le fa fermentare. insieme cantino pur le campagne:
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messi, animali e alberi in festa! Cantico di Zaccaria
Sì, freman gli alberi insieme di gioia La nostra preghiera, 2001, p. 28
e la foresta ne moduli il suono,
davanti a Dio, il Signore, che viene; Benedetto il Signore, Dio d’Israele:
che ha visitato e redento il suo popolo.
sta per venire – sì, certo! – il Signore,
a giudicare la terra egli viene! Un prodigio di salvezza ci ha dato
Giudicherà con giustizia il mondo, dalla stirpe di Davide suo servo,
con verità e amore le genti. come nei secoli aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti:

Salmo 96 Prima versione metrica di D.M. salvezza certa dai nostri nemici,
Turoldo, La nostra preghiera, EDB, 1976, pp. dalla mano di ognuno che ci odia:
355-356 misericordia ha usato ai padri nostri,
s’è ricordato della sua alleanza;
Al Signore cantate il canto nuovo,
terra tutta, cantate al Signore, del suo patto col padre nostro Abramo,
benedite con gioia il suo nome, di liberarci dai nemici nostri
annunziate a tutti la salvezza. per servire sempre alla sua presenza
senza timore in santità e giustizia.
La sua gloria e le sue meraviglie
proclamate ogni giorno alle genti, Tu, piccolo figlio, sarai chiamato
e narrate a tutte le nazioni profeta dell’altissimo e andrai
quanto grande è Dio, il Signore! ad aprir le strade avanti al signore
e al popolo annunziare la salvezza,
Quanto è degno di essere lodato,
sopra gli dei è terribile, nel perdono di tutti i suoi peccati:
sono un nulla questi idoli dell’uomo, grazie all’amore suo il Dio nostro
è il Signore che ha fatto l’universo. a noi dall’alto invierà una luce,
che splenda a quanti sono nella notte,
Date gloria al Signore e al suo nome,
con le offerte venite ai suoi atri a quanti giacciono in ombra di morte
e prosternatevi in santi ornamenti, e guidi i nostri passi in vie di pace.
in presenza sua tremi ogni terra.

Alle genti gridate: «Dio regna!», Già è venuta la notte, Signore


nelle mani sue egli regge il mondo La nostra preghiera, 2001, p. 628-629
perché mai non abbia a perire:
le nazioni governa con giustizia. Già è venuta la notte, Signore,
ma non è scesa ancora la pace:
Ebbri i cieli esultino di gioia, questa affannosa città che mai dorme
solo gioia trabocchi sulla terra, è sempre più disperata e deserta.
canti gioia il fecondo e vasto mare,
gioia cantino insieme le campagne: Abbi pietà di chi vigila insonne,
dell’operaio che inizia il suo turno,
messi e alberi e tutte le foreste dei carcerati, malati e orfani…
al Signore che viene grazie cantino: pietà di quanti non hanno amore!
egli viene la terra a giudicare,
a ordinare le genti con amore. Se pur non vi è una tregua per noi
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sia la preghiera a darci conforto:
pur nella notte portiamo sereni A te, Padre, la gloria,
insieme a te il gran peso del mondo. a te, Figlio, l’amore,
a te, Spirito, il canto.
A te ogni gloria, Gesù Salvatore,
a te che splendi da oltre la morte,
insieme al Padre, insieme allo Spirito
eguale gloria nei secoli eterni.

Salmo 113. Inno al Dio altissimo e


misericordioso.
La nostra preghiera, 2001, p. 1088

Cantate voi tutti,


o servi del Signore,
al nome del Signore.

E sia benedetto
il nome del Signore
da ora e per sempre.

Dall’alba al tramonto
il nome del Signore
lodate ogni giorno.

Più grande delle genti


s’innalza il Signore,
più alto dei cieli.

La gloria sua è grande:


chi è pari al Signore,
il nostro unico Dio?

Pure assiso sull’alto


si china a guardare
sui cieli e la terra.

I poveri e i reietti
trae fuori e solleva
da fango e rifiuti:

tra prìncipi li pone,


i prìncipi più nobili
del popolo eletto.

E dona alla sterile


di essere madre lieta
in seno alla sua casa.
5
Poesie «Ancora un’alba sul mondo»
Il grande male, Mondadori, 1987, p. 11
SOLO PER CATEGORIA A e B
Ancora un'alba sul mondo:
Tornavamo dai lager - «Dal salmo dei altra luce, un giorno
deportati», Il sesto angelo, Oscar Mondadori, mai vissuto da nessuno,
1976, pp. 156-157 ancora qualcuno è nato:
con occhi e mani,
e sorride.
Tornavamo dai lager
come torrenti in piena
verso la terra del sole.
«E non chiedere nulla», Nel segno del Tau,
All'insegna del Pesce d’oro, 1988, pp. 30-31
Tutti i volti erano in pianto
e il cuore impazziva
Ora invece la terra
nella «paura»
si fa sempre più orrenda:
di sentirci liberi.
il tempo è malato
Un nembo solo di cenere
i fanciulli non giocano più
avvolgeva morti e vivi
le ragazze non hanno
in cammino sulle strade d’Europa.
più occhi
che splendono a sera.
Ma non sapevamo, Signore,
quanto è difficile
E anche gli amori
essere liberi.
non si cantano più,
le speranze non hanno più voce,
Era bene che pure i vincitori
i morti doppiamente morti
fossero uccisi,
al freddo di queste liturgie:
libertà non sopporta vittorie.
ognuno torna alla sua casa
Ritorna, Signore, e disperdi
sempre più solo.
quanti hanno nuovamente
ucciso milioni di morti:
Tempo è di tornare poveri
per ritrovare il sapore del pane,
anch’essi sono divenuti per reggere alla luce del sole
assassini, hanno superato per varcare sereni la notte
l’infamia dei vinti. e cantare la sete della cerva.
E la gente, l'umile gente
Ritorna, Signore, e uccidi abbia ancora chi l'ascolta,
tutti i potenti: maledetti e trovino udienza le preghiere.
che usano perfino il tuo nome!
E non chiedere nulla.
Almeno gli ultimi
poveri del mondo
conoscano solo inni di pace.

6
«Tutto deve ancora avvenire», dietro il vento
Il grande male, cit., p. 12 e il sole
e canta.
Tutto deve ancora avvenire
nella pienezza: Vai di paese in paese
storia è profezia e saluta
sempre imperfetta. saluta tutti
il nero, l’olivastro
Guerra è appena il male in superficie: e perfino il bianco.
il grande Male è prima,
Canta il sogno del mondo:
il grande Male che tutti i paesi
è Amore-del-Nulla. si contendano
d’averti generato.

Canta il sogno del mondo Dai la mano


Il grande Male, Mondadori, 1987, pp. 78-79 aiuta
comprendi
Ama
dimentica
saluta la gente
e ricorda
dona
solo il bene.
perdona
ama ancora e saluta
E del bene degli altri
(nessuno saluta
godi e fai
del condominio,
godere.
ma neppure per via)
Godi del nulla che hai
Dai la mano
del poco che basta
aiuta
giorno dopo giorno:
comprendi
e pure quel poco
dimentica
– se necessario –
e ricorda
dividi.
solo il bene.
E vai,
E del bene degli altri
vai leggero
godi e fai
dietro il vento
godere.
e il sole
e canta.
Godi del nulla che hai
del poco che basta
Vai di paese in paese
giorno dopo giorno:
e saluta
e pure quel poco
saluta tutti
– se necessario –
il nero, l’olivastro
dividi.
e perfino il bianco.
E vai,
Canta il sogno del mondo:
vai leggero
che tutti i paesi
si contendano
d’averti generato.
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