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VEGLIA
NELLA NOTTE DELLA
NATIVITÀ
DEL SIGNORE
DIOCESI DI CEFALÙ
UFFICIO MUSICA SACRA
2013
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SALMO INVITATORIO
Appena si conclude la processione d’ingresso e il Presidente giunge alla sede, senza far prima il segno di Croce, il Salmo
Invitatorio introduce l’Assemblea alla Celebrazione.
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Solo Cantate al Signore un canto nuovo Coro Il Signore manifestò la sua salvezza
il Signore ha compiuto prodigi agli occhi delle genti rivelò la sua giustizia
gli ha dato vittoria la sua destra egli si è ricordato del suo amore
il braccio della sua santità della sua fedeltà alla casa di Israele
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Solo I confini della terra hanno veduto Coro Cantate inni al Signore sull'arpa
la salvezza del Signore nostro Dio sull'arpa con suono e melodia
acclama al Signore terra tutta con la tromba e al suono del corno
gridate esultate con canti di gioia. acclamate al re al Signore.
Tutti Il Signore manifestò la sua salvezza
agli occhi delle genti rivelò la sua giustizia.
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Solo Frema il mare e quanto racchiude Coro Davanti al Signore che viene
il mondo e i suoi abitanti che viene a giudicare la terra
i fiumi battano le mani giudicherà il mondo con giustizia
esultino insieme le montagne. e i popoli con rettitudine.
INNO
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1 Coro Gioiscano i cieli, esulti la terra, inneggino gli uomini e cantino gli angeli.
Sia gloria nei cieli sia pace in terra: ci è nato stanotte Dio Salvatore
2 Tutti Tu Luce da Luce, tu Sole da Stella, tu Verbo del Padre, tu figlio a Maria.
Di Spirito Santo, o Cristo incarnato, Gesù Redentore, Pastore, Signore.
3 Coro Tu sola Speranza, Giustizia splendente, nell'ora più buia in scuro di morte.
Nunciato a Israele, donato alle Genti, in te noi crediamo Sapienza promessa.
4 Tutti Ti accoglie una greppia in Betlem, e fieno, o Pane di vita disceso dal cielo;
ti nutre la Donna tra tutte beata, il Sangue che lava la colpa antica.
5 Coro Tu fatto da Donna e sotto la legge, tu liberi i figli asserviti alla legge.
Da te, o Pienezza, si è fatta la Grazia, la Verità per chi è nato da Dio.
6 Tutto Ti attesero i padri, venisti ai pastori, sei apparso ai poveri povero e muto,
tu Voce che chiama ognuno dal niente e stai presso agli umili, o Stirpe regale.
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7 Coro Tu fatto uomo, Fattore degli uomini, Restauratore dell'opera tua,
tu poveri ed umili fa’ che attendiamo il tuo venire a giudicar d'amore.
8 Tutto Sia gloria a te che in principio, Signore, creasti noi ad immagine tua.
Sia gloria a te che stanotte, Signore, venisti uomo ad abitar tra noi.
9 Sia gloria a te che adombrasti, Signore, nel tempo tuo la Vergine Madre.
Sia gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito, sia pace agli uomini amati da Dio.
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SALMODIA C ELEBRATIVA
istru - itevi, giudici del mondo, ser - vite Dio con ti - more.
improv - visa di - vampa la sua ira: be - ato chi in lui si ri - fugia.
Soli 1 e 2 Gli ordini del Signore son giusti, / gli ordini del Signore dan gioia.
I precetti del Signore son limpidi, / i precetti del Signore dan luce.
Il timore del Signore è puro ed eterno, i giudizi del Signore sono retti e fe - deli,
più prezi - osi dell’oro più fino, più dolci del miele stil - lante.
Coro Il timore del Signore è puro ed eterno, / i giudizi del Signore son retti e fedeli,
più preziosi dell'oro più fino, / più dolci del miele stillante.
Il tuo servo è in essi istru - ito, chi li osserva ne ha grande pro - fitto
gli er - rori chi li com - prende? As - solvimi dalle colpe che i - gnoro.
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Soli 1 e 2 Il tuo servo è in essi istruito, / chi li osserva ne ha grande profitto.
Gli errori chi li comprende? / Assolvimi dalle colpe che ignoro.
Gra - disci la voce del mio labbro, davanti a te i pen - sieri del mio cuore.
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Solo Cantate al Signore un canto nuovo, / cantate al Signore terra tutta.
Cantate al Signore, benedite il suo nome, / annunziate la sua salvezza tutti i giorni.
Coro In mezzo ai popoli dite la sua gloria, / a tutte le genti dite i suoi. Prodigi.
Grande è il Signore degno di ogni lode, / terribile sopra tutti gli dei.
Gli déi delle genti sono nulla, ma il Signore è creatore dei cieli.
Maestà e splendore al suo cos - petto, potenza e magnificenza nel suo santu - ario.
Solo Gli dei delle genti sono nulla, / ma il Signore è creatore dei cieli.
Maestà e splendore al suo cospetto, / potenza e magnificenza nel suo santuario.
Date al Signore gloria e po - tenza, date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte, venite ai suoi atri, prostratevi al Signore in sacri orna - menti.
Coro Date al Signore gloria e potenza, / date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte, venite ai suoi atri, / prostratevi al Signore in sacri ornamenti.
Sorregge il mondo perché non va - cilli, giudica i popoli con retti - tudine.
Solo Dinanzi a lui tremi la terra, / dite tra i popoli: regna il Signore.
Sorregge il mondo perché non vacilli, / giudica i popoli con rettitudine. 11
Gioiscano i cieli e - sulti la terra, frema il mare e quanto rac - chiude.
LETTURE P ROFETICHE
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C ANTO INTERLEZIONALE 1
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Dal libro del profeta Michea 5,1-
5,1 -3 ,
E tu, Betlemme di Èfrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda,da te uscirà
per me colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall'antichità,
dai giorni più remoti.
Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando partorirà colei che deve parto-
rire; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d'Israele.
Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signo-
re, suo Dio.
Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della ter-
ra. Parola di Dio.
Tutti Rendiamo grazie a Dio.
C ANTO INTERIEZIONALE 2
C ANTO INTERIEZIONALE 3
Il nostro Salvatore, carissimi, oggi è nato: rallegriamoci! Non c'è spazio per la tri-
stezza nel giorno in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona
la gioia delle promesse eterne. Nessuno è escluso da questa felicità: la causa della gioia è
comune a tutti perché il nostro Signore, vincitore del peccato e della morte, non avendo
trovato nessuno libero dalla colpa, è venuto per la liberazione di tutti. Esulti il santo,
perché si avvicina al premio; gioisca il peccatore, perché gli è offerto il perdono; ripren-
da coraggio il p a g a no , p er c h é è chiamato alla vita.
Il Figlio di Dio infatti, giunta la pienezza dei tempi che l'impenetrabile disegno
divino aveva disposto, volendo riconciliare con il suo Creatore la natura umana, l'assun-
se lui stesso in modo che il diavolo, apportatore della morte, fosse vinto da quella stessa
natura che prima lui aveva reso schiava. Così alla nascita del Signore gli angeli cantano
esultanti: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli a-
ma» (Lc 2, 14). Essi vedono che la celeste Gerusalemme è formata da tutti i popoli del
mondo. Di questa opera ineffabile dell'amore divino, di cui tanto gioiscono gli angeli
nella loro altezza, quanto non deve rallegrarsi l'umanità nella sua miseria! O carissimi,
rendiamo grazie a Dio Padre per mezzo del suo Figlio nello Spirito Santo, perché nella
infinita misericordia, con cui ci ha amati, ha avuto pietà di noi, «e, mentre eravamo
morti per i nostri peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo» (cfr. Ef 2, 5) perché fossimo in
lui creatura nuova, nuova opera delle sue mani.
Deponiamo dunque «l'uomo vecchio con la condotta di prima» (Ef 4, 22) e, poi-
ché siamo partecipi della generazione di Cristo, rinunziamo alle opere della carne. Rico-
nosci, cristiano, la tua dignità e, reso partecipe della natura divina, non voler tornare
all'abiezione di un tempo con una condotta indegna. Ricòrdati chi è il tuo Capo e di
quale Corpo sei membro. Ricòrdati che, strappato al potere delle tenebre, sei stato tra-
sferito nella luce del Regno di Dio. Con il sacramento del battesimo sei diventato tem-
pio dello Spirito Santo! Non mettere in fuga un ospite così illustre con un comporta-
mento riprovevole e non sottometterti di nuovo alla schiavitù del demonio. Ricorda che
il prezzo pagato per il tuo riscatto è il sangue di Cristo.
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circa mille anni dopo l’unzione regale di Davide;
nella sessantacinquesima settimana secondo la profezia di Daniele;
all’epoca della centonovantaquattresima Olimpiade;
nell’anno settecentocinquantadue dalla fondazione di Roma;
nel quarantaduesimo anno dell’impero di Cesare Ottaviano Augusto, mentre su
tutta la terra regnava la pace,
Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo
con la sua piissima venuta, concepito per opera dello Spirito Santo, trascorsi nove mesi,
nasce in Betlemme di Giuda dalla Vergine Maria, fatto uomo:
Natale di nostro Signore Gesù Cristo secondo la natura umana.
GRANDE DOSSOLOGIA
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre,
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo,
tu solo il Signore,
tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo,
con lo Spirito Santo:
nella gloria di Dio Padre. Amen.
ORAZIONE C OLLETTA
Presidente Preghiamo
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte
con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo,
concedi a noi, che sulla terra lo contempliamo nei suoi misteri,
di partecipare alla sua gloria nel cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Tutti Amen.
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LETTURA APOSTOLICA
Dalla lettera di San Paolo, apostolo, a Tito 2,11-
2,11- 14
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci in-
segna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrie-
tà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della
gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per
riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di
zelo per le opere buone. Parola di Dio.
Tutti Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
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Tutti Alleluja, Alleluja, Alleluja.
Solo Augusto imperò su tutto il mondo e sulla terra finirono i sovrani
Coro Allora t'incarnasti dalla Pura e annientasti i regni del maligno.
Tutti Alleluja, Alleluja, Alleluja.
Solo Le genti e le città furono scritte nel censimento per ordine di Cesare.
Coro Allora tu segnasti tutti gli uomini col Nome tuo di Gloria, o Emmanuele.
Tutti Alleluja, Alleluja, Alleluja.
LETTURA EVANGELICA
D. Il Signore sia con voi. Tutti E con il tuo spirito.
D. Dal Vangelo secondo Luca Tutti Gloria a te, o Signore.
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di
tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della
Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di
Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide.
Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede
alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché
per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano
tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro
e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo
disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo:
oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per
voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio
e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
D. Parola del Signore
Tutti Gloria a te, o Cristo, gloria a te.
Finita all'ambone la proclamazione dell'evangelo di Luca, il diacono depone su di un trono, davanti l'altare,
l'evangeliario aperto con sopra l'immagine del Verbo incarnato.
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PROFESSIONE DI FEDE
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
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PREGHIERA UNIVERSALE
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LITURGIA EUCARISTICA
CANTO PER L’OFFERTORIO
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Solo Egli è il tuo frutto, egli ch’è il tuo Dio, lo Spirito ti adombra dell’Altissimo
e il Dono tu prepari al nostro altare. Il Verbo di Dio...
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RITI DI COMUNIONE
C ANTO PER LA C OMUNIONE
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ORAZIONE DOPO LA C OMUNIONE
Presidente O Dio, che ci hai convocato a celebrare nella gioia
la nascita del Redentore,
fa’ che testimoniamo nella vita l’annunzio della salvezza,
per giungere alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti Amen.
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