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SENATO DELLA REPUBBLICA

XIV LEGISLATURA

N. 2462

DISEGNO DI LEGGE

d’iniziativa del senatore FILIPPELLI

COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 1º AGOSTO 2003

Istituzione della «Giornata del ricordo»


in memoria dell’eccidio di Melissa

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200)


Atti parlamentari – 2 – Senato della Repubblica – N. 2462
XIV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Onorevoli Senatori. – Il presente disegno La bassa redditività della terra era dovuta
di legge intende ricordare l’eccidio di Me- a un metodo di gestione arretrato, se non ar-
lissa del 29 ottobre 1949, nel quale si veri- caico, dove antiche tradizioni si trasforma-
ficò l’uccisione di tre contadini che avevano vano talvolta in occasione di sopruso nei
occupato, insieme a migliaia di altri, le terre confronti della manovalanza, soprattutto nel
del fondo Fragalà presso Melissa, che appar- Meridione. In Calabria oltre un quarto della
tenevano al demanio comunale e che erano terra era diviso in poco più di duecento pro-
state usurpate dai latifondisti. L’istituzione prietà.
della «Giornata del ricordo» intende comme- I primi seri incidenti si verificarono nella
morare il movimento contadino per l’appli- primavera del ’49, in concomitanza con lo
cazione delle leggi riguardanti una più equa sciopero di due mesi nelle campagne indetto
ripartizione del prodotto e l’assegnazione da Federterra.
delle terre incolte e che portarono lo Stato Fu un grave colpo per i raccolti di quel-
ai primi provvedimenti legislativi di riforma l’anno, ma soprattutto per i rapporti, di per
agraria a favore del Mezzogiorno. sè sufficientemente arroventati, fra il Go-
Il 1949 non va ricordato solo per l’ade- verno e l’opposizione. Al Ministero dell’in-
sione del Governo italiano guidato da De terno si trovava Mario Scelba, lui stesso fi-
Gasperi al patto Atlantico, ma anche per le glio di braccianti, ma risoluto a mantenere
la legalità a tutti i costi. Ai suoi ordini po-
grandi lotte contadine che portarono nel
teva contare su una forza di pubblica sicu-
1950 il Governo a concentrare la propria at-
rezza mal preparata, ma determinata e pronta
tenzione su quelle riforme in campo econo-
a eseguire con metodi sbrigativi le già spicce
mico e sociale reclamate a gran voce da
direttive ministeriali.
un’ampia compagine parlamentare. Un biso-
gno effettivamente condiviso da quelle fasce E il peggio venne di lı̀ a poco quando il 29
ottobre a Melissa, borgo calabrese nei pressi
della popolazione, concentrate prevalente-
di Crotone, il malumore dei braccianti sfociò
mente al sud, sulle quali avevano pesato
in una serie di incidenti dai toni di un
maggiormente le ristrettezze dell’immediato
dramma verista. Secondo un resoconto della
dopoguerra. E l’ondata di scioperi e dimo-
pubblica sicurezza «da mesi migliaia di con-
strazioni con cui si dovette misurare in que-
tadini a piedi e sui somari, bandiere e bande
gli anni il Ministero dell’interno ne è la in testa, partono di buon mattino da paesi
prova. come Strongoli, Cutro, Rocca di Neto,
Nelle campagne dove, pur impiegando ol- Cirò, Cirò Marina e San Giovanni in Fiore,
tre il 40 per cento della popolazione attiva, raggiungono proprietà incolte, si spartiscono
veniva generato una cifra di poco superiore la terra, la picchettano e cominciano a disso-
al 28 per cento del prodotto interno lordo, darla».
le condizioni dei lavoratori erano particolar- A Melissa la situazione economica era al-
mente disagiate. Si è calcolato che nel quanto precaria, la disoccupazione altissima
1950 il reddito medio di un bracciante fosse e la fame era al limite ultimo di sopravvi-
equivalente, se non inferiore, a quello di un venza. Spinti dalla disperazione, dalla rabbia,
operaio di una grande industria. dalla fame, e uniti da obiettivi comuni gruppi
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di contadini iniziarono, come avevano fatto proprietà e 2.000 proprietà che le assegna-
anche negli anni prima e dopo il primo con- zioni andavano a integrare. Lo Stato si sa-
flitto mondiale i loro padri e nonni, ad occu- rebbe accollato un onere di circa 20 miliardi
pare terreni incolti, terreni lasciati a pascolo dell’epoca, di cui solo una minima parte re-
per giumente e maiali, terreni pieni di sterpa- peribile.
glie e abbandonati. L’esecuzione del programma, che com-
Ma quel disgraziato giorno, nel pomerig- prendeva anche un’opera di trasformazione
gio, circa trecento uomini, istigati in parte e bonifica delle terre assegnate, avrebbe for-
dalla miseria, in parte da chi avrebbe potuto nito impiego stabile a non meno di 20.000
trarre tutto il vantaggio dai disordini che ne contadini. La legge 12 maggio 1950, n. 230,
sarebbero seguiti, irruppero nel feudo Fra- ricordata come la legge Sila, fu accolta
galà. come una grande conquista sociale dalla
Il proprietario, barone Berlingieri, aveva stessa stampa legata al Partito comunista ita-
allertato le forze dell’ordine e queste, sotto liano. De Gasperi volle assistere personal-
il comando del commissario Rossi, avevano mente all’inizio dei lavori di bonifica e di
intimato ai braccianti di abbandonare il avviamento della riforma, ribadendo la vici-
«feudo». Difficile dire leggendo i resoconti nanza dello Stato, e soprattutto del Governo,
dell’epoca, chi avesse aperto il fuoco per alle regioni coinvolte. Nel frattempo anche la
primo, ma sul terreno rimasero due morti e giunta regionale siciliana aveva provveduto a
una ventina di feriti. Dopo poche ore si sa- un primo abbozzo di riforma, per la cui at-
rebbe aggiunta una terza vittima, una ragazza tuazione il Governo centrale avrebbe dovuto
morta all’ospedale. Nelle settimane succes- però contribuire con un finanziamento di 30
sive seguirono altre vittime, tutte in casi ana- miliardi.
loghi: una ragazza a Nardò, due dimostranti
nel foggiano, due ancora a Montescaglioso. La gente in quel periodo, visto l’impegno
Per mettere fine alla carneficina, il 16 no- dei politici e della politica, era molto entu-
vembre Scelba si incontrò con Giuseppe Di siasta e cosciente di aver lottato per un’i-
Vittorio, segretario generale della CGIL, e deale di uguaglianza e libertà. Ma dopo ci
Ilio Bosi, sua controparte nella Confeder- fu l’abbandono, lo spreco delle risorse eco-
terra. La mediazione ottenne i risultati previ- nomiche.
sti, ma la riforma doveva essere approvata al Per questi motivi riteniamo giusto comme-
più presto. morare il sacrificio di tanti contadini che
Nel Consiglio dei ministri, riunitosi il 15 hanno lottato per la giustizia e l’equità, con-
novembre, i provvedimenti per la Calabria tro i soprusi e le prepotenze, istituendo una
costituirono l’argomento principale. Segni giornata di commemorazione da celebrare
fu incaricato di presentare d’urgenza al Par- la domenica più vicina al 29 ottobre di
lamento un disegno di legge per la distribu- ogni anno, durante la quale Stato, regioni
zione dei terreni della Sila. Una manovra ed enti locali organizzino cerimonie, inizia-
che dava inizio alla riforma agraria e riguar- tive, incontri, momenti di narrazione dei fatti
dava oltre 45.000 ettari, 5.000 nuove piccole e di riflessione.
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DISEGNO DI LEGGE

Art. 1.

1. La Repubblica italiana riconosce il


giorno 29 ottobre solennità nazionale della
«Giornata del ricordo», in memoria della
data in cui, nel 1949, si verificò l’uccisione
di tre contadini che avevano occupato, in-
sieme a migliaia di altri, le terre del fondo
Fragalà presso Melissa, che appartenevano
al demanio comunale e che erano state usur-
pate dai latifondisti. La «Giornata del ri-
cordo» intende commemorare il movimento
contadino per l’applicazione delle leggi ri-
guardanti una più equa ripartizione del pro-
dotto e l’assegnazione delle terre incolte e
che portarono lo Stato ai primi provvedi-
menti legislativi di riforma agraria a favore
del Mezzogiorno.

Art. 2.

1. In occasione della «Giornata del ri-


cordo» di cui all’articolo 1, da celebrare la
domenica più vicina al 29 ottobre di ogni
anno, al fine di conservare il ricordo degli
eventi di cui al medesimo articolo 1 e del sa-
crificio di tanti contadini italiani che parteci-
parono alle lotte contadine per una equa ri-
partizione delle terre, Stato, regioni ed enti
locali organizzano cerimonie, iniziative, in-
contri, momenti di narrazione dei fatti e di
riflessione.

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