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MF 3400

MF 3425-3435-3445-3455 C/CF/CFM

Manuale didattico
P/N° 3662261M3

MASSEY FERGUSON
SOMMARIO

SOMMARIO

Cap. 1 INTRODUZIONE

Cap. 2 MOTORE

Cap. 3 FRIZIONE

Cap. 4 TRASMISSIONE

Cap. 5 FRIZIONI DI STERZO E FRENI

Cap. 6 CINGOLATURA

Cap. 7 CIRCUITO IDRAULICO BASSA PORTATA

Cap. 8 CIRCUITO IDRAULICO AD ALTA PORTATA

Cap. 9 SOLLEVATORE MECCANICO

Cap.10 IMPIANTO ELETTRICO

Cap.11 ATTREZZI SPECIALI


PREFAZIONE

Questa raccolta comprende i dati tecnici, gli schemi meccanici, idraulici,


elettrici, le descrizioni di funzionamento e le registrazioni delle trattrici MF
3400 serie 3425-3435-3445-3455/C-CF-CFM. Essa non è da considerarsi
esauriente di tutte le informazioni necessarie, in quanto essa si completa
con le spiegazioni e le illustrazioni teoriche e pratiche che gli istruttori effet-
tuano durante lo svolgimento del corso. Pertanto queste informazioni sono
destinate unicamente a coloro che frequentano corsi di formazione presso il
Centro di formazione Massey Ferguson.

NOTA :

Le descrizioni e i dati tecnici contenuti nel presente manuale si intendono


non rigorosamente impegnativi. Pertanto, per qualunque esigenza tecnica o
commerciale, la Massey Ferguson si riserva il diritto di apportare eventuali
modifiche agli organi ed accessori senza impegnarsi ad aggiornare di volta
in volta questo manuale.

MASSEY FERGUSON
Maggio 2004
INTRODUZIONE

CAP.1

INDICE

Sez. 1 Lettura del manuale. ................................................................1-3


1-1 Introduzione..................................................................1-4
1-2 Struttura del manuale ...................................................1-4

Sez. 2 Identificazione della trattrice e dati tecnici. ..........................1-5


2-1 Identificazione della trattrice ........................................1-6
2-2 Pesi e dimensioni .........................................................1-7
2-3 Dati tecnici motore........................................................1-9
2-4 Dati tecnici frizione .................................................... 1-11
2-5 Dati tecnici trasmissione,frizioni di sterzo e freni ..... 1-11
2-6 Dati tecnici presa di forza.......................................... 1-14
2-7 Dati tecnici cingolatura .............................................. 1-15

Sez. 3 Lavorare in sicurezza. .......................................................... 1-17


3-1 Norme essenziali di prevenzione ............................. 1-18
3-2 Decalcomanie di pericolo ......................................... 1-24
3-3 Sostituzione di parti del trattore ................................ 1-30
3-4 Utilizzo del trattore in sicurezza ................................ 1-30

Sez. 4 Controllo pre-consegna e manutenzione.......................... 1-33


4-1 Informazioni generali ................................................. 1-34
4-2 Controlli prima della consegna ................................. 1-34
4-3 Tavola riepilogativa della manutenzione periodica . 1-35

1-1
INTRODUZIONE

CAP.1

Sez. 5 Tavole di conversione.......................................................... 1-37


5-1 Lunghezza ................................................................ 1-38
5-2 Area ........................................................................... 1-41
5-3 Volume ...................................................................... 1-42
5-4 Massa ........................................................................ 1-45
5-5 Pressione .................................................................. 1-47
5-6 Momento di rotazione ............................................... 1-49
5-7 Temperatura .............................................................. 1-51

Sez. 6 Sigillanti.................................................................................. 1-53

Sez. 7 Coppie di serraggio. ............................................................. 1-55

Sez. 8 Istruzioni generali di montaggio. ........................................ 1-57


8-1 Guarnizioni di tenuta ................................................. 1-58
8-2 Guarnizioni O-Ring.................................................... 1-59
8-3 Cuscinetti ................................................................... 1-60

1-2
INTRODUZIONE

CAP. 1

Lettura del manuale

INDICE

Sez.1 Lettura del manuale

1-1 Introduzione................................................................... 1-4


1-2 Struttura del manuale .................................................... 1-4

1-3
INTRODUZIONE

Sez.1 - Lettura del manuale


1-1 Introduzione
Lo scopo del presente manuale didattico è fornire le
principali informazioni, i principi di funzionamento e
le registrazioni a cui devono essere sottoposti i vari
gruppi delle trattrici MF 3400.
Il manuale non è completo di tutte le informazioni e
le sequenze di smontaggio, in quanto è destinato ai
tecnici dell'assistenza che hanno partecipato ai corsi
sul prodotto e pertanto si completa con tutte quelle
informazioni teoriche e pratiche che l'istruttore forni-
sce durante il corso.

Prima di procedere alla lettura del manuale è in-


dispensabile leggere la sez.3: LAVORARE IN SICUREZZA
al fine di evitare errori o disattenzioni che posso-
no pregiudicare la sicurezza dei tecnici che ope-
rano nell’officina.

Le informazioni contenute nel presente manuale sono


aggiornate alla data di realizzazione dello stesso e la
Massey Fergusson si riserva il diritto di apportare
modifiche senza l’obbligo di notificare l’avvenuto ag-
giornamento.
In caso di discordanze o per ogni esigenza rivolgersi
al concessionario di zona o all’importatore.

1-2 Struttura del manuale


Il manuale è diviso in capitoli (cap.) ed ogni capitolo
in sezioni (sez.). La numerazione delle pagine inizia
da 1 per ogni capitolo e riporta a fianco il n° del capi-
tolo stesso.

Esempio: 5-7 indica la pagina 7 del capitolo 5.

Anche la numerazione delle figure inizia da 1 per ogni


capitolo ed anch’essa riporta a fianco il n° del capito-
lo.

Esempio: Fig. 73-5, indica la figura 73 del capitolo


5.

1-4
INTRODUZIONE

CAP. 1

Identificazione della trattrice e dati tecnici

INDICE

Sez.2 Identificazione della trattrice e dati tecnici

2-1 Identificazione della trattrice ........................................1-6


2-2 Pesi e dimensioni ........................................................1-7
2-3 Dati tecnici motore .......................................................1-9
2-4 Dati tecnici frizione.................................................... 1-11
2-5 Dati tecnici trasmissione frizioni di sterzo e freni ..... 1-11
2-6 Dati tecnici presa di forza ......................................... 1-14
2-7 Dati tecnici cingolatura ............................................. 1-15

1-5
INTRODUZIONE

Sez. 2 - Identificazione della trattrice e dati tecnici


2-1 Identificazione della trattrice
La trattrice viene identificata per mezzo di un nume-
ro di serie stampigliato sul supporto anteriore (porta
zavorre) e sul cofano, ed inoltre il motore ha un suo
proprio numero di serie stampigliato sul basamento
del motore.

Per assicurare un servizio pronto ed efficiente, quan-


do si ordinano parti di ricambio o quando si richiedo-
no informazioni o delucidazioni tecniche indicare sem-
pre il numero di serie del motore e del telaio.

Numero di serie del telaio .......................................

Numero di serie del motore ..................................... Fig.1-1

Tipo di trattrore ........................................................

Proprietario / Operatore ...........................................

Indirizzo del Concessionario o dell'Agente ..............

................................................................................

Data di consegna ....................................................

Data di scadenza della garanzia .............................

Fig.2-1

Fig.3-1

1-6
INTRODUZIONE

Identificazione della trattrice e dati tecnici


2-2 Pesi e dimensioni

Fig.4-1

Dati generali
ST = Stretto 3425 3435 3445 3455
L = Largo CF CFM CF CFM CF CFM CF CFM

ST L L ST L L ST L L ST L L

- Con suole montate ......................................... mm. 310 360 360 360 360 360 360 360 360 360 360 360

Pesi

- In ordine di lavoro con sollevatore idraulico completo


di attacco a tre punti e telaio di sicurezza senza za-
vorre e soprassuole ......................................... kg 4080 4130 4130 4160 4160 4260 4200 4300 4370 4200 4300 4370

Dimensioni

A - Lunghezza max.
(con zavorre e bracci sollevati) .................. mm. 3500 3500 3500 3500 3500 3500 3500 3500 3500 3500 3500 3500
B - Larghezza
(con suole da 310 - 360) ............................. mm. 1410 1460 1660 1460 1460 1700 1460 1700 1760 1460 1700 1760
C - Altezza al cofano ........................................ mm. 1170 1170 1170 1170 1170 1170 1170 1170 1170 1170 1170 1170
D - Altezza al telaio di sicurezza ...................... mm. 2320 2320 2320 2320 2320 2320 2320 2320 2320 2320 2320 2320
E - Carreggiata ................................................ mm. 1100 1100 1300 1100 1100 1300 1100 1300 1300 1100 1300 1300
F - Passo ....................................................... mm. 1650 1650 1650 1650 1650 1650 1650 1650 1650 1650 1650 1650
G - Larghezza suole ......................................... mm. 310 360 360 360 360 400* 360 400* 450* 360 400* 450*
H - Luce libera dal suolo ................................... mm. 320 320 320 320 320 320 320 320 320 320 320 320

*OPTIONAL a richiesta

1-7
INTRODUZIONE

Identificazione della trattrice e dati tecnici

Fig.5-1

Dati generali

3435C 3445C 3455C

Con suole montate .......................................... mm. 400 400 / 450 450

Pesi

- In ordine di lavoro con sollevatore idraulico comple-


to di attacco a tre punti e telaio di sicurezza con
zavorre e soprassuole ..................................... kg 4540 5060-5130 5130

Dimensioni

A - Lunghezza max.
(con zavorre e bracci orizzontali) .............. mm. 3640 3640 3640
B - Larghezza (con suole) ................................ mm. 1700 1700 / 1750 1750
C - Altezza al cofano ....................................... mm. 1290 1290 1290
D - Altezza al telaio di sicurezza ..................... mm. 2430 2430 2430
E - Carreggiata ................................................ mm. 1300 1300 1300
F - Passo ....................................................... mm. 1650 1650 1650
G - Larghezza suole ........................................ mm. 400 400 / 450 450
H - Luce libera dal suolo ................................. mm. 320 320 320

1-8
INTRODUZIONE

Identificazione della trattrice e dati tecnici


2-3 Dati tecnici motore

Motore 3425-CF-CFM 3435C-CF-CFM

Tipo Perkins a 4 tempi


iniezione diretta

Sigla 1104C-44 1104C-44


Alimentazione Naturale Naturale
Numero cilindri 4 4
Alesaggio mm 105 105
Corsa mm 127 127
Cilindrata litri 4.4 4.4
Rapporto in compressione 19.3 : 1 19.3 : 1
Potenza ISO CV/kW 68/50 81.6/60
Regime max. sotto carico RPM 2200 2200
Regime max. a vuoto RPM - -
Coppia max. (DIN 70020) Nm 273 292
Regime di coppia max. RPM 1400 1400
Regime minimo RPM 750 750

Distribuzione

Tipo A valvole in testa

Gioco bilancieri a freddo


Aspirazione mm 0,20 0,20
Scarico mm 0,45 0,45

Alimentazione

Pompa di alimentazione Pompa elettrica


Pompa di iniezione Dpx
Filtro sulla mandata alla pompa iniezione C.V.X

Ordine di iniezione 1-3-4-2 1-3-4-2


Iniettori Perkins Perkins
Pressione di taratura iniettori Bar 290 bar 290 bar
Dispositivo di avviamento a freddo Thermostarter
Filtro aria a secco, con due elementi rimovibili

* MF 3425C solo per alcuni mercati export

1-9
INTRODUZIONE

Identificazione della trattrice e dati tecnici


Motore 3445C-CF-CFM 3455C-CF-CFM
Tipo Perkins a 4 tempi
iniezione diretta

Sigla 1104.44T 1104.44T


Alimentazione Turbo Turbo
Numero cilindri 4 4
Alesaggio mm 105 105
Corsa mm 127 127
Cilindrata litri 4.4 4.4
Rapporto in compressione 18.2 : 1 18.2 : 1
Potenza ISO CV/kW 87.7/64.5 98.6/71.5
Regime max. sotto carico RPM 2200 2200
Regime max. a vuoto RPM - -
Coppia max. (DIN 70020) Nm 380 364
Regime di coppia max. RPM 1400 1400
Regime minimo RPM 750 750

Distribuzione

Tipo A valvole in testa

Gioco bilancieri a freddo


Aspirazione mm 0,20 0,20
Scarico mm 0,45 0,45

Alimentazione

Pompa di alimentazione Pompa elettrica


Pompa di iniezione Dpx
Filtro sulla mandata alla pompa iniezione Cvx

Ordine di iniezione 1-3-4-2 1-3-4-2


Iniettori Perkins Perkins
Pressione di taratura iniettori Bar 294 bar 294 bar
Dispositivo di avviamento a freddo Thermostarter
Filtro aria a secco, con due
elementi rimovibili

1 - 10
INTRODUZIONE

Identificazione della trattrice e dati tecnici


2-4 Dati tecnici frizione
Costruttore Lx - Ox

Tipo Doppio disco a secco

Dimensione Frizione 11"/12" (279,4/304,8 mm)

Materiale Cerametallico / organico

2-5 Dati tecnici trasmissione


Cambio di velocità

Costruttore Massey Fergusson

Marce Ad ingranaggi con manicotti d'innesto


con quattro velocità

Tipo gamme di riduzione Due gamme in marcia avanti lente e veloci

Inversore Sincronizzato all'entrata del cambio


(3425-3435-3445-3455/C-CF-CFM)

Numero di marce 16 avanti e 8 retromarcie


Inversore + overdrive
Inversore + super riduttore

1 - 11
INTRODUZIONE

Identificazione della trattrice e dati tecnici

Fig.6-1

C B A C B A

Fig.7-1 Fig.8-1 Fig.9-1 Fig.10-1 Fig.11-1 Fig.12-1

Inversore e Inversore e
superriduttore moltiplicatore
Kp H Kp H
Km/H Km/H

1 1.52 0.30 1.54 1.34 0.26 1.36 1 1.52 1.86 1.54 1.34 1.64 1.36
2 1.98 0.39 2.00 1.75 .0.34 1.77 2 1.98 2.43 2.00 1.75 2.14 1.77
3 2.55 0.50 2.58 2.26 0.44 2.28 3 2.56 3.13 2.58 2.26 2.77 2.28
4 3.76 0.73 3.80 3.32 0.65 3.36 4 3.76 4.60 3.80 3.32 4.07 3.36
1 4.89 0.96 4.94 4.33 0.84 4.37 1 4.89 5.99 4.94 4.33 5.29 4.37
2 6.38 1.25 6.49 5.64 1.10 5.70 2 6.38 7.81 6.45 5.61 6.91 5.70
3 8.24 1.64 8.32 7.28 1.42 7.35 3 8.24 10.09 8.32 7.28 8.91 7.35
4 12.11 2.36 12.24 10.70 2.09 10.81 4 12.11 14.83 12.24 10.70 13.10 10.81

Fig.13-1 Fig.14-1

1 - 12
INTRODUZIONE

Identificazione della trattrice e dati tecnici


Frizioni di sterzo
Due frizioni a dischi multipli in bagno d'olio comandate
da leve servoassistite idraulicamente ad azione combinata sui freni.

Distributore di comando idraulico con circuito indipendente.

Pressione di funzionamento max 30-32 bar

Portata della pompa Standard 27 lt/min.

Filtro 60 micron

Numero dischi condotti Standard CF 8


Standard C 9

Materiale dischi condotti In acciaio con riporto di grafite sinterrizzata

Materiale dischi conduttori Acciaio speciale

Freni
Tipo Multidisco in bagno d'olio

Numeri dischi d'attrito Standard 6 (3 x ogni lato)


Standard 8 (4 x ogni lato 3445 C - 3455 C)

Materiale dischi di attrito Sinterizzati

Pressioni di funzionamento 18-20 bar

1 - 13
INTRODUZIONE

Identificazione della trattrice e dati tecnici


2-6 Dati tecnici presa di forza

Tipo Indipendente

Tipo di innesto Idrostatico servoassistito

Albero uscita p.d.f. Secondo norme Asae (1" 3/8")


(34,9 mm) con 6 scanalature

Velocità p.d.f. - 540 giri/min. con motore al regime di 1944 giri/motore.


- 1000 giri/min. con motore al regime di 1916 giri/motore.
- 540 E giri/min. con motore al regime di 1392 giri/motore.
(A richiesta)
Senso di rotazione: orario, visto da dietro.
Diametro nominale dell’albero: 34,9 mm. (1 3/8").

Numero scanalature: 6.
Alberi P.d.F. Intercambiabili 1”3/8 a 6 scanalature o 21 scanala-
ture

1 - 14
INTRODUZIONE

Identificazione della trattrice e dati tecnici


2-7 Dati tecnici cingolatura

Carrelli Carrelli con cinque rulli inferiori di guida ed un rullo


superiore di sospensione cingolo a lubrificazione
permanente.

Ruota tendicingolo a lubrificazione permanente con


sistema elastico a molle elicoidali e dispositivo tendicatena
idraulico.

Sospensioni Sospensione posteriore mediante barra trasversale


poggiante sui carrelli.

L’appoggio è su boccole lubrificate che consentono


l’oscillazione indipendente dei carrelli.

Sospensione anteriore mediante molle a balestra


trasversale.

Catene semilubrificate (3425 C - CF - CFM e 3435 C - CF - CFM)


lubrificate (3445 C - CF - CFM / 3455 C)

1 - 15
INTRODUZIONE

Note

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1 - 16
INTRODUZIONE

CAP. 1

Lavorare in sicurezza

INDICE

Sez. 3 Lavorare in sicurezza

3-1 Norme essenziali di prevenzione................................. 1-18


3-2 Decalcomanie di pericolo ............................................ 1-24
3-3 Sostituzione di parti del trattore ................................ 1-30
3-4 Utilizzo del trattore in sicurezza ................................ 1-30

1 - 17
INTRODUZIONE

Sez.3 - Lavorare in sicurezza


3-1 Norme essenziali
di prevenzione
Le officine di riparazione devono avere le proprie strut- una macchina, qualunque essa sia, la prima preoccu-
ture, gli impianti e le attrezzature adeguate alla legi- pazione deve essere per la propria sicurezza e quella
slazione vigente in materia di sicurezza sul lavoro al degli altri.
fine di operare nel pieno rispetto della salute e della Per lavorare in tutta sicurezza è indispensabile co-
sicurezza di ogni lavoratore. noscere bene la natura del lavoro da effettuare, uti-
Le norme riportate nella presente sezione, pur nella lizzare correttamente gli attrezzi e i diversi materiali
loro ovvia parzialità, rappresentano delle informazio- necessari allo scopo, dare in ogni caso prova di buon
ni per i lavoratori sui pericoli che possono incontrare senso. Leggere i messaggi di sicurezza contenuti nel-
nello svolgimento del proprio lavoro. l'introduzione di questo manuale e prendere in consi-
Occorre sempre avere presente quando si lavora su derazione le note di "attenzione" presenti nel testo.

Primi elementi per la difesa contro gli infortuni


sono:

- il CONTEGNO corretto e la condotta prudente di


ogni lavoratore;

- l’ATTENZIONE o la capacità di mantenere viva la


vigilanza ed il controllo delle proprie azioni;

- L’osservanza di REGOLE e norme di comporta-


mento di carattere generale e specifiche.

Per
operare sempre
in

SICUREZZA
bisogna pensare prima di agire !

Fig.15-1

Questo è il simbolo di attenzione. Quando è


presente sulla macchina o sul manuale, fare
attenzione al potenziale pericolo di infortuni.

1 - 18
INTRODUZIONE

Lavorare in sicurezza
A - Regole di carattere generale Fai costante uso dei mezzi personali di protezione (oc-
chiali - visiere - guanti - scarpe ecc.).
Preliminari
- attieniti alle disposizioni ricevute dai superiori;

- rispetta sempre la cartellonistica e le indicazioni


segnaletiche;

- non usare macchine, impianti senza autorizzazio-


ne e non eseguire operazioni e manovre di non
propria competenza;

- usa con cura i dispositivi di sicurezza e gli altri mez-


zi di protezione previsti;

- segnala ai tuoi capi le deficienze dei dispositivi e


dei mezzi di sicurezza e protezione, nonchè le con-
dizioni di pericolo di cui vieni a conoscenza;

- non rimuovere o modificare i dispositivi e gli altri


Fig.16-1
mezzi di sicurezza e protezione senza apposita
autorizzazione;
Macchine e Impianti
- segnala e riferisci al più presto ed in modo esatto ai - Prima di iniziare il lavoro controlla che le protezioni
tuoi superiori, in merito agli infortuni subiti o di cui e gli schermi siano al loro posto e integri, e che i
sei venuto a conoscenza; dispositivi di sicurezza siano funzionanti;

- mantieni il posto di lavoro pulito e ordinato ed il pavi- - qualora siano predisposti impianti di aspirazione o
mento sgombro di materiali non attinenti al lavoro ventilazione controlla il funzionamento;
da svolgere evitando lo spargimento di sostanze
grasse e oleose (pulire immediatamente con so stan- - le protezioni e dispositivi di sicurezza delle mac-
ze assorbenti, qualora ciò dovesse verificarsi). chine e degli impianti non devono essere rimossi,
se non per necessità di lavoro e previa autorizza-
zione dei propri capi, che indicheranno le misure
Abbigliamento di Lavoro sostitutive da adottare;
- Evita indumenti che presentano parti svolazzanti
o che possano offrire presa ad organi in movimento - le protezioni e i dispositivi di sicurezza devono es-
e che non abbiano maniche strette ai polsi; sere rimessi a posto e riattivati non appena siano
cessate le ragioni che hanno reso necessaria la
- non usare collane, anelli, bracciali e simili; loro temporanea rimozione;

- non pulire gli indumenti con sostanze infiammabili - è vietato pulire, oliare o ingrassare a mano gli or-
o nocive, oppure impiegando l’aria compressa; gani e gli elementi in moto di macchine e impianti;

- non fare uso di sandali, ciabatte, zoccoli, calzature - è vietato compiere su organi in moto qualsiasi ope-
con tacchi alti. razione o registrazione.

1 - 19
INTRODUZIONE

Lavorare in sicurezza
Sollevamento e trasporto Veicoli
- procedi a velocità moderata e con le cautele ri-chie-
A mano ste dalla particolarità del percorso, rispettando le
- evita il sollevamento di carichi flettendo il tronco; disposizioni aziendali e le indicazioni della se-gna-
letica.
- trattieni il carico in modo sicuro nei punti di più facile
di presa; Elettricità
- non effettuare allacciamenti elettrici con mezzi di
- non trasportare carichi con mani unte di olio o di fortuna ed in particolare inserendo le estremità di
grasso; conduttori umidi negli alveoli delle prese;

- non tirare ma spingere i carrelli a mano non muniti - disinserisci le spine dalle prese impugnandone l’in-
di timone di traino; volucro esterno e non tirando il cavo elettrico;

- non depositare carichi in vicinanza di scale, impianti - evita attorcigliamenti dei cavi;
antincendio, mezzi di pronto soccorso, luoghi di pas-
saggio. - abbi cura del rivestimento isolante dei conduttori e
degli apparecchi elettrici controllandone spesso l’in-
tegrità;
Con mezzi motorizzati
- rispetta i limiti di portata e regola la velocità in fun- - segnala ogni eventuale danneggiamento di ap-pa-
zione del percorso, del carico e della possibilità d’ar- recchi e di impianti elettrici con particolare riferimento
resto; all’integrità dei conduttori di messa a terra;

- cura l’imbracatura e l’aggancio dei carichi; - non aprire gli armadi ed i contenitori delle appa
recchiature nè effettuarvi se non si è addestrati ed
- evita il passaggio di carichi sospesi sopra i luoghi autorizzati;
per i quali l’eventuale caduta può costituire pericolo,
se ciò non fosse possibile segnala la manovra o - fai attenzione alla presenza di linee elettriche ae-ree
allontana le persone; sia in caso di avvicinamento che di lavori nelle loro
prossimità.

Circolazione interna Incendio

Persone Nei reparti e nelle lavorazioni ove esistono pericoli di


- utilizza i percorsi consentiti e predisposti (passaggi incendio per la presenza e l’impiego di sostanze in-
pedonali, passerelle e simili); fiammabili:

- non correre; - è vietato fumare;

- non passare o sostare sotto carichi sospesi o in - è vietato usare apparecchi a fiamma libera e mani-
zone che potrebbero essere interessate da even- polare materiali incandescenti;
tuale caduta di carichi;
- non avvicinare alle fonti di calore i materiali infiam-
- non farsi trasportare da mezzi di trasporto o di sol- mabili;
levamento previsti per la movimentazione di soli ma-
teriali. - non depositare materiali davanti agli estintori e alle
bocchette antincendio;

1 - 20
INTRODUZIONE

Lavorare in sicurezza
Sostanze e preparati pericolosi GUIDA ALLA SCELTA DEL MEZZO ESTINGUENTE
AGENTE ESTINGUENTE
CLASSE DI FUOCO ACQUA POLVERI
POLVERE CO2 SCHIUMA
Nell’impiego di prodotti chimici pericolosi (incendio, SPECIALI

esplosione, irritazione, causticazione, ustione, intos- A


sicazione) osserva le seguenti precauzioni:
SI SI SI SI NO Solo per incendi di
- tieni aperti i recipienti che contengono prodotti Combustibili solidi
ordinari
piccole dimensioni.
Non spegne la brace

pericolosi, solo per il tempo strettamente necessa-


rio al loro uso; B
- non utilizzare o travasare prodotti pericolosi in con-
NO SI SI SI NO
Tranne che
utilizzando
tenitori non previsti allo scopo o privi di indicazioni Liquidi infiammabili attrezzature adatte

sul contenuto e dei relativi contrassegni;


C
- osserva nell’impiego di prodotti chimici le indica- NO SI SI NO NO
zioni riportate sulle apposite etichette.
Gas infiammabili

D
Difesa contro gas, fumi, polveri, vapori
nocivi
NO NO NO NO SI
Possono reagire
con l'acqua
Metalli combustibili

- controlla che gli eventuali impianti di aspirazione E


siano in funzione;
NO SI SI NO NO
Apparecchiature
- fai uso dei mezzi personali di protezione; elettriche

- predisponi le eventuali bocchette mobili di capta- Fig.17-1


zione il più vicino possibile alle sorgenti di emissio-
ne;

- evita, durante il lavoro, di porti in corrisponden-


za della direzione del flusso dell’inquinante deter-
minato dagli impianti di aspirazione.

Agenti di natura biologica

- nel caso di eventuali fermentazioni (sviluppo di al-


ghe) evita il contatto diretto ed intervieni con oppor-
tuni mezzi protettivi;
- nei luoghi dove possono svilupparsi fermentazioni
anaerobiche con sviluppo di vapori (es. ammonia-
cali), entra solo dopo aver indossato opportune ma-
schere protettive.

1 - 21
INTRODUZIONE

Lavorare in sicurezza
B - Attrezzature
Gli attrezzi improvvisati, inadeguati, difettosi posso- Tutte le catene o cavi dovrebbero essere una parallela
no essere causa di inconvenienti o infortuni. Non usa- all’altra e il più vicino alla verticale, in relazione all’og-
re mai attrezzi sbagliati che potrebbero mettere in getto che deve essere sollevato.
rischio la vostra incolumità ed il lavoro fatto.

Per smontare, revisionare, rimontare i vari organi di C - Pronto Soccorso


una trattrice usa sempre gli attrezzi speciali racco-
mandati dalla casa costruttrice. Il meccanico nel suo lavoro è esposto a diversi ri-
Facendo uso dell’attrezzatura specifica si ridurrà la schi.
fatica, il tempo e di conseguenza il costo ed inoltre si Nel caso qualcuno dovesse ferirsi, fare ricorso ai di-
sarà certi della correttezza del lavoro svolto. siffentanti ed ai materiali sterili per il primo soccorso
che dovranno trovarsi nell’apposita cassetta equipag-
Si consiglia di non usare mai: giata secondo le normative vigenti.
- Un martello con la testa non salda o il manico
incrinato.
- Pinze o pezzi di ferro in sostituzione del martello;
punte da trapano o bulloni in sostituzione di punzo-
ni cacciaspine.
- Chiavi usurate e saldate.
- Un martello d’acciaio per battere i cuscinetti o com-
ponenti trattati termicamente, (usarne uno in bron-
zo o in ottone).

Per alcuni interventi su organi della trattrice si rende


necessario la separazione tra motore e cambio e tra
trasmissione posteriore e anteriore, questa operazio-
ne viene facilitata e resa più sicura dall’uso dello spe-
ciale kit di carrelli separatori.

Per sollevare dei pesi accertati che catene, staffe di


sollevamento, ganci, cavi o funi siano a norme CE.
Se non diversamente specificato tutte le rimozioni di
particolari pesanti devono essere effettuate usando Fig.18-1
una staffa regolabile.

1 - 22
INTRODUZIONE

Lavorare in sicurezza
D - Norme di sicurezza sul trattore
Nota: prima di salire sul trattore è indispensabile - Prima di qualsiasi intervento, verifica che non vi si-
leggere e seguire scrupolosamente quanto pre- ano perdite di combustibile: elimina tali perdite pri-
scritto nel libretto di uso e manutenzione, e se- ma di proseguire con il lavoro.
guirlo scrupolosamente.
- Non ricaricare le batterie in ambienti chiusi: accer-
Avviamento tati che la ventilazione sia adeguata per evitare la
- Non far funzionare il motore in ambienti chiusi che possibilità di esplosioni accidentali dovute all’accu-
non dispongano di sistemi adeguati di ventilazione mulo dei gas emanati durante le ricariche.
in grado di eliminare i gas di scarico.
- Scollega sempre la batteria prima di qualsiasi in-
- Non portare mai la testa, il corpo, gli arti, i piedi, le tervento sull’impianto elettrico.
mani o le dita, nelle vicinanze di ventilatori o cin-
ghie in rotazione. Impianto Idraulico
- Un fluido che trafila da un foro molto piccolo può
Motore essere quasi invisibile ed avere forza sufficiente da
- Svita il tappo del radiatore molto lentamente per penetrare sotto la pelle; in tali casi, dovendo verifi-
scaricare la pressione dell’impianto, prima di toglier- care, serviti di un cartoncino o di un pezzo di legno.
lo. I rabbocchi di liquido refrigerante devono essere NON FARLO MAI CON LE MANI: se il fluido viene
fatti esclusivamente con il motore fermo, od al mini- a contatto della pelle rivolgersi immediatamente ad
mo, se caldo. un medico. Infatti, in caso di mancato pronto tratta-
mento sanitario, possono verificarsi delle serie infe-
- Non rifornire la macchina di combustibile mentre il zioni o dermatosi.
motore è in moto, particolarmente se caldo, per evi-
tare l’innesco di incendi nel caso di spandimenti di - Dovendo verificare le pressioni dell’impianto, serviti
combustibile. degli strumenti adatti.

- Non tentare mai di verificare o regolare la tensione Stacchi e riattacchi


delle cinghie ventilatori con il motore funzionante. - Solleva e maneggia tutti i particolari pesanti con un
Non regolare la pompa iniezione combustibile con mezzo di sollevamento di capacità adatta. Assicu-
macchina in movimento. rati che i pezzi siano sostenuti da imbragature e
ganci appropriati. Usa gli occhioni di sollevamento
- Non lubrificare la macchina quando il motore in previsti allo scopo. Stare attenti alle persone in pros-
moto. simità del carico da sollevare.

Impianto Elettrico - Maneggia tutti i pezzi con grande attenzione.


- Dovendo utilizzare delle batterie ausiliarie, ricordar- Non mettere le mani e le dita tra un pezzo e l’altro.
si che ad entrambe le estremità i cavi devono esse- Indossa gli indumenti antiinfortunistici omologati
re collegati ai terminali nel modo prescritto: (+) con come occhiali, guanti e scarpe di sicurezza.
(+) e (-) con (-). Evita di cortocircuitare i morsetti.
IL GAS CHE SI SPRIGIONA DALLE BATTERIE È - Evita di attorcigliare catene o funi metalliche.
MOLTO INFIAMMABILE. Indossa sempre guanti antinfortunistici per maneg-
Durante le ricariche, lascia scoperto il vano batterie giare cavi o catene.
per usufruire di una più efficace ventilazione. Non
verificare mai lo stato di carica delle batterie me-
diante “ponticelli” ottenuti appoggiando oggetti me-
tallici sui morsetti. Evita scintilli o fiamme nella zona
batterie. Non fumare per non provocare esplosioni.

1 - 23
INTRODUZIONE

Lavorare in sicurezza
3-2 Decalcomanie di pericolo
In caso di sostituzione di un pezzo del trattore sul re lo stesso adesivo sul pezzo di ricambio.
quale è applicato un autoadesivo recante avverten- Qui di seguito viene fornita una lista completa dei
ze di sicurezza (colore giallo), è TASSATIVO incolla- punti di applicazione degli adesivi.

POSIZIONE DELLE DECALCOMANIE DI SICUREZZA - Mercati WEO

MF 3400 frutteto CF-CFM

7 3 13 12 1 5

6 11

4 9 6 2 8

Fig.19-1

1 - 24
INTRODUZIONE

Lavorare in sicurezza
POSIZIONE DELLE DECALCOMANIE DI PERICOLO - Mercati WEO

1 5
Posta su copertura carter cambio. Posizionata su copertura carter
cambio.

PERICOLO: Ribaltamento e schiac-


ciamento del torace. Se il trattore si ATTENZIONE: Fare attenzione. Leg-
sta ribaltando, trattenetevi con forza gere il libretto di uso e manutenzio-
al volante. NON abbandonare il se- ne per informazioni sulla sicurezza e
dile e gettarsi fuori dal trattore. l'uso del trattore.

2 6
Posizionata sul lato sinistro suppor-
Posta su supporto sedile vicino leva to cofano.
comando PTO.

ATTENZIONE: Pericolo di rimanere ATTENZIONE: Pericolo di folgora-


schiacciati. L'utilizzo delle cinture di zione. Scollegare sempre prima il
sicurezza deve essere sempre fatto terminale negativo dalla batteria pri-
con il telaio di sicurezza in posizione ma di rimuovere la batteria o prima
verticale. di effettuare operazioni di manuten-
zione sull'impianto elettrico.

3 7
Posizionata vicino al tappo del ra- Posizionata su entrambi i lati del
diatore. radiatore o sul collettore di aspira-
zione in plastica.
PERICOLO: Getti di vapore caldo o
d'acqua calda. Proteggete il viso. A ATTENZIONE: Superfici surriscalda-
motore caldo il radiatore è in pres- te, pericolo di bruciature per le dita e
sione. Rimuovere il tappo con cau- le mani. Attenzione, stare lontani
tela a motore freddo. dalle parti surriscaldate, mantenersi
ad una distanza di sicurezza.

ATTENZIONE: Pericolo di trascina-


4 mento. Tenere le mani lontane dalle
parti rotanti e fare attenzione a non
Posizionata sui lati sinistro e destro rimanere impigliati nelle cinghie e
del convogliatore. nelle pulegge mentre il motore è in
funzione. Mantenere le protezioni
ATTENZIONE: Pericolo di trascina- montate.
mento. Quando il motore è in funzio-
ne, tenere le mani lontano dalle pale
della ventola. Mantenere sempre le
protezioni e gli schermi montati.

1 - 25
INTRODUZIONE

Lavorare in sicurezza
8 11
Posizionata su parafango sinistro. Posizionata sulla protezione poste-
riore PdF.
ATTENZIONE: Pericolo di rimane-
re schiacciati. NON permettere ad PERICOLO: Pericolo di trascina-
alcun passeggero di sedere sui pa- mento. State lontani dagli alberi ro-
rafanghi o in qualsiasi punto del trat- tanti. Fare attenzione a NON rima-
tore o sugli attrezzi trainati. nere impigliati dall'albero cardanico
di trasmissione della Presa di For-
za. Mantenere tutte le protezioni
montate sugli alberi di trasmissione
sul trattore o sugli attrezzi.

9 12
Posta sul motorino di Posizionata su coper-
avviamento. tura carter cambio.

PERICOLO: Pericolo ATTENZIONE: Peri-


di rimanere schiaccia- colo di danneggiare il
ti. NON avviare il mo- circuito dei freni. Pri-
tore tramite i terminali ma di effettuare ope-
del motorino di avvia- razioni di manutenzio-
mento. Questa opera- ne, leggere attenta-
zione mette in perico- mente le avvertenze di
lo la vostra vita. Avvia- pericolo e le istruzioni
re il motore solo dal riportate nel libretto di
posto di guida. uso e manutenzione.

10 13
Posta sul supporto deltelaio di sicu-
Posta sotto cofano rezza.
parte anteriore.
ATTENZIONE: Pericolo di ribaltamento
ATTENZIONE: Folgo-
e di schiacciamento. Mantenere sem-
razione. Scollegare
pre il telaio di sicurezza montato. Non
sempre prima il termi-
lavorare mai, non rimuovere, non ribal-
nale negativo dalla
tare, non piegare, non riparare e non
batteria prima di ri-
attaccare alcun equipaggiamento al
muovere il coperchio
telaio di sicurezza. Quando occorre,
del solenoide e prima
abbassare o rimuovere il telaio di sicu-
di effettuare operazio-
rezza solo per operazioni di manuten-
ni di manutenzione
zione, guidare con la massima pruden-
sull'impianto elettrico
za in quanto non esiste la protezione del
telaio.

1 - 26
INTRODUZIONE

Lavorare in sicurezza
POSIZIONE DELLE DECALCOMANIE DI SICUREZZA - Mercati WEO

MF 3400 con Piattaforma 3425 C-3435 C-3445 C-3455 C

7 3 12 5

6 11

4 9 6 1 8 2 10

Fig.20-1

1 - 27
INTRODUZIONE

Lavorare in sicurezza
POSIZIONE DELLE DECALCOMANIE DI PERICOLO - Mercati WEO

1 5
Posta su copertura carter cambio. Posizionata su copertura carter cam-
bio.

PERICOLO: Ribaltamento e schiaccia-


mento del torace. Se il trattore si sta ATTENZIONE: Fare attenzione. Legge-
ribaltando, trattenetevi con forza al vo- re il libretto di uso e manutenzione per
lante. NON abbandonare il sedile e informazioni sulla sicurezza e l'uso del
gettarsi fuori dal trattore. trattore.

2 6
Posizionata sul lato sinistro supporto
Posta su supporto sedile vicino leva cofano.
comando PTO.

ATTENZIONE: Pericolo di rimanere ATTENZIONE: Pericolo di folgorazio-


schiacciati. L'utilizzo delle cinture di si- ne. Scollegare sempre prima il termi-
curezza deve essere sempre fatto con nale negativo dalla batteria prima di
il telaio di sicurezza in posizione verti- rimuovere la batteria o prima di effet-
cale. tuare operazioni di manutenzione sul-
l'impianto elettrico.

3 7
Posizionata vicino al tappo del radiato- Posizionata su entrambi i lati del ra-
re. diatore o sul collettore di aspirazione
in plastica.
PERICOLO: Getti di vapore caldo o
d'acqua calda. Proteggete il viso. A ATTENZIONE: Superfici surriscaldate,
motore caldo il radiatore è in pressio- pericolo di bruciature per le dita e le
ne. Rimuovere il tappo con cautela a mani. Attenzione, stare lontani dalle
motore freddo. parti surriscaldate, mantenersi ad una
distanza di sicurezza.

ATTENZIONE: Pericolo di trascina-


4 mento. Tenere le mani lontane dalle
parti rotanti e fare attenzione a non ri-
Posizionata sui lati sinistro e destro del manere impigliati nelle cinghie e nelle
convogliatore. pulegge mentre il motore è in funzio-
ne. Mantenere le protezioni montate.
ATTENZIONE: Pericolo di trascinamen-
to. Quando il motore è in funzione, te-
nere le mani lontano dalle pale della
ventola. Mantenere sempre le protezio-
ni e gli schermi montati.

1 - 28
INTRODUZIONE

Lavorare in sicurezza
8 11
Posizionata su parafango sinistro. Posizionata sulla protezione poste-
riore PdF.
ATTENZIONE: Pericolo di rimane-
re schiacciati. NON permettere ad PERICOLO: Pericolo di trascina-
alcun passeggero di sedere sui pa- mento. State lontani dagli alberi ro-
rafanghi o in qualsiasi punto del trat- tanti. Fare attenzione a NON rima-
tore o sugli attrezzi trainati. nere impigliati dall'albero cardanico
di trasmissione della Presa di For-
za. Mantenere tutte le protezioni
montate sugli alberi di trasmissione
sul trattore o sugli attrezzi.

9 12
Posta sul motorino di Posizionata su coper-
avviamento. tura carter cambio.

PERICOLO: Pericolo ATTENZIONE: Peri-


di rimanere schiaccia- colo di danneggiare il
ti. NON avviare il mo- circuito dei freni. Pri-
tore tramite i terminali ma di effettuare ope-
del motorino di avvia- razioni di manutenzio-
mento. Questa opera- ne, leggere attenta-
zione mette in perico- mente le avvertenze di
lo la vostra vita. Avvia- pericolo e le istruzioni
re il motore solo dal riportate nel libretto di
posto di guida. uso e manutenzione.

10

Posta sotto cofano


parte anteriore.

ATTENZIONE: Folgo-
razione. Scollegare
sempre prima il termi-
nale negativo dalla
batteria prima di ri-
muovere il coperchio
del solenoide e prima
di effettuare operazio-
ni di manutenzione
sull'impianto elettrico

1 - 29
INTRODUZIONE

Lavorare in sicurezza
3-3 Sostituzione di parti del trattore
Per gli interventi di riparazione è essenziale utilizzare - Allacciate le cinture di sicurezza quando il trattore
esclusivamente particolari originali Massey Fergus- è equipaggiato di telaio di sicurezza.
son.
È opportuno fare particolare attenzione ai seguenti punti - Dove possibile evitate di usare il trattore vicino a
riguardanti la riparazione e il montaggio dei pezzi e scavi o grandi canali.
degli accessori di ricambio.
L’installazione di particolari diversi dagli originali - Riducete la velocità quando sterzate, attraversate
può compromettere la sicurezza del trattore. Ci si colline o superfici sconnesse, sdrucciolevoli o fan-
dovrà attenere scrupolosamente alle regolazioni delle gose.
chiavi dinamometriche indicate nel manuale d’officina
e, dove indicato, installare gli appositi dispositivi di - State lontani da pendii scoscesi per operare in si-
bloccaggio durante lo smontaggio, si dovrà procedere curezza.
al montaggio di un dispositivo nuovo.
L’installazione di ricambi non originali Massey Fergus- - Guardate dove state andando specialmente alla fine
son annulla automaticamente la garanzia del trattore, del campo e attorno agli alberi.
dal momento che tutti i pezzi Massey Fergusson sono
garantiti dal fabbricante. I Distributori e i Concessio- - Non permettete a nessuno di salire sul trattore o
nari Massey Fergusson sono tenuti a fornire esclusi- sull’attrezzo.
vamente ricambi originali.
- Usate il trattore con calma senza movimenti bru-
schi od improvvisi: non eseguite sterzate, partenze
3-4 Utilizzo del trattore in sicurezza o arresti bruschi.

Per l'utilizzo in sicurezza di un trattore agricolo occor- - Trainate solo con la barra di traino o da punti previ-
re essere operatori qualificati ed autorizzati. Per esse- sti per questo, ma mai sopra la linea centrale del-
re qualificati occorre anche conoscere tutto il conte- l’assale posteriore.
nuto del libretto di uso e manutenzione ed osservare
quanto prescritto scrupolosamente. - Quando il trattore è parcheggiato innestate il freno
Occorre altresì conoscere tutte le norme di sicurezza a mano di parcheggio.
e le normative sul lavoro.
- Non modificate o rimuovete una qualsiasi parte o
Per esempio alcune norme specificano che nessuna componente dell’equipaggiamento del trattore.
persona di età inferiore a 18 anni può operare su un
trattore. - Tenete gli altri lontani dalla Vostra area di lavoro.
E’ vostra responsabilità conoscere queste normative
ed applicarle sul lavoro. - Non utilizzate attacchi che non siano previsti per il
vostro trattore.
Esse includono le seguenti istruzioni per l’uso del trat-
tore in sicurezza.

Attenzione: l’operatore non deve far uso di


alcoolici o droghe che possono cambiare
od alterare lo stato di vigilanza ed il coordi-
namento.
Questo è il simbolo di attenzione. Quando è
Osservate le seguenti precauzioni : presente sulla macchina o sul manuale, fare
attenzione al potenziale pericolo di infortuni.
- Non permettete mai a bambini o ragazzi o a perso-
nale non qualificato di guidare il vostro trattore.

1 - 30
INTRODUZIONE

Lavorare in sicurezza
Telaio di sicurezza
Il trattore è equipaggiato del telaio di sicurezza e del-
le cinture di sicurezza. Se il telaio di sicurezza è stato
tolto o rimosso si raccomanda di equipaggiare il trat-
tore di un nuovo telaio di sicurezza e delle cinture di
sicurezza. Il telaio di sicurezza riduce i rischi di infor-
tuni in caso di ribaltamento. Il ribaltamento senza il
telaio di sicurezza può causare danni e infortuni gra-
vi.

Utilizzazione

• Prima di usare il trattore assicuratevi che il telaio di


sicurezza non sia danneggiato e sia fissato in modo Fig.21-1
corretto al trattore.

• NON ATTACCATE catene, cavi, etc. al telaio di sicu-


rezza o alla cabina per trainare, poichè questo può
causare il ribaltamento del trattore: trainate sempre
con la barra di traino.

• Allacciate sempre le cinture di sicurezza. NON in-


dossate le cinture di sicurezza se il trattore non è
equipaggiato di telaio di sicurezza o di cabina.

• Controllate le cinture di sicurezza per danni. Le cin-


ture danneggiate devono essere sostituite.

Telai di sicurezza danneggiati

Se il trattore si è ribaltato o il telaio di sicurezza è


stato danneggiato (per es. per un urto contro un pon- Fig.22-1
te), esso deve essere sostituito per garantire la sicu-
rezza originale. Voi necessitate dei seguenti indumenti protettivi:
• Un casco protettivo.
Dopo un incidente controllate il telaio di sicurezza, il
sedile di guida, le cinture di sicurezza ed i punti di • Occhiali o maschera protettiva.
ancoraggio delle cinture. Prima di utilizzare il trattore
sostituite le parti danneggiate. • Cuffie protettive per le orecchie.

NON SALDATE, FORATE, PIEGATE O RADDRIZZA- • Maschera protettiva o filtro per respirare.
TE IL TELAIO DI SICUREZZA O LA CABINA: queste
operazioni riducono il livello di protezione garantito dal- • Indumenti contro il cattivo tempo.
l'equipaggiamento originale.
• Indumenti riflettenti.
Precauzioni per operare in sicurezza
Proteggete voi stessi • Guanti da lavoro pesanti (in neoprene per uso di
Indossate gli indumenti protettivi ed i dispositivi per prodotti chimici, di cuoio per lavori pesanti).
la sicurezza personale necessari per il lavoro da ese-
guire. Non correte rischi (Fig. 22-1). • Scarpe protettive antinfortunistiche.

1 - 31
INTRODUZIONE

Note

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1 - 32
INTRODUZIONE

CAP. 1

Controllo pre-consegna e manutenzione

INDICE

Sez. 4 Controllo pre-consegna e manutenzione

4-1 Informazioni generali ................................................. 1-34


4-2 Controlli prima della consegna ................................. 1-34
4-3 Tavola riepilogativa della manutenzione periodica ..... 1-35

1 - 33
INTRODUZIONE

Sez.4 - Controllo pre-consegna e manutenzione


4-1 Informazioni generali
Per garantire la manutenzione regolare del trattore - Avviare il motore.
nel periodo di garanzia di 12 mesi, il concessionario - Verificare il buon funzionamento degli strumenti
Massey Fergusson dove eseguire gli interventi di ma- di controllo e delle spie luminose.
nutenzione delle 50 e delle 250 ore. - Verificare al contagiri il regime del motore con l’ac-
Questi interventi sono stati determinati allo scopo di celeratore manuale.
mantenere il trattore al massimo dell’efficienza du- - Attaccare una attrezzo rimorchiato e verificare il
rante tutto il periodo di garanzia, assicurandone al corretto funzionamento degli accessori idraulici del
contempo l’affidabilità di servizio. trattore.
- Controllare il corretto fissaggio di tutti i dadi, i bul-
loni, i perni di centraggio, i raccordi delle tubazio-
4-2 Controllo prima della consegna ni e i dispositivi di fissaggio.
- Controllare che non vi siano perdite nelle tubazioni.
Sia il distributore prima di consegnare al Concessio- - Verificare la corretta regolazione dei proiettori.
nario, sia il Concessionario prima di consegnare al - Provare il trattore, assicurandosi del buon funzio-
cliente o al conduttore, dovranno aver cura di ese- namento dei freni, degli strumenti di controllo e
guire le seguenti operazioni: degli accessori.

1. Installazione generale 2. Coppie di serraggio

- Pulire la superficie inferiore delle batterie e spal- - Verificare le coppie di serraggio delle viti o dei dadi
mare i terminali con grasso alla vaselina. di fissaggio dei diversi collegamenti telaio:
- Se è il caso mettere in carica le batterie. - Motore/Scatola del cambio
- Verificare tutti i collegamenti elettrici, il fissaggio - Scatola del cambio/Assale posteriore
dei cavi, dei condotti e delle luci di segnalazione. - Scatole del semiasse/Assale posteriore
- Controllare e integrare i livelli olio dei carter moto- - Verificare la coppia di serraggio dei dadi o viti di
re e della trasmissione. fissaggio delle ruote motrici.
- Lubrificare tutti i punti di ingrassaggio.
- Verificare e regolare se necessario la tensione del-
le cinghie (alternatore, ventilatore, pompe dei ser-
vocomandi).
- Tranne nel caso in cui contenga un prodotto anti-
gelo, lavare il circuito di raffreddamento e riempir-
lo con acqua dolce.
- Assicurarsi che il serbatoio contenga carburante
a sufficienza e del tipo corretto. Sicurezza totale
- Verificare il serraggio alla coppia prescritta dei dadi
e delle viti di fissaggio della testata. Verificare il Prima di consegnare la macchina al cliente, accertar-
serraggio delle viti e dei dadi di fissaggio del col- si che sia correttamente funzionante, specialmente per
lettore di aspirazione e di scarico. quanto riguarda i sistemi di sicurezza. Installare tutti i
- Controllare e regolare il gioco dei bilancieri e con- ripari e le protezioni.
trollare a vista le molle delle valvole.
- Controllare gli iniettori, spurgare il circuito di ali-
mentazione del carburante e serrare tutti i raccor-
di delle tubazioni carburante.
- Verificare il fissaggio dei tubi di filtrazione aria del
motore.
- Verificare la regolazione delle articolazioni del
motore assicurandosi che funzionino liberamente.

1 - 34
INTRODUZIONE

Controllo pre-consegna e manutenzione


4-3 Tavola riepilogativa della manutenzione periodica
COME
EFFETTUARE LE OPERAZIONI SEGUENTI OGNI indicato
Giornal- punti di
LUBRIFI- GRUPPO

mente o 100 250 500 1000(1) manu-


DESCRIZIONE con fles- ORE ORE ORE ORE tenzione
sibilità(4) (Fig. 23-1)
Lubrificazione generale 17
CAZIONE

Lubrificazione del supporto oscillante dell’attacco a tre punti 20


Lubrificazione cuscinetto disinnesto frizione PdF 21
Controllo livello olio coppa 1
Sostituzione olio coppa 22
MOTORE

Sostituzione filtro olio 23


Controllo gioco bilancieri * 28
Pulizia sfiato aperto motore *: ogni 2000 ore 37
Pulizia vaschetta filtro combustibile 2
ALIMENTAZIONE

Sostituzione cartuccia filtro combustibile 29


Controllo taratura iniettori e pompa iniezione * 30
Filtro aria a secco: pulizia valvola di scarico 3
Filtro aria a secco: pulizia o sostituzione cartuccia 4
Scaricare eventuali depositi dal serbatoio combustibile 31
RAFFRED-
SOLLEVATORE IDRAULICO DAMENTO

Controllo livello acqua radiatore 5


Pulizia alette della massa radiante 6
Lavaggio del circuito di raffreddamento 32
Sostituzione olio carter cambio, e olio dei 7-10
carter riduttori laterali posteriori
TRASMISSIONE

Sostituzione olio carter cambio (2), e olio dei 33-36


carter riduttori laterali e posteriori
Pulizia filtro olio sollevatore e trasmissione 24
Pulizia radiatore olio della trasmissione (se montato) 9
Controllo corsa libera frizione cambio, e del frenello 12
Controllo corsa libera comando frizione PdF -
CIRCUITO FRIZIONI
IDRAULICO STERZO

Sostituzione filtro olio del manipolatore 26


AUSILIARE FRENI

Registrazione corsa pedali comando freni 11


Controllo del livello olio nel serbatoio ausiliare 8
Controllo e pulizia filtro olio circuito ausiliare 25
Sostituzione olio nel serbatoio circuito ausiliare 34
ELETTRICO

Controllo del livello elettrolito nella batteria 13


CARRELLI IMPIANTO

Controllo della tensione della cinghia di comando dell'alternatore 14


Controllo efficienza dell'alternatore e del motorino d'avviamento * 35
Controllo per presenza di trafilamenti nei rulli e nella catena 18
VARIE

Ingrassare perni d’articolazione e sospensioni anteriori e posteriori 19


Controllo tensione della catena 28
Controllo serraggio viti di fissaggio del telaio di sicurezza e fissaggi in generale 16-17

SEGNI DI RIFERIMENTO PER LE OPERAZIONI (2) Si consiglia di effettuare la prima sostituzione dell'olio del cambio
Ispezione, riempimento, lubrificazione. dopo 500 ore ed in seguito ogni 1000 ore di lavoro.
Sostituzione. Pulizia o lavaggio. Regolazione. (3) ATTENZIONE: Per salvaguardare l'integrità del circuito frizioni di sterzo
Operazioni che debbono essere effettuate e freni effettuare la prima pulizia del filtro dopo le prime 50 ore. In seguito
dal Concessionario o dall'Agente. pulire il filtro ogni 500 ore.
* Le operazioni marcate con un asterisco devono (4) ATTENZIONE: Le operazioni per le quali è prevista la manutenzione
essere eseguite dal Concessionario o dall'Agente. periodica flessibile devono essere eseguite a discrezione dell'Operatore
NOTE in base alle condizioni ambientali e di lavoro e secondo la periodicità che
(1) Operazione da eseguire una volta all'anno. l'esperienza suggerisce. E' bene tenere comunque presente che è meglio
controllare con molta frequenza che controllare poco.

1 - 35
INTRODUZIONE

Controllo pre-consegna e manutenzione

Fig.23-1

Punti di manutenzione e di servizio


GIORNALMENTE di sicurezza OGNI 500 ORE
O CON FLESSIBILITÀ (4) 16. Controllo serraggio bulloneria in
1. Controllo livello olio coppa. generale. 28*. Controllo gioco bilancieri.
2. Pulizia filtro combustibile. 17. Ingrassaggio e lubrificazione 29. Sostituzione filtro combusti-
3. Filtro aria: valvola di scarico. generale. bile.
4. Filtro aria: pulizia o sostituzione 18. Controllo trafilamenti nei rulli,
OGNI 1.000 ORE (1)
cartuccia. ruota tendicingolo e catenarie.
5. Livello acqua radiatore. 19. Ingrassare perni di articolazione 30*. Controllo taratura iniettori e
6. Pulizia alette radiatore acqua sospensioni anteriori e posterio- pompa iniezione.
motore e radiatore olio trasmis- ri 31. Scarico depositi dal serbato-
sione. OGNI 100 ORE io combustibile.
7. Livello olio cambio, circuito 32. Lavaggio circuito di raffred-
idraulico sollevatore. 20. Lubrificazione attacco a tre punti. damento del motore
8. Livello olio del circuito idraulico 21. Lubrificazione cuscinetto 33. Sostituzione olio trasmissio-
supplementare (versioniC). reggispinta frizione PdF. ne e circuito idraulico (2).
9. Pulizia alette radiatore olio 34. Sostituzione olio circuito
trasmissione. OGNI 250 ORE idraulico ausiliario (versione
10. Livello olio dei riduttori posterio- C)
ri. 22. Sostituzione olio coppa motore. 35. Controllo funzionamento
11. Registrazione pedali freni. 23. Sostituzione filtro olio motore. dell'alternatore e del
12. Registrazione pedale frizione 24. Pulizia filtro olio trasmissione motorino di avviamento.
cambio e frenello. circuito idraulico sollevatore (3). 36. Sostituzione olio dei riduttori
13C.Livello elettrolito batteria. 25. Pulizia filtro olio circuito idraulico posteriori.
13F. Livello elettrolito batteria ausiliario (versioni C).
Frutteto 26. Sostituzione filtro olio circuito OGNI 2.000 ORE
14. Tensione cinghia ventola ed frizioni di sterzo.
alternatore. 30. Controllo tensione delle 37*. Pulizia sfiato aperto del
15. Controllo viti di fissaggio telaio catenarie motore.

NOTE: Per le note (1), (2), (3), (4) vedi Tavola Riepilogativa Della Manutenzione Periodica.
* Le operazioni marcate con l’asterisco devono essere eseguite dal Concessionario o dall’Agente.

1 - 36
INTRODUZIONE

CAP. 1

Tavole di conversione

INDICE

Sez. 5 Tavole di conversione

5-1 Lunghezza ................................................................ 1-38


5-2 Area ........................................................................... 1-41
5-3 Volume ...................................................................... 1-42
5-4 Massa ........................................................................ 1-45
5-5 Pressione .................................................................. 1-47
5-6 Momento di rotazione ............................................... 1-49
5-7 Temperatura .............................................................. 1-51

1 - 37
INTRODUZIONE

Sez.5 - Tavole di conversione


5-1 Lunghezza
Da mm a pollici
mm pollici mm pollici mm pollici mm pollici

1 0.0394 26 102.36 51 2.0079 76 2.9921


2 0.0387 27 1.0630 52 2.0472 77 3.0315
3 0.1181 28 1.1024 53 2.0866 78 3.0709
4 0.1575 29 1.1417 54 2.1260 79 3.1102
5 0.1968 30 1.1811 55 2.1653 80 3.1496
6 0.2362 31 1.2205 56 2.2047 81 3.1890
7 0.2756 32 1.2598 57 2.2441 82 3.2283
8 0.3150 33 1.2992 58 2.2835 83 3.2677
9 0.3543 34 1.3386 59 2.3228 84 3.3071
10 0.3937 35 1.3779 60 2.3622 85 3.3464
11 0.4331 36 1.4173 61 2.4016 86 3.3858
12 0.4724 37 1.4567 62 2.4409 87 3.4252
13 0.5118 38 1.4961 63 2.4803 88 3.4646
14 0.5512 39 1.5354 64 2.5197 89 3.5039
15 0.5905 40 1.5748 65 2.5590 90 3.5433
16 0.6299 41 1.6142 66 2.5984 91 3.5827
17 0.6693 42 1.6535 67 2.6378 92 3.6220
18 0.7087 43 1.6929 68 2.6772 93 3.6614
19 0.7480 44 1.7323 69 2.7165 94 3.7008
20 0.7874 45 1.7716 70 2.7559 95 3.7401
21 0.8268 46 1.8110 71 2.7953 96 3.7795
22 0.8661 47 1.8504 72 2.8346 97 3.8189
23 0.9055 48 1.8898 73 2.8740 98 3.8583
24 0.9449 49 1.9291 74 2.9134 99 3.8976
25 0.9842 50 1.9685 75 2.9527 100 3.9370

Da pollici a mm Da pollici a mm
pollici mm pollici mm pollici mm pollici mm

1/64 0.3969 33/64 13.0969 17/64 6.7469 49/64 19.4469


1/32 0.7937 17/32 13.4937 9/32 7.1437 25/32 19.8437
3/64 1.1906 35/64 13.8906 19/64 7.5406 51/64 20.2406
1/16 1.5875 9/16 14.2875 5/16 7.9375 13/16 20.6375
5/64 1.9844 37/64 14.6844 21/64 8.3344 53/64 21.0344
3/32 2.3812 19/32 15.0812 11/32 8.7312 27/32 21.4312
7/64 2.7781 39/64 15.4781 23/64 9.1281 55/64 21.8281
1/8 3.1750 5/8 15.8750 3/8 9.5250 7/8 22.2250
9/64 3.5719 41/64 16.2719 25/64 9.9219 57/64 22.6219
5/32 3.9687 21/32 16.6687 13/32 10.3187 29/32 23.0187
11/64 4.3656 43/64 17.0656 27/64 10.7156 9/64 23.4156
3/16 4.7625 11/16 17.4625 7/16 11.1125 15/16 23.8125
13/64 5.1594 45/64 17.8594 29/64 11.5094 21/64 24.2094
7/32 5.5562 23/32 18.2562 15/32 11.9062 31/32 24.6062
15/64 5.9531 47/64 18.6531 31/64 12..3062 63/64 25.0031
1/4 6.3500 3/4 19.0500 1/2 12..7000 1 25.4000
00

1 - 38
INTRODUZIONE

Tavole di conversione
Da Ft a Metro
ft. 0 1 2 3 4
m m m m m

- 0.305 0.610 0.914 1.219


10 3.048 3.353 3.658 3.962 4.267
20 6.096 6.401 6.706 7.010 7.315
30 9.144 9.449 9.754 10.058 10.363
40 12.192 12.497 12.802 13.106 13.411
50 15.240 15.545 15.850 16.154 16.459
60 18.288 18.593 18.898 19.202 19.507
70 21.336 21.641 21.946 22.250 22.555
80 24.384 24.689 24.994 25.298 25.603
90 27.432 27.737 28.042 28.346 28.651
100 30.480 30.785 31.090 31.394 31.699

ft. 5 6 7 8 9
m m m m m

- 1.524 1.829 2.134 2.438 2.743


10 4.572 4.877 5.182 5.486 5.791
20 7.620 7.925 8.230 8.534 8.839
30 10.668 10.973 11.278 11.582 11887
40 13.716 14.021 14.326 14.630 14.935
50 16.764 17.069 17.374 17.678 17.983
60 19.812 20.117 20.422 20.726 21.031
70 22.860 23.165 23.470 23.774 24.079
80 25.908 26.213 26.518 26.822 27.127
90 28.956 29.261 29.566 29.870 30.175
100 32. 004 32.309 32.614 32.918 33.223

Da Metro a Ft
m 0 1 2 3 4
ft. ft. ft. ft. ft.

- 3.2808 6.5617 9.8425 13.1234


10 32.8084 36.0892 39.3701 42.6509 45.9318
20 65.6168 68.8976 72.1785 75.4593 78.7402
30 98.4252 101.7060 104.9869 108.2677 111.5486
40 131.2336 134.5144 137.7953 141.0761 144.3570
50 164.0420 167.3228 170.6037 173.8845 177.1654
60 196.8504 200.1312 203.4121 206.6929 209.9738
70 229.6588 232.9396 236.2205 239.5013 242.7822
80 262.4672 265.7480 269.0289 272.3097 275.5906
90 295.2756 298.5564 301.8373 305.1181 308.3990
100 328.0840 331.3648 334.6457 337.9265 341.2074

m 5 6 7 8 9
ft. ft. ft. ft. ft.

- 16.4042 19.6850 22.9659 26.2467 29.5276


10 49.2126 52.4934 55.7743 59.0551 62.3360
20 82.0210 85.3018 88.5827 91.8635 95.1444
30 114.8294 118.1102 121.3911 124.6719 127.9528
40 147.6378 150.9186 154.1995 175.4803 160.7612
50 180.4462 183.7270 187.0079 190.2887 193.5696
60 213.2546 216.5354 219.8163 223.0971 226.3780
70 246.0630 249.3438 252.6247 255.9055 259.1864
80 278.8714 282.1522 285.4331 288.7139 291.9948
90 311.6798 314.9606 318.2415 321.5223 324.8032
100 344.4882 347.7690 351.0499 354.3307 357.6116

1 - 39
INTRODUZIONE

Tavole di conversione
Da Miglia a Kilometri
miles 0 1 2 3 4
km km km km km

- 1.609 3.219 4.828 6.437


10 16.093 17.703 19.312 20.921 22.531
20 32.187 33.796 35.406 37.015 38.624
30 48.280 49.890 51.499 53.108 54.718
40 64.374 65.983 67.593 69.202 70.811
50 80.467 82.077 83.686 85.295 86.905
60 96.561 98.170 99.779 101.390 103.000
70 112.650 114.260 115.870 117.480 119.090
80 128.750 130.360 131.970 133.580 135.190
90 144.840 146.450 148.060 149.670 151.280
100 160.930 162.540 164.150 165.760 167.370

miles 5 6 7 8 9
km km km km km

- 8.047 9.656 11.265 12.875 14.484


10 24.140 25.750 27.359 28.968 30.578
20 40.234 41.843 43.452 45.062 46.671
30 56.327 57.936 59.546 61.155 62.764
40 72.421 74.030 75.639 77.249 78.858
50 88.514 90.123 91.733 93.342 94.951
60 104.610 106.220 107.830 109.440 111.040
70 120.700 122.310 123.920 125.530 127.140
80 136.790 138.400 140.010 141.620 143.230
90 152.890 154.500 156.110 157.720 159.330
100 168.980 170.590 172.200 173.810 175.420

Da Kilometri a Miglio
km 0 1 2 3 4
miles miles miles miles miles

- 0.621 1.243 1.864 2.486


10 6.214 6.835 7.457 8.078 8.699
20 12.427 13.049 13.670 14.292 14.913
30 18.641 19.263 19.884 20.506 21.127
40 24.855 25.477 26.098 26.720 27.341
50 31.069 31.690 32.311 32.933 33.554
60 37.282 37.904 38.525 39.147 39.768
70 43.497 44.118 44.739 45.361 45.982
80 49.711 50.332 50.953 51.575 52.196
90 55.924 56.545 57.166 57.788 58.409
100 62.138 62.759 63.380 64.002 64.623

km 5 6 7 8 9
miles miles miles miles miles

- 3.107 3.728 4.350 4.971 5.592


10 9.321 9.942 10.562 11.185 11.805
20 15.534 16.156 16.776 17.399 18.019
30 21.748 22.370 22.990 23.613 24.233
40 27.962 28.584 29.204 29.827 30.447
50 34.175 34.797 35.417 36.040 36.660
60 40.389 41.011 41.631 42.254 42.874
70 46.603 47.225 47.845 48.468 49.088
80 52.817 53.439 54.059 54.682 55.302
90 59.030 59.652 60.272 60.895 61.515
100 65.244 65.866 66.486 67.109 67.729

1 - 40
INTRODUZIONE

Tavole di conversione
5-2 Area
Da pollici quadrati a centimetri quadrati
in(2) 0 1 2 3 4
cm(2) cm(2) cm(2) cm(2) cm(2)

- 6.452 12.903 19.355 25.806


10 64.516 70.968 77.419 83.871 90.322
20 129.032 135.484 141.935 148.387 154.838
30 193.548 200.000 206.451 212.903 219.354
40 258.064 264.516 270.967 277.419 283.870
50 322.580 329.032 335.483 341.935 348.386
60 397.096 393.548 399.999 406.451 412.902
70 451.612 458.064 464.515 470.967 477.418
80 516.128 522.580 529.031 535.483 541.934
90 580.644 587.096 593.547 599.999 606.450
100 645.160 651.612 658.063 664.515 670.966

in(2) 5 6 7 8 9
cm(2) cm(2) cm(2) cm(2) cm(2)

- 32.258 38.710 45.161 51.613 58.064


10 96.774 103.226 109.677 116.129 122.580
20 161.290 167.742 174.193 180.645 187.096
30 225.806 232.258 238.709 245.161 251.612
40 290.322 296.774 303.225 309.677 316.128
50 354.838 361.290 367.741 374.193 380.644
60 419.354 425.806 432.357 438.709 445.160
70 483.870 490.322 496.773 503.225 509.676
80 548.386 554.838 561.289 567.741 574.192
90 612.902 619.354 625.805 632.257 638.708
100 677.418 683.870 690.321 696.773 703.224

Da centimetri quadrati a pollici quadrati


cm(2) 0 1 2 3 4
in(2) in(2) in(2) in(2) in(2)

- 0.155 0.310 0.465 0.620


10 1.550 1.705 1.860 2.015 2.170
20 3.100 3.255 3.410 3.565 3.720
30 4.650 4.805 4.960 5.115 5.270
40 6.200 6.355 6.510 6.665 6.820
50 7.750 7.905 8.060 8.215 8.370
60 9.300 9.455 9.610 9.765 9.920
70 10.850 11.005 11.160 11.315 11.470
80 12.400 12.555 12.710 12.865 13.020
90 13.950 14.105 14.260 14.415 14.570
100 15.500 15.655 15.810 15.965 16.120

cm(2) 5 6 7 8 9
in(2) in(2) in(2) in(2) in(2)

- 0.775 0.930 1.085 1.240 1.395


10 2.325 2.480 2.635 2.790 2.945
20 3.875 4.030 4.185 4.340 4.495
30 5.425 5.580 5.735 5.890 6.045
40 6.975 7.130 7.285 7.440 7.595
50 8.525 8.680 8.835 8.990 9.145
60 10.075 10.230 10.385 10.540 10.695
70 11.625 11.780 11.935 12.090 12.245
80 13.175 13.330 13.485 13.640 13.795
90 14.725 14.880 15.035 15.190 15.345
100 16.275 16.430 16.385 16.740 16.895

1 - 41
INTRODUZIONE

Tavole di conversione
5-3 Volume
Da pollici cubi a centimetri cubi
(3)
in 0 1 2 3 4
cm(3) (cc) cm(3) (cc) cm(3) (cc) cm(3) (cc) cm(3) (cc)

- 16.387 32.774 49.161 65.548


10 163.871 180.258 196.645 213.032 229.419
20 327.741 344.128 360.515 376.902 393.290
30 491.612 507.999 524.386 540.773 557.160
40 655.483 671.870 688.257 704.644 721.031
50 819.353 835.740 852.127 868.514 884.901
60 983.224 999.611 1015.998 1032.385 1048.772
70 1147.094 1163.482 1179.869 1196.256 1212.643
80 1310.965 1327.352 1343.739 1360.126 1376.513
90 1474.836 1491.223 1507.610 1523.997 1540.384
100 1638.706 1655.093 1671.481 1687.868 1704.255

in(3) 5 6 7 8 9
cm(3) (cc) cm(3) (cc) cm(3) (cc) cm(3) (cc) cm(3) (cc)

- 81.935 98.322 114.709 131.097 147.484


10 245.806 262.193 278.580 294.967 311.354
20 209.677 426.064 442.451 458.838 475.225
30 573.547 589.934 606.321 622.708 639.095
40 737.418 753.805 770.192 786.579 802.966
50 901.289 917.676 934.063 950.450 966.837
60 1065.159 1081.546 1097.933 1114.320 1130.707
70 1229.030 1245.417 1261.804 1278.191 1294.578
80 1392.200 1409.288 1425.675 1442.062 1458.449
90 1556.771 1573.158 1589.545 1605.932 1622.319
100 1720.642 1737.029 1753.416 1769.803 1786.190

Da centimetri cubi a pollici cubi


cm(3) (cc) 0 1 2 3 4
in(3) in(3) in(3) in(3) in(3)

- 0.0610 0.1220 0.1831 0.2441


10 0.6102 0.6713 0.7323 0.7933 0.8543
20 1.2205 1.2815 1.3425 1.4035 1.4646
30 1.8307 1.8917 1.9528 2.0138 2.0748
40 2.4409 2.5020 2.5630 2.6240 2.6850
50 3.0512 3.1122 3.1732 3.2343 3.2953
60 3.6614 3.7224 3.7835 3.8445 3.9055
70 4.2717 4.3327 4.3937 4.4547 4.5158
80 4.8819 4.9429 5.0039 5.0650 5.1260
90 5.4921 5.5532 5.6142 5.6752 5.7362
100 6.1024 6.1634 6.2244 6.2854 6.3465

cm(3) (cc) 5 6 7 8 9
in(3) in(3) in(3) in(3) in(3)

- 0.3051 0.3661 0.4272 0.4882 0.5492


10 0.9154 0.9764 1.0374 1.0984 1.1595
20 1.5256 1.5866 1.6476 1.7087 1.7697
30 2.1358 2.1969 2.2579 2.3189 2.3799
40 2.7461 2.8071 2.8681 2.9291 2.9902
50 3.3563 3.4173 3.4784 3.5394 3.6004
60 3.9665 4.0276 4.0886 4.1495 4.2106
70 4.5768 4.6378 4.6988 4.7599 4.8209
80 5.1870 5.2480 5.3091 5.3701 5.4311
90 5.7973 5.8583 5.9193 5.9803 6.0414
100 6.4075 6.4685 6.5295 6.5906 6.6516

1 - 42
INTRODUZIONE

Tavole di conversione
Da galloni (U.S.) a litri
U.S. gal. 0 1 2 3 4
litri litri litri litri litri

- 3.7854 7.5709 11.3563 15.1417


10 37.8543 41.6397 45.4251 49.2105 52.9960
20 75.7085 79.4940 83.2794 87.0648 90.8502
30 113.5528 117.3482 121.1337 124.9191 128.7045
40 151.4171 155.2025 158.9879 162.7734 166.5588
50 189.2713 1930568 196.8422 200.6276 204.4131
60 227.1256 230.9110 234.6965 238.4819 242.2673
70 264.9799 268.7653 272.5507 276.3362 280.1216
80 302.8342 306.6196 310.4050 314.1904 317.9759
90 340.6884 344.4738 348.2593 352.0447 355.8301
100 378.5427 382.3281 386.1135 389.8990 393.6844

U.S. gal. 5 6 7 8 9
litri litri litri litri litri

- 18.9271 22.7126 26.4980 302834 34.0638


10 56.7814 60.5668 64.3523 68.1377 71.9231
20 94.6357 98.4211 102.2065 105.9920 109.7774
30 132.4899 136.2754 140.0608 143.8462 147.6316
40 170.3442 174.1296 177.9151 181.7005 185.4859
50 208.1985 211.9839 215.7693 219.5548 223.3402
60 246.0527 2498382 253.6236 257.4090 261.1945
70 283.9070 287.6924 291.4779 295.2633 299.0487
80 321.7613 325.5467 329.3321 333.1176 336.9030
90 359.6156 363.4010 367.1864 370.9718 374.7573
100 397.4698 401.2553 405.0407 408.8261 412.6115

Da litri a galloni (U.S.)


Litri 0 1 2 3 4
gal. gal. gal. gal. gal.

- 0.2642 0.5283 0.7925 1.0567


10 2.6417 2.9059 3.1701 3.4342 3.6984
20 5.2834 5.5476 5.8118 6.0759 6.3401
30 7.9251 8.1893 8.4535 8.7176 8.9818
40 10.5668 10.8310 11.0952 11.3594 11.6235
50 13.2086 13.4727 13.7369 14.0011 14.2652
60 15.8503 16.1144 16.3786 16.6428 16.9069
70 18.4920 18.7561 19.0203 19.2845 19.5487
80 21.1337 21.3979 21.6620 21.9262 22.1904
90 23.7754 24.0396 24.3037 24.5679 24.8321
100 26.4171 26.6813 26.9454 27.2096 27.4738

Litri 5 6 7 8 9
gal. gal. gal. gal. gal.

- 1.3209 1.5850 1.8492 2.1134 2.3775


10 3.9626 4.2267 4.4909 4.7551 5.0192
20 6.6043 6.8684 7.1326 7.3968 7.6610
30 9.2460 9.5102 9.7743 10.0385 10.3027
40 11.8877 12.1519 12.4160 12.6802 129444
50 14.5294 14.7936 15.0577 15.3219 15.5861
60 17.1711 17.4353 17.6995 17.9636 18.2278
70 19.8128 20.0770 20.3412 20.6053 20.8695
80 22.4545 22.7187 22.9829 23.2470 23.5112
90 25.0962 25.3604 25.6246 25.8888 26.1529
100 27.7380 28.0021 28.2663 28.5305 28.7946

1 - 43
INTRODUZIONE

Tavole di conversione
Da galloni (IMP) a litri
Imp gal. 0 1 2 3 4
litri litri litri litri litri

- 4.5460 9.0919 13.6379 18.1838


10 45.4596 50.0056 54.5515 59.0975 63.6434
20 90.9192 95.4652 100.0111 104.5571 109.1030
30 136.3788 140.9248 145.4707 150.0167 154.5626
40 181.8384 186.3844 190.9303 195.4763 200.0222
50 227.2980 231.8440 236.3899 240.9359 245.4818
60 272.7576 277.3036 281.8495 286.3955 290.9414
70 318.2172 322.7632 327.3091 331.8551 336.4010
80 363.6768 368.2223 372.7687 377.3147 381.8606
90 409.1364 413.6824 418.2283 422.7743 427.3202
100 454.5960 459.1420 463.6879 468.2339 472.7798

Imp gal. 5 6 7 8 9
litri litri litri litri litri

- 22.7298 27.2758 31.8217 36.3677 40.9136


10 68.1894 72.2354 77.2813 81.8275 86.3732
20 113.6490 118.1950 122.7409 127.2869 131.8328
30 159.1086 163.6546 168.0005 172.7465 177.2924
40 204.5682 209.1142 213.6601 218.2061 222.7520
50 250.0278 254.5738 259.1197 263.6657 268.2116
60 295.4874 300.0334 304.5793 309.1253 313.6712
70 340.9470 345.4930 350.0389 354.5849 359.1308
80 386.4066 390.9526 395.4985 400.0445 404.5004
90 431.8662 436.4122 440.9581 445.9041 450.0500
100 477.3258 4818718 4864177 490.9637 495.5096

Da litri a galloni (IMP)


Litri 0 1 2 3 4
gal. gal. gal. gal. gal.

- 0.2200 0.4400 0.6599 0.8799


10 2.1998 2.4197 2.6397 2.8597 3.0797
20 4.3995 4.6195 4.8395 5.0594 5.2794
30 6.5993 6.8193 7.0392 7.2592 7.4792
40 8.7990 9.0190 9.2390 9.4590 9.6789
50 10.9988 11.2188 11.4388 11.6587 11.8787
60 13.1986 13.4185 13.6385 13.8585 14.0785
70 15.3983 15.6183 15.8383 16.0582 16.2782
80 17.5981 17.8181 18.0380 18.2580 18.4780
90 19.7978 20.0178 20.2378 20.4578 20.6777
100 21.9976 22.2176 22.4376 22.6575 22.8775

Litri 5 6 7 8 9
gal. gal. gal. gal. gal.

- 1.0999 1.3199 1.5398 1.7598 1.9798


10 3.2996 3.5196 3.7396 3.9596 4.1795
20 5.4994 5.7194 5.9394 6.1593 6.3793
30 7.6992 7.9191 8.1391 8.3591 8.5791
40 9.8989 10.9189 10.3389 10.5588 10.7788
50 12.0987 12.3187 12.5386 12.7586 12.9786
60 14.2984 14.5184 14.7384 14.9584 15.1783
70 16.4982 16.7182 16.9382 17.1581 17.3781
80 18.6980 18.9179 19.1379 19.3579 19.5779
90 20.8977 21.1177 21.3377 21.5576 21.7776
100 23.0975 23.3175 23.5374 23.7574 23.9774

1 - 44
INTRODUZIONE

Tavole di conversione
5-4 Massa
Da Pound a Kilogrammi
Ibs. 0 1 2 3 4
Kg Kg Kg Kg Kg

- 0.454 0.907 1.361 1.814


10 4.536 4.990 5.443 5.897 6.350
20 9.072 9.525 9.979 10.433 10.886
30 13.608 14.061 14.515 14.969 15.422
40 18.144 18.597 19.051 19.504 19.958
50 22.680 23.133 23.587 24.040 24.494
60 27.216 27.669 28.123 28.576 29.030
70 31.571 32.205 32.659 33.112 33.566
80 36.287 36.741 37.195 37.648 38.102
90 40.823 41.277 41.730 42.184 42.638
100 45.359 45.813 46.266 46.720 47.174

Ibs. 5 6 7 8 9
Kg Kg Kg Kg Kg

- 2.268 2.722 3.175 3.629 4.082


10 6.804 7.257 7.711 8.165 8.618
20 11.340 11.793 12.247 12.701 13.154
30 15.876 16.329 16.783 17.237 17.690
40 20.412 20.865 21.319 21.772 22.226
50 24.948 25.401 25.855 26.308 26.762
60 29.484 29.937 30.391 30.844 31.298
70 34.019 34.473 34.927 35.380 35.834
80 38.555 39.009 39.463 39.916 40.370
90 43.092 43.545 43.998 44.453 44.906
100 47.627 48.081 48.534 48.988 49.442

Da Kilogrammi a Pound
kg 0 1 2 3 4
Ibs. Ibs. Ibs. Ibs. Ibs.

- 2.205 4.409 6.614 8.818


10 22.046 24.251 26.455 28.660 30.865
20 44.092 46.297 48.502 50.706 52.911
30 66.139 68.343 70.548 72.752 74.957
40 88.185 90.389 92.594 94.799 97.003
50 110.230 112.440 114.640 116.840 119.050
60 132.280 134.480 136.690 138.890 141.100
70 154.320 156.530 158.730 160.940 163.140
80 176.370 178.570 180.780 182.980 185.190
90 198.420 200.620 202.830 205.030 207.230
100 220.460 222.670 224.870 227.080 229.280

kg 5 6 7 8 9
Ibs. Ibs. Ibs. Ibs. Ibs.

- 11.023 13.228 15.432 17.637 19.842


10 33.069 35.274 37.479 39.683 41.888
20 55.116 57.320 59.525 61.729 63.934
30 77.162 79.366 81.571 83.776 85.980
40 99.208 101.410 103.620 105.820 108.030
50 121.250 123.460 125.660 127.870 130.070
60 143.300 145.510 147.710 149.910 152.120
70 165.350 167.550 169.760 171.960 174.170
80 187.390 189.600 191.800 194.010 196.210
90 209.440 211.640 213.850 216.050 218.260
100 231.490 233.690 235.890 238.100 240.300

1 - 45
INTRODUZIONE

Tavole di conversione
Da Kilogrammi a Newton
kg 0 1 2 3 4
N N N N N

- - 9.81 19.61 29.42 39.23


10 98.07 107.87 117.68 127.49 137.29
20 196.13 205.94 215.75 225.55 235.36
30 294.20 304.01 313.81 323.62 333.43
40 392.27 402.07 411.88 421.69 431.49
50 490.33 500.14 509.95 519.75 529.56
60 558.40 598.21 608.01 617.82 627.63
70 686.47 696.27 706.08 715.89 725.69
80 784.53 794.34 804.15 813.95 823.76
90 882.60 892.41 902.21 912.02 921.83
100 980.66 990.47 1000.30 1010.08 1019.89

kg 5 6 7 8 9
N N N N N

- 49.03 58.81 68.65 78.45 88.26


10 147.10 156.91 166.71 176.52 186.33
20 245.17 254.97 264.78 274.59 284.39
30 343.23 353.04 362.85 372.65 382.46
40 441.30 451.11 460.91 470.72 480.53
50 539.37 549.17 558.98 568.79 578.59
60 637.43 647.24 657.05 666.85 676.66
70 735.50 745.31 755.11 764.92 774.73
80 833.57 843.37 853.18 862.99 872.79
90 931.63 941.44 951.25 961.05 970.86
100 1029.69 1039.47 1049.31 1059.11 1068.92

Da Newton a Kilogrammi
N 0 1 2 3 4
kg kg kg kg kg

- - 1.020 2.039 3.059 4.079


100 10.197 11.217 12.237 13.256 14.276
200 20.394 21.414 22.434 23.453 24.473
300 30.591 31.611 32.631 33.651 34.670
400 40.789 41.808 42.828 43.848 44.868
500 50.986 52.006 53.025 54.045 55.065
600 61.183 62.203 63.222 64.242 65.262
700 71.380 72.400 73.420 74.439 75.459
800 81.577 82.597 83.617 84.636 85.656
900 91.774 92.794 93.814 94.834 95.853
1000 101.972 102.990 104.011 105.031 106.051

N 5 6 7 8 9
kg kg kg kg kg

- 5.099 6.118 7.138 8.158 9.177


100 15.296 16.315 17.335 18.355 19.375
200 25.493 26.513 27.532 28.552 29.572
300 35.690 36.710 37.729 38.749 39.769
400 45.887 46.907 47.927 48.946 49.966
500 56.084 57.104 58.124 59.144 60.163
600 66.282 67.301 68.321 69.341 70.360
700 76.479 77.498 78.518 79.538 80.558
800 86.676 87.696 88.715 89.735 90.755
900 96.873 97.893 98.912 99.932 100.951
1000 107.071 108.090 109.110 110.130 111.149

1 - 46
INTRODUZIONE

Tavole di conversione
5-5 Pressione
Da Pound su pollici quadrati a Kilogrammi su centimetri quadrati
(2)
Ib/in 0 1 2 3 4
(psi) kg/cm(2) kg/cm(2) kg/cm(2) kg/cm(2) kg/cm(2)

- 0.0703 0.1406 0.2100 0.2812


10 0.7031 0.7734 0.8437 0.9140 0.9843
20 1.4062 1.4765 1.5468 1.6171 1.6874
30 2.1092 2.1795 2.2498 2.3202 2.3905
40 2.8123 2.8826 2.9529 3.0232 3.0935
50 3.5154 3.5857 3.6560 3.7263 3.7966
60 4.2185 4.2888 4.3591 4.4294 4.4997
70 4.9216 4.9919 5.0622 5.1325 5.2028
80 5.6246 5.6949 5.7652 5.8356 5.9059
90 6.3277 6.3980 6.4683 6.5386 6.6089
100 7.0308 7.1011 7.1714 7.2417 7.3120

Ib/in(2) 5 6 7 8 9
(psi) kg/cm(2) kg/cm(2) kg/cm(2) kg/cm(2) kg/cm(2)

- 0.3515 0.4218 0.4921 0.5625 0.6328


10 1.0546 1.1249 1.1952 1.2655 1.3358
20 1.7577 1.8280 1.8983 1.9686 2.0389
30 2.4608 2.5311 2.6014 2.6717 2.7420
40 3.1639 3.2342 3.3045 3.3748 3.4451
50 3.8669 3.9372 4.0072 4.0779 4.1482
60 4.5700 4.6403 4.7106 4.7809 4.8512
70 5.2731 5.3434 5.4137 5.4840 5.5543
80 5.9762 6.0465 6.1168 6.1871 6.2574
90 6.6793 6.7496 6.8199 6.8902 6.9605
100 7.3823 7.4526 7.5229 7.5933 7.6636

Da Kilogrammo su centimetri quadrati a Pound su pollici quadrati


kg/cm(2) 0 1 2 3 4
Ib/in(2) (psi) Ib/in(2) (psi) Ib/in(2) (psi) Ib/in(2) (psi) Ib/in(2) (psi)

- 14.22 28.45 42.67 56.89


10 142.23 156.45 170.68 184.90 199.12
20 284.46 298.69 312.91 327.13 341.36
30 426.70 440.92 455.14 469.36 483.59
40 568.93 583.15 597.37 611.60 625.82
50 711.16 725.38 739.61 753.83 768.05
60 853.39 867.61 881.84 896.06 910.28
70 995.62 1009.80 1024.10 1038.30 1052.50
80 1137.80 1152.10 1166.30 1180.50 1194.70
90 1280.10 1294.30 1308.50 1322.70 1337.00
100 1422.30 1436.50 1450.80 1465.00 1479.20

kg/cm(2) 5 6 7 8 9
Ib/in(2) (psi) Ib/in(2) (psi) Ib/in(2) (psi) Ib/in(2) (psi) Ib/in(2) (psi)

- 71.12 85.34 99.56 113.78 128.01


10 213.35 227.57 241.79 256.02 270.24
20 355.58 369.80 384.03 398.25 412.47
30 497.81 512.03 526.26 540.48 554.70
40 640.04 654.27 668.49 682.71 696.94
50 782.28 796.50 810.72 824.94 839.17
60 924.51 938.73 952.95 967.18 981.40
70 1066.70 1081.00 1095.20 1109.40 1123.60
80 1209.00 1223.20 1237.40 1251.60 1265.90
90 1351.20 1365.40 1379.60 1393.90 1408.10
100 1493.40 1507.70 1521.90 1536.10 1550.30

1 - 47
INTRODUZIONE

Tavole di conversione
Da Kilogrammo su centimetro quadrato a Kilo Pascal
(2)
kg/cm 0 1 2 3 4
KPa KPa KPa KPa KPa

- - 98.1 196.1 294.2 392.3


10 980.7 1078.7 1176.8 1274.9 1372.9
20 1961.3 2059.4 2157.5 2255.5 2353.6
30 2942.0 3040.1 3138.1 3236.2 3334.3
40 3922.7 4020.7 4118.8 4216.9 4314.9
50 4903.3 5001.4 5099.5 5197.5 5295.6
60 5584.0 5982.1 6080.1 6178.2 6276.3
70 6864.7 6962.7 7060.8 7158.9 7256.9
80 7845.3 7943.4 8041.5 8139.5 8237.6
90 8826.0 8924.1 9022.1 9120.2 9218.3
100 9806.6 9904.7 10003.7 10101.8 10198.9

kg/cm(2) 5 6 7 8 9
KPa KPa KPa KPa KPa

- 490.3 588.4 686.5 784.5 882.6


10 1471.0 1569.1 1667.1 1765.2 1863.3
20 2451.7 2549.7 2647.8 2745.9 2843.9
30 3432.3 3530.4 3628.5 3726.5 3824.6
40 4413.0 4511.1 4609.1 4707.2 4805.3
50 5393.7 5491.7 5589.8 5687.9 5785.9
60 6374.3 6472.4 6570.5 6668.5 6766.6
70 7355.0 7453.1 7551.1 7649.2 7747.3
80 8335.7 8433.7 8531.8 8629.9 8727.9
90 9316.3 9414.4 9512.5 9610.5 9708.6
100 10296.9 10395.0 10493.1 10591.1 10689.2

Da Kilo Pascal a Kilogrammo su centimetro quadrato


KPa 0 1 2 3 4
kg/cm(2) kg/cm(2) kg/cm(2) kg/cm(2) kg/cm(2)

- - 1.020 2.039 3.059 4.079


1000 10.197 11.217 13.237 13.256 14.276
2000 20.394 21.414 22.434 23.453 24.473
3000 30.591 31.611 32.631 33.651 34.670
4000 40.789 41.808 42.828 43.848 44.868
5000 50.986 52.006 53.025 54.045 55.065
6000 61.183 62.203 63.222 64.242 65.262
7000 71.380 72.400 73.420 74.439 75.459
8000 81.577 82.597 83.617 84.636 85.656
9000 91.774 92.794 93.814 94.834 95.853
10000 101.972 102.990 104.011 105.031 106.051

KPa 5 6 7 8 9
kg/cm(2) kg/cm(2) kg/cm(2) kg/cm(2) kg/cm(2)

- 5.099 6.118 7.138 8.158 9.177


1000 15.296 16.315 17.335 18.355 19.375
2000 25.493 26.513 27.532 28.552 29.572
3000 35.690 36.710 37.729 38.749 39.769
4000 45.887 46.907 47.927 48.946 49.966
5000 56.084 57.104 58.124 59.144 60.163
6000 66.282 67.301 68.321 69.341 70.360
7000 76.479 77.498 78.518 79.538 80.558
8000 86.676 87.696 88.715 89.735 90.755
9000 96.873 97.893 98.912 99.932 100.951
10000 107.071 108.090 109.110 110.130 111.149

1 - 48
INTRODUZIONE

Tavole di conversione
5-6 Momento di rotazione
Da Ft/Pounds a Kilogrammetro
ft. Ibs. 0 1 2 3 4
kg-m kg-m kg-m kg-m kg-m

- 0.138 0.276 0.415 0.553


10 1.382 1.520 1.658 1.796 1.934
20 2.764 2.902 3.040 3.178 3.316
30 4.146 4.284 4.422 4.560 4.698
40 5.528 5.666 5.804 5.942 6.080
50 6.910 7.048 7.186 7.324 7.462
60 8.292 8.430 8.568 8.706 8.844
70 9.674 9.812 9.950 10.088 10.227
80 11.056 11.194 11.332 11.470 11.609
90 12.438 12.576 12.714 12.855 12.991
100 13.820 13.958 14.096 14.235 14373

ft. Ibs. 5 6 7 8 9
kg-m kg-m kg-m kg-m kg-m

- 0.691 0.829 0.967 1.106 1.244


10 2.073 2.211 2.349 2.487 2.625
20 3.455 3.593 3.731 3.869 4.007
30 4.837 4.975 5.113 5.251 5.389
40 6.219 6.357 6.495 6.633 6.771
50 7.601 7.739 7.877 8.015 8.153
60 8.983 9.121 9.259 9.397 9.535
70 10.365 10.503 10.641 10.779 10.918
80 11.747 11.885 12.023 12.161 12.300
90 13.129 13.267 13.405 13.544 13.682
100 14.511 14.649 14.787 14.925 14.064

Da Kilogrammetro a Ft/Pounds
kg-m 0 1 2 3 4
ft. Ibs. ft. Ibs. ft. Ibs. ft. Ibs. ft. Ibs.

- 7.23 14.47 21.70 28.93


10 72.33 79.57 86.80 94.03 101.27
20 144.67 151.90 159.13 166.37 173.60
30 217.00 224.23 231.46 238.70 245.93
40 289.34 296.57 303.79 311.04 318.27
50 361.66 368.89 376.12 383.36 390.59
60 434.00 441.23 448.45 455.70 462.93
70 506.34 513.57 520.80 528.04 535.27
80 578.68 585.91 593.14 600.38 607.61
90 651.00 658.23 665.46 672.70 679.93
100 723.34 730.57 737.80 745.04 752.27

kg-m 5 6 7 8 9
ft. Ibs. ft. Ibs. ft. Ibs. ft. Ibs. ft. Ibs.

- 36.17 43.40 50.63 57.87 65.10


10 108.50 115.74 122.97 130.20 137.43
20 180.84 188.08 195.30 202.54 209.77
30 253.17 260.41 267.63 274.87 282.10
40 325.50 332.75 339.98 347.21 354.44
50 397.82 405.07 412.30 419.53 426.76
60 470.17 477.41 484.64 491.87 499.10
70 542.50 549.75 556.98 564.21 571.44
80 614.85 622.09 629.41 636.55 643.78
90 687.17 694.41 701.63 708.87 716.10
100 759.51 766.75 774.07 781.21 788.44

1 - 49
INTRODUZIONE

Tavole di conversione
Da Kilogrammetro a Newton metro
kg - m 0 1 2 3 4
N-m N-m N-m N-m N-m

- - 9.81 19.61 29.42 39.23


10 98.07 107.87 117.68 127.49 137.29
20 196.13 205.94 215.75 225.55 235.36
30 294.20 304.01 313.81 323.62 333.43
40 392.27 402.07 411.88 421.69 431.49
50 490.33 500.14 509.95 519.75 529.56
60 558.40 598.21 608.01 617.82 627.63
70 686.47 696.27 706.08 715.89 725.69
80 784.53 794.34 804.15 813.95 823.76
90 882.60 892.41 902.21 912.02 921.83
100 980.66 990.47 1000.30 1010.08 1019.89

kg - m 5 6 7 8 9
N-m N-m N-m N-m N-m

- 49.03 58.81 68.65 78.45 88.26


10 147.10 156.91 166.71 176.52 186.33
20 245.17 254.97 264.78 274.59 284.39
30 343.23 353.04 362.85 372.65 382.46
40 441.30 451.11 460.91 470.72 480.53
50 539.37 549.17 558.98 568.79 578.59
60 637.43 647.24 657.05 666.85 676.66
70 735.50 745.31 755.11 764.92 774.73
80 833.57 843.37 853.18 862.99 872.79
90 931.63 941.44 951.25 961.05 970.86
100 1029.69 1039.47 1049.31 1059.11 1068.92

Da Newton metro a Kilogrammetro


N-m 0 1 2 3 4
kg - m kg - m kg - m kg - m kg - m

- - 1.020 2.039 3.059 4.079


100 10.197 11.217 12.237 13.256 14.276
200 20.394 21.414 22.434 23.453 24.473
300 30.591 31.611 32.631 33.651 34.670
400 40.789 41.808 42.828 43.848 44.868
500 50.986 52.006 53.025 54.045 55.065
600 61.183 62.203 63.222 64.242 65.262
700 71.380 72.400 73.420 74.439 75.459
800 81.577 82.597 83.617 84.636 85.656
900 91.774 92.794 93.814 94.834 95.853
1000 101.972 102.990 104.011 105.031 106.051

N-m 5 6 7 8 9
kg - m kg - m kg - m kg - m kg - m

- 5.099 6.118 7.138 8.158 9.177


100 15.296 16.315 17.335 18.355 19.375
200 25.493 26.513 27.532 28.552 29.572
300 35.690 36.710 37.729 38.749 39.769
400 45.887 46.907 47.927 48.946 49.966
500 56.084 57.104 58.124 59.144 60.163
600 66.282 67.301 68.321 69.341 70.360
700 76.479 77.498 78.518 79.538 80.558
800 86.676 87.696 88.715 89.735 90.755
900 96.873 97.893 98.912 99.932 100.951
1000 107.071 108.090 109.110 110.130 111.149

1 - 50
INTRODUZIONE

Tavole di conversione
5-7 Temperatura
Da Fahrenheit a gradi centigradi Da gradi centigradi a Fahrenheit
°F °C °F °C °C °F °C °F

-20 -28.9 90 32.2 -30 -22.0 28 82.4


-15 -26.1 95 35.0 -28 -18.4 30 86.0
-10 -23.3 100 37.8 -26 -14.8 32 89.6
-5 -20.6 105 40.6 -24 -11.2 34 93.2
-22 -7.6 36 96.8
0 -17.8 110 43.3
-20 -4.0 38 100.4
1 -17.2 115 46.1 -18 -04 40 104.0
2 -16.7 120 48.9 -16 3.2 42 107.6
3 -16.1 125 51.7 -14 68 44 112.2
4 -15.6 130 54.4 -12 10.4 46 114.8
5 -15.0 135 57.2 -10 14.0 48 118.4
10 -12.2 140 60.0 -8 17.6 50 122.0
-6 21.2 52 125.6
15 -94 145 62.8
-4 24.8 54 129.2
20 -6.7 150 65.6 -2 28.4 56 132.8
25 -3.9 155 68.3 0 32.0 58 136.4
30 -1.1 160 71.1 2 35.6 60 140.0
35 1.7 165 73.9 4 39.2 62 143.6
40 4.4 170 76.7 6 42.8 64 147.2
8 46.4 66 150.8
45 7.2 175 79.4
10 50.0 68 154.4
50 10.0 180 82.2
12 53.6 70 158.0
55 12.8 185 85.0 14 57.2 75 167.0
60 15.6 190 87.8 16 60.8 80 176.0
65 18.3 195 90.6 18 64.4 85 185.0
70 21.1 200 93.3 20 68.0 90 194.0
75 23.9 205 96.1 22 71.6 95 203.0
80 26.7 210 98.9 24 75.2 100 212.0
26 78.8 - -
85 29.4 212 100.0
00

1 - 51
INTRODUZIONE

Note

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1 - 52
INTRODUZIONE

CAP. 1

Sigillanti

INDICE

Sez. 6 Sigillanti.................................................................................. 1-54

1 - 53
INTRODUZIONE

Sez. 6 - Sigillanti
DENOMINAZIONE TIPO UTILIZZAZIONE

Frenature debole e sigillatura di viti, viti


Frenafiletti debole Loctite 222 di regolazione.
Accoppiamenti filettati
frenature e sigillature

Frenatura media e sigillatura di parti filet-


Frenafiletti medio Loctite 243 tate in genere.

Fissaggio ad alta resistenza frenatura e


Frenafiletti forte Loctite 271 sigillaturra di prigionieri, dadi, viti.

Frenatura e sigillatura per capillarità di par-


Frenafiletti penetrante Loctite 290 ti già montate. Sigillatura di microporosità.

Fissaggio ad alta resistenza di accoppia-


Bloccante Loctite 601 mento.
Accoppiamenti lisci

Fissaggio a media resistenza per bocco-


Fissatore Loctite 641 le, cuscinetti, ecc. Smontaggio possibile
con normali utensili.

Fissaggio veloce ad alta resistenza di parti


Superbloccante Loctite 638 cilindriche. Lavoro dinamico.

Fissaggio veloce ad alta resistenza al ca-


Bloccante per alta temperatura Loctite 648 lore di parti cilindriche.

Sigillatura di raccordi filettati di condutture


Raccordi

Idraulermetic Loctite 542


idraulici

idrauliche o pneuimatiche fino a 3/4".

Tubermetic Loctite 572 Sigillatura di raccordi filettati in genere.

Sigillatura di piani.
Sigillatura

Pianermetic denso Loctite 510 Applicazione manuale.


di piani

Sigillatura di piani precisi. Applicazione


Pianermetic Loctite 573 manuale o con sistema a serigrafia.

Ermetico di tipo plastico - spray Sigillatura dei piani delle testate.


Motore

Perkins
power part
hylomar
Ermetico di tipo - pasta Sigillatura dei piani coppa, coperchi.

1 - 54
INTRODUZIONE

CAP. 1

Tavola coppie di serraggio

INDICE

Sez. 7 Tavola coppie di serraggio. ................................................. 1-56

1 - 55
INTRODUZIONE

Sez. 7 - Tavola coppie di serraggio


MATERIALE 8.8 10.9 12.9

VITE Z B Z B Z B

M8x1 25 27 36 38 43 46
M 8 (1.25) 23 25 33 35 40 42
M 10 x 1.25 50 55 70 75 85 90
M 10 (1.5) 46 50 66 70 80 85
M 12 x 1.25 90 97 127 135 143 155
M 12 (1.75) 82 86 115 120 138 145
M 14 x 1.5 142 153 200 215 240 260
M 14 (2) 130 140 182 195 220 235
M 16 x 1.5 215 230 300 320 360 390
M 16 (2) 200 215 280 300 340 360
M 18 x 1.5 310 330 435 470 520 560
M 18 (2.5) 270 295 385 415 460 495
M 20 x 1.5 430 460 610 660 720 770
M 20 (2.5) 390 415 550 585 660 705

3/8" -24 UNF 44 47 62 67 75 80


3/8" -16 UNC 40 43 56 60 68 72
1/2" -20 UNF 105 112 147 157 175 190
1/2" -13 UNC 95 102 135 145 160 173
9/16" -18 UNF 150 160 210 225 250 270
9/16" -12 UNC 135 145 190 205 230 245
5/8" -18 UNF 205 215 285 305 345 365
5/8" -11 UNC 185 200 260 280 315 335
3/4" -16 UNF 355 380 500 535 600 645
3/4" -10 UNC 325 345 455 490 550 585

Coppie di serraggio in Nm Z = vite zincata B = vite brunita

TOLLERANZE SUI SERRAGGI


Assemblaggio critico +5% / -5%
Assemblaggio importante +5% / -15%
Assemblaggio secondario +5% / -30%

1 - 56
INTRODUZIONE

CAP. 1

Istruzioni generali di montaggio

INDICE

Sez. 8 Istruzioni generali di montaggio

8-1 Guarnizioni di tenuta ................................................. 1-58


8-2 Guarnizioni O-Ring................................................... 1-59
8-3 Cuscinetti ................................................................... 1-60

1 - 57
INTRODUZIONE

Sez.8 - Istruzioni generali di montaggio


8-1 Guarnizioni di tenuta
8 - 1.1 NORME GENERALI

Normalmente una sola guarnizione è sufficiente ad


assicurare la tenuta. Il labbro di tenuta deve essere
orientato verso il fluido da ritenere, o dal lato in cui si
esercita una pressione.
Occorre evitare che parti meccaniche vadano in con-
tatto con il labbro di tenuta, perché ciò oltre a compro-
mettere la tenuta stessa, abbrevierebbe notevolmen-
te la vita della guarnizione.
Lubrificare accuratamente con grasso l’anello di tenu-
ta prima del montaggio, per evitare il funzionamento a
secco durante i primi giri dell’albero.
Gli anelli di tenuta con rigatura non vanno lubrificati Fig.24-1
con grasso bensì con olio, in quanto il grasso, riem-
piendo le rigature, ne annulla l’effetto.

8 - 1.2 MONTAGGIO

1 - Per il montaggio della guarnizione sull’albero oc-


corre che questo sia provvisto di smusso di im-
bocco.

2 - Occorre proteggere il filo di tenuta da possibili dan-


neggiamenti dovuti a filettature, scarichi, spigoli vivi,
cave per chiavette, ecc; queste parti di albero an-
dranno adeguatamente ricoperte al momento del
montaggio della guarnizione.

3 - E’ preferibile effettuare il montaggio della guarni-


zione nella sede con l’ausilio di una pressa idrauli- Fig.25-1
ca meccanica.

4 - Lo sforzo di plantaggio deve essere esercitato più


vicino possibile al diametro esterno della guarni-
zione, curando particolarmente la perpendicolarità
della guarnizione all’asse del foro.

5 - Si sconsiglia l’incollaggio della guarnizione alla sede


poiché, pur con tutte le precauzioni, si rischia di
imbrattare il labbro di tenuta, con conseguente de-
terioramento e perdita di fluido fin dai primi giri del-
l’albero.

1 - 58
INTRODUZIONE

Istruzioni generali di montaggio


8-1.3 SOSTITUZIONE

In caso di revisione di un gruppo è sempre opportuno


sostituire gli anelli di tenuta sugli alberi rotanti e le
guarnizioni in generale.
Curare che il filo di tenuta del nuovo anello non lavori
sulla stessa pista di scorrimento dell’anello preceden-
te.

8-2 Guarnizioni O – Ring


8 - 2.1 MONTAGGIO

1 - La guarnizione O-Ring non dovrà essere forzata su


spigoli vivi, parti filettate o scanalature, in quei casi,
Fig.26-1
ove, per necessità costruttive non sia possibile evi-
tarlo, è consigliabile ricorrere ad una bussola di mon-
taggio conica od altri accorgimenti analoghi.

2 - Prima di procedere al montaggio controllare che la


guarnizione O-Ring corrisponda al tipo prescelto per
l’applicazione. Anche la pulizia dell’alloggiamento,
come pure delle altre parti, è da curare con la mas-
sima attenzione. Infatti, eventuali impurità, posso-
no causare danneggiamenti sia alle guarnizioni che
alle superfici di strisciamento.

3 - Per agevolare il montaggio ed assicurare sin dal-


l’inizio la necessaria lubrificazione, è opportuno im-
mergere la guarnizione nell’olio a cui deve far tenu-
ta, oppure disporre sulla stessa un leggero strato
di grasso lubrificante compatibile con la mescola
che costituisce la guarnizione.
Fig.27-1
4 - Installare l’O-Ring nella sede avendo cura di non
attorcigliarlo.

5 - Completando l’assemblaggio dei componenti, ope-


rare con attenzione allo scopo di non danneggiare
la guarnizione.

Fig.28-1

1 - 59
INTRODUZIONE

Istruzioni generali di montaggio


8-3 Cuscinetti
8 - 3.1 INTRODUZIONE

Esperienza e pulizia nel montaggio dei cuscinetti sono 4 - Generalmente, occorre togliere dai cuscinetti nuo-
il presupposto necessario per assicurarne buone pre- vi la sostanza antiruggine con la quale vengono
stazioni ed evitarne cedimenti prematuri. Il montaggio ricoperti prima di lasciare lo stabilimento, soltanto
dovrebbe preferibilmente venir effettuato in un locale dalla superficie cilindrica esterna e dal foro tranne
privo di polvere, asciutto e lontano da macchine uten- che debbano essere lubrificati con grasso ed im-
sili che lavorano con asportazione di truciolo o da mac- piegati a temperatura molto elevate o molto basse.
chine che provocano polvere. In tali casi i cuscinetti devono venir lavati ed asciu-
gati per impedire qualsiasi effetto dannoso sulle
8 - 3.2 PREPARAZIONE PER IL MONTAGGIO proprietà di lubrificazione dei grassi impiegati per
tali estremi di temperatura.
1 - Prima del montaggio dei cuscinetti, tutte le parti 5 - Anche i cuscinetti che sono contaminati per incau-
necessarie, utensili ed attrezzatura, devono esse- ta manipolazione (confezione danneggiate ecc.) de-
re a portata di mano e nell’ordine nel quale i vari vono essere lavati ed asciugati prima del montag-
componenti devono essere montati e che è stato gio. Quei cuscinetti che, quando vengono prelevati
stabilito dalle istruzioni o dai disegni disponibili. dalla loro confezione originale, hanno uno strato
2 - Tutti i componenti delle applicazioni dei cuscinetti relativamente spesso ed untuoso di sostanza anti-
(alloggiamenti, alberi ecc.) vanno accuratamente ruggine, sono stati immersi a caldo e devono an-
ripuliti e liberati dai residui dovuti alla lavorazione; che essere lavati ed asciugati (l’immersione a cal-
le superfici grezze interne degli alloggiamenti di do viene ancora usata, principalmente sui cusci-
ghisa devono essere prive di sabbia di fonderia. netti di grandi dimensioni). I cuscinetti che vengo-
Tutti i componenti relativi ai cuscinetti devono ve- no forniti già lubrificati e muniti di schermi stagni o
nir controllati per quanto riguarda le dimensioni ed i di schermi di protezione da entrambi i lati non de-
difetti di forma. I cuscinetti funzionano perfettamen- vono mai essere lavati prima del montaggio.
te soltanto quando vengono rispettate le tolleranze
prescritte.
3 - I cuscinetti devono venir tolti dalla loro confezione
originale solo all’atto del montaggio e ciò per evita-
re che entrino particelle estranee.

1 - 60
INTRODUZIONE

Istruzioni generali di montaggio


8 - 3.3 MONTAGGIO

1 - E’ molto importante che, durante il montaggio, su-


gli anelli, le gabbie ed i corpi volventi non vengano
inferti direttamente colpi dato che questi possono
danneggiarli, in nessun caso si deve applicare una
pressione ad un anello per il montaggio indiretto
dell’altro. Prima del montaggio dei cuscinetti, le
superfici delle relativi sedi vanno leggermente olia-
te.
2 - Di regola si monta per primo l’anello che comporta
l’interferenza maggiore. I cuscinetti di piccole di-
mensioni, per i quali è previsto un accoppiamento
a lieve interferenza, possono venir calzati in sede
applicando leggeri colpi di martello tramite un pun-
zone di metallo tenero o preferibilmente un pezzo Fig.29-1
di tubo disposto adiacente alla facciata dell’anello.
Questi colpi devono agire successivamente su tutta
la facciata per evitare che l’anello si disponga fuori
quadratura rispetto alla sede. L’attrezzo a bicchie-
re illustrato nella Fig.29-1 permette di trasmettere
una forza ben centrata e quindi agente uniforme-
mente sull’intera facciata dell’anello. Per il mon-
taggio in serie generalmente si impiegano presse
meccaniche o idrauliche.
3 - Quando si deve montare, con interferenza, con-
temporaneamente sull’albero e nell’alloggiamento,
un cuscinetto non scomponibile, è opportuno
disporre,tra questo e l’attrezzo tubolare, un appo-
sito disco (Fig.30-1) in modo da ripartire uniforme-
mente lo sforzo di montaggio sulle facciate dei due
anelli. Questo metodo è particolarmente raccoman-
dato nel caso di cuscinetti orientabili per impedire
che il relativo anello esterno si disponga fuori qua-
dratura rispetto all’alloggiamento. In alternativa, si Fig.30-1
può impiegare un’apposita calotta con due superfi-
ci d’appoggio, una per l’anello interno ed una per
quello esterno (Fig.31-1): tali superficie devono es-
sere complanari.
4 - Gli anelli interni ed esterni dei cuscinetti scompo-
nibili possono venir montati separatamente: ciò fa-
cilita di molto il montaggio specie se occorrono ac-
coppiamenti forzati per ambo gli anelli. Al momen-
to di riaccoppiare le due parti del cuscinetto, già
montate nelle rispettive sedi, occorre però avere
cura d’evitare che i due anelli e la corona di corpi
volanti risultino ad assi inclinati, per non danneg-
giare le piste.
5 - I cuscinetti piuttosto grandi non possono sempre
venir montati a freddo sull’albero o nell’alloggiamen-
to per l’entità dello sforzo richiesto (lo sforzo di mon-
taggio aumenta con la dimensione del cuscinetto).
I cuscinetti, i loro anelli o i supporti (mozzi, ecc.) Fig.31-1
vanno perciò riscaldati prima del montaggio.

1 - 61
INTRODUZIONE

Istruzioni generali di montaggio


6 - La differenza di temperatura richiesta tra l’anello
ed il particolare da accoppiare dipende dalla inter-
ferenza voluta e dal diametro della sede. Il cusci-
netto non va però scaldato oltre i 125°C per evitare
trasformazioni strutturali del materiale con conse-
guenti variazioni dimensionali e riduzione di durez-
za. Si devono anche evitare riscaldamenti localiz-
zati. I cuscinetti dotati di schermi di protezione e
quelli stagni non vanno scaldati prima del montag-
gio per non compromettere le caratteristiche del
lubrificante.
7 - I cuscinetti vanno riscaldati in bagno d’olio o in for-
ni a muffola; impiegando piastre elettriche i cusci-
netti vanno voltati diverse volte per assicurarne
l’uniforme riscaldamento.
Fig.32-1

8 - 3.4 SMONTAGGIO

1 - Quando i cuscinetti vanno reimpiegati dopo essere


stati tolti d’opera, le forze da applicare per effettua-
re lo smontaggio non vanno mai trasmesse attra-
verso i corpi volventi. Per i cuscinetti non scompo-
nibili si deve smontare per primo l’anello con l’ac-
coppiamento meno serrato. Per l’estrazione degli
anelli montati con forte interferenza vanno impie-
gati, a seconda del tipo di cuscinetto e della sua
dimensione, gli utensili e gli attrezzi descritti qui di
seguito.
2 - I cuscinetti di piccole dimensioni possono venir
estratti dalla loro sede facendo uso d’ un martello e
di un punzone di metallo tenero per battere leggeri
colpi su tutta la facciata dell’anello interessato, o
meglio, servendosi di un estrattore meccanico: que-
st’ultimo può essere applicato direttamente alla
facciata dell’anello da estrarre (Fig.32-1), oppure
ad un particolare adiacente a questo. Lo smontag-
gio viene facilitato nei casi in cui, all’atto del pro-
getto dell’applicazione siano già stati previsti, nel-
le battute dell’albero e dell’alloggiamento, intagli per
le ganasce degli estrattori, oppure fori filettati per
le viti d’estrazione.
3 - Per lo smontaggio di anelli interni di cuscinetti a
rulli cilindrici senza orletti o con orletto solo, sono
stati realizzati attrezzi speciali, con i quali gli anelli
possono venir riscaldati rapidamente prima che l’al-
bero possa riscaldarsi in modo sensibile e quindi
dilatarsi.

1 - 62
MOTORE

CAP. 2

INDICE

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza. ..............................................2-2

Sez. 1 Dati tecnici. ...............................................................................2-5


1-1 Dati tecnici principali ....................................................2-6

Sez. 2 Coppie di serraggio. ................................................................2-7


2-1 Coppie di serraggio standard ......................................2-8
2-2 Coppie di serraggio raccomandate ...............................2-9

Sez. 3 Controllo messa in fase dei motori. ................................... 2-13


3-1 Introduzione .............................................................. 2-14
3-2 Ricerca del PMS di compressione del cilindro n°1 ...... 2-15
3-3 Controllo della messa in fase della
pompa iniezione ........................................................ 2-15

2-1
MOTORE

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza


In questo paragrafo sono indicate alcune precauzioni - Tenersi lontani dalle parti in movimento durante il
e avvertenze di sicurezza; è importante che siano ri- funzionamento del motore. Pericolo ! Alcune parti in
spettate per prevenire infortuni agli operatori; è co movimento non sono chiaramente visibili quando il
munque necessario tenere sempre presente le misure motore è acceso.
di sicurezza indicate nel libretto di uso e manutenzione - Non far funzionare il motore se una protezione è sta-
e nel capitolo 1 di questo manuale. ta rimossa.
Seguite attentamente le Avvertenze segnalate attra- - Non togliere il tappo di rifornimento dell’impianto di
verso questo simbolo: raffreddamento a motore caldo e con il liquido refri-
gerante sotto pressione, dato che si potrebbe verifi-
care la fuoriuscita di un getto di liquido bollente.
- Non provocare scintille o avvicinare fiamme vive alle
batterie (specialmente quando sono sotto carica) dato
ATTENZIONE che il gas sprigionato dall’elettrolita è molto in-
fiammabile. Il liquido della batteria è pericoloso per
la pelle e specialmente per gli occhi.
- Scollegare i morsetti delle batterie prima di eseguire
una riparazione sull’impianto elettrico.
- Assicurarsi che il motore venga fatto funzionare solo
- Non riempire il motore di olio lubrificante oltre il con- dal quadro di comando o dal posto guida.
trassegno sull’astina di livello, in quanto potrebbe - Se il combustibile sotto pressione colpisce la pelle,
danneggiare il motore. rivolgersi immediatamente alle cure di un medico.
- Per evitare eventuali danni al motore, se l’impianto di - Il gasolio e l’olio lubrificante (specialmente l’olio usa-
lubrificazione è stato scaricato, è necessario lu- to) possono essere nocivi alla pelle di certe persone.
brificare l’albero a bilancieri e l’albero a camme pri- Proteggere le mani con guanti o con una crema pro-
ma di avviare il motore. tettiva speciale.
- Usare questi motori soltanto per il genere di applica- - Non indossare indumenti contaminati da olio lubrifi-
zione per cui sono stati progettati. cante. Non mettere in tasca materiale contaminato
- Non modificare le caratteristiche tecniche del moto- da olio lubrificante.
re. - Eliminare l’olio lubrificante usato in modo sicuro per
- Non fumare mentre si versa combustibile nel serba- evitare la dispersione dell’ambiente.
toio. - Controllare che la leva del cambio sia in folle prima di
- Pulire il combustibile versato. I materiali contaminati accendere il motore.
dai combustibile devono essere spostati in un luogo - Prestare la massima attenzione se si devono ese-
sicuro. guire riparazioni di emergenza in condizioni difficili.
- Non versare combustibile nel serbatoio quando il - Il materiale combustibile di alcuni componenti del
motore è acceso (a meno che non sia assolutamen- motore (ad esempio alcune tenute) può diventare
te necessario). estremamente pericoloso se viene bruciato. Non far
- Non pulire, aggiungere olio lubrificante o mettere a mai entrare in contatto il materiale bruciato con pelle
punto il motore mentre è acceso (a meno che non e occhi.
sia ricevuto un addestramento opportuno; anche in - Non lasciare che l’aria compressa venga a contatto
questo caso è necessario prestare la massima at- con la pelle. Se l’aria compressa dovesse entrare o
tenzione per evitare infortuni). penetrare nella pelle, rivolgeresi immediatamente alle
- Non eseguire delle registrazioni che non si compren- cure di un medico.
dono. - I turbocompressori funzionano a velocità e tempe-
- Assicurarsi che il motore non funzioni in un luogo rature elevate. Tenere dita, attrezzi e altri oggetti lon-
dove può causare una concentrazione di emissioni tano dalle luci di aspirazione e scarico del turbocom-
tossiche. pressore ed evitare il contatto con superfici calde.
- Le persone estranee devono essere tenute a una - Non pulire il motore mentre gira. Se si applicano li-
distanza di sicurezza mentre il motore o l’equipag- quidi di pulizia freddi su un motore caldo, si possono
giamento ausiliario stanno funzionando. danneggiare alcuni componenti.
- Non lasciare che indumenti sciolti o capelli lunghi si - Usare solo ricambi originali.
avvicinino troppo alle parti in movimento.

2-2
MOTORE

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza


Sollevamento del motore in sicurezza
ATTENZIONE : assicurarsi che non ci sia-
no persone in prossimità del carico da movi-
mentare.

ATTENZIONE : il motore è molto pesante,


quindi procedere con cautela ed osservare
tutte le norme di sicurezza.

Prima di sollevare il motore:

- Per sollevare il motore, usare sempre una apparec-


chiatura di sollevamento motore di tipo approvato e
dalla capacità corretta.
Si raccomanda l’impiego di un’attrezzatura di solle-
vamento tipo quella illustrata in figura 2-2 in grado di
sollevare il motore verticalmente sopra le staffe di
sollevamento (1). Non usare mai un unica staffa di
sollevamento per sollevare il motore.
- Controllare che le staffe di sollevamento non siano
danneggiate e che siano fissate in modo ben saldo
prima di sollevare il motore.
- Per evitare danni al coperchio bilancieri, controllare
che vi sia uno spazio libero tra i ganci e il coperchio
stesso.
- Per sollevare i componenti pesanti del motore quali il
blocco cilindri, la testa cilindri, l’alloggiamento vo-
lano, l’albero motore e il volano, usare l’apparecchia-
tura di sollevamento o farsi aiutare da un altro tecni- Fig.1-2
co.

2-3
MOTORE

CAP. 2

Dati tecnici

INDICE

Sez.1 Dati tecnici

1-1 Dati tecnici principali ....................................................2-6

2-5
MOTORE

Dati tecnici
Motore 3425 3435 3445 3455

Tipo Perkins a ciclo Diesel, a 4 tempi


a iniezione diretta

Sigla 1104C-44 1104C-44 1104C-44T 1104C-44T


Alimentazione Naturale Naturale Turbo Turbo
Numero cilindri 4 4 4 4
Alesaggio mm 105 105 105 105
Corsa mm 127 127 127 127
Cilindrata litri 4.4 4.4 4.4 4.4
Rapporto in compressione 19.3 : 1 19.3 : 1 18.2 : 1 18.2 : 1
Potenza massima ISO CV/kW 68.2/50.2 81.6/60 91.9/67.6 98.6/72.5
Regime nominale RPM 2200 2200 2200 2200
Coppia massima Nm 273 292 380 364
Regime di coppia massima RPM 1400 1400 1400 1400
Regime minimo RPM 750 750 750 750

Distribuzione

Tipo A valvole in testa comandate da bilancieri

Gioco bilancieri a freddo


Aspirazione mm 0,20 0,20 0,20 0,20
Scarico mm 0,45 0,45 0,45 0,45

Alimentazione

Pompa di alimentazione Pompa elettrica


Pompa di iniezione BX (2644N201) BX (2644N203) Dpx (2644H012) Dpx (2644H022)
Filtro sulla mandata alla pompa
iniezione CVX

Ordine di iniezione 1-3-4-2 1-3-4-2 1-3-4-2 1-3-4-2


Iniettori Perkins(2645K013) Perkins(2645K013) Perkins(2645K011) Perkins(2645K011)
Pressione di taratura iniettori Bar 290 bar 290 bar 294 bar 294 bar
Dispositivo di avviamento a freddo Thermostarter
Filtro aria a secco con due elementi rimovibili per la manutenzione

Lubrificazione Raffreddamento
Di tipo forzato, mediante pompa. Ad acqua, con circolazione forzata mediante pompa .

Depurazione dell’olio mediante: Radiatore a tubi verticali.


– Filtro a rete posto sull’aspirazione della pompa.
– Filtro a cartuccia ricambiabile posto sulla mandata Circolazione acqua dal motore al radiatore regolata da
motore. termostato.

Pressione dell’olio (con motore a regime di potenza Inizio apertura: 77°/ 85° C.
massima): 3.5/4.2 bar.

Avviamento motore
Dispositivo termo-avviatore per avviamento con bas-
se temperature.

2-6
MOTORE

CAP. 2

Coppie di serraggio

INDICE

Sez. 2 Coppie di serraggio

2-1 Coppie di serraggio standard ......................................2-8


2-2 Coppie di serraggio raccomandate .............................2-9

2-7
MOTORE

Sez. 2 - Coppie di serraggio


Le coppie di serraggio sotto riportate si riferiscono ai Coppie di serraggio standard per prigionieri (estre-
componenti che vengono leggermente lubrificati con mità in metallo)
olio motore nuovo prima del serraggio.
COPPIA DI SERRAGGIO

2-1 Coppie di serraggio standard Misura filetto Nm kgf m


M 6 x 1,00 5 0,5
Coppie di serraggio per viti di fissaggio e dadi
M 8 x 1,25 11 1,1
COPPIA DI SERRAGGIO M10 x 1,50 18 1,8
M12 x 1,75 25 2,5
Misura filetto Nm kgfm
M 6 x 1,00 9 0,9
M 8 x 1,25 22 2,2
Coppie standard per raccordi di tubi, tappi
M10 x 1,50 44 4,5 e adattatori
M12 x 1,75 78 8,0
COPPIA DI SERRAGGIO
M14 x 2,00 124 12,6
M16 x 2,00 190 19,3 Misura filetto Nm kgfm
1/8 PTF 9 0,9
1/4 PTF 17 1,7
3/8 PTF 30 3,0
3/4 PTF 45 4,5

2-8
MOTORE

Coppie di serraggio
2-2 Coppie di serraggio raccomandate
2 6 7 3
Testa cilindri
Seguendo l'ordine numerico della Fig.2/3-2 serrare tut-
te le viti a 110 Nm.
Con l'ausilio dell'attrezzo (1) evidenziato in Fig.4-2 o
facendo un segno sulle viti e sulla testata serrare ulte-
riormente le viti seguendo l'ordine numerico e rispet-
tando i gradi di rotazione evidenziati in Fig.5-2.
Le viti contrassegnate dalla lettera (L) devono es-
L L
sere ruotate di ulteriori 270° e la restanti di 225°.

1 5 8 4
Fig.2-2

2 6 10 7 3

L 4

1 5 9 8
Fig.3-2

L
225° 270°

Fig.4-2 Fig.5-2

2-9
MOTORE

Coppie di serraggio
Serie 1100
Valori specifici coppie di serraggio

Le seguenti coppie di serraggio si applicano a compo-


nenti previamente lubrificati con una quantità di olio
motore pulito.

COPPIA DI SERRAGGIO
DESCRIZIONE
Filettatura Nm Ibf ft kgfm

Testa cilindri
Vite di arresto testata
Vite Torx, bilanciere M8 35 26 4,1
Controdado, regolazione leva bilanciere 3/8 UNF 27 20 2,7
Dispositivo di fissaggio, carter bilanciere M6 9 7 0,9
Vite di arresto, paratia sul carter M6 9 7 0,9
Vite di arresto, collettore scarico su testata M10 33 24 0,9

Pistone e bielle
Vite di arresto, biella

Albero motore
Viti di arresto, cuscinetti principali 5/8 UNF 245 180 25
Viti di arresto, puleggia albero motore 7/16 UNF 115 85 12
Brugole, collegamento blocco cilindri M6 16 12 1,6
Vite Torx, parte posteriore sede guarnizione olio M8 22 16 2,2
Viti di arresto, bilanciere su blocco cilindri M10 54 39 5,5

Scatola distribuzione e blocco trasmissione


Viti di arresto, ingranaggio albero a camme M12 95 70 9,7
Viti di arresto, piastra di chiusura PTO plastica M10 22 16 2,2
Viti di arresto, rabbocco olio plastica M8 22 16 2,2

Blocco cilindri
Tappo, mandata olio compressore M10 22 16 2,2
Tappo, parte posteriore condotto olio 7/8 UNF 68 50 7,0
Tappo, mandata anteriore M12 46 34 4,6
Tappo, mandata turbocompressore M10x1 19 14 1,9
Tappo, scarico liquido refrigerante 1/4 NSPM 40 29 4,0

2 - 10
MOTORE

Coppie di serraggio
COPPIA DI SERRAGGIO
DESCRIZIONE
Filettatura Nm Ibf ft kgfm

Circuito combustibile
Dadi, tubi alta pressione combustibile M12 30 22 3,0
Vite di arresto, staffa polverizzatore M8 35 26 3,5
Dado, pompa iniezione carburante su ingranaggio (meccanico) M14 88 65 9,0
Viti di arresto, ingranaggio su pompa iniezione carburante (elettronica) M8 22 16 2,2
Viti di arresto, scatola distribuzione su pompa iniezione combustibile M8 25 18 2,5
Vite di bloccaggio su albero albero pompa iniezione carburante Bosch M10 31 23 3,1
Vite di bloccaggio su albero albero pompa iniezione carburante DP210 M12 17 12 1,7
Vite di bloccaggio in posizione di funzionamento
pompa iniezione carburante DP 210 M12 12 9 1,2

Circuito di lubrificazione
Tappo, coppa olio lubrificante G 3/4 34 25 3,4
Valvola controllo olio M10x1 12 9 1,2
Tappo valvola controllo olio M10x1 12 9 1,2
Dado, tubo asta di livello M16 18 13 1,8
Elemento filtro olio 3 1/2 ACME 25 18 2,5

Circuito di raffreddamento
Viti di arresto, sede motore ventola su testata M10 44 32 4,5
Viti di arresto, puleggia motore ventola su mozzo M8 12 9 1,2
Viti di fissaggio puleggia comando ventilatore a mozzo M10 44 4,5
Viti di arresto, ventola M8 12 9 1,2

Volano e blocco
Motori tipo RE,RF,RG, RJ e RH :
Viti di arresto, volano su albero motore 1/2 UNF 05 77 10,7
Motori tipo RK :
Viti di arresto, volano su albero motore 1/2 UNF 15 85 11,7
Viti di arresto, blocco volano ghisa su blocco cilindri: M10 44 32 4,5
- 8.8 stampigliato su testa M12 75 55 7,6
- 10.9 stampigliato su testa M10 63 46 6,4
- 10.9 stampigliato su testa M12 115 85 11,7
Viti di arresto, blocco volano
su blocco cilindri (guarnizione di carta) M10 70 52 7,1

2 - 11
MOTORE

Coppie di serraggio
COPPIA DI SERRAGGIO
DESCRIZIONE
Filettatura Nm Ibf ft kgfm

Circuito aspirazione
Dadi, turbocompressore su collettore M10 47 35 4,8
Bullone forato, alimentazione turbo M10x1 22 16 2,2
Dispositivo di fissaggio, sfiato su testata M6 9 7 0,9

Circuito elettrico
Sensore, pressione ilio motore M12x1,5 10 7 1,0
Tappo pressione olio motore M12x1,5 12 9 1,2
Sensore, temperatura collettore di aspirazione M18 20 15 2,0
Tappo, temperatura collettore di aspirazione M18 20 15 2,0
Sensore, pressione collettore di aspirazione M12 10 7 1,0
Sensore, temperatura liquido refrigerante M18 20 15 2,0
Vite di fissaggio, tappo ECM su ECM M5 6 4 0,6
KSB 1/2 PTF 30 22 3,0
Candela a incandescenza su testata M10 18 13 1,8
Dado, sbarra su candela a incandesenza M4 2 1 0,2
Dado, sbarra su candela a incandescenza M4 2 1 0,2
Dado, puleggia alternatore: M16 80 59 8,1
- CAV AC5RA e ACRS
- Dado sottile A127 e puleggia Motorola, 22mm A/F
- Dado grosso A127 e puleggia Motorola, 24 mm A/F
- Bosch 55A
- Bosch 55A
- Butec 552A
Dado, motorino di avviamento M10 44 32 4,5

2 - 12
MOTORE

CAP. 2

Messa in fase del motore

INDICE

Sez. 3 Controllo messa in fase del motore

3-1 Introduzione .............................................................. 2-14


3-2 Ricerca del PMS di compressione del cilindro n°1 ...... 2-15
3-3 Controllo della messa in fase della
pompa iniezione ........................................................ 2-15

2 - 13
MOTORE

Sez. 3 - Messa in fase del motore


3-1 Introduzione
Per assicurare ai motori della Serie 1100 un accurato
sistema di distribuzione, i motori vengono messi in
fase mediante dei perni (A)(Fig.6-2).
In base a questo sistema il pistone n°1 si trova al A
punto di morto superiore (PMS) sulla corsa di com-
pressione.
Per ottenere un'iniezione di combustibile conforme a
A
quella prevista dalla normativa relativa alle emissioni
dei motori, le pompe d'iniezione combustibile di ultima
generazione funzionano con una fasatura fissa del
PMS.
E' molto importante che la fasatura dell'iniezione com-
bustibile sia eseguita accuratamente in conformità alla
normativa vigente in materia di emissioni. Seguire le
operazioni illustrate nella Procedura 3-2 per ottenere il Fig.6-2
PMS sulla di compressione del cilindro n°1.

Attenzione: la pompa di iniezione è dotata di vite di


bloccaggio (1)(Fig.7/9-2) che blocca l’albero.
E’ importante che la vite di bloccaggio venga al-
lentata e che l’albero della pompa possa ruotare
liberamente.
L’albero conduttore della pompa non deve essere ruo-
tato senza il distanziale (2)(Fig.7/9-2) montato sotto la
vite di bloccaggio. L’albero conduttore subisce danni 1 2
se viene ruotato con la vite di bloccaggio serrata sul-
l’albero.

Le pompe di iniezione più recenti sono dotate di moz-


zo (3)(Fig.8-2) montato permanentemente sull’albe-
ro di comando.
Il fabbricante monta il mozzo sulla pompa per garanti-
re una fasatura molto precisa. I motori con questa con-
figurazione sono dotati di ingranaggio conduttore fis-
sato sul mozzo e non sull’albero della pompa. Una Fig.7-2
spina (4)(Fig.8-2) viene usata per mettere in fase con
precisione queste pompe durante l’assistenza.

4 3 1

2
5

Fig.8-2 Fig.9-2

2 - 14
MOTORE

Messa in fase del motore


3-2 Ricerca del PMS di
compressione del cilindro n°1
1 - Rimuovere il coperchio valvole, le candele ad in-
candescenza ed il carter anteriore. A

Nota: Il perno di fasatura dell'albero motore può esse-


re inserito a puleggia montata.

2 - Ruotare l’albero motore nel normale senso di rota-


zione del motore, fino ad ottenere che il pistone
del cilindro n°1 si trovi nella parte alta del cilindro
in fase di compressione. A
3 - Ruotare con attenzione l'albero motore nel norma- Fig.10-2
le senso di rotazione del motore per allineare il
foro presente sull'albero con quello presente sul
blocco cilindri e sulla distribuzione. Inserire il per- combustibile serie Delphi DP210 deve essere esegui-
no di fasatura dell'albero motore (codice n° to da un tecnico specializzato Delphi. Per ulteriori in-
27610211) nell'apposito foro sulla spalla dell'albe- formazioni riguardanti gli interventi di riparazione della
ro. pompa, contattare il concessionario o il distributore
Perkins di zona. La regolazione interna di fasatura della
4 - Inserire il perno di fasatura del'albero a camme pompa è a prova di manomissione. Il minimo alto e il
(codice n° 27610212) nel foro presente sull'ingra- minimo basso sono preimpostati in fabbrica. Non è
naggio dell'albero e farlo scorrere fino a raggiunge- possibile effettuare alcuna regolazione del minimo sulla
re il blocco distribuzione. Il cilindro n°1 del motore pompa.
sarà in tal modo alla posizione del PMS di com-
pressione.

Nota: L'ingranaggio dell'albero a camme può eseguire


una minima rotazione quando il perno è installato.

5 - Rimuovere i perni di fasatura dall'ingranaggio del-


l'albero a camme e dalla spalla dell'albero motore.

3-3 Controllo della messa in fase


della pompa iniezione
Pompa iniezione combustibile serie Delphi DP210

Nota: La fasatura della pompa d'iniezione combustibi-


le serie Delphi DP210 non può essere sottoposta a
verifiche e controlli. Qualora vi sia fondata sospetto di
una anomalia nella fasatura della pompa, contattare il
concessionario o il distributore Perkins di zona.

Qualsiasi intervento tecnico sulla pompa d'iniezione

2 - 15
MOTORE

Messa in fase del motore


Controllo di fasatura della pompa d'iniezione com-
bustibile Bosch EPVE

1 - Portare il pistone n°1 nella posizione superiore della


corsa di compressione.

2 - Rimuovere i circuiti combustibile ad alta pressio-


ne dalla pompa d'iniezione del combustibile.

3 - Rimuovere il tappo (3)(Fig.11-2) e la rondella posi-


zionati sul retro della pompa d'iniezione combusti-
bile, montare l'adattatore (4)(27610248) per la fa-
satura della pompa (Fig.12-2) su cui si andrà poi a
3
posizionare un apposito indicatore (5 Fig.12-2)
(27610248). Regolare l'indicatore su un valore di
circa 3 mm (0,1181 pollici). Fig.11-2

4 - Ruotare l'albero motore in senso antiorario fino a


quando l'indicatore (5) segnala che lo stantuffo della
pompa d'iniezione combustibile ha raggiunto la sua
posizione più bassa. Dopodichè, azzerare l'indi-
catore (5).
4
5 - Ruotare l'albero motore in senso orario fino a quan-
do il perno di fasatura dello stesso può essere in-
filato nel foro presente sulla spalla dell'albero. Lo
stantuffo delle pompe d'iniezione combustibile con
codice ER presenta un'alzata pari a 1,55 mm (0,061
pollici).

6 - Verificare la lettura del valore sull'indicatore (5) con


il motore nella posizione superiore del pistone n°1. 5
7 - Se la fasatura è corretta, estrarre l'indicatore (5) e
l'adattatore 27610248 dalla pompa. Montare una
Fig.12-2
nuova rondella sul tappo e installarlo sul retro del-
la pomp d'iniezione combustibile.

8 - Reinstallare i circuiti combustibile ad alta pressio-


ne sulla pompa d'iniezione. Eliminare tutta l'aria
presente nel circuito combustibile.

9 - Qualora la fasatura della pompa d'iniezione com-


bustibile fosse errata, contattare il concessionario
o distributore Perkins di zona.

2 - 16
MOTORE

Note

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2 - 17
FRIZIONE

CAP.3

INDICE

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza. ..............................................3-2

Sez.1 Descrizione generale. .............................................................3-3


1-1 Disegno complessivo e componenti ...........................3-4
1-2 Descrizione del funzionamento ...................................3-6

Sez.2 Dati tecnici................................................................................. 3-7


2-1 Dati tecnici principali...................................................... 3-8

Sez.3 Ispezione, revisione e registrazione. ...................................... 3-9


3-1 Ispezione e revisione................................................... 3-10
3-2 Registrazioni.............................................................. 3-11

Sez.4 Attrezzi speciali. .................................................................... 3-15

3-1
FRIZIONE

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza


In questo paragrafo sono indicate alcune precauzioni
e avvertenze di sicurezza; è importante che siano ri-
spettate per prevenire infortuni agli operatori; è comun-
que necessario tenere sempre presente le misure di
sicurezza indicate nel libretto di uso e manutenzione
e nel capitolo 1 di questo manuale.
Seguite attentamente le Avvertenze segnalate attra-
verso questo simbolo:

ATTENZIONE : trattare con cautela la frizio-


ne per evitare infortuni alle mani.

ATTENZIONE : se vengono allentate le viti


di fissaggio del telaio o della cabina, o se il
telaio o la cabina vengono rimossi, accer-
tarsi che le parti vengano reinstallate corret-
tamente, in modo da mantenere un'adegua-
ta protezione dell'operatore.

ATTENZIONE : accertarsi che ogni persona


si mantenga a debita distanza dalla zona di
pericolo. Quando si allentano le viti evitare
vibrazioni.

ATTENZIONE : sollevare e maneggiare tutti


i particolari pesanti con un mezzo di solle-
vamento di capacità adatta. Assicurarsi che
i gruppi od i particolari siano sostenuti da
imbragature e ganci appropriati. Accertarsi
che non ci siano persone in prossimità del
carico da sollevare.

ATTENZIONE : evitare di attorcigliare cate-


ne o funi metalliche di sollevamento. Indos-
sare sempre guanti antinfortunistici per ma-
neggiare cavi o catene.

ATTENZIONE :impiegare gli utensili adatti


per allineare le forature.
NON USARE MAI DITA O MANI.

ATTENZIONE : maneggiare tutti i particolari


con grande attenzione. Non mettere le mani
e le dita tra un pezzo e l'altro.

ATTENZIONE : se si rimuovono le viti di grup-


pi che possono cadere, lasciare sempre due
viti contrapposte per sicurezza; asportare
queste viti solo dopo aver agganciato il grup-
po ad un mezzo di sollevamento oppure
dopo aver sistemato dei blocchi di soste-
gno.

3-2
FRIZIONE

CAP. 3

Descrizione generale

INDICE

Sez.1 Descrizione generale

1-1 Disegno complessivo e componenti .............................. 3-4


1-2 Descrizione del funzionamento ..................................... 3-6

3-3
FRIZIONE

Sez.1 - Descrizione generale


1-1 Disegno complessivo e componenti

1 21 24 22 16 12 13
2

3
4
6 11
7
8
9
10
17

18

20 14 15 23 19 5
Fig.1-3

1- Carter ponte 13 - Cuscinetto collare


2- Volano motore 14 - Leva per collare
3- Molla a tazza 15 - Leva
4- Disco cambio 16 - Levetta disinnesto disco presa di forza
5- Cilindro servofrizione 17 - Spingidisco disco cambio
6- Albero motore 18 - Dado bloccaggio registro leve cambio
7- Albero presa di forza 19 - Stelo cilindro
8- Levette disinnesto disco cambio 20 - Registro levette cambio
9- Spingidisco disco presa di forza 21 - Dado registro levette presa di forza
10 - Disco presa di forza 22 - Corpo frizione
11 - Albero primario cambio 23 - Forcella
12 - Collare 24 - Tirante levette prese di forza

3-4
FRIZIONE

Descrizione generale

22

10

17
20 24
3
9
18 8

21 16

5
19

14

23

Fig.2-3

3-5
FRIZIONE

Descrizione generale

24 16 12 13

10 14 15 23 19 5
Fig.3-3

1-2 Descrizione del funzionamento


La frizione è quell'organo della trattrice che serve a
trasmettere il moto dal motore alla trasmissione.
Questa si innesta o si disinnesta al bisogno tramite
leva a pedale (A) per il cambio di velocità e tramite B
leva a mano (B) per la presa di forza.
Questa leva attiva un comando idraulico che con-
sente all'olio di alimentare il cilindro (5) provocando
tramite le leve (15 e 14) lo spostamento del collare
(12).
Quest'ultimo preme sulle levette (16) e tramite il ti- A
rante (24) provoca il disinnesto del disco presa di forza
(10).

Fig.4-3

3-6
FRIZIONE

CAP. 3

Dati tecnici

INDICE

Sez.2 Dati tecnici

2-1 Dati tecnici principali...................................................... 3-8

3-7
FRIZIONE

Sez.2 - Dati tecnici


2-1 Dati tecnici principali

Frizione doppia

Costruttore Lx - (Ox)

Tipo Doppio disco a secco

Dimensione 11" - 12" (279,4 - 304,8 mm)

Materiale Cerametallico / organico

3-8
FRIZIONE

CAP. 3

Ispezione, revisione e registrazione

INDICE

Sez.3 Ispezione, revisione e registrazione

3-1 Ispezione e revisione .......................................................... 3-10


3-2 Registrazioni ....................................................................... 3-11
3-2.1 Registrazione frizione ............................................... 3-11
3-2.2 Registrazione pedale................................................ 3-12
3-2.3 Registrazione leva comando servofrizione ............... 3-13

3-9
FRIZIONE

Sez.3 - Ispezione, revisione e registrazione


3-1 Ispezione e revisione 125±0,5 (12")
123±0,5 (11")
ATTENZIONE : trattare con cautela la fri- 24 10±0,3 22
zione per evitare infortuni alle mani.
21
ATTENZIONE : prima di eseguire qualsiasi
operazione procedere ad un'accurata pulizia
dei particolari con prodotti adeguati e in ac- 9
cordo con le norme vigenti.
10
1 - Pulire accuratamente ogni componente e proce-
dere ad un loro controllo visivo; 16
2 - Sostituire gli organi usurati;
17

3 - Verificare il cuscinetto a tenuta (13 Fig.1-3), rile-


vando l'assenza di anormalità durante la rotazione
e la buona condizione di tenuta;

4 - Verificare il piano di attrito sul volano e i piatti di


4
spinta (9-17) e il corpo frizione (22).
E' possibile rettificare le superfici di attrito rispet- 8
tando le misure minime ammesse riportate in Fig.6-
3.
3

20

18
8,5±0,3
98±0,5 (11")
102±0,5 (12") Fig.5-3

9 17 22

5 16,7 23,2 68 17

Fig.6-3

3 - 10
FRIZIONE

Ispezione, revisione e registrazione


3-2 Registrazioni
17
3-2.1 REGISTRAZIONE FRIZIONE 18
1 - Inserire l'attrezzo 01 FRI REX sulla frizione, infi-
landolo sul disco (3) ed inserendovi il disco p.d.f. 20
(10); 8
2 - Montare il gruppo così composto sul volano aven- 3
do cura di centrare perfettamente, i due dischi
ruotando l'attrezzo 01 FRI REX;
01 FRI REX
3 - Serrare le viti di fissaggio frizione al volano appli-
cando alle stesse loctite 243;

4 - Procedere al controllo dell'altezza delle levette (8-


16) e alla loro complanarità facendo uso dell'at-
trezzo 01 FRI REX, utilizzando uno dei due anelli
che compongono l'attrezzo a seconda del tipo di
frizione 11'' o 12'' è possibile registrare l'altezza
delle leve (16) attraverso il dado di registro (21) e
l'altezza delle levette (8) attraverso la vite (20) e il
dado (18);
10
5 - A registrazione ultimata bloccare il dado (21) graf-
fandolo e serrare il dado (18 Fig.7-3) contro lo 16
spingidisco (17).
21
Fig.7-3

3 - 11
FRIZIONE

Ispezione, revisione e registrazione


3-2.2 REGISTRAZIONE PEDALE

Frizione motore-cambio 25
Con periodicità di manutenzione flessibile, verificare
la registrazione del pedale frizione motore.

Un gioco eccessivo riduce la corsa di disinnesto del-


la frizione e può essere causa di cattivo innesto della
marce. Viceversa un gioco insufficiente può provo-
care un’usura anormale del cuscinetto reggispinta di
disinnesto nonchè surriscaldamento ed usura anor-
male della frizione.

La corsa libera (A) misurata sul pedale deve essere 26 27 28 Fig.8-3


di 2,5-3,5 cm. e si regola sbloccando il dado (27) ed
avvitando o svitando la forcella (26) sul tirante (28)
(Fig.8-3).

Registrazione del frenello del cambio


29

Ogni qualvolta si effettua la registrazione della frizio-


ne motore occorre eseguire la registrazione del fre-
nello.

Un gioco eccessivo del tirante (29, Fig.9-3) può es-


sere causa di un cattivo innesto delle marce.

Il carico della molla (31, Fig.10-3) determina la capa-


cità frenante del gruppo.

Per registrarlo correttamente agire a fondo sul peda-


le-leva per disinnestare completamente la frizione. Fig.9-3
Successivamente allentare il dado e il controdado
(30) allontanandoli dal blocchetto.

Svitare il dado autobloccante (32) in modo da libera- 32


re la molla, successivamente riavvitarlo fino a quan-
do la molla inizia a caricarsi.
29
Rilevare la quota (B) e poi caricarla agendo sul dado
per ottenere una quota inferiore di 3 mm. che corri-
spondono a 2 giri e mezzo di avvitamento del dado
(32).
30
Rilasciare il pedale-leva della frizione e avvitare nuo- 31
vamente il dado e controdado (30) fino ad ottenere
un gioco (C) di mm. 1,5 fra il controdado ed il bloc-
chetto.
Fig.10-3

3 - 12
FRIZIONE

Ispezione, revisione e registrazione


3-2.3 REGISTRAZIONE LEVE COMANDO B - Cilindro servofrizione
SERVOFRIZIONE
La finalità della registrazione è di portare a 0 il gioco
A - Leva comando tra lo stelo (19) e il corpo del cilindro (5).
L'assenza del gioco deve aversi con la leva (33) a
La finalità della registrazione è di avere un gioco di fine corsa in basso e con lo stelo (19) a riposo. In
1mm fra il tirante (35) e la guida (34) quando la leva queste condizioni la spina di collegamento (38) deve
(33) è a fine corsa in basso (frizione disinnestata). inserirsi liberamente, in caso contrario agire sulla for-
Per ottenere questo gioco occorre intervenire sul regi- cella (23), avvitando per accorciare o svitando per al-
stro (37). lungare.

33

35

38

23

34 37 5 19
Fig.11-3

3 - 13
FRIZIONE

Note

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

3 - 14
FRIZIONE

CAP. 3

Attrezzi speciali

INDICE

Sez.4 Attrezzi speciali. ...................................................................... 3-16

3 - 15
FRIZIONE

Attrezzi speciali
01 FRI REX
Spina centraggio frizione e anelli per complanarità altezza levette

3 - 16
TRASMISSIONE

CAP.4

INDICE

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza. ..............................................4-2

Sez.1 Descrizione generale. .............................................................4-3


1-1 Introduzione..................................................................4-4
1-2 Disegno complessivo della trasmissione ....................4-5
1-3 Schema trasmissione del moto nel ponte (Superriduttore/Moltiplicatore).....4-6
1-4 Schema trasmissione del moto nel cambio ................4-7

Sez.2 Dati tecnici. ............................................................................... 4-9


2-1 Dati tecnici principali ................................................. 4-10
2-2 Schema cinematico .................................................. 4-11
2-3 Coppie di serraggio e sigillanti .................................. 4-12

Sez.3 Principali componenti e registrazioni. ............................... 4-13


A - Ponte motore-cambio ................................................ 4-15
B - Cambio di velocità ..................................................... 4-21
C - Riduttori laterali .......................................................... 4-31

Sez.4 Attrezzi speciali. ................................................................ 4-37

4-1
TRASMISSIONE

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza


In questo paragrafo sono indicate alcune precauzioni ATTENZIONE : il mozzo è molto pesante e
e avvertenze di sicurezza; è importante che siano ri- difficile da maneggiare. Usare ogni precau-
spettate per prevenire infortuni agli operatori; è comun- zione durante lo smontaggio e il rimontag-
que necessario tenere sempre presente le misure di gio.
sicurezza indicate nel libretto di uso e manutenzione
e nel capitolo 1 di questo manuale. ATTENZIONE : se si rimuovono le viti di grup-
Seguite attentamente le Avvertenze segnalate attra- pi che possono cadere, lasciare sempre due
verso questo simbolo: viti contrapposte per sicurezza; asportare
queste viti solo dopo aver agganciato il grup-
ATTENZIONE : fare attenzione ad eventuali po ad un mezzo di sollevamento oppure
spigoli vivi attorno alla sommità della scato- dopo aver sistemato dei blocchi di soste-
la del cambio. gno.

ATTENZIONE : se vengono allentate le viti


di fissaggio del telaio o della cabina, o se il
telaio o la cabina vengono rimossi, accer-
tarsi che le parti vengano reinstallate corret-
tamente, in modo da mantenere un'adegua-
ta protezione dell'operatore.

ATTENZIONE : accertarsi che ogni persona


si mantenga a debita distanza dalla zona di
pericolo. Quando si allentano le viti evitare
vibrazioni.

ATTENZIONE : sollevare e maneggiare tutti


i particolari pesanti con un mezzo di solle-
vamento di capacità adatta. Assicurarsi che
i gruppi od i particolari siano sostenuti da
imbragature e ganci appropriati. Accertarsi
che non ci siano persone in prossimità del
carico da sollevare.

ATTENZIONE : evitare di attorcigliare cate-


ne o funi metalliche di sollevamento. Indos-
sare sempre guanti antinfortunistici per ma-
neggiare cavi o catene.

ATTENZIONE : impiegare gli utensili adatti


per allineare le forature.
NON USARE MAI DITA O MANI.

ATTENZIONE : maneggiare tutti i particolari


con grande attenzione. Non mettere le mani
e le dita tra un pezzo e l'altro.

ATTENZIONE : la raccolta e lo smaltimento


dell'olio esausto deve avvenire in conformi-
tà alle norme antinquinamento vigenti.

4-2
TRASMISSIONE

CAP. 4

Descrizione generale

INDICE

Sez.1 Descrizione generale

1-1 Introduzione .................................................................. 4-4


1-2 Disegno complessivo della trasmissione ....................... 4-5
1-3 Schema trasmissione del moto nel ponte (Superriduttore/Moltiplicatore) ..... 4-6
1-4 Schema trasmissione del moto nel cambio ................4-7

4-3
TRASMISSIONE

Sez.1 - Descrizione generale


1-1 Introduzione
Nella trasmissione montata sulle trattrici MF 3400 vi
si possono identificare 6 sezioni:

1 - Frizione La frizione è di tipo bidisco a secco

2 - Inversore L'inversore è collocato all'ingresso del cambio

3 - Quattro marce Il cambio di velocità ad ingranaggi con manicotti


scorrevoli d'innesto con 4 velocità.

4 - Moltiplicatore Ognuna di queste combinazioni consente di avere un


cambio di velocità con 16 marce avanti.

5 - Gamme lente e veloci Le gamme di velocità sono due: Lente e Veloci

6 - Pignone e corona Pignone e corona trasmettono il moto ai riduttori laterali

TRASMISSIONE MF 3400 3425-3435-3445-3455

Standard Inversore + 4 marce x 2 gamme + moltiplicatore = 16 marce avanti e 8 retromarce


Optional Inversore + 4 marce x 2 gamme + superriduttore = 16 marce avanti e 8 retromarce

Fig.1-4 Fig.2-4 Fig.3-4 Fig.4-4 Fig.5-4 Fig.6-4

Inv ersore e
Inversore Inv ersore e
Inversore
superriduttore moltiplicatore
Kp H Kp H
Km/H Km/H

1 1.52 0.30 1.54 1.34 0.26 1.36 1 1.52 1.86 1.54 1.34 1.64 1.36
2 1.98 0.39 2.00 1.75 .0.34 1.77 2 1.98 2.43 2.00 1.75 2.14 1.77
3 2.55 0.50 2.58 2.26 0.44 2.28 3 2.56 3.13 2.58 2.26 2.77 2.28
4 3.76 0.73 3.80 3.32 0.65 3.36 4 3.76 4.60 3.80 3.32 4.07 3.36
1 4.89 0.96 4.94 4.33 0.84 4.37 1 4.89 5.99 4.94 4.33 5.29 4.37
2 6.38 1.25 6.49 5.64 1.10 5.70 2 6.38 7.81 6.45 5.61 6.91 5.70
3 8.24 1.64 8.32 7.28 1.42 7.35 3 8.24 10.09 8.32 7.28 8.91 7.35
4 12.11 2.36 12.24 10.70 2.09 10.81 4 12.11 14.83 12.24 10.70 13.10 10.81

Fig.7-4 Fig.8-4

4-4
TRASMISSIONE

Descrizione generale
1-2 Disegno complessivo della trasmissione

1 2 3

4 5 6

Fig.9-4

4-5
TRASMISSIONE

Descrizione generale
1-3 Schema trasmissione del moto nel ponte (superriduttore/moltiplicatore)

DIRETTA INVERSORE

dal motore al cambio dal motore al cambio

Fig.10-4 Fig.11-4

SUPERRIDUTTORE MOLTIPLICATORE

dal motore al cambio dal motore al cambio

Fig.12-4 Fig.13-4

4-6
TRASMISSIONE

Descrizione generale
1-4 Schema trasmissione del moto nel cambio

Moto delle opzioni Moto delle opzioni

Alla coppia conica Alla coppia conica

1 2

Fig.14-4 Fig.15-4

Moto delle opzioni Moto delle opzioni

Alla coppia conica Alla coppia conica

3 4
Fig.16-4 Fig.17-4

4-7
TRASMISSIONE

Descrizione generale

Moto delle opzioni Moto delle opzioni

Alla coppia conica Alla coppia conica

1 2

Fig.18-4 Fig.19-4

Moto delle opzioni Moto delle opzioni

Alla coppia conica Alla coppia conica

3 4
Fig.20-4 Fig.21-4

4-8
TRASMISSIONE

CAP. 4

Dati tecnici

INDICE

Sez.2 Dati tecnici

2-1 Dati tecnici principali ................................................. 4-10


2-2 Schema cinematico .................................................. 4-11
2-3 Coppie di serraggio e sigillanti .................................. 4-12

4-9
TRASMISSIONE

Sez.2 - Dati tecnici


2-1 Dati tecnici principali

Costruttore Massey Fergusson

Cambio di velocità

Marce Ad ingranaggi con manicotti scorrevoli


con quattro velocità

Inversore Sincronizzato all’entrata del cambio


(3425 - 3435 - 3445 - 3455 / C - CF - CFM)

Numero marce 16 avanti e 8 retromarce

4 - 10
TRASMISSIONE

Dati tecnici
2-2 Schema cinematico

Inversore

Fig.22-4

4 - 11
TRASMISSIONE

Dati tecnici
2-3 Coppie di serraggio e sigillanti

Coppia di serraggio
25 Nm

Tipo di sigillante

Loctite 243 Loctite 243


147 Nm Loctite 510
10 Nm 115 Nm

Fig.23-4

4-12
TRASMISSIONE

CAP. 4

Principali componenti e registrazioni

INDICE

Sez.3 Principali componenti e registrazioni

A - Ponte motore-cambio ................................................ 4-15


B - Cambio di velocità ..................................................... 4-21
C - Riduttori laterali .......................................................... 4-31

4 - 13
TRASMISSIONE

CAP. 4

Principali componenti e registrazioni

INDICE

Sez.3 Principali componenti e registrazioni

A - Ponte motore-cambio
A1 - Disegno complessivo e principali componenti ........... 4-16
A2 - Disegni complessivi delle opzioni .............................. 4-18
A2.1 - Inversore / moltiplicatore ............................... 4-18
A2.2 - Inversore / superriduttore .............................. 4-19
A3 - Ispezione e registrazione ........................................ 4-20

4 - 15
TRASMISSIONE

Sez.3 - Ponte motore-cambio


A1 - Disegno complessivo e principali componenti

1 2 3 4 5 6 7 8 9

19
20
15 16 10 11 12 13
17

18

14

1 - Albero di strasmissione presa di forza 11 - Manicotto d'innesto del moltiplicatore


2 - Albero primario trasmissione cambio 12 - Ingranaggio condotto delle retromarce
3 - Anello tenuta olio 14 - Ingranaggio intermedio delle retromarce
4 - Ingranaggio conduttore del moltiplicatore 15 - Cuscinetto
5 - Rasamento 16 - Distanziale
6 - Ingranaggio conduttore 17 - Coperchio gruppo freno
7 - Albero primario del cambio 18 - Scatola freno
8 - Manicotto d'innesto avanti/indietro 19 - Eccentrico frenante
9 - Carter 20 - Albero
10 - Ingranaggio condotto moltiplicatore Fig.24-4

4 - 16
TRASMISSIONE

Ponte motore-cambio

14

7
2
8
6
5
4

13

18
12
17 11
19
10
16
15

20

Fig.25-4

4 - 17
TRASMISSIONE

Ponte motore-cambio
A2 - Disegni complessivi delle opzioni

A2.1 Inversore / moltiplicatore

Fig.26-4

I MOL
INVERSORE MOLTIPLICATORE
Fig.27-4

4 - 18
TRASMISSIONE

Ponte motore-cambio

A2.2 Inversore / superriduttore

Fig.28-4

I S-R
INVERSORE SUPER-RIDUTTORE
Fig.29-4

4 - 19
TRASMISSIONE

Ponte motore-cambio
A3 - Ispezione e registrazione
ISPEZIONE

ATTENZIONE : fare attenzione ad eventua-


li spigoli vivi attorno alla sommità della sca-
tola del cambio.

ATTENZIONE : prima di eseguire qualsiasi


operazione procedere ad un'accurata pulizia
dei particolari con prodotti adeguati e in ac-
cordo con le norme vigenti.

1 - Pulire accuratamente ogni componente e proce-


dere ad un loro controllo visivo;
Fig.30-4
2 - Sostituire gli anelli di tenuta;

3 - Verificare il cuscinetto a tenuta rilevando l'assen-


za di anormalità durante la rotazione e la buona
condizione delle tenute;

4 - Verificare le piste di rotolamento e i cuscinetti a


rullini e sostituire i componenti in caso di danneg-
giamenti;

5 - Con un getto d’aria compressa verificare le cana-


lizzazioni di lubrificazione dell’olio e l’assenza di
ostruzioni;

6 - Verificare che sugli anelli sincronizzatori siano ben


visibili le rigature sul materiale sinterizzato e, in
caso contrario, sostituirli (Fig.31a/31b-4);
Fig.31a-4
7 - Sostituire ogni componente difettoso od usurato.

REGISTRAZIONE

Non è richiesta alcuna registrazione durante il mon-


taggio del gruppo.

Fig.31b-4

4 - 20
TRASMISSIONE

CAP. 4

Principali componenti e registrazioni

INDICE

Sez.3 Principali componenti e registrazioni

B - Cambio di velocità
B1 - Disegno complessivo e principali componenti ... 4-22
B2 - Ispezione e registrazioni ............................... 4-24
B3 - Registrazioni della coppia conica ................ 4-25

4 - 21
TRASMISSIONE

Cambio di velocità
B1 - Disegno complessivo e principali componenti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 12 11 15 13 14 16 17 18 20

1 - Distanziale per cuscinetto 23 - Flangia per cuscinetto


2 - Anello elastico 24 - Cuscinetto a rulli conici
3 - Ralla per cuscinetto 25 - Anello elastico
4 - Cuscinetto a fere 26 - Boccola ingr. ricevente lente
5 - Anello elastico rinforzato 27 - Ingranaggio ricevente lente
6 - Distanziale 28 - Mozzo lente-veloci 21 23 24 25 26 27 28 29 30 22 7 31 32 12 33 34 35 36 37 38
7 - Gabbia a rullini 29 - Manicotto lente veloci
8 - Ingranaggio doppio trasmit. / veloci 30 - Ingr. doppio ricev. 3-4 / veloci
9 - Distanziale per gabbia a rullini 31 - Ingranaggio ricevente 2 marcia
11 - Mozzo 3-4 marcia 32 - Mozzo 1-2 marcia
12 - Manicotto innesto marcie 33 - Ralla di rasamento
13 - Boccola per ingr. trasmit. 3 marcia 34 - Ingranaggio ricevente 1 marcia
14 - Gabbia a rullini 35 - Gabbia a rullini
15 - Ingranaggio trasmittente 3 marcia 36 - Distanziale
16 - Ingr. doppio trasmittente 1-2 marcia 37 - Cuscinetto a rulli conici
17 - Albero primario cambio completo 38 - Coppia conica completa
18 - Cuscinetto a sfere 39 - Pignone conico
20 - Anello elastico 40 - Spessori di registrazione
21 - Ghiera autobloccante
Fig.32-4
22 - Carter cambio completo

4-22
TRASMISSIONE

Cambio di velocità

20
18
16
15
12
38
8
39
7
6
5
4

17
12
32
35
31
30
28
27 37
26 40
25 36
24 35
21 34

Fig.33-4

4-23
TRASMISSIONE

Cambio di velocità
B2 - Ispezione e registrazioni
ISPEZIONE

ATTENZIONE : fare attenzione ad eventua-


li spigoli vivi attorno alla sommità della sca-
tola del cambio.

ATTENZIONE : prima di eseguire qualsiasi


operazione procedere ad un'accurata pulizia
dei particolari con prodotti adeguati e in ac-
cordo con le norme vigenti.

1 - Pulire accuratamente ogni componente e proce-


dere ad un loro controllo visivo;

2 - Sostituire gli anelli di tenuta;

3 - Verificare il cuscinetto a tenuta rilevando l'assen-


za di anormalità durante la rotazione;

4 - Verificare le piste di rotolamento e i cuscinetti a


rullini e sostituire i componenti in caso di danneg-
giamenti;

5 - Con un getto d’aria compressa verificare le cana-


lizzazioni di lubrificazione dell’olio e l’assenza di
ostruzioni;

6 - Sostituire ogni componente difettoso od usurato.

REGISTRAZIONI

Per il rimontaggio del cambio non è richiesta alcuna


registrazione se non quella del pignone conico che è
descritta nella sezione successiva.

4 - 24
TRASMISSIONE

Cambio di velocità
B3 - Registrazioni della coppia conica
Le registrazioni da effettuare sulla coppia conica, al ATTENZIONE : se si rimuovono le viti di
fine di avere le ottimali condizioni di lavoro, sono quat- gruppi che possono cadere, lasciare sem-
tro: pre due viti contrapposte per sicurezza;
asportare queste viti solo dopo aver aggan-
1 - Registrazione della posizione del pignone (39) ciato il gruppo ad un mezzo di sollevamento
rispetto alla corona (38) per avere il perfetto ac- oppure dopo aver sistemato dei blocchi di
coppiamento dei due componenti (Fig.34-4); sostegno.

2 - Conferimento del precarico ai due cuscinetti co-


nici (24-37) di supporto del pignone per ottene-
re l’esatto momento di rotazione (Fig.34-4);

3 - Conferimento del precarico ai cuscinetti conici


(42) di supporto dell'albero portacorona per ot-
tenere l’esatto momento di rotazione (Fig.34-
4);

4 - Conferimento del corretto gioco fra i denti del


pignone e quelli della corona (Fig.34-4);

21 40 39 41 42 44

24 37 45 41 43 42 44 38
Fig.34-4

4 - 25
TRASMISSIONE

Cambio di velocità
1 - REGISTRAZIONE DELLA POSIZIONE DEL Codice Quota A mm. Codice Quota A mm.
PIGNONE RISPETTO ALLA CORONA
280 156,80 290 156,90
PREMESSA: questa registrazione deve essere ef- 281 156,81 291 156,91
fettuata tutte le volte che in occasione di una revi- 282 156,82 292 156,92
sione generale si procede alla sostituzione del cu- 283 156,83 293 156,93
scinetto conico posteriore (37) o della coppia co-
284 156,84 294 156,94
nica o del carter cambio.
285 156,85 295 156,95
1 - Il fine della registrazione consiste nel determina- 286 156,86 296 156,96
re il valore dello spessore Sp che viene montato 287 156,87 297 156,97
fra l'anello esterno del cuscinetto (37) e relativa
288 156,88 298 156,98
battuta (45) sul carter (Fig.35-4);
289 156,89 299 156,99
2 - Per calcolarlo occorre applicare la seguente
espressione:
Codice Quota A mm. Codice Quota A mm.
SP = A - ( B + C ) 300 157,00 310 157,10
301 157,01 311 157,11
dove: A è la distanza fra il piano di appoggio del cu- 302 157,02 312 157,12
scinetto conico posteriore e l’asse della corona coni- 303 157,03 313 157,13
ca. (Fig.35-4) 304 157,04 314 157,14
Questa dimensione in mm. è espressa attraverso un 305 157,05 315 157,15
codice numerico stampigliato sulla superficie piana 306 157,06 316 157,16
della parete di visione tra il vano delle marce ed il 307 157,07 317 157,17
vano della coppia conica (Fig. 36-4). Tramite la tabella 308 157,08 318 157,18
di seguito riportata si potrà trasformare il codice in
misura millimetrica. 309 157,09 319 157,19

37 39

45

SP C B (97,5)
A
Fig.35-4

4 - 26
TRASMISSIONE

Cambio di velocità
B - è la distanza tra la testa del pignone e il centro
della corona. Questa non è necessario rilevarla per- 295
chè è sempre di 97,50 mm e viene corretta solamente
da eventuali valori riportati sulla testa stessa. Detti
valori, salvo lo zero, vanno sommati o sottratti da 97,5
mm a secondo del segno matematico (+) o (-) che
precede il numero riportato (Fig.37-4).

Esempio:

Se sul pignone vi è scritto + 0,10, la quota B diventa


97,50 + 0,10 = 97,60 mm

Se sul pignone si trova scritto - 0,20, la quota B di-


venta 97,50 - 0,20 = 97,30 mm Fig.36-4

C - distanza fra piano di appoggio del cuscinetto (37)


e la stessa del pignone. Questo rilevamento deve es-
sere effettuato con l'attrezzo 01 CMB REX e un cali-
bro di profondità predisponendo il pignone come indi-
cato in (Fig.38-4).

ESEMPIO PRATICO COMPLESSIVO


39
1 - Sul carter vi è stampigliao il codice 295 la quota A
corrisponde a mm 156,95

2 - Sull'estremità del pignon vi è scritto + 0,25mm la


quota B corrisponde a 97,50 + 0,25 =97,75 mm.

3 - La quota C rilevata è 58,10 mm.

Lo spessore, Sp, sarà dato da: Fig.37-4

A - (B + C) = Sp

156,95 - (97,75 + 58,10) = 1,10

Il valore ottenuto, se necessario, deve poi essere ar-


rotondato in difetto o in eccesso al valore più prossi-
mo in modo da poter impiegare uno spessore della 01 CMB REX
serie prevista.
c

Fig.38-4

4 - 27
TRASMISSIONE

Cambio di velocità
2 - CONFERIMENTO DEL PRECARICO AI
CUSCINETTI CONICI DI SUPPORTO DEL
PIGNONE
21
La registrazione dei cuscinetti a rulli conici per albero
pignone si ottiene serrando correttamente la ghiera.
(21 Fig.34/39-4).
Il precarico corretto si ha quando la rotazione dell'al-
bero pignone oppone una resistenza pari a una coppia
di 2-3 Nm. Per verificare questa coppia occorre utiliz-
zare un torsiometro universale.

2-3 Nm
3 - CONFERIMENTO DEL PRECARICO AI
CUSCINETTI CONICI DI SUPPORTO ALBERO
PORTA CORONA Fig.39-4

Per determinare rapidamente e corretamente il valore


degli spessori per il conferimento del precarico dei cu-
scinetti di supporto ed il gioco fra pignone e corona, è
necessario avvalersi dell'attrezzo 01 CMB TRK, co-
stituito da due anelli in acciaio che simulano i cusci-
netti reali. Per la registrazione procedere nel modo se-
guente:
G
1 - Montare l'albero porta corona (43 Fig.40-4) con i
falsi cuscinetti (01 CMB TRK) sulle flange (44) di
supporto, fissate con almeno 3 bulloni.

2 - Agire sull'albero (43) in modo da portarlo completa-


mente sul lato sinistro, allontanando la corona dal 43
pignone.

3 - Con l'ausilio di uno spessimetro (G Fig.40-4) misu-


rare lo spazio (A Fig.41-4) che vi è tra il falso cu- Fig.40-4
scinetto destro e l'albero porta corona. La distanza
rilevata corrisponde al pacco totale degli spessori
(42 Fig.41-4) senza tenere conto dello spessore
reale dei cuscinetti, senza il precarico e senza aver 01 CMB TRK 01 CMB TRK
controllato il gioco tra pignone e corona.

43

44

42 Fig.41-4

4 - 28
TRASMISSIONE

Cambio di velocità
4 - CONFERIMENTO DEL CORRETTO GIOCO
TRA I DENTI DEL PIGNONE E QUELLI
DELLA CORONA

1 - Disporre il tastatore di un comparatore a base ma-


gnetica perpendicolarmente sulla mezzeria di un 0,20÷0,30 mm
fianco di un dente della corona, come rappresenta-
to in figura. Spostare gradualmente la corona con
le mani verso destra fino a quando il gioco tra i
fianchi dei denti del pignone e della corona si ridu-
ce a 0,24 mm. Valore del gioco previsto è di 0,20
÷ 0,30 mm (Fig.42-4).

2 - Una volta prefissato il gioco, senza muovere l’al-


bero porta corona, disporre il tastatore del compa-
ratore perpendicolarmente sulla testa di un dente Fig.42-4
della corona e dopo averlo opportunamente azze-
rato, spostare completamente a sinistra l’albero
porta corona. Rilevare quindi l’entità dello sposta-
mento (SX) sul comparatore (Fig.43-4).

3 - Essendo ora a conoscenza del gioco assiale mas-


simo (A) e dello spostamento (SX) verso sinistra,
si può facilmente ricavare il restante spostamento
che l’albero porta corona potrebbe compiere verso
destra (DX). Infatti si ha:

DX = A - SX

4 - Le entità DX e SX dovrebbero corrispondere al pac-


co di spessori da inserire rispettivamente sul sup-
porto destro e sinistro, senonchè lo spessore dei
due cuscinetti a rulli conici, oltre a variare l’uno
rispetto all’altro, può variare anche rispetto ai falsi Fig.43-4
cuscinetti impiegati. occorre pertanto rilevare, me-
diante un calibro di profondità sia lo spessore dei
falsi cuscinetti che lo spessore dei due cuscinetti
conici destro e sinistro, ed effettuare le rispettive
differenze. Per eseguire una corretta misurazione 03 CMB TRK
dei cuscinetti conici utilizzare l'attrezzo 03 CMB
TRK come da (Fig.43a-4). I valori così ottenuti sono
le correzioni che si dovranno apportare alle entità
DX e SX, per ottenere il valore del pacco di spes-
sori da inserire sui supporti destro e sinistro per
azzerare il gioco assiale.

5 - Essendo il corretto precarico assiale dei cuscinetti


pari a 0,10 mm, occorre aggiungere un valore di
spessori pari a questo precarico, suddividendolo
della stessa quantità 0,05 mm tra i due supporti,
per non modificare la posizione della corona rispet-
to al pignone.
Fig.43a-4

4 - 29
TRASMISSIONE

Cambio di velocità
Esempio:
A - gioco totale ............................................. 3,0mm
SX - spostamento a sinistra ....................... 1,5 mm.
DX - differernza A - SX .............................. 1,5 mm.
Differenza cuscinetto reale/falso
cuscinetto destro .................. 24,75 - 24,5 = 0,25 (-)
Differenza cuscinetto reale/falso
cuscinetto sinistro ................ 24,80 - 24,5 = 0,30 (-)

Precario assiale + 0,10 mm. suddiviso 0,05 mm. per


parte.
Praticamente per determinare il pacco di spessori di
sinistra si dovrà fare:

1,50 - 0,30 = 1,20 mm


Fig.44-4
dove 0,30 è la differenza fra cuscinetto reale e falso
cuscinetto

Al risultato di 1,20 va sommato il precarico di 0,05,


che porta ad un totale di mm. 1,25

Adottare lo stesso procedimento per il pacco di spes-


sori di destra:

1,5 - 0,25 = 1,25


1,25 + 0,05 = 1,30

Quindi il valore effettivo del pacco di spessori da inse-


rire sarà:

spessore DX = 1,30
spessore SX = 1,25
Fig.45-4
Procedere al montaggio definitivo di tutto il gruppo
differenziale inserendo gli spessori calcolati, serran-
do le viti dei supporti.
A montaggio ultimato verificare nuovamente se il gio-
co fra i denti del pignone /corona e compreso fra 0,20
e 0,30 mm, con una massima variazione ammessa di
0,1 mm. (Fig.44-4)

Utilizzando un torsiometro verificare il precarico del


pignone e corona. È corretto quando oppone una resi-
stenza di 0,35 - 0,40 Kgm (Fig. 45-4).

4 - 30
TRASMISSIONE

CAP. 4

Principali componenti

INDICE

Sez.3 Principali componenti e registrazioni

C - Riduttori laterali
C1 - Disegno complessivo e principali componenti... 4-32
C2 - Ispezione e registrazioni .............................. 4-34
C3 - Coppie di serraggio e sigillanti ..................... 4-36

4 - 31
TRASMISSIONE

Riduttori laterali
C1 -Disegno complessivo e principali componenti

6 3 4 1 Sp1

7 Sp2
Fig.46-4

4 - 32
TRASMISSIONE

Riduttori laterali

9
Sp1
4
7

5
1
Sp2

2
3
8
6

1 - Carter riduttore
2 - Corona
3 - Coperchio
4 - Cuscinetti conici
5 - Semiasse
6 - Ruota motrice
7 - Cuscinetti conici
8 - Mozzo
9 - Anello tenuta
Sp1 / Sp2 - Spessori Fig.47-4

4 - 33
TRASMISSIONE

Riduttori laterali
C2 - Ispezione e registrazioni
ATTENZIONE : il mozzo è molto pesante e semiasse (5) e fissarlo con alcuni viti.
difficile da maneggiare. Usare ogni precau-
zione durante lo smontaggio e il rimontag- 4 - Applicare un comparatore a base magnetica sul
gio. carter e posizionare il tastatore in prossimità del
mozzo.
ATTENZIONE : se si rimuovono le viti di
gruppi che possono cadere, lasciare sem- 5 - Agire, con l’aiuto di 2 bulloni (15 Fig.49-4), sul mozzo
pre due viti contrapposte per sicurezza; (8) per portarlo completamente verso l’esterno; man-
asportare queste viti solo dopo aver aggan- tenendolo tirato, azzerare il comparatore. Succes-
ciato il gruppo ad un mezzo di sollevamento sivamente spingere il mozzo nel senso opposto
oppure dopo aver sistemato dei blocchi di premendo con forza. Leggere sul quadrante del
sostegno. comparatore l’entità dello spostamento (Fig.49 -4)

ATTENZIONE : prima di eseguire qualsiasi 6 - Il valore del gioco rilevato corrispondende al pacco
operazione procedere ad un'accurata pulizia di spessori, senza il precarico, da porre sotto la
dei particolari con prodotti adeguati e in ac- pista del cuscinetto. (7) Sapendo che i cuscinetti
cordo con le norme vigenti. si devono precaricare di 0,10 mm., sommare al
pacco di spessori ricavato precedentemente il va-
lore del precarico.
ISPEZIONE
7 - Procedere con lo stesso sistema anche per regi-
1 - Pulire tutti i componenti e procedere ad un loro strare il precarico dei cuscinetti del semiasse
controllo visivo; (5 Fig.48/50-4).

2 - Sostituire tutti gli anelli di tenuta;

3 - Verificare le piste di rotolamento di tutti i cuscinet-


ti, controllando l’assenza di anormalità durante il
rotolamento;

4 - Verificare l'assenza di ammaccature o di usura


delle dentature e sostituire i particolari difettosi;

5 - Sostituire ogni particolare difettoso o usurato.

REGISTRAZIONI

Le registrazioni che occorre effettuare sul riduttore con-


sistono nel rilevare il valore degli spessori Sp1 ed
Sp2 al fine di conferire il corretto precarico ai cusci-
netti conici (4 e7 Fig.48-4).

1 - Sfilare le piste dei cuscinetti dal carter riduttore e


togliere tutti gli eventuali spessori che vi erano in-
terposti.

2 - Rimontare le piste dopo aver pulito con cura gli


alloggiamenti.

3 - Rimontare il coperchio (3) completo di mozzo (8) e

4 - 34
TRASMISSIONE

Riduttori laterali

6 3 4 1 Sp1

7 Sp2

Fig.48-4

5
8

Fig.49-4 15 Fig.50-4

4 - 35
TRASMISSIONE

Riduttori laterali
C3 - Coppie di serraggio e sigillanti

82 Nm Ghiera 140 Nm 70 Nm Coppia di serraggio


Loctite 243 Loctite 243 Loctite 243
Tipo di sigillante

310 Nm

Loctite 510 Ghiera 140 Nm


82 Nm
sul piano Loctite 271
Fig.51-4

4-36
TRASMISSIONE

CAP.4

Attrezzi speciali

INDICE

Sez. 4 Attrezzi speciali. .................................................................... 4-38

4 - 37
TRASMISSIONE

Attrezzi speciali
01 CMB REX
Supporto rilievo quota "C"

01 DIF MYT
Falsi cuscinetti

03 CMB TRK
Anello rilievo spessore cuscinetti-conici albero portacorona

04 CMB TRK
Estrattore albero portacorona

4 - 38
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

CAP.5

INDICE

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza. ..............................................5-2

Sez.1 Descrizione generale. .............................................................5-3


1-1 Disegno complessivo e principali componenti...............5-4
1-2 Schema del circuito idraulico .......................................5-6
1-3 Descrizione del funzionamento ...................................5-7

Sez.2 Dati tecnici................................................................................. 5-9


2-1 Dati tecnici principali.................................................... 5-10
2-2 Coppie di serraggio e sigillanti..................................... 5-11

Sez.3 Ispezione e registrazioni. ....................................................... 5-13


3-1 Ispezione ..................................................................... 5-14
3-2 Registrazioni.............................................................. 5-14

Sez.4 Attrezzi speciali. .................................................................... 5-21

5-1
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza


In questo paragrafo sono indicate alcune precauzioni ATTENZIONE : il gruppo frizioni di sterzo è
e avvertenze di sicurezza; è importante che siano ri- pesante e quindi difficile da maneggiare. E'
spettate per prevenire infortuni agli operatori; è comun- pertanto opportuno effettuare la rimozione e
que necessario tenere sempre presente le misure di il rimontaggio con cura.
sicurezza indicate nel libretto di uso e manutenzione
e nel capitolo 1 di questo manuale. ATTENZIONE : Non iniziare i lavori finchè la
Seguite attentamente le Avvertenze segnalate attra- pressione nel sistema idraulico non è scesa
verso questo simbolo: a zero.

ATTENZIONE : fare attenzione ad eventuali ATTENZIONE : Gli spruzzi di fluido in pres-


spigoli vivi attorno alla sommità della scato- sione possono penetrare sotto la cute e cau-
la del cambio. sare gravi infortuni. In caso di incidente, far-
si visitare immediatamente da un medico, in
ATTENZIONE : se vengono allentate le viti modo da evitare gravi infezioni.
di fissaggio del telaio o della cabina, o se il
telaio o la cabina vengono rimossi, accer- ATTENZIONE : Quando viene usato mate-
tarsi che le parti vengano reinstallate corret- riale adesivo o detergente, rispettare le istru-
tamente, in modo da mantenere un'adegua- zioni di sicurezza e le istruzioni per l'uso for-
ta protezione dell'operatore. nite dal costruttore.

ATTENZIONE : accertarsi che ogni persona


si mantenga a debita distanza dalla zona di
pericolo. Quando si allentano le viti evitare
vibrazioni.

ATTENZIONE : sollevare e maneggiare tutti


i particolari pesanti con un mezzo di solle-
vamento di capacità adatta. Assicurarsi che
i gruppi od i particolari siano sostenuti da
imbragature e ganci appropriati. Accertarsi
che non ci siano persone in prossimità del
carico da sollevare.

ATTENZIONE : evitare di attorcigliare cate-


ne o funi metalliche di sollevamento. Indos-
sare sempre guanti antinfortunistici per ma-
neggiare cavi o catene.

ATTENZIONE : impiegare gli utensili adatti


per allineare le forature.
NON USARE MAI DITA O MANI.

ATTENZIONE : maneggiare tutti i particolari


con grande attenzione. Non mettere le mani
e le dita tra un pezzo e l'altro.

ATTENZIONE : la raccolta e lo smaltimento


dell'olio esausto deve avvenire in conformi-
tà alle norme antinquinamento vigenti.

5-2
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

CAP.5

Descrizione generale

INDICE

Sez.1 Descrizione generale

1-1 Disegno complessivo e principali componenti .................. 5-4


1-2 Schema del circuito idraulico .......................................5-6
1-3 Descrizione del funzionamento ...................................5-7

5-3
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Sez.1 - Descrizione generale


1-1 Disegno complessivo

3 4 5 1 19 13 15 18 17

10

20

2 6 9 7 8 11 12 14 16

Fig.1-5

1 - Coperchio alloggiamento freno 11 - Tamburo


2 - Dischi freno 12 - Dischi frizione sinterizzati
3 - Molla di richiamo piatti 13 - Dischi frizione in acciaio
4 - Sfera 14 - Pistone
5 - Piatti di espansione 15 - Molla a tazza
6 - Tirante di attuazione 16 - Ghiera
7 - Pistone 17 - Albero
8 - Cilindro 18 - Ghiera
9 - Dado di registro 19 - Ghiera
10 - Albero 20 - Dischi freno in acciao

5-4
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Descrizione generale
Principali componenti

2 20 4 5 2 20 1

11 12 13 14 15 16

9 8 6

7
Fig.2-5

5-5
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Descrizione generale
1-2 Schema del circuito idraulico

D M E G H I L

N X

COMPONENTI
P A - Carter cambio
B - Filtro da 50 micron
C - Pompa doppia
e D - Distributore / manipolatore
C O c E - Gruppo freno a disco
F - Pistone/attuatore per freno
b G - Gruppo frizione di sterzo
H - Pistone idraulico frizione di sterzo
I - Supporto albero porta corona
d L - Albero porta corona conico
B f M - Semiasse riduttore laterale
A R F N - Leva comando disinnesto frizione freno di sterzo
O - Filtro in mandata da 60 micron
e R - Valvola termostatica
S - Radiatore
a P - Servofrizione
e
f X - Linea di pilotaggio

TUBAZIONI
f a - Aspirazione pompa
b - Mandata pompa distributore sollevatore
c - Mandata del manipolatore
d - Ritorno olio al carter / aspirazione
S e - Alimentazione olio in pressione al pistone attuatore per freni
f - Alimentazione olio in pressione al pistone disinnesto frizione di sterzo
Fig.3-5

5-6
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Descrizione generale
1-3 Descrizione del funzionamento
L’olio aspirato dalla pompa (C) previo passaggio per
il filtro (B) viene inviato al manipolatore (D). Quando
si attivano le leve (N) l’olio, attraverso il pistone idrau-
lico (H) provoca il disinnesto della frizione di Sterzo
(G) e successivamente l’attivazione dei freni (E) at-
traverso il pistone (F).
L’olio sempre sotto il controllo della valvola di massi-
ma (30 bar) alimenta in contemporanea il cilindro ser-
vofrizione (P).
Il circuito idraulico è composto anche da una valvola
termostatica (R) e da un radiatore di raffreddamento
(S).

5-7
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Note

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

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_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

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5-8
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

CAP.5

Dati tecnici

INDICE

Sez.2 Dati tecnici

2-1 Dati tecnici principali.................................................... 5-10


2-2 Coppie di serraggio e sigillanti..................................... 5-11

5-9
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Sez.2 - Dati tecnici


2-1 Dati tecnici principali
Frizioni

Tipo Dischi in bagno d’olio

Numero dei dischi condotti “CF” 8 / “C” 9

Materiale dei dischi condotti In acciaio con riporto di grafite sinterizzata

Materiale dischi conduttori Acciaio speciale

Diametro dischi conduttori 229 mm (9”)

Spessore nominale 2 mm

Diametro dei dischi condotti 239 mm (9” )

Spessore nominale 4 mm

Comando tipo Idrostatico tramite manipolatore/distributore

Azionamento Pistone idraulico per disinnesto


Molla a tazza per l’innesto

Molla tipo A tazza (Belleville) con carico di 1200 kg.

Freni

Tipo Multidisco in bagno olio

Numero dischi per asse C/CF 3425-3435 3


C/CF 3445 4
C 3455 4

Materiale dischi di attrito Sinterizzati

Diametro dei dischi 177,8 mm (7”)

Spessore nominale 4,75÷4,90 mm

Comando Tipo Idrostatico tramite manipolatore o abbinato ai pedali

Azionamento Pistone idraulico che agisce sulla pinza


di espansione a sfere.

Freno di stazionamento Abbinato ai freni di servizio

5 - 10
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Dati tecnici
2-2 Coppie di serraggio e sigillanti

Loctite 271 Loctite 243


140 Nm 140 Nm

Coppia di serraggio

Tipo di sigillante
Fig.4-5

5 - 11
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Note

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_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

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5 - 12
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

CAP. 5

Ispezione e registrazioni

INDICE

Sez.3 Ispezione e registrazioni

3-1 Ispezione ..................................................................... 5-14


3-2 Registrazioni................................................................ 5-14

5 - 13
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Sez.3 - Ispezione e registrazioni


3-1 Ispezione
ATTENZIONE : il gruppo frizioni di sterzo è
pesante e quindi difficile da maneggiare. E' 05 CMB TRK
pertanto opportuno effettuare la rimozione e
il rimontaggio con cura.

ATTENZIONE : impiegare gli utensili adatti 16


per allineare le forature. 1,8 / 2 mm
NON USARE MAI DITA O MANI.
15
ATTENZIONE : maneggiare tutti i particola-
ri con grande attenzione. Non mettere le mani
e le dita tra un pezzo e l'altro. 14

ATTENZIONE : prima di eseguire qualsiasi Fig.5-5


operazione procedere ad un'accurata pulizia
dei particolari con prodotti adeguati e in ac-
cordo con le norme vigenti.

1 - Pulire tutti i componenti e procedere ad un loro 14 16


controllo visivo; 1,8 / 2 mm

2 - Sostituire gli anelli di tenuta e le ghiere;

3 - Verificare l’usura dei dischi sinterizzati per frizione


(spessore minimo 3,5 mm) e freni (spessore mi-
nimo 3,9 mm);

4 - Verificare che i dischi intermedi non siano deforma-


ti a causa di surriscaldamento o scottature, in caso
contrario sostituirli;

5 - Con un getto d’aria compressa verificare le canaliz-


zazioni di passaggio dell’olio e l’assenza di ostru- Fig.6-5
zioni;

6 - Sostituire ogni componente difettoso o usurato. A - REGISTRAZIONE GHIERA FISSAGGIO

1 - Con l’aiuto di una presa idraulica e l’attrezzo 05


3-2 Registrazioni CMB TRK, comprimere la molla radiale (15) fino al
contatto con il pistone spingidisco (14 Fig.5-5)
Le registrazioni da effettuarsi sul gruppo frizione di
sterzo e freni sono le seguenti: 2 - Rispettando il senso corretto di montaggio della
ghiera (16 Fig.6-5) posizionare la medesima avvi-
A - Registrazione ghiera fissaggio frizioni sterzo; tandola ad una distanza dal piano della molla ra-
diale di mm 1,8÷2,0 (Fig.6-5)
B - Registrazione leve di comando;
3 - Bloccare la ghiera con ribaditura del bordino nella
C - Registrazione freni; rispettiva gola predisposta sul tamburo interno del-
la frizione di sterzo.
D - Registrazioni idrauliche gruppo manipolatore
con frizione e freni.

5 - 14
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Ispezione e registrazioni
B - REGISTRAZIONE LEVE DI COMANDO

Allineare le leve di comando A e B. Per fare questo è B


sufficiente intervenire sulle vite di regolazione (3); que-
sto consente di allineare la leva (B) rispetto alla leva
(A). (Fig.7-5)
A

2 1
Fig.7-5

5 - 15
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Ispezione e registrazioni
C - REGISTRAZIONE FRENI

I freni della trattrice possono essere azionati idraulica-


mente tramite l’azione delle leve di comando poste
sopra ad un distributore idraulico, ed intervengono nel-
la parte finale della corsa delle stesse dopo il disinne-
sto delle frizioni di sterzo, oppure meccanicamente tra-
mite l’azione sui pedali destro e sinistro.

C1 - Registrazione tirante e pedali

La registrazione del sistema frenante è necessaria


quando la corsa libera dei pedali di comando diventa 6 9
eccessiva ed è tale che i pedali sono prossimi ai fine
corsa. Fig.8-5

Per ripristinare la corsa libera al suo valore normale


di circa 3,5÷4 cm procedere nel modo seguente
(Fig.9-5)

1- Allentare il controdado sul tirante (6) e avvitare il


dado (9) fino ad avvertire che la pinza ad espansio-
ne abbia portato i dischi freno in contatto con le 3,5÷
superfici di appoggio. Per ottenere questa condi- 4
zione la coppia di serraggio del dado (9) non deve
superare 2÷5 Nm (Fig.8-5).

2 - Fare un segno di riferimento sul dado (9) e succes-


sivamente allentarlo di 3 giri.

3 - Bloccare il controdado.

4 - Ogni qualvolta si interviene sulla registrazione del


tirante (6), è necessario ripristinare la registrazione Fig.9-5
sul tirante (20) di collegamento ai pedali freno in
modo da consentire una corsa (A) a vuoto di 3,5÷4
cm (Fig.9-5).
Questa si regola agendo sul tirante di registro (20)
avvitando o svitando la forcella (21) fino a quando la
spina di incernieramento entra liberamente nel foro
(Fig.10-5).

Verificare che la registrazione della leva di comando


del freno di stazionamento sia corretta.
20

21 Fig.10-5

5 - 16
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Ispezione e registrazioni
C2 - Freno di stazionamento

Con i pedali in posizione di riposo e la leva del freno


di stazionamento completamente abbassata, avvita-
re il dado di registro (22 Fig.12-5) fino a quando la leva
del freno a mano può fare una escursione (A) di 3-4
scatti rilevabili alzando gradualmente la leva di coman-
do senza premere il pulsante (Fig.11-5).

C3 - Spurgo aria del circuito freni

Lo spurgo dell’aria diventa necessario quando entra


aria nel circuito idraulico o quando si effettuano ope-
razioni di manutenzione sull’impianto di frenatura.
Questa operazione è bene che sia eseguita da per-
sonale specializzato, seguendo attentamente le se- Fig.11-5
guenti istruzioni:

1 - Avviare la trattrice e portare il motore ad un regime


di 1000 giri/min.

2 - Eseguire un’accurata pulizia in corrispondenza delle


22
viti di spurgo aria.

3 - Allentare leggermente la vite di spurgo (23 Fig.13-


5) freno DX lasciando defluire aria mista ad olio,
sino a quando l’olio esce privo di bollicine d’aria (si
consiglia di inserire un tubo di plastica trasparente
sullo spurgo così da riscontrare nel modo migliore
il passaggio di bolle d’aria e nel medesimo ci con-
sente di recuperare l’olio fuoriuscito).

4 - Serrare lo spurgo (23 Fig.13-5) e azionare le leve di


comando frizione-freni a fondo alcune volte. Suc- Fig.12-5
cessivamente ripetere l’operazione 3 di spurgo aria.
Ripetere l’operazione sul lato sinistro (vite spurgo
21 Fig.13-5).

21 23

Fig.13-5

5 - 17
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Ispezione e registrazioni
D - REGISTRAZIONI IDRAULICHE GRUPPO ed intervenire manualmente sulla vite di registro (21
MANIPOLATORE CON FRIZIONE E FRENI Fig.16-5) della frizione prescelta; comprimere il ci-
lindro fino a quando il manometro registra l’aumen-
ATTENZIONE : Non iniziare i lavori finchè to di pressione fino a 32 bar; interrompere la rota-
la pressione nel sistema idraulico non è sce- zione e svitare la vite di 1,5 giri e serrare il contro-
sa a zero. dato. In questo modo si garantisce un gioco della
leva comando frizione di 1,5mm misurati fra cilin-
ATTENZIONE : Gli spruzzi di fluido in pres- dro (M1) e vite di registro.
sione possono penetrare sotto la cute e cau-
sare gravi infortuni. In caso di incidente, far- c - Svitare completamente la vite di registro (20 Fig.16-
si visitare immediatamente da un medico, 5) cilindro freno del lato prescelto e tirare la leva
in modo da evitare gravi infezioni. comando frizione fino a fine corsa; avvitare lenta-
mente la vite di registro freno e continuare la rota-
Le registrazioni e controlli da effettuarsi sul gruppo zione fino a quando il manometro indica 23 bar.
manipolatore sono: Interrompere la rotazione e serrare il controdado.

D1 - Taratura della valvola di regolazione della


pressione massima

D2 - Registrazione delle viti che attivano i cilin-


dri di comando frizioni (M1 e M4) e freni (M2 01 IDR TRK
e M3)

D3 - Verifica della consequenzialità di interven-


to frizione e freno

D1 - Taratura della valvola di regolazione della


pressione massima

a - Avviare la trattrice e portare il regime motore a cir-


ca 900 giri con l’olio a circa 30- 40°.

b - Inserire l'attrezzo 01 IDR TRK e un manometro sul- Fig.14-5


la canalizzazione che alimenta il manipolatore (Fig
14-5).

c - Attivare la leva comando frizione fino a fondo corsa; 02 IDR TRK


la pressione di taratura della valvola (V) deve esse-
re di 32 bar ± 2 bar. Per correggere la taratura
togliere il tappo (15) e ruotare la vite di registro
(16 Fig.16-5).

D2 - Registrazione delle viti che attivano i cilindri


di comando frizioni (M1 e M4) e freni (M2 e M3)

a - Montare gli attrezzi 02 IDR TRK e i manometri sia


sulla canalizzazione che alimenta la frizione, sia
su quella che alimenta il freno sul lato dal quale si
intende iniziare il controllo.

b - Con la leva della frizione a riposo avviare la trattrice Fig.15-5

5 - 18
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Ispezione e registrazioni
D3 - VERIFICA DELLA CONSEQUENZIALITÀ DI
INTERVENTO FRIZIONE E FRENO

a - Sempre con i manometri montati sulle canaliz-


zazioni frizione e freni, tirare dolcemente la leva
comando frizione e verificare se l'inizio dell'invio
olio al freno avviene quando la pressione sul lato
frizione è uguale a 32 bar. Se l'attivazione del
freno avviene prima dei 32 bar occorre aggiunge-
re spessori (Z1) (Fig.16-5). Un millimetro di spes-
sore modifica la pressione di circa 2 bar.
b - Se fosse necessario aggiungere spessori al va-
lore predeterminato, occorre ripetere la registra-
zione del punto D2.

Questa registrazione è finalizzata a verificare se l'in-


tervento del freno avviene quando la frizione è com-
pletamente aperta, e questa è completamente aper-
ta quando la pressione di esercizio è uguale a 32
bar.

FRIZIONE FRENO FRENO FRIZIONE


15 16

Z1

20 21
Fig.16-5

5 - 19
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Note

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5 - 20
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

CAP.5

Attrezzi speciali

INDICE

Sez. 4 Attrezzi speciali. .................................................................... 5-22

5 - 21
FRIZIONE DI STERZO E FRENI

Attrezzi speciali
02 CMB TRK
Chiave per ghiera frizione di sterzo

05 CMB TRK
Compressore per scomposizione e ricomposizione frizione di sterzo

01 IDR TRK
Raccordo controllo pressione 30 bar

02 IDR TRK
Raccordo controllo pressione alimentazione frizione di sterzo e freni

5 - 22
CINGOLATURA

CAP. 6

INDICE

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza. ..............................................6-2

Sez.1 Descrizione generale. .............................................................6-3


1-1 Principali componenti ...................................................6-4
1-2 Descrizione della cingolatura ......................................6-5

Sez.2 Dati tecnici. ............................................................................... 6-7


2-1 Principali dati tecnici...................................................... 6-8
2-2 Principali coppie di serraggio ........................................ 6-9

Sez.3 Controllo usure registrazioni. ...............................................6-11


3-1 Controlli e usure dei principali componenti ................. 6-12
A - Catenaria .....................................................................6-13
B - Ruota motrice ..............................................................6-15
C - Ruota tendicingolo .......................................................6-16
D - Rulli inferiori .................................................................6-17
E - Rullo di sostegno .........................................................6-18
F - Gruppo tendicingolo................................................... 6-19
3-2 Riepilogo dei principali dati di usura ......................... 6-22
3-3 Controlli, registrazioni e allineamento carrello ......... 6-23
3-3.1 Introduzione .................................................... 6-23
3-3.2 Allineamento fra ruota motrice e rullo posteriore .......... 6-24
3-3.3 Controllo del parallelismo di ogni carrello
con l’asse centrale della trattrice ......................6-25

6-1
CINGOLATURA

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza


In questo paragrafo sono indicate alcune precauzioni
e avvertenze di sicurezza; è importante che siano ri-
spettate per prevenire infortuni agli operatori; è comun-
que necessario tenere sempre presente le misure di
sicurezza indicate nel libretto di uso e manutenzione
e nel capitolo 1 di questo manuale.
Seguite attentamente le Avvertenze segnalate attra-
verso questo simbolo:

ATTENZIONE : fare attenzione ad eventuali


spigoli vivi attorno alla sommità della scato-
la del cambio.

ATTENZIONE : accertarsi che ogni persona


si mantenga a debita distanza dalla zona di
pericolo. Quando si allentano le viti evitare
vibrazioni.

ATTENZIONE : sollevare e maneggiare tutti


i particolari pesanti con un mezzo di solle-
vamento di capacità adatta. Assicurarsi che
i gruppi od i particolari siano sostenuti da
imbragature e ganci appropriati. Accertarsi
che non ci siano persone in prossimità del
carico da sollevare.

ATTENZIONE : evitare di attorcigliare cate-


ne o funi metalliche di sollevamento. Indos-
sare sempre guanti antinfortunistici per ma-
neggiare cavi o catene.

ATTENZIONE : impiegare gli utensili adatti


per allineare le forature.
NON USARE MAI DITA O MANI.

ATTENZIONE : maneggiare tutti i particolari


con grande attenzione. Non mettere le mani
e le dita tra un pezzo e l'altro.

ATTENZIONE : la raccolta e lo smaltimento


dell'olio esausto deve avvenire in conformi-
tà alle norme antinquinamento vigenti.

ATTENZIONE : se si rimuovono le viti di grup-


pi che possono cadere, lasciare sempre due
viti contrapposte per sicurezza; asportare
queste viti solo dopo aver agganciato il grup-
po ad un mezzo di sollevamento oppure
dopo aver sistemato dei blocchi di soste-
gno.

6-2
CINGOLATURA

CAP.6

Descrizione generale

INDICE

Sez.1 Descrizione generale

1-1 Principali componenti .................................................... 6-4


1-2 Descrizione della cingolatura ........................................ 6-5

6-3
CINGOLATURA

Sez.1 - Descrizione generale


1-1 Principali componenti
La cingolatura montata sulle trattrici MF 3400 Frutte-
to e Standard è composta dalla stessa tipologia di
componenti e le variazioni dei singoli componenti sono
di dimensioni o di lievi variazioni di forma.
Noi analizzeremo normalmente solo una delle due
versioni e di entrambe solo nel caso fosse stretta-
mente necessario.

F E

H B G D J I C A

A - Catenaria
B - Ruota motrice
C - Ruota folle
D - Rulli inferiori
E - Rullo di sostegno
F - Gruppo porta ingrassatore per tendicingolo
G - Coperchio
H - Suole
I - Supporti ruota folle Fig.1-6
J - Guide ruota folle

6-4
CINGOLATURA

Descrizione generale
1-2 Descrizione della cingolatura
La cingolatura delle trattrici MF 3400 è costituita prin-
cipalmente da due carrelli a longheroni affiancati.
Essi sono collegati trasversalmente nella parte ante-
riore da una balestra e nella parte posteriore da una
barra, in modo da formare un telaio sul quale appoggia
il corpo della trattrice.
La balestra anteriore (L Fig.2-6) è composta da fogli
di acciaio ed ha lo scopo di assorbire gli urti. Il colle-
gamento posteriore è costituito dalla barra trasversa-
le (M Fig.3-6) su cui appoggiano i riduttori finali.
Ogni carrello è sostenuto da rulli (D) che guidano la L
catena mentre sulla estremità anteriore, su apposita
guida (I), scorre la ruota tendicingolo (C Fig.1-6).
La regolazione della catena si ottiene tramite un cilin- Fig.2-6
dro funzionante a grasso il quale è collegato alla ruo-
ta tendicingolo (C).
Gli urti longitudinali che la ruota subisce durante il
lavoro vengono attutiti da due molle (25). Le catene
si avvolgono intorno ai carrelli e prendono il moto dai
riduttori laterali per mezzo delle ruote motrici (B).

Fig.3-6

F Y 25 C

Fig.4-6
J Fig.5-6

6-5
CINGOLATURA

Note

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6-6
CINGOLATURA

CAP.6

Dati tecnici

INDICE

Sez.2 Dati tecnici

2-1 Principali dati tecnici...................................................... 6-8


2-2 Principali coppie di serraggio ........................................ 6-9

6-7
CINGOLATURA

Sez.2 - Dati tecnici


2-1 Principali dati tecnici

TIPO TRATTRICI 3425 3435 34445 3455

Numero suole per cingolo 37 37 37 37

Larghezza suole mm 310/360 360/400 360/400 450

Tipo catenaria Silent Track Silent Track Lubrificato Lubrificato


Passo delle maglie 140 140 140 140

Area di appoggio cm2 10300 10300 10300 14850


terreno (Min/Max) 11960 13280 13280

Tipo di olio - 80/90W 80/90W 80/90W


catene lubrificate - EP 5 EP 5 EP 5

Totale rulli carello 5 5 5 5


A semplice bordo 3 3 2 2
A doppio bordo 2 2 3 3

No dei rulli sostegno cingolo 1 1 1 1

Passo cingolo 1650 1650 1650 1650

Sistema di registrazione della


tensione della catenaria Idraulico Idraulico Idraulico Idraulico

Sistema di sospensione
- anteriore Molla Molla Molla Molla
a balestra a balestra a balestra a balestra

- posteriore Barra Barra Barra Barra


trasversale trasversale trasversale trasversale

Altezza delle suole mm. 43 43 43 43

Tipo di rotolamento dei rulli a boccole a boccole a boccole a boccole


di appoggio cingolo in bronzo in bronzo in bronzo in bronzo

Tipo di rotolamento del rullo


di sostegno cingolo in bronzo in bronzo in bronzo in bronzo

Tipo di tenuta sui rulli


e ruote tendicingolo Long-life Long-life Long-life Long-life

6-8
CINGOLATURA

Dati tecnici
2-2 Principali coppie di serraggio

82 Nm
82 Nm

130 Nm

142 Nm

200 Nm

82 Nm

50 Nm
145 Nm

50 Nm

215 Nm

82 Nm
310 Nm 82 Nm

Fig.6-6

6-9
CINGOLATURA

Note

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6-10
CINGOLATURA

CAP.6

Controllo usure registrazioni

INDICE

Sez.3 Controllo usure registrazioni.

3-1 Controlli e usure dei principali componenti ................. 6-12


A - Catenaria .....................................................................6-13
B - Ruota motrice ..............................................................6-15
C - Ruota tendicingolo .......................................................6-16
D - Rulli inferiori .................................................................6-17
E - Rullo di sostegno .........................................................6-18
F - Gruppo tendicingolo................................................... 6-19
3-2 Riepilogo dei principali dati di usura ......................... 6-22
3-3 Controlli, registrazioni e allineamento carrello ......... 6-23
3-3.1 Introduzione .................................................... 6-23
3-3.2 Allineamento fra ruota motrice e rullo posteriore .......... 6-24
3-3.3 Controllo del parallelismo di ogni carrello
con l’asse centrale della trattrice ......................6-25

6-11
CINGOLATURA

Sez.3 - Controllo usure registrazioni


3-1 Controlli e usure dei principali
componenti INTRODUZIONE

ATTENZIONE : sollevare e maneggiare tut- Il tipo di lavoro svolto dal trattore ed in particolare le
ti i particolari pesanti con un mezzo di solle- condizioni del terreno (argilloso, sabbioso, roccioso,
vamento di capacità adatta. Assicurarsi che ecc.) influiscono più o meno sull’usura degli organi della
i gruppi od i particolari siano sostenuti da cingolatura.
imbragature e ganci appropriati. Accertarsi Pertanto il meccanico, oltre alle normali riparazioni
che non ci siano persone in prossimità del del trattore, deve effettuare le abituali ispezioni di tutti
carico da sollevare. i componenti la cingolatura.
Tali controlli consentano di accertarsi sulle condizioni
ATTENZIONE : evitare di attorcigliare cate- di tutti gli organi e, nell’eventualità di anormali usure
ne o funi metalliche di sollevamento. Indos- o anomalie in genere, di intervenire per le necessa-
sare sempre guanti antinfortunistici per ma- rie registrazioni o riparazioni così da prevenire danni
neggiare cavi o catene. maggiori.
Si ricorda che l’usura di un particolare si trasferisce
ATTENZIONE : se si rimuovono le viti di agli altri. Ad esempio, l’usura della ruota motrice in-
gruppi che possono cadere, lasciare sem- fluisce sulla durata delle boccole. Una ruota motrice
pre due viti contrapposte per sicurezza; non allineata accelera l’usura interna delle maglie e di
asportare queste viti solo dopo aver aggan- conseguenza, l’usura dei rulli e delle catene.
ciato il gruppo ad un mezzo di sollevamento
oppure dopo aver sistemato dei blocchi di
sostegno.

F E

H B G D J I C A
Fig.7-6

6-12
CINGOLATURA

Controllo usure registrazioni


A - Catenaria
Z
A1- INTRODUZIONE

Le catene montate sulle trattrici MF 3400 sono del


tipo a perni e boccole e possono essere di tre tipi:
1 - A secco (Fig.8-6)
2 - Semilubrificate “Silent track” (Fig.9-6)
3 - Lubrificate con olio (Fig.10-6)

Le catene a secco e quelle semilubrificate hanno la


loro congiunzione tramite un perno (Z) che viene mon-
tato a pressione (Fig.10-6) ed è riconoscibile dal lato
esterno dagli altri perni per la diversa forma (Fig.10-6).
Per la rimozione del perno e il relativo montaggio fare Fig.8-6
uso della spina (X) in dotazione alla trattrice.

Fig.9-6

Fig.10-6 Fig.11-6

6-13
CINGOLATURA

Controllo usure registrazioni


Le catene lubrificate con olio hanno una speciale giun-
zione, denominata "maglia split" (MS), che consen-
te rapidamente, attraverso la rimozione della suola H
(H), che sovrasta il punto di giunzione, di aprire la
catena. (Fig.12/13-6)

A2 - CONTROLLO USURA PATTINI (A FIG.14-6)

ATTENZIONE : evitare di attorcigliare cate-


ne o funi metalliche di sollevamento. Indos-
sare sempre guanti antinfortunistici per ma-
neggiare cavi o catene.

Rilevare l’altezza dei pattini (A) su più suole (H).


Il valore minimo ammesso è di 27 mm. Fig.12-6

A3 - CONTROLLO USURA MAGLIE

I controlli da fare sulle maglie sono tre:

a - altezza delle maglie


b - perni e boccole
c - diametro esterno delle boccole

MS
a - altezza delle maglie (B Fig.14-6)

Rilevare l’altezza (B) su più maglie; il valore minimo è


di 66 mm per la trattrice 70 e 73,4 mm per le trattrici
80-90-100.

Fig.13-6

Fig.14-6

6-14
CINGOLATURA

Controllo usure registrazioni


b - perni e boccole (D/D1 Fig.15-6)

L’usura dei perni e delle boccole provoca un aumento


dell’interasse fra i perni stessi causando usure alla
ruota motrice e al diametro esterno della boccola stes-
sa.
L’interasse deve essere rilevato fra quattro maglie adia-
centi e il valore massimo ammesso è di 568 mm
(142 mm fra due perni);

c - diametro esterno della boccola (C Fig.16-6)

Rilevare il diametro esterno (C) su più boccole.


Il valore minimo ammesso è di 33,5 mm per il model-
lo 70 e 38,6 mm per gli altri modelli. Fig.15-6

B - Ruota motrice
ATTENZIONE : maneggiare tutti i particola-
ri con grande attenzione. Non mettere le mani
e le dita tra un pezzo e l'altro.

Rilevare lo spessore del bordino (F) evidenziato in


Fig.17-6.
Il valore minimo ammesso è di 5 mm per il modello
70 e 5,5 mm per gli altri modelli.

Fig.16-6

Fig.17-6

6-15
CINGOLATURA

Controllo usure registrazioni


C - Ruota tendicigolo

1 - Corpo ruota
2 - Supporto esterno
3 - Albero
4 - Anelli di tenuta a lunga vita 1
5 - Anello di tenuta
6 - Boccole
7 - Supporto porta boccole 2
8 - Vite fissaggio piastra di guida
9 - Piastra di guida

3
9

5 4

6 7

Fig.18-6

Rilevare la quota (E) su vari punti della ruota folle.


Il valore massimo ammesso è di 20mm (Fig.19-6).

Fig.19-6

6-16
CINGOLATURA

Controllo usure registrazioni


D - Rulli inferiori

11 12

13

14

15

16

17

11 - Corpo rullo 15 - Canale per introduzione olio


12 - Supporto 16 - Albero
13 - Supporto porta boccole 17 - Vite di fissaggio supporto
14 - Gruppo di tenuta a lunga vita Fig.20-6

Rilevare il diametro della pista di rotolamento (N) o la


quota (M). D D
Il valore minimo ammesso del diametro (N) è di
154mm, mentre la quota massima ammessa (M) è di
17mm.
La Fig.21-6 evidenzia la posizione che devono assu-
mere i rulli a doppio bordo (D) nei vari modelli. C/CF 70-80

D D D

C 90-100

Fig.21-6

6-17
CINGOLATURA

Controllo usure registrazioni


E- Rullo di sostegno

21 20 19 18

18 - Albero di supporto
19 - Gruppo di tenuta a lunga vita
20 - Corpo Rullo
21 - Cuscinetto a sfere

Fig.22-6

Rilevare il diametro della pista di rotolamento (H) o la


quota (G).
Il valore minimo ammesso del diametro (H) è di
114mm, mentre la quota massima ammessa (G) è di
15,5mm.

6-18
CINGOLATURA

Controllo usure registrazioni


F - Gruppo tendicingolo

29 28 27 26 25 24 23 22 30

22 - Guide per ruota folle 27 - Tappo per ingrassatore tendicingolo


23 - Ruota folle 28 - Corpo carrello
24 - Forcella 29 - Riparo
25 - Molle ammortizzatrici 30 - Guida anteriore
26 - Cilindro tendicingolo Fig.23-6

F1- INTRODUZIONE

Il gruppo tendicingolo ha il compito di conferire la cor-


retta tensione alla catenaria in funzione del tipo di
terreno e del lavoro da svolgere.
Attraverso l’ingrassatore accessibile dal tappo (27), il
grasso sposta il pistone montato nel cilindro (26) e
attraverso il gruppo molle (25) e la forcella (24), spo-
sta assialmente la ruota folle (23) sulle guide (22),
provocando la tensione della catenaria.

6-19
CINGOLATURA

Controllo usure registrazioni


F2- REGISTRAZIONI

Le registrazioni da effettuare sul gruppo cingolatura


sono le seguenti:

1 - Precarico delle molle ammortizzatrici


2 - Posizionamento del restrittore gruppo tendicingolo
3 - Tensione della catena

1- Precarico delle molle ammortizzatrici

All’atto del montaggio occorre conferire un precarico


alle due molle ammortizzatrici(25), avvitando il dado 25
(32 Fig. 25-6) fino ad ottenere una quota (X) di 319mm
per le trattrici C-CF 3445-3455 e di 340mm per le trat- Fig.24-6
trici C 3355.

25 32
Fig.25-6

6-20
CINGOLATURA

Controllo usure registrazioni


2 - Posizionamento del restrittore gruppo tendicingolo

ll gruppo idraulico per la tensione della catenaria è


composto da un corpo (33), una molla (34), una sfera 35
di non ritorno del grasso (35), da un restrittore (36),
da un ingrassatore (37) e dal tappo (38). 36
All’atto del montaggio del restrittore (36), occorre av-
vitarlo fino ad ottenere una quota di 7 mm fra la testa 38
del restrittore e la battuta sul corpo (33 Fig.27-6). 33
34

37

Fig.26-6

33

7 mm
36

Fig.27-6

3 - Tensione della catena

Per effettuare la verfica della tensione della catena


appoggiare una riga sulla catena e verificare la pre-
senza di un gioco di 20-30 mm fra la riga e la estre-
mità della suola.
La registrazione si effettua intervenendo sul gruppo
(33) allentandolo per aumentare il gioco e iniettando
grasso attraverso l’ingrassatore (37), per ridurlo.

Fig.28-6

6-21
CINGOLATURA

Controllo usure registrazioni


3-2 Riepilogo dei principali dati di usura

Componenti Trattrici Limite di usura (mm) Quota da nuovo (mm)

Altezze suola (A) Tutte 27 43

Altezze maglie (B) 3425 66 70


3435-3445-3455 73,4 78

Diametro boccole catena (C) 3425 33,5 37


3435-3445-3455 38,6 42

Spessore bordino ruota motrice (F) 3425 5 7,25


3435-3445-3455 5,5 8,25

Perni e boccole (D1) Tutte 568 560

Bordino ruota folle (E) Tutte 20 15

Rulli inferiori (M) Tutte 17 13


Rulli inferiore(N) 154 162

Rullo di sostegno (H) Tutte 114 120


Rullo di sostegno (G) 15,5 12,5

6-22
CINGOLATURA

Controllo usure registrazioni


3-3 Controlli, registrazioni
e allineamento carrello
3-3.1 INTRODUZIONE

L’allineamento dei carrelli è un’operazione di estrema


importanza e precisione che deve essere effettuata
accuratamente tutte le volte che si riscontrano usure
sui vari organi che compongono la cingolatura.

E' possibile localizzare le usure:

a - sui fianchi delle maglie


b - sui fianchi della ruota motrice
c - sui fianchi della ruota tendicingolo Fig.29-6
d - sui bordi dei rulli

Pertanto quando si riscontrano inizi di usura è impor-


tante procedere alle verifiche sotto riportate, in quanto
errori non tempestivamente eliminati possono provo-
care seri danni a tutti i componenti della cingolatura.

La prima operazione che occorre effettuare per inizia-


re il controllo è verificare la posizione che assume il
cingolo nei confronti della ruota tendicingolo.

Per accertare ciò occorre:

1. Smontare una suola in prossimità della ruota folle


ed una suola sulla ruota motrice su entrambe le
cingolature.

2. Fare procedere la trattrice in marcia avanti per 20-


30 metri su terreno piano e livellato. Fig.30-6

3. Fermare la trattrice dolcemente senza toccare le


frizioni di sterzo quando le suole mancanti si trova-
no in prossimità della ruota folle e della ruota motri-
ce.

4. Osservare la catena sia in prossimità della ruota


folle che della ruota motrice e verificare se le ma-
glie sono centrate rispetto alle due ruote (Fig.29/30-
6). Se lo spazio tra i fianchi interni delle maglie e le
ruote è sensibilmente diverso, è necessario proce-
dere ai seguenti controlli dell’allineamento, effettuan-
doli nell’ordine di seguito indicato e tenendo pre-
sente che non è sempre necessario effettuare tutti
e due i controlli congiuntamente, ma che occorre
effettuare il controllo 3-3.2 quando il controllo 3-3.3
ha dimostrato l’allineamento corretto.

6-23
CINGOLATURA

Controllo usure registrazioni


3-3.2 ALLINEAMENTO FRA RUOTA MOTRICE
E RULLO POSTERIORE

La verifica dell’allineamento deve essere effettuata con


l’ausilio di una riga (Z) o di una sagoma che ogni offici-
na può realizzare.
Occorre rilevare le quoe A1 e B1 verificandone l’ugua- D
glianza.
Nel caso di differenze occorre:

a -procedere alla rimozione del coperchio (43), e della


rondella (42) con i relativi spessori (41).

b -Con una leva provocare lo spostamento del carrello


fino ad ottenere il suo perfetto allineamento con la
ruota motrice (A1 = B1 );
Z Z
c -inserire un valore di spessori (42) sulla barra (40)
fino ad ottenere lo stesso piano fra gli spessori e il
corpo carrello (44).

d -Rimontare il coperchio (43) e verificare nuovamen-


te l’allineamento con la riga (Z). B
A1 B1

Fig.31-6

44

Fig.32-6
40 41 43 42

6-24
CINGOLATURA

Controllo usure registrazioni


3-3.3 CONTROLLO DEL PARALLELISMO DI OGNI
CARRELLO CON L’ASSE CENTRALE DELLA
TRATTRICE

Per effettuare correttamente la verifica del paralleli- I due carrelli devono trovarsi perfettamente equidi-
smo dei due carrelli occorre effettuare nell’ordine le stanti dal centro e fra loro perfettamente paralleli.
operazioni sotto riportate: La differenza massima che può essere tollerata fra la
distanza B e quella A è di 3-4 mm (B-A= 3-4 mm)
a - Porre la trattrice in piano. (Fig.33-6).
Qualora il parallelismo o l’equidistanza dei carrelli
b - Aprire le due catenarie. dell’asse centrale della trattrice non sussistesse, oc-
corre ricercare l’organo responsabile attraverso ulte-
c - Trovare il centro della ruota folle e della ruota mo- riori controlli. Normalmente l’organo più soggetto a
trice, quindi con l’ausilio di una riga o di uno spago subire deformazioni a seguito di urti è la barra trasver-
allineare i rulli di sostegno. Verificare la distanza sale, che deve essere controllata per prima nella sua
che esiste fra centro ruota motrice e albero della assialità. Seguono nei controlli tutti gli altri organi fino
presa di forza da entrambe le parti, e fra centro alla identificazione di quello che provoca il non paral-
ruota folle e centro puleggia motore da entrambe le lelismo.
parti.

Fig.33-6

6-25
CINGOLATURA

Note

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_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

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_______________________________________________________________________________________________________

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6-26
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

CAP.7

Circuito idraulico a bassa portata

INDICE

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza. ..............................................7-2

Sez.1 Descrizione generale. .............................................................7-3


1-1 Circuito idraulico a bassa portata ................................7-4
1-2 Descrizione del circuito ................................................7-5

Sez.2 Dati tecnici................................................................................. 7-7


2-1 Dati tecnici principali...................................................... 7-8

Sez.3 Principali componenti. ............................................................. 7-9


A - Pompa idraulica ............................................................7-9
B - Manipolatore .............................................................. 7-13
C - Distributore servofrizione ........................................... 7-21

Sez.4 Attrezzi speciali....................................................................... 7-27

7-1
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza


In questo paragrafo sono indicate alcune precauzioni
e avvertenze di sicurezza; è importante che siano ri-
spettate per prevenire infortuni agli operatori; è comun-
que necessario tenere sempre presente le misure di
sicurezza indicate nel libretto di uso e manutenzione
e nel capitolo 1 di questo manuale.
Seguite attentamente le Avvertenze segnalate attra-
verso questo simbolo:

ATTENZIONE : Non iniziare i lavori finchè la


pressione nel sistema idraulico non è scesa
a zero.

ATTENZIONE : Gli spruzzi di fluido in pres-


sione possono penetrare sotto la cute e cau-
sare gravi infortuni. In caso di incidente, far-
si visitare immediatamente da un medico, in
modo da evitare gravi infezioni.

ATTENZIONE : Quando viene usato mate-


riale adesivo o detergente, rispettare le istru-
zioni di sicurezza e le istruzioni per l'uso for-
nite dal costruttore.

ATTENZIONE : la raccolta e lo smaltimento


dell'olio esausto deve avvenire in conformi-
tà alle norme antinquinamento vigenti.

ATTENZIONE : Quando si lavora con olio


bollente, fare attenzione a non scottarsi. Non
scaldare mai l'olio a temperature oltre i 190°C,
poichè l'olio o i suoi vapori possono incen-
diarsi spontaneamente.

7-2
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

CAP. 7

Descrizione generale

INDICE

Sez.1 Descrizione generale

1-1 Circuito idraulico a bassa portata .................................. 7-4


1-2 Descrizione del circuito ................................................7-5

7-3
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Sez.1 - Descrizione generale


1-1 Circuito idraulico a bassa portata

U X D

f
N

b
O c R
C

Q T A B S
Fig.1-7
COMPONENTI TUBAZIONI
A- Carter cambio a - Aspirazione pompa
B - Filtro aspirazione b - Mandata pompa distributore sollevatore
C- Pompa doppia c - Mandata pompa manipolatore e distributore servofrizione
D- Manipolatore d - Ritorno al carter
N- Leva comando frizione di sterzo e freno e - Alimentazione pistoni freno
O - Filtro in mandata f - Alimentazione pistone disinnesto frizione di sterzo
Q - Servofrizione
R - Valvola termostatica T - Scarico
S - Radiatore X - Linea pilota
U - Leva comando distributore servofrizione

7-4
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Descrizione generale
1-2 Descrizione del circuito
L’olio aspirato dalla pompa (C) viene inviato previo
passaggio per il filtro (B) e dal filtro in mandata (O)
verso il manipolatore (D). Attivando le leve (N) l’olio
attraversa i condotti (e) e (f) alimenta i pistoni di dis-
sinnesto frizioni di sterzo e i pistoni dei freni a una
pressione di (30 bar).
L’olio sempre sotto il controllo della valvola di massi-
ma alimenta contemporaneamente il cilindro del ser-
vofrizione (Q).
Il circuito idraulico è composto da una valvola termo-
statica (R) e da un radiatore (S).

B - FILTRO SULL’ASPIRAZIONE

C - POMPA A BASSA PORTATA


PORTATA MASSIMA AL MAX
N. GIRI MOTORE 27,3 l/min.

O - FILTRO IN MANDATA

CIRCUITI IDRAULICI ALIMENTATI

D - Distributore per frizioni di sterzo e freni


pressione max. di lavoro 30 bar

Q - distributore servofrizione

7-5
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Note

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7-6
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

CAP. 7

Dati tecnici

INDICE

Sez.2 Dati tecnici

2-1 Dati tecnici principali...................................................... 7-8

7-7
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Sez.2 - Dati tecnici


2-1 Dati tecnici principali
Pompa

Tipo Doppia ad ingranaggi (tandem)

Costruzione Bx

Modello A - 510 - 845 - 262

Rapporto giri motore/pompa 1:1,25

Pressione max di esercizio 30±2 bar

Portata max a 2200 g/min. motore 26,95 lt

Collocazione Lato anteriore dx motore

Presa moto Ingranaggi della distribuzione

Filtri

Tipo: in aspirazione A tela metallica (50 micron)


in mandata A tela metallica (20 micron)

7-8
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

CAP. 7

Principali componenti

INDICE

Sez. 3 Principali componenti

A - Pompa idraulica. ...................................................... 7-10


A1 - Descrizione del funzionamento ......................... 7-11
A2 - Scomposizione ................................................... 7-11
A3 - Ispezione ............................................................ 7-11
A4 - Rimontaggio e registrazione .............................. 7-11
B - Manipolatore. ............................................................ 7-13
C -Distributore servofrizione........................................ 7-21

7-9
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Principali componenti
A - Pompa idraulica

6 3 4 5

7 2 1 8

Fig.2-7

1- Tubo di aspirazione 5- Coperchio anteriore pompa


2- Coperchio di chiusura pompa 6- Filtro olio in mandata
3- Tubo di mandata 7- Filtro olio in aspirazione
4- Corpo pompa 8- Segnalatore intasamento filtro aspirazione

7 - 10
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Principali componenti
A1 - Descrizione del funzionamento A3 - Ispezione
La pompa idraulica ad ingranaggi è costituita da un L’ispezione revisione della pompa idraulica si rende
unico blocco, con due stadi ben distinti, munita di necessaria:
un’unica canalizzazione di aspirazione, ma con due 1° Se vi sono perdite esterne dalle tenute.
mandate separate e due differenti portate ed è fissa- 2° Per verificare lo stato di usura dei componenti in-
ta al carter distribuzione motore. terni.
Nel 1° caso è imperativo sostituire tutte le tenute esi-
stenti utilizzando il Kit previsto come ricambio.
A2 - Scomposizione Nel 2° caso se esistono usure importanti dei compo-
nenti interni si rende necessaria la sostituzione della
Per rimuovere la pompa dal motore è necessario pompa completa.
scollegare le tubazioni di mandata e di aspirazione, Ciò è dovuto alla non disponibilità di fornitura dei sin-
svitare le viti di fissaggio e sfilarla dalle calettature del- goli particolari interni da parte della casa costruttrice,
l’ingranaggio; non essendo previsti interventi del genere, ritenuti
antieconomici.
1 - Collocare la pompa in una morsa provvista di op-
portune ganasce di protezione;
2 - Marcare con un segno il posizionamento degli stadi A4 - Rimontaggio e registrazione
delle flange e delle piastre di chiusura;
3 - Svitare le quattro viti e scomporre le due sezioni Dopo aver accuratamente pulito e lubifricato ogni
della pompa, alta portata e bassa portata, tenen- componente, procedere al rimontaggio seguendo l’or-
do ben separati i particolari interni per poterli ri- dine inverso allo smontaggio ed avendo cura di ri-
collocare correttamente all’atto del rimontaggio; collocare ogni singolo particolare nella originaria po-
sizione.
Nota: nella pompa i singoli supporti per ingranaggi sono A montaggio completato verificare che l’alberino di tra-
in due pezzi e collegati da un perno di centraggio. Inol- smissione ruoti in modo uniforme con assenza di giuo-
tre sono provvisti di piccoli canali di fusione per la com- chi o di sensibili indurimenti alla rotazione.
pensazione assiale del carico; ciò per consentire una In caso contrario ripetere lo smontaggio, l’ispezione e il
funzionalità ottimale nel tempo della pompa stessa. rimontaggio ed eseguire un’accurato controllo dei com-
ponenti interni.

7 - 11
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Note

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7 - 12
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

CAP. 7

Principali componenti

INDICE

Sez. 3 Principali componenti

B - Manipolatore
B1 - Principali componenti e canalizzazioni ............................ 7-14
B2 - Descrizione del funzionamento ........................................ 7-15
B2.1 - Leve comando frizione e freno a riposo ...................... 7-15
B2.2 - Leve comando frizione attiva e freno non attivato ...... 7-16
B2.3 - Leve comando frizione e freno attivato ....................... 7-17
B3 - Registrazioni e controlli ..................................................... 7-18
B3.1 - Taratura della valvola di regolazione pressione massima .......... 7-18
B3.2 - Registrazioni delle viti che attivano i cilindri comando frizione e freni ....... 7-18
B3.3 - Verifica della consequenzialità di intervento frizione e freno ....... 7-19

7 - 13
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Principali componenti
B - Manipolatore

B-1 Principali componenti e canalizzazioni

k4 k3 l i y h g u 9 15 16 n j
FRIZIONE

FRIZIONE
FRENO
FRENO

k2
o m
k1
r
v1
T
v T

X P
P1

13

12

14 T2
T1
10

M4 M3 M2 M1 11 Fig.3-7

PRINCIPALI COMPONENTI g - Alimentazione frizione Dx


M1 - Cilindro comando frizione Dx h - Alimentazione freno Dx
M2 - Cilindro comando freno Dx i - Alimentazione freno Sx
M3 - Cilindro comando freno Sx l - Alimentazione frizione Sx
M4 - Cilindro comando frizione Sx m - Foro calibrato
9 - Valvola di taratura pressione max (30 bar) n - Camera
10 - Pistone comando frizione Dx o - Canale
11 - Pistone comando freno Dx r - Camera
12 - Pistone comando freno Sx u - Gola
13 - Pistone comando frizione Sx v - Foro
14 - Spessori di registrazione intervento frizione-freno j - Gola
15 - Tappo y - Foro
16 - Vite registro x - Canale di pilotaggio
k1 - Gola inferiore
PRINCIPALI CANALIZZAZIONI k2 - Gola superiore
P - Arrivo olio dalla pompa k3 - Gola superiore
P1 - Canale in comunicazione con l’olio in arrivo dalla pompa k4 - Gola inferiore
T - Scarico v1 - Foro
T1 e T2- Canale in comunicazione con lo scarico

7 - 14
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Principali componenti
B2 - Descrizione del funzionamento
B2.1 - LEVE COMANDO FRIZIONE
E FRENO A RIPOSO

Quando le leve di comando frizioni di sterzo non sono


azionate i 4 cilindri M1, M2, M3, M4 sono a riposo.
L’olio proveniente dalla pompa (P) entra in contatto
con il pistoncino della valvola (9) e attraverso il foro
calibrato (m) entra nella camera (n).
Attraverso la gola (j) l’olio arriva al canale (o) , alla
gola inferiore (k1) ed alla gola superiore (k2). Attra-
verso il foro (y) l’olio arriva alla gola superiore (k3) e
inferiore (k4) entrando nel canale di pilotaggio (X) che
è in comunicazione con il distributore del servofrizio-
ne e con il suo scarico.
Avendo la camera (n) pressione 0 , l’olio proveniente
dalla pompa sposta verso l’alto il pistoncino della
valvola (9) aprendo il passaggio allo scarico di tutta
la portata della pompa attraverso il canale (T).
In queste condizioni le alimentazioni ai comandi fri-
zione (g-l) e freno (i-h) sono in comunicazione con lo
scarico poichè il foro centrale (u) e quello (v) presen-
te su ogni pistone di comando frizione e freno, comu-
nicano con lo scarico (T2).

7 - 15
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Principali componenti
B2.2 - LEVE COMANDO FRIZIONE ATTIVATA
E FRENO NON ATTIVATO

Quando si attiva la leva comando frizione Dx avvie-


ne lo spostamento verso l’alto del cilindro (M1) e del
pistone frizione (10). Questo provoca l'interruzione
della comunicazione fra la camera (T2) e il foro (v).
Lo spostamento del pistone (10) interrompe altresì
la comunicazione fra il foro (k1) e il foro (k2).
In queste condizioni il condotto (o) non è in comuni-
cazione con lo scarico, pertanto il pistoncino della
valvola (9) non riesce più a spostarsi verso l’alto con
conseguente aumento di pressione dell’olio prove-
niente dalla pompa fino al raggiungimento dei 30 bar
di taratura della valvola (9).
Raggiunto questo valore, il pistoncino della valvola
(9) apre nuovamente il passaggio allo scarico (T)
spostandosi verso l’alto grazie alla maggiore super-
ficie che presenta il pistoncino nella camera (n) ri-
spetto alla camera (r).
L’olio in pressione dalla pompa tramite il foro (P1)
alimenta il foro (v) e si dirige verso il condotto di ali-
mentazione (g) della frizione.

k4 k3 l i y h g u 9 15 16 n j
FRIZIONE

FRIZIONE
FRENO
FRENO

k2
o m
k1
r
v1
T
v T

X P
P1

13
12

14 T2
T1
10

M4 M3 M2 M1 11

Fig.4-7

7 - 16
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Principali componenti
B2.3 - LEVE COMANDO FRIZIONE E FRENO
ATTIVATE

Quando si attiva la leva di comando della frizione nel


primo tratto di corsa avviene lo spostamento del ci-
lindro per frizione (M1), ma proseguendo nello spo-
stamento e quando la pressione della pompa rag-
giunge i 26 bar, inizia l’attivazione del cilindro (M2)
con conseguente spostamento verso l’alto del pisto-
ne (11).
Questo spostamento provoca l’interruzione della co-
municazione con lo scarico del foro (v1) e l’inizio della
comunicazione dello stesso (v1) con il condotto (P1),
permettendo all’olio proveniente dalla pompa di alimen-
tare il freno (DX) attraverso il condotto (h).

k4 k3 l i y h g u 9 15 16 n j
FRIZIONE

FRIZIONE
FRENO
FRENO

k2
o m
k1
r
v1
T
v T

X P
P1

13
12

14 T2
T1
10

M4 M3 M2 M1 11

Fig.5-7

7 - 17
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Principali componenti
B3 - Registrazioni e controlli ed intervenire manualmente sulla vite di registro(21
Fig.8-7) della frizione prescelta; comprimere il ci-
ATTENZIONE : Non iniziare i lavori finchè lindro fino a quando il manometro registra l’aumen-
la pressione nel sistema idraulico non è sce- to di pressione fino a 32 bar; interrompere la rota-
sa a zero. zione e svitare la vite di 1,5 giri e serrare il contro-
dado. In questo modo si garantisce un gioco della
ATTENZIONE : Gli spruzzi di fluido in pres- leva comando frizione di 1,5 mm misurati fra cilin-
sione possono penetrare sotto la cute e cau- dro (M1) e vite di registro.
sare gravi infortuni. In caso di incidente, far-
si visitare immediatamente da un medico, c - Svitare completamente la vite di registro (20 Fig.8-
in modo da evitare gravi infezioni. 7) cilindro freno del lato prescelto e tirare la leva
comando frizione fino a fine corsa; avvitare lenta-
mente la vite di registro freno e continuare la rota-
Le registrazioni e controlli da effettuarsi sul gruppo zione fino a quando il manometro indica 23 bar.
manipolatore sono: Interrompere la rotazione e serrare il controdado.

B3.1 - Taratura della valvola di regolazione del-


la pressione massima

B3.2 - Registrazione delle viti che attivano i ci-


lindri di comando frizioni (M1 e M4) e freni 01 IDR TRK
(M2 e M3)

B3.3 - Verifica della consequenzialità di interven-


to frizione e freno

B3.1 - TATATURA DELLA VALVOLA DI REGOLA-


ZIONE DELLA PRESSIONE MASSIMA

a - Avviare la trattrice e portare il regime motore a cir-


ca 900 giri con l’olio a circa 30-40°.

b - Inserire l'attrezzo 01 IDR TRK con l'adattatore 122 Fig.6-7


IDR GL e un manometro, (Fig.6-7).

c - Attivare la leva comando frizione fino a fondo corsa;


la pressione di taratura della valvola (V) deve esse- 02 IDR TRK
re di 30 bar ± 2 bar.
Per correggere la taratura togliere il tappo (15) e
ruotare la vite di registro (16).

B3.2 -REGISTRAZIONE DELLE VITI CHE ATTIVANO


I CILINDRI DI COMANDO FRIZIONI (M1 E M4)
E FRENI (M2 E M3)

a - Montare gli attrezzi 02 IDR TRK con l'adattatore


122 IDR GL e i manometri sia sulla canalizzazione
che alimenta la frizione, sia su quella che alimenta
il freno sul lato dal quale si intende iniziare il con-
trollo.

b - Con la leva della frizione a riposo avviare la trattrice Fig.7-7

7 - 18
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Principali componenti
B3.3 - VERIFICA DELLA CONSEQUENZIALITÀ DI
INTERVENTO FRIZIONE E FRENO

a - Sempre con i manometri montati sulle canalizza


zioni frizione e freni, tirare dolcemente la leva co-
mando frizione e verificare se l’inizio dell’invio olio
di freno avviene quando la pressione sul lato frizio-
ne è uguale a 32 bar.
Se l’attivazione del freno avviene prima del 32 bar
occorre aggiungere spessori (Z1) (Fig.8-7). Un mil-
limetro di spessori modifica la pressione di circa
2 bar.

b - Se fosse necessario aggiungere spessori al valore


predeterminato al montaggio da nuovo occorre ri-
petere la registrazione del punto B3.2.

Questa registrazione è finalizzata a verificare se l’in-


tervento del freno avviene quando la frizione è comple-
tamente aperta, e questa quando la pressione di eser-
cizio è uguale a 32 bar.

FRIZIONE FRENO FRENO FRIZIONE


15 16

Z1

20 21
Fig.8-7

7 - 19
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Note

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7 - 20
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

CAP. 7

Principali componenti

INDICE

Sez.3 Principali componenti

C - Distributore servofrizione
C1 - Principali componenti e canalizzazioni ......................... 7-22
C2 - Descrizione del funzionamento ..................................... 7-23
C2.1 - Fase con presa di forza innestata ...................... 7-23
C2.2 - Fase con presa di forza disinnestata ................. 7-24
C3 - Registrazioni e controlli .................................................. 7-25

7 - 21
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Principali componenti
C1 - Principali componenti e canalizzazioni

21 20 c b a 19 18
X

P T

22 23 24 d e 25 26

Fig.9-7
COMPONENTI CANALIZZAZIONI
18 - Stelo a - Gola di scarico
19 - Molla b - Foro stelo
20 - Pistone c - Camera cilindro
21 - Puntone d - Camera comunicante con olio in mandata pompa
22 - Fondello e - Gola canale di pilotaggio
23 - Ralla P - Pompa
24 - Anello tenuta T - Scarico
25 - Corpo X - Linea di pilotaggio
26 - Tappo

7 - 22
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Principali componenti
C2 - Descrizione del funzionamento
C2.1 - FASE CON PRESA DI FORZA INNESTATA u
In questa fase lo stelo (18) è tirato verso dx dalla
leva (u). L’olio proveniente dalla pompa che arriva
nella camera (d) non riesce ad alimentare la camera
(c) in quanto il foro (b) è chiuso dal pistone (20).
Il canale di pilotaggio (X) è in comunicazione con lo
scarico (T) attraverso la gola (a).
Tutta la portata della pompa va allo scarico attraver-
so la valvola montata sul manipolatore.

Fig.10-7

7 - 23
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Principali componenti

21 20 c b a 19 18
X

P T

22 23 24 d e 25 26

Fig.11-7

C2.2 - FASE CON PRESA DI FORZA DISINNESTATA

In questa fase lo stelo (18) è lasciato libero dalla leva


(u) e la molla (19) lo sposta verso sx. In queste condi-
u
zioni il canale di pilotaggio (X) non è più in comuni-
cazione con lo scarico.
L’olio proveniente dalla pompa si pressurizza fino al
valore max di (30 bar) e attraverso il foro (b) alimenta
la camera del pistone (c) provocandone lo sposta-
mento verso sx.
Questo movimento provoca lo spostamento del pun-
tone (21) il quale attraverso le leve ad esso collegate
disinnesta la frizione della presa di forza.

Fig.12-7

7 - 24
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Principali componenti
C3 - Registrazioni e controlli
Il distributore servofrizione è inserito nel circuito ge- 15 16
nerale bassa portata e non presenta al suo interno
valvole in quanto è la valvola a 30 bar del manipolato-
re (D) che è attiva anche per il distributore stesso. T
Pertanto in presenza di cali di pressione occorre fare X
riferimento alla valvola sul manipolatore e regolarla
agendo sulla vite (16) previa rimozione del tappo (15) P
(vedi operazione B3.1 pag.7-18).

T1

D
T1 Fig.13-7

7 - 25
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Note

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7 - 26
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

CAP. 7

Attrezzi speciali

INDICE

Sez.4 Attrezzi speciali. .................................................................... 7-28

7 - 27
CIRCUITO IDRAULICO A BASSA PORTATA

Attrezzi speciali
01 IDR TRK
Raccordo controllo pressione 30 bar da usarsi con raccordo adattatore universale 122 IDR GL

02 IDR TRK
Raccordo controllo pressione alimentazione frizione di sterzo e freni da usarsi con raccordo adattatore univer-
sale 122 IDR GL

122 IDR GL
Raccordo adattatore universale

7 - 28
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

CAP.8

INDICE

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza. ..............................................8-2

Sez.1 Descrizione generale. .............................................................8-3


1-1 Circuito idraulico (trattrici CF) .......................................8-4
1-2 Descrizione del circuito ................................................8-5
1-3 Circuito idraulico (trattrici C) .........................................8-6
1-4 Descrizione del circuito ................................................8-7

Sez.2 Dati tecnici................................................................................. 8-9


2-1 Dati tecnici principali.................................................... 8-10

Sez.3 Principali componenti. ........................................................... 8-11


A - Pompa (trattrici CF) .................................................... 8-13
B - Pompa (trattrici C) ...................................................... 8-17
C - Distributori supplementari .......................................... 8-21
D - Alimentazione sollevatore meccanico ...................... 8-27
E - Circuito di lubrificazione ............................................. 8-29

Sez.4 Controllo delle pressioni di esercizio. .................................. 8-33


4-1 Introduzione................................................................. 8-34
4-2 Controllo pressioni sul circuito ..................................... 8-34

Sez.5 Attrezzi speciali....................................................................... 8-35

8-1
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza


In questo paragrafo sono indicate alcune precauzioni
e avvertenze di sicurezza; è importante che siano ri-
spettate per prevenire infortuni agli operatori; è comun-
que necessario tenere sempre presente le misure di
sicurezza indicate nel libretto di uso e manutenzione
e nel capitolo 1 di questo manuale.
Seguite attentamente le Avvertenze segnalate attra-
verso questo simbolo:

ATTENZIONE : Non iniziare i lavori finchè la


pressione nel sistema idraulico non è scesa
a zero.

ATTENZIONE : Gli spruzzi di fluido in pres-


sione possono penetrare sotto la cute e cau-
sare gravi infortuni. In caso di incidente, far-
si visitare immediatamente da un medico, in
modo da evitare gravi infezioni.

ATTENZIONE : Quando viene usato mate-


riale adesivo o detergente, rispettare le istru-
zioni di sicurezza e le istruzioni per l'uso for-
nite dal costruttore.

ATTENZIONE : la raccolta e lo smaltimento


dell'olio esausto deve avvenire in conformi-
tà alle norme antinquinamento vigenti.

ATTENZIONE : Quando si lavora con olio


bollente, fare attenzione a non scottarsi. Non
scaldare mai l'olio a temperature oltre i 190°C,
poichè l'olio o i suoi vapori possono incen-
diarsi spontaneamente.

8-2
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

CAP. 8

Descrizione generale

INDICE

Sez.1 Descrizione generale

1-1 Circuito idraulico (trattrici CF) .......................................8-4


1-2 Descrizione del circuito ................................................8-5
1-3 Circuito idraulico (trattrici C) .........................................8-6
1-4 Descrizione del circuito ................................................8-7

8-3
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Sez.1 - Descrizione generale


1-1 Circuito idraulico (trattrici CF)

CAMBIO

2 3

1
Fig.1-8

1- Filtro olio 5 - Distributore sollevatore


2- Pompa ad ingranaggi (bassa portata) 6 - Sollevatore idraulico
3- Pompa ad ingranaggi (alta portata) 7 - Valvola regolatrice 1,5 bar
4- Distributori supplementari

8-4
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Descrizione generale
1-2 Descrizione del circuito
L’olio dalla pompa (3) viene inviato ai distributori sup-
plementari (4 Fig.1-8) e contemporaneamente alla val-
vola regolatrice 1,5 bar per la lubrificazione della tra-
smissione.
Quando questi non sono attivati l’olio alimenta il di-
stributore del sollevatore idraulico (5 Fig.1-8).

Filtro (1)

Pompa (3)

Alimentazioni

Distributori supplementari (4)

Sollevatore idraulico (6)

Lubrificazione cambio (7)

8-5
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Descrizione generale
1-3 Circuito idraulico (Trattrici C)

10 9

CAMBIO
2 3
8

1 4
Fig.2-8

A B

1 - Filtro olio 6 - Sollevatore idraulico


2 - Pompa ad ingranaggi (bassa portata) 7 - Valvola regolatrice 1,5 bar
3 - Pompa ad ingranaggi (alta portata) 8 - Pompa a ingranaggi
4 - Filtro olio 9 - Valvola di massima
5 - Distributore sollevatore 10 - Distributori supplementari

8-6
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Descrizione generale
1-4 Descrizione del circuito
Il sistema idraulico montato sulle trattrici MF 3400
versione C è composto da due circuiti idraulici indi-
pendenti tra di loro e con funzioni ben distinte.
Il circuito (A) (Fig.2-8) è composto da una pompa
idraulica a ingranaggi in tandem con la pompa bassa
portata e alimenta il sollevatore idraulico e il circuito di
lubrificazione del cambio.
Il circuito (B) (Fig.2-8) è composto da una pompa ad
ingranaggi che prende il moto direttamente dalla
puleggia del motore e alimenta esclusivamente i
distributori supplementari.

CIRCUITI IDRAULICI ALIMENTATI

A B

Filtro (1) Filtro (4)

Pompa (3) Pompa (8)

Alimentazioni Alimentazioni

Sollevatore idraulico Distributori supplementari

Lubrificazione cambio

8-7
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Note

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8-8
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

CAP. 8

Dati tecnici

INDICE

Sez.2 Dati tecnici

2-1 Dati tecnici principali.................................................... 8-10

8-9
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Sez.2 - Dati tecnici


2-1 Dati tecnici principali
Pompa idraulica
- Costruttore Bx
- Tipo Doppia ad ingranaggi
- Modello
- Pressione max di esercizio 180 ±0,5 bar
- Portata max pompa 38,5 lt/1' (CF) e 49,5 lt/1' (C)
- Collocazione lato anteriore dx motore
- Presa moto Ingranaggi della distribuzione
- Quantità olio idraulico / trasmissione 35 lt.

Filtri
- Tipo (in aspirazione) a cartuccia semplice metallica lavabile
- Grado di filtraggio 50 micron

Distributori supplementari
- Marca Hx
- Funzionamento Standard-Semplice / doppio effetto flottante per
motori idraulici, con sgancio automatico "Kick out"
- Tipo A centro aperto con attacchi rapidi "Push - Pull"
- Valvola taratura 170 ± 0,5 bar
- Portata max 50 lt/1'
- Collegamento al circuito in serie
- Collocazione sul fianco destro

8 - 10
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

CAP. 8

Principali componenti

INDICE

Sez.3 Principali componenti

A - Pompa (trattrici CF) .................................................... 8-13


A1 - Pompa idraulica ................................................ 8-14
A2 - Descrizione del funzionamento ....................... 8-15
B - Pompa (trattrici C) ...................................................... 8-17
B1 - Pompa idraulica ................................................ 8-18
B2 - Descrizione del funzionamento ....................... 8-19
C - Distributori supplementari .......................................... 8-21
C1 - Descrizione generale ....................................... 8-22
C2 - Tipi di distributori e comandi ............................ 8-23
D - Alimentazione sollevatore meccanico ...................... 8-27
D1 - Descrizione generale ....................................... 8-28
E - Circuito di lubrificazione ............................................. 8-29
E1 - Descrizione generale ...................................... 8-30
E2 - Valvola regolatrice 1,5 bar .............................. 8-31

8 - 11
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

CAP. 8

Principali componenti

INDICE

Sez.3 Principali componenti

A - Pompa (trattrici CF)


A1 - Pompa idraulica .................................................. 8-14
A2 - Descrizione del funzionamento.......................... 8-15

8 - 13
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

A - Pompa (trattrici CF)


A1 - Pompa idraulica

16 13 15

17 12 11 18 14

11 - Tubo di aspirazione
12 - Coperchio di chiusura pompa
13 - Tubo di mandata
14 - Corpo pompa
15 - Coperchio anteriore pompa
16 - Filtro olio in mandata (circuito bassa portata)
17 - Filtro olio in aspirazione
18 - Segnalatore intasamento filtro aspirazione
Fig.3-8

8 - 14
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Pompa (trattrici CF)


A2 - Descrizione del funzionamento
La pompa idraulica ad ingranaggi è costituita da un
unico blocco con due stadi ben distinti, munita di una
unica canalizzazione (11) di aspirazione e di due man-
date separate e due diverse portate.
Essendo collegata direttamente al motore, la pompa
si attiverà ogni qualvolta il motore è in moto, aspiran-
do olio filtrato dalla trasmissione ed inviandolo con-
temporaneamente sia al circuito di bassa portata che
a quello di alta portata.

8 - 15
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Note

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8 - 16
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

CAP. 8

Principali componenti

INDICE

Sez.3 Principali componenti

B - Pompa (trattrici C)
B1 - Pompa idraulica .................................................. 8-18
B2 - Descrizione del funzionamento ........................... 8-19

8 - 17
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

B - Pompa (trattrici C)
B1 - Pompa idraulica

24

23

22

19 20 21

19 - Tubo di aspirazione
20 - Coperchio chiusura pompa
21 - Tubo di mandata
22 - Corpo pompa
23 - Coperchio anteriore pompa
24 - Flangia presa moto pompa Fig.4-8

8 - 18
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Pompa (trattrici C)
B2 - Descrizione del funzionamento
La pompa idraulica ad ingranaggi è costituita da un
unico blocco munita di una canalizzazione di aspira-
zione (19) e di una mandata (21 Fig.4-8).
Essendo collegata direttamente al motore, la pompa
si attiverà ogni qualvolta il motore è in moto, aspiran-
do olio filtrato dal proprio serbatoio, ed inviandolo al
circuito di alimentazione distributori supplementari.

8 - 19
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Note

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_____________________________________________________________________________________________

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8 - 20
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

CAP. 8

Principali componenti

INDICE

Sez.3 Principali componenti

C - Distributori supplementari
C1 - Descrizione generale ................................................. 8-22
C2 - Tipi di distributori e comandi ...................................... 8-23
C2-1 Distributore standard a semplice e
doppio effetto ..................................................... 8-24
C2-2 Distributore a semplice e doppio effetto
con posizione flottante ....................................... 8-25
C2-3 Distributore a semplice e doppio effetto
con sgancio automatico ..................................... 8-26

8 - 21
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

C - Distributori supplementari
C1 - Descrizione generale
I distributori supplementari montati sulle trattrici MF i distributori (10 Fig.5-8). Il circuito è protetto da una
3400 versione C sono a centro aperto con attacchi valvola di massima (9 Fig.5-8), tarata a 180 bar,
rapidi tipo “push-pull” ed alimentati da un unico circuito. montata sulla piastra di base per tutti i distributori.
L’olio proveniente dalla pompa (8 Fig.5-8) alimenta tutti

10
9

CAMBIO
2 3 8

Fig.5-8

1- Filtro olio
2- Pompa ad ingranaggi (bassa portata)
1 7b 3- Pompa ad ingranaggi (alta portata)
5- Distributore sollevatore
6- Sollevatore idraulico
7- Valvola regolatrice 1,5 bar
7b - Filtro olio
A B 8- Pompa a ingranaggi
9- Valvola di massima
10 - Distributori supplementari

8 - 22
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Distributori supplementari
C2 - Tipi di distributori e comandi
Sul fianco destro dell’operatore possono essere mon-
tati a richiesta i distributori supplementari.
Sui modelli versione CF e CFM sono montati, sul fian-
co del sollevatore,fino ad un massimo di tre elementi
(Fig.6-8). Essi sono abbinati al circuito del sollevatore.
Sui modelli versione C (Fig.7-8) sono montati fino ad
un massimo di sei, sono situati sul parafango ed utiliz-
1
zano un circuito ausiliario separato.

I distributori che possono essere montati sono i se-


guenti: B
2
1 - Distributore a semplice e doppio effetto stan- 3
dard Fig.6-8
2 - Distributore a semplice e doppio effetto con
posizione flottante
3 - Distributore a semplice e doppio effetto con
sgancio automatico

Semplice e doppio effetto (Fig.8-8): tutti i distribu-


tori possono essere regolati per comandare cilindri a
semplice o a doppio effetto. Per avere i distributori sup-
plementari a doppio effetto, il pomello (B) viene avvita-
to nella posizione (1), a semplice effetto il pomello (B)
è svitato sino all’arresto nella posizione (3).

Posizione flottante: per l’impiego di attrezzi che ne-


cessitano una regolazione costante ed automatica della
posizione di lavoro. La posizione flottante si ottiene
portando la leva tutta in avanti al secondo scatto nella
posizione in cui rimane bloccata a fine corsa.
Fig.7-8
Sgancio automatico: la leva di comando rimane bloc-
cata in posizione di sollevamento e di abbassamento.
Una volta raggiunto il fine corsa del martinetto la pres-
sione sgancia automaticamente la leva riportandola in
posizione neutra. È sempre possibile intervenire ma-
nualmente riportando la leva in posizione neutra prima
che il martinetto arrivi a fine corsa.

Bloccaggio di sicurezza in neutro per evitare movimenti


accidentali della leva di comando (A). Regolare il po-
mello (B) nella posizione intermedia 2.
1

3 B
Fig.8-8

8 - 23
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Distributori supplementari

0 1
2
H T1 B Pc A T2 26

28 L 29 25 Pa P2 P 27 P1
Fig.9-8

C2-1 DISTRIBUTORE STANDARD A SEMPLICE E


DOPPIO EFFETTO

L’olio proveniente dalla pompa arriva contemporane- lato del cilindro esterno.
amente nella camera P e di continuità Pa. L’olio di ritorno dal foro A attraverso il condotto T2 va
Quando lo stelo è in posizione di riposo l’olio prove- allo scarico.
niente dalla pompa dalla camera P, sposta la valvola Terminato l’azionamento della leva, lo stelo viene ri-
di non ritorno (27) ed arriva alle camere (P1 e P2) portato sempre in posizione neutra dalla molla.
dove non trova alcuno sbocco. La gola dello stelo (25), Per ottenere il funzionamento a semplice effetto è
permette all’olio dalla camera Pa di passare alla ca- necessario ruotare il pomello (28) in modo da permet-
mera Pc che garantisce la continuità ai distributori tere al nottolino (L) di portarsi nella parte alta del perno
successivi o al sollevatore idraulico. (29) al fine di limitare la corsa verso (sx) dello stelo
Se lo stelo viene spostato verso sx l’olio dalla came- (25).
ra P può proseguire per il foro A alimentando il cilin- Il foro (B) deve essere chiuso con un tappo.
dro esterno. L’olio di ritorno dal foro B attraverso il Quando lo stelo (25) è in posizione neutra è possibi-
condotto T1 va allo scarico. le bloccarlo ruotando il pomello (28) in modo da por-
Se lo stelo viene spostato verso dx, l’olio dalla came- tare il nottolino (H) dentro la gola ricavata sullo stelo
ra P può proseguire per il foro B alimentando l’altro (25) (come riportato in Fig.9-8).

8 - 24
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Distributori supplementari

0 1 3
2
25 B A d

Ta Pc P Tb 30

Fig.10-8

C2-2 DISTRIBUTORE A SEMPLICE E DOPPIO


EFFETTO CON POSIZIONE FLOTTANTE

Questo distributore presenta, rispetto al semplice e


doppio effetto standard, una posizione ulteriore dello
stelo verso sx nella quale si ottiene la posizione flot-
tante. In questa posizione si ottiene un blocco mecca-
nico dello stelo (25) dovuto alle sfere (30) che si posi-
zionano nella gola (d).
In queste condizioni l’olio proveniente dalla pompa
(P) attraverso il condotto di continuità Pc prosegue
verso i distributori successivi o il sollevatore idrauli-
co, mentre i due fori di alimentazione A e B sono en-
trambi in comunicazione con gli scarichi Ta e Tb.
Il funzionamento a semplice o a doppio effetto avvie-
ne normalmente come descritto per il distributore
standard.

8 - 25
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Distributori supplementari

0 1
2
B X A E F 32

25 35 36 30 34 33

Fig.11-8

C2-3 DISTRIBUTORE A SEMPLICE O A DOPPIO


EFFETTO CON SGANCIO AUTOMATICO

Questo distributore presenta rispetto al semplice e


doppio effetto standard la possibilità di avere il bloc-
co della leva di comando per l’alimentazione delle
uscite A e B, e il ritorno automatico in posizione neu-
tra quando il cilindro esterno arriva a fine corsa.
Il blocco dello stelo (25) avviene grazie all’azione del
cilindretto (34), il quale, attraverso la sfera (33) pre-
me sulle sfere (30) affinché rimangano alloggiate nelle
nicchie E o F provocando il blocco dello stelo (29).
Quando il cilindro esterno arriva a fine corsa, l’au-
mento della pressione provoca, tramite i forellini (X)
lo spostamento dello stelo (35) e della sfera (33) la
quale rende libere le sfere sferette (30).
La molla (32) riporta lo stelo (25) in posizione neutra.

8 - 26
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

CAP. 8

Principali componenti

INDICE

Sez.3 Principali componenti

D - Alimentazione sollevatore meccanico


D1 - Descrizione generale ....................................... 8-28

8 - 27
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

D - Alimentazione sollevatore meccanico


D1 - Descrizione generale
P
VERSIONE CF

L’olio proveniente dalla pompa (3), dopo aver alimen-


tato i distributori supplementari (4),e la valvola rego-
latrice 1,5 bar (7) arriva al distributore del sollevatore
(5) attraverso il tubo (P) (Fig.12-8) .
Dal distributore l’olio alimenta il sollevatore (6) quan-
do la leva di comando è attivata, o ritorna allo scarico
nel carter cambio. (Fig.13-8).

VERSIONE C

L'olio proveniente dalla pompa (3) (Fig.14-8) alimenta Fig.12-8


direttamente il sollevatore e la valvola 1,5 bar per la
lubrificazione del cambio (7) (Fig.14-8).

4
P
5

7
4

2 3 CAMBIO

1
Fig.13-8

P 4
5

2 3 CAMBIO

1
Fig.14-8

8 - 28
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

CAP. 8

Principali componenti

INDICE

Sez.3 Principali componenti

E - Circuito di lubrificazione
E1 - Descrizione generale ......................................... 8-30
E2 - Valvola regolatrice 1,5 bar ................................. 8-31

8 - 29
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

E - Circuito di lubrificazione
E1 - Descrizione generale
Il circuito “alta portata” incorpora il circuito di lubrifi-
cazione forzata della trasmissione.
L’olio inviato ai distributori supplementari alimenta
contemporaneamente il circuito di lubrificazione at-
traverso una canalizzazione ricavata nel coperchio
(37 Fig.17-8) dove è montata una valvola di limitazio-
ne pressione a 1,5 bar (7 Fig.15-8) e attraverso il
tubo (38 Fig.18-8) lubrifica la trasmissione.

38

CAMBIO
2 3

Fig.15-8

1- Filtro olio 5 - Distributore sollevatore


2- Pompa ad ingranaggi (bassa portata) 6 - Sollevatore idraulico
3- Pompa ad ingranaggi (alta portata) 7 - Valvola 1,5 bar
4- Distributori supplementari 38 - Tubo di lubrificazione

8 - 30
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Circuito di lubrificazione
E2 - Valvola regolatrice 1,5 bar
La valvola regolatrice (7 Fig.17-8) ha la finalità di ga-
rantire un flusso di olio alla trasmissione ad una
pressione di 1,5 bar. 39 40 41 42
Essa è montata sul coperchio (37 Fig. 17-8) e tramite
un tubo flessibile (38 Fig.18-8) è collegata al cambio
di velocità.
L’olio entra nella valvola tramite i raccordi (39/40)
(Fig.16-8) alla pressione di alimentazione dei distri-
butori o del sollevatore (da 0 a 180 bar).
All’interno del gruppo (41) vi è un pistoncino con una
molla che regola la pressione massima di uscita dal
corpo valvola (42) a 1,5 bar per la lubrificazione for-
zata del cambio.
Fig.16-8

37

Fig.17-8

Fig.18-8

38

8 - 31
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Note

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

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_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

8 - 32
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

CAP. 8

Controllo delle pressioni di esercizio

INDICE

Sez.4 Controllo delle pressioni di esercizio

4-1 Introduzione ............................................................... 8-34


4-2 Controllo pressioni sul circuito .................................... 8-34

8 - 33
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Sez.4 - Controllo delle pressioni di esercizio


4-1 Introduzione
03 IDR MYT
Il controllo delle pressioni d'esercizio deve essere ef-
fettuato tutte le volte che si riscontrano problemi ai
vari utilizzi o in occasione di un check-up generale
della trattrice.
Occorre considerare che una bassa taratura delle
valvole di massima presenti nel circuito riducono la
capacità di sollevamento del sollevatore e le poten-
zialità dei distributori supplementari.
Un eccesso di taratura delle valvole genera una peri-
colosa sollecitazione di tutti gli organi interessati.
Al termine dei controlli ripristinare il corretto valore di
taratura delle valvole intervenendo sugli appositi re-
gistri.
I controlli idraulici devono essere effettuati con il mo- Fig.19-8
tore in moto a un regime di circa 1200 giri, con l'olio
ad una temperatura compresa fra i 30/40 °C, dispo-
nendo degli attrezzi speciali necessari e di una serie
di manometri. 03 IDR MYT

4-2 Controllo pressioni sul circuito


ATTENZIONE : Non iniziare i lavori finchè la
pressione nel sistema idraulico non è scesa
a zero.

ATTENZIONE : Gli spruzzi di fluido in pres-


sione possono penetrare sotto la cute e cau-
sare gravi infortuni. In caso di incidente, far-
si visitare immediatamente da un medico, in
modo da evitare gravi infezioni. Fig.20-8

A - Controllo pressione di taratura valvola per di-


stributori supplementari. (Fig.19-8)
Applicare l'attrezzo 03 IDR MYT con il raccordo 01 IDR REX
122 IDR GL su uno dei giunti rapidi. Attivare la
leva del distributore appropriata e il manometro deve
indicare 180÷185 bar.

B - Controllo pressione di sollevamento attrezzi.


Applicare l'attrezzo 01 IDR REX con il raccordo
122 IDR GL sul raccordo indicato in (Fig.21-8) e
applicare un manometro da 0 a 500 bar. La pres-
sione di taratura della valvola è di 180 bar.

Nota: sulle trattrici versione C per accedere al rac-


cordo prelievo pressione, è necessario smontare il
sedile.
Fig.21-8

8 - 34
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

CAP. 8

Attrezzi speciali

INDICE

Sez.5 Attrezzi speciali....................................................................... 8-36

8 - 35
CIRCUITO IDRAULICO ALTA PORTATA

Sez.5 - Attrezzi speciali


01 IDR REX
Raccordo controllo pressione di sollevamento

03 IDR MYT
Raccordo controllo pressione distributori supplementari

122 IDR GL
Raccordo adattatore universale

8 - 36
SOLLEVATORE MECCANICO

CAP.9

Sollevatore meccanico

INDICE

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza. ..............................................9-2

Sez. 1 Descrizione generale. ................................................................9-3


1-1 Disegno complessivo e principali componenti ...................9-4
1-2 Modalità di funzionamento del sollevatore .........................9-6
1-3 Principali componenti del distributore .............................. 9-10
1-4 Fasi di funzionamento del distributore ............................. 9-12

Sez. 2 Dati tecnici. .............................................................................. 9-19


2-1 Dati tecnici principali ......................................................... 9-20
2-2 Coppie di serraggio e sigillanti ......................................... 9-21

Sez. 3 Controlli, registrazioni e ricerca guasti. ............................... 9-23


3-1 Controlli idraulici del distributore ...................................... 9-24
3-2 Registrazioni del sollevatore ............................................ 9-28
3-3 Controllo pressioni di esercizio ........................................ 9-36
3-4 Ricerca guasti ................................................................... 9-37

Sez. 4 Attrezzi speciali. ...................................................................... 9-39

9-1
SOLLEVATORE MECCANICO

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza


In questo paragrafo sono indicate alcune precauzioni
e avvertenze di sicurezza; è importante che siano ri-
spettate per prevenire infortuni agli operatori; è comun-
que necessario tenere sempre presente le misure di
sicurezza indicate nel libretto di uso e manutenzione
e nel capitolo 1 di questo manuale.
Seguite attentamente le Avvertenze segnalate attra-
verso questo simbolo:

ATTENZIONE : Non iniziare i lavori finchè la


pressione nel sistema idraulico non è scesa
a zero.

ATTENZIONE : Gli spruzzi di fluido in pres-


sione possono penetrare sotto la cute e cau-
sare gravi infortuni. In caso di incidente, far-
si visitare immediatamente da un medico, in
modo da evitare gravi infezioni.

ATTENZIONE : Quando viene usato mate-


riale adesivo o detergente, rispettare le istru-
zioni di sicurezza e le istruzioni per l'uso for-
nite dal costruttore.

ATTENZIONE : la raccolta e lo smaltimento


dell'olio esausto deve avvenire in conformi-
tà alle norme antinquinamento vigenti.

ATTENZIONE : Quando si lavora con olio


bollente, fare attenzione a non scottarsi. Non
scaldare mai l'olio a temperature oltre i 190°C,
poichè l'olio o i suoi vapori possono incen-
diarsi spontaneamente.

ATTENZIONE : sollevare e maneggiare tutti


i particolari pesanti con un mezzo di solle-
vamento di capacità adatta. Assicurarsi che
i gruppi od i particolari siano sostenuti da
imbragature e ganci appropriati. Accertarsi
che non ci siano persone in prossimità del
carico da sollevare.

9-2
SOLLEVATORE MECCANICO

CAP.9

Descrizione generale

INDICE

Sez. 1 Descrizione generale

1-1 Disegno complessivo e principali componenti ............. 9-4


1-2 Modalità di funzionamento del sollevatore ................... 9-6
1-3 Principali componenti del distributore ......................... 9-10
1-4 Fasi di funzionamento del distributore ........................ 9-12

9-3
SOLLEVATORE MECCANICO

Sez.1 - Descrizione generale


1-1 Disegno complessivo e principali componenti

11 12 13 14 15

10 9 8 7 6 5

1 - Distributore di comando 9 - Leva esterna sforzo controllato


2 - Corpo sollevatore 10 - Braccio sollevatore
3 - Cilindro 11 - Supporto oscillante
4 - Pistone 12 - Molla
5 - Puntone 13 - Camma posizione controllata
6 - Leva sforzo controllato 14 - Puntale a canocchiale fine corsa
7 - Leva albero porta bracci 15 - Puntale a molla
8 - Albero porta bracci Fig.1-9

9-4
SOLLEVATORE MECCANICO

Descrizione generale

15

8
13 14

10
1

7 2

12

11 4

Fig.2-9

9-5
SOLLEVATORE MECCANICO

Descrizione generale
1-2 Modalità di funzionamento
del sollevatore A B

Il sollevatore idraulico montato sulle trattrici MF 3400


C-CF-CFM, può avere quattro modalità di funziona-
mento:

1 - Posizione controllata
2 - Sforzo controllato
3 - Controllo misto
4 - Posizione flottante

Ciascuna di queste quattro modalità di funzionamento


dovrà essere scelta in funzione del tipo di attività e
della consistenza superficiale del terreno.
Fig.3-9

1 - POSIZIONE CONTROLLATA (FIG.3/4-9)

Per lavorare in posizione controllata occorre portare


la leva (B) come disposto nelle (Fig.3/4-9) e stabilire
la profondità di lavoro con la leva (A).
La posizione controllata, consente di portare e man-
tenere l'attrezzo in una determinata posizione, una
qualsiasi compresa tra la più alta e la più bassa, sia
dentro che fuori dal terreno, a seconda della posizio-
ne in cui si dispone la leva di comando.

Lo spostamento in altezza dei bracci di sollevamento


è proporzionale allo spostamento della leva di co-
mando.

La posizione controllata serve per:


- Attrezzi portati, cioè senza ruote ed altri organi di Fig.4-9
appoggi sul terreno (Es: ruspe, trivelle, spandicon-
cime, ecc.).

NOTA: la figura (3-9) si riferisce alla versione C, men-


tre la figura (4-9) è riferita alla versione CF-CFM.

Fig.5-9

9-6
SOLLEVATORE MECCANICO

Descrizione generale
2 - SFORZO CONTROLLATO (FIG.7/8-9)
B A
Per lavorare in sforzo controllato occorre portare la
leva (B) come disposta nella (Fig.7/8-9) e stabilire la
profondità di lavoro con la leva (A). Lo sforzo control-
lato consente di mantenere costante lo sforzo di tra-
zione della trattrice variando automaticamente la pro-
fondità di lavoro dell'attrezzo al variare delle condi-
zioni del terreno. Durante queste modalità di funzio-
namento l'attrezzo può compiere variazioni di pro-
fondità di lavoro anche rilevanti se incontra zone di
terreno aventi diversa consistenza (Es.: zona d = ter-
reno sabbioso; zona e = terreno compatto) (Fig.6-9)
mentre la profondità rimane pressochè uniforme in
presenza di terreno omogeneo, (zona c = terreno ar-
gilloso) sia esso a superficie piana o con dossi o av- Fig.7-9
vallamenti.
L'impiego dello sforzo controllato è particolarmente
adatto per l'esecuzione di lavori che richiedono ele-
vati sforzi di trazione eseguiti mediante l'impiego di
attrezzi portati, poichè essi trasferiscono sulle ruote
motrici posteriori buona parte dello sforzo di trazio-
ne, aumentando così l'aderenza della trattrice al ter-
reno.
Una levetta in testa al distributore (Fig.9-9) regola la
sensibilità di risposta dello sforzo controllato in quanto
aumenta o riduce la corsa che il terzo punto deve
fare per ottenere il passaggio dalla fase neutra alla
fase di scarico.
Con la leva posta nella posizione (+) avremo il mas-
simo della sensibilità e posta nella posizione (-) il mi-
nimo della sensibilità.

NOTA: la (Fig.7-9) si riferisce alla versione C, mentre


la (Fig.8-9) si riferisce alla versione CF-CFM. Fig.8-9

c d c e

Fig.6-9 Fig.9-9

9-7
SOLLEVATORE MECCANICO

Descrizione generale
3 - CONTROLLO MISTO DI POSIZIONE E SFORZO

Quando si lavora con lo sforzo controllato su terreni A


non omogenei, si possono verificare eccessive va-
riazioni della profondità di lavoro, non accettabile per
la coltivazione che si deve effettuare su quel terreno.
Occorre in queste condizioni ricorrere alla modalità di
funzionamento mista posizione-sforzo controllato.
B
Per ottenere questa modalità occorre interrare l'at-
trezzo e ricercare la profondità di lavoro desiderata
nel modo descritto per lo sforzo controllato. Quando
si è raggiunta la profondità voluta abbassando la leva
(A), spostare gradatamente la leva (B Fig.10/11-9)
verso l'alto per aumentare l'intervento del controllo di
posizione. Il sollevatore funziona a sforzo controllato,
ma contemporaneamente evita che l'attrezzo, incon- Fig.10-9
trando zone di terreno di minor resistenza, si interri
eccessivamente determinando un lavoro poco uni-
forme.
Con il sollevatore predisposto per il controllo misto di
posizione e sforzo (intermix) la profondità massima e
minima che l'attrezzo effettua viene ad essere limita-
ta rispetto al valore medio (vedi zona d = terreno sab-
bioso; zona e = terreno compatto), in quanto lo spo-
stamento della leva verso la posizione ha ridotto la
sensibilità di intervento dello sforzo controllato ed ha
introdotto in parte la posizione controllata.
Le posizioni che può assumere la leva di selezione
sono tante quanto è lo spazio che separa i due estre-
mi, e la sua vicinanza ad un estremo e all'altro porta
ad una maggiore influenza della posizione e dello sfor-
zo. In lavoro occorre ricercare la posizione ottimale
della leva di selezione, così da raggiungere il miglior
compromesso tra variazione di sforzo e di profondi-
tà. Fig.11-9

NOTA: la (Fig.10-9) si riferisce alla versione C, men-


tre la (Fig.11-9) si riferisce alla versione CF-CFM.

c d c e

Fig.12-9

9-8
SOLLEVATORE MECCANICO

Descrizione generale
4 - POSIZIONE FLOTTANTE

Per lavorare in posizione flottante portare la leva (A)


B A
completamente in basso sul settore.
La posizione flottante consiste nella libera oscillazio-
ne dei bracci di sollevamento lungo tutto il loro arco
di movimento.
La posizione flottante si utilizza perciò per tutti gli at-
trezzi che devono semplicemente appoggiare sul ter-
reno e seguirne il profilo, oppure per attrezzi semi-
portati che dispongono cioè di opportuni organi di
appoggio sul terreno.
Per abbassare e sollevare l'attrezzo, agire solamen-
te sulla leva di comando (A) (Fig.13/14-9).

NOTA: la (Fig.13-9) si riferisce alla versione C, men- Fig.13-9


tre la (Fig.14-9) si riferisce alla versione CF-CFM.

Fig.14-9

Fig.15-9

9-9
SOLLEVATORE MECCANICO

Descrizione generale
1-3 Principali componenti del distributore

16 15 14 1 9 2

19

20

3
11

8
5

6 12 18 7 13 10 21 22

Fig.16-9

a - Galleria di arrivo olio dalla pompa


b - Scarico della pompa
c - Condotto pilota della servovalvola
d - Camera pressione di pilotaggio servovalvola
e - Scarico del pilotaggio della servovalvola
f - Galleria di mandata olio al cilindro
g - Condotto di scarico dal cilindro di sollevamento
i - Scarico della valvola di massima
m - Scarico della valvola antiurto

9-10
SOLLEVATORE MECCANICO

Descrizione generale

16

15 17

4 14 19 2

3 1 8
11

5
20
21

22

9
6
27 12 10

18 13

1 - Stelo valvola di scarico 13 - Tappo servovalvola


2 - Vite 14 - Molla valvola di scarico
3 - Molla sfera valvola di non ritorno 15 - Corpo valvola di scarico
4 - Tappo valvola di non ritorno 16 - Ghiera valvola di scarico
5 - Sfera valvola di taratura 17 - Leva registrazione
6 - Stelo distributore 18 - Molla per valvola di sicurezza
7 - Tappo registrazione valvola di sicurezza 19 - Coperchio
8 - Molla per stelo 20 - Corpo distributore
9 - Molla per servovalvola 21 - Molla valvola di taratura
10 - Servovalvola 22 - Tappo di registrazione valvola di taratura
11 - Sfera valvola di non ritorno 27 - Restrittore
12 - Sfera valvola di sicurezza Fig.17-9

9-11
SOLLEVATORE MECCANICO

Descrizione generale
1-4 Fasi di funzionamento del tore (6) nella posizione centrale della sua corsa, che
distributore occlude la mandata al controllo (c).
Nello stesso tempo l'olio, attraverso il condotto (a)
Durante il funzionamento del sollevatore, indipenden- che è ricavato intorno al distributore arriva davanti
temente che esso venga impiegato in posizione con- alla valvola di ritegno (11) che alimenta il martinetto
trollata, in sforzo controllato e con il controllo con- (17), ma questa rimane chiusa perchè l'olio prove-
temporaneo di sforzo e posizione (Intermix), si verifi- niente dalla pompa non può raggiungere una pres-
cano sempre tre fasi. sione sufficiente per aprirla, causa la minore resisten-
za di apertura della servovalvola (10) che riesce ad
A - Distributore in fase neutra aprirsi grazie al foro di pilotaggio (c) aperto, che per-
B - Distributore in fase di sollevamento mette all'olio contenuto nella camera di pilotaggio (d)
C - Distributore in fase di scarico di scaricarsi al carter attraverso i condotti (c) ed (e),
in questo modo l'olio proveniente dalla pompa si sca-
Queste tre fasi sono qui di seguito descritte singolar- rica al carter attraverso il condotto (b).
mente; per ragioni di chiarezza, occorre però tenere Da notare che nel gruppo distributore i condotti (a)
presente che durante il funzionamento del sollevato- ed (f) sono gole praticate tutt'attorno al corpo (20) in
re, specialmente nell'impiego a sforzo controllato e modo che l'olio possa raggiungere le varie valvole.
in intermix, le tre fasi si susseguono alternativamen- L'olio presente nel martinetto (17) e nel condotto (f)
te senza ordine specifico. è bloccato dalla valvola di scarico (15) che è chiusa,
quindi il circuito è in tenuta.
La valvola antiurto (12) protegge il circuito compreso
A- DISTRIBUTORE IN FASE NEUTRA (FIG.18/19-9) tra il martinetto (17) e la valvola di scarico (15) apren-
dosi e scaricando i picchi di pressione dovuti a sob-
Appena avviato il motore la pompa (23) aspira l'olio balzi della trattrice o a urti dell'attrezzatura contro il
dal serbatoio (24) attraverso il filtro (25) e lo invia at- terreno.
traverso il condotto (a) dove incontra lo stelo distribu-

Fig.18-9

9-12
SOLLEVATORE MECCANICO

Descrizione generale
Fase neutra

15 1 11

d
c
f

a a

6 12 10

Olio dalla pompa


Olio statico
Olio in scarico

Fig.19-9

9-13
SOLLEVATORE MECCANICO

Descrizione generale
B - DISTRIBUTORE IN FASE DI SOLLEVAMENTO (FIG.20/21-9)

Quando l’operatore agisce sulla leva della posizione all’olio lo scarico nel serbatoio, la pressione inizia a
per sollevare l’attrezzo, o quando in sforzo controlla- salire sino a che, raggiunto il valore sufficiente, l’olio
to, l’attrezzo invia il segnale di una maggiore resisten- proveniente dalla pompa apre la valvola di ritegno (11)
za incontrata nel terreno, la levetta (26) si allontana e affluisce al martinetto (17).
dallo stelo del distributore (6) e questo sollecitato del- Raggiunta l’altezza desiderata la levetta (26) riporta il
la propria molla (8) segue lo spostamento della levetta distributore in posizione neutra.
verso sinistra, disponendosi in fase di sollevamento. La parte posteriore della servovalvola (10) viene rimes-
Durante questo spostamento la valvola di scarico (15) sa in scarico attraverso i condotti (c) ed (e), quindi
rimane chiusa. l’olio in mandata apre nuovamente le servovalvola per
L’olio in mandata, proveniente dal condotto (a), può scaricarsi nel carter della trasmissione.
ora raggiungere la servovalvola (10), lo stelo distribu- Di conseguenza cade la pressione nel condotto d’ali-
tore (6) e il condotto (c) e dato che la superficie da mentazione e la valvola di ritegno (11) si chiude ad
questo lato della servovalvola è maggiore di quella opera della molla e della maggior pressione esistente
esistente sulla parte del condotto (b), e in più c'è la nel circuito d’utilizzazione, arrestando il sollevamento
forza della molla, la servovalvola viene bloccata in po- dei bracci.
sizione chiusa.
Mentre la servovalvola inizia a chiudersi, impedendo

Fig.20-9

9-14
SOLLEVATORE MECCANICO

Descrizione generale
Fase di sollevamento

1 11

d
c
f

a a
e

10 5

Olio in pressione
Olio in scarico

Fig.21-9

9-15
SOLLEVATORE MECCANICO

Descrizione generale
C- DISTRIBUTORE IN FASE DI SCARICO (FIG.22/23-9)

Quando per effetto dello sforzo controllato o per co- tercettando gradualmente il passaggio dell’olio verso
mando dell’operatore, è richiesta la discesa dei brac- lo scarico e riportando il circuito di utilizzazione in te-
ci, la levetta (8) spinge lo stelo distributore (6) comple- nuta.
tamento all’interno del corpo distributore; questa ma- Durante la discesa dei bracci, lo stelo distributore (6)
novra coinvolge anche la valvola di scarico (15) che mantiene la servovalvola (10) sbloccata grazie al con-
viene spostata ed aperta dall’azione meccanica del dotto (c) in scarico tramite il condotto (e), pertanto la
distributore. mandata della pompa si scarica attraverso la servo-
L’apertura della valvola (15) mette il martinetto (17) in valvola stessa ed il condotto (b).
comunicazione con lo scarico attraverso il condotto Il dispositivo di registro (16) consente di avvicinare o
(g). allontanare la valvola di scarico (15) allo stelo distribu-
Va precisato che essendo la valvola di scarico (15) a tore (6) in modo di aumentare o diminuire la sensibilità
cilindro scorrevole, non si verificano fenomeni di batti- del sollevatore.
mento della valvola stessa, con il vantaggio di una
discesa regolare dei bracci, inoltre la restrizione (27)
ne limita la velocità di discesa.
Una volta raggiunta l’altezza desiderata, la levetta di
comando (26) indietreggia e lo stelo del distributore(6)
spinto dalla propria molla (8) torna in posizione neutra,
di conseguenza anche la valvola di scarico (15), solle-
citata dalla molla (14), torna in posizione di riposo in-

Fig.22-9

9-16
SOLLEVATORE MECCANICO

Descrizione generale
Fase di scarico

15 14 1

27

c d

a a

6 10

Olio dalla pompa


Olio in scarico

Fig.23-9

9-17
SOLLEVATORE MECCANICO

Note

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_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

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_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

9-18
SOLLEVATORE MECCANICO

CAP.9

Dati tecnici

INDICE

Sez. 2 Dati tecnici

2-1 Dati tecnici principali ................................................ 9-20


2-2 Coppie di serraggio e sigillanti ................................. 9-21

9-19
SOLLEVATORE MECCANICO

Sez. 2 - Dati tecnici


2-1 Dati tecnici principali
Tipo di funzionamento Posizione, sforzo e intermix

Tipo di Comando Leva a mano e leva di selezione

Cilindro di sollevamento:
- Tipo Semplice effetto
- Diametro nominale mm. 100
- Corsa mm. 125
- Cilindrata cm3 981

Taratura valvola massima 180 bar


Taratura valvola antiurto 190 bar

Regolazione sensibilità Leva sul distributore

Quantità d’olio contenuto nella


scatola del cambio lt. 35

Quantità d’olio disponibile per


comando martinetti esterni lt. /

Capacità nominale di sollevamento max


all'estremità dei tiranti inferiori in posizione
orizzontale 2600 Kg

9-20
SOLLEVATORE MECCANICO

Dati tecnici
2-2 Coppie di serraggio e sigillanti

Siliconico Loctite 510


monocomponente

Loctite 243

Loctite 510

Loctite 510

183 ÷ 225 Nm

183 ÷ 225 Nm

- Coppia di serraggio
- Tipo di sigillante Fig.24-9

9-21
SOLLEVATORE MECCANICO

Note

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9-22
SOLLEVATORE MECCANICO

CAP.9

Controlli, registrazioni e ricerca guasti

INDICE

Sez. 3 Controlli, registrazioni e ricerca guasti

3-1 Controlli idraulici del distributore .............................. 9-24


3-2 Registrazioni del sollevatore .................................... 9-28
3-3 Controllo pressioni di esercizio ................................ 9-36
3-4 Ricerca guasti .......................................................... 9-37

9-23
SOLLEVATORE MECCANICO

Sez.3 - Controlli, registrazioni e ricerca guasti


3-1 Controlli idraulici del distributore C D
Il controllo idraulico del distributore consiste nel met-
tere il gruppo nelle diverse condizioni nelle quali esso
viene a trovarsi quando il sollevatore è funzionante
sulla trattrice.
Attraverso questa prova si effettua la taratura delle
valvole oltre a verificare se vi sono dei trafilamenti e
quindi determinare a priori se la funzionalità del grup-
po rientra nei limiti di progettazione ed esecuzione sta-
biliti.
Le prove da effettuarsi si possono così suddividere:

A - Controllo dei trafilamenti della valvola


di scarico A B
B - Controllo e registrazione della valvola Fig.25-9
di sicurezza
C - Controllo dei trafilamenti della valvola di non
ritorno sul condotto di utilizzazione Interrompere l’azione non appena l’olio cessa di usci-
D - Controllo e taratura della valvola di taratura re dal condotto (G) e il manometro registra l’aumento
di pressione (posizione 1).
ATTENZIONE : Non iniziare i lavori finchè Ruotare ancora la levetta in senso antiorario per una
la pressione nel sistema idraulico non è sce- ampiezza di circa 280°, in questo modo il ricoprimento
sa a zero. della valvola rispetto alle luci di scarico della propria
sede sarà di 1 mm. (posizione 2), azionare la pompa
ATTENZIONE : Gli spruzzi di fluido in pres- sino a che la pressione abbia raggiunto il valore di 150
sione possono penetrare sotto la cute e cau- bar.
sare gravi infortuni. In caso di incidente, far- La pressione a questo punto dovrebbe scendere mol-
si visitare immediatamente da un medico, to lentamente, se ciò non fosse è sintomo di trafila-
in modo da evitare gravi infezioni. menti eccessivi che possono avvenire tra lo stelo (13)
e la sua sede oppure tra gli anelli di tenuta (21) e il
A - CONTROLLO TRAFILAMENTI DELLA corpo distributore.
VALVO LA DI SCARICO (FIG.25/26-9) Il trafilamento massimo ammesso ad una pressione
di 150 bar e con una temperatura di 25-30°C è di 3
Introdurre il distributore (C) nell’attrezzo CR-342 (A), cm3, in un tempo di 3 minuti.
posizionandolo in modo da non chiudere con il corpo Se si raggiunge tale valore smontare la valvola e so-
dello stesso i fori di alimentazione. stituire gli anelli di tenuta (21), quindi ripetere la prova,
Collegare il condotto della pompa ad alta pressione se l’inconveniente permane sostituire la valvola di sca-
sul raccordo alto (B) dell’attrezzo (condotto del marti- rico.
netto di sollevamento).
Collocare tra il piede dell’attrezzo CR-342 e lo stelo
distributore (6) un bullone adatto, quindi svitando il dado
del bullone sollevare lo stelo sino a che la battuta di
questo giunga a circa 4 mm dal piano inferiore del
corpo distributore.
Azionare la pompa e controllare se la valvola di scari-
co (15) scarica l’olio dal condotto (G), in caso contra-
rio ruotare la leva della sensibilità in senso orario sino
ad ottenere l’apertura della valvola.
Successivamente, seguitando ad azionare la pompa,
iniziare a ruotare lentamente la leva della sensibilità in
senso antiorario per ottenere l’inizio della chiusura della
valvola.

9-24
SOLLEVATORE MECCANICO

B - CONTROLLO E REGISTRAZIONE VALVOLA


DI SICUREZZA (FIG.25/26-9)

Mantenere il collegamento della pompa sullo stesso Eliminando la possibilità della valvola di scarico, che
raccordo dell’attrezzo e azionarla sino a provocare è stata controllata in precedenza, verificare la tenuta
l’apertura della valvola antiurto (12). della valvola antiurto (12), guardando che l’olio non
Tale apertura deve avvenire al valore di 190 bar. esca dal condotto (M).
In caso contrario registrare la valvola agendo sul tap- Se questo accadesse è necessario effettuare la fre-
po di ritegno della molla. satura della sua sede per ricreare lo spigolo vivo della
Per aumentare il valore di taratura avvitare il tappo, sede, utilizzando una fresa commerciale del diametro
per diminuirlo svitarlo. di 12 mm (es. CM 53 SLH 124).
Effettuata la registrazione della valvola, collocare una
provetta graduata sotto al distributore e mantenere la
pressione nel circuito ad un valore di 150 bar.
Il trafilamento massimo ammesso in due minuti alla
temperatura ambiente di 25-30°C non deve superare i
10 cm3.

11

13

21

D
4 mm

6 G 12 M 10 Fig.26-9

9-25
SOLLEVATORE MECCANICO

Controlli, registrazioni e ricerca guasti


C - CONTROLLO DELLA VALVOLA DI NON RITOR-
NO

Un’altra causa di trafilamento può essere la valvola di


non ritorno (11). Per facilitare la localizzazione e l’en-
tità del trafilamento è necessario rimuovere la valvola
di taratura, che è direttamente in comunicazione con il
condotto di mandata alla valvola.
In questo modo l’olio può uscire direttamente dal con-
dotto (L).
Se questo accadesse, è necessario effettuare la fre-
satura della sua sede per ricreare lo spigolo vivo, uti-
lizzando una fresa commerciale del diametro di 12 mm
(es. CM 53 SLH 124).
Per le operazioni di fresatura delle sedi è necessario
operare su di un trapano verticale per garantire la per- Fig.27-9
fetta perpendicolarità di lavoro della fresa.
È necessario fare ruotare la stessa ad una velocità fra
i 100-200 giri minuto massimo.
Nel caso che i trafilamenti dovessero ancora persiste-
re controllare gli anelli di tenuta superiore e intermedio
del gruppo distributore.
Nota: non tentare di ricreare le sedi battendo sulle
sfere perchè si otterrebbe solo l’allargamento del-
le stesse.

D - CONTROLLO E TARATURA VALVOLA DI


TARATURA (FIG.27/28-9)

Anche questa prova deve essere effettuata con l’at- Se fosse necessario effettuare la fresatura della sua
trezzo CR-342. sede per ricreare lo spigolo vivo, utilizzare una fresa
E’ indispensabile spostare il tubo di mandata della pom- commerciale del diametro di 12 mm (es. CM 53 SLH
pa sul raccordo inferiore (D) e avvitare il tappo di chiu- 124).
sura sul raccordo (B) usato per la prova precedente Se trafila olio dal condotto (g), questo è dovuto dal
(Fig.27-9). gioco esistente tra la parte superiore (X) dello stelo (6)
Montare sul distributore la valvola di taratura (5), pre- e il corpo del distributore (è da escludere la valvola di
cedentemente rimossa. scarico perchè è stata controllata in precedenza nella
Azionare la pompa e osservare sul manometro a qua- prova A).
le valore avviene l’apertura della valvola di massima Se trafila olio dal condotto (e), questo è dovuto al gio-
(5) l’esatto valore di taratura è 180 bar. co esistente tra la parte inferiore (Y) dello stelo e il
Se necessario registrare la valvola, intervenire sul tap- corpo del distributore.
po di ritegno molla. Questa perdita non è eliminabile; d’altra parte non co-
Effettuata la registrazione della valvola mantenere nel stituisce un problema per la funzionalità del sistema.
circuito una pressione di 150 bar e dopo aver colloca- Tuttavia non deve superare i 100 cm3 nell’arco di 2
to una provetta graduata verificare che dalla servoval- minuti.
vola (10) non trafilino, nell’arco di 2 minuti, più di 100
cm3.
Se questa entità viene superata è necessario proce-
dere alla sostituzione del particolare.
Verificare che l’olio non trafili dal condotto (L) della
valvola di taratura.

9-26
SOLLEVATORE MECCANICO

Controlli, registrazioni e ricerca guasti

g L

Fig.28-9

9-27
SOLLEVATORE MECCANICO

Controlli, registrazioni e ricerca guasti


3-2 Registrazioni del sollevatore
B A
A - PREMESSA

Il sollevatore idraulico non richiede normalmente


nessuna registrazione periodica non avendo organi
soggetti ad usura sensibile.

Si rendono invece indispensabili registrazioni in sede


di revisione generale e quando si riscontra che i co-
mandi del sollevatore presentano delle anormalità,
come un ritardo di reazione al comando manuale e
automatico.

La registrazione del sollevatore idraulico non presenta


eccessive difficoltà, nè richiede particolari attrezza- Fig.29-9
ture; deve essere effettuata però con particolare cura,
per cui si consiglia l’esecuzione da parte di persona-
le specializzato.
Prima di iniziare le operazioni qui di seguito descritte
occorre accertarsi del perfetto funzionamento di tut-
to il circuito idraulico e in particolare del distributore,
effettuando se necessario le prove idrauliche descritte
nel capitolo precedente.

B - REGISTRAZIONI

Le registrazioni da effettuare sono 5 e devono esse-


re eseguite nell’ordine seguente:

1 - Accoppiamento delle leve di comando alle le-


vette di uscita del sollevatore;
2 - Registrazione della sensibilità del distributore; Fig.30-9
3 - Registrazione del fine corsa bracci in sforzo
controllato;
4 - Registrazione del fine corsa bracci in posizio- Attenzione : prima di avviare il motore as-
ne controllata; sicurarsi che le viti di fissaggio del distribu-
5 - Registrazione dello sforzo controllato. tore al corpo sollevatore e le viti del coper-
chio per valvola di scarico siano serrate
NOTA: queste registrazioni devono essere effettuate bene.
ogni qualvolta si esegue una revisione al gruppo di
sollevamento e quando si manifestano anomalie al Attenzione : quando il motore è avviato te-
funzionamento del sollevatore stesso non imputabili nersi lontano dalle parti in movimento.
al circuito idraulico.
Attenzione : prima di procedere all'allenta-
NOTA: la (Fig.29-9) si riferisce alla versione C, men- mento delle viti del coperchio della valvola
tre la (Fig.30-9) si riferisce alla versione CF-CFM. di scarico, fermare il motore e abbassare
completamente i bracci del sollevatore al fine
di portare a zero la pressione presente nel
cilindro.

9-28
SOLLEVATORE MECCANICO

Controlli, registrazioni e ricerca guasti


1 - ACCOPPIAMENTO DELLE LEVE DI COMAN-
DO ALLE LEVETTE DI USCITA DEL SOLLE-
VATORE (FIG.31/32/33-9)
B A

Lo scopo della registrazione consiste nell’accertarsi


che quando le due leve di comando sono a fine cor-
sa sul settore, le due levette poste sul sollevatore
debbano anche loro trovarsi a fine corsa.
Per la registrazione procedere nel modo seguente:

a - Portare la leva di selezione funzionamento (B


Fig.31-9) tutta all’indietro sul settore.
Spostare poi la levetta esterna (b1) (Fig.32-9) mon-
tata sul sollevatore tutta in avanti contro l’appendi-
ce di arresto.
Collegare quindi le due leve con il tirante variando Fig.31-9
opportunamente la sua lunghezza avvitando o svi-
tando il tirante (b) a seconda delle necessità.
A registrazione avvenuta bloccare con il controda-
do (28 Fig.32-9).

b - Senza muovere più la leva di selezione funziona-


mento, spostare la leva di sollevamento bracci (A
Fig.31-9) tutta all’indietro sul settore.
Allineare perfettamente la levetta interna (a1 Fig.32/ 28 28
33-9) montata sul sollevatore alla levetta di sele-
zione funzionamento (b1) e collegare le due leve a1 b1
con il tirante (a) variando opportunamente, se ne-
cessario, la sua lunghezza. A registrazione avve-
nuta bloccare il controdado (28 Fig.33-9).

Fig.32-9

b
a

28 28

Fig.33-9

9-29
SOLLEVATORE MECCANICO

Controlli, registrazioni e ricerca guasti


2 - REGISTRAZIONE DELLA SENSIBILITÀ DEL
DISTRIBUTORE (FIG.34/35-9)

ATTENZIONE : quando il motore è avviato


tenersi lontano dalle parti in movimento.
2 16 X
Per ottenere il massimo controllo dello sforzo di tra-
zione, occorre ottenere la massima sensibilità di rea-
zione da parte del pistoncino distributore. 15
1 - Per accedere al distributore, rimuovere il sedile,
versione C.
2 - Applicare ai bracci di sollevamento un peso mini- 17
mo di 100 Kg;
F
3 - Avviare il motore e portarlo ad un regime di
1000÷1500 giri/min. ed attendere che l'olio della Fig.34-9
trasmissione raggiunga una temperatura di circa
20÷30°C.
4 - Portare la leva di selezione (B) in posizione con-
trollata, cioè spinta completamente indietro (Fig.35-
9). A B
5 - Portare la leva di comando (A) a circa metà corsa
sul settore in modo che i bracci di sollevamento
raggiungano un'altezza intermedia della loro corsa;
6 - Rimuovere la levetta della sensibilità (17) al fine di
poter ruotare liberamente la valvola di scarico (15);
7 - Ruotare in senso orario la valvola di scarico (15)
per ricercare il punto di inizio apertura. La sua aper-
tura è rilevabile per la comparsa di una oscillazio-
ne ritmica dei bracci di sollevamento;
8 - Procedere quindi alla rotazione della valvola di sca-
rico (15) in senso antiorario fino a quando scompa-
re l'oscillazione ritmica dei bracci.
A questo punto interrompere la rotazione, fermare
il motore e abbassare i bracci di sollevamento. Fig.35-9
Procedere quindi ad una ulteriore rotazione della
valvola sempre in senso antiorario di circa 30°;
9 - La posizione assunta dalla valvola di scarico, co-
stituisce quindi il punto di massima sensibilità del
distributore.
Essendo tale punto localizzabile con la spina ela-
stica (F) posta sulla leva contro la vite ad esago-
no incassato inferiore destra, (x) occorre:
a - rimontare la leva (17) sulla valvola scarico
(15)
b - allentare le quattro viti (2) e ruotare simultanea-
mente la leva (17) e la ghiera (16) in modo da tra-
sportare il punto di massima sensibilità trovato nella
posizione richiesta.

NOTA: la (Fig.35-9) si riferisce alla versione C, men-


tre la (Fig.36-9) si riferisce alla versione CF-CFM.
Fig.36-9

9-30
SOLLEVATORE MECCANICO

Controlli, registrazioni e ricerca guasti


3 - REGISTRAZIONE DEL FINE CORSA BRACCI
IN SFORZO CONTROLLATO B A
ATTENZIONE : quando il motore è avviato
tenersi lontano dalle parti in movimento.

Lo scopo di questa registrazione consiste nel far arre-


stare i bracci di sollevamento con il dovuto gioco at-
traverso la registrazione del dispositivo di fine cor-
sa.
Per effettuare la registrazione procedere nel modo
seguente:

A - Liberare i bracci di sollevamento dei tiranti arti-


colati inferiori;
Fig.26-11
Fig.37-9
B - Portare a mano i bracci di sollevamento (10
Fig.39-9) completamente in alto in modo che la
leva per puntone interna vada in fine corsa con-
tro il carter sollevatore. Praticare quindi un segno
di riferimento (S1 e S2) permanente sia sul car-
ter sollevatore che sul braccio di sollevamento;

C - Mettere in moto il motore e portarlo ad un regime


di 1000-1500 giri/min. ed attendere che l’olio del-
la trasmissione raggiunga una temperatura di al-
meno 20-30 °C;

D - Portare la leva di selezione funzionamento (B) in


sforzo controllato;

E - Abbassare i bracci ed applicarvi un peso non in-


feriore ai 100 kg;
Fig.38-9
F - Portare nella parte alta del settore la leva di co-
mando (A) in modo che i bracci raggiungano la
loro massima alzata;

G - L’arresto dei bracci deve avvenire quando il se-


gno di riferimento (S2 Fig.39-9) praticato sul brac-
cio si trova 4-5 mm più in basso rispetto a quello 10
praticato sul carter sollevatore. Segnare sul car-
ter un segno di riferimento coincidente con il se-
gno sul braccio di sollevamento S2; mm
4-5
S2

S1

Fig.39-9

9-31
SOLLEVATORE MECCANICO

Controlli, registrazioni e ricerca guasti


H - Se la differenza fosse superiore o inferiore al va-
lore indicato occorre intervenire attraverso l’aper-
tura presente nella parte superiore del carter sol-
levatore, sulla vite di registro (H Fig.40-9) della
leva a cannocchiale del fine corsa (14 Fig.40-9).
Svitando si anticipa l’intervento del fine corsa, av-
vitando si ritarda.

4 - REGISTRAZIONE DEL FINE CORSA BRACCI


IN POSIZIONE CONTROLLATA (FIG.41/42-9)

ATTENZIONE : quando il motore è avviato


tenersi lontano dalle parti in movimento.
14 H
Lo scopo di questa registrazione consiste nel rendere Fig.40-9
uguale la corsa di sollevamento dei bracci sia in posi-
zione controllata che in sforzo controllato mediante un
contemporaneo intervento del fine corsa.

a - Mantenere applicato ai bracci di sollevamento il


carico di 100 kg; B A
b - Avviare il motore e portarlo ad un regime di 1000-
1500 giri/min.;

c - Portare la leva (B Fig.41-9) di selezione funzio-


namento in posizione controllata (tutto all’indie-
tro a fine corsa sul settore);

d - Portare la leva di comando (A) verso l’alto al fine


corsa sul settore, i bracci devono salire e fermar-
si in una posizione identica a quella della prece
dente registrazione: vale a dire, il segno sul brac-
cio deve coincidere con il segno del fine corsa
precedentemente praticato sul carter a 4-5 mm Fig.41-9
dal segno S1 (coincide con il segno S2 praticato
in precedenza);

Fig.42-9

9-32
SOLLEVATORE MECCANICO

Controlli, registrazioni e ricerca guasti


e - Se la corsa libera risulta uguale a quella della re-
gistrazione precedente del fine corsa in sforzo 15 T 13
controllato è necessario accertarsi che il puntale
a molla (15) intervenga simultaneamente alla leva
a cannocchiale (14 Fig.43-9).
Per verificare questo occorre svitare, allungan-do
la vite (T) del puntale a molla per anticipare l’inter-
vento del fine corsa bracci.
In questo modo vedremo i bracci del sollevatore
scendere di una entità proporzionale all’allunga-
mento della vite.
Poi avvitare, accorciando, la stessa vite di picco-
G
le entità per permettere ai bracci di risalire.
Arrestarsi quando l’ultimo scatto ottenuto permet- 14 H
te di ottenere la stessa alzata massima della re-
gistrazione precedente. Fig.43-9
In questo modo avremo garantito anche l’annul-
lamento dei giochi tra il puntale a molla (15), la
leva (G) e la camma montata sull’albero di sup-
porto bracci (13);

f - Se la corsa libera è superiore al valore indicato


(es.: 6-7 mm) occorre intervenire sulla vite (T) di
registro del puntale a molla (15) avvitandola in
modo da fare salire i bracci e portare la corsa
libera al valore previsto (4-5 mm).

9-33
SOLLEVATORE MECCANICO

Controlli, registrazioni e ricerca guasti


5 - REGISTRAZIONE DELLO SFORZO
CONTROLLATO (Fig.44/45/46 -9)

ATTENZIONE : quando il motore è avviato


tenersi lontano dalle parti in movimento.

Lo scopo di questa registrazione consiste nel conferi-


re l’esatta corsa al supporto oscillante (11 Fig.44-9) in
modo sincronizzato con il pieno utilizzo della corsa
della leva (A) sul settore. Questa registrazione si ef-
fettua intervenendo sulla vite (1 Fig.47-9) e sul tirante
(9 Fig.44-9) variandone opportunamente la lunghezza.

a - Mantenere applicato ai bracci di sollevamento il


carico di 100 kg assicurandosi che con i bracci
completamente abbassati il carico non tocchi il 11 9 Fig.44-9
suolo. Mettere poi in moto il motore e portarlo ad
un regime di 1300-1500 giri/min.

b - Portare la leva di selezione (B) in sforzo control-


lato cioè completamente in avanti (Fig.45-9);
B A
c - Portare la leva di comando sollevamento bracci
(A) completamente in avanti sul settore oltrepas-
sando il nottolino di fermo registrabile (C);

Fig.45-9

Fig.46-9

9-34
SOLLEVATORE MECCANICO

Controlli, registrazioni e ricerca guasti


d - Spingere il supporto oscillante (11) in avanti fino
a quando arriva in battuta sul dado (2 Fig.47-9),
raggiungendo i massimi sforzi positivi;

e - Con il motore avviato, portare la leva di coman-


do (A) al di sopra del nottolino di fermo (C) e a
questo punto i bracci devono salire.
Riportando la leva sotto il nottolino i bracci devo-
no ridiscendere.
La finalità di questo controllo è di avere il punto di
esclusione dello sforzo controllato quando la leva
è completamente in avanti e i bracci in basso, 11
per consentire il rapido interramento dell’attrez-
zo quando si inizia il solco. 2 1
Se non si verificano queste condizioni, interveni-
re sul tirante (9 Fig.44-9) allungandolo per antici- Fig.47-9
pare e accorciandolo per ritardare.
A registrazione ultimata, bloccare il controdado
del tirante (9);

f - Portare la leva (A) in alto sul settore a circa 10


mm dalla fine corsa.
Svitare di circa due giri la vite (1 Fig.48-9) e con
l’ausilio di una leva tenere il supporto oscillante
(11) tirato indietro a contatto con la vite stessa.
Avviare il motore e procedere all’avvitamento
della vite (1) fino a quando i bracci iniziano ad
alzarsi.
Arrestare l'avvitamento e serrare il dado (2).
La finalità di questa registrazione è di avere la
certezza dell’alzata dei bracci con i massimi sfor- 11
zi negativi.
2 1
Fig.48-9

B A

Fig.49-9

9-35
SOLLEVATORE MECCANICO

Controlli, registrazioni e ricerca guasti


3-3 Controllo pressioni di eserci-
01 IDR REX
zio

ATTENZIONE : Non iniziare i lavori finchè la


pressione nel sistema idraulico non è scesa
a zero.

ATTENZIONE : Gli spruzzi di fluido in pres-


sione possono penetrare sotto la cute e cau-
sare gravi infortuni. In caso di incidente, far-
si visitare immediatamente da un medico, in
modo da evitare gravi infezioni.

Fig.50-9
Montare l'attrezzo 01 IDR REX con l'adattatore
122 IDR GL ed applicare un manometro da 0 a 400 bar
come indicato in Fig.50-9.
Con il motore in moto, sollevare l'attrezzo e rivelare
la pressione di esercizio.
La pressione max ammessa é di 180 bar.

NOTA: sulle trattrici versione C è necessario smonta-


re il sedile.

9-36
SOLLEVATORE MECCANICO

Controlli, registrazioni e ricerca guasti


3-4 Ricerca guasti

INCONVENIENTI CAUSA PROBABILE SOLUZIONE

Sollevatore non alza a vuoto - Servovalvola (10 Fig.16-9) - Controllare e revisionare la


bloccata aperta scorrevolezza e controllare
la sua tenuta
- Pompa non invia olio perché - Effettuare l'innesco riempiendo
disinnescata la pompa e la tubazione di aspi-
razione con olio della trasmis-
sione

Sollevatore non alza l'attrezzo - Filtro sull'aspirazione intasato - Smontare e pulire il filtro
o lento nell'alzata
- Pompa inefficiente - Sostituire la pompa

- Non perfetta tenuta della - Controllare la sua tenuta


servovalvola (10 Fig.16-9)

- Valvola di taratura (5) o sicurez- - Effettuare controllo e taratura


za (12 Fig.16-9) o sicurezza delle due valvole
a bassa taratura

- Anello tenuta inferiore del - Sostituire l'anello


corpo distributore avariato

- Valvola di scarico che trafila - Controllare e revisionare la


(1 Fig.16-9) valvola di scarico
- Anelli tenuta del deviatore - Sostituire gli anelli
avariati
- Attrezzo troppo pesante - Sostituire l'attrezzo o avvicina-
re l'attacco

Sollevatore non mantiene - Difettosa tenuta della sfera - Per localizzare i punti di perdi-
l'attrezzo in posizione alta di non ritorno (11 Fig.16-9) ta effettuare i controlli idraulici
del distributore al banco
- Valvola di scarico che trafila - Controllare e se necessario
(1 Fig.16-9) sostituire la valvola di scarico
- Valvola di sicurezza che trafila - Controllare e rivisionare la
(12 Fig.16-9) valvola di sicurezza
- Anello di tenuta superiore - Sostituire l'anello
del corpo distributore avariato

- Anello di tenuta deviatore - Sostituire l'anello


avariato

- Tenute sul pistone del cilindro - Sostituire l'anello


di sollevamento avariate

- Tappi in alluminio di chiusura - Sostituire i tappi


dei fori di lavorazione sul coper-
chio sollevatore e cilindro

9-37
SOLLEVATORE MECCANICO

Note

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9-38
SOLLEVATORE MECCANICO

CAP.9

Attrezzi speciali

INDICE

Sez. 4 Attrezzi speciali. ....................................................................... 9-40

9-39
SOLLEVATORE MECCANICO

Sez.4 - Attrezzi speciali


01 IDR REX
Raccordo controllo pressione di sollevamento

CR 342
Prova distributore

122 IDR GL
Raccordo adattatore universale

9-40
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

INDICE

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza. ............................................................ 10-2


Sez.1 Descrizione generale. ........................................................................ 10-3
1-1 Concetti di base ..................................................................... 10-4
1-2 Simbologia elettrica ............................................................. 10-13
1-3 Interpretazione e lettura di uno schema elettrico funzionale ............ 10-16
1-4 Schema elettrico generale ................................................... 10-20

Sez.2 Dati tecnici. ....................................................................................... 10-23


2-1 Dati tecnici principali ............................................................ 10-24
2-2 Relè e portafusibili ............................................................... 10-25

Sez.3 Cablaggi. ........................................................................................... 10-27


3-1 Introduzione ....................................................................... 10-28
3-2 Descrizione generale ......................................................... 10-30
3A - Linea batteria-motorino d'avviamento (positivo) ................ 10-35
3B - Linea anteriore motore ....................................................... 10-39
3C - Linea fusibili - relè (versione motore aspirato) ................... 10-49
3L - Linea fusibili - relè (versione motore turbo) ....................... 10-57
3D - Linea cruscotto ................................................................... 10-65
3E - Linea collegamento centrale .............................................. 10-75
3F - Linea posteriore (versione C) ............................................. 10-87
3G - Linea posteriore (versione CF-CFM) ...................................... 10-93
3H - Linea tetto (versione C) ......................................................... 10-99

Sez.4 Principali componenti. ....................................................................10-107


4-1 Introduzione .......................................................................10-108
4A - Sensori ..............................................................................10-109
4B - Elettrovalvole.....................................................................10-115
4C - Interruttori e pulsanti .........................................................10-119
4D - Strumento .........................................................................10-125

Sez.5 Diagnostica e ricerca guasti. ..........................................................10-137


5-1 Come diagnosticare e ricercare un guasto .........................10-138
5-2 Prove impianto elettrico ......................................................10-138
10-1
IMPIANTO ELETTRICO

Precauzioni e Avvertenze di Sicurezza


In questo paragrafo sono indicate alcune precauzioni
e avvertenze di sicurezza; è importante che siano
rispettate per prevenire infortuni agli operatori; è co-
munque necessario tenere sempre presente le misu-
re di sicurezza indicate nel libretto di uso e manuten-
zione e nel capitolo 1 di questo manuale.
Seguite attentamente le Avvertenze segnalate attra-
verso questo simbolo:

ATTENZIONE : quando si opera sulla bat-


teria consultare sempre le istruzioni fornite
nel libretto di uso e manutenzione.

ATTENZIONE : quando si installano batte-


rie contenenti acido solforico si devono pren-
dere tutte le precauzioni necessarie. Se
l'acido viene a contatto con la pelle o con
gli occhi, lavare subito con acqua pulita le
parti interessate.

ATTENZIONE : quando si miscela l'acido


all'acqua, VERSARE LENTAMENTE L'ACI-
DO NELL'ACQUA, NON VERSARE MAI
L'ACQUA NELL'ACIDO.

ATTENZIONE : durante la carica della bat-


teria si sprigionano gas esplosivi, operare
quindi in ambiente con buona circolazione
d'aria e lontano da fiamme o scintille.

ATTENZIONE : spegnere sempre l'appa-


recchiatura per carica prima di scollegarne
i cavi.

ATTENZIONE : tenere la batteria lontano


dalla portata dei bambini.

ATTENZIONE : durante il controllo delle


batterie, o quando le si maneggia, non fu-
mare.

ATTENZIONE : scollegare per primo il ter-


minale negativo. Quando si installa nuova-
mente la batteria collegare prima il termi-
nale positivo. Fare sempre molta attenzio-
ne alla polarità dei terminali.

ATTENZIONE : prima di operare sull'im-


pianto elettrico, scollegare sempre il cavo
di massa (-) della batteria.

10-2
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Descrizione generale

INDICE

Sez.1 Descrizione generale

1-1 Concetti di base ..................................................................... 10-4


1-2 Simbologia elettrica ............................................................. 10-13
1-3 Interpretazione e lettura di uno schema elettrico funzionale ............ 10-16
1-4 Schema elettrico generale ................................................... 10-20

10-3
IMPIANTO ELETTRICO

Sez.1 - Descrizione generale


1-1 Concetti di base

ELETTROTECNICA

E’ l’ insieme di tutte le applicazioni pratiche dei feno-


meni elettrici.
Es: impianti industriali e civili, controlli di processo,
automatismi in genere.

ELETTRONICA

Branca dell’ ingegneria che studia il controllo degli


elettroni “per scopi utili”. Gli elettroni possono fluire
nel vuoto, in un gas, in una soluzione liquida o in
materiali solidi (semiconduttori, conduttori,
superconduttori).

ELETTRONICA ANALOGICA

Parte dell’elettronica che si occupa di tutte le


apparecchiature o sistemi volti alla trattazione ed ela-
borazione dei segnali elettrici senza mutarne la natu-
ra.
Es: resistenze, sensori, condensatori, diodi, sono
componenti tipici di un circuito analogico.

ELETTRONICA DIGITALE

Dall’ inglese “Digital” o “Digit” (cifra di un sistema di


numerazione). Parte dell’ elettronica che si occupa di
tutte le apparecchiature o sistemi che trattano le gran-
dezze sotto forma numerica, cioè in cifre, di un parti-
colare sistema di numerazione.
Es: amplificatori operazionali, microprocessori,
sensori digitali, display digitali, sono elementi tipici di
un circuito digitale.

SENSORI

Dispositivo che trasforma una grandezza fisica in un


segnale elettrico.

POTENZIOMETRI

Congegni che trasformano uno spostamento in una


variazione di tensione sfruttando il concetto del
partitore resistivo.

10-4
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
LA TENSIONE ELETTRICA

Viene chiamato potenziale elettrico di un punto dello La tensione si misura per mezzo di un voltmetro
spazio il valore dell’ energia potenziale che viene as-
sunta dalla carica elettrica unitaria se viene dislocata Multipli e sottomultipli
in quel punto.
Il simbolo del potenziale elettrico è V. La sua formula Kilovolt (Kv) = 1000 v
di definizione è espressa dal rapporto Volt (V) =1v
Millivolt (mv) = 0,001 v
W
V=
Q
fra il valore della energia potenziale W posseduta da
una carica Q dislocata nel punto considerato, e il va-
lore della carica stessa. Secondo tale definizione, l’
unità di misura del potenziale è ancora il joule a cou-
lomb e cioè il volt (V).
Il significato di questa grandezza fisica è molto im-
portante. Il potenziale elettrico eprime infatti una mi-
sura del contenuto energetico di una carica che si
trova dislocata in un determinato punto. Il contenuto
di energia sarà maggiore se la carica è dislocata in
punti a potenziale più alto, sarà invece minore se i
punti in cui la medesima carica si trova hanno poten-
ziale più basso.
Più esattamente si può dire che l’ energia di una cari-
ca elettrica dipende sia dal valore Q di tale carica, Tensione
che dal valore del potenziale V che si riscontra nel V
punto in cui la carica si trova. La relazione per il cal-
colo di questa energia risulta VA
A B
W =Q V

Quando i potenziali elettrici VA e VB di due qualsiasi


punti A e B dello spazio sono tra loro diversi, la diffe- VB
renza

UAB = VA - VB

viene chiamata differenza di potenziale (d.d.p.) fra i


due punti, o “tensione elettrica”.
Si può dire che la tensione fra due punti, rappresenta
Batteria
la quantità di energia che viene ceduta dalla carica
unitaria nel passagio dal primo al secondo punto, od
anche il lavoro che viene eseguito dalla medesima
carica unitaria nel processo di trasferimento fra gli Fig.1-10
stessi due punti.

10-5
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
LA CORRENTE ELETTRICA

Un movimento ordinato di cariche elettriche, comun- La corrente si misura con l’ausilio di un ampero-
que provocato attraverso un qualsiasi mezzo fisico, metro (funzione del tester)
viene chiamato corrente elettrica.
Nelle applicazioni tecniche, il tipo di corrente che più
interessa è quella dovuta alla circolazione di elettroni
liberi attraverso materiali conduttori collegati a gene- Multipli e sottomultipli
ratori elettrici.
Ogni complesso di conduttori comunque collegati a Kiloampere (KA) = 1000 A
generatori e a utilizzatori costituisce un circuito elet- Ampere (A) =1A
trico. Milliampere (mA) = 0,001 A
Il circuito elettrico così definito è sede di una corrente
ogni qualvolta esso è chiuso, e cioè ogni qualvolta è
realizzata in esso la continuità elettrica fra tutti gli ele-
menti che lo compongono. Se tale continuità viene a
mancare, il circuito si dice aperto e nessuna corrente
può instaurarsi in esso.
Il movimento di migrazione delle cariche elettriche
lungo un circuito interessato da corrente può presen-
tarsi con caratteristiche di uniformità e costanza nel
tempo: in questo caso la corrente viene definita come
continua. Si parla invece di corrente variabile quando
la circolazione degli elettroni non si realizza in modo Corrente
uniforme e costante. I
La maggiore o minore intensità di una corrente elet-
trica può essere completamente definita mediante la
quantità di elettricità che attraversa una qualsiasi se-
zione del circuito nel tempo di un secondo.
Questa unità è stata denominata intezionalmente col
nome di ampere e indicata col simbolo di A.
In generale, se una sezione qualunque di un circuito
elettrico è attraversata, in un tempo di ∆t secondi, da
una quantita di elettricità di Q coulomb, si dirà che il
circuito è percorso da una corrente elettrica la cui
intesità I, espressa in ampere, è data dal rapporto

Q
I=
∆t Batteria

Misurando la CORRENTE noi misuriamo l’intensità


di un flusso di elettroni di un determinato ramo del
Fig. 2-10
circuito elettrico.

10-6
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
LA RESISTENZA ELETTRICA

Fili conduttori diversi offrono al passaggio della cor- Multipli e sottomultipli


rente una diversa “resistenza elettrica” intendendo
come resistenza elettrica di ciascun filo il rapporto fra KiloOhm (K ) = 1000
un valore qualunque della tensione applicata ai suoi Ohm ( ) =1
estremi e il corrispondente valore dell’ intensità della MilliOhm (m ) = 0,001
corrente che percorre. Se pertanto, sotto l’azione della
tensione V, un filo metallico è percorso da una cor-
rente di intensità I, si dirà che esso possiede una
resistenza R espressa dal rapporto
V
R=
I
Se il numero di volt che misura la tensione V applica-
ta agli estremi del conduttore è in particolare uguale
al numero di ampere che misura la corrente I, il valo-
re del rapporto fra tensione e corrente risulta uguale
a 1: si dirà allora che il conduttore considerato ha la
resistenza elettrica unitaria. Un simile filo, se ha agli
estremi la tensione di 1 V viene percorso dalla cor-
rente di 1 A e quindi sotto una tensione di 10 V viene
attraversato da una corrente di 10 A e così via.
Ogni conduttore che soddisfa a questa condizione
realizza in sè quella resistenza elettrica che viene
assunta come unità di misura della resistenza.
L’ unità di misura di resistenza elettrica è quindi rap-
presentata dalla resistenza di quel conduttore che ri-
chiede ai suoi capi la tensione di 1 V per essere at- Resistenza elettrica
traversato dalla corrente di 1 A.
L’ unità di resistenza elettrica viene denominata ohm R
e si indica col simbolo . Si pone quindi:

1 ohm = 1 volt ; (1 = 1 V/A )


ampere

Dicendo che un filo ha resistenza elettrica di 10 , si


eprime il fatto che quel filo richiede ai capi una ten-
sione di 10 V per ogni ampere di corrente che lo at-
traversi. Se quel filo deve essere percorso da 2 A,
esso richiede ai suoi estremi una tensione del valore
di 20 V.
Per chiarire il concetto si può paragonare la resisten-
za alla fatica che fa l’ acqua scorrendo in una tuba-
zione; proporzionale alla rugosità delle pareti interne,
alla sezione del tubo e alla sua lunghezza. Batteria
La resistenza elettrica non cambia al cambiare della
tensione o della corrente ma varia al variare della
temperatura (anche se di poco), quindi è da conside- Fig. 3-10
rare come una caratteristica fisica del materiale.

10-7
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
LA LEGGE DI OHM

Nota la resistenza R del conduttore, si può dire che, Osserviamo ora una seconda serie di misure mante-
ogni volta che fra i suoi estremi si applica una tensio- nendo ora costante il valore della tensione e ricavia-
ne qualunque V, il conduttore sarà percorso da una mo i valori della corrente al variare della resistenza
corrente la cui intensità sarà espressa dalla relazio- (tipo potenziometro):
ne
V Tabella 2 V = costante = 18 V
I=
R Resistenza
in Ohm ( ) 300 600 1200 2400
Inversamente, ogni qual volta il conduttore di resi-
stenza R è percorso da una corrente di intesità I, fra Corrente
i suoi capi terminali deve esistere una tensione il cui In Milliampere (mA) 60 30 15 7,5
valore risulta dal prodotto.

V=RI

Allo stesso modo:


V
R=
I

Le relazioni corrispondenti costituiscono la legge di


Ohm, la quale esprime la relazione fondamentale tra
Amperometro
le tre grandezze finora trattate: Tensione (V), Resi-
stenza (R), Corrente (I). A
Dà modo di conoscere l’ entità di una delle tre gran-
dezze se sono note le altre due.

Esempio
Gen. Tensione

Resistenza

Consideriamo una serie di misure; mantenendo co-


Voltmetro

stante il valore della resistenza a R = 300 , osser-


viamo la tabella di seguito per vedere una prima se-
V
R
rie di valori di corrente al variare della tensione:

Tabella 1 R = costante = 300


Tensione
in Volt (V) 3 6 9 12

Corrente Fig. 4-10


in Milliampere (mA) 10 20 30 40

10-8
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO DEI CIRCUITI
ELETTRICI

Le anomalie di funzionamento di un circuito elettrico


possono essere di quattro tipi:

1- eccessiva resistenza nel circuito (alta resistenza)


2- interruzione del circuito (circuito aperto)
3- circuito a massa
4- cortocircuito

In un circuito semplice come quello indicato in Fig.5-


10, esistono solo tre parti in cui si possono verificare
queste anomalie di funzionamento:
- prima dell'interruttore di comando (A)
- fra l'interruttore di comando (A) e il carico (B)
- dopo il carico (B)
E' facile confondere l'anomalia di funzionamento di
un componente con quella di un circuito. Occorre quin-
di porre molta attenzione nell'individuare la causa del
problema, ai fini di una corretta e rapida risoluzione
dell'eventuale inconveniente.

Esempio: un componente potrebbe non funzionare


prima che si scolleghi un connettore e funzionare dopo
aver ricollegato lo stesso connettore. Il motivo può
essere ricondotto ad una resistenza eccessiva, che
ha creato una caduta di tensione sui terminali del con-
nettore, impedendo così il passaggio della quantità
giusta di corrente verso il componente.

A B

Fig.5-10

10-9
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
1- ALTA RESISTENZA
2- CIRCUITO APERTO

Un circuito con alta resistenza può portare ad un NOTA: l'esempio si riferisce ad una resistenza ec-
movimento lento, ad una luce affievolita o al manca- cessiva fra (D) ed (F), e l'apertura del circuito fra (F)
to funzionamento di un componente (ad es.: a causa e (G).
di terminali allentati, corrosi, sporchi o unti, oppure
se il filo è di diametro troppo piccolo o in caso di strap- - Riparare il circuito secondo necessità.
po dei cavi).
In caso di "apertura" del circuito, il componente non - Ripetere la procedura di controllo dopo la riparazione.
può funzionare, in quanto il circuito è interrotto (ad
es.: filo strappato, terminali scollegati, dispositivo di
protezione sull'interruttore aperto).
Per individuare l'ubicazione di una "resistenza ecces-
siva" o dell'"apertura del circuito", occorre procedere
nel modo seguente:

- con l'interruttore (C) di controllo "inserito" e il carico


(I) collegato nel circuito, verificare la presenza della
tensione giusta in un punto facilmente accessibile fra
(D) ed (H).
Se la tensione è bassa, occorre spostarsi verso la
sorgente di corrente (A), fino ad individuare il punto
in cui avviene la caduta di tensione.
Se la tensione è giusta, occorre spostarsi verso il ca-
rico (I) e il terminale di massa (J), fino ad individuare
il punto della caduta di tensione.

B C D E F G

H I

A J

A - Batteria F - Connettore del circuito


B - Fusibile G - Connettore del circuito
C - Interruttore H - Terminale componente
D - Terminale componente I - Lampada
E - Resistenza circuito J - Massa Fig.6-10

10-10
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
3- CIRCUITO A MASSA

Un circuito a massa non permette il funzionamento


dei componenti e il fusibile o l'interruttore automatico
si aprono (ad es.: il filo dell'alimentazione ha un con-
tatto verso massa).
Per individuare l'ubicazione di una "circuito a mas-
sa", occorre procedere nel modo seguente:

- con l'interruttore di comando (D) disinserito verifica-


re la continuità verso massa fra (C) e (D).
Se vi è continuità allora vi è un circuito a massa fra
(C) e (D). Eliminare l'inconveniente presente in que-
sta parte del circuito.
Se non vi è continuità verso massa fra (C) e (D) oc-
corre scollegare il carico (H) nel punto (G); con l'in-
terruttore di comando (D) disinserito, verificare ora la
continuità verso massa fra (D) ed (F). Se vi è conti-
nuità allora vi è un circuito a massa fra (E) ed (F);
eliminare l'inconveniente presente in questa parte del
circuito.

NOTA: nell'esempio c'è una massa fra (E) ed (F).

- Ripetere la verifica funzionale dopo la riparazione.

B C D E F

G H

A - Batteria E - Terminale componente


B - Terminale fusibile F - Circuito massa
C - Terminale fusibile G - Terminale componente
D - Interruttore H - Lampada
Fig.7-10

10-11
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
4- CORTOCIRCUITO

La presenza di un cortocircuito nell'impianto elettrico - Riparare il circuito nel modo seguente:


solitamente fa sì che due componenti entrino in fun-
zione inserendo uno solo degli interruttori (es.: con- fili non contenuti in un tubo di protezione: fa-
tatto improprio fra due fili). sciare il filo in questione con nastro isolante oppure
E' possibile anche il cortocircuito di un componente, sostituirlo e fasciare secondo necessità.
tuttavia solitamente questo farà aprire il dispositivo di
protezione del circuito. Fili contenuti in un tubo di protezione:
Per individuare l'ubicazione di un "cortocircuito", oc- - in caso di punti caldi nelle zone cortocircuitate del
corre procedere nel modo seguente: cablaggio pre-assiemato, sostituire l'intero cablag-
gio.
- portare l'interruttore (A) per l'azionamento della giu- - Se non sono rilevabili punti caldi, installare un nuo-
sta lampada (B). vo filo di calibro appropriato fra gli ultimi due con-
nettori e fasciare il filo secondo la forma esterna del
- Iniziare con l'interruttore di comando (D) della lam- cablaggio.
pada (I), che non dovrebbe accendersi, e scollega-
re il filo presso il terminale (E). - Ripetere la verifica funzionale dopo la riparazione.

- Seguendo il circuito, scollegare il filo presso i con-


nettori (F,G o H) fino a quando non cessa di funzio-
nare la lampada supplementare (I).

- Il cortocircuito o collegamento improprio si troverà


fra gli ultimi due punti nei quali è stato collegato il
filo. Nel nostro esempio si trova tra (F) e (G).

A B

C D E F G H I

A - Interruttore F - Connettore del circuito


B - Lampada G - Connettore del circuito
C - Fusibile H - Terminale componente
D - Interruttore I - Lampada
E - Terminale componente
Fig.8-10

10-12
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
1-2 Simbologia elettrica Morsettiera di colle-
gamento tra le linee
di cablaggio

1.XS13
In questo paragrafo sono indicati i principali simboli
utilizzati negli schemi elettrici generali.
Essi sono conformi ai criteri dettati dalle norme CEI.

Alternatore

Sensore

Batteria

Diodo

Bobina relè
Elettrovalvola

Contatto relè

Termoavviatore
Sensore

Interruttore d'avviamento Fusibile

Fig.9-10

10-13
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
Avvisatore acustico Motorino
d'avviamento

Interruttore Presa di corrente


per rimorchio

XS7

Lampada Sensore

Autoradio con autoparlanti Pulsante

Sensore Connettore per soll.


elettronico

XS4

Sensore Resistenza

Fig.10-10

10-14
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
Connettore per Accendisigari
collegamento strumento
A01.4

Selettore Interruttore A/C

Selettore Interruttore
ventola A/C

Intermittenza Rubinetto acqua e


regolazione
temperatura A/C

interruttore lampada
rotante

Motorino del kit lavavetri

Fig.11-10

10-15
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
1-3 Interpretazione e lettura di uno
schema funzionale
Ad ogni componente (dispositivo elettrico) e ai con-
nettori principali (morsettiere) è assegnata una lette-
ra d'identificazione. Alla lettera è aggiunto un nume-
ro per separare ed indicare i componenti totali entro il
gruppo della lettera.

LETTERA DI
IDENTIFICAZIONE
TIPO ESEMPI

A Impianto, sottogruppo, gruppo parti Unità di comando, scatola di commutazione,


ricetrasmettitori, modulo logico

B Trasduttore per la conversione delle Sensori di velocità, sensori di pressione, avvisatori


variabili non elettriche in quelle acustici, pressostati, sensori, rilevatori, sensori di valori
elettriche e viceversa limite, generatori di impulsi, altoparlanti, rilevatori
induttivi, sonde, sensori di flussi dell’aria, pressostati olio,
sensori di temperatura, rilevatori accensione-tensione

C Condensatore Condensatori generici

D Dispositivo binario, memoria Dispositivi digitali, circuiti integrati, contatori d’impulsi,


registratori a nastro magnetico

E Dispositivi e apparecchiature varie Dispositivi di riscaldamento, condizionatori d’aria,


luci, proiettori, candele, teleruttori

F Dispositivo di protezione Dispositivi di sgancio, dispositivi di protezione da


polarità, fusibili, circuiti elettrici di protezione

G Alimentatore, generatore Batterie, generatori, alternatori, caricabatterie

H Monitor, allarme, dispositivo di Allarmi acustici, spie luminose, luci di svolta


segnalazione spie freni, allarmi, spie di allarme, cicalini

K Relè Relè della batteria, relè degli indicatori di direzione,


interruttori elettromagnetici, relè di avviamento,
lampeggiatori

L Induttore Bobine d’arresto, bobine, avvolgimenti

M Motorino Motorini di ventola, motorini di ventilatore, motorini


di avviamento

N Regolatore, amplificatore Regolatori (elettronici o elettromeccanici),


stabilizzatori di tensione

P Strumento di misura Amperometro, connettori diagnostici, tachimetro,


indicatore di livello del combustibile, manometri, punti
di misura, punti di prova, indicatori di velocità

10-16
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
LETTURA DI
IDENTIFICAZIONE
TIPO ESEMPI

Q Apparecchi di manovra per circuiti Micro - interruttori normalmente aperti


di potenza Micro - interruttori normalmente chiusi

R Resistore Candele a incandescenza a fiamma, candele a


incandescenza a fiamma ad elemento con guaina,
candele ad incandescenza, resistori di riscaldamento
resistori NTC, resistori PTC, potenziometri, resistori di
regolazione

S Interruttore Interruttori e pulsanti, interruttore a chiave universale,


interruttore luce, interruttore avvisatore acustico,
interruttore lampeggiatore

T Trasformatore Bobina d’accensione, trasformatore accensione

U Modulatore, convertitore Trasformatori corrente continua

V Semiconduttore, valvole termoioniche Transistori, diodi, valvole termoioniche, raddrizzatori,


semiconduttori, tiristori, diodi Zener

W Percorso di trasmissione, conduttore, Antenne, componenti schermatura,


antenna conduttori schermati, cablaggi,
conduttori, fili di terra

X Terminale, spina, collegamento spina Perni terminali, collegamenti elettrici,


e presa connettori accoppiatori linee elettriche,
connettori di linea, prese, spine, terminali,
collegamenti spina e presa

Y Dispositivo meccanico ad azionamento Magneti permanenti, valvole di iniezione


(elettromagnetiche), frizioni e freni elettromagnetici,
valvole di sfiato, pompe di alimentazione, solenoidi,
valvole di commutazione, valvole di avviamento,
sistemi di bloccaggio

Z Filtro elettrico Filtri antinterferenza

10-17
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale

NUMERO COLONNA
DI RIFERIMENTO
LINEA DI ALIMENTAZIONE
(POSITIVO DELLA BATTERIA)

IDENTIFICAZIONE COLORE
DEL COMPONENTE DEL CAVO

RIFERIMENTO AD ALTRE
SEZIONI DELLO SCHEMA E
COLONNA DI RIFERIMENTO

NUMERO CONNETTORE E
TERMINALE DI RIFERIMENTO

LINEA NEGATIVA
DELLA BATTERIA

NUMERO MORSETTIERA
TERMINALI DI RIFERIMENTO Fig.12-10

Lo schema funzionale delle trattrici MF3400 è suddivi-


so in varie parti. La designazione dei componenti è la
stessa usata nei corrispondenti schemi di cablaggio.
Lo schema funzionale è stato realizzato seguendo i
criteri dettati dalle norme CEI.
Ogni componente è sempre preceduto dal simbolo di
un trattrino basso.
Esempio:
_SR2 - Sensore giri motore

10-18
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
IDENTIFICAZIONE DEI COMPONENTI NELLO SCHEMA ELETTRICO GENERALE

SIGLA DESCRIZIONE Parte Colon. SIGLA DESCRIZIONE Parte Colon.

_A01 Strumento 2-3 3-5 _F7 Fusibile luci di posizione 2 2


_B01 Aternatore 1 2 _F8 Fusibile anabbaglianti 2 3
_D01 Blinker 1 5 _F9 Fusibile abbagliantib 2 4
_D1 Diodo 1 6 _GB1 Batteria 1 1
_D2 Diodo 1 6 _HA1 Avvisatore acustico 1 7
_EH1 candelette preriscaldo 1 3 _HA2 Avvisatore acustico per allarme 3 5
_EL1 Indicatore direzione ant. Sx 1 6 _K1 Relé antiavviamento 1 1-3
_EL10 Luce di posizione ant. Dx 2 2 _K2 Relé candelette preriscaldo 1 3
_EL11 Luce di posizione post. Sx 2 3 _K3 Relé fari lavoro anteriori 2 6-7
_EL12 Lampada faro anteriore Sx 2 4 _K4 Relé fari lavoro posteriori 2-3 7-2
_EL13 Lampada faro anteriore Dx 2 4 _M1 Motorino avviamento 1 1
_EL15 Lampada rotante 2 5 _SA00 Blocco chiave 1 3
_EL15 Faro lavoro anteriore 2 5-6 _SA01 Interruttore emergenza 1 5
_EL16 Faro lavoro anteriore 2 6 _SA02 Devioluci 1 7
_EL17 Faro lavoro posteriore 2 7 _SA03 Interruttore fari lavoro 2 2
_EL18 Faro lavoro posteriore 2 7 _SA04 Interruttore lampada rotante 2 4
_EL19 Faro lavoro anteriore 2 7 _SA05 Interruttore fari lavoro 2 6
_EL2 Indicatore direzione post. Sx 1 6 _SL1 Livellostato carburante 3 7
_EL20 Faro lavoro anteriore 2 8 _SP1 Pressostato olio motore 3 3
_EL21 Faro lavoro posteriore 3 2 _SP2 Depressostato filtro aria 3 3
_EL22 Faro lavoro posteriore 3 2 _SP3 Depressostato olio cambio 3 3
_EL3 Indicatore direzione ant. Dx 1 6 _SP4 Pressostato circuito idraulico 14bar 3 4
_EL4 Indicatore direzione post. Dx 1 6 _SQ1 Micro-interruttore inversore per sicurezza 1 3
_EL5 Lampada stop sx 1 8 _SQ2 Micro-interruttore riduttore per sicurezza 1 3
_EL6 Lampada stop dx 1 8 _SQ3A Micro-interruttore P.d.F. per sicurezza 1 3
_EL7 Luce di posizione ant. Sx 2 2 _SQ3B Micro-interruttore P.d.F.indipendente inserita 3 6
_EL8 Luce di posizione post. Dx 2 2 _SQ4A Micro-interruttore pedale freno 1 8
_EL9 Luce targa 2 2 _SQ4B Micro-interruttore pedale freno 1 8
_F1 Fusibile generale 1 3 _SQ5 Micro-interruttore freno a mano 3 5
_F10 Fusibile lampada rotante 2 5 _SQ6 Micro-interruttore P.d.F.lenta 3 5
_F11 Fusibile fari lavoro ant. 2 6 _SQ7 Micro-interruttore P.d.F.veloce 3 5
_F12 Fusibile fari lavoro post. 2 7 _SQ8 Micro-interruttore P.d.F.sincro 3 5
_F13 Fusibile sotto chiave strumento 3 4 _ST1 Sensore per arricchitore 1 4
_F14 Fusibile alimentazione diretta strumento 3 5 _ST2 Sensore temperatura acqua motore 3 3
_F2 Fusibile candelette 1 3 _YA1 Pompa iniezione carburante 1 4
_F3 Fusibile pompe e arricchitore 1 4 _YA2 Arricchitore 1 4
_F4 Fusibile avvisatore acustico 1 7 _YA3 Pompa C 1 4
_F5 Fusibile luci stop 1 8
_F6 Fusibile luci di posizione 2 2

10-19
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
1-4 Schema elettrico generale
PARTE 1

Fig.13-10

10-20
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
PARTE 2

Fig.14-10

10-21
IMPIANTO ELETTRICO

Descrizione generale
PARTE 3

Fig.15-10

10-22
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Dati tecnici

INDICE

Sez.2 Dati tecnici

2-1 Dati tecnici principali ............................................................ 10-24


2-2 Relè e portafusibili ............................................................... 10-25

10-23
IMPIANTO ELETTRICO

Sez. 2 - Dati tecnici


2-1 Dati tecnici principali

Batteria

Costruttore Mx - Scx - Fx
Tipo "No Maintenance"
Tensione 12 V (negativo a massa)
Spunto avviamento a freddo a -18°C in 20 sec. 470 A
Capacità per 20 ore 100 Ah

Alternatore

Costruttore Ix
Tipo Trifase
Tensione 12 V
Potenza massima a 2200 giri/min. da motore 540 W

Motorino d'avviamento

Costruttore Ix
Tipo Solenoidale
Potenza continua 2,8 Kw
Tipo di innesto Innesto automatico del pignone
mediante elettromagnete

Sensori

Costruttore Jx/Stx
Tipo Induttivo

Strumento

Costruttore Dgx

10-24
IMPIANTO ELETTRICO

Dati tecnici
2-2 Relé e portafusibili
L'impianto elettrico della trattrici cingolate MF3400 è
protetto da eventuali corti-circuito e da eccessivi as-
sorbimenti di corrente attraverso delle valvole fusibi-
li. Il numero dei fusibili inseriti nell'impianto elettrico
rimane invariato nelle varie configurazioni. Si diffe-
renziano nella loro localizzazione a seconda del mo-
tore montato: turbo o aspirato.
I fusibili ed i relè sono montati in un’ apposita scatola
(A), posta appena sotto il cofano, in prossimità del
rivestimento del cruscotto:

A - scatola portarelè e portafusibili principale


(Fig.16-10)

NOTA: prima di procedere ad una eventuale sostitu-


zione di una valvola fusa con un'altra equivalente,
occorre individuare le cause che hanno provocato l'in-
conveniente e ripararlo.

VERSIONE CON MOTORE ASPIRATO VERSIONE CON MOTORE TURBO

Fig.16-10

10-25
IMPIANTO ELETTRICO

Dati tecnici
A - SCATOLA PORTARELÈ E PORTAFUSIBILI FUSIBILI
PRINCIPALE FUSIBILE CIRCUITI PROTETTI Amp.
_F 1 Corrente diretta chiave avviamento 60
I relè ed i fusibili hanno le seguenti funzioni ed ampe- _F 2 Candelette 60
raggi: _F 3 Solenoide motore e arricchitore
per gasolio 10
_F 4 Avvisatore acustico 10
RELÉ _F 5 Luci stop 10
_K1 Relè anti-avviamento _F 6 Intermittenza 10
_F 7 Luci di posizione 7,5
_K2 Relè candelette pre-reriscaldo _F 8 Luci di posizione 7,5
_F 9 Luci abbaglianti 15
_K3 Relè fari lavoro anteriori _F10 Lampada rotante 10
_F11 Fari lavoro 10
_K4 Relè fari lavoro posteriori _F12 Luci anabbaglianti 10
_F13 Opzionale 10
_F14 Fari di lavoro (opzionale) 15
_F15 Fari di lavoro (opzionale) 15
_F16 Fari di lavoro (opzionale) 15
_F17 Fari di lavoro (opzionale) 15

_F3

_F4 _K4
_F1
_F5

_F6
_F2
_F10
_K3
_F11 _F17

_F7 _F16
_K2
_F8 _F15

_F12 _F14 _K1


_F9 _F13

Fig.17-10

10-26
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Cablaggi

INDICE

Sez.3 Cablaggi

3-1 Introduzione ....................................................................... 10-28


3-2 Descrizione generale ......................................................... 10-30
3A - Linea batteria-motorino d'avviamento (positivo) ................ 10-35
3B - Linea anteriore motore ....................................................... 10-39
3C - Linea fusibili - relè (versione motore aspirato) ................... 10-49
3L - Linea fusibili - relè (versione motore turbo) ....................... 10-57
3D - Linea cruscotto ................................................................... 10-65
3E - Linea collegamento centrale .............................................. 10-75
3F - Linea posteriore (versione C) ............................................. 10-87
3G - Linea posteriore (versione CF-CFM) ...................................... 10-93
3H - Linea tetto (versione C) ......................................................... 10-99

10-27
IMPIANTO ELETTRICO

Sez.3 - Cablaggi
3-1 Introduzione
In questa sezione sono indicate nel dettaglio le princi- - i connettori di ogni linea sono identificati graficamen-
pali caratteristiche delle linee di cablaggio montate sulle te con la lettera della linea stessa ed un numero pro-
trattrici MF3400 versione C - CF - CFM. gressivo.
Per ogni linea è indicato il relativo schema di cablag- Esempio:
gio; ogni connettore è localizzato sulla trattrice, in B3 - connettore per elettrovalvola arresto motore
modo tale da consentirne una più facile e rapida indi-
viduazione; ed inoltre, per tutti i connettori sono indi- - tutti i connettori sono visti dal lato ingresso cavi
cate le relative corrispondenze elettriche.
Su ogni connettore è stata riportata una serie di nu- - le corrispondenze elettriche tra i connettori sono in-
meri che contraddistinguono ogni singolo polo di con- dicate in questo modo:
nessione. Questa numerazione è estremamente uti-
CONNETTORE (E16) PER SENSORE LIVELLO COMBUSTIBILE
le nelle varie prove di controllo poichè consente al
tecnico riparatore di localizzare rapidamente ogni sin- Terminale Colore filo A connettore Terminale
golo terminale per effettuare gli opportuni rilevamenti o componente
suggeriti.
1 S E2 7
2 SG E2 6
NORME DI LETTURA DELLA SEZIONE 3 3 B E14-E2-E2-E10-E9 10-4-19-3-2

Per una corretta interpretazione delle sigle adottate il terminale 1 del connettore (E16) avente colore (S)
in questa sezione occorre tenere presente che: ha corrispondenza con il connettore (E2) terminale 7;
il terminale 2 del connettore (E8) avente colore (SG)
- ad ogni linea di cablaggio è assegnata una lettera ha corrispondenza con il connettore (E2) terminale 6;
identificativa e precisamente: il terminale 3 del connettore (E16) avente colore (B)
lettera A = linea batteria-motorino d'avviamento (positivo) ha corrispondenza con i connettori
lettera B = linea anteriore motore (E14)(E2)(E2)(E10)(E9) rispettivamente ai terminali
lettera C/L = linea fusibili-relè 10-4-19-3-2.
lettera D = linea cruscotto
lettera E = linea collegamento centrale
lettera F = linea posteriore (versione C)
lettera G = linea posteriore (versione CF-CFM)

TERMINALE O POLO
DI CONNESSIONE

VISTA LATO
INGRESSO CAVI

TERMINALE O POLO
DI CONNESSIONE Fig.18-10

10-28
IMPIANTO ELETTRICO

Cablaggi
TABELLA COLORI CAVI SIGLA COLORE FILO

I colori dei cavi utilizzati nelle linee di cablaggio mon- HL Grigio blu
tate sulle trattrici MF3400 sono indicati negli schemi
multifilari e nelle tabelle delle corrispondenze elettri- HV Grigio verde
che secondo la seguente tabella:
HG Grigio giallo
SIGLA COLORE FILO L Blu

A Azzurro LB Blu bianco

AN Azzurro nero LN Blu nero

AG Azzurro giallo LR Blu rosso

AB Azzurro bianco M Marrone

AV Azzurro verde MB Marrone bianco

AR Azzurro rosso MN Marrone nero

B Bianco MV Marrone verde

BR Bianco rosso N Nero

BN Bianco nero NZ Nero viola

BL Bianco blu NB Nero bianco

BG Bianco giallo NR Nero rosso

C Arancio R Rosso

CB Arancio bianco RG Rosso giallo

CN Arancio nero RN Rosso nero

CL Arancio blu RV Rosso verde

G Giallo S Rosa

GV Giallo verde SN Rosa nero

GN Giallo nero SG Rosa giallo

GR Giallo rosso V Verde

GL Giallo blu VG Verde giallo

H Grigio VN Verde nero

HM Grigio marrone VB Verde bianco

HR Grigio rosso Z Viola

HN Grigio nero ZB Viola bianco

HB Grigio bianco ZN Viola nero

10-29
IMPIANTO ELETTRICO

Cablaggi
3-2 Descrizione generale 3D - Linea cruscotto
3E - Linea collegamento centrale
L’ impianto elettrico delle trattrici MF3400 è composto 3F/3G - Linea posteriore
principalmente da cinque linee di cablaggio, posizio- 3H - Linea tetto (versione C)
nate sulla trattrice secondo una logica che consente
la separazione dei gruppi, ed una scatola porta fusi- NOTA: il posizionamento delle linee (3F) e (3G), ri-
bili e relè, posizionata in prossimità del rivestimento spettivamente versione C e versione CF-CFM, non
del cruscotto. varia. Le trattrici versione C possono essere dotate
Le linee di cablaggio sono nominate in base alla lo- di una linea tetto (3H), per il collegamento dei fari di
cazione dei principali componenti alimentati: lavoro. La linea della scatola fusibili-relè (3C e 3L)
3A - Linea batteria-motorino d’avviamento varia in base al tipo di motore montato, turbo o aspi-
3B - Linea anteriore motore rato. La differenza tra le due linee è nella locazione, i
3C/3L - Linea (scatola) fusibili - relè collegamenti rimangono invariati.

VERSIONE CF-CFM

3D

3C
3G

3B

3E

Fig.19-10
3A

10-30
IMPIANTO ELETTRICO

Cablaggi
VERSIONE C

3H

3D 3F
3C

3B

3A

3E
Fig.20-10

10-31
IMPIANTO ELETTRICO

Cablaggi
PUNTI DI COLLEGAMENTO (VERSIONE CF-CFM)

In Fig. 21-10 sono localizzati i punti di collegamento


tra le varie linee di cablaggio.

LINEA COLLEGAMENTO CENTRALE


LINEA CRUSCOTTO

LINEA COLLEGAMENTO CENTRALE


LINEA POSTERIORE

LINEA (SCATOLA) FUSIBILI-RELÈ / LINEA ANTERIORE


LINEA CENTRALE

d
Fig.21-10

10-32
IMPIANTO ELETTRICO

Cablaggi
PUNTI DI COLLEGAMENTO (VERSIONE C)
Le trattrici versione C possono essere dotate di una
In Fig.22-10 sono localizzati i punti di collegamento linea tetto (3H) per l’alimentazione dei fari di lavoro,
tra le varie linee di cablaggio. collegata con la linea centrale (3E).

a e

b - LINEA COLLEGAMENTO CENTRALE / LINEA CRUSCOTTO


c - LINEA COLLEGAMENTO CENTRALE / LINEA POSTERIORE
d - LINEA COLLEGAMENTO CENTRALE / LINEA TETTO
e - LINEA (SCATOLA) FUSIBILI-RELÈ / LINEA ANTERIORE
LINEA CENTRALE

Fig.22-10

10-33
IMPIANTO ELETTRICO

Cablaggi

CON MOTORE ASPIRATO

C7 C6 C5 C4 C3 Fig.23-10

CONNESSIONE CON CONNESSIONE CON


LINEA ANTERIORE LINEA CENTRALE

L7 L6 L5 L4 L3

CON MOTORE TURBO

Fig.24-10

10-34
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Cablaggi

INDICE

Sez.3 Cablaggi

3A - Linea batteria-motorino d'avviamento (positivo)

3A-1 Descrizione generale............................................... 10-36


3A-2 Cablaggio ................................................................ 10-37
3A-3 Localizzazione dei connettori .................................. 10-37
3A-4 Identificazione dei connettori ................................... 10-38

10-35
IMPIANTO ELETTRICO

3A - Linea batteria-motorino d'avviamento (positivo)


3A-1 Descrizione generale
_F1
Questa linea è molto importante per la funzionalità
dell'impianto elettrico di tutta la trattrice. Essa colle-
ga il polo positivo della batteria con il motorino d'av-
viamento, consentendo così l'alimentazione di tutto il
sistema elettrico; a quest'ultimo è infatti collegato l'in-
terruttore d'avviamento.
La protezione da eventuali cortocircuiti e da eccessi-
vi assorbimenti di corrente è garantita dalla valvola
fusibile principale (_F1), posta nella scatola (A Fig.25-
10).
La batteria è posizionata sul lato sinistro, nell'apposi-
to vano, nelle trattrici versione C (_GB1 Fig.26-10);
mentre è posizionata anteriormente al radiatore di raf-
freddamento dell'acqua, nelle trattrici versione CF-CFM Fig.25-10
(_GB1 Fig.27-10).

NOTA: la linea di cablaggio indicata in Fig.28-10 non


_GB1
varia nelle trattrici versione C e CF-CFM.

ATTENZIONE : rispettare le istruzioni per


la sicurezza !

ATTENZIONE : scollegare il cavo di mas-


sa (-) della batteria.

Fig.26-10

_GB1
Fig.27-10

10-36
IMPIANTO ELETTRICO

Linea batteria-motorino d'avviamento (positivo)


3A-2 Cablaggio

A1 A3

A2

A1 - Morsetto positivo batteria


A2 - Terminale collegamento motorino d’avviamento
A3 - Cappuccio isolante
Fig.28-10

3A-3 Localizzazione dei connettori


VERSIONE CF-CFM VERSIONE C

A1 A2 A2 A1

Fig.29-10 Fig.30-10

10-37
IMPIANTO ELETTRICO

Linea batteria-motorino d'avviamento (positivo)


3A-4 Identificazione dei connettori VERSIONE C
A1 _GB1
TERMINALI PER COLLEGAMENTO MOTORINO
D'AVVIAMENTO (_M1 FIG.33-10)

Il collegamento tra la batteria (_GB1) e il motorino


d’avviamento (_M1) è assicurato dalla connessione
tra il polo positivo (A1) ed il terminale (A2); questa
connessione consente l’alimentazione dei restanti ser-
vizi di natura elettrica montati sulle trattrici serie
MF3400.

Fig.31-10

VERSIONE CF-CFM

A1 _GB1
Fig.32-10

A2

_M1
Fig.33-10

10-38
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Linea anteriore motore

INDICE

Sez.3 Cablaggi

3B - Linea anteriore motore

3B-1 Descrizione generale............................................... 10-40


3B-2 Schema di cablaggio ............................................... 10-41
3B-3 Localizzazione dei connettori .................................. 10-42
3B-4 Identificazione dei connettori ................................... 10-43

10-39
IMPIANTO ELETTRICO

3B - Linea anteriore motore


3B-1 Descrizione generale
La linea anteriore motore montata sulle trattrici MF3400
alimenta i componenti (ad es.: l'avvisatore acustico
ed i fari anteriori) ed i sensori (ad es.: pressione olio
motore), posizionati nella parte anteriore della trattri-
ce.

La linea anteriore motore è alimentata dal collegamen-


to con il motorino d'avviamento (_M1 Fig.34-10); que-
sto permette l'alimentazione delle altre linee di cablag-
gio facenti parte del sistema elettrico della trattrice.
Il collegamento con il restante impianto elettrico della
trattrice avviene attraverso la connessione tra i con-
nettori (B1-verde) (B2-blu) e la linea della scatola por-
ta fusibili e relè (3C o 3L)(Fig.35/35a-10). _M1
Fig.34-10

NOTA: la locazione sulla trattrice della scatola porta MOTORE ASPIRATO


fusibili e relè non varia nelle versioni C-CF-CFM.
Varia a seconda del tipo di motore montato: turbo o
aspirato.

B2 B1
3C
Fig.35-10

MOTORE TURBO
B2 B1

3L

Fig.35a-10

10-40
IMPIANTO ELETTRICO

Linea anteriore motore


3B-2 Schema di cablaggio

B3 B4

B19 B5

B7 B8
B6
B20

B2 B19
B20

B11

B17 B13 B12

B18 B14 B9
B15 B10
B16

B1 B1 - Connettore (verde) per collegamento linea (scatola) portafusibili e relè B10 - Connettore per sensore intasamento filtro aria motore
B2 - Connettore (blu) per collegamento linea (scatola) portafusibili e relè B11 - Terminali per sensore intasamento filtro olio trasmissione in mandata
B3 - Connettore per solenoide arresto motore B12 - Connettore per sensore intasamento filtro olio trasmissione in aspirazione
B4 - Terminale a bandiera per solenoide motorino avviamento B13 - Occhiello per rilevamento giri motore
B5 - Occhiello per collegamento motorino d’avviamento B14 - Occhielli per alternatore
B6 - Terminale faston per sensore pressione olio motore B15 - Terminale a bandiera per arricchitore
B7 - Connettore per faro anteriore destro B16 - Terminale faston per sensore temperatura acqua motore
B8 - Connettore per faro anteriore sinistro B17 - Connettore per termoavviatore (candelette)
B9 - Connettore per avvisatore acustico B18 - Connettore per collegamento pompa C
Fig.36-10

10-41
IMPIANTO ELETTRICO

Linea anteriore motore


3B-3 Localizzazione dei connettori

B9 - Connettore per avvisatore acustico


B10 - Connettore per sensore intasamento filtro aria motore VISTA LATO
DESTRO
B11 - Terminali per sensore intasamento filtro olio trasmissione in mandata B18
B12 - Connettore per sensore intasamento filtro olio trasmissione in aspirazione
B13 - Occhiello per rilevamento giri motore
B14 - Occhielli per alternatore
B15 - Terminale a bandiera per arricchitore
B17 - Connettore per termoavviatore (candelette)
B8

B7 B2
VISTA LATO
SINISTRO B16 B1

B3 VERSO LINEA
CENTRALE

B10 B6

B15
B4
Fig.37-10
B9
B5
B17

B14

B13 B1 - Connettore (verde) per collegamento linea (scatola) portafusibili e relè


B2 - Connettore (blu) per collegamento linea (scatola) portafusibili e relè
B3 - Connettore per solenoide arresto motore
B12 B4 - Terminale a bandiera per solenoide motorino avviamento
B5 - Occhiello per collegamento motorino d’avviamento
B6 - Terminale faston per sensore pressione olio motore
B11 B7 - Connettore per faro anteriore destro
B8 - Connettore per faro anteriore sinistro
B16 - Terminale faston per sensore temperatura acqua motore
Fig.38-10 B18 - Connettore per collegamento pompa C

10-42
IMPIANTO ELETTRICO

Linea anteriore motore


3B-4 Identificazione dei connettori
CONNETTORE (B1) (VERDE) PER COLLEGAMENTO
LINEA PORTAFUSIBILI E RELÈ

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 L B4 1
2 R B5 1
3 R B5 1
4 B B3 2
5 (non utilizzato)
6 B B19 (giunzione)
7 (non utilizzato)
8 (non utilizzato)
9 R B5 1
10 R B5 1
11 N B20 (giunzione)
12 N B20 (giunzione)

Fig.39-10

CONNETTORE (B2) (BLU) PER COLLEGAMENTO


LINEA PORTAFUSIBILI E RELÈ
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 V B7 3
2 H B7 1
3 B B11 2
4 HN B8 1
5 HV B11 1
6 ZB B9 1
7 C B3 1
8 VN B8 3
9 C B15 1
10 VB B16 1
11 Z B9 2
12 AV B10 1
13 B B18 2
14 HB B6 1
15 HL B14 1
16 ZN B12 1
17 B B10 2
18 GR B14 2

Fig.40-10

10-43
IMPIANTO ELETTRICO

Linea anteriore motore


CONNETTORE (B3) PER SOLENOIDE ARRESTO
MOTORE
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 C B2 7
2 B B1 4

Fig.41-10

TERMINALE (B4) A BANDIERA PER SOLENOIDE


MOTORINO AVVIAMENTO
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 L B1 1

Fig.42-10

OCCHIELLO (B5) PER COLLEGAMENTO MOTORINO


D’AVVIAMENTO
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 R B1-B1-B1-B13-B1 9-3-2-1-10

Fig.43-10

TERMINALE (B6) FASTON PER SENSORE OLIO


MOTORE
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 HB B2 14

Fig.44-10

10-44
IMPIANTO ELETTRICO

Linea anteriore motore


CONNETTORE (B7) PER FARO ANTERIORE DESTRO
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 H B2 2
2 B B19 (giunzione)
3 V B2 1

Fig.45-10

CONNETTORE (B8) PER FARO ANTERIORE


SINISTRO
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 HN B2 4
2 B B19 (giunzione)
3 VN B2 8

Fig.46-10

CONNETTORE (B9) PER AVVISATORE ACUSTICO


Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 ZB B2 6
2 Z B2 11

Fig.47-10

CONNETTORE (B10) PER SENSORE INTASAMENTO


FILTRO ARIA MOTORE
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 AV B2 12
2 B B2 17

Fig.48-10

10-45
IMPIANTO ELETTRICO

Linea anteriore motore


TERMINALI (B11) PER SENSORE INTASAMENTO
FILTRO OLIO TRASMISSIONE IN MANDATA
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 HV B2 5
2 B B2 3

Fig.49-10

CONNETTORE (B12) PER SENSORE INTASAMENTO


FILTRO OLIO TRASMISSIONE IN ASPIRAZIONE
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 ZN B2 16

Fig.50-10

OCCHIELLO (B13) PER RILEVAMENTO GIRI


MOTORE
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 R B5 1

Fig.51-10

OCCHIELLI (B14) PER ALTERNATORE


Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 HL B2 15
2 GR B2 18

Fig.52-10

10-46
IMPIANTO ELETTRICO

Linea anteriore motore


TERMINALE (B15) A BANDIERA PER ARRICCHITORE
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 C B2 9
2 C B18 1

Fig.53-10

TERMINALE (B16) FASTON PER SENSORE


TEMPERATURA ACQUA MOTORE
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 VB B2 10

Fig.54-10

CONNETTORE (B17) PER TERMOAVVIATORE


(CANDELETTE)
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 N B20 (giunzione)

Fig.55-10

CONNETTORE (B18) PER COLLEGAMENTO


POMPA C
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 C B15 2
2 B B2 13

Fig.56-10

10-47
IMPIANTO ELETTRICO

Linea anteriore motore


GIUNZIONE (B19)
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1/B8(2) B
3/B1 6
2/B7(2) B

Fig.57-10

GIUNZIONE (B20)
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1/B1(11) N
3/B17 1
2/B1(12) N

Fig.58-10

Note

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

10-48
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Linea fusibili - relè

INDICE

Sez.3 Cablaggi

3C - Linea fusibili - relè (versione motore aspirato)

3C-1 Descrizione generale .............................................. 10-50


3C-2 Schema di cablaggio ............................................... 10-51
3C-3 Localizzazione dei connettori .................................. 10-53
3C-4 Identificazione dei connettori ................................... 10-54

10-49
IMPIANTO ELETTRICO

3C - Linea fusibili - relè


3C-1 Descrizione generale
La linea fusibili-relè montata sulle trattrici con motore
aspirato è costituita dalla scatola (A Fig.60-10), in cui
sono inseriti i rispettivi collegamenti, e dai connettori
(maschi) di collegamento con la linea centrale ed an-
teriore, inseriti in un apposito modulo di sostegno (X1
Fig.60-10).
La linea è montata appena sotto il cofano, sul fronta-
le della piattaforma.
L'alimentazione dei fusibili è collegata alla batteria sul
motorino d'avviamento (_M1) tramite l'occhiello (B11
Fig.59-10); il maxifusibile (_F1 Fig.60-10)(60 amp.)
protegge la linea da eventuali corto-circuiti e da ec-
cessivi assorbimenti di corrente. _M1 B11
Fig.59-10

NOTA: la linea fusibili-relè non varia nelle trattrici ver-


sione C e CF-CFM.

_F1

X1

Fig.60-10

10-50
IMPIANTO ELETTRICO

Linea fusibili - relè


3C-2 Schema di cablaggio

X2

A
X1

A - Scatola porta fusibili - relè principale


X1 - Modulo porta connettori di collegamento (maschio)
X2 - Staffa
Fig.61-10

10-51
IMPIANTO ELETTRICO

Linea fusibili - relè

X1 X2 C1

C3

X1

C4

X2
C5

A
C6

C8
C7

A - Scatola porta fusibili-relè principale


C8 - Occhiello di massa
C1 - Connettore per intermittenza
C3/C4/C5/C6/C7- Connettori di collegamento (maschio)
X1 - Modulo porta connettori di collegamento (maschio)
X2 - Staffa
Fig.62-10

10-52
IMPIANTO ELETTRICO

Linea fusibili - relè


3C-3 Localizzazione dei connettori

VERSIONE CF-CFM

C7 C6 C5 C4 C3

Fig.63-10

10-53
IMPIANTO ELETTRICO

Linea fusibili - relè


3C - 4 Identificazione dei connettori
CONNETTORE (C1) PER INTERMITTENZA

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B C8 (massa)
2 C C6 10
3 non utilizzato
4 MB C7 6
5 CB C6 11 Fig.64-10
6 M _F6 A

CONNETTORE (C3) PER CONNESSIONE LINEA


ANTERIORE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 L _K1 87
2 R _K2 30
3 R _K2 30
4 B C8 (massa)
5 non utilizzato
6 B C8 (massa)
7 non utilizzato Fig.65-10
8 non utilizzato
9 R _F1 A
10 R _F1 A
11 N _F2 A
12 N _F2 A
CONNETTORE (C4) PER CONNESSIONE LINEA
ANTERIORE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 V _F9 A
2 H _F12 A
3 B C8 (massa)
4 HN _F12 A
5 HV C6 14
6 ZB _F4 A
7 C _F3 A Fig.66-10
8 VN _F9 A
9 C _F3 A
10 VB C7 12
11 Z C7 3
12 LV C7 8
13 B C8 (massa)
14 HB C7 16
15 HL C7 2
16 ZN C6 7
17 B C8 (massa)
18 GR C7 10

10-54
IMPIANTO ELETTRICO

Linea fusibili - relè


CONNETTORE (C5) PER CONNESSIONE LINEA
CENTRALE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 R _F3
2 CB _F11
3 SG _F14 A
4 R _F1 A
5 R _F1 A
6 N _K2 85
Fig.67-10
7 B C8 (massa)
8 non utilizzato
9 non utilizzato
10 B C8 (massa)
11 B C8 (massa)
12 B C8 (massa)

CONNETTORE (C6) PER CONNESSIONE LINEA


CENTRALE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 V _F17 A
2 RV _F10
3 RV _F10 A
4 non utilizzato
5 AG _F11 A
6 non utilizzato Fig.68-10
7 ZN C4 16
8 GM _K1 85
9 G _F7 A
10 C C1 2
11 CB C1 5
12 GN _F8 A
13 RN _F5 A
14 HV C4 5
15 S _F16
16 SN _F14
17 C _F13
18 CN _F15

10-55
IMPIANTO ELETTRICO

Linea fusibili - relè


CONNETTORE (C7) PER CONNESSIONE LINEA
CENTRALE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 H _F12
2 HL C4 15
3 Z C4 11
4 VN _F9 A
5 non utilizzato
6 MB C1 4
7 R _F3 A
8 LV C4 12
9 M _F6
10 GR C4 18 Fig.69-10
11 G _F7 A
12 VB C4 10
13 non utilizzato
14 G _F13
15 V _F9
16 HB C4 14
17 non utilizzato
18 ZB _K3 86

OCCHIELLO (C8) MASSA

Fig.70-10

10-56
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Linea fusibili - relè

INDICE

Sez.3 Cablaggi

3L - Linea fusibili-relè (versione motore turbo)

3L-1 Descrizione generale ............................................... 10-58


3L-2 Schema di clablaggio .............................................. 10-59
3L-3 Localizzazione dei connettori ................................... 10-61
3L-4 Identificazione dei connettori ................................... 10-62

10-57
IMPIANTO ELETTRICO

3L - Linea fusibili - relè


3L-1 Descrizione generale
La linea fusibili-relè montata sulle trattrici con motore
turbo è costituita dalla scatola (A Fig.72-10), in cui
sono inseriti i rispettivi collegamenti, e dai connettori
(maschi) di collegamento con la linea centrale ed an-
teriore, inseriti in un apposito modulo di sostegno (X1
Fig.72-10).
La linea è montata appena sotto il cofano, ancorata
alla parte superiore del motore.
L'alimentazione dei fusibili è collegata alla batteria sul
motorino d'avviamento (_M1) tramite l'occhiello (B11
Fig.71-10); il maxifusibile (_F1 Fig.72-10)(60 amp.)
protegge la linea da eventuali corto-circuiti e da ec-
cessivi assorbimenti di corrente.
Fig.71-10
_M1 B11

NOTA: la linea fusibili-relè non varia nelle trattrici ver-


sione C e CF-CFM.

X1

_F1

Fig.72-10

10-58
IMPIANTO ELETTRICO

Linea fusibili - relè


3L-2 Schema di cablaggio

X2

A - Scatola porta fusibili - relè principale


X2 - Staffa
Fig.73-10

10-59
IMPIANTO ELETTRICO

Linea fusibili - relè

X1

X1 L3

L4

L5

L6

L7

L8 L1

L8 - Occhiello di massa
L1 - Connettore per intermittenza
L3/L4/L5/L6/L7 - Connettori di collegamento (maschio)
X1 - Modulo porta connettori di collegamento (maschio)
Fig.74-10

10-60
IMPIANTO ELETTRICO

Linea fusibili - relè


3L-3 Localizzazione dei connettori

VERSIONE C

L3 L4 L5 L6 L7

Fig.75-10

10-61
IMPIANTO ELETTRICO

Linea fusibili - relè


3L - 4 Identificazione dei connettori
CONNETTORE (L1) PER INTERMITTENZA

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B L8 (massa)
2 C L4 10
3 non utilizzato
4 MB L7 6
5 CB L4 11
6 BR _F6 A Fig.76-10

CONNETTORE (L3) PER CONNESSIONE LINEA CENTRALE


Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 H _F12
2 HL L6 15
3 Z L6 11
4 VN _F9 A
5 non utilizzato
6 MB L1 4
7 R _F4 A
8 LV L6 12
9 BR _F6
10 GR L6 18 Fig.77-10
11 G _F7 A
12 VB L6 10
13 non utilizzato
14 G _F7
15 V _F9
16 HB L6 14
17 non utilizzato
18 ZB _K1 86

CONNETTORE (L4) PER CONNESSIONE LINEA CENTRALE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 V _F17 A
2 RV _F10
3 RV _F10 A
4 non utilizzato
5 AG _F11 A
6 non utilizzato
7 ZN L6 16
8 ZL _K1 85
9 G _F7 A Fig.78-10
10 C L1 2
11 CB L1 5
12 GN _F8 A
13 RN _F5 A
14 HV L6 5
15 S _F16
16 SN _F14
17 C _F13
18 CN _F15

10-62
IMPIANTO ELETTRICO

Linea fusibili - relè


CONNETTORE (L5) PER CONNESSIONE LINEA
CENTRALE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 M _F4
2 CB _F11
3 SG _F14 A
4 R _F1 B
5 R _F1 B
6 N _F2 85
Fig.79-10
7 B L8 (massa)
8 R _F3
9 non utilizzato
10 B L8 (massa)
11 B L8 (massa)
12 B L8 (massa)

CONNETTORE (L6) PER CONNESSIONE LINEA


ANTERIORE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 V _F9 A
2 H _F12 A
3 B L8 (massa)
4 HN _F12 A
5 HV L4 14
6 ZB _F4 A Fig.80-10
7 C _F3 A
8 VN _F9 A
9 C _F3 A
10 VB L3 12
11 Z L3 3
12 LV L3 8
13 B L8 (massa)
14 HB L3 16
15 HL L3 2
16 ZN L4 7
17 B L8 (massa)
18 GR L3 10

10-63
IMPIANTO ELETTRICO

Linea fusibili - relè


CONNETTORE (L7) PER CONNESSIONE LINEA
ANTERIORE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 L _K1 87
2 R _K2 3
3 R _K2 3
4 B L8 (massa)
5 non utilizzato
6 B L8 (massa)
7 non utilizzato
8 non utilizzato
9 R _F1 A
10 R _F1 A Fig.81-10
11 N _F2 A
12 N _F2 A

OCCHIELLO (L8) MASSA

Fig.82-10

10-64
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Linea cruscotto

INDICE

Sez.3 Cablaggi

3D - Linea cruscotto

3D-1 Descrizione generale .............................................. 10-66


3D-2 Schema di clablaggio .............................................. 10-67
3D-3 Localizzazione dei connettori .................................. 10-68
3D-4 Identificazione dei connettori ................................... 10-69

10-65
IMPIANTO ELETTRICO

3D - Linea cruscotto
3D-1 Descrizione generale
6 7 1 10 8 44
La linea cruscotto alimenta i comandi posti frontal-
mente al posto di guida (Fig.83-10):
- interruttore d'avviamento (19)
- strumento (1)
- devio guida (6)
- interruttore fari di posizione (7)
- interruttore d'emergenza (10)
- interruttore fari da lavoro posteriore (8)
- interruttore fari da lavoro anteriore (44)(versione C)

NOTA: l'interruttore (8) può essere montato nelle ver- 19


sioni C-CF-CFM per comandare gli eventuali fari di la-
voro posteriori; l'interruttore (44) può essere montato
nelle versioni C per comandare gli eventuali fari di la- Fig.83-10
voro anteriori.

La linea cruscotto è collegata alla linea centrale at-


traverso la connessione rispettivamente tra i
connettori (D1-D2-D3) e (E1-E3-E2) (Fig.84-10). D3

D1

D2

E3

E1

E2

Fig.84-10

10-66
IMPIANTO ELETTRICO

Linea cruscotto
3D-2 Schema di cablaggio

D10

D11
D1
D9
D2
D12

D8

D7

D14
D3

D5 D4 D13
D15

D1 - Connettore per collegamento a linea centrale


D2 - Connettore per collegamento a linea centrale
D3 - Connettore per collegamento a linea centrale
D4 - Connettore per collegamento strumento
D6 D5 - Connettore per collegamento strumento
D6 - Terminali faston per interruttore d'avviamento
D7 - Connettore per interruttore d'emergenza
D8 - Connettore per interruttore lampada rotante
D9 - Connettore per interruttore fari di lavoro
D10 - Connettore per interruttore luci di posizione
D11 - Connettore per devioguida
D12 - Terminali faston per devioguida
Fig.85-10 D13 - Giunzione
D14/D15 - Diodo

10-67
IMPIANTO ELETTRICO

Linea cruscotto
3D-3 Localizzazione dei connettori

D5 D4 D15

D14
D7

D9

D8
b a

Fig.86-10

D12

D10
D11

D6
c d

10-68
IMPIANTO ELETTRICO

Linea cruscotto
3D-4 Identificazione dei connettori
CONNETTORE (D1) PER COLLEGAMENTO A LINEA
CENTRALE (MASCHIO)
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 RV D8 3
2 GM D4 16
3 M D7 5
4 MB D11 49a
5 A D15 (diodo)
6 AN D14 (diodo)
7 non utilizzato
8 G D10 8
9 G D10 3
10 H D11 56b
11 V D11 56a Fig.87-10
12 R D6 7b
13 Z D12 1
14 SG D9 1
15 N D6 7a
16 CB D9 4
17 non utilizzato

CONNETTORE (D3) PER COLLEGAMENTO A LINEA


CENTRALE (MASCHIO)

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 ZB D6 7d
2 VN D5 21
3 BL D5 7
4 B D10 7
5 R-R D5-D4 1-7
6 SG D4 22
7 S D4 14
8 C D5 26
9 VB D4 21
10 CB D5 25
11 ZN D5 9
12 HB D5 3
13 GR D4 1 Fig.88-10
14 MA D5 2
16 LV D5 7
17 HL D4 10
18 R D6 7b
19 B D12 2
20 SN D5 18
21 non utilizzato

10-69
IMPIANTO ELETTRICO

Linea cruscotto
CONNETTORE (D2) PER COLLEGAMENTO A LINEA
CENTRALE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 R-R D6-D13 7b-1

Fig.89-10

CONNETTORE (D4) PER COLLEGAMENTO


STRUMENTO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 GR D3 13
2 non utilizzato
3 non utilizzato
4 non utilizzato
5 non utilizzato
6 non utilizzato
7 R D3 5
8 non utilizzato
9 non utilizzato
10 HL D3 17
11 non utilizzato
12 non utilizzato
13 BR D11 15
14 S D3 7
15 non utilizzato
16 GN D1 2
17 N D6 7a
18 non utilizzato
19 B D12 2
20 non utilizzato
21 VB D3 9
22 SG D3 6
23 non utilizzato
24 non utilizzato
25 non utilizzato
26 non utilizzato

Fig.90-10

10-70
IMPIANTO ELETTRICO

Linea cruscotto
CONNETTORE (D5) PER COLLEGAMENTO
STRUMENTO
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 R D3 5
2 MA D3 14
3 HB D3 12
4 non utilizzato
5 non utilizzato
6 HV D3 15
7 LV D3 16
8 BR D11 15
9 ZN D3 11
10 non utilizzato
11 non utilizzato
12 non utilizzato
13 non utilizzato
14 B D12 2
15 non utilizzato
16 BL D3 3
17 non utilizzato
18 SN D3 20
19 non utilizzato
20 non utilizzato
21 VN D3 2
22 G D10 8
23 AN D14 (diodo)
24 A D15 (diodo) Fig.91-10
25 CB D3 10
26 C D3 8

TERMINALI (D6) FASTON PER INTERRUTTORE


D’AVVIAMENTO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

15 BR-BR-BR D7-D10-D11 4-2-15


19 N-N D4-D1 17-15
30 R-R-R D1-D3-D2 12-18-1
50 ZB D3 1

Fig.92-10

10-71
IMPIANTO ELETTRICO

Linea cruscotto
CONNETTORE (D7) PER INTERRUTTORE
D’EMERGENZA

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 A D15(diodo)
2 MB D11 49a
3 LN D14(diodo)
4 BR D6 7c
5 M D1 3
6 R D13(giunzione)
7 B-B D10-D8 7-7
8 G-G D10-D8 8-8

Fig.93-10

CONNETTORE (D8) PER INTERRUTTORE LAMPADA


ROTANTE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 non utilizzato
2 R D13 (giunzione)
3 RV D1 1
4 non utilizzato
5 non utilizzato
6 non utilizzato
7 B-B D7-D9 7-7
8 G-G D7-D9 8-8

Fig.94-10

CONNETTORE (D9) PER INTERRUTTORE FARI DA


LAVORO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 SG D1 14
2 R-R D13-D9 5
3 CB D9 4
4 CB-CB D9-D1 3-16
5 R D9 2
6 non utilizzato
7 B D8 7
8 G D8 8

Fig.95-10

10-72
IMPIANTO ELETTRICO

Linea cruscotto
CONNETTORE (D10) PER INTERRUTTORE LUCI DI
POSIZIONE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 non utilizzato
2 BR D6 7c
3 G D1 9
4 non utilizzato
5 R D13 (giunzione)
6 GV D11 56
7 B-B D7-D3 4-7
8 G-G-G D5-D1-D7 22-8-8

Fig.96-10

CONNETTORE (D11) PER DEVIOGUIDA

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

L A D15 (diodo)
R AN D14 (diodo)
15 BR-BR-BR D4-D5-D6 13-6-7c
49a MB-MB D1-D7 4-2
56 GV D10 6
56a V D1 11
56b H D1 10

Fig.97-10

TERMINALI (D12) FASTON PER DEVIOGUIDA

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 Z D1 13
2 B-B-B D3-D5-D4 19-14-19

Fig.98-10

10-73
IMPIANTO ELETTRICO

Note

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

10-74
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

INDICE

Sez.3 Cablaggi

3E - Linea collegamento centrale

3E-1 Descrizione generale............................................... 10-76


3E-2 Schema di cablaggio ............................................... 10-77
3E-3 Localizzazione dei connettori .................................. 10-78
3E-4 Identificazione dei connettori ................................... 10-79

10-75
IMPIANTO ELETTRICO

3E - Linea collegamento centrale


3E-1 Descrizione generale MOTORE TURBO

La linea collegamento centrale alimenta gli interrutto- E13 E14


ri di sicurezza e delle luci di stop, la presa di corrente
per il rimorchio, il sensore livello combustibile, ecc......; E15
questa linea collega la linea cruscotto, la linea poste-
riore e la linea tetto (trattrici versione C) con la linea
dei fusibili e relè.
La linea centrale è infatti collegata alla scatola fusibi-
li-relè attraverso i connettori (E13-E14-E15 Fig.99/
100-10).

Fig.99-10

MOTORE ASPIRATO

E15 E13 E14

Fig.100-10

10-76
IMPIANTO ELETTRICO

Linea collegamento centrale


3E-2 Schema di cablaggio
E1 - Connettore per collegamento linea cruscotto
E2 - Connettore per collegamento linea cruscotto
E3 - Connettore per collegamento linea cruscotto
E4 - Connettore per collegamento linea tetto (femmina) (versione C)
E5 - Connettore per lampada rotante
E6 - Connettore per fanale anteriore sinistro
E7 - Connettore per fanale anteriore destro
E8 - Connettore per collegamento linea posteriore E8
E9 - Terminali faston per interruttore selezione velocità P.d.F.
E10 - Presa di corrente per rimorchio E9
E11 - Connettore per interruttore luce stop
E12 - Connettore per interruttore luce stop E4 E5 E6 E7
E13 - Connettore (rosso) per collegamento linea (scatola) portafusibili e relè
E14 - Connettore (giallo) per collegamento linea (scatola) portafusibili e relè
E15 - Connettore (bianco) per collegamento linea (scatola) portafusibili e relè
E16 - Connettore per sensore livello carburante
E17 - Connettore per interruttore di sicurezza P.d.F. inserita
E18 - Connettore per interruttore di sicurezza superriduttore inserito
E19 - Connettore per interruttore di sicurezza inversore E3
E20 - Giunzioni
E21 - Giunzioni E2
E22 - Giunzioni
E21 E20
E11

E22 E12 E10


E1

E19 E13
E16

E18

E17
E15 E14
E22 E20

E21

Fig.101-10

10-77
IMPIANTO ELETTRICO

Linea collegamento centrale


3E-3 Localizzazione dei connettori

E13 E14 E15 E1 E2 E3 E17 E8 E10

E7 - Connettore per fanale anteriore destro


E11 - Connettore per interruttore luce stop E9
E12 - Connettore per interruttore luce stop
E16 - Connettore per sensore livello carburante
E17 - Connettore per interruttore di sicurezza P.d.F. inserita

E17

E7

E16

Fig.102-10
E19 E18 E4 E6
VISTA LATO
SINISTRO
E1 - Connettore per collegamento linea cruscotto
E2 - Connettore per collegamento linea cruscotto
E3 - Connettore per collegamento linea cruscotto
E4 - Connettore per collegamento linea tetto (femmina) (versione C)
E11 E5 - Connettore per lampada rotante
E6 - Connettore per fanale anteriore sinistro
E8 - Connettore per collegamento linea posteriore
E12 E9 - Terminali faston per interruttore selezione velocità P.d.F.
E10 - Presa di corrente per rimorchio
E13 - Connettore (rosso) per collegamento linea (scatola) portafusibili e relè
E14 - Connettore (giallo) per collegamento linea (scatola) portafusibili e relè
E15 - Connettore (bianco) per collegamento linea (scatola) portafusibili e relè
E18 - Connettore per interruttore di sicurezza superriduttore inserito
E19 - Connettore per interruttore di sicurezza inversore
Fig.103-10 E20/E21/E22 - Giunzioni

10-78
IMPIANTO ELETTRICO

Linea collegamento centrale


3E-4 Identificazione dei connettori
CONNETTORE (E1) PER COLLEGAMENTO LINEA
CRUSCOTTO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 RV E13 2
2 GM E9 1
3 M E15 9
4 MB E15 6
5 A-A E7-E10 2-1
6 AN-AN E6-E10 2-4
7 non utilizzato
8 G-G E10-E15 5-11
9 G E15 14
10 H E15 1
11 V E15 15
12 R E14 8
13 Z E15 3
14 SG E14 3 Fig.104-10
15 N E14 6
16 CB E14 2
17 non utilizzato

CONNETTORE (E2) PER COLLEGAMENTO LINEA


CRUSCOTTO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 ZB E15 18
2 VN E15 4
3 BL E15 5
4 B-B E14-E2 10-19
5 R E15 7
6 SG E16 2
7 S E16 1
8 C E13 10
9 VB E15 12
10 CB E13 11
11 ZN E13 7
12 HB E15 16
13 GR E15 10
14 MA E8 9
15 HV E13 14
16 AV E15 8 Fig.105-10
17 HL E15 2
18 R E14 1
19 B-B E10-E2 3-4
20 SN E9 3
21 VZ E17 4

10-79
IMPIANTO ELETTRICO

Linea collegamento centrale


CONNETTORE (E3) PER COLLEGAMENTO LINEA
CRUSCOTTO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 R E22(giunzione)

Fig.106-10

CONNETTORE (E4) PER CONNESSIONE LINEA


CAVI TETTO (PER VERSIONE C)

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 S E13 15
2 SN E13 16
3 C E13 17
4 CN E13 18
5 B E14 7
6 B E14 12
Fig.107-10

CONNETTORE (E5) PER LAMPADA ROTANTE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B-B E8-E14 2-12


2 RV E13 3

Fig.108-10

CONNETTORE (E6) PER FANALINO ANTERIORE


SINISTRO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 G E13 9
2 AN E1 6
3 B-B E17-E14 2-11

Fig.109-10

10-80
IMPIANTO ELETTRICO

Linea collegamento centrale


CONNETTORE (E7) PER FANALINO ANTERIORE
DESTRO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 GN-GN E10-E13 7-12


2 A E1 5
3 B-B E14-E8 11-1

Fig.110-10

CONNETTORE (E8) PER COLLEGAMENTO LINEA


POSTERIORE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B E7 3
2 B E5 1
3 G E10 5
4 GN E10 7
5 A E10 1
6 AN E10 4
7 AG E13 5
8 R E21 (congiunzione)
9 MA E2 14
10 non utilizzato
11 non utilizzato
12 non utilizzato
13 V E13 1

Fig.111-10

CONNETTORE (E9) PER INTERRUTTORE


SELEZIONE VELOCITÀ P.D.F.

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 GN E1 2
2 B E10 3
3 SN E2 20

Fig.112-10

10-81
IMPIANTO ELETTRICO

Linea collegamento centrale


CONNETTORE (E10) PER PRESA DI CORRENTE
RIMORCHIO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 A-A E1-E8 5-5


2 non utilizzato
3 B-B E2-E9 19-2
4 AN-AN E1-E8 6-6
5 G-G E1-E6 8-3
6 R E21(congiunzione)
Fig.113-10
7 GN-GN E8-E7 4-1

CONNETTORE (E11) PER INTERRUTTORE LUCE


STOP

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 R E21(congiunzione)
2 RN E20(congiunzione)

Fig.114-10

CONNETTORE (E12) PER INTERRUTTORE LUCE


STOP

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 R E21(congiunzione)
2 RN E20(congiunzione)

Fig.115-10

CONNETTORE (E16) PER SENSORE LIVELLO


CARBURANTE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 S E2 7
2 SG E2 6
3 B E14 10

Fig.116-10

10-82
IMPIANTO ELETTRICO

Linea collegamento centrale


CONNETTORE (E13) (ROSSO) PER COLLEGAMENTO
LINEA PORTAFUSIBILI E RELÈ

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 V E8 13
2 RV E1 1
3 RV E5 2
4 non utilizzato
5 AG E8 7
6 non utilizzato
7 ZN E2 11
8 ZL E17 3
9 G E6 1
10 C E2 8
11 CB E2 10
12 GN E7 1
13 RN E20 (congiunzione)
14 HV E2 15
15 S E4 1
16 SN E4 2 Fig.117-10
17 C E4 3
18 CN E4 4

CONNETTORE (E14) (GIALLO) PER COLLEGAMENTO


LINEA PORTAFUSIBILI E RELÈ

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 R E2 18
2 CB E1 16
3 SG E1 14
4 R E22 (congiunzione)
5 R E22 (congiunzione)
6 N E1 15
7 B E4 5
8 R E1 12
9 non utilizzato
10 B-B E16-E2 3-4
11 B-B E6-E7 3-3
12 B-B E4-E5 6-1

Fig.118-10

10-83
IMPIANTO ELETTRICO

Linea collegamento centrale


CONNETTORE (E15) (BIANCO) PER COLLEGAMENTO
LINEA PORTAFUSIBILI E RELÈ

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 H E1 10
2 HL E2 7
3 Z E1 13
4 VN E2 2
5 BL E2 3
6 MB E1 4
7 R E2 5
8 AV E2 16
9 M E1 3
10 GR E2 13
11 G E1 8
12 VB E2 9
13 non utilizzato
14 G E1 9
15 V E1 11
16 HB E2 12
17 non utilizzato
18 ZB E2 1

Fig.119-10

CONNETTORE (E17) PER INTERRUTTORE DI


SICUREZZA P.D.F. INSERITA

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 ZL E18 2
2 B-B E19-E6 1-3
3 ZL E13 8
4 VZ E2 21

Fig.120-10

10-84
IMPIANTO ELETTRICO

Linea collegamento centrale


CONNETTORE (E18) PER INTERRUTTORE DI
SICUREZZA SUPERRIDUTTORE INSERITO
Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente

1 ZL E19 2
2 ZL E17 1

Fig.121-10

CONNETTORE (E19) PER INTERRUTTORE DI


SICUREZZA INVERSORE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B E17 2
2 ZL E18 1

Fig.122-10

GIUNZIONE (E20)

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

2/E11 2
1/E13(13) RN
3/E12 2
Fig.123-10

GIUNZIONE (E21)

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1/E8(8) R 3/E11 3
2/E10(6) R 4/E12 3
Fig.124-10

GIUNZIONE (E22)

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

2/E14 4
1/E13E3(1) R
3/E14 5 Fig.125-10

10-85
IMPIANTO ELETTRICO

Note

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

10-86
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Linea posteriore (versione C)

INDICE

Sez.3 Cablaggi

3F - Linea posteriore (versione C)

3F-1 Descrizione generale ............................................... 10-88


3F-2 Schema di cablaggio ............................................... 10-89
3F-3 Localizzazione dei connettori .................................. 10-90
3F-4 Identificazione dei connettori ................................... 10-91

10-87
IMPIANTO ELETTRICO

3F - Linea posteriore (versione C)


3F-1 Descrizione generale
Questa linea di cablaggio alimenta i servizi di illumi-
nazione posteriore della trattrice e l'interruttore (_SQ5
Fig.113-10) d' indicazione freno di stazionamento at-
tivato.
La linea posteriore è collegata alla linea centrale at- _SQ5
traverso i connettori rispettivamente (F6) e (E8), po-
sizionati vicino al distributore del sollevatore idraulico
(Fig.127-10).

NOTA: la linea posteriore montata nelle versioni C è


posizionata nel telaio della piattaforma.

Fig.126-10

F6

E8

Fig.127-10

10-88
IMPIANTO ELETTRICO

Linea posteriore (versione C)


3F-2 Schema di cablaggio

F6

F5

F1

F4

F1 - Terminali per faro lavoro


F2 - Terminali per faro posteriore destro
F3 - Terminali per faro posteriore sinistro
F4 - Terminali per luce targa
F5 - Connettore per interruttore freno di
stazionamento
F6 - Connettore (maschio) per
collegamento a linea centrale F3

Fig.128-10
F2

10-89
IMPIANTO ELETTRICO

Linea posteriore (versione C)


3F-3 Localizzazione dei connettori

F1

F2

F4

F3
F6

E8
F5

F1 - Terminali faston per faro lavoro


F2 - Terminali faston per faro posteriore destro
F3 - Terminali faston per faro posteriore sinistro
F4 - Terminali faston per luce targa
F5 - Terminali a bandiera per freno di stazionamento
F6 - Connettore per collegamento linea centrale (maschio)
Fig.129-10
E8 - Connettore per collegamento linea posteriore (femmina)

10-90
IMPIANTO ELETTRICO

Linea posteriore (versione C)


3F-4 Identificazione dei connettori
TERMINALI FASTON (F1) PER FARO LAVORO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B F2 4
2 AG F6 7

Fig.130-10

TERMINALI FASTON (F2) PER FARO


POSTERIORE DESTRO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 A F6 5
2 G F6 3
3 R F3 4
4 B-B F6-F1 1-1

Fig.131-10

TERMINALI FASTON (F3) PER FARO


POSTERIORE SINISTRO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B-B F5-F4 2-1


2 GN-GN F6-F4 4-2
3 AN F6 6
4 R-R F6-F2 8-3

Fig.132-10

TERMINALI FASTON (F4) PER LUCE TARGA

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B F3 1
2 GN F3 2

Fig.133-10

10-91
IMPIANTO ELETTRICO

Linea posteriore (versione C)


TERMINALI (F5) PER FRENO A MANO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 M F6 9
2 B-B F6-F3 2-1

Fig.134-10

CONNETTORE (F6) PER COLLEGAMENTO A


LINEA CENTRALE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B F2 4
2 B F5 2
3 G F2 2
4 GN F3 2
5 A F2 1
6 AN F3 3
7 AG F1 2
8 R F3 4
9 MA F5 1
10 non utilizzato
11 non utilizzato
12 non utilizzato
13 non utilizzato

Fig.135-10

10-92
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Linea posteriore (versione CF-CFM)

INDICE

Sez.3 Cablaggi

3G - Linea posteriore (versione CF-CFM)

3G-1 Descrizione generale .............................................. 10-94


3G-2 Schema di cablaggio .............................................. 10-95
3G-3 Localizzazione dei connettori .................................. 10-96
3G-4 Identificazione dei connettori................................... 10-97

10-93
IMPIANTO ELETTRICO

3G - Linea posteriore (versione CF-CFM)


3G-1 Descrizione generale
Questa linea di cablaggio alimenta i servizi di illumi-
nazione posteriore della trattrice e l'interruttore (G4
Fig.136-10) d' indicazione freno di stazionamento at-
tivato.
La linea posteriore è collegata alla linea centrale at- G4
traverso i connettori rispettivamente (G6) e (E8), po-
sizionati vicino al distributore del sollevatore idraulico
(Fig.137-10).

NOTA: la linea posteriore montata nelle versioni CF-


CFM si differenzia da quella montata nelle versioni C
nei tipi di connettori usati nei collegamenti con i vari
servizi.
Fig.136-10

G6 E8

Fig.137-10

10-94
IMPIANTO ELETTRICO

Linea posteriore (versione CF-CFM)


3G-2 Schema di cablaggio

G6

G4

G5
G3

G1

G1 - Terminali per faro lavoro


G2 - Terminali per faro posteriore destro G2
G3 - Terminali per faro posteriore sinistro
G4 - Connettore per interruttore freno di
stazionamento
G5 - Terminali per luce targa
G6 - Connettore (maschio) per
collegamento a linea centrale

Fig.138-10

10-95
IMPIANTO ELETTRICO

Linea posteriore (versione CF-CFM)


3G-3 Localizzazione dei connettori

G1
G5

G2 G4

E6

G3

G6

G1 - Terminali faston per faro lavoro


G2 - Connettore per faro posteriore destro
G3 - Connettore per faro posteriore sinistro
G4 - Connettore per freno di stazionamento
G5 - Connettore per luce targa
G6 - Connettore per collegamento linea centrale (maschio)
E6 - Connettore per collegamento linea posteriore (femmina) Fig.139-10

10-96
IMPIANTO ELETTRICO

Linea posteriore (versione CF-CFM)


3G-4 Identificazione dei connettori
TERMINALI (G1) FASTON PER FARO LAVORO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 AG G6 7
2 B G5 1

Fig.140-10

CONNETTORE (G2) PER FARO POSTERIORE DE-


STRO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B-B G6-G3 1-1


2 A G6 5
3 R-R G6-G3 8-3
4 G G6 3

Fig.141-10

CONNETTORE (G3) PER FARO POSTERIORE


SINISTRO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B-B G2-G5 1-1


2 AN G6 6
3 R G2 3
4 GN-GN G5-G6 2-4

Fig.142-10

CONNETTORE (G4) PER FRENO A MANO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B G6 2
2 MA G6 9

Fig.143-10

10-97
IMPIANTO ELETTRICO

Linea posteriore (versione CF-CFM)


CONNETTORE (G5) PER LUCE TARGA

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B-B G3-G1 1-2


2 GN G3 4

Fig.144-10

CONNETTORE (G6) PER COLLEGAMENTO A


LINEA CENTRALE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B G2 1
2 B G4 2
3 G G2 4
4 GN G3 4
5 A G2 2
6 AN G3 2
7 AG G1 1
8 R G2 3
9 MA G4 2
10 non utilizzato
11 non utilizzato
12 non utilizzato
13 non utilizzato

Fig.145-10

10-98
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Linea tetto (versione C)

INDICE

Sez.3 Cablaggi

3H - Linea tetto (versione C)

3H-1 Descrizione generale ............................................ 10-100


3H-2 Schema di cablaggio ............................................. 10-101
3H-3 Localizzazione dei connettori ................................ 10-102
3H-4 Identificazione dei connettori ................................. 10-103

10-99
IMPIANTO ELETTRICO

3H - Linea tetto (versione C)


3H-1 Descrizione generale
Questa linea di cablaggio alimenta i fari di lavoro an-
teriori e posteriori posti nel tetto para-sole, eventual- E4
mente montato sulle trattrici MF3400 versione C.
La linea tetto è collegata alla linea centrale attraver-
so i connettori rispettivamente (H1) e (E4), posizio-
H1
nati vicino al montante anteriore destro (Fig.146-10).

Fig.146-10

10-100
IMPIANTO ELETTRICO

Linea tetto (versione C)


3H-2 Schema di cablaggio

H1 H1 - Connettore per collegamento linea centrale (maschio)


H2 - Terminali faston per faro lavoro anteriore esterno
H3 - Terminali faston per faro lavoro anteriore centrale
H4 - Terminali faston per faro lavoro anteriore esterno
H5 - Terminali faston per faro lavoro anteriore centrale
H6 - Terminali faston per faro lavoro posteriore esterno
H7 - Terminali faston per faro lavoro posteriore centrale
H8 - Terminali faston per faro lavoro posteriore centrale
H9 - Terminali faston per faro lavoro posteriore esterno
E4 - Connettore per collegamento linea tetto (femmina)

H2
H5

H3

H4
H9

H6
H8
H7

Fig147-10

10-101
IMPIANTO ELETTRICO

Linea tetto (versione C)


3H-3 Localizzazione dei connettori

H9 H8 H7 H6
H2 H3

H5 H4

H1

E4

H1 - Connettore per collegamento linea centrale (maschio)


H2 - Terminali faston per faro lavoro anteriore esterno
H3 - Terminali faston per faro lavoro anteriore centrale
H4 - Terminali faston per faro lavoro anteriore esterno
H5 - Terminali faston per faro lavoro anteriore centrale
H6 - Terminali faston per faro lavoro posteriore esterno
H7 - Terminali faston per faro lavoro posteriore centrale
H8 - Terminali faston per faro lavoro posteriore centrale
H9 - Terminali faston per faro lavoro posteriore esterno Fig.148-10
E4 - Connettore per collegamento linea tetto (femmina)

10-102
IMPIANTO ELETTRICO

Linea tetto (versione C)


3H-4 Identificazione dei connettori
CONNETTORE (H1) PER COLLEGAMENTO LINEA
CENTRALE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 S H7-H8 2-2
2 SN H6-H9 2-2
3 C H5-H3 2-2
4 CN H4-H2 2-2 Fig.149-10
5 B H5-H4-H3-H2 1-1-1-1
6 B H6-H7-H8-H9 1-1-1-1
TERMINALI FASTON (H2) PER FARO LAVORO
ANTERIORE ESTERNO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B H5-H4-H3-H1 1-1-1-5
2 CN H1-H4 4-2

Fig.150-10

TERMINALI FASTON (H3) PER FARO LAVORO


ANTERIORE CENTRALE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B-B H5-H4-H2-H1 1-1-1-5


2 C H1-H5 3-2

Fig.151-10

TERMINALI FASTON (H4) PER FARO LAVORO


ANTERIORE ESTERNO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B-B H5-H3-H2-H1 1-1-1-5


2 CN-CN H1-H2 4-2

Fig.152-10

10-103
IMPIANTO ELETTRICO

Linea tetto (versione C)


TERMINALI FASTON (H5) PER FARO ANTERIORE
CENTRALE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B-B H4-H3-H2-H1 1-1-1-5


2 C-C H1-H3 3-2

Fig.153-10

TERMINALI FASTON (H6) PER FARO LAVORO


POSTERIORE ESTERNO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B-B H1-H7-H8-H9 6-1-1-1


2 SN-SN H1-H9 2-2

Fig.154-10

TERMINALI FASTON (H7) PER FARO LAVORO


POSTERIORE CENTRALE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B-B H1-H6-H8-H9 6-1-1-1


2 S-S H1-H8 1-2

Fig.155-10

TERMINALI FASTON (H8) PER FARO LAVORO


POSTERIORE CENTRALE

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B-B H1-H6-H7-H9 6-1-1-1


2 S H1-H7 1-2

Fig.156-10

10-104
IMPIANTO ELETTRICO

Linea tetto (versione C)


TERMINALI FASTON (H9) PER FARO LAVORO
POSTERIORE ESTERNO

Terminale Colore filo A connettore Terminale


o componente

1 B H1-H6-H7-H8 6-1-1-1
2 SN H1-H2 2-2

Fig.157-10

Note
_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

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_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

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10-105
IMPIANTO ELETTRICO

Note

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

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_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

10-106
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Principali componenti

INDICE

Sez.4 Principali componenti

4-1 Introduzione ........................................................... 10-108


4A - Sensori .................................................................. 10-109
4B - Elettrovalvole ......................................................... 10-115
4C - Interruttori e pulsanti .............................................. 10-119
4D - Strumento.............................................................. 10-125

10-107
IMPIANTO ELETTRICO

Sez.4 - Principali componenti


4-1 Introduzione
In questa sezione sono trattati i "principali" compo-
nenti di natura elettrica montati sulle trattrici MF3400,
i quali richiedono la conoscenza, da parte del tecnico
riparatore, di particolari avvertenze ed informazioni
concernenti le operazioni di manutenzione.
I sensori, le elettrovalvole, gli interruttori ed i pulsanti
sono identificati con una lettera ed un numero pro-
gressivo; questa identificazione rimane invariata in
tutte le sezioni di questo manuale.

NOTA: dove non diversamente specificato, le infor-


mazioni fornite riguardo ai componenti trattati, sono
valide per le trattrici versione C-CF-CFM.

10-108
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Sensori

INDICE

Sez.4 Principali componenti

4A - Sensori

4A-1 Descrizione generale............................................. 10-110


4A-2 Localizzazione....................................................... 10-111
4A-3 Identificazione ....................................................... 10-112

10-109
IMPIANTO ELETTRICO

4A - Sensori
4A-1 Descrizione generale
I sensori hanno una duplice funzione:
- rilevare una situazione di anomalia presente sulla
trattrice;
- rilevare una condizione di funzionamento della trat-
trice.
In entrambi i casi, i dati rilevati, sono portati a cono-
scenza dell'operatore attraverso delle spie luminose
e dei led posti nel cruscotto.
I sensori utilizzati nelle trattrici MF3400 sono di tipo
induttivo.

SENSORE INDUTTIVO (FIG.158-10)


Fig.158-10
Il sensore di tipo induttivo è composto al suo interno
da un cilindretto in materiale ferromagnetico contor-
nato da un avvolgimento.
Ponendo il sensore in posizione frontale rispetto ai
denti di un ingranaggio in rotazione, si ottiene una
tensione alternata (per induzione) sull’ avvolgimento
esterno dello stesso sensore. Il campo magnetico del
cilindretto investe i denti dell’ ingranaggio, il quale,
ruotando, ne influenza la continuità.
La frequenza della tensione ottenuta permette di cal-
colare il regime di rotazione.

CONTROLLO DEI SENSORI INDUTTIVI

Con l'ausilio di un tester rilevare il valore della resi-


stenza presente nel sensore; tale valore deve essere
di circa 450 ohm.

10-110
IMPIANTO ELETTRICO

Sensori
4A-2 Localizzazione

_SL1
_SP1

_SP3

Fig.159-10

_SP4

_SP2

_SP3
Fig.160-10
_SP2 - Sensore intasamento filtro aria motore
_SP3 - Sensore intasamento filtro olio trasmissione in aspirazione
_SP1 - Sensore pressione olio motore
_ST2 - Sensore temperatura acqua motore
_SP4 - Sensore intasamento filtro olio trasmissione in mandata
_SL1 - Sensore livello combustibile

10-111
IMPIANTO ELETTRICO

Sensori
4A-3 Identificazione
B10
ATTENZIONE : in caso di sostituzione di
sensori posti sul motore e sul carter della
trasmissione, stare attenti al liquido che fuo-
riesce, può essere bollente.

SENSORE INTASAMENTO FILTRO ARIA MOTORE

Il sensore (_SP2 Fig.161-10), posto sul manicotto di


collegamento tra il collettore di aspirazione e il filtro
dell’aria, segnala l’eventuale intasamento di quest’ul- _SP2
timo, attraverso una spia luminosa posta sullo stru-
mento.
Il sensore (_SP2) è collegato al cablaggio anteriore
attraverso i terminali faston (B10). Fig.161-10

SENSORE INTASAMENTO FILTRO OLIO TRA-


SMISSIONE IN ASPIRAZIONE

Il sensore (_SP3 Fig.162-10), posto sul tubo di aspi-


razione, segnala l'eventuale intasamento del filtro olio
trasmissione, operante sul circuito bassa ed alta por-
tata, attraverso una spia luminosa posta sullo stru-
mento.
Il sensore (_SP3) è collegato al cablaggio anteriore
attraverso i terminali a bandiera (B12).

_SP3

B12
Fig.162-10

SENSORE PRESSIONE OLIO MOTORE

Il sensore (_SP1 Fig.163-12), posto sul lato sinistro _SP1


del motore, segnala un’insufficiente pressione dell’olio
motore, attraverso una spia luminosa posta sullo stru-
mento.
Il sensore (_SP1) è collegato al cablaggio anteriore
attraverso il connettore (B6).

B6

Fig.163-10

10-112
IMPIANTO ELETTRICO

Sensori
SENSORE TEMPERATURA ACQUA MOTORE

Il sensore (_ST2 Fig.164-10), posto sulla testata del


motore, indica la temperatura d’esercizio ed un’even-
tuale surriscaldamento del motore stesso, attraverso
una segnalazione analogica posta sullo strumento.
Il sensore (_ST2) è collegato al cablaggio anteriore
attraverso il terminale faston (B16).
B16

_ST2

Fig.164-10

SENSORE INTASAMENTO FILTRO OLIO


TRASMISSIONE IN MANDATA

Il sensore (_SP4 Fig.165-10), posto sul filtro in man-


data, segnala l'eventuale intasamento del filtro olio
trasmissione operante sul circuito bassa portata, at-
traverso una spia luminosa posta sullo strumento.
Il sensore (_SP4) è collegato al cablaggio anteriore
attraverso i terminali (B11).

_SP4 B11

Fig.165-10

SENSORE LIVELLO COMBUSTIBILE

Il sensore (_SL1 Fig.166-10), posto immediatamen-


te davanti al tappo del serbatoio gasolio, segnala il
livello del combustibile presente nello stesso serba-
toio, attraverso una segnalazione analogica posta sul-
lo strumento.
Il sensore (_SL1) è collegato al cablaggio centrale
attraverso il connettore (E16).

_SL1

E16
Fig.166-10

10-113
IMPIANTO ELETTRICO

Note

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10-114
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Elettrovalvole

INDICE

Sez.4 Principali componenti

4B - Elettrovalvole

4B-1 Descrizione generale............................................. 10-116


4B-2 Localizzazione....................................................... 10-117
4B-3 Identificazione ....................................................... 10-117

10-115
IMPIANTO ELETTRICO

4B - Elettrovalvole
4B-1 Descrizione generale Complessivo elettrovalvola

La funzione di un'elettrovalvola è quella di aprire o


chiudere l’ alimentazione e lo scarico dell’ olio al rela-
tivo utilzzo. Cio avviene eccitando o diseccitando
l’elettrovalvola ossia inviando od interrompendo una
tensione elettrica; ciò determina la sua apertura o chiu-
sura al passaggio dell’ olio.
Le elettrovalvole montate sulle trattrici MF3400 sono
del tipo ON/OFF (Fig.167-10).

P = Pressione
U = Utilizzo
S = Scarico
Fig.167-10

10-116
IMPIANTO ELETTRICO

Elettrovalvole
4B-2 Localizzazione

_YA1

_YA1 - Elettrovalvola arresto motore Fig.168-10

4B-3 Identificazione
ELETTROVALVOLA ARRESTO MOTORE

L’elettrovalvola (_YA1 Fig.169-10) posta sulla pom- B3


pa di iniezione, apre o chiude il flusso di carburante
al motore.
Girando la chiavetta di avviamento in senso orario _YA1
l’elettrovalvola (_YA1) si eccita, consentendo così il
passaggio di carburante, necessario alla messa in
moto della trattrice. Al contrario, girando la chiavetta
di avviamento in senso antiorario, l’elettrovalvola
(_YA1) si diseccita, chiudendo così il passaggio di
carburante ed arrestando così il motore.
L’elettrovalvola (_YA1) è collegata al cablaggio ante-
Fig.169-10
riore attraverso il connettore (B3).

10-117
IMPIANTO ELETTRICO

Note

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

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10-118
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Interruttori

INDICE

Sez.4 Principali componenti

4C - Interruttori

4C-1 Descrizione generale ............................................ 10-120


4C-2 Localizzazione ...................................................... 10-121
4C-3 Identificazione ....................................................... 10-122

10-119
IMPIANTO ELETTRICO

4C - Interruttori
4C-1 Descrizione generale
La funzione degli interruttori montati sulle trattrici
MF3400 è quella di attivare o disattivare un determi-
nato servizio. I segnali inviati possono essere di due
tipi: permanenti e temporanei.
Per segnale permanente si intende un segnale che
indica in modo costante una determinata situazione.
Per segnale temporaneo si intende un impulso di co-
mando di breve durata destinato a modificare una
situazione pre-esistente.
Ad esempio, gli interruttori di sicurezza inversore e
riduttore, inviano un segnale permanente, il quale vie-
ne mantenuto costante attraverso un sistema mec-
canico.
Fig.170-10
A fianco sono indicati graficamente alcuni tipi di in-
terruttori montati sulle trattrici MF3400.

Fig.171-10

10-120
IMPIANTO ELETTRICO

Interruttori
4C-2 Localizzazione

R1

_SQ3A
_SQ5
_SQ1

_SQ2 _SQ7
_SQ6

Fig.172-10

R1

_SA00

_SQ4

Fig.173-10 R1 - Interruttori posti sul cruscotto


_SA00 - Interruttore d’avviamento
_SQ1 - Interruttore inversore (di sicurezza)
_SQ3A - Interruttore P.d.F. inserita (di sicurezza)
_SQ4 - Interruttori luci stop
_SQ6 / _SQ7 - Interruttore selezione velocità P.d.F.
_SQ5 - Interruttore freno di stazionamento
_SQ2 - Interruttore riduttore (di sicurezza)

10-121
IMPIANTO ELETTRICO

Interruttori
4C-3 Identificazione
R1 R1
INTERRUTTORI POSTI SUL CRUSCOTTO

Gli interruttori (R1 Fig.174-10), posti sul rivestimento


"cruscotto", permettono il comando dei fari da lavoro
anteriori e posteriori e dell'indicazione d'emergenza.
Gli interruttori (R1) sono collegati con i connettori (D7-
D8-D9-D10).

Fig.174-10

INTERRUTTORE D'AVVIAMENTO
D6
L’interruttore d’avviamento (_SA00 Fig.175-10), po-
sto sotto le leve di comando delle frizioni di sterzo,
ha la funzione di permettere alla batteria di alimenta-
re il motorino d’avviamento, consentendo così la
messa in moto del motore.
L’interruttore d’avviamento (_SA00) è collegato al ca-
blaggio cruscotto attraverso i terminali faston (D6).

_SA00
Fig.175-10

INTERRUTTORE INVERSORE

L’interruttore (_SQ1 Fig.176-10), posto sopra il co-


perchio del carter cambio, ha una funzione di sicu-
rezza, in quanto non consente l'avviamento del mo- E19
tore quando l'inversore è inserito.
L’interruttore (_SQ1) è collegato al cablaggio centra-
le attraverso il connettore (E19).

_SQ1

Fig.176-10

10-122
IMPIANTO ELETTRICO

Interruttori
INTERRUTTORE P.D.F. INSERITA
_SQ3A
L’interruttore (_SQ3A Fig.177-10), posto sopra il co-
perchio del carter cambio, svolge una duplice funzio- E17
ne:
- di sicurezza, in quanto non consente l'avviamento
del motore quando la presa di forza è inserita
- di indicazione della P.d.f. inserita, attraverso una
spia luminosa posta sullo strumento.
L’interruttore (_SQ3A) è collegato al cablaggio cen-
trale attraverso il connettore (E17).

Fig.177-10

INTERRUTTORI LUCI STOP

Gli interruttori (_SQ4 Fig.178-10), posti a contatto con


i pedali dei freni, hanno la funzione di consentire l’ac-
censione delle luci posteriori di stop. Questa funzio-
nie è svolta sia con i pedali singoli che accoppiati. E12
Gli interruttori (_SQ4) sono collegati al cablaggio cen-
E11
trale attraverso i connettori (E11) e (E12).

NOTA: in caso di sostituzione dei due interruttori


(_SQ4), occorre rimontarli in modo tale che, con i
pedali dei freni a riposo, essi siano leggermente pre-
muti.

_SQ4
Fig.178-10

INTERRUTTORE SELEZIONE VELOCITA' P.D.F.


_SQ6
L' interruttore (_SQ6/_SQ7 Fig.179-10), posto sul lato
_SQ7
sinistro a contatto con la leva di selezione velocità
P.d.F., segnala l’utilizzo della stessa P.d.F. in moda-
lità 540/750/1000 giri, attraverso le rispettive spie lu-
minose poste sullo strumento.
Gli interruttori (_SQ6/_SQ7) sono collegati al cablag-
gio posteriore attraverso i terminali faston (E9).
E9

Fig.179-10

10-123
IMPIANTO ELETTRICO

Interruttori
INTERRUTTORE FRENO DI STAZIONAMENTO

L' interruttore (_SQ5 Fig.180-10), posto sul lato sini-


stro a contatto con la leva di comando del freno di
stazionamento, ne segnala l’inserimento, attraverso
la relativa spia luminosa posta sullo strumento. _SQ5
L' interruttore (_SQ5) è collegato al cablaggio poste-
riore attraverso i terminali a bandiera (F5- versione F5
C) e (G4- versione CF-CFM). G4

Fig.180-10

INTERRUTTORE RIDUTTORE

L’interruttore (_SQ2 Fig.181-10), posto sopra il co-


perchio del carter cambio, ha una funzione di sicu-
rezza, in quanto non consente l'avviamento del mo- E18
tore quando il riduttore è inserito.
L’interruttore (_SQ2) è collegato al cablaggio centra-
le attraverso il connettore (E18).

_SQ2 Fig.181-10

10-124
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Strumento

INDICE

Sez.4 Principali componenti

4D - Strumento

4D-1 Descrizione generale ............................................ 10-126


4D-2 Indicatori e connessioni......................................... 10-128
4D-3 Regolazioni ........................................................... 10-133
4D-4 Tabella configurazione modello ............................ 10-135

10-125
IMPIANTO ELETTRICO

4D - Strumento
4D-1 Descrizione generale
Lo strumento (Fig.182-10) montato sulle trattrici
MF3400 fornisce in tempo reale all'operatore tutte le
informazioni per il controllo del trattore.
Attraverso gli indicatori di tipo analogico vengono for-
nite le informazioni riguardo al numero dei giri del mo-
tore e della P.d.F., del livello del combustibile e della
temperatura dell'acqua motore.
Un apposito display digitale indica l'orario e le ore
effettive di lavoro.
Il vetro di tipo "antiriflesso" garantisce la lettura delle
informazioni visualizzate in qualsiasi condizione at-
mosferica.
Le spie luminose sono disposte sullo strumento in
base alle specifiche funzioni di segnalazione.
Fig.182-10
Lo strumento è collegato al cablaggio del cruscotto
attraverso i connettori a 26 PIN (D4) e (D5) (Fig.183-
10). Essi sono facilmente accessibili, in quanto lo stru-
mento è inserito nel rivestimento del cruscotto in mo-
dalità "ad incastro". D4

Nella tabella indicata sono riportati i valori caratteri- D5


stici del sensore di temperatura dell'acqua motore, in
relazione ad un valore di tensione applicata ed a un
valore di resistenza di Pull Up.
I valori rilevati dal sensore (_ST2 Fig.164-10) sono
riportati attraverso un indicatore di tipo analogico po-
sto alla sinistra dello strumento (Fig.184-10).

Fig.183-10

Tensione R Pull UP R Sensore Temperatura


(volt) (OHM) (OHM) (°C)

5 1000 1230 40
810 50
575 60
390 70
275 80
210 90
140 100
106 110
85 120 Fig.184-10

10-126
IMPIANTO ELETTRICO

Strumento

X1 LCD1 X2

Spie luminose indicanti le funzioni guida


Spie luminose indicanti le funzioni di guida
Spie luminose indicanti le funzione scelte
Spie luminose indicanti anomalie di funzionamento del trattore
Fig.185-10

CHECK DELLO STRUMENTO

Con la chiave d'avviamento in posizione di OFF lo


strumento visualizza sul display (LCD1) l'orario.
Ruotando la chiave di uno scatto, portandola quindi
in posizione di Key ON, lo strumento effettua un che-
ck iniziale della durata di qualche secondo. Durante
questa operazione sono illuminate tutte le spie ed i
caratteri del display (Fig.185-10). Terminato il check
iniziale lo strumento si pone in uno stato di default,
dove sul display (LCD1) viene visualizzato l'orario e
le ore di lavoro effettuate fino a quel momento.
Il movimento della chiave d'avviamento da ON a OFF
e di nuovo a ON riporta sempre lo strumento nella
condizione di default.

10-127
IMPIANTO ELETTRICO

Strumento
4D-2 Indicatori e connessioni

13

5 6 14

7 15 26
4
16 25
3

2 9 24
18
11 12
23
1
19
10
37 21

27 34 31 32 38 30

Fig.186-10

CICALINO ACUSTICO DI AVVERTIMENTO

Il cicalino acustico entra in funzione qualora si do-


vesse accendere l'indicatore (15 Fig.186-10) lumino-
so rosso indicante una bassa pressione nel circuito
idraulico della trasmissione. In tal caso occorre rivol-
gersi immediatamente all'officina specializzata del
concessionario di riferimento.
Viene emessa dal cicalino una segnalazione acusti-
ca, in corrispondenza del lampeggio dell'indicatore
(4 Fig.186-10) luminoso rosso, anche quando a trat-
trice spenta non viene inserito il freno di staziona- L
mento. Tale segnalazione acustica continua per cir-
ca 10 secondi poi si arresta automaticamente, oppu-
re attivando la leva (L Fig.187-10) del freno stesso.
La stessa segnalazione acustica viene emessa per
indicare l'accensione dei fari anteriori a trattrice spen-
ta. Fig.187-10

10-128
IMPIANTO ELETTRICO

Strumento

D4 D5

Fig.188-10

Numero Simbolo Funzione SEGNALE INPUT


DESCRIZIONE FUNZIONE
Led Led Colore Led Conn. Term. Colore
Luci di posizione Indica l’accensione delle luci di posizione e/o fari PULL UP
1 VERDE abbaglianti.
C28 22 M
Fari abbaglianti PULL UP
2 BLU
Indica l’accensione dei fari abbaglianti.
C28 21 VN
Superriduttore PULL DOWN
3 ARANCIONE
Indica l’inserimento del superriduittore.
C28 12 -
Freno di stazionamento Indica il freno a mano inserito. Il lampeggio a Key PULL DOWN
4 ROSSO off indica il freno a mano non inserito.
C28 2 BN
Press. olio motore Indica bassa pressione dell’olio nel motore; appena av- PULL DOWN
5 ROSSO
viato il motore deve spegnersi. A motore caldo ed a bas-
so regime può accendersi anche se tutto è normale. C28 3 RV
Impianto di ricarica Indica un malfunzionamento nell’impianto di ricarica del- D+ ALTERNATORE
6 ROSSO la batteria. Deve spegnersi appena il motore è in moto. C27 10 HL
Press. olio freno rimorchio Indica una bassa pressione nel circuito idraulico del- PULL DOWN
7 ROSSO la valvola freno rimorchio.
C28 19 BN
Bloccaggio differenziale PULL UP
9 ARANCIONE
Indica l’inserimento del bloccaggio differenziale.
C28 11 MN
Doppia trazione PULL UP
10 ARANCIONE
Indica l’inserimento della doppia trazione.
C28 10 HV
Direzione 1° rimorchio Indica il lampeggio degli indicatori di direzione sul PULL UP
11 VERDE 1° rimorchio.
C28 25 SV

10-129
IMPIANTO ELETTRICO

Strumento
Numero Simbolo Funzione SEGNALE INPUT
DESCRIZIONE FUNZIONE
Led Led Colore Led Conn. Term. Colore
Direzione 2° rimorchio Indica il lampeggio degli indicatori di direzione sul PULL UP
12 VERDE 2° rimorchio C28 26 LB
Filtro aria Indica l’intasamento del filtro aria motore. PULL DOWN
14 ROSSO Pulire il filtro o sostituirlo. C28 7 LG
Depressometro circuito Con luce fissa indica una bassa pressione nel cir- PULL DOWN
15 idraulico trasmissione cuito della trasmissione.
ROSSO C28 6 -
Filtro olio trasmissione Indica l’intassamento del filtro olio trasmissione.
PULL DOWN
16 ROSSO C28 9 ZB
P.d.F. proporzionale Indica l’inserimento della P.d.F. proporzionale al- PULL DOWN
18 ARANCIONE l’avanzamento.
C28 15 HR
P.d.F. anteriore PULL DOWN
19 ARANCIONE
Indica l’inserimento della P.d.F. anteriore
C28 17 -
P.d.F. veloce PULL DOWN
21 ARANCIONE
Indica l’inserimento della velocità (1000 giri) della
P.d.F. C27 16 HL
P.d.F. indipendente Indica l'inserimento della P.d.F. posteriore inserita PULL DOWN
23 ARANCIONE C28 16 ZN
P.d.F. economica PULL DOWN
24 ARANCIONE
Indica l’inserimento della P.d.F. economica (540
ECO) C28 18 -
Candelette PULL UP
25 ARANCIONE
Indica il preriscaldamento delle candelette motore.
C27 17 N
Olio Freni Indica un basso livello dell’olio nel sebatoio liquido PULL DOWN
26 ROSSO freni. C28 4 BR
Direzione DX Indica l’inserimento degli indicatori di direzione de-
PULL UP
32 VERDE stro. C28 24 V
Direzione SX PULL UP
34 VERDE
Indica l’inserimento degli indicatori di direzione sini-
stro. C28 23 G
Temperatura acqua PULL DOWN
37 ROSSO
Indica alta temperatura del liquido refrigerante.
C27 21 VB
Riserva combustibile PULL DOWN
38 ARANCIONE
Indica un basso livello del carburante.
14
C27 SG

10-130
IMPIANTO ELETTRICO

Strumento
INDICATORE GIRI MOTORE (Fig.189-10) ZONA
PERICOLO
Il regime motore è visualizzato tramite un indicatore
analogico sul quale, all'aumentare del regime moto-
re, una freccia ruota sulla scala graduata. Fare atten-
zione a non superare mai la zona indicata in Fig.189-
10 (2450 giri/min), dove inizia la zona di pericolo dei
fuorigiri.
Il numero dei giri motore viene calcolato attraverso il
segnale dell'alternatore (W). Tale segnale viene in-
viato allo strumento attraverso il connettore (D4 - Ter-
minale 1 - colore GR).

Fig.189-10

INDICATORE (31 FIG.190-10) (LCD1)

Parte 1: indica le ore ed i minuti (per la regolazione


vedere paragrafo 3D-3)
1
Parte 2: indica le ore effettive di lavoro, ed è indipen-
dente dal regime motore: 5 numeri bianchi indicano
le ore, 1 numero giallo indica 1/10 di ora.

Fig.190-10

INDICATORE (30 FIG.186-10) LIVELLO COMBUSTI-


BILE

Quando la lancetta si sposta nella zona gialla e si ha


l'accensione dell'indicatore (38 Fig.191-10) giallo della
riserva combustibile, significa che nel serbatoio si ha
una quantità di circa 10 litri di combustibile.

38
Fig.191-10

10-131
IMPIANTO ELETTRICO

Strumento
INDICATORE (27 FIG.186-10) DELLA TEMPERA-
TURA ACQUA DI RAFFREDDAMENTO MOTORE

-Zona blu = temperatura ambiente; prima di operare a


37
regime, attendere che la lancetta abbia raggiunto la zona
verde di normale temperatura di funzionamento.
-Zona verde = temperatura normale di funzionamento.
-Zona rossa = temperatura alta.

Quando la temperatura raggiunge i 105-110°C si ac-


cende la luce spia (37 Fig.192-10) dell'indicatore. In
questo caso si ha un surriscaldamento del motore
che può essere causato da:
a - Scarsità d'acqua nel radiatore.
b - Radiatore sporco all'esterno a causa di fango,
polvere, paglia, ecc. Fig.192-10
c - Incrostazioni o depositi nel circuito di raffredda-
mento.
d - La cinghia comando ventilatore lenta.
e - Valvola termostatica difettosa.

AVVERTENZA: Se la temperatura del motore è ec-


cessiva, abbassare immediatamente il regime del
motore senza fermarlo e se la lancetta persiste a ri-
manere sulla zona rossa occorre eseguire subito le
opportune verifiche e, se necessario, richiedere l'in-
tervento di personale specializzato.

CONNESSIONI LINEE STRUMENTO

COLLEGAMENTI
TIPO DI LINEA DESCRIZIONE FUNZIONE
CONN. TERM. COLORE

Linea dedicata all'alimentazione dello stru- D5 1 R


+ VBATT mento. D4 12 /

Linea dedicata all'alimentazione dello stru- D5 14 B


- GND
mento. D4 19 B

Linea dedicata per l'accensione dello strumen- D5 8 L


+ VBAT CHIAVE
to. D4 13 L
Linea dedicata all'accensione del cicalino d'av-
CICALINO D4 9 HB
vertimento.

10-132
IMPIANTO ELETTRICO

Strumento

X1 LCD1 X2

Fig.193-10

4D-3 Regolazioni
Con LCD1 è indicato il display digitale, mentre con zione di default memorizzando quanto precedente-
X1 e X2 rispettivamente i pulsanti di selezione sini- mente era stato impostato).
stro e destro. Il movimento della chiave di avviamento ON-OFF-
Attraverso l'azione sui tasti X1 e X2, è possibile ac- ON, riporta lo strumento nella condizione di default,
cedere alle funzioni legate alla selezione del model- perdendo i valori impostati non ancora salvati.
lo di trattrice.
Le funzioni relative al computer di bordo sono così
suddivise:
1- Modalità Normale
2- Modalità Set Parametri

MODALITA' NORMALE

Orologio
Nella posizione orologio (evidenziata in Fig.194-10),
una pressione (non prolungata) del tasto X2, permet-
te di incrementare il valore lampeggiante che si vuo-
le regolare. Una pressione (non prolungata) del tasto
X1 permette di spostare il cursore al carattere suc-
cessivo per poi regolare con il tasto X2 il valore lam-
peggiante.

Il salvataggio dei valori impostati si ottiene eserci-


tando una pressione (prolungata, maggiore di 5 sec.)
del tasto X1, (si ottiene lo spostamento sulla proce-
dura di regolazione successiva), o aspettando circa
Fig.194-10
10 secondi (così facendo il display torna nella posi-

10-133
IMPIANTO ELETTRICO

Strumento
MODALITÀ SELEZIONE MODELLO DI TRATTRICE
Interessato solo LCD1

Per effettuare la selezione del modello di trattore sul


quale montare lo strumento in esame occorre pre-
mere contemporaneamente (per almeno 1 sec.) i due
tasti X1 e X2 nel momento in cui si passa da chiave
OFF a chiave ON.
In tale situazione su LCD1 viene visualizzata la scrit-
ta "dash" (al posto dell'ora) e "b xxx", al posto delle
ore lavorate.
Con la pressione del tasto X2 (non prolungata) è pos-
sibile incrementare il valore del codice xxx, corrispon-
dente al modello di trattrice desiderato (vedi tabelle
paragrafo 4D-4).
Con la pressione del tasto X1 (non prolungata) termi- Fig.195-10
na tale modalità di selezione.

Al termine di questa procedura è consigliabile ese-


guire un movimento della chiave di avviamento in OFF
e dopo qualche secondo di nuovo ON.

10-134
IMPIANTO ELETTRICO

Strumento
4D-4 Tabella configurazione modello
Nella tabella seguente sono elencati i "numeri" iden-
tificativi dei modelli di trattrici, necessari alla configu-
razione dello strumento.
Il parametro di riferimento è il tipo di P.d.F.

MF3400 STANDARD
Tipo P.d.F. Numero (LCD1)

540-1000 1
540-540E 2
540 3

10-135
IMPIANTO ELETTRICO

Note

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10-136
IMPIANTO ELETTRICO

CAP. 10

Diagnostica e ricerca guasti

INDICE

Sez.5 Diagnostica e ricerca guasti

5-1 Come diagnosticare e ricercare un guasto .............. 10-138


5-2 Prove impianto elettrico ........................................... 10-138

10-137
IMPIANTO ELETTRICO

Sez.5 - Diagnostica e ricerca guasti


5-1 Come diagnosticare
e ricercare un guasto
Lo scopo della ricerca dei guasti è quello di determi-
nare quale elemento o quali elementi hanno subito
un guasto.
In presenza di un’avaria è innanzitutto necessario
identificarne la natura. Essa può essere di natura
meccanica, idraulica ed elettrica, a seconda degli or-
gani interessati.
La presenza di alcuni segnali tipici come: rotture in-
terne al sistema di trasmissione, le quali provocano
rumori eccessivi, e difficoltà nell’innesto delle mar-
cie, associate all’esperienza del tecnico riparatore,
permettono di identificare la natura meccanica del
guasto. In tal caso occorre procedere alla riparazio-
ne e/o sostituzione dell’organo interessato tenendo
presente le linee guida illustrate nei capitoli prece-
denti.
Per identificare la natura idraulica di un guasto è ne-
cessario controllare la pressione dell’olio nel punto di
alimentazione dell’organo interessato, secondo le in-
dicazioni descritte nei capitoli 7 e 8.
Per riscontrare correttamente la natura elettrica di
un’avaria può essere necessario eseguire tre tipi di
prove:

A- prova di continuità, corto alla massa


B- prova di continuità, circuiti aperti
C- misurazione di tensione, cortocircuito

5-2 Prove impianto elettrico

ATTENZIONE : scollegare il cavo di mas-


sa (-) della batteria.

Eseguendo queste prove, il tecnico riparatore dovreb-


be essere in grado di rilevare la natura elettrica di un
guasto:

A- prova di continuità, corto circuito a massa


B- prova di continuità, circuiti aperti
C- misurazione di tensione, corto circuito

Inoltre, viene riportato come esempio, in seguito alle


prove sù indicate, la diagnosi e la riparazione di un
eventuale guasto di natura elettrica al sistema di bloc-
caggio del gruppo del differenziale.

10-138
IMPIANTO ELETTRICO

Diagnostica e ricerca guasti


A - PROVA DI CONTINUITÀ, CORTO CIRCUITO A C - MISURAZIONE DI TENSIONE, CORTO
MASSA CIRCUITO A 12 VOLTS

1 - Posizionare l’interruttore di avviamento su Off. 1 - Posizionare l’interruttore di avviamento su On.

2 - Scollegare i connettori interessati su ogni 2 - Scollegare il connettore interessato su ogni estre-


estremita’ o su ogni estremita’ del circuito per pre- mità; tutti gli altri connettori devono essere
venire indicazioni falsate. ricollegati prima di eseguire la prova.

3 - Misurare la resitenza del circuito; con un puntale 3 - Misurare la tensione del circuito; con un puntale
del tester fare contatto con una parte metallica del tester toccare i terminali del connettore, uno
sul telaio in modo da provocare un ponte (accer- alla volta, evitando di toccare la massa dei
tarsi che la superficie dell’elemento non sia corro- connettori in metallo. Con l’altro puntale toccare
sa); con l’altro puntale toccare i terminali del una parte metallica sul telaio in modo da creare
connettore, uno alla volta, evitando di toccare la un ponte. Accertarsi che la superficie non sia os-
massa del connettore stesso. sidata.

4 - Se il valore della resistenza così misurata è 4 - Se il valore di tensione misurata è 12 Volts si è in


pressochè 0, si è in presenza di un corto circuito presenza di un corto circuito verso l’alimentazio-
verso il telaio, il quale dovrà essere localizzato e ne.
riparato. Se il valore della resistenza è decisamen-
te superiore a 0 si è generalmente in presenza di
vie interne dei circuiti attraverso i moduli.

B - PROVA DI CONTINUITÀ, CIRCUITI APERTI

1 - Posizionare l’interruttore di avviamento su Off.

2 - Scollegare i connettori interessati su ogni estre-


mità; tutti gli altri connettori devono essere
ricollegati prima di eseguire la prova.

3 - Misurare la resitenza del circuito; con un puntale


del tester toccare i terminali del connettore, uno
alla volta, evitando di toccare la massa dei
connettori in metallo. Con l’altro puntale toccare i
terminali del connettore all’altra estremità del cir- Fig.196-10
cuito. Occorre evitare di fare contatto con gli altri
terminali del connettore e lo massa dello stesso
nel caso sia di metallo.

4 - Se il valore della resistenza così misurata è


pressochè 0, si è in presenza di un circuito conti-
nuo. Se il valore della resistenza è superiore a 0
si è generalmente in presenza di connettori con
terminali sporchi o ossidati. In presenza di un cir-
cuito aperto i tester più comunemente usati indi-
cano OL (“open line”).

10-139
IMPIANTO ELETTRICO

Diagnostica e ricerca guasti


ESEMPIO DI UN GUASTO ELETTRICO

Tipo di trattrice: MF3445 C

Diagnosi: le luci di stop non funzionano

Ricerca del guasto:

1 - Controllare la funzionalità del fusibile _F5 ed even-


tualmente sostituirlo

NOTA: prima di sostituire il fusibile è consigliabile sem-


pre individuare la causa del sovraccarico ed eliminarla. X X
2 - Verificare la funzionalità delle lampade (X Fig.197-
10)

3 - Verificare la funzionalità degli interruttori (_SQ4


Fig.178-10), posti a contatto con i pedali dei fre-
ni, controllando, con l'ausilio di un tester, che:
interruttore premuto = CIRCUITO CHIUSO
interruttore rilasciato = CIRCUITO APERTO

4 - Verificare che, premendo leggermente i pedali,


gli interruttori si attivino. Fig.197-10

5 - Se gli interruttori funzionano correttamente occor-


re eseguire le prove di continuità descritte nella
pagina precedente tra i terminali interessati al cir-
cuito di alimentazione elettrica delle luci di stop.
Dalle indicazioni fornite nella Sezione 3 e dallo
schema elettrico unifilare è possibile ricavare il
percorso che il segnale elettrico segue.
Nel caso in esame i connettori interessati al con-
trollo sono i seguenti:
- connettori (E11)(E12) per interruttori luci stop
- connettore (E8) per collegamento linea poste-
riore (femmina)
- connettore (F6) per collegamento linea poste-
riore (maschio)
- terminali faston (F2) per faro posteriore destro
- terminali faston (F3) per faro posteriore sinistro

10-140
IMPIANTO ELETTRICO

Diagnostica e ricerca guasti


Corrispondenze tra i terminali dei connettori interessati

CONNETTORE (E11) PER INTERRUTTORE LUCE CONNETTORE (E12) PER INTERRUTTORE LUCE STOP
STOP
Terminale Colore filo A connettore Terminale
Terminale Colore filo A connettore Terminale o componente
o componente
1 R E21(congiunzione)
1 R E21(congiunzione) 2 RN E20(congiunzione)
2 RN E20(congiunzione)

E11 E12 b a
Fig.198-10

CONNETTORE (F6) PER COLLEGAMENTO A CONNETTORE (E8) PER COLLEGAMENTO LINEA PO-
LINEA CENTRALE STERIORE

Terminale Colore filo A connettore Terminale Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente o componente
F6
1 B F2 4 1 B E7 3
2 B F5 2 2 B E5 1
3 G F2 2 3 G E10 5
4 GN F3 2 4 GN E10 7
5 A F2 1 5 A E10 1 E8
6 AN F3 3 6 AN E10 4
7 AG F1 2 7 AG E13 5
8 R F3 4 8 R E21 (congiunzione) Fig.199-10
9 MA F5 1 9 MA E2 14
10 non utilizzato 10 non utilizzato
11 non utilizzato 11 non utilizzato
12 non utilizzato 12 non utilizzato
13 non utilizzato 13 V E13 1

F2 F3
TERMINALI FASTON (F2) PER FARO TERMINALI FASTON (F3) PER FARO
POSTERIORE DESTRO POSTERIORE SINISTRO

Terminale Colore filo A connettore Terminale Terminale Colore filo A connettore Terminale
o componente o componente

1 A F6 5 1 B-B F5-F4 2-1


2 G F6 3 2 GN-GN F6-F4 4-2
3 R F3 4 3 AN F6 6
4 B-B F6-F1 1-1 4 R-R F6-F2 8-3
Fig.200-10

10-141
IMPIANTO ELETTRICO

Note

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10-142
ATTREZZI SPECIALI

CAP. 11

Attrezzi Speciali

INDICE

Sez.1 Disegni costruttivi

01 FRI REX ...................................................................... 11-3


01 CMB REX ................................................................... 11-4
01 CMB TRK.................................................................... 11-5
02 CMB TRK.................................................................... 11-6
03 CMB TRK.................................................................... 11-7
04 CMB TRK.................................................................... 11-8
05 CMB TRK.................................................................... 11-9
01 IDR REX ................................................................... 11-10
01 IDR TRK ................................................................... 11-11
02 IDR TRK ................................................................... 11-12
03 IDR MYT ................................................................... 11-13
122 IDR GL .................................................................... 11-14
CR 342 ........................................................................... 11-15

11-1
ATTREZZI SPECIALI

01 FRI REX

Tampone, centraggio e registro altezza leve


01 FRI REX frizione centrale

Quantità : 1 Materiale : 30NiCrMo12 UNI 7845

Note :

11-3
ATTREZZI SPECIALI

01 CMB REX

Supporto per rilievo quota C, registrazione pignone


01 CMB REX conico

Quantità : 1 Materiale : C40 UNI 7845

Note :

11-4
ATTREZZI SPECIALI

01 CMB TRK

01 CMB TRK Falsi cuscinetti per registrazione pignone-corona

Quantità : 2 Materiale : 100Cr6 UNI 3097

Note :

11-5
ATTREZZI SPECIALI

02 CMB TRK

Esagono 22

7,8-NR.4 a 90°

02 CMB TRK Chiave per ghiera frizione sterzo

Quantità : 1 Materiale : 30NiCrMo12 UNI 7845

Note :

11-6
ATTREZZI SPECIALI

03 CMB TRK

Anello per rilievo spessore cuscinetti conici di sup-


03 CMB TRK porto albero porta corona conica

Quantità : 1 Materiale : 100Cr6 UNI 3097

Note :

11-7
ATTREZZI SPECIALI

04 CMB TRK

Saldatura elettrica
Saldatura elettrica

04 CMB TRK Estrattore albero porta corona

Quantità :1 Materiale :Trafilato FE 360

Note :

11-8
ATTREZZI SPECIALI

05 CMB TRK

interasse 141

8-Nr.3 fori a 120°

Nr.3 perni

8-Nr.3 fori a 120°

35-Nr.3 cave a 120°

Compressore per scomposizione e ricomposizione


05 CMB TRK frizione di sterzo

Quantità : 1 Materiale : 30NiCrMo12 UNI 7845

Note :

11-9
ATTREZZI SPECIALI

01 IDR REX

Esagono 19

01 IDR REX Raccordo controllo pressione sollevamento

Quantità : 1 Materiale : Trafilato FE 360

Note :

11-10
ATTREZZI SPECIALI

01 IDR TRK

Raccordo controllo pressione taratura valvola 30 bar


01 IDR TRK

Quantità : 1 Materiale : Trafilato FE 360

Note :

11-11
ATTREZZI SPECIALI

02 IDR TRK

Esagono 17

Raccordo controllo pressione alimentazione frizione


02 IDR TRK di sterzo e freni

Quantità : 2 Materiale : Trafilato FE 360

Note :

11-12
ATTREZZI SPECIALI

03 IDR MYT

Esagono 24

Raccordo prova pressione valvola distributore sup-


03 IDR MYT plementare. Da usare con raccordo "maschio" per
giunto rapido.

Quantità : 1 Materiale : Trafilato FE 360

Note :

11-13
ATTREZZI SPECIALI

122 IDR GL

Esagono 17
1/4 GAS

Raccordo applicatore universale


122 IDR GL (in commercio)

Quantità : 1 Materiale : Trafilato FE 360

Note :

11-14
ATTREZZI SPECIALI

CR 342 a

8,5-Nr.2 fori

Saldatura elettrica

CR 342 a Controllore distributore per sollevatore idraulico

Quantità : 1 Materiale : C40 UNI 7845

Note :

11-15
ATTREZZI SPECIALI

CR 342 b

8 X 1,25 - nr.4 FIL.

M8 X 1,5 - nr.2 FIL.

Esagono 22

Esagono 22

Q.tà 1 Q.tà 1

CR 342 b Controllore distributore per sollevatore idraulico

Quantità : 1 Materiale : 30NiCrMo12 UNI 7845

Note :

11-16
MASSEY FERGUSON
MASSEY FERGUSON
Realizzazione a cura di : DALET

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