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L’economista per analizzare e studiare i dati e per poi creare delle leggi utilizza il
cosiddetto “modello dell’economista” che rappresenta la realtà prendendo solo alcuni
aspetti più significativi e analizzando bene solo i dati ,che si vogliono considerare
lasciando invariate tutte le altre variabili, solo così si verifica il collegamento tra una
variabile e l’altra (regola del ceteris paribus), questo modello crea però delle finte
teorie.
Per formulare le leggi l'economista utilizza anche due metodi:
1. L’effetto Giffen: questa eccezione riguarda i beni dei poveri, che sono
beni di prima necessità che non possono non essere consumati
(acqua, pane…) e spiega che se aumentasse il prezzo di questi beni il
consumatore dovrebbe rinunciare al consumo di altri beni di valore ma
meno importanti
2. L’effetto Veblen: questa eccezione riguarda i beni di lusso che hanno
una funzione di status symbol cioè che attraverso l’ostentazione il
soggetto si inserisce in una scala sociale, proprio per questo più il
prezzo dei beni è alto più la domanda cresce.
L’economia politica si può suddividere in vari modi:
Canali istituzionali:
L’istituto dello stato di statistica è l’Istat (istituto nazionale di statistica) che produce e
comunica a maggio informazioni statistiche, analisi e previsioni a favore di tutta la
collettività e grazie a esso si riesce a capire e a conoscere nel dettaglio la realtà
sociale ed economica del Paese.