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SCETTICISMO

Rivale delle scuole filosofiche dello stoicismo e dell’epicureismo in età ellenistica, era lo stoicismo, fondati
da Pirrone di Elide, nato nel 300 a.C, ha combattuto nell’esercito di Alessandro Magno.

Alessandro Magno si spinse con le conquiste fino all’India. Grazie a ciò, Pirrone è entrato in contatto con la
cultura indiana, in particolare con alcune figure bizzarre dell’India. Sono uomini che cercano la verità e la
salvezza dell’anima, e per farlo si spogliano di tutti i loro vestiti e beni, vivono nell’assoluta povertà, si
rifugiano nella giungla per meditare e così facendo cercano di raggiungere la verità assoluta.

Per pirrone questi indiani sono dei filosofi sapienti, li chiama i “sofisti nudi”, in greco “gimnosofisti”.

Secondo la cultura indiana gli inganni della nostra mente sono anche la causa delle nostre sofferenze e
nessuno ci aveva mai pensato in grecia. Ogni uomo è causa del suo dolore, poiché la sua mente si inganna.
Se ci liberiamo dagli inganni della mente,squarciando il velo di Maya, raggiungiamo la felicità in india
NIRVANA= paradiso, beatitudine.

Un pensiero fisso che hanno gli indiani è quello del così detto “Velo di Maya” un velo che abbiamo
davanti gli occhi e che ci fa vedere le cose diverse da come sono realmente, secondo la cultura indiana tutto
ciò che vediamo è illusorio e non esiste una vera conoscenza della realtà. Tutto ciò che percepiamo è un
inganno (come i sofisti che pensavano che non ci fossero verità assolute). Maya è la dea dell’inganno, colei
che separa la nostra percezione dalla realtà.

Pirrone torna in grecia ed è pronto a proporre una nuova dottrina. La sua idea è quella del scetticismo, deriva
da “skepsis” che significa dubbio o ricerca  atteggiamento di quando non si è convinti.

Lo scetticismo è una posizione gnoseologica secondo cui nulla è conoscibile.

Lo scettico rinuncia a conoscere la verità, sospende il giudizio su ogni cosai sofisti non agivano così,
continuavano a sviluppare teorie di cui sapevano che non erano vere, lo scettico invece non lo faviene
definito EPOCHE, che significa sospensione del giudizio, lo scettico non prende posizione su nulla, è
onesto e amette di non sapere nulla, quindi si astiene da ciò.

Conseguenza dell’epoché è l’AFASIA, se ci si astiene dal esprimere un giudizio allora c’è solo un’assenza di
parole, quindi, lo scettico non parla più, non afferma più nulla.

Oltre a sapere di non sapere più nulla, gli scettici dalla consapevolezza che non si può sapere nulla, si può
raggiungere la pace dei sensi, ossia la Nirvana, la beatitudine, dagli stoici chiamata ATARASSIA,ossia
l’assenza di turbamento. Da questo punto di vista raggiungi anche la felicità interiore.

Non ci si preoccupa di nulla sapendo che tutto ciò che ci circonda non è reale, chi ci dice che adesso non
stiamo sognando? O che sia tutto vero? Non possiamo nemmeno conoscere le conseguenze, non le possiamo
stabilire, quindi rinunciamo a sapere tutto, quello che è reale e quello che non lo è, quello che è bene o male.

Questo ci da una serenità interiore, una serenità indifferente verso tutto ciò che accade.

DISTACCO EMOTIVO DAGLI EVENTI DEL MONDO

-una leggenda narra che pirrone viveva senza preoccuparsi di guardare la strada prima di attraversare, era
indifferente da tutto ciò che lo circondava, perché appunto non poteva sapere se ad esempio un carro che
passava per strada fosse vero. Non poteva nemmeno sapere se essere investito da un carro fosse bene o fosse
male. È addirittura vissuto fino ai 90 anni (probabilmente).
Ci si collega a una favola cinese, appartenente allo scintoismo, da cui si trae la frase “forse è sfortuna, forse
no”non possiamo sapere la natura degli eventi e le cose non vanno sempre come crediamo noi. In questo
caso le previsioni non hanno senso.

Non possiamo sapere veramente quali sono le implicazioni degli eventi che ci accadono, molte volte ci
sembra che le cose che ci accadono siano delle sciagure, ma poi si rivelano una fortuna.

Invece quando una cosa ci sembra “fortuna”, talvolta ci si ritorce contro.

-ANCHE GLI STOICI E GLI EPCUREI PUNTANO ALL’ATARASSIA, MA IN MODO DIVERSO.

Persino nell’accademia di Platone, lo scetticismo iniziò ad andare di moda, diventano tutti scettici.

Anche Platone aveva in mente l’idea dello scetticismo che fosse tutto falso, poiché la verità si trova
nell’iperuranio.

Il motto dell’accademia diventerà “non posso nemmeno sapere di non sapere”, spesso le cose non le so,ma a
volte le so e non so di saperle.

Questa frase ci descrive che persino la nostra stessa mente è oscura a se stessa

AGRIPPA
Lo si colloca tra il primo secolo avanti cristo e il primo secolo dopo cristo (non si sa quando sia nato o
morto).

Il suo argomento fondamentale è: IL TRILEMMA DI AGRIPPA

-Un trilemma è un dilemma con 3 opzioni; il più forte argomento a sostegno dello scetticismo, di
conseguenza, la conclusione sarà che nulla è conoscibile, e nessuna tesi è sostenibile razionalmente, ciò è la
porta che conduce all’epochè ,e quindi, all’afasia.

Una tesi può essere sostenuta in 3 modi soltanto (non sono validi, quindi nessuna tesi può essere sostenuta):

1) ricorrere a delle premesse che a loro volta derivano da altre premesse e così all’infinitoA che sostiene
B,che sostiene C…e così all’infinito. REGRESSO ALL’INFINITO

Ciò non è un buon modo di sostenere una tesi, in quanto non arrivo al fondamento del mio sapere, la mia
tesi è infondata, quindi non è un modo razionale di procedere.

2)ricorrendo a delle premesse prive di fondamento (non derivanti da altre premesse) A che sostiene B,
stop! queste premesse non hanno un fondamento, non è un buon modo di fondare una tesi. PREMESSE
NON DIMOSTRABILISi fondano sul dogmatismo, ossia una cosa non dimostrabile e indiscutibile, non
puoi dubitarne. È anche indimostrata e indimostrabile.

3) ricorrere a delle premesse che a loro volta derivano da premesse sulla tesi che voglio sostenere, quindi,
queste premesse derivano dalla tesi che voglio sostenere, arrivando al punto di partenza (giro intorno). Ciò si
basa sulla petizione di principio (o diallele) , ossia una fallacia che consiste nel dimostrare una tesi
ricorrendo alla tesi stessa (ti dai ragione da solo).

A sostiene C, C sostiene B e B sostiene Atutto un giro per arrivare a darsi ragione da soli
BARONE DI MUNCHAUSEN  Fra tutte le peripezie fatte, racconta che una volta era caduto in acqua e
che si era tirato fuori da solo tirandosi per il codino.

In ogni caso niente è fondato, nessuna di queste tre opzioni è buona e allora non possiamo avere certezze su
nulla, in quanto è anche impossibile trovare una quarta possibilità.

-DOGMA=non è evidente (non intuitivo) , quindi richiede un significativo atto di fede, mi fido.

-POSTULATO=è intuitivo,non dimostrabile, abbastanza evidente e richiede un piccolo atto di fede (non
impegnativo come atto di fede).

-ASSIOMA=è intuitivo e totalmente evidente, non dovrebbe richiedere alcun atto di fedeAXIOS= dotato
di valore, degno di essere creduto

Ciò che hanno in comune sono le verità indimostrabili e non discutibili , che stanno alla base di una teoria o
ragionamento.

Se la nostra teoria si basa su postulati ed assiomi, allora è una buona teoria, se invece presenta qualche
dogma allora è più debole.

GEOMETRIA EUCLIDEA
Euclide è il matematico più famoso di tutti i tempi, nella sua vita ha scoperto un solo teorema. Si insipra più
ad Aristotele per fondare la sua teoria. Ha studiato tutti gli altri teoremi che si conoscevano e ha deciso di
dimostrarli, non tutti i teoremi erano fondati, non del tutto certi, non avevano premesse.

-5 postulati e 5 assiomi 5 frasi che non si possono dimostrare, che un matematico non può dimostrare,
non sono dogmi, ma sono caratterizzati dal fatto che sono intuitivi, sono veri se ci pensi.

5 POSTULATI:

1) due punti si possono congiungere con una rettanon si può dimostrare, ma non posso pensare che non sia
vera

2)dato un segmento lo puoi prolungare all’infinitostessa cosa

3)principio del compasso, se prendi un punto e un segmento, puoi girare il segmento attorno al punto e hai
una circonferenza con il raggio.

4)tutti gli angoli retti sono uguali tra di loro

5) è meno ovvio degli altri ho una retta, ho un punto esterno alla retta, quante parallele ci passano per il
punto? Una sola è parallela, anche se ci passano infinte rette.

Per quanto non sono dimostrabili, sono ovvie, non posso pensare che non siano vere.

Da questi postulati si dimostra ogni altro teorema della geometria.

Parlano soprattutto di oggetti geometrici.

5 ASSIOMI: AXIOS=degno di essere credut

1) due cose uguali a una terza sono uguali tra loro SE A=B E C=B ALLORA A=C
2)aggiungendo cose uguali a cose uguali, si ottengono cose ugualiprincipio del bilanciamento
dell’equazione

3) togliendo cose uguali a cose uguali, si ottengono cose uguali

A=B A-B= B-C

4) 2 cose sovrapponibili hanno la stessa estensione se combaciano, allora sono uguali

5) il tutto è maggiore della parte se tu hai qualcosa, la sua totalità è più grande di una piccola parte che si
prende

A+B > A

Non parlano strettamente di cose della geometria, ma anche di cose astratte, di una qualsiasi cosa.

Euclide le chiama anche nozioni comuni, perché riguardano tutti gli ambiti e per questo sono anche più
intuitivi dei postulati. Queste cose valgono anche se non ci fosse la geometria, quindi è ancora più difficile
da mettere in discussione anche se non si possono dimostrare, li prendiamo con un atto di fede che ci costa
poco. La scienza nasce con Euclide.

ARCHIMEDE
-Nel 300 a.C si può parlare di scienza. la geometria è certa

Archimede è il più rande scienziato dell’antichità. È un matematico italiano di Siracusa, studia ad


Alessandria d’Egitto (culturalmente più importante di tutto il Mediterraneo) dove c’era Euclide
( inizialmente stava nell’accademia di Platone). Archimede studia la matematica sui libri di Euclide, si formò
sulle sue opere. Successivamente tornò a Siracusa, oltre a studiare i teoremi matematici, fondò la fisica, il
primo ad applicare la matematica allo studio della natura, nessuno lo aveva mai fatto anche se c’era l’idea di
Platone e dei Pitagorici.

-PRINCIPIO DEL GALLEGGIAMENTOun corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso
verso l’alto pari al peso del volume del liquido spostato.

La controspintaguardo quanto liquido ha spostato, peso quella massa d’acqua, il peso di questo volume è
uguale alla spinta che il corpo riceve.

Quanto oro posso caricare su una nave? Faccio i calcoli, so quanto è grande la nave, quanto liquido sposta e
quella sarà la spinta che riceverà, devo caricare la nave in modo che sia minore della spinta che riceve

-PRINCIPIO DELLA LEVA “datemi un punto d’appoggio e vi solleverò il mondo” scopre che quando
hai un punto d’appoggio sei in grado di sollevare un certo peso con una leva, se prendi un peso più grande mi
basta allungare il braccio opposto in modo proporzionale e alzerò quel peso.

Posso avere la terra, un punto d’appoggio e una leva sufficientemente lunga da alzare il peso.

Dimostra ciò con una nave, riuscì a sollevarla con dei palanchi, con un giusto sistema di leve alzo tutto.
l’ha calcolato matematicamente, così sai quanto deve essere grande la tua leva.

Impero di Alessandro magno finitoi romani si stanno espandendo e la sicilia è il loro obiettivo, soprattutto
per i commercise la devono contendere con Cartagine (ROMA VS CARTAGINE = GUERRE
PUNICHE).
Siracusa sceglie di mettersi contro i romaniarchimede da fuoco alle navi romane a distanza (leggenda)
specchi parabolici, ma servivano specchi enormi, quindi potrebbe non essere vero, ma comunque sapevano
teoricamente come fare, quindi ci hanno provato.

All’inizio i romani sono stati sconfitti, da macchine governate da carrucole e leve che hanno ribaltato le navi,
quindi, Archimede ha contribuito alla difesa delle navi.

La potenza romana però vince sulla tecnologia dell’epoca, nel mentre Archimede sta studiando i teoremi
matematici, non si accorse che un romano lo uccise,nemmeno lui si rese conto del fatto che aveva ucciso un
genio.

212 a.C muore Archimede

DIOGENE DI SINOPE
Padre del cinismo, era detto “il cane”, perché faceva la vita del cane randagio, sempre per strada, senza
possedere nulla, una sorta di barbone circondato a sua volta da cani. Viveva in una botte, convinto che la via
per la felicità fosse tornare alla natura selvaggia, eliminando le regole della vita sociale e le costrizioni della
vita urbana che sembra migliorare la nostra esistenza, ma in realtà ce la soffoca, nessuno è più felice di un
cane. Diogene vuole l’essenziale nella sua vita, sentirsi liberi, difatti , non aveva nulla, solo una ciotola, ma
un giorno vide un bambino bere l’acqua con le mani e li si convinse che non aveva bisogno nemmeno della
ciotola. La felicità sta nel riscoprire la libertà della natura selvaggia. Diogene rifiutava tutte le regole sociali,
faceva i bisogni dove capitava, si accoppiava dove capitava, viveva in maniera spontanea le sue emozioni
come i cani. Chi era buono con lui gli faceva festa, chi era cattivo lo azzannava.

L’ha intervistato Alessandro Magno nella città di Corinto. Diogene inizialmente non andò alla sua corte, di
conseguenza raggiunge lui stesso Diogene, nel mentre che lui era a prendere il sole ignorando
completamente Alessandro nonostante avesse cercato di blandirlo. Tutti furono scandalosi da questo punto di
vista, ma Alessandro disse molto più semplicemente di lasciarlo stare”se non fossi nato Alessandro
Magno, sarei voluto nascere Diogene”unico che gli ha tenuto testa.

ANEDOTO andava in pieno giorno in giro con una lanterna accesa dicendo che cerca “l’uomo” l’uomo
vero, privo di costrizioni sociali, poiché l’uomo ha perso la sua umanità a causa della civiltà. Un uomo che
sia spontaneo e felice come gli animali, ormai solo gli animali sono felici.

Veniva chiamato “IL SOCRATE PAZZO”  si curava ancora meno rispetto a Socrate quando è morto
gli è stato dedicato un monumento.

Cinico = una persona che disprezza le regole sociali, che non gli importa di nessunoDiogene fonda il
cinismo criticando la società.

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