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Figure coinvolte

Le fasi di un progetto
Obbiettivi Progettazione Esecuzione
Esigenze da soddisfare Progetto preliminare Assegnazione dei lavori
Analisi della fattibilità Progetto definitivo Esecuzione dei lavoro
Definizione degli obbiettivi Progetto esecutivo Consegne e gestione del progetto
Programmazione lavori

Figure coinvolte nella fase obbiettivi


Il committente
È colui che ha il potere di spesa
Dà l'incarico al progettista
Approva tutte le decisioni che interessano direttamente lo scopo progettuale, costi, programmazione e esecuzione dei lavori

Committente

Privato Aziende Brand Amministrazioni comunali

Figure coinvolte nella fase di progettazione

Progettista

Abilitato Direttore artistico Designer

Il progettista abilitato
Architetto:
Ingegnere
Geometra
Elaborazione del progetto preliminare
Supervisione e programmazione dei lavori
Firma e presentazione di titoli abitativi per interventi edilizi
Coordinatore di tutte le figure professionali coinvolte

Il direttore artistico
Architetto
Designer
Cura l'immagine e l'estetica diem progetto
Consulente nella fase di direzione dei lavori nell'esecuzione dell'opera

Il direttore dei lavori


Progettista abilitato Ha il compito di dirigere, coordinare e veri care che i lavori vengano eseguiti a “regola d’arte”
Architetto (conformi al progetto, al contratto stipulato con la committenza e alle normative vigenti
Si occupa del collaudo dell’opera e della veri ca della contabilità economica.
Ingegnere Il direttore dei lavori e il progettista possono, in alcuni casi, essere la stessa persona.
Geometra
Il coordinatore della sicurezza
Progettista abilitato
Architetto
Ingegnere
Geometra
Figura professionale obbligatoria per legge
Nominato dal committente
Deve redigere il PSC(Piano di sicurezza e coordinamento)
Deve vigilare sulle imprese esecutrici affinché rispettino le prescrizioni

L’impresa esecutrice
Incaricata dal committente
Esegue l’opera o parte di essa
Individuata successivamente alla fase di progettazione esecutiva, mediante gara d'appalto

L’impresa subappaltata
Incaricata dall’impresa esecutrice
Realizzazione di singole parti di progetto o di determinate opere

I fornitori
Imprese o aziende specializzate che forniscono materiali o prodotti per l'edilizia
Affiancano il progettista nella scelta dei materiali più idonei

Gli artigiani
Figure professionali che lavorano a supporto dei progettisti e delle imprese
Forniscono servizi e lavorazioni tecniche e specifiche, necessarie

Il project manager
Ha la direzione generale del lavoro
Gestisce e coordina le risorse economiche e professionali
Funge da tramite con la committenza

Direttore
artistico Coordinatore
della sicurezza Committente
Progettista
impiantista

Progettista Project manager


Strutturista
Impresa di costruzione
Fornitori

Direttore dei Designer


lavori Imprese
subappaltate Artigiani
La figura del designer
Bisogna vedere più al design come modo di pensare e meno come oggetto se vogliamo
avere un impatto maggiore e duraturo.
Design thinking
La ricerca
Identi care i problemi e generare soluzioni
Approccio da diverse prospettive e punti di vista
Abilità di sfruttare idee opposte e limitazioni opposte

Normativa
Il PGT:
Piano di governo del territorio: è uno degli atti di pianificazione territoriale con il quale il comune disciplina l'utilizzo e la trasformazione del suo
territorio e delle relative risorse
Viene redatto da un tecnico urbanista incaricato dalla pubblica amministrazione
É rivolto ad architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori, ingegneri
Il piano di governo del territorio definisce l’assetto dell’intero territorio comunale ed e’ articolato dai seguenti atti:
• il documento di piano
• il piano dei servizi
• il piano delle regole
Indica:
• la rete delle principali vie di comunicazione e dei loro impianti
• la divisione in zone del territorio comunale
• indicazione delle zone destinate all’espansione urbana
• determinazione dei vincoli da rispettare in ogni zona
• le aree da riservare a edifici pubblici, di uso pubblico, opere di impianti di interesse collettivo
• vincoli da rispettare nelle zone a carattere storico ambientale o paesistico
• norme di attuazione del piano r
Il PGT deve rispettare le sue previsioni, le indicazioni e prescrizioni imposte da piani territoriali regionali e sovracomunali.

Il Regolamento Edilizio:
Il R.E. è lo strumento urbanistico che norma a livello comunale le modalità costruttive dell‘edificazione, garantendo il rispetto delle normative
tecnico-estetiche, igienico- sanitarie, di sicurezza e vivibilità degli immobili e delle pertinenze degli stessi.
Viene redatto dagli uffici tecnici del Comune, in collaborazione con altri enti preposti quali ad esempio l’ATS
I contenuti in sintesi sono i seguenti:
1. procedimento per il rilascio di:
A. valutazione preventiva
B. permessi di costruire
C. presentazione di scia/cila
D. scia di conformità edilizia e agibilità
2. competenze del comune, compiti, la composizione e il funzionamento della commissione per la qualità architettonica e per il paesaggio
3. come e cosa devono fare i soggetti coinvolti (committente /professionista)
4. i compiti e le responsabilità dei progettisti, dei realizzatori e preposti al controllo
5. la documentazione e gli elaborati necessari per la completezza delle diverse istanze
6. le caratteristiche delle opere di urbanizzazione di arredo urbano e ambientale
7. definisce le tipologie degli interventi edilizi
8. definisce le superfici e le caratteristiche che devono avere gli ambienti
Definizione degli interventi edilizi:
1. “Interventi di MANUTENZIONE ORDINARIA”, gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle
finiture degli edifici.
2. “Interventi di MANUTENZIONE STRAORDINARIA”, le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli
edifici. Nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria sono compresi anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento
delle unità immobiliari con esecuzione di opere.
3. “Interventi di RESTAURO e di RISANAMENTO CONSERVATIVO”, gli interventi edilizi rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la
funzionalità mediante un insieme sistematico di opere. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi
costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso.
4. “interventi di RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA”, gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante opere che possono portare ad un
organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi
costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti.
5. “interventi di NUOVA COSTRUZIONE”, quelli di trasformazione edilizia e urbanistica del territorio non rientranti nelle categorie definite alle
lettere precedenti.
6. “interventi di RISTRUTTURAZIONE URBANISTICA”, quelli rivolti a sostituire l’esistente tessuto urbanistico-edilizio con altro diverso, mediante un
insieme sistematico di interventi edilizi, anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale.
Definizione delle caratteristiche minime degli ambienti:
Mq minimi degli ambienti (es. Milano):
• 17 mq: soggiorno con angolo cottura
• 14 mq: soggiorno senza angolo cottura
• 5 mq: cucina non abitabile
• 7 mq: studio
• 8 mq: camera da letto singola
• 12mq: camera da letto matrimoniale esclusa la cabina armadio
Altezze minime degli ambienti
• 2,70 m: soggiorno/pranzo, cucina, camere da letto
• 2,40 m: spazi di servizio (bagni, lavanderie e spogliatoi)
• 2,10m: disimpegni, ripostigli, ingressi

Il comfort abitativo: requisiti di aerazione e illuminazione naturale


Rapporto aero-illuminante (R.A.I.)
È il rapporto tra la superficie delle aperture (finestre- porte finestre)di un locale e la superficie a pavimento del medesimo locale.
Calcolo per valore di riferimento maggiormente utilizzato:
R.A.I. = sup. utile aeroilluminante / sup. locale ≥1/8
Calcolo con calore di riferimento per il comune di Milano:
R.A.I. = sup. utile aeroilluminante / sup. locale ≥ 1/10
I titoli abilitativi ed interventi edilizi: il rapporto con le Amministrazioni comunali
Sono delle pratiche amministrative che consentono di eseguirei lavori di costruzione, modifica o manutenzione di un edificio o di una sua parte.
La normativa di riferimento è la seguente:
• Testo unico dell’edilizia (DPR 380/2001)
• Decreto SCIA 2 (Dlgs 222/2016)
• Decreto Sblocca Italia
L’organo legislativo di riferimento per il conferimento dei titoli abilitativi è lo SPORTELLO UNICO DELL’EDILIZIA (S.U.E). Lo Sportello Unico
dell’Edilizia è instituito dal testo Unico dell’Edilizia ed rivolto a tutti i cittadini che, nell’ambito del territorio comunale, hanno intenzione di realizzare
un intervento edilizio.
COMUNICAZIONE INIZIO LAVORI ASSEVERATA (C.I.L.A.)
Gli interventi concessi sono i seguenti:
1. manutenzione straordinaria che non riguardano parti strutturali dell’edificio e che comprendo l’apertura di porte interne e spostamento di
tramezzi interni e la fusione e il frazionamento di singole unità immobiliari
2. restauro e risanamento che non riguardano parti strutturali dell’edificio
3. eliminazione di barriere architettoniche
Documentazione da presentare all’Ufficio Tecnico del Comune
• Modulo C.I.L.A. e relazione tecnica di asseverazione
• Modulo soggetti coinvolti
• Allegati Comune
• Elaborati di progetto
Elaborati di progetto:
• Planimetria Inquadramento territoriale (estratto mappa PGT)
• Pianta Stato di Fatto
• Pianta Stato di Progetto
• Pianta Adattabilità dei bagni
• Pianta comparativa: demolizioni e costruzioni (“gialli e rossi”)
SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA’ (SCIA)
Gli interventi concessi sono i seguenti:
1. manutenzione straordinaria che riguardano parti strutturali dell’edificio
2. restauro e risanamento che riguardano parti strutturali dell’edificio
3. ristrutturazione edilizia che:
A. portino ad un organismo edilizio in parte o tutto diverso dal precedente
B. comportino cambio della volumetria dell’edifico e dei prospetti
C. comportino cambio di destinazione d’uso
D. comportino modifiche della sagoma per immobili sottoposti a vincolo
4. frazionamento o accorpamento delle unita’ immobiliari con esecuzioni di opere che comportino anche la modifica della volumetria, dei
prospetti e della destinazione d’uso
PERMESSO DI COSTRUIRE (PdC) - ALTERNATIVO ALLA SCIA
Gli interventi concessi sono i seguenti:
1. nuova costruzione
2. ristrutturazione urbanistica
3. ristrutturazione edilizia che:
A. portino ad un organismo edilizio in parte o tutto diverso dal precedente
B. comportino cambio della volumetria dell’edifico e dei prospetti
C. comportino cambio di destinazione d’uso
D. comportino modifiche della sagoma per immobili sottoposti a vincolo
4. frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzioni di opere che modificano la volumetria, i prospetti e la destinazione
d’uso
Le varianti di progetto: documentazione ed elaborati
È probabile che in fase di esecuzione dei lavori si applichino delle modifiche, più o meno sostanziali, al progetto per necessità funzionali,
economiche o estetiche.
Nel caso della C.I.L.A. è indispensabile che le eventuali varianti non alterino la consistenza urbanistica dell’immobile. Quindi sono ammesse solo
modifiche di carattere distributivo.
Per esempio: se si è presentata una C.IL.A. nella variante di progetto NON potranno essere presentate modifiche di destinazione d’uso
dell’immobile: in quel caso bisognerà presentare un’altra pratica e un altro titolo abilitativo (SCIA o PdC).

È IMPORTANTE aggiornare sempre, in contemporanea, gli elaborati grafici, i computi metrici e i preventivi.

Opere temporanee e allestimenti:


• PADIGLIONI ESPOSITIVI O COMMERCIALI
• ABITAZIONI TEMPORANEE (case mobili, case per emergenze . . . )
• OPERE PER EVENTI SPORTIVI O DI INTRATTENIMENTO (palchi, campi sportivi, concerti ...)
• OPERE PER EVENTI CULTURALI O ARTISTICI (installazioni d’arte, mostre, allestimenti, scenografie ...)
Le loro caratteristiche sono le seguenti:
• MOBILITÀ
• TRASPORTABILITÀ
• SMONTABILITÀ
• REVERSIBILITÀ
• MODIFICABILITÀ

Il regolamento locale di igiene


Elenca la normativa che identifica le idoneità igienico-sanitarie di un’opera edilizia e delle caratteristiche dei locali che la costituiscono.
Lo redigono le asl di competenza e lo recepisce il comune.
Caratteristiche igienico - sanitarie dei locali:
• la superficie di pavimento
• le altezze interne
• l’illuminazione
• la ventilazione
• la protezione dall’umidità
• la coibenza termica e acustica
• i servizi tecnologici
• l’accessibilità
• la sicurezza
• i requisiti igienici dei suoli edificabili

Superamento delle barriere architettoniche:


Sono tutti quegli ostacoli fisici che creano impedimento e non permettono un’equa mobilità, ed in particolare a coloro i quali hanno incapacità
motorie temporanee o permanenti.
Il Decreto è l’insieme di prescrizioni tecniche che hanno lo scopo di garantire la fruizione di un ambiente da parte dei diversamente abili.
Si applica per lo più alle nuove costruzioni, con la particolare attenzione ai luoghi pubblici, ed agli interventi di modifica di immobili esistenti.
I contenuti sono:
Accessi e percorsi orizzontali:
◦porte
◦corridoi e passaggi
Locali igienici:
◦dimensioni
◦porte
◦wc
◦lavabo
◦corrimano
Tutti i progetti devono includere le seguenti possibilità:
• ACCESSIBILITÀ : possibilità di raggiungere l’edificio e tutte le sue parti, fruendo degli spazi ed delle attrezzature in condizioni di adeguata
sicurezza e totale autonomia.
• VISITABILITÀ: possibilità di accedere agli spazi di relazione (soggiorno, pranzo, luoghi di lavoro ...) e ad almeno un servizio igienico. Dunque la
persona può accedere estemporaneamente in maniera limitata alla struttura, ma comunque le consente ogni tipo di relazione fondamentale.
• ADATTABILITÀ: possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito, per rendere completamente e agevolmente fruibile lo stabile o una parte
di esso. Un edificio si considera adattabile quando, con l’esecuzione di lavori che non modificano né la struttura portante né gli impianti, può
essere reso accessibile.
RAMPE DI ACCESSO:
La pendenza delle rampe non deve superare l’8%. Sono ammesse pendenze fino al 12% per rampe con lunghezza massima di 3 metri. Per rampe
con lunghezza tra i 10 e i 3 metri il calcolo della pendenza ammissibile avviene per interpolazione. È comunque necessario prevedere ogni 10 metri
di lunghezza un piano di riposo.
Salute e sicurezza nei cantieri: Decreto Legislativo n° 81/08
Contiene disposizioni specifiche relative alle misure di tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori nei cantieri temporanei o mobili.
• Analizzare i rischi presenti in cantiere
• Elaborare un documento, piano della sicurezza e coordinamento (PSC), in cui i rischi vengono valutati, analizzati e poi pianificati gli interventi per
ridurli o eliminarli.
• Informare, formare e addestrare il personale.
• Nominare un medico competente, specializzato in medicina del lavoro, che effettui le visite mediche di idoneità al momento dell’assunzione.

Le regole della buona progettazione


Lo scopo è quello di garantire l’adeguato comfort abitativo dei singoli spazi dell’abitato.

CAMERA DA LETTO MATRIMONIALE:


• Evitare di accostare il letto alle finestre per motivi termici e sanitari

• Allineare la porta alla finestra per non creare percorsi tortuosi

• Evitare di posizionare la porta in linea con l’armadio poichè, l’armadio, si trasformerebbe in un ostacolo fisico e visivo

• Mantenere sempre un passaggio minimo da 60 cm tra il letto e il muro

• Lasciare un passaggio da 90 cm tra il letto e l’armadio per permettere l’apertura dell’armadio stesso

CAMERA DA LETTO SINGOLA:


• Evitare di accostare il letto alle finestre per motivi termici e sanitari

• Allineare la porta alla finestra per non creare percorsi tortuosi

• Posizionare, quando è possibile, la scrivania vicina alla finestra per avere più luce naturale durante le ore di studio o di

lavoro

SOGGIORNO/PRANZO:
• Mantenere sempre, nella progettazione, almeno 100 cm tra il tavolo e il muro per permettere il passaggio di una persona e

di potersi sedere spostando la sedia

• Mantenere sempre una distanza adeguata tra il divano e il mobile tv rendendone facile la visione

• Se il divano e la poltrona sono posti uno di fronte all’altro mantenere almeno 80/90 cm

• Cercare sempre di avere la tv e il divano e/o la poltrona in linea l’uno con l’altro

CUCINA:
• Nella progettazione della cucina cercare sempre di avere mobili modulari e componibili per facilitarne la

produzione, il montaggio e diminuirne i costi

• La profondità di questi moduli è sempre da 60 cm mentre la lunghezza può variare sempre con moduli multipli o

sottomultipli di 60 cm (30 cm, 15 cm, 90 cm ...)

• Nella cucine in linea mantenere sempre almeno 90/100 cm tra il mobile cucina e il muro

BAGNO:

• Nella progettazione dei bagni il lato corto deve avere una larghezza minima di 120 cm

• Si consiglia, quando è possibile, di disporre i sanitari su uno stesso lato per evitare complicazioni a livello di

impiantisti e l’ aumento dei costi


• Disporre i bagni sempre vicine alle colonne di scarico

• Dividere sempre il bagno dalla zona giorno con uno spazio opportune o di disimpegno

• Distanziare i sanitari tra loro di almeno 20 cm e 15/20 cm dal muro


• Se entrambi i sanitari sono posti su un’unica parete essa deve avere una
larghezza minima di 125/130 cm
• È possibile progettare bagni con aerazione artificiale SOLO in
appartamenti con mq inferiori ai 70. Per gli appartamenti con superfici
superiori, il bagno principale deve avere aeroilluminazione naturale, o in alternativa essere presente una VMC (ventilazione meccanica
controllata) a servizio dell’intero appartamento.

Il rilievo architettonico
.

Modalità, metodologia e strumenti


Le fasi del progetto preliminare sono le seguenti:
1. Il rilievo
2. Identificazione delle necessità e delle funzioni
3. Elaborazione del concept
4. Elaborazione di una o piò soluzioni (definizione di flussi e zoning)
5. Confronto con i committenti
6. Ipotesi sommaria dei costi dell'intervento

Il rilievo:
Lo scopo del rilievo è quello di restituire un modello dell'immobile soggetto ad intervento, attraverso la misurazione di alcuni punti all’interno dello
spazio ritenuti significativi.
• Rilievo diretto (longimetrico): impiegato per rilievi architettonici tramite strumentazione base ed è indispensabile per l'elaborazione di piante e
prospetti
• Rilievo strumentale ( topografico): utilizzato come complemento al rilievo diretto e indiretto, per il rilevamento di andamenti planimetrici di
grande estensione e punti inaccessibili.
• Rilievo indiretto (fotogrammetrico): effettuato con macchine da ripresa e strumenti che permettono di estrarre, dai fotogrammi informazioni utili a
costruire direttamente un modello geometrico dell'oggetto.
Progetto
Preliminare e definitivo: le fasi del progetto
Quali sono le fasi?
Concepire e definire il progetto
Programmare il progetto
Realizzare quanto programmato
Completare il progetto
Le fasi si traducono in:
progetto preliminare
progetto definitivo
progetto esecutivo
Le diverse scale di rappresentazione:
Rappresentazione territoriale. SCALA 1:50.000/1:25.000
Rappresentazione urbanistica. SCALA 1:5.000/1:2.000
Progetto di intere aree. SCALA 1:1.000/1:500
Rappresentazione del progetto complessivo. SCALA 1:200/1:100
Rappresentazione delle scelte tecniche e tecnologiche. SCALA 1:50/1:20
Rappresentazione dei dettagli tecnologici e degli arredi. SCALA 1:10/1:1

Il progetto preliminare:
Il progetto preliminare costituisce la prima fase di un intervento di nuova costruzione o di recupero e ristrutturazione di un immobile.
Fase che comprende decisioni funzionali, tecnologiche ed economiche.
Consistente nella rappresentazione del progetto preliminare da realizzare definendone le caratteristiche qualitative, funzionali e di
relazione.
Redatto attraverso elaborati grafici che descrivono e illustrano l’idea di progetto, comprendendo una stima del budget utile a
verificarne la fattibilità economica.
Proposto del professionista, approvato dal committente.
Le fasi da cui è composto:
Il RILIEVO
Identificazione delle NECESSITÀ e delle FUNZIONI
Elaborazione del CONCEPT
Elaborazione di una o più SOLUZIONI.
Definizione di flussi e zoning
CONFRONTO con i committenti
IPOTESI sommaria dei COSTI dell’intervento
CASE History:
• Ricerca: trovare il problema
◦C’è veramente posto per tutti? Chi rimane escluso da Expo? Per quale motivo?
◦Esiste la carenza di strutture ricettive e un supporto commerciale a realtà medio-piccole che non trovano spazio: necessità di nuove strutture e di una rete di collegamento ad
expo
◦Esistono zone di Milano distanti da Rho Fiera, interessanti per dare visibilità, ospitare persone e in cui sia possibile insediare strutture mobili?
• Analisi: trovare nuove strade
◦Invece di usare esclusivamente un approccio convergente in cui si valutano scelte tra quelle disponibili, ci incoraggia ad usare un approccio divergente e ad esplorare NUOVE
ALTERNATIVE o soluzioni. Idee che non sarebbero state prese in considerazione.
◦Valutare le potenzialità dei casi studio raccolti evidenziando per ognuno le similitudini, le innovazioni o le contraddizioni estrapolando dei valori e delle caratteristiche.
• Sintesi: modello sempli cato
◦Raggruppare e dare una forma concettuale ai valori e alle caratteristiche trovate, selezionando quelle che possono essere accumunate ed inserite nel nostro campo di
applicazione creando un MODELLO SEMPLIFICATO che lasci grandi possibilità di cambiamento e integrazioni ma che dia una visione e si apra a molteplici interpretazioni.
◦Un sistema modulare che dia la possibilità di ospitare attività ricettive, commerciali e di divulgazione che crei una rete connessa con le attività ospitate e con gli eventi di Milano e
di Expo 2015. Collegato tramite un sistema di trasporto sostenibile.
• Concept: le linee guida per la soluzione
◦Dare una forma tracciando le “linee guida” seguendo le quali il progetto prenderà la sua forma nale, con il passare del tempo. Inserire il modello sempli cato (sintesi) nel
contesto speci co per iniziare a valutarne il possibile funzionamento e l’impatto.
◦Dare forma e sperimentare il modello

Progetto definitivo:
È lo sviluppo del progetto preliminare approvato, redatto attraverso elaborati grafici contenenti specifiche tecniche, progettazione degli impianti e
definizione dei materiali.
Usualmente accompagnato da render rappresentativi delle scelte progettuali definitive, con indicazione di materiali come da progetto. Corredato
dall’analisi temporale per la realizzazione dell’opera e una puntuale analisi economica dei costi di realizzazione, costituita da un documento noto
come computo metrico estimativo.
Le fasi sono le seguenti:
Elaborazione della RELAZIONE TECNICA
Elaborazione del COMPUTO METRICO
COMPUTO METRICO ESTIMATIVO
Elaborazione del CAPITOLATO
Definizione del CONTRATTO D’APPALTO
Assegnazione della GARA D’APPALTO
Consegna del TITOLO ABILITATIVO
Ipotesi di impianti, arredi e materiali
LA RELAZIONE TECNICA:
• È la relazione generale del progetto definitivo che descrive in dettaglio i criteri utilizzati per le scelte progettuali esecutive, per i particolari
costruttivi e per la verifica dei prescritti livelli qualitativi e di sicurezza.
• Contiene inoltre l’illustrazione dei criteri seguiti e delle scelte effettuate per trasferire, sul piano contrattuale e sul piano costruttivo, quanto
• previsto dal progetto definitivo approvato.
IL COMPUTO METRICO
• Il computo metrico è la descrizione delle opere e delle quantità, redatto sulla base di un progetto edile esecutivo.
• Il computo metrico si definisce estimativo quando contiene anche i costi delle opere da realizzare.
• Il computo metrico estimativo viene solitamente valorizzato dal progettista riferendosi a prezziari noti quali DEI o CCIAA che riportano i prezzi
medi praticati sul mercato dalle aziende, i costi delle materie prime e i costi orari di manodopera.

BUDGET Progetto Budget preliminare

Budget de nitivo

Budget esecutivo COMMESSA

CONTRATTO INIZIO LAVORI

IL CAPITOLATO:
Il capitolato disciplina le modalità di esecuzione delle opere, le norme di condotta dei lavori,
la disciplina e il buon ordine dei cantieri, la provenienza dei materiali, la responsabilità e gli obblighi dell’esecutore per difetti di costruzione, i
limiti di riconoscimento dei danni da forza maggiore.
GARA D’APPALTO:
È lo strumento attraverso il quale vengono poste in concorrenza le imprese interessate ad eseguire l’opera, consentendo al committente di ricevere
offerte comparabili tra loro, al fine di poter individuare la possibile impresa appaltante.
Nell’ambito di interventi con committenza privata la tipologia di assegnazione della gara d’appalto comunemente utilizzata è la trattativa privata.
La trattativa privata è il modo che offre maggiore libertà sia nella scelta, sia nella definizione dell’importo dei lavori.
Sono parte integrante del contratto:
• IL CAPITOLATO GENERALE
• IL CAPITOLATO SPECIALE
• GLI ELABORATI GRAFICI PROGETTUALI - L’ELENCO DEI PREZZI UNITARI
• I PIANI DI SICUREZZA
• IL CRONOPROGRAMMA
• LE POLIZZE DI GARANZIA
CONTRATTO D’APPALTO:
È il contratto tra le parti con il quale una delle due assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il
compimento di un’opera o di un servizio mediante un corrispettivo in denaro. Il regolamento del codice appalti ne specifica i contenuti.

Allestire uno stand: iter progettuale


LA FASE PRELIMINARE:
Conoscere il committente /azienda e comprenderne gli obiettivi e la strategia
Conoscere lo spazio espositivo e i regolamenti (H massima stand, mq, adiacenze, perimetri...)
Scegliere la tipologia di stand
Progettare lo stand e le sue aree funzionali
Progettare i percorsi
CONOSCERE IL COMMITTENTE:
Personalità del brand/azienda/società
La cultura e i valori
La mentalità
La propria immagine riflessa sui clienti
La relazione con i clienti
L’immagine e gli elementi visivi (logo)
CONOSCERE LO SPAZIO E I REGOLAMENTI:
Dove si trova la fiera ed il suo contesto economico e culturale
Conoscere i vincoli del regolamento
Studiare l’ubicazione dello stand all’interno dello spazio
SCEGLIERE LA TIPOLOGIA DELLO STAND IN RELAZIONE ALLO SPAZIO:
PROGETTARE LO STAND E LE AREE FUNZIONALI
Area espositiva
Reception
Area meeting
Area ristoro
Ripostigli e aree di servizio (bagni, spogliatoi...)
Progettare eventuali espositori, arredi o pannelli espositivi
Uffici
PROGETTARE I PERCORSI

Fase definitiva
SCEGLIERE I MATERIALI E I COLORI
Materiali in linea con il pensiero, il messaggio e i prodotti dell’azienda
Scegliere i colori che riprendano quelli del marchio
Scegliere materiali ignifughi
Ricerca di materiali innovativi e facilmente adattabili agli spazi progettati
STUDIARE LE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI E I TEMPI DI POSA
Scegliere materiali e rivestimenti facili da posare per ridurre la possibilità di errori
Considerare in base ai materiali scelti il peso che avrà la struttura
Selezionare materiali e rivestimenti che siano facili e rapidi da posare
Scegliere materiali che diano una sensazione di comfort ai visitatori
PROGETTARE L’ILLUMINAZIONE
Considerare il contesto della fiera e l’illuminazione naturale e generale già presente
Considerare per la scelta dell’illuminazione la tipologia di stand in cui si sta lavorando (stand aperto, aperto su un lato, stand chiuso . . .)
Considerare l’illuminazione degli stand limitrofi
Considerare il layout dello stand e i materiali e colori che si è scelto
Considerare la tipologia di prodotto che si sta esponendo (arredi, abbigliamento, gioielli, materiali per l’edilizia . . . )
Progettare un’illuminazione che metta a proprio agio i visitatori e che esalti il valore del prodotto che si espone

Fase esecutiva
Fare la stima dei costi e la programmazione dei lavori di montaggio
Allestire lo spazio con gli arredi /complemementi da esporre
Gestire lo spazio durante l’evento
STIMA DEI COSTI E PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI
Considerare i costi di affitto dello spazio per tutta la fase di montaggio, periodo dell’evento e fase di smontaggio
Considerare i costi della materia prima
Considerare i costi di trasporto
Considerare i costi di montaggio e posa
Programmare e gestire tutte le singole fasi di lavoro ed evitare “interferenze” tra di esse
Considerare i costi di allestimento dello stand e la realizzazione di eventuali arredi e pannelli per l’esposizione
Considerare i costi di gestione durante la fiera e i costi di smontaggio dello stand
ALLESTIRE LO SPAZIO
Presentare il messaggio dell’azienda in maniera semplice ed efficace
Allestire lo spazio in maniera tale da attirare l’attenzione del visitatore
L’allestimento deve valorizzare il prodotto e non entrare in contrasto con lo spazio dello stand
Considerare nell’allestimento anche supporti e schermi multimediali
Considerare nell’allestimento anche l’aspetto grafico e pubblicitario del brand
GESTIRE LO SPAZIO
Scegliere per la gestione dello spazio, durante la fiera, personale competente e accogliente
Scegliere del personale per la sorveglianza dello stand quando esso è chiuso
Far si che il pubblico non apporti danni ai prodotti o allo stand durante la visita

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