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IL NATALE DI GESÙ: SALVIAMOCI L’ANIMA!
“Salviamoci l’anima” è una espressione, attualmente poco usata ma fondamentale. Una volta i predicatori, giustamente, tuonavano dall’altare: “Salvata l’anima, salvato tutto! Persa l’anima perso tutto”! Tanto che Gesù, nel vangelo, dirà: “Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?” (Mc.8,36). “Perdere l’anima” significa rifiutare il Natale di Gesù nella propria vita! Dio è Gesù, rifiutare il Natale di Gesù significa rifiutare il Senso e il Fine della propria vita. Significa rifiutare l’Anima Increata della nostra vita che anima la nostra vita e non capirci più nulla. Da semplici (lat. “sine”, “plico” cioè “senza pieghe”), aperti a Dio in anima e corpo, diventare complicati (lat. “cum”, “plico” cioè “con pieghe”, “ripiegato”), diventare ripiegati su se stessi, autoriducendosi a sola materia, incapaci di aprirsi a Dio che è Gesù! Incapaci di aprirsi a Dio perché “nessuno può dire «Gesù è Signore» se non sotto l'azione dello Spirito Santo” (1Cor.12,3), necessario, dice san Pietro per “[conseguire] la mèta della [nostra] fede, cioè la salvezza delle Appuntamenti NATALIZI: anime” (1Pt.1,9). Cosà è “semplice” nell’uomo? L’anima che come diceva Platone è una sostanza semplice incomposta, spirituale, trascendente, pertanto immortale! Come diceva sant’Agostino, Domenica 24 dicembre (IV AVVENTO) ore 18,00 confessioni l'anima è tutta in tutto il corpo e tutta in qualsiasi parte di esso ed è immagine di Dio-Trinità (Padre, in Parrocchia. Alle ore 20,00 Figlio e Spirito Santo): come Dio è Uno in tre Divine Persone, così l'anima è una sola sostanza in tre S.Messa della NOTTE di NATALE. facoltà, che sono la memoria, l'intelletto e la volontà. San Tommaso d’Aquino ci ricorda che Lunedì 25 dicembre (NATALE), l’anima non è collocabile in un singolo organo (cuore, cervello, ecc.), né dal corpo separabile (se ore 10,30 Santa Messa di Natale. non con la morte) ed è la forma del corpo, la sua separazione dopo la morte è vista come un esilio, Domenica 31 dicembre (SANTA FAMIGLIA), ore 10,30 S. Messa; poiché essa è naturalmente unita al corpo, a cui tende con la resurrezione finale, la risurrezione ore 19,00 S. Messa di della carne. Scrive il beato Carlo Acutis (1991-2006), morto a 15 anni di leucemia: “Siamo composti RINGRAZIAMENTO PER L’ANNO di anima e corpo. Ma l’anima è semplice, e ciò che è semplice non è decomponibile, non è TRASCORSO complicato. Quindi la nostra anima non è fatta per il tempo e per lo spazio. Ora come ora, finché Lunedì 1 gennaio 2024 (SANTA viviamo, siamo come chiusi in una trappola, in una gabbia che si chiama tempo-spazio, da cui MARIA MADRE DI DIO), ore 10,30 Santa Messa. siamo dipendenti, perché il tempo e lo spazio ci rendono difficile l’esistenza, ma abbiamo lo spirito, Sabato 6 gennaio 2024 che essendo semplice, è immortale ed essendo immortale, non deve rimanere nel tempo e nello (EPIFANIA DEL SIGNORE), ore spazio. Quel chicco che siamo tutti noi, viene messo in fondo alla terra per essere maturato e 10,30 Santa Messa. potersi sviluppare e portarsi a «livello di anima», che non vuole né tempo, né spazio, ma è fatta per Domenica 7 gennaio 2024 l’Eternità. Ma oltre essere questo chicco di frumento, siamo anche ragione, e bisogna che noi (BATTESIMO DEL SIGNORE), ore 10,30 Santa Messa. collaboriamo allo sviluppo di questo chicco. Per poter favorire questo sviluppo, che permetta al chicco di diventare spiga e frumento, ci vogliono due virtù che dobbiamo praticare: l’umiltà e la NB1. Il vostro parroco è disponibile tutti i semplicità. L’umiltà che è verità, l’umiltà che è realtà, l’umiltà che non consiste nel disprezzarci ma giorni per la Santa Confessione! Basta una consiste nel sentirci al di sotto di Dio. Dio, e poi noi. Umiltà deriva dalla parola latina humus che vuol telefonata per mettersi d’accordo! Senza il pentimento dei peccati non si va in dire terra. Quindi umile è colui che proviene dalla terra, sta in basso e si tiene in basso. Se noi ci Paradiso! sentiamo al di sotto di Dio, siamo nella proporzione. E nella proporzione, siamo nell’umiltà. L’umiltà ci fa mantenere il nostro posto. E ci invita, e ci porta a vigoreggiare le nostre risorse, che non NB2. Se vi fossero parrocchiani ammalati dobbiamo disprezzare, e che dobbiamo coltivare a gloria di Dio. La semplicità è la virtù di non che desiderassero fare la Santa Confessione complicare … di non essere ripiegati su se stessi … di lasciare tutto aperto a disposizione della gloria e la Santa Comunione a Natale, mi possono telefonare. Grazie! di Dio e del bene dei nostri fratelli. Umiltà e semplicità sono due virtù che consentono al chicco di uscire dalla terra, svilupparsi e diventare frumento … Quando Gesù parla di chicco di frumento, NB3. Ogni giovedì sera, gruppo di pensa a Sé, come pane consacrato e transustanziato, e pensa a noi, come persone che di questo preghiera: ore 19 Adorazione Eucaristica e Pane vivono, ed in questo Pane esistono, e con questo Pane si portano per l’Eternità … Gesù ha Santo Rosario; ore 20 Santa Messa voluto porre l’umiltà a fondamento dell’ascetica cristiana. La umiltà che è fondamento anche NB4. Catechismo, tutte le domeniche: ore dell’altra virtù tanto da lui predicata: la carità … Cos’è l’umiltà? È riconoscere da Dio tutto quello 9,00 CRESIME; ore 9,40 COMUNIONI che si è. È riconoscere da Dio il bene che si ha. È riconoscere da noi tutto il male che si è e che si ha. La virtù dell’umiltà è una virtù tipicamente cristiana. L’ha portata sulla terra, vivendola prima Lui. NB.5 Chi desidera può essere aggiunto al Tanti dicono che Gesù è nato povero, che è stato posto in una mangiatoia … e per questo è nato gruppo “WhatsApp” della parrocchia. umile. Ma non è per questo che Gesù è nato umile. L’aver unito [nel Natale] alla natura divina la NB.6 Orari ordinari delle Sante Messe – natura umana è stato il gesto della più sublime umiltà. Ecco perché potè dire: «Imparate da me lunedì, martedì, mercoledì, venerdì: ore che sono mite ed umile di cuore» … Il primo vizio capitale, la superbia, non ha gioco su di Lui … 7,30; giovedì ore 20,00; sabato ore 8,30; Umiltà che Gesù ha esercitato con la sua incarnazione … Questo passaggio massacrante domenica ore 10,30. dall’infinito al finito è la sua umiliazione … per più di 30 anni … Allora la carità non è altro che umiltà praticata. Perché ogni mancanza di carità, è una mancanza di umiltà e viceversa”. Accogliamo il NB.7 Orari adorazione eucaristica giornaliera – lun, mart, merc, ven, ore 8,00 Natale di Gesù nella nostra anima perché dall’orgoglio e dalla superbia arrivi alla umiltà e alla carità. – sab. ore 9,00 – gio, ore 19,00 Buon Natale a tutti, don Fabio Arlati QUAL È MISURA DEL NOSTRO ACCOGLIMENTO IL PRESEPE COMPIE 800 ANNI San Francesco, 800 anni fa, nel 1223, ritornando dalla Terra Santa, DEL NATALE DI GESÙ? volle rappresentare il Natale di Gesù a Greccio in provincia di Rieti. Il beato Carlo Acutis, ricordava le parole Fece un “presepe” (lat. “praesepium”, “mangiatoia”) vivente! Lo lapidarie di Gesù: “Se qualcuno vuol fece a Greccio perché le sue grotte ricordavano in modo venire dietro a me, rinneghi se stesso, particolare il paesaggio di Betlemme. San Francesco voleva prenda la sua croce ogni giorno e mi vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato Gesù, come segua” (Lc.9,23). Scrive la mamma di fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e Carlo, Antonia Salzano: “Per capire a che l’asinello. Poi il sacerdote, sulla mangiatoia che richiama l’offerta punto fossimo arrivati nel ridurre sacrificale, celebrò solennemente l’Eucaristia, mostrando il l’orgoglio e nel crescere nell’umiltà e legame tra l’Incarnazione del Figlio di Dio e l’Eucaristia. “Da quel nella libertà interiore, Carlo suggeriva di presepe del 1223” – scrivono le “Fonti francescane” – “ciascuno se guardare al grado con cui sopportiamo ne tornò a casa sua pieno di ineffabile gioia”. Nasce il Salvatore dai le critiche, sia giuste che ingiuste. nostri peccati, l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, il Quanto più saremo turbati e arrabbiati per le critiche ricevute, tanto segno di contraddizione, l’Alfa e l’Omega, la Roccia eterna, il Figlio maggiore sarà il livello del nostro disordinato amor proprio. Tanto più di Dio. Questo Bambino ci invita a riconoscere a amare Dio nel Suo lunga sarà la strada da percorrere per sbarazzarci dell’orgoglio, che è Natale per la vita, o ignorarlo o rifiutarlo per la morte. Gesù nasce un grave ostacolo nel cammino di santità. Carlo era convinto che per soffrire, morire e muore per risorgere per la salvezza di l’uomo, quando sarà libero dal peccato e da ogni attaccamento che ci ognuno di noi, per riscattarci, per salvarci dai nostri peccati e allontana da Dio, allora sarà veramente in pace e felice. Curare di fare quindi, dall’inferno. Nasce, come predetto dai profeti, nella città sempre più spazio alle cose soprannaturali nella nostra vita, decidersi del re Davide, a Betlemme (lett. “città del pane”, “città della una volta per tutte e non attribuire troppa importanza alle cose carne”). Si autodefinisce il “Cristo” o “Messia” e soprattutto il terrene e a porre la nostra fiducia solo in Dio: ecco il suo programma “Figlio di Dio”, lo “Emmanuele” (lett. “Dio con noi”!). Si … Carlo era fedelissimo alla Messa e all’adorazione eucaristica autodefinisce la “Via, la Verità e la Vita”, il “Pane Vivo disceso dal quotidiana. Sempre, anche in vacanza … Pregava in silenzio, raccolto Cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che in una conversazione intima e personale con il suo Signore”. Il beato io darò è la mia carne per la vita del mondo”, si autodefinisce la Carlo Acutis candidamente diceva ai suoi genitori: “Il Signore mi “Luce della Vita”, la “Luce del mondo”, lo “Io Sono” dell’AT, lo guarda. E io lo guardo. Questo sguardo mi arricchisce. Lascio che il “unico nome in cui c’è salvezza”, ecc. Fuori di Gesù c’è solo “pianto Signore mi osservi, che scavi dentro di me, che formi la mia anima, che e stridore di denti”! Nel Natale di Gesù c’è la epifania (lett. la plasmi. Lui è realmente presente, non è invenzione. È lì. Se tutti “manifestazione”) di Dio ai pastori e ai re magi, l’epifania al mondo potessero avere coscienza come accorrerebbero. Se tutti credessero a di Gesù come Re universale! Il bue e l’asinello, rappresentati nel questa verità come cambierebbe in meglio la loro esistenza … Dal presepe, alludono rispettivamente ai giudei e ai pagani, ossia Santissimo Sacramento presente nel tabernacolo si irradia all’universalismo della salvezza per tutti i popoli. Il bambinello quell’amore curativo che solo Dio può operare e ci uniamo alla Chiesa adagiato nel presepe, divide la storia umana in prima e dopo la trionfante, quella che è in paradiso e che in quel momento è raccolta e nascita di Cristo. Nel presepe troviamo anche figure ingannevoli prostrata innanzi all’Agnello di Dio, per impetrare grazie e benedizioni come l’oste che, attraverso la promessa di una falsa consolazione per tutta la Chiesa … Il tabernacolo è sinonimo di culla di grazie … ed una ingannevole felicità, rischia di far perdere la strada a chi sta Dentro al tabernacolo c’è la Vita. C’è l’Essere. C’è l’Eternità … Il andando ad adorare il Bambino. Allo stesso modo agisce la donna tabernacolo deve diventare la casa di tutti, il domicilio di ciascuno, il di malaffare, simbolo di tutto ciò che seduce il cuore dell’uomo ritrovo delle persone, il punto di riferimento, il parametro, l’unità di fino all’idolatria, allontanandolo dall’amore per Dio. Nel presepe misura … Facendo l’adorazione eucaristica, saremo colpiti dalla luce troviamo il falegname intento a spaccare un ceppo, il panettiere che l’Eucaristia sprigiona e così saremo in grado di vedere tutta quella che sforna una pagnotta fragrante, il ciambellaio che mostra a “polvere” che inquina la nostra anima e ci impedisce di progredire nel tutti le sue delizie, il maniscalco che ferra il suo cavallo, la massaia cammino di santità che non è normalmente non è possibile vedere ad che porta in grembo un cesto di uova o la lavandaia che pulisce occhio nudo … Per avvicinarsi a Dio è importante liberarsi veramente con la lisciva gli indumenti formano come un coro di fatica e di se stessi e di tutte le cose superflue … La storia dei tabernacoli è la realizzazione intorno al Dio fatto uomo. È da Lui che essi traggono storia della salvezza … Con l’Eucaristia occorre liberare il mondo, forza e maestria; è per Lui che si affaccendano; ed è ancora da Lui purificare il mondo e umanizzarlo … Bisogna cercare di diffondere che il loro lavoro viene benedetto. Ogni colpo d’accetta o di l’idea cultuale. Cultuale da culto. Si corre il serio rischio che quella che è martello, ogni panno lavato, ogni pane sfornato proclamano la la nostra originalità, la nostra esclusività, siano fagocitate dall’ingorgo benevolenza di Dio verso le sue creature e riconoscono in Lui, nella culturale. Occorre «eucaristicizzare» tutto questo … Se noi siamo sua gloria, il fine di ogni cosa. Nel presepe vi sono uomini vicini e «eucaristicizzati» prendiamo il volo … Bisogna parlare dell’Eucaristia … lontani che il Buon Pastore desidera radunare in un unico gregge. Confinata com’è nei tabernacoli, rischia di essere «ergastolizzata» … Lì Dice il profeta Isaia: “Come un pastore Egli fa pascolare il gregge e 24 ore su 24. Senza sosta. Senza rilascio. Senza riposo. Senza nulla. con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul seno e conduce L’infinito nel finito di una scatola. L’infinito nel finito di un contenitore. pian piano le pecore madri” (Is.40,8). Nel presepe ci sono gli L’infinito nel finito di un dentro … Si va dritti in paradiso, se ci si accosta animali: le pecorelle sono il segno degli uomini vicini e lontani da tutti i giorni all’Eucaristia”. Carlo paragonava il tabernacolo ad una radunare; la capra come l’agnello alludono al sacrificio di Cristo; il potentissima calamita che appena ci si avvicina attrae tutte quelle cane rimanda ai sacerdoti e a quanti hanno il compito di custodire persone che lo cercano in modo sincero e le fa innamorare di Lui. Gesù il gregge dei fedeli dai predatori; il gallo preannuncia con il suo nel tabernacolo comunica la gioia del Natale! canto lo spuntare della Luce vera; il cammello è segno di Cristo che porta i pesi nel deserto; la chioccia coi suoi pulcini manifesta la Quest’anno abbiamo avuto molte spese, anche per infiltrazioni premura materna di Dio, la sua disponibilità a dare la vita per i suoi d’acqua in chiesa e canonica. Chi volesse dare un aiuto: l'IBAN figli. C’è anche il castello di Erode che però non è in grado di della "Parrocchia San Biagio V. e M.", via Montecatone 38, Imola sconvolgere l’armonia del presepe, non riesce in nessun modo a (BO), IT91V0327321000000510100705, presso SOLUTION BANK a stravolgere i piani di Dio. Gesù ha già vinto, per sempre! Imola, via Egidio Lenci n°8