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ASSUNZIONE DELLA
B.V. MARIA AL CIELO
(inizio novena, sabato 6 agosto 2022)
INTRODUZIONE – 1/4
Il dogma dell’Assunta è il 4° dogma mariano della Chiesa, promulgato da papa Pio
XII, durante il Giubileo, il 1° novembre 1950, con la costituzione apostolica
“Munificentissimus Deus” (“Munificentissimo Dio”): “… Maria per privilegio del
tutto singolare ha vinto il peccato con la sua concezione immacolata; perciò non fu
soggetta alla legge di restare nella corruzione del sepolcro, né dovette attendere
la redenzione del suo corpo solo alla fine del mondo … In tal modo l'augusta Madre
di Dio, arcanamente unita a Gesù Cristo fin da tutta l'eternità «con uno stesso
decreto» (Pio IX, Bolla “Ineffabilis Deus”) di predestinazione, immacolata nella sua
concezione, Vergine illibata nella sua divina maternità, generosa Socia del divino
Redentore, che ha riportato un pieno trionfo sul peccato e sulle sue conseguenze,
alla fine, come supremo coronamento dei suoi privilegi, ottenne di essere
preservata dalla corruzione del sepolcro, e, vinta la morte, come già il suo Figlio,
di essere innalzata in anima e corpo alla gloria del cielo, dove risplende Regina
alla destra del Figlio suo, Re immortale dei secoli (cf. 1 Tm 1, 17) … Noi, che con
pubblico rito abbiamo consacrato tutto il genere umano al suo Cuore immacolato,
e abbiamo ripetutamente sperimentato la sua validissima protezione, abbiamo
ferma fiducia che questa solenne proclamazione e definizione dell'assunzione
sarà di grande vantaggio all'umanità intera, perché renderà gloria alla
santissima Trinità, alla quale la Vergine Madre di Dio è legata da vincoli singolari
… «Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato
la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria
vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli
e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a
gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo,
dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo
essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine
Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in
anima e corpo». Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in
dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto
meno alla fede divina e cattolica ... “. Ma Maria santissima è morta? Sulla morte
di Maria non c’è alcuna definizione dogmatica e il pensiero teologico di papa Pio
XII sul “terreno pellegrinaggio” di Maria Santissima è che non si trovano “difficoltà
nell'ammettere che Maria sia morta, come già il suo Unigenito”. La Chiesa non
dice dogmaticamente che Maria santissima sia morta, prima di essere Assunta al
Cielo, ma non dice nemmeno il contrario! La Chiesa d’Oriente parla di
“dormizione della Madre” o “sonno della morte”. Invece la Madonna avrebbe
detto a Medjugorje: “Mi chiedete della mia Assunzione. Sappiate che io sono
salita al cielo prima della morte” (15.08.1981). Afferma il Cardinale Charles
Journet: “Il 1° novembre 1950, Pio XII definì [il dogma de] l'Assunzione [che] passò
dal rango di verità di fede insegnata dal magistero ordinario, al rango di verità di
fede insegnata dal magistero solenne. Ci fu un passaggio di livello nella credenza
dei fedeli: dalla fede divina teologale alla fede divina …quello che era creduto di
fede umana soprannaturale, è creduto da allora in poi di fede divina teologale …
[e comunque] sin dal II secolo si era fatta strada l'idea che Maria, nuova Eva, deve
essere associata in un modo incomparabile al trionfo che il Cristo, nuovo Adamo,
riporta sul peccato”.
INTRODUZIONE – 2/4
Maria Santissima dunque ci appare perfettamente associata a Cristo. A conferma
di ciò possiamo rilevare come alle principali feste del Signore corrispondano
altrettante feste di Maria. Al concepimento di Gesù il giorno dell’Annunciazione
(25 marzo) corrisponde l’Immacolata Concezione (8 dicembre). Alla Natività di
Gesù (25 dicembre) corrisponde la Natività di Maria (8 settembre). Alla passione di
Gesù, ricordata oltre che il Venerdì Santo anche nella festa della Santa Croce (14
settembre), fa immediatamente seguito la memoria dell’Addolorata (15
settembre). È quindi logico che alla festa della glorificazione di Gesù, cioè alla festa
dell’Ascensione, corrisponda la festa dell’Assunzione (15 agosto), e alla festa di
Cristo Re (ultima domenica dell’anno liturgico) corrisponda la festa della Regalità
di Maria, celebrata otto giorni dopo la sua Assunzione (22 agosto). Il dogma, verità
di fede, definisce che Maria fu preservata “immune dalla corruzione del
sepolcro” perché come dice san Bonaventura “come Dio preservò Maria
santissima dalla violazione del pudore e dell'integrità verginale nella concezione e
nel parto, così non ha permesso che il suo corpo si disfacesse in putredine e
cenere”. Il corpo di Maria è l’arca dell’alleanza incorruttibile del corpo di Cristo,
Maria è la Madre di Dio - si dice giustamente “Caro Christi caro Mariae”, cioè “la
carne di Cristo è la carne di Maria” - pertanto il corpo di Maria è stato glorificato
come lo fu quello di Cristo. Dice la “Lumen Gentium”: «La Madre di Gesù, come in
cielo, glorificata ormai nel corpo e nell’anima, è l’immagine e la primizia della
Chiesa che dovrà avere il suo compimento nell’età futura, così sulla terra brilla
come segno di sicura speranza e di consolazione per il Popolo di Dio in cammino,
fino a quando non verrà il giorno del Signore» (n. 68). «Così la Chiesa in Maria
ammira ed esalta il frutto più eccelso della redenzione, e in lei contempla con gioia,
come in un’immagine purissima, ciò che essa, tutta, desidera e spera di essere»
(SC.53). Allora il corpo di Maria è incorrotto, Maria è immediatamente assunta in
Cielo, perché come Madre di Dio, perpetuamente Vergine ed Immacolata
Concezione è “un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i
suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle” (Ap.12,1). “Nel Cielo”
significa, “Assunta in Cielo, “non è della terra”, “un segno grandioso”, “vestita di
sole” vuol dire che l’abito della donna è la Luce, lei veste di Luce, è “piena di
Grazia”, le sue abitudini sono luminose, “con la luna sotto i piedi”, vuol dire che
sotto i suoi piedi ha le “potenze tenebrose”, domina il “potere della notte”, “sul
suo capo una corona di 12 stelle”, allora è una regina con 12 stelle, le 12 tribù di
Israele e i 12 apostoli. Questa “donna” è sia la Madonna “Assunta in Cielo in anima
e corpo”, che la Chiesa glorificata, è tutta vestita di sole, ha vinto nello “agnello di
Dio che toglie il peccato del mondo”, il potere delle tenebre e come “Madre di Dio”
e “Madre della Chiesa”, è la “Corredentrice”, la “Mediatrice” e la “Avvocata” di
ogni grazia. Non potendo nulla contro la “donna” – la Madonna “Assunta in Cielo”
e la Chiesa contro cui “non prevarranno le potenze degli inferi” - “allora il drago si
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infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza,
contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della
testimonianza di Gesù” (Ap.12,17). Cosa insegna, in particolare, il Dogma
dell’Assunzione? Afferma la Bolla “Munificentissimus Deus”di papa Pio XII: «Vi è da
sperare inoltre che tutti coloro i quali mediteranno i gloriosi esempi di Maria, abbiano a
persuadersi sempre più del valore della vita umana, se è dedita totalmente alla
esecuzione della volontà del Padre celeste e al bene degli altri; che, mentre il
materialismo e la corruzione dei costumi da esso derivata, minacciano di sommergere
ogni virtù e di fare scempio di vita umana, suscitando guerre, sia posto dinanzi agli occhi
di tutti in modo luminosissimo a quale eccelso scopo le anime dei corpi siano destinate;
che infine la fede nella corporea Assunzione di Maria al cielo renda più ferma e più
operosa la fede nella nostra risurrezione». Afferma san Giovanni Paolo II che
l'Assunzione “di fronte alle profanazioni e all'avvilimento cui la moderna società
sottopone non di rado, in particolare, il corpo femminile, il mistero dell'Assunzione
proclama il destino soprannaturale e la dignità di ogni corpo umano, chiamato dal
Signore a diventare strumento di santità e a partecipare alla sua gloria. Maria è entrata
nella gloria perché ha accolto nel suo seno verginale e nel suo cuore il Figlio di Dio.
Guardando a Lei, il cristiano impara a scoprire il valore del proprio corpo e a custodirlo
come tempio di Dio, nell'attesa della risurrezione” (San Giovanni Paolo II, udienza del
09/07/1997). Evidenziamo come il dogma della “Immacolata Concezione”, il 3° dogma
mariano, è la basa del dogma della “Assunzione”, il 4°dogma mariano: Maria è
assunta perché preservata dal peccato originale, che determina la morte e la
corruzione del corpo. Il beato Giovanni Duns Scoto (1266-1308), francescano, detto il
“dottor sottile” - papa Giovanni Paolo II nella catechesi del 5 giugno 1996 definisce Scoto
«Dottore dell'Immacolata» - fu il teologo che maggiormente contribuì allo sviluppo
dell’accoglienza del dogma della “Immacolata Concezione” negli ambienti accademici. Il
beato Duns Scoto usò 3 argomentazioni decisive, per vincere le resistenze teologiche ed
evidenziare come Maria Santissima è il primo frutto della redenzione di Cristo, con la
“redenzione preventiva”: 1)Cristo è il perfetto mediatore-redentore dunque deve aver
realizzato perfettamente la redenzione almeno una volta a favore di qualcuno. Non
sarebbe perfetto redentore se almeno una persona umana non fosse stata preservata
completamente dal peccato, anche da quello originale; 2)Parlando di Maria, bisogna
ammettere nei suoi riguardi tutto ciò che sembra più eccellente, purché non ripugni né
all'autorità della Chiesa, né all'autorità della Scrittura; 3)Se era possibile e conveniente
che Maria fosse preservata immune da ogni colpa, Cristo certamente la preservò,
perché Maria è sua Madre, ed egli gli è obbligato a titolo speciale, più che ad ogni altra
creatura. Infatti, l'Assunzione è: 1)conseguenza della stretta unione di Maria con Cristo.
L'unione tra la nuova Eva e il nuovo Adamo non poteva non consumarsi nella gloria;
2)collegata alla maternità divina a causa del particolare onore che il Figlio, come vero
uomo, vuole per la Madre; 3)rapportata alla verginità di Maria, che Dio aveva voluto
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conservare anche corporalmente (virginitas in partu), e che avrebbe poco senso se il
corpo fosse destinato alla corruzione del sepolcro; 4)legata alla particolare santità di
Maria, che fu sulla terra la piena di grazia, e doveva essere nel cielo la piena di gloria; la
gloria è lo sviluppo escatologico della grazia; 5)correlativa all'immacolata concezione
perché la risurrezione di Cristo è il suo trionfo sul peccato e sul diavolo al quale Maria
partecipò dall'inizio essendo stata creata immacolata. Come non era possibile che la
morte trattenesse il corpo di Cristo (cf. At 2,24), così non era possibile che trattenesse
anche quello di Maria. Perciò è stata glorificata in anticipo, per continuare a servire il
Figlio fino all'ultimo suo mistero.
In breve, i 4 dogmi mariani proclamati dalla Chiesa, 2 nel primo millennio e 2 nel
secondo millennio sono: 1)il dogma di “Maria, Madre di Dio” (Conc. Efeso, 431;
CCC.495); 2)il dogma della “Verginità perpetua di Maria” (Conc.
Costantinopolitano II, 553; CCC.499-507); 3)il dogma della “Immacolata
Concezione di Maria” (Papa Pio IX, 1858, Bolla “Ineffabilis Deus”; CCC.491); 4)il
dogma della “Assunzione di Maria al Cielo in anima e corpo” (Papa Pio XII, 1950,
Bolla “Munuficentissimus Deus”; CdC.198). “Dogma” è “una verità rivelata, in una
forma che obbliga il popolo cristiano nella sua totalità, in modo che la sua
negazione è respinta come un’eresia e stigmatizzata con anatema” (CTI,
“L’interpretazione dei Dogmi”, 1990). I primi due dogmi hanno carattere
cristologico collegati con la formulazione dogmatica della fede in Cristo, vero Dio e
vero uomo, contro le eresie del tempo (docetismo, arianesimo, manicheismo,
pelagianesimo, ecc.). I secondi due appaiono per esprimere quello che la Chiesa
già celebrava nel Culto, avvallati dalla dottrina del “sensus fidei”, consultando i
fedeli prima delle definizioni dogmatiche e verificando come l’Immacolata e
l’Assunta, queste “definizioni pontificie confermavano dunque e celebravano la
fede ritenuta saldamente dai fedeli” (CTI, “Il sensus fidei nella vita della Chiesa”,
2014).
Allora, potremmo dire, parafrasando i 4 dogmi mariani, che per essere “assunti”
in Cielo, per salvarsi, occorre essere “madre di Dio” - avere una relazione in Cristo,
attraverso Maria Santissima, con il Padre nella potenza dello Spirito Santo – essere
“vergini”, casti nel corpo e nell’anima, perché solo i “puri” dal peccato, i purificati
nel sangue dell’Agnello di Dio, “vedranno Dio” e saranno resi, per grazia,
“immacolati”! Dice, san Paolo: “Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra
tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non
fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono
d'un momento, quelle invisibili sono eterne” (2Cor.4,17-18).
INIZIO NOVENA – INNO
1. — Noi crediamo con tutto il fervore della nostra fede nella vostra assunzione
trionfale in anima e in corpo al cielo, ove siete acclamata Regina da tutti i cori
degli Angeli e da tutte le schiere dei Santi;
e noi ad essi ci uniamo per lodare e benedire il Signore, che vi ha esaltata sopra
tutte le altre pure creature, e per offrirvi l'anelito della nostra devozione e del
nostro amore.
e noi, che vi invochiamo nostra Madre, noi vi prendiamo, come Giovanni, per
guida, forza e consolazione della nostra vita mortale.
4. — Noi abbiamo la vivificante certezza che i vostri occhi, i quali hanno pianto
sulla terra irrigata dal sangue di Gesù, si volgono ancora verso questo mondo in
preda alle guerre, alle persecuzioni, alla oppressione dei giusti e dei deboli ;
e noi, fra le tenebre di questa valle di lacrime, attendiamo dal vostro celeste lume
e dalla vostra dolce pietà sollievo alle pene dei nostri cuori, alle prove della
Chiesa e della nostra Patria.
5. — Noi crediamo infine che nella gloria, ove voi regnate, vestita di sole e
coronata di stelle, voi siete; dopo Gesù, la gioia e la letizia di tutti gli Angeli e di
tutti i Santi;
e noi, da questa terra, ove passiamo pellegrini, confortati dalla fede nella futura
risurrezione, guardiamo verso di voi, nostra vita, nostra dolcezza, nostra speranza;
attraeteci con la soavità della vostra voce, per mostrarci un giorno, dopo il nostro
esilio, Gesù, frutto benedetto del vostro seno, o clemente, o pia, o dolce Vergine
Maria.
LITANIE LAURETANE
CONSACRAZIONE A MARIA SANTISSIMA
CON IL RINNOVO DELLE PROMESSE
BATTESIMALI
O Maria Immacolata, Madre di Dio e mia Madre e Regina, a te affido e
consacro la mia persona, la mia vocazione cristiana e tutta la mia vita.
Perciò rinunzio a Satana, alle sue opere e alle sue seduzioni, rinunzio ad ogni
peccato, per vivere nella fede della Chiesa la grazia del mio Battesimo e portare
con Cristo, con amore, la mia croce quotidiana.
Proteggimi, o Madre, da ogni male e guidami nella sequela del tuo Figlio Gesù,
nostro Maestro e Signore.
Disponi di me e di quanto mi appartiene secondo le intenzioni del tuo Cuore di
Madre della Chiesa e dell’umanità, alla gloria della Santissima Trinità. Amen.
Totus tuus / tota tua / ego sum, Maria!